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Giorno: 21 Giugno 2019

Il geometra e l’architetto… Alan Fabbri presenta la sua Giunta

Sindaco, vicesindaco e otto assessori. La squadra di governo di Alan Fabbri ha preso corpo oggi alle 13, in una delle conferenze stampa più brevi della nostra storia municipale, poco più di una decina di minuti. Sala degli Arazzi piena ma pochi sorrisi, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato dai rappresentanti di coloro che hanno appena vinto le elezioni, con uno storico cambio della guardia alla guida del Comune: volti tesi e sguardi accigliati, che si sono sciolti solo nel finale, per la foto di rito. Evidentemente le schermaglie per la composizione della squadra hanno lasciato qualche ematoma, ben visibile persino nelle espressioni dei designati, oltre che – naturalmente – dei trombati, rimasti fuori dalla porta non solo in senso metaforico: parecchi degli aspiranti, delusi, sono infatti mestamente confluiti nell’attiguo salone d’onore, per l’occasione ridotto ad anticamera dello scorno.

Dunque, i nomi.

Il sindaco Alan Fabbri (Lega) ha riservato a se stesso le deleghe alla Sanità, all’Agricoltura, agli Affari generali, alle Relazioni istituzionali e alla Comunicazione: “Competenze cruciali”, commenterà poi, a margine.

Vicesindaco è Nicola Lodi (Lega), il famigerato Naomo dai vivaci trascorsi, spesso alla ribalta delle cronache per le sue gesta. A lui sono state attribuite deleghe pesanti (Sicurezza e Mobilità), un incarico politicamente redditizio (Frazioni) e un cotillons (Protezione Civile).

Quel ruolo (da vice) era stato in qualche modo promesso (e atteso) dal felpato Andrea Maggi (Ferrara cambia), artefice, con la sua lista, del traghettamento di quasi seimila voti moderati sulla sponda leghista: un capolavoro politico, poiché la civica nata dal nulla è risultata terza – dopo Lega e Pd – nelle preferenze dei ferraresi ed è stata determinante per l’esito elettorale, poiché se il voto di quegli elettori (perlopiù centristi, espressione del ceto medio-alto) fosse andato a Modonesi gli averebbe permesso di pareggiare il conto…
All’assessore Maggi vanno Lavori Pubblici, Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana e Sport (forse in omaggio alla sua passione per il golf!): di estrazione accademica (per anni e sino al recente pensionamento è stato addetto alla comunicazione della nostra università), dovrà ora misurarsi con quel saper fare pratico che odora di bitume più che di antichi manoscritti o di moderni computer.

Al contrario, il geometra Marco Gulinelli (lista Forza Italia – Rinascimento), che di quegli ambienti – in quanto tecnico – ha pratica diretta, come ampiamente preannunciato ha ottenuto le deleghe a Cultura, Musei, Unesco, Monumenti Storici e Civiltà Ferrarese. Ma non avrà necessità di cercasi un insegnante per il doposcuola, poiché può confidare su un potente nume protettore: su di lui infatti si staglia l’ombra benevola di Vittorio Sgarbi, che in campagna elettorale gli ha tirato la volata e che ora potrà abilmente architettare e ispirare le strategie culturali di Ferrara. D’altronde il geometra se la cava brillantemente anche fra le righe e per questo ha conquistato pure i favori di Elisabetta, sorella di Vittorio e direttrice editoriale della lanciatissima ‘Nave di Teseo’, che a Gulinelli ha pubblicato “Il trapezista”, romanzo che narra vicenda e rimpianti di un brillante chirurgo e del suo sogno svanito di far vita circense. Vedremo, ora che per Gulinelli invece il sogno s’è fatto realtà, come il nostro geometra saprà destreggiarsi nei suoi voli pindarici.

Da ‘Bunden’, dove fino a ieri è stata assessore alle politiche sociali e abitative, arriva Cristina Coletti (Forza Italia – Rinascimento), consulente legale ed ex impiegata di Equitalia, fedelissima del sindaco Fabbri. A ‘Frara’ (prepariamoci, la toponomastica vernacolare al nuovo sindaco piace) avrà le medesime deleghe con contorno di Servizi Demografici e Stato Civile.

