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Giorno: 26 Agosto 2019

La società Ferrarese raddoppia il fatturato e si prepara alla grande sfida

Da: Elenos Group

Elenos, da mono-azienda a gruppo per conquistare il mondo del broadcasting

La società ferrarese raddoppia il fatturato e si prepara alla grande sfida: “Saremo leader nei settori radio e tv”
L’azienda ferrarese Elenos, forte delle acquisizioni dei competitor internazionali e grazie alla ricerca che produce al suo interno, lancia il guanto della sfida al mondo del broadcasting di tv e radio: diventare leader mondiale. I numeri per ora spingono all’ottimismo. Se fino al 2015 l’azienda fondata da Leonardo Busi aveva ancora un assetto ‘padronale’, con 7/8 milioni di fatturato l’anno, ora Elenos, dopo l’acquisizione della Broadcast Electronics (BE) in Illinois e quella di Itelco a Orvieto, vanta già un bilancio di oltre 30 milioni e punta a superare quota 40 di consolidato nel 2021.

E se la crescita esponenziale di Itelco, acquisita nel gennaio del 2015, è una rondine, allora la primavera è alle porte. “Itelco – spiega il general manager Paolo Zannoni – nei primi tre anni, dal 2016 al 2018, fatturava 3 milioni l’anno. Nel 2019, grazie a gare internazionali vinte, è salita a 8 e ha già in portafoglio 25 milioni di ordini”.

Lo stesso vale per il gruppo: “nel 2015 – ricorda Zannoni – eravamo nel settore dietro ai primi 20 nel mondo. Oggi siamo quarti o terzi. Stiamo lavorando per metterci tutti alle spalle entro il 2021”.

“Nei prossimi anni – assicura il responsabile marketing Gianluca Busi -, potremmo essere l’azienda italiana che diventa leader mondiale nel broadcasting di radio e tv”.
Mentre a livello europeo la Germania teme l’aspetto della recessione e a livello locale Ferrara sconta il terzo saldo più basso tra nascita e cessazione di imprese (480 le domande di iscrizione a fronte di 365 richieste di cancellazione nel secondo trimestre del 2019), nella RenoValley c’è chi non conosce crisi.

A Poggio Renatico Elenos, società che opera in tutto il mondo nella fornitura di apparati di trasmissione radio Fm, si sta strutturando come gruppo per reggere l’urto dell’enorme crescita avuta quest’anno.

Quale urto? Parlano i numeri. Se fino a pochi anni fa, fino al 2015, l’azienda fondata da Leonardo Busi, aveva ancora un assetto ‘padronale’, pur essendo già uno dei punti di riferimento a livello mondiale del broadcasting con 7/8 milioni di fatturato l’anno, ora Elenos, dopo l’acquisizione a febbraio della Broadcast Electronics (BE), suo competitor in Illinois e quella di Itelco a Orvieto, vanta già un bilancio di oltre 30 milioni e punta a superare quota 40 di consolidato nel 2021.

Come è stato possibile questo piccolo miracolo economico in una delle zone meno servite della provincia ferrarese, per definizione la cenerentole dell’Emilia-Romagna? Per Paolo Zannoni, group general manager di Elenos, la risposta è semplice: “l’Italia sta morendo a livello imprenditoriale perché gli imprenditori preferiscono aspettare e vendere. Quello che fa la famiglia Busi, invece, è paradigmatico: guarda al futuro investendo in ricerca, reinvestendo i profitti per consolidare la propria posizione e arrivare prima della concorrenza”.

Più facile dirlo che farlo, anche se Gianluca Busi, responsabile marketing di Elenos Group, si lancia in un azzardo: “L’ambizione è essere il numero uno. Nei prossimi anni potremmo essere l’azienda italiana che diventa leader mondiale nel broadcasting di radio e tv. E non lo dico perché sono un sognatore. Diciamo che sono un sognatore con i piedi per terra: abbiamo i numeri e le possibilità per diventarlo”.

E se la crescita esponenziale di Itelco, acquisita nel gennaio del 2015 salvando azienda e dipendenti dal fallimento, è una rondine, allora la primavera è alle porte. “Itelco – spiega Zannoni – nei primi tre anni, dal 2016 al 2018, fatturava 3 milioni l’anno. Nel 2019, grazie a gare internazionali vinte, è salita a 8 e ha già in portafoglio 25 milioni di ordini”.

E le aspettative si colorano di ulteriore ottimismo, visto che “siamo pieni di ordini -aggiunge Busi -, abbiamo vinto cinque gare a livello mondiale e registriamo un crescendo del 60%”.

Il sogno allora non è poi tanto impossibile da realizzare: “nel 2015 – ricorda Zannoni – eravamo nel settore dietro ai primi 20 nel mondo. Oggi siamo quarti o terzi. Stiamo lavorando per metterci tutti alle spalle entro il 2021”.

“Insomma – conclude Busi -, nei prossimi anni potremmo essere l’azienda italiana che diventa leader mondiale nel broadcasting di radio e tv”

SOS incidenti da cinghiali, sono un milione

Da: Coldiretti Emilia Romagna

Animali: Coldiretti, e’ sos incidenti da cinghiali, sono un milione
L’escalation dei danni, delle aggressioni e degli incidenti che causano purtroppo anche vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che ha superato abbondantemente il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città. E’ quanto afferma la Coldiretti in relazione alla morte dopo un mese di coma di un motociclista 47enne che il 28 luglio scorso era rimasto coinvolto in un grave incidente con un cinghiale a Simeri Crichi, nel Catanzarese. L’uomo stava percorrendo la provinciale quando il cinghiale gli ha improvvisamente tagliato la strada: sbalzato giù dalla moto per l’impatto, era poi anche stato attaccato dal cinghiale che gli aveva procurato altre gravi ferite al volto e all’addome. Negli ultimi dieci anni – sottolinea la Coldiretti – il numero dei cinghiali presenti in Italia è praticamente raddoppiato secondo le stime della Coldiretti. La sicurezza nelle aree rurali e urbane – denuncia la Coldiretti – è a rischio per il loro proliferare con l’invasione di campi coltivati, centri abitati, strade ed anche autostrade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro all’anno, senza contare i casi in cui ci sono state purtroppo anche vittime. Non è quindi più solo una questione di risarcimenti ma è diventato – continua la Coldiretti – un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione. Ora – conclude la Coldiretti – non ci sono piu’ alibi per intervenire in modo concertato tra Ministeri e Regioni ed avviare un piano di abbattimento straordinario senza intralci amministrativi.

Serata speciale all’Apollo Cinepark di Ferrara

Da: Apollo Cinepark

Serata speciale all’Apollo Cinepark di Ferrara mercoledì sera: alle 21.00 il regista Pupi Avati sarà in sala per presentare al pubblico “Il Signor Diavolo”, ultimo suo lavoro girato fra le valli del ferrarese.
Avati, che in 50 anni di carriera ha impresso su pellicola la storia e il carattere degli italiani, è legato a Ferrara poiché, come lui stesso ha raccontato, “E’ qua che ho avuto il mio colpo di fulmine per il cinema.”. Il regista bolognese, infatti, all’epoca poco più che ventenne, giunse in città mentre Florestano Vancini girava “La lunga notte del ‘43” e rimase rapito dla lavorio di mani e intelligenze che sta dietro e dentro la narrazione filmica.
“Il Signor Diavolo” è un film “gotico” tratto dal libro dello stesso Avati: un ritorno alle origini per il regista che ha firmato una delle pellicole cult della cinematografia horror, “La casa dale finestre che ridono”, girato anch’esso nelle Valli di Comacchio.
Per quanti fossero interessati, le proiezioni dell’opera di Avati sono già in corso con la formula doppio spettacolo: ore 19.30 e ore 21.30.

Scheda del film
titolo: Il signor diavolo
regia: Pupi Avati
cast: Gabriele lo Giudice, Filippo Franchini, Cesare s. Cremonini, Massimo Bonetti, Lino Capolicchio, Chiara Caselli, Gianni Cavina, Alessandro Haber, Andrea Roncato
trama: autunno 1952. nel nord est è in corso l?istruttoria di un processo sull?omicidio di un adolescente, considerato dalla fantasia popolare indemoniato. furio momentè, ispettore del ministero, parte per venezia leggendo i verbali degli interrogatori. carlo, l?omicida, è un quattordicenne che ha per amico paolino. la loro vita è serena fino all?arrivo di emilio, un essere deforme figlio unico di una possidente terriera che avrebbe sbranato a morsi la sorellina. paolino, per farsi bello, lo umilia pubblicamente suscitando la sua ira: emilio, furioso, mette in mostra una dentatura da fiera. durante la cerimonia delle prime comunioni, paolino nel momento di ricevere l?ostia, viene spintonato da emilio. la particola cade al suolo costringendo paolino a pestarla. di qui l?inizio di una serie di eventi sconvolgenti.
genere: drammatico, horror
durata: 01:26
nazione e anno: 2019

Violenza sulle donne: va applicata ogni misura di tutela, partendo dalla legge codice rosso

Da: Forza Italia Ferrara

Omicidio Fusi, Peruffo: “Va applicata ogni misura di tutela delle donne, partendo dalla Legge Codice Rosso”

A fatti estremamente gravi, come quello dell’omicidio di Cinzia Fusi a Copparo, uccisa dal compagno, segue regolarmente lo sdegno dell’opinione pubblica e delle istituzioni, poi – purtroppo – l’eco mediatico si spegne e tutto torna come prima.

