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Giorno: 6 Febbraio 2019

Nicola lodi (lega): “agricoltura, prodotti tipici e turismo per Ferrara un referente unico”

Da: Elettorale Lega Nord

“Agricoltura, prodotti tipici, enogastronomia: sono i grandi valori della nostra terra capaci di costruire identità e portare turismo nel territorio e per questo vanno valorizzati al massimo. Per la prossima giunta, se i cittadini ci daranno fiducia, la parola d’ordine sarà: guardare all’agricoltura non solo come un sistema di aziende che produce, ma come un possibile volano di un indotto a vocazione turistica creato dal sistema enogastronomico a cui Ferrara e la sua provincia possono dare tanto.

Per farlo è importante rafforzare i rapporti tra associazioni, imprenditori e istituzioni ed individuare un interlocutore unico, all’interno dell’amministrazione comunale, che abbia chiaro in mente come tutti questi valori vanno potenziati e fatti crescere”.

Nicola Lodi, segretario Lega Ferrara, interviene sulla questione agricoltura in vista della serata di domani a Baura, tappa del tour La terra che ci Lega, dove incontrerà insieme al consigliere Alan Fabbri, i cittadini della frazione per un confronto e uno scambio di idee in vista del voto.

“Domani sera saremo a Baura per incontrare i cittadini e illustrare le idee e i programmi della Lega in vista delle elezioni e sarà l’occasione giusta per affrontare il tema”, spiega Lodi.

“L’agricoltura ferrarese non è solo un insieme di imprese agricole da spremere quando è possibile e da lasciare poi sole quando la crisi imperversa”, spiega Lodi, “ma, a contrario, è una realtà fondamentale per la nostra economia”. Potenzialmente “è proprio il mondo agricolo la base giusta per una rinascita del territorio che deve puntare alla produzione e alla valorizzazione dei prodotti tipici del sistema agroalimentare delle sue eccellenze per attivare il turismo che vi ruota attorno”, aggiunge il consigliere.

“Fino ad ora il mondo agricolo è stato trattato come una cenerentola dal Pd che ne ha trascurato il valore economico e soprattutto quello identitario”, e anche “la giunta Tagliani non ha lavorato a dovere: i progetti frastagliati e poco organici, non hanno prodotto risultati apprezzabili”.

La Lega “se otterrà la fiducia dei cittadini ed arriverà a guidare la città si impegnerà per questo individuando all’’interno della prossima giunta un referente preparato e competente che possa mettere insieme i diversi aspetti, con una vision precisa che riporti Ferrara al centro del business enogastronomico in forte sviluppo in tutto il Paese, valorizzando le imprese e dialogando con le associazioni”.

La Lega domani sera, giovedì 7 febbraio, alle ore 19.00, a Baura, incontrerà i cittadini, presso La Maison di via Raffanello, 13/15. I giornalisti sono invitati.

Le Scat Noir torna al Torrione per presentare l’album d’esordio Aerography

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 08 febbraio, ore 21.30
Le Scat Noir ‘Aerography’
Natalia Abbascià, voce e violino
Ginevra Benedetti, voce
Sara Tinti, voce e pianoforte
Francesco Zaccanti, contrabbasso
Gianfilippo Invincibile, batteria
Anselmo Luisi, body percussion

Venerdì 8 febbraio Le Scat Noir, trio vocale formato da Sara Tinti, Ginevra Benedetti e Natalia Abbascià, firma il secondo appuntamento di Ladies in Mercedes e presenta ‘Aerography’, disco d’esordio, con un organico allargato completato da Francesco Zaccanti al contrabbasso e Gianfilippo Invincibile alla batteria, oltre al body percussionist Anselmo Luisi.

Il secondo appuntamento firmato Ladies in Mercedes, rassegna di Ferrara in Jazz dedicata a vocalità e creatività femminili, vede – venerdì 8 febbraio, inizio ore 21.30 – il gradito ritorno de’ Le Scat Noir, trio vocale tutto al femminile composto da Sara Tinti (voce e pianoforte), Ginevra Benedetti (voce) e Natalia Abbascià (voce e violino).
Le Scat Noir nascono nell’estate del 2013: tre ragazze provenienti da Nord, Sud e Centro Italia si incontrano al Conservatorio di Ferrara per studiare musica jazz. La grande intesa umana e la curiosità per la ricerca fanno sì che comincino a unire i loro diversi background musicali per creare un progetto insolito, tanto impegnativo quanto gratificante. Avevano calcato il palcoscenico del Torrione nel 2015, ora ritornano più coinvolgenti che mai per presentare il loro album d’esordio dal titolo ‘Aerography’. L’occasione vuole un organico allargato al contrabbassista Francesco Zaccanti, a Gianfilippo Invincibile alla batteria e al body percussionist Anselmo Luisi.
Le Scat Noir hanno partecipato con ottimi risultati a numerosi concorsi: tra gli altri, nel 2015, si sono classificate seconde nella sezione “Jazz” del Premio Abbado, concorso nazionale indetto dal MIUR al quale hanno partecipato ensemble provenienti dai conservatori di tutta Italia; nel 2016 hanno vinto ex aequo il Multiculturita Europe Contest, si sono classificate seconde nella categoria “Jazz – Musica Leggera” al TIM (Torneo Internazionale della Musica), e tra i gruppi vocali vincitori al Tour Music Fest. Il 2017 le vede svettare tra i cantanti in classifica nell’ambito della competizione del Baku Jazz Festival. Di recente, le abbiamo viste esibirsi sul piccolo schermo, ospiti del programma Community di Rai Italia.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero € 10
Ridotto € 5

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Concerto ore 21.30

“Ferrara Cambia” si sta organizzando per cambiare il futuro di Ferrara

Da: Andrea Maggi

Sta raccogliendo consensi e sta anche approntando una propria organizzazione interna la lista civica “Ferrara Cambia” promossa da Andrea Maggi.

