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Giorno: 18 Gennaio 2019

Corso scrittura creativa con Cinzia Tani

Da: Organizzatori

Dopo il successo ottenuto nel maggio scorso, Sabato 9 e Domenica 10 marzo a Ferrara, presso Mcr in Corso Isonzo, 53 la giornalista e scrittrice Cinzia Tani ripropone un corso intensivo di scrittura creativa, aperto a tutti senza particolare vincolo di età e titolo di studio.
Conduttrice di programmi radiofonici e televisivi, Cinzia Tani ha pubblicato trentuno libri, fra
romanzi, saggi e biografie, raccolte di racconti e libri per bambini. Insegna scritura creativa presso
la libreria Mondadori di Roma e l’Università Luiss a Roma.
Il corso si propone l’obiettivo di offrire la possibilità di conoscere i principali strumenti tecnici e
professionali della scrittura creativa e di trasformare un’idea in un racconto o in un romanzo.
È previsto un excursus sui vari generi letterari, dal genere sentimentale al giallo e il noir, dal fantasy
al romanzo storico, dal genere horror alla biografia e autobiografia.
Il corso è indirizzato soprattutto agli amanti del cinema e si articolerà in due giorni, secondo gli orari: Sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e riprenderà dalle ore 14.00 alle ore 16.00, Domenica
Il laboratorio sarà indirizzato verso la realizzazione di una sceneggiatura cinematografica. Gli elaborati verranno pubblicati in una raccolta edita da “La Carmelina Edizioni” e presentata durante l’edizione estiva della rassegna “Autori a Corte 2019.
Per maggiori informazioni, scrivere a
corsoscritturafe@libero.it
o contattare Federica al numero 351 8852030

Serie di incontri e laboratori “Teatro in danza”

Da: Ufficio Stampa Contrada san Giacomo

Sabato 19 gennaio alle ore 17.30 presso la sede di via Ortigara 14/a, organizzato dal Comitato Spettacoli della Contrada di San Giacomo, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e della Associazione Emilia-Romagna Rievocazioni Storiche, prende il via il primo percorso di incontri e laboratori gratuiti, aperti ai contradaioli ed alla cittadinanza tutta.
Obiettivo del percorso è quello di offrire la possibilità di scoprire le regole di base del teatro e della danza rinascimentale attraverso un simpatico percorso laboratoriale durante il quale gli utenti inizieranno ad apprenderne i rudimenti.
Il primo incontro avrà come tema la “SCOPERTA DEL MOVIMENTO DEL PROPRIO CORPO NELLO SPAZIO E A TEMPO DI MUSICA”.
Il percorso di incontri proseguirà Sabato 26 gennaio dalle ore 17.30 ed il tema sarà “AVVICINAMENTO AL TEATRO E ALLE SUE TECNICHE BASE”

La conferenza, con ingresso libero ed aperta a tutti, gode del patrocinio del Comune di Ferrara e di AERRS, avrà inizio alle ore 17,30 in struttura priva di barriere architettoniche.

Solidarietà a Tagliani. No a metodi squadristi. Una delle mamme è anche stata candidata dai radicali.

Da: Coordinatore di +Europa di Ferrara

Ferrara non tollererà metodi squadristi, +Europa, con Radicali Ferrara, sarà in piazza domenica nella manifestazione organizzata da Arcigay, che ringrazio. Piena solidarietà al sindaco Tagliani, cui va il mio plauso per avere riconosciuto una bellissima famiglia arcobaleno con due bellissime gemelle. Una delle due mamme in passato è anche stata candidata con i Radicali alle elezioni regionali.

Nota Su Forza Nuova

Da: Il Coordinamento Provinciale di Articolo Uno – Mdp di Ferrara

Il blitz notturno di Forza Nuova in corrispondenza dell’abitazione del Sindaco Tagliani è un atto di intimidazione sconvolgente e per questo esprimiamo tutta la nostra solidarietà al Primo Cittadino.
Lo è per le modalità simil fasciste e per le ragioni che ancora una volta ispirano questi gesti, ovvero indisponibilità a riconoscere diritti civili irrinunciabili, garantire i quali andrebbe nel senso della costruzione di una società più equa, laica e giusta.
Il dilagare di comportamenti squadristi e violenti a sostegno di posizioni discriminatorie, quando non dichiaratamente razziste, è sintomatico di quanto anche la nostra realtà abbisogni di una difesa democratica unitaria e risoluta.
Il riconoscimento di una famiglia arcobaleno non è un illecito, è un atto dovuto, mentre l’esistenza di organizzazioni neofasciste è incostituzionale. Esse andrebbero perseguite e dovrebbe esserne imposto l’immediato scioglimento. L’unica perversione, vorremmo ricordarlo, è la disumanità che si va diffondendo.
Per queste ragioni aderiamo convintamente all’appello lanciato dalle associazioni lgbt ferraresi e domenica saremo in piazza, assieme a tante cittadine e cittadini per dimostrare il nostro sdegno nei confronti di questo ennesimo intollerabile atto intimidatorio e per rivendicare il nostro diritto di vivere in una società giusta e tollerante, realmente civile.

No, Alle Intimidazioni Da ventennio

Da: Rifondazione Comunista Ferrara

In riferimento al vile gesto avvenuto questa notte, tramite l’affissione di uno striscione con la scritta “No adozioni gay”, in prossimità dell’abitazione del sindaco Tiziano Tagliani, Rifondazione Comunista condanna decisamente l’ignobile atto di un blitz notturno dei militanti di Forza Nuova. Ricordiamo che all’inizio dell’anno è stata fatta la stessa cosa al sindaco di Parma, Pizzarotti. A parte la scarsa originalità dell’estrema destra nostrana, vogliamo sottolinearne le modalità da ventennio, intimidazioni sotto casa nei confronti del rappresentante della città, a sfregio dell’intera collettività ferrarese e contrarie ad ogni forma di democrazia e di legittimità costituzionale. Lo striscione, ricordiamolo è stato posto a seguito della decisione del primo cittadino di trascrivere l’adozione di due gemelle ad una coppia di donne appartenenti alle famiglie Arcobaleno.
Rifondazione Comunista reputa follia tutto ciò che alimenta odio ed intolleranza nei confronti di ciò che si considera “diverso” e nella retorica della “famiglia tradizionale”, il fascismo è generalmente riconoscibile in tutto ciò che non riconosce i diritti altrui.
Ribadiamo che sono inaccettabili le manifestazioni di omofobia e sosteniamo i provvedimenti messi in atto dal sindaco, relativamente al riconoscimento dei diritti delle coppie omogenitoriali e ricordiamo la necessità di far rispettare il reato di apologia del fascismo con lo scioglimento delle organizzazioni di matrice fascista, così come previsto nella nostra Costituzione.
Esprimiamo per questi motivi solidarietà sia al sindaco Tiziano Tagliani, che alla famiglia protagonista dell’adozione e alle bambine coinvolte nella vicenda, e per questo invitiamo il primo cittadino a continuare nel corretto percorso intrapreso sulla strada dei diritti civili ed umani.