Dorota Kusiak (Lega), giovane pugile di origine polacca, insegnate in un nido per l’infanzia con laurea a Unife, che fra le sue passioni nella pagina Facebook indica “moda, cucina, salute e benessere”, avrà cura di Pubblica istruzione, Formazione e Pari opportunità.

Al giovane virgulto di casa Balboni (lui è Alessandro, esponente di Fratelli d’Italia e presidente di Azione universitaria; mentre il padre è l’avvocato Alberto, che fu senatore del Movimento sociale italiano), vanno Ambiente, Rapporti Unife, Progetti Europei, Tutela degli animali.

Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Matteo Fornasini – anch’egli sovente accanto al Vittorio di Ro ferrarese – è stato nominato assessore a Bilancio, Partecipazioni, Commercio e Turismo, una delega che viene sganciata dalla cultura e (almeno apparentemente) ricondotta nell’alveo delle attività mercantili: può essere un indizio significativo della direzione di marcia…

Ad Angela Travagli (Ferrara cambia), commercialista e moglie del suo omologo Riccardo Bizzari (ora sindaco di Masi Torello), va la supervisione di Personale e Lavoro (ambiti dei quali ha certo competenza, almeno sul piano tecnico), nonché Attività Produttive, Patrimonio, Fiere e Mercati. Si tratta di vedere se alla conoscenza saprà coniugare la visione che dovrebbe essere propria del politico e del pubblico amministratore.

Infine, Micol Guerrini (Ferrara civica) che, per dirla ‘alla Cevoli’, ha ottenuto la delega ‘alle varie ed eventuali’, avrà cura di Politiche giovanili, Cooperazione internazionale, Palio e Servizi informatici. Battute a parte, per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani bisognerà seriamente ragionare in termini originali e lungimiranti. E lo sviluppo delle tecnologie informatiche è un presupposto al miglioramento della qualità dei servizi. Scopriremo se la Micol dei nostri giorni avrà la necessaria tenacia.

Fuori lista, non presente ma già designato per un ruolo fondamentale, direttore generale sarà Sandro Mazzatorta, avvocato, eletto senatore per la Lega nel 2008, sindaco di Chiavari dal 2004 al 2014 e ora consulente a Unife.

Teatro, musica e danze in piazza municipale

Da: C.P.I.A Ferrara

ITALIANO MA NON SOLO: TEATRO, MUSICA E DANZE IN PIAZZA MUNICIPALE

Venerdì 21 giugno dalle ore 18.00 alle ore 22.00 il Cpia torna in Piazza municipale con la propria festa – spettacolo.
L’incontro si propone infatti come una sorta talent show degli studenti, adulti e prevalentemente stranieri del Cpia.
L’obiettivo è quello di far conoscere le attività della scuola che forma non solo alla conoscenza dell’italiano ma è volta a stimolare anche la creatività nell’uso di altri linguaggi come quello teatrale.
Il primo intervento in piazza sarà infatti quello del Teatro-laboratorio di Massimiliano Piva con lo spettacolo “Il cielo è di tutti gli occhi” . Recitazione che ha alle spalle un lavoro sulla lingua e sull’importanza della comunicazione. Funzionale alla preparazione dello spettacolo è stato il laboratorio di scenografia che altri studenti della scuola hanno frequentato, presso Factory Grisù.
A seguire la proiezione del video sul laboratorio di canto realizzato dalla sede del Cpia ad Argenta sul testo popolare La Boje, di Massimiliamo Cranchi che racconta del moto contadino della fine dell’ ‘800 dal quale prese inizio l ‘emigrazione italiana  dalla regione Veneto verso le Americhe.
La serata vuole però offrire gratuitamente alla cittadinanza non solo un saggio delle proprie performance ma anche e soprattutto divertimento e allegria all’insegna della solidarietà e dell’inclusione che animano lo spirito della scuola.
Ospiti della serata saranno anche il Gruppo di ballo Jazz Studio Dance di Silvia Bottoni, il gruppo di percussionisti Combo, con musica africana, e l’ associazione DAR con i canti della tradizione popolare dell’Est Europa.
Per info sui dettagli tel.348/9750412