Lo Stato, gli Enti locali, la politica nel suo insieme hanno invece l’obbligo di adottare tutte le misure utili a prevenire il ripetersi di fatti anche solo simili a questo.

Come per altri fenomeni (dalle droghe, all’Hiv, passando per la non conoscenza dei metodi contraccettivi) è l’educazione impartita ai giovani dalla scuola la prima base su cui una società avanzata ha l’obbligo di focalizzarsi, investendo tempo, formazione e risorse.

Non va dimenticato, inoltre, che recentemente è stata approvata una Legge chiamata “Codice rosso” a tutela, in primis, delle donne vittime di violenza.
La Legge prevede, tra gli altri aspetti, un’accelerazione delle indagini nei casi di violenza domestica, visto il ripetersi di tali circostanze. I PM hanno l’obbligo di ascoltare chi ha presentato denuncia per maltrattamenti o violenza in famiglia, entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato, da quando, cioè, persona si presenta presso una stazione di polizia o dei carabinieri.

Sono anche state inasprite le pene: se viene accerta una violenza, i responsabili sono condannati a una pena detentiva dai tre ai sette anni, aumentata fino al 50% se il fatto è avvenuto in presenza di un minore, di un disabile, di una donna incinta, o se l’aggressione è stata armata.
Al tempo stesso la Legge ha inasprito le pene per i casi di stalking, oltre a introdurre nuovi reati, quali quello di sfregiare qualcuno, deformandone l’aspetto, costringere una persona a sposarsi mediante violenza, o il cosiddetto revenge porn (uso di immagini di nudo della vittima per vendetta).
È ovvio che, malgrado il Legislatore abbia fatto la sua parte, c’è l’obbligo, non solo morale, di segnalare ogni possibile caso di violenza sulle persone deboli, come le donne, prima di assistere all’ennesima tragedia.
Così come ogni comune farebbe bene a investire una somma cospicua per i centri antiviolenza e, più in generale, per i servizi assistenziali, al fine di arginare sul nascere i casi di abuso e fornire un aiuto concreto alle vittime di questi episodi prima che sia troppo tardi.

Fiaccolata contro il femminicidio

Da: Comune di Copparo

Copparo – Fiaccolata contro il femminicidio giovedì 29 agosto

Copparo si mobilità per dire no al femminicidio e alla violenza sulle donne. Presa di posizione dell’Amministrazione Comunale in relazione all’omicidio di Cinzia Fusi. Mercoledì 28 agosto si riunirà la commissione consiliare Pari Opportunità per deliberare un documento di condanna di questi assurdi gesti contro la vita e la libertà delle persone e giovedì 29 agosto alle ore 21 si terrà una fiaccolata con partenza da via Roma di fronte alla residenza municipale. A organizzare la fiaccolata sono i commercianti di Copparo, l’UDI Unione Donne Italiane e il sindacato. L’amministrazione comunale parteciperà alla fiaccolata.

Aspettando: “By the river side”

Da: Wunderkammer

Aspettando by the river side

Alice Formignani e i Flying Boppers ballano Boogie e Lindy hop al Ferrara Buskers Festival

Martedì 27 agosto 2019 dalle 20.30 alle 24 in piazzetta Sant’Anna a Ferrara c’è spazio per chiunque voglia unirsi e ballare in pista

Un momento per scoprire le sonorità, i passi e i docenti del progetto di Basso Profilo in partenza in autunno in Darsena

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Il Buskers Festival si apre alla cultura swing con Alice Formignani e i Flying Boppers. L’insegnante che quest’anno ha fatto ballare gli ex magazzini fluviali, scende ora in piazza – nel cuore di Ferrara – per far scatenare tutti al ritmo di swing e rock and roll. Martedì 27 agosto, dalle 20.30 alle 24 in piazzetta Sant’Anna a Ferrara c’è spazio per chiunque voglia unirsi e scendere in pista. Per l’occasione sarà, infatti, allestita una pista in linoleum, dove scatenarsi sulle note dei brani suonati dal vivo dai P-51 Airplanes. Si potrà ballare Swing, Boogie e Rock and Roll, musiche vibranti e cariche di energia e trascorrere qualche ora spensierata tra un salto, una piroetta e un casquè.

I P-51 Airplanes ripropongono i brani classici swing degli anni ‘50 in perfetto stile. I Flying Boppers, guidati da Alice Formignani, affiancata da quest’anno da Luca Rizzioli, sono ballerini appassionati di musica Rock and Roll, Boogie Woogie e Swing. Iniziano a esibirsi nel 2010 in numerose manifestazioni, divulgando l’interesse per la cultura swing.

Durante la serata, ci sarà anche un banchetto con tutte le informazioni del progetto Down by the Riverside e, in particolare, dei corsi di Boogie e Lindy che inizieranno in autunno in Darsena e verranno presentati il prossimo 19 settembre a Wunderkammer, sede in cui si svolgeranno i corsi). L’obiettivo del progetto è quello di diffondere non solo il ballo swing ma anche la cultura che l’ha fatto nascere. Per informazioni, scrivere una email a http://a.formignani@bassoprofilo.org.

Alice Formignani è insegnante di Boogie Woogie, Lindy Hop, Jazz Steps. Da sempre cultrice della musica Rock and Roll, si avvicina al mondo del Boogie Woogie nel 2007 entrando in gruppi di animazione della provincia di Ferrara. Nel 2009 inizia le Coppe Italia nel circuito FIDS. Raggiunge la finale al Campionato Italiano del 2015, categoria Main Class. All’agonismo ha sempre preferito l’insegnamento per cercare di appassionare le persone non solo a uno stile di ballo, ma alla cultura di un’epoca. Inizia a insegnare nel 2009 in tutta la provincia ferrarese e nel Summer Jamboree, noto festival vintage di Senigallia (edizione 2010-2011), esibendosi al Foro Annonario con i più celebri ballerini del settore. Tra i suoi ultimi progetti, un corso per avvicinare i bambini dai 6 ai 10 anni al mondo della musica attraverso l’uso di strumenti a percussione, video e musiche swing.

Luca Rizzioli si appassiona di musica swing e r&r in adolescenza, inizia un percorso come ballerino social swing nel 2012 per poi specializzarsi nel 2017 nelle competizioni di boogie woogie, dove ottiene ottimi risultati scalando le categorie della Fids. Ha partecipato ai festival swing internazionali più famosi, arricchendo le proprie conoscenze legate al mondo del boogie woogie e a quello del lindy hop, conquistando ottime posizioni nelle competizioni dei festival.

Femminicidio a Copparo

Da: UDI Ferrara

Ancora una volta un vero e proprio femminicidio!

Apprendiamo dell’efferato femminicidio commesso a Copparo ai danni di una giovane donna, Cinzia.
Ancora una volta una morte violenta, apparentemente improvvisa, apparentemente
inaspettata. Ancora una volta la mano assassina di un uomo, Valerio Cervellati. Quante volte dovremmo dire “ancora una volta”?
Un efferato femminicidio compiuto “per troppo amore”, per gelosia! La gelosia è
un sentimento che si traduce in possesso. Se il possesso è per un oggetto scatta
una forma di protezione, ma se è verso una persona, una donna, tutto vacilla e si
trasforma in distruzione.
Noi viviamo in una provincia e in una regione in cui azioni di contrasto alla
violenza sono continue, compiute da diverse e note associazioni, a partire dall’UDI, che
dalla presentazione della proposta di legge nel 1980 non ha smesso un attimo di lavorare creando una rete di sostegno e protezione.
Il nostro senso di sconfitta è enorme, ma non ci ferma. Continueremo il nostro
impegno nell’affermare la libertà e il rispetto di tutte le donne.
Ecco perchè il nostro profondo pensiero per ora va a Cinzia che non c’è più e
ai suoi congiunti improvvisamente travolti dalla perdita di una giovane figlia.
Per questo convintamente aderiamo alla fiaccolata contro il femminicidio indetta dalla CGIL a Copparo giovedì 29 agosto alle 20:45 nella piazza antistante il Municipio.

