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Mese: Giugno 2019

Under 12: vittoria contro Ozzano

Da: Ferrara Baseball Softball Club

STUDAPP, L’UNDER 12 TORNA A VINCERE

Ferrara Baseball, la squadra ragazzi si aggiudica la prima partita della fase intergirone, battendo in rimonta Ozzano. Prova corale, decisivo un punto di Abetini di rientro dall’infermeria.

Tolti i due successi stagionali contro Sasso Marconi (l’ultimo dei quali registrato quasi due mesi fa), l’Under 12 del Ferrara Baseball aspettava da tempo la vittoria che sancisse i progressi dei suoi ragazzi. Uno sviluppo, lento ma costante, della qualità del gioco ma pure della mentalità, aspetti più volte sottolineati dagli allenatori. Che il livello fosse migliorato si era visto a Castenaso, ancora di più nell’ultimo turno di regular season ad Ozzano, contro cui arriva infine il sospirato ok nella prima gara della fase intergirone.
I biancorossi si presentano a ranghi compatti: il rientro dopo lungo stop di Agnese Abetini compensa la temporanea indisponibilità di Sanna, consentendo sufficienti varianti tattiche sul monte e in diamante. Ferrara parte schierando in pedana Vasta, rilevato al terzo inning da Sboto; un contatto di gioco impone la sostituzione di Balletti nel ruolo di catcher: si cala nel compito Govoni, che fa gli straordinari con grande concentrazione. La difesa regge bene fino al quarto, compresa bellissima chiusura di Villani dall’esterno sinistro: passaggio al taglio per Canola che spara a casa base, fermando il corridore a pochi centimetri dal punto. Ozzano trova la spallata nel quinto: con le basi piene, i tecnici estensi giocano in pedana la carta Abetini, la ragazza fa due strikeout ma subisce subito dopo una bellissima valida esterna che porta gli ospiti avanti di tre (12-8). Nell’attacco successivo Ferrara accorcia con Corazza, Canola e Sboto, e in difesa chiude subendo solo un punto. Ultimo assalto, inerzia a favore: eliminati i primi due battitori, la Studapp piazza in base prima Balletti e poi Abetini. Una valida di Popescu (utilissimo con tre marcature complessive battute a casa) spinge a punto la prima, e spinge Abetini in terza. “Titti” sfrutta l’occasione e si mette in proprio, inventando una folle rubata a casa base per il punto che vale il sorriso aspettato tanto tempo. Dopo la grande gioia, si ritorna alla concentrazione: il prossimo impegno sarà il recupero contro la Nuova Pianorese prima in classifica. “Servirà la partita perfetta”, il commento del manager Marzaduri.

Da: Ferrara Baseball Softball Club

Tessuto produttivo Ferrarese

Da: Camera di commercio Ferrara

CAMERA DI COMMERCIO, OSSERVATORIO DELL’ECONOMIA:
TESSUTO PRODUTTIVO FERRARESE ANCORA PROVATO E DIFFICOLTA’ DELLE IMPRESE CHE SI RIFLETTONO DIRETTAMENTE SULL’OCCUPAZIONE
Nei primi tre mesi dell’anno in calo le esportazioni ed i principali indicatori congiunturali

Dopo anni di crisi prolungata, il tessuto produttivo ferrarese appare chiaramente provato e le difficoltà delle imprese si riflettono direttamente sull’occupazione: in pericolo è chi ha perso un lavoro, così come quei tanti che non riescono a trovarlo. Secondo i dati dell’Osservatorio dell’economia della nostra Camera di commercio, aumentano sempre più quelli che, scoraggiati, escono dal mercato del lavoro. E a farne le spese sono soprattutto i giovani: uno su tre non trova un impiego e, quando ci riesce, spesso non è tale da permettergli di fare progetti per il futuro.

Il calo dell’occupazione e le esigenze di risanamento dei conti pubblici avranno anche quest’anno ricadute significative sul reddito, rendendo estremamente caute le scelte di consumo. Tuttavia – prosegue la Camera di commercio – la flessione della domanda interna non è imputabile solo alla debolezza dei consumi. Sulla base degli scenari economici illustrati ieri mattina, gli investimenti nel corso di quest’anno dovrebbero infatti subire un calo, a causa di margini di capacità produttiva inutilizzata, di ancora diffuse incertezze sull’andamento del mercato e, non da ultimo, di persistenti difficoltà di accesso al credito. Sul fronte dell’accesso al credito, il 53% delle imprese ferraresi che si sono rivolte alle banche hanno segnalato problemi quali la limitazione all’ammontare del finanziamento richiesto o la maggiore onerosità dei tassi. Un’evidente strozzatura che penalizza gravemente intere filiere, posto che il credito serve in oltre il 40% dei casi a pagare in primo luogo fornitori e dipendenti.

“Occorre tornare a crescere, individuando interventi ‘cantierabili’ nell’immediato, che rilancino i consumi e attivino di nuovo la propensione all’investimento”. Così il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni, che ha aggiunto “sulle imprese italiane continuano a pesare problematiche esterne al mondo produttivo. Burocrazia costosa e inefficiente; tempi della giustizia incompatibili con le attività economiche; ritardi infrastrutturali ormai insostenibili; una bolletta energetica che ci penalizza rispetto ai nostri competitor. Fattori che riducono l’attrattività del Paese. Il modo in cui oggi organizziamo e valorizziamo l’offerta delle nostre eccellenze – ha concluso il presidente della Camera di commercio – è cambiato e continuerà a cambiare. In questa logica dobbiamo interpretare – e sostenere con politiche adeguate – i mutamenti all’interno del nostro tessuto produttivo: dalla diffusione delle nuove tecnologie nella filiera turistica alle reti produttive e commerciali attraverso le quali tante imprese cercano nuovi spazi di mercato, soprattutto all’estero. Nella consapevolezza che facendo gioco di squadra è possibile superare la ‘paura dell’ignoto’ legata ai mercati più lontani”

Alcuni dati di sintesi
Per le imprese manifatturiere da 1 a 500 addetti, il 2019 si apre con contrazioni sia del fatturato che degli ordinativi, che in media si riducono del -1,2% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, caduta meno pesante del dato regionale (-1,9%). In particolare, la produzione dell’industria ferrarese mostra una diminuzione del -1,3%, dovuta soprattutto alle contrazioni dell’aggregato che comprende i settori della chimica e della lavorazione dei minerali non metalliferi. Il trend positivo dei comparti, l’industria meccanica-mezzi di trasporto e l’aggregato legno-mobili-carta-editoria, non è sufficiente a compensare il calo degli altri settori. Per quanto riguarda l’artigianato, la produzione registra una contrazione più contenuta, mentre è il fatturato a ridursi di più in particolare per le imprese non esportatrici. te del 4,2%.
Gli indicatori sul commercio internazionale, elaborati sulla base delle informazioni diffuse da Istat e riferiti al primo trimestre del 2019 confermano il rallentamento delle esportazioni, con una variazione tendenziale del -10,3%, oltre 71 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2018, in controtendenza con quanto fatto registrare a livello regionale (+5,0%), dove la crescita risulta accelerata anche rispetto al trend nazionale (+2,0%). Nei primi tre mesi del 2019 le imprese ferraresi hanno esportato merci per un valore complessivo di più di 623 milioni di euro, dato che sebbene superi i valori del biennio 2015-2016, rimane comunque inferiore a quanto registrato negli anni di maggiore espansione, ovvero 2012, 2014, 2015 e 2018 (anno record dell’export provinciale). Ferrara e Rimini sono le uniche province della regione che segnalano un periodo di contrazione dopo il trend particolarmente positivo del 2018. La causa è dovuta soprattutto ad una contrazione dell’export del settore dell’automotive e della chimica, settori di chiave delle esportazioni ferraresi, rispettivamente -66milioni di euro e -22 milioni. In calo anche i prodotti per la pesca, gli apparecchi elettrici ed elettronici (-3,1%, -17,7% e -3,2%). Rispetto ai primi tre mesi del 2018 aumenta, invece, l’export per i prodotti agroalimentari +8,8%, gli articoli in gomma e i prodotti di minerali non metalliferi +5,5% ed i prodotti in metallo +5,5%. Si mantiene stabile anche il settore moda, con un +0,1%. L’Europa è ancora una volta la destinazione e la provenienza principale, rappresentando più dei due terzi dell’export totale. Gli Stati Uniti, sebbene vi sia stata una forte riduzione che si aggira intorno ai 37 punti percentuali, a causa della frenata del settore automotive locale, rappresentano ancora il secondo partner principale, superato, in questo trimestre, dalla Germania, con un calo, in questo caso di più di 7 punti percentuali, dovuto alla contrazione del settore dei prodotti chimici. Le variazioni positive si sono, invece, registrate verso paesi quali il Sud Africa (+6,3%) e la Russia (+7,2%), ma occorre anche segnalare la crescita dell’export ferrarese in Francia, Regno Unito, Belgio e Svezia. Si rilevano cali anche tra le importazioni calate complessivamente del -7,7%, con due importanti eccezioni, Stati Uniti (+12,2%) e Cina (+1,2%).

Per quanto concerne le costruzioni, prosegue la lenta ripresa di un settore che fatica a recuperare il terreno perso negli anni di maggiore crisi. Nel primo trimestre del 2019, il volume d’affari registra un’ulteriore crescita, pari al +2,6%, mentre l’indicatore per l’artigianato rimane invariato. Ferrara mostra così un trend migliore rispetto alla regione, il cui volume d’affari si ferma al +0,3%. Il risultato parzialmente positivo è stato ottenuto da una numerosità di imprese che continua contrarsi: a fronte di un calo delle iscrizioni, non compensato, però, dal lieve calo anche delle cancellazioni il saldo della movimentazione è ancora negativo ed in peggioramento (-64 unità, contro le 59 del 2018 e le 53 del 2017). Il trend negativo coinvolge anche le imprese straniere, dove si registrano un aumento delle chiusure rispetto all’anno precedente e una diminuzione delle registrazioni.

Soffre il commercio, che registra una contrazione delle vendite del -2,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tutti i settori sono in affanno, con un -1,2% per il commercio al dettaglio di prodotti alimentari e un -3,6% per ipermercati, supermercati e grandi magazzini. Il dato peggiore è registrato, invece, dal commercio al dettaglio di prodotti non alimentari con una delle peggiori contrazioni degli ultimi 5 anni, pari al -4,0%. In affanno anche il turismo, che nei primi quattro mesi del 2019 registra lievi cali negli arrivi e nelle presenze di turisti in provincia a causa di un diminuzione dei turisti italiani in quasi tutti gli ambiti territoriali. I Lidi di Comacchio soffrono di una riduzione complessiva del -10,7%, sebbene vi sia un aumento dei turisti stranieri che però non riesce a compensare la riduzione dei turisti e pernottamenti italiani. La provincia, in generale, mostra dati in positivo per quanto riguarda il turismo italiano (+3,9%), mentre calano del -6,7% i turisti stranieri. Ferrara città mostra dati postivi, anche in questo caso riguardanti solo i turisti italiani (+11,6%), mentre i turisti stranieri sono in calo (-8,7%). Cento riporta cali per entrambe le provenienze, con un -6,2% per gli italiani e un -8,1% per i turisti stranieri. La movimentazione negli esercizi alberghieri risulta in calo soprattutto per Cento (-6,4%) e nei Lidi di Comacchio (-6,5%).

Per quanto riguarda la demografia delle imprese, nei primi tre mesi di quest’anno le cessazioni hanno ripreso a crescere rispetto allo stesso periodo del 2018 e, allo stesso tempo, le iscrizioni registrano un nuovo minimo storico. Il saldo della movimentazione per i primi tre mesi dell’anno risulta così in peggioramento (-421 unità). Continua a rafforzarsi il peso delle società di capitale, mentre perdono terreno le forme giuridiche “personali”, ovvero società di persone e imprese individuali.