Da: C.P.I.A Ferrara

L’albero della libertà del castello Estense

Da: Organizzatori

Buongiorno , con la presente vi informiamo che la data di chiusura della mostra “L’ARBOREA METAFORA. L’Albero della Libertà del Castello Estense” è stata prorogata a domenica 18 agosto 2019. La mostra è visitabile dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, dal martedì alla domenica, al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara .

Da: Organizzatori

Presentazione del libro: prometto che ritorno

Da: Emergency – Gruppo di Ferrara

Proseguono gli appuntamenti culturali alla Biblioteca Popolare Giardino, Viale Cavour 183, alla base del Grattacielo.

Martedì 25 giugno alle ore 21.00 si terrà la presentazione del libro “Prometto che ritorno. Con Emergency in Africa e Afghanistan” di Roberto Maccaroni.

Roberto Maccaroni, infermiere, ha partecipato con Emergency a missioni in Sierra Leone, Libia, Repubblica Centrafricana e Afghanistan e collabora con la ong per diffondere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani attraverso incontri nelle scuole e conferenze.

Dalla bruciante, contagiosa vitalità della Sierra Leone alla tragica quotidianità senza pace dell’Afghanistan, l’autore ci condurrà verso realtà lontane, sicuramente non facili, ma che non per questo meritano di essere ignorate.

Con l’autore dialogheranno i volontari di Emergency di Ferrara.

Da: Emergency – Gruppo di Ferrara

Mostra di pittura realizzata da Ruey Brodine

Da: Organizzatori

82 anni in mostra”

E’ stata inaugurata il 20 giugno la prima Mostra di pittura realizzata totalmente da Ruey Brodine, classe 1937, americana che vive a Ferrara all’interno del suo amato quartiere Gad da 50 anni.
Professoressa di inglese all’Università di Bologna e Forlì, in pensione, predilige l’acquarello di scuola steineriana (maestri: Maria Pia Tonioli, Donald Hall e altri).
Circa 150 persone hanno partecipato al Vernissage al Factory Grisù, allietato dalle musiche vivaci del gruppo Klezmer Akordyan. Entusiasmo per gli splendidi acquerelli dai vivissimi bagliori, che portano alla luce un mondo fatto di “pensieri a colori”, titolo azzeccato della Mostra.
“Cosa si prova ad essere protagonista di una Mostra di pittura a 82 anni?” è stato chiesto alla attivissima artista. “ Gioia inaspettata! avevo centinaia di cartoncini sparsi per tutta la casa, mai avrei immaginato che si sarebbero trasformati in un’ esposizione così bella, mi sento ringiovanita di 20 anni”. Sorride felice ed emozionata Ruye, mentre parla col suo inconfondibile accento yankee e riceve le congratulazioni di decine di persone sconosciute.
La mostra si concluderà il 29 giugno alle 18 con improvvisazioni musicali del giovane musicista Mirko Lancerotto e  la partecipazione della scuola di tango TangoTe. La cittadinanza è invitata.

Da: Organizzatori

Festa del pane

Da: Coldiretti

COLDIRETTI: AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA DI FERRARA

IN VIA MONTEBELLO 43 LA FESTA DEL GRANO E DELLA FARINA

Dalle 8.30 alle 15.00 il mercato dei produttori di Campagna Amica Ferrara si arricchisce con le iniziative per la “festa del grano e della farina” in coincidenza con l’inizio della raccolta del grano nelle nostre campagne. Laboratori, mostra delle farine, attrezzi, diverse varietà di grano e sfida per il titolo di sfoglina del mercato.

Il grano è uno dei vegetali che ha segnato la storia dell’umanità, affermando insieme agli altri cereali la nascita stessa dell’agricoltura millenni fa.