“Il lavoro delle donne nella campagna Ferrarese”

Da: Confagricoltura Ferrara

“Il Lavoro delle Donne nella Campagna Ferrarese”
xx concorso fotografico di Confagricoltura Ferrara
Ancora aperte le iscrizioni al Concorso Fotografico indetto da Confagricoltura Ferrara. “Il Lavoro delle Donne nella Campagna Ferrarese”, questo è il tema scelto per gli scatti d’autore della ventesima edizione. Il concorso è rivolto a tutti gli appassionati di fotografia naturalistica, professionisti e non. Ogni autore potrà partecipare con un numero massimo di cinque opere a colori e cinque in bianco e nero. Le stampe dovranno essere di formato massimo 20×30 e inserite in un supporto rigido (cartoncino) con formato 30×40. Sul retro dovrà essere indicato, o comunque allegato: nome, cognome, indirizzo, recapito telefonico, e-mail dell’autore e titolo dell’opera. L’iscrizione è gratuita. Le opere andranno spedite a Confagricoltura Ferrara – Concorso Fotografico – via Bologna 637/b – 44124 Chiesuol del Fosso (FE) o consegnate a mano al suddetto indirizzo negli orari 8.00 – 13.00 dal lunedì al venerdì e dovranno pervenire entro e non oltre lunedì 9 settembre. L’ammissione delle opere e l’assegnazione dei premi sarà a giudizio insindacabile della giuria. 1° premio € 300,00 + coppa, 2° premio € 200,00 + targa; 3° premio €150,00 + targa. Le premiazioni saranno effettuate nel corso dell’Assemblea dei Delegati di Confagricoltura Ferrara che si terrà entro dicembre 2019. Il Primo Premio dell’edizione 2018 era stato assegnato a Cristiana Bonazza di Ferrara con la foto “Paesaggio di colza”. Le opere vincitrici di tutte le edizioni precedenti sono in esposizione permanente presso la Sede provinciale di Confagricoltura Ferrara.

Un’immersione nell’anima della musica con il Ferrara Buskers Festival

Da: Adelina Zarlenga

Un’immersione nell’anima della musica con il Ferrara Buskers Festival®

Fino 1° settembre 2019, circa 130 spettacoli al giorno per la 32° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada. Spettacoli dalle 18.00 alle 24.00 e tanti eventi collaterali.

“Se avessi un contratto di lavoro in ufficio, farei comunque il busker, anche di nascosto”. Parole di Simone Turinese, uno dei musicisti del magnetico duo Loop ‘n Loompa, tra i protagonisti della 32° edizione del Ferrara Buskers Festival®, la Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, fino 1° settembre sulle vie e piazze della città estense con circa 130 spettacoli al giorno portati in scena da oltre 1000 artisti, soprattutto musicisti.
È uno stile di vita, che fonde lavoro e passione, quello del musicista di strada, che gira il mondo con la libertà di coinvolgere le persone incontrate per caso nella cultura e nella gioia della musica. Un’anima libera che condivide il suo talento, portando con sé un cappello, simbolo dell’apprezzamento del pubblico per la sua arte. Si esibiscono infatti tutti “a cappello”, senza cachet, i musicisti che giungono da ogni angolo del pianeta al Ferrara Buskers Festival®, ogni giorno dalle 18.00 alle 24.00 (da mezzanotte in poi ci sono i concerti nel cortile del Castello per le Notti Buskers) e poi domenica 1° settembre dalle 17.00 alle 20.00 per lasciare spazio al gran finale dalle 21.00 in Piazza Castello.
Girovagando tra le vie del centro storico gli spettatori possono fermarsi ad ascoltare ogni tipo di genere musicale, dal mix di flamenco, rock e suoni tribali degli australiani Kallidad (già noti al pubblico ferrarese), al carisma di Ziggy McNeill con la sua chitarra suonata in fingerstyle, fino all’energia della musica africana della Silaba Band i cui artisti si esprimono suonando la kora, strumento antico di origine griot, l’arpa liuto che fa parte anche dell’insolito marchingegno sonoro Koritas, che rappresenta la musica dei 5 continenti ed è stato realizzato dal duo Koradan, vincitore di un premio mondiale.
«Ogni edizione è nuova e in qualche modo imprevedibile – spiega Roberta Galeotti, Responsabile dei Musicisti Invitati, punto di riferimento per i 20 gruppi che si esibiscono tutti i giorni della manifestazione -, ma nonostante la complessità dell’evento e le tante necessità da parte dei musicisti, riusciamo a curare ogni dettaglio e a regalare al pubblico emozioni speciali. Gli artisti sono dei grandi professionisti e sono molto collaborativi. Ogni volta è una sorpresa vederli esibirsi ed entrare nelle loro vite da buskers. Sono certa che saranno sorprendenti anche per gli spettatori del nostro festival».
Tanti, inoltre, gli eventi collaterali, come “Storie di Buskers”, gli incontri in Castello dalle 18.30 con i protagonisti del Ferrara Buskers Festival® che si raccontano al pubblico; l’area per i bambini in piazza Repubblica; le iniziative di solidarietà come la musicoterapia per gli anziani e le persone malate di Alzheimer (il 27 agosto, dalle 16.30 alle 17.30 il gruppo Surfin Claire and the Whisky Rockers suonerà nella casa di residenza di Via Ripagrande, mentre in contemporanea per la Comunità educativa per minori “Il Melograno” si esibirà lo sputafuoco Elia); le attività sostenibili del Progetto EcoFestival (molto apprezzata è la nuova borraccia da riempire alla casa dell’acqua di Piazza Trento e Trieste, per ridurre l’uso delle bottigliette di plastica). E poi le mostre in Castello – l’esposizione dei manifesti storici del festival e la mostra del liutaio Michele Sangineto che ha costruito strumenti musicali sugli antichi disegni di Leonardo da Vinci -, l’artigianato artistico e le tante sorprese che fino a domenica si possono vivere e scoprire immergendosi nelle atmosfere del festival della musica di strada più grande del mondo.

Processo a Lucrezia Borgia a Ferrara

Da: Organizzatori

Processo a Lucrezia Borgia
Santa o meretrice? assassina o vittima del potere? moglie infedele o premurosa madre di numerosi figli?

Martedì 27 agosto 2019, ore 21,30 arena del baluardo di santa maria (ex fortezza), via iv novembre, Ferrara
in occasione della manifestazione la giostra del monaco

Intervengono:
Elena Bianchini Braglia
Roberta Iotti
Alessandro Gulinati 

ingresso libero  

Riqualificazione della struttura geodetica del tennis

Da: Comune di Bondeno

Struttura geodetica del tennis
Fabio Bergamini e Simone Saletti: «dopo la delibera che ci ha permesso di sveltire l’iter, ora procederemo con i lavori di riqualificazione della struttura sportiva del centro bihac»
L’obiettivo è quello di restituire una “seconda vita” al campo di tennis coperto del centro sportivo. Un impianto ormai datato, che attendeva un’opera di restyling che lo rendesse adatto alle esigenze dei tempi. La riunione di Giunta di mercoledì scorso, a tal proposito, ha approvato il progetto definitivo dell’opera, che impegna 60mila euro per questo capitolo: 46mila sono relativi a lavori e forniture, il resto per oneri di sicurezza e Iva. Il finanziamento sarà disponibile grazie ad un mutuo acceso attraverso il bando 2019 “Sport Missione Comune” attivato dall’istituto Credito Sportivo, che consente di avere condizioni agevolate per appalti di questo tipo. Per poter procedere ai lavori veri e propri, invece, è necessario attendere il parere del Coni, al quale il Comune si è già rivolto nei giorni scorsi. «Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – avvertono il sindaco Fabio Bergamini ed il vicesindaco con delega allo sport Simone Saletti – abbiamo approvato una delibera che dovrebbe consentire di accorciare i tempi degli interventi sia per gli spogliatoi del centro sportivo Bihac, sia per la struttura geodetica del tennis. Si tratta di un intervento atteso, che permetterà di sostituire la copertura con un “doppio telo”, in grado di consentire risparmi anche sui consumi per il riscaldamento. L’operazione di “reverse” della pavimentazione, invece, consentirà una rigenerazione del campo che, a quel punto, tornerà ad essere una struttura di assoluto valore per i tennisti amatoriali che qui si concedono un momento di relax e per manifestazioni sportive». Il progetto dell’intervento, concernente anche relazione generale, computo metrico estimativo e quadro economico e capitolato speciale dell’appalto, è stato redatto dal dirigente dell’Ufficio Tecnico, l’ingegnere Maria Orlandini.

