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Giorno: 7 Febbraio 2019

Confronto fra Shakespeare e Verdi in programma al Circolo Frescobaldi

Da: Circolo culturale amici della musica Girolamo Frescobaldi – Ferrara

Sarà un confronto fra Shakespeare e Verdi quello in programma sabato 9 febbraio 2019 alle ore 17 al Circolo Frescobaldi in via Foro Boario 87, Ferrara.
Giuseppe Verdì musicò tre opere i cui libretti vennero tratti dai drammi del bardo: “Macbeth”, “Otello” e la commedia “Le allegre comari di Windsor” (da cui il Falstaff). Ma sabato al Circolo Frescobaldi saranno le pagine letterarie di Shakespeare a essere principali protagoniste, perché verranno animate dal Gruppo di Lettura Espressiva della scuola di musica del sodalizio stesso.
Daranno voce alle pagine shakespeariane, in ordine di apparizione: Elvira Tanzilli (prima strega; Ecate); Isabella Cattania (seconda strega; Mrs. Ford); Maurizia Capuzzo (Lady Macbeth); Athos Tromboni (Macbeth); Rita Campalani (Desdemona); Giovanni Ricci (Otello); Rossana Zirini Mrs. Page); Lina Fratti (Emilia; Anna). Ingresso libero per soci e invitati.

Solidarietà a estense.com

Da: Rifondazione Comunista Ferrara

Come Rifondazione Comunista intendiamo esprimere la nostra solidarietà alla cittadina Beatrice Giovannoni, ad Estense.com, al suo Direttore Marco Zavagli, e ai giornalisti, in merito alla vicenda legata alla querela per diffamazione, presentata dal segretario comunale della Lega Nord Nicola Lodi, detto Naomo. Lo stesso, infatti continua imperterrito a perseguire il suo scopo, nonostante la richiesta di archiviazione suggerita dal PM.
Rivendichiamo l’imprescindibile libertà sia d’opinione che di stampa e vogliamo sottolineare la reazione assolutamente condivisibile di Beatrice a fronte di un atto prevaricatorio nei confronti di un migrante che passava in pieno centro a Ferrara.
Anche nella nostra città c’è chi divide il mondo tra italiani e stranieri, ma in realtà come afferma un certo Mimmo Lucano, gli esseri umani si discriminano tra privilegiati e fortunati da una parte, e diseredati e oppressi dall’altra. Per assurdo chi si pone a difesa dei secondi intervenendo in modo deciso e con il coraggio di denunciare, viene querelato a scopo intimidatorio invece di essere riconosciuto come esempio di civiltà. Come Rifondazione Comunista ci poniamo decisamente a fianco di tutte le azioni coraggiose a difesa dei più deboli in opposizione alle angherie, e sosteniamo la reazione di Beatrice che con questo gesto ha in qualche modo “rischiarato dalle nebbie” che affliggono questa città, in opposizione all’oscurità dell’odio e della disumanità.
Noi ringraziamo sia l’atto civile di questa ragazza che la correttezza di coloro che riportano con onestà e professionalità i fatti di cronaca locali.

Sabato 9 febbraio il polistrumentista argentino Javier Girotto torna al Torrione con ‘Reunion Cumbre’

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 9 febbraio (inizio ore 21.30) il polistrumentista argentino Javier Girotto torna al Torrione con ‘Reunion Cumbre’, nuovo progetto interamente dedicato all’omonimo leggendario incontro tra l’ultimo innovatore del tango argentino Astor Piazzolla e il sassofonista baritono statunitense Gerry Mulligan.
Prodotto dalla nota casa discografica tedesca Act Records, il ‘Reunion Cumbre’ di Girotto sostituisce archi e batteria – presenti in origine – con l’elettronica, avvalendosi di due validi collaboratori come Gianni Iorio al bandoneón e Alessandro Gwis al pianoforte ed effettistica. Una sorta di spirito cameristico con cui si è scelto di dare più apertura all’improvvisazione e spazio ad ogni solista.
“Quando ho contattato Siegfried Loch, fondatore e produttore di ACT” Racconta Girotto “ha accettato di buon grado la collaborazione proponendomi tuttavia un’idea ben precisa: registrare nuovamente il disco che consolidò l’incontro tra Piazzolla e Mulligan. Inciso nel 1974, ebbe titoli diversi in base al paese in cui veniva distribuito: ‘Summit’, ‘Tango Nuevo’ e ‘Reunion Cumbre’ per l’Argentina. La richiesta di Loch mi è sembrata inizialmente un po’ strana, non potendo scegliere la mia musica. Pian piano però l’idea propostami ha cominciato a prendere forma e gusto: in fondo ‘Reunion Cumbre’ ha segnato la mia crescita musicale, Piazzolla e Mulligan sono stati fonte di ispirazione sia per comporre che per suonare. Ho così maturato che l’intuizione di ‘Siggi’ fosse giusta per me”.
Javier Edgardo Girotto nasce a Córdoba in Argentina da famiglia d’origine pugliese per parte materna e veneta da quella paterna, inizia la propria attività nel 1980 per poi trasferirsi in Italia nel 1991. Qui, nel 1994, forma gli Aires Tango (insieme a Marco Siniscalco al contrabbasso, Alessandro Gwis al pianoforte e Michele Rabbia alle percussioni) con cui effettua molti tour in tutta la penisola, incidendo numerosi album; nello stesso periodo dà vita anche ad alcuni progetti paralleli con altri musicisti.
Ha al suo attivo collaborazioni con Rita Marcotulli, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Bebo Ferra, Antonello Salis, Gianni Coscia, Peppe Servillo, Angà Diaz, Furio Di Castri, Tony Scott, Arto Tuncbovacivan, Michel Benità, Carlo Rizzo, Aldo Romano, Luis Agudo Maurizio Gianmarco, Stefano Battaglia, Michel Godard, Anouar Brahem e Gianluigi Trovesi tra gli altri.

INFORMAZIONI
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com

Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

DOVE
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

COSTI E ORARI
Intero € 20
Ridotto € 15

Non si accettano pagamenti POS

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set 21.30
Secondo set 23.00

III° Corso di Medicina dell’ Adolescenza

Da: Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Ferrara

Sabato 09 febbraio inizierà, promosso dall’Ordine, il III° Corso di Medicina dell’ Adolescenza, che si concluderà il 26 ottobre 2019.
Grazie alla grande disponibilità e professionalità del dottor De Sanctis Vincenzo, Direttore del Corso e Docente, si esamineranno, attraverso nove incontri, i percorsi “pratici” delle problematiche di quella fascia di età che rappresenta la “porta girevole della vita”.
L’iniziativa formativa, che ha una sua unicità su tutto il territorio nazionale, affronterà in modo “pratico” e interattivo, le più importanti tematiche di quel periodo della vita che richiedono una forte integrazione tra aspetti medici, etici e psico-educativi, al fine di sviluppare una adeguata formazione in questo campo, spesso trascurato.
La partecipata e amplissima adesione da parte dei Medici anche per questa edizione rende evidente l’interesse e la condivisione del problema affrontato che, si ripete, ha una sua unicità nel panorama nazionale.

