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Mese: Giugno 2019

OSSERVATORIO POLITICO
Apririsi, tornare nelle strade, fra la gente

L’analisi delle cause della sconfitta del Pd non decolla. Comprendo la difesa della campagna elettorale da parte di chi si è speso con passione e convinzione. Comprendo il ringraziamento a Modonesi per l’impegno profuso. Tutto umanamente giustificabile. Ma cosa c’entra con l’avvio di una riflessione che ci porti alla radice delle cause di una sconfitta storica? Provo a mettere in fila alcuni punti.
1 – E’ una sconfitta che viene da lontano e che coinvolge le diverse anime che hanno governato la città nei decenni scorsi. L’anima principale rappresentata dal Pci porta la responsabilità dell’inizio dell’appannamento dell’identità della sinistra che data dalla seconda metà degli anni Ottanta del secolo scorso. Il patto di potere tra una parte del gruppo dirigente del Pci con la Dc di Cristofori fu l’inizio di una prassi trasformista e foriera di degrado etico-politico. Quel passaggio è sempre stato rimosso e mai elaborato criticamente.
2 – E’ da troppo tempo che a Sinistra non si discute di progetti per il futuro della città. Lo fanno piccoli e appassionati gruppi, oppure singole personalità eccellenti, ma tutti inascoltati e ignorati. Si tratta di un motivo non secondario della interrotta empatia tra i governi del centro-sinistra e la popolazione.
3 – Nel corso degli anni il maggior partito della sinistra ferrarese ha selezionato una classe dirigente che, mentre collezionava sconfitte pesanti perdendo il governo di comuni importanti, si è sempre più distaccata dai sentimenti e dai pensieri delle persone. Non c’è dubbio che questa prassi abbia alimentato una sgradevole immagine di autosufficienza e determinato un crescente distacco dai processi reali.

Che fare?
1 – Innanzitutto, capire i cambiamenti, investire tempo e volontari per ricostruire legami sociali, organizzare una permanente attività formativa. Ho letto un’intervista di una esponente del Pd in cui si incolpa il gruppo dirigente ferrarese di non aver puntato su un civico. Domando: davvero il Pd, oltre Modonesi, non aveva altre persone di qualità da proporre? L’attenzione verso le liste civiche la condivido. Altra cosa è dire alla città che si guarda fuori perché dentro il partito non c’è niente. Davvero un modo singolare per prepararsi ad una campagna elettorale da parte del maggior partito della coalizione. Ma vengo al punto. Non è vero che la candidatura di Modonesi fosse l’unica possibile all’interno del Pd. Ne esisteva un’altra che fu bocciata, senza un momento di verifica trasparente. Ne parlò anche Gaetano Sateriale proprio in un articolo su questo giornale. Nessuno poteva garantire il successo, ma non provarci con una figura più credibile fu come rassegnarsi in partenza alla sconfitta.
2 – Non c’è altra strada che ricostruire una politica non come affare di pochi ‘signori’, ma come passione e quindi superamento dell’autoreferenzialità, rapporto con gli altri, dialogo tra persone. Insomma, in estrema sintesi, la politica come educazione permanente alla cittadinanza attiva. Diceva Gramsci: “Il vero politico è un creatore, un suscitatore di energie…”. Nella campagna elettorale sono emerse forze singole e collettive (liste civiche) che non vanno archiviate insieme al risultato negativo del voto. Costruire una rete che dia stabilità organizzativa e politica ad un campo plurale richiede un nuovo Pd che funzioni da coagulo. Avere il coraggio di promuovere una discussione allargata sulle cause della sconfitta sarebbe una buona premessa per costruire un futuro nuovo e solido.
3 – La nuova giunta è formata. Adesso comincia la prova del budino. Il Sindaco ha esordito compiendo alcuni atti distensivi significativi. Non sarà una navigazione tranquilla. Il blocco di forze che lo ha eletto è variegato. Dentro la sua Lega è presente una potente ala estremista e intollerante che avrà nel vice sindaco il suo rappresentante. L’opposizione democratica dovrà essere intransigente sui principi e attenta a non far passare niente che offenda la dignità di ogni persona. In passato c’è stata una colpevole sottovalutazione verso parole indecenti e atti di ‘goliardia squadrista’. Poi dovrà curare due fronti. La messa a punto di un’idea della città da cui far discendere una opposizione forte e alternativa. Un’attenzione verso le decisioni del governo nazionale per le ricadute sulle scelte locali. Faccio un esempio. Se lo slogan ‘prima i ferraresi’ (su questo non ci sarà dissenso tra Naomo e Fabbri) nasconderà i tagli che si decideranno a Roma sui servizi sociali (sanità, assistenza anziani ecc.) bisognerà denunciare la truffa di chi con una mano toglie risorse e con l’altra istiga alla lotta tra penultimi e ultimi della scala sociale.

La versione di Mario: come e perché il centrosinistra ha perso il sindaco

da: Mario Zamorani (Coordinatore +Europa di Ferrara)

1. Un sistema di potere al capolinea
Un’ampia maggioranza di ferraresi ha detto basta al sistema di potere e di poteri della nostra città. Un sistema in toto rappresentato dal Pd. Malgrado un bravo sindaco uscente che pure ha commesso importanti errori che non gli sono stati perdonati.

2. Eppure il sole sorge ancora
Molti pensavano che dopo la vittoria della Lega avremmo vissuto invasioni di cavallette o altri disastri biblici, ma a Ferrara il sole sorge ancora, come tutti gli altri giorni. Anche se sembra prudente controllare la mattina.

3. Progetto Fusari
Quando 2 anni fa abbiamo concepito e poi nell’ottobre 2018 prima lanciato e poi contribuito a far decollare il progetto Fusari, non sapevamo che questo progetto, anche per le qualità di Roberta Fusari, avrebbe impedito, come è stato, lo schiaffo della vittoria di Fabbri al primo turno.

4. Ripetuti interventi di +Europa Ferrara e dei Radicali per evitare la sconfitta
+Europa Ferrara è intervenuta con varie e ripetute proposte finalizzate ad evitare la sconfitta, mai ascoltata. Qui sono riportate solo alcune delle principali, paurosamente numerose. Qua e là sono riportati stralci presi da estense.com.

5. 2014, elezioni comunali
Alle comunali del 2014 proponemmo una lista elettorale che nel simbolo enunciava quello che era già possibile vedere, l’annuncio di una fine se non si fosse intervenuti con evidenti discontinuità: serviva la preparazione di un’altra Ferrara. Avevamo cercato di dirlo, cinque anni fa, di avvisare. Nel simbolo elettorale era scritto: dopo 68 anni – un’altra Ferrara. Poteva essere un’altra Ferrara preparata dal centro sinistra o questa che abbiamo: in assenza della prima è arrivata la seconda.

6. Settembre 2015, presentate alcune petizioni, in parte rimaste senza risposta
Presentate alcune petizioni a termini di Statuto e Regolamento del Comune. A varie delle nostre petizioni non è stata neppure data risposta (per altro obbligatoria). Ad esempio a questa: “I sottoscritti cittadini chiedono che l’amministrazione comunale si attivi per disegnare un Progetto Ferrara: a maggior ragione in quanto quest’anno ricorre il ventennale di Ferrara città Parimonio dell’Umanità. Progetto che, a partire dalla definizione di identità e ruolo del nostro territorio, disegni la città del futuro, per un’idea di città di qui a 20 anni, coinvolgendo nel progetto figure di alta professionalità in molteplici campi, personalità capaci di ideazione, in particolare urbanisti, economisti, scienziati, storici, filosofi, psicologi, sociologi, ambientalisti, poeti, artisti, creando inoltre i presupposti per la partecipazione attiva dei cittadini ferraresi, prefigurando una smart city che dialoga su se stessa e aperta al futuro”. Ma se la nostra proposta fosse stata considerata e approfondita, quindi attuata, oggi ci troveremmo a parlare della sconfitta? L’autoreferenzialità prevalse.

7. Giugno 2017: un questionario sulla Gad
“Complessivamente la zona Gad è uno dei problemi di questa città. Che riguarda la qualità della vita di chi vive e frequenta quella zona di Ferrara”: così dicevamo, e lanciammo “una proposta prima di tutto politica alla giunta”. Chiedevamo una consultazione popolare tramite questionari, modalità prevista dallo Statuto comunale; aggiungendo: “in primo luogo è necessario fare le domande giuste ai cittadini. Senza ipocrisie, per capire che cosa genera disagio e insicurezza, prestando attenzione alle risposte. Poi andrà coinvolto un numero alto di persone. Penso almeno a qualche migliaio di risposte”. So che la nostra proposta fu discussa in giunta e respinta. Se le cose fossero andate diversamente sarebbe possibile pensare a differenti risultati elettorali.

8. XX settembre 2017, laicità della politica
Proponemmo: “un particolarissimo incontro incentrato sul significato della laicità; si terrà mercoledì 20 settembre in Municipio, nella sala dell’Arengo alle ore 17. Tutti sono invitati a partecipare e tutti avranno 5 minuti per dare la loro personale definizione di laicità, in un fluire, laico, di opinioni anche fra loro differenti”. Come sempre a fronte di nostri stimoli nessuna risposta dal Pd. Ora, la questione della laicità della politica, cioè il contrario dell’autoreferenzialità, esplode. E oggi viene detto in sede di analisi della sconfitta : “Prendiamo atto che abbiamo tutelato più il sistema che il cittadino” (Ilaria Baraldi). Molti, davvero molti gli argomenti di cultura politica da noi sollevati nel corso di numerosi incontri pubblici negli ultimi anni: quasi sempre senza riscontrare attenzione o interesse da parte del Pd.

9. Appello inascoltato, marzo 2018
«Un ‘appello’ per far ripartire il centrosinistra», «+Europa organizza un incontro per un “cambio di direzione” dopo la sconfitta elettorale».
«Ascoltare e coinvolgere maggiormente i cittadini, cambiare radicalmente direzione e abbandonare atteggiamenti supponenti verso l’esterno e le litigiosità interne. È questo il succo dell’appello che Mario Zamorani e Paolo Niccolò Giubelli della lista +Europa con Emma Bonino lanciano al Pd e al centrosinistra, dopo la pesante sconfitta elettorale. Appello che sarà al centro di un incontro in programma giovedì 15 marzo». Appello, naturalmente, inascoltato. Erano troppo impegnati a tutelare il sistema.

10. Primavera 2018: ascolto dei cittadini
Nella primavera del 2018 con Roberta Fusari e Daniele Lugli, dopo la sconfitta del Pd alle elezioni politiche, proposi al Pd un grande progetto impostato sull’ascolto di molte migliaia di cittadini, tramite un apposito questionario, in modo da comunicare ai ferraresi l’interesse e la volontà di ascoltare le loro istanze; anche per comunicare la fine dell’autoreferenzialità del potere ferrarese. Lugli aveva anche preparato nel dettaglio le domande, che nelle nostre intenzioni dovevano essere diffuse sia online, sia su carta. Lo proponemmo al segretario provinciale e alla segretaria comunale del Pd. Dopo un po’ di batti e ribatti, dopo considerazioni poco convinte da parte loro, non se ne fece niente e decisi di ritirarmi. Ancora oggi credo che quel progetto avrebbe potuto invertire un trend che appariva già allora perdente.