“Da qualche settimana” – afferma Maggi – “sto incontrando decine di persone: professionisti, imprenditori, giovani, universitari, commercianti, esponenti del mondo cattolico, raccogliendo sempre più interesse e attenzione: si tratta di persone impegnate nel lavoro e nelle professioni, competenti, non iscritte ad alcun partito, disponibili a mettersi in gioco con “Ferrara Cambia” per cambiare il governo di Ferrara. Abbiamo un solo interesse: il bene della città e delle sue frazioni. Già da questa settimana con il Prof. Livio Zerbini e l’Avv. Franca Arca partecipiamo al tavolo operativo con la coalizione di centro destra per la stesura del programma elettorale .

Sono tante le persone di diversa provenienza, alcune delle quali hanno in passato votato addirittura a sinistra, che si stanno offrendo per collaborare alla nostra lista, mettendoci la faccia, la loro capacità e la loro determinazione.

Sono – siamo – persone di orientamento moderato che non si riconoscono pienamente in alcun partito politico e che hanno a cuore Ferrara ritenendo necessario, dopo 70 anni, voltare finalmente pagina.

“Ferrara Cambia” – continua Maggi – vuole raccogliere il consenso di tanti ferraresi in questo momento spaesati e che magari temono le conseguenze derivanti da un cambiamento politico di classe dirigente, pure necessario e auspicabile. Continuiamo a lavorare con passione a questo progetto, assolutamente nuovo per Ferrara: una Vera lista civica, fortemente radicata sul territorio, formata da persone per bene, di buon senso, che non hanno bisogno di passerelle e di protagonismi”.

E’ in programma un primo appuntamento operativo con una riunione conoscitiva tra tutti i primi simpatizzanti per discutere e confrontarsi sulle cose da fare.

Il femminismo è superato? Falso

Da: Arcilesbica Ferrara

Sesto ed ultimo appuntamento del ciclo di incontri “CHI HA PAURA DEL FEMMINISMO?”
organizzato da ArciLesbica Ferrara e UDI Ferrara.

Un’occasione di dialogo e confronto aperto non solo alle donne di diverse generazioni,
classe e provenienza ma anche agli uomini.
Perché il femminismo riguarda tutti.

Venerdì 8 febbraio alle ore 18:30 presso la sede dell’UDI in via Terranuova 12/B
dialogheremo con Paola Columba, regista, scrittrice, autrice del documentario “Femminismo!”
e del libro “Il femminismo è superato? Falso!” edizioni Laterza.

Dalle battaglie delle femministe storiche alle ragazze della YouTube generation il punto resta
la difesa dei diritti delle donne: come è cambiata la visione delle donne
in relazione alle conquiste fatte e quelle ancora da fare?

“I problemi di trenta anni fa sono gli stessi di oggi e rischiamo di vivere in un’Italia peggiore
di quella delle nostre mamme e nonne. Quello che oggi manca è l’unitarietà.
La strada da percorrere è ancora lunga e tortuosa ma sono tante le donne che si occupano
di altre donne ed è proprio da qui che dobbiamo ripartire”

Ingresso libero a tutt*

Ricostruzione post-sisma. Oltre 40 milioni di euro per la rivitalizzazione dei centri storici e dell’economia nell’area del cratere del terremoto 2012

Da: Regione Emilia-Romagna

Venerdì nella sede della Provincia a Modena conferenza stampa per illustrare i nuovi bandi della Regione Emilia-Romagna con l’assessore Palma Costi. Interessate le aree provinciali modenese, bolognese, reggiana e ferrarese

Oltre 40 milioni di euro le risorse messe a disposizione dai nuovi bandi della Regione Emilia-Romagna per centri storici, le attività commerciali, economiche ma anche associazioni no-profit nell’area del cratere. Previsti anche finanziamenti per l’avvio di start up e per favorire la ricerca industriale delle imprese nelle province di Modena, Bologna, Reggio Emilia e Ferrara.

I provvedimenti saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si terrà venerdì 8 febbraio, alle ore 11,30, nella sede della Provincia di Modena in viale Martiri della Libertà 34, dall’assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma, Palma Costi.

Parteciperà il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei.

Videosorveglianza | Calvano (Pd): “la Lega si prende meriti che non ha. La Regione Emilia-Romagna da sola ha fatto di più”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

“La Lega nel suo delirio di onnipotenza si prende anche meriti che non ha. Leggo con stupore le parole di Alan Fabbri e del suo leader Salvini sulla videosorveglianza. Certo i dati sono veri, sono in arrivo 3.49 milioni di euro per i comuni dell’Emilia-Romagna. Peccato che il Ministro che ha stanziato quelle risorse si chiami Marco Minniti. Sono sue le parole tradotte in fatti, sono sue le promesse mantenute. Salvini forse gioca a Monopoli, visto che per ora i 90 milioni sul decreto sicurezza sono solo annunci privi di copertura economica, così come i rinforzi per le forze dell’ordine che laddove sono arrivati hanno al massimo sostituito dei pensionamenti. Una cosa certa è invece l’investimento della Regione Emilia-Romagna, che sulla videosorveglianza ha investito più di quanto fatto finora dai Governi. Ad oggi sono 4.3 i milioni di euro per la videosorveglianza e la sicurezza destinati ai comuni attraverso appositi accordi di programma provincia per provincia”.

