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Giorno: 29 Aprile 2019

2/5 il Meis per ANT: visite guidate alla mostra sul rinascimento, proventi all’assistenza oncologica

Da: Organizzatori
Giovedì 2 maggio il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (Via Piangipane 81, a Ferrara) organizza insieme ad ANT Italia ONLUS un pomeriggio di visite guidate della mostra “Il Rinascimento parla ebraico”. I proventi dell’iniziativa andranno interamente a beneficio della Fondazione ANT e dell’assistenza oncologica domiciliare gratuita che da oltre 30 anni fornisce ai malati di tumore.
Le visite, per gruppi di non oltre 25 persone ciascuno, inizieranno alle 15.00. Ad ogni partecipante sarà richiesta un’offerta minima di 10,00 euro.
Per prenotarsi è possibile contattare l’ufficio della Fondazione ANT Italia onlus – Delegazione di Ferrara dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15.00, al numero 0532 201819 o alla mail delegazione.ferrara@ant.it. L’ufficio di ANT resterà chiuso nella settimana dal 22 al 26 aprile.
La mostra “Il Rinascimento parla ebraico”, curata da Giulio Busi e da Silvana Greco, affronta uno dei periodi cruciali della storia culturale della Penisola, decisivo per la formazione dell’identità italiana, svelandone un aspetto originale, ovvero la presenza degli ebrei e il fecondo dialogo culturale con la cultura cristiana di maggioranza. A testimoniarlo, opere pittoriche come la Sacra famiglia e famiglia del Battista (1504-1506) di Andrea Mantegna, la Nascita della Vergine (1502-1507) di Vittore Carpaccio e la Disputa di Gesù con i Dottori del Tempio (1519-1525) di Ludovico Mazzolino, Il profeta Elia e Il profeta Eliseo di Stefano di Giovanni di Consolo detto il Sassetta, dove spuntano a sorpresa significative scritte in ebraico. Ma anche manoscritti miniati ebraici, come la Guida dei perplessi di Maimonide (1349), l’Arca Santa lignea più datata d’Italia, mai rientrata prima da Parigi, o il Rotolo della Torah di Biella, un’antichissima pergamena della Bibbia ebraica, ancora oggi usata nella liturgia sinagogale.

Nuova “Club House” per il Bondeno calcio. Servirà per le attività ricreative legate alla società sportiva

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 29-04-2019.
All’interno della nascente struttura si svolgeranno tutte le manifestazioni collaterali a quelle promosse dalla società sportiva. La nuova Club House della Bondeno Calcio diventerà presto realtà: la progettazione è in fase avanzata e rimarrà a quel punto soltanto da destinare i lavori. Per un importo stimato di circa 260mila euro, che serviranno nel contempo anche per mettere mano ad alcune criticità riscontrate nel tempo all’interno dello storico campo sportivo di via XX Settembre, intitolato all’indimenticato Ferruccio Pollastri. «All’interno del campo sportivo praticano attività numerosi giovani, nella scuola calcio e nell’ambito dei vari tornei che si svolgono allo stadio. Quello di creare la Club House costituiva un impegno che avevamo preso con la società sportiva, che gestisce l’impianto sportivo comunale. Questa “Club House” servirà per poter svolgere nel migliore dei modi i pranzi tra i bambini e i genitori, durante le gare sportive ed i tornei, ed anche per i momenti conviviali che servono per finanziare l’attività della squadra», spiegano il sindaco Fabio Bergamini e il vicesindaco con delega allo sport, Simone Saletti. L’obiettivo è quello di arrivare alla creazione di una sala “polivalente” con tutti i crismi della sicurezza e dell’antisismica, all’interno del perimetro del “Ferruccio Pollastri” di via XX Settembre. E che disponga anche di uno spazio cottura (per le occasioni in cui si svolgeranno pranzi al campo con bambini e genitori) ed un bar funzionale alle attività dello stadio, che vada a sostituire quello attualmente in funzione sotto la tribuna centrale. «Una volta condivisa la versione definitiva della progettazione con la dirigenza della Bondeno Calcio – concludono Fabio Bergamini e Simone Saletti – potremo finalmente finanziare, con le risorse già allocate in fase di bilancio, la realizzazione della nuova Club House. La quale sarà simile a quelle già in dotazione per alcune realtà sportive d’eccellenza del territorio nazionale».

Camera di commercio: la vita media delle imprese ferraresi è 13 anni

Da: Organizzatori
Le imprese ferraresi hanno una vita media di 13 primavere (12 anni la media nazionale) e sono quelle meno giovani a garantire la fetta più importante dell’occupazione. E’ la fotografia scattata dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio sulla base dei dati del Registro delle imprese.

Dal lato dei settori produttivi, quanto a longevità l’agricoltura batte tutti: 16 anni tondi la durata delle imprese che operano in questo comparto, qualcosa in più della pur longeva industria in senso stretto (oltre 15 anni). Più breve l’aspettativa di vita delle aziende di costruzioni (poco più di 12 anni) e di quelle dei servizi (11), al cui interno “pesa” la minor durata media delle attività turistiche (10 anni). A fine 2018, quasi 6 imprese su 10 risultano costituite prima del 2009. Questo universo di aziende longeve concentra più del 70% degli addetti del settore privato. Poco più del 18% delle imprese oggi esistenti è nato invece tra il 2009 e il 2013 e raccoglie oltre il 14% degli addetti. Circa una impresa su 4, infine, è stata costituita negli ultimi 5 anni e ha una quota di addetti di poco meno del 16%.