11. Luglio 2018: primarie
A luglio 2018 raccogliemmo firme per chiedere le primarie di coalizione con regole condivise. Dei vari partiti o movimenti a me noti non venne nessuno a firmare; si presentarono solo persone comuni, con la sola eccezione di Roberta Fusari. Per altro in quel periodo ricevetti ben due telefonate dal segretario provinciale del Pd che mi chiedeva di sospendere la raccolta di firme. Naturalmente dissi che non l’avremmo fatto. Anche in quel caso non se ne fece niente visto che nessuno mostrava il minimo interesse. Tutti sanno che poi la fase delle candidature nel centro sinistra avvenne in forme che definire disordinate è un eufemismo. Ancora oggi sono convinto che se quella fase si fosse svolta in modo ordinato, ad esempio con primarie di coalizione, il risultato poteva essere diverso. Sicuramente migliore.

12. Luglio 2018, il Pd ha bisogno del vostro aiuto
Verso Ferrara 2019. Baraldi: “Il Pd ha bisogno del vostro aiuto”
Appello della segretaria comunale durante l’incontro organizzato dai Radicali
Una analisi della crisi del centro sinistra in Italia e in Occidente con lo sguardo rivolto alle elezioni amministrative ferraresi e a quelle europee in programma il prossimo anno. È questo l’obiettivo dell’incontro organizzato dai Radicali Ferrara dal titolo ‘Il mondo della cultura parla alla politica’.
Un momento che, come spiega lo storico rappresentante Mario Zamorani, vuole essere “l’inizio di un percorso, che merita un approfondimento, verso le elezioni amministrative a Ferrara in una situazione nuova e molto complessa. In Occidente siamo di fronte ad un enorme e velocissimo cambiamento di paradigma, che è presente dappertutto, e questo impaurisce ed angoscia i cittadini. Noi dobbiamo provare a curare la loro angoscia e superarla per evitare che si trasformi in comportamenti non corretti”.
Tra il pubblico è presente anche la neo segretaria comunale dei dem Ilaria Baraldi che, chiamata in causa, interviene non risparmiando critiche anche alla azione del suo partito: “Un po’ il Pd deve pagare pegno e non ci si deve vergognare di dirlo quando ci si accorge di avere sbagliato. Dai dati forniti dall’Istat non dobbiamo nascondere che le politiche di questi anni su povertà e disuguaglianze non hanno prodotto i risultati che aspettavamo: non abbiamo usato gli strumenti adeguati”.
La consigliera comunale chiede quindi collaborazione in vista delle elezioni del prossimo anno. Il Pd è l’ultima questione in campo, ma se secondo voi questa città merita di rimanere una comunità, con tutte le difficoltà, abbiamo bisogno del vostro aiuto”. Peccato che in seguito la stessa abbia ripetutamente respinto le nostre proposte e anzi ci abbia pesantemente attaccato. Laicità e politica, cultura e politica: i grandi assenti.

13. Ottobre 2018 Candidatura Fusari, subito stroncata
Nell’ottobre 2018 abbiamo formalmente lanciato la candidatura di Roberta Fusari, che in seguito (novembre) accettò di candidarsi a sindaca. Subito interviene la segretaria comunale del Pd che afferma: «temo che non abbia attribuito il giusto significato alla parola cambiamento“, e «non è sicuramente quello che intendiamo quando parliamo di cambiamento e civismo». Ma qual era l’autorevolezza del Pd in materia di civismo? Boh. Già in quella fase enunciava tutta la sua contrarietà ad una possibile candidatura di Modonesi. Oggi sostengo che se al ballottaggio con Fabbri fosse andata Fusari (se sostenuta fin dall’inizio dal Pd) forse le cose sarebbero andate diversamente. Del resto tra primo e secondo turno so che erano in tanti a pensarlo. Forse avremmo vinto, e in caso di sconfitta di certo avremmo perso con minor margine.

14. Novembre 2018: non sosterremo mai Modonesi
A novembre 2018 nel corso di un incontro non riservato e in presenza di altre organizzazioni, incontro da lei organizzato, la segretaria comunale del Pd ci disse: non sosterremo mai Modonesi. Quando poi Modonesi divenne candidato ufficiale del Pd, è mia opinione, lì per coerenza ci dovevano essere le dimissioni di chi aveva pronunciato quelle parole. Non a sconfitta avvenuta, con la presenza in Consiglio comunale garantita.

15. Arci, marzo 2019
In questa data, del tutto incidentalmente nel corso di una conferenza stampa che parlava d’altro, ho sostenuto che non esiste solo la cultura dell’Arci. In particolare pensavo al fatto che per i giorni successivi avevamo invitato Pazzi ad una nostra iniziativa; lì avrebbe poi recitato alcune sue poesie.
La segretaria comunale del Pd mi ha aggredito sostenendo che la mia era “Retorica destrorsa e avulsa dalla realtà”. Ho replicato sostenendo che solo il pensiero unico è autoritario e destrorso. Ho osato nemmeno attaccare, ma solo parlare, di Arci e si è scatenata la caccia alle streghe; ero pronto per essere simbolicamente bruciato sul rogo per lesa maestà (a proposito di autoreferenzialità).
Poi interviene Maisto: “attacco sguaiato e ridicolo”. E avevo solo detto l’ovvio: non esiste solo la cultura dell’Arci.
Anche ricevetti una telefonata tutta ampiamente sopra le righe da parte di un’autorevole esponente di un importante associazione di categoria che mi ha detto che non sarebbe venuta come relatrice (come avevamo concordato) ad un incontro pubblico da noi organizzato pochi giorni dopo: ho ascoltato interdetto e senza replicare. E questo solo per avere nominato, non criticato, l’Arci (tra l’altro sono orgogliosamente iscritto Arcigay) fuori dai parametri dell’ortodossia.

16. Società con tratti pervasivi e con oligarchi
Proprio durante questa vicenda relativa all’Arci (intervento della Baraldi, dell’esponente di una autorevole associazione di categoria e di Maisto) ho vissuto con precisione cosa significa a Ferrara sviluppare considerazioni, sia pur blande, che vengono vissute come eretiche, antisistema, eterodosse, da miscredente rispetto a dogmi o tabù. Ho percepito per vari giorni una crescente macchia d’olio di isolamento creata attorno a me da collaudati sistemi e apparati di potere. Del resto in una società che per molti decenni non ha conosciuto neppure l’ipotesi di un ricambio inevitabilmente si consolidano aspetti di questo tenore, anche inconsciamente; senza vera volontà di colpire chi fa affermazioni ritenute eretiche, giusto per un profondo e ben introiettato conformismo del potere: tratti di società pervasiva (“Prendiamo atto che abbiamo tutelato più il sistema che il cittadino” si dice oggi). Potere che era stabilmente in mano a pochi oligarchi; penso al potere politico/partitico (autereferenzialità, scarsa o nulla propensione all’ascolto, specie all’ascolto del diverso) ma non posso non pensare ad esempio alla gestione della Holding. A mio parere in quegli ambiti si decide fra pochi oligarchi. All’inizio ho parlato bene di Tagliani e credo di non potere essere tacciato (anche se alcuni lo faranno) di essere uno sfasciacarrozze o un antisistema, ma tratti di società pervasiva, di società chiusa, e tratti di potere in mano a pochi oligarchi a mio avviso c’erano e anche si percepivano.

17. Cose diverse
Solo nell’ultimo comizio in piazza nell’ultimo giorno del ballottaggio ho sentito cose diverse da Modonesi. Intanto era presente autocritica (e non la solita stucchevole retorica dell’abbiamo fatto tutto bene, tutto va bene, tutti sono contenti) e poi c’erano indicazioni in forte controtendenza rispetto al passato in termini di metodo. Ma eravamo a tempo scaduto. Spero di trovare la registrazione di quelle parole, mai sentite prima in quella forma. Si dovrebbe ripartire da lì. E da un’autocritica un po’ più solida e argomentata.

18. Commenti ferraresi alla Direzione nazionale Pd
«Era necessario garantire una discontinuità rispetto al passato cercando un candidato possibilmente non espressione del gruppo dirigente stretto del Pd».
«Un’apertura vera, che ovviamente avrebbe comportato perdere una parte di sovranità, mi sono convinta facesse troppa paura. Sui candidati che comunque si è cercato d’individuare partiva la corsa a bruciarli, scattavano i veti: troppo di destra, troppo di sinistra, troppo indipendente.
Non abbiamo avuto coraggio, siamo stati supponenti».
Tutto questo è vero ma non basta enunciarlo a sconfitta avvenuta. Serve un’inversione di rotta, servono segnali potenti, fortissimi di cambiamento vero. Serve una pietra tombale sulla supponenza.

19. Quantità e qualità
La politica, in gran parte, la si fa con la quantità (in questo campo noi siamo davvero deficitari); ma la qualità ha la sua importanza. Con questo intervento ho raccontato i molti spunti che avevamo offerto, inascoltati quando non apertamente avversati, e che a mio avviso potevano impedire la sconfitta. Sarà sempre così? Aspettiamo il futuro, senza troppo speranze.

Ferrara, 22 giugno 2018

“Fortissimo”, la limpida prosa poetica di Matteo Bianchi

“Fortissimo intende essere un omaggio a Camillo Sbarbaro e al suo Pianissimo, a un approccio al magma poetico tanto controllato – per l’estremo rispetto nei confronti della lingua – quanto irrinunciabile e vacillante come una fiamma”.
Così esordisce l’ottimo poeta Matteo Bianchi ad una domanda circa la natura musicale del titolo della sua raccolta di poesie. E come non affidarsi alla sua stessa parola, ma ritengo che, al di là delle molteplici risonanze presenti nei testi, la poesia del nostro autore sia soprattutto uno svolgersi di una lotta con il vuoto, oltre ad un’ansia del vuoto e di vuoto : “Purtroppo non c’è barriera che tenga il vuoto, se non alla stregua del malessere: ognuno gli dà un nome, fa come può, come gli è capitato. I più fortunati riescono a immaginarlo con l’ultimo sorriso”. Si tratta come è evidente di una chiara confessione oltre che di una limpida prosa poetica che caratterizza una cospicua parte dell’opera. Quest’ultima figlia della grande poesia arcigna di Montale ed Eliot, de “La Terra desolata” e dei “cocci aguzzi di bottiglia”, de “un giorno andando in un’aria di vetro, arida, rivolgendomi…”. Ma è anche genesi del suo tempo scriteriato, antinomico, buffo, ironico, tragico, esiguo. Un tempo interrotto questo dell’epoca senza principio e senza principi, della fine dei grandi racconti, delle grandi ideologie. Una poesia al tempo stesso colta e popolare, stratificata e disarmata, una poesia della desertificazione contemporanea da intendesi in senso climatico quanto metaforico. Ci sono oasi in questo cammino desertificato e desertificante ove l’amore può finire e deve rifiorire. Codesto è infatti, a modo suo, un canzoniere d’amore, e l’amore più di ogni altro sentimento umano è aperto alla possibilità e all’impossibilità. Non a caso in calce il poeta dedica il testo a M. “per l’ennesima possibilità”. Ma la possibilità non può essere ennesima. Essa è una ed una soltanto. Dunque la natura ossimorica dell’amore e del libro di Matteo Bianchi abile giocoliere dell’equilibro svitato.
Però non si creda ; non si rimane illesi dopo aver “trafficato” con l’amore e con le poesie d’amore. E’ un tema davvero capace di stravolgere e mutare il poeta che lo affronta. Dopo l’amore non si può essere più quelli di prima. Affiorano nuovi e vecchi entusiasmi dilagano strane disillusioni : “Tu :/ “Se scrivessi una poesia/non cambierebbe qualcosa,/fingeresti solo di aver risolto”. Io : /”Ognuno ha la sua droga”. / (Il bluff della complessità)”. Il titolo di questo componimento non a caso offre un palese riferimento al Canzoniere del poeta Michele Mari, Cento poesie d’amore a Ladyhawke,. Non è affatto casuale per la drammaticità, il linguaggio ossimorico ed originale, l’incompiutezza e il senso di aver compiuto, il realismo, la nostalgia, la mancanza e l’assolutezza con cui Mari /Bianchi si confessa/no. Cuore messo a nudo?… mah si tratta non di una poesia ingenua quanto sentimentale per rifarsi alla celebre distinzione di Schiller. Potente e razionale riflessione sul desiderio e sulla figura/mito di Orfeo, quanto di Euridice : “Orfeo si è girato perché non ci credeva abbastanza – codardo – io sì” (…) “Io resto e resterò persino muto, se sarà necessario”. Esiziale.

