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Giorno: 19 Giugno 2019

Teatro, musica e danze in piazza municipale

Da: Organizzatori
con la presente Città di Bondeno-Assessorato alla Cultura, Associazione Bondeno Cultura e Gruppo Archeologico di Bondeno sono onorati di invitarVi presso il Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”,

il giorno DOMENICA 23 GIUGNO alle ore 17.00

alla presentazione del volume

Saggi Ariosteschi.
I primi 500 anni
dell’Orlando Furioso
(Este Edition, Ferrara 2019)

Il volume raccoglie gli atti del convegno “ Ariosto e il suo tempo”, tenutosi il 18 giugno 2016 a Bondeno, luogo di nascita di Giovanni Mazzocchi ‘dal Bonden’, che per primo stampò il celeberrimo poema cavalleresco, nel 1516.
…La presente pubblicazione, peraltro ricca di numerose illustrazioni, accoglie studi inediti e inusuali a proposito dell’ Ariosto poeta e uomo del Rinascimento , e apre riflessioni da punti di vista diversi e interdisciplinari sull’ Orlando Furioso , frutto delle ricerche dei diversi autori che hanno…

Questo l’indice del volume:

Marco Bertozzi, Il Furioso dei Filosofi, ovvero Hegel e il poema di Ariosto come modello narrativo per il romanzo moderno

Dennis Looney, Il diario di Ariosto con l’Autorità nell’Erbolato

Andrea Marchesi, “Stanza” di Venere e paradiso di voluttà: l’isola di Belvedere nella Ferrara di Ariosto

Lucio Scardino, Un pittore “ariostesco” e la sua misteriosa morte a Ferrara: Giovanni Antonio de’Sacchis detto il Pordenone

Enrico Scavo, Giovanni Maroni: l’ultimo madrigalista estense prima della Devoluzione

Daniele Biancardi, La follia prima e dopo l’Ariosto

Alberto Balasso, Cenni all’Arte della Scherma nell’Orlando Furioso

Marco Dorigatti, I primi 500 anni dell’Orlando Furioso

Come sempre, Vi aspettiamo numerosi!!

Da: Organizzatori

Saggi Ariosteschi

Da: Organizzatori

Con la presente Città di Bondeno-Assessorato alla Cultura, Associazione Bondeno Cultura e Gruppo Archeologico di Bondeno sono onorati di invitarVi presso il Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”,

il giorno DOMENICA 23 GIUGNO alle ore 17.00 alla presentazione del volume Saggi Ariosteschi.
I primi 500 anni dell’Orlando Furioso (Este Edition, Ferrara 2019).

Il volume raccoglie gli atti del convegno “ Ariosto e il suo tempo”, tenutosi il 18 giugno 2016 a Bondeno, luogo di nascita di Giovanni Mazzocchi ‘dal Bonden’, che per primo stampò il celeberrimo poema cavalleresco, nel 1516.
…La presente pubblicazione, peraltro ricca di numerose illustrazioni, accoglie studi inediti e inusuali a proposito dell’ Ariosto poeta e uomo del Rinascimento , e apre riflessioni da punti di vista diversi e interdisciplinari sull’ Orlando Furioso , frutto delle ricerche dei diversi autori che hanno…

Questo l’indice del volume:

Marco Bertozzi, Il Furioso dei Filosofi, ovvero Hegel e il poema di Ariosto come modello narrativo per il romanzo moderno

Dennis Looney, Il diario di Ariosto con l’Autorità nell’Erbolato

Andrea Marchesi, “Stanza” di Venere e paradiso di voluttà: l’isola di Belvedere nella Ferrara di Ariosto

Lucio Scardino, Un pittore “ariostesco” e la sua misteriosa morte a Ferrara: Giovanni Antonio de’Sacchis detto il Pordenone

Enrico Scavo, Giovanni Maroni: l’ultimo madrigalista estense prima della Devoluzione

Daniele Biancardi, La follia prima e dopo l’Ariosto

Alberto Balasso, Cenni all’Arte della Scherma nell’Orlando Furioso

Marco Dorigatti, I primi 500 anni dell’Orlando Furioso

Come sempre, Vi aspettiamo numerosi!!

Da:Organizzatori

Festa della musica

Da: Organizzatori

VENERDI’ 21 GIUGNO ore 20.30

FESTA DELLA MUSICA QUARTETTO ESTENSE

In occasione della Festa della Musica che si svolge ogni anno nel giorno del Solstizio d’Estate, il Museo Archeologico di Ferrara ospita il Concerto In Fa Maggiore del Quartetto Estense, formazione cameristica dell’orchestra giovanile Antiqua Estensis, composta dai violinisti Jacopo Ferri e Matteo Sartori, dalla violista Giuliana La Rosa e dal violoncellista Stefano Crepaldi. Tutti i componenti del Quartetto Estense collaborano attivamente con l’orchestra giovanile Antiqua Estensis di Ferrara.

Programma:

Quartetto opera 77 n. 2
F. J. Haydn
I) Allegro moderato
II) Finale: vivace assai

Quartetto in F major op 96 “Quartetto Americano”
A. Dvorak
I) Allegro ma non troppo
II) Lento
III) Molto Vivace
IV) Vivace ma non troppo

Da: Organizzatori

Giornata Mondiale del Rifugiato

Da: Save the Children

Giornata Mondiale del Rifugiato: Save the Children, almeno 27 milioni di bambini sfollati a causa della guerra non hanno più accesso alle scuole, 35 milioni quelli costretti nel 2017 a lasciare la loro casa, in fuga da conflitti, violenze e cambiamenti climatici, l’11% in più dal 2009
L’Organizzazione sottolinea come Il fenomeno migratorio non possa più essere affrontato come un’emergenza o rischiamo di perdere intere generazioni di bambini
Sono almeno 27 milioni di bambini sfollati a causa delle guerre a non avere più accesso all’educazione e fino a quando il fenomeno migratorio continuerà ad essere affrontato come un’emergenza e non come un problema strutturale, rischiamo di continuare a perdere intere generazioni di bambini. Questa la denuncia di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato.

Nel solo 2017 sono stati 35 milioni i bambini costretti a lasciare le proprie case per fuggire da conflitti violenze e cambiamenti climatici, un dato che è cresciuto dell’11% dal 2009. Un trend allarmante, confermato anche dagli ultimi dati rilasciati dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che sottolinea come il tema della mobilità delle popolazioni in tutto il mondo sia un fenomeno che coinvolge sempre di più i bambini e gli adolescenti. Ad oggi infatti, il 52% dei rifugiati a livello mondiale ha meno di 18 anni e la gran parte sono minori stranieri non accompagnati.

