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Giorno: 25 Maggio 2019

Ferrara alle urne incerta fra rinnovamento o ribaltone

Si vota. Ma per sapere chi sarà il nuovo sindaco di Ferrara bisognerà quasi certamente attendere ancora un paio di settimane. E’ assai improbabile, infatti, che uno degli otto candidati la spunti al primo turno. Neppure il leghista Alan Fabbri, accreditato come favorito, appare in condizione di superare la soglia del 50% delle preferenze al primo colpo di start. Forte del vento propizio, l’ex sindaco di Bondeno ha scelto di condurre una campagna elettorale soft, forse per non compromettere le proprie chance, alimentate più dal trend nazionale e dalla retorica ‘salviniana’ che dalla proposta politica elaborata per il governo della città, espressa in forma di vaghi auspici (più sicurezza, più lavoro, più opportunità… in termini sostanzialmente astratti) e priva circostanziate proposte: sono stati enunciati principalmente degli obiettivi, senza spiegare come e con quali risorse realizzarli. E la vicenda relativa al capolista Naomo Lodi è quella che maggiormente ha attratto l’attenzione degli elettori, resi edotti del suo pedigree penale grazie all’ottimo lavoro di ricerca svolto dal quotidiano Estense.com. Su questo nostro giornale già è stato scritto che chi si candida a un ruolo di pubblica rappresentanza istituzionale ha il dovere di rendere trasparente il proprio agire e non può accampare pretese di privacy per quei fatti che hanno rilevanza reputazionale agli occhi dei cittadini-elettori.

L’iniziale favore dei pronostici, peraltro, cozza con il sentore di un’aria che da qualche tempo pare stia cambiando: la sensazione diffusa è che il traino della locomotiva nazionale abbia perso vigore. Così, la prudente strategia del designato, che ha fatto leva sul moto inerziale, potrebbe ora rappresentare un inciampo.

Per parte sua, però, il centrosinistra si presenta ancora una volta diviso, dopo un autunno di fermenti civici che pareva preludere alla possibilità di creare finalmente un ampio e solido cartello arcobaleno capace di tenere unite tutte le differenti anime e componenti dell’arcipelago progressista. Il buon lavoro condotto da alcuni gruppi, primi fra tutti ‘La città che vogliamo’, ‘Il battito della città’ e ‘Addizione civica’, ha comunque propiziato un dibattito di ottimo livello, culminato con l’elaborazione di proposte concrete di notevole spessore. Dal gruppo della Città che vogliamo è scaturita un’eccellente lista (“Coalizione civica”), i cui candidati si fanno testimoni di quegli impegni e di un metodo partecipativo che riporta al centro dell’agire politico un sistema di confronto e di elaborazione che si sviluppa in maniera orizzontale, senza i verticismi di una certa malata politica.
Comunque vadano le cose, resta il patrimonio prezioso di questa esperienza. In particolare, ‘La città che vogliamo – Coalizione civica’ ha marcato un punto importante di ripresa del confronto politico, generando un laboratorio di idee animato in larga parte da giovani che con passione, slancio, intelligenza hanno elaborato e discusso progetti da porre a fondamento di un ritrovato solidale spirito comunitario.
Il metodo e la sostanza hanno viaggiato appaiati, senza le smanie di protagonismo che spesso inquinano lo spazio pubblico, e il percorso avviato, in ogni caso, andrà custodito con cura, sviluppato e valorizzato. E’ la base di ripresa di una sana e proficua interlocuzione civile, fondamento della buona politica.

Stando all’oggi, però, ci si misura con ciò che è plausibile prevedere. Chi ha deciso di votare Lega lo farà in modo compatto, quindi al ballottaggio Fabbri avrà esili margini di recupero. L’unico portatore d’acqua potrebbe essere l’avvocato Alberto Bova, candidato sindaco di Ferrara concreta, che nella legislatura che si va a chiudere ha appoggiato la giunta Tagliani ma ora, tatticamente, si tiene le mani libere per poter magari mercanteggiare e offrire al secondo turno il proprio appoggio al miglior offerente, secondo le disinvolte prassi della politica…
Ma, sostanzialmente, Fabbri al secondo turno dovrà confidare su un sensibile calo dei votanti, condizione che gli consentirebbe di superare il 50% anche senza incrementare il proprio consenso in termini numerici. All’opposto, lo sfidante, chiunque esso sia, dovrebbe riuscire a catalizzare su di sé le preferenze di coloro che al primo turno si orienteranno su altri candidati. Aldo Modonesi, stando ai sondaggi dei primi di maggio, risulta il più accreditato, ma non è detto che sia il più attrattivo per catturare gli elettori in libertà nell’eventuale testa a testa. In questo senso Roberta Fusari, meno politicamente connotata rispetto a Modonesi, pare più di lui in grado di intercettare un voto trasversale ed incrementare ‘allo spareggio’ il proprio bagaglio di partenza.

Di contorno si segnala la rincorsa di Tommaso Mantovani (Movimento 5 stelle) entrato in scena all’ultimo e con un po’ di affanno dovuto alle fibrillazioni interne che da tempo caratterizzano, indeboliscono e rendono marginale in città il ruolo dei pentastellati; meriterebbe fortuna e consenso il generoso impegno di Andrea Firrincieli (InnovaFe), civico autentico, orientato da un terso orizzonte ideale, animato da buoni propositi e capace di elaborare originali progetti, penalizzato però dal tardivo approdo e dalla sua sostanziale estraneità all’agone politico che lo ha reso poco visibile; e infine vanno registrati i ruoli comprimari di Francesco Rendine (Giustizia, onore e libertà) e dell’ortopedico Giorgio Massini (Ferrara libera), in lotta per arrivare alla soglia minima del 3%.

