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Giorno: 3 Aprile 2019

Lega Ferrara: Il tour “Piacere, chiamami Alan” domani al Bar Fiorella di Ferrara

Da: Ufficio Stampa

Il tour ‘Piacere, chiamami Alan’ fa tappa nel cuore della zona Gad. Domani, giovedì 4 aprile alle ore 19.00, Alan Fabbri, candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra, sarà presente al Bar Fiorella di Piazzale della Stazione 13 per incontrare i cittadini.

“Crediamo – sostiene Fabbri – che sia importante ridare sicurezza e libertà ai cittadini di Ferrara. Non è ammissibile che non si possa passeggiare per strada o in un parco la sera. Sotto questo punto di vista, l’amministrazione ha sottovalutato in pieno il tema della sicurezza, definendo il tutto solo una “percezione””.

“A nostro avviso, invece – conclude Alan Fabbri –, l’integrazione si fa anche attraverso il pugno duro che si deve utilizzare nei confronti dei delinquenti: e questo lo chiedono tutti i cittadini onesti, italiani e stranieri, che lavorano e producono reddito”.

Alan Fabbri: “Mobilità: no alle imposizioni del Pd, sì alla concretezza. Con la partecipazione di cittadini e imprese per affrontare le questioni più urgenti”

Da: Ufficio Stampa

“Tagliani e la giunta uscente, compreso il candidato del Pd, a poche settimane dal voto, hanno adottato un cosiddetto ‘Piano per la mobilità sostenibile’ nel chiaro tentativo di vincolare il prossimo sindaco, chiunque sarà, a scelte ancora una volta calate dall’alto e non partecipate. E’ una mossa scorretta, che passa sulla testa dei ferraresi, che hanno bisogno di interventi concreti e non semplicemente di belle promesse. Noi conosciamo le vere esigenze del territorio e, se saremo alla guida della città, ascoltando i cittadini, ci occuperemo, già nei primi 100 giorni, della manutenzione delle strade, della sistemazione dei punti pericolosi e della messa in sicurezza delle piste ciclabili, oltre che della Ferrara Mare e dell’autostrada regionale Cispadana, opere necessarie allo sviluppo di turismo e imprese”.

Alan Fabbri, candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra, interviene sulla questione della mobilità sostenibile, dopo il Piano adottato dalla giunta uscente a poche settimane dal voto: “Nonostante i buoni propositi di aumentare il verde e il trasporto pubblico, il Piano del PD è l’ennesima occasione mancata di ascolto dei bisogni reali dei cittadini e degli operatori economici”, spiega Fabbri. “Tentare di vincolare per dieci anni la prossima giunta con il Pums, equivale, da parte del Pd, a voler imporre alla città la propria volontà, ben oltre il mandato elettorale, dopo che poco o nulla è stato fatto negli ultimi 10 anni anni”.

Ancora una volta “cittadini, imprese e associazioni di categoria non sono state coinvolte nella costruzione di un progetto che riguarda da vicino la vita quotidiana di tutti”, aggiunge il candidato sindaco “mentre dopo aver ascoltato le vere esigenze del territorio, se saremo eletti, metteremo mano in modo concreto, innanzitutto, a quelle che sono le priorità del territorio”. Per prima cosa “daremo il via alla manutenzione della rete stradale e metteremo in sicurezza i punti critici della viabilità, specialmente quelli nei quali si registra un alto numero di incidenti”, spiega Fabbri. Per le piste ciclabili “provvederemo a rendere più sicuri gli attraversamenti e le intersezioni oltre a incrementare e migliorare la rete ciclabile”, per i pendolari che ogni mattina si recano in stazione “realizzeremo, finalmente, una struttura coperta e a prova di ladro per le biciclette” e, pensando ai più piccoli, “cercheremo di affrontare con un progetto, ampio e strutturato, la questione del tragitto casa-scuola estendendo a tutti gli istituti il sistema Piedibus”. Anche il trasporto pubblico “sarà ovviamente tra le nostre priorità: una città come Ferrara deve essere servita in modo adeguato in tutto il suo territorio frazioni comprese”, aggiunge Fabbri “e non può più mancare di una rete e di un servizio efficienti che offrano ai ferraresi un’alternativa concreta e sostenibile all’utilizzo del mezzo privato”.

Accanto a questi interventi fondamentali “rimane aperta la questione delle infrastrutture di collegamento: la Ferrara Mare, necessaria per valorizzare il territorio e dare gambe al turismo, l’idrovia ferrarese progetto di eccellenza, da troppo tempo in attesa di essere realizzato”, fino “all’autostrada regionale Cispadana, necessaria allo sviluppo delle imprese, per la quale, come abbiamo fatto fino ad oggi ci mobiliteremo presso la Regione affinchè venga costruita al più presto”.

Ricostruzione post sisma. Summit in Regione con le Diocesi dell’Emilia per gli edifici religiosi danneggiati

Da: Regione Emilia-Romagna

A quasi 7 anni dalle scosse analizzato l’avanzamento dei lavori. Dal 2012 a oggi stanziati 300 milioni

Summit in Regione con i rappresentanti delle Diocesi e arcidiocesi di Bologna, Modena-Nonantola, Ferrara-Comacchio, Carpi, Reggio Emilia-Guastalla e Ravenna-Cervia. Obiettivo dell’incontro, fare il punto sull’avanzamento dei lavori per il ripristino di edifici di culto e agli altri edifici connessi danneggiati dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.

Dal 2012 a oggi la Regione ha deliberato quasi 300 milioni. Sono 590 gli edifici religiosi lesionati tra chiese, cappelle ma anche basiliche secolari: i nuovi stanziamenti serviranno per il ripristino degli edifici che ancora necessitano di interventi. Circa 200 i luoghi di culto già ripristinati e riaperti.

Prevista, nei prossimi mesi, la riapertura di diverse chiese tra cui il 7 aprile la chiesa di San Benedetto a Ferrara e la chiesa di Gallo (Fe) nella Diocesi di Bologna, il museo Diocesano di Carpi (Mo) il 5 maggio prossimo, a giugno sarà la volta delle chiese principali di Cavezzo (Mo), Rivara (Mo), Correggio (Re), Corporeno e Reno Centese (Fe), mentre è prevista a settembre la riapertura del Duomo di Mirandola (Mo).

Assemblea del gruppo civico La Città Che Vogliamo

Da: La Città Che Vogliamo Gruppo Ferrara

Il gruppo civico La Città Che Vogliamo si è riunito in assemblea plenaria ieri martedì 2 aprile 2019 presso il Consorzio Grisù a Ferrara, per discutere delle possibili azioni da intraprendere in vista delle prossime elezioni amministrative e del futuro del percorso partecipativo iniziato a marzo 2018.
Il confronto si è aperto con un aggiornamento rispetto al lavoro sui contenuti compiuto in questi mesi – parte del quale in collaborazione con gli altri gruppi civici Il Battito della Città e Addizione Civica – già presentato nel corso dell’ultima plenaria, lo scorso 18 marzo. I risultati di questa progettazione condivisa verranno rielaborati e condivisi nei prossimi giorni per valorizzare ulteriormente le proposte maggiormente distintive per il futuro della città.
Ieri sera è stata sottoposta all’assemblea la valutazione su come proseguire il percorso svolto fino a qui: è stato chiesto ai presenti di esprimersi sull’ipotesi di formare una lista aperta in appoggio a Roberta Fusari, la candidata civica che si è mostrata più vicina ai valori del Manifesto di La Città Che Vogliamo, avendolo sottoscritto ed essendo stata presente a vari incontri pubblici e momenti di confronto con il rappresentanti di LCCV.
Durante il dibattito è emersa la proposta che è stata poi votata a larga maggioranza: chiedere un incontro pubblico con la candidata Fusari per confrontarsi con lei sul programma e capire se l’opzione di far parte di una lista che la sostenga sia percorribile o meno. In caso positivo non si tratterebbe di una lista di La Città Che Vogliamo, ma una lista civica aperta a tutti coloro ne condividano i valori e le proposte.
Come è stato ribadito unanimemente durante la serata, a prescindere dalla valutazione su lista e candidato da sostenere, oltre che dalla scadenza elettorale e dal suo esito, il percorso di La Città Che Vogliamo proseguirà, per continuare a ragionare in modo partecipato, profondo e con sguardo rivolto al futuro delle proposte per migliorare la qualità della vita di Ferrara.

La prossima assemblea si terrà Lunedì 8 aprile alle ore 21 presso il Consorzio Factory Grisù.