“Ogni giorno quasi 45mila persone sono costrette a muoversi per scappare da vite insostenibili, fatte di guerre e conflitti, povertà, cambiamenti climatici che generano carestie ed emergenze ambientali. La metà è composta da bambini, che spesso partono da soli lasciando la famiglia, la casa e la scuola. Il fenomeno migratorio coinvolge tutti i continenti cui si deve far fronte non soltanto attraverso politiche di controllo dei confini o come un’emergenza. Si tratta di un problema strutturale e deve essere affrontato con politiche di sviluppo: è necessario investire subito per supportare intere generazioni di bambini e ragazzi che rischiano di perdere ogni opportunità di costruirsi un futuro e di contribuire a quello del proprio paese”, afferma Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children.

Un bambino su cinque al mondo, 420 milioni, vive in aree di conflitto, dove violenza, fame e malattie mettono quotidianamente a rischio la loro vita. Nel solo 2018 – ricorda Save the Children che in occasione del suo Centenario ha lanciato la campagna “Stop alla guerra sui bambini” – circa 4,5 milioni di bambini hanno rischiato di morire per fame nei dieci paesi peggiori in conflitto, che sono tra i principali paesi di origine dei rifugiati: Afghanistan, Yemen, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Siria, Iraq, Mali, Nigeria e Somalia.

Ma i conflitti non sono l’unica causa dei movimenti delle popolazioni mondiali: si stima che entro il 2050 circa 143 milioni di persone saranno costrette a spostarsi all’interno del proprio paese per ragioni legate al clima e di questi, oltre la metà, sono nell’area dell’Africa Sub-sahariana[1]. “Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla mancanza di volontà politica a causa della quale il mondo continua a rimanere inerte davanti alle sofferenze indicibili che stanno patendo i bambini a causa di guerre, povertà o cambiamenti climatici. Il futuro dei bambini non può più attendere oltre ed è arrivato il momento che la comunità internazionale si assuma finalmente in pieno fino all’ultima delle proprie responsabilità”, conclude Valerio Neri.

Da: Save the Children

Letture Dantesche Ferraresi

Da: Organizzatori

Società Dante Alighieri e Galleria del Carbone presentano:

LETTURE DANTESCHE FERRARESI

Piazza del Carbone, Ferrara – ore 21

Giovedì 20 giugno
Inferno, canto II
con Ruben Garbellini

Le Letture Dantesche Estive, promosse dalla Società Dante Alighieri in collaborazioni con la Galleria del Carbone, giungono al loro terzo appuntamento. Questa sera verrà data lettura e interpretazione scenica del Secondo Canto dell’Inferno, nel quale i due Poeti iniziano il loro viaggio ultramondano, ove in risposta ai dubbi di Dante, Vergilio spiega le ragioni di tale viaggio. Egli è stato interpellato da Beatrice, la quale scesa dal Paradiso, dinanzi al poeta mantovano, con versi tra i più belli di ogni tempo, perora la causa del suo fedele Dante. Ella è mossa da Amore, attributo Divino per eccellenza, da cui se ne deduce il carattere sacro del grande Componimento dantesco. Confortato da ciò, Dante segue la sua guida nel viaggio di purificazione.

Inferno, canto II, con Ruben Garbellini, Piazza del Carbone, Ferrara, ore 21.30

Da:Organizzatori

CoopsDay_CS

Da: Organizzatori
LEGACOOP ESTENSE CELEBRA CON IL CONCERTO DI THE LIBERATION PROJECT LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE

Le cooperative ferraresi regalano alla città la prima tappa del tour europeo “Friendship and Solidarity”, il 9 luglio a Factory Grisù.

Sul palco anche Phil Manzanera (Roxy Music, Pink Floyd).

Confermata la presenza dell’attivista sociale Ndileka Mandela.

Un collettivo internazionale di musicisti che si fa portatore di un messaggio di libertà, attraverso le canzoni che hanno ispirato e celebrato le lotte di liberazione in Sudafrica, in Italia, a Cuba. Si tratta di The Liberation Project, che sarà in concerto a Ferrara a Factory Grisù il prossimo 9 luglio, per festeggiare la Giornata Internazionale delle Cooperative insieme a Legacoop Estense.

“Un progetto capace di trasmettere quei valori di giustizia sociale, inclusione e convivenza civile che le cooperative di tutto il mondo promuovono quotidianamente”, afferma il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini. “Per l’occasione, abbiamo il piacere di avere nostra ospite a Ferrara l’attivista sociale Ndileka Mandela, nipote di Nelson Mandela, che riconosce il valore del progetto per il suo messaggio di speranza, riconciliazione, difesa dei diritti umani. Un ringraziamento alle tante cooperative ferraresi che sostengono l’evento, regalando alla città un’iniziativa di grande spessore culturale e sociale”.

Il concerto sarà ad ingresso gratuito per il pubblico. Sul palco del cortile interno di Factory Grisù si esibiranno musicisti internazionali di alto livello: alla core band sudafricana (Dan Chiorboli, Tebogo Sedumedi, Peter Djamba, Kabelo Seleke e Lindi Ngonele) si uniscono nel tour Phil Manzanera (chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd), N’Faly Kouyate (Afro-Celt Sound System e Peter Gabriel), Cisco Bellotti (Modena City Ramblers) e il ferrarese Roberto Formignani (The Bluesmen, oltre che presidente della Scuola di Musica Moderna di Ferrara), per un live emotivo e ricco di musicalità, una fusione di musica rock e world dai ritmi sudafricani, italiani e cubani.

Quella di Ferrara sarà la primissima data del tour Europeo “Friendship and Solidarity”, promosso da BPM concerti, con il patrocinio delle Ambasciate di Cuba e del Sudafrica. I giorni precedenti il concerto, verranno organizzate a Ferrara diverse iniziative, con il coinvolgimento degli artisti e di Ndileka Mandela, che arricchiranno il calendario della Giornata Internazionale delle Cooperative: una ricorrenza promossa annualmente a luglio dall’International Co-operative Alliance (ICA) e dall’ONU, per celebrare il contributo della cooperazione verso uno sviluppo sostenibile e la costruzione di una società più equa.