I segnali di crisi provengono anche dai dati riferiti al maggior ricorso agli ammortizzatori sociali. Nei primi 4 mesi del 2019 riprende a crescere la cassa integrazione (+76,2%), con un trend decisamente più accelerato rispetto a quanto rilevato negli a altri ambiti di confronto. Se l’utilizzo della deroga si è esaurito e le ore richieste di ordinaria risultano in calo, per la straordinaria invece, si rileva un incremento relativo a tre cifre. Complessivamente sono state richieste dalle imprese ferraresi più di un milione di ore, prevalentemente di CIG straordinaria. La contrazione registrata a Ferrara per l’ordinaria si rileva sia nell’industria manifatturiera, in prevalenza nelle imprese meccaniche (che ne rappresentano circa i tre quarti del monte ore), che nell’edilizia. Lo stesso accade per la straordinaria dove il settore che ha richiesto più ore rimane l’industria meccanica (648mila ore il 78%), in prevalenza in quella per solidarietà, che rappresenta anche la principale tipologia della straordinaria (l’80%). Per quanto riguarda invece l’altra componente, quella per riorganizzazione, è la chimica il settore che concentra la quasi totalità delle ore (143mila).

Diminuiscono i protesti (-26,9%) e cala anche l’importo totale, 435.169 euro, una riduzione del -9,5% rispetto al 2019. Crescono le sentenze di fallimento, in particolare per quanto riguarda i settori delle attività manifatturiere e dei servizi.

Da: Camera di commercio Ferrara

Gypsy guitar 2019

Da: Wunderkammer

GYPSY GUITAR 2019
OMAGGIO A DJANGO REINHARDT
SULLA DARSENA DI FERRARA

VENERDÌ 21 GIUGNO DALLE ORE 19

Piazzale davanti a Palazzo Savonuzzi
via Darsena 57 a Ferrara

GYpsy Guitar – Venerdì 21 giugno negli spazi esterni di Palazzo Savonuzzi (Wunderkammer, via Darsena 57) nel consueto orario da aperitivo alle 19, torna ‘GYPSY GUITAR, la chitarra di Mario Maccaferri nel Jazz Manouche di Django Reinhardt’. L’appuntamento, che quest’anno si avvale della direzione artistica di Giovanni Intelisano e Roberto Formignani, è nato nel 2017 per rendere omaggio a Mario Maccaferri (1900-1993), personaggio eclettico originario di Cento e inventore, in collaborazione con la ditta parigina Selmer, di un modello di chitarra conosciuto dalla gran parte dei chitarristi nel mondo. Fu il jazzista Django Reinhardt, musicista e compositore gitano manouche, che scegliendo la chitarra Selmer-Maccaferri per le proprie esecuzioni concertistiche, la consacrò già negli anni’ 30 a icona della musica manouche. Molte sono le manifestazioni dedicate alla musica Gypsy in diverse città europee. Come nella cittadina francese Samois sur Seine viene organizzato ogni anno un festival per ricordare Reinhardt, così Gypsy Guitar intende ricordare a Ferrara il costruttore della chitarra che ha dato voce al suono di Django. Venerdì 21 giugno si esibirà l’ensemble ACCORDI & DISACCORDI con Dario Berlucchi alla chitarra ritmica, Alessandro Di Virgilio alla chitarra solista, ed Elia Lasorsa al contrabbasso. Dalle 17 alle 24 nella sala Wunderkammer (al piano terra di Palazzo Savonuzzi) si terrà la mostra di chitarre Gypsy, mentre nell’aula magna ‘Stefano Tassinari’ di Palazzo Savonuzzi ci sarà la proiezione -in lingua originale con sottotitoli- del film Django, prodotto nel 2017 e dedicato alla storia di Django Reinhardt.

I Saggi della Scuola di Musica Moderna – Lunedì 10, martedì 11 e mercoledì 12 giugno su un palco che si affaccia sul fiume si avvicenderanno gli allievi della Scuola di Musica Moderna organizzati in 70 diverse formazioni in grado di spaziare dal trio rock, all’ensemble jazzistico, fino al gruppo corale. Ulteriori esibizioni si svolgeranno nell’aula magna ‘Stefano Tassinari’ di Palazzo Savonuzzi e vedranno la partecipazione degli studenti in formazione acustica.

Viviana Corrieri Quintet – Giovedì 13 giugno alle 19 a Un fiume di Musica 2019 arriva il quintetto pop-fusion che porta sulla darsena i classici di Stevie Wonder, Elthon John, Mariah Carey, Oleta Adams, Elisa, John Legend, Aretha Franklin e Van Morrison, riarrangiati in chiave acusitca. Il gruppo è compost da Viviana Corrieri alla voce, Julie Shaperd alla viola, Lorenzo Pieragnoli alla chitarra e Massimo Mantovani al pianoforte,

Musica, cibo, socialità. Anche nel 2019 la musica torna a scorrere lungo il fiume Volano di Ferrara, con la quarta edizione di Un Fiume di Musica e con un programma ricco di buona musica e ricette prelibate. Dal 16 maggio al 15 agosto, il tratto di darsena di fronte Palazzo Savonuzzi in via Darsena, 57 si trasforma in una vivace piazza sul fiume grazie agli aperitivi musicali e i saggi organizzati dalla Scuola di Musica Moderna-AMF.

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Filo rosso del progetto saranno gli appuntamenti settimanali del giovedì sera in darsena, dove si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna. Diversi repertori e differenti sonorità si avvicenderanno una settimana dopo l’altra, sempre affiancati da una ricca offerta enogastronomica. Il ristorante La Romantica (via Ripagrande 36 Ferrara) e Da Maria pasta fresca (via Ripagrande 138 Ferrara) prepareranno ogni settimana un menu diverso, spaziando dalle ricette tradizionali ai piatti vegetariani e vegani, alla cucina più sperimentale.
Un Fiume di Musica è un progetto curato dall’ AMF – Scuola di musica moderna di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’AMF fa parte), con il patrocinio del Comune di Ferrara e la partecipazione di Nena battello fluviale. Il progetto Un Fiume di Musica è la colonna portante di Smart Dock, un più ampio e corale percorso di rigenerazione urbana della darsena, ideato e coordinato dall’APS Basso Profilo dal 2015. La creazione di un giardino di alberi da frutta per la darsena ha avviato il progetto nella primavera di quattro anni fa. Un’azione concreta che ha trasformato in maniera sensibile l’aspetto di questo tratto di darsena per lungo tempo trascurato. Oltre a proporre buona musica e aperitivi da gustare in compagnia, Un Fiume di Musica è anche un invito a riscoprire e riconquistare il fiume, un appello rivolto alla città e in modo particolare a chi abita il quartiere Darsena-Giardino.

Da: Wunderkammer

Il concerto di the liberation project

Da: Organizzatori

LEGACOOP ESTENSE CELEBRA CON

IL CONCERTO DI THE LIBERATION PROJECT

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE

Le cooperative ferraresi regalano alla città la prima tappa del

tour europeo “Friendship and Solidarity”, il 9 luglio a Factory Grisù.

Sul palco anche Phil Manzanera (Roxy Music, Pink Floyd).

Confermata la presenza dell’attivista sociale Ndileka Mandela.

Un collettivo internazionale di musicisti che si fa portatore di un messaggio di libertà, attraverso le canzoni che hanno ispirato e celebrato le lotte di liberazione in Sudafrica, in Italia, a Cuba. Si tratta di The Liberation Project, che sarà in concerto a Ferrara a Factory Grisù il prossimo 9 luglio, per festeggiare la Giornata Internazionale delle Cooperative insieme a Legacoop Estense.

“Un progetto capace di trasmettere quei valori di giustizia sociale, inclusione e convivenza civile che le cooperative di tutto il mondo promuovono quotidianamente”, afferma il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini. “Per l’occasione, abbiamo il piacere di avere nostra ospite a Ferrara l’attivista sociale Ndileka Mandela, nipote di Nelson Mandela, che riconosce il valore del progetto per il suo messaggio di speranza, riconciliazione, difesa dei diritti umani. Un ringraziamento alle tante cooperative ferraresi che sostengono l’evento, regalando alla città un’iniziativa di grande spessore culturale e sociale”.

Il concerto sarà ad ingresso gratuito per il pubblico. Sul palco del cortile interno di Factory Grisù si esibiranno musicisti internazionali di alto livello: alla core band sudafricana (Dan Chiorboli, Tebogo Sedumedi, Peter Djamba, Kabelo Seleke e Lindi Ngonele) si uniscono nel tour Phil Manzanera (chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd), N’Faly Kouyate (Afro-Celt Sound System e Peter Gabriel), Cisco Bellotti (Modena City Ramblers) e il ferrarese Roberto Formignani (The Bluesmen, oltre che presidente della Scuola di Musica Moderna di Ferrara), per un live emotivo e ricco di musicalità, una fusione di musica rock e world dai ritmi sudafricani, italiani e cubani.

Quella di Ferrara sarà la primissima data del tour Europeo “Friendship and Solidarity”, promosso da BPM concerti, con il patrocinio delle Ambasciate di Cuba e del Sudafrica. I giorni precedenti il concerto, verranno organizzate a Ferrara diverse iniziative, con il coinvolgimento degli artisti e di Ndileka Mandela, che arricchiranno il calendario della Giornata Internazionale delle Cooperative: una ricorrenza promossa annualmente a luglio dall’International Co-operative Alliance (ICA) e dall’ONU, per celebrare il contributo della cooperazione verso uno sviluppo sostenibile e la costruzione di una società più equa.

La data di Ferrara è organizzata da Legacoop Estense e Factory Grisù, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e il sostegno delle cooperative ferraresi: Coop Alleanza 3.0, Cidas, Assicoop Modena&Ferrara, Copma, Coopser, Coop Reno, Copego, Cpr System, Castello, Coop Giulio Bellini, Consorzio Esperienza Energia, La Città Verde, Le Pagine. Partner Tecnici: Aidél, Alpaca, Doc Servizi, Librerie.coop, Altraqualità, Wunderkammer, Hangar Birrerie, Associazione Cittadini del Mondo.

THE LIBERATION PROJECT

Il progetto nasce su iniziativa di Dan Chiorboli, musicista e produttore nato a Ferrara da una famiglia partigiana e cresciuto in Sudafrica durante l’era dell’apartheid. La sua passione per la musica e la sua vicinanza a queste esperienze di liberazione, hanno fatto maturare in lui il desiderio di produrre un album che raccontasse come la musica abbia ispirato e celebrato i cambiamenti sociali portati dalle lotte di liberazione. L’idea ha suscitato l’interesse del compositore sudafricano pluripremiato Neill Solomon, del chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd Phil Manzanera e di Juan De Marcos, icona musicale del leggendario Buena Vista Social Club e Afro-Cuban All Star. Manzanera e De Marcos sono cresciuti a Cuba e hanno trascorso la loro infanzia durante il culmine della rivoluzione cubana di Fidel Castro.

In Italia, l’Emilia-Romagna – punto nevralgico della resistenza partigiana nella Seconda Guerra Mondiale – ha goduto di una relazione lunga e significativa con il movimento della resistenza in Sudafrica.

È così che, il 3 ottobre 2018 a Johannesburg, viene prodotto “Songs That Made Us Free” – Le canzoni che ci hanno resi liberi, un triplo CD di 37 brani suonati da 142 musicisti provenienti da 18 paesi.

www.theliberationproject.co.za

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE

L’International Day of Cooperatives è una celebrazione annuale che ricorre dal 1923 il primo sabato di luglio, su iniziativa dell’International Co-operative Alliance (ICA). A partire dal 1995, anche l’ONU celebra il #CoopsDay. La finalità della Giornata è di promuovere la conoscenza del movimento cooperativo, evidenziando inoltre come le cooperative contribuiscano al raggiungimento dei principali obiettivi di crescita sostenibile e inclusiva posti dall’ONU. Ogni anno viene individuato un tema a cui dedicare la giornata e, per il 2019, si è scelto COOPS 4 DECENT WORK, ovvero “le cooperative per un lavoro dignitoso”: le cooperative sono infatti imprese che mettono le persone al centro dell’azione economica; sono democraticamente controllate e danno priorità, nel luogo di lavoro, alla crescita umana e alla giustizia sociale.