La Città Che Vogliamo è gruppo spontaneo di cittadini, nato nel marzo 2018 e ritrovatosi attorno ai valori della Costituzione nata dalla Resistenza. Questo gruppo ha promosso un percorso partecipato aperto ai cittadini che si riconoscono nel proprio Manifesto, ed ha proposto numerosi momenti assembleari pubblici per offrire ai cittadini di Ferrara occasioni di confronto su come migliorare la città e il modo di viverla.

Modonesi ha visitato alcuni esercizi commerciali per parlare del futuro del commercio in centro storico a Ferrara

Da: Aldo Modonesi Sindaco

Aldo Modonesi, nella mattinata di oggi 3 aprile, ha incontrato il titolare della pasticceria Chocolat, Cristiano Pirani. L’occasione è stata utile per parlare della nuova configurazione di piazza Cortevecchia, dove affaccia l’esercizio. Le idee per il futuro riguardano iniziative e momenti di attrazione per lo spazio pubblico che ben si coniughino all’esigenza delle attività di Cortevecchia di stendere distese e investire sul commercio e sui servizi da dare alla città.

Un secondo momento di confronto è stato poi con i titolari del negozio Pop Design di via Garibaldi, Massimiliano De Giovanni e Giorgio Paparo. La loro attività è l’esempio della creatività e voglia di andare oltre che esiste nella nostra città di cultura. Da parte loro pieno apprezzamento al nuovo parcheggio multipiano che è una risposta alle esigenze di turisti e fruitori del centro storico.

Modonesi infine ha fatto tappa al negozio di fiori e oggetti fatti a mano Alba Art in Bersaglieri del Po. Alba Art, di Barbara Pellandra. Un esempio di come creatività, commercio e artigianato ben si coniughino e caratterizzino il centro storico di Ferrara.

Comacchio a teatro chiude con il Malato Immaginario

Da: Organizzatori

Tutto esaurito in Sala Polivalente per il nuovo spettacolo di Stivalaccio Teatro, che chiude la settima edizione della Stagione Teatrale

Giunge al termine la settima edizione di Comacchio a Teatro, la Stagione Teatrale diretta da Massimiliano Venturi: a concludere la programmazione sarà la compagnia Stivalaccio Teatro, che dopo il successo registrato lo scorso anno con ‘Romeo e Giulietta, l’amore è saltimbanco’, torna sul palco della Sala Polivalente con la sua ultima fatica ‘Il Malato Immaginario, l’ultimo viaggio’. Una coproduzione con il Teatro Stabile del Veneto, con soggetto originale e regia di Marco Zoppello, scenografie di Alberto Nonnato, costumi di Laura Salvagnin e maschere di Roberto Maria Macchi. In scena un cast di cinque interpreti (in ordine alfabetico): Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Marco Zoppello.
Lo spettacolo fa parte della ‘Trilogia dei Commedianti’, e segue cronologicamente proprio il lavoro presentato nel 2018: dopo essere sopravvissuti all’inquisizione Veneziana grazie a Don Chisciotte e ritornati alle antiche glorie per merito di Romeo e Giulietta, è arrivato il momento dell’ultimo viaggio per la Compagnia dello Stivale, ora composta da Giulio Pasquati, Girolamo Salimbeni e Veronica Franco. Il loro lungo peregrinare li ha portati a Parigi, infine, al Teatro Palais Royal sotto la direzione, nientemeno, che di Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière. 17 Febbraio 1673. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena. Ma la compagnia dello Stivale non ci sta, ed irrompe nel teatro pronta a reclamare la paga giornaliera, spinti dallo spettro della fame, sempre dietro l’angolo. L’insistenza dei tre commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare!
A complicare la situazione un ritorno inaspettato: Madeleine Poquelin, figlia di Molière, fuggita dal convento Romano dove era stata rinchiusa. Prende il via la celebre ed esilarante storia del Malato Argante, vecchio ipocondriaco che, tra purghe e salassi, va dissipando la propria fortuna. Tra le astuzie della serva Tonietta si intessono e si cantano gli amori ostacolati della dolce Angelica con il giovane Cleante, il tutto sotto l’occhio di Belinda, seconda moglie di Argante, intenta ad accaparrarsi la fortuna del vecchio marito. E’ una recita particolare, quella che si rappresenta al Palais Royal quella sera, tra i lazzi, le improvvisazioni e le maschere grottesche dei Commedianti le ombre si allungano sui fondali dipinti, i bagliori delle candele si affievoliscono rischiando di spegnersi al primo soffiare del vento. Il Malato Immaginario è una farsa perfetta. Molière, da veterano della risata, costruisce nell’ultima sua opera una macchina teatrale inattaccabile, tratteggiando personaggi classici e moderni allo stesso tempo. Egli mette in scena la forza e vitalità dell’amore giovanile contrapposta con la più grande paura dell’umano: il passare del tempo. Un ultimo viaggio, ancora una volta, tra la polvere del palcoscenico, le corde, i tiri e i contrappesi. Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanco, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico. I testi diventano, nuovamente, pre-testi, condizioni di partenza per spiccare il salto nell’universo molieriano, giocandoci, improvvisandolo, cantandolo, mimandolo nel gioco pià totale del teatro, che deve essere vivo, estemporaneo e tangibile quanto la Commedia, specchio incrinato dell’umano.
L’appuntamento è dunque per venerdì 5 aprile alle ore 21 in Sala Polivalente (via Agatopisto 7, Comacchio), con apertura della biglietteria alle ore 20. Lo spettacolo è già tutto esaurito. Domenica 7 aprile è previsto l’ultimo appuntamento anche per SipariOstellato, la stagione del Teatro Barattoni, realizzata in rete con Comacchio, che vedrà in scena il nuovo spettacolo di Maria Pia Timo (prevendita on-line su www.sipariostellato.it; inizio ore 21, biglietteria aperta dalle ore 20). Infoline 349 0807587

Modonesi in tour nelle frazioni e nei quartieri di Ferrara con un furgoncino elettrico

Da: Aldo Modonesi Sindaco

Da questa mattina per le vie di Ferrara e delle frazioni è possibile vedere il mezzo di trasporto che accompagnerà Aldo Modonesi lungo le tappe verso le elezioni amministrativo del 26 maggio. Il candidato sindaco di Ferrara ha “vestito” del colore della sua campagna, il tipico rosso mattone che colora muri e tetti di Ferrara, un furgoncino elettrico.

“Ogni giorno esco dalle Mura di Ferrara per andare a incontri nei quartieri più lontani dal centro o nelle cinquanta frazioni del comune. Tanta strada che ho deciso di percorrere con il più basso impatto possibile sull’ambiente. – spiega Modonesi – Con un’autonomia di circa 50 km al giorno, quindi, arrivo dove posso parlare con persone che mi spiegano quali servizi vogliono che siano rafforzati nei loro territori, mi mostrano ciò che funziona e che può essere da esempio per altre realtà e mi danno una bella carica per affrontare questa campagna elettorale. E dopo la giornata lasciamo in carica anche il nostro furgoncino!”

“Questa non è un’iniziativa spot, ma una base di partenza per raccontare la Ferrara che vogliamo e che mi candido ad amministrare.- torna serio il candidato sindaco – Con incentivi ad andare in bicicletta e più mezzi di trasporto pubblici elettrici. Un modo per rispettare il più possibile la salute di tutti, l’ambiente e la nostra città, patrimonio dell’Umanità Unesco”.

Mille anni ancora Ricordando Fabrizio De André

Da: Il Gruppo dei 10

“In certe poesie c’è già dentro la musica, basta sapere come fare le pause. In ogni canzone ci può essere un briciolo di poesia e in tutte le canzoni, sia intimistiche che ironiche o apparentemente disincantate, trovi sempre, in un certo momento, un briciolo di grande poesia, che io chiamo poetastrica, perché nessuno di noi è Montale, né Caproni, né Shakespeare. Io, comunque, come molti critici, non stento a mettere canzoni di Guccini, De André, Dalla, De Gregori e Conte, e magari qualcuna mia, al pari delle composizioni dei poeti ‘normali’, o di quelli che osano chiamarsi poeti”.
Enzo Jannacci

Un anno che non può passare inosservato, quello dei vent’anni dalla scomparsa di Fabrizio De André. Lontano dalle mode, da anniversari e commemorazioni, ma vicino ai suoi principi, il Gruppo dei 10 vuole omaggiare il grande Faber portando i suoi musicisti a Ferrara, con il concerto “Mille anni ancora – Ricordando Fabrizio De André”, che si terrà al Teatro Comunale ‘Claudio Abbado’ giovedì 16 maggio alle 21 e che vede il patrocinio del Comune di Ferrara e il patrocinio della Fondazione Fabrizio De André. La prevendita aprirà dal 15 aprile e parte del ricavato dell’evento, infatti, sarà devoluto all’associazione ‘Dalla terra alla luna’ onlus autismo di Ferrara. Oltre al concerto, nel pomeriggio alla libreria Libraccio si terrà un appuntamento a tre voci con tre autori assai legati a Faber.