La data di Ferrara è organizzata da Legacoop Estense e Factory Grisù, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e il sostegno delle cooperative ferraresi: Coop Alleanza 3.0, Cidas, Assicoop Modena&Ferrara, Copma, Coopser, Coop Reno, Copego, Cpr System, Castello, Coop Giulio Bellini, Consorzio Esperienza Energia, La Città Verde, Le Pagine. Partner Tecnici: Aidél, Alpaca, Doc Servizi, Librerie.coop, Altraqualità, Wunderkammer, Hangar Birrerie, Associazione Cittadini del Mondo.

THE LIBERATION PROJECT

Il progetto nasce su iniziativa di Dan Chiorboli, musicista e produttore nato a Ferrara da una famiglia partigiana e cresciuto in Sudafrica durante l’era dell’apartheid. La sua passione per la musica e la sua vicinanza a queste esperienze di liberazione, hanno fatto maturare in lui il desiderio di produrre un album che raccontasse come la musica abbia ispirato e celebrato i cambiamenti sociali portati dalle lotte di liberazione. L’idea ha suscitato l’interesse del compositore sudafricano pluripremiato Neill Solomon, del chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd Phil Manzanera e di Juan De Marcos, icona musicale del leggendario Buena Vista Social Club e Afro-Cuban All Star. Manzanera e De Marcos sono cresciuti a Cuba e hanno trascorso la loro infanzia durante il culmine della rivoluzione cubana di Fidel Castro.

In Italia, l’Emilia-Romagna – punto nevralgico della resistenza partigiana nella Seconda Guerra Mondiale – ha goduto di una relazione lunga e significativa con il movimento della resistenza in Sudafrica.

È così che, il 3 ottobre 2018 a Johannesburg, viene prodotto “Songs That Made Us Free” – Le canzoni che ci hanno resi liberi, un triplo CD di 37 brani suonati da 142 musicisti provenienti da 18 paesi.

www.theliberationproject.co.za

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE

L’International Day of Cooperatives è una celebrazione annuale che ricorre dal 1923 il primo sabato di luglio, su iniziativa dell’International Co-operative Alliance (ICA). A partire dal 1995, anche l’ONU celebra il #CoopsDay. La finalità della Giornata è di promuovere la conoscenza del movimento cooperativo, evidenziando inoltre come le cooperative contribuiscano al raggiungimento dei principali obiettivi di crescita sostenibile e inclusiva posti dall’ONU. Ogni anno viene individuato un tema a cui dedicare la giornata e, per il 2019, si è scelto COOPS 4 DECENT WORK, ovvero “le cooperative per un lavoro dignitoso”: le cooperative sono infatti imprese che mettono le persone al centro dell’azione economica; sono democraticamente controllate e danno priorità, nel luogo di lavoro, alla crescita umana e alla giustizia sociale.

www.ica.coop/en/events/international-day-cooperatives

Da: Organizzatori

“Fai Brumotti per l’Italia”

Da: Stampa Comune Comacchio

FAI BRUMOTTI PER L’ITALIA”: SABATO 22 GIUGNO TAPPA A COMACCHIO!

IL CAMPIONE E AMBASCIATORE FAI PER LE NUOVE GENERAZIONI, PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO ATTRAVERSA L’ITALIA PIÙ BELLA IN BICI: 1.600 KM TRA SPORT, ARTE, NATURA, ECOLOGIA E SOLIDARIETÀ

Parte da Milano il tour “FAI Brumotti per l’Italia”, un viaggio in bicicletta in diretta social di 17 tappe e 1.600 km che vedrà per il secondo anno consecutivo il campione internazionale e inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti andare alla scoperta dell’Italia più bella. Un itinerario da Nord a Sud della Penisola, realizzato con il FAI – Fondo Ambiente Italiano di cui Brumotti è ambasciatore per le nuove generazioni e sostenuto come lo scorso anno da Intesa Sanpaolo, che terminerà martedì 4 luglio a San Giovanni Rotondo (FG), la città che ospita le spoglie di Padre Pio.

Già nel 2018 l’inviato di Striscia ha attraversato in autonomia l’Italia in bicicletta, da Livigno ad Agrigento, dormendo in tenda e utilizzando pannelli solari: 113 ore in sella, durante le quali ha mostrato l’incanto di tanti paesaggi italiani e di alcuni luoghi del FAI e ha toccato con mano l’ospitalità e l’affetto delle tante persone incontrate pedalando. La grande passione per il nostro Paese lo ha spinto a riproporre l’impresa quest’anno, pensando insieme al FAI un percorso completamente nuovo, improntato sul turismo lento, sulla valorizzazione delle tradizioni locali, sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente: la sua bici e il suo abbigliamento avranno un gusto romanticamente rétro e il viaggio sarà a emissioni zero (anche quello dello staff che lo accompagnerà).

Non solo sport, quindi: il progetto “FAI Brumotti per l’Italia” si propone di raccontare in modo originale e spontaneo l’immenso patrimonio naturalistico, artistico e culturale italiano, con particolare attenzione a territori meno conosciuti, ma non per questo meno straordinari. Dalla Lombardia alla Puglia, il biker incontrerà sulla sua strada monumenti, parchi, castelli, borghi, aree marine, abbazie e palazzi storici e si farà portavoce della missione del FAI, che aprirà le porte di otto dei suoi splendidi Beni regolarmente aperti al pubblico, dalla Palazzina Appiani presso l’Arena Civica del Parco Sempione, a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), dal Bosco di San Francesco ad Assisi (PG) a Casa Noha a Matera e all’Abbazia di Cerrate a Lecce.

Vittorio Brumotti farà inoltre tappa in alcuni dei più affascinanti siti votati dagli italiani nelle nove edizioni finora concluse del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso da FAI e Intesa Sanpaolo – tra cui il Forte San Felice a Chioggia (VE), il Parco Archeologico di Suasa (AN) e i Laghi di Monticchio (PZ).

Prevista anche la sosta a Comacchio, che vede il FAI impegnato in un progetto di valorizzazione del centro storico e delle sue Valli. Brumotti arriverà alle ore 17:00, in località FOCE – Valli di Comacchio, con RIPARTENZA il giorno dopo, DOMENICA 23 alle ore 9:00 dalla piazzetta TREPPONTI di Comacchio.