Da: Organizzatori

Insetti in città, storia di una convivenza antica

Da: Wunderkammer

Venerdì 21 GIUGNO 2019 ore 18:

Insetti in città, storia

di una convivenza antica

A Ferrara l’entomologo e giornalista Claudio Venturelli, partendo dal suo ultimo libro, “L’innocenza della zanzara”, ci invita a una riflessione sulle molteplici forme di vita che convivono in un ecosistema urbano.

Nuova Linfa APS e Basso Profilo presentano il secondo appuntamento di

Pagine Verdi, laboratorio di cultura ambientale, a Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57

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Le città, siano esse metropoli o piccoli centri urbani, sono un micro-ecosistema abitato da una miriade di specie animali e vegetali. Dopo l’emozionante viaggio intrapreso a marzo con la guardia forestale statunitense Mark Bays, che ha raccontato a Wunderkammer la storia dell’olmo sopravvissuto al grave attentato terroristico del 1995 a Oklahoma City, il laboratorioPagine Verdi continua venerdì 21 giugno con Claudio Venturelli. L’entomologo e giornalista, partendo dal suo ultimo libro “L’innocenza della zanzara”, inviterà i presenti a una riflessione sulle caratteristiche dell’ecosistema urbano, focalizzandosi in particolare sulla convivenza antica tra uomo e insetti.

L’incontro, che si terrà nell’aula magna “Stefano Tassinari” della Scuola di Musica Moderna (Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57), fa parte di Pagine Verdi, un laboratorio con ospiti di caratura internazionale attivi nell’ambito della cultura ambientale a cura di Nuova Linfa Aps e Basso Profilo. La partecipazione, a offerta libera, è riservata ai soci dei due soggetti promotori. Sarà possibile tesserarsi all’inizio di ciascun appuntamento.

Storia di una convivenza

“Il nostro giardino e la nostra casa – spiega Venturelli – sono un ambiente che condividiamo con altri animali, alcuni possono essere nostri coinquilini volontari, come il gatto o il cane, altri sono ospiti che vengono a trovarci senza essere invitati, mosche, zanzare, vespe, formiche e tanti altri”. Durante il laboratorio si individueranno “strategie per convivere nel modo migliore con questi ospiti indesiderati, partendo dalla conoscenza delle caratteristiche biologiche e comportamentali degli insetti, per arrivare all’individuazione di sistemi di prevenzione e di lotta capaci di impedire una loro eccessiva presenza”.

E poi il concerto sulla darsena…

A conclusione dell’appuntamento, nella piazza sul fiume di fronte Palazzo Savonuzzi, ci sarà l’imperdibile concerto blues, swing e country del Double neck & friends. Roberto Formignani e Lorenzo Pieragnoli alla chitarra, Flavio Piscopo alle percussioni, Roberto Poltronieri al basso acustico e Ambra Bianchi al flauto. Il concerto è parte del programma della quarta edizione di Un fiume di Musica a cura dell’AMF in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer, il patrocinio del del Comune di Ferrara e la partecipazione del battello fluviale Nena.

Il progetto Pagine Verdi

Basso Profilo si apre alla nuova collaborazione con Nuova Linfa, associazione di promozione sociale nata dal comune intento e dalla ventennale esperienza di alcuni professionisti, a vario titolo impegnati settore dell’arboricoltura ornamentale, forestale e dell’ambiente, decisi a sviluppare un inedito percorso di divulgazione e diffusione delle più recenti acquisizioni scientifiche, delle buone pratiche e delle nuove sensibilità alla collettività, in modo comprensibile per tutti.

Da: Wunderkammer

Progetti PON

Da: Istituto Comprensivo 2

Sono tre i progetti didattici PON Alda Costa che venerdì 21 giugno si concluderanno con altrettanti momenti aperti al pubblico. La sede di via Previati 31 ospiterà alle ore 11 “L’ABC dell’Italiano”, un laboratorio di approfondimento della lingua attraverso il teatro a cura dei docenti Danila Sanfilippo e Claudia Titi. Alla stessa ora si concluderà “Children in Tale” il modulo di Inglese condotto da Amanda Valery Santos Hernandez e Maria Beatrice Baio con i genitori della Primaria Manzoni. Alle 17 sarà di scena la Boiardo con “Il Teatro, la Musica e la città di Ferrara”. A conclusione del percorso gli alunni presenteranno, nella sede di via Benvenuto Tisi, una rielaborazione teatrale de “L’Elisir d’Amore” di Gaetano Donizetti e dei libri digitali da loro realizzati sui luoghi storici e gli spazi teatrali di Ferrara dal Rinascimento ad oggi. Il corso è stato tenuto da Elisa Facchini ed Annamaria Laudicina. Molteplici le collaborazioni territoriali avviate, tra cui quelle con Wall Street Institute, Lions Club e Club per l’Unesco, Comune di Ferrara, Teatro Nuovo e Teatro Comunale di Ferrara.

Da: Istituto comprensivo 2

Premio nazionale per il Club Unesco di Ferrara

Da: Organizzatori

Il Club per l’Unesco di Ferrara conclude le attività dell’a.s. 2018/19 rivolte alle scuole con un Premio Nazionale al Concorso FICLU “I Diritti Umani nella storia recente” Edizione 2019

Si sono concluse le attività rivolte alle scuole per l’anno scolastico 2018/19 del Club per l’Unesco di Ferrara: incontri, collaborazioni, concorsi. Di particolare soddisfazione è stata la partecipazione degli Istituti Comprensivi Statali Alda Costa e Don Milani al Concorso Nazionale bandito dalla Federazione Italiana delle Associazioni Club e Centri per l’Unesco (FICLU) “I Diritti Umani nella storia recente” Edizione 2019, che ha visto un alunno della scuola primaria Alda Costa vincitore per la sezione scuola primaria. Il disegno dell’alunno ferrarese, di classe quarta, interpreta il tema della fame nel mondo secondo gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ed è stato realizzato a seguito di uno specifico percorso didattico realizzato dalle docenti Paola Chiorboli, Gloria Fabbri e Roberta Raiteri. La commissione ferrarese del Club per l’Unesco di Ferrara, composta dai soci Salvatore D’Amelio, Emanuela Barzan, Caterina Giardini, Grazia Zini e dal Presidente Ugo De Nunzio, ha selezionato il disegno a livello provinciale, per poi farlo partecipare a livello nazionale. Una cerimonia locale di ringraziamento per le classi partecipanti che si è svolta nelle mattinate conclusive dell’anno scolastico nelle scuole primarie Don Milani e Alda Costa. La scuola Alda Costa e il Club poi, non potendo partecipare alla premiazione nazionale del concorso che si è svolta a Catanzaro, ha inviato una documentazione degli eventi locali e un ringraziamento. Un’ulteriore importante collaborazione del Club con le istituzioni scolastiche è stata la disponibilità a supportare percorsi formativi di ampliamento dell’offerta formativa nell’ambito dei Piani Operativi Nazionali 2014/20, secondo i progetti presentati nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei, tra questi si segnala per particolare attinenza con le finalità del Club, il progetto Vivo Ferrara, patrimonio Unesco dell’ICS Alda Costa.

Da: Organizzatori

Un fiume di musica

Da: Associazione musicisti Ferrara

DOUBLE NECK & FRIENDS
Blues, Swing, Country
GIOVEDÌ 20 GIUGNO DALLE ORE 19

Piazzale davanti a Palazzo Savonuzzi
via Darsena 57 a Ferrara

ROBERTO FORMIGNANI & LORENZO PIERAGNOLI chitarra
FLAVIO PISCOPO percussioni
ROBERTO POLTRONIERI basso
AMBRA BIANCHI flauto

Giovedì 20 giugno alle 19 a Un fiume di Musica 2019 arriva il progetto DOUBLE NECK & FRIENDS negli spazi esterni di Palazzo Savonuzzi (Wunderkammer, via Darsena 57). Da un progetto di Roberto Formignani, nel 1995, nasce il duo chitarristico con Lorenzo Pieragnoli.

Il loro repertorio, che spazia dal country, al bluegrass, al blues, al flamenco, vede molti brani composti dallo stesso Formignani e da classici rivisitati e arrangiati per chitarra come colonne sonore e brani fondamentali per la storia di questo strumento.
Lorenzo Pieragnoli è la ritmica portante del duo, con uno stile raffinato, preciso e dal potente “strumming”, regala ai brani un deciso carattere e riferimento stilistico.

In questa serata, studiata appositamente per la rassegna UN FIUME DI MUSICA, allo storico duo, si aggiungeranno Flavio Piscopo alle percussioni, Roberto Poltronieri al basso e Ambra Bianchi al flauto; insieme daranno vita ad una serata interamente strumentale, dal sound originale e ricercato, con il deciso intento di rivalutare l’opera del musicista e la sua passione.

Musica, cibo, socialità. Anche nel 2019 la musica torna a scorrere lungo il fiume Volano di Ferrara, con la quarta edizione di Un Fiume di Musica e con un programma ricco di buona musica e ricette prelibate. Dal 16 maggio al 15 agosto, il tratto di darsena di fronte Palazzo Savonuzzi in via Darsena, 57 si trasforma in una vivace piazza sul fiume grazie agli aperitivi musicali e i saggi organizzati dalla Scuola di Musica Moderna-AMF.

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Filo rosso del progetto saranno gli appuntamenti settimanali del giovedì sera in darsena, dove si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna. Diversi repertori e differenti sonorità si avvicenderanno una settimana dopo l’altra, sempre affiancati da una ricca offerta enogastronomica. Il ristorante La Romantica (via Ripagrande 36 Ferrara) e Da Maria pasta fresca (via Ripagrande 138 Ferrara) prepareranno ogni settimana un menu diverso, spaziando dalle ricette tradizionali ai piatti vegetariani e vegani, alla cucina più sperimentale.
Un Fiume di Musica è un progetto curato dall’ AMF – Scuola di musica moderna di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’AMF fa parte), con il patrocinio del Comune di Ferrara e la partecipazione di Nena battello fluviale. Il progetto Un Fiume di Musica è la colonna portante di Smart Dock, un più ampio e corale percorso di rigenerazione urbana della darsena, ideato e coordinato dall’APS Basso Profilo dal 2015. La creazione di un giardino di alberi da frutta per la darsena ha avviato il progetto nella primavera di quattro anni fa. Un’azione concreta che ha trasformato in maniera sensibile l’aspetto di questo tratto di darsena per lungo tempo trascurato. Oltre a proporre buona musica e aperitivi da gustare in compagnia, Un Fiume di Musica è anche un invito a riscoprire e riconquistare il fiume, un appello rivolto alla città e in modo particolare a chi abita il quartiere Darsena-Giardino.

Da: Associazione musicisti Ferrara

LETTERA APERTA DI UNA VENTENNE
Noi e voi… Lasciateci sognare, lasciateci sbagliare

di Jessica Mantovani

Tra noi giovani chi è un sognatore è solo. Vorrei provare a farmi portavoce dei miei coetanei, pur senza che nessuno me lo abbia esplicitamente chiesto. Pensavo fosse un atto pretenzioso, ma dagli sguardi rassegnati che incrocio quotidianamente tra i corridoi dell’Università ho capito che scegliere di non parlare sarebbe un errore. È come se tra noi giovani e voi grandi si ponesse un alto velo trasparente, una membrana sottilissima ma insuperabile, una sorta di tenda capace di isolare i suoni; e per quanto da una parte si cerchi di parlare forte, nessuna voce è in grado di oltrepassare la barriera. Ci guardate come se fossimo degli incompetenti, come se sapessimo sempre come rovinare tutto, come se fossimo persi e pensate pure che non ci importi ritrovare la strada.

