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Mese: Maggio 2019

I paracadutisti per la festa della Repubblica

Da: Organizzatori
IL PIU’ GRANDE TRICOLORE SOPRA I CIELI DI FERRARA

Per la festa della Repubblica, che si celebrerà domenica prossima 2 giugno, ci saranno molte manifestazioni e cerimonie.
Ma il modo in cui la festeggeranno i Paracadutisti Ferraresi è davvero sorprendente e spettacolare.
Faranno volare sopra i cieli di Ferrara la più grande bandiera tricolore mai vista nella nostra città.
La bandiera ha una dimensione di metri 23 di lunghezza e metri 15 di altezza: per dare un termine di paragone, è più di una volta e mezza un campo da tennis.
L’idea di una bandiera cosi grande, che per Ferrara rappresenta un record, è venuta al paracadutista ferrarese Piero Buzzoni, istruttore presso il centro sportivo della nostra città, con all’attivo più di cinquemila lanci.
E’ un’idea sulla quale ha lavorato per due anni: per un anno ha studiato la fattibilità del progetto, i materiali con cui costruire la mega-bandiera, la possibilità di lanciarsi con una bandiera cosi grande. Una volta studiato tutto nei minimi particolari, soprattutto riguardo alla sicurezza, ha contattato una ditta di Novara che ha provveduto alla sua realizzazione. Per trasportarla in aereo ripiegata e per potersi lanciare con essa, Piero Buzzoni ha costruito una sacca speciale che attaccherà all’imbragatura del suo paracadute. Il peso totale della bandiera e del suo contenitore è di circa 40 chilogrammi.
Piero Buzzoni si lancerà in caduta libera da circa duemila metri d’altezza, quindi provvederà ad aprire il paracadute; ed una volta aperto il paracadute, spiegherà la bandiera sopra i cieli della nostra città. Per dare un’idea della grandezza, sarà circa otto-nove volte più alta del paracadutista attaccato al paracadute.
Questo è il modo con cui i paracadutisti ferraresi intendono festeggiare la Festa della Repubblica: un tricolore gigante sopra la città.
Il lancio è sull’aeroporto della nostra città, (in fondo a via Aeroporto, zona via Bologna), domenica 2 giugno nel pomeriggio, approssimativamente tra le ore 15 e le 16.
Il bellissimo spettacolo di questa bandiera volante si potrà vedere da molto lontano, ma il modo migliore di partecipare a questo straordinario evento è di venire direttamente in aeroporto.

Ultima seduta del CCR – Consiglio Comunale dei Ragazzi!

Da: Stampa
Un’ultima seduta ieri, alle ore 17.00, prima della pausa estiva, per i componenti del CCR. Alla presenza dei genitori, dei professori referenti del progetto e dell’Ass. Maria Chiara Cavalieri, i ragazzi hanno presentato il resoconto delle attività svolte durante l’anno e un elenco di proposte per il prossimo.
Eccone alcune:
– il lancio di un concorso per realizzare il logo del CCR;
– la dotazione di libri in alfabeto braille presso la biblioteca comunale per i ragazzi ipovedenti;
– la stretta di un gemellaggio con i CCR vicini per condividere le diverse esperienze.

L’Assessore Cavalieri si è complimentata con tutti loro per l’impegno profuso in questa esperienza, per le proposte che durante tutto l’anno sono state avanzate all’Amministrazione e per la partecipazione che è stata dimostrata durante le manifestazioni pubbliche promosse dal Comune. Un saluto anche da parte di Patrizia Buzzi che ha sempre seguito il progetto come Responsabile del Servizio del Comune di Comacchio. Arrivederci ad ottobre 2019, adesso il nostro Consiglio dei ragazzi si godrà le meritate vacanze estive!

Progetto educativo di giornalismo con CIDAS alla scuola Dante

Da: Organizzatori
Oggi martedì 28, con la presentazione ufficiale del primo numero di “Re D’azione Dante” esce on line il giornalino scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale N.5 “Dante Alighieri”, consultabile sul sito www.alighierife.gov.it, realizzato in collaborazione con la cooperativa CIDAS.
La redazione è composta da 12 studentesse e studenti delle classi prime e seconde, che hanno partecipato per tre mesi al Laboratorio di Giornalismo condotto dagli educatori e dai referenti della comunicazione della cooperativa sociale CIDAS, in accordo con la dirigenza ed i docenti della scuola. Un esperimento innovativo per coinvolgere le ragazze ed i ragazzi, in orario pomeridiano, in un’attività che è stata per loro di forte stimolo nel rafforzamento delle competenze linguistiche e nello sviluppo delle abilità relazionali. Dopo una formazione iniziale, che ha fornito alle alunne ed agli alunni le basi per orientarsi nella struttura e nei contenuti di un quotidiano e per comprendere come è strutturata una redazione, i ragazzi si sono cimentati nella scelta degli argomenti da trattare, nella scrittura degli articoli e nella realizzazione delle fotografie. Hanno anche ideato ed elaborato il nome ed il logo del giornalino, dimostrando creatività e spirito collaborativo.
“Come scuola – sottolinea il dirigente scolastico della Dante Massimiliano Urbinati – abbiamo la responsabilità educativa di ragazze e ragazzi sollecitati da stimoli continui, per cui è sempre più complesso mantenere alta la loro attenzione. Abbiamo dunque il compito di trovare proposte educative stimolanti e coinvolgenti. Per questo abbiamo pensato al Laboratorio di Giornalismo, grazie al quale i nostri alunni hanno effettivamente potuto valorizzare le loro abilità e sono stati stimolati nella progressiva responsabilizzazione ed autonomia”.
“Nelle tematiche scelte – spiega Chiara Poccobelli, referente pedagogica dei Progetti educativi di CIDAS – le giovani redattrici ed i giovani redattori hanno rivelato di essere molto più attenti e curiosi rispetto a ciò che li circonda di quanto noi adulti immaginiamo: li preoccupa il fenomeno dei suicidi in età giovanile, conservano con affetto il ricordo della compagna scomparsa, elaborano proposte di miglioramento per l’attività didattica della loro scuola, hanno consigli su cinema e musica. Per noi che abbiamo condotto questo Laboratorio è un risultato straordinario ed uno stimolo ad investire ancora più fiducia ed energie in questi ragazzi”.
Educare alla lettura ed alla scrittura significa anche educare all’ascolto ed al rispetto reciproco, e sono questi i valori che si spera possano conservare questi giornalisti in erba per il loro futuro.

Clara, dal 3 giugno i sacchi si ritirano in tabaccheria

Da: Organizzatori
È stato siglato nei giorni scorsi l’accordo tra CLARA spa e Novares spa di FIT (Federazione Italiana Tabaccai) per la distribuzione dei sacchi per la raccolta porta a porta tramite una rete capillare di tabaccherie in tutto il territorio servito dall’azienda. Il nuovo servizio è stato illustrato nei dettagli alla stampa stamattina dal presidente di CLARA Annibale Cavallari, dal coordinatore dell’area tecnica Sandro Pelati, dal presidente di FIT Ferrara Marco Borghi e dal responsabile commerciale di Novares per l’area centro-nord Italia, Marco Marchetti.
Da lunedì 3 giugno, in tutti i Comuni serviti da CLARA gli utenti che non hanno ancora ricevuto la dotazione annuale di sacchi o che ne hanno ricevuto solo una parte (nei Comuni del basso ferrarese per esempio erano stati consegnati in prima battuta solo quelli per l’indifferenziato e per il verde), potranno ritirare tutti i sacchi o quelli che mancano per completare la dotazione presso le tabaccherie aderenti, che esporranno l’apposita vetrofania.
Per il ritiro dei sacchi sarà sufficiente presentarsi con l’ultima fattura CLARA, in modo che il tabaccaio possa leggere il codice cliente e consegnare il numero e la tipologia di sacchi che il sistema indicherà. Il servizio è rivolto solo alle utenze domestiche e solo per le dotazioni annuali gratuite. Per eventuali esigenze di sacchi aggiuntivi a pagamento, per i kit delle nuove utenze e per tutte le utenze non domestiche si dovrà invece contattare CLARA e concordare le modalità di consegna.
«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo accordo con Novares-Fit» ha dichiarato il presidente di CLARA, Annibale Cavallari. «In questo modo i nostri utenti avranno a disposizione, grazie alla presenza capillare delle tabaccherie e al rapporto di fiducia che si può avere con un’attività del proprio paese, un ottimo servizio di prossimità, con orari comodi e distanze facilmente percorribili anche a piedi o in bicicletta: un elemento che per molti dei nostri utenti è di primaria importanza».
«Noi tabaccai, che rappresentiamo la più grande rete dello Stato a disposizione dei cittadini e svolgiamo sul territorio un importante lavoro sul tema dei sevizi rivolti alla comunità, siamo contenti di avere concluso questo accordo con CLARA», ha aggiunto Marco Borghi, presidente FIT Ferrara « che rafforza a livello locale il nostro operato e semplifica il rapporto con l’utenza e speriamo che sia di buon auspicio per nuove e future collaborazioni con altre realtà della provincia ferrarese».
L’elenco delle tabaccherie aderenti, che ad oggi sono già 82 nei 19 Comuni serviti da Clara – e che nel tempo potrebbe allungarsi se altre tabaccherie decideranno di unirsi – sarà consultabile a breve sul sito clarambiente.it.
A partire dal 3 giugno il servizio sarà attivo in tutte le tabaccherie aderenti. Sarà contestualmente stoppata l’attività di distribuzione dei sacchi presso i centri di raccolta e gli altri punti dedicati.
Copparo 28 maggio

Incontro con i ragazzi delle scuole superiori, dal titolo: “Social network: gli aspetti legali”

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 28-05-’19.
Sapere tutto dei social network significa anche porsi la questione degli aspetti legali riguardanti la rete e il mondo dei social media. Proprio per questo, sabato scorso, alcune classi del liceo scientifico e dell’Ipssc di Bondeno hanno partecipato ad un interessante incontro, che ha visto come relatore Livio Veronesi e dal titolo “Social Network: gli aspetti legali”. L’attività proposta ha inteso fornire uno stimolo di riflessione per un utilizzo sempre più consapevole, da parte dei ragazzi, della comunicazione attraverso i social, che fanno parte della loro quotidianità, ma a cui si approcciano a volte con troppa ingenuità. Nel corso del suo intervento, Veronesi ha presentato agli studenti i principali reati legati all’uso e alla diffusione di immagini e parole, cercando di suscitarne un’assunzione di responsabilità. Partendo da espliciti riferimenti normativi ed esemplificando con l’aiuto di casi pratici quello che può succedere sul web. «Incontri come questi sono fondamentali per sensibilizzare i nostri ragazzi nell’ottica di un’educazione alla legalità che è una delle finalità che la scuola vuole e deve perseguire», ha spiegato la docente del liceo, Veronica Viero. «Ringrazio la scuola per la sua propensione ad organizzare iniziative mirate a sensibilizzare i ragazzi su queste tematiche. I social – ha aggiunto l’assessore all’istruzione Francesca Aria Poltronieri – sono strumenti utili, ma se utilizzati senza la giusta attenzione possono nascondere insidie. L’amministrazione – ha concluso – è particolarmente sensibile a questi argomenti e, insieme a Spazio 29, ha già organizzato vari incontri con i ragazzi più giovani sul tema».