In aggiunta, pur trattandosi di un voto amministrativo, non si può prescindere dalla considerazione di quello che è l’orientamento ideologico dei partiti che sostengono i diversi candidati. Un’incidenza sulla scelta l’avranno certamente anche le dinamiche nazionali. Lo scenario mostra un Pd che, con il nuovo segretario Zingaretti, tenta con buona volontà ma faticosamente di superare lo stallo degli ultimi tempi e il precedente cesarismo della gestione renziana. Per parte sua, la Lega di Salvini sta mostrando il proprio vero volto: quello di “estrema destra di governo”, come ben documentano nel loro saggio pubblicato dal Mulino, Gianluca Passarelli, docente di scienze politiche alla Sapienza e Davide Tuorto professore di sociologia all’Università di Bologna. E’ una Lega che sdogana movimenti contigui al fascismo come Casa Pound e Forza Nuova e che infanga, per voce del suo leader, la Liberazione, definendola biecamente “il derby fra comunisti e fascisti”, fingendosi immemore e inconsapevole del fatto che il 25 aprile fu il giorno del trionfo della libertà contro l’oppressione, della democrazia contro il giogo della dittatura; e che a propiziare quell’esito furono l’impegno, la lotta e il sacrificio – per molti a costo della vita – di partigiani e cittadini che facevano idealmente riferimento alle più diverse forze politiche: comunisti – certo – ma con loro socialisti, repubblicani, azionisti, cattolici e liberali, riuniti in un patto di civiltà che teneva insieme tutti coloro che rifiutavano di vivere sotto il comando oppressivo di un regime totalitario.

E poi non dimentichiamo che domenica si vota anche per l’Europa. E per una prospettiva meno asfittica di quella definita dai nazionalismi. Al riguardo giova ricordare ciò che accoratamente disse già nel 1995 il presidente francese Mitterrand nel suo ultimo discorso al Parlamento europeo: “il nazionalismo è la guerra”, accompagnando l’allarme con l’esortazione a “vincere i propri pregiudizi, superando la nostra storia. Se non riusciremo a superarla bisogna sapere che la regola si imporrà. La guerra non è solamente il nostro passato, può anche essere il nostro futuro. E siamo noi i guardiani della nostra pace, della nostra sicurezza, del nostro avvenire”.
In sintonia con le sue parole riecheggiano quelle di Altiero Spinelli: “La sovranità assoluta degli Stati nazionali ha portato alla volontà di dominio sugli altri”. La soluzione virtuosa sta alla base del Manifesto di Ventotene: una pacifica unione europea dei popoli che dia “alla vita politica una consolidata impronta di libertà, impregnata di un forte senso di solidarietà sociale, lasciando agli Stati stessi l’autonomia che consente una plastica articolazione e lo sviluppo secondo le peculiari caratteristiche di ciascuno”. E’ questa l’idea di comunità che merita di essere sostenuta. In Europa e a Ferrara.

Lezioni a porte aperte dal 27 maggio al 6 giugno

Da: Organizzatori
Lunedì 27 maggio alle ore 18,30 presso il teatro off di Ferrara iniziano una serie di appuntamenti per le dimostrazioni delle lezioni di fine anno aperte al pubblico della scuola di danza “Luisa Tagliani”. Si esibiranno per prime le piccolissime allieve, di circa quattro anni d’età, del corso di prepropedeutica e propedeutica alla danza classica che Luisa Tagliani tiene presso l’ ist. San Vincenzo. Giovedì 30 , invece, presso la palestra Tabata, dove normalmente si svolgono i corsi degli accademici medi, danzeranno alle ore 18 il secondo accademico ed alle ore 19 il terzo e quarto accademico. Venerdì 31 di nuovo al teatro off alle ore 18 avremo altre piccolissime danzatrici dai tre ai cinque anni d’età, alle ore 19 il primo accademico ed alle 19,30 il gruppo di moderno piccoli. Lunedì 3 alle ore 18,30 Luisa Tagliani illustrerà il suo programma di sbarra a terra e fisiodanza , molto adatto anche per gli adulti , sempre al teatro off dove il corso è stabilmente.
Si tratta di una rielaborazione che la danzatrice e coreografa Luisa Tagliani ha fatto delle sue esperienze a livello internazionale. Concludono il ciclo di lezioni- spettacolo le allieve grandi di quinto, sesto, settimo ed ottavo accademico, che con sequenze tecnicamente differenziate danzeranno giovedì 6 giugno alle ore 18,30 presso la palestra Tabata. La scuola di danza ” Luisa Tagliani ” durante l’estate continuerà l’attività con cicli di corsi estivi . per informazioni rivolgersi al tel. 328 3553547. La direttrice della scuola ringrazia calorosamente gli allievi ed i genitori per la partecipazione entusiasta ai numerosi spettacoli svolti in varie manifestazioni della citta’ durante quest’anno scolastico.

Martedì 28/5 alle 17:30 Evaristo Seghetta Andreoli presenta il libro “Il paradigma di esse” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara

Da: Eventi Ferrara
Dialoga con l’autore Andrea Maggi

“Quando, pochi anni fa, Evaristo Seghetta Andreoli mi chiese di scrivere sulla sua poesia, mi si presentò come un autore nuovo, che mi invitasse ad avventurarmi in un bosco di parole che fino ad allora l’aveva abitato e chiedeva di essere espresso. E in effetti ogni poeta che vuole essere tale deve dare voce a un suo lucus o nemus. E così mi avventurai, con la perplessità che destano gli autori nuovi perché, come scrisse Henry David Thoreau: ‘Sono allarmato quando capita che ho camminato un paio di chilometri nei boschi solo con il corpo, senza arrivarci anche con lo spirito’. Ma qui, il bosco inteso come ‘primordiale sede dell’uomo’, urgeva per ‘fare anima’, nell’essere, appunto anemos, vento che traversa la vita, che è vita e chiamava al dialogo lo spirito del lettore. E ogni volta che leggo una sua poesia sento vibrare il mistero del suo bosco perché, come scrisse San Bernardino di Chiaravalle: ‘Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà’. E qui, per noi, il riferimento è chiaramente al lucus di cui sopra. Ora Seghetta Andreoli ha scaltrito il suo linguaggio in un rapporto con la pagina come se fosse un fotogramma filmico, un’immagine ferma e insieme scorrevole del proprio divenire, dove il corpo stesso vibra nella sua dinamica, dà forma e sostanza al corpus del verso e della strofa che egli disperde oppure trattiene in un rapporto di universale empatia. E partecipa alla danza del bosco originario, anche se, scrive: ‘Chi sia il giardiniere / non l’ho mai saputo..’. Pure: ‘Sono io parte del tutto, mai come adesso… / Deus sive Natura. E Lui si rivela’. Ed è sempre questo mondo ancestrale, scoperto nel viaggio dell’ulisside, a dare un senso al cuore e al discorso. Così volentieri ci perdiamo con lui nei ritmi nuovi, asciutti, imprevedibili di questa ultima opera, perché, citando ancora Henry David Thoreau: ‘Perdersi nei boschi, in qualsiasi momento, è un’esperienza sorprendente e memorabile, e insieme preziosa’. È questo un viaggio, in un ‘lucus’ che è anche, per l’autore, un etrusco ‘luk’, ed una ‘sorpresa’ che allarga nel lettore il respiro dell’anima.” (dalla nota di Franco Manescalchi)

Nato a Montegabbione (Terni) nel 1953, Evaristo Seghetta Andreoli vive e lavora ad Arezzo. Molteplici i riconoscimenti ottenuti per la sua poesia, in particolare con la più recente raccolta, Inquietudine da imperfezione, pubblicata in questa stessa collana e vincitrice del prestigioso Fiorino d’Oro, del premio Giovanni Pascoli e di altri premi. Tra le altre sue raccolte, ricordiamo I semi del poeta (2013).

