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Giorno: 8 Marzo 2019

Coldiretti: Un plauso ai comuni che si impegnano attivamente contro il problema della nutrie

Da: Coldiretti Ferrara – Ufficio Stampa

Tassinari (presidente Coldiretti Ferrara): serve azione congiunta e coordinata per limitare il problema che sta scoppiando in tutto il territorio. Bene l’azione dei Comuni che sono a fianco dei cittadini e degli agricoltori.
 
Per Coldiretti il problema della presenza delle nutrie nelle nostre campagne è complesso ed abbiamo necessità di fare uno sforzo comune per arginare i danni al territorio.
“Siamo esasperati da una situazione che evidenzia problematiche irrisolte da tempo, e che anzi paiono peggiorare – evidenzia il presidente di Coldiretti Ferrara, Floriano Tassinari – dato che sino ad ora non si è individuato nessuno strumento realmente efficace per contenere la nutria nei nostri territori. È sotto gli occhi di tutti il proliferare esponenziale di questo roditore con i conseguenti crescenti danni al territorio, oltre che alle coltivazioni. Di fatto – evidenzia ulteriormente Tassinari – la presenza di questi animali mette a dura prova le infrastrutture della bonifica, con aggravio delle manutenzioni di argini e canali e delle strade adiacenti, con rischio per cittadini, agricoltori ed operatori del settore, nel transitare con i propri mezzi su arginature degradate dallo scavo delle tane, o nel ritrovarsi sulle strade di fronte ad animali di taglia anche consistente che possono causare danni o provocare manovre pericolose. Per questo, allorquando riceviamo segnalazioni anche di numerosi cittadini – conclude Tassinari – riconosciamo lo sforzo di alcuni Comuni nel fare quanto di loro pertinenza attraverso ordinanze e coordinamento con Polizia Provinciale e coadiutori, che sono gli elementi operativi necessari per limitare la popolazione di questo roditore, ma vogliamo sollecitando tutti i sindaci e gli enti interessati, prima di tutto la Regione, a fare altrettanto, a salvaguardia prioritaria del territorio, dell’incolumità dei cittadini e della tutela dell’ambiente. A nostro avviso manca una soluzione legislativa che disciplini in modo più razionale i possibili interventi, ma in attesa di ciò pensiamo sia utile e necessaria l’attività di chiunque segnali la presenza delle numerose colonie e delle tane, rivolgendosi alla Polizia Provinciale, anche con segnalazioni fotografiche georeferenziate sul sito www.ecouniamoci.it o ai nostri uffici che sono disponibili all’inoltro delle segnalazioni”.

Junior! Pomeriggi a Teatro: Burattini e Pupazzi in scena a San Giuseppe

Da: Organizzatori

Ultimi appuntamenti con la rassegna Junior! Pomeriggi a Teatro, giunta alla settima edizione, e che per il secondo anno consecutivo ha unito i territori di Comacchio e Ostellato, con grande gradimento ed affluenza da parte del pubblico di tutte le età. Il penultimo appuntamento in programma avrà luogo domenica 10 marzo, presso il Teatrino Parrocchiale di San Giuseppe (in Piazza Rimembranza, a fianco della Chiesa). A partire dalle ore 16 il pubblico potrà ammirare il lavoro di un artista di grande spicco della scena nazionale ed europea: si tratta di Alberto de Bastiani, burattinaio trevigiano con alle spalle una lunga carriera artistica, che a San Giuseppe presenterà Storie di Lupi, uno dei cavalli di battaglia del suo repertorio.
Uno spettacolo scritto dallo stesso de Bastiani assieme a Giovanni Trimeri, e messo in scena con scenografie, burattini e pupazzi realizzati da Michele Callegher e Jimmi Davies. Il testo prende spunto dalla figura nel lupo in celebri fiabe come quelle di Cappuccetto Rosso e dei Tre Porcellini, come spiega lo stesso autore e protagonista: ‘Poveri lupi, bastonati e maltrattati sempre affamati ed evitati da tutti. Ma sono proprio così cattivi? Fanno così paura? Di sicuro non sono molto fortunati. Vi ricordate di quel lupo che bussò alla porta dei tre porcellini? Poverino. E di quello che incontrò nel bosco Cappuccetto Rosso? Brutta giornata quella..
Ma finalmente anche il lupo potrà dire la sua, raccontarci queste storie in prima persona, darci la sua versione dei fatti.’ Burattini, pupazzi, narrazione e musica dal vivo sono gli ingredienti usati per raccontare due famose favole e parlare in modo semplice e divertente di rispetto della diversità.
Lo spettacolo, ad ingresso gratuito, è adatto a tutti gli spettatori a partire dai 3 anni di età.
Il programma della rassegna Junior! terminerà domenica 17 marzo a Volania, con le avventure di Fagiolino e Sganapino presentate dai burattini di Massimiliano Venturi. Il programma completo della rassegna Junior! è disponibile sui siti www.sipariostellato.it e www.comacchioateatro.it. Infoline 349 0807587. Per ricevere aggiornamenti sulle prossime attività è possibile seguire le pagine Facebook ‘Comacchio a Teatro’ e ‘Sipariostellato’

Domenica 10 marzo +Europa davanti ai supermercati per difendere le aperture domenicali

Da: Mario Zamorani, Coordinatore di +Europa di Ferrara

Domenica 10 marzo +Europa sarà in piazza per tutelare la libertà economica di negozianti e consumatori contro le chiusure obbligatorie dei negozi di domenica e nei festivi.

In particolare saremo in Via Mazzini davanti alla Coop dalle 10.00 alle 11.30 e in Via Garibaldi davanti alla Conad dalle 11.30 alle 13.00. E distribuiremo il volantino che si trova in allegato.

I sostenitori delle chiusure ci accusano di trascurare i problemi che l’apertura domenicale comporta per i lavoratori, gli abusi, le ingiustizie che sorgono in molte realtà. Non è così.

Semplicemente, noi pensiamo che i problemi di relazioni tra datore di lavoro e dipendenti non si devono risolvere vietando agli imprenditori di lavorare e cancellando decine di migliaia di posti di lavoro.

Le soluzioni vanno trovate a livello di relazioni industriali, ed è in quell’ambito che governo, sindacati e associazioni datoriali devono fare il loro lavoro.