Ultimi open day Guarini e Boiardo Sabato 19 Gennaio

Da: Istituto Comprensivo 2

Ultimi Open Day delle scuole dell’Istituto Comprensivo Alda Costa, nell’imminenza delle nuove iscrizioni alle classi prime. Sabato 19 gennaio dalle 10.30 alle 12.30 saranno visitabili la Scuola Primaria Guarini di via Bellaria 25 e la Secondaria di Primo Grado a Indirizzo Musicale Boardo, invia Benvenuto Tisi da Garofalo 1. Ad accogliere i genitori degli alunni interessati a frequentare dal prossimo anno i due istituti, saranno i rispettivi docenti che illustreranno loro l’offerta didattica e formativa delle scuole. La settimana successiva, sarà la Scuola primaria Manzoni ad essere aperta mercoledì 23 gennaio dalle 17 alle 18.

Peruffo, Diamanti: “La priorità è trovare una soluzione utile a città e turismo”

Da: Paola Peruffo Consigliere Comunale Forza Italia Ferrara

La diatriba Comune-MIBAC sulla vicenda di Palazzo Diamanti rischia di fare solo danni per Ferrara. Più si avvicinano le elezioni più le scelte amministrative da strategiche si trasformano in capisaldi da rivendicare a fini elettorali, a uso e consumo dei propri “tifosi”.

Non condivido questi principi, specie se in gioco ci sono i simboli stessi di questa città. Avvallo, invece, in massima parte quanto proposto dall’architetto Malacarne, presidente della sezione locale di Italia Nostra. I problemi connessi alla passarella di Palazzo Diamanti non possono non tener conto di come agire durante il periodo transitorio ai lavori di ampliamento, come anche e soprattutto in relazione al futuro contenitore-Diamanti.
Premesso – da cittadina e non da tecnico del settore – che confido in una soluzione meno invasiva possibile, è fondamentale capire quale sarà la funzione definitiva di Palazzo Diamanti. Peccato che Tagliani, al di là di opere positive di cui è giusto riconoscergli i meriti, abbia troppo spesso peccato di mancanza di confronto con certi ambiti della città, in particolare con l’opposizione, senza accettare critiche costruttive in ottica di sviluppo sostenibile.

Tornando alla questione centrale, così come impostate sinora, le mostre ai Diamanti hanno sempre “oscurato” la Pinacoteca Nazionale. Malacarne ha indicato una soluzione a mio avviso intelligente: quella di valorizzare l’intero Quadrivio dei Diamanti. Ciò prevede il pieno coinvolgimento di Palazzo Prosperi Sacrati che, sfruttando i fondi post-terremoto unitamente ai fondi per il Ducato Estense, donerebbe nuova vita a quest’ultimo edificio storico, ospitando le grandi mostre temporanee e facendo al contempo rinascere la Pinacoteca Nazionale ai Diamanti con gli adeguati (e non irreversibili) lavori di adeguamento. Tutto ciò a pieno vantaggio dei turisti che, in pochi metri, riceverebbero un’offerta artistica di primissimo livello.
Si tratta di un’idea di base, aperta a varie sfaccettature, su cui si potrebbe ragionare per il bene della città.

Avviso pubblico per la riqualificazione del paesaggio rurale

Da: Comune di Comacchio- Segreteria Generale

Promosso da GAL DELTA 2000 è uscito il nuovo bando a sostegno dello sviluppo di progettualità finalizzate al miglioramento del paesaggio abitato e produttivo. Pubblicato il 15 gennaio 2019, il termine per la presentazione delle domande sarà il 15 aprile prossimo, perentoriamente alle ore 17.00.

L’azione contenuta nel nuovo bando punta sulla priorità strategica denominata: “Il Delta del Po – prendiamocene cura” e persegue l’obiettivo di per migliorare la qualità del paesaggio coinvolgendo operatori e cittadini. Dall’analisi del contesto e dalle consultazioni realizzate sul territorio, è emerso chiaramente come sia necessario effettuare un’operazione di qualificazione del paesaggio al fine di eliminare quei detrattori che degradano e deturpano il patrimonio naturalistico, soprattutto in prossimità di siti di interesse ambientale. L’obiettivo è anche quello di diffondere la percezione positiva del ruolo dell’attivazione civica intesa come crescita della consapevolezza collettiva del paesaggio come “bene comune”, e promuovere una cultura ambientale che valorizzi la crescita di un paesaggio rurale di qualità.

Obiettivo prioritario del presente avviso è sostenere progetti non produttivi che si traducono in azioni di restyling ed abbellimento degli elementi paesaggistici, al fine di migliorarne l’attrattività.

 Beneficiari dell’iniziativa sono: Imprese agricole singole e/o associate, Associazioni di privati senza scopo di lucro; consorzi fra privati (L.126/1958), società miste pubblico-private, Microimprese e piccole imprese singole o associate; oppure raggruppamenti tra diversi soggetti quali: imprese agricole, associazioni di privati senza scopo di lucro; consorzi fra privati (L.126/1958), Microimprese e piccole imprese singole, secondo le caratteristiche riportate nel Bando.

 Le tipologie di intervento richieste sono: la realizzazione di soluzioni progettuali che puntino a riqualificare il paesaggio con particolare riferimento alla componente del “costruito”. Cinque le categorie di concorso, per maggiori informazioni e per scaricare il bando completo, è possibile accedere al link:

https://www.deltaduemila.net/site/index.php?option=com_content&view=article&id=613&Itemid=79&lang=it

Presentazione volume “Liguri Etruschi e Celti” museo di Stellata Sabato 26

Da: Museo Stellata

SABATO 26 GENNAIO – ore 16.30
presentazione volume
“Liguri, etruschi e celti. popolazioni preromane tra Ferrara, Modena e Reggio Emilia”
(collana Quaderni del Ducato, ed. Terra e Identità, 2018)

Interverranno:
Francesco Benozzo (Università di Bologna), presentazione
L. Dal Fiume, R. Guerzoni (Università di Padova, Gruppo Archeologico di Bondeno), La terramara di Pilastri tra ricerca scientifica e archeologia partecipata
G. Gabanella, G. Monte (SCN Museo Archeologico Nazionale di Ferrara), Spina: un emporion multietnico alla foce del Po

Ore 18.00 – Bradamante Brew Pub
Esibizione musicale di Francesco Benozzo (arpa, voce)

Ingresso libero
Museo Civico Archeologico “Guerrino Ferraresi”
via A. Gramsci, 301 – Stellata di Bondeno – Fe

La regione chiama a se le competenze in materia di ampliamenti della GdO

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

La Regione avoca a se le competenze per le procedure relativa all’ampliamento delle strutture della GDO. “Abbiamo in questo modo evitato – dichiarano Davide Urban direttore di Ascom Confcommercio Ferrara ed Alessandro Osti direttore di Confesercenti Ferrara – l’inopportuno automatismo che avrebbe coinvolto nella sola Ferrara ben sei strutture della Grande Distribuzione con ampliamenti complessivi di oltre 10mila metri quadrati nella superficie distributiva. Il procedimento messo in campo sarà invece un procedimento unico semplificato e contestualizzato ad unica struttura. Si rimarca in questo modo il ruolo delle associazioni di rappresentanza – Ascom e Confesercenti – che si sono schierate e distinte fin da subito contro questa delibera (quella per intenderci approvata ad ottobre scorso dal Consiglio Comunale di Ferrara relativi agli ampliamenti del 20%). Un lavoro che come Ascom e Confesercenti abbiamo svolto per mesi coinvolgendo sia il consiglio comunale che l’assessorato regionale al Commercio che i consiglieri regionali. Rimane da dire che questa procedura unica semplificata poteva essere adottata dall’Amministrazione Comunale di Ferrara già un anno fa evitando contrasti e divisioni” concludono Osti ed Urban.