Abba celebration

Da: Ufficio stampa Teatro Nuovo Ferrara

Quest’anno al Teatro Nuovo una nuova band che rende omaggio agli Abba. ABBA CELEBRATION è uno spettacolo coinvolgente e emozionante che celebra una delle band più iconiche della storia della musica Pop. Il gruppo The Inspiration è stato ospite nella trasmissione televisiva “Uno Mattina in Famiglia” su Rai1 e su alcuni dei più importanti giornali nazionali come Il Tempo, Il Messaggero e Corriere dello Sport. La reazione del pubblico è stata molto entusiasmante, perchè la performance è molto fedele all’originale, sia nell’esecuzione dei brani che nella presenza scenica. Il corpo di ballo ed i musicisti indossano costumi simili agli ABBA e raccontano aneddoti e curiosità della loro vita privata e artistica. Abba Celebration é un live show che attraversa tutta la storia degli Abba dal 74′ al 82′, dal momento in cui vincono l’Eurovision Song Contest con la canzone ‘Waterloo’, fino all’ultimo album ‘The Visitors’. Una vera e propria celebrazione con i più grandi successi: Mamma Mia, Dancing Queen, Fernando, Gimme Gimme Gimme, Money Money, SOS, The Winner Takes It All, Chiquitita…
 
BIGLIETTI DISPONIBILI

biglietteria del

TEATRO NUOVO DI FERRARA

aperta dal martedì al sabato
dalle ore 11.00 alle ore 13.00
dalle ore 16.00 alle ore 19.00

ON LINE

sul sito www.vivaticket.it

PREZZO BIGLIETTI
Prezzo UNICO intero € 24,00 ridotto € 20,00

Rifondazione comunista Sabato 9 Febbraio in piazza con i sindacati contro la manovra del governo

Da: Segretaria della Federazione di Ferrara di Rifondazione Comunista

Il partito della Rifondazione Comunista aderisce e partecipa alla manifestazione di sabato 9 febbraio a Roma, indetta da CGIL, CISL, UIL per contestare la manovra del governo, con una piattaforma che mette al centro i temi del lavoro e dei diritti universali.

Si pone l’accento sull’assenza d’investimenti finalizzati alla creazione di nuova occupazione e a politiche di sostegno a sanità, istruzione e assistenza. Inoltre si rileva l’insufficienza di risorse per il rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione e il blocco di assunzioni. Si chiede l’abolizione della legge Fornero che “quota 100” non realizza, sottolineando l’assenza di interventi sulla previdenza a favore dei giovani, le donne e i lavori gravosi. Si denuncia una politica fiscale iniqua, che premia gli evasori non prevedendo una maggiore progressività della tassazione, non intervenendo sui grandi patrimoni e non contrastando l’evasione fiscale. Ancora si riscontra un’autonomia differenziata che privilegia le regioni più ricche, alimentando i divari territoriali che dividono il paese.

Per tutti questi motivi, invitiamo alla partecipazione il 9 febbraio alla manifestazione, ritrovandoci alle ore 9 in piazza della Repubblica a Roma.

Il clima beceramente avvelenato del paese, si può cambiare solo tramite la ripresa delle lotte di lavoratrici e lavoratori per contrastare la guerra tra poveri.

“Col casco non ci casco”, parte da Ferrara la nuova campagna regionale per l’uso del casco in bicicletta

Da: Prefettura di Ferrara

Parte da Ferrara, “città delle biciclette”, l’edizione 2019 di “Col casco non ci casco”, campagna ideata dall’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale e promossa dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale della Prefettura di Ferrara, il Comune di Ferrara e l’Ufficio scolastico provinciale, per promuovere l’utilizzo del casco tra i ciclisti – a cominciare dai più piccoli – come forma di protezione dal rischio di danni gravi in caso di incidente.
La campagna è partita stamane nella cornice della Sala Estense di Ferrara con la messa in scena, in prima nazionale, del nuovo show sulla sicurezza stradale della compagnia teatrale Zelda, “Se casco non ci casco”, cui hanno partecipato circa 200 alunni delle scuole elementari cittadine, ad ognuno dei quali è stato regalato un caschetto per ciclisti. La seconda parte della mattinata è stata dedicata, ad una nuova rappresentazione de “I Vulnerabili”, spettacolo che ha già al suo attivo 400 repliche e 130mila spettatori, sull’educazione stradale e la guida sicura.
L’uso della bicicletta nel ferrarese è molto diffuso: se in Italia 5 lavoratori/studenti su 100 usano la bicicletta per i loro spostamenti, in Emilia-Romagna è il mezzo preferito da 10 persone su 100, mentre a Ferrara la percentuale di utilizzo della bicicletta sale al 20%. E’, di conseguenza, importantissima la diffusione della cultura della guida in sicurezza, a partire dai più giovani, testimoni di una nuova cultura della prevenzione da portare ad esempio per gli adulti.
Presenti all’iniziativa odierna l’assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Raffaele Donini, il Capo di Gabinetto della Prefettura, viceprefetto Mariaclaudia Ricciardi, l’assessore alla Mobilità del Comune di Ferrara, Aldo Modonesi, il presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, Mauro Sorbi, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Giovanni Desco, oltre ai vertici territoriali delle Forze dell’Ordine.

Sabato 9 febbraio ore 15,30 guida all’ascolto: Saturday Sun. le canzoni di Nick Drake a cura di Alberto Ronchi

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

Attività ad ingresso libero dell’Associazione Musicisti di Ferrara – Scuola di Musica Moderna

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara propone una serie di 18 appuntamenti ad ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente Guida all’Ascolto e Classica d’Ascolto.

Guida all’ascolto

Per il sedicesimo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme moderne, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani, organizza per l’ anno 2018-2019 una serie di appuntamenti nell’aula magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri sono ad ingresso libero e hanno come temi la guida all’ascolto dei generi musicali moderni più importanti. “L’esigenza di questi appuntamenti è incominciata quando, durante le lezioni di strumento, facendo alcuni riferimenti a stili e/o ad artisti importanti per la musica studiata, ci siamo accorti che molte cose non si potevano dare per scontate; in poche parole, anche se siamo in un’ epoca in cui gli ipod straripano di brani, spesso non si sa che cosa si ascolta e da dove proviene tutta questa musica; con queste lezioni, cerchiamo di stimolare l’interesse e l’approfondimento della musica ascoltata e suonata, oltre a creare un ritrovo di persone con lo stesso interesse, siano queste interne alla scuola o esterne”.

Sabato 9 febbraio ore 15,30: Saturday Sun. le canzoni di Nick Drake a cura di Alberto Ronchi

