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Giorno: 20 Dicembre 2018

Comune di Comacchio progetto “Specialitaly” Sviluppo inclusivo del settore turistico a Beit Sahour e Betlemme – Missione istituzionale 6-11 dicembre 2018

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

Dal 6 all’11 dicembre 2018 si è svolta a Betlemme e Beit Sahour una missione istituzionale nel quadro del progetto Specialitaly, realizzato da Comune di Comacchio (capofila) e altri partner italiani e locali, e finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nel quadro del nuovo Bando rivolto agli Enti Territoriali italiani. L’iniziativa, sostenuta da 26 enti ed istituzioni italiane e palestinesi, si pone 3 obiettivi specifici:

– Rafforzamento delle istituzioni di Betlemme e Beit Sahour e promozione dello sviluppo del settore turistico;
– Innovazione dell’offerta turistica di Betlemme e Beit Sahour e avvio di nuove imprese sociali;
– Rafforzamento della formazione professionale e dell’occupazione di persone con disabilità.

La delegazione, composta da 30 rappresentanti, ha partecipato a vari eventi ed incontrato i partner locali del progetto. Particolarmente significativi sono stati gli incontri con le municipalità di Betlemme e di Beit Sahour, con le quali si è discussa l’ulteriore definizione di patti di amicizia fra le città coinvolte nel progetto (oltre a quello con la città di Beit Sahour già sottoscritto nel 2015), al fine di incrementare le sinergie con altre realtà del territorio impegnate in iniziative di sviluppo con persone con disabilità o famiglie in difficoltà, oltre a collaborazioni e scambi fra realtà giovanili attive nella zona.

La visita alla Terra Santa School di Betlemme, dove lo scorso ottobre si è svolta la prima sessione di un corso di cucina italiana previsto nel progetto e rivolto agli studenti delle ultime classi dell’Istituto Alberghiero di recente apertura, ha dimostrato la capacità dei partner italiani di offrire formazione di qualità in una scuola rivolta a studenti musulmani e cristiani e alle rispettive famiglie. Nell’ambito della selezione di famiglie che intendono avviare imprese sociali attraverso la messa a disposizione di spazi di accoglienza nelle proprie abitazioni (albergo diffuso), presso la Guest House Dar El Majous è stato organizzato un incontro con l’esperto italiano di hotel management Giovanni Sparacino. Rivolto ai gestori/proprietari di guest house presenti sul territorio di Betlemme, Beit Sahour e Beit Jala, l’incontro è stato pensato come primo momento di scambio e condivisione di modalità di lavoro con l’obbiettivo di elaborare e condividere una strategia che migliori la qualità dei servizi, potendo così garantire sostegno e supporto alle famiglie che parteciperanno all’attività di albergo diffuso.

Molto importante è stata infine l’incontro con il direttore di Lifegate Burghard Schunkert, e la visita alle attività realizzate da questa nota organizzazione tedesca attiva da molti anni a Betlemme. Nella Guest House, gestita da Lifegate Rehabilitation, si svolgono attività formative di accoglienza turistica, mentre nel giardino esterno è in allestimento una serra dimostrativa adottando criteri biologici ed un vivaio. Il progetto sostiene inoltre nel centro le attività di cucina e il laboratorio di riparazione di ausili ortopedici.

Sulla criminalizzazione delle prostitute e il Regolamento di Polizia Urbana

Da: Ufficio stampa Si

Sulla criminalizzazione delle prostitute e il Regolamento di Polizia Urbana
Interpellanza sull’applicazione del Regolamento di Polizia Urbana e la sua eventuale influenza rispetto alla criminalizzazione e stigma
Dichiarazione di Leonardo Fiorentini, consigliere comunale indipendente per Sinistra Italiana
Nei giorni scorsi è arrivato l’allarme dalle operatrici del Centro Donna Giustizia che, in occasione della giornata mondiale contro la violenza alle sex workers che ricorre il 17 dicembre, hanno denunciato – citando la stampa – “l’aumento delle richieste di prestazioni sessuali senza uso del preservativo o addirittura forme di violenza “stealthing”, in cui il cliente si sfila o rompe appositamente il condom durante il rapporto, aumento delle forme di aggressione fisica e verbale in strada e delle vessazioni legate a “puttanofobia” o razzismo”.
Ho quindi presentato questa interpellanza, perché rimango convinto che le modifiche fatte al nostro Regolamento di Polizia Urbana siano parte del problema. La “criminalizzazione, stigmatizzazione e discriminazione” rischia davvero di “impedire l’accesso alla giustizia e ai servizi sociali e sanitari”, come denunciato dalle operatrici che peraltro lavorano per conto del Comune, rendendo le persone sempre più invisibili, ancor più deboli e più difficilmente contattabili dai servizi.
Vorrei infatti capire se le misure introdotte localmente nel recente passato siano state applicate e come siano state valutate da chi doveva farlo. Nel documento chiedo anche conto delle sanzioni rispetto all’”allarme panni stesi” (sono ironico, ndr) che aveva portato al divieto di stendere i panni in centro storico. Più seriamente, rispetto alle multe ai locali che pur rispettando le norme del Regolamento del rumore sono stati sanzionati per i suoni “percepiti” in strada la cui valutazione di disturbo è stata fatta molto probabilmente senza alcun sistema di misurazione oggettivo (a differenza delle autorizzazioni ricevute).