ANAS informa : Tratta SS 309 ROMEA con traffico alternato dal km 19+250 al km 19+250

Da: Stampa
Interventi sulla pavimentazione stradale, interessate entrambe le corsie dal km 19+250 al km 19+250 dal km 19+250 al km 19+250. Provvedimenti attuati: senso unico alternato mediante impianto semaforico o movieri.

Con deliberazione dell’ANAS n.165/2019/BO, s’informa che verrà applicato il senso unico alternato mediante impianto semaforico o movieri sulla SS 309 ROMEA dal km 19+250 al km 19+250 per interventi sulla pavimentazione stradale. In entrambe le corsie, il giorno 31/05/2019 nella fascia oraria dalle 07:00 alle 19:00, si verificherà un rallentamento del traffico per tutti gli utenti della strada.

L’istituzione della circolazione stradale a senso unico alternato, imporrà altresì il mantenimento del limite di velocità di 40 km/h e il divieto di sorpasso in corrispondenza del tratto stradale temporaneamente oggetto dei lavori. Gli obblighi, i divieti e le segnalazioni necessari per l’attuazione della presente Ordinanza, saranno notificati al pubblico con i segnali previsti dal Nuovo Codice della Strada e relativo Regolamento di esecuzione conformemente agli schemi segnaletici di cui al D.M. Infrastrutture e Trasporti 10/07/2002. Saranno posti in opera dal Comune di Comacchio per il tramite dell’Impresa VERZARO S.r.l., che ne curerà la manutenzione ed il controllo (recapito referente, D.L. Ing. Mario Medici Cell. 348.4458920). La ditta dovrà operare nel pieno rispetto del Nuovo Codice della Strada, del relativo Regolamento di attuazione e del Decreto 10/07/2002 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, inerente il segnalamento temporaneo e loro s.m.i., nonché del Piano Operativo di Sicurezza.

Presentazione libro Nuovecarte: Gina Nalini Montanari – La corte estense in festa – 31 maggio

Da: Informazioni Nuovecarte
Venerdì 31 maggio p.v. dalle ore 17 nella Sala dell’Arengo del Palazzo Municipale di Ferrara, in occasione della pubblicazione del volume di Gina Nalini Montanari, La corte estense in festa. Dame protagoniste del Rinascimento a Ferrara (Nuovecarte, 2019), l’Autrice, con Giuliana Berengan accompagnerà il pubblico “Ad incontrar le Dame con diletto tra parole e danza”.

Non una semplice presentazione, quindi, per il libro di Nalini Montanari, che gode del patrocinio del Comune di Ferrara e si pregia di uno scritto introduttivo di Edoardo Penoncini, e della prefazione del vicesindaco Massimo Maisto, bensì un vero e proprio spettacolo, in collaborazione con l’Ente Palio e inserito nel programma del “Palio edizione 2019”.
L’ideazione scenica di Giuliana Berengan, che ci riporterà ad assaporare i suoni, i colori, le movenze delle feste estensi, vedrà la partecipazione di Ilaria Zeri, voce recitante, e Paolo Catani, dicitore, che intrecceranno le parole alle sapienti coreografie del Gruppo Danza San Giacomo.

Il libro La corte estense in festa, in 160 pagine a colori, riccamente illustrate, ci racconta la vita degli Este a Ferrara negli anni fastosi del Rinascimento, attraverso i momenti ludici e celebrativi osservati da una prospettiva che privilegia lo sguardo delle e sulle donne che ne furono le principali interpreti. Che divengano esse stesse l’emblema della festa o che il loro essere protagoniste afferisca piuttosto ai momenti organizzativi e preparatori, le dame sono sempre al centro della scena.

Principesse di Ferrara o di fuori avevano tutte un comune denominatore identitario: educate ed istruite dai migliori maestri del tempo, erano donne di notevole intelligenza e forte personalità. Accanto ai loro mariti svolsero ruoli di rilievo all’interno della vita politico-culturale del loro Stato.
All’occorrenza, molto spesso in assenza del marito, seppero mettere in atto l’educazione loro impartita in funzione della loro futura condizione di donne di potere: sagaci interlocutrici, abili diplomatiche furono in grado di governare lo Stato con autorevolezza e mitezza al contempo, con giustizia e moderazione, con equilibrio e sensibilità.
Nell’espletare tali funzioni politiche agivano pur sempre all’ombra dei mariti, mentre avevano piena libertà nello svolgere quelle mansioni considerate per tradizione proprie delle donne: l’educazione dei figli, la gestione della casa, la tutela dei monasteri, la elargizione delle elemosine; e soprattutto godevano di ampia autonomia nell’ambito politico-culturale.
Era di loro competenza gestire i programmi artistico-culturali della corte, organizzare le manifestazioni per eventi ufficiali, provvedere ai divertimenti e ai grandiosi banchetti che sempre accompagnavano quegli importanti momenti di festa, occasioni di grande visibilità agli occhi delle altre corti italiane ed europee cui ostentare magnificentia nella eccellenza delle arti e nello splendore della vita di corte (Gina Nalini Montanari).

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
C’è in giro un potente odore di Stato pedagogo

Popolo è termine collettivo, ma quando viene in uso ai populisti perde immediatamente il suo carattere erga omnes, iniziando con l’escludere i nemici del popolo, che pure a quel collettivo appartengono, le élites e i radical chic, per fare un esempio, o chi nel populismo semplicemente non si riconosce.
Dunque, quando si parla di popolo occorre sempre circoscrivere l’area, ridurre l’abbraccio con un’apposizione. I populisti sostengono che il popolo è sovrano, intendendo che è sovrano solo il popolo che pretendono di rappresentare, perché tutto il resto si deve adattare a essere suddito, vale a dire messo sotto. Ecco svelato l’inganno.

La nostra Costituzione, all’articolo uno, non dichiara che il popolo è sovrano, ma che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Nonostante i tempi siano di inimicizia nei confronti della conoscenza, dovrebbe essere facilmente intuibile la sfumatura semantica che intercorre tra “sovrano” e “sovranità”. Pertanto al centro della nostra Costituzione non c’è il popolo, ma i diritti e i doveri di ogni persona.
Lo spirito primitivo dei pentastellati, aveva optato più robespierrianamente a riesumare il “cittadino” in salsa brumaio, tanto da aborrire per i suoi deputati il titolo onorevole di “onorevole”, già in questo tradendo la vocazione pedagogica dei nuovi inquilini di palazzo Chigi, pronti a pedagogizzare popolo e politica al grido di onestà, abolizione della povertà e decreti dignità.
Il popolo è comunque un artefatto, non di Dio come pretendeva Fichte, ma del potere e, dunque, è necessario in qualche modo fornirsi di una propria strategia didattica.

C’è in giro, infatti, un potente odore di Stato pedagogo. Pensare che il popolo debba essere educato è un vizio antico dei populisti che ben sanno che al popolo, per essere tale, è necessario fornire un’identità e un destino comune.
Così i leghisti si affidano ai modelli pedagogici più consolidati nei secoli, mentre i pentastellati puntano sul futuribile fantascientifico, modello Gaia della Casaleggio e associati.
Le due culture offerte alla nazione coesistono l’una nell’indifferenza dell’altra, senza essere né umanistiche né, tanto meno, scientifiche.
Dio, patria, famiglia, caramella e grembiulino dei raduni veronesi e dei comizi salviniani propiziano il ritorno agli edulcorati quadretti famigliari dei libri di lettura e dei sussidiari della mia infanzia, semmai con la benedizione del ripristino della religione cattolica “a fondamento e coronamento dell’istruzione”.
È la cultura degli esorcismi intesi a liberare dalla forza occulta e malefica del genitore uno e del genitore due, della libertà di insegnamento da sorvegliare e punire. Ignoranti del fatto che uno dei più accaniti sostenitori della libertà di insegnamento contro lo stato laico fu, agli albori del secolo scorso, un cattolico, non certo di vedute aperte, che potrebbe agevolmente trovare posto nel loro pantheon, come padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; si leggessero il suo “Lo stato pedagogo” e si troverebbero subito in sintonia.
Con zelo educativo nazionale, è pure caldeggiato il ripristino della leva obbligatoria per raddrizzare la schiena a questa gioventù sedentaria e obesa, affetta da digitalismo compulsivo.
Su tutto domina la cultura della Lega Santa. Ricordate la tela di Paolo Veronese ‘La battaglia di Lepanto’, custodita nelle gallerie dell’Accademia di Venezia? Ecco quella allegoria pervade di sé la predicazione pedagogica del leader leghista.
I santi e la madonna, la Vergine del rosario, quello che bacia nei suoi comizi, che ha propiziato la vittoria sui musulmani.
Come un pontefice alla Pio XII, sebbene non costruisca ponti e chiuda i porti, il nostro ministro degli interni firma la cambiale della sicurezza di fronte al popolo affidando l’Europa ai santi e l’Italia al cuore immacolato di Maria. E qui si ha il sentore della sua pedagogia popolare marcescente che va dai Segreti di Fatima alla consacrazione della Russia alla madonna. La promessa di un ritorno al passato a cui mancano solo le madonne piangenti e quelle fosforescenti con dentro l’acqua di Lourdes.