Matteo Bianchi, Fortissimo, Minerva editore, 2019

L’eco della bici

Da: Fiab Ferrara
Newsletter di Fiab Ferrara – Amici della Bicicletta – giugno/luglio 2019
Bike Night. È Ferrara la città delle Biciclette
Fine settimana bellissimo il 14 e 15 giugno scorso, con la Bike Night Ferrara-Mare, 100 chilometri di fantastiche pedalate per oltre 1000 partecipanti a una delle più belle manifestazioni cicloturistiche in Italia, ideata dal nostro socio Simone Dovigo, instancabile e sempre presente.

Il “Listone” di piazza Trento Trieste è la location ideale per un appuntamento che sempre più assume le dimensioni di un vero festival della bici e del cicloturismo.

Da molti anni FIAB preme per un appuntamento a tema cicloturismo a Ferrara, forse questa è la direzione giusta.
FIAB e WWF, accordo per mobilità e cicloturismo
Per le associazioni locali, tante le occasioni e le opportunità di collaborazione.

FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e WWF Italia, hanno sottoscritto un “Protocollo di collaborazione per la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta”, con l’obiettivo di mettere in campo iniziative per lo studio e la promozione della mobilità su due ruote e delle necessarie infrastrutture, sia in ambito urbano sia nelle aree protette e/o ambientalmente sensibili.
L’intesa tra le due Onlus intende, inoltre, monitorare al meglio la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta, con particolare riferimento alle politiche urbane e di pianificazione territoriale e gli impatti con gli ecosistemi.
L’accordo è stato firmato oggi da Alessandro Tursi, presidente FIAB e Dante Caserta, vice presidente WWF Italia, a Pineto (TE) punto di arrivo della 9^ edizione della Biciclettata Adriatica, iniziativa organizzata congiuntamente ogni anno proprio da FIAB e WWF. “Il percorso della Biciclettata Adriatica di quest’anno– sottolinea Alessandro Tursi – attraversa una serie di territori che, ad eccezione di San Benedetto del Tronto, sono già entrati nella rete ComuniCiclabili, il progetto di FIAB che valuta e riconosce il grado di ciclabilità dei comuni italiani, con l’obiettivo di favorire lo scambio di buone pratiche anche in ambito e infrastrutturale”.
“La bicicletta è uno straordinario strumento per la tutela dell’ambiente”- aggiunge Dante Caserta. – “Utilizzare la bici negli spostamenti in città o nei viaggi è un modo semplice, ma efficace per dare tutti i giorni il nostro contributo concreto alla lotta ai cambiamenti climatici. Questa nuova alleanza FIAB-WWF aiuterà il lavoro che le due associazioni portano avanti da anni per garantire al nostro Paese aria più sana, città libere dal traffico e aree naturali fruibili correttamente”.
La collaborazione siglata oggi tra le due associazioni è il risultato di vedute comuni sulla fondamentale importanza di una sempre maggiore diffusione dell’uso della bicicletta in ogni ambito. FIAB e WWF, come si legge nel protocollo, riconoscono infatti che “il passaggio dalla mobilità basata sui combustibili fossili a quella incentrata sull’utilizzo dei mezzi elettrici risolve solo in minima parte le problematiche delle emissioni in atmosfera e non modifica le criticità derivanti dalla congestione urbana, dall’incidentalità, dall’occupazione di suolo pubblico, legate all’eccessivo numero di autoveicoli privati in circolazione”.
Tra i punti presi in considerazione nella stesura dell’accordo anche l’incoraggiamento che viene dalla “Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette” (107 siti in 13 Paesi) a scegliere di effettuare le visite a piedi, in bicicletta o a bordo di altri mezzi non inquinanti; e i risultati di alcuni studi che dimostrano la fattiva possibilità per le reti ciclabili di convivere e integrarsi con le reti ecologiche, permettendo la fruizione di territori sensibili con un mezzo non inquinante e di basso impatto ambientale.
Oltre alla completa condivisione delle rispettive informazioni su consumo di suolo, qualità dell’aria, qualità dell’ambiente urbano, Rete Natura 2000, mobilità nelle aree protette e pratiche nazionali ed estere per la promozione e lo sviluppo della mobilità ciclistica e del turismo in bicicletta, FIAB e WWF si impegnano fattivamente a collaborare sulla promozione di iniziative a livello nazionale e locale, a sviluppare una mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta all’interno delle aree naturali protette e in particolare nella Rete delle Oasi WWF, a collaborare con la rete ComuniCiclabili promuovendo sinergie con i comuni aderenti e con quelli dove sono presenti Oasi o altre strutture del WWF.

 

Da: Fiab Ferrara

Il geometra e l’architetto… Alan Fabbri presenta la sua Giunta

Sindaco, vicesindaco e otto assessori. La squadra di governo di Alan Fabbri ha preso corpo oggi alle 13, in una delle conferenze stampa più brevi della nostra storia municipale, poco più di una decina di minuti. Sala degli Arazzi piena ma pochi sorrisi, contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato dai rappresentanti di coloro che hanno appena vinto le elezioni, con uno storico cambio della guardia alla guida del Comune: volti tesi e sguardi accigliati, che si sono sciolti solo nel finale, per la foto di rito. Evidentemente le schermaglie per la composizione della squadra hanno lasciato qualche ematoma, ben visibile persino nelle espressioni dei designati, oltre che – naturalmente – dei trombati, rimasti fuori dalla porta non solo in senso metaforico: parecchi degli aspiranti, delusi, sono infatti mestamente confluiti nell’attiguo salone d’onore, per l’occasione ridotto ad anticamera dello scorno.

Dunque, i nomi.

Il sindaco Alan Fabbri (Lega) ha riservato a se stesso le deleghe alla Sanità, all’Agricoltura, agli Affari generali, alle Relazioni istituzionali e alla Comunicazione: “Competenze cruciali”, commenterà poi, a margine.

Vicesindaco è Nicola Lodi (Lega), il famigerato Naomo dai vivaci trascorsi, spesso alla ribalta delle cronache per le sue gesta. A lui sono state attribuite deleghe pesanti (Sicurezza e Mobilità), un incarico politicamente redditizio (Frazioni) e un cotillons (Protezione Civile).

Quel ruolo (da vice) era stato in qualche modo promesso (e atteso) dal felpato Andrea Maggi (Ferrara cambia), artefice, con la sua lista, del traghettamento di quasi seimila voti moderati sulla sponda leghista: un capolavoro politico, poiché la civica nata dal nulla è risultata terza – dopo Lega e Pd – nelle preferenze dei ferraresi ed è stata determinante per l’esito elettorale, poiché se il voto di quegli elettori (perlopiù centristi, espressione del ceto medio-alto) fosse andato a Modonesi gli averebbe permesso di pareggiare il conto…
All’assessore Maggi vanno Lavori Pubblici, Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana e Sport (forse in omaggio alla sua passione per il golf!): di estrazione accademica (per anni e sino al recente pensionamento è stato addetto alla comunicazione della nostra università), dovrà ora misurarsi con quel saper fare pratico che odora di bitume più che di antichi manoscritti o di moderni computer.

Al contrario, il geometra Marco Gulinelli (lista Forza Italia – Rinascimento), che di quegli ambienti – in quanto tecnico – ha pratica diretta, come ampiamente preannunciato ha ottenuto le deleghe a Cultura, Musei, Unesco, Monumenti Storici e Civiltà Ferrarese. Ma non avrà necessità di cercasi un insegnante per il doposcuola, poiché può confidare su un potente nume protettore: su di lui infatti si staglia l’ombra benevola di Vittorio Sgarbi, che in campagna elettorale gli ha tirato la volata e che ora potrà abilmente architettare e ispirare le strategie culturali di Ferrara. D’altronde il geometra se la cava brillantemente anche fra le righe e per questo ha conquistato pure i favori di Elisabetta, sorella di Vittorio e direttrice editoriale della lanciatissima ‘Nave di Teseo’, che a Gulinelli ha pubblicato “Il trapezista”, romanzo che narra vicenda e rimpianti di un brillante chirurgo e del suo sogno svanito di far vita circense. Vedremo, ora che per Gulinelli invece il sogno s’è fatto realtà, come il nostro geometra saprà destreggiarsi nei suoi voli pindarici.

Da ‘Bunden’, dove fino a ieri è stata assessore alle politiche sociali e abitative, arriva Cristina Coletti (Forza Italia – Rinascimento), consulente legale ed ex impiegata di Equitalia, fedelissima del sindaco Fabbri. A ‘Frara’ (prepariamoci, la toponomastica vernacolare al nuovo sindaco piace) avrà le medesime deleghe con contorno di Servizi Demografici e Stato Civile.

Dorota Kusiak (Lega), giovane pugile di origine polacca, insegnate in un nido per l’infanzia con laurea a Unife, che fra le sue passioni nella pagina Facebook indica “moda, cucina, salute e benessere”, avrà cura di Pubblica istruzione, Formazione e Pari opportunità.

Al giovane virgulto di casa Balboni (lui è Alessandro, esponente di Fratelli d’Italia e presidente di Azione universitaria; mentre il padre è l’avvocato Alberto, che fu senatore del Movimento sociale italiano), vanno Ambiente, Rapporti Unife, Progetti Europei, Tutela degli animali.

Il coordinatore provinciale di Forza Italia, Matteo Fornasini – anch’egli sovente accanto al Vittorio di Ro ferrarese – è stato nominato assessore a Bilancio, Partecipazioni, Commercio e Turismo, una delega che viene sganciata dalla cultura e (almeno apparentemente) ricondotta nell’alveo delle attività mercantili: può essere un indizio significativo della direzione di marcia…

Ad Angela Travagli (Ferrara cambia), commercialista e moglie del suo omologo Riccardo Bizzari (ora sindaco di Masi Torello), va la supervisione di Personale e Lavoro (ambiti dei quali ha certo competenza, almeno sul piano tecnico), nonché Attività Produttive, Patrimonio, Fiere e Mercati. Si tratta di vedere se alla conoscenza saprà coniugare la visione che dovrebbe essere propria del politico e del pubblico amministratore.