Guida di Stellata

Da: Organizzatori

Dopo anni, finalmente un altro sogno diventa realtà! siamo orgogliosi e onorati di invitarvi

sabato 31 agosto, alle ore 18.00 alla presentazione ufficiale, nell’ambito della  fiera di stellata e sagra dell’anatra, della nuovissima guida di stellata

creata dallo staff di gruppo archeologico di bondeno, grazie al progetto  stellata amate, vincitore del bando  giovani per il territorio 2017, promosso da  ibc – istituto beni culturali della regione emilia romagna, e grazie al sostegno di  città di bondeno e di numerosi  partner e collaboratori, che ci hanno coadiuvato per la realizzazione, tra le altre cose, di quella che a tutti gli effetti è la prima guida turistica del nostro paese!

vi aspettiamo tutti nel piazzale antistante il  museo civico archeologico “g. ferraresi”, in via gramsci 301. ricordiamo che, dopo la presentazione, sarà possibile gustare con noi gli aperitivi del  bradamante brew pub e le fantastiche specialità della  sagra dell’anatra, presso lo stand di  arc stellata ’97!

Vi aspettiamo molto numerosi!

Imprese storiche

Da: Camera di commercio Ferrara

Govoni: “Senza queste imprese rischieremmo di vivere in un eterno presente senza radici nel passato e senza chiare aspirazioni di futuro”
Imprese storiche, prorogato al 30 settembre il termine per l’iscrizione al registro
Cento anni di ‘storia’ e ancora in attività: questi i requisiti per l’iscrizione
14 le imprese ferraresi già in possesso del prestigioso riconoscimento

E’ stato prorogato al 30 settembre prossimo il termine per l’iscrizione al Registro delle imprese storiche (14 le imprese ferraresi già in possesso del prestigioso riconoscimento), promosso dalle Camere di commercio d’Italia con l’obiettivo di riconoscere il giusto valore a tutte quelle imprese che, nel tempo, con entusiasmo, passione, inevitabili sacrifici, attaccamento all’azienda e forte responsabilizzazione sul lavoro non si sono arrese di fronte alle crisi, trovando nuove strade per ricominciare a correre senza però perdere la propria identità e traendo forza dai territori, dalla vitalità del tessuto sociale, dai legami comunitari, dalla partecipazione.

“Senza queste imprese – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – per noi motivo di speranza per l’avvenire e punto di riferimento nell’affrontare le difficoltà e le incertezze che ci attendono, rischieremmo di vivere in un eterno presente senza radici nel passato e senza chiare aspirazioni di futuro. Le istituzioni servono anche a questo, ha proseguito il presidente della Camera di commercio: a trasmettere nel tempo i valori, le testimonianze, le conquiste delle generazioni che ci hanno lasciato il mondo in eredità. I numeri e le storie ferraresi che racconteremo Registro nazionale tratteggiano una rotta, evocano per Ferrara un’idea di futuro con solide radici nel presente”.

Possono candidarsi dunque – e ottenere così anche il logo appositamente predisposto da Unioncamere – tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica operanti in qualsiasi settore economico, iscritte nel Registro delle imprese e ancora attive, con esercizio ininterrotto dell’attività nell’ambito del medesimo settore merceologico per un periodo non inferiore a 100 anni. Tale requisito temporale deve essere maturato al 31 dicembre del 2018. Le domande, da inviare alla Camera di Commercio di Ferrara, dovranno essere corredate da:
una breve relazione sulla vita dell’azienda dalla costituzione ad oggi, dalla quale si evinca, in particolare, la continuità storica dell’impresa;
copia della documentazione storica utile a dimostrare la data di avvio dell’attività o della costituzione, qualora queste non coincidano con quelle risultanti dalla visura camerale;
eventuale copia di pubblicazioni e/o documentazione storica, sulle origini e sulla storia dell’impresa.

Sarà inoltre particolarmente apprezzato ed utile – fanno sapere dall’Ente di Largo Castello – l’invio in formato elettronico, del logo o marchio attuale dell’impresa, riproduzioni di documenti storici (atti, fotografie d’epoca, disegni o rappresentazioni grafiche di marchi ecc.), corredate di didascalie (data o periodo, descrizione del documento o della fotografia ecc.).

La Camera di Commercio effettuerà verifiche sulle informazioni rese al fine di validarle da punto di vista storico-scientifico. I moduli per l’iscrizione al Registro si possono scaricare dal sito della Camera di Commercio www.fe.camcom.it o richiedere all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Largo Castello 6,http://urp@fe.camcom.it0532-783903-911).

Iscrizioni gite CAI Ferrara

Da: Organizzatori

Club Alpino Italiano – Sezione di Ferrara

Val d’Ultimo: rifugio Canziani, Glek e Gioveretto
Domani sera, martedì 27 agosto, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, i direttori di gita Claudio Neri, Stefano Bonetti e Daniele Guzzinati apriranno le iscrizioni per l’escursione in Val d’Ultimo, prevista per il 14-15 settembre.
Escursione di due giorni per due comitive nella parte più a est del Gruppo montuoso dell’Ortes-Cevedale, nel territorio del Parco Nazionale dello Stelvio.
Il primo giorno entrambi i gruppi partiranno da Santa Gertrude salendo dapprima al lago di Fontana Bianca, dove si sosterà per il pranzo al sacco, poi successivamente al rifugio Canziani dove si pernotterà.
Il secondo giorno la comitiva escursionistica scenderà fino alla zona del Lago Lungo per poi salire fino alla cima del Gleck. Da qui si scendera’ nuovamente verso il Lago Corvo, dirigendosi poi al rifugio Stella Alpina e successivamente, attraversato Passo Rabbi, scendendo fino a Santa Gertrude.
La comitiva di escursionisti esperti, invece, salira’ la cima del Gioveretto, poi attraverserà in orizzontale una vedretta e percorrerà un breve tratto attrezzato, infine rientrerà al rifugio Canziani e seguirà a ritroso il sentiero percorso il giorno prima per tornare a Santa Gertrude.
La partenza in pullman e’ prevista sabato alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro la domenica attorno alle 20.

Da Ru Curto al rifugio Palmieri e Croda da Lago
Domani sera, martedì 27 agosto, presso la sede CAI in Viale Cavour 116, il direttore di gita Gabriele Villa aprira’ le iscrizioni per l’escursione del gruppo Seniores alla Croda da Lago, prevista per giovedì 12 settembre.
Si arriverà alla partenza salendo con il pullman dalla valle del Boite passando per Cortina d’Ampezzo e Pocol. L’escursione, classicissima e frequentata, conduce da ponte Ru Curto al rifugio Palmieri e al caratteristico lago Federa a poco più di 2.000 metri. Chi vuole potrà sostare al rifugio o nei pressi del laghetto, oppure proseguire per il sentiero sotto le pareti e le cime che formano la Croda da Lago verso forcella Ambrizzola, godendo dei panorami sulla valle del Boite e di alcuni tra i più bei Tremila delle Dolomiti. Il ritorno avverrà per lo stesso sentiero dell’andata.
La partenza in pullman e’ prevista sabato alle 6 dal piazzale Dante Alighieri e il rientro attorno alle 21.

Incendio foresta Amazzonica

Da: Coordinamento nazionale dei diritti umani

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani esprime profonda apprensione e amarezza in merito agli incendi devastanti che stanno intaccando irrimediabilmente il polmone verde della Terra: l’Amazzonia. Com’è possibile pensare di profanare uno dei luoghi più simbolici, sacri e “salvifici” dell’intero pineta? Davvero la cecità umana non consce limiti.
Pare proprio che la distruzione progressiva del mondo ad opera dell’uomo non abbia alcuna logica; eppure la ragione dovrebbe suggerire che devastare, inquinare, consumare in modo scriteriato le risorse naturali comporta a breve termine il nostro annientamento. Invece assistiamo all’ennesima follia criminale perpetrata ai danni della Natura, in funzione del Dio denaro. Ai potenti della Terra il compito di invertire la rotta, perché se è vero che i primi a subire gli effetti di un pianeta malato saranno i più poveri, prima o poi le conseguenze di una cattiva condotta ecologica riguarderanno tutti. Per chi opera nella scuola, la responsabilità di sensibilizzare i giovani è fortemente sentita da tanti colleghi. Il Coordinamento invita il MIUR ad organizzare una Conferenza internazionale nel mondo della scuola sulla difesa dell’ambiente che coinvolga tutti gli istituti di ogni ordine e grado; gli attivisti, le associazioni, le fondazioni e le aziende interessate in modo da avviare un macro progetto di salvaguardia / buone pratiche ambientali, avvalendosi anche di network e piattaforme digitali.
“La lotta per salvare l’ambiente globale è molto più difficile che la lotta per sconfiggere Hitler, perché questa volta la guerra è con noi stessi. Noi siamo il nostro nemico, così come abbiamo solo noi stessi come alleato.”
(Al Gore)

“Bike alla scoperta della zona GAD”

Da: Organizzatori

Gadset! – Ciclopasseggiata alla scoperta della Zona GAD

Gnù GAD o vecchio GAD? A alle ore 21.00 quando il sole tramonta il GAD torna in scena con la ciclopasseggiata Gadset!