Scortichino in festa”, la fiera del paese fino al 27 maggio

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 25-05-’19.
Ultimi fuochi per “Scortichino in Festa” con il suo consueto carnet di appuntamenti, tra aspetti ludico-culturali e religiosi, per la celebrazione del Santo Patrono di Scortichino: Santa Eurosia. La manifestazione è iniziata venerdì 24 e si concluderà lunedì 27 maggio. Anche quest’anno il programma artistico è di alto livello e degno di una grande manifestazione. «Da ormai 5 anni – spiega il vicesindaco con delega alla promozione del territorio, Simone Saletti – l’organizzazione dell’intero evento è gestita e coordinata da un gruppo di ragazzi del paese che, insieme all’aiuto importantissimo di tanti volontari, riescono a dare vita ad una manifestazione di spicco per il nostro territorio. Si tratta di una delle fiere più caratteristiche, le quali contribuiscono a mantenerle vive e attrattive le nostre frazioni, ma al tempo stesso conservano saldi i valori, come quelli identificativi del loro Patrono». Come da tradizione, tutti gli spettacoli della festa saranno gratuiti. Massiccia anche l’offerta di stand gastronomici, con i succulenti e famosi panini alla salsiccia. Tra le novità, invece, la “gara” goliardica di pesca” in programma domenica 26 nel canale Diversivo: un modo per avvicinare i più giovani ad uno sport (la pesca) che può servire a creare un ponte generazionale. L’evento in questione è patrocinato dal Comune e dalla neo-costituita Pro Loco di Scortichino.
Domenica 26 maggio, dal mattino, si svolgerà la 1° Gara di Pesca in Diversivo e nel pomeriggio ritorna l’aperitivo con Emme.Ci Djs. Dalle ore 20, appuntamento con il coro dei bambini di Massa Finalese, ed alle 21,30 imperdibile spettacolo di “Sax Machine”, Andrea Poltronieri. Non mancheranno nemmeno gli idoli di casa, visto che la chiusura di lunedì 27 maggio sarà dedicata al concerto (davanti al sagrato della chiesa) della Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino.

Il CCRR si fa conoscere grazie al suo blog. Seduta di chiusura annuale per il consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 25-05-2019.
Il Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze di Bondeno compie quest’anno 10 anni e giovedì scorso si è riunito nell’ultima seduta dell’anno. Presente l’assessore alla scuola Francesca Aria Poltronieri per raccogliere le riflessioni e i suggerimenti dei ragazzi dopo un anno di lavoro. A coordinare i lavori della seduta il sindaco “dei ragazzi” Dario Bonati e il suo vice Fabio Tassinari, i quali hanno sottolineato l’aspetto formativo e divertente di questa esperienza. È stato un anno molto intenso in cui i ragazzi si sono cimentati nell’organizzazione di diverse feste per i coetanei, hanno partecipato attivamente al progetto “Anziano ma non solo”, si sono prodigati nella raccolta fondi per il telefono azzurro distribuendo le piantine, affrontando temi importanti come quello delle dipendenze. Tutto ciò è reso possibile grazie anche alla figura della facilitatrice (introdotta nel 2016), Caterina Tagliani di Spazio29. Le iniziative svolte all’interno ed all’esterno della scuola sono peraltro documentate nel blog realizzato dagli studenti (https://ccrrbondeno.webnode.it). Con lo spirito di farsi conoscere i ragazzi hanno aperto anche un account instagram: ccrrbondeno e con queste parole invitano a seguirli: «Siamo il Consiglio Comunale Ragazzi e Ragazze. Cerchiamo di migliorare con le nostre idee il paese di Bondeno. Date un’occhiata al nostro Blog». L’amministrazione comunale ha messo come ogni anno un contributo di 1000 euro a disposizione dei giovani, che il Consiglio dei Ragazzi destinerà nel modo ritenuto più opportuno. Ovvero, per implementare la cineteca scolastica, acquistando diversi film in dvd, un dispositivo multimediale e materiale per la palestra. «La scelta di migliorare la dotazione della scuola è veramente lodevole – commenta l’assessore Poltronieri – soprattutto se si pensa che la maggior parte dei consiglieri sono alunni delle classi terze e che, quindi, quest’anno lasceranno l’istituto e non beneficeranno personalmente di questi acquisti». Per molti studenti del consiglio, inizieranno ora le fasi degli esami e la seduta dell’altro giorno è servita anche per augurare buone vacanze, a tutti gli alunni dell’Istituto comprensivo “Bonati”.

Inaugurato a Ferrara il nuovo centro Norauto

Da: Organizzatori
Il Gruppo leader in Europa nella manutenzione dell’auto ha aperto il suo 37° Centro in Italia, il 5° in Emilia-Romagna

Ferrara, 24 maggio 2019. Norauto, gruppo leader in Europa nella manutenzione dell’auto, ha inaugurato oggi il nuovo Centro a Ferrara, negozio + officina, in Via Francesco Luigi Ferrari n° 5, consolidando la propria presenza in Emilia Romagna, dopo quelli di Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia e Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena). Con l’apertura del 37° centro in Italia, che si estende su 450mq di negozio e 600 mq di officina e che può contare su una squadra di 15 collaboratori, Norauto prosegue la sua strategia di crescita che prevede un’importante espansione nei prossimi anni nel nostro Paese con l’apertura di un Centro in ogni Comune con più di 100mila abitanti.