L’orario delle guide all’ascolto è dalle 15,30 alle 17,30

Impariamo con i pescatori – l’oro azzurro dell’Adriatico

Da: Ufficio stampa Delta 2000

Partono i percorsi didattici nelle scuole della Costa dell’Emilia-Romagna : sono 79 le classi che parteciperanno al progetto, delle scuole primarie (quarte e quinte) e secondarie di I e II grado di tutto il litorale, da Goro a Cattolica, per un totale di 1.666 alunni. Un’adesione superiore alle aspettative.
Il progetto “IMPARIAMO CON I PESCATORI”, che è partito quest’estate con 55 appuntamenti tra la costa e l’entroterra, ed ha visto la partecipazione di oltre 5.500 persone, “L’ORO AZZURRO DELL’ADRIATICO” viene ora divulgato attraverso percorsi didattici per conoscere i luoghi e le risorse del nostro mare, delle valli e delle lagune”. Il Progetto finanziato dal FLAG Costa dell’Emilia-Romagna, a cura di DELTA 2000, nell’ambito dell’Azione 4A.”Informazione e formazione” del Piano di Azione – Obiettivo 4 P.O. FEAMP 2014-20, promuove la conoscenza dell’ecosistema marino e la diffusione della cultura della sana alimentazione attraverso la conoscenza dei prodotti ittici della costa dell’Emilia-Romagna, coinvolgendo direttamente i pescatori e gli operatori legati alla pesca e all’acquacoltura.
Collaboreranno alla realizzazione del progetto la cooperativa Atlantide, Aqua Srl e la cooperativa M.A.R.E.. Numerose sono state le adesioni da parte degli operatori della pesca e dell’acquacoltura da nord a sud della costa emiliano-romagnola: La Valle – Cooperativa Pescatori delle Valli di Comacchio, Cooperativa Piccola Grande Pesca di Porto Garibaldi, Consorzio Nuovo Conisub di Marina di Ravenna, Cooperativa La Fenice di Cervia, Cooperativa Luigi Penso di Cervia, Cooperativa Casa del Pescatore di Cesenatico, Cooperativa Lavoratori del Mare di Rimini e Casa del Pescatore Soc. Coop. a.r.l. di Cattolica; di Enti locali: i Comuni di Goro, Comacchio, Ravenna, Cervia, Cesenatico, San Mauro Pascoli, Rimini, Bellaria Igea Marina, Misano Adriatico, Cattolica, Ente di gestione per i Parchi e le Biodiversità – Delta del Po; di Centri di studio e ricerca: Fondazione

Centro Ricerche Marine di Cesenatico, Fondazione Cetacea di Riccione, Dipartimento di Scienze Mediche e Veterinarie Università di Bologna, Istituto Delta Ecologia Applicata, e di altri Enti, quali il Parco della Salina di Cervia e Fondazione Antico Porto di Classe.

Le scuole potranno scegliere tra due percorsi tematici, ambientale e alimentare, che si andranno a sviluppare mediante incontri in aula, e uscite sul territorio, dove gli studenti potranno confrontarsi direttamente con i pescatori e gli operatori ittici della nostra costa.
Durante gli incontri in aula saranno affrontati i temi dell’ecosistema marino nel suo complesso, degli aspetti biologici, produttivi ed economici, storico e culturale, le diverse attività legate al mondo della pesca ed il significato di una gestione sostenibile delle risorse marine, i prodotti ittici locali ed il loro valore nutrizionale. Con l’uscita sul territorio presso una delle marinerie della costa emiliano-romagnola, le ragazze ed i ragazzi potranno visitare i luoghi di produzione, ‘toccare con mano’ i prodotti della nostra costa, conoscere da vicino i pescatori.
Il percorso si concluderà con una iniziativa a premi che porterà le classi vincitrici in motonave per una uscita alla scoperta dei luoghi della nostra costa.
Il progetto coinvolge inoltre rappresentanti del mondo scolastico, e di altri enti in una Cabina di regia che ha il compito di sovraintendere alla realizzazione delle attività. I primi risultati in termini di governance non si fanno attendere: già dal primo incontro con i rappresentanti dell’ufficio scolastico regionale è stato espresso un positivo apprezzamento per l’iniziativa, auspicando che il progetto possa ampliarsi un domani e coinvolgere le scuole di tutta la Regione Emilia-Romagna. “Un auspicio che condivido fortemente – afferma il Presidente del FLAG Lorenzo Marchesini – che potrebbe portare anche a valutare di sviluppare un progetto di educazione ambientale e alimentare, sul tema dell’ecosistema del mare e degli aspetti nutrizionali dei prodotti ittici da estendere alle scuole a livello nazionale coinvolgendo anche la rete dei 55 FLAG italiani”.

Che cos’è il FLAG? Acronimo di Fishery Local Action Group, il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna è un Gruppo di Azione Locale – ovvero un’aggregazione di Comuni e Marinerie (associazioni private di realtà della pesca ed acquacoltura e di altri settori economici quali artigianato, commercio e turismo ma anche rappresentanze della società civile: i soci sono attualmente 31) operante lungo tutti i 130 chilometri della fascia costiera dell’Emilia Romagna, da Goro a Cattolica, passando per Porto Garibaldi, Marina di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Bellaria, Rimini, Riccione e Misano Adriatico, dove la pesca e l’allevamento ittico lagunare hanno una tradizione secolare ma rappresentano tutt’ora opportunità di lavoro per numerose famiglie. Nel settore, su un totale di 689.000 chilometri quadrati – con 19 zone protette – sono infatti occupati un totale di 4.347 addetti, pari al 2,31% della popolazione residente. Attraverso una serie di azioni per le quali la Regione Emilia-Romagna ha reso disponibili per il periodo 2014/2020 oltre 5,2 milioni di euro, il FLAG si propone di sostenere l’elaborazione di un piano di sviluppo sostenibile comune, volto ad intervenire per valorizzare marinerie, produzioni ittiche e peculiarità storiche, culturali, gastronomiche, sociali ed ambientali, con l’obiettivo di qualificare tutte le fasi della filiera, migliorare la gestione delle risorse ambientali finalizzate alla pesca e acquacoltura, incrementandone il valore aggiunto anche grazie all’innovazione, all’integrazione fra pesca e turismo, all’incremento delle occasioni di commercializzazione e conoscenza delle marinerie e risorse ittiche territoriali, sensibilizzando la collettività sul loro valore e favorendo lo sviluppo di nuove opportunità di lavoro

Presentazione libro di Mauro Munerati

Da: Organizzatori

Sabato 9 febbraio alle ore 17 presso l’Hotel Carlton di Piazza Sacrati a Ferrara, l’artista scrittore Mauro Munerati presenterà il suo ultimo libro “Storia della mia depressione. Mauro rinato”(Este Edition, 2018).
In questa “storia di una depressione” l’autore racconta della sua intensa vita sofferta al limite delle proprie forze, finché, con l’aiuto di alcune persone, ha imboccato la strada della guarigione. Il libro è stato scritto -a mano e con la penna stilografica (e così stampato)- in tutta la sua verità e onestà senza mediazioni letterarie, affinché possa giungere in modo diretto e immediato a coloro che stanno attraversando un periodo particolarmente difficile della loro vita, per aiutarli a trovare quella insperata via d’uscita che, malgrado le pessimistiche aspettative, invece c’è sempre.
Modererà Adriana Galvani.
Al termine della presentazione, l’autore offrirà un rinfresco a chi vorrà trattenersi per ulteriori domande.
Mauro Munerati, artista e antiquario veneto, ha affrontato con coraggio il male del secolo, la depressione. Da sempre aspetto di una difficile realtà umana, la depressione è in grado di annientare pensieri, sogni e spesso vite intere. Attraverso la grazia e l’ironia, tipiche della sua personalità, Mauro Munerati ha dato via libera al flusso di emozioni e sensazioni che ha vissuto durante la malattia. Il fil rouge che attraversa il suo libro ha il sapore della speranza e della forza d’animo.

Acqua e sale tribute show omaggio a Mina e Celentano Sabato 9 Febbraio 2019 h 21 Ferrara Teatro Nuovo

Da: Organizzatori

Tutte “Le migliori” canzoni del repertorio di Mina e Celentano? No, tutte no, ma un bell’estratto, dai tempi di Studio Uno (il celebre varietà in onda sulla RAI tra il 1961 e il 1966) ed ancor prima, fino alla storia recente con “Le Migliori”, album uscito nel 2016. I più bei duetti, le più belle canzoni e un po’ di aneddoti e notizie, conditi dalla peculiare verve comica di Flavio Furian (visto anche a Colorado su Italia 1), e dalla vena interpretativa di Ornella Serafini. Furian/Celentano e Serafini/Mina sono accompagnati da una band veramente eccezionale con musicisti già affermati nel corso di lunghe ed importanti carriere.