Infine, Micol Guerrini (Ferrara civica) che, per dirla ‘alla Cevoli’, ha ottenuto la delega ‘alle varie ed eventuali’, avrà cura di Politiche giovanili, Cooperazione internazionale, Palio e Servizi informatici. Battute a parte, per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani bisognerà seriamente ragionare in termini originali e lungimiranti. E lo sviluppo delle tecnologie informatiche è un presupposto al miglioramento della qualità dei servizi. Scopriremo se la Micol dei nostri giorni avrà la necessaria tenacia.

Fuori lista, non presente ma già designato per un ruolo fondamentale, direttore generale sarà Sandro Mazzatorta, avvocato, eletto senatore per la Lega nel 2008, sindaco di Chiavari dal 2004 al 2014 e ora consulente a Unife.

Teatro, musica e danze in piazza municipale

Da: C.P.I.A Ferrara

ITALIANO MA NON SOLO: TEATRO, MUSICA E DANZE IN PIAZZA MUNICIPALE

Venerdì 21 giugno dalle ore 18.00 alle ore 22.00 il Cpia torna in Piazza municipale con la propria festa – spettacolo.
L’incontro si propone infatti come una sorta talent show degli studenti, adulti e prevalentemente stranieri del Cpia.
L’obiettivo è quello di far conoscere le attività della scuola che forma non solo alla conoscenza dell’italiano ma è volta a stimolare anche la creatività nell’uso di altri linguaggi come quello teatrale.
Il primo intervento in piazza sarà infatti quello del Teatro-laboratorio di Massimiliano Piva con lo spettacolo “Il cielo è di tutti gli occhi” . Recitazione che ha alle spalle un lavoro sulla lingua e sull’importanza della comunicazione. Funzionale alla preparazione dello spettacolo è stato il laboratorio di scenografia che altri studenti della scuola hanno frequentato, presso Factory Grisù.
A seguire la proiezione del video sul laboratorio di canto realizzato dalla sede del Cpia ad Argenta sul testo popolare La Boje, di Massimiliamo Cranchi che racconta del moto contadino della fine dell’ ‘800 dal quale prese inizio l ‘emigrazione italiana  dalla regione Veneto verso le Americhe.
La serata vuole però offrire gratuitamente alla cittadinanza non solo un saggio delle proprie performance ma anche e soprattutto divertimento e allegria all’insegna della solidarietà e dell’inclusione che animano lo spirito della scuola.
Ospiti della serata saranno anche il Gruppo di ballo Jazz Studio Dance di Silvia Bottoni, il gruppo di percussionisti Combo, con musica africana, e l’ associazione DAR con i canti della tradizione popolare dell’Est Europa.
Per info sui dettagli tel.348/9750412

Da: C.P.I.A Ferrara

L’albero della libertà del castello Estense

Da: Organizzatori

Buongiorno , con la presente vi informiamo che la data di chiusura della mostra “L’ARBOREA METAFORA. L’Albero della Libertà del Castello Estense” è stata prorogata a domenica 18 agosto 2019. La mostra è visitabile dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, dal martedì alla domenica, al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara .

Da: Organizzatori

Presentazione del libro: prometto che ritorno

Da: Emergency – Gruppo di Ferrara

Proseguono gli appuntamenti culturali alla Biblioteca Popolare Giardino, Viale Cavour 183, alla base del Grattacielo.

Martedì 25 giugno alle ore 21.00 si terrà la presentazione del libro “Prometto che ritorno. Con Emergency in Africa e Afghanistan” di Roberto Maccaroni.

Roberto Maccaroni, infermiere, ha partecipato con Emergency a missioni in Sierra Leone, Libia, Repubblica Centrafricana e Afghanistan e collabora con la ong per diffondere una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani attraverso incontri nelle scuole e conferenze.

Dalla bruciante, contagiosa vitalità della Sierra Leone alla tragica quotidianità senza pace dell’Afghanistan, l’autore ci condurrà verso realtà lontane, sicuramente non facili, ma che non per questo meritano di essere ignorate.

Con l’autore dialogheranno i volontari di Emergency di Ferrara.

Da: Emergency – Gruppo di Ferrara

Mostra di pittura realizzata da Ruey Brodine

Da: Organizzatori

82 anni in mostra”

E’ stata inaugurata il 20 giugno la prima Mostra di pittura realizzata totalmente da Ruey Brodine, classe 1937, americana che vive a Ferrara all’interno del suo amato quartiere Gad da 50 anni.
Professoressa di inglese all’Università di Bologna e Forlì, in pensione, predilige l’acquarello di scuola steineriana (maestri: Maria Pia Tonioli, Donald Hall e altri).
Circa 150 persone hanno partecipato al Vernissage al Factory Grisù, allietato dalle musiche vivaci del gruppo Klezmer Akordyan. Entusiasmo per gli splendidi acquerelli dai vivissimi bagliori, che portano alla luce un mondo fatto di “pensieri a colori”, titolo azzeccato della Mostra.
“Cosa si prova ad essere protagonista di una Mostra di pittura a 82 anni?” è stato chiesto alla attivissima artista. “ Gioia inaspettata! avevo centinaia di cartoncini sparsi per tutta la casa, mai avrei immaginato che si sarebbero trasformati in un’ esposizione così bella, mi sento ringiovanita di 20 anni”. Sorride felice ed emozionata Ruye, mentre parla col suo inconfondibile accento yankee e riceve le congratulazioni di decine di persone sconosciute.
La mostra si concluderà il 29 giugno alle 18 con improvvisazioni musicali del giovane musicista Mirko Lancerotto e  la partecipazione della scuola di tango TangoTe. La cittadinanza è invitata.

Da: Organizzatori

Festa del pane

Da: Coldiretti

COLDIRETTI: AL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA DI FERRARA

IN VIA MONTEBELLO 43 LA FESTA DEL GRANO E DELLA FARINA

Dalle 8.30 alle 15.00 il mercato dei produttori di Campagna Amica Ferrara si arricchisce con le iniziative per la “festa del grano e della farina” in coincidenza con l’inizio della raccolta del grano nelle nostre campagne. Laboratori, mostra delle farine, attrezzi, diverse varietà di grano e sfida per il titolo di sfoglina del mercato.

Il grano è uno dei vegetali che ha segnato la storia dell’umanità, affermando insieme agli altri cereali la nascita stessa dell’agricoltura millenni fa.

Ancora oggi è alla base della nostra alimentazione, sia nel pane, che nella pasta che in altre preparazioni, ed in coincidenza con l’inizio delle operazioni di trebbiatura nei nelle nostre campagne, Campagna Amica vi invita alla Festa che abbiamo preparato all’interno del mercato coperto di Via Montebello, 43 a Ferrara per conoscere più da vicino questa pianta ed i suoi frutti.

Saranno esposti attrezzi antichi per la raccolta e lavorazione del grano, diverse varietà coltivate nel nostro territorio e le diverse tipologie di farine che si possono ottenere.

Spazio al pane, in particolare alla coppia ferrarese, di cui racconteremo storia ed usi nella cucina ferrarese, ed alla pasta con preparazione in diretta della “sfoglia” al termine della quale proclamare “la sfoglina” del mercato cui andrà un ricco premio.

Non mancherà un corner con ricette ed abbinamento dei vini del territorio.

Oltre naturalmente alla presenza dei produttori con verdure e frutta fresca e trasformata, aglio, riso, salumi, carni, formaggi, vino, piante e fiori, pane, miele ed altre prelibatezze tutte da scoprire.

Il mercato è aperto martedì, giovedì e sabato mattina, dalle 8.30 alle 15.00.

Da: Coldiretti

blocco-traffico

Lavori dal 24 giugno

Da: Ufficio Stampa Ferrara

VIALE BORGATTI, IN PROSSIMITA’ DEL CANALE DI BURANA
LAVORI DAL 24 GIUGNO E TRAFFICO A SENSO ALTERNATO PER LA SOSTITUZIONE DI UN TRATTO DELLA CONDOTTA DEL GAS

BONDENO (FERRARA), 21-06-2019.
Cominceranno lunedì 24 giugno e si concluderanno approssimativamente in una quindicina di giorni i lavori necessari alla sostituzione di una parte della rete del gas, in viale Borgatti. Un cantiere a cura della ditta InRete Distribuzione Energia Spa, che verrà allestito in prossimità del canale di Burana, nei pressi dell’intersezione con via Virgiliana. La Polizia municipale dell’Alto Ferrarese ha diramato una serie di provvedimenti che disciplineranno la circolazione stradale per le circa due settimane di durata del cantiere. Innanzitutto, il passaggio sulla via avverrà a senso unico alternato, con un limite di velocità diminuito a 30 chilometri l’ora, allo scopo di mettere in sicurezza sia gli operai al lavoro, che gli stessi utenti della strada. In prossimità del cantiere verrà istituito un divieto di sorpasso ed anche un divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli che dovessero contravvenire alle indicazioni stradali. Il senso unico alternato sarà regolato da movieri, mentre verranno indicate sia le variazioni introdotte che le segnalazioni riferite alla presenza del cantiere e ad eventuali ingombri sulla carreggiata. La Polizia municipale avverte di usare prudenza viste le variazioni intervenute nella circolazione.

Da: Ufficio Stampa Ferrara

Saggi Ariosteschi

Da: Ufficio Stampa Ferrara

BONDENO (FERRARA), 21-06-’19.
Domenica 23 giugno, al museo archeologico “G. Ferraresi” di Stellata verrà presentato (alle ore 17) il libro “Saggi Ariosteschi: i primi 500 anni dell’Orlando furioso”. Il libro curato da Daniele Biancardi raccoglie gli atti del convegno dal titolo: “Ariosto e il suo tempo”, tenutosi a Bondeno il 18 giugno 2016. Un convegno durante il quale furono presentate le ricerche e le riflessioni di una serie di studiosi sui primi 500 anni dell’Orlando Furioso. A questa pubblicazione ha contribuito anche il professor Marco Dorigatti, che insegna letteratura italiana all’Università di Oxford, e rappresenta forse il più grande esperto mondiale dell’Ariosto. La pubblicazione è inoltre impreziosita da una numerosa selezione di illustrazioni a colori. Interverranno all’incontro di Stellata: Daniele Biancardi e Micol Boschetti, per un appuntamento patrocinato dal Comune di Bondeno, del Gruppo Archeologico di Bondeno e dell’Associazione Bondeno Cultura.