Norauto è da sempre sinonimo di attenzione alla sicurezza e questo è il momento giusto per gli emiliani per fissare un appuntamento in officina per un check-up completo dell’auto prima di mettersi in viaggio per una vacanza estiva.

Norauto conferma inoltre la sua attenzione alle differenti forme di mobilità, con una forte vocazione alla mobilità sostenibile e propone nei suoi centri anche un’ampia gamma di bici elettriche, bici pieghevoli, classiche, MTB con motore a pedaliera centrale e veicoli a due ruote ecologici perfetti per ogni occasione: tutte soluzioni con evidenti vantaggi per il benessere psicofisico e per l’ambiente che ci circonda.

Infine Norauto è anche sinonimo di rispetto per l’ambiente: oltre agli aggiornamenti sugli interventi di assistenza relativi all’elettronica dell’auto, in costante evoluzione, i tecnici Norauto sono formati sul corretto trattamento e smaltimento dei materiali pericolosi ed inquinanti, come pneumatici, oli esausti, batterie e gas refrigeranti.

“Siamo molto soddisfatti di questa nuova apertura, la 5° sul territorio emiliano. Da oggi gli automobilisti ferraresi troveranno in un unico luogo accessori e pezzi di ricambio per l’auto oltre all’assistenza e alla manutenzione con orario continuato e apertura 7 giorni su 7.”. Ha dichiarato Jean Luc Dony, Amministratore Delegato di Norauto Italia e Midas “,”

Per celebrare la nuova apertura l’Azienda ha attuato forti sconti su oltre 3.000 prodotti. Tutti i clienti potranno scoprire da vicino la convenienza e l’ampia gamma di prodotti disponibile da Norauto: dalla vendita e installazione di pneumatici, elettronica, accessori e ricambi auto, fino ai servizi come tagliando dell’auto mantenendo la garanzia ufficiale della casa costruttrice o ai controlli effettuati da tecnici specializzati Norauto, costantemente formati e aggiornati con certificazioni, per garantire a tutti i clienti un servizio di qualità e rispettoso delle severe normative previste dalla legge al fine di viaggiare in sicurezza e mantenere sempre in efficienza la propria vettura.

Alessandro Vincelli su Rai Uno a “La vita in diretta” con IL BRANCO DI ICARO

Da: Organizzatori
L’appello dello scrittore: «La rapida evoluzione delle forme di comunicazione degli ultimi 20 anni ha creato un divario sociale che separa i figli dai genitori in maniera inedita nella storia dell’umanità»
Come può un adolescente far uccidere la propria famiglia? Il fratello maggiore rompe il silenzio e svela le dinamiche che per lui hanno portato al duplice omicidio Vincelli nel romanzo verità “Il branco di Icaro”
A due anni dall’omicidio dei coniugi Vincelli commissionato dal figlio adolescente al suo migliore amico a Pontelangorino (Ferrara), Alessandro Vincelli svela nella propria versione romanzata dei fatti le trappole dell’adolescenza all’epoca degli smartphone, tra falsi miti, violenza e ricerca di soldi facili

È uscito “Il branco di Icaro”, la versione romanzata di una storia oscura: l’omicidio dei coniugi Nunzia di Gianni e Salvatore Vincelli commissionato dal figlio 16enne al suo migliore amico nella notte tra il 9 e il 10 gennaio 2017 a Pontelangorino (Ferrara). Oggi Alessandro Vincelli, figlio maggiore di Salvatore, ha deciso di rompere il silenzio per la prima volta svelando nel suo romanzo le ragioni che potrebbero aver portato il fratello a ideare il tragico piano. Capitolo dopo capitolo, il racconto ripercorre la vita degli adolescenti del fantomatico paesino di Masa da febbraio 2016 fino ai giorni immediatamente successivi all’omicidio.

“Il branco”: giovani smarriti nell’oceano del web, delle droghe leggere e in cerca di soldi facili
Dal disaccordo con i genitori al contesto del “branco” formato dagli amici di paese, il romanzo apre una finestra sul bullismo, sulle droghe, sulla pornografia e sulla violenza. Gli adolescenti protagonisti sono anche condizionati da musica e video che esaltano lo spaccio, l’uso delle ragazze come oggetti e il bisogno di ottenere rispetto, ricordando da vicino ragionamenti di stampo mafioso.
Rabbuiati dalla totale mancanza di prospettive, sogni, passioni e responsabilità, i protagonisti si scontrano con il reale bisogno di denaro, tra aperitivi, scooter modificati, hashish, vestiti firmati e giochi online simili a slot da bar. Spacciare diventa per questo la soluzione più semplice per avere denaro contante evitando la fatica di un vero lavoro.
A differenza di tutti gli altri, Fabio prima dei sedici anni non aveva mai potuto stare al bar con gli amici fino all’alba, mentre una buona parte dei membri del branco iniziò a farlo fin dai dodici anni, quattordici al massimo. A causa di queste differenze, il ragazzo finì per sentirsi l’unico del suo gruppo ad avere limiti e imposizioni. Fabio non considerava Nicola un vero e proprio fratello ma più un amico d’infanzia con cui aveva comunque un fortissimo legame. La protezione di Nicola gli garantiva di non dover mai fare ricorso alla violenza per essere rispettato. Era consapevole di essere più vigliacco dell’amico e in qualche modo si sentiva solidale con i più deboli del gruppo perché in loro si identificava.
Il branco di Icaro, pag. 4-5

Alessandro Vincelli rompe il silenzio: «La storia della mia famiglia può aprire una finestra su una intera generazione»
A due anni dai fatti, Alessandro Vincelli rompe per la prima volta il silenzio: «Il 10 gennaio 2017 mio fratello unilaterale all’età di sedici anni ha pagato un suo amico d’infanzia per uccidere nostro padre e sua madre. Mi chiamo Alessandro Vincelli e ho 37 anni. Dopo aver tratto le mie conclusioni, ho deciso di scrivere questa versione romanzata dei fatti, basata sulle innumerevoli chiacchierate avute con mio fratello durante il corso della nostra vita e su numerose storie di cronaca riguardanti i suoi coetanei. La sua fiducia nei miei confronti era tale da averlo portato a confessarmi, il 25 dicembre 2016, di aver iniziato a spacciare hashish. Purtroppo, in quell’occasione non mi ha rivelato l’orribile piano che avrebbe portato a termine solamente due settimane dopo. Il libro non cerca di analizzare ma di descrivere diverse problematiche giovanili come l’uso della droga, l’abuso di alcolici, l’esposizione prematura alla pornografia, la violenza e il bullismo. Racconta di nuove generazioni che fin dall’infanzia sono abbagliate dalle infinite risorse e trappole del web. Un mondo in cui chiunque può dire ciò che vuole senza regole. Una dimensione dove non sono i contenuti a rendere “rispettabile” un’opinione espressa ma solo il numero di visualizzazioni e like ricevuti. L’obiettivo è aiutare ragazzi, genitori ed educatori a comprendere meglio le trappole dell’adolescenza all’epoca degli smartphone e della crisi economica. Questo romanzo può aprire una finestra su un’intera generazione che sta crescendo priva di valori fondamentali come il rispetto e l’altruismo».