Arriva anche a Ferrara, al Teatro Nuovo di Piazza Trento Trieste 52, lo spettacolo che omaggia la coppia d’oro della canzone italiana. Adriano Celentano e Mina, «Hanno, insieme, rivoluzionato la canzone italiana alla fine degli anni 50, muovendosi sull’onda del nascente rock’n’roll, conquistando negli anni 60 e 70 i rispettivi scettri di re e regina del nostro pop» (scrive Ernesto Assante su La Repubblica).
“Il molleggiato” e “la tigre di Cremona” nelle loro carriere si sono incrociati e hanno collaborato spesso ma il primo disco assieme arriva solo nel 1998 e contiene una canzone destinata a diventare uno standard del pop italiano, “Acqua e sale” (disco d’oro nel 2017). Il successivo disco assieme è arrivato dopo ben diciotto anni, “Le migliori” del 2016, e ha ottenuto uno straordinario successo, con il record di vendite e l’assegnazione di cinque dischi di platino.

Avvicinarsi al repertorio di mostri sacri non è mai semplice, ma la formazione triestina F24 lo fa con rispetto e grande passione, in uno spettacolo studiato nei minimi dettagli: nulla è lasciato al caso, dagli arrangiamenti curatissimi alle dinamiche e scenografie, fino alle videoproiezioni, ai costumi di scena e il trucco. 
Il progetto nasce nel 2017 a Trieste quando Flavio Furian (abile imitatore che nei suoi show ha sempre inserito una personale versione del molleggiato) e la dotatissima cantante Ornella Serafini decidono di mettere in scena uno spettacolo che omaggi la coppia d’oro della musica italiana trovando la disponibilità e la competenza di musicisti già affermati in altri progetti, che possano garantire un livello qualitativo molto alto, come queste canzoni meritano. I primi due show di prova al Teatro di San Giovanni a Trieste vanno entrambi sold out, non sono da meno la prima ufficiale, tenutasi nella serata di ferragosto nella splendida cornice del Castello di San Giusto e a febbraio 2018 al Bobbio di Trieste. Dopo un mini tour in Montenegro, a dimostrare che la grande musica italiana può raccogliere entusiasti apprezzamenti anche fuori dai nostri confini, ha avvio il tour nei teatri italiani (Brescia, Padova, Ferrara…). Brani senza tempo come “Brava”, “L’emozione non ha voce”, “Azzurro”, “Acqua e Sale”, “Il Tuo bacio è come un rock”, “Il Ragazzo della Via Gluck” dimostrano di far parte del dna di tutti gli ascoltatori e non smettono mai di emozionare.

La produzione dello spettacolo è a cura di Good Vibrations che, tra gli altri progetti, sta portando con enorme successo nei teatri italiani anche lo spettacolo Canto Libero – omaggio a Battisti & Mogol e 6 Pence – Queen Tribute.

F24 – I COMPONENTI DELLA BAND
Voce: Ornella Serafini (cantante, attrice, autrice e conduttrice RAI, conta collaborazioni con: Mogol, Giuseppe Tornatore, Paolo Rumiz…)
Voce: Flavio Furian (comico, imitatore, cabarettista; partecipazioni a programmi RAI, Fininvest, LA7; collaborazioni con Fichi d’India, Paolo Migone, Turbolenti…)
Tastiere: Marco Ballaben (pianista, tastierista, arrangiatore; con La Witz Orchestra ha partecipato a programmi RAI, Canale 5 e Telecapodistria)
Chitarre: Amir Karalic (collabora con diversi studi di registrazione ed etichette – Croazia Records, Grand Production – come musicista e arrangiatore)
Basso: Alessandro Leonzini (Collaborazioni con Al Castellana/ Lademoto Records, Robben Ford, Paul Gilbert, Ghemon…)
Batteria: Paolo Muscovi (ha suonato con Ron, Enrico Ruggeri, Neffa, Nina Zilli, Stef Burns, Fausto Leali, Arisa, Ornella Vanoni…)
Violino, tastiere: Tony Kozina (violinista e pianista noto a livello europeo)
Cori, chitarra: Giulia Crocini (è stata corista di Sergio Caputo, Ivan Graziani – come solista nella Witz Orchestra – collaborazioni con Sergio Endrigo)

Vendita Biglietti

FERRARA

● La biglietteria del Teatro, Piazza Trento Trieste 52 (telefono 0532 1862055) | ORARIO: dal martedì al sabato 11.00 – 13.00 e 16.00 – 19.00
● Tabaccheria Estense, via Pomposa, 29 (telefono 053260076)
● Segnalidifumo, C.so Martiri della liberta’ 73 (telefono 0532 205208)
● Tabaccheria Borghi, Corso Giovecca 198/A (telefono 0532 206960)

PROVINCIA DI FERRARA

● Vivara Viaggi, Circonvallazione delle Merci, 3 c/o Centergross, Argelato – (telefono 051 6120818)
● Tabaccheria giornali Malborghetto, Via Santa Margherita 297, Malborghetto di Boara Ferrara (telefono 0532 754489)
● Coop Reno Vigarano, Via Delle Arti Grafiche 1, Vigarano Mainarda (telefono 051 8906961)
● Coop Reno Poggio Renatico, Via Salvo d’Acquisto 22, Poggio Renatico (telefono 051 8906915)
● Bar Cristal, Via XX Settembre 2, Bondeno (telefono 0532 894155)
● Coop Reno Sant’ Agostino, Via Statale per Ferrara 176, Sant’Agostino (telefono 0532 350502)
● Coop Reno Renazzo, Via Alberelli 6/7, Renazzo (telefono 051 6850363)
● Edicola Libreria Sant’Anna, Via Aldo Moro 8, Cona (telefono 0532 44113)
● Tabaccheria 21, Via A.Costa 44, Portomaggiore (telefono 0532 810294)
● Bar Centrale, Piazza XXV Aprile 10, Dogato di Ostellato
Nord Cafè e Tabacchi, Viale Idris Ricci 15, Copparo (telefono 0532 860788)

ITALIA

● Punti vendita Vivaticket in Italia (consulta quello più vicino: https://goo.gl/15DQjl)

ONLINE

Sarà possibile acquistare i biglietti anche sul sito:
VIVATICKET: https://www.vivaticket.it/ita/event/acqua-e-sale-omaggio-a-mina-e-celentano/113854

Aperto il bando per le iscrizioni alle Scuole d’Infanzia Comunali Cadore e Gulinelli

Da: Comune di Copparo Servizio Comunicazione

Aperte le iscrizioni alle Scuole d’Infanzia Cadore e Gulinelli, l’Ufficio Scuola del Comune di Copparo informa che è aperto il bando di iscrizione per il prossimo anno scolastico 2019-2020, possono presentare domanda i genitori di tutti i bambini e le bambine nati negli anni 2014-2015-2016.
La domanda dovrà essere presentata entro il 1 marzo 2019 alle ore 13 esclusivamente all’ufficio scuola presso il centro servizi per il cittadino (atrio comunale).
I materiali sono consultabili anche sul sito del Comune di Copparo sulla pagina dell’Ufficio Scuola.
Per favorire la conoscenza delle due scuole, l’Ufficio Scuola propone le giornate di open day, queste le date: Scuola Cadore – sabato 9 febbraio dalle ore 10 e venerdì 22 febbraio dalle ore 17. Scuola Gulinelli – venerdì 8 febbraio alle ore 17 e sabato 23 febbraio alle ore 10. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Ufficio Scuola nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13 e il giovedì pomeriggio dalle ore 15 alle ore 17.30 – 0532-864619 – pgilioli@comune.copparo.fe.it
Nei giorni scorsi, a tutte le famiglie interessate e residenti nel territorio comunale, sono state inviate via posta tutte le informazioni necessarie: bando, modulo di iscrizione, depliant di presentazione dei servizi e l’invito per le giornate di visita alle scuole – open day.

