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Giorno: 29 Gennaio 2019

Giornata della memoria Boiardo Mercoledì 30 Gennaio

Da: Istituto Compresivo 2

Giornata della Memoria Boiardo. Mercoledì 30 gennaio nell’ambito delle manifestazioni per la Giornata della Memoria, le classi seconde e terze della Scuola Secondaria “Boiardo” assisteranno alle 9.30 alla proiezione del docufilm “1938-Diversi” alla sala Boldini. Giorgio Treves e Luca Scivoletto con la produzione di Roberto e Carolina Levi per la Tangram Film, propongono un toccante documentario che alle interviste di diversi saggisti e storici alterna le dolorose testimonianze di chi ha vissuto le leggi razziali del ’38 sulla propria pelle. La visione del film sarà introdotta e approfondita da Anna Quarzi – direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara- e da Vito Contento, esperto di critica cinematografica e collaboratore di ISCOFE. Gli alunni concluderanno la mattinata eseguendo dal vivo musiche e canti, preparati con i loro docenti di Musica, inerenti l’argomento trattato.

Giorno della memoria 29 Gennaio 2019

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

“Una giornata all’insegna del ricordo, della celebrazione, ma soprattutto della riflessione, affinché quanto successo nel passato non debba più ripetersi. Questo il messaggio del Presidente ANPI di Comacchio Sig. Vincenzino Folegatti che, in collaborazione con le scuole superiori di I°grado del territorio, hanno organizzato la “Giornata della Memoria” presso il Parco della Resistenza di Comacchio e successivamente alla Sala Polivalente di Palazzo Bellini.
Alle ore 9.00 di questa mattina, alla presenza di tutte le autorità militari convenute, il Sindaco Marco Fabbri, accompagnato dagli Assessori Cavalieri e Carli, ha presenziato alla deposizione della corona d’alloro presso il parco della Resistenza di Via Garibaldi, per un tributo doveroso a tutti i caduti comacchiesi, partigiani e vittime della guerra durante il secondo conflitto mondiale.
L’Assessore Cavalieri, intervenendo a a Palazzo Bellini durante la seconda parte della giornata, ha sottolineato quanto “la Memoria deve essere e restare patrimonio comune, per formare sempre più una coscienza partecipata, tesa a prevenire qualsiasi forma di odio razziale, di violenza, di ingiustizia. La Giornata della Memoria è un faro acceso sul futuro, per educare le giovani generazioni a far tesoro di ciò che la storia ci insegna.”
E proprio le nuove generazioni sono state protagoniste a Palazzo Bellini! Per rendere un tributo concreto a coloro che hanno sacrificato la propria vita in nome della libertà e dell’uguaglianza, i ragazzi della scuola media “Zappata” di Comacchio hanno realizzato lo spettacolo dal titolo “Il Partigiano Sentinella” liberamente ispirato alla vita di Edgardo Fogli detto “Berto”, un esempio di alto valore civile, un esempio per i ragazzi di oggi che saranno gli adulti di domani.”

Tavolo distrettuale contro la violenza sulle donne e sulle politiche di genere

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

Il 24 gennaio a Comacchio presso Palazzo Bellini si è svolto l’incontro annuale del Tavolo distrettuale contro la violenza sulle donne e sulle politiche di genere. L’incontro promosso dall’Assessora alle Pari Opportunità Alice Carli del Comune di Comacchio e dallo Sportello Antiviolenza Iris gestito dalla Cooperativa Sociale Girogirotondo e dal Centro Donna Giustizia ha visto un numero elevato di partecipanti: gli Assessori alle Pari Opportunità Samuele Bonazza (Comune di Codigoro) e Gianni Tuffanelli (Comune di Fiscaglia), la Segretaria del Sindaco Gulmini Maura (Comune di Ostellato), l’Amministrativo dell’Istruzione ed InformaGiovani Toti Valeria (Comune di Argenta), l’Istruttore Amministrativo Monica Delaiti (Comune di Portomaggiore), i funzionari Patrizia Buzzi (Comune di Comacchio) e Alessandra Avanzi (Comune di Codigoro), Paola Castagnotto (Ausl Ferrara), Diego Arcudi (Ausl Casa della Salute di Comacchio), Paolo Claps (Comandante della Polizia Municipale di Comacchio), erano presenti anche rappresentanti della Polizia Municipale di Codigoro, dell’Asp “Eppi-Manica-Salvatori”, dello Sportello Sociale del Comune di Comacchio, dell’Istituto Comprensivo di Porto Garibaldi, dell’Istituto Superiore Remo Brindisi di Lido degli Estensi, dell’Udi Spazio Donna, dell’Associazione TemperaMenti e dell’Associazione Volontari di Strada.