Polizia Locale Di Ferrara: La Politica Non Strumentalizzi Gli Agenti. Servono Meno Slogan e Più Investimenti Nel Corpo Se Si Vogliono Risolvere i Problemi Di Sicurezza Dei Cittadini di Ferrara

Da: Diccap e Sulpl Reggio Emilia

I Sindacati DICCAP (Dipartimento Autonomie Locali e Polizie Locali e SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Sindacati più rappresentativi per la Polizia Locale Italiana, intervengono in merito agli articoli di stampa odierni ove diversi consiglieri di maggioranza del Comune di Ferrara hanno annunciato l’inserimento a bilancio di misure riguardanti la Polizia Locale.
Le dichiarazioni odierne rese alla stampa da alcuni consiglieri del Gruppo di maggioranza sono il classico esempio di propaganda politica e denotano come alcuni amministratori (consiglieri) non conoscano ruolo e competenze della Polizia Locale.
Non si possono fare “spot politici” sulla sicurezza , ventilando ai cittadini l’istituzione del quarto turno notturno per la Polizia Locale che ad oggi, sia normativamente che contrattualmente, è utopistico per il Comune di Ferrara.
Chi dichiara di voler istituire il quarto turno notturno per gli Agenti per sgravare le Forze di Polizia nazionale da “compiti amministrativi” non la conosce ruolo e competenze della Polizia Locale.
La polizia Locale ha funzioni di polizia stradale, giudiziaria, amministrativa ed ausiliare di pubblica sicurezza, e per quanto riguarda i turni notturni la Segretaria Ilaria Baraldi ha indicato l’unica funzione (amministrativa) che gli Agenti di PL non svolgono nei turni notturni.
La Segretaria Baraldi nelle sue dichiarazioni ha altresì omesso un altro aspetto che non è di primaria importanza: LA POLIZIA LOCALE DI FERRARA NON E’ ARMATA, e lo svolgimento del turno notturno andrebbe a sancire l’ennesima violazione delle Circolari Ministeriali del Ministero degli Interni che scrivono senza mezzi termini che lo svolgimento dei servizi in orario notturno (che per contratto nazionale sono dopo le ore 22.00) possono avvenire solo con personale armato.
Ci chiediamo poi…se la Segretaria Baraldi sia a conoscenza di quali siano le strutture logistiche necessarie per la Polizia Locale per adempiere ai servizi di Polizia??In caso negativo invitiamo la Segretaria a prendere visione delle note che DICCAP e SULPL hanno già inviato al Sindaco Tagliani.
Altri dettagli non secondari:
1) come si fa a sbandierare pubblicamente che si vogliono investire 150 mila euro sui servizi notturni della Polizia Locale quando ad oggi per le indennità esterne giornaliere il Comune di Ferrara paga di più un operario che un Agente di Polizia Locale???
2) I numeri del Comando non permettono ad oggi di coprire i turni notturni se non scoprendo le pattuglie giornaliere…Occorre quindi procedere ad un incremento dell’organico del Corpo prima di pensare al quarto turno
3) La Segretaria Baraldi è a conoscenza che la Polizia Locale non è dotata di tutti gli equipaggiamenti e della formazione necessaria per svolgere i servizi di ordine pubblico con funzioni ausiliare alle Forze di Polizia Locale nazionale che già sta svolgendo da anni?

Non si può sbandierare e predicare sicurezza sui giornali quando non si conosce Ruolo, competenze e le carenze del Corpo di Polizia Locale…
Ci rendiamo fin da subito disponibili ad un incontro con la Segretaria Baraldi, per chiarire tutti questi aspetti, ma chiediamo all’amministrazione segnali concreti di investimento sul Corpo…
Esempi concreti?
-Investire sulle nuove indennità esterne per i servizi in orari disagiati che già svolgono gli Agenti, inserendo le nuove risorse per i Fondi Decentrati previste dal Decreto Concretezza parametrando al massimo contrattuale i servizi giornalieri;
-Applicare il Decreto Sicurezza di recente applicazione assumendo nuovi Agenti, aumentando le dotazioni del Corpo ed avviando la sperimentazione per la Polizia Locale del Taser, come richiesto già richiesto per iscritto qualche giorno da DICCAP e SULPL
– Dotare gli Agenti dell’arma di ordinanza, necessaria a svolgere in sicurezza tutte le funzioni richieste dalle norme di legge nazionale;
-Risolvere le problematiche e le carenze del Corpo già segnalate per iscritto da DICCAP e SULPL.

Se non si investe concretamente sulla Polizia Locale LA SICUREZZA dei cittadini di Ferrara rimarrà solo uno slogan da sbandierare sui giornali e non un problema risolto

Sabato 22/12 il Torrione rende omaggio a Thelonious Monk con ‘Our Monk’ progetto della New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini feat. Stefano Di Battista

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 22 dicembre, ore 21.30
Promosso da Fondazione Musica per Roma con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “S’Illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”
New Talents Jazz Orchestra ‘Our Monk’ Special Guest Stefano Di Battista
Mario Corvini, direzione
Stefano Di Battista, sax alto e soprano
Diego Bettazzi, Vittorio Cuculo, Francesco Dominicis, Riccardo Nebbiosi, sassofoni
Andrea Priola, Stefano Monastra, trombe
Stefano Coccia, Federico Proietti, tromboni
Luca Berardi, chitarra; Marco Silvi, pianoforte
Dario Giacovelli, contrabbasso
Davide Sollazzi, batteria

Dopo il live del 21 dicembre, la Tower Jazz Composers Orchestra cede il passo, sabato 22, a un altro organico di ampio respiro, la New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini featuring Stefano Di Battista, impegnata in un originale omaggio a Thelonious Monk. L’evento, che rappresenta l’ultimo main concert dell’anno, è promosso da Fondazione Musica per Roma con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “S’Illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.