“Il lavoro lo crea l’impresa, per questo va supportata”, ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni. “Vanno sostenuti gli investimenti, vanno rimossi i tanti ostacoli che frenano lo sviluppo e a volte impediscono persino la sopravvivenza di una impresa. Penso, ad esempio – ha aggiunto aggiunge il presidente della Camera di commercio – all’eccesso di burocrazia e a un sistema di regole spesso inadeguato, alla farraginosità del mercato del lavoro, alla carenza di infrastrutture, materiali e immateriali.

“Su tutti questi temi – ha dichiarato Luigi Di Maio, vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro dello Sviluppo economico e del lavoro, intervenendo all’Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio italiane tenutasi a Roma lo scorso 18 aprile – le Camere di commercio possono fare molto. Sono le amministrazioni delle imprese e per le imprese, quelle che possono far muovere davvero gli ingranaggi sui temi della digitalizzazione, dell’orientamento al lavoro, del turismo e molto altro ancora”.

Il quadro nazionale. La vita delle imprese è mediamente più lunga nel Nord Est (13,3 anni). A seguire, il Nord Ovest (12,4 anni), il Centro (12,1 anni) e il Mezzogiorno (11,7 anni). Le più resilienti sono le aziende marchigiane (15 anni), seguite da quelle del Trentino Alto Adige (14,6 anni) e del Friuli Venezia Giulia (13,9 anni). Turnover più accentuato invece nel Lazio e in Campania (in entrambi i casi la vita media è di 11,1 anni), e in Calabria (11,4). Guardando alle forme giuridiche, l’analisi mostra che l’impresa individuale ha una vita media più bassa delle altre (11,4 anni). Nella media i valori delle società di capitali (12,4%), mentre cresce la durata per le altre forme (13,9 anni) e soprattutto per le società di persone (17,0 anni).

Ferrara città aperta riempe di festa i Giardini del Grattacielo

Da: La Città Che Vogliamo Ferrara
Organizzare una festa aperta e libera alla partecipazione dei cittadini di ogni credo politico, in un luogo centrale per il futuro di Ferrara è per noi promotori di Ferrara Città Aperta una scelta voluta ed esplicita. Non si tratta di ingenuità quindi, come erroneamente riportato nei giorni scorsi e come strumentalizzato dalla Lega, ma di una scelta precisa per il bene della città, lo vogliamo ribadire con fermezza. Il nostro scopo era e rimane quello di dare vita ad una festa aperta a un sostegno trasversale di tutte le associazioni, i cittadini e le realtà che lavorano continuamente nel quartiere e in città e di tutti quelli si identificano nei valori fondamentali della solidarietà, dell’inclusione, della gentilezza e della pace. La ricchezza, sicurezza e la vivibilità di una città è fatta anche del lavoro quotidiano di tante piccole realtà come queste. Invece, la Lega ha ritenuto opportuno sottrarre a tutte le loro lo spazio dei Giardini dell’ex Mutua, da noi richiesto in anticipo, regolarmente e pubblicamente, nonostante i tanti altri spazi a loro disposizione per ospitare un ministro. Ci è sembrato un atto di bullismo un po’ infantile, un assaggio dei metodi con cui vorrebbero governare la città e con cui di fatto stanno già governando il Paese. Un dispetto che in una certa misura ci ha fatto anche sorridere perché a noi il Quartiere Giardino interessa tutto, mica solo piazzale Giordano Bruno! La forzatura della Lega ci dà anzi la possibilità di mettere al centro la zona del grattacielo, nella quale svolgiamo già molte attività, e di condividere una festa con il quartiere e con tutte le persone che vorranno venire a vivere la città dal suo punto più delicato, ma anche uno dei più pieni di energia. Noi ci andremo per costruire un’idea che punta ad una città migliore, non saremo contro, ma a favore: dell’integrazione coraggiosa, della convivenza gentile, della conoscenza reale e approfondita, dello sviluppo concreto. Lo possiamo fare insieme se siamo tanti. Invitiamo i cittadini di ogni luogo e ogni paese: il 3 maggio, dalle 17 alle 23:30, riempiamo di festa i giardini del Grattacielo!

Pon ‘Copernico-Carpeggiani’