Carla Carla (direttore della Cooperativa Sociale Girogirotondo) e Monica Borghi (Responsabile del Progetto Uscire dalla Violenza del Centro Donna Giustizia) hanno presentato l’attività svolta dallo Sportello Antiviolenza Iris, che dalla sua apertura apertura (22/09/2015) ha accolto 59 donne, per tutte era un primo contatto con un centro antiviolenza e tutte hanno subito o subiscono violenza. Nel 2018 sono state seguite 31 donne, il 58% risiede nel Comune di Comacchio, il 13% nel Comune di Lagosanto, il 10% al Comune di Codigoro, mentre il restante nei Comuni di Berra, Fiscaglia, Jolanda di Savoia e Goro. La maggior parte delle donne accolte ha figli/e e subisce violenza da persone con cui ha un legame affettivo (marito, convivente, fidanzato, ex, padre/madre, figlio/a, amico, datore di lavoro) rendendo ancor più gravi le conseguenze della violenza. Il maltrattante è per l’97% italiano, occupato e vive con la donna o nella stessa città/provincia.

Lo Sportello Antiviolenza Iris sostiene le donne attraverso colloqui telefonici e personali informativi, di sostegno ed in emergenza, percorsi legali, psicologici, lavorativi e/o di mediazione culturale, attiva la rete con i soggetti istituzionali e non che possono sostenere il percorso della donna. Tutte le azioni vengono svolte solo con il consenso della donna.

Il numero dei partecipanti alla riunione dimostra che la rete costruita in questi anni si sta consolidando ed ampliando con l’apertura di un nuovo Sportello sul territorio di Argenta e Portomaggiore. Il tavolo distrettuale si è dato due obiettivi: il primo di stilare un protocollo operativo per sostenere la donna vittima di violenza in modo da mantenere nel tempo le buoni prassi che si stanno costruendo, il secondo di chiedere al tavolo della Prefettura un maggior coinvolgimento di operatori/trici e amministratori/trici che operano sul nostro distretto.

Presentazione alla Libreria Feltrinelli Ferrara

Da: Libreria Feltrinelli Ferrara

VENERDI’ 1 FEBBRAIO presso la libreria FELTRINELLI di Via GARIBALDI 28/30 di Ferrara, alle ORE 17.30, SERGIO GESSI presenta il suo libro
“ Spirito libero.Un giornalismo senza padrini né padroni “ Faust Edizioni, moderano l’evento : Andrea Cirelli, Tito Cuoghi e Gian Pietro Testa.
.
In questo volume di Sergio Gessi (giornalista professionista e docente universitario) sono raccolti articoli, commenti, interviste che affrontano diverse questioni di interesse generale: dal tramonto delle ideologie alla rivoluzione digitale, dall’Islam alle migrazioni. Ma sullo sfondo o al centro c’è quasi sempre Ferrara. Un luogo dell’anima, si direbbe, ma anche l’archetipo della città mutevole, che si lascia amare ma non possedere. Che sorprende, scuote, tradisce. Godibili, oltre che attendibili, sono le pagine dedicate all’ascesa e caduta degli dei locali, da Roberto Soffritti a Dario Franceschini.

Coldiretti: Mercoledì 30 Gennaio all’Agrimercato di Grisù festa prodotti salva influenza da kiwi ad arance

Da: Coldiretti Ferrara – ufficio stampa

I prodotti di stagione ricchi di vitamina C possono essere un valido aiuto a tavola per prevenire le malattie da raffreddamento: kiwi, arance e non solo per fare un gustoso pieno di vitamine, ed insieme al miele combattere virus e batteri. Appuntamento dalle 10 alle 13 con assaggi e degustazioni.

È dedicata agli agrumi, al kiwi, ed in generale ai prodotti ricchi di vitamina C, naturali alleati per combattere le sindromi influenzali ed i malesseri collegati al periodo invernale, la festa che Campagna Amica Coldiretti organizza mercoledì 30 gennaio all’interno del mercato coperto di Grisù a Ferrara in Viale Poledrelli, nella ex caserma dei pompieri, con ingresso da via Ortigara, dove sarà possibile assistere a laboratori dedicati agli agrumi di stagione, conoscendo meglio le caratteristiche delle arance italiane, i piccoli trucchi per fare una spremuta perfetta, assaggiando il succo di diverse varietà, tutte in grado di darci una mano, grazie all’apporto di vitamina C e di altri importanti nutrienti, per combattere l’influenza.
Ma non solo arance: sarà anche l’occasione per mettere alla ribalta il kiwi (o actinidia), altra preziosa fonte di vitamina C, scoprire alcune caratteristiche del miele, come riconoscerne la genuinità e freschezza, il corretto utilizzo e le modalità di conservazione per avere sempre a portata di mano energia benefica in ogni occasione della giornata.
Sarà anche possibile consultare un piccolo vademecum della buona alimentazione e della spesa di stagione a km zero per affrontare con il giusto equilibrio il periodo invernale ed utilizzare frutta e verdura come strumenti di prevenzione dei piccoli malesseri stagionali o per aiutarci a tornare in forma dopo un malanno.
Vi aspettiamo mercoledì 30 gennaio dalle 10.30 alle 13.00 all’Agrimercato di Grisù.