Brumotti verrà accolto anche ad Orvinio (RI) e Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Parlerà inoltre di coraggio e solidarietà, andando in visita all’ospedale pediatrico Santobono-Pausillipon di Napoli per dare voce e un sorriso a chi lotta ogni giorno. Gli hashtag ufficiali sono #faibrumottixitalia e #brumottixitalia. Sarà inoltre possibile rivedere foto e video, oltre a visionare dati e informazioni, di ogni tappa sul sito www.faibrumottixitalia.it.

Il percorso, ideato e disegnato da Vittorio Brumotti, inventore del road bike freestyle, campione del mondo di bike trial nel 2006 e detentore di 10 Guinness World Records™, resterà percorribile da tutti i ciclisti.

Dal 2010 Vittorio Brumotti segue con affetto l’associazione Famiglie SMA che, grazie al suo supporto televisivo, è riuscita a portare avanti tanti progetti come la rete Smart, che ha facilitato la possibilità di arrivare a una terapia per tanti pazienti italiani. Anche durante questo tour “FAI Brumotti per l’Italia”, Vittorio incontrerà i suoi piccoli amici.

Il progetto “FAI Brumotti per l’Italia” è realizzato con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Toyota e Kometa.

Da: Stampa Comune Comacchio

Crisi Mercatone Uno

Da: Organizzatori

Crisi Mercatone Uno: Agos prevede la sospensione del pagamento rate per i prestiti dei lavoratori

L’iniziativa della società di credito al consumo a favore del personale coinvolto nel fallimento della catena di grande distribuzione

Milano, 19 giugno 2019

Agos, la società di credito al consumo del gruppo Crédit Agricole, ha scelto di offrire la possibilità ai dipendenti di Mercatone Uno di chiedere la sospensione delle rate dei prestiti in essere, per la durata massima di dodici mesi.

È una delle iniziative deliberate dalla società per sostenere le famiglie in difficoltà per la crisi della catena di grande distribuzione che conta circa 1.800 dipendenti in Italia.

I dipendenti di Mercatone Uno clienti di Agos dovranno presentare la domanda presso la filiale Agos della propria zona di residenza o comunque la filiale più comoda, che li assisterà per gestire la richiesta al fine di permettere alla società di valutare ogni singola situazione di difficoltà conseguente alla crisi di Mercatone Uno.

Tutte le filiali sono comunque a disposizione per fornire le informazioni necessarie ad accedere a questa misura straordinaria che, come afferma Guido Rindi, Direttore Clienti di Agos “rientra nell’impegno costante dell’azienda verso un credito sostenibile, avendo al centro i clienti come persone e cercando di essere al loro fianco, ove possibile, anche nei momenti di difficoltà”.

Da: Organizzatori

Ospedali sicuri

Da: Lega Nord Emilia Romagna

OSPEDALI SICURI: PER ENTRARE IN OSPEDALE FUORI DAGLI ORARI DI VISITA OCCORRE REGISTRARSI

Il consigliere regionale della Lega, Matteo Rancan, primo firmatario della Risoluzione che impegna la Giunta di viale Aldo Moro ad attivarsi per implementare in tutte le strutture ospedaliere un software informatico – già operativo a Piacenza – che accredita i visitatori ad entrare nei nosocomi fuori dagli orari di visita. “Così si tutelano i diritti e la sicurezza di pazienti e famiglie”

L’obiettivo è di arginare il “vagabondaggio clandestino” all’interno delle strutture ospedaliere italiane e, al contempo, tutelare il rispetto dei diritti e delle esigenze di pazienti e famiglie, la loro sicurezza ed eliminare il fenomeno del lavoro in nero.

E’ quanto si propone di ottenere la Risoluzione, presentata dal gruppo regionale della Lega a prima firma del consigliere Matteo Rancan, che “impegna la Giunta di viale Aldo Moro ad attivarsi per dotare tutte le strutture ospedaliere di un software informatico – già operativo a Piacenza – che accredita i visitatori ad entrare nei nosocomi fuori dagli orari di visita”.

La necessità di servizi di assistenza non sanitaria nelle strutture ospedaliere può anche portare al proliferare di lavoro irregolare o non monitorato (piaga nota in ambito ospedaliero) con possibili rischi sia per le strutture ospedaliere che per il personale ricoverato, i familiari e l’intero settore sanitario.

“Si pensi, ad esempio, all’impossibilità di comunicare agli organi competenti e ai soccorritori il numero e l’identità delle persone presenti nella struttura ospedaliera in caso di evacuazione o di emergenza; alla responsabilità civile e penale dell’ospedale in caso di danni arrecati al personale ricoverato; responsabilità civile e penale nei confronti pazienti ricoverati e dei loro familiari in caso di impiego di personale non regolarizzato e/o in caso di danni arrecati a terzi dal personale assunto. Inoltre, l’impiego di personale a pagamento irregolare si potrebbe considerare, nei confronti del settore ospedaliero, come un favoreggiamento al fenomeno di caporalato e evasione contributiva e fiscale” spiegano nel documento Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

Da qui la necessità di regolare i flussi di personale, fuori dagli orari di visita, nelle strutture sanitarie.

Una necessità cui Piacenza ha dato risposta dal 2011, anno in cui ha iniziato – con successo – la sperimentazione di un software informatico che permette di accreditare le aziende e gli operatori che effettuano servizi di assistenza non sanitari.

“Si tratta di un database che registra le presenze fuori dall’orario di visita e stila quotidianamente una mappatura di chi fa assistenza ai degenti” spiega Rancan.

“La regolamentazione, secondo i requisiti della professionalità e trasparenza, dei flussi del personale all’interno dei nosocomi al di fuori degli orari di visita, consente di garantire che i pazienti siano curati da persone competenti e che chi si occupa di assistenza sia adeguatamente pagato per quello che svolge e si veda garantire i diritti di lavoratore senza dover lavorare in nero. Tant’è che – secondo i leghisti – gli ottimi risultati prodotti dal progetto pilota del software informatico attivato nell’ospedale di Piacenza, dovrebbe indurre la Regione Emilia-Romagna ad adottarlo in tutte le strutture sanitarie regionali.

“Sia chiaro, benché il software sia ulteriormente migliorabile, ha comunque già consentito di ridimensionare sensibilmente il problema sicurezza all’interno dell’ospedale di Piacenza. Da qui la nostra Risoluzione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi tempestivamente per implementare in tutte le strutture ospedaliere della Regione il software informatico per l’accreditamento di aziende e operatori responsabili dei servizi di assistenza non sanitaria negli ospedali” concludono i consiglieri del Carroccio.