Da: Organizzatori
Dal Volano ai parchi cittadini, dalla qualità delle acque alla pulizia delle aree verdi: gli studenti del ‘Copernico-Carpeggiani’ sono impegnati nella cura e valorizzazione dei beni comuni ferraresi nell’ambito del Pon di ‘Potenziamento delle competenze di cittadinanza globale’.
Il progetto, vinto dall’istituto superando la selezione nazionale, è partito in questi giorni e andrà avanti fino a giugno con incontri con esperti, visite didattiche, attività laboratoriali, analisi delle acque, escursione in barca e pulizia di un parco cittadino. E verranno creati anche siti web, itinerari turistici, videogiochi, modellini tridimensionali e una mostra.
<>. I ragazzi vengono stimolati a divenire protagonisti e valorizzare l’esperienza personale, le buone prassi, l’impegno in contesti e situazioni reali. <>. La sfida è quella di accrescere la consapevolezza della necessità di curare i beni pubblici attraverso la conoscenza degli strumenti di amministrazione condivisa. A tale scopo al progetto collabora Chiara Porretta (Urban Center del comune di Ferrara).
Per il Pon è previsto un approccio didattico innovativo con incontri con esperti, visite didattiche, laboratori, utilizzo di internet e creazione di siti web, itinerari turistici, opuscoli, articoli e comunicati stampa.
Il progetto, supportato dal dirigente scolastico, Roberto Giovannetti, è sviluppato dai docenti Domenico Allocca, Giovanni D’Andria e Gianluca Rossi; è composto da due moduli. Al primo, denominato “Giovani cittadini alla scoperta del Volano”, partecipano studenti provenienti da varie classi dell’istituto. Sono previste varie uscite didattiche e incontri: i ragazzi hanno già intervistato Paolo Dal Buono, di Assonautica Ferrara, a cui hanno posto domande sul fiume, raccogliendo informazioni per poter creare degli articoli. Inoltre è in programma la visita a Palazzo Savonuzzi per conoscere il Consorzio Wunderkammer (la presidente Maria Giovanna Govoni ha già cominciato a collaborare all’iniziativa) e l’Associazione musicisti di Ferrara: anche il presidente Roberto Formignani ha offerto la sua collaborazione e gli studenti attendono di poter ascoltare la sua magica chitarra.
Gli alunni parleranno anche con funzionari del comune di Ferrara, per discutere dei progetti riguardanti la creazione del nuovo quartiere Darsena con parchi, strutture per lo sport e -in un futuro, si spera, non lontano – l’agognata spiaggia urbana, dove i cittadini potrebbero rilassarsi come se fossero al mare. Alcuni studenti dell’indirizzo chimico del ‘Copernico-Carpeggiani’, inoltre, preleveranno campioni d’acqua per esaminarli nei laboratori scolastici con l’ausilio delle professoresse Valentina Buono e Rossella Natalini, in modo da studiare la salute del nostro fiume.

L’Opera al Cinema con il “Faust”

Da: Apollo Cinepark
Martedì 30 aprile all’Apollo si rinnova l’invito con l’Opera al Cinema: in diretta dalla Royal Opera House di Londra, dalle 19.45, il “Faust”, opera del compositore francese Charles-François Gounod, produzione di David McVicar e distribuzione Nexo.
Il Faust di McVicar, in questa produzione della Royal Opera House, si avvale di un cast internazionale che comprende il tenore americano Michael Fabiano nei panni di Faust, il baritono uruguaiano Erwin Schrott in quelli del diabolico Mefistofele e il soprano russo Irina Lungu nei panni dell’amata Margherita. Numerose sono le versioni della storia di Faust, che vende l’anima al diavolo in cambio della giovinezza, dell’amore e del potere, ma l’opera di Gounod rimane una delle più coinvolgenti.
Lo sfarzo del grand-opéra francese è straordinariamente evidente in questa produzione di David McVicar che rivela la decadenza e l’eleganza della Parigi del 1870. Ma soprattutto, la partitura contiene alcuni dei brani più riconoscibili del repertorio operistico, eseguiti da un cast di grandi interpreti internazionali e dal Coro della Royal Opera House.
La trama – L’opera narra la storia del vecchio e disilluso filosofo Faust che perde la fede in Dio e invoca Satana per aiutarlo. Gli appare così il diavolo Mefistofele che gli offre di stringere un patto: gli darà giovinezza, potere e l’amore della giovane Margherita se Faust gli consegnerà la sua anima. Faust acconsente, seduce Margherita, per poi abbandonarla con conseguenze disastrose per entrambi.

Primo maggio, il programma del cerimoniale a Bondeno

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 29-04-2019.
Tutto pronto per il cerimoniale del Primo Maggio, che si articolerà come di consueto fra un momento religioso e uno civile, alla presenza delle autorità, in piazza Garibaldi. La Festa dei lavoratori viene promossa a Bondeno dalle sigle sindacali (Cgil, Cisl e Uil) in collaborazione con il Comune, e partirà alle ore 10,30 con la S. Messa che verrà celebrata in duomo. Alle ore 11,15, il corteo si sposterà per le vie del centro e con l’accompagnamento musicale della Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino, per arrivare al palco davanti al municipio, dove le autorità comunali e sindacali terranno il loro intervento (attorno alle ore 11,30). In caso di maltempo, i discorsi delle autorità si svolgeranno alla sala 2000 di viale Matteotti. In un gazebo collocato sul listone di piazza Garibaldi verranno inoltre distribuiti i caratteristici garofani, per commemorare secondo la tradizione la Festa del Primo Maggio.