Il concerto vedrà ospiti a Ferrara i musicisti di Fabrizio De André. “Tante sono le iniziative in tutta Italia e anche a Ferrara, Il Gruppo dei 10 ci teneva a presentare a Ferrara l’autentica formazione di Faber – spiega il direttore artistico, Alessandro Mistri – che forse più di altri ha il diritto di ricordarlo. Si tratta di un piccolo risarcimento della città a De André, che qui venne solo una volta a Ferrara, attraverso la grande qualità che ha lasciato”.

Tra loro ci sarà Mario Arcari ai fiati, Giorgio Cordini alla chitarra e bouzouki ed Ellade Bandini alla batteria, tutti e tre componenti storici del gruppo di De André, tanto che “per Ferrara diventerà una celebrazione nella celebrazione, ricordando la musica sempre viva del cantautore, tra i più importanti del Novecento italiano”. Oltre ai tre dei musicisti che hanno accompagnato per molti anni Fabrizio De André, ci saranno Alessandro Adami (voce), Max Gabanizza (basso), Diego Maggi (tastiere), Enrico Mantovani (chitarra), Stefano Zeni (violino) e Alberto Venturini (percussioni). “De André voleva a tutti costi fare un concerto a Ferrara – racconta Ellade Bandini, che è stato suo batterista – le provò tutte, ma venne solo una volta al palazzetto. Lui però preferiva i teatri, più raccolti e umani, dove la gente poteva sentire bene le sue canzoni. Aveva due musicisti originari di Ferrara, eppure non riuscì mai a esaudire questo suo desiderio. Quest’anno sono vent’anni che non c’è più – aggiunge il musicista – non vogliamo suonare le sue canzoni perché va di moda, ma per portare avanti i suoi principi e farli arrivare anche in questa città. Vogliamo portare a Ferrara De André nel modo giusto, come avrebbe voluto Fabrizio”.

“Crediamo che il 16 maggio sarà una serata memorabile – evidenzia Massimo Cavalleretti, presidente del Gruppo dei 10 – che vedrà l’unione tra pubblico e privato oltre che il Gruppo dei 10 tornare in città con un appuntamento pensato proprio per la città”. “Questa città produce cultura e anche la nostra libreria può farlo” evidenzia Francesca Rosestolato, responsabile di Libraccio di Ferrara, libreria che per l’occasione ospiterà tre autori vicini a De André nel pomeriggio del 16 maggio.

“Quando la città di Ferrara ha dato qualche anno fa il Premio Ippogrifo a Ellade Bandini – commenta l’assessore alla cultura e vicesindaco Massimo Maisto – è stata fatta una scelta forte, importante e giusta. L’Ippogrifo viene dato a non ferraresi che hanno fatto del bene per la città, o a ferraresi conosciuti nel mondo, come per esempio a grandi come Michelangelo Antonioni e Florestano Vancini. Dietro a un grande cantautore ci sono grandi musicisti, e questo concerto sarà un doveroso tributo di Ferrara a De André”. Per questo Maisto ringrazia “Il Gruppo dei 10 che continua a sostenere l’alta cultura, che essa sia promossa anche a Vigarano Mainarda o a Comacchio” luoghi in cui Il Gruppo dei 10 organizza da anni rassegne musicali. “Mi fa piacere che il Teatro Comunale si apra a tutta la musica, anche a quella popolare, nel senso più nobile del termine” aggiunge il vice direttore artistico del Comunale Dario Favretti.

Arte e musica. Lo spettacolo del 16 maggio sarà contornato di suggestioni. Vedrà la presenza di Massimo Ottoni, sand artist (già acclamato ospite nella rassegna di Direzione Comacchio 2013) che sul palco accompagnerà il concerto con immagini disegnate con la sabbia. A Francesco Musante spetta invece l’estro di preparare il manifesto della serata che, per l’occasione, sarà messo all’asta a fine spettacolo. Parte del ricavato dell’evento, infatti, sarà devoluto all’associazione ‘Dalla terra alla luna’ onlus autismo di Ferrara.

Mille Miglia Ancora. Parole, musica e passione. Poiché il concerto cade nella settimana della Mille Miglia, verrà coinvolta anche l’Officina ferrarese, il club del motorismo storico di Ferrara, per celebrare due eccellenze, seppur in campi diversi, che non tramontano mai e appassionano sempre più, per ‘mille anni ancora’ (nome non a caso attribuito da Dori Ghezzi al gruppo dei musicisti del ‘suo’ Faber). Per questo, nel giorno del concerto, la rotonda Foschini del Teatro Comunale ospiterà un’auto d’epoca.

Appuntamento in libreria. Nella volontà di trasmettere conoscenza e passione per la cultura, Il Gruppo dei 10, in collaborazione con la libreria Libraccio di Ferrara, ha coinvolto tre autori, che il 16 maggio alle ore 17 racconteranno ciascuno il proprio Fabrizio De André. Alla storica sala dell’oratorio San Crispino della libreria si alterneranno il suo musicista Giorgio Cordini, con il libro I miei otto anni con Fabrizio De André (Fingerpicking.net), il giornalista e critico musicale Enzo Gentile con Amico Faber (Hoepli) e Daniela Bonanni, curatrice con Gipo Anfosso del libro La mia prima volta con Fabrizio de André (Ibis Edizioni).

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Hanno illustrato l’iniziativa in conferenza stampa:

Massimo Cavalleretti e Alessandro Mistri
presidente e direttore artistico del Gruppo dei 10

Massimo Maisto
vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Ferrara

Dario Favretti
vice direttore artistico del Teatro Comunale ‘Claudio Abbado’ di Ferrara

Ellade Bandini
musicista (anche nel gruppo di Faber) e vincitore del Premio Tutte le Direzioni 2015

Francesca Rosestolato
responsabile libreria Libraccio di Ferrara

Enzo Gentile
giornalista, scrittore e critico musicale, autore di ‘Amico Faber’

Daniela Bonanni
curatrice con Gipo Anfosso del libro ‘La mia prima volta con Fabrizio de André’ (Ibis Edizioni)

Gianni Vecchi
Associazione Dalla Terra alla Luna Onlus Autismo di Ferrara

Gli appuntamenti di Aldo Modonesi di giovedì 4 aprile 2019

Da: Aldo Modonesi

Giovedì 4 Aldo Modonesi, candidato sindaco per Ferrara alle prossime amministrative del 26 maggio, domani mattina visiterà alcune aziende del territorio. Alle ore 12.00 prenderà parte alla presentazione alla città del Bilancio di Fine Mandato nella sala Carlo Bassi dell’Urban Center comunale in Corso Isonzo.

Alle 16.00 incontrerà i volontari de “Il Mantello”, l’emporio solidale di Ferrara che sostiene le famiglie in difficoltà socio-economica nel raggiungere piccoli obiettivi di miglioramento rispetto alla situazione personale/familiare che stanno vivendo. Le attività messe in campo da “Il Mantello” vanno dall’emporio solidale, che prevede la distribuzione di beni alimentari e di prima necessità attraverso un piccolo market, a colloqui di accompagnamento ai cittadini in difficoltà per essere indirizzati gratuitamente a corsi di formazione, percorsi di orientamento al lavoro (obbligatori per chi è disoccupato), attività culturali e sportive, consulenza legale, sostegno psicologico e servizi socio-sanitari.

“Torno al Mantello con sincera ammirazione per quello che i volontari sono riusciti a realizzare per tanti ferraresi. Ne approfitto per mettere in evidenzia l’iniziativa che hanno lanciato per il prossimo sabato 6 aprile e che li vedrà impegnati in una raccolta di generi alimentari e non in collaborazione con una catena di supermercati locale”.

Alle 16.30 Modonesi incontrerà i condomini della Cooperativa Castello; alle 18.00 sarà al Circolo Buontemponi del Barco.