In particolare, si possono e si devono fare proposte per un trattamento più equo e meglio remunerato di chi lavora di domenica o nei festivi.

Poiché la regolamentazione attuale è quasi tutta a livello di contratti collettivi, non si potrà risolvere tutto per legge e molte proposte richiederanno un accordo sindacale.

Qui sotto, trovate alcune delle proposte sulle quali +Europa intende sollecitare le associazioni datoriali e sindacali, e spera che anche il governo si attivi:

– attualmente i contratti collettivi prevedono una maggiorazione del 30% per il lavoro domenicale e festivo: noi proponiamo di aumentarla fino al 40%, magari graduando l’aumento in ragione del numero di domeniche e giorni lavorativi effettivamente lavorati;

– Sempre a livello di contratti collettivi, si dovrebbe imporre l’adozione di turni più omogenei, introducendo un tetto massimo di domeniche/festività lavorate, soprattutto per coloro che sono stati assunti dopo la liberalizzazione, che nella maggior parte dei casi hanno per contratto il riposo in giornata diversa dalla domenica e finiscono per questo a lavorare molte più domeniche degli altri;

– A livello normativo, si potrebbe introdurre una tassazione ridotta a favore dei lavoratori per il lavoro prestato nelle giornate domenicali e festive;

– Sempre a livello normativo, si potrebbero introdurre strumenti di welfare per venire incontro ad alcuni dei problemi che derivano dal lavoro domenicale e festivo (voucher per baby sitting, assistenza agli anziani, attività nel tempo libero, etc.).

Sono solo alcune delle proposte sulle quali ci stiamo confrontando, ma perché siano applicabili, occorre che il lavoro domenicale e festivo esista ancora.

Omaggio al Duca Rione S. Paolo

Da: Rione San Paolo – Segreteria

Inizia domani Sabato 9 marzo alle ore 17 nel cortile del Castello Estense la stagione degli Omaggi al Duca.

Sarà il Rione San Paolo, Contrada vincitrice del Palio di San Giorgio nel cinquantennale della fondazione dell’Ente Palio, ad esibirsi per primo e, come da programma già approvato, metterà in scena anche il Giuramento per cui si allega un riassunto.

La scelta di portare in scena il Giuramento, fermo restando la decisione del Comitato Esecutivo di martedì 5 c.m. di non assegnare il premio Nives Casati, scaturisce dalla volontà di dimostrare quanto questa manifestazione stia a cuore ai figuranti, e non solo, della contrada bianconera. L’assenza di una valutazione, che quest’anno sarebbe stata data da una commissione di nove esperti in rappresentanza delle otto contrade e della Corte Ducale, è un significativo impoverimento che non deve tradursi in un impoverimento degli spettacoli offerti alla città e ai turisti. Per questo continueremo ad innalzare convinti ed orgogliosi il grido: Este Viva, San Paolo Viva!

Una rivisitazione del mito di San Giorgio

Il Rione San Paolo propone una rivisitazione del famoso mito di San Giorgio, il Santo cavaliere che sconfisse il drago e salvò la principessa, narrata attraverso le memorie di un anziano frate. Costui, cogliendo le preoccupazioni per le sorti del Ducato nelle preghiere affrante della Duchessa Eleonora d’Aragona, decide di confortarla con un racconto le cui vicende sono tutt’altro che scontate: San Giorgio infatti è rappresentato come un giovane contadino, buono d’animo ma pavido, fresco di nozze con la sua amata, mentre il Drago è incarnato da uno spietato condottiero assetato di sangue. La paura del giovane protagonista inizialmente gli impedisce di salvare la sua principessa dalla crudeltà del terribile nemico… ma proprio quando tutto sembra perduto, la fede risveglia in San Giorgio il coraggio di affrontare il malvagio Drago, per difendere ciò che gli è caro. Riuscirà il Bene a trionfare sul Male?

Apertura straordinaria laboratorio nel quadrivio rossettiano

Da: Organizzatori

Domenica 10 marzo 2019 il Liceo Ariosto e Arch’è Associazione Culturale Nereo Alfieri, in collaborazione con la Contrada di San Benedetto, riaprono al pubblico i cancelli del Laboratorio Didattico di Archeologia Urbana Nereo Alfieri, un anticipo delle consuete iniziative primaverili. Ingressi da c.so Biagio Rossetti 4 e da c.so Ercole I d’Este25a. Aperto dalle 10 alle 13.
In mattina, nell’ampio prato del laboratorio, viene ospitata la gara valevole per il campionato Arco Storico Emilia Romagna, organizzato dalla vicina Contrada di San Benedetto. E’ visitabile tutta l’area che comprende i 15 pannelli che documentano sia le attività didattiche, sia la storia dell’attiguo Palazzo, il primo realizzato nell’Addizione Erculea e ora in attesa di restauro.
Ricordiamo che, negli anni ’70, il famoso l’architetto Carlo Melograni e la sua “equipe” hanno progettato la nuova sede del liceo classico Ariosto come “un padiglione in un giardino”, sugli spazi che nel Rinascimento appartenevano a Palazzo da Castello-Prosperi-Sacrati e li hanno delimitati, verso corso Ercole I d’Este, con un muro, realizzato su modello di quello che recintava il giardino del Palazzo rinascimentale, e verso corso Biagio Rossetti mantenendo il muro storico e riaprendo il portale da cui si entrava con le carrozze.
Ingresso libero;chiuso in caso di pioggia.