Cna Balneatori chiede di velocizzare la vidimazione delle concessioni balneari prorogate dalla legge di bilancio

Da: CNA Ferrara

Gli uffici Cna di Comacchio e di Codigoro sono pronti a raccogliere le prenotazioni dei balneatori associati per la presentazione delle istanze specifiche necessarie a richiedere al Comune di Comacchio la vidimazione ufficiale della proroga delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa, cioè quelle legate agli stabilimenti balneari. Allo scopo di favorire il raggiungimento di un risultato concreto e rapido è in corso, proprio in queste ore, una positiva interlocuzione con gli Enti Locali della Costa e la Regione Emilia Romagna per concordare le forme più idonee da adottare. Per questo Cna ha deciso di raccogliere sin d’ora le prenotazioni per l’inoltro dell’istanza di vidimazione per ogni singola impresa associata.

“Il rinnovo effettivo delle concessioni – afferma Nicola Ghedini, portavoce di Cna Balneatori – consentirà alle imprese di mettere in campo una realistica ipotesi di ripresa degli investimenti, oramai necessari nelle strutture di spiaggia, ma fermi da anni proprio a causa della Bolkestein; contribuendo così a ridare vitalità all’intero settore balneare e a tutto l’indotto (turismo, commercio, artigianato, servizi)”.

“Siamo certi – prosegue Ghedini – che il Comune di Comacchio colga in pieno l’urgenza di compiere questo atto conseguente alla proroga di 15 anni presente nella legge di Bilancio 2019. Come Cna, naturalmente, non ci fermeremo a questo risultato e continueremo a batterci per una soluzione legislativa che porti definitivamente la categoria fuori dalla giurisdizione della direttiva servizi Bolkestein, in cui è stata erroneamente inserita”.

Slow wine la cultura del vino

Da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Partecipazione al di sopra delle aspettative per la serata Slow Wine, organizzata giovedì scorso presso la pinacoteca Alda Costa di Copparo dalla condotta Slow Food di Ferrara Terre e Sabbie in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

Ben oltre le trenta persone previste hanno avuto la possibilità di degustare i tre vini forniti dall’associazione, sapientemente descritti dal docente Fabio Giavedoni (curatore della guida nazionale slow wine) per iniziare a capirne le proprietà, nonché le differenze qualitative e organolettiche.

Il tutto come preludio all’evento più corposo, il Master sul vino in partenza dal prossimo 31 gennaio, che si svolgerà tutti i giovedì sera fino a fine febbraio, dalle 20.30 in poi nella stessa sede della galleria civica.

Durante l’incontro il docente si è soffermato anche sugli aspetti storici e culturali che caratterizzano il prodotto vinicolo, sempre nell’ambito della filosofia slow caratterizzata dai principi di fondo del “buono, pulito e giusto”.

Ad accompagnare i vini sono state assaggiate le prelibate coppiette di pane e gli sfiziosi grissini preparati e offerti appositamente da Raffaele Billo e dallo staff della sua Azienda Agricola.

Presenti alla serata anche gli assessori comunali Paola Bertelli, Enrico Bassi, Diego Farina e Marco Mazzali, oltre al Maggiore dei Carabinieri Giorgio Feola e l’esperta enologa Annalisa Barison, titolare dell’azienda vitivinicola Corte Beneficio.

Le iscrizioni al Master sono tuttora aperte, per informazioni contattare Francesco al 3473205273.

Riciclandino, 4.500 euro alle scuole di Ferrara

Da: Gruppo Hera

Premiati oggi, presso l’Istituto Comprensivo Cosmè Tura di Pontelagoscuro, gli alunni delle scuole ferraresi per l’anno scolastico 2017/2018.
È stato consegnato oggi il premio per l’edizione 2017/2018 di Riciclandino, il progetto del Gruppo Hera – realizzato assieme al Comune di Ferrara e in collaborazione con ATERSIR ed il Centro Idea – che promuove l’utilizzo delle stazioni ecologiche da parte di studenti e famiglie.
Grazie a questa iniziativa e agli alunni, alle famiglie e agli insegnanti che hanno dimostrato il loro impegno nei confronti della raccolta differenziata, sono state raccolte direttamente presso le stazioni ecologiche di Hera oltre 115 tonnellate di rifiuti, che hanno fruttato agli istituti della città estense quasi 4.500 euro di premi.
Con la premiazione di oggi, che si è svolta presso la scuola Carmine della Sala alla presenza dell’assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara Caterina Ferri e di Elisabetta Martinelli, coordinatrice del Centro Idea, sono state premiati tutti gli istituti della città che nell’anno scolastico 2017/2018 hanno partecipato a Riciclandino.

Importante opportunità in prefettura per una qualificante esperienza di servizio civile sono disponibili N.3 posti a Ferrara nel settore “assistenza migranti”

Da: Addetto stampa – Segreteria CPVLPS

Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando straordinario per la selezione di 613 volontari da impiegare nell’attuazione di 15 progetti presentati dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, che saranno realizzati presso il Ministero stesso e presso le sedi di 101 Prefetture.

Gli interessati possono trovare on line il bando e i moduli per la presentazione delle domande sul sito del Servizio civile nazionale.

In particolare, nell’ambito del settore di “assistenza migranti”, la Prefettura di Ferrara costituirà sede di attuazione del seguente Progetto: Le attività delle Prefetture per la gestione dei richiedenti asilo e per la procedura di R.A.V.

Le domande dovranno essere presentate, personalmente o tramite raccomandata A.R., al seguente indirizzo: Corso Ercole I d’Este n. 16 – 44121 Ferrara.

Potrà essere utilizzata anche la posta elettronica certificata (P.E.C.), inviando la domanda e tutta la documentazione in formato PDF all’indirizzo: protocollo.preffe@pec.interno.it .

Per la consegna a mano direttamente presso gli uffici della Prefettura, occorre presentare la domanda all’ufficio di Protocollo (a destra dopo l’ingresso da C.so Ercole I° d’Este 16 – Ferrara)

La data di scadenza è il 30 gennaio 2019 (in caso di consegna a mano entro le ore 18,00).