Ancora oggi è alla base della nostra alimentazione, sia nel pane, che nella pasta che in altre preparazioni, ed in coincidenza con l’inizio delle operazioni di trebbiatura nei nelle nostre campagne, Campagna Amica vi invita alla Festa che abbiamo preparato all’interno del mercato coperto di Via Montebello, 43 a Ferrara per conoscere più da vicino questa pianta ed i suoi frutti.

Saranno esposti attrezzi antichi per la raccolta e lavorazione del grano, diverse varietà coltivate nel nostro territorio e le diverse tipologie di farine che si possono ottenere.

Spazio al pane, in particolare alla coppia ferrarese, di cui racconteremo storia ed usi nella cucina ferrarese, ed alla pasta con preparazione in diretta della “sfoglia” al termine della quale proclamare “la sfoglina” del mercato cui andrà un ricco premio.

Non mancherà un corner con ricette ed abbinamento dei vini del territorio.

Oltre naturalmente alla presenza dei produttori con verdure e frutta fresca e trasformata, aglio, riso, salumi, carni, formaggi, vino, piante e fiori, pane, miele ed altre prelibatezze tutte da scoprire.

Il mercato è aperto martedì, giovedì e sabato mattina, dalle 8.30 alle 15.00.

Da: Coldiretti

blocco-traffico

Lavori dal 24 giugno

Da: Ufficio Stampa Ferrara

VIALE BORGATTI, IN PROSSIMITA’ DEL CANALE DI BURANA
LAVORI DAL 24 GIUGNO E TRAFFICO A SENSO ALTERNATO PER LA SOSTITUZIONE DI UN TRATTO DELLA CONDOTTA DEL GAS

BONDENO (FERRARA), 21-06-2019.
Cominceranno lunedì 24 giugno e si concluderanno approssimativamente in una quindicina di giorni i lavori necessari alla sostituzione di una parte della rete del gas, in viale Borgatti. Un cantiere a cura della ditta InRete Distribuzione Energia Spa, che verrà allestito in prossimità del canale di Burana, nei pressi dell’intersezione con via Virgiliana. La Polizia municipale dell’Alto Ferrarese ha diramato una serie di provvedimenti che disciplineranno la circolazione stradale per le circa due settimane di durata del cantiere. Innanzitutto, il passaggio sulla via avverrà a senso unico alternato, con un limite di velocità diminuito a 30 chilometri l’ora, allo scopo di mettere in sicurezza sia gli operai al lavoro, che gli stessi utenti della strada. In prossimità del cantiere verrà istituito un divieto di sorpasso ed anche un divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli che dovessero contravvenire alle indicazioni stradali. Il senso unico alternato sarà regolato da movieri, mentre verranno indicate sia le variazioni introdotte che le segnalazioni riferite alla presenza del cantiere e ad eventuali ingombri sulla carreggiata. La Polizia municipale avverte di usare prudenza viste le variazioni intervenute nella circolazione.

Da: Ufficio Stampa Ferrara

Saggi Ariosteschi

Da: Ufficio Stampa Ferrara

BONDENO (FERRARA), 21-06-’19.
Domenica 23 giugno, al museo archeologico “G. Ferraresi” di Stellata verrà presentato (alle ore 17) il libro “Saggi Ariosteschi: i primi 500 anni dell’Orlando furioso”. Il libro curato da Daniele Biancardi raccoglie gli atti del convegno dal titolo: “Ariosto e il suo tempo”, tenutosi a Bondeno il 18 giugno 2016. Un convegno durante il quale furono presentate le ricerche e le riflessioni di una serie di studiosi sui primi 500 anni dell’Orlando Furioso. A questa pubblicazione ha contribuito anche il professor Marco Dorigatti, che insegna letteratura italiana all’Università di Oxford, e rappresenta forse il più grande esperto mondiale dell’Ariosto. La pubblicazione è inoltre impreziosita da una numerosa selezione di illustrazioni a colori. Interverranno all’incontro di Stellata: Daniele Biancardi e Micol Boschetti, per un appuntamento patrocinato dal Comune di Bondeno, del Gruppo Archeologico di Bondeno e dell’Associazione Bondeno Cultura.