Dopo il live del 21 dicembre, la Tower Jazz Composers Orchestra cede il passo, sabato 22 (inizio ore 21.30), a un altro organico di ampio respiro, la New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini. L’evento, che rappresenta l’ultimo main concert dell’anno, è promosso da Fondazione Musica per Roma con il sostegno del MiBAC e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “S’Illumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
La New Talents Jazz Orchestra nasce a Roma sotto la guida del trombonista e arrangiatore Mario Corvini ed è costituita da giovani talentuosi musicisti provenienti da varie regioni italiane. L’orchestra, nata nell’ottobre del 2012, ha prodotto numerosi progetti, incisioni e live spesso affiancata da solisti d’eccezione.
Per questa data emiliana l’orchestra vedrà la presenza, in qualità di ospite e principale solista, di Stefano Di Battista, uno dei sassofonisti italiani più conosciuti nel mondo, anche grazie alla sua lunga residenza parigina, con all’attivo collaborazioni con musicisti del calibro di Michel Petrucciani e Elvin Jones.
L’orchestra presenta Our Monk, un progetto dedicato interamente al grande Thelonious Monk. Dagli anni ’40 ad oggi, le sue composizioni sono tra le più suonate nel repertorio jazz, ma gli arrangiamenti, pensati e realizzati ad hoc dai giovani talenti della band, forniscono una visione della sua musica fuori dagli schemi. Il materiale compositivo di Monk è il punto di partenza delle composizioni originali realizzate dall’orchestra, che trasforma i pattern e i riff originari in opere nuove, mantenendo la linea stilistica ma rendendo l’opera fluida e innovativa.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 o 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero € 25
Ridotto € 20

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto ore 21.30

Il Castello ospita una collezione di 1.000 presepi da tutto il mondo

Da: Anffas Onlus Ferrara

Inaugura, sabato 22 dicembre alle ore 10,30, la 29esima edizione di “Presepi nel mondo”, la ricca collezione che l’Associazione ANFFAS presenta al pubblico per promuovere le sue attività.

Ferrara, 20 dicembre 2018. ANFFAS (Associazione Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) espone, dal 22 dicembre al 6 gennaio presso la sala Alfonso I del Castello Estense, una ricca e interessante raccolta di presepi provenienti da tutto il mondo.
La mostra, che vanta una tradizione di quasi trent’anni, si realizza grazie alla generosità di Ada Vecchi Simani che mette a disposizione la sua straordinaria collezione di presepi.
Questa partiocolare celebrazione del Santo Natale e anche l’occasione per promuovere l’Associazione e raccogliere fondi per l’autofinanziamento. Le libere offerte ricevute dai visitatori verranno infatti utilizzate per sostenere le attività svolte dall’Associazione a favore delle persone con disabilità.

La visita alla mostra è vero e proprio giro del mondo attraverso i presepi. Una panoramica che illustra come culture differenti interpretano e rappresentano il mistero della Natività.
Nel percorso dell’esposizione, scopriamo come il più umile dei materiali, la carta, oppure uno dei più preziosi, l’argento, possano essere egualmente impiegati per dare forma e dignità alle figure che animano la scena di Betlemme.
Così, a fianco del presepe allestito secondo le antiche tradizioni dell’arte popolare, ne vediamo altri realizzati in forme insolite o con materiali inusuali. Non dobbiamo quindi stupirci che il Gesù Bambino colombiano sia grassoccio e tenga tra le mani il biberon o che quello asiatico abbia gli occhi a mandorla; entrambi hanno la stessa valenza simbolico-religiosa del Gesù Bambino classico che, a braccia tese, ci guarda dal centro della scena del presepe napoletano del ‘700.

Tre Concerti Di Natale a cura dell’Ensemble Giovanile d’archi del Conservatorio

Da: Conservatorio di Ferrara

21, 22 e 23 dicembre 2018
INGRESSO LIBERO

In prossimità delle festività natalizie, l’Ensemble Giovanile d’archi del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara è impegnato in una serie di concerti di Natale, che propone venerdì 21 dicembre alle 21 nella Chiesa parrocchiale Ostellato, sabato 22 dicembre alle 20.40 allo spazio polivalente di Vigarano Pieve, e infine domenica 23 dicembre alle 16 nella Chiesa del Suffragio Savignano sul Rubicone.

Si esibiranno in veste di solisti: Angelika Strano, Olga Mykulyak, Marco Remelli e Lorenzo Antonioli (violini), Antonia Strizzi e Alessandro Malavasi (violoncelli), Naoko Tanigaki e Alessia Beraldo (canto).

Negli Uffici Postali Del Ferrarese Il “Vademecum Antitruffe”

Da: Poste Italiane – Media Relations

Semplici e utili consigli per evitare spiacevoli sorprese quando si opera con il proprio conto online attraverso un computer o uno smartphone o quando si ritirano contanti dallo sportello automatico: questo è il contenuto del “vademecum antitruffe”, un opuscolo realizzato da Poste Italiane e disponibile in 45 uffici postali della provincia di Ferrara.
Le raccomandazioni dell’opuscolo vanno dalle precauzioni utili nel mondo digitale, ad esempio quelle relative al “phishing” (il tentativo di carpire i dati di accesso degli utenti attraverso messaggi di posta elettronica e siti Internet contraffatti) a quelle altrettanto preziose su come custodire il proprio libretto degli assegni e il codice PIN collegato alla carta di debito o l’attenzione nei confronti di chi si presenta a casa o in strada a nome dell’azienda.
L’iniziativa, già iniziata nel mese di agosto e che ora si completa coinvolgendo tutti i 12.800 uffici postali italiani, ha l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza e contribuire alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, in linea con il tradizionale ruolo sociale di Poste Italiane e con i valori di inclusione e vicinanza ai cittadini che da sempre ne ispirano l’azione.

Polizia provinciale contro uso di mezzi vietati usati durante la caccia nelle valli di Gorino in zona di pre-Parco.