Energia e clima. Fondi ai Comuni per l’adesione al nuovo Patto dei sindaci e la redazione di Piani di azione per ridurre i gas serra

Da: Regione Emilia-Romagna

Contributi a fondo perduto per elaborare interventi aderendo alle linee guida indicate dalla Commissione europea. Le domande entro il 31 maggio via web

Efficienza energetica, maggiore impiego di fonti rinnovabili, infrastrutture green e blue, riduzione dei consumi idrici attraverso tecniche di riciclo di acqua, estensione delle alberature e delle zone verdi. Sono alcune delle misure concrete di mitigazione e adattamento che i primi cittadini dell’Emilia-Romagna potranno adottare, aderendo al nuovo Patto dei sindaci per ridurre le emissioni di gas nocivi e individuando progetti e iniziative per contrastare gli effetti del cambiamento climatico entro il 2030.

La Regione Emilia-Romagna emette un bando, destinato a Comuni e Unioni di Comuni, per sostenere la partecipazione all’iniziativa europea “Patto dei sindaci per il clima e l’energia ”e in particolare la redazione del Piano d’azione per il clima e l’energia sostenibile (Paesc), in cui i sindaci firmatari del Patto traducono in azioni e misure concrete gli obiettivi di riduzione del 40% di gas serra e di crescita della adattabilità dei territori agli effetti del cambiamento climatico. Il Piano deve essere elaborato dai Comuni secondo le linee guida pubblicate dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (CCR) e inserito on line sul sito del Patto compilando il modulo Paesc.

Il bando prevede contributi a fondo perduto, a forfait, secondo le soglie di abitanti che vanno dai 6 ai 20 mila euro per i Comuni e dai 10 a 30 mila euro per le Unioni di Comuni.E il contributo raddoppia per i Comuni fusi e le Unioni che partecipano con il 100% dei Comuni.

Le domande possono essere presentate on line, tramite posta elettronica certificata, al Servizio Ricerca, Innovazione, Energia ed Economia sostenibile all’indirizzo: sviluppoeconomico@postacert.regione.emilia-romagna.it fino alle ore 24 del 31 maggio 2019.

La domanda deve contenere il riferimento alla delibera del Consiglio comunale o dell’Unione, con cui si assume l’impegno di siglare il nuovo patto con la Commissione europea.

Presentazione del libro “In pricipio, confusione e paura” alla libreria Feltrinelli

Da: Libreria Feltrinelli di Ferrara

Venerdì 5 Aprile alle ore 18.00 presso la libreria Feltrinelli di Ferrara, presentazione del libro di Aharon Reuveni
“In principio, confusione e paura” Einaudi, interverranno: Giovanni Sordini, bibliotecario e consulente editoriale, Anna Quarzi, presidente dell’istituto di storia contemporanea. Letture a cura di Irene Catani. L’evento è in collaborazione con Isco Ferrara.

Lavori alla Torre dell’Orologio, Peruffo: “Cantiere pericoloso, senza confronto con i commercianti”

Da: Paola Peruffo Consigliere Comunale Forza Italia Ferrara

Torno sulla questione dei lavori alla Torre dell’Orologio, in relazione ai quali il metodo di intervento adottato dal Comune di Ferrara presenta varie criticità.
Innanzitutto i commercianti sono stati informati in modo assolutamente tardivo, a lavori avviati dopo il mio personale intervento, e questo ha creato ovviamente disagio per tutte le attività che si affacciano sull’area dei lavori.
Ritengo sarebbe stato più opportuno, oltre all’informazione, un confronto preventivo, specie per certe attività, come piccola ristorazione e gelateria, dove il fattore stagionale è particolarmente importante e incide notevolmente sul reddito delle famiglie coinvolte: in primavera-estate, in funzione delle gite scolastiche e dei tanti eventi organizzati in centro, i mancati introiti sono più rilevanti rispetto ad altri periodi dell’anno.
C’è poi la questione riguardante la sicurezza delle persone. Gli autobus (come si evince chiaramente dalle foto) continuano a passare sotto il volto tra Corso Porta Reno e Piazza della Cattedrale, senza alcuna transenna. Questo rappresenta un pericolo per i pedoni, in particolare carrozzine per diversamente abili, passeggini e utenti deboli come i bambini, che possono uscire frettolosamente dai locali, rischiando seriamente di entrare in contatto con i mezzi pesanti che transitano in una corsia angusta, quasi sul marciapiedi.
Aspetti su cui occorre prendere provvedimenti in modo urgente.

Lavori di realizzazione sottopassaggio ciclabile sulla Ss309 in corrispondenza della Stazione pesca Bellocchio. Chiusura del traffico

Da: Comune di Comacchio – Segreteria Generale

La S.S. n. 309, denominata “Romea”, verrà chiusa al traffico al Km 19+250 in località Bellocchio a Lido di Spina. Questa azione sulla viabilità è risultata necessaria per approntare i lavori di realizzazione del sottopassaggio ciclabile sulla SS309, in corrispondenza della Stazione pesca “Bellocchio”. Questa misura, resasi necessaria per l’implementazione dei circuiti ciclabili all’interno del Parco del Delta e località limitrofe, sono stati concordati dal Comune di Comacchio in sinergia con ANAS, ente gestore della strada.

Ecco nel dettaglio giornate ed orari in cui la viabilità subirà importati modifiche:

– da sabato 6 aprile alle ore 15 a domenica 7 aprile alle ore 8;

– da domenica 7 aprile alle ore 20 a lunedì 8 aprile alle ore 8;

– da sabato 13 aprile alle ore 15 a domenica 14 aprile alle ore 8.

Per consentire il regolare deflusso della circolazione veicolare il traffico verrà deviato in corrispondenza della rotatoria di Lido degli Estensi al Km 23 verso Viale dei Tigli e alla rotatoria di Casalborsetti al Km 12 verso la S.P. 24. Tali deviazioni consentiranno, in ogni modo, l’accesso alle abitazioni ed alle attività presenti nei tratti ricompresi dal Km 23 fino al Km 19+250 verso Ravenna e dal Km 12 al Km 19+250 verso Comacchio. Tali limitazioni di traffico saranno rese al pubblico mediante l’installazione della dovuta segnaletica stradale, oltre al presidio delle forze dell’ordine. Un disagio che verrà presto ripagato grazie all’implementazione delle piste ciclabili che collegheranno ancora meglio il territorio comacchiese, a favore di tutta la cittadinanza e soprattutto di un turismo ancora più sostenibile.

Alan Fabbri: “Malborghetto, medico di base troppo lontano: interrogazione in regione per risolvere il problema”

Da: Elettorale Lega Nord

“Malborghetto di Boara è rimasta, di fatto, senza medico: non è possibile lasciare più di 4000 abitanti senza un presidio nel quartiere e costringere i pazienti a spostarsi per diversi chilometri per essere visitati. Questa mancanza penalizza soprattutto la popolazione anziana che non ha possibilità di muoversi e non è automunita e trascura l’importanza dei servizi territoriali di assistenza in zone già troppo spesso penalizzate dalla distanza dal centro. Ho presentato una interrogazione in Regione per chiedere ragione della situazione e per sollecitare un intervento risolutivo”.

Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna e candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra, ha depositato una interrogazione sulla situazione di Malborghetto, rimasta improvvisamente priva di presidio sanitario. “Nei giorni scorsi, a quanto risulta, la frazione di Malborghetto è venuta a trovarsi priva dell’assistenza del medico che esercitava, oltre che nella sede principale di Barco, anche in un ambulatorio dislocato nella frazione”, spiega Fabbri. “Con una nota dello scorso marzo l’Azienda sanitaria avrebbe improvvisamente segnalato lo stop della convenzione con il medico presente da anni, delegando la prosecuzione dell’assistenza per i pazienti della frazione ad un sostituto assegnato in automatico”. Il nuovo medico, però, al momento “esercita esclusivamente nell’ambulatorio del quartiere Barco a Ferrara, che si trova a quasi sette km di distanza da Malborghetto”, mentre “nessun ambulatorio è più attivo a Malborghetto “, continua Fabbri. “E’ chiaro che i pazienti non automuniti e in particolar modo gli anziani e le fasce più deboli della popolazione si troveranno a causa di questo in gravi difficoltà, non solo per la distanza ma anche del probabile sovraffollamento che si verrà a creare all’interno dell’unico ambulatorio attivo”.