Da: Ufficio Stampa Ferrara

Ferrara Off: una sola condizione

Da: Organizzatori
La rassegna  Growing Off – per un teatro che cresce si conclude sabato 22 e domenica 23 alle ore 21,30 con lo spettacolo Una sola condizione, per la regia di Roberta Pazi.
Una sola condizione è nato dall’urgenza di parlare del lavoro come dimensione umana e percorribile, lontana dallo smembramento che se ne fa oggi, è frutto di un percorso che Roberta Pazi ha strutturato insieme agli attori: partendo dalle proprie esperienze di lavoro, arricchendosi delle notizie di attualità e parlando con alcuni esponenti interni ai sindacati che hanno stimolato la riflessione i personaggi e le storie si sono via via formati per la scena.
Il lavoro in quest’epoca ci definisce come individui agli occhi degli altri, giusto o sbagliato che sia, eppure viviamo in una precarietà costante. Quale che sia il mestiere che facciamo, ci viene richiesta, sempre più spesso, una cura “personale” nel lavoro, senza il riconoscimento del valore umano, di quell’impegno: siamo sempre, e tutti, sostituibili.
Nella nostra epoca “lotta di classe” sembra parola sorpassata, eppure la crisi ci ha tolto in modo massiccio diritti che ci sembravano acquisiti.
Una sola condizione racconta di un gruppo di lavoratori come tanti, che si trova a dover prendere una decisione. Come reagiranno? Riusciranno a fare fronte comune o si adatteranno alle richieste di questo mercato che punta solo a mantenere se stesso?
Lo spettacolo è dedicato ad Alberto Pazi, Cavaliere del Lavoro, scomparso recentemente.
sul palco Francesca Bonotto, Riccardo Bucci, Flavio Caroli, Carolina Conti, Marina Degano, Gianluca Fabbri, Camilla Gori, Marcello Merlanti, Marco Trippa.

Da: Organizzatori

Disagi per le aziende agricole

Da: Organizzatori

CONFAGRICOLTURA FERRARA: DISAGI PER LE AZIENDE AGRICOLE DALLA CHIUSURA DEL PASSAGGIO A LIVELLO DI BIVIO MEDELANA
“Sulla chiusura dei passaggi a livello da parte di Fer siamo assolutamente d’accordo con quanto affermato dal Sindaco di Fiscaglia Fabio Tosi”. Lo afferma Paolo Cavalcoli, direttore di Confagricoltura Ferrara, che prosegue “Abbiamo appreso dalla stampa della chiusura del passaggio a livello posto in località Medelana e del fatto che l’intervento era già programmato da tempo in quanto concordato con le amministrazioni comunali competenti; diversi agricoltori conducono terreni con accesso dalla via Matrana, posta in confine tra i Comuni di Ostellato e Ferrara i quali, improvvisamente e senza nessuna comunicazione, si sono visti sbarrare il passaggio a livello della linea ferroviaria Ferrara-Codigoro che intercetta la suddetta strada, rendendola impercorribile in direzione Migliarino partendo dall’abitato di Bivio Medelana. Ciò rende di fatto impossibile recarsi su diversi fondi se non a costo di gravi e pericolosi spostamenti sulla viabilità alternativa esistente, con conseguente necessità di adeguamenti aziendali onerosi. Questa decisione, presa senza nessun coinvolgimento degli interessati – conclude il direttore di Confagricoltura Ferrara – ci ha molto sorpreso, anche perché non ci risulta siano state previste opere di mitigazione circa l’impatto sulle attività poste lungo il tracciato stradale e sugli abitanti di quella zona. Per queste ragioni chiediamo che venga rivista tale decisione, anche al fine di garantire la continuità gestionale delle imprese agricole”.