Nota del Sindaco Tagliani A Seguito Dell’Arrivo Di Due Immigrati Inviati Da Matteo Salvini

Da: Gabinetto del Sindaco Ufficio Portavoce

“Sabato 26 gennaio sono arrivati a Ferrara due immigrati provenienti da Castelnuovo di Porto inviati, senza avvisare i sindaci, da Matteo Salvini.

Diversamente dal passato questa volta la Lega delle barricate non si è vista incatenarsi né sbandierare.

Non saranno certo due persone già integrate a Roma a creare problemi alla nostra comunità che, come sempre, si dimostrerà disponibile. Tuttavia mi chiedo quale sia la logica di questo governo giallo-verde di fuori, ma nero dentro, che:

– demolisce esperienze positive d’integrazione;

– ci incolla da giorni alla tv per vedere quanto dureranno in mare quaranta migranti a cinque gradi (esperimento disumano);

– tace sulle problematiche legate alla rimodulazione degli Spar (oggi Siproimi) smantellando una delle cose che meglio hanno funzionato, cioè il sistema di accoglienza diffusa (penso per Ferrara a via Modena, via Arginone, via Palestro, via XX Settembre, via Bresaola, ecc…. ), aprendo la strada a grandi concentrazioni di migranti: conseguenza che non migliorerà i livelli di sicurezza, ma rischia di diventare una nuova emergenza.

La situazione è destinata ulteriormente ad aggravata da un Decreto Sicurezza che non prevede per i richiedenti asilo la possibilità di ottenere l’iscrizione all’anagrafe come residenti, con la conseguenza di non poter ottenere documenti idonei al lavoro e l’apertura di conti correnti – oggi obbligatori – per le retribuzioni, cristallizzando la “panchina” per centinaia d’immigrati ed un futuro nelle città italiane.

Tutto ciò con buona pace delle promesse elettorali, ma soprattutto con buona pace dei principi di umanità della nostra Costituzione, della coerenza con le nostre leggi, del rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e della sicurezza effettiva delle nostre comunità

Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara”

L’istituto L. Einaudi prosegue le attività di ApertaMente ospitando Elena Tamburini

Da: Organizzatori

L’Istituto L. Einaudi prosegue le attività di ApertaMente ospitando
Elena Tamburini, che terrà una conferenza intitolata:

“Ma I microrganismi non sono tutti cattivi.
Il ruolo dei microrganismi e della fermentazione
nella trasformazione delle biomasse in fonte di energia”

venerdì 1 Febbraio, ore 10,10-12,10
Istituto L. Einaudi, Aula magna di via Savonarola n. 32, Ferrara

Proseguono, all’Istituto L. Einaudi di Ferrara, gli incontri del ciclo “Apertamente: l’officina del sapere”. Il quarto appuntamento degli eventi 2018-19 si terrà, infatti, venerdì 1 febbraio alle ore 10,10-12,10 nell’Aula magna sita in via Savonarola n. 32. Durante questo incontro, la Scuola ospiterà Elena Tamburini, che attualmente è Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze della Vita e Biotecnologie dell’Università di Ferrara e Docente incaricato per i corsi di Chimica delle fermentazioni e di Processi biologici per la sostenibilità. Elena Tamburini ha conseguito la laurea in Chimica nel 1997, presso l’Università di Ferrara, il Dottorato di Ricerca in “Biocatalisi applicata e fermentazioni industriali” nel 2000, presso l’Università di Bologna e, dal 2003 al 2018, è stata Docente a contratto per i corsi di laurea in Biotecnologie dell’Università di Ferrara. La sua attività di ricerca è focalizzata sullo studio dei microrganismi per la produzione di molecole di interesse agro-alimentare, la produzione di biocombustibili e la riduzione dell’impatto ambientale. È autrice, inoltre, di oltre 80 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali e di contributi a congressi. Ha partecipato ad oltre 40 progetti di ricerca e sviluppo con imprese ed enti di ricerca nazionali ed internazionali e ha coordinato diversi progetti europei sul tema della sostenibilità ambientale nel settore agricolo e alimentare.
La conferenza che Elena Tamburini terrà all’Einaudi avrà come tema lo studio dei microrganismi e dei loro processi di crescita, al fine di comprendere la grande quantità di benefici che traiamo ogni giorno, per la nostra alimentazione e per la nostra salute, dall’esistenza di questo mondo microscopico. Come ci mostrerà Tamburini nella sua lezione, anche se siamo abituati a credere che i microrganismi siano nemici da cui difendersi, e in qualche caso è senz’altro vero, non bisogna dimenticare che senza alcuni di loro molti cibi e bevande di cui quotidianamente fruiamo non esisterebbero e i nostri usi e consumi non sarebbero quello che sono.
Vista la rilevanza degli argomenti trattati, l’iniziativa, che coinvolgerà gli allievi e le allieve dell’Einaudi, è aperta a tutti i cittadini interessati ad approfondire questo tema.

