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Giorno: 28 Giugno 2019

Coldiretti: etichetta per tutti i prodotti

Da: Coldiretti

COLDIRETTI: PRESSING SULL’ORIGINE

IN ETICHETTA PER TUTTI I PRODOTTI IN TUTTI I PAESI UE.

Il Presidente nazionale Prandini evidenzia i molti fronti sui quali Coldiretti ogni giorno svolge il proprio ruolo di rappresentanza e difesa delle imprese e delle produzioni Made in Italy, in Europa come in Italia.

L’impegno assunto nei confronti della Coldiretti dal presidente della Commissione Agricoltura Ue, davanti alle 60 rappresentanze del Copa-Cogeca, a cambiare i presupposti del Ceta, l’astensione dell’Italia dopo la dura presa di posizione della Coldiretti contro l’import di riso previsto nell’accordo col Vietnam, la cancellazione dell’ologramma di Stato (legato al codice doganale) sui prodotti agroalimentari, già approvato in Commissione. Sono solo alcuni esempi che confermano l’autorevole ruolo di rappresentanza della Coldiretti evidenziato dal presidente Ettore Prandini, in occasione dell’assemblea nazionale dei presidenti, alla presenza del segretario generale Vincenzo Gesmundo.

Un messaggio: quando la Coldiretti si muove sostenendo posizioni giuste per gli agricoltori e i consumatori la politica ne prende atto. Prandini ha sottolineato come l’apertura delle frontiere al riso del Vietnam vanificherebbe i risultati ottenuti con lo stesso prodotto della Birmania dove il riso viene realizzato sfruttando i bambini e utilizzando fitosanitari pericolosi per la salute. Stessa opposizione nei confronti dell’Accordo Mercosur soprattutto per quanto riguarda i rischi per le derrate zootecniche ( sono recenti gli scandali che hanno riguardato polli e carni rosse del Brasile) e lo zucchero. Da qui l’invito di Prandini a continuare a osare perché anche “ se le nostre azioni sembrano solitarie – ha detto – non è così- noi abbiamo come alleati i cittadini consumatori”.

La Coldiretti ha lamentato le attuali difficoltà politiche che rischiano di penalizzare l’Italia nelle scelte europee. Altri paesi – ha ricordato il presidente- stanno tessendo rapporti e non solo per i commissari, ma anche per i gabinetti dei commissari che devono seguire i protocolli. In prima linea per la Coldiretti c’è infatti l’etichetta con l’indicazione dell’origine che va difesa a Bruxelles. Un altro nervo scoperto è quello della trasparenza dei flussi di importazione con un ministero della Salute che frena sulla cancellazione del “segreto di Stato” sui prodotti che arrivano dall’estero e che finiscono nei cicli di produzione delle industrie italiane. Una battaglia che la Coldiretti è pronta a condurre fino in fondo. Cosi come tra i dossier aperti con la Ue c’è l’etichetta a semaforo nutriscore che Coldiretti intende contrastare con una proposta da presentare a Bruxelles sull’esclusione per Dop e Igp per tenere conto che si tratta di prodotti non modificabili perché realizzati in base a rigidi disciplinari.

Nella lista delle incompiute ci sono anche altri capitoli strategici. Per esempio la fauna selvatica, un problema che le aziende associate vivono sulla loro pelle. Tante denunce, per ora nessuna risposta giusta, ma nessuna intenzione di fermarsi. Gli animali degli allevamenti non valgono meno di orsi e lupi – ha affermato Prandini – e dunque non siamo disposti a mettere in discussione il nostro sistema produttivo per ambientalisti e animalisti. Anche perché i primi veri ambientalisti sono proprio gli agricoltori che tra l’altro non vengono neppure risarciti per i danni da fauna selvatica.

Un altro problema è legato al trattamento del compost agricolo come un rifiuto, mentre in Olanda da anni è gestito come sostanza organica. L’utilizzo del compost e digestato come fertilizzante potrebbe svolgere un’azione positiva per l’ambiente anche per la capacità di trattenere l’acqua in un Paese dove da 50 anni non si realizzano bacini di accumulo e solo il 10% dell’acqua viene trattenuto. E senza acqua non si può produrre cibo di qualità.

E infine la funzione chiave dei Villaggi perché, pur riconoscendo l’importanza dei social, Prandini ha sottolineato il valore del guardare in faccia il consumatore e spiegargli il prodotto.