Il 21 Marzo Anche A Ferrara Sventolerà La Bandiera Europea

Da: Roberta Fusari Sindaca ufficio stampa

Lettera aperta

In questo periodo, sui giornali e sui media online, si vede un’immagine: c’è una striscia rossa con alcune sottili righe blu. Il rosso rappresenta gli anni in cui l’Europa occidentale è stata in guerra, il blu i brevissimi intermezzi di pace. A un certo punto, però, c’è solo blu. Quel punto, che coincide con il periodo di pace più lungo di sempre, è la nascita dell’Unione Europea.

È la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto l’appello di Romano Prodi a favore di un’Europa unita e di un’Unione Europea rinnovata e più strutturata. Perché sono molti i difetti dell’Unione e gravi sono stati alcuni errori delle Commissioni Europee nel corso degli anni, ma per noi che siamo vissuti senza conoscere la guerra direttamente è facile a volte dimenticare come l’Unione abbia al tempo stesso continuato a rappresentare un esempio di democrazia, di confronto pacifico, capace di fare passi da gigante sui temi sociali, dei diritti delle persone oppure su quelli ambientali di cui mi sono occupata professionalmente. Certamente meno efficace è stata su quelli economici. Ma evitando sempre che, come avvenuto in passato, momenti di crisi diventassero la miccia per conflitti drammatici.

In una fase storica in cui i rapporti di forza che la società sta subendo aumentano, disarmando i cittadini davanti a poteri non democratici, è solo unendosi e lavorando insieme che possiamo puntare a far sentire la nostra voce. E a cambiare le cose. Per farlo si tratta di essere di più in Europa, non di meno. Si tratta di pretendere di più dall’Europa, non di meno. E al tempo stesso pretendere di più da noi stessi.

L’Unione Europea dimostra quanto sia possibile confrontarsi, vivere e lavorare insieme tra persone diverse, culture diverse, civiltà diverse. Anche noi dobbiamo pretendere da noi stessi di saper guardare oltre gli allarmi sui profughi, comprendendone cause e soluzioni; ma soprattutto pretendere di non essere ciechi davanti a tutti gli altri problemi che intaccano direttamente le nostre vite. Ad esempio mi chiedo, da mamma, chi si stia davvero preoccupando delle migliaia di giovani che ogni anno sono costretti ad abbandonare le famiglie per cercare fortuna all’estero, in Germania o in Irlanda? Quanto sarebbero utili a Ferrara le loro forze, le loro idee nuove, se ci fossero spazi per portarle avanti!

L’Europa unita è storicamente la direzione del nostro destino, come ferraresi, come italiani, come cittadini liberi. Oggi a dominare lo scenario è il potere finanziario delle immense società multinazionali che riducono le persone a numeri, o peggio, a diagrammi di consumo. Solo la forza degli europei uniti può bilanciare tutto ciò, rimettendo al centro le persone e le comunità. È quello che stiamo cominciando a fare, nel nostro piccolo, con la lista civica con cui a maggio mi candiderò a sindaco di Ferrara. Ma mentre ci dedichiamo con passione e impegno alle questioni concrete della nostra città e dei suoi cittadini, per non chiuderci nelle mura, ricordiamo che c’è un campo più grande al quale apparteniamo tutti. E allora rivendichiamolo, come dice Romano Prodi: facciamo sventolare la bandiera europea alle finestre, sui terrazzi, per le strade. E non perché ci piaccia l’Europa così com’è; ma agitiamola al vento come fosse la bandiera della SPAL o della contrada pure quando perde. Perché è ciò che siamo. E continuando ad amarla e a sostenerla con orgoglio, possiamo trovare le forze per cambiarla in meglio.

Chiedo a tutti i cittadini di Ferrara, alle forze politiche, alle associazioni economiche, a tutti i candidati sindaci per le prossimi elezioni amministrative di condividere il mio appello perché Ferrara sia tra le città che si distinguono anche in questo: voler essere una città a misura di Europa.

Roberta Fusari,

candidata sindaca Comune di Ferrara

Domenica 20 gennaio 2019 ore 17 – Domingo Stasi tenore al Circolo Frescobaldi

Da: Circolo Culturale Amici Della Musica Girolamo Frescobaldi – Ferrara

La rassegna “Visti da vicino” del Circolo Frescobaldi propone in via Foro Boario 87 Ferrara, domenica 20 gennaio 2019 ore 17, l’incontro con il tenore pugliese (ma bolognese di adozione) Domingo Stasi, molto conosciuto in città e provincia per le numerose partecipazioni a spettacoli operettistici non solo a Ferrara, ma anche a Cento, Copparo, Argenta e Portomaggiore. Domingo Stasi è infatti il tenore protagonista della
Giovane Compagnia di Operette di Corrado Abbati: con essa ha ricoperto e ricopre ben 20
ruoli in 18 titoli diversi, per un totale di circa 1500 recite in tutti i teatri italiani: nel suo repertorio non manca nulla del grande teatro operettistico, da Lehár a Kálmann, da Lombardo e Ranzato a Giuseppe Pietri, ma anche musical e opera lirica tra cui i ruoli da tenore in Cavalleria Riusticana, Pagliacci, Il trovatore, La traviata, Madama Butterfly, Tosca, Andrea Cheniér e altri personaggi del registro lirico spinto. Il suo impegno artistico spazia dall’opera lirica all’operetta, alla romanza da salotto, alla canzone popolare con particolare attenzione e dedizione alla canzone napoletana.
Nell’ incontro-conferenza di domenica 20 gennaio, Stasi si racconterà, attraverso ricordi e aneddoti di cui è ricca la sua carriera. Lo affiancheranno la pianista Rina Cellini e la flautista Laura Trapani. Al termine, aperitivo per tutti, offerto dal Circolo Frescobaldi.

21/1 al Meis: apertura straordinaria, visite guidate ed eventi per il giorno della memoria

Da: Ufficio Stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS

Dopo l’emozionante incontro con Liliana Segre, che ha condiviso la sua testimonianza di sopravvissuta con oltre 700 studenti di Ferrara e provincia, proseguono le iniziative promosse dal Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah per il Giorno della Memoria. Per non dimenticare, come ha esortato la senatrice a vita, “un teatro dell’orrore e dell’osceno talmente incredibile e indicibile che è più facile negarlo. E di cui, invece, voglio continuare a parlare, perché ci siete voi ragazzi e perché la mia coscienza me lo impone”.

Per l’occasione, nella giornata di lunedì 21 gennaio, apertura straordinaria del MEIS dalle 10.00 alle 18.00, con visite guidate del percorso espositivo permanente Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni, dello spettacolo multimediale Con gli occhi degli ebrei italiani e della mostra di Dani Karavan Il Giardino che non c’è a partenza fissa alle 11.30 e alle 15.00 (per gli adulti, biglietto di ingresso più visita guidata a 10,00 €).