Evento conclusivo del progetto “Responsabilità sociale in rete” delle Camere di commercio di Ferrara e Ravenna

Da: Cds, Centro ricerche Documentazione e Studi

Giovedì 31 Gennaio 2019 alle ore 09:30 a Ravenna presso “Classis – Museo della città e del territorio”, via Classense 29, si terrà il Convegno conclusivo del Progetto “Responsabilità Sociale in Rete”, promosso dalle Camere di Commercio di Ferrara e Ravenna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e la partecipazione dei Comuni e delle organizzazioni imprenditoriali di entrambi i territori.
Il percorso iniziato in ottobre 2018 ha coinvolto 18 imprenditori ferraresi ed alcuni rappresentanti di Enti Locali e Associazioni di categoria, impegnati in un percorso laboratoriale sui temi della Mobilità Sostenibile e del Turismo Accessibile. Le aziende che hanno partecipato sono: La Valle Trasporti, Clara Spa, Asp Ferrara, Meeting point, Consorzio Visit, Sipro, AMI Ferrara, Gesthotel srl, Coop. Germoglio, Nautica Mondo, Oasi di Cannevie, Camping Florenz, Village for All, Cidas, Azienda agricola Greco, Comitato Ferrarese area Disabili, Progetti di Vita Onlus, Punto 3.
Il Convegno ha l’obiettivo di condividere e diffondere i risultati progettuali realizzati nei due territori di riferimento, Ferrara e Ravenna, nonchè quello di far conoscere buone pratiche di imprese che hanno acquisito conoscenze e competenze in tema di sviluppo sostenibile, implementando progettualità concrete.
Dopo i saluti del Direttore Fondazione “Parco Archeologico di Classe” Sergio Fioravanti, del Presidente della Camera di Commercio di Ravenna Natalino Gigante e del Presidente della Camera di Commercio di Ferrara Paolo Govoni, dell’Assessore di Ravenna Roberto Fagnani e dell’Assessore del Comune di Ferrara Caterina Ferri, seguiranno gli interventi di Roberto Ricci Mingani, Servizio Qualificazione per le imprese Regione Emilia Romagna e di Alessandro Rinaldi Unioncamere che illustrerà il Rapporto “Coesione e Competizione 2018”. Attenzione particolare sarà alla testimonianza di Mirco Mattarozzi, Fondatore di IFIRMING, vincitore primo Premio Innovatori Responsabili 2018 della Regione Emilia-Romagna.
Stefano Capatti e Chiara Tacchi Venturi di CDS Ferrara, Doriana Togni di RicercAzione e Daniela Longo di SCS Consulting descriveranno il percorso metodologico adottato nei gruppi di lavoro delle due Camere di Commercio, presentando i principali risultati raggiunti. Sono previste, infine, alcune testimonianze di imprenditori e rappresentanti delle istituzioni locali impegnati su percorsi di Sviluppo Sostenibile.
I lavori saranno coordinati dal giornalista Lorenzo Tazzari.
La partecipazione all’evento è gratuita previa iscrizione a info@ilcds.org

Cinema Boldini still recording – Mercoledì 30 Gennaio

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

PROIEZIONE SPECIALE

AL CINEMA BOLDINI

mercoledì 30 Gennaio ore 21.00 – v.o. sott. ita

STILL RECORDING (LISSA AMMETSAJJEL), regia di Saeed Al Batal e Ghiath Ayoub

(Siria, Libano, Qatar, Francia, Germania, 2018 – 120′)

Ingresso 5 euro

Mercoledì 30 gennaio alle ore 21.00 al Cinema Boldini verrà proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano STILL RECORDING (LISSA AMMETSAJJEL) di Saeed Al Batal e Ghiath Ayoub, docufilm che narra il conflitto siriano addentrandosi nella tragedia di una umanità intrappolata e abbandonata mostrandone la quotidianità. Da 450 ore di girato ne sono state estrapolate due, dove i registi con uno sguardo privo di qualsiasi pregiudizio ideologico o politico mostrano senza alcuna retorica la Damasco degli scontri fra ribelli e esercito di Assad. Un’enormità di materiale, girato da diversi operatori, “armati” solo di videocamera (come viene ricordato poi nei titoli di coda), alcuni purtroppo non sopravvissuti, che hanno seguito passo dopo passo i combattenti in un drammatico teatro di guerra cittadino.

In mezzo a questo tragico scenario, accadono anche scene di vita quasi “normale”.