Da: Lega Nord Emilia Romagna

” Il fiume e la città di Ferrara”

Da: Istituto Compensivo 2

Si conclude a Casa Niccolini giovedì 20 giugno 2019 alle 9 il progetto “Il fiume e la città di Ferrara”. Durante l’incontro, aperto alle famiglie, ai partner e alla cittadinanza, verranno presentati gli esiti del percorso che si è svolto come un vero e proprio laboratorio di ricerca attiva, di conoscenza dell’ambiente urbano e ambientale, con il supporto dei documenti e di fonti bibliografiche, di progettazione volta ai temi della rigenerazione urbana. Progettato e coordinato per l’Istituto Comprensivo Alda Costa dalle docenti Paola Chiorboli e Gloria Fabbri, ha avuto infatti lo scopo di ripercorrere da un punto di vista storico, culturale, urbanistico e ambientale l’evoluzione di Ferrara e del suo territorio in relazione al fiume Po. Hanno collaborato al progetto dell’ICS Alda Costa, realizzato nell’ambito del progetto PON Vivo Ferrara, il Comune di Ferrara con il Servizio Biblioteche e Archivi, il Centro di Sostenibilità IDEA, il Museo Civico di Storia Naturale Comune di Ferrara, il Corpo di Polizia Provinciale di Ferrara, la Fondazione Teatro Comunale Claudio Abbado, le associazioni Lions Club Ferrara Estense, Club per l’Unesco di Ferrara, l’Associazione Didò, il Consorzio Wunderkammer e infine la documentarista Maria Bonora.

Nella foto il Comandante della Polizia Provinciale di Ferrara Claudio Castagnoli con i volontari Stefano Melotti e Cinzia Zanellati, la Dirigente Scolastica dell’ ICS Costa Stefania Musacci con le docenti Gloria Fabbri e Paola Chiorboli.

Da: Istituto Compensivo 2

Offerte dalla filiera della Paulownia

Da: Ufficio Stampa Ferrara

OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA FILIERA DELLA PAULOWNIA. CONVEGNO SABATO 22 GIUGNO (ORE 9,30) ALLA SALA 2000
FABIO BERGAMINI E GINO ALBERGHINI: «OPPORTUNITA’ IMPORTANTI PER UN SETTORE IN CRESCITA E UN TIPO DI LEGNAME DALLE PROPRIETA’ STRAORDINARIE»

BONDENO (FERRARA), 19-06-’19.
E’ passato poco più di un mese dall’esperienza degli agricoltori della neonata associazione Terre Matildee, recatisi a Cusercoli, sulle colline di Forlivesi, per studiare da vicino il settore della Paulownia. Una pianta che risulta fondamentale nel settore delle costruzioni in legno. Sabato 22 giugno, verrà organizzato alla sala 2000 di Bondeno un convegno dal titolo: “Paulownia, opportunità per l’agricoltura” (ore 9,30) in cui interverranno Fasuto Faggioli (Earth Accademy), Luigi Proni (agronomo ed esperto in questo tipo di coltivazione) e Antonio Faggioli (Dinamica Ferrara), oltre ai rappresentanti delle associazioni agricole: Unima, Cia, Confagricoltura. «Si tratta di un albero dalle foglie di grandi dimensioni – spiega il presidente di Terre Matildee, Gino Alberghini – in grado di assorbire il 10% in più di anidride carbonica, rispetto a tutte le altre piante. Questa specie in particolare raggiunge (in tre anni) i 15 metri di altezza». In quattro anni, il tronco della Paulownia ha già un diametro di 30 centimetri, ma quello che più sorprende è la ricaduta ambientale: basti pensare che 600 piante assorbono in un anno 12.000 tonnellate di biossido di carbonio, pari alle immissioni di una auto che ha percorso 100mila km. Un ettaro di Paulownia, insomma, produce in un anno 600-800 tonnellate di ossigeno. “Terre Matildee” ha studiato da vicino la realtà di Rete Paulownia Romagna, per la precisione nella Cooperativa agricola del Bidente, specializzata in tutte le fasi della filiera: dai vivai alla piantumazione, fino alla raccolta e al taglio. «Esiste la possibilità di sfruttare questo tipo di coltivazione – dicono il sindaco Fabio Bergamini e Gino Alberghini – per completare una filiera sul territorio, che parte dalla coltura e arriva alla lavorazione del legno. Per gli agricoltori interessati – conclude Alberghini – ci saranno alcune piante in distribuzione, sabato mattina, che potranno essere piantumate come prova, per consentire di verificare nel corso del tempo una distribuzione su di una superficie più vasta della Paulownia».

Da: Ufficio Stampa Ferrara

“Medaglia e diploma d’onore di unife”

Da: Comunicazione Istituzionale e digitale Unife
COMUNICATO STAMPA

Medaglia e Diploma d’onore di Unife ad Arnaldo D’Amico e Giorgio Sberveglieri patriarchi e pionieri della sensoristica italiana

La Cerimonia il 21 giungo a Giurisprudenza

Sono i patriarchi e pionieri della sensoristica italiana: ad Arnaldo D’Amico e Giorgio Sberveglieri l’Università di Ferrara conferirà il 21 giugno (ore 11, Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, c.so Ercole I D’Este, 37)) le Medaglie e i Diplomi d’Onore dell’Ateneo.

Alla Cerimonia, oltre al Rettore Giorgio Zauli, saranno presenti Vincenzo Guidi (Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra), Piero Olivo (Dipartimento di Ingegneria), Luisa Pasti (Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche), Laura Ramaciotti (Dipartimento di Economia e Management) e Raffaele Tripiccione (Dipartimento di Fisica e Scienza della Terra).

Occasione della cerimonia, il Workshop internazionale “Gas sensors based on semiconducting metal oxides: basic understanding & application fields” (GOSPEL 2019), evento dedicato alle attività di ricerca e sviluppo nel campo dei sensori per gas a base di ossidi metallici semiconduttori. Dispositivi miniaturizzati e resi sempre più efficienti grazie all’utilizzo di materiali bi- e mono-dimensionali, queste tecnologie trovano applicazione nei campi più diversi, dal monitoraggio degli inquinanti ambientali alla rilevazione di metaboliti per la maturazione dei prodotti orto-frutticoli, dalla rilevazione di specie chimiche nel settore edilizio allo sviluppo di nasi artificiali capaci di imitare quelli umani.

