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Giorno: 12 Settembre 2019

Sospesa la manifestazione indetta per il 17.09.2019

Da: Portavoce del Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione

L’associazione denominata «Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione», aveva organizzato per martedì 17 settembre p.v. dalle ore 19:00 alle ore 21.00 in via Garibaldi davanti a via Croce Bianca una pubblica manifestazione per denunciare al parere collettivo, l’inerzia dei lavori di rifacimento della via Croce Bianca in Ferrara, che da un anno la tengono
bloccata e l’assenza di manutenzione alla fognatura nel segue numerazione di via Oroboni.
Oggi, presso il Comune di Ferrara, si sono incontrati: l’assessore Andrea Maggi (con deleghe: Sport, Lavori Pubblici, Urbanistica, Edilizia, Rigenerazione Urbana) accompagnato dal Dirigente del Servizio infrastrutture Mobilità e traffico – ing. Antonio Parenti, e dall’ing Capo del Comune –
Luca Capozzi ed una delegazione del Comitato Vittime della Pubblica Amministrazione, per trovare una soluzione condivisibile relativamente al problematica delle due vie citate.

Durante la discussione, il Portavoce del Comitato Ferrante ha dichiarato: “E’ emerso che il macroscopico ritardo nel sistemare la strada è imputabile prevalentemente all’amministrazione comunale precedente per non aver controllato lo svolgimento dei lavori nonchè il rispetto della tempistica assegnata ad Hera per il termine del cantiere”.
A seguito di un serrato confronto, le due delegazioni si sono lasciate con l’impegno che il Comune di Ferrara, domani venerdì 13 settembre, solleciterà per iscritto Hera ad aumentare le risorse, in termini di uomini e mezzi, per finire in tempi più rapidi del previsto mese di novembre, il rifacimento della via Croce Bianca e vigilerà sullo svolgimento dei lavori.
Per quanto riguarda il rifacimento della fogna di via Oroboni-segue numerazione, l’assessore Maggi si è assunto l’impegno di cercare un percorso di fattibilità che possa superare gli attuali ostacoli. L’assessore ha precisato che ci vorrà un po’ di tempo, ma si è fiduciosi sulla possibilità.
La delegazione del Comitato si è dichiarata soddisfatta dell’incontro e degli impegni assunti, annullando di conseguenza la manifestazione indetta per il 17 p.v..
Per qualsiasi comunicazione scrivere esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica:« vittimepubblicaamministrazione@gmail.com »

“Van Gogh e il Giappone”: il docu-film nei cinema dell’Emilia Romagna solo il 16, 17, 18 settembre

Da: Ufficio Stampa Nexo Digital

La nuova stagione della grande arte al cinema debutta il 16, 17, 18 settembre con un nuovo docufilm sulla folgorazione di Vincent Van Gogh per l’arte giapponese.

In Emilia-Romagna aderiscono le seguenti sale:
Bologna, Jolly
Bologna, Medica Palace
Bologna, Odeon
Bologna, The Space
Ca’ De’ Fabbri, Mandrioli
Carpi, Space City
Casalecchio di Reno, Uci
Castenaso, Italia
Cento, Cinepark
Cesena, Eliseo
Comacchio, Cinepark
Faenza, Cinedream
Ferrara, Apollo
Ferrara, Uci
Forlì, Astoria
Imola, Osservanza
Modena, Raffaello
Modena, Victoria
Parma, Astra
Parma, The Space Barilla
Parma, The Space Cinecity Campus
Piacenza, Corso
Piacenza, Uci
Puianello, Eden
Ravenna, Cinemacity
Reggio Emilia, Al Corso
Reggio Emilia, Uci
Riccione, Cinepalace
Rimini, Le Befane
Rimini, Tiberio
Savignano Rubicone, Uci Romagna

Si apre con Van Gogh e il Giappone i prossimi 16, 17, 18 settembre (elenco sale su www.nexodigital.it) la nuova stagione della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital. Diretto da David Bickerstaff, il docufilm propone un viaggio tra le bellezze della Provenza, l’enigma del Giappone e le sale della mostra ospitata nel 2018 al Van Gogh Museum di Amsterdam.
 