Da: Ufficio Stampa Ferrara

Ferrara Off: una sola condizione

Da: Organizzatori
La rassegna  Growing Off – per un teatro che cresce si conclude sabato 22 e domenica 23 alle ore 21,30 con lo spettacolo Una sola condizione, per la regia di Roberta Pazi.
Una sola condizione è nato dall’urgenza di parlare del lavoro come dimensione umana e percorribile, lontana dallo smembramento che se ne fa oggi, è frutto di un percorso che Roberta Pazi ha strutturato insieme agli attori: partendo dalle proprie esperienze di lavoro, arricchendosi delle notizie di attualità e parlando con alcuni esponenti interni ai sindacati che hanno stimolato la riflessione i personaggi e le storie si sono via via formati per la scena.
Il lavoro in quest’epoca ci definisce come individui agli occhi degli altri, giusto o sbagliato che sia, eppure viviamo in una precarietà costante. Quale che sia il mestiere che facciamo, ci viene richiesta, sempre più spesso, una cura “personale” nel lavoro, senza il riconoscimento del valore umano, di quell’impegno: siamo sempre, e tutti, sostituibili.
Nella nostra epoca “lotta di classe” sembra parola sorpassata, eppure la crisi ci ha tolto in modo massiccio diritti che ci sembravano acquisiti.
Una sola condizione racconta di un gruppo di lavoratori come tanti, che si trova a dover prendere una decisione. Come reagiranno? Riusciranno a fare fronte comune o si adatteranno alle richieste di questo mercato che punta solo a mantenere se stesso?
Lo spettacolo è dedicato ad Alberto Pazi, Cavaliere del Lavoro, scomparso recentemente.
sul palco Francesca Bonotto, Riccardo Bucci, Flavio Caroli, Carolina Conti, Marina Degano, Gianluca Fabbri, Camilla Gori, Marcello Merlanti, Marco Trippa.

Da: Organizzatori

Disagi per le aziende agricole

Da: Organizzatori

CONFAGRICOLTURA FERRARA: DISAGI PER LE AZIENDE AGRICOLE DALLA CHIUSURA DEL PASSAGGIO A LIVELLO DI BIVIO MEDELANA
“Sulla chiusura dei passaggi a livello da parte di Fer siamo assolutamente d’accordo con quanto affermato dal Sindaco di Fiscaglia Fabio Tosi”. Lo afferma Paolo Cavalcoli, direttore di Confagricoltura Ferrara, che prosegue “Abbiamo appreso dalla stampa della chiusura del passaggio a livello posto in località Medelana e del fatto che l’intervento era già programmato da tempo in quanto concordato con le amministrazioni comunali competenti; diversi agricoltori conducono terreni con accesso dalla via Matrana, posta in confine tra i Comuni di Ostellato e Ferrara i quali, improvvisamente e senza nessuna comunicazione, si sono visti sbarrare il passaggio a livello della linea ferroviaria Ferrara-Codigoro che intercetta la suddetta strada, rendendola impercorribile in direzione Migliarino partendo dall’abitato di Bivio Medelana. Ciò rende di fatto impossibile recarsi su diversi fondi se non a costo di gravi e pericolosi spostamenti sulla viabilità alternativa esistente, con conseguente necessità di adeguamenti aziendali onerosi. Questa decisione, presa senza nessun coinvolgimento degli interessati – conclude il direttore di Confagricoltura Ferrara – ci ha molto sorpreso, anche perché non ci risulta siano state previste opere di mitigazione circa l’impatto sulle attività poste lungo il tracciato stradale e sugli abitanti di quella zona. Per queste ragioni chiediamo che venga rivista tale decisione, anche al fine di garantire la continuità gestionale delle imprese agricole”.

Da: Organizzatori

I DIALOGHI DELLA VAGINA
A DUE PIAZZE – Lapsus rivelatori e sguardi complici: due lettori si confessano

Situazioni in bilico in cui scegliere se cogliere o abbandonare, carpire uno sguardo o tirare dritto, rivolgere una domanda o tacere. I lettori rispondono a Riccarda e Nickname.

Le verità indigeste…

Cara Riccarda, caro Nickname,
eravamo a cena io e lui, mi raccontava di un suo recente viaggio che credevo avesse fatto da solo e invece gli è scappato un verbo al plurale, smozzicato, quasi ritirato mentre lo diceva.
Ho fatto finta di niente, ho preferito passare per scema perché non sono stata capace, in quel momento, di approfondire o anche solo alzarmi e andare via, ma non sono stata neanche capace di dimenticare di averlo sentito.
Dopo qualche mese, sono stata pronta per difendermi dalle mezze verità e abbandonare quel tavolo.
M.

Cara M.,
a volte scegliamo di rimanere a un banchetto fino a provare nausea. Se fossimo capaci di abbandonare subito, al primo segno di disgusto, non conosceremmo quella sensazione di saturazione, che è poi quella decisiva. A noi donne, generalmente, piace proprio essere ultra convinte (e nauseate) prima di alzarci e andare via.
Puoi stare sicura che un uomo così non ti farà più gola.
Riccarda

Cara M.,
i lapsus degli uomini sono celebri. Non abbiamo memoria, siamo stronzi senza premeditazione.
Nickname

Galeotto fu il concerto!

Cara Riccarda, caro Nickname,
capita di incrociare lo sguardo con una sconosciuta, ma subito si fugge, specialmente se si è folla su un prato in attesa di un concerto, se lei ha lo sguardo più dolce del mondo, se tu sei con un amico e anche lei è in compagnia. Capita di incrociarlo di nuovo, quello sguardo, e magari, dopo un altro incrocio, di soffermarsi un istante di troppo, l’uno che guarda negli occhi dell’altro. Quell’istante che fa strappare a lei un lieve sorriso e a te lo stesso, e non hai proprio idea di che cosa sia quel sorriso, lanciato da una ragazza con lo sguardo più dolce del mondo, che come te aspetta l’inizio di un concerto sul prato. Capita che la musica inizi, tutti comincino a ballare e, per caso, per fatalità, o per volontà, lei si trovi a ballare proprio davanti a te, mentre il suo compagno è qualche metro più avanti. Si sa come vanno i concerti, tra uno spintone della folla e le braccia alzate al cielo per un assolo di chitarra, siete schiacciati l’uno contro l’altro. Capita che la testa inizia a girarti, vorresti dirle qualcosa, ma il volume è troppo alto, non sentirebbe mai, e poi c’è lui, non sai chi sia. Capita che le sfiori il collo con la mano e lei si lasci andare, appoggiandosi per un attimo a te. Mescolati alla calca, tu hai perso il tuo amico, nemmeno il suo lo vedi più. Capita che l’unica cosa che ti viene disperatamente in mente, è che in tasca hai un biglietto da visita, le prendi la mano e glielo passi. Il concerto finisce, gli sguardi si incrociano ma ora sono complici e quando si allontanano, tu col tuo amico e lei col suo, sono come vecchi amici che si salutano. Capita che un mese dopo, suoni il telefono dell’ufficio, tu rispondi e dall’altra parte “Ciao, sono la ragazza del concerto di Pino Daniele”.
Luigi

Caro Luigi,
“Abbracciami perché mentre parlavi
Ti guardavo le mani
Abbracciami perché sono sicuro
Che in un’altra vita mi amavi
Abbracciami anima sincera
Abbracciami questa sera
Per questo strano bisogno
Anch’io mi vergogno
Che male c’è
Che c’è di male”
Pino Daniele

Caro Luigi,
secondo me Riccarda potrebbe contattarti in privato per avvicendarmi con te. Hai della stoffa. Salutaci la ragazza del concerto.
Nickname

I Dialoghi della vagina vanno in vacanza, ci rivediamo venerdì 6 settembre con nuove storie e scambi A due piazze.

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com

L’Urban Center e le associazioni ferraresi in attesa delle mosse di Alan Fabbri

La prima cosa che mi ha colpito di Ferrara, quando vi approdai nel 2008, è stata l’attivismo cittadino, la presenza sul territorio di un sistema diffuso di associazionismo. Basta guardarsi attorno e si scopre l’esistenza di un Gruppo che si occupa di migliorare la qualità della vita cittadina.
Dai Gruppi di Acquisto Solidali (Gas) agli orti condivisi, dalle esperienze del cohousing a quelle del riciclo, fino a quella del Gruppo Economia con il quale collaboro da circa sette anni e con cui abbiamo realizzato proposte di legge (Certificati di Credito Fiscale, Bot fiscali e Banca Pubblica), centinaia di incontri e migliaia di riunioni didattiche aperte al pubblico e molto partecipate. E poi spettacoli teatrali e interventi nelle scuole, dalle medie ai licei, e confronti con esperti di economia. La scoperta di realtà come la Comunità Emmaus e la possibilità di diffondere informazione sui temi dell’accoglienza e della libera circolazione (Libera circolazione: follia o necessità?) hanno accresciuto la qualità della nostra azione. E Moneta Positiva, con il conseguente approfondimento sul funzionamento delle banche, nasce a Ferrara e vede tre memorabili rappresentazioni di teatro civile in Sala Estense.
Mi piace ricordare che nel 2013 abbiamo organizzato un incontro con l’economista Warren Mosler e il giornalista Paolo Barnard all’Apollo. Sala piena e maxi schermo nella piazzetta antistante per un pubblico di circa 700 persone. Si parlava di mmt, una teoria economica che oggi finalmente sta trovando il suo giusto spazio mediatico, in particolare negli Stati Uniti.
Nel 2014 la Regione Emilia Romagna licenzia un provvedimento molto interessante, il numero 19 “Norme per la promozione e il sostegno dell’economia solidale”. E a Ferrara ci siamo attivati, abbiamo provato a costituire un Dipartimento dell’Economia Solidale mentre il Comune assegnava all’assessore Vaccari la delega per l’Economia Solidale. Ma non ci siamo riusciti.
Come Gruppo economia abbiamo provato a lanciare una moneta complementare a cui attualmente sono iscritti circa 80 cittadini. Lo abbiamo fatto a scopo didattico, per far comprendere i meccanismi della creazione della moneta e abbiamo cercato di coinvolgere nel progetto il Comune. Ma forse i tempi non erano maturi.
Ma grazie a questa idea abbiamo potuto pagare pulizia di strade e incentivare diverse attività tra le quali il tentativo di riportare a Ferrara il macaone, una farfalla bellissima ma quasi scomparsa dalle città a causa dell’inquinamento. E questo per dimostrare che anche la bellezza può creare e sostenere una moneta complementare (GRUPPO ECONOMIA Può una farfalla ricostruire una comunità di cittadini? A Ferrara sì, perché la bellezza viene prima dei soldi). Qui ci ha messo lo zampino il troppo caldo e solo pochissime larve si sono trasformate in farfalla. Un po’ la metafora della vita, tanti tentativi per un numero limitato di successi.
Ma intanto abbiamo approfondito i nostri contatti con altre associazioni e altre realtà ferraresi e, soprattutto, iniziato la nostra collaborazione con l’Urban Center.
L’Urban Center è un progetto essenziale per questa città perché cerca di fare quello che a noi cittadini e associati a vario titolo non siamo riusciti a fare. Lo fa da una posizione privilegiata che è quella istituzionale e cerca di dare coordinamento alle tante associazioni, visibilità e spazi per incontrarsi. E gli spazi sono uno dei crucci più grandi per il nostro piccolo mondo di persone che cercano di fare qualcosa di buono per la società volendo comunque rimanere piccoli e anonimi.
Io stesso ho avuto modo di criticare il percorso dell’Urban Center e la timidezza nell’approccio risolutivo delle problematiche delle associazioni, in particolare di quelle non strutturate e particolarmente spontanee. E ho anche criticato per la lentezza nella ricerca delle soluzioni, ma sono cosciente che la presenza delle istituzioni in queste attività sia fondamentale. Certezza nata dall’esperienza e dai tanti fallimenti dovuti proprio alla spontaneità del mondo associazionistico.
Non sto dicendo che immagino un futuro di associazioni eterodirette, ma che ogni tipo di associazionismo ha bisogno della partecipazione attiva delle istituzioni per trovare un suo spazio e un coordinamento con gli altri movimenti spontanei.
Il Comune deve intervenire per raccogliere le esigenze e saperle coordinare, essere presente per risolvere problematiche che il cittadino, da solo, non può risolvere. Creare gli spazi e concederli senza se e senza ma, senza interferire ma fornendo ciò che al cittadino manca. Rete, sale, personale addetto che ti permetta l’uso senza doverti sobbarcare la spesa dei corsi antincendio e primo soccorso. Questioni pratiche che a volte bloccano le buone intenzioni.
Insomma un Comune presente e fattivo che però sappia stare al posto suo, senza tentativi di ingerenze inopportune.
Che fine farà l’Urban Center nell’era Fabbri? Nell’era in cui prenderanno il comando anche persone che non hanno mai avuto “tessere” di associazioni o hanno partecipato a quelle noiosissime riunioni in cui anche il meno titolato ha diritto di parola? E che fine faranno le due operatrici comunali – il cui incarico è appena scaduto – che per anni hanno studiato e sostenuto attivamente il percorso di realizzazione della struttura di partecipazione, attivissime nel promuovere e coordinare esperienze locali di cittadinanza attiva, mutuale e dal basso, che hanno rappresentato per lungo tempo le esigenze delle associazioni all’Amministrazione comunale?
Abbiamo un nuovo sindaco ma non abbiamo ancora chiaro, giustamente, le scelte che Alan Fabbri farà. Non abbiamo ancora chiaro chi farà parte della squadra di governo. I vari partiti si stanno posizionando. Quelli della maggioranza stanno chiedendo incarichi che delineeranno le scelte future e quelli dell’opposizione stanno provando a serrare le fila.
La sinistra si lecca le ferite e cerca di riprendersi dalla batosta, il M5s non ha ancora compreso bene cosa fare dei suoi circa 5.000 voti mentre strizza l’occhio a Fabbri seguendo la strada nazionale.
Tanti, come me, non si limiteranno a scrivere articoli ma continueranno il loro percorso sia se la nuova amministrazione terrà fede agli impegni presi anche con il Gruppo Economia che rappresento, ma anche se non lo farà. Perché il nostro impegno è per la società non per qualcuno o per qualcosa in particolare. E l’impegno si vede negli anni, non nei mesi e neppure nelle settimane e oggi molti nomi nuovi sono troppo nuovi per essere credibili. Speriamo che il Sindaco dei prossimi cinque anni sappia operare le considerazioni giuste e che mantenga quella capacità “di lavorare 16 ore al giorno”, come si vocifera. Lo speriamo per le associazioni e per la città.
Che non è stata governata così male come viene raccontata dalle ex opposizioni (oggi maggioranza), ammettiamolo. Chi non è nato a Ferrara e ha vissuto anche altrove comprende meglio che l’Emilia Romagna e le sue città rappresentano un faro per tante realtà meno fortunate. Ma era il momento di un cambio, perché l’alternanza è il sale della democrazia. Serve per dare l’opportunità a tutti di confrontarsi con le scelte, per evitare la costituzione delle caste e sganciarsi da un passato di privilegi che tutti vorremmo rimanesse passato. Serve a chi ha già governato a lungo (oltre 70 anni) per fare autocritica, migliorarsi e ripartire.
E fra cinque anni saremo tutti più vecchi e, si spera, più saggi. Con un vantaggio in più: avremo smesso di favoleggiare e visto dal vero come governa a Ferrara la Lega.