Per i Cinque Stelle, più giocherelloni, cresciuti a Commodore 64, Nintendo e Super Mario, la didattica populista della Lega è solo un’accozzaglia di stronzate e di Medioevo.
Loro, nativi digitali, ora hanno un nuovo giochino: la tv di Stato, grande e potente mass media divulgativo. Così tutte le sere quando le famiglie sono riunite intorno al desco per la cena con il televisore sintonizzato sul tg1, ambiente, salute, digitale e fantascienza entrano nelle nostre case. Un po’ di politica, notizie dall’interno e dall’estero, poi via con il telegiornale stile teleNature, teleFocus e con gli avanzi di teleQuark. Fioriture d’ambrosia, diete dna, conquiste dello spazio, navi stellari e connessione internet ultraveloce in ogni angolo del pianeta.
Dall’oscurantismo della Lega al futuro che non c’è. Se la Lega di Salvini coniuga la didattica del popolo al passato, i pentastellati la loro pedagogia popolare la recitano attingendo alle pagine di Gaia del visionario Casaleggio padre.
L’importante che i sottoscrittori del contratto di governo siano tutti concordi nell’evitare che il popolo possa presidiare il presente, in modo che a loro riesca di educarlo più facilmente.

Spiragli per la ripartenza dei lavori nelle palazzine Acer di via Torricelli

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 28-05-2019.
Potrebbe intravedersi una luce, in fondo al tunnel che (si spera) potrebbe portare al completamento delle palazzine Acer numero 3 e 4 di via Torricelli. L’ultimo lotto di un complesso che doveva prevedere 36 appartamenti, suddivisi in quattro palazzine. Metà dei quali (le palazzine 1 e 2; ndr) già oggi realizzati e nella quasi totalità assegnati, mentre le ultime palazzine (da 18 alloggi) vede il cantiere fermo, a causa del fallimento di una delle società che componeva l’associazione temporanea di imprese che aveva vinto il bando per la costruzione degli immobili, finanziato grazie al contributo statale-regionale derivante dai cosiddetti “Contratti di quartiere II”. Gli ultimi sviluppi della complessa vicenda, passata attraverso le “Forche Caudine” della crisi immobiliare degli anni scorsi e del fallimento di un paio di società che si erano aggiudicate l’appalto, si sono registrati nei giorni scorsi. Allorché l’amministrazione ha approvato una delibera nella riunione di giunta relativa all’accettazione del subentro della ditta Bottoli Costruzioni Srl, in sostituzione della cessata società Axia Srl, che ha dichiarato fallimento. La Bottoni Costruzioni entrerà così nell’Ati che comprende già la società Martini & Marini Snc. Circa un anno fa, per monitorare lo stato delle palazzine 3 e 4 situate in via Torricelli, che non sono state completate a causa dei problemi dei soggetti impegnati nella loro realizzazione, era stato avviato uno studio. Una specifica determina dirigenziale dell’Ufficio Tecnico comunale era mirata a verificare le condizioni generali e l’eventuale degrado dei due fabbricati in legno (una moderna e sostenibile tecnica edilizia; ndr), che rimangono da ultimare. Mediante tale procedura fu individuata una ditta specializzata (Laboratori Ingegneria Ferrara Srl) la quale aveva il compito di verificare le condizioni del legno, esposto per lungo tempo agli elementi atmosferici, a seguito della sospensione del cantiere. In accordo con la direzione dei lavori di Acer, è stata disposta una determina comunale per affidare alla ditta specializzata Xlam Dolomiti Srl l’incarico di formulare una proposta tecnica ed economica, relativa alla contabilizzazione dei danni subiti durante il periodo in cui non si è potuti lavorare sulle due palazzine (numero 3 e 4) di via Torricelli. Ora torna d’attualità la proposta di riprendere i lavori, dal momento che l’ultima delibera approvata dalla giunta precisa che il costo dell’intero intervento immobiliare (circa 3 milioni e 216mila euro) rimane immutato, sentito anche il parere del collaudatore dell’opera: l’ingegner Lorenzo Travagli. Mentre l’importo dei lavori da eseguire da parte dell’entrante ditta Bortoli Costruzioni Srl è pari a 1 milione e 418mila e 927 euro, compresi oneri ed Iva. E che «i maggiori oneri economici conseguenti alla necessità di realizzare opere complementari, per il riavvio del cantiere, possono essere sostenuti – recita l’atto pubblico del Comune – con parti delle somme derivanti da economie ed imprevisti del quadro economico dei lavori stessi». «Ci auguriamo che questi lavori possano riprendere rapidamente – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi – per arrivare finalmente alla conclusione di questi alloggi, dopo le difficoltà delle aziende che si erano aggiudicate il bando. Con l’estate davanti, sarebbe utile se i lavori potessero riprendere il prima possibile, per togliere da potenziali rischi di degrado l’area di via Torricelli e completare gli attesi alloggi restanti di edilizia popolare».

Cinema Boldini ANCORA UN GIORNO – mercoledì 29 maggio

Da: Ufficio Stampa
PROIEZIONE SPECIALE AL CINEMA BOLDINI
mercoledì 29 maggio ore 21.00 – v.o. sott. ita
ANCORA UN GIORNO
regia di Raúl de la Fuente e Damian Nenow
(Polonia, Spagna, Germania, Belgio, Ungheria , 2018 – 85′)

Ingresso 5€

Mercoledì 29 Maggio alle ore 21.00 al Cinema Boldini verrà proiettato in versione originale con sottotitoli in italiano Ancora un giorno di Raúl de la Fuente e Damian Nenow. Il film di animazione riprende la storia di Ryszard Kapuscinski, giornalista nonché autore del libro che dà il titolo al film. Scritto all’indomani del suo viaggio in Angola nel 1975, nel pieno della Guerra Civile, il reporter polacco vuole essere sicuro che nessuno dimentichi ciò che è successo.
Siamo di fatto nel pieno del conflitto e la storia dell’indipendenza angolana passa attraverso una brutale guerra civile supportata da USA e URSS. Il paese africano si è trasformato in uno dei tanti teatri di quella guerra fredda che aveva trovato il suo apice in Vietnam. Come in tante guerre civili la ‘confusao’, il caos, la fanno da padrone. Kapuscinski non ha timore di immergervisi capo e collo, per provare a raccontare al mondo ciò che va succedendo nel cuore dell’Africa. Ed è un viaggio prima di tutto emotivo, raccontato attraverso straordinarie sequenze oniriche intervallate a immagini di repertorio e interviste d’oggi, in un continuo gioco tra passato e presente, tra realtà e possibilità, tra imparzialità del cronista e sua responsabilità nei confronti della storia che sta raccontando, tra caos e controllo. Sarà testimone della sporca realtà della guerra e scoprirà un senso di impotenza mai conosciuto prima.
Presentato al Festival di Cannes, il film ha ricevuto due premi come miglior film d’animazione, European Film Awards 2018 e Goya 2019.

Giovedì 30/5 Web Radio Giardino entra in classe al Liceo Carducci con un laboratorio sul rapporto tra testo e immagini

Da: Il Giardino del Mondo
Giovedì 30 maggio 2019 c/o Liceo Statale “G. Carducci”, via Canapa 75 – Ferrara Web Radio Giardino al Liceo Carducci partecipanti classe I H del Liceo Carducci di Ferrara

Giovedì 30 maggio Web Radio Giardino approda al Liceo Carducci di via Canapa con un interessante laboratorio che sonda il rapporto tra immagini e testo scritto. L’appuntamento è incluso ne’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali 2018” bandito da IBACN Regione Emilia-Romagna.

Si invertono gli addendi: dopo la visita alla sede di Web Radio Giardino presso Factory Grisù, durante la quale gli studenti del Liceo Carducci di via Canapa hanno toccato con mano il mestiere di radio webber, giovedì 30 maggio saranno gli speaker dell’emittente online ad entrare in classe per raccontare la storia della radio e delle sue trasmissioni. L’incontro proseguirà con un piccolo laboratorio che porterà i ragazzi ad alcune riflessioni: quanto le immagini influenzano il linguaggio scritto? I testi hanno più appeal se accompagnati da queste ultime?
Il progetto Web Radio Giardino nasce dall’idea di raccogliere storie del territorio con lo scopo di promuovere la partecipazione al tessuto culturale cittadino attraverso la vocazione creativa dei giovani conduttori. Essa trasmette programmi di musica, cultura e culture del mondo, rilancia le notizie più importanti della settimana grazie alla collaborazione con la Redazione di Internazionale e, in generale, legge la città con altri occhi.
L’appuntamento di giovedì è tra le attività de’ “Il Giardino del mondo”, progetto vincitore del concorso “Io amo i beni culturali 2018” bandito da IBACN Regione Emilia-Romagna.

Presentazione alla libreria Feltrinelli

Da: Libreria Feltrinelli Ferrara
Venerdì 31 maggio alle ore 17.30 presso la LIBRERIA FELTRINELLI di Ferrara NADIA SCAPOLI presenterà il suo libro
“ LA VITA CHE VOLEVO “ Diogene Multimedia.

Dialogherà con l’autrice Angela Chiaino, Prof.ssa di Storia e Filosofia a Bologna.

L’autrice è di origini ferrarese ma da decenni vive all’estero, ha comunque mantenuti stretti rapporti con amici e conoscenti. Alleghiamo una breve scheda del libro. Grazie per lo spazio che vorrete dedicarci. Cordiali saluti, Simonetta Tamascelli.