Itinerario alla scoperta del Quartiere Giardino Arianuova Doro con Alessandro Gulinati.

Appuntamento e partenza in bicicletta: Piazza della Cattedrale ore 21.00. Durata circa due ore.

Partecipazione rigorosamente ad offerta libera! Possibilità di noleggio bici su prenotazione: tel. 340-6494998
Itinerari a cura di Alessandro Gulinati. Noleggio biciclette tel. 340-6494998.

Sanità:” l’ospedale addotti mediatori e personale di sicurezza contro le aggressioni”

Da: Forza Italia Ferrara

Aggressioni, Peruffo: “L’ospedale adotti mediatori e personale di sicurezza”

Ormai è una situazione risaputa e conclamata dalla cronaca quella degli episodi di violenza – verbale, ma sempre più spesso anche fisica – ai danni del personale sanitario negli ospedali.
Da farmacista confermo che questi approcci violenti si ripetono con frequenza costantemente maggiore anche in altri ambiti socio-sanitari.
Le persone percepiscono la carenza di risorse umane e strutturali del Servizio Sanitario Pubblico, con anziani e disoccupati vittime del deficit del SSN che contrappone attese lunghissime per visite ed esami specialistici a fronte di soluzioni rapide, ma dispendiose, nel privato.

Occorrono soluzioni urgenti per arginare una deriva che sta toccando picchi particolarmente gravi. Innanzitutto c’è da sperare che siano certe, e non soggette a riduzioni, le somme pari a 500mila euro per il Sant’Anna di Cona e 350mila euro per l’Ausl ferrarese da parte della Regione Emilia Romagna. Ma limitare, tramite nuovo personale sanitario, le liste di attesa nel pronto soccorso non è l’unico elemento su cui puntare.

Sono stati registrati numerosi casi di persone non malate, senza alloggio, che stazionano fuori dagli ambulatori del reparto del pronto soccorso e che andrebbero trattate con cura e fermezza per essere indirizzate in strutture apposite, senza intralciare il lavoro di medici, con conseguente tutela dei pazienti in attesa e dei loro parenti.

Ovviamente quello di Ferrara non è un caso isolato: presso l’ospedale di Ravenna, giusto un mese fa, l’assessore regionale alla Sanità Venturi ha aperto un tavolo di confronto, con il coinvolgimento delle forze dell’ordine, per predisporre interventi rapidi in occasione delle aggressioni a medici e infermieri in servizio.
Personalmente mi sentirei di dire che, piuttosto che distrarre pattuglie di polizia e carabinieri dal territorio, l’azienda ospedaliera dovrebbe dotarsi di telecamere a circuito chiuso e soprattutto personale di sicurezza per provvedere a difendere gli operatori sanitari. Oltre a questo sarebbe da valutare l’assunzione di psicologi-mediatori che sappiano interloquire con persone esasperate, chiarendo i metodi di intervento, l’organizzazione ospedaliera e i tempi assistenziali.

75° anniversario dell’Eccidio di Vinca

Da: Coordinamento nazionale dei diritti umani

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani, in occasione del 75° anniversario dell’Eccidio di Vinca, intende riportare alla memoria di tutti l’efferato crimine contro l’Umanità perpetrato, ai piedi delle Alpi Apuane nel piccolo borgo di Vinca tra il 24 e il 27 agosto del 1944, da soldati nazisti guidati da militi fascisti.
La barbarie iniziò il 12 agosto con l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Da questo momento in poi la Panzer Grenadier Division Reichsfuhrer-SS, guidata dal comndante Reder, avanzò inarrestabile per punire gli italiani dopo l’armistizio firmato con gli Alleati l’8 settembre del 1943.
Hitler visse l’8 settembre come un insopportabile tradimento che meritava di essere punito in modo esemplare. Iniziarono così i singoli eccidi, a intere comunità, compiuti dalle forze armate tedesche tra il settembre del 1943 e l’aprile del 1945.
Ma cosa accadde esattamente a Vinca, piccolissima frazione di Fivizzano, in quei tre interminabili giorni di agosto del 1944? La risposta a questa domanda si è avuta nel tempo, grazie alle dolorose testimonianze dei superstiti che hanno permesso di ricostruire la drammatica vicenda e, soprattutto, hanno permesso di far luce su un momento storico in cui le colpe e le responsabilità dei nostri connazionali non furono meno gravi rispetto a quelle degli invasori.
Alle 8 del mattino del 23 agosto del 1944, cominciarono ad arrivare in paese le prime camionette tedesche e altre ancora gremite di fascisti appartenenti alla formazione dei Mai Morti, una formazione che terrorizzava, per la sua brutalità, tutta la Lunigiana.
Il comandante della Brigata Nera, il “Mussolini di Carrara”, inviò quasi 100 uomini per aiutare i soldati nazisti ad orientarsi nei boschi e giungere nei paesi abitati. L’esercito della morte, costituito da soldati nazisti e uomini delle Brigate nere che partecipavano direttamente all’azione, si scagliò con una violenza inumana sull’inerme borgo di Vinca. Nel paese ormai vi erano solo donne, bambini e pochi anziani. I partigiani e i maschi adulti che sapevano dell’arrivo dei nazisti, avevano già lasciato il villaggio. Ma ai nazisti non interessava, perché per loro non “fu una rappresaglia” come affermò Reder al processo di Bologna. Ai nazisti interessava non lasciare traccia di vita umana nel paese. L’elenco delle crudeltà inflitte da nazisti e fascisti, e testimoniate dai superstiti, va oltre ogni immaginazione: con un neonato di pochi mesi si giocò al “Tiro al pettirosso”. A una diciannovenne prossima al parto, fu strappato il feto dalla pancia e fucilato dopo averlo messo nelle braccia del suo cuginetto, ucciso anch’egli dalla scarica di pallottole impazzite. Un’altra donna fu impalata “dalla natura alla bocca”. E poi ancora, persone seviziate e corpi decapitati, fragore di mitragliatrici, urla di feriti, ordini secchi in tedesco e un incessante suono carnevalesco di un organetto. Alcune testimonianze riportarono che l’esercito della morte suonava un organetto mentre uccideva, casa dopo casa…
Anche la musica salvatrice fu costretta a diventare complice del Male. E il Bene? Dov’era il Bene? Forse in quei giorni Dio non c’era. Forse avranno pensato così i superstiti, ricordando con terrore i momenti in cui per salvarsi, rimasero nascosti per giorni negli anfratti, nelle grotte e nei cavi dei castagni secolari.
Nel paese fu eliminata ogni forma di vita esistente. Lo sporco lavoro della 16° Divisione SS Reichsfhurer, fu compito! In quel perverso baccanale sanguinario fu sparato anche agli animali, e furono ridotte in mucchi di macerie le umili cascine che coprivano i cadaveri, ma non l’odore di morte che il vento caldo di agosto urlava nell’aria. La distruzione fu compiuta. La storia degli uomini fu segnata per sempre.
Il CNDDU, in occasione di una giornata così toccante che riguarda la storia nazionale e la storia del Secondo conflitto mondiale, invita come sempre i colleghi docenti ad approfondire momenti di storia che talvolta non trovano lo spazio che meritano nelle pagine dei libri. Da portavoce di giustizia, così come siamo convinti che esiste l’uguaglianza tra gli uomini, siamo altresì convinti che debba esistere l’uguaglianza degli uomini dopo la vita, l’uguaglianza della morte. Ecco perché nelle cronache e nelle commemorazioni ufficiali il nome di Vinca e delle sue vittime deve essere ricordato.
Il CNDDU il 25 agosto sarà presente con il cuore nei luoghi dell’Eccidio. In questa giornata, infatti, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il presidente della Repubblica Federale di Germania Frank Walter Steinmeier, saranno a Fivizzano per la commemorazione del 75° anniversario degli eccidi avvenuti in quel territorio durante la Seconda guerra mondiale. Durante la solenne cerimonia, i presidenti depositeranno davanti al Comune una corona ai caduti e dopo scopriranno una targa commemorativa in ricordo della giornata e in ricordo del sacrificio delle vittime.
L’eccidio di Vinca va ricordato. E va ricordato ovviamente per le vittime. Ma va ricordato anche per i superstiti, che per anni si sono sentiti abbandonati dallo Stato. E poi va ricordato per i nostri giovani, perché se non consegniamo loro sentimenti di umanità e di giustizia ,anche attraverso ricordi disumani e privi di ogni giustizia, non ci scrolleremo mai di dosso i nostri vecchi, pesanti fardelli.

Come pensa di intervenire il sindaco Fabbri sul cambiamento climatico?

Da: Gabbriella Sabbioni

Caro Sindaco,

sono una dei tanti cittadini ferraresi che da anni si batte per le tematiche ambientali e si impegna per realizzare un’alternativa politica. Noto che le sue prime iniziative fanno sperare in un reale cambiamento di rotta e me ne compiaccio, ma mi rammarica constatare che non si è ancora espresso in merito a un problema di assoluta importanza: come pensa di intervenire sul fronte del riscaldamento climatico in città e provincia.