Inoltre “i cittadini di Malborghetto, a quanto risulta, non hanno potuto esprimere la propria opinione sulla scelta del nuovo medico”, aggiunge Fabbri, “nonostante si tratti evidentemente di un punto di riferimento importante soprattutto per gli anziani”. Per fare chiarezza sulla situazione e “soprattutto per sollecitare l’ente a porvi rimedio ho presentato una interrogazione alla Regione, chiedendo quali iniziative intenda assumere per garantire un punto di accesso sanitario adeguato alle esigenze dei cittadini di Malborghetto”.

Lega: “Agenti di polizia locale: fuori dagli uffici, armati a presidiare la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico”

Da: Gruppo Lega Nord Emilia e Romagna

“È quanto prevede il protocollo operativo siglato questa mattina fra il Sulpl e il Gruppo Lega Emilia-Romagna: “Gli agenti non dovranno più occuparsi di attività che esulano dai compiti propri della sicurezza e del controllo. Dovranno essere dotati di armi da sparo (previa adeguata formazione), spray urticante, distanziatore estensibile e dissuasore elettrico (Taser). Rinnovo degli obsoleti parchi auto di servizio attraverso l’attivazione delle procedure volte all’acquisizione di veicoli derivanti da sequestri finalizzati alla confisca”

“Gli Agenti delle Polizie locali (Municipali e Provinciali) non dovranno più occuparsi di attività che esulano dai compiti propri della sicurezza e del controllo. Dovranno essere dotati di armi da sparo (previa adeguata formazione), spray urticante, distanziatore estensibile e dissuasore elettrico (Taser). Sempre nell’ottica di dotare gli Agenti di strumenti idonei al presidio della sicurezza dei cittadini e di tutela dell’ordine pubblico, gli obsoleti parchi auto di servizio dovranno essere rinnovati attraverso l’attivazione delle procedure volte all’acquisizione di veicoli derivanti da sequestri finalizzati alla confisca”.

E’ quanto prevede il “Protocollo Operativo Polizia locale Emilia-Romagna” siglato questa mattina fra Sulpl (sindacato di Polizia locale ndr) e il Gruppo Lega Emilia-Romagna.

“Il documento – spiegano i consiglieri del Carroccio Alan Fabbri, Matteo Rancan, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Marco Pettazzoni e Massimiliano Pompignoli – si prefigge l’obiettivo di uniformare i servizi che gli amministratori locali andranno a richiedere (in base alle normative vigenti e alla struttura dei corpi di Polizia Locale) ai loro Agenti, condividendo lo status e le prerogative della polizia di prossimità che contraddistingue le Polizie Locali nei territori della Regione Emilia – Romagna e nazionale”.

Il Protocollo prevede che i sindaci, il presidente dell’Unione dei Comuni, il presidente della Provincia e il presidente della Città Metropolitana, nell’ambito delle rispettive funzioni e ai fini della realizzazione delle politiche integrate per la sicurezza urbana attiveranno accordi anche intercomunali con la prefettura e/o le questure per ottenere la divisione dei compiti definiti con le altre Forze dell’Ordine ed avranno a supporto negli incontri l’ausilio delle competenze dei Comandanti della Polizia Locale per il coordinamento delle politiche integrate per la sicurezza nei territori regionali.

“Gli amministratori locali di riferimento e il comandante eviteranno che gli operatori di Polizia Locale si occupino di attività e ruoli (messo comunale, predisposizione atti per le occupazioni temporanee, autista di scuolabus, raccolta iscrizioni per i mercati settimanali, tasse che implicano maneggio di denaro) che esulano dai compiti propri di sicurezza e controllo. Gli incarichi estranei al Corpo di Polizia Locale verranno svolti da personale competente, in modo da sgravare gli Agenti da compiti impropri e implementarne il numero sulla strada. La Polizia Locale svolgerà le funzioni di sicurezza urbana e controllo: svolgimento funzioni Polizia Giudiziaria, controlli stradali, rilevazione incidenti, controlli commerciali, tutela del consumatore, controlli edilizi, controlli tributari, tutela del territorio contro l’abusivismo, controlli ambientali e sul settore di controllo faunistico, controlli ai regolamenti comunali, controlli Daspo, controlli alle residenze di persone non in regola con il permesso di soggiorno in Italia e nei comuni italiani” spiegano i consiglieri leghisti.

“E’ un protocollo che intende definire i compiti della Polizia locale, in forza del quale gli amministratori valorizzeranno la Polizia locale per garantire sicurezza ai cittadini ed agli oepratori medesimi, dotandoli in modo uniforme di tutti gli strumenti di difesa ed autotutela” commenta la Segreteria Regionale Sulpl, composta da Federico Coratella, Miriam Palumbo e Luca Falcitano.

“Tutti i giorni e a tutti i livelli il nostro Sindacato di categoria si adopera per far comprendere e conoscere ai politici il lavoro della Polizia Locale e i rischi a cui sono esposti gli operatori, inquadrati ricordiamolo come impiegati comunali. Nel Gruppo Lega dell’Emilia Romagna abbiamo trovato un interlocutore che ha mostrato attenzione ed interesse. Tant’è che abbiamo elaborato questo protocollo che intende definire i compiti della Polizia locale, in forza del quale gli amministratori valorizzeranno la professionalità degli agenti e, al contempo, garantiranno al meglio la sicurezza ai cittadini ed agli operatori medesimi, dotandoli in modo uniforme di tutti gli strumenti di difesa ed autotutela” conclude il Sindacato.

L’orto del carcere apre per Interno Verde

Da: Interno Verde
Interno Verde apre al pubblico il Galeorto, l’orto coltivato dai detenuti. «Sarà un momento importante per promuovere i valori di scambio e condivisione che guidano l’intera organizzazione del festival. Un’occasione per coltivare solidarietà verso realtà che spesso vengono trascurate. L’associazione ilturco è felice di poter continuare la positiva collaborazione con la Casa Circondariale di Ferrara iniziata l’anno scorso, e proporre al pubblico ferrarese e di altre province un’esperienza di indubbio valore formativo», raccontano gli organizzatori.
L’eccezionale apertura dell’orto – che inaugurerà la quarta edizione del festival dedicato ai giardini segreti del capoluogo estense – si terrà venerdì 10 maggio, dalle 10 alle 11.30. Gli oltre 70 giardini segreti compresi nel programma 2019 invece apriranno al pubblico sabato 11 e domenica 12 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.
La visita guidata all’interno dell’istituto penitenziario sarà curata dall’associazione Viale K, che si occupa di coordinare il progetto educativo: i partecipanti verranno accompagnati in un itinerario guidato dal personale della Casa Circondariale attraverso le varie aree verdi della struttura con la partecipazione detenuti, che racconteranno la loro esperienza lavorativa e formativa.
«L’idea di coinvolgere uno spazio così particolare, e rendere accessibile un luogo per definizione inaccessibile, è nata nel 2018 per invitare le persone a conoscere una realtà spesso poco considerata e oggetto di pregiudizio. Interno Verde si propone come un festival di relazioni: l’obiettivo è quello di promuovere, attraverso l’interesse trasversale che la cura del giardino è capace di suscitare, una socialità spontanea e vicina, un’atmosfera inclusiva. In quest’ottica l’apertura del GaleOrto ci sembra possa rappresentare un messaggio importante. Ringraziamo già da ora sia la direzione della Casa Circondariale che il personale della polizia penitenziaria e le educatrici, per la grande disponibilità che anche quest’anno hanno dimostrato accogliendo con entusiasmo la proposta di far parte della manifestazione», concludono gli organizzatori.
Per visitare le coltivazioni nascoste tra le mura di cinta che circondano la struttura di via Arginone, e assaggiare le fragole che crescono protette tra le torrette di guardia e il filo spinato, è necessario prenotare la propria partecipazione, che dovrà essere effettuata entro domenica 24 aprile, comunicando via mail all’indirizzo info@internoverde.it i propri dati (nome, cognome, residenza, data e luogo di nascita, codice fiscale), allegando una scansione del proprio documento d’identità. L’ingresso è riservato a un gruppo di massimo 30 persone. Lo stesso indirizzo mail sarà a disposizione per dubbi o domande inerenti l’iniziativa.
Interno Verde è patrocinato dal Mibac, dal Comune e dall’Università degli Studi di Ferrara, con l’adesione dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio. Per informazioni e iscrizioni: www.internoverde.it

Con la direzione di Tommaso Ussardi torna, venerdì 5/4, Istantanea Ensemble alle prese con rielaborazioni dal Pierrot Lunaire di Schöemberg

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara
Connettere le musiche d’oggi di matrice accademica a linguaggi del contemporaneo come improvvisazione, danza elettronica e video? In due parole: Istantanea Ensemble. Torna, venerdì 5 aprile, l’originale proposta d’ascolto realizzata in collaborazione con Orchestra Senza Spine e la preziosa direzione di Tommaso Ussardi. In programma rielaborazioni dal Pierrot Lunaire di A. Schöemberg.