Da: Organizzatori

I DIALOGHI DELLA VAGINA
A DUE PIAZZE – Lapsus rivelatori e sguardi complici: due lettori si confessano

Situazioni in bilico in cui scegliere se cogliere o abbandonare, carpire uno sguardo o tirare dritto, rivolgere una domanda o tacere. I lettori rispondono a Riccarda e Nickname.

Le verità indigeste…

Cara Riccarda, caro Nickname,
eravamo a cena io e lui, mi raccontava di un suo recente viaggio che credevo avesse fatto da solo e invece gli è scappato un verbo al plurale, smozzicato, quasi ritirato mentre lo diceva.
Ho fatto finta di niente, ho preferito passare per scema perché non sono stata capace, in quel momento, di approfondire o anche solo alzarmi e andare via, ma non sono stata neanche capace di dimenticare di averlo sentito.
Dopo qualche mese, sono stata pronta per difendermi dalle mezze verità e abbandonare quel tavolo.
M.

Cara M.,
a volte scegliamo di rimanere a un banchetto fino a provare nausea. Se fossimo capaci di abbandonare subito, al primo segno di disgusto, non conosceremmo quella sensazione di saturazione, che è poi quella decisiva. A noi donne, generalmente, piace proprio essere ultra convinte (e nauseate) prima di alzarci e andare via.
Puoi stare sicura che un uomo così non ti farà più gola.
Riccarda

Cara M.,
i lapsus degli uomini sono celebri. Non abbiamo memoria, siamo stronzi senza premeditazione.
Nickname

Galeotto fu il concerto!

Cara Riccarda, caro Nickname,
capita di incrociare lo sguardo con una sconosciuta, ma subito si fugge, specialmente se si è folla su un prato in attesa di un concerto, se lei ha lo sguardo più dolce del mondo, se tu sei con un amico e anche lei è in compagnia. Capita di incrociarlo di nuovo, quello sguardo, e magari, dopo un altro incrocio, di soffermarsi un istante di troppo, l’uno che guarda negli occhi dell’altro. Quell’istante che fa strappare a lei un lieve sorriso e a te lo stesso, e non hai proprio idea di che cosa sia quel sorriso, lanciato da una ragazza con lo sguardo più dolce del mondo, che come te aspetta l’inizio di un concerto sul prato. Capita che la musica inizi, tutti comincino a ballare e, per caso, per fatalità, o per volontà, lei si trovi a ballare proprio davanti a te, mentre il suo compagno è qualche metro più avanti. Si sa come vanno i concerti, tra uno spintone della folla e le braccia alzate al cielo per un assolo di chitarra, siete schiacciati l’uno contro l’altro. Capita che la testa inizia a girarti, vorresti dirle qualcosa, ma il volume è troppo alto, non sentirebbe mai, e poi c’è lui, non sai chi sia. Capita che le sfiori il collo con la mano e lei si lasci andare, appoggiandosi per un attimo a te. Mescolati alla calca, tu hai perso il tuo amico, nemmeno il suo lo vedi più. Capita che l’unica cosa che ti viene disperatamente in mente, è che in tasca hai un biglietto da visita, le prendi la mano e glielo passi. Il concerto finisce, gli sguardi si incrociano ma ora sono complici e quando si allontanano, tu col tuo amico e lei col suo, sono come vecchi amici che si salutano. Capita che un mese dopo, suoni il telefono dell’ufficio, tu rispondi e dall’altra parte “Ciao, sono la ragazza del concerto di Pino Daniele”.
Luigi

Caro Luigi,
“Abbracciami perché mentre parlavi
Ti guardavo le mani
Abbracciami perché sono sicuro
Che in un’altra vita mi amavi
Abbracciami anima sincera
Abbracciami questa sera
Per questo strano bisogno
Anch’io mi vergogno
Che male c’è
Che c’è di male”
Pino Daniele

Caro Luigi,
secondo me Riccarda potrebbe contattarti in privato per avvicendarmi con te. Hai della stoffa. Salutaci la ragazza del concerto.
Nickname

I Dialoghi della vagina vanno in vacanza, ci rivediamo venerdì 6 settembre con nuove storie e scambi A due piazze.