Ovviamente so bene che il problema è globale, spesso negato dai potenti della terra, frutto di scelte miopi protratte per decenni, in cui si sono dette tante parole, presi impegni mai rispettati. Il problema è innegabile, urgentissimo, siamo all’emergenza, non si può rinviare.

Lei conosce bene la campagna, la ama, sa che i contadini ad ogni raccolto pagano pesantemente le conseguenze dei cambiamenti climatici; purtroppo non esiste una risposta facile, risolutiva, eppure bisogna cominciare partendo con l’ammetterne l’esistenza del problema: parlarne è il primo passo per poter agire, ignorarlo invece ci rende complici del disastro.

Il fascino di Ferrara è legato alla straordinaria urbanizzazione ideata dall’architetto Biagio Rossetti, che ha creato un ponte tra Medioevo e Rinascimento che ancora oggi suscita ammirazione. Pure il ‘900 ha offerto esempi di pianificazione urbana di pregio: il Quartiere Giardino suggerisce scelte apprezzabili, sensate, coi suoi viali alberati, i controviali ciclabili, i giardini, le fontane; fu costruito pensando alle esigenze delle famiglie e consentì di mantenere un contatto tra uomo e natura. Invece la cementificazione selvaggia degli ultimi 40 anni, che mira a sfruttare ogni centimetro di suolo, ha creato quartieri con spazi verdi ridotti al minimo e conseguente surriscaldamento, che li rende invivibili d’estate. Le passate amministrazioni hanno favorito il sorgere di numerosi centri commerciali, sparsi ovunque, che hanno danneggiato la piccola economia cittadina, creato enormi distese di asfalto e cemento in cui i rari alberi, non soggetti a manutenzione, muoiono in poco tempo. Questi progetti miopi favoriscono l’aumento delle temperature, creano luoghi invivibili e desolati, in cui il sole è incontrastato padrone. Mi chiedo perché il modello Giardino non si ritrovi in nessuna progettazione successiva. Forse lo si è voluto ignorare perché realizzato in epoca fascista e tutto di quegli anni andava rinnegato? Non lo so, ma ciò che è stato fatto dopo ha puntato esclusivamente al profitto: gli urbanisti hanno costruito una città slegata dalla sua storia e lontana dalle esigenze del vivere quotidiano.

Non dimentichiamo poi piazza Verdi, in cui vivevano da anni pini marittimi sani e belli, sacrificati in favore del cemento, senza che sia stata fornita alcuna spiegazione.

Ferrara ha votato lei come Sindaco perché è stanca di non avere risposte.

La nostra città possiede un’altra grande risorsa, l’Università, con docenti eccellenti che potrebbero mettere a disposizione il loro sapere per farla rifiorire. Inoltre ci sono tantissimi ferraresi ricchi di iniziative che sarebbero disposti a collaborare per migliorare la qualità della vita; l’amministrazione precedente li ha sempre ignorati, ha preferito favorire i soliti noti, che hanno realizzato scelte spesso opinabili. Questo desiderio di partecipazione, rimasto inappagato per anni, unito all’entusiasmo e alla disponibilità a collaborare, possono trasformare la nostra città in un esempio di politica realmente inclusiva, un laboratorio di idee basato sulla fattiva collaborazione dei suoi cittadini.

A mio parere questo potrebbe essere un buon punto di partenza.

Incontro tecnico sui costi di produzione della frutta

Da: Coldiretti

Coldiretti: lunedì 26 agosto incontro con i produttori sui costi di produzione nel settore frutticolo
Nuovo incontro tecnico organizzato da Coldiretti alle ore 21.00 nella sala conferenze della sede provinciale di Via Bologna, 637 a Chiesuol del Fosso
In questa che si annuncia come una delle più sofferte annate per gli agricoltori ferraresi e non solo, Coldiretti continua il ciclo di incontri tecnici sulle problematiche della produzione frutticola, affrontando lunedì 26 agosto, a partire dalle 21.00 nella sala conferenze della sede provinciale di Chiesuol del Fosso, in Via Bologna 637, il tema dei costi di produzione nel settore frutticolo, nell’intento di dare strumenti di lettura ai propri sistemi produttivi ed ai principali centri di costo che le imprese devono affrontare per arrivare a produrre e quindi individuare il proprio margine di redditività.

Operazione: “parchi sicuri”

Da: Comunicazione Sindaco

Prende il via l’operazione parchi sicuri, il vicesindaco Lodi: “togliamo le panchine ai pusher per darle a bambini e anziani di tutta la citta”
“Con oggi prende il via l’Operazione Parchi Sicuri e il primo passo concreto è togliere le panchine allo spaccio per darle ai cittadini. I nostri parchi devono essere popolati da bambini e anziani e non da chi vende morte e usa gli spazi pubblici per i propri affari illeciti. A cosa serve togliere una panchina? Tanto per cominciare a non concedere comodità ai criminali e poi, soprattutto, a poter sanzionare e segnalare, senza ulteriori passaggi, il primo spacciatore che bivaccherà per terra”.

Così l’assessore alla Sicurezza e vicesindaco di Ferrara, Nicola Lodi, presenta il primo passo dell’Operazione Parchi Sicuri, che nei prossimi mesi, vedrà realizzarsi una serie di atti concreti e innovativi per ‘dichiarare guerra’ allo spaccio.

“A partire dalla zona Gad, dove l’emergenza è più acuta questa operazione si estenderà a macchia d’olio per tutta la città, fino a quando tutte le aree verdi di Ferrara, comprese quelle più periferiche e delle frazioni, torneranno ad essere luoghi sicuri a misura di bambini e famiglie”, spiega Lodi. Nei giorni scorsi, su indicazione del Vicesindaco e assessore alla Sicurezza, i tecnici del Comune hanno perlustrato diverse aree del quartiere Gad e hanno individuato, le panchine e gli arredi abitualmente utilizzati come luoghi di ritrovo e scambio di droga e merci illegali e verranno ricollocate, dopo un passaggio di manutenzione, nei parchi della città più frequentati, nei quali l’arredo urbano è magari obsoleto o insufficiente.

“Ovviamente non si tratta di una azione risolutiva e nemmeno definitiva, ma è un primo messaggio, dopo anni di totale silenzio dell’amministrazione precedente, che lanciamo a chi delinque nei nostri parchi e pretende pure di stare comodo”, spiega Lodi. “Concretamente si tratta di mettere le forze dell’ordine nelle condizioni di agire in modo più semplice ed efficace possibile, perchè significa dare la possibilità alla polizia locale di effettuare controlli e sanzionare, semplicemente applicando i regolamenti vigenti per il verde urbano, i soliti noti che dovessero creare, in assenza delle panchine punti di bivacco”, aggiunge il vicesindaco.

“A contrario di quanto hanno sempre fatto i nostri predecessori la nostra prima preoccupazione, anche in questo caso, è che il problema non ricada, ancora una volta, sulle spalle dei ferraresi”.

Dunque, per fare in modo che questa prima azione concreta non vada a scapito dei cittadini, ma a favore di chi vive e utilizza le aree verdi per il benessere, il relax ed una sana socializzazione “abbiamo deciso di ripopolare di panchine le aree verdi fino ad oggi meno curate”, spiega ancora Lodi.

“Chiediamo a tutti i ferraresi di essere con noi in questo importante passaggio e di segnalarci le aree della città in cui l’arredo del verde urbano è carente: è lì che porteremo le panchine tolte allo spaccio”.

E conclude: “L’Operazione Parchi Sicuri che prende il via oggi si articolerà in diversi passaggi nei quali, ovviamente, coinvolgeremo in modo quanto mai operativo e progettuale la Polizia Locale, già a partire dalle prossime settimane. L’obiettivo finale, ed è un patto che facciamo con i ferraresi, è rendere sicure tutte le aree verdi della città e riportare le panchine in zona Gad quando tornerà ad essere davvero il Quartiere Giardino, sicuro, decoroso e vivibile che la nostra città merita di avere”.

Prima domenica del Ferrara Buskers Festival

Da: Organizzatori

La festa risuona a Ferrara con i musicisti di strada dei 5 continenti

Il 25 agosto 2019 la prima domenica del 32° Ferrara Buskers Festival®. Musica dalle 18.00 a mezzanotte e nuove aree spettacoli nel centro storico. Dalle 24.00 al Castello Estense ci sono le Notti Buskers.

I ritmi e le melodie del mondo conquistano la capitale della musica di strada per la prima domenica del Ferrara Buskers Festival® (25 agosto), la 32° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada ideata e progettata da Stefano Bottoni, che colorerà di note e suoni del pianeta la città estense fino al 1° settembre, tranne il 26 agosto quando i musicisti si esibiranno a Cesenatico.