Connettere le musiche d’oggi di matrice accademica a linguaggi del contemporaneo come improvvisazione, danza elettronica e video? In due parole: Istantanea Ensemble. Torna, venerdì 5 aprile (inizio ore 21.30), l’originale proposta d’ascolto realizzata in collaborazione con Orchestra Senza Spine e la preziosa direzione di Tommaso Ussardi.
I musicisti che si metteranno in gioco nella serata di venerdì, alle prese con rielaborazioni dal Pierrot Lunaire di A. Schöemberg, sono Gaia Mattiuzzi alla voce, Clara Cocco al flauto, Daniele D’Alessandro al clarinetto e clarinetto basso, Denis Zardi al pianoforte, Pietro Fabris al violino e viola, Giuseppe Franchellucci al violoncello, Dimitri Sillato ad elettronica e violino e Alfonso Santimone all’elettronica.
Istantanea Ensemble nasce al Mercato Sonato di Bologna in seno al progetto Orchestra Senza Spine, con l’intento di creare un piccolo gruppo di musicisti dediti ai linguaggi musicali contemporanei avente doppia residenza: a Bologna e al Torrione di Ferrara. L’organico di base varia da cinque a nove elementi oltre alla direzione: violini, viola, violoncello, pianoforte, flauto, clarinetto, percussioni.
L’idea è quella di esplorare composizioni originali legate ai linguaggi della contemporaneità, varcando gli angusti confini dell’accademia e prestandosi anche a imprevedibili cortocircuiti con i mondi dell’improvvisazione, dell’elettronica, della danza, del video, della arti visive e performative, del teatro e della letteratura.
Il repertorio è un work in progress i cui episodi vengono commissionati a musicisti provenienti non soltanto dal mondo accademico, ma anche dai territori del jazz, delle musiche improvvisate e legate all’attualità più inquieta e sperimentale.

Selezioni Je So Pazzo a Comacchio

Da: Organizzatori
Comacchio. Si volgeranno domenica prossima, 7 aprile, nell’Arena di Palazzo Bellini a Comacchio, le selezioni per l’Italia del nord, del concorso musicale per giovani talenti Je so pazzo, che è un omaggio, da qui il nome, al grande cantautore napoletano Pino Daniele. Si tratta di uno dei concorsi più qualificati per il livello dei giovani in gara e per la giuria di grande qualità. Il Contest canoro prevede 4 categorie in gara:
1) Baby/Junior da 7 a 13 anni
2) Teenager da 14 a 19 anni
3) Giovani da 20 a 40
4) Inediti da 16 a 40 anni
Band, Rapper e Trap saranno inseriti nelle varie categorie calcolando l’età di appartenenza oppure inediti.
Ecco il programma della giornata. Domenica 7 aprile alle ore 10 iscrizioni a Palazzo Bellini.
Dalle ore 11 alle 13 audizioni con la presenza di Michele Torpedine
Ore 13.00 pausa pranzo.
Dalle ore 15 alle 16.30 audizioni sempre con la presenza di Michele Torpedine…
Ale ore 17 per tutti ci sarà la presentazione del libro di Michele Torpedine RICOMINCIO DAI TRE. E’ un libro che ha fatto molto rumore nel mondo della musica italiana, in quanto racconta la storia musicale di alcuni dei più grandi cantanti italiani, da Zucchero alla Pausini, da Bocelli a Gino Paoli. Michele Torpedine è uno dei più brandi manager musicali a livello internazionale. E’ stato il manager di Zucchero, Bocelli, Giorgia e altri. E’ stato anche lo scopritore de Il Volo, gruppo che Torpedine sta guidando a livello mondiale.per questo è ovvio il riferimento a loro nel titolo del libro.
Dalle ore 18 alle 20 si terrà poi la comunicazione e l’esibizione dei finalisti.
Il referente del concorso e anche l’organizzatore locale è Rossano Scanavini. I vincitori saranno poi ammessi alla finale nazionale del concorso, che si terrà dal prossimo 26 al 30 giugno, presso il teatro comunale di Fiuggi. Ma anche per chi non vincerà c’è la possibilità di esibirsi di fronte a Michele Torpedine il cui parere vale certamente come una carta di ammissione al mondo della musica. Per informazioni si può telefonare al 335/6036360.

Cerimonia conclusiva Premio Vancini

Da: Organizzatori
Un premio rivolto alle scuole per ricordare il grande regista de “La lunga notte del ‘43” – Quindici le opere partecipanti – Un’occasione per ‘fare memoria’ in modo attivo, inducendo le giovani generazioni a riflettere e mettersi in gioco

Quindici lavori nei settori della critica giornalistica, della narrativa e del cinema, tutti ispirati all’opera di Florestano Vancini, il grande regista ferrarese di cui, nel 2018, ricorrevano i dieci anni dalla scomparsa. Sono le opere che si disputeranno la prima edizione del Premio intitolato al celebre cineasta, rivolto alle scuole e organizzato da Controluce Produzioni e Cna Ferrara. Sabato mattina, nella sala convegni della Cna in Via Caldirolo 84, si terrà la cerimonia di premiazione.
“Cercavo un progetto che valorizzasse la memoria di Florestano Vancini e dei capolavori che ha realizzato, primo fra tutti “La lunga notte del ‘43”. Volevo che questo progetto coinvolgesse le generazioni più giovani, obbligandole ad essere parte attiva, a mettersi in gioco”. Stefano Muroni, giovane attore, regista e scrittore ferrarese, spiega così la genesi del premio: “Così è nata la scelta di rivolgersi, con la collaborazione di Cna, alle scuole superiori di Ferrara e provincia: in questo modo siamo riusciti a ‘fare memoria storica’ in modo attivo e partecipato”.
“Il risultato è stato raggiunto – aggiunge Silvia Merli, responsabile dei progetti culturali che Cna realizza con le scuole – Il premio ha riscosso grande interesse, e lo dimostrano i quindici lavori, di ottima qualità, che la giuria andrà a selezionare. E’ la dimostrazione che nell’epoca della comunicazione digitale, che sembra abolire il passato e rendere tutto contemporaneo, i giovani comprendono il valore della memoria storica e provano ancora un forte desiderio di riflettere sul proprio passato. Lo fanno attivamente, scrivendo articoli, racconti, realizzando brevi video, esprimendo se stessi e crescendo come cittadini”.
Le quindici opere a concorso verranno selezionate da una qualificata giuria, che comprende personalità della narrativa, del giornalismo, della ricerca storica ed esperti di storia del cinema, presieduta da Gloria Vancini, figlia del cineasta. I Giurati per la sezione narrativa sono: Matteo Bianchi, Eleonora Rossi, Marco Gulinelli; per la sezione Giornalismo e critica: Giuseppe Muroni, Samuele Govoni, Antonella Guarnieri, Alberto Lazzarini; per la sezione cinema: Massimo Alì, Anna Maria Quarzi, Vito Contento
Il primo classificato di ogni sezione – narrativa, giornalismo e critica, cinema – vincerà un premio di 500 euro offerto da Cna; a tutti i partecipanti sarà offerto un workshop artistico intensivo dalla durata di sei ore, promosso da Controluce Produzione srl e Centro Preformazione Attoriale, che si terrà nel mese di aprile 2019 nella Delizia del Verginese, nel Comune di Portomaggiore.
Il Premio è organizzato e promosso da Controluce Produzioni e Cna Ferrara, con il patrocinio di Camera di Commercio Ferrara, Comuni di Ferrara e di Portomaggiore, Istituto di Storia Contemporanea, Museo del Risorgimento e della Resistenza, CPA Centro di preformazione attoriale e Regione Emilia Romagna. La cerimonia, che sarà coordinata da Stefano Muroni, inizierà alle 10 30 presso la sede di Cna Ferrara in via Caldirolo.