“Il branco di Icaro” tra cronaca, letteratura e sociologia
Il Branco di Icaro è il racconto buio e doloroso sulla tragedia della famiglia Vincelli ma è anche un manuale per interpretare gli schemi della nuova generazione di ragazzi. All’interno del libro, con pratiche note e un mini glossario, sono inserite le spiegazioni dettagliate per ogni vocabolo del gergo giovanile tipico del “branco”, da “shoppare” a “fare un castello”.
Riccardo Vincelli e Manuel Sartori stanno scontando 18 anni di carcere per omicidio premeditato per futili motivi. Manuel Sartori ha annunciato il suo ricorso in Cassazione. Riccardo potrebbe aver accesso all’eredità dei genitori. Non ha più incontrato Alessandro.

Alessandro Vincelli. Classe 1982, torinese, è stato uno sceneggiatore e regista indipendente laureato in Cinematografia alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli studi di Torino. “Il branco di Icaro” è il suo primo romanzo.

IL BRANCO DI ICARO, di Alessandro Vincelli, Romanzo, 359 pagine, 2019
Copertina flessibile: 17,00 euro 13,96 euro
E-book: 6,99 euro
Pubblicazione indipendente in vendita su Feltrinelli, Mondadori Store e Amazon: https://amzn.to/2VnJH0H
Vietato ai minori di 16 anni
L’estratto del libro con il primo capitolo è scaricabile gratuitamente dal sito www.ilbrancodiicaro.com
Approfondimenti sul canale Youtube: IL BRANCO DI ICARO

Domenica 26 maggio 2019, ore 14.30 e 16.00 | Pinacoteca Nazionale di Ferrara | Una passeggiata in Pinacoteca

Da: CLP Relazioni Pubbliche
Domenica 26 maggio, alle 14.30 e alle 16.00, la Pinacoteca Nazionale di Ferrara in Palazzo dei Diamanti propone due Passeggiate in Pinacoteca.

Si tratta di un viaggio nelle sale della Pinacoteca Nazionale attraverso una selezione di opere, realizzate fra il 1300 e il 1600, non solo per ripercorrere l’evoluzione della storia dell’arte e la storia del collezionismo estense ma anche per conoscere le vicende relative alla struttura museale.

La visita guidata è inclusa nel biglietto d’ingresso (intero, €6,00; ridotto, €2,00)

Ambiente. Nasce a Bologna il Forum regionale permanente sui cambiamenti climatici

Da: Agenzia Stampa Regione Emilia e Romagna
Nella cornice del Green Social Festival il primo incontro del Forum voluto dalla Regione per sviluppare e condividere progetti per la mitigazione e l’adattamento del cambiamento climatico. Al via una campagna di comunicazione e una piattaforma web come spazio di dialogo e confronto permanente
Bologna – Promuovere sul territorio strategie, iniziative e progetti di mitigazione e adattamento per contrastare il “climate change”.
E’ la sfida lanciata a Bologna, nella giornata in cui centinaia di studenti sono scesi in piazza per il clima e per l’ambiente, dal nuovo Forum permanente sui cambiamenti climatici che si è insediato oggi nella cornice del Green Social Festival, la manifestazione che promuove il vivere sostenibile e la salvaguardia del pianeta.
Aperto alla società e al territorio, il Forum voluto e promosso dalla Regione Emilia-Romagna, riunisce una pluralità di soggetti a cominciare da enti locali, associazioni ambientaliste, consorzi di bonifica, rappresentanti del mondo dell’agricoltura e delle imprese di ogni settore economico della regione.
Il primo incontro ufficiale, che si è tenuto pressola Sala della Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio, ha visto protagonisti, tra gli altri, il Comune di Bologna e quello di Modena, Arpae, Legambiente, Università, Centri di Ricerca, Enti Parco insieme a esponenti del mondo produttivo che hanno presentato esperienze e progetti messi in campo per migliorare il futuro dell’ambiente e del territorio.
I primi impegni del Forum, previsto nella Strategia regionale di mitigazione e adattamento per i cambiamenti climatici, si concentreranno nell’apertura di uno spazio di dialogo permanente dove confrontarsi e coordinare le politiche a livello locale e per informare e coinvolgere i cittadini.

Tra i diversi strumenti a disposizione per sostenere e movimentare questo spazio, sono previste l’attivazione di una piattaforma web e una campagna di comunicazione mirata alla diffusione della conoscenza di questi temi in tutti i settori: dal mondo delle scuole a quello del lavoro. /Eli.Co

A Ferrara arriva la campagna nazionale #ReumaDays

Da: Intermedia
Nella città estense l’ottava tappa del tour itinerante in 11 città
A FERRARA ARRIVA LA CAMPAGNA NAZIONALE #REUMADAYS
IN PIAZZA CASTELLO UN INFO-POINT SULLE MALATTIE REUMATOLOGICHE
Il 27-28 maggio gli specialisti Reumatologi della SIR incontrano i cittadini per insegnare come giocare d’anticipo contro disturbi gravi validanti che colpiscono 5 milioni di italiani. È prevista la diffusione di opuscoli e altro materiale informativo. Sarà possibile effettuare dimostrazioni strumentali di alcuni esami