IL LIBRO.
Opera narrativa, inquietante e a tratti estrema, ma sempre alla ricerca di una misura personale “da artista”, è formata da episodi di una autobiografia in cui però in ogni capitolo si narra di un incontro con un’altra persona. Il racconto si snoda quindi come una carrellata di caratteri, di “persone speciali” che sono stati tali per l’autrice e vengono proposti come figure letterarie per i lettori.

Spettacolo “La voglia di sognare”

Da: Organizzatori
Giovedì 30 maggio 2019 alle ore 20.15 al Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara sarà rappresentato lo spettacolo“LA VOGLIA DI SOGNARE” interpretato dagli allievi della scuola di danza Jazz Studio Dance – Uisp Ferrara, diretta artisticamente da Silvia Bottoni. Saliranno sul palco piccoli e grandi allievi di danza classica, moderna , contemporanea, break dance, hip hop, twirling, tango, burlesque e boogie woogie. Lo spettacolo è la sintesi di un progetto didattico portato avanti sin dall’inizio dall’anno nei vari corsi della scuola. Si è partiti dallo studio della danza utilizzato come linguaggio per esprimere emozioni, desideri e…… SOGNI. LA VOGLIA DI SOGNARE è uno spettacolo corale cui parteciperanno come ospiti il gruppo FLYING BOPPERS di Alice Formignani, il gruppo TEASERAMA FERRARA BURLESQUE SCHOOL, la SCUOLA DI MUSICA PRIME NOTE DI FERRARA con cui si è collaborato per sviluppare le varie coreografie interpretate da piccoli e grandi allievi che useranno il linguaggio del corpo per tradurre il loro pensiero interiore senza pretenziosità ma con energia e passione. Perché alla base della danza vi sono tre fondamenti: praticarla, condividerla, rappresentarla. Fondamentale poi è l’esperienza del palcoscenico: un SOGNO che si traduce in realtà, il traguardo finale che premia gli allievi dei tanti sacrifici fatti. E permette loro di misurarsi in una dimensione diversa dal luogo di studio dove finalmente si potrà danzare per il pubblico. Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Ferrara sarà allestito a favore di AIL Sezione di Ferrara che sarà presente con i suoi volontari e il Presidente Gian Marco Duo perché la danza abbia anche una finalità sociale e non sia solo esposizione sterile di tecnica e di forma. In questo mondo ormai privo di ideali e di stabili punti di riferimento è importante che i ragazzi mantengano inalterati i propri sogni personali e collettivi per ritrovare una dimensione più umana e attraverso la gestualità si muovano pensieri, sensazioni, emozioni. La ricerca delle musiche, dei costumi, degli oggetti ha portato al totale coinvolgimento di tutti i danzatori che passo dopo passo si sono calati nelle varie coreografie cercando di dare loro un’anima. La sperimentazione, la rielaborazione, l’approccio diverso, lo scambio di idee, di linguaggi arricchiscono il nostro quotidiano e ci proiettano verso un futuro migliore.

Ideazione e regia: Silvia Bottoni

Coreografie: Eleonora Balleri – Giulia Bonora – Silvia Bottoni – Federica Fabbrizzi – Alice Formignani – Vladislav Kniazev – Ieva Kremer e Lorenzo Zugan – Sara Marcon – Federica Negri – Veronica Principato – Racy Ros -Ludmila Ruskova – Martina Saccenti

Segretaria di produzione: Giulia Bonora con la collaborazione di Eleonora Balleri

Audio, luci e allestimento scenico: Tecnici del Teatro Comunale di Ferrara e Suono Immagine
Fotografie e riprese video: Daniele Mantovani, Bruno Droghetti
Costumi: Gioconda Pirazzini Guerra, InternoDanza, Beatrice Galliera
Locandina su disegno originale del Maestro Marco Jannotta
Elaborazione grafica: Giulia Bonora

“Che strana macchina è l’uomo. Gli metti dentro lettere dell’alfabeto, formule matematiche, leggi e doveri ed escono favole, risate e…. SOGNI”

Fabbri a un passo dall’investitura, il fanatismo e l’intolleranza della Lega fanno paura

La notte si fa buia. Le elezioni sono andate come si temeva e diversamente da come invece auspicava chi a cuore ha l’interesse collettivo e la concezione di una comunità solidale, aperta al confronto, accogliente, non rinserrata in se stessa. A Ferrara, Alan Fabbri si è fermato a un passo dallo storico successo, ha raccolto circa 36mila voti e gliene sarebbero bastati altri 1.500 per diventare sindaco al primo turno. E’ velleitario pensare che in 15 giorni la situazione possa essere ribaltata. Per Ferrara dunque si profila un’inedita stagione politica in cui le tradizionali forze di governo (che tali sono nelle istituzioni di diretta emanazione municipale e in quelle in qualche modo condizionate o comunque riflesso del potere) dovranno farsi da parte per lasciare spazio a una nuova classe dirigente, che preanuncia una decisa svolta. Ciò che accade, in sé è effetto di una sana dinamica democratica che si basa sull’alternanza, garantisce il ricambio dei gruppi dirigenti e delle lobby che ruotano attorno al Palazzo, evita l’incrostarsi di insane abitudini e il sedimentarsi di improprie rendite di posizione. Ma nutriamo molte riserve sulle competenze dei nuovi governanti e sugli indirizzi politico-amministrativi che intendono perseguire. E più ancora spaventano le parole d’ordine della Lega, spesso pronunciate con virulenza e in forma di invettiva, le ostentate e ripetute esibizione muscolari, il fanatismo, l’intolleranza, la mancanza di rispetto per chi la pensa in modo diverso. Però, a voler vedere la situazione anche sotto una differente prospettiva, in una comunità di medie dimensioni come Ferrara, è plausibile (e auspicabile) che, aldilà degli eccessi propagandistici, nei fatti si possa giungere ad accettabili livelli di convivenza. E lo choc – in tal senso – potrebbe risultare salutare per chi, in parte, ora mostra di avere esaurito ‘la spinta propulsiva’ e smarrito l’ingegno che dovrebbe esser proprio del grande timoniere. Ma ciò avverrà solo se i vincitori mostreranno ragionevolezza e gli sconfitti sapranno seriamente riflettere sugli errori e sulle cause della disfatta, cominciando da subito a definire un percorso di ripartenza nutrito di grandi idee, coraggiosi e innovativi progetti, senza sprecare energie in sterili polemiche, in futili rivendicazioni o in stucchevoli faide interne.

Diverso è il ragionamento se si considera la prospettiva sul fronte del voto europeo e dei conseguenti risvolti nazionali. Sono in molti a ritenere che il governo si trascinerà fino all’autunno, quando – acclarata l’impossibilità di varare una finanziaria che non implichi lacrime e sangue – Lega e Cinquestelle scioglieranno l’unione e si sfideranno per la resa finale dei conti.
Al riguardo, personalmente, penso invece che – forte dell’esito di questo tornata – Salvini forzerà presto la mano, cercando il ‘casus belli’ per tornare presto alle urne, sfruttando un vento che si è rivelato ancora più favorevole del previsto, per anticipare la prevedibile tempesta di sabbia del caldo autunno politico. Il leader del Carroccio potrebbe, fin d’ora, puntare su un’alleanza con Fratelli d’Italia, senza Berlusconi e quel che resta di Forza Italia, confidando sul meccanismo elettorale confezionato da Renzi, che garantisce con il 40% dei consensi il controllo della maggioranza del Parlamento. Se l’operazione riuscisse, un’estrema destra di governo incardinata nell’asse Lega – Fratelli d’Italia (partito che accoglie molti reduci o epigoni dell’ex Msi) svolgerebbe i compiti istituzionali, con l’ausilio dei facinorosi di Casa Pound e Forza Nuova, un passo a lato, formalmente fuori dal perimetro dell’intesa parlamentare, ma pronti ad attivarsi nelle piazze e sul terreno della movimentazione sociale. Una prospettiva inquietante, sotto un cielo dominato dalla luna nera.

Scuola materna di Gavello. Si conclude l’esperienza della scuola d’infanzia “Zucchero filato”: pesano calo demografico e costi di gestione

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 27-05-’19.
La storia della scuola dell’infanzia “Zucchero filato” si concluderà con la fine dell’anno educativo in corso. Non ci sono le condizioni, a giudizio dell’associazione che gestisce la scuola di Gavello per continuare l’attività. A causa del calo demografico e anche dei conti che, alla luce della diminuzione prevista degli iscritti, non consentiranno di mantenere aperto il plesso. Durante un recente incontro pubblico sul destino della scuola, la referente di “Zucchero Filato”, Federica Scapoli, aveva descritto il calo degli iscritti che rende di fatto insostenibile il prossimo anno educativo in partenza a settembre. «Ci dispiace molto di non poter continuare questa esperienza educativa che ci ha dato molto e ci ha permesso di crescere – spiega a nome dell’associazione “Zucchero Filato”, Federica Scapoli –. Il volontariato riempie la vita, ma quando quest’ultimo diventa un rischio di impresa il discorso cambia. Purtroppo, non esistono più le condizioni per via del numero di iscritti alla scuola e, in queste condizioni, non ce la sentiamo di mettere a rischio le nostre famiglie (di chi sta portando avanti l’attività della scuola; ndr). Il Comune è sempre stato presente e ci ha supportati economicamente, ma gli attuali numeri non ci permettono di guardare avanti. Ci hanno chiesto di tenere duro, ma i numeri non aiutano». Il Comune aveva sempre garantito i finanziamenti rivolti a questa e alle altre scuole materne paritarie, tesi a mantenere calmierate le rette, anche nel primo anno di gestione di “Zucchero Filato”. Durante il quale la mancata parificazione della scuola aveva impedito l’arrivo dei finanziamenti del Miur. L’amministrazione comunale aveva sollecitato, nello scorso mese di aprile, un incontro pubblico per capire le intenzioni della collettività gavellese, da sempre vicina alla propria scuola materna paritaria, sia quando questa era a gestione parrocchiale, sia nella nuova gestione inaugurata appena due anni fa. «Abbiamo detto da subito che se ci fossero state le intenzioni del paese ad andare avanti – spiega l’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri – con le forze necessarie a mantenere aperta la scuola, noi ci saremmo stati, anche in termini di contributi. Tenendo presente, tuttavia, che l’unica vera condizione per il futuro della scuola era quella di cercare gli iscritti necessari, anche nelle realtà vicine. Purtroppo, la situazione è difficile e la decisione delle rappresentanti di “Zucchero Filato” è orientata a non proseguire l’attività». «Abbiamo voluto prenderci il tempo necessario per valutare tutte le possibilità percorribili – dice il sindaco Fabio Bergamini –. Alla luce, però, della decisione dell’associazione “Zucchero Filato di non proseguire il rapporto, ci auguriamo che le famiglie decidano comunque di proseguire l’attività educativa dei propri figli sul nostro territorio comunale».