Tre gli appuntamenti in calendario per il Giorno della Memoria, tutti a ingresso gratuito. Alle 10.00, il bookshop del Museo (Via Piangipane 81) ospita la presentazione di Simon Levis Sullam del suo 1938. Storia, racconto, memoria. L’autore spiega come il volume, pubblicato da Giuntina a ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali, unisca scrittori e storici in una sorta di laboratorio sul futuro della Memoria. Si parte da tredici racconti ispirati da documenti ed eventi reali, legati alla persecuzione dei diritti da parte del regime fascista. Ma quando non ci saranno più testimoni diretti, chi potrà raccogliere l’eredità dei sopravvissuti e trasmetterla alle nuove generazioni? Quale importanza assumeranno i testimoni secondari della Shoah, che di quei fatti non hanno una conoscenza personale, ma si rivelano narratori efficaci e attendibili?

Alle 16.00, sempre al MEIS, dialogo intorno a Etty Hillesum. Osare Dio. La scrittrice olandese, deportata e uccisa ad Auschwitz nel 1943, all’età di 29 anni, ci ha lasciato nel Diario e nelle Lettere una testimonianza straordinaria. Nonostante le tenebre della persecuzione, la sua anima si apre alla bellezza della vita, all’unicità di ogni essere umano e, soprattutto, al bisogno di riconoscere Dio. In questa antologia (Edizioni Cittadella), a interpretare il suo cammino spirituale sono il monaco camaldolese Alessandro Barban e Antonio Carlo Dall’Acqua.

Ultimo appuntamento alle 21.00, al Ridotto del Teatro Comunale (Corso Martiri della Libertà, 5), con A ottant’anni dalle leggi razziali. Vita e musiche del Maestro Vittore Veneziani. Nel 1921, Arturo Toscanini chiamò Veneziani a dirigere il coro della Scala, ruolo da cui dovette rassegnare le dimissioni nel 1938, quando le leggi razziali fasciste lo costrinsero a rifugiarsi in Svizzera. In omaggio al Maestro, Magda Iazzetta e Fabio Mangolini leggono il testo di Piero Stefani Dal Teatro alla Scala alla canonica di Roveredo. A seguire, il concerto dell’Accademia Corale “Vittore Veneziani”, che esegue musiche di Veneziani e di Giuseppe Verdi. L’evento è promosso dall’Accademia Corale “Vittore Veneziani”, dal Teatro Comunale “Claudio Abbado” e dall’Istituto di Storia Contemporanea, con il patrocinio del Teatro alla Scala di Milano, del MEIS e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.

Nota Stampa Di Cristiano Zagatti

Da: Ufficio comunicazione, formazione e informazione

Ragazzata? Bravata? Gesto di poco peso?
No, un atto vile, vigliacco, ignobile come da migliore tradizione fascista. Gesto di chi a volto coperto sputa sulla democrazia, calpesta il confronto e infesta di puzzo acre, maleodorante, di fogna la società. Codardi che a viso coperto vogliono soffocare il confronto civile.
Il cambiamento che qualcuno vuole per questa città.
Atto da condannare, perseguire e soggetti da isolare. Non saranno questi gesti a negare un mondo reale di affetti, relazioni e legami che uno stato di diritto deve riconoscere e tutelare.
A nome della CGIL tutta voglio esprimere vicinanza, sostegno e stima al Sindaco Tiziano Tagliani riconoscendogli l’importante lavoro fatto fino ad oggi per non imbruttire le relazioni nella città anche quando le idee sono distanti.
Segretario generale – CGIL Ferrara
Cristiano Zagatti

Pomeriggi a teatro, con i burattini e tante altre sorprese

Da: Organizzatori

Ritorna la rassegna Junior! Pomeriggi a Teatro con mamma e papà

E’ pronta al via la settima edizione di Junior! Pomeriggi a Teatro con mamma e papà, la rassegna che propone un’attenta selezione di spettacoli di burattini, marionette, narrazione e teatro di figura, particolarmente indicati per il pubblico di ragazzi e famiglie ma di certo interesse anche per il pubblico adulto. La rassegna mette in rete anche quest’anno i Comuni di Ostellato e Comacchio, con un cartellone di 7 appuntamenti che attraverserà le città e le frazioni fino alla metà del mese di marzo, con spettacoli ed artisti sempre diversi.
Il primo appuntmanento è in programma domenica 20 gennaio al Centro Civico di San Giovanni di Ostellato (via Lidi Ferraresi 112), dove a partire dalle ore 16 in anteprima assoluta per la pronvicia di Ferrara andrà in scena IL RAPIMENTO DELLA PRINCIPESSA GISELLA, il nuovo spettacolo di Mattia Zecchi, uno dei più talentuosi esponenti della nuova generazione dei burattinai di tradizione emiliana. La storia si apre con la scomparsa della Principessa Gisella. Suo padre il re, disperato per la perdita della figlia, dà mandato a Fagiolino di trovarla e riportarla al castello. Fagiolino, aiutato da un potente mago riuscirà a smascherare gli infidi aiutanti di Sua Maestà che, invece di salvare la principessa, erano in realtà coloro che l’avevano imprigionata. Tra esilaranti battute e combattimenti a suon di bastonate, la principessa tornerà al castello innamorata del suo salvatore Fagiolino, che diventerà così principe del regno.
Mattia Zecchi (da Crevalcore) è una giovane rivelazione del panorama bolognese del Teatro dei Burattini, che dopo un apprendistato con i maestri emiliani, porta in scena con talento le storie ed i personaggi della tradizione, debitamente reinventati ed attualizzati. Brillante interprete della maschera di Fagiolino, è apprezzato sul panorama nazionale e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il “Premio Ribalte di Fantasia 2007”, “Premio Benedetto Ravasio 2010”, ma è anche finalista al “Campogalliani d’Oro 2010”. Più di recente, nel 2018 ha ricevuto la menzione speciale al Premio Otello Sarzi, e proprio con lo spettacolo che presenterà a San Giovanni si è aggiudicato nel luglio 2018 il “Gran Premio Città dei Bambini” allo storico festival di teatro ragazzi di Porto Sant’Elpidio.
Lo spettacolo è ad ingresso gratuito, ed è adatto agli spettatori di tutte le età. Il prossimo appuntamento è in programma per domenica 27/1 a Vaccolino, dove presso la Tensostruttura Parrocchiale il Teatro alla Panna (da Senigallia) presenterà lo spettacolo Cavoli a Merenda. Il programma completo della rassegna è disponibile sui siti www.siapriostellato.it e www.comacchioateatro.it. Infoline 349 0807587. Per ricevere aggiornamenti sulle prossime attività è possibile seguire le pagine Facebook ‘Comacchio a Teatro’ e ‘Sipariostellato’,

Conferenza mostra “Boldini e la moda” riservata ai presidi, dirigenti scolastici e docenti.

Da: Segreteria di Direzione Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea Fondazione Ferrara Arte

Boldini e la moda
Palazzo dei Diamanti
16 febbraio – 2 giugno 2019

Martedì 22 gennaio, alle ore 17.00, presso la Sala Estense (Piazza Municipale, 14), la curatrice della mostra Boldini e la moda, Barbara Guidi, presenterà la rassegna in esclusiva ai Presidi, ai Dirigenti Scolastici e ai docenti di Ferrara e provincia. Sarà presente Cristina Corazzari, Assessore alla Pubblica Istruzione, Formazione, Comunicazione del Comune di Ferrara.