Stefano Bargi (lega) : crisi commercio

Da: Lega Nord Emilia Romagna
STEFANO BARGI (LEGA): “CRISI COMMERCIO: PER IL RILANCIO LAVORARE SUL POTERE D’ACQUISTO”

“Quelli forniti da Confesercenti sono dati che fotografano una situazione allarmante sia a Modena che in tutta la Regione. Per la grave crisi in atto che colpisce tutte le realtà produttive, e in particolare il commercio, non si può più parlare esclusivamente di piccoli interventi mirati ad una lieve detassazione o di accorgimenti specifici che tentano rianimare questo o quel settore. La crisi è sistemica: bisogna cambiare prospettiva e puntare sul potere d’acquisto. Serve una proposta complessiva che prenda le mosse da questo principio: per rilanciare i consumi i cittadini devono poter spendere”.
Così Stefano Bargi, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna interviene sui dati diffusi dall’associazione di categoria secondo i quali, per esempio, meno del 50% delle imprese sopravvive al terzo anno di vita.
“Oggi in Italia le persone non hanno sufficienti soldi in tasca ed è questa la principale causa delle difficoltà che decimano le nostre imprese e non lasciano spazio agli esercizi commerciali”, spiega Bargi. “Si tratta di una crisi che è diventata strutturale dovuta alle politiche di austerità volute e imposte dal Pd e dalla sinistra per anni”, una situazione “a cui stanno cercando di fare fronte al governo, con le manovre e le resistenze alle pressioni europee”. Secondo Bargi, però, la vera soluzione “sta solo in un aumento del potere d’acquisto che rimetta i cittadini in grado di poter spendere”. Chi lavora “deve avere salari e stipendi congrui”, aggiunge il capogruppo e “una delle idee che avevamo già lanciato è quella di regionalizzare il contratto di lavoro con un salario a scaglioni legato al Pil regionale, secondo il principio per cui dove di produce di più bisogna guadagnare anche di più”.
Complessivamente “gli interventi da mettere in atto sono diversi e tutti possono contribuire a migliorare la situazione” aggiunge il capogruppo “dalla limitazione dei grandi centri commerciali in favore della nascita e della crescita del piccolo commercio, fino alla detassazione per abbassare i prezzi dei prodotti”, conclude. “Ma fondamentalmente, per dirla in parole semplici, è necessario che nelle tasche della gente giri moneta e gli interventi economici devono essere mirati a questo obiettivo”.

Da: Lega Nord Emilia Romagna

Sex in the City

Da: Organizzatori
Sabato 22 Giugno ore 21.00
Sex in the City
Itinerario a piedi nella storia della sessualità attraverso il centro storico medieovale e rinascimentale di Ferrara. L’originale Passeggiata Culturale conduce i partecipanti alla scoperta della più erotica delle città dell’Emilia Romagna attraverso il centro storico medioevale e rinascimentale. Incontreremo delitti passionali, amori travolgenti, malattie a trasmissione sessuale, poesia romantica e bordelli nelle parole di Ludovico Ariosto, Lord Byron, Vincenzo Monti, Giorgio Bassani e Guido Piovene.

Appuntamento e partenza alle ore 21.00 presso la libreria Eccelibro in via Saraceno 32. Partecipazione rigorosamente ad offerta libera!

Da: Organizzatori

Trame di dame

Da: Organizzatori

Trame di Dame
Sabato 22 Giugno ore 16.45 dalla Palazzina di Marfisa d’Este in Corso Giovecca 170
Un itinerario classico e stupefacente all’interno di un Rinascimento pressochè integro nel quale scoprire i luoghi della vita di Lucrezia Borgia e delle nipoti Marfisa e Bradamante, della nuora Renata di Francia moglie del Duca Ercole II e protettrice dei protestanti a Ferrara. Entreremo nelle ben conservate Palazzina di San Silvestro (o di Marfisa), in Palazzo Bonacossi e nella Casa dei Romei. Appuntamento e partenza alle ore 16.45 presso la Palazzina di Marfisa d’Este in Corso Giovecca 170. Partecipazione: adulti euro 7, studenti euro 5, minori anni 14 gratis.

Da: Organizzatori

Cna Ferrara a convegno

Da: Cna Ferrara

Turismo e affitti brevi: Cna Ferrara a convegno

“Il mercato del turismo sta cambiando profondamente, e i segnali di questo cambiamento si vedono anche a Ferrara”

Dario Guidi, imprenditore di Comacchio e Presidente di Cna Ferrara Turismo e Commercio, spiega così le ragioni per cui l’associazione ha deciso di affrontare con un convegno – mercoledì 19 giugno – il tema degli affitti brevi, uno dei canali in crescita della ricettività extra alberghiera. “Nel 2018 a Ferrara città – prosegue Guidi – si sono registrati 122mila pernottamenti in strutture ricettive extra alberghiere; se si considera tutto il territorio provinciale, i pernottamenti in più sono stati due milioni e duecentomila”.

Il convegno “Ferrara e turismo. Affitti brevi tra ospitalità e regole è stato organizzato da Cna Ferrara insieme a Clean BnB, società che si occupa proprio della gestione degli affitti brevi, e Hospitality News, portale internet dedicato al settore della ricettività.

Il convegno si è aperto con un indirizzo di saluto del sindaco di Ferrara Alan Fabbri, che ha confermato una serie di obiettivi del prossimo quinquennio: “Nella nostra azione di promozione e marketing intendiamo coinvolgere tutte le forze in campo, e l’intera provincia, dal Delta all’Alto ferrarese. Credo molto nella collaborazione tra pubblico e privato in campo economico, e il turismo di certo ha una grande rilevanza economica per Ferrara. Per questo considero positivamente l’iniziativa di Cna”

“Il progetto Cna Hosting – ha spiegato la responsabile di Cna Turismo e Commercio Linda Veronese – si propone di dare rappresentanza, formazione e servizi al mondo della ricettività extra alberghiera”.

Ferrara sembra essere una realtà promettente per quanto riguarda gli affitti brevi: lo ha testimoniato testimonia Francesco Zorgno, fondatore e presidente di Clean BnB. “Questa città è partita un po’ in ritardo nell’offerta di alloggi in affitto breve, ma si sta già posizionando su una fascia di qualità elevata e cresce al ritmo del 25% annuo”.

Concludendo il convegno, il Presidente provinciale di Cna Ferrara Davide Bellotti ha risposto alle parole del sindaco: “incentivare e valorizzare il sistema degli affitti brevi e della ricettività extra alberghiera significa ampliare la platea degli operatori economici interessati al settore – ha spiegato Bellotti – Questo è un primo risultato importante: a noi sta il compito di gestire questa offerta innovativa e inserirla nel contesto territoriale ferrarese, facendo sì che contribuisca alla qualità complessiva del sistema”.