12° edizione “Un Mare in Fiore” – Lido Estensi

Da: Organizzatori
Dal 31 maggio al 2 giugno a Lido degli Estensi, in Viale Carducci e in Viale delle Querce, si svolgerà la 12° edizione di “Un Mare in Fiore”, la tradizionale mostra mercato del giardinaggio, organizzata dal locale Consorzio Commercianti, che propone al pubblico una variopinta passerella delle sorprendenti fioriture stagionali in cui trovare le soluzioni green che meglio possono adattarsi al proprio giardino o balcone.

Alla fine di una primavera che “non è stata”, saranno il profumo e il colore dei fiori a fare vivere le emozioni della stagione più bella dell’anno a Lido degli Estensi, che per tre giorni si trasformerà in un suggestivo giardino primaverile animato dalla produzione floreale delle numerose aziende vivaistiche provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia alla Lombardia.

I visitatori di Un Mare in fiore avranno così la possibilità di ottenere preziosi consigli da esperti vivaisti per arricchire al meglio i propri giardini e balconi oltre che per la cura e la conservazione di piante e fiori.

Immancabile, come sempre, l’angolo dell’artigianato artistico che vede protagonisti i manufatti ispirati al tema floreale creati dagli artisti del “handmade”, in più e diversi materiali.

Spazio anche ai più piccoli con il laboratorio creativo di Dante Veronesi, artista ferrarese che farà divertire i bambini aiutandoli a dipingere sagome di legno a forma di fiore, che potranno essere portate a casa in ricordo dell’evento.

L’ingresso alla mostra mercato è libero e l’orario di apertura al pubblico è continuato, dal mattino alle 10.00 fino alla mezzanotte.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1472817602860797/

Bologna, 14 giugno: “Sotto-sopra” le mille facce dell’archeologia e del lavoro dell’archeologo

Da: SABAP – BO – UFFICIO STAMPA SABAP – BO
In occasione delle Giornate dell’archeologia in Europa 2019 la Soprintendenza propone un dibattito aperto tra professionisti, studiosi e rappresentanti delle istituzioni per parlare della sfida principale del lavoro dell’archeologo: ricostruire la storia di un territorio e restituirla ai suoi abitanti… senza perdersi d’animo!
Sotto-Sopra: ricerca archeologica e narrazione del passato
Che cos’hanno in comune un abitato d’età protostorica a grande profondità e una necropoli ebraica in pieno centro storico? La storia delle più recenti scoperte archeologiche in Emilia-Romagna offre lo spunto per discutere delle strategie e soluzioni più innovative da adottare
Venerdì 14 giugno 2019, ore 15.30
BOLOGNA
Salone d’onore di Palazzo dall’Armi Marescalchi
Sede della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna
via IV novembre n. 5
Ingresso libero fino ad esaurimento posti (capienza massima 90 persone)
Nella foto a sinistra lo scavo in profondità della terramara di Malalbergo
Non saranno Indiana Jones ma anche il loro lavoro è all’insegna dell’imprevisto e dei colpi di scena. Dimenticate i topi da biblioteca o i maniaci di reperti impolverati, se mai lo sono stati: gli archeologi del terzo millennio sono figure interdisciplinari e multitasking, in precario equilibrio tra tutela e progresso, applicazione di normative e strategie di intervento, pianificazione pubblica ed esigenze del mondo privato.
Per raccontarlo e raccontarsi, archeologi e restauratori della Soprintendenza propongono un dialogo aperto con il pubblico per illustrare le mille sfaccettature della quotidiana attività di tutela e non solo. L’incontro promosso dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bologna nell’ambito delle JNA – Giornate dell’archeologia in Europa 2019, vuole essere un viaggio trasversale tra i molteplici aspetti dell’attività di tutela archeologica, dagli scavi alla valorizzazione, dalla conservazione alla ricca produzione pubblicistica ed espositiva, dalle nuove metodologie d’indagine alle problematiche del restauro
Venerdì 14 giugno (ore 15.30) il Salone d’onore di Palazzo dall’Armi Marescalchi, in via IV novembre n. 5 a Bologna, ospita “Sotto-Sopra: ricerca archeologica e narrazione del passato”, un incontro con archeologi, restauratori e rappresentanti di enti locali moderato dalla Soprintendente Cristina Ambrosini
Partendo dall’illustrazione di alcuni scavi, gli archeologi spiegheranno le principali tematiche che devono quotidianamente affrontare. Lo scavo di una stazione di posta romana (una mansio) a Castelfranco Emilia sarà l’occasione per parlare di archeologia preventiva e di ciò che comporta mentre l’indagine di una terramara a Malalbergo mostrerà le sfide, i problemi e le soluzioni di uno scavo condotto a grandi profondità. Un importante intervento di archeologia privata (lo scavo di un cimitero ebraico medievale in via Orfeo a Bologna) consentirà di illustrare quanto l’integrazione di diverse discipline sia fondamentale per una migliore comprensione dei dati di scavo ma anche come relazionarsi con un’importante comunità religiosa; infine, la pubblicazione dello scavo di via Fondazza a Bologna aiuterà a capire come possono essere riletti e diffusi i risultati di un’indagine condotta trent’anni fa.
Si cercherà anche di spiegare come e quanto sia cambiata negli ultimi decenni la professione dell’archeologo, come si sia evoluta in funzione delle “nuove” metodologie d’indagine e del rapporto con esperti di altre discipline, e quanto sia importante la collaborazione con i restauratori, a loro volta impegnati in continui aggiornamenti sulle più innovative soluzioni tecnologiche.
Grazie alla presenza del direttore dell’IBC Laura Moro sarà aperta un’ulteriore finestra sul rapporto tra musei, comunità e territorio, con particolare attenzione al delicato tema della restituzione alla collettività del patrimonio archeologico rinvenuto o restaurato tramite mostre, incontri ed eventi ma anche grazie alle pubblicazioni di cui la soprintendenza è particolarmente feconda.
Archeologia a tutto tondo, insomma, che non è solo scoprire, conoscere e proteggere ma continuo confronto con l’applicazione di norme, l’adozione delle pratiche più virtuose e l’ascolto dei propri interlocutori, siano enti pubblici, privati cittadini, terzo settore o sponsor

Shelter, film di Enrico Masi, è la storia migrante di Pepsi. Il 29 maggio in anteprima allo Human Rights Nights

Da: Ufficio Stampa – Rizoma
Shelter: Farewell to Eden, nuovo film doc di Enrico Masi e della casa di produzione bolognese Caucaso, è l’attualissima e dolorosa storia di Pepsi, militante transessuale nata nel Sud delle Filippine in un’isola di fede musulmana. Dal Mindanao alla “giungla di Calais”, rincorre il riconoscimento di un diritto universale, vivendo l’odissea dell’accoglienza in Europa.
Human Rights Nights, festival dedicato ai diritti umani in programma alla Cineteca di Bologna, ospita la prima italiana di Shelter mercoledì 29 maggio alle 20.00, mentre il 13 giugno il documentario comincerà la distribuzione nazionale con Istituto Luce Cinecittà, anche nella versione doppiata da Eva Robin’s. Shelter ha già partecipato a tre importanti appuntamenti europei: in concorso al CPH: DOX Festival di Copenaghen, terzo maggiore appuntamento mondiale per il cinema documentario, lo storico Cinéma du Réel di Parigi, presentato in Competizione internazionale, e il BFI Flare di Londra, dove il British Film Institute presenta il meglio della produzione internazionale a tematica LGBT. Il film, inoltre, è stato nominato per il Doc Alliance Award presentato a Cannes quest’anno.
“Mi sono creata sette nomi diversi, ma l’ottavo nome, il mio vero nome, è quello che non userò.” Sono le parole con cui Pepsi apre Shelter, definendo un individuo in transizione, che dopo aver lavorato per oltre dieci anni nella Libia di Gheddafi come infermiera, è costretta a seguire il flusso dei rifugiati in Europa. Sostiene il colloquio per la richiesta del diritto d’asilo a Bologna e prosegue quindi per la Francia, attraversando il passo della morte sulle alture di Ventimiglia. Pepsi non mostra il suo volto, e questo rende la sua storia ancora più ampia e universale, rappresentativa della condizione di migliaia di persone migranti. Il suo è un viaggio dai toni mitologici, dove anche i luoghi si celano e si confondono, si sovrappongono e si richiamano fra loro, assegnando allo spazio dove la persona si trova a essere una dimensione quasi incidentale. Shelter offre la visione di un’esistenza e di tante altre, ricordando come ognuna di queste sia “un ingrediente di questo pianeta”. Pepsi, d’altra parte e proprio per queste condizioni, non è una persona smarrita e rivendica il suo diritto di essere al mondo.
Shelter: Farewell to Eden, è stato girato nel corso di tre anni fra Sardegna, Emilia, Liguria, le Alpi Marittime e Parigi. La regia di Enrico Masi e la fotografia di Stefano Croci esplorano memorie e spazi onirici, dalle luci del Mediterraneo agli accampamenti del ponte di Ventimiglia, all’apparizione del toro bianco, in Sardegna, che richiama il mito di Europa, tutto viene saldamente ancorato alla realtà dal racconto di vita di Pepsi. Il documentario completa la trilogia dedicata ai Mega Eventi, dove The Golden Temple (2012) mostrava l’impatto delle Olimpiadi di Londra sulla popolazione e il territorio, e Lepanto (2016) guardava al Brasile trasformato, in pochi anni, prima dai Mondiali e poi dalle Olimpiadi. Con Shelter il “grande evento” è quello della crisi umanitaria, e il legame si rinforza nella resistenza e resilienza che tutti i protagonisti della trilogia esercitano nei confronti di avvenimenti travolgenti. “Shelter – dice il regista – in qualità di film e quindi di oggetto chiuso in se stesso, a sua volta corrisponde a un rifugio, un luogo sicuro che custodisce la storia di Pepsi, ciò che lei ha voluto raccontare a noi, ciò che è accaduto sulla sua pelle.”