Modonesi ripercorre le proposte per welfare e sanità

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Erano in tantissimi anche nella mattinata di domenica 28 aprile, al CUS ad ascoltare Aldo Modonesi, candidato sindaco alle comunali del 26 maggio. Il maltempo ha costretto i presenti a restare al chiuso a sentire le proposte di Modonesi per ‘vivere bene’ a Ferrara. Il nostro programma, che stiamo presentando per punti già da alcune settimane, a differenza di chi si è candidato con l’intento di evitare di proposte concrete, si fonda su tre pilastri: muoversi meglio, vivere bene e crescere ancora a Ferrara. Oggi abbiamo idealmente chiuso il secondo capitolo dedicato a sanità e sociale, sport, casa, famiglie e scuola.
E insieme a Modonesi sono intervenuti sei speaker. John Ebeling, il cui nome significa pallacanestro e sport a Ferrara, che ha detto di aver voluto intervenire questa mattina perché apprezza chi fa le cose con il cuore. Laura Roncagli, volontaria e presidente di Agire Sociale, che ha evidenziato la ricchezza delle proposte del programma per il sostegno alle famiglie, che hanno sempre più bisogno di flessibilità e varietà nei servizi a favore di chi ha bambini e anziani da accudire e un lavoro da portare avanti. Paola Zecchi, insegnante di sostegno in una scuola primaria. La giovane mamma e ricercatrice Gemma Malisardi, che prima e dopo la nascita dei suoi bimbi non si è sentita sola grazie al Centro per le Famiglie, per il quale Modonesi propone una nuova sede. Raffaele Rinaldi, direttore di Viale K e referente ferrarese di Avvocato di Strada, punto di riferimento per tanti ‘ultimi’ in città, che apprezza la collaborazione tra Amministrazione e volontariato e spera che sia sempre più stretta per fare di più e meglio. Il prof. Paolo Zamboni, favorevole alla volontà di potenziare la Cittadella della Salute San Rocco, escludendo ogni ipotesi di riaprirvi un Pronto Soccorso.
Infine è stato Aldo Modonesi a prendere la parola. “Abbiamo messo al centro le persone, partendo sempre da chi ha più bisogno. Le nostre proposte, presentate in questi giorni, partono dagli anziani soli, dalle giovani coppie e famiglie, da chi non vogliamo che viva ai margini e in isolamento. Per noi con la sanità e il lavoro, innanzitutto, si può vivere bene a Ferrara. E proprio sulla sanità, invece, in questa campagna elettorale ho sentito avanzare ipotesi che non garantirebbero il diritto alla salute ma rischierebbero di metterlo in pericolo. Chi dice che al vecchio Sant’Anna può tornare il pronto soccorso prende in giro i cittadini. Noi vogliamo più servizi di qualità per tutti, in centro con la Cittadella della Salute e nelle frazioni con i medici di base e gli infermieri di comunità che proponiamo di istituire. Vogliamo che la casa sia un diritto e siamo stati alle Corti di Medoro a spiegare come fare, con 3,6 milioni di euro, a rendere agibili 600 alloggi pubblici vuoti e come agevolare le giovani coppie. Lo abbiamo fatto nel luogo simbolo della riqualificazione, per ricordare che chi invoca le ruspe per demolire e distruggere non ha mai ragione e non ha mai soluzioni da proporre. Ora andiamo avanti con il tema della crescita, del lavoro e dell’economia. Su cui puntiamo molto perchè è la città e sono i ferraresi a chiedere anche su questo risposte concrete”.

Inaugurato l’infopoint di Alan Fabbri in via Garibaldi

Da: Elettorale Lega Nord

Ha inaugurato domenica 28 aprile, l’infopoint elettorale di Alan Fabbri in via Garibaldi 52. Presente il candidato a sindaco di Ferrara per il centrodestra: “E’ uno spazio importante in cui da oggi fino al prossimo 26 maggio tutti i cittadini potranno trovare le informazioni adeguate circa tutti i punti del nostro programma elettorale. Sarà una sede in cui i ferraresi potranno, inoltre, confrontarsi sui vari temi e proporre le loro idee in merito. Gli orari di apertura dell’infopoint si possono trovare anche su tutte le nostre pagine social e sul nostro sito internet”.
Proprio in riferimento al programma, Fabbi ha aggiunto: “Ci tengo a ringraziare tutti i rappresentanti della coalizione di centrodestra che hanno sostenuto uno sforzo burocratico importante per depositare le rispettive documentazioni necessarie. Inoltre, un ulteriore ringraziamento va a Sandro Mazzatorta, il cui apporto nella redazione del programma elettorale è stato prezioso e fondamentale”.

Martedì 30/4 la TOWER JAZZ COMPOSERS ORCHESTRA chiude la ventesima edizione di Ferrara in Jazz celebrando l’INTERNATIONAL JAZZ DAY

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara
Martedì 30 aprile, in occasione della Giornata Internazionale del Jazz Unesco, il Torrione cala il sipario sulla ventesima edizione di Ferrara in Jazz con l’energia e la creatività della Tower Jazz Composers Orchestra. Al termine del concerto, la selezione musicale di Dj Gil accompagna i saluti finali.

La ventesima edizione di Ferrara in Jazz chiude in bellezza – martedì 30 aprile (inizio ore 21.30) – festeggiando la Giornata Internazionale del Jazz Unesco con la propria orchestra residente: The Tower Jazz Composers Orchestra. Al termine del concerto, la selezione musicale di Dj Gil accompagna i saluti finali.
L’ampio organico, coordinato da Piero Bittolo Bon e Alfonso Santimone, ha preso forma nel 2016 come naturale evoluzione e sintesi di due progetti didattici (The Tower Jazz Workshop Orchestra e The Unreal Book), con l’intento di creare una big band “elastica” che permette oggi, a ogni singolo elemento, di sperimentare e mettere in gioco le proprie idee musicali. Il repertorio di martedì verterà su brani della tradizione afroamericana alternati a nuove composizioni ed accattivanti rivisitazioni, all’insegna di una performance vitaminica e sorprendente. Completano la formazione la voce di Marta Raviglia, Sandro Tognazzo al flauto, Glauco Benedetti alla tuba, Gabriele Cancelli, Pasquale Paterra e Claus Højensgård Andersen alle trombe, Lorenzo Manfredini, Luca Moresco e Alice Gaspardo ai tromboni, Gianluca Fortini, Tobia Bondesan, Filippo Orefice e Giulia Barba ai sassofoni, Luca Chiari alla chitarra, Federico Rubin al pianoforte e piano elettrico, Stefano Dallaporta al contrabbasso e basso elettrico, Simone Sferruzza e Andrea Grillini alla batteria e William Simone alle percussioni.
L’attività della Tower Jazz Composers Orchestra è sostenuta altresì dal contributo della Regione Emilia-Romagna “Legge Musica L.R 2/18, art. 8”.
L’ingresso a offerta minima di € 5 è riservato ai soci Endas. Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Lega: l’Eurocandidato Padovani punta su Alan Fabbri: “E’ l’uomo giusto per guidare Ferrara”