Saeed è un giovane cinefilo che cerca di insegnare ai giovani di Ghouta, in Siria, le regole del cinema, ma la realtà che si trovano ad affrontare è troppo dura per seguire alcuna regola. Il suo amico Milad vive dall’altra parte della barricata, a Damasco, sotto il controllo del regime, dove sta terminando gli studi d’arte. Un giorno, Milad decide di lasciare la capitale e raggiungere Said nella Douma assediata. Qui i due mettono in piedi una stazione radio e uno studio di registrazione. Tengono in mano la videocamera per filmare tutto ciò che li circonda, fino a quando un giorno sarà la videocamera a filmare loro.

Saeed Al Batal riporta questa riflessione su ciò che ha girato, vissuto e raccolto: «Il mio rapporto con la memoria è in continuo conflitto. Trovo difficile ricordare un nome o un periodo specifico. La mia memoria si rifiuta di risolvere i suoi enigmi, come se nascondersi nelle immagini diventasse una linea di difesa contro l’oblio. L’immagine è l’ultima linea di difesa contro la realtà; il mio strumento per preservare l’equilibrio e un modo per eludere la domanda: cosa sto facendo ora?»

Proseguono le attività de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali”

Da: Archivio Storico Di Ferrara

Proseguono le attività de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali” bandito da IBACN Regione Emilia-Romagna e coordinato dall’Archivio Storico Comunale e CPIA di Ferrara, nato con la finalità di valorizzare il Quartiere Giardino, che insieme ai vicini rioni Arianuova e Doro (area nota con l’acronimo GAD), è stato interessato negli ultimi vent’anni da un flusso migratorio inaspettato che ha colto impreparata la popolazione residente e ha contribuito alla diffusione di un clima di intolleranza e chiusura.
Da diversi anni l’Amministrazione comunale, in sinergia con associazioni e cittadini, sta promuovendo iniziative ed azioni volte alla riqualificazione del quartiere in un percorso partecipato di rigenerazione urbana. “Il Giardino del mondo” persegue l’obiettivo di inserirsi in questo sostrato di iniziative divenendone parte attiva, attraverso il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, dal Nido agli istituti superiori e all’Università, contribuendo a creare momenti di incontro e di conoscenza, nella convinzione che soltanto la strada del dialogo interculturale e intergenerazionale possa favorire un clima di interazione e di maggiore serenità ambientale.
Sono cinque gli istituti scolastici che hanno aderito al progetto – Nido Giardino, Istituto comprensivo C. Govoni, Liceo delle scienze umane G. Carducci, Liceo statale Ariosto e Laboratorio di studi urbani del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara – e che usufruiscono di una ventina di proposte formative, per un totale di circa 600 studenti coinvolti.
Le numerose attività del “Il Giardino del mondo” includono laboratori di ricerca storica in archivio e biblioteca; visite guidate nel quartiere realizzate da esperti e da studenti delle scuole coinvolte; incontri sulla storia della città e del suo fiume che lambisce il quartiere Giardino; una mostra sul quartiere, la sua storia e i suoi monumenti; laboratori di narrazione e promozione alla lettura nel quartiere e in biblioteca; laboratori di promozione della lettura declinata attraverso il progetto “Persone-libro”; laboratori di lettura di un testo in parallelo tra classi di diverso ordine scolastico e incontri di scambio e confronto sui contenuti; laboratori di sociologia e antropologia urbana; incontri di mappatura del quartiere; interviste agli abitanti e agli operatori commerciali della zona; laboratori su trasmissioni radiofoniche; performance teatrali, concerti e laboratori musicali; video di documentazione e di promozione turistica; una caccia al tesoro nel quartiere; navigazione alla scoperta del fiume e di un insolito punto di osservazione del quartiere; laboratori di cucina multietnica; realizzazione di manufatti in legno da destinare agli spazi verdi; partite di calcio e incontri con i giocatori della SPAL allo Stadio Mazza di Ferrara.
Tutti gli attori coinvolti nel progetto (studenti, docenti, residenti, operatori socio-culturali) scendono in campo per creare una rete di collaborazione che dà vita a opportunità formative e pratiche di adozione del quartiere come bene comune da condividere; queste ultime confluiranno infine nella realizzazione di una guida turistica multilingue del Quartiere Giardino, avente come destinatari i turisti in visita alla città, i residenti e tutta la cittadinanza, con lo scopo di contribuire alla conoscenza e alla diffusione di un’immagine rinnovata del quartiere.
“Il Giardino del mondo” è reso altresì possibile dagli oltre venti preziosi partners culturali che sostengono l’iniziativa: la Biblioteca Comunale Ariostea, l’Assessorato al Decentramento, Servizi Demografici, Stato Civile e Sport, il Centro di mediazione del Comune di Ferrara, Ferrara Urban Center, il Centro Bambini e famiglie Isola del Tesoro del Comune di Ferrara, la Facoltà di Architettura dell’Università degli studi di Ferrara, la Casa Circondariale “Costantino Satta”, l’APS Web Radio Giardino, il Consorzio Factory Grisù, il Consorzio Wunderkammer, l’Associazione culturale, sportiva e ricreativa Fiumana, Agire Sociale – CSV Ferrara, l’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea, l’Associazione Donne di carta, Matteo25 Cooperativa sociale, la Cooperativa sociale Camelot, l’Associazione musicale e culturale SonArte, l’Associazione Comitato Zona Stadio, la Doc Servizi Soc. Coop, l’Associazione Sportiva Dilettantistica “X Martiri”, l’Associazione Cittadini del mondo – Occhio ai media e lo I.A.T. del Comune di Ferrara, Servizio Manifestazioni Culturali e Turismo – Politiche per la pace.
La presentazione pubblica delle attività realizzate avverrà nel corso dell’autunno, nell’ambito del convegno regionale che IBACN Regione Emilia-Romagna organizza annualmente per promuovere e valorizzare i percorsi didattici dei progetti vincitori del concorso “Io amo i beni culturali”.