Come cureremo i tumori nei prossimi 10 anni? Mercoledì a Bologna esperti, pazienti e Istituzioni della Regione ER fanno il punto sulla lotta alle malattie oncologiche

Da: Ufficio Stampa Pro Format Comunicazione srl

Bologna, 8 marzo 2019 – La Regione Emilia-Romagna è pronta per ‘accogliere’ l’onda dell’innovazione in oncologia e garantire l’accesso alle terapie più appropriate ai propri cittadini?
È questo il quesito al quale cercheranno di dare una risposta clinici, esperti in management e rappresentanti dei pazienti e delle Istituzioni regionali dell’Emilia-Romagna nel corso del Tavolo regionale di confronto aperto al pubblico “Oncologia: passaggio al futuro” che si terrà mercoledì 13 marzo alle ore 15.00 alla Sala degli Anziani del Palazzo D’Accursio, in Piazza Maggiore 6.
L’incontro, promosso da Pro Format Comunicazione con il contributo non condizionato di AbbVie, è realizzato con il patrocinio del Comune di Bologna e con il contributo scientifico dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
L’onda dell’innovazione farmacologica in oncologia e onco-ematologia partita all’inizio del millennio con l’avvento delle prime terapie a bersaglio molecolare, grazie alla ricerca, è arrivata fino ad oggi allo sviluppo di terapie sempre più efficaci. Meccanismi d’azione mirati a bersagli sempre più selettivi hanno consentito di realizzare un approccio di medicina personalizzata: una rivoluzione che ha contribuito a cambiare notevolmente l’approccio alla cura dei tumori solidi e del sangue con un forte bisogno terapeutico, che sta proseguendo e che proseguirà con il prossimo arrivo di nuove e importanti opzioni di trattamento.
La possibilità di coniugare l’accesso all’innovazione terapeutica in oncologia ed onco-ematologia con la sostenibilità dei Servizi Sanitari Regionali rappresenta un tema di grande rilevanza nell’attuale scenario della politica sanitaria, sul quale discuteranno i partecipanti al Tavolo di confronto:
Felice Bombaci, Responsabile gruppi pazienti AIL – Associazione Italiana contro le leucemie – linfomi e mieloma Onlus
Anselmo Campagna, Responsabile Servizio Assistenza Ospedaliera, Regione Emilia-Romagna
Federico Fucetola, Direttore Market Assess and Government Affairs, AbbVie
Giuseppe Longo, Coordinatore clinico del Gruppo Regionale Farmaci Oncologici (GReFO), Regione Emilia-Romagna
Anna Maria Marata, Coordinatore Commissione regionale del farmaco, Servizio Assistenza Territoriale, Regione Emilia-Romagna
Valentina Solfrini, Governo del farmaco e dei dispositivi medici, Servizio Assistenza Territoriale, Regione Emilia-Romagna
Giuseppe Turchetti, Istituto di Management Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Coordinatore scientifico dell’evento

Concorso per un posto categoria C a tempo pieno e indeterminato

Da: Organizzatori

L’Ufficio Unico del Personale dell’Unione Terre e Fiumi comunica che è indetto un concorso pubblico per esami per la copertura di n. 1 posto di “Esperto/Istruttore Attività Amministrative Contabili”, categoria giuridica C, a tempo pieno e indeterminato presso il Settore Amministrativo, Segreteria e Comunicazione – Servizi Demografici, Anagrafe, Stato Civile, Elettorale del Comune di Copparo. Il bando è pubblicato nella sezione concorsi sul sito del Comune di Copparo e dell’Unione Terre e Fiumi.

Infrastrutture. Alla vigilia della manifestazione contro il blocco delle infrastrutture in Emilia-Romagna, il ministro Toninelli invita a Roma Regione, Comune e associazioni imprenditoriali

Da: Agenzia Stampa regione Emilia Romagna

Bologna – “Ho ricevuto ora una lettera dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, con la quale mi invita al Ministero per illustrare quello che definisce il ‘nuovo progetto alternativo del Passante autostradale di Bologna’ e discutere di altre ‘infrastrutture’ in Emilia-Romagna. E’ il caso di dire “finalmente”: dopo mesi di silenzi e non risposte. Sarò a Roma, assieme al sindaco Merola e alle associazioni imprenditoriali, per sostenere le ragioni del nostro territorio affinchè si sblocchino quegli interventi infrastrutturali che sono necessari per lo sviluppo dell’Emilia-Romagna. Credo che questo sia il primo risultato della manifestazione di domani, che ovviamente confermiamo, per chiedere investimenti e sviluppo per la nostra regione e per il Paese”.
E’ il commento del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla lettera del ministro Danilo Toninelli che – a 24 ore dalla annunciata manifestazione promossa da Regione, Comune di Bologna, Città metropolitana e rappresentanze del mondo dell’impresa e del lavoro per lo sblocco da parte del Governo di infrastrutture già finanziate – ha programmato un tavolo di confronto con le Istituzioni e le associazioni economiche di categoria.
“Dopo il silenzio assordante dei mesi scorsi – ha concluso il presidente- prendo atto che, a ridosso dell’evento che abbiamo promosso, il ministro ha deciso di incontrarci. Andremo certamente all’incontro, forti delle ragioni che da sempre sosteniamo e supportati dalla grandissima adesione che la manifestazione di domani sta registrando. Ascolteremo, come è giusto e naturale che sia, e poi risponderemo. Ricordo che parliamo di opere già concordate con lo Stato, integralmente finanziate e che hanno superato positivamente la valutazione di impatto ambientale: se il Ministero ha elementi nuovi li valuteremo e poi chiederemo di portarli nelle sedi e nelle procedure che la legge fissa”.

Attività produttive. Silicon Valley, due nuovi bandi per startup e Pmi tecnologiche dell’Emilia-Romagna: in quattro anni 70 aziende emiliano-romagnole hanno partecipato ai progetti