A GOSPEL esponenti di spicco dell’accademia e dell’industria si confronteranno sui più recenti sviluppi nel settore per individuare quali di questi possiedono le potenzialità per nuove applicazioni di mercato.

Il Workshop sarà affiancato anche da un’esposizione di dispositivi basati su sensori a semiconduttore prodotti da aziende, startup ed istituzioni di ricerca nazionali ed estere.

“Per la prima volta il Workshop GOSPEL, giunto all’ottava edizione, sarà ospitato in Italia – spiega il Prof. Vincenzo Guidi, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e Chair del Workshop. – Il nostro Paese vanta numerosi e consolidati gruppi di ricerca nell’ambito della sensoristica per gas. Tra questi spiccano i laboratori fondati dai professori Arnaldo D’Amico e Giorgio Sberveglieri. Nel contesto di GOSPEL 2019 risulta quindi naturale celebrare i patriarchi e pionieri della sensoristica italiana. Il Prof. D’Amico, fisico ed ingegnere, è stato il fondatore ed il responsabile del Gruppo Sensori e Microsistemi dell’Università di Tor Vergata, fautore dell’Associazione Italiana di Sensori e Microsistemi (AISEM) e presidente dalla sua nascita (1995) al 2013. Il Prof. Sberveglieri, fisico sperimentale, anch’egli di fama mondiale, è stato il fondatore e il direttore del laboratorio SENSOR Lab dell’Università di Brescia, di cui è professore emerito, Presidente e CEO della start up innovativa NANO SENSOR SYSTEMS SRL.”

Da: Comunicazione Istituzionale e digitale Unife

Caccia al tesoro

Da: Ufficio Stampa
CACCIA AL TESORO: UN’OCCASIONE PER BAMBINI E ADULTI DI SCOPRIRE IL TERRITORIO. AL VIA UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DI EPIGRAFI E MONUMENTI
FRANCESCA ARIA POLTRONIERI: «NELL’ANNO DELLA LETTURA, ANCHE I MURI DELLA CITTA’, LE EPIGRAFI E I MONUMENTI POSSONO “PARLARCI”. SPETTERA’ AI BAMBINI INTERPRETARE QUESTI MESSAGGI CON IL LORO SGUARDO CURIOSO»

BONDENO (FERRARA), 19-06-2019.
Nell’anno della “Lettura”, anche i muri, le lapidi, i monumenti possono essere in grado di “parlare” a chi li osserva. Descrivendo situazioni del passato, lasciando trasparire tra le righe un contesto che va interpretato. E’ questo l’obiettivo dell’interessante progetto di riscoperta del patrimonio del territorio, che passa attraverso un gioco: una “Caccia al tesoro”. L’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri, ha incontrato nei giorni scorsi i collaboratori di questo evento, ideato e sostenuto dal Comune, ma che vede l’indispensabile partecipazione del Gruppo Archeologico di Bondeno e di Spazio 29. Impegnati nel lavoro di ricerca e nella logistica dell’iniziativa, che si svolgerà in due distinti momenti: giovedì 20 giugno (alle ore 10 del mattino, con protagonisti i bambini, previa iscrizione presso Spazio 29) e lunedì 24 giugno (ore 18,30, quando ragazzi e adulti parteciperanno insieme). «Abbiamo pensato che anche le “parole di pietra”, quelle che vediamo incise sulle lapidi e poste sui monumenti, debbano essere riscoperte e contestualizzate per far capire ai cittadini cosa rappresentano. All’interno del progetto di quest’anno, che è stato denominato: “Bondeno, una città da leggere” – spiega l’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri –. I bambini, in piccoli gruppi, avranno a disposizione una mappa ed alcuni indizi. Poi, attraverso la riscoperta delle vie, dei parchi, dello stesso municipio, potranno documentare anche visivamente le loro imprese. Non è una gara, ma un gioco, che speriamo possa appassionare grandi e piccini, in modo che ciascuno possa uscire arricchito da questo percorso». Per tutti i gruppi partecipanti ci saranno pergamene ricordo e gettoni omaggio con cui recarsi al luna park in centro, durante i giorni della Fiera di Giugno. Cosa andranno a cercare i bambini, fra le vie e le piazze? «Esiste un vasto patrimonio di lapidi ed epigrafi, che vanno dalla metà del ‘600 ad oggi – sottolinea Simone Bergamini del Gruppo Archologico matildeo –. Un patrimonio forse troppo “giovane” per essere studiato come merita, tant’è che esistono pochissimi studi sul tema. Come Gab abbiamo mappato molti di questi monumenti e incisioni che, in parte, dovrebbero essere restaurati, secondo un progetto del Comune». Certamente, la lapide più famosa è quella di Ponte Motte (del 1775 che è situata vicino alla pinacoteca), ma vi sono poi numerose lapidi che ricordano le storiche alluvioni del territorio, come quelle del 1839 o del 1873, quando Bondeno fu allagata dalle acque del Po. Senza dimenticare i Caduti per la libertà ed il lavoro, o personaggi storici quali Giuseppe Garibaldi e Giacomo Matteotti. Ce ne sarebbe abbastanza, insomma, per una prossima pubblicazione scientifica. Per il momento, spetterà ai bambini andare alla scoperta di tutti questi “tesori”.

Da: Ufficio Stampa

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Tutti i bambini delle scuole materne al luna park