Ferrara, 24 maggio 2019 – Pericolose e potenzialmente invalidanti, subdole e molto diffuse ma ancora troppo spesso sottovalutate. Sono le malattie reumatologiche, oltre 150 diverse patologie che interessano l’apparato muscolo-scheletrico e che colpiscono più di 5 milioni di italiani. Per aumentare il livello di conoscenza e consapevolezza su queste patologie arriva a Ferrara l’ottava tappa della seconda edizione della campagna nazionale #ReumaDays. Dal 27 al 28 maggio (dalle ore 10 alle 18) gli specialisti della Società Italiana di Reumatologia (SIR) saranno in Piazza Castello presso uno speciale info-point nel quale spiegheranno come giocare d’anticipo contro malattie molto serie come artrite reumatoide, sclerosi sistemica, spondilite, artrite psoriasica, lupus eritematoso sistemico, vasculiti, osteoporosi e reumatismi extra-articolari. Verrà distribuito l’opuscolo “Come prevenire e affrontare le malattie reumatiche” e altro materiale informativo. Durante l’evento sarà attivo uno “sportello tecnico” a cui ci si potrà rivolgere per informazioni e chiarimenti su qualsiasi procedura, trattamento o curiosità scientifica riguardante le patologie reumatiche o le terapie più moderne. Sarà inoltre possibile effettuare, a titolo dimostrativo, alcuni esami di screening diagnostici. La tappa emiliana di #ReumaDays vede la partecipazione dei volontari delle associazioni AMRER (Associazione Malati Reumatici Emilia Romagna) e di altri rappresentati dei pazienti. L’intera campagna itinerante ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute, di EULAR (European League Against Rheumatism), della Rete Città Sane OMS, la Rete dei Comuni italiani che promuovono la salute, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e si svolge in collaborazione con la Campagna Don’t Delay Connect Today promossa da EULAR.

“Nonostante siano sempre più diffuse, ben il 15% dei cittadini italiani non ha mai sentito parlare di queste patologie – afferma prof. Marcello Govoni, Direttore dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’Ospedale Sant’Anna di Ferrara -. Più del 90% crede erroneamente che siano dei semplici dolori provocati dall’invecchiamento o dal clima. In realtà, sono malattie che, oltre che minare seriamente la qualità della vita, possono, in alcuni casi, essere fatali. Soprattutto se non vengono curate in modo tempestivo ed adeguato. Grazie alle nuove e sensibili tecniche diagnostiche e quindi alle specifiche terapie si può frequentemente garantire la remissione di molte delle malattie reumatiche, favorendo, quindi, un ritorno ad una vita normale. Tuttavia, in troppi casi, siamo ancora costretti a intervenire quando è già tardi e le cure risultano così meno efficaci”. La SIR ha perciò deciso di “scendere in piazza”, per il secondo anno di fila, in 11 città italiane per porre l’accento sui campanelli d’allarme da non trascurare. “Gonfiore e dolore articolare, dolori muscolari persistenti, stancabilità, rigidità osteoarticolare e lombalgia, mani che cambiano di colore con il freddo, secchezza oculare sono sintomi che spesso si manifestano in corso di malattia reumatica – aggiunge il dott. Francesco Girelli, Delegato Regionale SIR per l’Emilia Romagna -. Chi ne soffre deve, quindi, rivolgersi tempestivamente al suo medico di famiglia che valuterà se consultare lo specialista reumatologo. Di questo se ne discuterà in una specifica sessione dedicata alla diagnosi precoce con rappresentanti della medicina generale”. “Il contrasto alle malattie reumatologiche passa anche dagli stili di vita sani – sottolinea Govoni -. Come prima cosa va tenuto sempre sotto controllo il peso corporeo perché i chili di troppo causano un sovraccarico delle articolazioni e a lungo andare possono danneggiarle. Ma l’effetto dell’obesità va ben oltre il sovraccarico, al quale si aggiunge uno stato generale di infiammazione che aggrava l’artrite, peggiora il decorso della malattia ed riduce il beneficio delle terapie. Nel nostro evento ci sarà una sessione dedicata appositamente alla alimentazione. Un altro fattore di rischio estremamente pericoloso è il fumo. Durante questo tour spiegheremo anche le regole del benessere che devono essere sempre seguite a partire dall’adolescenza e poi proseguire fino alla terza età”. “Con questa iniziativa vogliamo inoltre promuovere e rilanciare, su tutto il territorio nazionale, la nostra specialità reumatologica, non solo in ambito medico, ma anche per ciò che attiene le attività dei professionisti sanitari e in particolar modo dell’area infermieristica – conclude Girelli -. Il reumatologo e tutti i professionisti che ruotano attorno al malato sono figure che devono essere maggiormente incentivate e valorizzate all’interno del sistema sanitario, al fine di far fronte alle sfide che dovremo affrontare nei prossimi anni per migliorare la prognosi e la qualità di vita dei malati. Bisogna anche riuscire ad ottenere un ricambio generazionale degli specialisti per così garantire la continuità assistenziale indispensabile per pazienti alle prese con patologie croniche come quelle reumatiche”.

Il progetto #Reumadays è realizzato grazie al contributo non condizionante di BMS, Abiogen, Abbvie, Celgene, Lilly, Novartis e Roche. Dopo Torino, Genova, Roma, Napoli, Catania, Cosenza, Bari e Ferrara le altre città coinvolte saranno: Mantova (29-30 maggio); Trento (2-3 giugno) e Varese.

Alla scuola Tumiati un’aula per ricordare il sorriso di Pepita (23 maggio)