Da: Coldiretti

Coldiretti: ” nuove scadenze della revisione per le macchine agricole”

Da: Coldiretti

COLDIRETTI: RINVIATE LE SCADENZE PER LA REVISIONE DELLE MACCHINE AGRICOLE.

Trattori e macchine operatrici saranno revisionate con nuove scadenze e con modalità da determinare per non gravare sulle imprese pur assicurando le condizione di sicurezza nell’uso.

Slittano le revisioni dei tratttori. Per le macchine agricole ed operatrici immatricolate entro il 31 dicembre 1983 la revisione è fissata entro il 30 giugno 2021, per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1983 al 31 dicembre 1995 la scadenza è entro il 30 giugno 2022, per quelli dal 1° gennaio 1996 al 31 dicembre 2018 revisione entro il 30 giugno 2023 e infine per le immatricolazioni dopo il 1° gennaio 2019 la revisione deve avvenire al quinto anno entro la fine del mese di prima immatricolazione.

E’ questo il nuovo calendario stabilito dal decreto del ministero delle Infrastrutture di concerto con il Mipaaft pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 giugno relativo alla revisione periodica delle macchine agricole ed operatrici secondo quanto fissato dal decreto legislativo 285 del 1992.

Il decreto ricorda che dal 2016 è scattata la revisione obbligatoria delle macchine agricole e operatrice, ma che essendo necessaria una particolare disciplina tecnica la cui normativa tecnica ha evidenziato difficoltà ed essendo scaduti i tempi sono state fissate nuove date per evitare che scattassero sanzioni per il mancato rispetto dei termini.

Un primo risultato dunque, commenta la Coldiretti, è stato raggiunto con il rinvio delle scadenze anche per evitare che venissero elevati verbali agli imprenditori agricoli in assenza del previsto decreto tecnico necessario per effettuare le revisioni.

La Coldiretti, da parte sua, garantisce l’ impegno nella messa a punto del decreto per rendere “possibile” la revisione di macchine agricole anche molto vecchie ma che sono ancora particolarmente utili alle imprese agricole associate.

Da: Coldiretti

Coldiretti: ” i sapori d’estate”

Da: Coldiretti

COLDIRETTI: SABATO 29 GIUGNO AL MERCATO COPERTO

DI CAMPAGNA AMICA DI VIA MONTEBELLO, 43 I SAPORI DELL’ESTATE.

Dalle 8.30 alle 15.00 nell’ex Chiesa di San Matteo, in via Montebello, 43, il mercato dei produttori di Campagna Amica vi aspetta con i frutti dell’estate e con tutto il buono della filiera agricola certificata Made in Italy. Ospiti speciali: i mirtilli di Valtellina.

Profumati meloni, gustose ciliegie, saporite albicocche: buone, belle e utili per affrontare meglio questi giorni di caldo estivo. Li trovate direttamente dai produttori sabato (nel corso delle settimana il martedi e giovedì) dalle 8.30 alle 15.00 nella ex chiesa di San Matteo, a Ferrara in via Montebello, 43, nel Mercato coperto di Campagna Amica.

Ma trovate anche verdure fresche (pomodori, pomodorini, insalate, radicchi, rapanelli, zucchine di diverso tipo, cappucci, cipolle), miele, aglio, confetture, conserve, vino, pane, formaggi, salumi, lumache piante e fiori… e questo fine settimana anche i mirtilli freschi e tante specialità della Valtellina offerte dall’azienda Frutta e Sapori del bosco, per un pieno di gusto e salute.

A disposizione un angolo per i bambini dove riposare e giocare, ricette del territorio, la possibilità di degustare i prodotti in vendita.

Raccolta firme della petizione per dire stop al cibo anonimo e scoprire “I sigilli di Campagna Amica” , i prodotti che difendono la biodiversità italiana.