Da: Agenzia Stampa regione Emilia Romagna
Nuove opportunità per facilitare l’internazionalizzazione delle imprese emiliano-romagnole. Costi: “Siamo l’unica Regione in Italia ad avere un presidio nell’area californiana. Positive gran parte delle esperienze già realizzate”
Bologna – Andare in Silicon Valley per realizzare una vera e propria esperienza sul campo, là dove si concentra il maggior numero di opportunità e conoscenze nei settori più avanzati e innovativi. Poi ritornare in Emilia-Romagna per far crescere e rafforzare la propria impresa. Proprio per questo, dopo le esperienze positive degli anni scorsi nell’area californiana, la Regione mette a disposizione fondi per 150 mila euro complessivi per erogare i servizi gratuiti alle imprese ammesse ai programmi e, in collaborazione con Aster, lancia due nuovi bandi per supportare le imprese nelle attività di internazionalizzazione e ricerca di investitori e partner. Già nei prossimi mesi, una delle misure punta a realizzare un incontro con un pool di investitori statunitensi che saranno in missione a Bologna il prossimo giugno.
“La Regione è l’unica realtà italiana che da tempo ha un presidio permanente in California, a disposizione di imprese e startup emiliano-romagnole. La Silicon Valley- afferma l’assessore alle Attività produttive, Palma Costi- è il centro nevralgico dell’ecosistema mondiale di startup e innovazione dove si concentrano risorse per investimenti, ricerca, partner strategici e contatti commerciali globali, ambiente nel quale le nostre startup e imprese possono rafforzarsi e crescere per sviluppare poi in Emilia-Romagna con ancora maggiori prospettive le proprie imprese e ampliare il business. La struttura oltre oceano ha l’obiettivo di creare una rete di contatti solida su cui fare affidamento per la ricerca di capitali e per far crescere le imprese rendendole di successo. A oggi sono una settantina le realtà che grazie alla Regione sono andate in Silicon Valley: la maggior parte hanno sfruttato positivamente l’esperienza”.
I bandi 2019 in dettaglio
Il primo bando (Business match program), dedicato a 8 piccole e medie imprese (Pmi) tecnologiche emiliano-romagnole, offre la possibilità di partecipare a un percorso di business match in Silicon Valley dal 18 al 22 novembre 2019. Le domande per partecipare debbono essere presentate entro il 9 maggio 2019. L’obiettivo è far incontrare le imprese con potenziali partner o buyers in Silicon Valley. Il programma, che si avvale del supporto di un partner americano, prevede diverse fasi operative: dalla formazione specifica fino a momenti dedicati alle strategie di mercato, dalla partecipazione a eventi con investitori fino a incontri con possibili partner. Al termine del programma e per i mesi successivi, le imprese beneficiarie verranno supportate nelle attività della missione. Il bando è aperto a imprese dei settori: Automotive technologies, Building & construction, Data security, Data storage, Energy, Enterprise software, Fintech (financial technologies), Food, Nutritional sciences, AgTech (agricultural technologies), Industry 4.0 e Health & medicine.
Il secondo bando (Incoming program) è un percorso dedicato a un massimo di 30 piccole e medie imprese emiliano-romagnole con lo scopo di far loro incontrare un pool di 10 investitori provenienti dalla Silicon Valley, per presentare aziende e prodotti durante l’edizione 2019 di Research to Business in programma il 6 e 7 giugno a Bologna. Le domande per partecipare devono essere presentate entro il 15 aprile 2019.
L’incoming program avrà la durata di quattro giorni: due di attività preparatorie in vista dell’incontro e delle presentazioni con gli investitori americani. Al termine dell’Incoming program e per i mesi successivi, le imprese verranno supportate nelle proprie attività commerciali.
Le precedenti esperienze
Dal 2015 a oggi, la Regione, attraverso il presidio di Aster, ha accompagnato più di 70 imprese tecnologiche (Pmi e startup) in Silicon Valley tramite programmi regionali per l’introduzione all’ecosistema dell’area e l’apertura dei primi contatti, per l’organizzazione di incontri business to business con potenziali partner statunitensi e per offrire alle imprese interessate un ufficio e un punto di riferimento a San Francisco. Obiettivo generale di queste attività è sempre quello di dare alle imprese regionali (startup e Pmi) gli strumenti e i contatti per aprire un canale di mercato in Silicon Valley per riportarne in frutti in Emilia-Romagna.

Sanità e ricerca. Oncologia, malattie infettive, neuroscienze e scienze chirurgiche: anche quest’anno l’Emilia-Romagna è prima in Italia per numero di progetti e borse di studio approvati e finanziati.

Da: Agenzia Stampa regione Emilia Romagna
Resi noti gli esiti del bando del ministero della Salute 2018. Nove progetti di ricerca delle Aziende sanitarie e altrettanti degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, oltre a 5 borse di studio per ricercatori under 33
Bologna – Emilia-Romagna in cima alla classifica del bando per la ricerca finalizzata 2018 (fondi 2016-2017), indetto dal ministero della Salute. Anche quest’anno la Regione è prima per numero di progetti presentati (147) e per quelli approvati e finanziati (23, oltre l’11% del numero complessivo), cui va un pacchetto di risorse da 8 milioni di euro. Si tratta, nel dettaglio, di 18 progetti di ricerca clinica e 5 borse di studio (starting grant) per ricercatori alla prima esperienza, con età inferiore ai 33 anni.
A livello nazionale sono stati erogati più di 93 milioni, destinati a finanziare 197 progetti di ricerca e 38 borse di studio under 33.
“È un risultato che ci rende orgogliosi, perché premia i nostri ricercatori e tutto il nostro sistema sanitario- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Un riconoscimento importante al valore dell’innovazione e della ricerca in sanità, su cui noi puntiamo fortemente e su cui tutto il Paese deve continuare a investire. Non c’è futuro senza ricerca: come Regione ci crediamo- sottolinea Venturi- e facciamo la nostra parte”.
Sono ancora in corso, intanto, le procedure di valutazione dei “Programmi di Rete” per creare gruppi di ricerca finalizzati allo sviluppo di studi altamente innovativi e caratterizzati dall’elevato impatto sul servizio sanitario nazionale. “Ai risultati, già estremamente positivi, per la ricerca finalizzata- conclude Venturi- potremmo affiancare quelli dei Programmi di Rete, con altri due progetti co-finanziati dal ministero e dalla Regione su tematiche di grande interesse, relative all’uso appropriato di antibiotici e ai nuovi approcci, metodologici e valutativi, per il paziente terminale”.
Ricerca clinica in primo piano
Diciotto, dunque, i progetti dell’Emilia-Romagna approvati, soprattutto nei campi della ricerca clinica in oncologia, neurologia, malattie infettive e microbiologia e nelle scienze chirurgiche, a cui vanno complessivamente quasi 7,4 milioni di euro. 9 sono stati proposti – attraverso la Regione, che ha la responsabilità di validarne la rispondenza con quanto richiesto dal bando – dalle Aziende sanitarie e 9 arrivano dai quattro Irccs dell’Emilia-Romagna. Mentre agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico i finanziamenti (3,9 milioni) vengono attribuiti direttamente, i restanti 3,4 milioni vanno alla Regione, in qualità di destinatario istituzionale, che li trasferirà a sua volta, in base ad apposite convenzioni, alle Aziende sanitarie.
I progetti finanziati, per Aziende e Ircss di riferimento
I 9 progetti che hanno come destinatario istituzionale la Regione riguardano i ricercatori delle Aziende Ospedaliero-Universitarie di Bologna (5 progetti per un totale di 2,17 milioni), Modena (1 progetto, 208 mila euro), Ferrara (1 progetto, 350 mila euro), Parma (1 progetto, 360 mila euro) e l’Azienda sanitaria locale di Ferrara (1 progetto, 360 mila euro). Due rientrano nella categoria “Progetti ordinari di ricerca finalizzata”, 7 in “Giovani ricercatori”.
I 9 progetti degli Irccs, e i relativi finanziamenti (totale 3,9 milioni), risultano così distribuiti: 3 sono dell’Istituto delle Scienze Neurologiche del Bellaria di Bologna (Ausl di Bologna), a cui vanno complessivamente 1 milione 350 mila euro; 2 dell’Arcispedale di Reggio Emilia (per un finanziamento di 784 mila di euro circa); 2 dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna (886 mila euro), 2 dell’Istituto Scientifico Romagnolo di Meldola (897 mila euro circa).
Tra i 18 progetti di ricerca, 8 sono quelli innovativi, mirati all’avanzamento delle conoscenze, mentre 10 riguardano il trasferimento di innovazioni nella clinica e nei servizi sanitari. I progetti per l’avanzamento delle conoscenze riguardano, come ambiti, le malattie infettive e microbiologia (2 progetti), l’oncologia, le neuroscienze, l’endocrinologia, le malattie dell’apparto digerente, la prevenzione del rischio e i comportamenti per la salute, la scienza molecolare (1 progetto in ciascun ambito).
I progetti clinico-assistenziali e organizzativi sono mirati allo studio di nuove strategie di screening, diagnostiche e terapeutiche in oncologia (3 progetti), neuroscienze (3) valutazione di tecniche innovative di imaging o chirurgiche (2), valutazione di nuove strategie diagnostiche e terapeutiche in ambito cardiovascolare e patologie muscoloscheletriche (2 progetti).
Le borse di studio per gli under 33
I progetti che vedono come vincitori ricercatori con età inferiore a 33 anni sono 5, con un finanziamento complessivo di 650 mila euro: 2 dell’Ausl di Bologna, 1 dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, 1 dell’Arcispedale di Reggio Emilia e 1 dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna; a ogni progetto vanno 130 mila euro. /CV