La rassegna organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara, intende approfondire per la prima volta i legami dell’artista ferrarese nei confronti dell’emergente fenomeno dell’alta moda e delle sue implicazioni in ambito sociale, culturale e della comunicazione di massa
Affermatosi nella Parigi tra Otto e Novecento, crocevia di ogni tendenza del gusto e della modernità, Boldini ha immortalato la scintillante eleganza delle élite cosmopolite della Belle Époque. Un percorso suggestivo composto da oltre cento opere metterà insieme splendidi dipinti, disegni e incisioni di Boldini e dei suoi contemporanei come Degas, Manet, Sargent, Whistler e Seurat, accanto a meravigliosi abiti d’epoca, libri e oggetti preziosi. Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno contribuito a fare della moda un elemento fondante delle poetiche della modernità – da Charles Baudelaire a Oscar Wilde, da Marcel Proust a Gabriele D’Annunzio – la mostra svelerà i suggestivi intrecci tra arte, moda e letteratura che hanno segnato la fin de siècle.

Info: www.palazzodiamanti.it, 0532 244949

Teatro e cinema il prossimo fine settimana a Ferrara Off

Da: associazione culturale Ferrara Off

Sabato 19 gennaio alle ore 21.00 in programma a Ferrara Off (viale Alfonso I d’Este 13) ‘Anima Ardente’ di Elena Carloni con Natalia Magni. L’attrice darà voce a due figure femminili vissute in epoche storiche diverse ma accomunate dallo stesso destino. Il fil rouge che unisce Isabella di Morra, vissuta in Lucania nel XVI secolo, e Nadia Anjuman morta a Herat, Afghanistan nel 2005 è quello tessuto dalla loro comune forza: il filo delle parole e della poesia. Entrambe queste donne, infatti, pur vissute in contesti ed epoche diversissime, hanno pagato con la vita il loro essere poetesse. 
Domenica 20 gennaio la stessa attrice porterà in scena alle ore 17.30 ‘ Il Gioco degli Dèi’, terzo appuntamento della stagione di Teatro Ragazzi, che vedrà Natalia Magni, percorrere un viaggio dentro gli ultimi sei libri dell’Eneide, per riscoprirne la forza drammatica e la sorprendente attualità. Consigliato dai 10 anni in su. Alle ore 21.00 invece, primo appuntamento della rassegna di Mondovisioni – I documentari di Internazionale con ‘Under The Wire’ di Chris Martin. La rassegna è organizzata dal Comune di Ferrara in collaborazione con Agire Sociale, Gruppo giovani di Amnesty International Ferrara, Cgil, Cittadini del mondo, Emmaus, Ferrara Off, Ibo, Intercultura, Movimento Nonviolento, U.P. Borgovado, Pax Christi, Segnidipace.
L’ingresso allo spettacolo ‘Anima Ardente’ è di 10 € per i soci Ferrara Off, 8 € soci under30, 6 € per gli studenti Unife, 5 € soci under18, 12 € non soci (inclusa tessera associativa 2018/19). L’ingresso all’appuntamento di Teatro Ragazzi ‘Il Gioco degli Dèi’ è di 8 € soci Ferrara Off, 5 € soci under30, 5 € per gli studenti Unife, 10 € non soci (inclusa tessera associativa 2018/19). L’ingresso alla rassegna Mondovisioni – i documentari di Internazionale è di 3 €.
Per gli spettacoli è consigliata la prenotazione. Maggiori informazioni su www.ferraraoff.it o chiamando il numero 333.6282360.

Guida all’ascolto Sabato 19 Gennaio ore 15,30: The Kings Of Blues: Albert, B.B. And Freddie a cura di Mario Pantaleoni e Roberto Massetti

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

Verranno prese in esame le storie, le vite e gli stili dei tre chitarristi blues afroamericani Albert King, B.B.King e Freddie King; ci saranno anche degli esempi sullo strumento in riferimento agli stili a cura di Roberto Formignani.

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara propone una serie di 18 appuntamenti ad ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente Guida all’Ascolto e Classica d’Ascolto.

Guida all’ascolto

Per il sedicesimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme moderne, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani, organizza per l’ anno 2018-2019 una serie di appuntamenti nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri sono ad ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti. “L’esigenza di questi appuntamenti è incominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni riferimenti a stili e/o ad artisti importanti per la musica studiata, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate; in poche parole, anche se siamo in un’ epoca in cui gli ipod straripano di brani, spesso non si sa che cosa si ascolta e da dove proviene tutta questa musica; con queste lezioni, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano queste interne alla scuola o esterne”.

Il demone dell’austerità manda all’inferno l’Europa

Quest’anno ricorre il ventennale dell’euro e questo ha dato modo a molti commentatori di esprimere il loro giudizio, ai giornali di aumentare le tirature con titoloni multi colonne e ai cittadini di saperne un po’ di più sulla moneta unica, in positivo o in negativo.
L’ultimo autorevole intervento è arrivato nientedimeno che dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. La data è il 15 gennaio scorso, l’occasione è stata l’intervento a Strasburgo nella plenaria del Parlamento Europeo.
“C’è stata una mancanza di solidarietà” nella gestione “della crisi greca. Abbiamo coperto di contumelie la Grecia: mi rallegro nel vedere che la Grecia e il Portogallo hanno ritrovato un posto, non dico un posto al sole, ma un posto tra le vecchie democrazie europee”. “Sono stato presidente dell’Eurogruppo nel momento della crisi economica e finanziaria – ha aggiunto Juncker – sì, c’è stata dell’austerità avventata. Non perché abbiamo voluto punire coloro che lavoravano o coloro che erano disoccupati, ma perché le riforme strutturali, indipendentemente dal regime monetario in cui ci si trova, restano essenziali”.
“Mi rincresce”, ha inoltre scandito Juncker, che nella gestione della crisi finanziaria l’Eurozona abbia “dato troppo spazio al Fondo Monetario Internazionale. Se la California entra in crisi, gli Usa non si rivolgono al Fondo, e noi avremmo dovuto fare lo stesso”.

Ovviamente questo ha scatenato gli oppositori storici alle politiche di austerità, dal M5S alla Lega, a Varoufakis, che ha chiosato: “Troppo poco, troppo tardi. Sarà condannato dagli storici”. E in effetti nell’ultima parte riportata si evince che siamo stati dati in pasto ai lupi (Fmi) e che in Europa non esiste né federalismo né solidarietà. Solo cattiveria, dunque, nessuna condivisione interna e poca lungimiranza politica.
Le parole di Juncker sembrano proprio voler dire “scusateci se siamo stati troppo cattivi”, che le ricette erano sbagliate e che si poteva fare altrimenti, un colpo all’idea trasmessa in Italia da Monti e dalla Fornero che “non c’è alternativa”. L’alternativa a quanto pare c’era. C’è sempre un’alternativa e quindi c’è sempre una scelta su chi difendere o quali interessi tutelare ed è quello che hanno fatto i governi italiani fino a oggi.
Si è fatta la scelta dell’austerità piuttosto che dello sviluppo, della difesa dei mercati piuttosto che dei cittadini, della rendita piuttosto che del lavoro.