Da: Coldiretti

“Bambini strappati”

Da: Francesco Miraglia

Oggetto: CARO MINISTRO DI MAIO, LA COMMISSIONE SUGLI AFFIDI DEVE VALUTARE ANCHE I TRIBUNALI DEI MINORENNI. Lettera aperta dell’avvocato Francesco Miraglia, che da oltre dieci anni denuncia casi eclatanti di adozioni mascherate, affidamenti “facili”, servizi sociali incompetenti, case famiglia degli orrori

«Continua a inorridire, man mano si conoscono le storie agghiaccianti, quanto emerso dall’inchiesta sugli affidi denominata Angeli e demoni a Reggio Emilia: ed è giusto che si sappia cosa accade e si provino orrore e sgomento, perché queste cose succedono e anche troppo spesso e non soltanto in Emilia. Solo che chi come me le denuncia da anni rimane inascoltato». L’avvocato modenese Francesco Miraglia, esperto in Diritto minorile, negli ultimi quindici anni ha affrontato casi simili in tutta Italia: ecco perché chiede che la commissione che dovrà far luce sugli affidi, annunciata dal vicepremier Luigi Di Maio, sia estesa a livello nazionale, certo, ma coinvolga oltre ai Servizi sociali anche i Tribunali dei minorenni.

«Caro vicepremier Luigi Di Maio» prosegue Miraglia, «ben venga la commissione che lei ha annunciato, coinvolgendo il ministero della Famiglia, cui io stesso mi sono rivolto anche di recente per casi che sto seguendo. Ben venga che si faccia chiarezza sulla facilità con cui i bambini vengono strappati ai genitori e dati in affido o collocati in case famiglie, dove insieme ad ogni bambino entrano anche 150 euro al giorno. Perché di questo stiamo parlando: di un business fatto sulla pelle dei bambini e su quella di genitori fragili e in difficoltà, cui vengono tolti i figli senza motivi reali, facendoli passare per inetti o squilibrati perché qualcuno deve guadagnare per ogni affidamento, ogni ingresso in comunità. Ed è proprio qui il nocciolo della questione che deve venire affrontata seriamente, anche dopo che l’ondata emotiva sui casi di Reggio Emilia si sarà attenuata. Se è vero che questo sistema si regge sulle relazioni redatte dagli assistenti sociali, che mettono in moto il meccanismo, è però un giudice di un tribunale a emanare una sentenza. Ecco dove bisogna andare a controllare, a mettere il naso, a spulciare caso per caso. Perché troppo spesso i giudici si limitano a “copincollare” le relazioni dei Servizi sociali, senza entrare nel merito della vicenda, senza predisporre ulteriori perizie. E molto, anzi troppo spesso, persino senza ascoltare i bambini o il loro genitori. Che si trovano quindi doppiamente vittime di un sistema che da un lato lucra su di loro, dall’altro dimostra assoluta inerzia e noncuranza. Un’ultima cosa, caro ministro Di Maio, vorrei portare alla sua attenzione: adesso che, mi auguro come da lei annunciato, si farà chiarezza su decine di casi di allontanamenti ingiustificati, chi risarcirà questi genitori? Chi restituirà loro i figli? Ma soprattutto, a questi bambini, alcuni ancora piccoli, in altri casi adolescenti, chi dirà la verità? Chi dirà loro che vivono da anni insieme ad estranei, lontani dai genitori, dai nonni, dagli amichetti di scuola perché qualcuno ha voluto guadagnare sulla loro pelle? Chi lo farà? E con che metodo, poi? Possiamo solo immaginare quanto devastante potrà essere per un ragazzo apprendere di essere vittima di un sistema. Si essere stato allontanato da casa per mero lucro, per mero guadagno. Ecco, ministro, mi permetta allora di suggerire anche di predisporre, nella commissione che immagino e spero lei vorrà portare avanti, anche di un pool di psicologi e psicoterapeuti in grado di sostenere le decine, chissà forse pure centinaia, di casi che credo emergeranno in tutta Italia. Perché, caro ministro, io non sono incappato in situazioni di allontanamenti “dubbi” o quantomeno “facili” soltanto con il Tribunale dei minorenni di Bologna, ma anche con quello di Venezia e di Torino, tanto per citarne alcuni. Dai genitori fatti passare per pazzi a quelli accusati di essere spacciatori, fino ai bambini allontanati dalle madri dopo che queste hanno denunciato abusi da parte degli ex compagni contro di loro o i loro figli. Esiste un numero enorme di genitori che sta piangendo per i figli strappati dalle loro amorevoli braccia, esiste un numero enorme di bambini che piange per non avere più l’abbraccio della propria mamma. E non solo per colpa di assistenti sociali inette o, peggio, criminali, ma anche per i provvedimenti finali emanati dai Tribunali dei minori, perché per ogni relazione e richiesta di allontanamento presentata da un’assistente sociale, c’è comunque un giudice a pronunciare la parola “affido”».