RiGenera, rete imprenditoriale Cna per la riqualificazione e rigenerazione urbana

Da: CNA Ferrara

La rigenerazione urbana, ovvero più elevati e diffusi standard di risparmio energetico e sicurezza sismica, attraverso una sistematica riqualificazione degli immobili, può davvero costituire il nuovo mercato delle costruzioni dei prossimi anni. E’ questa la convinzione delle 15 imprese della Cna di Ferrara dei settori edilizia, infissi e impianti, che hanno dato vita alla Rete RiGenera, presentata presso la sede provinciale dell’Associazione dal presidente di Cna Costruzioni e presidente della nuova Rete Riccardo Roccati; da Gabriele Pozzati, presidente di Cna Installazione Impianti e da Diego Benatti e Davide Bellotti, direttore e presidente provinciali della Cna, alla presenza delle aziende che hanno dato vita a RiGenera.

Le chiavi di volta sono costituite dalla opportunità di meglio utilizzare gli incentivi fiscali – Ecobonus e Sismabonus – riconfermati anche dall’attuale governo nella Legge Finanziaria, e dalla collaborazione con partner intermediari in grado di finanziare l’intero intervento, attraverso il sistema della cessione del credito e, quando possibile, in base ai risparmi economici ottenuti, sollevando il cliente finale da ogni onere di investimento.

“Le esigenze costruttive dell’edilizia e dell’ impiantistica sono sempre più interconnesse – ha sottolineato Roccati – ciò dipende principalmente dalle nuove tecnologie, utilizzate in maniera crescente soprattutto nel campo dell’efficienza energetica. Inoltre, una maggiore sensibilità dell’utente verso l’ambiente e le fonti rinnovabili hanno creato le condizioni per un nuovo comfort abitativo. La casa sarà sempre più considerata, nel prossimo futuro, non più solo come un contenitore, ma come un edificio dinamico, in grado di interagire con i propri stessi impianti, fino al punto da produrre energia: energia, però, non finalizzata a sé, ma in grado di generare benessere, qualità della vita, rispetto per l’ambiente”.

Su questa idea si fonda la Rete, “una realtà che oggi prende vita – ha ricordato Diego Benatti, direttore della Cna – per iniziativa di imprese operanti in un settore in profonda difficoltà, che hanno deciso concretamente di puntare il proprio sviluppo sul grande tema della rigenerazione urbana”.

“C’è bisogno di dare risposte strutturate, in grado di rimettere in movimento l’economia – ha puntualizzato il presidente Bellotti – RiGenera ha avuto la capacità di unire contenuti e temi innovativi allo sforzo concreto di costruire un nuovo sistema d’impresa, in grado di offrire risposte più avanzate alle nuove esigenze del mercato e dei cittadini ”.

La Rete si rivolge a privati proprietari di immobili, amministratori di condominio, titolari d’impresa e insediamenti produttivi, ai quali – come hanno spiegato i tecnici Emanuele Pecorari (Energyepie) e Raffaele Tumiati (Ufficio tecnico di RiGenera) verranno proposti servizi ad ampio spettro: dai sopralluoghi sul campo alla elaborazione di preventivi, dalla proposta degli interventi atti a realizzare i migliori risultati, alle pratiche burocratiche legate all’utilizzo delle detrazioni fiscali, mentre Cna rappresenterà l’indispensabile riferimento per gli aspetti finanziari.

Queste le imprese aderenti a RiGenera (le adesioni sono tutt’ora aperte): Robur Asfalti di Roccati Francesco srl – Quartesana, Sesta snc di Ferrari Franco – Cento, Impianti Termosanitari di Guerzoni Marco e Pozzati Gabriele snc – Ferrara, Energypie srl – Ferrara, Stella di Lambertini Lauro e C. snc – Tresigallo, Euroimpianti BMG srl – Bondeno, Folli Armando Impianti Elettrici srl – Codigoro, Mantovani e Mantovani srl – Codigoro, RAlFa srl. – Badia Polesine, Euro Tech srl – Ferrara, Vacchi snc di Vacchi Domenico e Alessandro & C. – Ferrara, X-Lam Dolomiti srl – Castel Ivano (Tn), Spagnolo Pasquale – Poggio Renatico, Cavallari Gian Carlo e Roberto snc – Ferrara, Edilpiazzi sas di Piazzi Roberto e C. Ferrara.

Carnevale sull’acqua 2019 – 8^edizione

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

L’Amministrazione Comunale e la Cooperativa Sociale Girogirotondo sono liete di invitarVi alla presentazione della ottava edizione del”Carnevale sull’acqua”.

Il 24 febbraio e il 3 marzo il Carnevale invaderà il centro storico di Comacchio, originali e suggestive barche in parata lungo i canali e coloratissimi cortei di bambini in maschera sfileranno nella città lagunare.

Manca poco all’evento più di richiamo della stagione invernale, che vede all’opera, da mesi, numerose associazioni di volontariato, scuole d’infanzia e primarie del territorio, parrocchie, associazioni sportive attività commerciali e tantissimi volontari che hanno creato una manifestazione culturale dove ognuno mette passione e creatività per far scoprire il meglio del nostro territorio.

Non mancheranno spettacoli itineranti e location dedicate esclusivamente ai bambini. Gadget, dolcetti e sorprese!