Grazie alle lettere dell’artista e alle testimonianze dei suoi contemporanei, questo commovente docufilm rivela l’affascinante storia del profondo, intenso legame tra Van Gogh e l’arte giapponese e il ruolo che l’arte di questo paese, mai visitato dall’artista, ebbe sul suo lavoro. Oltre a indagare la tendenza del japonisme, Van Gogh e il Giappone ci guiderà attraverso l’arte del calligrafo Tomoko Kawao e dell’artista performativo Tatsumi Orimoto per comprendere appieno lo spirito e le caratteristiche dell’arte del Sol Levante. Quando il periodo Edo terminò, nel 1868, e il Giappone si aprì all’Occidente, Parigi venne infatti inondata di tutto ciò che era giapponese sotto forma di oggetti decorativi e stampe colorate impresse con matrici di legno chiamate ‘ukiyo-e’ (letteralmente “immagini del mondo fluttuante”). Van Gogh rimase affascinato da tutti gli elementi di questa straordinaria cultura visiva e dal modo in cui potevano essere adattati alla ricerca di un nuovo modo di vedere. Lesse le descrizioni del Giappone, acquistò stampe per tappezzare la sua stanza e studiò attentamente le opere giapponesi soffermandosi sulle figure femminili nei giardini o sui bagnasciuga, su fiori, alberi e rami contorti: apprezzava di quei lavori linee e purezza compositiva tanto da farne una fonte d’ispirazione imprescindibile per la sua pittura.
 
Nel 1888, del resto, Parigi era diventata per Vincent una città troppo frenetica. Per questo il pittore decise di partire per il sud della Francia, alla ricerca di nuovi spunti e di una vita a più stretto contatto con la natura. In Provenza, Van Gogh scoprì un paesaggio magnifico, una luce potente, una popolazione dai costumi tradizionali e per certi versi “esotici”, capaci di dialogare con la sua visione idealizzata del Giappone e con il suo “sogno” giapponese. Quelli che seguirono furono per lui anni prolifici, ma anche estremamente travagliati, che diedero linfa vitale ad alcune delle opere più iconiche della sua intera produzione, come I Girasoli e i suoi celebri ritratti.
 
Spiega il regista David Bickerstaff: “La cosa stupefacente nel lavorare a un film su Van Gogh è la ricchezza delle intuizioni che emergono dalle sue lettere o anche solo osservando da vicino le sue opere. Pensi di conoscerle, perché sono famosissime, ma ogni “visione” rivela qualcosa di nuovo. L’intensità del sentire di Van Gogh mentre lotta con la sua arte è messa a nudo con ogni segno che marca sulle tele. È la ricerca di una semplicità potente che ha attratto Vincent van Gogh verso l’arte del Giappone”.

Trailer: https://youtu.be/BqS6R43axno 
Kit di immagini: https://we.tl/t-kVjIxS33wi

Iuss Day 2019 Il 14 settembre la cerimonia dedicata alle neo Dottoresse e ai neo Dottori di Ricerca di Unife

Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale Unife

Sabato 14 settembre alle ore 9 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (C.so Ercole I D’Este, 37) si svolgerà la tradizionale cerimonia dello Iuss Day, pensata quest’anno come momento ufficiale di nomina delle neo Dottoresse e dei neo Dottori di Ricerca del XXXI ciclo.

Aprirà i lavori il Prof. Massimo Coltorti, Direttore dell’Istituto Universitario di Studi Superiori Iuss-Ferrara 1391, che consegnerà alle ragazze e ai ragazzi le ambite pergamene del più alto livello di formazione accademica. La cerimonia prevede poi la premiazione delle migliori tesi di dottorato, con presentazione video delle tematiche di ricerca condotte dalle neo Dottoresse e dai neo Dottori.