Da: Francesco Miraglia

Prevenzione e lotta ai fenomeni di bullismo e violenza giovanile

Da: Prefettura di Ferrara

Riunito oggi in Prefettura il Tavolo di monitoraggio del Protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile
Al centro dell’incontro il bilancio dell’attività formativa di prevenzione rivolta agli studenti nell’anno scolastico appena concluso e la programmazione dell’attività per la sessione 2019-2020

Il Prefetto di Ferrara Michele Campanaro ha presieduto stamane i lavori del Tavolo di monitoraggio previsto dal “Protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile”, per un bilancio sulle attività condotte nelle scuole del ferrarese in attuazione del Protocollo ed una prima programmazione dell’attività formativa per l’anno scolastico 2019-2020.
Al Tavolo erano presenti rappresentanti della locale Procura della Repubblica presso il Tribunale, dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara, delle Forze dell’Ordine, delle Amministrazioni Comunali di Cento, Ferrara e Poggio Renatico, dell’Ufficio Scolastico Provinciale e dell’Azienda USL.
Il Protocollo d’Intesa, sottoscritto a settembre del 2018, sviluppa il tema della formazione e informazione rivolta agli studenti del sistema scolastico provinciale, in un’ottica di lavoro di rete interistituzionale, per la prevenzione e il contrasto ai comportamenti di bullismo e alle dipendenze da sostanze legali e illegali.
“La complessità e la rilevanza delle problematiche connesse ai fenomeni dei comportamenti a rischio fra i più giovani, soprattutto in ambito scolastico, richiede – ha sottolineato il Prefetto, introducendo i lavori del Tavolo – alle Istituzioni a vario titolo competenti di fare rete, superando la frammentarietà delle azioni. In questo senso, va registrato con piena soddisfazione il rilevante impegno profuso dai diversi referenti in occasione del fitto calendario di incontri con gli studenti di 27 Scuole del capoluogo e della provincia, a testimonianza dell’ottimo lavoro di squadra portato avanti. Estenderemo ulteriormente i contenuti del Protocollo alle Amministrazioni locali, rinnovate nell’ultima tornata elettorale, che non vi hanno sinora aderito”.
Per il prossimo anno scolastico 2019-2020, sono diverse ed articolate le proposte emerse dal confronto operato all’interno del Tavolo di monitoraggio. Tra queste, l’inserimento anche delle scuole paritarie fra gli Istituti Scolastici di I e II grado, che potranno usufruire dei pacchetti formativi; la individuazione di strategie di coinvolgimento diretto delle famiglie degli studenti, nelle stesse iniziative preventive e formative; l’affiancamento alle attività del Tavolo di monitoraggio di studenti della locale Facoltà di Statistica, per la preparazione di “questionari di gradimento” utili a migliorare le proposte formative.
Infine, d’intesa con la Procura Minorile di Bologna e quella ordinaria di Ferrara, con il coordinamento dell’Ufficio Scolastico Provinciale, verrà avviato un percorso teso al perfezionamento delle segnalazioni di fatti reato che le Istituzioni scolastiche inoltrano agli organi di tutela dell’infanzia. L’obiettivo è quello di far emergere precocemente situazioni di disagio, favorendo tempestive segnalazioni che permettano di inquadrare adeguatamente i fatti e consentano un efficace intervento a tutela del minore da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Da: Prefettura di Ferrara

Carnevale sull’acqua

Da: Stampa

CARNEVALE SULL’ACQUA 2019: QUESTA SERA SARA’ QUELLA GIUSTA

Dopo le avverse condizioni meteo della settimana scorsa, questo weekend il tempo è dalla nostra parte! Ne siamo certi! La macchina del Carnevale si è riorganizzata al meglio per non mancare a questo tanto atteso appuntamento estivo e regalare a tutti una serata ricca di belle emozioni, di gioia e di sorrisi. Tra i canali della città le barche allegoriche del Carnevale sull’Acqua sfileranno tra colori, suoni ed effetti luminosi per incantare grandi e piccini.

Vi aspettiamo numerosi in centro storico a Comacchio, a partire dalle ore 20.30, per conoscere da vicino i protagonisti della festa: svolazzanti api, coloratissime farfalle, Ufo Robot e pinguini affettuosi! Questi saranno solo una parte dei protagonisti della festa e non mancheranno certo le sorprese! Tanta musica, balli, animazione ed intrattenimento vi aspettano in Piazzetta Trepponti e lungo i canali.