Alla presentazione dell’evento, che si svolgerà venerdì 15 febbraio p.v., alle ore 12 a Palazzo Bellini

(piano nobile – Via Agatopisto, 5 – Comacchio), interverranno:

PATRIZIA BUZZI – Responsabile del Servizio Pubblica Istruzione Comunale

CARLA CARLI – Direttore della Cooperativa sociale Girogirotondo

ROBERTO CANTAGALLI – Dirigente del Settore Cultura e Turismo, Pubblica Istruzione e Politiche Sociali

ALICE CARLI – Assessore alla Cultura e agli Eventi culturali e turistici

Parteciperanno inoltre i rappresentanti delle associazioni, le Istituzioni Scolastiche, le associazioni sportive che collaborano con il Comune di Comacchio e con la Cooperativa Sociale Girogirotondo alla realizzazione della Manifestazione.

Confidando nella Vostra partecipazione si allega locandina dell’evento, l’occasione è gradita per salutare cordialmente.

Fame mia: Annagaia Marchioro in scena a Comacchio

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

In anteprima provinciale lo spettacolo liberamente tratto dal libro di Amélie Nothomb

Dopo il tutto esaurito ed il grande entusiasmo registrato in occasione degli spettacoli di Dario Vergassola e Paolo Rossi, Comacchio a Teatro, la stagione teatrale diretta da Massimiliano Venturi prosegue con un’anteprima esclusiva: venerdì 8 febbraio in Sala Polivalente a Palazzo Bellini, per la prima volta in provincia di Ferrara Annagaia Marchioro presenterà lo spettacolo Fame mia, quasi una biografia.
Laureata in Filosofia e diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, la giovane interprete ed autrice dello spettacolo vanta già un ricco palmares di collaborazioni a livello nazionale ed europeo. Nel 2011 si aggiudica il premio del Festival Scintille – Asti Teatro per lo spettacolo Metafisica dell’amore, scritto per lei da Giovanna Donini. Inaugura in questo periodo un percorso artistico incentrato sul rapporto tra comicità e poesia, interpretando con leggerezza e ironia temi di grande profondità. Nel 2015 riceve il Premio Nazionale Giovani Realtà Del Teatro – premio della critica, distinguendosi per la vitalità e la maturità della sua interpretazione, sempre capace di puntare l’attenzione alla contemporaneità con uno sguardo divertente e lieve. Le sue doti interpretative le valgono, nel 2017, il premio come miglior attrice de L’Alba che verrà, concorso nazionale istituito dal Teatro Brancaccino di Roma.
Nel frattempo Annagaia Marchioro matura il suo stile attoriale, non disdegnando la frequentazione del piccolo schermo: prende parte a diverse trasmissioni, tra le quali Aggratis (Rai Due, 2014), Bambine Cattive (Comedy Central, 2012), Pillole (MTV, 2012). Ha fa parte del cast fisso del Saturday Night Live (Tv8, 2018) al fianco di Claudio Bisio, e più di recente ha destato grande interesse per i monologhi che l’hanno vista protagonista nel programma di Serena Dandini La Tv delle Ragazze – Gli Stati Generali (RaiTre, 2018).
A Comacchio presenterà uno spettacolo di cui è interprete ma anche autrice assieme a Gabriele Scotti, per la regia di Serena Sinigaglia, e che prende spunto dal libro culto Biografia della Fame di Ameélie Nothomb. La fame è un paesaggio che ci accomuna tutti. Belli, brutti, storti, compiuti o incompiuti. La fame è un sentimento universale. La fame, ovviamente, non è solo di cibo, ma di amore, di vita, di storie, di riconoscimento.
Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni. È liberamente ispirato al romanzo di Amélie Nothomb, di cui cita alcuni dei momenti più alti sfocandone i contorni, fino a farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice attrice che la interpreta con la crudele ironia che caratterizza anche il linguaggio della Nothomb. Un percorso di formazione dall’infanzia all’età adulta, alla ricerca di sé, una strada piena di curve e di salite ma anche di prati su cui riposare. Dedicato a tutte quelle persone che non si sentono abbastanza belle, che non si sentono abbastanza amate, che non credono di bastarsi per essere felici. Uno spettacolo un po’ per tutti: chi è senza peccato, scagli la prima pietra.
L’appuntamento è dunque per venerdì 8 febbraio alle ore 21 in Sala Polivalente (via Agatopisto 7, Comacchio), con apertura della biglietteria dalle ore 20. La prevendita per i prossimi appuntamenti prosegue ogni martedì ore 15-18 a Comacchio in Biblioteca a Palazzo Bellini, ed ogni mercoledì ore 16-19 al Teatro Barattoni di Ostellato. Informazioni al 349 0807587, prevendita on-line sui siti www.comacchioateatro.it e www.sipariostellato.it.
La programmazione teatrale proseguirà poi facendo tappa ad Ostellato, dove venerdì 15/2 il Teatro Barattoni di Ostellato proporrà in anteprima La musica prima di Pixel, un lavoro tra musica e teatro, ultima creazione di Cristian Correggioli. Il prossimo appuntamento a Comacchio sarà invece venerdì 22 febbraio, e vedrà il poliedrico Max Paiella interprete di Tutto Esaurito. Domenica 10 febbraio ritornano anche gli appuntamenti per ragazzi e famiglie: a partire dalle ore 16 presso la Palestra delle Scuole Medie di Porto Garibaldi, la compagnia All’InCirco presenterà Marionette Cabaret.