Secondo l’opinione comune, i giovani non hanno ideali e se ne fregano di tutto e di tutti, gli importa solo del loro telefono e di fare festa. I giovani non si impegnano abbastanza, non hanno voglia di fare niente, non gli importa di studiare e non sanno fare nessun lavoro. Vi guardiamo mentre vi disperate tenendovi le mani nei capelli quando pensate al futuro che vi aspetta, un futuro non molto lontano nel quale noi saremo gli adulti e voi invece sarete vecchi. Vorrei provare a tranquillizzarvi: vi sembriamo smarriti, ma qualcosa in mente ce lo abbiamo e ce lo abbiamo tutti. Il rischio, a mio avviso, è che pian piano passeremo dall’avere in testa un grande focolare ardente, al conservare solo un piccolo cumulo di cenere grigia, unico rimasuglio di un grande fuoco che con il passare degli anni si farà sempre più debole fino a spegnersi.
Il nostro fuoco è pieno di idee, di speranze, di sogni… Sogni che abbiamo paura di raccontare perché fin da piccoli ci hanno insegnato a stare con i piedi per terra, a comportarci come fanno gli altri, a pensare razionalmente, a non cadere mai troppo lontano dall’albero se questo ha sempre dato buoni frutti. Se finora tutti si sono sempre comportati in un certo modo e a tutti questi è andata bene, noi dovremmo comportarci esattamente come loro, altrimenti siamo certamente destinati a fallire.

Abbiamo grandi piani per le nostre vite ma non li raccontiamo spesso perché non ridiate di noi, non ci va che non ci prendiate sul serio per gli inediti progetti in cui speriamo. Quello che ci serve sono parole di sostegno, sarebbe bellissimo sentire che finalmente qualcuno crede in noi, per una volta ci servirebbe non dover ascoltare la voce di chi mette in conto i possibili fallimenti conseguenti alle nostre aspirazioni.
Di queste tristi possibilità siamo già a conoscenza e ne abbiamo già fin troppa paura, nonostante voi pensiate che non siamo in grado di capire cosa potrebbe accadere se qualcosa del nostro piano andasse storto.
Lo sappiamo, lo abbiamo già messo in conto e se decidiamo di andare avanti comunque, se non abbandoniamo la sfida nonostante siamo consapevoli dei rischi, non è perché siamo degli sciocchi ma è perché il fuoco che abbiamo dentro brucia di speranza, freme di voglia di fare del bene vero. Per una volta non ridete di noi se vi raccontiamo di voler salire in cima alle montagne più alte, per una volta non scoraggiateci e non metteteci nemmeno in guardia, lasciateci andare. Smettetela di dirci che dobbiamo seguire il sentiero battuto, quello dove le trappole sono già tutte scattate ed hanno ucciso chi è passato prima di noi, lasciate che siamo noi i primi a rischiare, anche se questo può farvi paura. In fondo è meglio soffrire per la delusione che non provare nessuna emozione, è meglio scivolare e poi rialzarsi che rimanere sempre distesi per evitare di cadere.
Sperate insieme a noi, tornate giovani e incoscienti, lasciatevi emozionare dal nostro fuoco e tifate per noi anche se ci sono alte probabilità di vederci fallire. La delusione non ci fermerà se invece di cercare di fermarci ci avrete insegnato che il fallimento non è la fine di tutto, non è la prova che non avremmo mai dovuto tentare ma è solo un normale fatto che si presenta a chi desidera tanto e si muove per ottenerlo.
Gli adulti sembrano sempre così avviliti, dicono che peggio di così non potrebbe andare, li sentiamo borbottare su quanto questo mondo faccia schifo. Se non c’è nulla da perdere, allora perché non provare qualcosa di nuovo? Perché non fare un tentativo e credere in noi? Piuttosto di crogiolarvi nella vostra rassegnazione, fateci capire che c’è qualcosa in cui sperare. Se raggiungeremo la vetta o se ci fermeremo a metà, avremo sempre ottenuto più di quanto non avremmo fatto se avessimo deciso di non agire per paura di fallire.

Teatro, musica e danze in piazza municipale

Da: Organizzatori
con la presente Città di Bondeno-Assessorato alla Cultura, Associazione Bondeno Cultura e Gruppo Archeologico di Bondeno sono onorati di invitarVi presso il Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”,

il giorno DOMENICA 23 GIUGNO alle ore 17.00

alla presentazione del volume

Saggi Ariosteschi.
I primi 500 anni
dell’Orlando Furioso
(Este Edition, Ferrara 2019)

Il volume raccoglie gli atti del convegno “ Ariosto e il suo tempo”, tenutosi il 18 giugno 2016 a Bondeno, luogo di nascita di Giovanni Mazzocchi ‘dal Bonden’, che per primo stampò il celeberrimo poema cavalleresco, nel 1516.
…La presente pubblicazione, peraltro ricca di numerose illustrazioni, accoglie studi inediti e inusuali a proposito dell’ Ariosto poeta e uomo del Rinascimento , e apre riflessioni da punti di vista diversi e interdisciplinari sull’ Orlando Furioso , frutto delle ricerche dei diversi autori che hanno…

Questo l’indice del volume:

Marco Bertozzi, Il Furioso dei Filosofi, ovvero Hegel e il poema di Ariosto come modello narrativo per il romanzo moderno

Dennis Looney, Il diario di Ariosto con l’Autorità nell’Erbolato

Andrea Marchesi, “Stanza” di Venere e paradiso di voluttà: l’isola di Belvedere nella Ferrara di Ariosto

Lucio Scardino, Un pittore “ariostesco” e la sua misteriosa morte a Ferrara: Giovanni Antonio de’Sacchis detto il Pordenone

Enrico Scavo, Giovanni Maroni: l’ultimo madrigalista estense prima della Devoluzione

Daniele Biancardi, La follia prima e dopo l’Ariosto

Alberto Balasso, Cenni all’Arte della Scherma nell’Orlando Furioso

Marco Dorigatti, I primi 500 anni dell’Orlando Furioso

Come sempre, Vi aspettiamo numerosi!!

Da: Organizzatori

Saggi Ariosteschi

Da: Organizzatori

Con la presente Città di Bondeno-Assessorato alla Cultura, Associazione Bondeno Cultura e Gruppo Archeologico di Bondeno sono onorati di invitarVi presso il Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”,

il giorno DOMENICA 23 GIUGNO alle ore 17.00 alla presentazione del volume Saggi Ariosteschi.
I primi 500 anni dell’Orlando Furioso (Este Edition, Ferrara 2019).

Il volume raccoglie gli atti del convegno “ Ariosto e il suo tempo”, tenutosi il 18 giugno 2016 a Bondeno, luogo di nascita di Giovanni Mazzocchi ‘dal Bonden’, che per primo stampò il celeberrimo poema cavalleresco, nel 1516.
…La presente pubblicazione, peraltro ricca di numerose illustrazioni, accoglie studi inediti e inusuali a proposito dell’ Ariosto poeta e uomo del Rinascimento , e apre riflessioni da punti di vista diversi e interdisciplinari sull’ Orlando Furioso , frutto delle ricerche dei diversi autori che hanno…

Questo l’indice del volume:

Marco Bertozzi, Il Furioso dei Filosofi, ovvero Hegel e il poema di Ariosto come modello narrativo per il romanzo moderno

Dennis Looney, Il diario di Ariosto con l’Autorità nell’Erbolato

Andrea Marchesi, “Stanza” di Venere e paradiso di voluttà: l’isola di Belvedere nella Ferrara di Ariosto

Lucio Scardino, Un pittore “ariostesco” e la sua misteriosa morte a Ferrara: Giovanni Antonio de’Sacchis detto il Pordenone

Enrico Scavo, Giovanni Maroni: l’ultimo madrigalista estense prima della Devoluzione

Daniele Biancardi, La follia prima e dopo l’Ariosto

Alberto Balasso, Cenni all’Arte della Scherma nell’Orlando Furioso

Marco Dorigatti, I primi 500 anni dell’Orlando Furioso

Come sempre, Vi aspettiamo numerosi!!

Da:Organizzatori

Festa della musica

Da: Organizzatori

VENERDI’ 21 GIUGNO ore 20.30

FESTA DELLA MUSICA QUARTETTO ESTENSE

In occasione della Festa della Musica che si svolge ogni anno nel giorno del Solstizio d’Estate, il Museo Archeologico di Ferrara ospita il Concerto In Fa Maggiore del Quartetto Estense, formazione cameristica dell’orchestra giovanile Antiqua Estensis, composta dai violinisti Jacopo Ferri e Matteo Sartori, dalla violista Giuliana La Rosa e dal violoncellista Stefano Crepaldi. Tutti i componenti del Quartetto Estense collaborano attivamente con l’orchestra giovanile Antiqua Estensis di Ferrara.

Programma:

Quartetto opera 77 n. 2
F. J. Haydn
I) Allegro moderato
II) Finale: vivace assai

Quartetto in F major op 96 “Quartetto Americano”
A. Dvorak
I) Allegro ma non troppo
II) Lento
III) Molto Vivace
IV) Vivace ma non troppo

Da: Organizzatori

Giornata Mondiale del Rifugiato

Da: Save the Children

Giornata Mondiale del Rifugiato: Save the Children, almeno 27 milioni di bambini sfollati a causa della guerra non hanno più accesso alle scuole, 35 milioni quelli costretti nel 2017 a lasciare la loro casa, in fuga da conflitti, violenze e cambiamenti climatici, l’11% in più dal 2009
L’Organizzazione sottolinea come Il fenomeno migratorio non possa più essere affrontato come un’emergenza o rischiamo di perdere intere generazioni di bambini
Sono almeno 27 milioni di bambini sfollati a causa delle guerre a non avere più accesso all’educazione e fino a quando il fenomeno migratorio continuerà ad essere affrontato come un’emergenza e non come un problema strutturale, rischiamo di continuare a perdere intere generazioni di bambini. Questa la denuncia di Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro, alla vigilia della Giornata Mondiale del Rifugiato.

Nel solo 2017 sono stati 35 milioni i bambini costretti a lasciare le proprie case per fuggire da conflitti violenze e cambiamenti climatici, un dato che è cresciuto dell’11% dal 2009. Un trend allarmante, confermato anche dagli ultimi dati rilasciati dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), che sottolinea come il tema della mobilità delle popolazioni in tutto il mondo sia un fenomeno che coinvolge sempre di più i bambini e gli adolescenti. Ad oggi infatti, il 52% dei rifugiati a livello mondiale ha meno di 18 anni e la gran parte sono minori stranieri non accompagnati.

“Ogni giorno quasi 45mila persone sono costrette a muoversi per scappare da vite insostenibili, fatte di guerre e conflitti, povertà, cambiamenti climatici che generano carestie ed emergenze ambientali. La metà è composta da bambini, che spesso partono da soli lasciando la famiglia, la casa e la scuola. Il fenomeno migratorio coinvolge tutti i continenti cui si deve far fronte non soltanto attraverso politiche di controllo dei confini o come un’emergenza. Si tratta di un problema strutturale e deve essere affrontato con politiche di sviluppo: è necessario investire subito per supportare intere generazioni di bambini e ragazzi che rischiano di perdere ogni opportunità di costruirsi un futuro e di contribuire a quello del proprio paese”, afferma Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children.