Potrete inoltre scatenarvi nelle danze lungo le strade di Via XX Settembre insieme alla strepitosa Live Band “60 Lire” che proporranno al pubblico i brani evergreen dei mitici anni ’60 con rivisitazioni dei successi che hanno fatto ballare e sognare la beat generation.

E per terminare l’immancabile appuntamento con il carnevale estivo, rimarrete tutti estasiati e con gli occhi rivolti verso il cielo per ammirare i meravigliosi fuochi piromusicali a conclusione di questa magica festa! Vi aspettiamo!

Da: Stampa

Manifestazione ” Ready to Race “

Da: PD

Oggetto: Interrogazione relativa alla manifestazione “Ready to Race”
PREMESSO
che da notizia apparsa sulla stampa, nelle giornate dal 21/06/19 al 23/06/19, si è tenuta presso
l’area di Via Felice Gioielli, la manifestazione denominata “Ready to Race”;
CONSIDERATO
– che non risulterebbe parere favorevole della Commissione Comunale di Vigilanza sui
locali di pubblico spettacolo del Comune di Ferrara, riunitasi in data 18 giugno 2019;
– che tale parere positivo non sia stato dato causa la non conformità degli impianti elettrici
utilizzati per la manifestazione stessa.
SI INTERROGANO IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE
per sapere se tali informazioni corrispondano al vero;
se corrisponde al vero che la manifestazione sia stata quindi autorizzata, senza il parere favorevole
della commissione sopracitata, dal Vice Sindaco ed Assessore alla Sicurezza Sig. Nicola Lodi.
se il Sig. Sindaco intende avviare il “processo di cambiamento” tanto sbandierato nei mesi scorsi
fino ad oggi, consentendo comportamenti ed azioni eventualmente non conformi alle normative ed
al rispetto degli organi istituzionali.

Da: PD

Senso unico alternato lunedì 1 luglio lungo Sp 19 a Salvatonica

Da: Organizzatori

Lunedì 1 luglio dalle 9 alle 19 senso unico alternato sulla Sp 19 a Salvatonica per rilievi tecnici al ponte sul Cavo Napoleonico

Lunedì 1 luglio sarà limitato il traffico a senso unico alternato sulla Sp 19 Bondeno-Ferrara in località Salvatonica, dalle 9 alle 19.
La decisione è della Provincia su richiesta della Regione, la quale deve svolgere alcuni rilievi tecnici sul ponte, di proprietà regionale, che attraversa il Cavo Napoleonico.
Esami tecnici che Viale Aldo Moro ha affidato alla ditta Life – Laboratori ingegneria Ferrara s.r.l. con sede in via Palestro a Ferrara.
Copia dell’ordinanza dell’amministrazione provinciale è stata comunicata ai Comuni di Bondeno e Ferrara, oltre a Prefettura, Questura, carabinieri, vigili del fuoco, polizia provinciale, Tper e 118.

Da: Organizzatori

“Primi interventi urgenti nei punti dove ha colpito il maltempo dei mesi scorsi”

Da: Ufficio stampa Ferrara

LA GIUNTA HA APPROVATO LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA-ESECUTIVA RIGUARDANTE IL 1° E 2° LOTTO DI INTERVENTI PER LE FRANE SUL TERRITORIO
FABIO BERGAMINI E MARCO VINCENZI: «PRIMI INTERVENTI URGENTI NEI PUNTI DOVE HA COLPITO IL MALTEMPO DEI MESI SCORSI»