Volontari accoglienti cercasi, aperte iscrizioni al corso gratuito di formazione

Da: Organizzatori

Siete già impegnati nel mondo della solidarietà? Oppure è da un po’ di tempo che coltivate il desiderio di mettervi in gioco nel volontariato educativo e di sostegno alle famiglie? Il volontariato accogliente è un importante progetto per la nostra comunità, avviato già nel 2011, che si rinnova di continuo per essere vicini alle famiglie con bambini in situazioni di disagio sociale e/o di difficoltà temporanea, e cercare insieme un supporto alla loro quotidianità. Per offrire il tuo contributo nel migliore dei modi, puoi iscriverti al corso gratuito “diventare volontari accoglienti”, che Agire sociale, nell’ambito dell’offerta dell’Università del Volontariato organizza presso la Casa del Volontariato di Ferrara a partire da mercoledì 13 febbraio.
Il percorso, aperto a volontari e aspiranti tali e a chi è già impegnato in percorsi di sostegno o di accompagnamento alle famiglie, mette al centro il sostegno genitoriale, l’ascolto alla persona e il benessere dei minori in condizione di disagio sociale. Contatti e iscrizioni: Agire Sociale, tel. 0532.205688 – segreteria@agiresociale.it – Fb/Volontariato Accogliente – Ferrara

Commento della consigliera comunale PD Giulia Bertelli, relativo agli alloggi Erp.

Da: Gruppo Partito Democratico

In merito agli articoli comparsi recentemente sulla stampa relativi ai criteri di assegnazione degli alloggi popolari, mi permetto qualche riflessione.
Come coloro che si occupano tutti i giorni di sociale sanno, il welfare state è nato per mantenere la pace sociale attraverso la garanzia di diritti e di uno stato dignitoso tra le persone. I servizi di welfare erano stati pensati come quella mano avvolgente che doveva sostenere e proteggere il cittadino nei momenti di difficoltà. Il cittadino si riconosceva tale in quanto beneficiario di una protezione che lo difendeva dai momenti di incertezza della vita. Sono passati molti anni, sono cambiati i bisogni, ma non diminuiti, ed è cambiato il contesto. Oggi esiste una contraddizione più o meno evidente insita nel welfare stesso: il mondo del sociale si trova, obbligatoriamente, a dover rifiutare molti aiuti a chi ne ha più bisogno, perché non ha lo status (di cittadino) per averne diritto. Ricordo, ad esempio, che molti clochard sono senza titolo di soggiorno e non possono ricevere aiuti (se non quelli sanitari di emergenza). Tuttavia queste persone sono nella città insieme a noi, sono parte della città come lo siamo noi, hanno bisogni come i nostri, e, mi permetto, vengono classificati all’interno dell’odiosa definizione di “degrado urbano”, che tanto piace ad alcuni. Talune contraddizioni fan parte del sistema stesso, altre vengono create nel momento in cui si perde di vista il problema e si annaspa nella vaghezza della ricerca del consenso.
Rimanendo all’interno del tema delle case popolari, non abbiamo nemmeno bisogno di scomodare grandi discorsi di etica professionale, basta il comune buon senso. Il servizio viene dato a chi ne ha bisogno e ne ha diritto, fino all’esaurirsi delle risorse. I criteri considerati dal nostro regolamento rispettano quanto richiesto dalla Regione e inseriscono la storicità della residenza in relazione al perdurare della richiesta di casa popolare nel tempo. Questo misura il bisogno. Poi chiaramente capisco che sia possibile ipotizzare altri criteri escludenti ma non sono collegati ad un bisogno, obbiettivo principale dello strumento sociale.
Altro dato che invito a verificare è quello delle domande effettuate, quanti Italiani chiedono la casa popolare? Quanti stranieri? La “richiesta” è un validissimo indicatore del bisogno perché mette nero su bianco non la composizione della popolazione, ma la composizione di chi ha necessità di quel specifico aiuto.
La vera questione da sottoporre al dibattito elettorale è legata alla sufficienza del patrimonio edilizio popolare a fronte delle tante famiglie che ogni anno rimangono escluse dall’assegnazione. Gli strumenti di sostegno all’abitare sono sufficienti (sia in termini di quantità che di efficacia) per risollevare la popolazione bisognosa della nostra città? E’ soddisfacente un tetto per togliere dall’indigenza una famiglia o ci possiamo dare mandato di lavorare ulteriormente su misure di cura dell’abitare (contributi per il mantenimento dignitoso della casa, interventi di quartiere, collaborazioni di vicinato?). Personalmente credo che per una campagna elettorale di temi ce ne siano già a sufficienza interrogandosi su come dare di più e meglio a tutti senza dover arrivare a decidere chi avrà meno strumenti per lamentarsi se lasciato fuori dalla porta.

Il Sindaco Tagliani sul “modello Bondeno”

Da: Portavoce del Sindaco

“Di solito non è mai elegante farsi belli delle scelte del proprio comune paragonandole a quelle altrui per questo se fossi stato il sindaco di Bondeno come Alan Fabbri, sarei molto più cauto e molto più attento nel fare dei paralleli tra Bondeno e Ferrara .

Se però vuole fare questo confronto e proporre di trasformare Ferrara in una New Bundan allora lo deve fare con maggiore precisione e soprattutto raccontandola tutta. Deve raccontare ai cittadini ferraresi che il suo “modello Bondeno” è un modello di un comune che ha perso negli ultimi cinque anni ben il 5,6% di residenti; per fare un confronto se tale calo fosse riproducibile – in percentuale – a Ferrara vorrebbe dire che quartieri come Via Bologna o Pontelagoscuro sarebbero completamente spopolati e vuoti.

Il modello non funziona neppure se riferito alle politiche per l’immigrazione, cuore della battaglia leghista, anzi argomento unico ( Diamanti a parte) della campagna leghista, è vero invece quanto affermato dal consigliere di Bondeno Pd Corradi: gli immigrati a Bondeno non sono calati, in quanto molti di essi sono diventati cittadini italiani e questo succede a Bondeno, come a Ferrara o Portogruaro.