Un bambino su cinque al mondo, 420 milioni, vive in aree di conflitto, dove violenza, fame e malattie mettono quotidianamente a rischio la loro vita. Nel solo 2018 – ricorda Save the Children che in occasione del suo Centenario ha lanciato la campagna “Stop alla guerra sui bambini” – circa 4,5 milioni di bambini hanno rischiato di morire per fame nei dieci paesi peggiori in conflitto, che sono tra i principali paesi di origine dei rifugiati: Afghanistan, Yemen, Sud Sudan, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo (RDC), Siria, Iraq, Mali, Nigeria e Somalia.

Ma i conflitti non sono l’unica causa dei movimenti delle popolazioni mondiali: si stima che entro il 2050 circa 143 milioni di persone saranno costrette a spostarsi all’interno del proprio paese per ragioni legate al clima e di questi, oltre la metà, sono nell’area dell’Africa Sub-sahariana[1]. “Non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla mancanza di volontà politica a causa della quale il mondo continua a rimanere inerte davanti alle sofferenze indicibili che stanno patendo i bambini a causa di guerre, povertà o cambiamenti climatici. Il futuro dei bambini non può più attendere oltre ed è arrivato il momento che la comunità internazionale si assuma finalmente in pieno fino all’ultima delle proprie responsabilità”, conclude Valerio Neri.

Da: Save the Children

Letture Dantesche Ferraresi

Da: Organizzatori

Società Dante Alighieri e Galleria del Carbone presentano:

LETTURE DANTESCHE FERRARESI

Piazza del Carbone, Ferrara – ore 21

Giovedì 20 giugno
Inferno, canto II
con Ruben Garbellini

Le Letture Dantesche Estive, promosse dalla Società Dante Alighieri in collaborazioni con la Galleria del Carbone, giungono al loro terzo appuntamento. Questa sera verrà data lettura e interpretazione scenica del Secondo Canto dell’Inferno, nel quale i due Poeti iniziano il loro viaggio ultramondano, ove in risposta ai dubbi di Dante, Vergilio spiega le ragioni di tale viaggio. Egli è stato interpellato da Beatrice, la quale scesa dal Paradiso, dinanzi al poeta mantovano, con versi tra i più belli di ogni tempo, perora la causa del suo fedele Dante. Ella è mossa da Amore, attributo Divino per eccellenza, da cui se ne deduce il carattere sacro del grande Componimento dantesco. Confortato da ciò, Dante segue la sua guida nel viaggio di purificazione.

Inferno, canto II, con Ruben Garbellini, Piazza del Carbone, Ferrara, ore 21.30

Da:Organizzatori

CoopsDay_CS

Da: Organizzatori
LEGACOOP ESTENSE CELEBRA CON IL CONCERTO DI THE LIBERATION PROJECT LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE

Le cooperative ferraresi regalano alla città la prima tappa del tour europeo “Friendship and Solidarity”, il 9 luglio a Factory Grisù.

Sul palco anche Phil Manzanera (Roxy Music, Pink Floyd).

Confermata la presenza dell’attivista sociale Ndileka Mandela.

Un collettivo internazionale di musicisti che si fa portatore di un messaggio di libertà, attraverso le canzoni che hanno ispirato e celebrato le lotte di liberazione in Sudafrica, in Italia, a Cuba. Si tratta di The Liberation Project, che sarà in concerto a Ferrara a Factory Grisù il prossimo 9 luglio, per festeggiare la Giornata Internazionale delle Cooperative insieme a Legacoop Estense.

“Un progetto capace di trasmettere quei valori di giustizia sociale, inclusione e convivenza civile che le cooperative di tutto il mondo promuovono quotidianamente”, afferma il presidente di Legacoop Estense Andrea Benini. “Per l’occasione, abbiamo il piacere di avere nostra ospite a Ferrara l’attivista sociale Ndileka Mandela, nipote di Nelson Mandela, che riconosce il valore del progetto per il suo messaggio di speranza, riconciliazione, difesa dei diritti umani. Un ringraziamento alle tante cooperative ferraresi che sostengono l’evento, regalando alla città un’iniziativa di grande spessore culturale e sociale”.

Il concerto sarà ad ingresso gratuito per il pubblico. Sul palco del cortile interno di Factory Grisù si esibiranno musicisti internazionali di alto livello: alla core band sudafricana (Dan Chiorboli, Tebogo Sedumedi, Peter Djamba, Kabelo Seleke e Lindi Ngonele) si uniscono nel tour Phil Manzanera (chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd), N’Faly Kouyate (Afro-Celt Sound System e Peter Gabriel), Cisco Bellotti (Modena City Ramblers) e il ferrarese Roberto Formignani (The Bluesmen, oltre che presidente della Scuola di Musica Moderna di Ferrara), per un live emotivo e ricco di musicalità, una fusione di musica rock e world dai ritmi sudafricani, italiani e cubani.

Quella di Ferrara sarà la primissima data del tour Europeo “Friendship and Solidarity”, promosso da BPM concerti, con il patrocinio delle Ambasciate di Cuba e del Sudafrica. I giorni precedenti il concerto, verranno organizzate a Ferrara diverse iniziative, con il coinvolgimento degli artisti e di Ndileka Mandela, che arricchiranno il calendario della Giornata Internazionale delle Cooperative: una ricorrenza promossa annualmente a luglio dall’International Co-operative Alliance (ICA) e dall’ONU, per celebrare il contributo della cooperazione verso uno sviluppo sostenibile e la costruzione di una società più equa.

La data di Ferrara è organizzata da Legacoop Estense e Factory Grisù, con il Patrocinio del Comune di Ferrara e il sostegno delle cooperative ferraresi: Coop Alleanza 3.0, Cidas, Assicoop Modena&Ferrara, Copma, Coopser, Coop Reno, Copego, Cpr System, Castello, Coop Giulio Bellini, Consorzio Esperienza Energia, La Città Verde, Le Pagine. Partner Tecnici: Aidél, Alpaca, Doc Servizi, Librerie.coop, Altraqualità, Wunderkammer, Hangar Birrerie, Associazione Cittadini del Mondo.

THE LIBERATION PROJECT

Il progetto nasce su iniziativa di Dan Chiorboli, musicista e produttore nato a Ferrara da una famiglia partigiana e cresciuto in Sudafrica durante l’era dell’apartheid. La sua passione per la musica e la sua vicinanza a queste esperienze di liberazione, hanno fatto maturare in lui il desiderio di produrre un album che raccontasse come la musica abbia ispirato e celebrato i cambiamenti sociali portati dalle lotte di liberazione. L’idea ha suscitato l’interesse del compositore sudafricano pluripremiato Neill Solomon, del chitarrista dei Roxy Music e co-produttore dei Pink Floyd Phil Manzanera e di Juan De Marcos, icona musicale del leggendario Buena Vista Social Club e Afro-Cuban All Star. Manzanera e De Marcos sono cresciuti a Cuba e hanno trascorso la loro infanzia durante il culmine della rivoluzione cubana di Fidel Castro.

In Italia, l’Emilia-Romagna – punto nevralgico della resistenza partigiana nella Seconda Guerra Mondiale – ha goduto di una relazione lunga e significativa con il movimento della resistenza in Sudafrica.

È così che, il 3 ottobre 2018 a Johannesburg, viene prodotto “Songs That Made Us Free” – Le canzoni che ci hanno resi liberi, un triplo CD di 37 brani suonati da 142 musicisti provenienti da 18 paesi.

www.theliberationproject.co.za

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE COOPERATIVE

L’International Day of Cooperatives è una celebrazione annuale che ricorre dal 1923 il primo sabato di luglio, su iniziativa dell’International Co-operative Alliance (ICA). A partire dal 1995, anche l’ONU celebra il #CoopsDay. La finalità della Giornata è di promuovere la conoscenza del movimento cooperativo, evidenziando inoltre come le cooperative contribuiscano al raggiungimento dei principali obiettivi di crescita sostenibile e inclusiva posti dall’ONU. Ogni anno viene individuato un tema a cui dedicare la giornata e, per il 2019, si è scelto COOPS 4 DECENT WORK, ovvero “le cooperative per un lavoro dignitoso”: le cooperative sono infatti imprese che mettono le persone al centro dell’azione economica; sono democraticamente controllate e danno priorità, nel luogo di lavoro, alla crescita umana e alla giustizia sociale.

www.ica.coop/en/events/international-day-cooperatives

Da: Organizzatori

“Fai Brumotti per l’Italia”

Da: Stampa Comune Comacchio

FAI BRUMOTTI PER L’ITALIA”: SABATO 22 GIUGNO TAPPA A COMACCHIO!

IL CAMPIONE E AMBASCIATORE FAI PER LE NUOVE GENERAZIONI, PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO ATTRAVERSA L’ITALIA PIÙ BELLA IN BICI: 1.600 KM TRA SPORT, ARTE, NATURA, ECOLOGIA E SOLIDARIETÀ

Parte da Milano il tour “FAI Brumotti per l’Italia”, un viaggio in bicicletta in diretta social di 17 tappe e 1.600 km che vedrà per il secondo anno consecutivo il campione internazionale e inviato di Striscia la notizia Vittorio Brumotti andare alla scoperta dell’Italia più bella. Un itinerario da Nord a Sud della Penisola, realizzato con il FAI – Fondo Ambiente Italiano di cui Brumotti è ambasciatore per le nuove generazioni e sostenuto come lo scorso anno da Intesa Sanpaolo, che terminerà martedì 4 luglio a San Giovanni Rotondo (FG), la città che ospita le spoglie di Padre Pio.

Già nel 2018 l’inviato di Striscia ha attraversato in autonomia l’Italia in bicicletta, da Livigno ad Agrigento, dormendo in tenda e utilizzando pannelli solari: 113 ore in sella, durante le quali ha mostrato l’incanto di tanti paesaggi italiani e di alcuni luoghi del FAI e ha toccato con mano l’ospitalità e l’affetto delle tante persone incontrate pedalando. La grande passione per il nostro Paese lo ha spinto a riproporre l’impresa quest’anno, pensando insieme al FAI un percorso completamente nuovo, improntato sul turismo lento, sulla valorizzazione delle tradizioni locali, sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente: la sua bici e il suo abbigliamento avranno un gusto romanticamente rétro e il viaggio sarà a emissioni zero (anche quello dello staff che lo accompagnerà).

Non solo sport, quindi: il progetto “FAI Brumotti per l’Italia” si propone di raccontare in modo originale e spontaneo l’immenso patrimonio naturalistico, artistico e culturale italiano, con particolare attenzione a territori meno conosciuti, ma non per questo meno straordinari. Dalla Lombardia alla Puglia, il biker incontrerà sulla sua strada monumenti, parchi, castelli, borghi, aree marine, abbazie e palazzi storici e si farà portavoce della missione del FAI, che aprirà le porte di otto dei suoi splendidi Beni regolarmente aperti al pubblico, dalla Palazzina Appiani presso l’Arena Civica del Parco Sempione, a Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD), dal Bosco di San Francesco ad Assisi (PG) a Casa Noha a Matera e all’Abbazia di Cerrate a Lecce.

Vittorio Brumotti farà inoltre tappa in alcuni dei più affascinanti siti votati dagli italiani nelle nove edizioni finora concluse del censimento “I Luoghi del Cuore” promosso da FAI e Intesa Sanpaolo – tra cui il Forte San Felice a Chioggia (VE), il Parco Archeologico di Suasa (AN) e i Laghi di Monticchio (PZ).

Prevista anche la sosta a Comacchio, che vede il FAI impegnato in un progetto di valorizzazione del centro storico e delle sue Valli. Brumotti arriverà alle ore 17:00, in località FOCE – Valli di Comacchio, con RIPARTENZA il giorno dopo, DOMENICA 23 alle ore 9:00 dalla piazzetta TREPPONTI di Comacchio.