Presentazione libro di Sergio Gnudi

Da: Organizzatori

Lunedì 11 febbraio alle ore 17.00 presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea di Ferrara, lo scrittore e giornalista Sergio Gnudi presenterà i suoi due libri “Il gioco di Diana” (La Carmelina Edizioni) e “La statua del potere” (La Carmelina Edizioni).
Le donne de“Il gioco di Diana” abitano le zone rurali, sono demonizzate e isolate dal resto della comunità perché sospettate di intrattenere rapporti con forze oscure e malefiche, dalle quali ricevono i poteri per danneggiare le persone. Nella sua raccolta di racconti, lo scrittore delinea con dovizia di particolari gli aspetti più nascosti dell’immaginario femminile, vittima del fanatismo ideologico nel XVII secolo.
Ben più giovani e moderne, sono le donne che animano il romanzo young adult “La statua del potere”. Tra le righe del suo primo, riuscito esperimento rivolto anche ad un pubblico più giovane, traspaiono la freschezza e la coraggiosa testardaggine di due amiche e colleghe alle prese con un mistero da risolvere durante il loro primo giorno di lavoro.
Modererà Federica Panzera.
Sergio Gnudi, eclettico scrittore e giornalista ferrarese, ha pubblicato nove opere poetiche. L’ultima, “Incitamento alla politica”, si richiama in maniera diretta a Pablo Neruda, dove affronta il tema della poesia civile e della poesia dell’impegno. Scrittore a tutto tondo, ha pubblicato “La mamma racconta gli eroi” e “Le storie di Antonio”, con i quali ha incontrato migliaia di ragazzi in molte scuole del Veneto e dell’Emilia Romagna. Nell’alveo tra poesia e narrativa ha pubblicato nel 2017 il volume “Sensazioni”, dal quale è stato realizzato un film per il grande schermo.
Ideatore della rinomata rassegna letteraria “Parole D’Autore” di Occhiobello, Sergio Gnudi si impegna ad offrire al grande pubblico scrittori e personaggi di prima grandezza nella cultura italiana.

Lavori di sistemazione carreggiata in via Valle

Da: Comune di Copparo Servizio Comunicazione

Conclusi i lavori di rinforzo della sponda del canale di via Valle, eseguiti dal Consorzio di Bonifica, causa cedimento la strada era smottata e non permetteva il transito dei veicoli. Rimane da sistemare il passaggio sul pontino, che obbliga a un senso unico alternato, ma per quello occorrerà attendere la stagione primaverile, il tipo di lavorazione da effettuare al manufatto richiede un clima più caldo e asciutto.

I Venerdì dell’universo

Da: Università degli Studi di Ferrara Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale

Venerdì 8 febbraio alle ore 21, presso la Sala Estense, si terrà il primo appuntamento de “I Venerdì dell’Universo” con il Prof. Giovanni Fiorentini che parlerà sul tema “Nuclei per le stelle, la salute, l’ambiente”.

La conferenza presenta le attività dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, centro internazionale dedicato allo studio del nucleo atomico e alle sue applicazioni, di cui il Prof. Fiorentini è stato direttore. Nei laboratori è in fase di realizzazione un grande progetto, principalmente rivolto allo studio dei nuclei atomici prodotti nelle fasi più avanzate della vita delle stelle. Si tratta di nuclei con vita assai breve, che per questo non si trovano in natura sulla Terra ma che possono esser prodotti artificialmente mediante nuovi tipi di acceleratori nucleari, come quelli che si stanno approntando a Legnaro.

Questi stessi acceleratori sono in grado di produrre radiosiotopi di interesse per la medicina, in particolare quelli detti “teranostici”, che permetteranno al tempo stesso di effettuare diagnosi e terapia di lesioni neoplastiche. Oltre che di acceleratori, questi studi necessitano di rivelatori di radiazioni nucleari, che possono essere applicati anche alla geologia e all’ambiente. Uno dei progetti in corso e’ destinato a realizzare una mappatura della radioattività naturale di rocce e suoli di tutta Italia.

Lo scopo principale della rassegna è quello di diffondere la cultura della Scienza, sia nei suoi aspetti classici che in quelli più attuali, nel tentativo di dare un’informazione corretta e comprensibile sulla ricerca scientifica anche in termini di impatto sociale e ambientale.

Giovanni Fiorentini, professore ordinario di Fisica Nucleare e Subnucleare, dal 1987 al 1990 a Cagliari e quindi fino al 2018 a Ferrara, ha svolto ricerche di tipo teorico, con particolare riguardo alle proprietà dei neutrini ed alle applicazioni della fisica nucleare a discipline diverse, come l’Astrofisica, le Scienze della Terra e la Medicina Nucleare. E’ autore di quasi 200 pubblicazioni, con indice H di circa 47.
Numerosi gli incarichi istituzionali presso l’Università di Ferrara, tra cui quello di Direttore dell’Istituto di Studi Avanzati IUSS-Ferrara 1391, struttura che coordina le attività di tutti i corsi di dottorato dell’Ateneo. Dal Gennaio 2017 al Novembre 2018 è stato membro del Consiglio Universitario Nazionale. Nell’ambito degli Enti Pubblici di Ricerca, è stato componente del Comitato Fisica del CNR, membro del consiglio direttivo dell’INFN, Direttore della Sezione INFN di Ferrara e quindi Direttore dei Laboratori Nazionali di Legnaro. In ambito extra-accademico, ha presieduto il Consorzio Futuro in Ricerca,
organismo di ricerca di diritto privato.

Depotenziata la lotta contro le ludopatie

Da: La segreteria del Gruppo consiliare M5S Comune di Ferrara

Dopo la recente delibera regionale nr. 68 del 21 gennaio 2019, che annacqua la lotta contro il gioco d’azzardo e le ludopatie , si può senz’altro affermare che la lobby dell’azzardo ha segnato un punto a proprio favore, lasciando ai cittadini il problema dell’azzardopatia che continua a gettare nella miseria intere famiglie e a caricare di costi il nostro sistema sanitario regionale
Ma il M5S di Ferrara, che negli ultimi anni ha lottato strenuamente con richieste di accesso agli atti, interrogazioni, mozioni e Ordini del Giorno contro il diffondersi della ludopatia…non ci stà.
Infatti, un Ordine del giorno del consigliere Claudio Fochi sollecita il Sindaco e l’attuale Giunta a prendere posizione contro la delibera citata e fare marcia indietro, se non altro per tener fede ai propri obiettivi.
Come si spiega nell’atto che alleghiamo, infatti, la delibera sopra citata inserisce nella legge regionale delle limitazioni al contrasto della ludopatia, che viene depotenziata, quali un periodo di proroga di ulteriori sei mesi alla delocalizzazione di macchinette slot e vtl dai luoghi sensibili nonché una inattesa tolleranza anche nel caso di apertura di nuovi luoghi sensibili nelle vicinanze di sale giochi dopo la loro delocalizzazione per “salvaguardare gli investimenti effettuati e tutelare il legittimo affidamento degli operatori economici”, come scrive la Regione, stabilendo che la norma non ha effetto “per un periodo congruo a consentire l’ammortamento degli investimenti effettuati, comunque non eccedente la durata massima di dieci anni”.
Insomma, tutto ciò si può configurare come un bluff dello spegnimento delle slot e vlt all’interno di bar e tabaccherie che, per una bizzarra interpretazione della normativa nazionale, potranno restare accese in pratica fino al 2021, per non parlare del bluff sui ticket redemption (veri stimoli più che subliminali che istigano i minorenni e i bambini all’abitudine del gioco d’azzardo) per i quali l’Assemblea Legislativa aveva vietato di consentirne l’utilizzo ai minori mentre la Giunta regionale li ha poi salvati con una discutibile delibera attuativa che ha indebolito il divieto o meglio l’ha vanificato.
Si predica bene e si razzola male. Ma, soprattutto, si devia dagli obiettivi iniziali per favorire gli operatori commerciali che ospitano macchinette per il gioco d’azzardo.
Ecco quindi che il M5S esorta Giunta e maggioranza a tenere fede, con coerenza e fermezza, agli impegni precedentemente assunti nei confronti della cittadinanza in tema di contrasto alle ludopatie e al gioco d’azzardo patologico, attivandosi ai fini di attenersi a quanto stabilito nella delibera regionale prima della recente modifica o integrazione.
Su queste tematiche dal forte impatto sanitario non ci sembra opportuno fare dei passi indietro.