E cosa dire della realtà produttiva di Bondeno? Certamente, vista la crisi di quel territorio, l’industria non richiede impiego di persone, mentre a Ferrara (capoluogo tra i pochissimi in Italia a registrare, come da fonte Istat un PIL pro capite aumentato rispetto al 2008 ed un reddito dichiarato IRPEF pro capite superiore alla media regionale) sono comunque al lavoro centinaia di persone immigrate – che hanno famiglia, portano i loro figli a scuola, pagano le tasse e lavorano nelle nostre imprese.

Basta fare un giro in alcune realtà della piccola media industria per rendersi conto di quante persone, anche immigrate, oggi sono regolarmente impiegate quasi sempre in lavori da noi rifiutati.

Queste persone sono un pezzo indispensabile per la nostra economia, non lo dico io, lo dice la Confindustria del nord est, che è cresciuta anche grazie ad importanti nuovi investimenti industriali da Versalis a ad AMP, da Celanese a Benvic a Berluti fino all’espansione della Rexnord di Masi torello….per restare qui vicino. Tutte realtà produttive in crescita che hanno bisogno di manodopera, non laureata, con diritti e doveri non solo gli uni o gli altri a seconda delle convenienze della propaganda .

Probabilmente a Bondeno non c’è bisogno di tutta questa occupazione, basti pensare alla riconversione dell’ex zuccherificio in Pastificio che deve ancora sfornare il suo primo maccherone!

Vogliamo discutere della vitalità e della ricchezza di iniziative culturali, sociali e turistiche della città di Ferrara ?

Ricordo che a Ferrara i ragazzi di terza media non pagano l’autobus e su tutto il territorio comunale si paga, grazie al sostegno del comune, solo un biglietto urbano. Rammento che il costo del servizio raccolta dei rifiuti a Bondeno è più caro pro capite che a Ferrara.

Quello bondenese di Fabbri è dunque un modello che non reputo vincente e che non mi sentirei di riprodurre a Ferrara, io per la verità non penso certo che la mia città sia un modello da proporre a Milano , ma ho almeno l’umiltà di non fare confronti.

Tiziano Tagliani, Sindaco di Ferrara”

La Camera di commercio premia i migliori progetti di alternanza scuola-lavoro

Da: Camera di commercio di Ferrara Ufficio Stampa

Le domande per la sessione del Premio relativa al I° semestre 2019 vanno presentate on-line fino al 12 aprile 2019

La Camera di commercio di Ferrara premierà i migliori progetti di alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici ferraresi di secondo grado.

L’obiettivo del progetto è quello di accrescere la qualità e l’efficacia dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, attivare una proficua collaborazione tra le scuole, imprese e gli Enti coinvolti, e rendere significativa l’esperienza attraverso il “racconto” delle attività svolte e delle competenze maturate nei percorsi formativi.

Ricordiamo che nella Legge di bilancio 2019 i percorsi di alternanza scuola-lavoro sono stati ridenominati in «Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento», confermandone l’obbligatorietà ma rivedendo, per i diversi indirizzi di studio, il monte ore minimo complessivo che non dovrà essere inferiore a:
• 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali;
• 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici;
• 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.

Il Premio è suddiviso in due categorie distinte per tipologia di Istituto scolastico partecipante, ossia Licei e Istituti tecnici e professionali.

Sono ammessi a partecipare gli studenti, singoli o in gruppo, che:
fanno parte di una o più classi di uno stesso o più istituti di istruzione secondaria superiore;
hanno svolto e concluso, a partire dall’entrata in vigore della legge n. 107/2015, un percorso di alternanza scuola-lavoro (presso imprese, Enti, professionisti, impresa simulata, etc.);
hanno realizzato un racconto multimediale (video) che presenti l’esperienza di alternanza realizzata, le competenze acquisite e il ruolo dei tutor (scolastici ed esterni).

Il Premio prevede due livelli di partecipazione: il primo locale, promosso e gestito dalla Camera di commercio di Ferrara, il secondo nazionale, gestito da Unioncamere, cui si accede solo se si supera la selezione locale.

Per la sessione del I° semestre 2019 le scuole possono presentare domanda di iscrizione ESCLUSIVAMENTE on-line fino al 12 aprile 2019 collegandosi al sito www.storiedialternanza.it .

Per informazioni: Ufficio Relazioni con il Pubblico della Camera di commercio (urp@fe.camcom.it – tel. 0532/783.802.903.911)

Presso Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara Domenico Cosenza  presenta “Il cibo e l’inconscio. Psicoanalisi e disturbi alimentari”

Da: Ibs+Libraccio

Venerdì 8 febbraio

alle 18.00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Per il ciclo “Cambia-menti”

Domenico Cosenza

Presenta

“Il cibo e l’inconscio.