Alla scoperta delle “carte” dell’architetto Martedì 29/1 l’Archivio Savonuzzi apre per la prima volta le porte ad una scuola superiore

Da: Archivio Storico Di Ferrara

Martedì 29 gennaio, dalle 11.30 alle 13.30
Archivio Savonuzzi c/o Biblioteca “M. Zaffagnini” del Dipartimento di Architettura di UNIFE
Le carte dell’architetto: progetti nel quartiere Giardino dall’Archivio di Carlo Savonuzzi
Laboratorio a cura della Professoressa Rita Fabbri
Partecipanti classe 2C del Liceo Carducci

Nell’ambito del progetto “Il Giardino del mondo”, l’Archivio Savonuzzi apre per la prima volta le porte ad una scuola superiore. Martedì 29 gennaio, il quartiere Giardino si disvela alla classe 2C del Liceo Carducci attraverso le preziose “carte” dell’architetto e ingegnere Carlo Savonuzzi. L’interessante laboratorio dal titolo “Le carte dell’architetto: progetti nel quartiere Giardino dall’Archivio di Carlo Savonuzzi” è curato dalla Professoressa Rita Fabbri.

Nell’ambito del progetto “Il Giardino del mondo”, l’Archivio Savonuzzi apre per la prima volta le porte ad una scuola superiore. Martedì 29 gennaio, dalle 11:30 alle 13:30, la classe 2C del Liceo Carducci parteciperà al laboratorio “Le carte dell’architetto: progetti nel quartiere Giardino dall’Archivio di Carlo Savonuzzi”, a cura della Professoressa Rita Fabbri all’Archivio Savonuzzi, custodito nella Biblioteca “Mario Zaffagnini” del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, in via Quartieri 8.
Nelle due ore a disposizione, la docente mostrerà materiali originali, prevalentemente grafici, relativi ad alcune interessanti architetture progettate da Carlo Savonuzzi nel quartiere Giardino, e in particolare il complesso del foro boario, il serbatoio pensile dell’acquedotto di piazza XXIV maggio e i magazzini presso la darsena.
Nell’illustrazione degli elaborati, ci si soffermerà sulle diverse scale del disegno utili per comunicare l’idea progettuale, dall’inquadramento urbanistico alle planimetrie, prospetti, sezioni, dettagli costruttivi, elaborati di dimensionamento strutturale. I ragazzi avranno modo di comprendere, attraverso le testimonianze di un archivio di architettura, le modalità di sviluppo e controllo del progetto, il quale costituisce un atto di grande responsabilità poiché produce luoghi in cui si svolgerà la vita di molte persone per lungo tempo. Dirigendo l’attenzione, in modo particolare, sugli edifici del quartiere Giardino, s’individueranno le principali caratteristiche e peculiarità di queste architetture, sia in rapporto alle loro caratteristiche morfologiche, sia in rapporto alle specifiche funzioni per cui le costruzioni erano predisposte.
Carlo Savonuzzi (1897-1973), ingegnere e architetto di cultura europea eppure fortemente legato alla lezione architettonica della città d’origine, Ferrara, operò sia come ingegnere comunale sia come libero professionista, nel periodo compreso tra la metà degli anni Venti e il 1972. Agli anni Trenta risale la progettazione di edifici di primaria importanza per la vita cittadina ferrarese, tra cui il foro boario, il serbatoio monumentale dell’acquedotto, il campo sportivo, il mercato coperto, la scuola elementare “Umberto I” (oggi “Alda Costa”), il liceo musicale “Girolamo Frescobaldi” e l’attiguo complesso del dopolavoro “Giovanni Boldini”.
La collezione archivistica, che in seguito alla generosa donazione della figlia Gloria Savonuzzi è conservata al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara, è composta da documenti di varia natura. Alla spiccata tendenza di Savonuzzi a conservare documentazione e memoria della propria produzione progettuale dobbiamo la rilevante consistenza della documentazione arrivata fino a noi, e con essa la possibilità di delineare il quadro non solo della sua attività pubblica (la cui documentazione è custodita prevalentemente in altri archivi, fra cui in primo luogo l’Archivio Storico Comunale), ma anche di quella libero-professionale.
Rita Fabbri, nata a Ferrara, si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano, dove ha anche conseguito la Specializzazione in Restauro dei Monumenti. È professore associato di Restauro presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara e dal 2016, anno dell’apertura al pubblico dopo il riordino e catalogazione, è direttore scientifico dell’Archivio Savonuzzi. Molte delle sue attività di ricerca scientifica sono dedicate a Ferrara e all’architettura del Novecento.