“I nostri 12 corsi di dottorato – afferma il Prof. Coltorti – hanno tutti carattere internazionale, come emerso dalla recente valutazione dell’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. Punta di diamante di questo impegno è quanto stiamo sviluppando con l’Ecuador, la cui Ambasciata ci ha chiesto di scrivere un progetto multidisciplinare per la salvaguardia dell’ambiente terrestre e marino delle Galapagos. All’interno di questo progetto ci sono varie linee di dottorato condivise con alcune università dell’Ecuador, come la Ups (Università Politecnica Salesiana), la Puce (Pontificia Università Cattolica dell’Ecuador) e la Marina Militare ecuadoriana”.

Continua il Direttore di Iuss-Ferrara 1391: “Il nostro Ateneo crede e investe molto nel Dottorato, ne è segno tangibile l’incremento del numero di borse di studio, quest’anno sono 54, 4 in più rispetto allo scorso anno. Un impegno sempre costante e mantenuto su un settore strategico non solo per l’Accademia, ma per tutto il sistema Paese”.

“Quest’anno – conclude Coltorti – sarà inoltre attivato un nuovo Dottorato di carattere interdisciplinare sulla Sostenibilità Ambientale e Benessere. Si tratta della seconda iniziativa di questo tipo, che va incontro a una richiesta sempre più cogente che la ricerca affronti delle tematiche complesse tipicamente interdisciplinari piuttosto che approfondire una sola tematica disciplinare”.

Bande in piazza a Scortichino, il 15 settembre, nella nuova piazza “20 Maggio”

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Banda filarmonica “L. Ariosto” e corpo bandistico “3montibano” ospiti della Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino
 
Bondeno (Ferrara), 12-09-2019. 
La Filarmonica “G. Verdi” di Scortichino, per la volta, lascerà la scena ai corpi bandistici “amici”. Ospitando anche quest’anno – domenica 15 settembre – l’iniziativa “Bande in piazza”. Evento che si svolge, di fatto, davanti alla porta d’entrata della sede della Filarmonica scortichinese; per di più nella nuovissima piazza “20 maggio”. «E’ un evento sempre simbolicamente importante – spiegano il vicesindaco con delega alla promozione del territorio, Simone Saletti, e l’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri – perché permette di legare assieme il percorso artistico di bande che condividono l’amore per la musica classica, riannodando in un certo senso la storia delle rispettive comunità  di appertenenza. In più, quest’anno avremo la possibilità di vedere esibire le bande nella nuova piazza di Scortichino, che sta diventando pian piano il principale punto di aggregazione sociale della comunità locale». Il 15 settembre (a partire dalle ore 18) si alterneranno nella nuova piazza la Banda filarmonica “Ludovico Ariosto” di Ferrara ed il Corpo bandistico “3Montibano” di Montiano (Forlì-Cesena). Dalle 18,30, sarà in funzione in paese anche un stand gastronomico. In caso di maltempo, l’esibizione bandistica avrà luogo nella vicina palestra parrocchiale.
Per informazioni: www.filarmonicaverdiscortichino.it.

    

Anche a Ferrara arriva il Talent Day McDonald’s, una giornata per scoprire il lavoro nei ristoranti e candidarsi alle posizioni aperte

Da: Organizzatori

12 settembre 2019 – Anche a Ferrara arriva il Talent Day McDonald’s. Il 14 settembre, McDonald’s apre le porte a tutti per raccontare cosa vuol dire lavorare da McDonald’s e per raccogliere i cv di chiunque voglia candidarsi.