Da: Cna Ferrara

Antonioni950 e archeologia urbana

Da: Organizzatori

Antonioni950 e archeologia urbana

Il 22 e il 23 giugno 2019, dalle 11 alle 18, con accesso da c.so Biagio Rossetti 4 e Ercole I d’Este 25a, apertura straordinaria del laboratorio nel Quadrivio dei Diamanti. Ingresso libero.
A conclusione dell’alternanza scuola-lavoro tra Liceo Ariosto e Archè Associazione Culturale Nereo Alfieri riapriamo l’area verde del Laboratorio Didattico di Archeologia Urbana, situato nel quadrante nord ovest del quadrivio dei Diamanti, con due percorsi di visita, frutto del lavoro degli stagisti Fabiola Digiacomo, Ludovico Nanetti e Benedetta Paltrinieri, coordinati dalla tutor Silvana Onofri e da alcuni soci di Arch’è.
Il primo percorso di archeologia urbana, ha avuto come scopo quello di liberare quello che resta del Parco progettato dall’architetto Carlo Melograni negli anni ’70, su parte del cortile d’onore e sui giardini del Palazzo di Francesco da Castello, ora Laboratorio didattico, e che e stato in parte nascosto dallo sviluppo selvaggio della vegetazione spontanea e danneggiato dal terremoto del 2012.
Il secondo percorso ri-propone la mostra “Antonioni950” realizzata nel 2013 per la Porta degli Angeli e per lo spazio espositivo del Liceo e ora esposta, con un nuovo allestimento, accanto alle creste murarie del Granaio Pubblico, demolito nel 1972.
Una curiosità: alcune sequenze del film di Antonioni “Cronaca di un amore” del 1950, sono stato girate nella vecchia sede del Liceo di via Borgoleoni, dentro al palazzo detto Prosperi – Sacrati e nel Quadrivio dei Diamanti.
Si ringrazia il Liceo Ariostp per aver concesso la mostra.

Da: Organizzatori

La notte rosa accende Ferrara e Comacchio

Da: Organizzatori
La Notte Rosa accende Ferrara e Comacchio

Dal 4 al 7 luglio 2019 musica, spettacoli, escursioni nel Parco del Delta del Po e visite guidate straordinarie nel Castello Estense per il Capodanno dell’estate. A Comacchio (FE) c’è il concerto di Baby K.

Centinaia di eventi, tra musica, visite guidate, escursioni, enogastronomia e fuochi d’artificio dipingono di rosa tutta la costa – da Comacchio fino a Cattolica – per festeggiare il Capodanno dell’estate, la Notte Rosa 2019, che venerdì 5 luglio 2019 coinvolgerà Comacchio, i suoi 7 Lidi e il centro storico di Ferrara in un vortice di appuntamenti speciali, da vivere con Visit Comacchio e Visit Ferrara.

A Comacchio e sui Lidi, Baby K è la regina della Notte Rosa

La protagonista della Notte Rosa di Comacchio (FE) e delle sue spiagge dorate è la rapper più amata d’Italia: Baby K. La cantante che con il brano Roma-Bangkok ha vinto 9 dischi di platino, ottenendo oltre 226 milioni di visualizzazioni su YouTube e che l’anno scorso ha spopolato con la hit estiva “Da Zero a Cento”, terrà il suo concerto live alle 22.00 in Piazza Italia, al Lido delle Nazioni. Ma gli eventi della Notte Rosa sul mare della Provincia ferrarese cominceranno già giovedì 4 luglio e coinvolgeranno tutto il weekend, fino a domenica 7 luglio.

Concerti, brass band, mercatini animeranno le serate tra i Lidi a partire dal tramonto, mentre Ponte dei Trepponti di Comacchio sarà tutto illuminato di rosa, per fare da scenografia a racconti, musica ed esperienze. Il Museo Delta Antico si potrà visitare anche in notturna, prenotando le visite guidate serali. Aperta fino all’1.00 anche la Casa Museo Remo Brindisi al Lido di Spina.

Il 5 e il 6 luglio, dalle 18.00, si potrà partecipare alle escursioni in rosa alle Saline di Comacchio, luogo suggestivo anche del concerto dei Rabalà Ceramic, che venerdì daranno vita ad uno spettacolo di percussioni a ceramica. Invece, sabato mattina alle 5.00, si potrà ammirare la natura che si risveglia partecipando alla passeggiata guidata all’alba nelle Valli di Argenta, lungo un percorso di 8 km che si snoda nel cuore del Parco del Delta del Po, e poi praticando rilassanti esercizi di yoga presso il Museo delle Valli, per terminare con una colazione in rosa, a base di prodotti tipici.

Il Lido di Volano per la Notte Rosa sarà una fiaba, con lo spettacolo dei Muffins in “Il genio e la lampada magica”, mentre al Lido di Spina risuonerà la musica anni ’60. A Porto Garibaldi si terrà il mercatino serale e dal suo porto canale partiranno le motonavi per escursioni al tramonto, con cena a bordo, per poi godere a mezzanotte dello show pirotecnico sul mare. Le escursioni in motonave si terranno anche di sabato, quando i momenti di punta saranno la grande festa di Italyamo, il tour estivo di Radio Company con i successi di sempre tutti da ballare, mixati dal dj Antonello Cerri e dal vocalist Daniele Belli al Lido delle Nazioni e il concerto dei Joyce and the Jammers a Comacchio. Non mancherà la musica italiana al Lido degli Scacchi e i suoni dell’AMF Brass Band, ensemble di 30 elementi, al Lido di Spina. Domenica 7 luglio, da non perdere il concerto all’alba sul mare dei Rabalà Ceramic.

Il Castello Estense di Ferrara è il cuore della Notte Rosa Revolution

A Ferrara il Castello Estense, simbolo della città, si accenderà di rosa divenendo fulcro e scenografia di visite guidate straordinarie dalle 19.00 alle 24.00 per la Notte Rosa Revolution. Si potrà compiere un viaggio nelle storie femminili della corte di Ferrara, partecipando all’esperienza guidata “Donne a Corte. Un’altra faccia del potere”; immergersi nelle atmosfere delle feste organizzate dalle duchesse prendendo parte alla visita a tema “Feste a Corte”; scoprire segreti e passioni degli Estensi con il tour dedicato agli “Amori, misteri e delitti a Corte”; ammirare il cielo e le stelle attraverso gli occhi dei signori che vivevano nel Castello Estense partecipando al laboratorio “Buonanotte Signori” tra le sale del maniero; e entrare negli ambienti in cui erano collocati gli appartamenti cardinalizi, con il privilegio di affacciarsi dal balconcino settecentesco panoramico e visitare la mostra “Dipingere gli affetti. La pittura a Ferrara tra Cinque e Settecento”, grazie all’esperienza guidata nel “Castello dei Cardinali”. Alle 22.00 nel cortile del Castello ci sarà il concerto dell’Orchestra a plettro Gino Neri e poi alle 23.00 l’ultima visita guidata per vivere insieme fino a mezzanotte le storie secolari custodite nell’affascinante maniero, dalle prigioni alle sale del piano nobile. Dalle 19.30 sarà inoltre possibile navigare il fossato del Castello partecipando alle escursioni in barca immergendosi nelle luci rosa.

Da: Organizzatori

“Donna di cuore o cuore di donna?”

Da: Ufficio stampa Ferrara

“ DONNA DI CUORE O CUORE DI DONNA?”: SI CONCLUDE IL CICLO CHE SI OCCUPA DEL RUOLO DELLA DONNA NELLA SOCIETA’ DI OGGI
FRANCESCA ARIA POLTRONIERI E SIMONE SALETTI: «UN’INTERESSANTE INIZIATIVA A CURA DELL’ASSOCIAZIONE “IL MONDO DI CLAUDIA” PER INTERROGARSI SULL’ESSERE DONNA E SUL SAPER FARE»

BONDENO (FERRARA), 20-06-2019.
Un’ìntera primavera di appuntamenti sulla donna, sono serviti a focalizzare l’attenzione sulla sfida di accettarsi e valorizzare le proprie virtù. Insomma, il programma di “ Donna di cuore o cuore di donna?” ha voluto andare per certi aspetti oltre gli schemi, proponendo un ciclo di incontri “sull’essere donna e sul saper fare”. «Quello che è andato in scena è stato qualcosa di diverso. Un ciclo di incontri che contribuisse a fare riflettere su cosa significhi essere donna, oggi, ed affrontare la questione del saper fare», aveva illustrato Luca Palazzi a nome dell’associazione “Il mondo di Claudia”, che ha promosso gli eventi. L’iniziativa ha avuto il patrocinio degli assessorati alle Pari Opportunità e alla Promozione del territorio: «Questi appuntamenti sono serviti per parlare della donna e del suo ruolo nella società contemporanea, dove spesso diventa difficile conciliare tempi di vita, lavoro, come madre, ed anche sfuggire a determinati stereotipi e pregiudizi. Anche sapersi accettare diventa una sfida e crediamo che questo ciclo di seminari sia servito a diffondere un verbo nuovo, al riguardo». Il 22 e 23 giugno sono in programma gli ultimi appuntamenti: due incontri che si occuperanno, rispettivamente, di accettazione “del proprio corpo” e realizzazione a mano de “il borsellino del cuore”. Al termine di ogni incontro le signore intervenute riceveranno un “pensiero col cuore”. E’ gradita la prenotazione, contattando i numeri: 333-5234573, 338-4317338.

Da: Ufficio stampa Ferrara

Fè nel baule

Da: Organizzatori

Fè nel Baule, il 23 giugno domenica “in vintage” a Ferrara

Nei “giardini del grattacielo”

Dalle 7 alle 17; l’ingresso per i visitatori è gratuito.

Torna “Il Fè nel Baule”: il mercato dell’usato con finalità di recupero sarà allestito domenica 23 giugno 2019 nel parco situato a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria di Ferrara, nei giardini del grattacielo, pronto ad ospitare le colorate piazzole, tra oggettistica e design, modernariato e collezionismo, e tanto altro ancora. Appuntamento dalle 7 alle 17; l’ingresso per i visitatori è gratuito.

La Mostra Mercato “Il Fè nel Baule” ha come filosofia quella di “dare nuova vita alle cose”, la stessa che caratterizza le altre iniziative del circuito, già consolidate e di grande successo, come “La Pulce nel Baule” e “La Pulce d’Acqua” a Ravenna. Il focus, infatti, è sempre quello del recupero, del riciclo e del riuso, con un impatto positivo a livello ambientale. Al “Fè nel Baule” ci sarà spazio anche per l’associazionismo, con le bancarelle gestite dai volontari, che in tal modo potranno sostenere le loro importanti attività.

Da: Organizzatori

I punti in discussione

Da: Ufficio Stampa Ferrara

BONDENO (FERRARA), 20-06-’19.
Variazione al Dup, ma anche destinazione delle risorse derivanti dall’alienazione del terreno su cui sorgevano le ex scuole di Pilastri. Il consiglio comunale ha approvato mercoledì sera una serie di atti attesi. Come gli interventi sui plessi scolastici (scuole materne del capoluogo e scuole primarie, principalmente) resi possibili dai fondi recuperati attraverso l’alienazione del terreno pilastrese. «Le risorse incamerate attraverso l’alienazione di uno dei beni che aveva perso la sua originale funzione – aveva spiegato prima dell’assemblea il sindaco Fabio Bergamini – consentirà di raggiungere due obiettivi: l’espansione di un’attività commerciale e il recupero di risorse che verranno reimpiegate subito sul territorio». Il consigliere della lista Civica per Bondeno, Luca Pancaldi ha giudicato positivo che il terreno di Pilastri possa ospitare un’attività produttiva, ma ha giudicato troppo basso il prezzo dell’alienazione. Gli interventi più importanti tra quelli finanziati con queste risorse (circa 50mila euro totali) riguardano la parte perimetrale dell’asilo, ed un’opera di manutenzione per circa 8mila euro per le scuole primarie. Altri 12mila euro saranno utilizzati per un’area verde attrezzata tra via Leopardi e via Parini, nel Quartiere del Sole. Con le variazioni approvate in assise è stato possibile destinare quasi 28mila euro per il sociale; per la precisione, per i capitoli “anziani” e “diversamente abili”. Il Pd ha espresso le sue perplessità, invece, sulla questione dell’adeguamento del compenso del revisore dei conti, a fronte di un decreto del Ministero degli Interni dello scorso anno, facendo riferimento alla classe di appartenenza dell’ente locale. La consigliera Pd, Ilaria Faraoni, ha criticato la scelta del prelievo dal fondo di riserva, chiedendo se questo non «metta a rischio il Comune in caso di spese impreviste?». L’Amministrazione ha fatto presente che l’operazione non farà scendere la soglia del fondo riserva sotto ai 17mila euro previsti per legge.