BONDENO (FERRARA), 28-06-2019.
La furia degli elementi si è abbattuta sul territorio fino ad alcune settimane fa, ed anche se il maltempo è ormai soltanto un ricordo, nell’arsura delle giornate estive, rimangono tangibili i segni dei danni provocati dalle abbondanti piogge dell’autunno e della primavera. La riunione di giunta dei giorni scorsi ha permesso di approvare la delibera riguardante la progettazione definitiva-esecutiva del primo lotto e del secondo lotto di interventi. L’Amministrazione comunale ha messo a disposizione per questi lavori pubblici un budget di 35mila euro, derivanti da finanziamenti assegnati dalla Regione attraverso il cosiddetto “decreto fiscale”, che saranno indispensabili per recuperare le frane verificatesi in viale Borgatti, all’altezza dell’intersezione con via Borgo di San Giovanni e dell’argine maestro del Panaro; ed in via Comunale per Stellata (a Bondeno). «Stiamo già intervenendo in collaborazione con altri enti (Consorzio e Provincia; ndr) per riprendere molte delle frane verificatesi sul territorio – spiegano il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi –. Nelle scorse settimane è toccato alla via Virgiliana, nei tratti franati nella zona dell’ex zuccherificio. Certamente, il protrarsi del maltempo fino alla fine di maggio non ha agevolato la possibilità di intervenire prima. In ogni caso, l’approvazione della progettazione definitiva ed esecutiva (che è a cura dei nostri uffici) apre la fase in cui si potrà arrivare all’assegnazione dei lavori ed all’appalto definitivo. Per noi resta prioritario – concludono Bergamini e Vincenzi – cercare di risolvere in tempi il più possibile rapidi le criticità prodotte dal maltempo dei mesi scorsi». I lavori di viale Borgatti avranno una base d’asta di circa 10mila e 500 euro, con oneri aggiuntivi per quel che attiene la sicurezza che portano il prezzo base attorno ai 12mila e 500 euro. Mentre la base d’asta per l’intervento di via Comunale per Stellata è di 10mila e 500 euro (13mila comprendendo gli oneri per la sicurezza). Il quadro economico complessivo prevede una base d’asta che si aggira attorno a 25mila e 561 euro, mentre la somma totale a disposizione dell’Ente è di 35mila euro. La cifra è stata attinta dal Programma 5 – Missione 10 del bilancio, relativo a “Viabilità ed infrastrutture stradali”, ed è finanziata con fondi della Regione Emilia-Romagna. Questa somma si aggiunge ai 50mila euro già assegnati per la ricostruzione del PalaCinghiale (distrutto dal fortunale di novembre) e che a loro volta si sommano a risarcimenti assicurativi.

Da: Ufficio stampa Ferrara

Sindaci nelle commissione del consorzio di bonifica

Da: Organizzatori

I sindaci Garuti, Fabbri e Rossi nelle commissioni bilancio e piano di classifica

Massima rappresentatività e punto di incontro politico per un tavolo ‘del fare’

Durante la seduta di ieri pomeriggio, il consiglio del Consorzio Bonifica Pianura di Ferrara ha inserito i sindaci di Poggio Renatico, Ferrara e Ostellato, nelle commissioni bilancio e piano classifica, nomine arrivate dopo la loro recentissima entrata nel Consiglio di amministrazione.

Daniele Garuti, sindaco di Poggio Renatico, è stato dunque riconfermato nella commissione piano di classifica per il riparto degli oneri consortili. Il neo sindaco di Ferrara Alan Fabbri e la neo sindaca di Ostellato Elena Rossi, invece, sono entrati nella commissione bilancio, un ruolo di rilievo e responsabilità con argomenti trattati che richiedono massima rappresentatività.

“Ritengo che il Consorzio sia un ente di tutti e per questo motivo deve avere rappresentatività di tutto il territorio oltre ad essere un punto di incontro degli amministratori locali, al di là della loro appartenenza politica – dice il presidente Franco Dalle Vacche – si tratta di dar vita a un nuovo tavolo che unisca le forze e il territorio lavorando per l’interesse collettivo”. Capace di essere un punto d’incontro aiutando la stessa politica a trovare un dialogo il Consorzio punta sul tavolo del fare. “Siamo al servizio di tutti i consorziati e serve anche l’aiuto degli amministratori locali per risolvere molti dei problemi del territorio che necessitano interventi costosi – conclude il presidente – il nostro obiettivo è un’azione forte affinchè la Regione abbia l’attenzione giusta verso questo territorio che si trova a fare i conti con la subsidenza, in gran parte sotto il livello del mare. Non bisogna mai dimenticare che la provincia di Ferrara è una zona esondabile e, in Italia è quella con il massimo rischio idrogeologico. Con la nostra azione, supportati dalla presenza dei sindaci che rappresentano l’intero territorio, vogliamo che la provincia di Ferrara non venga dimenticata dalla Regione e dallo Stato”. Gli sforzi sono dunque concentrati per cercare di ottenere un incremento delle risorse che saranno destinate a favorire gli investimenti per l’aumento della sicurezza idraulica provinciale.