Da: Organizzatori
Il leghista Gabriele Padovani, candidato al Parlamento europeo nella circoscrizione del Nord Est, oggi all’inaugurazione della sede elettorale che sostiene la candidatura a sindaco di Ferrara di Alan Fabbri: “Personalità forte, capace non solo di unire, ma di attrarre su di sé consenso personale”
Il leghista Gabriele Padovani, candidato al Parlamento Europeo nella circoscrizione del Nord Est, era questa mattina a Ferrara, in occasione dell’inaugurazione della sede elettorale che sostiene la candidatura a sindaco di Ferrara di Alan Fabbri.
“La comunità di Ferrara ha bisogno di uno scatto in avanti dopo gli anni di governo PD che hanno atrofizzato il paese, sempre più desolato e che oggi seriamente rischia di rimanere senza alcuna prospettiva futura. Uno scatto in avanti per il quale è opportuno affidarsi a una persona che rappresenti una netta discontinuità rispetto alle vecchie logiche di potere. Crediamo dunque che Alan Fabbri, 38 anni, riconosciuto come personalità forte, sarà sicuramente capace non solo di unire, ma di attrarre su di sé consenso personale. Se tutti insieme ragioniamo per il bene di Ferrara e con l’obiettivo di vincere, non possiamo di certo prescindere da un candidato giovane, che rappresenti la discontinuità, che abbia visibilità, sia moderno ed al passo con i tempi quale è Alan” ha commentato” l’eurocandidato legshista Padavani.

Oggi a Cona inaugura la sede della Lista Frazioni e Quartieri per Modonesi

Da: Informazioni Aldo Sindaco
La lista Frazioni e Quartieri a sostegno di Aldo Modonesi Sindaco sarà la prima lista che si presenta alle elezioni amministrative del 26 maggio ad avere una sede elettorale fuori dalle Mura di Ferrara. Lunedì 29 aprile alle 18.00, infatti, il comitato elettorale di Frazioni e Quartieri inaugurerà a Cona, in via Comacchio 985/A.

Aldo Modonesi, che sarà naturalmente presente all’iniziativa, commenta così la decisione di aprire una sede fuori città: “Una delle liste che sostengono la mia candidatura è espressione dei punti di riferimento delle comunità nelle frazioni e nei quartieri più lontani dal centro storico. E le politiche per accorciare la distanza fisica ma anche quella intangibile tra centro e frazioni sono state le prime da cui sono partito per presentare i punti del nostro programma. Va da sé che ci è sembrato importante dare un ulteriore segno della nostra attenzione a tutto il territorio ferrarese e alle 50 frazioni che lo caratterizzano aprendo lì il primo dei nostri comitati elettorali.

All’inaugurazione saranno presenti i candidati della lista Frazioni e Quartieri e tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

Ferrara 7 maggio | Cultura e turismo, i media intervistano gli otto candidati sindaci sul futuro della città

Da: Il Gruppo Dei 10
Cultura e turismo, a Ferrara, sono elementi rilevanti, che diventano ancora più strategici se analizzati in funzione di un possibile – quanto auspicabile – sviluppo economico. Quali sono i progetti e le proposte in materia dei candidati sindaci? E se a chiederlo sono quattro giornalisti tra direttori e responsabili dei media locali?

Si terrà martedì 7 maggio prossimo, alle ore 21 alla Sala degli Affreschi di Palazzo Crema (via Cairoli 13, Ferrara) “Ferrara: cultura e turismo per una città felicemente diversa”, incontro pubblico ideato da Il Gruppo dei 10 che si svilupperà attraverso le domande che i giornalisti rivolgeranno a chi è in corsa per governare la città. “La serata – spiega Massimo Cavalleretti, presidente del Gruppo dei 10 – verterà sul tema della cultura come chiave d’interpretazione per l’auspicabile crescita della nostra città, sia per la qualità della vita dei suoi abitanti, che per le positive ricadute sul turismo e sull’economia”.

Ai giornalisti Cristiano Bendin (responsabile della redazione ferrarese de Il Resto del Carlino), Dalia Bighinati (direttrice di Telestense), Luca Traini (direttore de La Nuova Ferrara) e Marco Zavagli (direttore di Estense.com) sarà affidato il compito di rivolgere le opportune domande ai candidati, al fine di ottenere, nel poco tempo a disposizione, risposte concrete, che possano suggerire in modo compiuto quale politica amministrativa intenderanno perseguire in riferimento al tema proposto. Al termine del giro di domande e risposte, se rimarrà del tempo, verrà data la possibilità d’intervento anche al pubblico e alle associazioni culturali che operano in città, invitate a partecipare. Come candidati sindaci saranno presenti Alberto Bova (Ferrara in Comune), Alan Fabbri (Centrodestra), Andrea Firrincieli (InnovaFe), Roberta Fusari (Azione Civica), Tommaso Mantovani (Movimento 5 stelle), Massimo Masotti (Gol, per Francesco Rendine), Giorgio Massini (Ferrara Libera) e Aldo Modonesi (Partito Democratico).