La dodicesima ‘manovella d’oro’ assegnata al ‘valli e nebbie’

Da: ufficio stampa Officina Ferrarese

E’ un successo che si ripete per la dodicesima volta. Il club di motorismo storico, Officina Ferrarese anche quest’anno, esce dalla prestigiosa rassegna alle auto d’epoca, ‘Automotoretrò’ di Torino, con la ‘Manovella d’Oro’. Un riconoscimento che va alla manifestazione che, da trent’anni a questa parte, il club estense organizza: il ‘Valli e Nebbie’. Il presidente di Officina Ferrarese, Riccardo Zavatti, commenta entusiasta: «Si tratta di una grande soddisfazione, sia per il nostro club, che si conferma una punta di diamante a livello nazionale, sia per la nostra città». Sì perché il ‘Valli e nebbie’, è «un evento che la città attende ed è molto apprezzato sia dagli equipaggi ferraresi ma soprattutto da quelli provenienti da fuori Ferrara». Tant’è vero che, prosegue Zavatti, «per la trent’esima edizione, in programma quest’anno dal 29 al 31 di marzo, abbiamo già chiuso le iscrizioni per via del grande numero di richieste che abbiamo ricevuto». Peraltro «la ‘Manovella d’oro’ di quest’anno – prosegue Zavatti – è particolarmente significativa: riconosce infatti il nostro evento come migliore anche per l’apporto turistico che ne scaturisce. E, il fatto che il ‘Valli e Nebbie’ abbia primeggiato rispetto a tutte le iniziative portate avanti dagli innumerevoli club disseminati sul territorio nazionale, ci rafforza nella convinzione di portare avanti questa importante rassegna».

Riposizionamenti. Cosa chiede veramente la gente alla politica

Il nostro sistema di sviluppo, improntato alla (e sulla) crescita finanziaria, è profondamente sbagliato, crea disuguaglianze, funziona solo per pochi, non considera la condivisione, ignora la cooperazione e si basa su confusioni macroeconomiche e sul monopolio assoluto del sistema di informazione che ha il compito di oscurare qualsiasi notizia possa tendere a chiarire le dinamiche della creazione delle scelte politiche.
Fatta questa premessa, e considerato che siamo prossimi alle elezioni (europee e comunali), cosa si può pretendere da coloro che vogliano rappresentarci? Semplicemente che portino avanti delle proposte radicali, un cambio di prospettiva dal punto di vista antropologico, sociologico e culturale. Niente di particolarmente complicato, in fondo. L’importante è che non ci parlino del colore delle tende da attaccare alle finestre dell’edificio che sta crollando.
La gente comune si sta accorgendo che qualcosa non va nel rapporto che dovrebbe esistere tra promesse e realizzazione delle stesse. Nota che il sistema si sta avvitando su se stesso, che la crisi non passa, ma anzi si scorre da una recessione grave a una recessione meno grave, attraverso una recessione così così. La gente comincia a chiedersi se non ci sia qualcosa di sbagliato nelle ricette politiche ed economiche, e anche a interrogarsi sull’integrità di chi le ha portate avanti fino ad adesso. Addirittura (!) sta imparando a controllare su google se chi oggi promette sia già stato Presidente del Consiglio, Ministro o Sindaco, almeno dal 2008 a oggi.

Anche a Ferrara, certo. Il Pd non ha funzionato sulle grandi questioni, non ha rottamato, non ha diminuito la disoccupazione, non ha frenato la chiusura delle aziende, non ha difeso il risparmio, ma durante il suo interregno gli amministratori delegati sono rimasti al loro posto, la ricchezza non ha smesso di crescere, ma si è accentrata sempre di più, le banche esistono ancora, mentre i risparmi si sono volatilizzati e ci si sente meno sicuri nel proprio Paese, nella propria città e persino nella propria casa.
E la gente se ne sta accorgendo, anche a Ferrara. Si accorge che qualcosa non sta funzionando e si traveste da leghista perché chi vuole mantenere il potere sulle scelte sta fingendo ancora, ma in maniera diversa e, se possibile, più articolata.
Per certe persone, dal 2008 ad oggi, non è mai venuto il momento di prendersi qualche responsabilità, di uscire dallo schema “ce lo chiede l’Europa”, “lo impongono i mercati”, “non ci sono soldi” e via discorrendo. E non c’è tempo di farlo perché, come al solito, il tempo sta finendo e il cielo sta crollando sotto i colpi giornalieri dei carri armati fascisti e della destra oscura che ha osato persino elargire un reddito di cittadinanza agli italiani fannulloni, come mettono in guardia Forza Italia e la Confindustria.
Il tempo è di nuovo finito, e allora chi può spinge sulla solita nuova vecchia strada. Si grida “al lupo al lupo”, che oggi è Salvini mentre nel 2008 era lo spread e domani chissà, magari il rivoluzionario cubano Di Battista. Bisogna allora affrettarsi a firmare l’appello di Calenda che invita a stringere il legame con l’Unione Europea (premio Nobel per la pace nonostante le bombe e gli interventi armati nel mondo, nonostante la Grecia e la Bce), in maniera tale che tutto rimanga uguale senza rischiare di cambiare qualche principio di base alla struttura dell’inganno.

E Calenda, addirittura, si presenta come il nuovo che avanza, un nuovo che sarà sicuramente in grado di tirare dentro i refrattari della ‘verace’ sinistra di Leu, amica del popolo e dei diritti (purché non siano diritti sociali ovviamente), e, quindi, se vogliamo continuare a tenere la testa ben conficcata nella sabbia, dobbiamo firmare il suo appello ovviamente sostenuto dal Pd sempre attento a non smentirsi (LEGGI QUI), ignorando quello di Malvezzi per una economia umanista (LEGGI QUI).
Ma mentre aspettiamo un appello a nome dei cittadini e il sistema si avvita su stesso, qualcosa comincia a scricchiolare e a seguire il sentimento popolare. IlSole24ore titola “Recessione alle porte, il modello ‘solo export’ non funziona più” e sapete cosa vuol dire? Che possiamo cominciare a segnare qualche punto sulla strada della chiarezza e delle scelte fatte da qualche governo del recente passato. La soluzione non era quella che Monti ci aveva propinato, ma l’esatto contrario, ovvero non doveva essere “distrutta la domanda interna” (https://www.youtube.com/watch?v=LyAcSGuC5zc), come aveva dichiarato, ma andava sostenuta. Perché la ricchezza per un Paese è quello che riesci a creare e a trattenere nel tuo circuito interno. Viene prima l’economia del territorio, della regione, del Paese e poi la tua capacità di esportare l’eccesso. Perché quando un Paese si sviluppa attraverso l’esportazione, necessariamente qualcun altro è costretto ad importare e a svilupparsi di meno.
Esportiamo più formaggi a spese di chi produce formaggi in un’altra parte del mondo, ma il progresso reale sarebbe produrre gli stessi formaggi preoccupandosi che il Paese che li produce li possa acquistare altrimenti sarebbe (anzi lo è) come dire che i paesi africani sono ricchi e felici perché si ammazzano nelle miniere per estrarre diamanti che non potranno mai regalare alle mogli.