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Segnalati all’autorità giudiziaria due cacciatori, di cui uno residente in Piemonte, sono stati sorpresi a cacciare utilizzando un richiamo acustico nella zona di Pre Parco nelle valli di Gorino.
La Polizia provinciale ha loro contestato il reato di caccia con l’uso del richiamo acustico, in concorso, la cui sanzione penale prevede un’ammenda fino a 1.500 euro, a cui si aggiungono otto settimane di sospensione dall’esercizio venatorio nell’area del Pre-Parco.
La pattuglia di agenti ha sorpreso i due cacciatori nella tarda serata e, dopo essersi inoltrata nel cuore delle valli lagunari a bordo di un’imbarcazione e agevolata dalla fitta nebbia, dopo un lungo appostamento ha raggiunto la “tina” nella quale erano appostati i due, seguendo il suono di un richiamo acustico che, acceso, emette il canto del Germano reale, continuo, ripetuto e modulato, sempre della stessa intensità di volume.
I due fucili e la selvaggina abbattuta sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, così come il richiamo acustico di cui è prevista la confisca e la distruzione.
“Ringrazio i colleghi – è il commento del comandante Claudio Castagnoli – per un servizio impegnativo, durato molte ore nelle valli e che si aggiunge ai molti effettuati di continuo per fare rispettare le regole da parte di tutti, cacciatori compresi”.

Museo Civico Di storia Naturale Apertura Straordinaria

Da: Museo Civico Di Storia Naturale
StoriaNaturaleNews n.226, dicembre 2018
Dettaglio albero di Natale 2018Mercoledì 26 dicembre 2018:
apertura straordinaria

In occasione delle festività di fine anno, il Museo sarà aperto al pubblico in via straordinaria nel pomeriggio di mercoledì 26 dicembre, dalle ore 13.00 alle 18.00.

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Vacanze al Museo… esplorando la Natura!
Logo Vacanze invernali al museoPer il secondo anno consecutivo, l’Associazione Didò in collaborazione con il Museo di Storia Naturale di Ferrara organizza dei campi invernali per trascorrere le vacanze natalizie con divertenti laboratori scientifici, giochi e percorsi di esplorazione nelle sale museali: ogni giorno un tema diverso e la possibilità di portare a casa un ricordo delle attività svolte.

Tra le varie proposte:
VULCANI – UNA GIORNATA PREISTORICA – DINOSAURI – MONDO AL MICROSCOPIO – GLI ANIMALI DEL MUSEO

Iscrizioni entro il 22 dicembre 2018.
I campi saranno attivi il 27 e il 28 dicembre e dal 2 al 4 gennaio.
L’orario sarà DALLE 09.00 ALLE 17.00 con possibilità di estensione. Si rivolge a ragazze e ragazzi dai 6 ai 12 anni. Quota giornaliera € 30,00 (sconti per fratelli, prenotazioni multiple o iscrizione per mezza giornata).
Per informazioni e prenotazioni: dido.storianaturale@gmail.com, 338.8927787 / 339.3065696, fax 0532.210508.

IL CAMPUS SARÀ ATTIVATO CON UN MINIMO DI 10 ISCRITTI
Per partecipare, compilare i moduli allegati ed inviarli a Didò:
campi-invernali-2018-19-volantino.pdf
programma-regolamento-campi-invernali-2018.pdf
modulo-iscrizione-campus-invernale-2018.pdf

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Biodiversità: buone notizie dal Bosco della Mesola

Nell’augurarvi Buone Feste per questo fine anno 2018 e l’inizio del 2019, desideriamo allietarvi con una bella notizia.
Un gruppo di ricercatori collegati al Museo di Storia Naturale di Ferrara ha ritrovato nel Boscone della Mesola l’Acinopo delle sabbie (Acinopus ammophilus), un coleottero che a Mesola non si vedeva da venticinque anni, nonostante gli studi sulla fauna del Bosco non si siano mai interrotti.
L’acinopo appartiene alla famiglia dei Carabidi, un gruppo indicatore dello stato di conservazione della biodiversità. E’ lungo due-tre centimetri e vive all’interno di gallerie caratteristiche, scavate nella sabbia; si nutre dei semi di una leguminosa particolare, Medicago minima. L’azione di trasporto ed accumulo dei semi nelle tane contribuisce alla ridistribuzione della pianta sul terreno.
Acinopus ammophilus
In Italia l’Acinopo delle sabbie è molto raro: sembra essere rimasto solamente in Emilia-Romagna e Basilicata e, nella nostra regione, l’unica stazione segnalata da tempo è appunto quella del Bosco della Mesola. La popolazione era quasi scomparsa a causa del pascolo eccessivo e del calpestio troppo intenso in particolare dei daini, che negli scorsi decenni avevano raggiunto punte di 600 esemplari. Il nuovo ritrovamento del coleottero è probabilmente legato al successo dei piani di contenimento dei daini, che hanno consentito la ripresa della popolazione.
L’acinopo è stato trovato nella grande radura chiamata Parco delle Duchesse: la popolazione è presente solo in quella radura e, ora che i daini non sono più una minaccia, il coleottero va difeso dalla predazione eccessiva da parte di tassi e volpi che scavano nella sabbia per snidare l’insetto.
La specie è protetta dalla legge regionale sulla fauna minore.
La ricerca è stata pubblicata nel numero 6 della rivista scientifica “Quaderni del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara”, http://storianaturale.comune.fe.it/92.
Foto di Daniele Maccapani.

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Nanomondo: Viaggio nel mondo fino alla -9, dal 27 Ottobre 2018 al 16 Giugno 2019

Tutti riconosciamo l’esistenza di un mondo molto più grande di quello a misura d’uomo, popolato da pianeti, stelle, buchi neri, e sappiamo come osservarlo: attraverso un telescopio. Ma esiste anche un mondo infinitamente piccolo e anch’esso si può osservare!​​ Ma come? Attraverso un microscopio elettronico.

La mostra è compresa nel percorso del Museo, visibile senza costi aggiuntivi.

OFFERTA DIDATTICA
In occasione della mostra, l’associazione Didò, in collaborazione con il Museo di Storia Naturale, propone visite guidate e laboratori tematici.
Per maggiori informazioni consultare il seguente materiale informativo locandina-nanomndo.pdfbrochure-nanomondo-esterno.pdf brochure-nanomondo-interno.pdf

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Indagine sugli utenti del Museo

Lavoro al pc

Il Museo di Storia Naturale è un istituto antico. Molte sono le vicende che ha attraversato nella sua storia e molti sono stati i cambiamenti avvenuti nelle conoscenze scientifiche e nel modo di comunicare la scienza.