Festa della donna – Copparo

Da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, si svolgerà sabato 9 marzo la “Passeggiata della mimosa” per le vie del centro, ricordando le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora oggetto in tutte le parti del mondo, con partenza alle ore 15 davanti al Palazzo Comunale.
Alle ore 17 il programma proseguirà presso il Centro Servizi al Cittadino (atrio comunale, via Roma), con “Aperitivo con l’Autore”, incontro letterario con Susanna Garuti che presenterà il suo libro: ”Come le donne diventeranno libere. Socialismo ed emancipazione nel giornale della ferrarese Rina Melli: Eva (1901-1903)”, editrice Socialmente; dialogherà con l’Autrice Anna Quarzi, presidente Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.
Le iniziative, libere e gratuite, sono a cura della Biblioteca Comunale Anne Frank,in collaborazione con Pro Loco Copparo e con il patrocinio della Commissione Consiliare
Pari Opportunità del Comune di Copparo. La cittadinanza è invitata a partecipare.

Congiunto gruppi civici di Ferrara

Da: La Città Che Vogliamo Ferrara

I gruppi civici Addizione Civica, Il Battito della Città e La Città che Vogliamo, in seguito ad un incontro comune dei propri aderenti, hanno deciso di avviare un lavoro condiviso sui temi programmatici in vista delle prossime elezioni amministrative. Nati con proprie specificità, hanno riconosciuto di essere accomunati dalla dimensione partecipativa, aperta ed inclusiva dei rispettivi percorsi, che spesso si sono già intersecati.
Per questo hanno valutato di aprirsi ad un confronto reciproco sulle proposte emerse, con l’obiettivo di verificare la possibilità di farne una sintesi che possa essere elemento di ulteriore allargamento e convergenza con chiunque sia interessato e ne condivida i valori.

Addizione Civica
Il Battito della Città
La Città che Vogliamo

CIA Ferrara – Stop all’impianto per la lavorazione dei fanghi di depurazione a Portomaggiore

Da: Ufficio Stampa CIA Ferrara

Il nostro territorio non è “banale” o “disagiato” come indica l’azienda che vuole realizzarlo, anche a discapito dell’impatto ambientale sui terreni
FERRARA, 7 marzo 2019 – Cia – Agricoltori Italiani Ferrara condivide le preoccupazioni del comitato “NO FANGHI” Portomaggiore-Argenta, che sta portando avanti una battaglia per impedire la realizzazione di un impianto per la produzione di fertilizzanti da fanghi di depurazione, in località Portoverrara di Portomaggiore. Nelle ultime settimane l’associazione ha valutato attentamente il progetto e ha deciso di chiedere che l’iter sia fermato, appellandosi a un principio di precauzione già invocato nei mesi scorsi.

“Un territorio fortemente vocato alle produzioni agricole di pregio – ha spiegato Gianfranco Tomasoni, allevatore di Bando di Argenta e membro di giunta di Cia Ferrara – non può vedere compromessa la propria immagine a causa di un insediamento industriale certamente non strategico, che rischierebbe di alterare la percezione dei consumatori sulle nostre eccellenze agricole. Penso, ad esempio alle diverse varietà di pere, l’Abate in primis, che vengono esportate in tutto il mondo, agli asparagi e al cocomero, solo per citare alcune produzioni del territorio. Il mondo agricolo si confronta quotidianamente con la sfida della sicurezza alimentare e dobbiamo garantire che i prodotti dei campi abbiano standard qualitativi assoluti. La costruzione dell’impianto, inoltre, causerebbe dei seri problemi alla viabilità – sono stimati infatti 5.704 mezzi/anno nel periodo di maggior attività e di 832 mezzi/anno nel periodo di minore attività – su strade già dissestate per la scarsa manutenzione, e avrebbe un effetto negativo sull’ecoturismo, provocando un generale disagio per l’economia, le aziende e i cittadini.