Uno dei grossi errori imposti dall’establishment europeo è stato quello di ritardare e limitare l’intervento della Bce, come si evince dal mea culpa di Juncker, a favore degli ‘aiuti’ del Fmi, permettendo che i Paesi più in difficoltà dell’intera eurozona affrontassero senza difese gli attacchi speculativi del mercato senza mettere in campo quella solidarietà economica che poteva invece essere, in quel momento di bisogno, la base di un’Europa politica.
La Grecia è stato senza dubbio il Paese che ha sperimentato maggiormente l’austerità imposta dalla Commissione Europea. Nei giorni scorsi l’incontro tra Merkel e Tsipras ha evidenziato come ciò sia avvenuto anche in spregio della democrazia e della volontà del popolo, con una pretesa e salvifica superiorità della volontà delle élite nazionali e sovranazionali.
Questo incontro è stato addirittura celebrato da alcuni giornali, come La Repubblica che ha definito un “capolavoro politico”: il fatto che Tsipras abbia ignorato l’esisto del referendum del 2015 che lui stesso aveva fortemente voluto e quindi della volontà dei greci di rigettare le richieste di disumani e inutili sacrifici per rimanere nell’eurozona. Nonostante i greci avessero votato con ampia maggioranza il no al programma di ‘aiuti’ da parte delle Trojka, Tsipras decise di fare l’opposto, di cedere sacrificando sull’altare dell’euro una massiccia svendita di asset statali strategici, a favore soprattutto delle grandi aziende tedesche, assumendosi impegni gravosi ancora per i prossimi trent’anni. L’austerità di cui sembra pentirsi Juncker ha rimandata indietro la Grecia di decenni in tema di sviluppo e di riforme sociali, ha allargato il suo debito pubblico e l’ha consegnata nelle mani di mercati, finanza e speculazione.

In Italia il processo di austerità è iniziato come auto imposizione già negli anni Novanta ed è là che siamo ancora fermi. In quasi trent’anni è stato dilapidato un vero patrimonio che altrimenti sarebbe stato fondamentale nei momenti di crisi che sono intervenuti negli anni successivi e fino a oggi, e che hanno contribuito ad ancorare il nostro Paese alle altalene delle borse. Sempre La Repubblica scriveva l’8 settembre 2017: “Lo Stato azionista si prepara ad archiviare il 2017 con una buona notizia (in Borsa quest’anno ha guadagnato 4,6 miliardi) e una cattiva: il bilancio a lungo termine delle privatizzazioni è un mezzo flop. Se il Tesoro avesse tenuto in portafoglio tutte le principali aziende che ha collocato a Piazza Affari oggi si troverebbe in tasca – tra rivalutazioni delle partecipazioni e dividendi-extra – oltre 40 miliardi in più”. Certo puro esercizio teorico, ma dà l’idea di cosa stiamo parlando!

L’austerità riflessa sui salari ce la mostra il grafico seguente. Bloccati al livello del 1991.

In compenso, in periodi di ‘austerità espansiva’ e con i rimpianti di Junker, qualcosa cresce: la povertà.

in copertina elaborazione grafica di Carlo Tassi

L’Insulo de la Rozoj: il sogno spezzato

È probabile che una larga parte degli Italiani sia completamente all’oscuro di quanto accadde nel 1968 in Italia non lontano da Ferrara, esattamente a sud-est di Ferrara.
In diversi penseranno a qualche avvenimento collegato con il brivido rivoluzionario in essere, poi in parte tradito e anzi forse anche dannoso per certi aspetti, che stava scuotendo a tutti i livelli sociali l’Europa e anche il mondo sgomento per gli assassinii negli Stati Uniti di Martin Luther King e Bob Kennedy.
Nulla di quanto sopra.
In Italia nelle acque internazionali al largo di Rimini in quell’anno s’odono alcune esplosioni innescate per mano di militari italiani che mettono fine a una esperienza curiosa e dal sapore antico: l’occupazione (anche se il termine rimane controverso e la certezza sullo stesso mai fu dimostrata) pacifica da parte di un ‘nuovo Stato‘ di qualche centinaio di metri quadrati dello Stato sovrano italiano.

Andiamo per ordine. Ciò che accadde prende avvio oltre cinquant’anni orsono dalla quantomai fervida mente di. Giorgio Rosa nato a Bologna nel 1925: calcolatore del cemento armato in rilevanti progetti, uomo acuto e scaltro qual è riesce ad aggirare le leggi italiane e i trattati internazionali con un’idea che, definire solo stravagante data la sua grandezza, sarebbe una sottovalutazione inaccettabile.
Fu vera genialità.
La vicenda si può riassumere percorrendo i tratti salienti che nella sostanza vedono Rosa, grazie alla sua intuizione progettuale e profonda conoscenza scientifica dei materiali, oltre che della loro manifattura, nel 1965 progettare e costruire in collaborazione con aziende riminesi, un imponente ragno in acciaio e cemento che viene ancorato sul fondale al largo di Rimini in acque internazionali, circa sei miglia oltre le acque nazionali.
Su questa struttura tubolare fornito di permesso da parte delle Autorità competenti, inizia la costruzione di una piattaforma in cemento armato, il ‘piano terra’ di una struttura multipiano.
Vi erano previsti acqua dolce corrente, trovata perforando a 280 metri di profondità nel mare e, elemento determinante ma ragione scatenante per qualche primo sospetto sulle finalità della struttura, negozi e intrattenimenti vari, almeno per quanto trapela: un paradiso turistico in mezzo al mare a mezz’ora di barca dalla costa?