Stiamo realizzando una ricerca per valutare l’indice di gradimento e le esigenze del pubblico del Museo Civico di Storia naturale.

Le saremmo pertanto grati se volesse dedicare pochi minuti del suo tempo per rispondere al seguente questionario online.

Le informazioni che ci fornirete ci saranno d’aiuto, in vista dei prossimi aggiornamenti del percorso espositivo e del nostro sito web.

Fè nel Baule, domenica 23 dicembre il vintage torna a Ferrara

Da: Ufficio Stampa Edit Italia

A pochi metri dalla stazione ferroviaria.
Appuntamento dalle 8.30 alle 17.30; l’ingresso per i visitatori è gratuito.

Nuova edizione per “Il Fè nel Baule”: il mercato dell’usato con finalità di recupero prenderà forma domenica 23 dicembre 2018 nel parco situato a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Ferrara, nei giardini del grattacielo, pronto ad ospitare le colorate piazzole allestite dagli espositori, tra oggettistica e design, modernariato e collezionismo, e tanto altro ancora. Appuntamento dalle 8.30 alle 17.30; l’ingresso per i visitatori è gratuito.
La Mostra Mercato “Il Fè nel Baule” ha come filosofia quella di “dare nuova vita alle cose”, la stessa che caratterizza le altre iniziative del circuito, già consolidate e di grande successo, come “La Pulce nel Baule” a Ravenna. La filosofia è sempre quella del recupero, del riciclo e del riuso, con un impatto positivo a livello ambientale. Al “Fè nel Baule” ci sarà spazio anche per l’associazionismo, con le bancarelle gestite dai volontari, che in tal modo potranno sostenere le loro importanti attività.
Per ulteriori informazioni ilfenelbaule.it – tel 0532.200033 – 334.9100903.

Ok al bilancio della Regione Emilia-Romagna Calvano: “Abolito il superticket e più risorse per sport, associazionismo e piccoli negozi”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Investimenti, welfare e servizi mantenendo la pressione fiscale invariata e senza ricorrere all’indebitamento. Questi sono i cardini della manovra di bilancio della Regione Emilia-Romagna per il triennio 2019-2021 approvata in Assemblea Legislativa

«Un provvedimento da 12,4 miliardi che rafforza il welfare e punta sul miglioramento dell’accessibilità al servizio sanitario regionale pubblico e universalistico abolendo il superticket (con il voto contrario di Lega e M5S) e determinando un risparmio di 33 milioni di euro per i cittadini emiliano-romagnoli – commenta così il segretario e consigliere regionale PD Paolo Calvano –. Non è l’unica novità della manovra di bilancio. Abbiamo infatti incrementato i finanziamenti agli impianti sportivi che nel triennio 2019-2021 vedranno finanziati anche gli interventi nei Comuni di Copparo, Codigoro, Voghiera, Vigarano Mainarda e Fiscaglia, dopo che nel 2018 sono stati finanziati i comuni di Ferrara, Comacchio, Cento, Portomaggiore e Terre Del Reno. Inoltre, grazie ad un mio emendamento sono state aumentate le risorse a favore dei piccoli negozi polifunzionali per un importo complessivo triennale di 450mila euro, che verranno messi a bando nel 2019, insieme ad altri 400mila euro per investimenti sempre legati al settore commerciale. Non è mancato inoltre l’impegno sul welfare, con un emendamento alla manovra per 300mila euro dedicato alle persone con disabilità uditiva. Infine, ho sottoscritto insieme ad altri colleghi due emendamenti ad hoc per finanziare le rievocazioni storiche e le proloco del territorio, per un totale regionale di 640mila euro, convinto che l’associazionismo sia un valore aggiunto per le nostre comunità. Con questa manovra la nostra Regione si conferma all’avanguardia e risponde con fatti concreti ai bisogni delle comunità. Ci sono ancora margini di miglioramento ma credo che le politiche messe in campo in Emilia-Romagna dimostrino di essere la giusta alternativa ad un Governo, che preferisce frenare su investimenti, infrastrutture, e lavoro».

Sabato 22 dicembre 2018 ore 17 poesia musica e giochi di società al Circolo Frescobaldi per la Festa degli Auguri

Da: CIRCOLO CULTURALE AMICI DELLA MUSICA GIROLAMO FRESCOBALDI – FERRARA

Sarà nel segno della cultura e anche del puro intrattenimento salottiero la Festa degli auguri, sabato 22 dicembre 2018 alle ore 17, al Circolo Frescobaldi di via Foro Boario 87 a Ferrara: la prima parte del pomeriggio sarà infatti dedicata alla presentazione del libro e-book (scaricabile on-line) di Athos Tromboni “Segni Sogni Suoni Sonetti” a cura della regista Catia Gianisella con il Gruppo di lettura espressiva da lei guidato. Poi ci sarà un intermezzo di musica classica con la flautista Laura Trapani e la pianista Rina Cellini, con brani di Schubert e Saint-Säens. Infine, per la parte d’intrattenimento, cominceranno i giochi di memoria e abilità enigmistica proposti da Antonio Proietti di Valerio, presidente del sodalizio, all’insegna dell’allegria e del buonumore. Poi brindisi e cena in circolo.
Per quanto riguarda i sonetti di Tromboni, saranno declamati oltre che dalla stessa regista Gianisella, anche dalle sue allieve Gianna Andrian, Isabella Cattania, Daniela Chersoni, Carla Crestanello, Lina Fratti, Mara Fontana, Mara Guerra ed Elvira Tanzilli. Sarà presente l’autore.