Da: Organizzatori
Il contagio irresistibile di un sorriso. Questo ha saputo donare Franco Borghetti, per tutti “il clown Pepita”, amico degli alunni delle scuole e dei bambini ricoverati in ospedale. Così la scuola primaria Tumiati ha voluto dedicargli un’aula speciale per la creatività – l’aula “Arcobaleno”- e una canzone, “Naso rosso”, ispirata da lui e da tutti gli ambasciatori del sorriso. Un evento con la commovente e affettuosa partecipazione della moglie e del figlio di Franco Borghetti.
Il taglio del nastro della nuova aula “Pepita”, il 23 maggio 2019, è stato il cuore della “Festa del giardino”, un pomeriggio per celebrare la straordinaria sinergia tra la scuola Tumiati e Circi, Dharmic Clown, Tana delle Storie, Urban Center del Comune di Ferrara. E ancora: con il Liceo Carducci di Ferrara, con i volontari di Orto Condiviso e con il Centro per le Famiglie, nella persona di Alessandra Goberti che ha preparato i genitori per la “Biblioteca vivente”.
Il preside dell’Istituto comprensivo “Giorgio Perlasca”, Stefano Gargioni, ha introdotto l’incontro, salutando i 183 alunni della scuola, le loro famiglie, i docenti della scuola e tutti gli ospiti. L’insegnante Simonetta Travagli ha fatto gli onori di casa, ringraziando i genitori che hanno dedicato ore del proprio tempo libero per prendersi cura durante i fine settimana dello spazio verde della scuola.
Anna Maria Bovinelli, nella sua duplice veste di docente e di presidente del Circi, ha sottolineato la splendida collaborazione tra scuola e associazioni di volontariato, che hanno trovato un punto di incontro per far fiorire esperienze di crescita e di vita. La parola è passata quindi alle insegnanti Ilaria Pasti e Paola Zecchi, che – sulle orme della collega Rita Roboni – hanno guidato con passione un progetto che si è rivelato il filo rosso per annodare esperienze di forte valore educativo.
“Per fare un…giardino” è il nome del progetto che da diversi anni coinvolge alunni, docenti e genitori: in quei tre puntini di sospensione è racchiusa un’educazione al rispetto, alla pazienza, all’amore per la natura e per il mondo intero. Un mondo da abitare.
Così la “Festa del Giardino” ha accolto mostre con elaborati ispirati al riuso e al riciclo creativo, video ecologici e naturalistici, narrazioni di clown e genitori raccontastorie, un mercatino di fiori coltivati dagli alunni. Ovunque decorazioni e vasi colorati, segnapiante e segnalibri per valorizzare il binomio ambiente e fantasia. Alunni e familiari mano nella mano per esplorare con occhi nuovi la propria scuola, con un ritrovato senso di appartenenza.
Bambini coloratissimi hanno aperto il pomeriggio in musica con un canto a cappella “Io sono come un albero” e un’orchestra di piccoli musicisti diretta da Luisa Ghezzo e Lorella Cappozzo; a seguire la canzone “Non sono da buttare” bandire lo spreco di risorse. Ha concluso la festa un trenino umano esplosivo e un flash mob guidato dagli studenti del Liceo Carducci e dal professor Andrea Bregoli con l’intramontabile “Ci vuole un fiore” di Sergio Endrigo.
Dappertutto movimento e sorrisi, per amplificare l’insegnamento di Gandhi, che Franco Borghetti, clown per vocazione, amava ricordare e che ora è indelebile nel cuore e nella targa artistica creata per la nuova “aula Pepita”: «Ciò che si conquista con un sorriso rimane per sempre».

Modonesi dedica l’ultima iniziativa dedicata alle sue proposte al Quartiere Giardino

Da: Informazioni Aldo Sindaco
Con Andrea Gnassi, residenti e speaker, Modonesi parla dal Grattacielo: “Da qui riscriviamo il futuro di Ferrara”

“Ammettere che nel quartiere Giardino ci siano delle criticità non è una novità. È anzi, un passaggio fondamentale che ho riconosciuto già da tempo e penso che sia fondamentale per iniziare a progettare il futuro di quel quartiere, a cui sono profondamente legato grazie alla mia storia politica e familiare”. Inizia così il ragionamento di Aldo Modonesi, candidato sindaco di Ferrara che al quartiere Giardino ha deciso di dedicare l’ultimo appuntamento tematico della sua campagna elettorale.
Nella serata di giovedì 23 maggio, dalla sala polivalente del Grattacielo, Aldo Modonesi è intervenuto insieme a diversi speaker: Maria Elena Mantellini e Caterina Pocaterra, candidate in consiglio comunale per la lista Gente Amodo, Paolo Baiamonte, ex segretario della Cisl e residente in GAD, Vissia Zanobi, dell’associazione “Comitato Zona Stadio” e residente in GAD, Pino Costantino, istruttore e titolare della palestra Costantino Boxe, Gian Andrea Pagnoni, investitore che ha acquistato e ristrutturato alcuni appartamenti del grattacielo oggi affittati a studenti. Ospite d’eccezione, Andrea Gnassi, sindaco di Rimini.
“Se vogliamo scrivere una nuova storia per questo quartiere – prosegue Modonesi – è necessario partire da ciò che la sua posizione ci offre. Centralità rispetto ai collegamenti ferroviari e bus, vicinanza ad alcuni punti strategici dell’Università di Ferrara, molte case sfitte. Per quanto mi riguarda è lo spazio ideale per un nuovo quartiere universitario, meglio e più presidiato non solo grazie alle Forze dell’Ordine, ma soprattutto grazie ai cittadini che quel quartiere lo vivono. Togliamo spazio allo spaccio e delinquenza, via le tasse a chi affitta gli immobili agli studenti, incentiviamo chi avvia nuove attività commerciali e servizi, una nuova farmacia, una biblioteca, una sala studio e premiamo gli esercenti storici. Vorrei poi coinvolgere FS per la riqualificazione dell’area della stazione, un atto dovuto sia per i residenti sia per i turisti”.
Andrea Gnassi plaude alla proposta: “Ogni intervento di riqualificazione deve rispondere a una visione strategica per creare connessioni. Modonesi propone una rigenerazione che non finisce con il recupero edilizio ma crea effetti sociali, di relazione, di conoscenza, di incontro, di integrazione. Credo molto importante anche l’idea che riguarda la riqualificazione dell’area stazione. Una strada che in questi mesi stiamo percorrendo a Rimini, volendo trasformare un luogo di transito in una matrice di nuova città sostenibile, moderna, in cui i collegamenti reali diventano connessioni sociali e umane attraverso l’inserimento di funzioni integrate. Il tutto che si irraggia da una nuova grande piazza che accoglie chi arriva e chi parte da Rimini perché, come scriveva Italo Calvino, ‘Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo ad un dialogo’ ”.

ANDOS Ferrara organizza il Nordic Walking per le donne operate al seno

Da: Ufficio Stampa – LRComunicazione
In occasione del 40° anniversario di A.N.D.O.S. Onlus, Comitato di Ferrara, l’associazione ha in programma un’importante iniziativa rivolta alle donne operate al seno.

All’inizio di giugno prenderanno infatti il via diverse uscite di Nordic Walking organizzate dalla onlus, grazie all’ausilio di un’istruttrice di questa disciplina.