Punto Salute di Pilastri e ambulatorio infermieristico volontario in via Goldoni

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 27-05-2019.
Il Comune investe ulteriori risorse per promuovere due servizi di fondamentale importanza per la vita di comunità: uno è l’ambulatorio delle infermiere volontarie di via Goldoni, che si vorrebbe riportare a regime nel giro di qualche mese; l’altro è il Punto Salute di Pilastri, inaugurato lo scorso 30 marzo, e che riceverà un contributo dal municipio per la propria valenza sociale. Il tutto è stato sancito dal voto dell’amministrazione alla proposta di delibera che ha stanziato complessivamente altri 3mila euro a queste due cause. «Ci sembra una cosa giusta e motivata – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore alle politiche sociali, Cristina Coletti – continuare ad investire per promuovere questi due servizi. Il Punto Salute di Pilastri raggruppa una serie di specialità ed è una pietra angolare dell’assistenza nella frazione più distante dal capoluogo, mentre in tanti cittadini ci stanno chiedono di poter riaprire l’ambulatorio delle infermiere volontarie di via Goldoni». Una realtà, quest’ultima, che risultava fondamentale per piccoli interventi: medicazioni, iniezioni, misurazione della pressione e così via. «Anche soltanto per ricevere un parere, con la gentilezza delle sue operatrici, la cui indisponibilità improvvisa (per esigenze personali varie) ha privato la collettività di un servizio», ricorda Coletti. Ma le cose si stanno muovendo in fretta: nelle scorse settimane si sono susseguite riunioni per tornare ad attivare il servizio, mentre nel frattempo si è sondata anche la disponibilità del Lions Club Bondeno, che ha dichiarato con una nota ufficiale arrivata all’Ente la propria disponibilità a sostenerne l’attività infermieristica. Il Comune, dal canto suo, tornerà a stanziare un contributo di mille euro l’anno per permettere alla “nuova” squadra di infermiere volontarie di riprendere il servizio nel Quartiere del Sole, non appena verrà individuata con una procedura aperta e ad evidenza pubblica l’associazione di volontariato che dovrà gestire il progetto in via Goldoni, nella sede che già ospita la Croce Rossa e che è di proprietà del Comune. A Pilastri, invece, un apposito contratto di comodato regola la presenza del medico di medicina generale, attraverso l’Ausl, in un locale attrezzato con apparecchiatura salvavita e dove già è presente anche un centro prelievi: un servizio quattordicinale che può essere prenotato al Cup nella vicina farmacia del paese. La delibera ora approvata dalla giunta consentirà di implementare l’aiuto del Comune al progetto, attraverso lo stanziamento di 2mila euro, che sosterrà le iniziative del volontariato di Pilastri, «a fronte – si apprende dal testo della delibera – del valore sociale, ricreativo e aggregativo di Palazzo Mosti per l’intera cittadina».

Unife A Toronto Simposio sulla Patologia disfunzionale della Articolazione Sacro-Iliaca

Da: Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife Ufficio Stampa
Nasce dall’organizzazione dell’Università di Ferrara, nello specifico del Prof. Leo Massari, Direttore della Clinica Ortopedica e Traumatologica, il Simposio sul “Ruolo della Sacro-Iliaca nel Mal di Schiena”, che si è tenuto dal 15 al 18 maggio nell’ambito del “Global Spine Congress 2019” a Toronto.
Sono più di 1800 i chirurghi vertebrali di tutto il mondo che hanno partecipato al congresso annuale dell’Associazione scientifica AOSPINE, che riunisce chirurghi spinali a livello internazionale e che organizza anche numerosi Corsi sulle problematiche della Chirurgia Vertebrale in vari Paesi.
Proprio in questo contesto si è svolto il Simposio organizzato dal Prof. Massari, che ha visto riuniti i massimi esperti mondiali della patologia disfunzionale della Articolazione Sacro-Iliaca.

“Questa patologia è ancora poco conosciuta nel nostro ambito – spiega il Prof. Massari – ma sta riscuotendo sempre più interesse in quanto fonte di disabilità e, purtroppo, di inadeguati o inappropriati trattamenti sia conservativi (farmacologici/fisioterapici), sia chirurgici. Le casistiche maggiori presenti in Letteratura vedono una incidenza di questa patologia nel 15-25% dei pazienti con mal di schiena e nel 30-40% dei pazienti dopo interventi chirurgici di artrodesi vertebrali lombari e lombo-sacrali. Lo studio diagnostico accurato e il conseguente trattamento di questa patologia possono portare alla risoluzione dei problemi clinici, attraverso la corretta impostazione terapeutica nella quale un ruolo importante è appannaggio della chirurgia miniinvasiva. Da circa 3 anni mi occupo, con sempre maggiore interesse e soddisfazione, della Patologia Disfunzionale della Sacro-iliaca e del suo trattamento, con ottimi risultati clinici e chirurgici relativamente al miglioramento della qualità della vita di questi pazienti”.

Cinema Boldini DOC in TOUR- “Da Teletorre 19 è tutto!” , “Archivi Mazzini” e “Scuola in mezzo al mare”

Da: Ufficio Stampa
PROIEZIONE SPECIALE AL CINEMA BOLDINI DOC IN TOUR 2019
Martedì 28 Maggio ore 21.00
Ingresso Gratuito

Ultimo appuntamento al Cinema Boldini con la rassegna DOC in TOUR 2019- Documentari in Emilia Romagna, che ha portato in 26 sale d’essai del circuito Fice nove documentari realizzati da autori e/o produzioni dell’Emilia Romagna. Martedì 28 maggio si conclude la serie di documentari in programma presso la Sala Boldini di Ferrara, dove nel mese di maggio sono stati inseriti in calendario ben sei lavori dei nove proposti in rassegna.
Sono tre i documentari che chiudono il ciclo di appuntamenti: DA TELETORRE 19 È TUTTO! , ARCHIVI MAZZINI-IL LATO NASCOSTO DELLA MODA e SCUOLA IN MEZZO AL MARE.
RASSEGNA DOC IN TOUR – DA TELETORRE 19 È TUTTO!, regia di Vito Palmieri
( Italia 2018, 15′ )
“Da Teletorre19 è Tutto!” è il racconto dell’unico caso italiano di televisione condominiale a circuito chiuso, che dal 2001 trasmette dal quartiere Pilastro di Bologna, programmi realizzati dai condomini per gli altri condomini. La Torre 19 del complesso di edifici, chiamato “Virgolone”, è abitata da 72 famiglie che si autogestiscono: dalle attività amministrative, alla manutenzione del verde, alle attività ricreative e culturali. Il documentario breve mostra l’attività di questa televisione unica e della sua importanza nel mantenere aggregata la comunità di una zona “difficile” della città, e del momento – altrettanto delicato – in cui è necessario pensare a un cambio di testimone generazionale per continuare ad animarla. Teletorre19: un microscopico network creato dal pensionato Gabriele Grandi che da diciassette anni crea e trasmette programmi di ogni genere pensati esclusivamente per i condomini. Tuttavia oggi Teletorre19 registra un preoccupante calo degli ascolti: Grandi e il suo erede, il carismatico Ciccolella, da bravi uomini di televisione, cercano di
salvare con creatività la loro amata rete.

RASSEGNA DOC IN TOUR – ARCHIVI MAZZINI – IL LATO NASCOSTO DELLA MODA, regia di Mauro Bartoli
( Italia 2017, 26′ )
Gli Archivi di Ricerca Mazzini, esternamente anonimo capannone nella zona industriale di Massa Lombarda, sono la più grande collezione al mondo di vestiti, dal ‘900 al contemporaneo, di tutti i generi: abiti di alta moda e sartoria, vestiti da lavoro, divise militari, sportivi… tutto entra a far parte degli Archivi. Qui i più grandi stilisti e designer fanno ricerca per le nuove collezioni e le case di moda più importanti inviano i propri uffici stile a sviluppare idee, a raccogliere spunti e suggestioni, a cercare quell’emozione che prenderà forma e diventerà una nuova linea di abbigliamento. Iniziata per passione da Attilio Mazzini negli anni ’70, nel tempo la raccolta è aumentata fino a superare i 400.000 pezzi.

RASSEGNA DOC IN TOUR – SCUOLA IN MEZZO AL MARE, regia di Gaia Russo Frattasi
( Italia 2018, 73’ )
“Scuola in mezzo al mare” racconta di una singolare proposta educativa elaborata da alcuni degli abitanti di Stromboli, per lo più genitori, per superare i limiti imposti dal vivere in un’isola e combattere l’inesorabile spopolamento che ne consegue. Il territorio di Stromboli è unico: il vulcano erutta più di venti volte al giorno e gli abitanti lo chiamano rispettosamente “Iddu”, “Lui”. Ma se d’estate l’isola è sovraffollata, in inverno la comunità ingaggia la sua lotta con il maltempo e gli abitanti sperimentano solitudine ed isolamento. Carolina Barnao ha riunito i genitori nell’Associazione Scuola in mezzo al mare per fornire risposte ai problemi di discontinuità educativa sull’isola. La comunità si è auto-organizzata con lezioni non convenzionali e tenta di vincere un bando per la didattica a distanza. È questa la storia che ci narra con empatia Gaia Russo Frattasi, autrice e regista, laureata al DAMS di Torino in Storia del Teatro. Prima di fondare la Moby Film nel 2009.