Brumotti verrà accolto anche ad Orvinio (RI) e Matera, Capitale Europea della Cultura 2019. Parlerà inoltre di coraggio e solidarietà, andando in visita all’ospedale pediatrico Santobono-Pausillipon di Napoli per dare voce e un sorriso a chi lotta ogni giorno. Gli hashtag ufficiali sono #faibrumottixitalia e #brumottixitalia. Sarà inoltre possibile rivedere foto e video, oltre a visionare dati e informazioni, di ogni tappa sul sito www.faibrumottixitalia.it.

Il percorso, ideato e disegnato da Vittorio Brumotti, inventore del road bike freestyle, campione del mondo di bike trial nel 2006 e detentore di 10 Guinness World Records™, resterà percorribile da tutti i ciclisti.

Dal 2010 Vittorio Brumotti segue con affetto l’associazione Famiglie SMA che, grazie al suo supporto televisivo, è riuscita a portare avanti tanti progetti come la rete Smart, che ha facilitato la possibilità di arrivare a una terapia per tanti pazienti italiani. Anche durante questo tour “FAI Brumotti per l’Italia”, Vittorio incontrerà i suoi piccoli amici.

Il progetto “FAI Brumotti per l’Italia” è realizzato con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Toyota e Kometa.

Da: Stampa Comune Comacchio

Crisi Mercatone Uno

Da: Organizzatori

Crisi Mercatone Uno: Agos prevede la sospensione del pagamento rate per i prestiti dei lavoratori

L’iniziativa della società di credito al consumo a favore del personale coinvolto nel fallimento della catena di grande distribuzione

Milano, 19 giugno 2019

Agos, la società di credito al consumo del gruppo Crédit Agricole, ha scelto di offrire la possibilità ai dipendenti di Mercatone Uno di chiedere la sospensione delle rate dei prestiti in essere, per la durata massima di dodici mesi.

È una delle iniziative deliberate dalla società per sostenere le famiglie in difficoltà per la crisi della catena di grande distribuzione che conta circa 1.800 dipendenti in Italia.

I dipendenti di Mercatone Uno clienti di Agos dovranno presentare la domanda presso la filiale Agos della propria zona di residenza o comunque la filiale più comoda, che li assisterà per gestire la richiesta al fine di permettere alla società di valutare ogni singola situazione di difficoltà conseguente alla crisi di Mercatone Uno.

Tutte le filiali sono comunque a disposizione per fornire le informazioni necessarie ad accedere a questa misura straordinaria che, come afferma Guido Rindi, Direttore Clienti di Agos “rientra nell’impegno costante dell’azienda verso un credito sostenibile, avendo al centro i clienti come persone e cercando di essere al loro fianco, ove possibile, anche nei momenti di difficoltà”.

Da: Organizzatori

Ospedali sicuri

Da: Lega Nord Emilia Romagna

OSPEDALI SICURI: PER ENTRARE IN OSPEDALE FUORI DAGLI ORARI DI VISITA OCCORRE REGISTRARSI

Il consigliere regionale della Lega, Matteo Rancan, primo firmatario della Risoluzione che impegna la Giunta di viale Aldo Moro ad attivarsi per implementare in tutte le strutture ospedaliere un software informatico – già operativo a Piacenza – che accredita i visitatori ad entrare nei nosocomi fuori dagli orari di visita. “Così si tutelano i diritti e la sicurezza di pazienti e famiglie”

L’obiettivo è di arginare il “vagabondaggio clandestino” all’interno delle strutture ospedaliere italiane e, al contempo, tutelare il rispetto dei diritti e delle esigenze di pazienti e famiglie, la loro sicurezza ed eliminare il fenomeno del lavoro in nero.

E’ quanto si propone di ottenere la Risoluzione, presentata dal gruppo regionale della Lega a prima firma del consigliere Matteo Rancan, che “impegna la Giunta di viale Aldo Moro ad attivarsi per dotare tutte le strutture ospedaliere di un software informatico – già operativo a Piacenza – che accredita i visitatori ad entrare nei nosocomi fuori dagli orari di visita”.

La necessità di servizi di assistenza non sanitaria nelle strutture ospedaliere può anche portare al proliferare di lavoro irregolare o non monitorato (piaga nota in ambito ospedaliero) con possibili rischi sia per le strutture ospedaliere che per il personale ricoverato, i familiari e l’intero settore sanitario.

“Si pensi, ad esempio, all’impossibilità di comunicare agli organi competenti e ai soccorritori il numero e l’identità delle persone presenti nella struttura ospedaliera in caso di evacuazione o di emergenza; alla responsabilità civile e penale dell’ospedale in caso di danni arrecati al personale ricoverato; responsabilità civile e penale nei confronti pazienti ricoverati e dei loro familiari in caso di impiego di personale non regolarizzato e/o in caso di danni arrecati a terzi dal personale assunto. Inoltre, l’impiego di personale a pagamento irregolare si potrebbe considerare, nei confronti del settore ospedaliero, come un favoreggiamento al fenomeno di caporalato e evasione contributiva e fiscale” spiegano nel documento Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

Da qui la necessità di regolare i flussi di personale, fuori dagli orari di visita, nelle strutture sanitarie.

Una necessità cui Piacenza ha dato risposta dal 2011, anno in cui ha iniziato – con successo – la sperimentazione di un software informatico che permette di accreditare le aziende e gli operatori che effettuano servizi di assistenza non sanitari.

“Si tratta di un database che registra le presenze fuori dall’orario di visita e stila quotidianamente una mappatura di chi fa assistenza ai degenti” spiega Rancan.

“La regolamentazione, secondo i requisiti della professionalità e trasparenza, dei flussi del personale all’interno dei nosocomi al di fuori degli orari di visita, consente di garantire che i pazienti siano curati da persone competenti e che chi si occupa di assistenza sia adeguatamente pagato per quello che svolge e si veda garantire i diritti di lavoratore senza dover lavorare in nero. Tant’è che – secondo i leghisti – gli ottimi risultati prodotti dal progetto pilota del software informatico attivato nell’ospedale di Piacenza, dovrebbe indurre la Regione Emilia-Romagna ad adottarlo in tutte le strutture sanitarie regionali.

“Sia chiaro, benché il software sia ulteriormente migliorabile, ha comunque già consentito di ridimensionare sensibilmente il problema sicurezza all’interno dell’ospedale di Piacenza. Da qui la nostra Risoluzione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi tempestivamente per implementare in tutte le strutture ospedaliere della Regione il software informatico per l’accreditamento di aziende e operatori responsabili dei servizi di assistenza non sanitaria negli ospedali” concludono i consiglieri del Carroccio.

Da: Lega Nord Emilia Romagna

” Il fiume e la città di Ferrara”

Da: Istituto Compensivo 2

Si conclude a Casa Niccolini giovedì 20 giugno 2019 alle 9 il progetto “Il fiume e la città di Ferrara”. Durante l’incontro, aperto alle famiglie, ai partner e alla cittadinanza, verranno presentati gli esiti del percorso che si è svolto come un vero e proprio laboratorio di ricerca attiva, di conoscenza dell’ambiente urbano e ambientale, con il supporto dei documenti e di fonti bibliografiche, di progettazione volta ai temi della rigenerazione urbana. Progettato e coordinato per l’Istituto Comprensivo Alda Costa dalle docenti Paola Chiorboli e Gloria Fabbri, ha avuto infatti lo scopo di ripercorrere da un punto di vista storico, culturale, urbanistico e ambientale l’evoluzione di Ferrara e del suo territorio in relazione al fiume Po. Hanno collaborato al progetto dell’ICS Alda Costa, realizzato nell’ambito del progetto PON Vivo Ferrara, il Comune di Ferrara con il Servizio Biblioteche e Archivi, il Centro di Sostenibilità IDEA, il Museo Civico di Storia Naturale Comune di Ferrara, il Corpo di Polizia Provinciale di Ferrara, la Fondazione Teatro Comunale Claudio Abbado, le associazioni Lions Club Ferrara Estense, Club per l’Unesco di Ferrara, l’Associazione Didò, il Consorzio Wunderkammer e infine la documentarista Maria Bonora.

Nella foto il Comandante della Polizia Provinciale di Ferrara Claudio Castagnoli con i volontari Stefano Melotti e Cinzia Zanellati, la Dirigente Scolastica dell’ ICS Costa Stefania Musacci con le docenti Gloria Fabbri e Paola Chiorboli.

Da: Istituto Compensivo 2

Offerte dalla filiera della Paulownia

Da: Ufficio Stampa Ferrara

OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA FILIERA DELLA PAULOWNIA. CONVEGNO SABATO 22 GIUGNO (ORE 9,30) ALLA SALA 2000
FABIO BERGAMINI E GINO ALBERGHINI: «OPPORTUNITA’ IMPORTANTI PER UN SETTORE IN CRESCITA E UN TIPO DI LEGNAME DALLE PROPRIETA’ STRAORDINARIE»

BONDENO (FERRARA), 19-06-’19.
E’ passato poco più di un mese dall’esperienza degli agricoltori della neonata associazione Terre Matildee, recatisi a Cusercoli, sulle colline di Forlivesi, per studiare da vicino il settore della Paulownia. Una pianta che risulta fondamentale nel settore delle costruzioni in legno. Sabato 22 giugno, verrà organizzato alla sala 2000 di Bondeno un convegno dal titolo: “Paulownia, opportunità per l’agricoltura” (ore 9,30) in cui interverranno Fasuto Faggioli (Earth Accademy), Luigi Proni (agronomo ed esperto in questo tipo di coltivazione) e Antonio Faggioli (Dinamica Ferrara), oltre ai rappresentanti delle associazioni agricole: Unima, Cia, Confagricoltura. «Si tratta di un albero dalle foglie di grandi dimensioni – spiega il presidente di Terre Matildee, Gino Alberghini – in grado di assorbire il 10% in più di anidride carbonica, rispetto a tutte le altre piante. Questa specie in particolare raggiunge (in tre anni) i 15 metri di altezza». In quattro anni, il tronco della Paulownia ha già un diametro di 30 centimetri, ma quello che più sorprende è la ricaduta ambientale: basti pensare che 600 piante assorbono in un anno 12.000 tonnellate di biossido di carbonio, pari alle immissioni di una auto che ha percorso 100mila km. Un ettaro di Paulownia, insomma, produce in un anno 600-800 tonnellate di ossigeno. “Terre Matildee” ha studiato da vicino la realtà di Rete Paulownia Romagna, per la precisione nella Cooperativa agricola del Bidente, specializzata in tutte le fasi della filiera: dai vivai alla piantumazione, fino alla raccolta e al taglio. «Esiste la possibilità di sfruttare questo tipo di coltivazione – dicono il sindaco Fabio Bergamini e Gino Alberghini – per completare una filiera sul territorio, che parte dalla coltura e arriva alla lavorazione del legno. Per gli agricoltori interessati – conclude Alberghini – ci saranno alcune piante in distribuzione, sabato mattina, che potranno essere piantumate come prova, per consentire di verificare nel corso del tempo una distribuzione su di una superficie più vasta della Paulownia».

Da: Ufficio Stampa Ferrara

“Medaglia e diploma d’onore di unife”

Da: Comunicazione Istituzionale e digitale Unife
COMUNICATO STAMPA

Medaglia e Diploma d’onore di Unife ad Arnaldo D’Amico e Giorgio Sberveglieri patriarchi e pionieri della sensoristica italiana

La Cerimonia il 21 giungo a Giurisprudenza

Sono i patriarchi e pionieri della sensoristica italiana: ad Arnaldo D’Amico e Giorgio Sberveglieri l’Università di Ferrara conferirà il 21 giugno (ore 11, Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, c.so Ercole I D’Este, 37)) le Medaglie e i Diplomi d’Onore dell’Ateneo.