Facebook Il Giardino del mondo – Io amo i beni culturali

Venerdì a Ferrara il bolero di Ravel

Da: Organizzatori

Imperdibile appuntamento con la grande danza del Balletto di Milano, che torna al Teatro Nuovo di
Ferrara per presentare una delle sue produzioni di maggior successo: La vie en rose … Bolero
La serata si apre con la coreografia di Adriana Mortelliti su celebri canzoni francesi. Intramontabili
ed indimenticabili successi di Edith Piaf, Jacques Brel, Yves Montand e, soprattutto, Charles
Aznavour cui il tour è dedicato, sono magistralmente interpretati dai danzatori dell’ensamble che
“raccontano” le storie di tutti i giorni. E cosi ci si diverte, ci si stupisce e soprattutto ci si emoziona
nel crescendo coreografico che culmina in Dans te bras di Aznavour. Un sottofondo musicale
inconfondibile anticipa la seconda parte, il celeberrimo Bolero di Ravel. Corpi sinuosi prendono
vita sul coinvolgente ritmo ossessivo che trascina in quel mondo di seduzione di cui il brano del
compositore francese è simbolo.
Ambasciatore della danza italiana nel mondo, il BALLETTO DI MILANO diretto da Carlo Pesta
è tra le Compagnie piu prestigiose. Riconosciuto da MIBACT, titolare di Riconoscimento di
Rilevanza Regione Lombardia e sostenuto dal Comune di Milano, il BdM svolge la propria attivita
nei maggiori teatri italiani e all’estero dove è presente in teatri ed istituzioni di primo piano in
Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Estonia, Lettonia, Finlandia, Russia, Norvegia e Marocco.
La Compagnia vanta un organico formato da danzatori diplomati presso le migliori Accademie
internazionali (Teatro alla Scala, Accademia Vaganova, École Supérieure di Cannes, Tanz
Akademie Zurich, Palucca Hochschule…) e un ampio ed esclusivo repertorio che spazia dai grandi
titoli classici rivisitati a produzioni contemporanee.
BALLETTO DI MILANO in LA VIE EN ROSE… BOLERO
musiche di M. Ravel e autori vari – coreografie Adriana Mortelliti
TEATRO NUOVO DI FERRARA
venerdì 1° febbraio ore 21
biglietteria online: www.vivaticket.it – www.ticketone.it
www.ballettodimilano.com

Consegna delle pettorine catarifrangenti da parte dell’assessore Pattuelli al gruppo di cammino di Comacchio

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

“Unire sport e società non è sempre facile, ma quando accade, dà sempre tantissima soddisfazione”. Con queste parole l’Assessore Riccardo Pattuelli accoglie il gruppo di cammino, in occasione della consegna delle pettorine catarifrangenti. Il gruppo è composto da persone che desiderano ritrovarsi e condividere del tempo insieme, facendo camminate e ginnastica. La partecipazione è del tutto gratuita con ritrovo il lunedì e giovedì pomeriggio a fianco della Torre Civica.
Pattuelli, ringrazia tutti i partner che hanno reso possibile questo momento, tra cui la Casa della Salute di Comacchio. Queste pettorine rappresentano un piccolo gesto, ma significano molto. Hanno lo scopo di sostenere coloro che dedicano una parte del proprio tempo libero allo sport e da oggi potranno farlo ancora più in sicurezza!
“Una comunità che si muove socializzando e coltiva il proprio benessere, è un obiettivo possible che sta dando importanti riscontri”. Infatti, oltre al gruppo comacchiese, è attivo un gruppo al Lido degli Estensi, che si ritrova in orario mattutino. Anche per loro è prevista a breve la consegna delle pettorine.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Cambiare la scuola per non trovarci nei guai