Un cambio di prospettiva, appunto. Cooperazione e sostenibilità umana e ambientale, invece che concorrenza sfrenata e legge del più forte che, come sa chi ha studiato un po’ di storia, rende il popolo semplice ragioniere del benessere altrui.
Il sistema scricchiola e Monti, Visco, Radio24 con Giannino provano a riposizionarsi (poco poco, giusto per dire che loro sanno e sono bravi anche se non fanno) ed ecco che in fondo la spesa pubblica, in periodi di recessione, si può fare. Quindi lo Stato potrebbe intervenire adesso, compromettendo la divina neutralità dello stesso, e spendere. Probabilmente lo dicono perché se il sistema si avvita troppo, allora banche, finanza e industriali ci rimettono qualcosa, mentre ieri, quando bisognava aiutare i piccoli imprenditori e i risparmiatori, non si poteva fare.
Dunque sbagliato affidarsi alla crescita attraverso le esportazioni e sbagliato vietare allo stato l’intervento in economia, ma questo non cambia il fatto che abbiamo dovuto sopportare, per politiche sbagliate, consolidamento fiscale (aumento delle tasse) e diminuzione dei salari e delle pensioni (oops… aumento della produttività). L’unica cosa che ci resta è il ricordo, per non cadere negli stessi errori davanti ad una scheda elettorale.
Ma la gente (sempre la stessa) se n’è accorta. Sta capendo che questo sistema non funziona, e qui sta il fatto nuovo (dispiace per il compagno Fratoianni, ma era meglio Che Guevara). La gente sta capendo e ha poche persone a cui affidarsi per portare avanti le proprie istanze, e allora si affida a Di Maio e Salvini che rispondono alla testa delle persone parlando con la pancia. Rispondono ad un sistema di sviluppo sbagliato, certo con mille contraddizioni e con la strategia del gambero, ma la gente si aggrappa a loro perché le cassiere sanno che la domenica è meglio stare con la famiglia, piuttosto che tenere aperta la coop. Ma il Pd, il partito del popolo, risponde che tenendo aperta la coop di domenica si assicurano più posti di lavoro, perché meglio lavorare di più, fare i turni di domenica, accettare limature a salari e diritti che stare in mezzo alla strada.
Ed è qui che la sinistra si perde e perde, perché dimostra ancora una volta che non vuole capire ciò che altri, invece, stanno capendo, si stanno risvegliando dal torpore e pretendono una reale attenzione che tanti, in particolare al Sud, faticano a credere stia venendo dalla Lega (Nord).

Qualcosa non va nella narrazione e ce ne stiamo accorgendo. La gente si è accorta che anche cedendo su salari e diritti come gli è stato chiesto dai partiti della sinistra in sintonia con Confindustria e il guru della finanza Serra (l’amico e consigliere di Renzi), anche aggrappandosi all’Europa della Germania, la disoccupazione è all’11% (mentre lì tende al 3%), le scuole ci cadono in testa, i libri lo Stato non li passa nemmeno per lo studio dell’obbligo, la sanità peggiora e i servizi diventano una chimera… Ma come? Confindustria e Pd e Forza Italia e Più Europa parlano di “industria 4.0” e dell’Europa che assicura i diritti, ma la tecnologia toglie lavoro ed esistono ancora gli straordinari?
Ma dove sono i diritti che il sistema finanziario-capitalista ci doveva assicurare, insieme al benessere e alla crescita esponenziale? Abbiamo meno tempo libero, meno servizi e nemmeno sappiamo più cosa aspettarci dal futuro, in questo disastro contemporaneo dove ognuno grida, etichetta e confonde senza freni. Non è più un diritto il lavoro e nemmeno la famiglia. La ricerca della produttività ci impone di lavorare facendo gli straordinari per comprare l’iphone ai figli che però ci sfuggono comunque e nonostante il registro elettronico. In questo pluridecennale disastro, il problema sarebbe il governo M5s-Lega?

La gente ha capito che non c’è niente da capire e stanno firmando una cambiale in bianco a chi sta dimostrando almeno un po’ di empatia nei loro confronti. E questo per colpa di chi ha venduto fumo per decenni, conformandosi e consolidando un sistema ineguale e a sviluppo verticistico, addirittura considerando quasi una sciocchezza la richiesta di più attenzione alla realtà di tutti i giorni, alla fatica di vivere la quotidianità, preferendo sbracciarsi per affari più “mediatici” come la barca in mezzo al mare che non trova un porto sicuro.
Ed allora, quando parla Salvini si riempiono le piazze semplicemente perché dà l’idea di voler andare, insieme a Di Maio, verso la riaffermazione della presenza dello Stato, di voler ridare centralità alla spesa pubblica, alla direzione politica della cosa pubblica, difendere la democrazia e lo spazio democratico attraverso la sovranità politica ed economica. E la gente apprezza perché comprende che non esiste il pericolo di una destra estrema al governo, fiuta l’inganno dell’esagerazione di gridare ad un pericolo razzismo nel Paese, sa che in Veneto e in Lombardia non è stato ripristinato il sabato fascista ma che, anzi e purtroppo, anche lì è ancora imperante il sistema di sviluppo neoliberista. E che si potrebbe fare meglio, certo la luce è altrove e non siamo ingenui, ma che Monti, Cottarelli, Visco, Giannino e Ilsole24ore hanno fatto e detto molto peggio di così.

Archivio: dichiarazioni di Mario Monti alla Cnn

in copertina illustrazione di Carlo Tassi

FERRARA VERSO LE ELEZIONI
Che fare per battere la società del rancore

Non posso che essere d’accordo con le riflessioni che Gaetano Sateriale ha fatto, nell’articolo apparso nei giorni scorsi su ferraraitalia.it, sul fatto che nella prossima tornata elettorale amministrativa della nostra città si gioca su un nuovo rapporto con i cittadini sui problemi reali che toccano la vita di ogni giorno e fra questi c’è inevitabilmente anche il problema sicurezza.
Se è vero che i partiti di destra, sulla scorta di un reale malcontento, fanno del tema della sicurezza il loro baluardo rivendicativo per attrarre più voti possibile, con slogan cari a tutto l’attuale governo, credo proprio che di sicurezza si dovrebbe parlare di più e a fondo, non tanto per contrastare il vessillo destrorso, che risolve il problema esclusivamente con la cacciata dei migranti dal paese – “devono andare a casa loro” – quanto piuttosto per ascoltare quei cittadini e le loro famiglie che da anni vivono situazioni di disagio in ragione di una gestione non coerente e condivisa di questo problema.