Da: Ufficio Stampa

TORNA L’INIZIATIVA CHE PERMETTERA’ A TUTTI I BAMBINI DELLE SCUOLE MATERNE DI ANDARE PER UNA MATTINA AL LUNA PARK
FRANCESCA ARIA POLTRONIERI: «GRAZIE ALLO SPETTACOLO VIAGGIANTE PER QUESTO DONO AI BAMBINI, IL COMUNE SOSTERRA’ L’IMPEGNO ECONOMICO DEL TRASPORTO DALLE SCUOLE AL CENTRO»
BONDENO (FERRARA), 19-06-’19.
Un giro di giostra offerto dagli esercenti dello spettacolo viaggiante, per tutti i partecipanti al “Cantabimbo” e per tutti i bambini delle scuole materne del territorio comunale. Giovedì mattina saranno proprio i più giovani ad inaugurare il luna park della Fiera di Giugno, in piazza Garibaldi. E lo faranno grazie all’iniziativa congiunta dei giostrai, del Comune e della ditta di trasporti “La Valle”. «Si tratta di una tradizione e di un dono ormai consolidati – spiega l’assessore alla cultura matildeo, Francesca Aria Poltronieri – che fu inaugurato per la prima volta nel 2012, l’anno del sisma. Da allora – dice Poltronieri – è diventata una consuetudine che gli esercenti dello spettacolo viaggiante offrisse una mattina di svago ai bambini delle scuole materne, aprendo loro le porte del luna park». In questo modo, il bruco e le altre giostre sono diventate meta per i più piccoli. Tutti i bambini delle scuole materne pubbliche e paritarie di Bondeno e frazioni saranno coinvolte, mentre i costi del trasporto scolastico dai plessi alla piazza saranno a cura dell’azienda “La Valle”. Un dono, quello del luna park gratis per un giorno, che verrà esteso ai partecipanti dello stesso “Cantabimbo”, in programma giovedì sera (20 giugno) alle ore 21, in viale Repubblica; ed anche ai partecipanti alla “Caccia al tesoro” promossa dal Comune in collaborazione con i centri estivi di Spazio 29 ed il Gruppo Archeologico di Bondeno. Quella canora riservata ai bimbi «è una tradizione ormai ventennale – dice Poltronieri – che potremmo chiamare: “una canzone, per un giro in giostra”, ma che soprattutto offre il divertimento di avere tutto per sé il palco di viale Repubblica. Ringrazio tutti coloro che renderanno possibile il divertimento dei bambini, durante la fiera, ed anche Simone Bergamini (Gruppo Archeologico) e Carlo Tassinari (La Locomotiva-Spazio 29) i quali permettono di offrire un momento culturale, alla scoperta del nostro centro storico».

Da: Ufficio Stampa

Per limitare la popolazione delle zanzare

Da: Ufficio Stampa

ORDINANZA “BIS” PER LIMITARE LA POPOLAZIONE DELLE ZANZARE

FABIO BERGAMINI E MARCO VINCENZI: «TOLTI I LIMITI TEMPORALI PER I TRATTAMENTI “ADULTICIDI” DEGLI INSETTI, MA IMPEGNO CONTINUO PER TRATTAMENTI ANTI-LARVALI»

BONDENO (FERRARA), 19-06-2019.
E’ stata pubblicata da alcuni giorni un’ordinanza “bis” per il contrasto alla diffusione delle zanzare. Nella fattispecie, si parla dell’Ordinanza numero 68, che riprende e modifica alcuni passaggi rispetto a quella precedente, che era stata pubblicata lo scorso 10 maggio. In che cosa consistono le modifiche introdotte? Nella fattispecie, la nuova ordinanza cancella il limite temporale (inizialmente previsto tra il 15 luglio e il 15 settembre; ndr) in cui poter effettuare trattamenti “adulticidi” nei confronti degli insetti, che sono i compagni indesiderati dell’estate. I trattamenti nei confronti delle zanzare adulte saranno possibili durante l’intero arco dell’anno, ma soltanto in presenza di «conclamata e intensa molestia». Non abusando di questo strumento, insomma. Dato che la via maestra suggerita dall’Ausl e dal Gruppo tecnico regionale (di cui l’autorità sanitaria fa parte) indica nel trattamento anti-larvale la via maestra e, certamente, quella che consente di ottenere i migliori risultati nella lotta alla zanzara, che è come noto vettore di alcune patologie, come nel caso della West Nile. «L’ordinanza continua a promuovere comportamenti corretti da parte di tutti – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore all’ambiente Marco Vincenzi –. Ad esempio, tenendo puliti i giardini, sfalciando erba e siepi, evitando ristagni d’acqua nei contenitori, nei sottovasi, svuotando fontane e piscine non “in esercizio”. Evitando che l’acqua possa depositarsi in scavi, bidoni o oggetti di ogni tipo, tenendo pulite grondaie e caditoie». Insomma, le cosiddette “buone pratiche” da adottare. Senza contare che esistono prodotti anti-larvali che possono essere versati in tombini o caditoie, dove non è possibile evitare i ristagni. Le principali novità in fatto di trattamento adulticida delle zanzare consistono nel fatto che i soggetti che avranno la necessità di svolgere tale pratica dovranno darne preventiva e tempestiva comunicazione all’Ausl e al Comune, indicando il tipo di prodotto utilizzato (in ogni caso un biocida o un presidio medico-chirurgico); predisponendo la modulistica necessaria e dando comunicazione del trattamento alla cittadinanza della zona interessata almeno 48 ore prima dell’intervento, mediante cartelli. Le limitazioni imposte dalle autorità sanitarie riguardano soprattutto cortili e aree vicine alle scuole, in quanto i bambini sono una popolazione sensibile agli agenti utilizzati.

Da: Ufficio Stampa

Centro equestre San Carlo Borromeo

Da: Canoa Club Ferrara

Buoni i risultati degli allievi del Centro equestre San Carlo Borromeo, che sotto la guida degli istruttori Frascaroli Davide e Boron Francesca, hanno preso parte ai Campionati regionali di salto ostacoli, svolti lo scorso week end presso il Circolo ippico Le Siepi a Cervia.
Medaglia di bronzo per Govoni Camilla su M Alverna Z nel Trofeo regionale ludico che ha visto al via 24 partenti. Buono anche il risultato, nella stessa categoria, di Marulli Marta che chiude al settimo posto.
Medaglia di bronzo per Grassi Beatrice su Calippo, che si conquista la terza posizione su un totale di 47 partenti nel Trofeo regionale brevetti. Sempre nella stessa categoria, buono anche il risultato di Tassinari Annachiara su Plagiat Tame che chiudono il campionato alla decima posizione.
Sesto posto per Di Cuia Marta su Belle De Broukom nel Trofeo allievi esordienti che vedeva al via ben 40 binomi.
Ed infine nona posizione per Lodi Caterina su Unika del trifoglio nel Trofeo regionale Amazzoni.
Buoni anche i risultati di Ramponi Alice, Correggioli Sofia e Cassetti Giulia. 