L’iniziativa ha l’obiettivo di attrarre giovani talenti che vogliano mettersi alla prova e iniziare una nuova carriera, candidandosi a ricoprire le 1.000 posizioni ancora aperte in tutta Italia per il 2019. È rivolta, inoltre, a tutte le persone che desiderano scoprire come si lavora all’interno di un ristorante McDonald’s.
Il Talent Day McDonald’s sarà per i candidati un’occasione concreta per incontrare i dipendenti McDonald’s – dal direttore al manager ai crew – ascoltare le loro storie ed esperienze, scoprire cosa fanno e quali sono i percorsi di formazione e le opportunità di carriera.
L’evoluzione che i ristoranti McDonald’s stanno vivendo in questi anni, con un focus sempre più spostato sulla relazione interpersonale grazie a nuovi servizi come il servizio al tavolo, l’accoglienza e l’intrattenimento per le famiglie, sta modificando radicalmente il lavoro, sempre più orientato al cliente – 1 milione ogni giorno negli oltre 600 ristoranti in tutta Italia -, al suo ascolto e alla soddisfazione delle sue esigenze.
“Questa iniziativa significa molto per noi. Apriamo le porte dei nostri ristoranti per raccontarci, attraverso i nostri dipendenti che accoglieranno candidati e chiunque sia interessato a conoscere meglio la nostra realtà in tutti i ristoranti d’Italia raccontando cos’è il lavoro da McDonald’s e le loro esperienze”, ha dichiarato Massimiliano Maffioli, Chief People Officer di McDonald’s Italia “Siamo un’azienda in forte crescita e cerchiamo talenti per continuare a farlo insieme. L’obiettivo del Talent Day è mostrare le opportunità che McDonald’s offre in termini di carriera, crescita e percorsi che permettano di realizzare progetti e aspirazioni personali”.
McDonald’s conta in Italia 24.000 dipendenti che lavorano in 600 ristoranti distribuiti su tutto il territorio nazionale. La maggior parte è composta da donne (62%), che costituiscono anche il 50% degli store manager. L’età media dei dipendenti è 31,5 anni, 30 per i crew, 35 per i manager e 39 per gli store manager. Il 92% dei dipendenti che lavora da McDonald’s è assunto con contratti di apprendistato o a tempo indeterminato.
Per ulteriori informazioni e per candidarsi www.mcdonalds.it/entra-nel-team/lavorare-da-mcdonalds

Dal Fondo Sociale Europeo 550 mila euro per la formazione di 120 giovani ferraresi

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Zappaterra: “Più qualità e occupazione per lo sviluppo del Basso Ferrarese”

La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato la graduatoria dei progetti ammissibili e finanziabili che rientrano nella strategia nazionale Aree Interne e sono dedicati specificamente all’area del Basso Ferrarese.

“Due enti di formazione hanno presentato complessivamente quattro progetti che sono stati reputati da un’apposita commissione interamente finanziabili con risorse del Fondo Sociale Europeo. A disposizione del territorio Ferrarese arriveranno oltre 550 mila euro per la formazione di circa 120 giovani del territorio” riporta Marcella Zappaterra, consigliera regionale Pd.

La Fondazione San Giuseppe CFP C.E.S.T.A. e ECIPAR Ferrara si sono aggiudicati i finanziamenti. Il primo centro di formazione con un budget di poco più di 400.000 euro realizzerà tre interventi. Il primo dedicato alla manifattura meccanica, il secondo alla manifattura elettrica e il terzo a prodotti locali, cucina, filiere e cultura di territorio che serviranno alla creazione di un’occupazione di qualità nel Delta Ferrarese. Ecipar invece organizzerà un corso per creare nuove competenze per nuova occupazione in area meccanica ed elettromeccanica con poco meno di 150.000 euro.

“Il nostro territorio ha bisogno di occupazione specializzata e ha bisogno della formazione adeguata per realizzarla. L’Unione Europea ha messo a disposizione fondi specifici che grazie a una strategia nazionale, che viene poi calata sul territorio regionale, intende dare sviluppo e futuro al basso ferrarese, una delle zone più fragili della nostra Regione per motivi ambientali e storici. Io credo invece che sia una terra di grandi opportunità e con potenzialità ancora inespresse. Proseguirò quindi ad impegnarmi perché riceva la giusta valorizzazione” conclude Zappaterra.