Donna di cuore o cuore di donna? Il 5 aprile ci si interroga sul tema della “Guarigione e dell’armonia”

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 03-04-2019.
“Donna di cuore o cuore di donna?”. Ovvero, incontri “sull’essere donna e sul saper fare”. «Abbiamo voluto proporre qualcosa di diverso. Un ciclo di incontri che faccia riflettere su cosa significhi essere donna, oggi, ed affrontare la questione del saper fare», illustra Luca Palazzi a nome dell’associazione “Il mondo di Claudia”, che ha promosso gli eventi. L’iniziativa ha avuto il patrocinio degli assessorati alle Pari Opportunità e alla Promozione del territorio: «La donna è al centro della nostra società, con il proprio lavoro, la maternità, il suo ruolo nelle relazioni di cura, ma ci sono ai suoi danni ancora pregiudizi: molte donne sono discriminate, oggetto di violenza, persino nel lavoro una donna percepisce un salario inferiore – sottolineano l’assessore Francesca Aria Poltronieri e il vicesindaco Simone Saletti, che hanno appoggiato il ciclo di eventi –. Crediamo che un percorso che si articoli in tre mesi, senza celebrare la donna una giornata soltanto, sia un modo corretto per approfondire tematiche che, viceversa, sarebbero soltanto uno spot». Il 5 aprile (ore 20,30, sala 2000), Barbara Pazzi tratterà del non facile equilibrio tra “armonia e guarigione”, attraverso i fiori di Bach, ed aspettando la Pasqua con il delicato gusto della gelateria. In una società dove, d’altra parte, è la donna solitamente ad occuparsi della cura e del benessere delle persone, specie in ambito domestico. Una riflessione, dunque, anche sul ruolo che la donna ha nella società di oggi, ma con una modalità comunicativa estremamente semplice e “friendly”. Il 22 e 23 giugno, infine, la conclusione del percorso, con due incontri che si occuperanno, rispettivamente, di accettazione “del proprio corpo” e realizzazione a mano de “il borsellino del cuore”. Al termine di ogni incontro le signore intervenute riceveranno un “pensiero col cuore”. E’ gradita la prenotazione, contattando i numeri: 333-5234573, 338-4317338.

Modonesi ha visitato la sede di Ibo: “Un esempio per Ferrara, da sostenere e coinvolgere nelle politiche di governo del territorio”

Da: Aldo Modonesi Sindaco

Aldo Modonesi nella mattinata di oggi, mercoledì 3 aprile, ha visitato la sede di Ibo Italia.

“Accompagnato dal presidente dell’associazione Dino Montanari, che ringrazio dell’accoglienza, sono tornato in visita alle ex scuole Banzi, in via Boschetto. – spiega il candidato sindaco alle amministrative del 26 maggio – Dopo aver costruito case, scuole, ospedali, centri educativi ed aggregativi per 60 anni a favore di tante comunità in Italia e nel Mondo, IBO Italia ha stabilito lì la loro nuova sede, circa un anno fa”.

L’associazione lavora dal secondo dopoguerra per favorire l’accesso all’educazione e alla formazione come diritti fondamentali di ogni persona e opportunità di cambiamento per tutta la comunità.

“Con 4.900 volontari e 247 realtà sostenute, più di 182.000 beneficiari nella cooperazione internazionale IBO Italia è diventata un punto di riferimento per la promozione dell’impegno sociale dei giovani, riuscendo ad accompagnare con il proprio operato i mutamenti della società italiana e internazionale negli anni. Un esempio bello e concreto di solidarietà e condivisione, un pezzo del patrimonio che a Ferrara abbiamo nel sociale e nel volontariato che penso vada sostenuto e coinvolto con forza nell’amministrazione di questa città” ha affermato il candidato sindaco Modonesi.

Venerdì 5/4 alle 17:00 Giovanni Orsina presenta “La democrazia del narcisismo – breve storia dell’antipolitica” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara

Da: Eventi Ferrara
Dialoga con l’autore Giuditta Brunelli, con il saluto di Daniele Negri.
Letture sceniche Centro Teatro Universitario di Ferrara

Promosso da Università degli Studi di Ferrara – dipartimento di Giurisprudenza
In collaborazione con ARCI Ferrara, SCUOLA FORENSE di Ferrara, IUSS Ferrara 1391
Con il patrocinio di Ateneo di Ferrara, Comune di Ferrara, UCCA e Fondazione Forense di Ferrara.

Se il populismo è sintomo e non malattia, da dove deriva il nostro rancore? Da Tocqueville a Tangentopoli, dal Sessantotto ai giorni nostri, la storia del lento divorzio tra cittadino e politica.

«La politica non controlla più il futuro. Ha sempre meno senso, potere, respiro. La sua funzione principale, ormai, è fare da capro espiatorio per il risentimento universale. Solo se riconosciamo che questa crisi ha le sue radici nel cuore della democrazia, e sta montando da almeno un secolo, potremo comprenderla a fondo»

Fino a pochi anni fa l’ascesa del populismo veniva interpretata quasi esclusivamente alla luce della crisi finanziaria. Ma se l’economia è tornata a crescere e il peggio sembra passato, perché i cosiddetti «partiti del risentimento» continuano a raccogliere consensi? Siamo forse di fronte all’epilogo di una storia che ha origini più profonde? Giovanni Orsina cerca queste origini all’interno della democrazia, ragionando sul conflitto tra politica e cittadini che ha segnato gli ultimi cento anni. Se alcune fasi di quel rapporto – il connubio inedito tra massa e potere a partire dagli anni trenta, la cesura libertaria del Sessantotto – sono comuni a tutto l’Occidente, Orsina individua la particolarità del caso italiano nella stagione di Tangentopoli. Il sacrificio simbolico di un’intera classe di governo conclude la repubblica dei partiti e allo stesso tempo inaugura un venticinquennio di antipolitica. Con la quale tutti hanno dovuto fare i conti – Berlusconi, Renzi, Grillo, i postcomunisti, la Lega –, ma della quale nessuno è riuscito a correggere o contenere le conseguenze nefaste.

Professore ordinario di storia contemporanea alla LUISS Guido Carli di Roma, insegna anche alla School of Government della stessa università.[1] È membro dell’Associazione per le ricerche di storia politica[2], della Fondation Emile Chanoux[3] e della Fondazione Magna Carta.[4] Ha inoltre insegnato presso le Università di Bologna, dell’Aquila e La Sapienza di Roma. È stato visiting professor e visiting scholar presso il St Antony’s College (Oxford), l’Institute d’Etudes Politiques (Parigi) e all’Ecole Normale Superieure (Cachan). Ha pubblicato articoli su Il Foglio e L’Occidentale[5].

Incontro di presentazione del Corso di Campaneria – 6 aprile 2019 – Ferrara

Da: Organizzatori
Il corso di campaneria che sarà presentato dai Campanari Ferraresi sabato 6 aprile, alle 16 presso il Teatro della Chiesa di Santo Spirito, in via della Resistenza 7 a Ferrara, a ingresso libero, intende offrire la concreta possibilità di vivere in prima persona una tradizione antica a tutti i cittadini, in particolare a chi ama dedicarsi ad attività e passatempi emozionanti.

Ci dice infatti con entusiasmo un giovane allievo che anni fa ha scelto di “scampanzare” mettendosi in gioco nell’arte campanaria: “Ho cominciato a frequentare il campanile a 15 anni. Innanzitutto mi ha attirato la veduta, perché non è da tutti potersi godere una vista come quella di un campanile. Poi però è nato un legame particolare: la passione che i campanari ferraresi mi hanno trasmesso. La campaneria non è solo questione di forza, ma soprattutto di tecnica e di affiatamento. C’è bisogno d’esercitarsi, e quindi diventa un lavoro di squadra. Solo con l’esercizio, infatti, si può diventare una vera squadra”.

La tradizione campanaria si è sviluppata in Italia e a livello nord europeo a partire dal 1500, nata per scandire la ciclicità del tempo e le vicende della vita delle comunità attraverso suonate religiose e laiche, una combinazione di suono e tecnica che nei secoli si è arricchita di elementi musicali e melodici. Se nell’immaginario collettivo il campanaro è colui che tira su e giù le corde delle campane, in realtà la campaneria è un’arte raffinata, dove la campana diventa uno strumento musicale, il campanile un teatro e il campanaro un musicista che, grazie al connubio intimo e quasi plastico con il bronzo, scandisce il ritmo vitale della comunità. Il campanile, per chi poi vorrà visitarlo insieme ai campanari ferraresi, è un piccolo mondo sospeso nel tempo, osservatorio un tempo del borgo, oggi della città, dove il suono evocativo delle campane si trasforma in una bussola ancora capace di orientarci dentro il tempo di vita delle nostre comunità.