Il Gruppo dei 10 è una realtà nata nel 2010 su volontà di alcuni ferraresi, desiderosi di arricchire il panorama culturale con rassegne jazz (e non solo). Da sempre, oltre alla dedizione per la musica, nell’intento del Gruppo dei 10 c’è anche quello di creare momenti di incontro e di scambio, il più possibile equi ed equilibrati, utili alla vita pubblica, sociale ed economica cittadina.

“Ci auguriamo che la serata del 7 maggio – commenta il presidente Cavalleretti – sia vissuta all’insegna della vivacità e della chiarezza delle idee. La sua stessa realizzazione, che ci vede convinti promotori, dimostra come sia importante la vicinanza e la collaborazione fra soggetti pubblici e privati e la mediazione della stampa, che, come crediamo da sempre, può avere grandi possibilità e responsabilità nel favorire la crescita della città e del suo territorio comunale. Siamo sempre più convinti, che, senza questo comune sentire, Ferrara resterà drammaticamente a specchiarsi nel suo splendido passato, troppo distante dalla realtà attuale”.

Visita dell’arcivescovo Gian Carlo Perego al distaccamento dei vigili del fuoco volontari di Bondeno

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 27-04-’19.
A distanza di due anni dalla cerimonia che, proprio qui, segnò il passaggio di consegne tra monsignor Marcello Vincenzi e don Andrea Pesci, la comunità di Bondeno si è radunata nuovamente al distaccamento dei vigili del fuoco volontari matildei. Per celebrare una S. Messa dedicata a chi, quotidianamente, sacrifica il suo tempo per aiutare gli altri: i vigili del fuoco volontari di Bondeno. Una realtà amata dalla collettività e che anche l’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, Gian Carlo Perego, ha voluto omaggiare con la sua presenza. Un incontro che, come ha ricordato il capo distaccamento Michele Marchetti, accompagnato dal vice comandante provinciale VVFF Luigi Ferraiuolo, è in continuità con la visita che i volontari di Bondeno fecero all’arcivescovo in preparazione della partenza alla volta del Vaticano. In quello che, come ha detto il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini, fu l’ultimo viaggio del sacerdote, prima che la malattia lo strappasse alla sua comunità. Ma non al ricordo, ancora vivo e affettuoso, di tutti. Presenti alla cerimonia svoltasi nel distaccamento di via Guidorzi, con il sindaco Fabio Bergamini, anche il vice Simone Saletti e l’assessore Cristina Coletti, assieme al vicecomandante dei carabinieri di Bondeno, il maresciallo Marta Allegri. Se gli oltre 300 interventi all’anno (cinquantcinque nel solo mese di marzo; ndr) rappresentano un «esempio di attaccamento al dovere e un vanto per la nostra comunità», ha detto il sindaco rivolto ai pompieri volontari, «La vostra azione avviene in situazioni di vulnerabilità che, sommate, creano pericoli per le persone, il patrimonio ambientale e artistico. Risorgere con Cristo – ha concluso nella sua omelia monsignor Gian Carlo Perego – significa andare, annunciare, proteggere la vita di tutti. Le vostre sirene – dice ai vigili del fuoco – sono il segnale concreto che annuncia i pericoli, che voi affrontate con gratuità».

Modonesi ha presentato i punti del programma per la casa e l’alloggio

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Quella della casa e dell’alloggio a chi è più in difficoltà e alle giovani famiglie è una delle priorità per Aldo Modonesi, candidato Sindaco di Ferrara, che nella mattinata di sabato 27 aprile ha presentato i punti del suo programma dedicati a questo argomento. Ha scelto un luogo simbolico, le Corti di Medoro, fino a poco fa simbolo dell’abbandono e che oggi invece rappresenta l’inizio di un nuovo quartiere.

“Partiamo dal piano biennale da 3,6 milioni di euro per riaprire e rendere abitabili i 600 alloggi di edilizia residenziale pubblica oggi non utilizzati a Ferrara: nuove abitazioni per azzerare le liste di attesa. Avanti poi con il Piano Casa per altri 250 nuovi alloggi: quelli nuovi proprio alle Corti di Medoro, con una riduzione del 20% per le giovani famiglie, e altri nel Barco” afferma Modonesi.

“Non solo. Intendiamo anche creare un’Agenzia Casa per aiutare le famiglie in difficoltà nel reperire appartamenti in affitto, anche con agevolazioni fiscali a chi stipula locazioni a canone concordato, utilizzando il patrimonio abitativo privato sfitto o invenduto. Continuiamo poi a sostenere che debba essere data una mano soprattutto a chi ha più bisogno, comprese quelle famiglie e coloro che, dopo una separazione, possono trovarsi a vivere un momento di vera emergenza riconoscendo loro contributi o prestiti d’onore per il pagamento di utenze e spese condominiali a volte motivo di sfratto” conclude il candidato sindaco.