Mercoledì 29/5 alle 18 Diego Fontana presenta il libro “SCREEN. Scrivere video per comunicare” presso libreria Ibs+Libraccio Ferrara

Da: Eventi Ferrara
Dialoga con l’autore Marco Antonio Rizzo

Commercial, tutorial, filmati aziendali, stories, motion graphics: come si progetta, oggi, un video per comunicare? La rivoluzione digitale ha realmente fatto saltare tutte le regole o esiste ancora un metodo certo per indirizzare il pensiero creativo?
Screen si rivolge in primo luogo a copywriter, screenwriter, content editor, videomaker e a chiunque si confronti con l’ideazione, la scrittura e la realizzazione di video per comunicare con un pubblico.
In uno scenario caotico e in perenne evoluzione, dove non sembra più possibile isolare principi guida per ottenere riscontro dai propri interlocutori, Screen si propone come un nuovo modello di manuale: un percorso unico, con una visione globale, che inizia dalla struttura autentica delle storie e giunge sino ai dettagli tecnici, con l’obiettivo di fornire un metodo chiaro che, passo dopo passo, accompagni alla creazione e allo sviluppo di qualsiasi tipologia di contenuto video.
Dalla struttura delle storie al metodo, dal metodo alla sceneggiatura e alla pre-produzione, il testo è ricco di esempi tratti dal cinema, dalle serie tv, da celebri commercial e dalle più interessanti case history digitali. Propone inoltre una serie di esercitazioni pratiche di difficoltà crescente, per mettere subito alla prova i principi appresi durante la lettura.
Screen è pensato tanto per il professionista che intenda approfondire la conoscenza dei principi creativi, quanto per coloro che, giovani o studenti, si trovino alle prese con i primi incarichi e siano alla ricerca di un manuale completo grazie a cui comprendere l’intero percorso di gestazione di un video.

Diego Fontana è copywriter, docente e autore. Si è formato professionalmente in Lowe Pirella e Saatchi & Saatchi. Dopo significative esperienze di scrittura per format tv e web, nel 2014 fonda lo studio TERRA, che aiuta enti, aziende e brand a raccontarsi tra mezzi tradizionali e canali digitali. Nel suo percorso professionale ha ideato e scritto oltre un centinaio di video tra commercial, documentari, e ogni genere di contenuto in girato o in animazione, per il web e i social network. Docente di IED Firenze, con FrancoAngeli ha pubblicato nel 2017 Digital Copywriter. Pensa come un copy, agisci nel digitale.

Apertura gite CAI Ferrara+Amatrice

Da: Organizzatori
Una gita per due stagioni in val Campelle
Domani sera, martedì 28 maggio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Andrea Benussi e Mauro Morara apriranno le iscrizioni all’escursione in val Campelle, prevista per il 16 giugno.
I punti forti di questa escursione, oltre alla stessa val Campelle, uno degli angoli più belli del Lagorai, sono passo Cinque Croci, da cui si potra’ ammirare Cima D’Asta, la vetta più alta del complesso montuoso, e il Museo all’aperto della Prima Guerra Mondiale, visibile percorrendo il Sentiero della Memoria.
I resti delle prime baracche della postazione avanzata italiana si incontreranno salendo a cima Socede, seguiranno poi altre baracche, trincee e caverne, ripulite dai detriti e consolidate a seguito di un recente intervento di ripristino, che evidenziano come era organizzata e fortificata la postazione di questo colle tristemente conteso per il controllo dell’importante passo Cinque Croci.
Proseguendo si passera’ presso i laghetti Lasteati per giungere a malga Conseria, per una pausa prima di rientrare a ponte Conseria.
Questa escursione verrà riproposta con lo stesso itinerario anche il prossimo inverno e per poter apprezzare e capire come lo stesso ambiente sia diverso e ricco di fascino, sia in estate che in inverno.
La partenza e’ prevista alle 6.30 e il rientro attorno alle 20.30.

Monte Cimone
Domani sera, martedì 28 maggio, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Valeria Ferioli e Fausta Ballandi apriranno le iscrizioni all’escursione al monte Cimone, prevista per il 22 giugno.
Questa escursione prevede due comitive: la prima salirà sul monte Cimone, maggiore rilievo dell’Appennino settentrionale e dell’Emilia Romagna, partendo dal lago della Ninfa e seguendo la via delle creste fino a raggiungere Pian Cavallaro e poi il sentiero Atmosfera fino alla vetta.
La seconda comitiva raggiungera’ il monte Cervarola, attraversando il cosiddetto Far West, percorso con interessanti formazioni geologiche, boschi, laghetti, da cui si potra’ ammirare il vasto panorama offerto dal monte Cimone. Successivamente questa comitiva farà la visita guidata al giardino botanico Esperia con la bravissima Emanuela Vanda.
La giornata terminerà per entrambe le comitive al rifugio Esperia con una cena a base di erbe spontanee e cibi di stagione, preparata da Annalisa Malerba.
La partenza e’ prevista alle 7 e il rientro attorno alla mezzanotte.

Le montagne della Laga e dei Sibillini – Amatrice – Cittaducale
Il CAI Ferrara organizza dal 31 maggio al 2 giugno un trekking di solidarietà nei territori colpiti dal terremoto nella zona di Amatrice.
L’obiettivo è quello di portare presenza affettuosa e solidale in un’area ancora stremata dagli eventi sismici del 2015-2016, dove chi ha scelto di restare affronta condizioni di vita difficili ed emergenze legate alla ricostruzione e alla gestione del territorio.
Il primo di questi tre giorni di trekking ed incontri sarà dedicato ai Pantani di Accumoli, laghetti di origine glaciale al confine tra i monti Sibillini e i monti della Laga, adagiati in una piccola vallata circondata da pascoli e paesaggi emozionanti.
Il secondo giorno la comitiva raggiungera’ la cima più alta dei monti della Laga e del Lazio: il monte Gorzano, attraverso un percorso vario fra boschi e pascoli e una lunga cresta che sale fino in vetta.
La meta dell’ultimo giorno sara’ il monte Pozzoni/Pizzuto, risalendo un vallone che sfocia in una conca in prossimita’ delle sorgenti del Velino.
Per informazioni contattare  Valeria Ferioli 347-5327283, v.ferioli@gmail.com

Made in Porto 4.0 e Montalcini: sinergie vincenti

Da: Organizzatori
Le nuove frontiere dell’occupazione giovanile sul territorio presentate ai giovani maturandi del Montalcini.
A conclusione dell’ampio e variegato ventaglio di attività inerenti all’orientamento in uscita messe in atto dall’Istituto Superiore Montalcini per gli studenti delle classi quinte, nella mattinata di Sabato 25 Maggio si è svolta una conferenza incentrata su un tema di stringente attualità: la correlazione sempre più stretta e costante tra la Scuola e il mondo dell’imprenditoria.
L’evento, tenutosi presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Economico di Portomaggiore, ha avuto come soggetti attivi il dott. Giampaolo Barbieri, coordinatore del Progetto Made in Porto 4.0, il dott. Giuseppe Sarti, Presidente della Città del Ragazzo di Ferrara e Giorgio Marzola, imprenditore, titolare dell’Azienda SA.MA, i quali hanno illustrato i risultati decisamente positivi prodotti dal lavoro di squadra portato avanti dalla Scuola, dalla Formazione Professionale, dal Comune e dalla realtà dell’imprenditoria locale.
In questo contesto, trova un suo spazio incisivo il Progetto Made in Porto 4.0 che si declina in due principali linee direttrici strettamente correlate tra loro, creare opportunità di lavoro per i giovani neo-diplomati e fornire loro la possibilità di perfezionarsi professionalmente attraverso l’organizzazione di corsi altamente specializzati .
Coordinatore del convegno è stato il prof. Mauro Bertoni, responsabile del Polo di Istruzione Tecnica di Portomaggiore .
La mattinata è stata introdotta dal Dirigente Scolastico del Montalcini, prof. Francesco Borciani che, riportando l’esperienza della dimensione scolastica tedesca basata su un rapporto fortemente sinergico tra il mondo imprenditoriale/aziendale e il sistema dell’Istruzione, ha sottolineato, con comprensibile orgoglio, come tale realtà si stia attuando nel nostro tessuto locale.
Affermazione confermata e rimarcata con fermezza anche dall’assessore all’Istruzione, prof. Giuseppe Alesci, che ha richiamato l’ attenzione sulle molteplici opportunità di mettersi in gioco in ambito lavorativo fornite ai giovani portuensi, prima fra tutte proprio il Progetto Made in Porto 4.0.
L’incontro è proseguito con la relazione del dott. Giuseppe Sarti che ha parlato della Corporate Academy, associazione di aziende del territorio che promuovono l’organizzazione di corsi per creare figure professionali specializzate nel settore della meccanica di alta precisione, oggi richiestissime dal mercato lavorativo.
Si tratta di corsi gratuiti di 600 ore (240 trascorse in Azienda) aperti a tutti i giovani neodiplomati, anche non provenienti da indirizzi di studio a sfondo tecnologico.
Di seguito, l’intervento del dott. Gian Paolo Barbieri che ha delineato il modus operandi di molte aziende della nostra realtà locale dove, alla base dell’impianto organizzativo, sussiste un rapporto quasi paritario tra imprenditori e lavoratori dipendenti in cui tutti apportano il loro prezioso contributo per il buon funzionamento dell’azienda stessa.
La realtà delle piccole e medie imprese del nostro territorio, ben lontana dall’immagine stereotipata della fabbrica rappresentata in molti film dove dipendenti annoiati svolgono operazioni monotone e ripetitive, è invece una realtà dinamica dove ognuno costituisce un tassello unico ed indispensabile del processo lavorativo.
Di indiscutibile interesse, soprattutto per l’immediatezza e lo spirito decisamente pragmatico, sono state le parole di Giorgio Marzola, titolare della SA.MA, azienda fondata nel 1978 che conta circa 35 dipendenti e produce macchine per imballaggio.
Nel suo discorso Marzola ha esortato i giovani presenti a rimanere sul territorio e a cercare prima di tutto in esso opportunità di impiego, li ha sollecitati ad avere il coraggio di iniziare anche attività autonome, proprio come ha fatto lui, per contribuire a rilanciare l’economia della nostra zona.
Credere con ferma convinzione in ciò che si fa rappresenta il migliore incentivo per costruirsi il proprio futuro professionale.
A spiegare nel dettaglio l’organizzazione dei corsi nell’ambito del Progetto, le parole di un testimone diretto, Giulio Verlato che sta seguendo un corso di specializzazione di meccanica di precisione.
Il giovane relatore ha precisato come i corsi siano aperti a tutti i ragazzi in possesso di un diploma di maturità, a prescindere dal tipo di indirizzo di studi, poichè viene comunque fornita una formazione teorica di base che troverà, in seguito, una concreta attuazione nelle attività svolte direttamente in azienda. Ha posto in rilievo il fatto che molti giovani frequentanti, pur non avendo ancora terminato il corso, hanno già avuto la possibilità di sottoscrivere contratti di lavoro presso aziende locali.
Al termine degli interventi è stata offerta agli studenti delle classi quinte del Tecnico Tecnologico, del Tecnico Economico e del Professionale Meccanico, che hanno presenziato con interesse alla convention, la possibilità di proporsi per un colloquio di lavoro con gli ospiti del convegno.
Una mattinata veramente fruttuosa e densa di preziosi insegnamenti per i giovani presenti che tra pochissimo tempo si troveranno di fronte ad una scelta decisiva per il loro futuro.