Il problema della sicurezza in città è stato affrontato, è vero, ma come?
Se ci troviamo ad avere anche l’esercito davanti alla stazione o pattuglie che girano ogni tanto in zona Gad e grattacielo, ma ancora persistono problemi di spaccio, prostituzione e delinquenza, la gente è per forza di cose inviperita dalla reale effettiva mancanza di interventi seri, costanti e definitivi. E’ altrettanto inevitabile che queste denunce diventino facile preda di rivendicazione da parte dei gruppi di destra che fanno propria questa rabbia e che riconducono il problema alla sola presenza degli immigrati, alimentando sempre più rancore e insoddisfazione adducendo il tutto a una amministrazione locale incapace.

Non sarebbe più opportuno riprendere l’esperienza già adottata in tempi passati, anche con formule operative nuove, prevedendo sistematiche presenze di agenti di polizia municipale che svolgano il proprio lavoro quotidianamente nei diversi quartieri e se necessario siano presenti anche di notte laddove se ne verifichi necessaria la presenza, appunto per problemi di delinquenza comune o altri fenomeni come spaccio e prostituzione? La presenza sistematica di queste figure potrebbe essere un deterrente, come fattore costante di vigilanza su tutto il territorio, oltre che elemento ‘educativo’ di una cittadinanza che ha bisogno di sicurezza, ma deve saper rispettare le norme di una convivenza civile fatta di regole precise e valide per tutti e non solo per gli immigrati.
So che da anni sull’integrazione tanti sono stati gli interventi sociali positivi del Comune rivolti a bambini, giovani e famiglie, in collaborazione con associazioni varie e volontariato, ma evidentemente il problema non è relegabile solo a questo aspetto. Si tratta di un problema complesso che riguarda Ferrara come tante altre città, addirittura in misura molto più consistente. Non dimentichiamo tuttavia che proprio questo problema si connette inevitabilmente anche con la crisi del mondo del lavoro, della disoccupazione giovanile, dello stallo in termini di sviluppo del mondo imprenditoriale che vive una situazione difficile, che è più in generale dell’intero paese.

Per quanto riguarda i programmi relativi alle prossime elezioni ho seguito i temi posti dalle nuove liste civiche proprio in materia di sicurezza e non solo. Ho cercato di seguire anche la recente prima uscita del Pd con cui si proponeva un serio confronto a livello civico senza pregiudiziali rispetto a eventuali candidature precostituite, poi proprio dentro al Pd e fuori dalla stessa area si è cambiato rotta: ci sono state proposte nominative che in parte contraddicono quanto pareva essere davvero un’apertura seria all’ascolto e al confronto con altri della sinistra ferrarese, in merito a un programma comune per la città.
Perché di questo sono convinta: se davvero questa strada non sarà percorribile (ed è già tardi) gli esiti non sono assolutamente scontati per quanto riguarda il governo della città nei prossimi anni.
Quali le prospettive quindi, quali le metodologie di confronto, di partecipazione e di contributo da offrire ai cittadini per un nuovo processo di rivitalizzazione della città, senza adottare i soliti slogan di cui tanto abusano i nostri governanti? Non dimentichiamo che non esiste solo il problema della sicurezza: ci sono altre importanti problematiche che sono assolutamente connesse a questa critica situazione sociale e che toccano da vicino la vita dei cittadini, dal funzionamento dei servizi sociali, ai servizi sanitari e ospedalieri (lunghe liste di attesa, consultori ormai alla stregua di ambulatori ecc.), ai servizi di cura rivolti ai bambini e agli anziani, alle crescenti e diffuse patologie condizionate dal rapporto con l’inquinamento ambientale in termini di aria, acqua e alimentazione; alla situazione critica del mondo del commercio e delle imprese ferraresi.
Che dire poi del mondo della scuola che subisce fenomeni di abbandono scolastico mai visti così elevati prima d’ora, della necessità di pensare a un nuovo modo di strutturare percorsi scuola-mondo del lavoro, anche in collaborazione con l’ Università, condividendo reali progetti attrattivi sul piano formativo e non solo prestazionale.
Sarebbe importante parlare anche del mondo dell’Università e della ricerca, che a Ferrara presenta sicuramente potenzialità all’avanguardia in termini di ricerche specifiche, ma non trova nell’innovazione imprenditoriale di qualsiasi settore, da quello agricolo, a quello medico e tecnologico, risposte, programmi e progetti nuovi che generino anche una possibile economia positiva sul territorio.

Parlare di tutto questo significa toccare la vita dei cittadini e soprattutto delle nuove generazioni che hanno a che fare con il grave problema della disoccupazione: molti giovani, pur in possesso di laurea, non riescono a integrarsi stabilmente in un contesto lavorativo e quando va bene, restano a carico delle famiglie per tempi troppo lunghi. Questo è un problema serio che va trattato, perchè non può essere ulteriormente lasciato ai margini di una ineluttabile situazione generale della precarietà del mondo lavorativo nazionale o europeo.
Che dire allora di una Ferrara che ha il triste primato della denatalità sia a livello regionale sia nazionale? Come stupirsi? Non ha a che fare anche con il fatto che le giovani generazioni non hanno redditi certi o sufficienti per far fronte alle responsabilità di una famiglia o addirittura anche solo per rendersi semplicemente autonomi? Se non vogliono, né possono assumersi l’onere di fare figli non siamo di fronte a una società dal destino molto incerto?
E’ vero, questa globalizzazione ha eliminato tutti i confini, ma ha anche marginalizzato le relazioni interpersonali, ha prodotto paradossalmente più solitudini e sta distruggendo il senso e lo scopo dell’essere una comunità.

Allora che fare anche nella nostra città per battere l’indifferenza, l’egoismo, l’autoreferenzialità e soprattutto l’aumento incredibile del clima di rancore nei confronti dell’altro? Il Censis sostiene che “una premessa della situazione dell’aumento del rancore sociale è da ricercarsi nella ingiustizia sociale diffusa”. La società del rancore ha un immaginario collettivo regressivo e chiuso, proiezione di paure personali, oggi ritenute “uniche degne di essere ascoltate come voce critica”. Non ci sono certo ricette facili per affrontare l’ attuale complessità ed è davvero semplicistica (per usare un eufemismo) quella formula che qualcuno urla rancorosamente… che potremmo vivere meglio solo cacciando gli immigrati a casa loro.
Concretamente, perché non riprendere in mano il discorso dei quartieri per riaggregare persone con diversi interessi, da quelli politici a quelli culturali, sociali ed economici, con capacità imprenditoriali, insegnanti, studenti, associazioni, per ridare vita a un confronto che nasca dai problemi dei territori, da un confronto serio fra la gente? Forse in questa direzione i nuovi modelli di comunicazione possono essere utilizzati davvero come strumenti di confronto delle idee e non solo come strumento di una pseudo relazione col mondo esterno come oggi avviene. Non sarebbe una scommessa da affrontare?
Chi aderisce a una nuova idea di sinistra che sta cercando di aggregare le persone sui temi di fondo sopra citati, dovrebbe fare un salto di qualità: dovrebbe puntare a uno spazio comune e aprirsi a tutti coloro che sui temi concreti offrono la disponibilità a dare un contributo senza pregiudiziali di sorta, pena la vanificazione dei sogni e di qualsiasi progetto di lavoro futuro per tutta la comunità. Ciò vale per il Pd come per le liste civiche e per tutte quelle persone che vorrebbero dare un contributo e non sanno cosa fare e a chi rivolgersi. Forse c’è ancora spazio per guardarsi intorno senza rancore.