Salute. Una manovra che può salvare la vita dei bambini: al via il progetto regionale per la disostruzione delle vie respiratorie, finanziato con 100mila euro. L’assessore Venturi: “Impegnati con tutti i mezzi possibili a tutelare la sicurezza e la salute dei più piccoli”

Da: Agenzia Stampa Giunta Regionale Emilia-Romagna

Rivolto a tutti i servizi educativi e alle scuole dell’infanzia dell’Emilia-Romagna, prevede corsi di formazione e aggiornamento specifici per addetti al primo soccorso e la realizzazione di materiale informativo

Bologna – Un boccone di cibo, un pezzo di gioco o un piccolo oggetto infilato erroneamente in bocca, che vanno ad ostruire le vie aeree. Secondo i dati ufficiali della Società italiana di pediatria (Sip), ogni anno circa 50 bambini in Italia muoiono per soffocamento da corpo estraneo: il 27% dei decessi accidentali nei minori, soprattutto i più piccoli. Può accadere in qualunque momento – a casa, al parco, all’asilo, alla scuola materna – ed è quindi fondamentale che tutte le persone coinvolte nella cura del bimbo siano adeguatamente informate e preparate a gestire l’emergenza, a partire dall’esecuzione delle manovre antisoffocamento.

Perché ciò avvenga, la Regione Emilia-Romagna ha deciso di realizzare, finanziandolo con 100mila euro, un progetto specifico per tutti i servizi educativi e le scuole dell’infanzia,nell’ambito di un più ampio contesto di azioni finalizzate a promuovere la salute e la sicurezza dei più piccoli. Saranno dunque organizzati, già durante questo anno scolastico, corsi di formazione e aggiornamento e specifici materiali informativi.

“Conoscere i ‘cardini’ del primo soccorso è importante, per tutti gli ambiti della vita quotidiana- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. E poiché vogliamo garantire la salute e la sicurezza di chi è più fragile e indifeso, e dunque dei bambini, dobbiamo partire dai luoghi dove trascorrono diverse ore nell’arco della giornata, i servizi educativi e le scuole dell’infanzia, e rafforzare le competenze di chi vi opera. Il progetto che siamo ben contenti di avere realizzato e finanziato va proprio in questa direzione”.

Il progetto, nel dettaglio
Rivolti agli addetti al primo soccorso dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, i corsi di formazione e aggiornamento puntano a far acquisire – o rafforzare ulteriormente – le capacità d’intervento pratico per la disostruzione delle vie respiratorie: è fondamentale, infatti, conoscere le manovre da eseguire in caso di rischio di soffocamento in seguito all’introduzione di un corpo estraneo nelle vie aeree dei bambini. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato valido anche nel contesto della formazione obbligatoria di queste figure.

I corsi saranno organizzati da tutta una serie di associazioni che, dopo aver partecipato a una selezione pubblica condotta dall’Azienda Usl – Irccs di Reggio Emilia (referente per l’attuazione del progetto a livello regionale), si sono aggiudicate la realizzazione. Si tratta dell’Anpas Emilia-Romagna di Bologna per i corsi nelle province di Piacenza – Parma – Ferrara – Rimini; Croce Verde di Reggio Emilia per la provincia di Reggio Emilia; Croce Rossa Italiana di Modena per la provincia di Modena; Croce Rossa Italiana di Bologna per la provincia di Bologna; Pubblica Assistenza Città di Faenza per la provincia di Ravenna; Croce Rossa Italiana di Forlì per la provincia di Forlì-Cesena. Saranno le associazioni stesse a inviare nei rispettivi territori ogni comunicazione utile agli aspetti organizzativi dei corsi (sedi, date, programma).

Non solo corsi, però. Sono stati realizzati anche materiali informativi sulla prevenzione del soffocamento da corpo estraneo e sulle principali manovre di disostruzione delle vie respiratorie, che saranno distribuiti in occasione dei corsi di formazione e aggiornamento, nelle sedi dei nidi e delle scuole dell’infanzia, e pubblicati sul sito della Regione Emilia-Romagna, a disposizione di tutti gli interessati. Si tratta di tre locandine: una sulla prevenzione del soffocamento da cibo, due sulle manovre di disostruzione realizzate in collaborazione con il 118 (di cui una per i bimbi piccoli fino a 1 anno e l’altra, quella cosiddetta di Heimlich, per i più grandi). È inoltre in corso di realizzazione un video breve, sempre sulla modalità di effettuazione delle manovre antisoffocamento.