Alla Cerimonia, oltre al Rettore Giorgio Zauli, saranno presenti Vincenzo Guidi (Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra), Piero Olivo (Dipartimento di Ingegneria), Luisa Pasti (Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche), Laura Ramaciotti (Dipartimento di Economia e Management) e Raffaele Tripiccione (Dipartimento di Fisica e Scienza della Terra).

Occasione della cerimonia, il Workshop internazionale “Gas sensors based on semiconducting metal oxides: basic understanding & application fields” (GOSPEL 2019), evento dedicato alle attività di ricerca e sviluppo nel campo dei sensori per gas a base di ossidi metallici semiconduttori. Dispositivi miniaturizzati e resi sempre più efficienti grazie all’utilizzo di materiali bi- e mono-dimensionali, queste tecnologie trovano applicazione nei campi più diversi, dal monitoraggio degli inquinanti ambientali alla rilevazione di metaboliti per la maturazione dei prodotti orto-frutticoli, dalla rilevazione di specie chimiche nel settore edilizio allo sviluppo di nasi artificiali capaci di imitare quelli umani.

A GOSPEL esponenti di spicco dell’accademia e dell’industria si confronteranno sui più recenti sviluppi nel settore per individuare quali di questi possiedono le potenzialità per nuove applicazioni di mercato.

Il Workshop sarà affiancato anche da un’esposizione di dispositivi basati su sensori a semiconduttore prodotti da aziende, startup ed istituzioni di ricerca nazionali ed estere.

“Per la prima volta il Workshop GOSPEL, giunto all’ottava edizione, sarà ospitato in Italia – spiega il Prof. Vincenzo Guidi, Direttore del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra e Chair del Workshop. – Il nostro Paese vanta numerosi e consolidati gruppi di ricerca nell’ambito della sensoristica per gas. Tra questi spiccano i laboratori fondati dai professori Arnaldo D’Amico e Giorgio Sberveglieri. Nel contesto di GOSPEL 2019 risulta quindi naturale celebrare i patriarchi e pionieri della sensoristica italiana. Il Prof. D’Amico, fisico ed ingegnere, è stato il fondatore ed il responsabile del Gruppo Sensori e Microsistemi dell’Università di Tor Vergata, fautore dell’Associazione Italiana di Sensori e Microsistemi (AISEM) e presidente dalla sua nascita (1995) al 2013. Il Prof. Sberveglieri, fisico sperimentale, anch’egli di fama mondiale, è stato il fondatore e il direttore del laboratorio SENSOR Lab dell’Università di Brescia, di cui è professore emerito, Presidente e CEO della start up innovativa NANO SENSOR SYSTEMS SRL.”

Da: Comunicazione Istituzionale e digitale Unife

Caccia al tesoro

Da: Ufficio Stampa
CACCIA AL TESORO: UN’OCCASIONE PER BAMBINI E ADULTI DI SCOPRIRE IL TERRITORIO. AL VIA UN PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DI EPIGRAFI E MONUMENTI
FRANCESCA ARIA POLTRONIERI: «NELL’ANNO DELLA LETTURA, ANCHE I MURI DELLA CITTA’, LE EPIGRAFI E I MONUMENTI POSSONO “PARLARCI”. SPETTERA’ AI BAMBINI INTERPRETARE QUESTI MESSAGGI CON IL LORO SGUARDO CURIOSO»

BONDENO (FERRARA), 19-06-2019.
Nell’anno della “Lettura”, anche i muri, le lapidi, i monumenti possono essere in grado di “parlare” a chi li osserva. Descrivendo situazioni del passato, lasciando trasparire tra le righe un contesto che va interpretato. E’ questo l’obiettivo dell’interessante progetto di riscoperta del patrimonio del territorio, che passa attraverso un gioco: una “Caccia al tesoro”. L’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri, ha incontrato nei giorni scorsi i collaboratori di questo evento, ideato e sostenuto dal Comune, ma che vede l’indispensabile partecipazione del Gruppo Archeologico di Bondeno e di Spazio 29. Impegnati nel lavoro di ricerca e nella logistica dell’iniziativa, che si svolgerà in due distinti momenti: giovedì 20 giugno (alle ore 10 del mattino, con protagonisti i bambini, previa iscrizione presso Spazio 29) e lunedì 24 giugno (ore 18,30, quando ragazzi e adulti parteciperanno insieme). «Abbiamo pensato che anche le “parole di pietra”, quelle che vediamo incise sulle lapidi e poste sui monumenti, debbano essere riscoperte e contestualizzate per far capire ai cittadini cosa rappresentano. All’interno del progetto di quest’anno, che è stato denominato: “Bondeno, una città da leggere” – spiega l’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri –. I bambini, in piccoli gruppi, avranno a disposizione una mappa ed alcuni indizi. Poi, attraverso la riscoperta delle vie, dei parchi, dello stesso municipio, potranno documentare anche visivamente le loro imprese. Non è una gara, ma un gioco, che speriamo possa appassionare grandi e piccini, in modo che ciascuno possa uscire arricchito da questo percorso». Per tutti i gruppi partecipanti ci saranno pergamene ricordo e gettoni omaggio con cui recarsi al luna park in centro, durante i giorni della Fiera di Giugno. Cosa andranno a cercare i bambini, fra le vie e le piazze? «Esiste un vasto patrimonio di lapidi ed epigrafi, che vanno dalla metà del ‘600 ad oggi – sottolinea Simone Bergamini del Gruppo Archologico matildeo –. Un patrimonio forse troppo “giovane” per essere studiato come merita, tant’è che esistono pochissimi studi sul tema. Come Gab abbiamo mappato molti di questi monumenti e incisioni che, in parte, dovrebbero essere restaurati, secondo un progetto del Comune». Certamente, la lapide più famosa è quella di Ponte Motte (del 1775 che è situata vicino alla pinacoteca), ma vi sono poi numerose lapidi che ricordano le storiche alluvioni del territorio, come quelle del 1839 o del 1873, quando Bondeno fu allagata dalle acque del Po. Senza dimenticare i Caduti per la libertà ed il lavoro, o personaggi storici quali Giuseppe Garibaldi e Giacomo Matteotti. Ce ne sarebbe abbastanza, insomma, per una prossima pubblicazione scientifica. Per il momento, spetterà ai bambini andare alla scoperta di tutti questi “tesori”.

Da: Ufficio Stampa

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Tutti i bambini delle scuole materne al luna park

Da: Ufficio Stampa

TORNA L’INIZIATIVA CHE PERMETTERA’ A TUTTI I BAMBINI DELLE SCUOLE MATERNE DI ANDARE PER UNA MATTINA AL LUNA PARK
FRANCESCA ARIA POLTRONIERI: «GRAZIE ALLO SPETTACOLO VIAGGIANTE PER QUESTO DONO AI BAMBINI, IL COMUNE SOSTERRA’ L’IMPEGNO ECONOMICO DEL TRASPORTO DALLE SCUOLE AL CENTRO»
BONDENO (FERRARA), 19-06-’19.
Un giro di giostra offerto dagli esercenti dello spettacolo viaggiante, per tutti i partecipanti al “Cantabimbo” e per tutti i bambini delle scuole materne del territorio comunale. Giovedì mattina saranno proprio i più giovani ad inaugurare il luna park della Fiera di Giugno, in piazza Garibaldi. E lo faranno grazie all’iniziativa congiunta dei giostrai, del Comune e della ditta di trasporti “La Valle”. «Si tratta di una tradizione e di un dono ormai consolidati – spiega l’assessore alla cultura matildeo, Francesca Aria Poltronieri – che fu inaugurato per la prima volta nel 2012, l’anno del sisma. Da allora – dice Poltronieri – è diventata una consuetudine che gli esercenti dello spettacolo viaggiante offrisse una mattina di svago ai bambini delle scuole materne, aprendo loro le porte del luna park». In questo modo, il bruco e le altre giostre sono diventate meta per i più piccoli. Tutti i bambini delle scuole materne pubbliche e paritarie di Bondeno e frazioni saranno coinvolte, mentre i costi del trasporto scolastico dai plessi alla piazza saranno a cura dell’azienda “La Valle”. Un dono, quello del luna park gratis per un giorno, che verrà esteso ai partecipanti dello stesso “Cantabimbo”, in programma giovedì sera (20 giugno) alle ore 21, in viale Repubblica; ed anche ai partecipanti alla “Caccia al tesoro” promossa dal Comune in collaborazione con i centri estivi di Spazio 29 ed il Gruppo Archeologico di Bondeno. Quella canora riservata ai bimbi «è una tradizione ormai ventennale – dice Poltronieri – che potremmo chiamare: “una canzone, per un giro in giostra”, ma che soprattutto offre il divertimento di avere tutto per sé il palco di viale Repubblica. Ringrazio tutti coloro che renderanno possibile il divertimento dei bambini, durante la fiera, ed anche Simone Bergamini (Gruppo Archeologico) e Carlo Tassinari (La Locomotiva-Spazio 29) i quali permettono di offrire un momento culturale, alla scoperta del nostro centro storico».

Da: Ufficio Stampa

Per limitare la popolazione delle zanzare

Da: Ufficio Stampa

ORDINANZA “BIS” PER LIMITARE LA POPOLAZIONE DELLE ZANZARE

FABIO BERGAMINI E MARCO VINCENZI: «TOLTI I LIMITI TEMPORALI PER I TRATTAMENTI “ADULTICIDI” DEGLI INSETTI, MA IMPEGNO CONTINUO PER TRATTAMENTI ANTI-LARVALI»

BONDENO (FERRARA), 19-06-2019.
E’ stata pubblicata da alcuni giorni un’ordinanza “bis” per il contrasto alla diffusione delle zanzare. Nella fattispecie, si parla dell’Ordinanza numero 68, che riprende e modifica alcuni passaggi rispetto a quella precedente, che era stata pubblicata lo scorso 10 maggio. In che cosa consistono le modifiche introdotte? Nella fattispecie, la nuova ordinanza cancella il limite temporale (inizialmente previsto tra il 15 luglio e il 15 settembre; ndr) in cui poter effettuare trattamenti “adulticidi” nei confronti degli insetti, che sono i compagni indesiderati dell’estate. I trattamenti nei confronti delle zanzare adulte saranno possibili durante l’intero arco dell’anno, ma soltanto in presenza di «conclamata e intensa molestia». Non abusando di questo strumento, insomma. Dato che la via maestra suggerita dall’Ausl e dal Gruppo tecnico regionale (di cui l’autorità sanitaria fa parte) indica nel trattamento anti-larvale la via maestra e, certamente, quella che consente di ottenere i migliori risultati nella lotta alla zanzara, che è come noto vettore di alcune patologie, come nel caso della West Nile. «L’ordinanza continua a promuovere comportamenti corretti da parte di tutti – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore all’ambiente Marco Vincenzi –. Ad esempio, tenendo puliti i giardini, sfalciando erba e siepi, evitando ristagni d’acqua nei contenitori, nei sottovasi, svuotando fontane e piscine non “in esercizio”. Evitando che l’acqua possa depositarsi in scavi, bidoni o oggetti di ogni tipo, tenendo pulite grondaie e caditoie». Insomma, le cosiddette “buone pratiche” da adottare. Senza contare che esistono prodotti anti-larvali che possono essere versati in tombini o caditoie, dove non è possibile evitare i ristagni. Le principali novità in fatto di trattamento adulticida delle zanzare consistono nel fatto che i soggetti che avranno la necessità di svolgere tale pratica dovranno darne preventiva e tempestiva comunicazione all’Ausl e al Comune, indicando il tipo di prodotto utilizzato (in ogni caso un biocida o un presidio medico-chirurgico); predisponendo la modulistica necessaria e dando comunicazione del trattamento alla cittadinanza della zona interessata almeno 48 ore prima dell’intervento, mediante cartelli. Le limitazioni imposte dalle autorità sanitarie riguardano soprattutto cortili e aree vicine alle scuole, in quanto i bambini sono una popolazione sensibile agli agenti utilizzati.