La quarta rivoluzione industriale promette intelligenza artificiale, automazione, automobili autopilotate, neurotecnologie del cervello, realtà virtuale, realtà aumentata, editing genetico.
Nuove opportunità, eccitanti possibilità, sfide significative. Il futuro è qui. Insieme promette crescenti minacce alla sopravvivenza dell’uomo sulla Terra, cambiamenti climatici, crescita della popolazione, resistenza agli antibiotici, rischio tecnologico.
E intanto la convivenza tra noi esseri umani non se la passa bene. Il divario tra chi ha e chi non ha è sempre più ampio e insostenibile, le ineguaglianze si fanno sempre più esponenziali, la tecnologia sta consentendo una maggiore concentrazione della ricchezza nelle mani di un numero sempre più piccolo di individui e corporazioni.
Disoccupazione, bassi salari, precariato hanno provocato populismo e instabilità, influenzando la politica.
Antonio Gramsci nel secolo scorso ci aveva avvertiti: “La crisi consiste precisamente nel fatto che il vecchio sta morendo, e il nuovo non è ancora nato; in questo interregno una grande varietà di sintomi morbosi appare.”
Come difendersi? Non c’è dubbio che abbiamo bisogno di ricerca, anticipazione e lungimiranza. Intanto a partire dai luoghi dell’istruzione, dove si attrezzano le giovani generazioni.
Se ne sono occupati più di settecento partecipanti, provenienti da settantacinque paesi differenti, all’undicesima Conferenza Internazionale su Istruzione, Ricerca e Innovazione, tenuta a Siviglia in Spagna dal 12 al 14 novembre 2018: “Meeting the Challenges of 21st Century learning”.
L’istruzione è la più grande sfida che abbiamo attualmente di fronte a noi. Se non cambiamo i modi di insegnare, fra trent’anni saremo nei guai.
Le cose che insegniamo nelle nostre scuole e i metodi che usiamo sono sempre le stesse da duecento anni e, certo, non è che dobbiamo insegnare ai nostri figli come competere con le macchine. Noi dobbiamo insegnare qualcosa di unico, in modo che la macchina non possa raggiungerci.
Anche se è vero che i robot stanno diventando molto bravi in una vasta gamma di lavori e attività, ci sono ancora molti settori in cui gli umani sono meglio.
In creatività, relazioni sociali e destrezza fisica ad esempio.Tutti settori che sono fondamentali per la creazione di posti di lavoro. Dalla scrittura creativa, all’imprenditorialità, alla ricerca scientifica. I robot non possiedono l’intelligenza emotiva che noi abbiamo e neppure la nostra agilità.
Il guaio è che il nostro sistema di istruzione si rivela sempre più resistente ai cambiamenti. Caratterizzato in tutto il mondo da modelli standardizzati, dall’istruzionismo, disegnato per un’economia industriale, con format di trasmissione delle conoscenze fatti più per dimenticare che per apprendere, oggi in competizione con altri “broadcast format” come i social media e YouTube. Anche i sistemi di valutazione sono ancorati alle epoche passate, mentre le nuove tecnologie e l’insegnamento digitale vengono utilizzati dalle nostre scuole per rinforzare pratiche del diciannovesimo secolo. Scuole che sono distributori di contenuti, reattive all’industria della misurazione.
Come possiamo progettare un’istruzione che fornisca agli studenti le conoscenze e le capacità necessarie a vivere, crescere e realizzarsi in un mondo in così profonda trasformazione?
La ricetta è vecchia quanto il buon Friedrich Froebel: “Apprendere una cosa nella vita e attraverso il fare è molto più formativo e duraturo che impararla semplicemente attraverso la comunicazione verbale delle idee.”
La conferenza di Siviglia suggerisce di passare dalla “scuola dell’istruzione” alla “scuola della costruzione”. Dall’insegnamento all’apprendimento.
Niente di particolarmente nuovo, ma l’avvertimento che il tempo della scuola fondata sulla trasmissione delle conoscenze è definitivamente scaduto. Ricostruire le conoscenze significa partecipare alla loro composizione anziché riceverle già belle confezionate come le pillole di Gianni Rodari.
Imparare facendo, anziché ascoltando. Semmai facendo cose buone in modo da imparare molto meglio di prima. Uscire dalle scuole e incontrare la vita con i suoi suggerimenti, le sue opportunità e occasioni. Insegnanti progettisti di ambienti e di percorsi di apprendimento, registi anziché megafoni dei saperi. Vivere insieme le sfide del mondo reale attraverso un apprendimento ancorato a progetti concreti da realizzare. Personalizzare l’apprendimento in modo da offrire agli alunni più opportunità e il controllo sui loro processi di apprendimento. Collaborazione, creatività, pensiero critico, progetti e passione questi gli ingredienti indispensabili.
“Gli analfabeti del XXI secolo”, scriveva Alvin Toffler in “Future Shock” nel 1970, “non saranno quelli che non sanno leggere e scrivere, ma quelli che non possono imparare, disimparare e imparare di nuovo”.