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

L’Urban Center e le associazioni ferraresi in attesa delle mosse di Alan Fabbri

La prima cosa che mi ha colpito di Ferrara, quando vi approdai nel 2008, è stata l’attivismo cittadino, la presenza sul territorio di un sistema diffuso di associazionismo. Basta guardarsi attorno e si scopre l’esistenza di un Gruppo che si occupa di migliorare la qualità della vita cittadina.
Dai Gruppi di Acquisto Solidali (Gas) agli orti condivisi, dalle esperienze del cohousing a quelle del riciclo, fino a quella del Gruppo Economia con il quale collaboro da circa sette anni e con cui abbiamo realizzato proposte di legge (Certificati di Credito Fiscale, Bot fiscali e Banca Pubblica), centinaia di incontri e migliaia di riunioni didattiche aperte al pubblico e molto partecipate. E poi spettacoli teatrali e interventi nelle scuole, dalle medie ai licei, e confronti con esperti di economia. La scoperta di realtà come la Comunità Emmaus e la possibilità di diffondere informazione sui temi dell’accoglienza e della libera circolazione (Libera circolazione: follia o necessità?) hanno accresciuto la qualità della nostra azione. E Moneta Positiva, con il conseguente approfondimento sul funzionamento delle banche, nasce a Ferrara e vede tre memorabili rappresentazioni di teatro civile in Sala Estense.
Mi piace ricordare che nel 2013 abbiamo organizzato un incontro con l’economista Warren Mosler e il giornalista Paolo Barnard all’Apollo. Sala piena e maxi schermo nella piazzetta antistante per un pubblico di circa 700 persone. Si parlava di mmt, una teoria economica che oggi finalmente sta trovando il suo giusto spazio mediatico, in particolare negli Stati Uniti.
Nel 2014 la Regione Emilia Romagna licenzia un provvedimento molto interessante, il numero 19 “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia solidale”. E a Ferrara ci siamo attivati, abbiamo provato a costituire un Dipartimento dell’Economia Solidale mentre il Comune assegnava all’assessore Vaccari la delega per l’Economia Solidale. Ma non ci siamo riusciti.
Come Gruppo economia abbiamo provato a lanciare una moneta complementare a cui attualmente sono iscritti circa 80 cittadini. Lo abbiamo fatto a scopo didattico, per far comprendere i meccanismi della creazione della moneta e abbiamo cercato di coinvolgere nel progetto il Comune. Ma forse i tempi non erano maturi.
Ma grazie a questa idea abbiamo potuto pagare pulizia di strade e incentivare diverse attività tra le quali il tentativo di riportare a Ferrara il macaone, una farfalla bellissima ma quasi scomparsa dalle città a causa dell’inquinamento. E questo per dimostrare che anche la bellezza può creare e sostenere una moneta complementare (GRUPPO ECONOMIA Può una farfalla ricostruire una comunità di cittadini? A Ferrara sì, perché la bellezza viene prima dei soldi). Qui ci ha messo lo zampino il troppo caldo e solo pochissime larve si sono trasformate in farfalla. Un po’ la metafora della vita, tanti tentativi per un numero limitato di successi.
Ma intanto abbiamo approfondito i nostri contatti con altre associazioni e altre realtà ferraresi e, soprattutto, iniziato la nostra collaborazione con l’Urban Center.
L’Urban Center è un progetto essenziale per questa città perché cerca di fare quello che a noi cittadini e associati a vario titolo non siamo riusciti a fare. Lo fa da una posizione privilegiata che è quella istituzionale e cerca di dare coordinamento alle tante associazioni, visibilità e spazi per incontrarsi. E gli spazi sono uno dei crucci più grandi per il nostro piccolo mondo di persone che cercano di fare qualcosa di buono per la società volendo comunque rimanere piccoli e anonimi.