Da: Organizzatori

Sea Watch: chi la finanzia?

Da: Giorgio Fabbri

Giorgia Linardi,portavoce (retribuita) della ONG che finanzia la nave “Sea Watch” ha dichiarato che il principale finanziatore dell’organizzazione è la chiesa luterana tedesca.
Se è così vorrei sapere perchè la chiesa luterana tedesca non si fa avanti per prendere in carico i 43 naufraghi, invece di lasciarli sulle spalle degli Italiani.
Osservo inoltre che la nave – battente bandiera olandese – ha “gironzolato” per 14 giorni nel Medierraneo. Ebbene, in due settimane avrebbe avuto tutto il tempo di andare e tornare dall’Olanda (o dalla Germania). Perchè non lo ha fatto? E perchè, in alternativa, non ha puntato su Malta, sulla Grecia o sulla Spagna? E’ evidente che la decisione di puntare sull’Italia è tutta politica e non ha nulla di umanitario.La “Capitana” – che non è una volontaria ma è regolarmente retribuita – ha scelto di violare le leggi italiane. Ora non ci venga a raccontare che lo ha fatto per il bene dei naufraghi, se no la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo le avrebbe dato ragione.
Ricordo infine che Emma Bonino, allorchè ricoprì l’incarico di Ministro degli Esteri, rammentò che secondo il diritto internazionale una nave costituisce territorio dello Stato di cui batte bandiera. Per tale motivo, applicando il Trattato di Dublino, sarebbe l’Olanda – paese di primo sbarco – a doversi far carico dei 43 disgraziati. Ma i Paesi Bassi se ne fregano…
Domanda mia : come mai nessuno riprende l’argomentazione giuridica della Bonino?

Da: Giorgio Fabbri

Cidas: il bilancio del 2018 e i progetti al servizio della persona

Da: Cidas Ferrara

Assemblea CIDAS: il bilancio del 2018
e i progetti al servizio della persona

Il 27 giugno 2019 si è tenuta l’Assemblea dei Soci di CIDAS, alla quale è intervenuto Igor Skuk, Direttore di Legacoop Emilia-Romagna, per portare il suo saluto ai circa 800 soci riuniti e rappresentati al Cinema Apollo Cinepark.