Ultimo appuntamento di AUTORI A CORTE speciale Natale 2018 sabato 22 dicembre alle ore 18,00 presso Consorzio Factory Grisù di Via Poledrelli 21.

Da:Organizzatori

l pomeriggio è dedicato a Ilaria Corli ultrarunner e guinness dei primati come triathlon più lungo della storia, presenta in anteprima il volume “Non c’è due senza triatlhon” (Edizioni La Carmelina) in cui racconta, con testi e foto inedite, la sua avventura dell’estate 2018, che l’ha portata sul tetto del mondo, modera l’incontro il giornalista Leonardo Rosa.
Ilaria Corli, nata “per caso” a Ponte dell’Olio (PC) il 14 luglio 1987, vive da sempre a Ferrara, dove si è laureata in Matematica (2010). Cresciuta con la passione per lo sport, si è poi laureata in Management dello Sport presso l’Università di Firenze (2013), attualmente frequenta la facoltà di Scienze Motorie nella sua città. Tecnico Federale di Triathlon, segue i ragazzi dai 4 ai 18 anni.
Amante dei lunghi viaggi in solitaria in bicicletta, per le emozioni di avventura, libertà e crescita interiore che riesce a realizzare, al momento attuale ha compiuto:
Barcellona – Ferrara: 1200 km in 6 giorni nel 2013; Ferrara – Oslo: 2400 km in 12 giorni nel 2014;
Ferrara – Caponord: 4200 km in 30 giorni nel 2015; Trans Am Bike Race: 6900 km in 33 giorni nel 2016.
È la prima donna italiana ad aver portato a termine nella categoria “solo self supported” la Trans Am Bike Race: 6.900 coast to coast dal Pacifico all’Atlantico attraverso 10 Stati degli Stati Uniti d’America.
Il 28 agosto ha completato il proprio progetto 2017, Il Triathlon più lungo: 7.000 km tra nuoto, bici e corsa lungo il periplo occidentale dell’Europa.

La rassegna avrà una coda con un evento speciale il giorno 29 dicembre alle ore 21, con i protagonisti della fortunatissimo festival teatrale “Strani Giorni 2018” svoltosi ad agosto nel Cortile del Consorzio Factory Grisù, che ritornano per una serata all’insegna del divertimento, in cui attraverso alcune lettere e “performance”, la direttrice artistica Francesca Fava ci farà scoprire l’edizione futura di agosto 2019. Ospiti della serata gli attori Francesca Fava, Giuseppe Gandini, Valentina Bruscoli, Elena Felloni e tanti altri artisti.

Secondo saggio annuale di violino per gli studenti della Boiardo venerdì 21 dicembre

Da: Scuola Secondaria Boiardo

Secondo saggio annuale di violino per gli studenti della Boiardo. Prosegue l’attività musicale all’Istituto comprensivo Alda Costa. Venerdì 21 dicembre alle 17 si terrà alla Boiardo, nelle sede di via Benvenuto Tisi, il secondo saggio annuale del corso di violino, con la partecipazione degli allievi di tutte e tre le classi dalla prima alla terza dell’indirizzo musicale de Maestro Gianluigi Cavallari. Sono in programmi brani didattici tratti dai repertori di base e trascrizioni di canti tradizionali natalizi.

Venerdì 21/12 la TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA saluta il 2018 con una nuova performance al Torrione

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 21 dicembre, ore 21.30
The Tower Jazz Composers Orchestra
Alfonso Santimone, direzione e pianoforte
Piero Bittolo Bon, direzione, sax alto e flauto
Sandro Tognazzo, flauto
 Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli, Francesco Ivone, trombe
 Filippo Vignato e Lorenzo Manfredini, tromboni
Gianluca Fortini, clarinetti e sax alto
Michele Polga, sax tenore
Giovanni Benvenuti, sax tenore, clarinetto
Giulia Barba, sax baritono, sax alto
Luca Chiari, chitarra
Federico Rubin, pianoforte
Stefano Dallaporta, contrabbasso
William Simone, percussioni
Gianfilippo Invincibile, batteria

The Tower Jazz Composers Orchestra, la resident band del Jazz Club Ferrara, saluta il 2018 venerdì 21 dicembre con l’energia di sempre ed una nuova performance.

The Tower Jazz Composers Orchestra saluta il 2018 venerdì 21 dicembre (inizio ore 21.30) con l’energia di sempre ed una nuova performance al Torrione.
L’orchestra residente del Jazz Club Ferrara, formatasi nel 2016, prevede la possibilità di turnover tra i vari musicisti ed è nata come naturale evoluzione di due progetti didattici (The Unreal Book e The Tower Jazz Workshop Orchestra), portando queste diverse esperienze a una sintesi comune, con una formazione e un repertorio più definiti. Affidati alla direzione di Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, gli oltre venti elementi metteranno in gioco collettivamente le proprie idee musicali con creatività e sorprendente empatia, eseguendo un repertorio che affianca composizioni originali a rivisitazioni di brani provenienti da varie tradizioni.
La formazione che “scenderà in campo” venerdì vede Alfonso Santimone alla direzione e pianoforte, Piero Bittolo Bon alla direzione, sax alto e flauto, Sandro Tognazzo al flauto, Pasquale Paterra, Gabriele Cancelli e Francesco Ivone alle trombe, Filippo Vignato e Lorenzo Manfredini ai tromboni, Gianluca Fortini ai clarinetti e sax alto, Michele Polga al sax tenore, Giovanni Benvenuti al sax tenore e clarinetto, Giulia Barba al sax baritono e sax alto, Luca Chiari alla chitarra, Federico Rubin al pianoforte, Stefano Dallaporta al contrabbasso, William Simone alle percussioni e Gianfilippo Invincibile alla batteria.
A voi infine, in anteprima, le date in cui poter ascoltare dal vivo l’apprezzata TJCO nei primi mesi del 2019: venerdì 1 febbraio, venerdì 1 marzo e martedì 30 aprile.
L’ingresso a offerta minima di € 5 è riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 o 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.
INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 0532 1716739 o 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Ingresso a offerta minima € 5 riservato ai soci Endas.
Tessera Endas € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto ore 21.30