E’ appunto di questa antica tradizione e delle tecniche delle suonate che il gruppo dei Campanari Ferraresi, costituito da diversi giovani guidati dal presidente Giovanni Vecchi, parlerà nell’incontro introduttivo di sabato 6 aprile, con una dimostrazione pratica attraverso un castelletto mobile di 4 campane che sarà allestito nel cortile della chiesa di S. Spirito. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Arcidiocesi di Ferrara Comacchio. Contatti: campanariferraresi@gmail.com

I venerdì dell’universo

Da: Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife Ufficio Stampa
Venerdì 5 aprile alle ore 21, alla Sala Estense, nuovo appuntamento dei i “Ven4dì dell’Universi” con Paolo Padovani sul tema “Neutrini da buchi neri massicci: una nuova finestra sull’Universo”.
Lo scorso luglio i giornali di tutto il mondo hanno riportato la notizia della scoperta di neutrini da un buco nero distante 4,5 miliardi di anni luce. Ma cosa sono i neutrini? E come fa un buco nero ad emetterli? Perché questa scoperta è rivoluzionaria? E perché siamo all’inizio di una nuova era per l’astronomia? Nel corso della mia presentazione risponderò a queste e altre domande. Chiuderò con alcune notizie sull’osservatorio dove lavoro (ESO), sul ruolo fondamentale che l’Italia gioca al suo interno, e sull’Extremely Large Telescope.

Paolo Padovani, Laureato e dottorato in astronomia all’Università di Padova, da quindici anni lavora presso lo European Southern Observatory ( ESO ) a Monaco di Baviera, dove si occupa dell’Extremely Large Telescope che, una volta costruito nel 2024, sarà il più grande telescopio ottico del mondo. Si occupa di Nuclei Galactic Attivi (quasar e similia) in tutte le bande (dal radio al gamma) e di astrofisica delle alte energie. Recentemente, dopo aver viaggiato per lunghi anni tra le varie bande elettromagnetiche, ha deciso di conoscere più da vicino neutrini e raggi cosmici. È autore di più di 120 pubblicazioni su riviste specializzate. Quando può tiene lezioni di astronomia per il pubblico e nelle scuole.
http://www.eso.org/~ppadovan/padovani.html

Il FAI giovani Ferrara organizza “Una passeggiata con Lucrezia Borgia”

Da: FAI Giovani Ferrara
Una passeggiata per le vie del centro storico di Ferrara alla scoperta dei luoghi simbolo della vita di Lucrezia Borgia.

FERRARA. In occasione del cinquecentenario della morte di Lucrezia Borgia il gruppo FAI Giovani Ferrara organizza una passeggiata per le vie del centro storico, andando a ripercorrere le tappe più importanti della storia di Lucrezia, da Piazza Municipale che rappresenta l’arrivo di Lucrezia in città dopo il matrimonio con Alfonso I D’Este al monastero del Corpus Domini, dove ha trascorso l’ultima parte della sua vita.
Sarà possibile entrare in Casa Romei dove verrà proiettata una parte del cortometraggio “Lucrezia Borgia: un’intervista impossibile di Maria Bellonci”, adattamento e regia di Florestano Vancini.
L’evento si terrà domenica 14 aprile p.v. dalle 10:00 alle 11:00 con partenze ogni mezz’ora da Piazza Municipale. E’ obbligatoria la prenotazione, inviando una mail a ferrara@faigiovani.fondoambiente.it; contributo di partecipazione 5€.
Durante l’evento sarà possibile iscriversi al FAI alla quota di benvenuto FAI Giovani di 15 € dai 18 ai 35 anni, con possibilità di rinnovo alla stessa quota.

L’UAAR e la campagna per una scelta consapevole: “Non affidiatevi al caso”.

Da: Ferrara UAAR
Ferrara, 3 Aprile 2019. L’UAAR Ferrara torna e propone alla cittadinanza un supporto per essere consapevoli davanti alle scelte che riguardano la propria salute. E’ partita anche a Ferrara la campagna “Testa o Croce? Non affidarti al caso!”.
L’associazione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti Ferraresi, guidata dal Gregorio Oxilia, si batte da sempre per l’autodeterminazione, per la libertà di scelta di ogni singolo cittadino. Ma ogni scelta, per essere veramente libera, deve essere effettuata a ragion veduta, consapevolmente. Non sempre accade: siamo umani, ed è umano dimenticare di soffermarci su questi aspetti. Altrettanto spesso, su materie che conosciamo poco, ci affidiamo a chi è indubbiamente più competente di noi. Nella stragrande maggioranza dei casi è un atteggiamento positivo. In alcuni casi, altri fattori dovrebbero essere presi in considerazione. Particolarmente quando le scelte riguardano la nostra salute.
“I medici sono professionisti con una propria opinione. In quanto essere umani è normale e giusto che ce l’abbiano. Questo non è il punto del problema. La questione diventa più complicata quando le loro opinioni condizionano le nostre scelte.” – le parole di Oxilia – “E questo si riflette sopratutto sulle scelte delle donne che si affidano, per esempio, alle cure di un ginecologo; queste ragazze conoscono le convinzioni morali e religiose del proprio medico? E quindi sulla possibilità di poter accedere, ad esempio, a contraccettivi d’emergenza?”.
Come denuncia l’UAAR da molti anni, gli ospedali sono purtroppo pieni di ginecologi obiettori, spesso assunti e promossi proprio per la loro adesione alla dottrina cattolica. Non sono infrequenti i casi in cui ostacolano l’intenzione di interrompere una gravidanza, o decidono di non sottoporre la gestante alle diagnosi che evitino la nascita di un bimbo già condannato per tutta la vita a una malattia invalidante. “Avere quindi un ginecologo di fiducia del quale sono note le opinioni su questi aspetti diventa fondamentale” – dice Oxilia – “ma non solo, questo vale anche per noi uomini. Pensate ad esempio ad un medico che considera la vita un bene indisponibile, appartenente a Dio, potrebbe non tenere conto delle nostre volontà se non siamo in condizione di esprimerle. Purtroppo temi di questo genere vengono, solitamente, “anestetizzati” in quanto potrebbero toccare la sensibilità dei credenti. A mio parere invece” – continua Oxilia – “questa convizione la sta trasmettendo la politica. I cittadini, appartenenti a qualsiasi religione, hanno già compreso da molto tempo che non devono sentire minate le proprie convinzioni religiose quando si affrontano tematiche di questo genere, in quanto la religiosità è qualcosa di molto personale che si allontana dalle strumentalizzazioni politiche che hanno il solo scopo di creare muri culturali e morali.” – dice Oxilia – “Ecco perchè è anche importante parlare di testamento biologico e di eutanasia. Chiunque ha il diritto che le proprie scelte siano rispettate a prescindere dalla convizione religiosa di chi ci sta attorno.” La chiesa stessa” conclude Oxilia – “continua a considerare la sofferenza come partecipazione all’opera salvifica di Gesù. Liberissimi di crederlo ma noi, associazione culturale a supporto di credenti e non credenti, pensiamo sia meglio considerare e pensare alla nostra esistenza con gioia in quanto è il prodotto di un processo biologico in continuo adattamento che a volte, purtroppo, si inceppa portandoci a fare delle scelte in virtù della nostra molare umana, avulsa da preconcetti dogmatici ed ideologici, oppure in virtù di sovrastrutture culturali”.

Alan Fabbri (Lega): “Vogliamo togliere la tassa sui passi carrabili”

Da: Elettorale Lega Nord
“Il canone sui passi carrabili è un balzello assurdo. In molti Comuni, a livello nazionale, questa tassa è stata tolta e vorremmo fare la stessa cosa anche a Ferrara”. Così Alan Fabbri, candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra, alla tappa del tour ‘Piacere, chiamami Alan’ di questa sera alla Pasticceria Gelateria Cafè Atlantic di via Bologna 490.
“Nei primi 100 giorni del nostro governo – prosegue Fabbri – lavoreremo sul concetto di ‘residenzialità storica’, perché crediamo che sia giusto che le case popolari vengano assegnate in primis a chi ha contribuito a creare il welfare di questo territorio. Inoltre, intendiamo rivedere i termini con la concessionaria Ica per ridurre le tariffe dell’imposta comunale sulla pubblicità dei negozi”.
“Ferrara, però, ha potenzialità enormi anche in campo economico e imprenditoriale – conclude Alan Fabbri – e vogliamo riportarla nel contesto nazionale che merita, anche e soprattutto tramite le infrastrutture necessarie. Ragioneremo, infine, anche sul tema della sicurezza, che per noi va di pari passo con quello legato all’urbanistica ed al potenziamento dell’illuminazione”.

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