Una cosa che ci ha fatto davvero arrabbiare, leggendo la richiesta di costruzione dell’impianto – continua Tomasoni – sono le motivazioni che hanno spinto l’azienda a scegliere proprio il nostro territorio. L’hanno definito “banalizzato”, “fortemente atropizzato”, “senza alcun elemento naturale di pregio o eccellenza”. Un luogo, dunque, sul quale realizzare qualunque cosa a discapito dell’ambiente. Tanto è banale. L’azienda, però, sembra dimenticare completamente che siamo a ridosso del Parco del Delta, un luogo dichiarato Patrimonio MAB (Man and the Biosphere), proprio per il suo grande valore ambientale. E negli anni si è cercato di valorizzarlo attraverso un turismo “lento”, che prevede la fruizione delle zone rurali per osservare la natura e magari degustare una delle nostre produzioni agroalimentari d’eccellenza.

Qui – conclude Tomasoni – di “banale” non c’è proprio nulla. Il lavoro delle aziende agricole non è banale e nemmeno le esigenze dei residenti. Speriamo che la realizzazione di questo impianto venga bloccato, per il bene di tutti coloro che vivono e amano il loro territorio e per le filiere agroalimentari, le uniche in grado di garantire occupazione e sviluppo”.

Il presidente nazionale Fipe, Stoppani a Ferrara – rapporto sui Consumi promosso da Ascom e Fipe Confcommercio – 11/03 ore 15.00 in sede Ascom

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Sarà il presidente nazionale di Fipe Confcommercio, Lino Enrico Stoppani ad intervenire all’appuntamento previsto per lunedì 11 marzo a partire dalle ore 15 in sede Ascom Ferrara (sala conferenze al I piano in via Baruffaldi 14/18 in città) per illustrare il “Report Annuale” sulla Ristorazione (riferito al 2018) promosso dalla Federazione dei Pubblici Esercizi e riguardante gli stili alimentari degli italiani.
Stoppani, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente nazionale vicario di Confcommercio, avrà con se Roberto Calugi direttore della Fipe nazionale.
Il pomeriggio di lavori sarà introdotto dai saluti istituzionali prima di Giulio Felloni presidente provinciale di Ascom Ferrara e vicepresidente regionale di Confcommercio e poi di Matteo Musacci, presidente provinciale e regionale di Fipe. Poi si entrerà nel vivo con la relazione tecnica Calugi: dal Rapporto annuale Fipe si evince che è sempre meno il tempo dedicato al cibo anche se cresce la consapevolezza che alimentazione e salute sono legate a doppio filo: infatti il 91,7 % degli intervistati dichiarano che la salute ed il benessere dipendono da ciò che si mangia eppure il 36% è in sovrappeso od addirittura obesa (11%). Un tempo medio sempre minore quello da dedicare alla preparazione dei pasti ed al loro consumo (rispettivamente 37 e 29 minuti) che denota uno stile di vita sempre più in corsa tant’ è che sempre più ci si affida al food delivery. Mettersi comunque a tavola rappresenta un momento di relax ed in particolare la ristorazione fuori casa rappresenta ben il 36% della spesa alimentare con un giro d’affari di oltre 43 miliardi come dire che gli italiani amano vivere fuori dalle mura domestiche e frequentare le 333640 imprese della ristorazione in attività in Italia fotografate oggi dal Rapporto e dove i i dati sull’occupazione e sulle sue prospettive rimangono comunque positive con oltre 1.252.260 occupati complessivi. Le conclusioni saranno poi affidate al presidente nazionale Fipe Stoppani. A coordinare i lavori sarà Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara.
Nel corso del pomeriggio di lavori poi verranno premiati per la loro fedeltà al lavoro (oltre trent’anni) sette attività storiche che aderiscono ad Ascom Fipe Confcommercio Ferrara si tratta di:
1) Quel Fantastico Giovedì – Mara Farinelli
2) Pizzeria Pulcinella – Antonio Lettieri
3) Al Vecchio Mulino – Dario Trantini
4) Pizzeria Orsucci – Armando Orsucci
5) Leon d’Oro – Mauro Paganelli
6) Ristorante Samanta – Roberta Tassinari
7) Ristorante pizzeria La Pergola – Learca Tassinari

A conclusione della presentazione annuale del rapporto Consumi, sarà lanciato un interessante progetto intitolato “Rimpiattino” ovvero la possibilità di rimpiattare ovvero riutilizzare cibo e bevande ordinate al ristorante, ma poi non consumate e di poterle portare a casa in contenitori pratici e simpatici. Un nodo quello dello spreco alimentare che i ristoratori considerano rilevante nell’ 80% dei casi. In particolare gli avventori spesso per imbarazzo (55%) evitano di chiedere il cibo rimasto. L’iniziativa promossa dalla Fipe in collaborazione con il Comieco (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo Imballaggi a base cellulosica) su tutto il territorio nazionale. “Oltre a rappresentare un’opportunità per poter contribuire alla lotta allo spreco alimentare, i nuovi rimpiattini in cartoncino sono anche degli oggetti ‘d’autore’, riutilizzabili in ogni occasione”, commenta Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco. “Allargare l’adozione di questa buona pratica è un ulteriore passo avanti nella crescita di comportamenti responsabili e sostenibili. Come la raccolta differenziata di carta e cartone, di cui Ferrara rappresenta un esempio virtuoso con oltre 100 chili di materiale raccolto per abitante all’anno; è il segno tangibile di una consolidata consapevolezza ambientale da parte dei cittadini ferraresi”.

I ricostruttori nella preghiera – cascina Santa Caterina

Da: Organizzatori

Prosegue, dopo due incontri e col crescente interesse del pubblico, il ciclo di conferenze proposto dai “Ricostruttori nella preghiera” della cascina Santa Caterina di via Sgarbata, sul tema del Mito, “una chiave per entrare in noi stessi – riflessioni, analisi, stimoli”.

Il terzo incontro, alle ore 17 di sabato 9 marzo, si occupa della “ricerca della immortalità – il mito della salute”, a cura di Sivia Braghini.

L’ultima conferenza si terrà sabato 16 marzo, con Simone Sacchier che parlerà di “Parzival – attraverso la riscoperta del mito medievale del Graal, un percorso verso l’unificazione interiore e la libertà di spirito”.

L’entrata è libera. Per info: 335 6655 025 oppure 349 2528 610

La Cascina Santa Caterina si trova a San Martino in via Sgarbata, angolo Stradone del Gallo.