Dopo l’apertura dell’ideale sipario ferrarese il 24 agosto e le anteprime di Mantova e Comacchio, i 20 gruppi di Musicisti Invitati suoneranno “a cappello” tra le piazze e le vie del centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO dalle 18.00 alle 24.00, in uno spazio pedonale di circa 200mila mq. Poi, a partire dalla mezzanotte, da non perdere le Notti Buskers, nel cortile del Castello Estense.

Quest’anno i luoghi dedicati agli spettacoli sono stati ampliati, al fine di una più vasta riqualificazione culturale degli spazi urbani. L’area del festival è stata dunque idealmente suddivisa in zone tematiche, che si integrano con le postazioni dedicate ai 20 gruppi di Musicisti Invitati (cartelli verde Tiffany) e alle tante formazioni di Artisti Accreditati (cartelli fucsia) che si alternano sul palcoscenico open air della città, in un percorso multisonoro che gli spettatori possono seguire come preferiscono. Piazza Verdi è il luogo dei Buskers in FE in cui si esibiscono i musicisti di strada che si sono formati a Ferrara grazie al Festival, in Piazza Repubblica c’è l’Area Bimbi, in Piazza Gobetti i Pittori e Pitturini, l’area dedicata alla street art e ai ritrattisti, Piazza Carbone è dedicata alla Magia & Incanto con gli esoterici e i professionisti delle arti della magia, Viale Cavour è lo spazio per le Buskers Big Band.

Domenica 25 agosto, gli spettacoli previsti nell’asse tra Corso Giovecca e Viale Cavour saranno spostati in parte nei Giardini di Viale Cavour (dove c’è l’area Food Truck) e in parte in Piazza Cortevecchia, per consentire la riapertura della strada in concomitanza della partita di calcio della Spal.

Il Castello Estense è il cuore pulsante del Ferrara Buskers Festival®. Qui i visitatori potranno ammirare la mostra dedicata ai manifesti storici e l’esposizione del maestro liutaio Michele Sangineto che ha costruito strumenti musicali sulla base dei disegni di Leonardo da Vinci, il quale domenica 25 sarà intervistato dal giornalista Corrado Magnoni per “Storie di Buskers”, ciclo di incontri dedicati ai protagonisti della manifestazione e alla vita da musicista di strada.

In occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, si terrà un laboratorio a tema il 25 agosto e il 1° settembre nella cornice del Castello Estense, ideato dall’associazione culturale Arte.na dal titolo “Quel genio di Leonardo” con Daniela Morganti: i bambini e i loro genitori potranno compilare un activity book sul genio leonardesco.

Durante tutta la manifestazione si potrà aderire inoltre alle tante iniziative del Progetto EcoFestival, per viverla in modo sostenibile. In Piazza Trento e Trieste, gemellata idealmente con la Storkespringvandet, la centrale Piazza della Fontana con gli Aironi di Copenaghen (Città Ospite d’Onore del festival), che nel 1988 vide Bruce Springsteen esibirsi a sorpresa con la chitarra insieme ad un busker danese, il gazebo Hera con la sorgente dell’acqua sarà utile per ricevere gadget ed informazioni per ridurre i rifiuti e tutelare l’ambiente. Vicino ai punti di raccolta differenziata ci saranno invece gli eco-assistants, per aiutare gli spettatori a separare i materiali di scarto.

Indennizzi per azionisti e obbligazionisti subordinati

Da: Comune di Bondeno

Indennizzi per azionisti e obbligazionisti subordinati 
Emanuele Cestari (Lega): «procedure per i rimborsi aperti, nonostante gli ostacoli messi lungo il percorso dall’UE: anche i circa 28mila azionisti di carife potranno fare valere le loro ragioni»
Da qualche giorno, anche gli azionisti dell’ex Carife possono usufruire della possibilità di accedere ai rimborsi garantiti dal Fondo Indennizzo Risparmiatori (Fir), istituito lo scorso dicembre dalla Lega con la Legge di Bilancio 2019 per mantenere un preciso impegno assunto in campagna elettorale.
Oltre agli azionisti, che potranno essere ristorati al 30% del valore dei loro titoli, sale anche il rimborso per gli obbligazionisti subordinati, che arriva così al 95%.
Dal 22 agosto, infatti, tramite il portale “fondoindennizzorisparmiatori.consap.it” sarà possibile inviare la documentazione necessaria per accedere agli indennizzi.
«Quando iniziammo la battaglia per i risarcimenti degli azzerati Carife abbiamo sentito le cose più disparate: che non era possibile risarcire chi aveva perduto i propri risparmi, che gli azionisti non potevano essere rimborsati perché erano degli speculatori, che facevamo demagogia. Bene, anche se c’è voluto tempo, siamo arrivati in fondo, passando dalle parole ai fatti e, dal 22 agosto, anche i circa 28mila azionisti potranno avere un parziale ristoro dell’ingiustizia subita nel caso Carife». A dirlo è il deputato leghista Emanuele Cestari, impegnatosi sin dal primo giorno dell’esecutivo gialloverde nel tentativo di dare risposta ai risparmiatori ferraresi. «Il tutto si sarebbe potuto sbloccare anche prima – precisa Cestari – se non fosse stato per le solite lungaggini imposte dall’Unione europea, da quei funzionari di Bruxelles puntigliosi con l’Italia e distratti con Francia e Germania, che ci hanno imposto continui ostacoli burocratici e costretto ad interminabili bracci di ferro per dimostrare l’ovvio: chi è stato azzerato perché le regole son cambiate in corsa deve essere risarcito, lo dice la Costituzione italiana che si deve tutelare il risparmio, non la Lega.».
Ciò nonostante, «i risparmiatori in possesso delle azioni (fino ad un tetto di 100mila euro) possono ora richiedere il risarcimento del 30% del valore dei propri titoli, che il decreto Renzi aveva ridotto a “carta straccia”. Oltre a questo, anche gli obbligazionisti subordinati potranno accedere ad un’ulteriore possibilità di risarcimento, fino al 95% del valore dei titoli (oneri fiscali inclusi) fino al tetto massimo dei 100mila euro. In questo modo – specifica Cestari – crediamo di avere dato risposta alla totalità dei 32mila cittadini che sono stati danneggiati dal decreto “Salvabanche” e garantendo priorità, attraverso i rimborsi automatici, a chi ha un reddito lordo nel 2018 inferiore ai 35 mila euro o un patrimonio mobiliare inferiore a 100 mila euro».

Al fondo di risarcimento possono accedere i risparmiatori o i loro successori e familiari, secondo le modalità previste. Per questi ultimi verranno richiesti i documenti attestanti la titolarità degli strumenti finanziari. E’ sempre preferibile la consulenza di associazioni, come la Lega nazionale di Consumatori, per la compilazione delle domande e la gestione delle procedure da portale. Le domande potranno essere inviate dal 22 agosto fino alla scadenza dei 180 giorni previsti dalla normativa, e dovranno essere compilate e inviate unicamente per via telematica. Saranno, quindi, istruite secondo l’ordine di presentazione delle domande stesse.

Consegnati cappelli e cartelli ai musicisti del Ferrara Buskers Festival

Da: Organizzatori

Consegnati i cappelli e i cartelli ai musicisti del Ferrara Buskers Festival®

I cappelli personalizzati realizzati a mano e con strumenti antichi del cappellaio Roberto Lucchi e i cartelli ufficiali con i nomi degli artisti del Ferrara Buskers Festival® sono stati consegnati ai 20 gruppi di Musicisti Invitati della 32° Rassegna Internazionale del Musicista di Strada dagli organizzatori della manifestazione e dal vicesindaco del Comune di Ferrara Nicola Lodi, l’assessore alla cultura Marco Gulinelli e l’assessore al turismo Matteo Fornasini il 24 agosto all’Hotel Astra.

“Ferrara è riuscita a dare una nuova fiducia nella cultura musicale perché ha accolto i buskers in modo emozionante – ha detto Rebecca Bottoni, presidente dell’associazione Ferrara Buskers Festival ai musicisti -. Vogliamo che vi emozionate e che sentiate intorno a voi l’abbraccio della città”.

“L’augurio è di portare tanta gente nella nostra città – ha detto il vicesindaco Nicola Lodi -. Fateci divertire per far si che Ferrara sia indimenticabile”.

Jova Beach Party : spiaggia del lido degli Estensi più bella di prima

Da: Comune

Jova Beach Party 2019, una vittoria ambientale: spiaggia di Lido degli Estensi più’ bella di prima!