Nei mesi successivi altri elementi agitano nel vero senso della parola le acque della burocrazia e degli interessi costieri.
La piattaforma adotta una bandiera, sopra si sarebbe parlato l’Esperanto, grazie al contributo di un religioso romagnolo esperto, si dota di una Costituzione redatta in lingua Esperanta, vengono emesse serie di francobolli.
Come ultimo atto si insedia un Governo con un Presidente del Consiglio, diversi ministri scelti fra i suoi fidati amici e un ambasciatore; ma soprattutto si formalizza la nascita della Repubblica indipendente delle Rose che in Esperanto suona: Esperanta Respubliko de la Insula de la Rozoj.
Le vicissitudini che Rosa è costretto ad affrontare sono diverse e vanno dalle obiezioni di natura politica e dalle inchieste giornalistiche più o meno orientate – cosa ci fanno? chi lo paga? – a tante domande sul potenziale sfruttamento di questo spazio autonomo e indipendente: vi saranno interessi legati a un casinò per il gioco d’azzardo di gran moda sulla riviera romagnola in quegli anni, intrighi internazionali, pericoli per la sicurezza del territorio nazionale, malaffare, solo un albergo o la moralità sarà in pericolo con la libera prostituzione?
Quando il primo maggio del 1968 Rosa, idealista senza limiti, proclama l’indipendenza dell’Isola firma la sua condanna definitiva e quella dei suoi princìpi affermati senza tentennamenti: “questa iniziativa non era un atto di ribellione ma un sogno di libertà e anche fare al meglio affari alla luce del sole”.
Il 25 giugno 1968 le forze dell’ordine italiane Carabinieri e Polizia arrivate sul posto con alcuni mezzi navali “occupano e controllano” l’Isola delle Rose; alla fine dello stesso anno dopo diversi conflitti giudiziari iniziano le demolizioni da parte dello Stato della piattaforma e del bar, che nel frattempo aveva iniziato la sua attività commerciale con tanto di gestori.
Non passeranno molti giorni ed ecco le prime esplosioni con le cariche piazzate in mare dai militari italiani alla base della struttura affossano e ripiegano sul fondale le pilastrature.
Il sogno di Giorgio Rosa si inabisserà per sempre ricoperto dal fondo melmoso dell’Adriatico.

NB: A chi volesse approfondire l’avvenimento suggerisco una recente pubblicazione del 2018 edita da Cinematica.

I DIALOGHI DELLA VAGINA
A DUE PIAZZE – Lettere di amanti, marmotte e buddisti… a capodanno

Il capodanno dell'”altra”

Cara Riccarda, caro Nickame,
un capodanno diverso: sono diventata l’amante di un uomo sposato e con un figlio piccolo. Ho cercato di fare finta di niente e non pensarci il più possibile ma poi il 31 dicembre è arrivato e io mi sono trovata da sola. Il messaggio di auguri di mezzanotte e un minuto non è servito a niente. Non è bastato. Lui me lo aveva detto che non sarebbe stato con me, è ovvio. Ma finché non ci ho sbattuto contro, non ho capito quanto male faccia.
Buon anno.
Fa

Cara Fa,
se scegli di fare l’amante di un uomo sposato, non puoi cedere alle convenzioni. La parola capodanno non la devi neanche pronunciare, ma nemmeno Natale e forse neanche compleanno, a meno che, casualmente, lui non sia libero proprio quel giorno lì.
Per assumersi certi ruoli, ci vuole fisico, altrimenti è meglio lasciare perdere. È molto facile raccontarsela finché il capodanno è lontano, il problema è quando il 31 dicembre ti ricorda che è tutto vero. E lui, avendotelo detto in anticipo, si è alleggerito, ha tagliato discussioni e pretese sin dall’inizio. Ti ha messo dalla parte di chi non può chiedere. Non è mai una categoria felice e soddisfatta.
Hai davanti 11 mesi per organizzarti un meraviglioso capodanno che non comporti rinunce.
Riccarda

Cara Fa,
la prossima volta studiala prima. Organizza una serata speciale con lui nel giorno del capodanno cinese. A meno che lui non sia cinese, naturalmente.
Nick

Salto della cavallina, salto della quaglia… no, salto del capodanno!

Cara Riccarda, caro Nickname,
anch’io sono passato direttamente al 2, ma con leggerezza e non per ripiego.
Ale

Caro Ale,
con leggerezza, ti invidio. Ma ci vuole allenamento.
Riccarda

Caro Ale,
credo tu sia una marmotta, o un ghiro. Oppure sei un alieno. In ogni caso, buon per te.
Nick

La felicità a capodanno? Essere buddisti!

Cara Riccarda, caro Nickname,
leggendo l’articolo, ho incominciato a pensare su come sono stati i miei capodanni in passato. Devo premettere che ho 56 anni. E questo fa la differenza.
Da piccola ascoltavo i ragazzi più grandi, che il giorno dopo facevano a gara a chi era andato a letto più tardi. Poi è toccato a me. In quei tempi, l’ultimo dell’anno, era un’occasione per stare fuori di più la notte. Che frenesia! Tutto doveva essere eccezionale. Poi quando rientravo a casa, mi rendevo conto che non era stato poi tutto questo eccezionale.
I miei ultimi dell’anno più belli sono stati da sposata, con i figli. Mi piaceva organizzare tra noi genitori e vedere le facce felici dei figli emozionati perché sapevano che per quella serata sarebbero stati tutti insieme fino a notte inoltrata. E così gioivo della loro gioia.
Poi i figli sono cresciuti e ovviamente e giustamente hanno incominciato a festeggiare per conto loro.
Ho incominciato a riflettere su queste ricorrenze. Penso che siano giorni che fanno sentire più solo chi è solo, più povero chi è povero, più sfigato chi si sente sfigato. Allora forse invece di ascoltare tutto il rumore che c’è fuori, di guardare tutte le luci, di farsi coinvolgere da tutto il frastuono come in un vortice, ci si dovrebbe fermare un attimo. E fare silenzio. Rientrare dentro, dentro se stessi. E ci si dovrebbe chiedere: ma io cosa voglio veramente fare? Con chi voglio veramente stare? Cosa mi interessa veramente? Cosa dirò quando mi chiederanno: allora cosa fai l’ultimo dell’anno? Mica ci posso fare la figura dello sfigato. Allora ti ci vuoi buttare ancora nella mischia, e rischiare di tornare a casa, con quella sensazione di vuoto, quella sensazione di avere investito tanto. Per poi sentire che non ne è valsa la pena? Che eri là in mezzo alla gente, ma guardavi tutto come in un film e ti sei chiesto? Ma che ci faccio qua?
Credo che essere veramente grandi, essere veramente fieri, significa fregarsene. Significa avere creato dentro di sé quella libertà, quella indipendenza del cuore, che se ne frega di quello che gli altri possano pensare se alla domanda rispondi: sono stata a casa, ho fatto una bella cena di pesce con mio marito, ci siamo guardati un bel film a mezzanotte abbiamo brindato, abbiamo tranquillizzato i nostri cani impauriti dai botti, e poi siamo andati felici e contenti a letto. Il bello è venuto il giorno dopo, siccome sono buddista, e per i buddisti il primo dell’anno è un giorno importante, a casa mia ho avuto la fortuna di accogliere 41 persone, abbiamo parlato di vita, di amore di compassione. E mi son sentita veramente felice.
Buon anno a tutti.
S.

Cara S.,
ti rispondiamo insieme perché sei un po’ la sintesi e l’aspirazione di tutti e due. Noi non abbiamo cani da tranquillizzare, peggio: abbiamo una vocina interiore che ci disturba soprattutto quando va tutto bene. Il trionfo è durante le feste quando la vocina si fa supponente e più fastidiosa che mai. Un tempo arrivava a parlare al posto nostro, ora ci siamo fatti accorti, le diamo uno spazio, la lasciamo sfogare e poi la richiudiamo in quell’angolo dove mettiamo i pensieri scomodi che devono avere un tempo limitato, un’importanza relativa. Fino al prossimo capodanno.
Riccarda e Nick

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com