Psicoanalisi e disturbi alimentari”

Franco Angeli

Dialoga con l’autore la Psicoanalista

Chiara Baratelli

Il ciclo di incontri

è sponsorizzato da

FAI Ferrara Conftrasporto

Il volume segue lo snodarsi di un percorso di ricerca psicoanalitica sui disturbi alimentari che da oltre vent’anni interroga la pratica clinica con le pazienti che soffrono di anoressia, bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e obesità. L’autore ne scandisce le tappe, in un tentativo continuo di messa in luce delle caratteristiche strutturali proprie di questo ambito della clinica contemporanea: il rifiuto dell’inconscio, la spinta all’eccesso, l’evitamento dell’angoscia, l’idolatria dell’oggetto di godimento, il controllo e la perdita di controllo sulle passioni del corpo, l’anestesia della parola, la ruminazione stereotipata attorno al cibo, il rigetto del trattamento. Questi sono solo alcuni dei grandi assi tematici che attraversano questo libro, a partire da un filo conduttore: l’orientamento di Lacan al campo dell’anoressia mentale, sviluppato ed esteso all’ambito dei disturbi alimentari. Un’attenzione speciale viene posta nel libro al tentativo di chiarificare il rapporto tra continuità e discontinuità nella psicopatologia dell’anoressia mentale dell’infanzia e dell’adolescenza, tenendo nel dovuto conto sia dell’ineludibile riferimento ai quadri della clinica strutturale, sia delle specificità proprie dell’epoca contemporanea, che non possono non riflettersi nelle nuove formazioni sintomatiche che la contraddistinguono. Queste considerazioni saranno accompagnate dalle indicazioni sul trattamento più proprie a queste forme della psicopatologia odierna, così refrattarie tanto a una psicoterapia di matrice ermeneutica, centrata sull’effetto di senso, quanto a una psicoterapia di matrice ortopedica, centrata sulla rieducazione cognitiva e comportamentale. La proposta che viene avanzata è quella di un orientamento analitico di nuovo genere, radicato nell’ultimo insegnamento di Lacan, che punta attraverso la parola nel suo statuto di atto a intervenire sul reale fuori senso al cuore del sintomo.

Domenico Cosenza, psicoanalista, analista della Scuola (AE) in carica ed AME della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi (SLP) e dell’Associazione Mondiale di Psicoanalisti (AMP), è presidente dell’Euro Federazione di Psicoanalisi (EFP). Professore a contratto di Psicopatologia dello Sviluppo all’Università degli Studi di Pavia, è direttore del Dipartimento sulle Patologie Alimentari dell’Istituto Freudiano e presidente di Kliné, sede milanese della Federazione Italiana Disturbi Alimentari (FIDA). Tra i suoi volumi: Jacques Lacan e il problema della tecnica in psicoanalisi (Astrolabio, 2003; Gredos, 2008); Il muro dell’anoressia (Astrolabio, 2008; Gredos, 2013), Le refus dans l’anorexie (Presses Universitaires de Rennes, 2014); con L. Ciccolini (a cura di), Il trattamento dei disturbi alimentari in contesti istituzionali (Angeli, 2015).

In prima regionale a Ferrara Off la provocatoria performance “The privileged”

Da: associazione culturale Ferrara Off

In scena a Ferrara Off (viale Alfonso I d’Este 13) sabato 9 febbraio alle 21.00, e in replica domenica 10 febbraio alle 17.30, “The Privileged”, una performance dell’artista inglese Jamal Harewood.
Dopo il grande successo riscosso al Festival di Edimburgo, – visto in Italia solo all’Operaestate Festival – “The Privileged” arriva in prima regionale a Ferrara Off.
È una performance che vede il coinvolgimento del pubblico. Al loro ingresso gli spettatori sono incoraggiati a collaborare per provvedere ai bisogni di un orso polare, sperimentando così il privilegio di avere un particolare animale domestico, guidati a riflettere sui concetti di identità, comunità, inclusione, razzismo. In modo del tutto inaspettato, quello che all’inizio può sembrare un semplice gioco si trasforma in una potente riflessione sui pregiudizi e gli stereotipi culturali.
L’ingresso allo spettacolo “The Privileged” è di 13 € per i soci Ferrara Off, 8 € soci under30, 6 € per gli studenti Unife, 5 € soci under18, 15 € non soci (inclusa tessera associativa 2018/19). La performance, adatta a un pubblico adulto, prevede un numero massimo di 40 spettatori a replica. La prenotazione è obbligatoria. Maggiori informazioni su www.ferraraoff.it o chiamando il numero 333.6282360.

Cicloaperitivo racconti in bicicletta

Da: Fiab Ferrara

La bicicletta, sin dalla sua “invenzione” verso la fine dell’800, ha affascinato poeti e scrittori. Nel corso del cicloaperitivo di domenica 10 febbraio leggeremo testi, canti e racconti in cui la bicicletta è protagonista o importante strumento narrativo.
Ritrovo alle 9.15 in piazza Duomo, alle 9.30, dopo una prima lettura, ci sposteremo in un’altra location per scoprire un canto visionario del grande Italo Calvino e un ode alla bici di Olindo Guerrini, il primo vero cantore della bici.

Leggeremo altri testi selezionati presso il 381 bar caffè di via Azzo Novello.
Chiunque voglia condividere un testo o un racconto sulla bicicletta potrà leggerlo!

Referente Clarissa: clarissa.consaga@gmail.com

Raduno
ore 9.15 in piazza Duomo

Partenza
ore 9.30

Termine escursione con aperitivo finale.

Assicurazione obbligatoria: soci 1€ non soci 3€.