Pettazzoni(Ln) Approvato Ordine Del Giorno Per La Continuità Del Punto Nascite Di Cento

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“ Una buona notizia che dedico a tutte quelle mamme che hanno scelto di partorire al punto nascite dell’Ospedale SS Annunziata di Cento e anche a quelle future che decideranno di far vedere la luce ai propri figli nel nostro ospedale. “ Ci stiamo battendo affinchè il Punto nascite – continua il consigliere della Lega Marco Pettazzoni – che con altri colleghi ha fatto approvare dall’Assemblea Legislativa un ordine del giorno a salvaguardia del SS Annunziata – non solo resti aperto nonostante il calo delle nascite, ma che venga potenziato per dare un servizio adeguato e risposte concrete ad un potenziale bacino di oltre 77.000 abitanti. In tutta Ferrara e provincia – continua Pettazzoni – ci sono solo due strutture, Cona e l’ospedale di Cento. Quest’ultimo proprio per la sua collocazione strategica è punto di riferimento anche per gli abitanti dei paesi delle provincie di Bologna e Modena che vedono nell’ospedale di Cento un luogo facilmente raggiungibile”.

Infine Pettazzoni ricorda una lettera scritta da una neo mamma apparsa sul quotidiano Il Carlino di oggi “ La signora – sottolinea il consigliere del Carroccio – definisce il reparto nascite un servizio efficiente e comodo che non deve essere chiuso, ma potenziato per la professionalità e capacità di medici e personale. Credo – conclude Pettazzoni – che tutti gli attori interessati, dalla azienda Usl al Comune di Cento e la Regione, dopo questo importante risultato, debbano sedersi ad un tavolo per trovare una soluzione definitiva che permetta di dare garanzie di continuità al centro nascite “.

I sogni avverati di Vasco Brondi al Teatro comunale di Ferrara

Grazie Ferrara. Un grande dono di cui sono grato alla città è che qui, da giovani, ci si annoia moltissimo. Ed è in giornate come oggi, con il cielo bianco e nulla da fare, che io ho iniziato a leggere, scrivere, suonare. La noia è importante, aiuta a sviluppare la creatività”.
Esordisce così Vasco Brondi sul palco del Teatro Comunale di Ferrara, la città dove è cresciuto e da cui è partito nel 2008 con il nome di Luci della centrale elettrica. Un concerto quello di domenica (16 dicembre 2018) pensato come conclusione di un percorso, momento di bilancio di un viaggio fatto di musica e parole che da Ferrara è partito e che ora giunge al termine per diventare non si sa ancora bene cosa: sempre sulle scene a cantare ma con il suo nome di battesimo, scrittore come fa già nei libri che alterna con i suoi album, oppure autore di cinema, fumetti, poesia, più difficilmente barman (cosa che – già con poca convinzione, dice – faceva in gioventù).

Vasco Brondi (foto Max Cardelli 2018)
Brondi a Ferrara (foto Luca Stocchi 16 dicembre 2018)

L’ironia e la capacità di trovare sempre un senso al paradosso sono il segno distintivo delle cose che Vasco Brondi dice, scrive e canta. E così, con questa sua modalità alternativa e obliqua, fa il punto sull’attività artistica che ha trasformato un giovane sperimentatore di suoni e testi in un cantautore che con emozione ha scoperto di essere apprezzato dapprima dall’artista concittadino Giorgio Canali, poi da una star della musica come Jovanotti, guardato con familiarità da Battiato, coinvolto dai suoi idoli, Cccp, e dall’amato De Gregori, finendo con lo stupore di vedere i versi di una sua canzone scritti sul muro in una strada di Catania.

Sono passati dieci anni dall’esordio con quel nome lungo e un po’ fuorviante di Le luci della centrale elettrica. “La cosa buffa – dice – è che prima erano tutti lì a chiedermi ‘Ma perché Le Luci della centrale elettrica?’ E adesso invece non fanno che interrogarmi ‘Ma perché basta con Le Luci della centrale elettrica?’”
Spiega che proprio a Ferrara è nato ufficialmente il nome, che sembra quello di un gruppo o di un album o chissà che. “È un nome che avevo nella mia testa da tempo, ma che non avevo condiviso con altri. È diventato pubblico il giorno in cui mi hanno dato l’opportunità di esibirmi in un locale ferrarese di via Bologna, dov’era in programma il concerto di un gruppo affermato e serviva qualcuno che cantasse prima”. Nel manifesto della serata dovevano scrivere anche il suo nome. “Così ho detto per la prima volta a voce alta che volevo usare Le luci della centrale elettrica. Manu dello studio di registrazione mi fa ‘Mi sembra una cazzata, magari pensaci e poi mi dici’. Alla sera mi chiama per chiedermi cosa mettere e gli rispondo che va bene Le luci della centrale elettrica. Lui sta zitto e poi: ‘Contento tu…’”.

Pubblico e tecnici al termine concerto di Vasco Brondi al Teatro comunale di Ferrara

A trentaquattro anni compiuti, Vasco ha alle spalle quattro album usciti per l’etichetta Tempesta Dischi  (‘Canzoni da spiaggia deturpata, 2008; ‘Per ora noi la chiameremo felicità‘, 2010; ‘Costellazioni‘, 2014; ‘Terra‘, 2017), un Ep allegato a XL Repubblica nel 2011 ‘C’eravamo abbastanza amati‘, il doppio album di questo tour dedicato al decennale ‘2008-2018: Tra la via Emilia e la Via Lattea‘, ma ci sono pure tre libri (‘Cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero‘, uscito per Baldini Castoldi Dalai nel 2009, ‘Come le strisce che lasciano gli aerei‘, scritto insieme ad Andrea Bruno per Coconino Press nel 2012 e il resoconto del viaggio sul Po ‘Anime Galleggianti‘ scritto insieme con Massimo Zamboni per La nave di Teseo nel 2016).