Rinnovo del consiglio direttivo e del collegio dei revisori della sezione estense di Anc, per il triennio 2019 – 2022

Da: Organizzatori
Rinnovati il consiglio direttivo e il collegio dei revisori per il triennio 2019 – 2022 della sezione estense dell’associazione nazionale commercialisti (ANC). Il nuovo presidente, riconfermato per il ventunesimo anno, è Alberto Carion. “Sono molto soddisfatto di aver rinnovato questo impegno – commenta il presidente – che da anni porto avanti con convinzione cercando il più possibile, attraverso l’attività dell’associazione, di fornire non solo occasioni di approfondimento ai professionisti che frequentano i nostri corsi, ma anche di aprirci il più possibile alla cittadinanza creando occasioni di dibattito e confronto sulle tematiche che più ci stanno a cuore”. Va ricordato in questo senso il grande impegno che l’associazione ha profuso nell’affrontare la questione relativa all’introduzione della fatturazione elettronica. Il nuovo consiglio direttivo è composto dunque, oltre che dal presidente Alberto Carion, dal vicepresidente Paolo Lucianetti, dal tesoriere, Vincenzo Rizzardi, dal segretario Susanna Zaniboni , e dai consiglieri Marco Bolognesi, Isabella Fabbri , Laura Fabbri , Federica Motta e Beatrice Pagnoni. Come revisori sono stati designati Nadina Sganzerla, Maria Rita Marzocchi e Luca Libanore.

Ferrara 29 aprile | Fiumana, Canoa Club e altre realtà nautiche in campo per pulire il fiume, direttamente dal fiume

Da: Informazioni Wunderkammer
5 realtà che operano sul corso fluviale per la prima volta unite per pulire dai rifiuti i corsi d’acqua di Ferrara

Organizzato da Canoa Club Ferrara e Associazione culturale Fiumana insieme a CUS, Bàrcar ad Puatel e il Centro canoe ‘Beppe Mazza’.
Lunedì 29 aprile 2019 ore 15, partenza dalla Darsena di San Paolo

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Cinque realtà cittadine unite per pulire gli spazi in cui quotidianamente operano, ovvero i corsi d’acqua di Ferrara, non via terra, ma dal fiume. Lunedì 29 aprile 2019 alle 15 avrà luogo l’iniziativa denominata “Discesa ecologica sul Po di Volano”, per pulire il fiume direttamente dal fiume, e che vedrà coinvolte tutte le realtà nautiche esistenti a Ferrara.

Scenderanno in campo fluviale le cinque realtà che operano a stretto contatto con i corsi d’acqua cittadini: l’Associazione culturale Fiumana con il battello Nena, il Canoa Club Ferrara con i suoi canoisti, i Bàrcar ad Puatel con le classiche batane, il CUS Canottaggio con le barche d’appoggio e il Centro canoe ‘Beppe Mazza’ di Pontelagoscuro con i suoi canoisti.

“Le cinque associazioni che operano a stretto contatto con il corso fluviale, tra Ferrara e Pontelagoscuro, scenderanno per la prima volta tutte insieme per pulire il nostro fiume – spiegano gli organizzatori degli enti capofila il Canoa Club Ferrara e Fiumana – partendo dalla Darsena di San Paolo e spaziando tra i canali del Primaro e del Boicelli, fino ad arrivare al ponte di San Giorgio”.

L’invito è aperto anche alle persone che vivono nelle vicinanze del fiume e a quanti hanno a cuore la salvaguardia ecologica del territorio, come già accaduto un mese fa con la campagna promossa da Legambiente ‘Ferrara mia – Insieme per la cura della città – Pulizie di primavera nei parchi’ e, ancora prima, con l’iniziativa di Fiumana ‘Puliamo il mondo’.

Per informazioni: info@fiumana.org e canoaclub.fe@gmail.com.

Italia in Comune al confronto con il CFAD

Da: Informazioni Alberto Bova
Italia in Comune ha partecipato il 27 aprile al confronto pubblico con i candidati sindaci organizzato presso l’Hotel Carlton per rispondere alle questioni avanzate dal Comitato Ferrarese Area Disabili (CFAD). Alberto Bova, candidato sindaco per Italia in Comune, ha evidenziato come il programma elettorale del partito degli amministratori comunali affronti le criticità mostrate dal mondo delle disabilità, ponendo l’attenzione su lavoro e dignità. “Il lavoro e la dignità sono cardini dell’intervento che pensiamo di mettere in atto – sottolinea Bova – pensiamo infatti di potenziare il Centro per l’Impiego e l’ASP per facilitare l’inserimento nel mondo lavorativo valorizzando le capacità di ognuno”. Il lavoro come strumento per il raggiungimento dell’autonomia deve essere perseguito, propone Bova, “incrementando i bandi per l’assunzione di persone disabili all’interno di cooperative e aziende e premiando quelle che occupano persone disabili”, attuando quindi una vera politica sociale perché “compito dell’amministrazione non è il profitto ma aiutare gli ultimi e dare loro pari dignità”. Tra le proposte anche la sburocratizzazione delle pratiche, il potenziamento dell’Ufficio Benessere Ambientale e l’apertura di un tavolo di confronto con il Comitato e le associazioni per l’analisi e la risoluzione delle criticità.