I principali punti trattati nell’introduzione di Daniele Bertarelli, Presidente di CIDAS, sono stati:
il fatturato di CIDAS ha raggiunto i 57 milioni di euro con quasi 1600 persone di cui il 74,3% lavoratrici donne,
i settori di attività della cooperativa sono diventati sei, grazie all’operatività della fusione con Camelot: cura e assistenza delle persone anziane e con disabilità, tutela ed educazione dei minori, accoglienza ed integrazione dei migranti, trasporto sanitario ed inclusione lavorativa di persone a rischio di marginalità,
progettazione e innovazione sono due importanti linee guida della nuova CIDAS dirette a servizi individualizzati per persone fragili e verso l’assistenza a bassa soglia.
L’orizzonte regionale e sovraregionale è quello in cui ormai da tempo opera la cooperativa, che si occupa di cura ed assistenza delle persone anziane e con disabilità, tutela ed educazione dei minori, accoglienza ed integrazione dei migranti, trasporto sanitario ed inclusione lavorativa di persone a rischio di marginalità in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
“Il 2018 è stato un anno molto importante per la nostra cooperativa – ha affermato il presidente Daniele Bertarelli – quello in cui abbiamo portato a compimento la fusione con la cooperativa Camelot e presentato il primo bilancio congiunto, che ci ha permesso di posizionarci tra le prime cooperative sociali a livello nazionale, grazie a 57 milioni di euro fatturato e quasi 1600 lavoratori”.
Nel corso dell’Assemblea, oltre al Bilancio 2018, è stato approvato il trasferimento della sede legale di CIDAS a Ferrara “un passaggio importante – ha spiegato Bertarelli – che sottolinea i nostri nuovi obiettivi e la volontà di guardare avanti, senza dimenticare il passato ed i nostri 40 anni storia, che festeggiamo proprio nel 2019”.
CIDAS è una realtà imprenditoriale che vede un’alta percentuale di lavoratrici, 74,3%, in larga parte a tempo indeterminato, prevalentemente comprese nella fascia di età tra 30 e 50 anni. Da questa caratteristica, deriva l’impegno costante della cooperativa nell’elaborazione di strumenti gestionali sempre più rispondenti alle esigenze di conciliazione vita-lavoro.
Altro aspetto rilevante è l’attenzione di CIDAS alla formazione delle persone: nel 2018 oltre il 90% del personale ha partecipato ad almeno un incontro formativo. Sono state effettuate 30 mila ore di formazione con una media pro-capite di circa 23 ore di formazione. Questo evidenzia la vocazione della cooperativa allo sviluppo e all’innovazione che ha portato CIDAS nel 2018 ad aggiudicarsi il progetto europeo “REBUILD ICT- enabled integration facilitator and life rebuilding guidance” del programma quadro europeo per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020, con altri 10 partner da Italia, Grecia, Spagna, Belgio e Germania tra cui UNESCO, per sviluppare tecnologie che aumentino le possibilità di integrazione dei migranti, in particolare relativamente all’accesso ai servizi del territorio.
La cooperativa ha inoltre partecipato al progetto educativo Web For Your Life, cofinanziato dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in collaborazione con altre cooperative, per sensibilizzare i minori tra gli 11 e i 18 anni ai rischi legati alle dipendenze: dal web alle sostanze psicoattive.
Dal punto di vista dell’assistenza individualizzata alla persona, è stato fondato il Consorzio Cooperativo Sociale Tecla, su iniziativa di cooperative sociali della Rete ComeTe, con l’obiettivo di fornire attività di ricerca, selezione e formazione di assistenti familiari e di baby sitter, attraverso il Servizio Wellcome.
Nel settore della disabilità è stato inaugurato il Centro Socio Riabilitativo per Disabili Il Calicanto a Ferrara, una struttura socio-sanitaria a carattere residenziale che può ospitare fino a 20 persone che vivono in condizioni di disabilità psico-motorie, minorazioni sensoriali, gravi disabilità motorie, cognitive e intellettive-relazionali.
La cooperativa si è inoltre aggiudicata la prosecuzione del servizio di trasporti sanitari presso l’ospedale di Piacenza e, per quanto riguarda il ramo B, ha inaugurato il servizio di portierato assegnato da ACER per la gestione e manutenzione del nuovo studentato di Ferrara Le Corti di Medoro.
Con la nuova strutturazione, CIDAS può garantire una sempre maggiore disponibilità verso le istituzioni e i cittadini per implementare insieme nuovi modelli di intervento dedicati, in particolare, alle esigenze in ambito socio assistenziale che stanno avanzando, come l’assistenza a bassa soglia e quella a persone con malattie croniche. Con l’obiettivo di confermarsi un motore di sviluppo per il territorio ed un riferimento occupazionale per cooperatrici e cooperatori che lavorano al servizio della persona.

Da: Cidas Ferrara

“Eccellenza” è un titolo abolito!

Da: Salvina Bassi

La presidente della Provincia, Barbara Paron, nel chiedere lo sbarco urgente dei passeggeri della Sea Watch, ha minacciato di non partecipare alle prossime riunioni del comitato ferrarese per l’ordine e la sicurezza.
Premesso che sono turbata per la minaccia della Paron e per le gravissime conseguenze di natura internazionale che saranno provocate dalla sua assenza (pare che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU stia per riunirsi e delberare sul punto), leggo che la richiesta è stata inviata al prefetto di Ferrara Michele Campanaro tramite una lettera nella quale la Paron così si esprime :”Eccellenza, le scrivo per scusarmi del disagio che arrecherò, ma umanamente e come rappresentante delle istituzioni, quelle stesse che rispondono alla Costituzione e ai suoi principi, non sono più in grado di sopportare la grave situazione in cui versano i passeggeri della Sea Watch”.
Che cosa farà la Paron, visto che non è più in grado di sopportare la situazione? Mah…
Mentre suggerisco uno sciopero della fame (che farebbe bene anche alla linea), vorrei ricordare alla Paron che il titolo di “Eccellenza” è stato abolito con Decreto Legislativo n. 406 del 28/06/1945.
Forse la Paron, essendo la regina di Vigarano, ha nostalgia del Regno d’Italia, ma vorrei che i nostri amministratori la smettessero di usare il termine “Eccellenza”.
E meno male che la Paron è di sinistra…Diversamente quale ossequioso termine avrebbe utilizzato per rivolgersi al Prefetto?

Da: Salvina Bassi