Io stesso ho avuto modo di criticare il percorso dell’Urban Center e la timidezza nell’approccio risolutivo delle problematiche delle associazioni, in particolare di quelle non strutturate e particolarmente spontanee. E ho anche criticato per la lentezza nella ricerca delle soluzioni, ma sono cosciente che la presenza delle istituzioni in queste attività sia fondamentale. Certezza nata dall’esperienza e dai tanti fallimenti dovuti proprio alla spontaneità del mondo associazionistico.
Non sto dicendo che immagino un futuro di associazioni eterodirette, ma che ogni tipo di associazionismo ha bisogno della partecipazione attiva delle istituzioni per trovare un suo spazio e un coordinamento con gli altri movimenti spontanei.
Il Comune deve intervenire per raccogliere le esigenze e saperle coordinare, essere presente per risolvere problematiche che il cittadino, da solo, non può risolvere. Creare gli spazi e concederli senza se e senza ma, senza interferire ma fornendo ciò che al cittadino manca. Rete, sale, personale addetto che ti permetta l’uso senza doverti sobbarcare la spesa dei corsi antincendio e primo soccorso. Questioni pratiche che a volte bloccano le buone intenzioni.
Insomma un Comune presente e fattivo che però sappia stare al posto suo, senza tentativi di ingerenze inopportune.
Che fine farà l’Urban Center nell’era Fabbri? Nell’era in cui prenderanno il comando anche persone che non hanno mai avuto “tessere” di associazioni o hanno partecipato a quelle noiosissime riunioni in cui anche il meno titolato ha diritto di parola? E che fine faranno le due operatrici comunali – il cui incarico è appena scaduto – che per anni hanno studiato e sostenuto attivamente il percorso di realizzazione della struttura di partecipazione, attivissime nel promuovere e coordinare esperienze locali di cittadinanza attiva, mutuale e dal basso, che hanno rappresentato per lungo tempo le esigenze delle associazioni all’Amministrazione comunale?
Abbiamo un nuovo sindaco ma non abbiamo ancora chiaro, giustamente, le scelte che Alan Fabbri farà. Non abbiamo ancora chiaro chi farà parte della squadra di governo. I vari partiti si stanno posizionando. Quelli della maggioranza stanno chiedendo incarichi che delineeranno le scelte future e quelli dell’opposizione stanno provando a serrare le fila.
La sinistra si lecca le ferite e cerca di riprendersi dalla batosta, il M5s non ha ancora compreso bene cosa fare dei suoi circa 5.000 voti mentre strizza l’occhio a Fabbri seguendo la strada nazionale.
Tanti, come me, non si limiteranno a scrivere articoli ma continueranno il loro percorso sia se la nuova amministrazione terrà fede agli impegni presi anche con il Gruppo Economia che rappresento, ma anche se non lo farà. Perché il nostro impegno è per la società non per qualcuno o per qualcosa in particolare. E l’impegno si vede negli anni, non nei mesi e neppure nelle settimane e oggi molti nomi nuovi sono troppo nuovi per essere credibili. Speriamo che il Sindaco dei prossimi cinque anni sappia operare le considerazioni giuste e che mantenga quella capacità “di lavorare 16 ore al giorno”, come si vocifera. Lo speriamo per le associazioni e per la città.
Che non è stata governata così male come viene raccontata dalle ex opposizioni (oggi maggioranza), ammettiamolo. Chi non è nato a Ferrara e ha vissuto anche altrove comprende meglio che l’Emilia Romagna e le sue città rappresentano un faro per tante realtà meno fortunate. Ma era il momento di un cambio, perché l’alternanza è il sale della democrazia. Serve per dare l’opportunità a tutti di confrontarsi con le scelte, per evitare la costituzione delle caste e sganciarsi da un passato di privilegi che tutti vorremmo rimanesse passato. Serve a chi ha già governato a lungo (oltre 70 anni) per fare autocritica, migliorarsi e ripartire.
E fra cinque anni saremo tutti più vecchi e, si spera, più saggi. Con un vantaggio in più: avremo smesso di favoleggiare e visto dal vero come governa a Ferrara la Lega.