A pochissimi giorni dalla tappa di Lido degli Estensi, ancora tanto entusiasmo ed apprezzamenti per il “Jova Beach Party” dello scorso 20 Agosto. Un’esperienza eccezionale ed un evento unico nel suo genere che ha fatto ballare e cantare 26.000 persone!
Numeri e risultati importanti che l’Amministrazione del Comune di Comacchio è orgogliosa di aver sostenuto fin dai primi giorni, una conferma per questo territorio che si candida anche nel futuro prossimo ad ospitare eventi qualificanti e di alto profilo come questo.
Con soddisfazione possiamo mostrare le immagini della spiaggia, a fine pulizia conclusasi nella giornata di ieri, in cui è palese l’immagine di una area perfettamente integra, bella e fruibile! Così come l’area protetta della duna, preservata nella sua particolarità, come concordato.

Dichiara il Vice Sindaco Fantinuoli a nome di tutta l’Amministrazione comunale: “Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di aver ospitato il “Jova Beach Party”! Jovanotti e la sua tribù hanno attirato tantissime persone a Lido degli Estensi, ponendo l’intero territorio al centro del palcoscenico nazionale dei grandi eventi estivi. Non era scontato un così travolgente successo e per questo voglio ringraziare tutti i partecipanti all’evento che hanno dimostrato un forte senso civico e un’educazione verso l’ambiente che li ospitava.
Un plauso particolare a STUDIO’S PROGRAMMAZIONE SPETTACOLI SRL di Modena per l’eccellente lavoro e professionalità che, interagendo a tutti i livelli in modo egregio, hanno realizzato un grande evento con un’organizzazione impeccabile e una sensibilità ambientale senza precedenti. Questo dimostra che le grandi manifestazioni, se gestite con accurata programmazione ed efficienza, possono svolgersi anche in territori protetti come il nostro. Oltre alla manutenzione dell’area prima del concerto, STUDIO’S ha curato in pochi giorni anche la pulizia successiva, ripristinando tutto come prima e lasciando una spiaggia ancora più pulita.”

Simon ha chiamato il 118, ma non lo hanno trovato

Da: Maurizio Lancellotti Change.org

Simon, francese, aveva 27 anni ed era venuto in vacanza in Italia. Durante una delle sue escursioni in montagna è caduto in un crepaccio nella zona del Cilento e si è rotto entrambe le gambe. Ha chiamato il 118, ma i soccorsi non riuscivano a localizzarlo, perché le Centrali operative del 118 in Italia non hanno ancora il sistema di geolocalizzazione delle chiamate di emergenza, direttiva Europea del 2009, ma non ancora recepita in Italia, e così Simon è morto. Maurizio chiede con forza che l’Italia si adegui, e attivi subito la geolocalizzazione delle chiamate di emergenza.
Recepire la direttiva europea per la geolocalizzazione delle chiamate di emergenza
Quali sono le conseguenze del mancato recepimento operativo della direttiva europea sulla geolocalizzazione delle chiamate d’emergenza?
Prendiamo il caso del turista francese trovato morto dopo diversi giorni dalla sua richiesta di aiuto.

Ebbene, in Italia le Centrali Operative 118 sono ancora prive del sistema di geolocalizzazione delle chiamate d’emergenza.
Inoltre, in Italia non è ancora disponibile il sistema tecnologico Advanced Mobile Location (AML), grazie al quale, pure in assenza di rete internet, dallo smartphone di chi richieda il soccorso parte immediatamente un sms al 112 che comunica le coordinate GPS corrispondenti esattamente al punto in cui si trova la vittima.

In pratica, il turista francese è stato trovato in avanzato stato di decomposizione. Se avesse richiesto soccorso nel proprio Paese, lo avrebbero trovato subito. Ugualmente lo avrebbero trovato subito da noi, se la relativa direttiva UE fosse stata recepita.

La presente petizione è dunque tesa al recepimento tempestivo della summenzionata direttiva europea,affinché chi chiede aiuto alle forze dell’ordine possa essere immediatamente trovato.

Molte vite sarebbero cosi salve.

Emergenza cimice: necessario l’incontro in regione

Da: Coldiretti Emilia Romagna

Emergenza cimice: Coldiretti, necessario incontro in regione

A rischio la produzione frutticola dell’Emilia Romagna

“Con una perdita di prodotto che va dal 40 al 100% in tutta la regione e un danno sulla produzione nazionale che ha raggiunto i 250 milioni di euro, il flagello della cimice asiatica si è trasformato in una vera e propria emergenza ed è necessario organizzare al più presto un incontro con i vertici della Regione per attivare immediatamente una serie di soluzioni per far fronte a una situazione ormai insostenibile”.

È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna nel denunciare come l’impatto della cimice asiatica sulle colture della nostra regione abbia abbondantemente superato i livelli di guardia.

La “cimice marmorata asiatica” – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – è arrivata dalla Cina ed è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto.

È, innanzi tutto, necessario che sia garantito un significativo finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità – afferma Coldiretti Emilia Romagna – in una situazione in cui dall’inizio dell’estate si sono verificati lungo la Penisola 725 eventi estremi tra tempeste, trombe d’aria grandinate e nubifragi, quasi il doppio dello scorso anno (+88%) che hanno devastato le campagne italiane e hanno colpito duramente anche la nostra regione.

Ma per fermare la strage dei raccolti causati dalla cimice asiatica che con il caldo si sta moltiplicando nelle campagne e in città – afferma Coldiretti Regionale – per ora è possibile solo utilizzare protezioni fisiche come le reti a difesa delle colture. E se, come è stato più volte richiesto da Coldiretti Emilia Romagna, è necessario dare la massima priorità ad accelerare l’iter per l’utilizzo di insetti antagonisti contro la cimice, la gravità della situazione impone che assieme alla Regione si riescano al più presto a individuare interventi finanziari e agevolativi per far fronte al mancato reddito delle imprese, attraverso convenzioni con le banche, l’intervento dei Consorzi Fidi, la sospensione di mutui, pagamenti, tasse, contributi per compensare e non appesantire il bilancio delle aziende gravato dalle spese colturali sostenute per una produzione che rischia di venire azzerata e di non produrre quindi alcun reddito.

“Non possiamo avere tempi ordinari rispetto a emergenze come l’arrivo di specie aliene che invece richiedono provvedimenti rapidi del Ministero dell’Ambiente, controlli sulle merci importate nel nostro Paese e adeguati interventi per aiutare le aziende a sostenere i danni”, conclude Coldiretti Emilia Romagna.

TACCUINO POLITICO
Si Salvini chi può

1.
Matteo Salvini è fuori di testa e disperato. Il deliro di onnipotenza lo ha portato in un vicolo cieco. E in un attimo le sue parole diventano confuse e assurde. Per esempio, quando dice: “Ho chiesto i pieni poteri secondo la Costituzione”. Un ossimoro da bocciatura all’esame di Diritto Costituzionale. Oppure, negando spudoratamente l’evidenza dei fatti, dichiara: “Conte ha lavorato per sfasciare”. L’augurio che formulo è che l’evoluzione della crisi di governo volga in una direzione che sanzioni il suo isolamento politico e l’inizio della parabola di un ‘piccolo uomo’ che aveva indossato la divisa di… Napoleone.

2.
Il Pd è di fronte ad una prova che ricorda la classica quadratura del cerchio. Zingaretti ha sempre sostenuto la diversità del M5s rispetto alla Lega, anche quando nel suo partito c’era chi li metteva sullo stesso piano. Ma nella trattativa non si possono dimenticare quattordici mesi di governo disastroso ed egemonizzato dalla destra leghista. Per esempio il M5s ha condiviso i decreti sulla sicurezza che sono un monumento alla disumanità. Senza il riconoscimento di una nuova fase l’eventuale nuova maggioranza sarebbe percepita come il solito ribaltone trasformista. Che regalo si farebbe a Salvini! Cercherebbe di uscire dall’angolo e incendierebbe le piazze contro la ‘casta delle poltrone’ e contro il Parlamento. Il Pd deve impegnarsi per dar vita ad un governo solido e duraturo, respingendo pasticci per paura del voto. C’è da battere una destra razzista e feroce, ma alle porte non c’è un nuovo fascismo che richieda un Badoglio dei nostri giorni. Nuovo e autorevole Presidente del Consiglio e nuovo programma di governo alternativo alla destra devono essere i due fondamenti della discontinuità.

3.
A Ferrara come sta reagendo la Lega alla crisi provocata dal suo capitano? Silenzio. Con una prevedibile eccezione: Nicola Lodi. Il vicesindaco ha ripubblicato in rete una sua foto assieme a Salvini con una semplice didascalia: “Sempre con te”. Fedele fino all’ultimo come in ogni copione che si rispetti di ascesa e caduta di un capo. Ma attenzione a non confondere questa scena con quelle drammatiche di altri fedeli che decisero di morire nel bunker insieme al proprio capo. Come ricordava il vecchio Karl Marx, spesso la storia si ripete due volte: la prima come tragedia e la seconda come farsa.

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