Da: Ufficio Stampa

Centro equestre San Carlo Borromeo

Da: Canoa Club Ferrara

Buoni i risultati degli allievi del Centro equestre San Carlo Borromeo, che sotto la guida degli istruttori Frascaroli Davide e Boron Francesca, hanno preso parte ai Campionati regionali di salto ostacoli, svolti lo scorso week end presso il Circolo ippico Le Siepi a Cervia.
Medaglia di bronzo per Govoni Camilla su M Alverna Z nel Trofeo regionale ludico che ha visto al via 24 partenti. Buono anche il risultato, nella stessa categoria, di Marulli Marta che chiude al settimo posto.
Medaglia di bronzo per Grassi Beatrice su Calippo, che si conquista la terza posizione su un totale di 47 partenti nel Trofeo regionale brevetti. Sempre nella stessa categoria, buono anche il risultato di Tassinari Annachiara su Plagiat Tame che chiudono il campionato alla decima posizione.
Sesto posto per Di Cuia Marta su Belle De Broukom nel Trofeo allievi esordienti che vedeva al via ben 40 binomi.
Ed infine nona posizione per Lodi Caterina su Unika del trifoglio nel Trofeo regionale Amazzoni.
Buoni anche i risultati di Ramponi Alice, Correggioli Sofia e Cassetti Giulia. 

Da: Canoa Club Ferrara

Percorso di archeologia urbana

Da: Associazione culturale

Il 22 e il 23 giugno 2019, dalle 11 alle 18, con accesso da c.so Biagio Rossetti 4 e Ercole I d’Este 25a, apertura straordinaria del laboratorio nel Quadrivio dei Diamanti. Ingresso libero.
A conclusione dell’alternanza scuola-lavoro tra Liceo Ariosto e Archè Associazione Culturale Nereo Alfieri riapriamo l’area verde del Laboratorio Didattico di Archeologia Urbana, situato nel quadrante nord ovest del quadrivio dei Diamanti, con due percorsi di visita, frutto del lavoro degli stagisti Fabiola Digiacomo, Ludovico Nanetti e Benedetta Paltrinieri, coordinati dalla tutor Silvana Onofri e da alcuni soci di Arch’è.

Il primo percorso di archeologia urbana, ha avuto come scopo quello di liberare quello che resta del Parco progettato dall’architetto Carlo Melograni negli anni ’70 su parte del cortile d’onore e sui giardini del Palazzo di Francesco da Castello, in parte nascosto dallo sviluppo selvaggio della vegetazione spontanea e danneggiato dal terremoto del 2012.

Il secondo percorso ri-propone la mostra “Antonioni950” realizzata nel 2013 per la Porta degli Angeli e per lo spazio espositivo del Liceo e ora esposta, con un nuovo allestimento, accanto alle creste murarie del Granaio Pubblico, demolito nel 1972.

Una curiosità: alcune sequenze del film di Antonioni “Cronaca di un amore” del 1950, sono stato girate nella vecchia sede del Liceo di via Borgoleoni, dentro al palazzo detto Prosperi – Sacrati e nel Quadrivio dei Diamanti.

Da: Associazione culturale

DIARIO IN PUBBLICO
Cambio di mano. Di fronte al nuovo

Un silenzio assai breve il mio in attesa di capire come Ferrara verrà governata dalla nuova amministrazione e di intuire, almeno per il momento, quale sarà la via che verrà intrapresa nell’ambito che meglio conosco: quello della cultura. Non mi devo rimproverare molto nel ripensare a come ho seguito, accompagnato, proposto l’evolversi di un’idea della cultura che prendeva piede e consistenza man mano che crescevo e mi si offrivano tante occasioni per vederla realizzata nella città che non a caso per un periodo si fregiò del titolo di ‘città d’arte e di cultura’. La nascita di associazioni come gli Amici dei Musei e Monumenti Ferraresi o il Garden o gli Amici della Biblioteca. L’impegno assiduo allo sviluppo e alla organizzazione dell’Istituto di Studi Rinascimentali di cui fui per anni presidente e direttore e ora la co-curatela del Centro Studi Bassaniani. Sempre con l’entusiasmo proprio a chi svolgeva un compito in perfetta assonanza con il lavoro che si era scelto e che ha amato moltissimo, nonostante le solenni bacchettate che la ‘mia’ parte m’infliggeva regolarmente.

Con la nuova amministrazione, il cosiddetto ‘cambio di mano’, come mi proporrò nel gestire i rapporti con l’amministrazione entrante? Per ora è troppo presto per avanzare ipotesi, soprattutto fino a quando non si saprà chi ricoprirà l’incarico di assessore alla cultura, e quindi disegnare un modus operandi specifico. Sicuramente è assai confortante sapere che almeno sulla carta i ruoli dei funzionari che hanno a che fare con il Centro Studi, le dottoresse Ethel Guidi e Maria Teresa Gulinelli, sono i medesimi. Bisognerà sapere se il futuro assessore li riconfermerà.

Questi problemi pratici mi hanno indotto a una pausa di silenzio che ora, dopo l’importante articolo di Fiorenzo Baratelli apparso su questo giornale – Sinistra: intransigente nei principi, innovativa nei metodi, radicale nelle proposte – viene interrotto per commentare una disfatta lungamente annunciata e mai presa di petto. Si è discusso molto se fosse più utile proporre un mea culpa che finalmente riavvicinasse le idee (o ideologie?) della sinistra a quel ‘popolo’ che si diceva trascurato, oppure si reclamasse una maggiore incisività e pregnanza in quelle figure politiche che di seguito si sono accampate tra le proposte fino alla scelta di Aldo Modonesi. Frattanto ciò che mi procurava (e mi procura) fastidio è il ritornello con cui i vincenti in modi diversi coniugano la frase “Era ora!” Ma perché prima dove stavano? Tutti acquattati in Gad a ripetere il falso ritornello “Basta con i comunisti!”? E tanti di noi a ripetere “Ecco sono arrivati i fascisti!” Banalità pericolosissime messe in luce dall’ottimo articolo di Baratelli, che semmai pecca di eccesso di cultura, provocando in tanti avversari la reazione pronunciata con la bocca impostata a ‘cul de poule’, “il solito culturame della sinistra”.

E mentre sotto il sole feroce della Bassa la città è in attesa del cambiamento, si spegne Franco Zeffirelli e declina Andrea Camilleri, due vecchi della generazione precedente la mia, che ho conosciuto e che ho ammirato (e per Camilleri amato). Nella Firenze della colonia inglese, quella degli ‘anglo-beceri’, Zeffirelli era amatissimo, invitatissimo, seguitissimo. Non tanto per le sue indubbie capacità quanto perché declinando l’origine di Firenze come capitale del Rinascimento, convalidava la tesi delle radici angliche di Firenze capitale del Rinascimento. Una tesi che piacque moltissimo fino a consolidarsi nella presenza di Berenson ai Tatti, o di Violet Trefusis a Bellosguardo, o dei Browning a passeggio per le vie e piazze di Firenze. Il mito di Firenze nasce inglese e Zeffirelli ne fu il cantore. E si veda il mediocre film ‘Un thè con Mussolini’ che ben ha illustrato questo principio. E quante serate da Doney al seguito dei grandi Maestri nella mia giovinezza fiorentina!

Mentre Zeffirelli ha i giusti onori di un grande a cui viene tributato il massimo dei riconoscimenti da una città governata dalla sinistra, Camilleri si sta spegnendo tra gli insulti schifosi di chi non perdona il suo credo politico, la sua dirittura umana e civile, il suo saper essere non solo il padre di Montalbano, ma una figura di riferimento di fronte alle esitazioni della sinistra. Lordare la memoria e il rispetto a chi ha svolto il suo ruolo civile non lasciandosi travolgere dalla fama, dalla ricchezza, è un segno della preoccupante incapacità degli ‘itagliani’ di sapere, una volta tanto inchinarsi al merito.

Spero che il nuovo sindaco Alan Fabbri sappia raccogliere l’invito tante volte proclamato, ma quasi mai messo in pratica di essere il Sindaco di tutti.

Delta International Summer School

Da: Stampa

DISS /// DELTA INTERNATIONAL SUMMER SCHOOL
Patrimonio Progettato, Patrimonio Gestito
2° edizione /// Comacchio (FE) / 10-15 giugno 2019

Si è conclusa sabato 15 giugno a Comacchio la seconda edizione della DISS Delta International Summer School, scuola estiva internazionale ed interdisciplinare sui temi del paesaggio deltizio, coordinata dal laboratorio CITER del Dipartimento di Architettura UNIFE (responsabile scientifico Prof. Romeo Farinella, coordinamento Dr. Elena Dorato), con la collaborazione della Scuola Superiore di Studi sulla Città e il Territorio di UniBO (sede di Ravenna) e promossa dal GAL Delta2000.

Questa seconda edizione dal titolo “Patrimonio Progettato, Patrimonio Gestito” ha trattato obiettivi strategici e proposte meta-progettuali per il territorio Leader del delta emiliano-romagnolo, lavorando in maniera interdisciplinare su cinque aree studio eterogenee tra le due provincie di Ferrara e Ravenna.
Guidati da docenti ed esperti italiani e stranieri ( Panita Karanamea, Elena Borin, Carlo Blasi, Fred Markland, Tessa Matteini, Andrea Sisti), la DISS ha ospitato una cinquantina di partecipanti non paganti provenienti dal territorio Leader del delta emiliano-romagnolo, ripartiti tra tecnici di Enti pubblici, tecnici progettisti del mondo privato (architetti, ingegneri, agronomi, geologi, biologi) che lavorano nel settore della progettazione e studenti universitari, dottorandi, neo-laureati in discipline attinenti alle materie oggetto del corso.

Attraverso il confronto tra diverse tradizioni, metodi e strumenti riguardanti le politiche e gli approcci alla tutela e gestione dei paesaggi rurali, costieri e d’acqua, e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale di cui questo territorio è particolarmente ricco, ognuno dei cinque gruppi interdisciplinari ha lavorato all’elaborazione di visioni strategiche e meta-progetti al fine di restituire agli stakeholder locali spunti di riflessione e nuove chiavi interpretative. Grazie anche agli stimoli derivanti dalle esperienze nazionali ed internazionali presentate dai docenti invitati durante la settimana, i partecipanti hanno presentato gli esiti del loro lavoro durante una conferenza di chiusura aperta al pubblico tenutasi sabato 15 giugno presso la Sala Polivalente San Pietro di Palazzo Bellini, a Comacchio.

Le cariche istituzionali presenti alla giornata conclusiva della DISS 2019 (il Sindaco di Comacchio e Presidente del Parco Regionale del Delta del Po Marco Fabbri, il Presidente del GAL Delta2000 Lorenzo Marchesini insieme al Consigliere delegato Mauro Conficoni, il Presidente della Rete Professioni di Ferrara, Edi Massarenti) si sono fatte a loro volta portavoce del messaggio lanciato dalla Summer School. Il territorio Leader del delta emiliano-romagnolo presenta ancora le condizioni per riuscire a virare verso forme di turismo, sfruttamento agricolo e, più in generale, economia più sostenibili, ma affinché ciò accada le tematiche complesse della tutela e valorizzazione patrimoniale devono ricoprire posizioni apicali nell’agenda di queste zone.

Anche attraverso la terza e ultima edizione della Delta International Summer School prevista per il giugno 2020 si continuerà il percorso formativo già avviato sul territorio, con l’obiettivo di definire un Manifesto strategico che sia sintesi delle numerose sollecitazioni e progettazioni sviluppate all’interno della DISS.

Per informazioni, contributi ed esiti delle prime due edizioni, visitare il sito DISS al link: https://drtlne.wixsite.com/ilmiosito

Da: Stampa