VERSO LE ELEZIONI
Il gatto, la volpe e la Ferrara dei Balocchi

Ha fatto bene Ferraraitalia, un quotidiano che alcuni accusano di amare troppo la Sinistra, a ospitare una lunga intervista a Nicola Lodi. Le sue parole sono molto istruttive: una lettura che consiglio a tutti i ferraresi maggiorenni che, fra poco più di due mesi, saranno chiamati a esprimere il proprio voto per il nuovo governo della città.
Nicola, detto Naomo, Lodi non è solo il segretario cittadino della Lega, ma l’esponente leghista di gran lunga più popolare, attivissimo sia nelle piazze fisiche che in quelle virtuali. E ha un grande pregio, sconosciuto alla gran parte della nostra classe politica, di destra ma anche di sinistra: Naomo è un libro aperto, non conosce sottigliezze e furbizie politiche: dice quel che pensa, e fa quel che dice.
Non è poco; intervistato da Jonatas Di Sabato, confessa: “Ultimamente mi sono istituzionalizzato. Ho fatto azioni meno eclatanti”. Sicuramente qualcuno più importante di lui gli avrà consigliato di abbassare i toni: siamo in campagna elettorale e non bisogna esagerare! Ma lui non ce la fa proprio; come si dice, ‘il ciliegio rimane ciliegio’, non si può forzare la natura. E Naomo è sincero per natura, un politico ruspante, un uomo che ama il megafono e il profumo delle barricate, non le trattative in giacca e cravatta.
Purtroppo le condanne che ha su groppone (l’ultima per la manifestazione non autorizzata anti-migranti a San Bartolomeo in Bosco) sbarrano a Naomo le porte del Consiglio Comunale. Ma Naomo è un uomo generoso e indomabile. Eccolo quindi impegnato in un tour de force nei quartieri e nelle frazioni di Ferrara per sostenere Alan Fabbri, suo superiore in grado e candidato sindaco di tutto il Centrodestra.
Ma Alan Fabbri è un animale – animale politico, intendo – del tutto diverso da Naomo. Alan è un ‘politico di razza’, un Matteo Salvini in sedicesimi, a suo agio su tutti i terreni: in consiglio regionale come su un palco ad arringare la folla, tra i pensionati del bar sport come nei circoli giovanili. Sa fare il Sindaco (per ora solo di Bondeno) come il fiero oppositore. Sa alzare il volume al massimo e parlare a bassa voce. Sa quando è il momento di usare le parole forti e quando invece conviene abbassare i toni, glissare, blandire, mediare, sedurre l’interlocutore.
Naomo è il gatto, Alan Fabbri è la volpe. Il gatto e la volpe, lo sanno anche i bambini, viaggiano sempre in coppia. Entrambi ci raccontano una Ferrara dei Balocchi e ci offrono un viaggio elettorale con un biglietto di solo andata. Ma che troveremo in questo paese meraviglioso? Ci saranno i fiumi di cioccolato e le montagne di zucchero filato? O rischiamo invece la stessa solenne fregatura capitata al nostro antenato Pinocchio?
Per capire quel che ci aspetta, per sapere come sarebbe davvero la Ferrara leghista, non dobbiamo ascoltare la volpe (decisamente troppo furba), ma il suo compare, il gatto Naomo. Un gatto tutt’altro che stupido, ma troppo genuino, troppo sincero per mentire o vendere fumo. Se vogliamo la verità dobbiamo ascoltare attentamente il gatto Naomo. Le sue parole sono d’oro zecchino.
Nella Ferrara dei Balocchi – parole di Naomo – l’unica cosa certa è che si moltiplicheranno le pistole e le divise: “Sarebbe bello in futuro vedere una pattuglia dell’esercito anche in centro”. Naturalmente non si lesineranno i “calci in culo” agli immigrati e si aprirà la caccia ai “nigeriani con i cappellini”. Pericolosissimi i cappellini! Quanto al Festival di Internazionale, non verrà cancellato ma servirà dare una bella regolata. Ugual sorte subirà il mondo dell’associazionismo e del volontariato sociale.
Insomma, per usare una ormai celeberrima citazione, anche a Ferrara “è finita la pacchia”. O, almeno, è quello che ci promette Nicola, detto Naomo, Lodi. Una Ferrara dove regna l’ordine e la sicurezza, con una camionetta o una pattuglia a ogni angolo di strada.
Pinocchio – anche questa è cosa nota a tutti i cittadini elettori – alla fine si lasciò tentare, prese la diligenza dell’Omino di Burro e arrivò nel Paese dei Balocchi. Finì malissimo.

 

in copertina elaborazione grafica di Carlo Tassi

LA MATITA
Una poesia di Carla Sautto Malfatto per la Giornata Internazionale della Donna

di Carla Sautto Malfatto

LA MATITA

Come un temperino la vita mi scarnifica l’involucro,
mi trita l’anima.
Sono caduta troppe volte
e spezzata
da credere di essere ormai finita
inutile,
e doloroso, a scarti, è stato ripristinare la punta.
Ora incido, con il moncherino rimasto,
ridicolo, tra le dita,
insicuro, instabile,
e il tratto ha meno efficacia,
dialoga piano.
Eppure, per ogni graffio,
metto più forza di prima
e stanchezze.
Quasi spolpata,
antro cavernoso,
ho intenzione di scrivere
anche solo con il legno
anche senza carta
magari con lo sputo.

(Carla Sautto Malfatto – tutti i diritti riservati)

Rapporto Italia 2019 Eurispes: fotogrammi di un’Italia che cambia

Quale Italia? Il Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes, l’Istituto di ricerca degli Italiani, giunto alla sua 31^ edizione, ha scelto la parola-chiave ‘qualità’ per focalizzare l’attenzione su un aspetto emergente di spessore e importanza: qualità nelle tendenze sociali, economiche, politiche e culturali in atto nel nostro Paese. Il Presidente di Eurispes, Gian Maria Fara, esprime il suo pensiero in merito: “Si sta affermando nella società italiana una nuova patologia , la ‘qualipatia’, intesa nell’accezione negativa, ovvero l’avversione e il rifiuto per tutto ciò che richiama la qualità. Una patologia che archivia l’essere e santifica l’apparire, che esalta il contenitore a scapito del contenuto, che premia l’apparenza e mortifica la competenza”.