Vasco Brondi-Luci della centrale elettrica a Ferrara

Tanti i pensieri e le parole che hanno scandito la sua avventura artistica e che, come spesso avviene nelle sue esibizioni, si accompagnano a pensieri e parole di altri autori che ha letto, a immagini e suggestioni raccolte in giro. In passato Vasco Brondi ha condiviso con il pubblico il suo amore per la scrittura di Gianni Celati e per la fotografia di Luigi Ghirri, la rivelazione di ritrovare pezzi di pianura emiliana infilati dentro una canzone di Lucio Dalla o dei Cccp. I libri, i film e la musica sono strumenti di interpretazione del mondo e di definizione della propria identità da cui ‘Le Luci della centrale elettrica’ attinge a piene mani. La letteratura non poteva quindi mancare in questo appuntamento conclusivo. Vasco Brondi ha ricordato: “A Italo Calvino una volta chiedevano quale sarebbe stato il talismano per il Duemila, e lui diceva: ‘Imparare poesie a memoria. Perché le poesie ti tengono sempre compagnia’. Ora leggerò alcuni ‘Sogni’ di Roberto Bolaño, sono poesie di questo scrittore cileno che dopo il colpo di Stato aveva scelto di vivere in Spagna”. Il sogno, del resto, è un filo conduttore presente spesso nei suoi brani. Ne ‘I nostri corpi celesti’ (2010) cantava “ti ricordi che i nostri sogni sfondavano i soffitti/ti ricordi i nostri disperati sogni di via Ripagrande e di viale Krasnodar” e la capacità di sognare è arrivata fino al più recente ‘Chakra’ (2017) dove, più appagato, rivela “ti sogno spesso e nel sogno una città si sta per allagare/ti do l’ultimo bacio sul portone/e mi liberi dal male e ti libero dal male”.

La chiusura del concerto di domenica 16 dicembre 2018

Il concerto, nella sala elegantemente classica e ovattata del teatro ferrarese si è aperto nella penombra di luci basse e bluastre per passare a colorazioni via via più calde, dal viola al rosso fino al culmine della conclusione in piena luce. Lì, sul bordo del palco illuminato, Vasco Brondi e i suoi musicisti si sono sporti per una finalissima a tutto ritmo, accompagnata dal battimano del pubblico con il brano che racconta lo stupore “dei nostri sogni assurdi che si sono avverati/…ci sarò io e arriverò, felice da fare schifo/e libererò tutti i tuoi pianti trattenuti” [per ascoltare il brano clicca sul titolo ‘Questo scontro tranquillo’].

Il sogno avverato chiude la carrellata delle visioni di un ragazzo che fantasticava un sacco di cose e magari si tuffava nella nebbia. Come “Michelangelo Antonioni – ha detto –  che raccontava che i suoi giorni preferiti erano quelli in cui si accorgeva che la nebbia era così fitta. Allora correva in piazza ed era felice perché diceva che finalmente poteva credere di essere altrove”. Altrove, dove Vasco Brondi andrà ancora una volta. Come nei versi di Bolaño che ha letto durante il concerto: “Ho sognato che mi rimettevo in viaggio sulle strade, ma questa volta non avevo quindici anni ma più di quaranta. Possedevo solo un libro, che tenevo nel mio zainetto. All’improvviso, mentre stavo camminando, il libro si incendiava. Albeggiava, e non passava quasi nessuna macchina. Mentre gettavo in un fosso lo zaino bruciacchiato ho sentito che la spalla mi pizzicava. Come se avesse le ali”.

Ad accompagnare Vasco Brondi sul palco del Teatro comunale di Ferrara c’era la band formata da Rodrigo D’Erasmo al violino, Andrea Faccioli alle chitarre, Daniel Plentz e Anselmo Luisi alle percussioni, Daniela Savoldi al violoncello, Gabriele Lazzarotti al basso e Angelo Trabace al pianoforte.

Fotografie di Luca Stocchi

La coccinella che aveva perso i suoi puntini

Questa è la storia di una coccinella che voleva vedere il cielo; nel suo viaggio incontrò qualche ostacolo ma, grazie ad un’amica, riuscì a realizzare la sua impresa.

La coccinella che aveva perso i suoi puntini

C’era una volta una piccola coccinella di nome Isabella che non aveva mai visto il cielo, ne aveva sempre sentito parlare dalle sue amiche, ma non aveva capito bene che cosa fosse davvero.
Un giorno decise di provare ad arrampicarsi su un lungo e robusto filo d’erba; mentre saliva però cominciò a piovere.
Pioveva così forte, ma così forte, che le si staccarono i puntini neri dalla schiena.
Allora tornò indietro perché senza puntini non si sentiva bene.
Isabella andò a chiedere aiuto alle sue amiche.
Le sue amiche le dissero che se voleva ancora i suoi puntini doveva andare da Raffaella, la coccinella più vecchia e saggia.
Isabella andò da Raffaella e imparò che i puntini neri sulla schiena rossa servono alle coccinelle per spaventare gli animali che le vogliono mangiare perché così pensano che abbiano un cattivo sapore.
Raffaella le disse che, per far tornare i puntini, doveva aspettare la notte, poi doveva andare vicino a un fiore di papavero e recitare tre volte questa filastrocca:
Ini dini, ini mini
fa che ricrescano i puntini.
Ini dini, ini mani
fa che ricrescano domani.

Il giorno dopo Isabella riebbe i suoi puntini neri sulla schiena.
Era tutta contenta e allora riprovò a salire sul filo d’erba per vedere il cielo. Fece tanta fatica, ma alla fine ci riuscì.
Isabella era proprio felice perché il cielo era stupendo e le sembrava come essere dentro una goccia d’acqua.