Da: Ufficio Stampa Ferrara

Sciopero nazionale della polizia locale

Da: Organizzatori

VENERDÌ 21 GIUGNO LA SIGLA CSA INDICE SCIOPERO NAZIONALE DELLA POLIZIA LOCALE

Domani, venerdì 21 giugno 2019, la sigla sindacale CSA – Regioni Autonomie Locali, ha indetto lo sciopero nazionale della Polizia Locale, al quale aderirà anche il Comando di Polizia di Comacchio. Il Comando, garantirà solo i servizi essenziali previsti dalla normativa vigente in materia di sciopero. Si tiene a precisare che lo sciopero indetto per domani, ha carattere di livello nazionale e NON è conseguenza dello stato di agitazione indetto dai sindacati della Polizia Locale di Comacchio.

Da: Organizzatori

RemTech Expo 2019

Da: RemTech Expo

18.20/09/2019 Ferrara Fiere

EXHIBITION LAST CALL – DEAD LINE JUNE, 30 (-10 DAYS)

Mancano ancora pochi giorni per inviare la domanda di partecipazione a RemTech Expo 2019, l’unico evento internazionale permanente specializzato sui temi delle bonifiche, coste, dissesto, clima, sismica, rigenerazione urbana, industria sostenibile.

Diventare parte di RemTech Expo vuol dire entrare in un network virtuoso pubblico-privato, essere portatore di saperi e di conoscenze, essere protagonista di un percorso di confronto, immaginare strategie possibili e condivise, partecipare alla crescita e allo sviluppo del mercato, innovare come strumento di sistema. Ma vuol dire anche:

Few more days to send the application form to participate in RemTech Expo 2019, the permanent international event specialized on the topics of reclamation, coasts, floods, climate, seismic risk, urban regeneration, sustainable industry.

Becoming part of RemTech Expo means entering a virtuous public-private network, being bearer of knowledge, being protagonist of a comparison route, imagining possible and shared strategies, participating in the growth and development of the market, innovating as a system tool. But it also means:

INCONTRARE
delegazioni straniere, composte da buyer e interlocutori appositamente invitati allo scopo di avviare rapporti di business e nuove partnership con le realtà presenti nell’esposizione di RemTech Expo.

PARTECIPARE
ai tavoli di confronto permanenti del Sistema Nazionale Snpa e di RemTech Expo con l’obiettivo di individuare strategie ed opportunità comuni.

DIVENTARE
parte dei consessi scientifici, partecipando attivamente ai lavori dei comitati in affiancamento ai board.

VIAGGIARE
insieme a RemTech Expo partecipando alle missioni internazionali nei Paesi target nei quali RemTech Expo sta portando avanti progettualità diversificate e mirate.

ORGANIZZARE
eventi di valenza nazionale e internazionale per accendere i riflettori su territori compromessi e situazioni complesse affinché diventino laboratori di sviluppo, innovazione e valorizzazione.

ESPORRE
servizi e prodotti specializzati ed evoluti nell’ambito di una manifestazione innovativa capace di coniugare l’esposizione di idee, prodotti, progetti e soluzioni con momenti dedicati all’approfondimento, allo scambio, all’incontro fra domanda e offerta.

PRESENTARE
alle conferenze nazionali ed internazionali in agenda, le principali innovazioni e soluzioni tecnologiche come casi di eccellenza e best practice.

COMUNICARE
mediante un piano editoriale dettagliato, il processo di crescita e le caratteristiche peculiari afferenti alla #RemTechCommunity

VALORIZZARE
le innovazioni e le tecnologie nell’ambito di un contesto premiale, attraverso la partecipazione agli Award.

Invia la domanda di partecipazione entro il 30 Giugno 2019 +39 0532 909495 900713. secretariat@remtechexpo.com.

MEET
foreign delegations, composed of buyers and interlocutors invited in the event in order to start business relationships and new partnerships with the realities present in the exhibition of RemTech Expo.

TAKE PART
at the permanent comparison tables of the National Environmental Protection System Snpa and RemTech Expo with the aim of identifying common strategies.

BECOME
part of the scientific councils, actively participating in the work of the committees alongside the boards.

TRAVEL
together with RemTech Expo, participating in international missions in target Countries where RemTech Expo is carrying out diversified and targeted projects.

ORGANIZE
events of national and international significance in order to turn the spotlight on compromised territories and complex situations so that they become laboratories for development, innovation, enhancement.

EXPOSE
specialized and advanced services and products in an innovative event capable of concretely combining the display of ideas, products, projects and solutions with moments dedicated to deepening, exchange, the meeting between demand and supply.

INTRODUCE
at national and international conferences on the agenda, the main technological innovations and solutions as cases of excellence and best practice.

COMMUNICATE
through an editorial detailed plan, the process of growth and the peculiar characteristics of #RemTechCommunity.

ENHANCE
the innovations and technologies within a reward and enhancement context, through the participation in the Awards.

Send the application form by 30th June 2019. Info: secretariat@remtechexpo.com, +39 0532 909495 900713.

Da: RemTech Expo

Festa della musica 2019

Da: Conservatorio Ferrara Press

FESTA DELLA MUSICA 2019

Suoni senza frontiere: da Mozart ai giorni nostri

Due serate per due spettacoli promossi dal Conservatorio Frescobaldi

Sabato 22 ore 20.45 e domenica 23 giugno 2019 ore 18

Teatro Nuovo di Ferrara

Ingresso libero

COMUNICATO STAMPA

Ferrara – Una festa in musica per allietare la città e l’arrivo dell’estate. Ogni anno, a giugno, si festeggia in musica il solstizio con la Festa europea della Musica, manifestazione nata in Francia nel 1982, che porta i musicisti per le strade delle città. Quest’anno, la manifestazione popolare arriva anche a Ferrara. Il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, infatti, prende spunto dalla Fête de la Musique e propone due serate al Teatro Nuovo, sabato 22 e domenica 23 giugno, per festeggiare l’arrivo dell’estate e concludere la prima parte della programmazione di eventi promossi dall’istituto di alta formazione musicale. Entrambi gli eventi saranno a ingresso gratuito.

Saranno due giorni che omaggeranno la musica e le sinergie che essa sa creare. Sabato 22 giugno alle 20.45 al Teatro Nuovo (piazza Trento Trieste 52) protagonisti saranno i solisti e l’orchestra al completo del Conservatorio Frescobaldi, diretti da Marco Titotto, che si esibiranno portando un repertorio di musica classica con brani di Mozart, Rossini, Verdi, Puccini, Mascagni, Gershwin, Morricone e Marquez. Spazio anche al repertorio lirico, che vedrà in scena gli allievi delle tre classi di canto delle docenti Cinzia Forte, Milena Milena Josipovic e Gloria Banditelli. Sul palco ci saranno gli allievi Mariska Bordoni, Daniela Cappiello, Federica Di Rocco, Giulia Pierucci, Naoko Tanigaki, soprani, Giulia Tenuta, mezzosoprano, Daniele Carluccio, Ester Ventura, baritono. Un brano per grande orchestra e percussioni, il famoso ‘Danzon n.2’ di Marquez, farà da ideale ponte, durante la serata, alla seconda parte dell’evento, con il concerto Frescobaldi Latin Jazz Ensemble, con Elvio Ghigliordini e Guido Querci su musiche di Dizzy Gillespie, Alfredo Rodriguez, Quincy Jones ed Elvio Ghigliordini. L’ensemble nasce dalla masterclass a cura di Elvio Ghigliordini (flauti, sax baritono e clarinetto basso), realizzata durante l’anno accademico al Conservatorio. Il concerto vedrà sul palco Elvio Ghigliordini, flauto, sax baritono, Viviana Severini, voce, Samantha Borgatti, ottavino, Roberta Fogli Cavalieri, Vanessa Candela e Sandro Tognazzo, flauto, Roberta Scabbia ed Elena Sofia Genova, violino, Stefano Melloni, clarinetto e sax, Stefano dall’Osso, sax, Sandro Comini, trombone, Giovanni Perin, vibrafono, Marco Rossi, pianoforte, Pier Simone Cinelli, chitarra elettrica, Davide La Rosa Martina Di Camillo, Manlio La Rosa, basso elettrico, Filippo Gris, batteria e timbales, e Guido Querci, congas, timbales e batteria.

La musica è senza frontiere anche per la seconda serata, in programma domenica 23 giugno alle 18, sempre al Teatro Nuovo. Protagonista è il Dipartimento Jazz del Conservatorio Frescobaldi, con i docenti Roberto Manuzzi, Pasquale Morgante, Teo Ciavarella, Sandro Comini, Geoff Warren, oltre a Stefano Melloni e Guido Querci, e i migliori complessi e studenti dei corsi Jazz di pianoforte, sassofono, trombone, flauto, canto, chitarra, basso elettrico, contrabbasso, batteria e percussioni. I gruppi sono Lunar Damask e il Duo Severini – Di Camillo. Sarà un viaggio a 360 gradi nelle canzoni più celebri, da Quincy Jones a Stevie Wonder, da Chick Corea a Freddie Hubbard. L’ingresso, anche per questa serata, è libero. Il pomeriggio in teatro sarà animato oltre che dai vari ensemble vocali e strumentali anche da momenti di presentazione delle varie attività svolte durante l’anno dal Dipartimento Jazz in collaborazione con altre associazioni della città come il Jazz Club Ferrara e le associazioni Musijam e L’ultimo baluardo.

Durante il concerto verrà inoltre svolta la premiazione del primo concorso dedicato al musicista Massimo Rudy” Trevisi (1944 – 2017), mirandolese di nascita, clarinettista, sassofonista e arrangiatore, fu primo clarinetto del teatro Comunale di Bologna per anni svolse parallelamente una importantissima attività come jazzista e arrangiatore, partecipando con Mauro Malavasi al lancio della Fonoprint di Bologna e curando come arrangiatore, sassofonista, percussionista e tastierista i primi cinque LP di Vasco Rossi: “Vado al massimo” del 1982, “Bollicine” del 1983, “Cosa succede in città” del 1985, “C’è chi dice no” del 1987 , “Liberi liberi” del 1989, oltre a decine di prodotti discografici “dance” del periodo. Il premio verrà conferito ai migliori arrangiamenti o composizioni originali dagli allievi dei corsi di Composizione e Arrangiamento Jazz e sarà consegnato dai docenti del Conservatorio Frescobaldi.

Da: Conservatorio Ferrara Press