Siamo dunque un popolo ‘senza qualità’? Viene facile il richiamo al romanzo dello scrittore austriaco Robert Musil, ‘L’uomo senza qualità’ del 1930, in cui Ulrich si presenta come una specie di uomo ideale che, riassumendo in sé tutte le qualità, o meglio, le non-qualità del periodo che vive, si muove parzialmente alienato dal mondo reale, del tutto privo di interessi, e descrive egli stesso questa situazione come una vera e propria malattia della volontà. Il Rapporto fornisce i dati emersi da un’indagine su un campione stratificato per sesso, età, area geografica di 1.132 intervistati, i cui dati sono stati raccolti ed elaborati tra il dicembre 2018 e il gennaio 2019. Le tematiche indicate per il Rapporto 2019 sono: pubblico/privato, sovranismo/mondialismo, lavoro/tecnologia, identità/differenza, realtà/rappresentazione, sicurezza/insicurezza. Sono stati indagati anche temi più recenti come: la fiducia nelle istituzioni e l’opinione sull’operato di Governo, consumi e situazione delle famiglie, euro ed Europa, opinioni su temi etici come il testamento biologico e il fine vita, il gioco e le vincite in denaro, il rapporto tra cittadini e televisione pubblica, il mondo degli animali, le nuove abitudini alimentari, il senso di sicurezza dei cittadini. Sono state anche somministrate schede fenomenologiche su temi di stretta attualità come il caporalato e la tratta degli esseri umani, i fenomeni migratori visti attraverso i media, lo stato delle reti museali, capacità di innovazione e made in Italy, sprechi alimentari e riciclo creativo, le fake news e la ricaduta sui consumi, l’economia della bellezza, il business del calcio, i vaccini.

Ci viene consegnata la fotografia di un Paese, il nostro, superficiale e indeciso, in cui l’appiattimento e l’imbarbarimento – inteso come regresso comunicativo – stanno producendo effetti preoccupanti. Sono profondamente cambiati linguaggio e modalità comunicative e un tweet assume più valore di un discorso approfondito e sostenuto in modo più sostanzioso ed efficace. Si predilige un linguaggio aggressivo e volgare che rappresenta il declino del rispetto reciproco e la scomparsa di quel confine di decenza ed educazione all’incontro con l’altro. Sta tramontando la cultura dell’ascolto, che rappresenta il primo atteggiamento nell’intenzione di incontrare, conoscere e costruire un’idea comune. Ci presentiamo come un popolo in bilico, che manifesta difficoltà a esprimere posizioni chiare, stabili e convinte; indecisi, impacciati nel trovare una forte idea di appartenenza in cui identificarsi. Un popolo che potrebbe contare su un grande potenziale, mortificato al contempo da tentennamenti e disorientamento.

Un’Italia, a conclusione dell’indagine, divisa prevalentemente su due posizioni divergenti, senza prese di posizione marcate, che si barcamena in tempi difficili che richiederebbero scelte decise e diffusamente condivise per trarne forza e credibilità. Ma, al contempo, anche un’Italia in cammino, dove abitudini e costumi sono sensibilmente cambiati. Sull’innalzamento del debito pubblico, per esempio, il 51,9% si esprime a favore e il 53,1% è favorevole alla continuazione dell’euro come sistema monetario, mentre il 49,5% si auspica che l’Italia rimanga in zona Europa, riconoscendone i vantaggi ed ammettendo gli svantaggi. Il 45% della popolazione, attinge attualmente ai propri risparmi per arrivare a fine mese e, toccando il tema delle uscite economiche familiari, si rileva il boom di spesa per le badanti che passa dal 24,9% del 2018 al 42,2% attuale. Interessante il dato di spesa per gli acquisti che sottolinea come il web stia diventando il mercato privilegiato per la metà dei consumatori, di cui il 57,1% uomini. Eurispes racconta anche un’Italia sempre più animal-frendly, in cui un terzo della popolazione ospita un animale in casa e il 76,8% lo considera un vero componente della famiglia. Nelle nuove scelte alimentari, calano i vegetariani ed aumentano i vegani e le nuove tendenze dietetiche sono considerate a tutti gli effetti abitudini alimentari consolidate ben radicate, seguite come filosofia di vita dal 25,1%, per ragioni di salute dal 30,1%, per scelta etica dal 19,3% e dal 3,6% a tutela dell’ambiente. Tre italiani su dieci giocano con vincite in denaro (28,3%) e di questi uno su dieci lo fa online. Anche l’atteggiamento su adozioni e unioni per quanto riguarda coppie omosessuali è modificato in modo più aperto: il 50,9% si dichiara favorevole ai matrimoni tra appartenenti allo stesso sesso e il 31,1% ammette l’adozione a queste coppie. L’Italia si spacca anche sul tema dell’eutanasia: il 35,4% la considera un atto di clemenza a fronte di inutili sofferenze, il 32,7% la ritiene una scelta accettabile solo con il consenso del paziente, il 10,2% no l’ammette perché contraria alla tutela della vita e l’8,9% la definisce omicidio. Sul testamento biologico il 67,9% si esprime favorevolmente. 43,9% sì e 46,9% no sulla legalizzazione delle droghe leggere. Sul tema caldo dello stalking, il 14,8% degli italiani è stato vittima di stalking nel corso della vita e come ben sappiamo la prevalenza del genere femminile è evidente; il 14,5% dichiara di aver subìto molestie sessuali e stalking nell’ambiente di lavoro. Soltanto il 2,6% dei molestati denuncia il fatto. Dall’altro, continua a crescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e ancor più il gradimento nei confronti delle forze dell’ordine. Dai dati emerge che 7 italiani su 10 credono nel loro lavoro quotidiano e risulta incisivo l’aumento del consenso tra i giovani tra 18 e 24 anni. Tra tutti, la prima forza dell’ordine risulta la Polizia di Stato, con 71,5% di consensi.

Fotogrammi di un’Italia che cambia e che vorrebbe stare a passo con l’Europa e il resto del mondo, consapevole ed orgogliosa dei propri patrimoni, ma anche titubante, restia a lasciare le proprie frantumazioni per posizioni unitarie decise e contrattualmente più potenti, seppur nel pieno rispetto delle differenze costruttive. Un’Italia che ha bisogno di rialzarsi e ricostituire un percorso comune e forte, attingendo alla propria storia, ai progressi e alle conquiste del passato, con lo sguardo rivolto soprattutto alle difficili sfide del futuro.