Percorsi Urbani brevi, alla scoperta di curiosità o eccellenze a Ferrara.
Ritrovo in piazza Duomo ore 9.15

Dream team

Continua con ‘Dream team’ (titolo originale ‘Les Seigneurs’) la scoperta di Omar Sy,  che pur avendo una parte minore rispetto a quelle cui ci aveva abituato in ‘Quasi Amici’, in ‘Famiglia all’improvviso’ o in ‘Samba’, ci piace sempre andare a riscoprire.
In questo film divertente, Patrick Orbéra (José Garcia) è una ex stella della Nazionale di calcio francese, tramontata e precipitata nell’alcol. La famiglia non regge e se la moglie chiede la separazione, la volontà di poter continuare a vedere l’amata figlia lo obbliga a liberarsi da tale dipendenza e trovarsi un lavoro. Su questi punti il giudice è irremovibile. L’occasione si presenta con la squadra dilettantistica di una piccola, isolata e un po’ fredda isola della Bretagna, l’Île-Molène, nel dipartimento del Finistère. Qui Patrick viene accolto e ospitato dal sindaco Titouan Legennec (Jean-Pierre Marielle) che, presidente della squadra, deve occuparsi di lui e verificare che righi dritto. La squadra però non va semplicemente allenata, ma deve arrivare il più avanti possibile nella Coupe de France, per salvare, con il danaro dei premi partita, l’antica fabbrica di sardine locali che rischia la chiusura. La squadra non può essere formata solo dagli abitati dell’isola, che sono per la maggior parte operai o pescatori, ma servono rinforzi. Ecco allora Patrick pronto a contattare ex compagni di Nazionale: il portiere Fabien Marandella (Ramzy Bédia), il difensore Wéké N’Dogo (Omar Sy), il centrocampista Shaheef Berda (JoeyStarr), il fantasista Rayane Ziani (Gad Elmaleh) e l’attaccante David Léandri (Franck Dubosc). C’è chi come N’Dogo ha dovuto interrompere la carriera per problemi cardiaci o chi, come Berda, entra ed esce dal carcere. Non mancano i problemi con la cocaina o con il ririo io, ma tutta la squadra ci si mette d’impegno. Si arriverà fino ad incontrare il mitico e imbattibile Olympique Marsiglia. Risate a non finire, bei sentimenti. Con finale a sorpresa.

‘Dream team’, di Olivier Dahan, con José Garcia, Franck Dubosc, Jean-Pierre Marielle, Gad Elmaleh, JoeyStarr, Ramzy Bédia, Omar Sy, Sami Ameziane, Francia, 2012, 97 mn

 

DIARIO IN PUBBLICO
Un mesto taccuino

Un ritorno triste a questo Diario non solo per le brutte vicende cittadine e nazionali ma perché ci ha lasciato la compagna di vita, la mia pelosa Lilla.

Cominciamo da quelle belle che si riallacciano alla settimana della memoria. Le testimonianze di Liliana Segre e di Lia Levi nel bel docu-film di Muroni poi, in un momento, un vertiginoso ritorno al passato. A Porta a Porta la testimonianza di Edith Brook, vedova di Nelo Risi con i quali ho passato un tempo pieno di speranze .Il suo ultimo romanzo La rondine sul termosifone racconta la tragica vicenda del declino dell’amatissimo marito Nelo Risi, fratello di Dino, poeta, regista, artista, colpito da una malattia inesorabile. Edith Bruck, di origine ungherese, è nata in una povera, numerosa famiglia ebrea. Nel 1944, poco più che bambina, il suo primo viaggio la porta nel ghetto del capoluogo e di lì ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen fino a transitare per sette campi di concentramento. Sopravvissuta alla deportazione, dopo anni di pellegrinaggio, approda definitivamente in Italia, adottandone la lingua. Nel 1962 pubblica il volume di racconti Andremo in città, da cui il marito trae l’omonimo film.
La sua bellezza è rimasta intatta e dopo averle telefonato abbiamo ricordato una curiosa vicenda che forse potremo risolvere come un ulteriore apporto culturale. A Roma, Nelo ebbe la possibilità di girare un film L’uomo col sacco di cui si è persa traccia ma che se verrà ritrovato negli archivi Rai presenteremo al Meis assieme al romanzo di Edith.
Che orgoglio essere amico di così meravigliose donne, Liliana, Lia, Edith e la carissima Simonetta!
Questo rende ancor più imbarazzante la polemica sul Palazzo dei Diamanti puramente strumentale e politica che tanta enfasi ha prodotto specie in chi tra i contendenti avanza a colpi di “Lei non sa chi sono io”. Senza quel momento risolutorio dato dalla leggerezza calviniana e dalla ironia. E veramente per dirla alla ferrarese “am scapa da ridar” pensando alla vicenda della preservazione dell’architettura rossettiana di cui il cosiddetto Palazzo di Ludovico il Moro è l’esempio più illustre. Nei restauri del secolo scorso il Palazzo di cui si giurava sull’identità rossettiana venne trasformato da grandi e illustri architetti in un palazzo fiorentino come trionfalmente dimostra la elaborazione della sequenza delle finestre: due-pausa-uno pausa- due che danno sul cortile e tipica del Rossetti che venne trasformata in quella di un palazzo fiorentino rinascimentale senza cadenze in muratura. E il giardino? Bellissimo manufatto degli anni ’30 del secolo scorso.
E un monumento indubbiamente secondario quale è la cosiddetta casa di Biagio Rossetti in via XX settembre è stato manomesso quando, abitato dai fratelli Bonora , venne affrescata all’interno da Mauro e qui ci si recava per le nostre indimenticabili festine della domenica pomeriggio?
Insomma, lascerei a una ‘civil conversazione’ il dibattito che non deve divenire romanescamente ‘dibbattito’ sul tema politico-culturale che infiamma la città silente.
La tristezza si fa poi più profonda quando si pensa alla campagna elettorale che continua inesorabile da quando un ministro in divisa ha deciso di dettare le leggi del governo del cambiamento.
Lilla dal suo giardino dei cani mi esorta: “Ma lascia perdere!”. Ma non ce la faccio a mollare.