Da: Canoa Club Ferrara

Percorso di archeologia urbana

Da: Associazione culturale

Il 22 e il 23 giugno 2019, dalle 11 alle 18, con accesso da c.so Biagio Rossetti 4 e Ercole I d’Este 25a, apertura straordinaria del laboratorio nel Quadrivio dei Diamanti. Ingresso libero.
A conclusione dell’alternanza scuola-lavoro tra Liceo Ariosto e Archè Associazione Culturale Nereo Alfieri riapriamo l’area verde del Laboratorio Didattico di Archeologia Urbana, situato nel quadrante nord ovest del quadrivio dei Diamanti, con due percorsi di visita, frutto del lavoro degli stagisti Fabiola Digiacomo, Ludovico Nanetti e Benedetta Paltrinieri, coordinati dalla tutor Silvana Onofri e da alcuni soci di Arch’è.

Il primo percorso di archeologia urbana, ha avuto come scopo quello di liberare quello che resta del Parco progettato dall’architetto Carlo Melograni negli anni ’70 su parte del cortile d’onore e sui giardini del Palazzo di Francesco da Castello, in parte nascosto dallo sviluppo selvaggio della vegetazione spontanea e danneggiato dal terremoto del 2012.

Il secondo percorso ri-propone la mostra “Antonioni950” realizzata nel 2013 per la Porta degli Angeli e per lo spazio espositivo del Liceo e ora esposta, con un nuovo allestimento, accanto alle creste murarie del Granaio Pubblico, demolito nel 1972.

Una curiosità: alcune sequenze del film di Antonioni “Cronaca di un amore” del 1950, sono stato girate nella vecchia sede del Liceo di via Borgoleoni, dentro al palazzo detto Prosperi – Sacrati e nel Quadrivio dei Diamanti.

Da: Associazione culturale

DIARIO IN PUBBLICO
Cambio di mano. Di fronte al nuovo

Un silenzio assai breve il mio in attesa di capire come Ferrara verrà governata dalla nuova amministrazione e di intuire, almeno per il momento, quale sarà la via che verrà intrapresa nell’ambito che meglio conosco: quello della cultura. Non mi devo rimproverare molto nel ripensare a come ho seguito, accompagnato, proposto l’evolversi di un’idea della cultura che prendeva piede e consistenza man mano che crescevo e mi si offrivano tante occasioni per vederla realizzata nella città che non a caso per un periodo si fregiò del titolo di ‘città d’arte e di cultura’. La nascita di associazioni come gli Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi o il Garden o gli Amici della Biblioteca. L’impegno assiduo allo sviluppo e alla organizzazione dell’Istituto di Studi Rinascimentali di cui fui per anni presidente e direttore e ora la co-curatela del Centro Studi Bassaniani. Sempre con l’entusiasmo proprio a chi svolgeva un compito in perfetta assonanza con il lavoro che si era scelto e che ha amato moltissimo, nonostante le solenni bacchettate che la ‘mia’ parte m’infliggeva regolarmente.

Con la nuova amministrazione, il cosiddetto ‘cambio di mano’, come mi proporrò nel gestire i rapporti con l’amministrazione entrante? Per ora è troppo presto per avanzare ipotesi, soprattutto fino a quando non si saprà chi ricoprirà l’incarico di assessore alla cultura, e quindi disegnare un modus operandi specifico. Sicuramente è assai confortante sapere che almeno sulla carta i ruoli dei funzionari che hanno a che fare con il Centro Studi, le dottoresse Ethel Guidi e Maria Teresa Gulinelli, sono i medesimi. Bisognerà sapere se il futuro assessore li riconfermerà.

Questi problemi pratici mi hanno indotto a una pausa di silenzio che ora, dopo l’importante articolo di Fiorenzo Baratelli apparso su questo giornale – Sinistra: intransigente nei principi, innovativa nei metodi, radicale nelle proposte – viene interrotto per commentare una disfatta lungamente annunciata e mai presa di petto. Si è discusso molto se fosse più utile proporre un mea culpa che finalmente riavvicinasse le idee (o ideologie?) della sinistra a quel ‘popolo’ che si diceva trascurato, oppure si reclamasse una maggiore incisività e pregnanza in quelle figure politiche che di seguito si sono accampate tra le proposte fino alla scelta di Aldo Modonesi. Frattanto ciò che mi procurava (e mi procura) fastidio è il ritornello con cui i vincenti in modi diversi coniugano la frase “Era ora!” Ma perché prima dove stavano? Tutti acquattati in Gad a ripetere il falso ritornello “Basta con i comunisti!”? E tanti di noi a ripetere “Ecco sono arrivati i fascisti!” Banalità pericolosissime messe in luce dall’ottimo articolo di Baratelli, che semmai pecca di eccesso di cultura, provocando in tanti avversari la reazione pronunciata con la bocca impostata a ‘cul de poule’, “il solito culturame della sinistra”.

E mentre sotto il sole feroce della Bassa la città è in attesa del cambiamento, si spegne Franco Zeffirelli e declina Andrea Camilleri, due vecchi della generazione precedente la mia, che ho conosciuto e che ho ammirato (e per Camilleri amato). Nella Firenze della colonia inglese, quella degli ‘anglo-beceri’, Zeffirelli era amatissimo, invitatissimo, seguitissimo. Non tanto per le sue indubbie capacità quanto perché declinando l’origine di Firenze come capitale del Rinascimento, convalidava la tesi delle radici angliche di Firenze capitale del Rinascimento. Una tesi che piacque moltissimo fino a consolidarsi nella presenza di Berenson ai Tatti, o di Violet Trefusis a Bellosguardo, o dei Browning a passeggio per le vie e piazze di Firenze. Il mito di Firenze nasce inglese e Zeffirelli ne fu il cantore. E si veda il mediocre film ‘Un thè con Mussolini’ che ben ha illustrato questo principio. E quante serate da Doney al seguito dei grandi Maestri nella mia giovinezza fiorentina!

Mentre Zeffirelli ha i giusti onori di un grande a cui viene tributato il massimo dei riconoscimenti da una città governata dalla sinistra, Camilleri si sta spegnendo tra gli insulti schifosi di chi non perdona il suo credo politico, la sua dirittura umana e civile, il suo saper essere non solo il padre di Montalbano, ma una figura di riferimento di fronte alle esitazioni della sinistra. Lordare la memoria e il rispetto a chi ha svolto il suo ruolo civile non lasciandosi travolgere dalla fama, dalla ricchezza, è un segno della preoccupante incapacità degli ‘itagliani’ di sapere, una volta tanto inchinarsi al merito.

Spero che il nuovo sindaco Alan Fabbri sappia raccogliere l’invito tante volte proclamato, ma quasi mai messo in pratica di essere il Sindaco di tutti.