Marcella Marchi, Presidente del Comitato di Ferrara, ha così illustrato l’iniziativa: “Sono molto felice di veder realizzata questa attività, grazie anche al fondamentale sostegno economico offerto dalla Fondazione Carife e dall’Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria dell’Emilia Romagna.
Un’iniziativa gratuita rivolta non solo alle socie A.N.D.O.S., che sono circa 200, ma a tutte le donne operate al seno per neoplasia, una patologia tumorale, che – purtroppo – viene diagnosticata nella nostra provincia a circa 400 donne ogni anno. È ferma intenzione di A.N.D.O.S. quella di essere vicino a queste donne in modo complementare e non sostitutivo rispetto a quanto offerto dal Servizio Sanitario Nazionale. Iniziative come il Nordic Walking ,che si svolgono in gruppo, fuori dalle strutture sanitarie, hanno un impatto emotivo importante: accelerano il processo di ricupero fisico-psichico contribuendo al reinserimento al lavoro in tempi più brevi, favoriscono la socializzazione e sono uno stimolo importante per migliorare il proprio stile di vita”.

Responsabile e istruttrice dei corsi di Nordic Walking è la fisioterapista Patrizia Seri che ha specificato: “È dal 2009 che collaboro con il comitato A.N.D.O.S. di Ferrara con il primo “Progetto di armonia”, seguito da altre attività poliedriche come le sedute di ginnastica dolce, danza rinascimentale e attività teatrali.
Le uscite di Nordic Walking avranno la durata di un’ora e mezza ciascuna, in gruppi di 6 persone. Verranno insegnati i rudimenti di una disciplina che permette di muovere le spalle e migliorare l’assetto posturale. Aspetti importanti per una donna operata al seno, in quanto permettono di bilanciare l’istinto di mantenere chiusa la zona operata. C’è poi l’importanza di stare all’aperto, di vivere i colori e la stagionalità, esperienze da condividere con amici e familiari una volta conclusi i corsi”.

Alla conferenza stampa era presenta anche il professor Nino Basaglia, direttore del Dipartimento di Medicina Riabilitativa del Sant’Anna che ha sottolineato come “queste iniziative sono importantissime per la loro funzione sociale. Ma, al di là di questo, l’attività fisica migliora la qualità della vita, in particolare il metabolismo aerobico ha effetti benefici contro lo scompenso cardiaco”.

Le iscrizioni alle uscite inizieranno ai primi di giugno.
Per informazioni, email: andosferraracomitato@gmail.com, telefono: 351-5421086

Lavori Provincia scuole Remo Brindisi-Ipsia-Carducci

Da: Organizzatori
600mila euro dalla Regione per l’istituto Remo Brindisi a Lido Estensi e lavori nelle scuole secondarie di secondo grado

“Messa in sicurezza e adeguamento alla normativa antisismica” è il titolo del progetto che la Regione ha finanziato con 600mila euro, per la sistemazione dell’istituto alberghiero Remo Brindisi a Lido Estensi.
Lavori che eseguirà la prossima estate la Provincia e che ha in programma di portare a termine entro il 2019, in accordo con il dirigente scolastico.
L’edificio, infatti, è di proprietà della Regione ma è seguito dalla Provincia in virtù di un accordo tra il Comune di Comacchio, cui è stato affidato da viale Aldo Moro in comodato gratuito, e l’amministrazione che ha sede in Castello Estense, che ne cura la gestione.
I lavori interesseranno la centrale termica e i rivestimenti, istallazione di maniglioni antipanico, il ripristino dell’impianto antiscariche atmosferiche, la manutenzione delle cassette idranti, la realizzazione di una nuova scala esterna di emergenza con annesse opere murarie, messa in sicurezza dei solai, interventi ai dispositivi di rilevazione fumo e la demolizione di una torretta in forte stato di degrado.
Altri lavori dei tecnici provinciali sono nel frattempo in corso per riparare le infiltrazioni d’acqua riscontrate nelle sedi degl’istituti Ipsia in via Liuzzo e Carducci in via Canapa, a seguito della forte pioggia caduta insieme con la grandine nel pomeriggio di mercoledì 22 maggio.
Interventi anch’essi concordati e resisi necessari in particolare per le riparazioni delle coperture degli edifici, dai quali è penetrata l’abbondante pioggia caduta, e delle due palestre rispettivamente in uso ai due istituti secondari di secondo grado.
Un problema che ha causato la momentanea sospensione dell’uso della zona nord e primo piano dell’Ipsia e di due aule del Carducci, senza tuttavia interrompere le lezioni, proseguite in altri ambienti a disposizione.
I tecnici provinciali sono al lavoro per riportare alla normalità la situazione già da lunedì 27 maggio. Occorrerà attendere la fine dell’anno scolastico per riparare i tetti danneggiati da pioggia e grandine. Da una prima stima, si parla di circa 27mila euro per risolvere il problema della palestra e dell’aula informatica al Carducci, mentre ce ne vorranno circa 85mila per le coperture di palestra e aule all’Ipsia.
Un’estate, dunque, di superlavoro per la Provincia, che mercoledì 22 ha deliberato in Consiglio investimenti pari a 900mila euro per le scuole, con cantieri già in programma fra i quali all’Aleotti (120mila, fra infissi, murature, antipiccione), Ipsia (108mila per palestra di via Canapa e servizi igienici), Navarra (20mila per sistemazione bagni), Remo Brindisi (50mila per sistemare i viali interni), Taddia a Cento (150mila per muratura e infissi), Itis (30mila per impianto idraulico e illuminazione), Dosso Dossi (41mila per messa in sicurezza impianti), Bachelet nella sede di via Azzo Novello (20mila per sicurezza impianti), Guido Monaco di Pomposa a Codigoro (80mila per pavimenti, finestre e palestra). Varano (26mila per porte e finestre). Cantieri che si aggiungono a quelli per gli impianti luci nelle palestre per 70mila euro.

Senso unico alternato sul Ponte Pietropoli lungo SP 12 in località Serravalle-Berra

Da: Organizzatori
Limitazione al transito con introduzione di un senso unico alternato, per il momento senza limiti di portata.
È la decisione presa dalla Provincia per il ponte Pietropoli che attraversa il Canal Bianco in località Serravalle-Berra, lungo la Sp 12 Bivio Pampano-Ariano.
La struttura di attraversamento è da tempo monitorata dai tecnici dell’amministrazione, che la scorsa notte hanno preso la decisione per motivi prudenziali.
Nei prossimi giorni si svolgeranno indagini più approfondite, sui riscontri delle quali seguiranno eventuali altre decisioni per la tutela della sicurezza degli utenti di quel tratto stradale.