Un istante prima del dramma

Una famiglia come tante quella ritratta, sebbene sia quella di una chef molto famosa e amata.
Sui loro volti la gioia di essere insieme, la gioia di festeggiare la Pasqua.
Non una foto come tante però, perché scattata pochi istanti prima che un uomo si facesse esplodere nella sala colazione di un hotel. Una foto che lascia sgomenti perché immortala quella caducità dell’uomo che tutti rifuggiamo anche solo nel pensiero. Ora ci sei e dopo chi lo sa.
Inutili tutte le parole che si possono scrivere su quanto accaduto in Sri Lanka il giorno di Pasqua. Parlano i numeri: almeno 359 persone morte, e centinaia di feriti.
Persone che pregavano, che mangiavano, che festeggiavano, che facevano quello che facciamo tutti ogni giorno. Persone che semplicemente vivevano, ignare di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Inutili i commenti, le analisi, i tentativi di trovare una spiegazione, perché l’assurdo non si spiega.
Si combatte solamente non cedendo alla paura che ci rende prigionieri e ci fa morire un poco ogni giorno.

Pregi e difetti

Il difetto è quella debolezza, quella mancanza che ci contraddistingue tanto quanto un nostro pregio. Generalmente ci accompagna sin dall’infanzia e magari ci è valso sgridate e litigate con i genitori, con i fratelli o con gli amici.
Può essere uno solo, ma eclatante, o possono essere tanti piccoli, perché le combinazioni sono infinite. Così come infiniti sono i modi per affrontare i propri difetti, imparare a gestirli e a conviverci, perché se c’è chi li ama e non vorrebbe cambiare di sé nemmeno quelli, c’è anche chi si sforza di plasmarsi nel tentativo, non tanto di eliminarli definitivamente, ma almeno di smussare quegli angoli che rendono difficile o addirittura doloroso conviverci.
Come in tante cose, in medio stat virtus: amare i propri difetti quasi fino a trasformarli in pregi rischia di diventare esso stesso un difetto, così come d’altro canto il non accettare di avere dei limiti che ci accompagnano per la vita come fossero il nostro marchio di fabbrica.

“Per natura non abbiamo difetto che non possa diventare un punto di forza, nessun punto di forza che non possa diventare un difetto.”
Johann Wolfgang Goethe

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

Oltre la porta chiusa

Adagio in Sol minore (Remo Giazotto, 1958)

Attraente mostruosità il desiderio e la paura di sapere.
Oltre la porta chiusa, una luce sconosciuta o soltanto il buio.
Il buio che ci segue, che ci accompagna, che ci aspetta. Eternamente presente eppure inaccessibile.
Del resto cos’è mai la luce se non una piacevole menzogna?
Una bugia data in pasto agli occhi, interpreti speranzosi di messaggi illusori… i colori.
Vibrazioni elettromagnetiche. Particelle invisibili. Energia in eterna ebollizione.
Sotto la pelle, dentro i nostri sogni, negli spazi infinitamente piccoli e negli sconfinati spazi aperti.
Non c’è mai stata ragione di vedere l’incomprensibile quando lo si può immaginare.
Forse l’unico rifugio è la follia… la sola, vera arma della mente.

Ho varcato la porta.
Sono ore che cammino nel buio. Davanti a me il fascio della torcia rivela un percorso ad ostacoli tra ammassi di rottami e rifiuti maleodoranti. È necessario avanzare con cautela. Il silenzio è rotto dall’eco dei miei passi e da un costante rumore di gocce che cadono un po’ dappertutto.
È bastato un attimo di distrazione e quasi cado inciampando contro qualcosa. Punto la torcia in basso e vedo un mucchio di stracci sudici: è un uomo!
È rannicchiato lungo la parete del tunnel, con le spalle e la testa coperte da un cartone, e pare stia dormendo. L’urto del mio piede lo sveglia e con uno scatto si leva a sedere appoggiando la schiena al muro.
È a questo punto che la luce della mia torcia gli illumina il volto, o meglio, quel poco che ne rimane…
Lo vedo e non posso far altro che distogliere subito lo sguardo. È orribile!
Un indicibile terrore comincia a impossessarsi di tutti i miei sensi. Avevo già provato qualcosa di simile in passato, ma stavolta è più intenso, straziante. Per poter restare lucido devo attingere agli ultimi barlumi di ragione che ancora conservo, solo così posso impedirmi di fuggire in preda alla pazzia.
Il volto, dal mento in su, è ridotto ad uno squarcio dal quale si distinguono chiaramente rimasugli di cervello, brandelli di pelle e ossa frantumate. Occhi, naso e bocca sono spariti. Sul mento vedo, in un groviglio sfilacciato di carne e nervi sanguinolenti, la lingua e, attorno ad essa, i pochi denti rimasti della mandibola.
Ai lati di questo scempio restano un paio d’orecchi penzolanti e qualche ciuffo di capelli intriso di sangue raggrumato a testimoniare che un tempo questa era stata la faccia di un uomo.
Quest’uomo che non riesco a guardare s’inginocchia e m’afferra un braccio con entrambe le mani, come per implorare. D’istinto tento di liberarmi. Poi sento un suono angosciante provenire dalla sua gola e vedo chiaramente la lingua vibrare in quell’assurda cornice di carne straziata. Questo poveretto senza più la faccia cerca di parlarmi e, nel farlo, posso avvertirne lo sforzo indicibile e doloroso.
Ma la visione grottesca del suo volto maciullato, se pure orribile, è nulla paragonata al suono gorgogliante e metallico delle corde vocali immerse nel sangue.
Eppure, il terrore che mi ha sconvolto fin da subito si trasforma in pietà. E di fronte a tanto dolore mi pervade un senso di vuoto assoluto, disumano, che mi fa sentire impotente, del tutto inadeguato, incapace di reagire.

Avevo fatto il mio primo incontro, oltre la porta chiusa.