Conclusa a Porto Garibaldi la IX Sagra della Canocchia e della Seppia

Da: Organizzatori
Buon afflusso di pubblico – e di appassionati della buona tavola – per la giornata conclusiva della Sagra della Canocchia e della Seppia 2019. Dopo il grandissimo successo degli appuntamenti programmati fra il pomeriggio e la serata di sabato – dal cooking show di Camilla Fogli e Viola Foletti, insieme al prof. Gennaro Montagna dell’istituto ‘Remo Brindisi’, alla commedia dialettale andata in scena sulla spiaggia del circolo Anmi con protagonisti bambini e ragazzi del “Comprensivo” di Porto Garibaldi insieme alla ‘Famia ad Magnavaca’, fino al grandioso spettacolo piromusicale che ha illuminato la Darsena del PortoCanale – la domenica di chiusura della kermesse ha registrato un discreto afflusso di gourmet, fra i quali anche i partecipanti alla camminata con i bastoncini “A passo di Nordic Walking” che dalla Sagra hanno raggiunto il Capanno Garibaldi di Lido Nazioni. “In nove anni di Sagra – commenta Lorena Carli, presidente del Consorzio L’Alba, che organizza la manifestazione in collaborazione con la Cooperativa Piccola e Grande Pesca – è stata, in assoluto, l’edizione più complicata. Proprio per questo ci vorrà qualche giorno per tirare le somme”.

Benedizione in Duomo per la pala d’altare, che andrà ad ornare il centro Maria Regina della Pace.

Da: Ufficio Stampa
BONDENO (FERRARA), 26-05-’19.
Una pala d’altare raffigurante la “Madonna di Gamberone” e con altre quattordici opere a farle da cornica. Un’immagine sacra, quella della Madonna di Gamberone, che andrà riscoperta attraverso un percorso di studio e che fu rinvenuta a metà del ‘400. E’ dedicata a lei, ed al tema della pace, la pala d’altare che è stata inaugurata e benedetta in duomo. Al termine di una partecipata cerimonia religiosa. Prima della benedizione da parte di don Andrea Pesci, sull’altare (al termine dell’omelia) si sono succeduti i vari protagonisti. Tra tutti, Giuseppe Cavallini, che è stato l’ispiratore dell’opera; quindi, il maestro Gianni Cestari, il quale ha coordinato il gruppo di artisti della scuola di pittura dell’Auxing che ha realizzato le quattordici tele che fanno da “cornice” alla pala. Presente anche la presidentessa uscente del Lions Club Bondeno, Gisella Rossi, con vari soci del sodalizio che ha appoggiato l’iniziativa. Il sindaco Fabio Bergamini ha ringraziato gli autori e i sostenitori di quella che è, a tutti gli effetti, un’opera d’arte che ripercorre i momenti salienti del Vecchio e del Nuovo Testamento, con la presenza della Madonna di Gamberone al centro: «E’ un’opera che parla di pace – ha spiegato Fabio Bergamini – e che rivendica il ruolo di intercessione della Vergine Maria. Ma nell’opera che vengono illustrate da autori e stili diversi anche altre fasi dei testi bibliici, come la Torre di Babele, che ci ricorda il destino dell’uomo che ha voluto ergersi a livello di Dio, senza esserne all’altezza. Un’opera preziosa della quale non posso che ringraziare tutti quanti si sono adoperati e impegnati». La pala d’altare rimarrà esposta per tutto il periodo estivo in duomo, ed andrà ad ornare il centro Maria della Pace, all’inizio del prossimo autunno.

“Dentro Caravaggio” all’Apollo

Da: Apollo Cinepark
Lunedì 27, martedì 28 e mercoledì 29 maggio all’Apollo, per la rassegna “La Grande Arte al Cinema” arriva “Dentro Caravaggio”, atteso ducu-film sulla vita e le opere del grande artista italiano, che – a cinque secoli dalla morte – suscita ancora meraviglia e passione.
Dentro Caravaggio è diretto da Francesco Fei, sceneggiato da Jacopo Ghilardotti e prodotto da Piero Maranghi e Massimo Vitta Zelman con Marco Colombo e Francesco Melzi d’Eril, è una produzione di Italia Classica, Skira Editore, Adler Entertainment, con il sostegno di Intesa Sanpaolo.
Il viaggio condotto da Sandro Lombardi attraverserà i diversi luoghi caravaggeschi: Roma, Napoli, Malta, la Sicilia, tutte quelle terre in cui Caravaggio e le sue inquietudini hanno lasciato traccia concreta. Il docu-film farà poi tappa al Sacro Monte di Varallo, complesso devozionale affrescato da Gaudenzio Ferrari e celebre in tutto il mondo per la sensibile, emozionante rappresentazione teatrale e scenografica della Via Crucis e dei luoghi santi della storia di Cristo. Perché forse è proprio tra queste statue e tra questi affreschi che si nascondono, almeno in parte, le radici dell’arte di Caravaggio.

“Freak Show” Ferrara Horror Circus

Da: Ombre D’arte
FREAK SHOW Ferrara Horror Circus, seconda edizione

Ferrara, centro storico, sabato 8 giugno 2019
Dopo il grande successo della prima edizione dell’anno scorso, sabato 8 giugno, nel bellissimo centro storico ferrarese, tornerà con la seconda edizione lo spettacolo “Freak Show”, un horror circus itinerante patrocinato dal Comune di Ferrara e nato dalla collaborazione di Ombre D’Arte Associazione Culturale, già conosciuta a Ferrara per l’evento Noctis Domini, i Signori della Notte, che quest’anno a novembre vedrà la sua quinta edizione, l’Associazione Zombie Inside, organizzatrice da anni della Zombie Walk Bologna, oramai appuntamento fisso per gli appassionati del genere e che quest’anno ha festeggiato il suo decimo anniversario, e ‘800 a Vapore, evento in tinte steampunk che si svolge ogni anno a Gradara, in provincia di Pesaro.
Già dalle ore 19.30 troverete in Piazza Municipale, punto di partenza e finale dello spettacolo, donne barbute, gemelle siamesi, direttori folli del circo, donne a quattro gambe, spaventosi ma simpaticissimi pagliacci, sirene e tanto altro, pronti per i fotografi e il pubblico per scattare qualche foto insieme. Il corteo itinerante, che partirà intorno alle 21.15 in Piazza Municipale, percorrerà le suggestive vie del centro storico ferrarese, già naturale contesto fotografico per gli appassionati, lasciando il via libera ai costumi ispirati ai vecchi circhi degli anni ‘30 e a cult della cinematografia quali “Freaks” e “The Elephant Man”, ma dando anche spazio ai cosplayers con personaggi affini col tema dell’evento.
Quest’anno godrà anche degli spettacoli di danza e fuoco di Fatima Danza Orientale e le Tribal Sisters e di una coreografia di Daniela Lama, di Zombie Inside.
Cosplayers e artisti di strada che vorranno unirsi a noi saranno i benvenuti. Chiediamo ai partecipanti al corteo, ma anche agli spettatori, di unirsi a noi con un palloncino colorato, per rendere ancora più vivace e coinvolgente la serata.
L’evento, accompagnato da musica, performances, colori e tanta allegria, non è solo un momento di spettacolo, ma anche un messaggio di collaborazione fra diverse organizzazioni e un modo leggero toccare argomenti importanti e attuali quali le diversità e l’accettazione del proprio corpo nonostante le imperfezioni.
I bambini sono come sempre graditi, ma obbligatoriamente accompagnati da un adulto. Non consigliamo lo spettacolo in caso i piccoli fossero comunque particolarmente impressionabili data la presenza di clown.
Seppur non esistano reali barriere architettoniche nel tragitto proposto, si chiede la presenza di un accompagnatore per le persone disabili.
In caso di forte maltempo l’evento sarà annullato, comunicandolo all’interno dell’evento aperto sul social Facebook.
La pagina di Facebook dell’evento “Freak Show Ferrara Horror Circus” fornisce tutte le informazioni sull’evento.
Foto di Alessandra Russo e Roberto Cobianchi