Con una lettera inviata ai dirigenti scolastici di scuole dell’infanzia statali, ai coordinatori delle scuole paritarie d’infanzia e ai gestori delle “Sezioni Primavera” sperimentali, Regione e Ufficio scolastico regionale hanno chiesto di promuovere la partecipazione del maggior numero di addetti al primo soccorso ai corsi e la diffusione dei materiali informativi nelle scuole dell’infanzia presenti sul territorio regionale. Per favorire la partecipazione anche degli addetti al primo soccorso dei servizi educativi dell’infanzia, sono stati informati anche i Comuni e le Associazioni dei gestori privati.

La manovra di Heimlich
In caso di ostruzione totale delle vie aeree, se il bambino è ancora cosciente chi lo soccorre deve eseguire la manovra di Heimlich, che si pratica oltre i 12 mesi di età. Dopo essersi collocati alle spalle del bimbo, bisogna cingerlo con le braccia e praticare una pressione addominale intensa sotto il diaframma, così da spingere verso l’alto l’aria residua e determinare un brusco aumento di pressione intratoracica, come un “colpo di tosse artificiale”. In genere questa manovra riesce a liberare le vie aeree dal corpo estraneo; se ciò non dovesse accadere e il bambino perde coscienza, occorre chiamare immediatamente il 118 e iniziare le manovre di rianimazione fino all’arrivo dei soccorsi.

Disostruzione delle vie aeree nel bambino fino a 1 anno

Disostruzione delle vie aeree nel bambino sopra l’anno

Locandine prevenzione soffocamento bimbi_rid

Terramara di Pilastri – Seminario di studio – Museo Archeologico Stellata

Da: Museo Stellata

Nel 2019 lo scavo archeologico della Terramara di Pilastri, dopo fantastici 6 anni consecutivi di ritrovamenti, scoperte e condivisione con il pubblico di tutte le età della bellezza dell’archeologia, si prende una meritata pausa!

Come ideatori e organizzatori, afferenti alle associazioni Associazione Bondeno Cultura e Gruppo Archeologico di Bondeno, assieme al Comune di Bondeno, alla direzione scientifica e al team del Dipartimento dei Beni Culturali dell’ Università degli Studi di Padova, abbiamo deciso di risparmiare le energie…per dedicarci finalmente alla ricerca e al riordino della mole immensa di dati e materiali raccolti annualmente a partire dal 2013.

Per questo motivo, abbiamo svolto un piccolo trasferimento temporaneo, da Pilastri alla frazione di Stellata, dove sorge il Museo Civico Archeologico “G. Ferraresi”, che, a dispetto delle sue dimensioni relativamente ridotte, è il polo centrale stabile della ricerca e della condivisione archeologica di tutto l’alto ferrarese e oltre. Gli spazi e le attrezzature presenti nel Museo, che presto ospiterà il deposito archeologico della Soprintendenza per la zona di Bondeno, permettono al team universitario, guidato come sempre dal prof. Massimo Vidale (docente UNIPD di Archeologia dei processi produttivi), di svolgere in piena efficienza ed in tutta tranquillità le operazioni scientifiche necessarie alla comprensione delle peculiarità della terramara di Pilastri, ormai celebre a livello nazionale ed internazionale come sito dove si svolgono ricerche a livello di avanguardia nel settore.

Ma quali sono le operazioni che si svolgono presso il Museo? Si va dal riordino della complessa documentazione archeologica, anche tramite database informatici, alla ricostruzione preliminare dei manufatti (perlopiù ceramici), al disegno, fotografia e rilievo, passando per lo studio delle ossa animali, della litica, dei microresti recuperati tramite setacciatura, fino alla classificazione tipologica delle forme ceramiche e allo studio di tutti quei contesti e materiali che, pur trovati sul sito, sono posteriori alla terramara (come i resti di un insediamento romano o quelli di uno stanziamento moderno).

L’obiettivo? La redazione di diversi articoli scientifici, in base ai tipi di studi svolti dai diversi specialisti, da unire in un grande volume sulla ricerca a Pilastri, summa di tutte le nuove scoperte svolte a partire dal 2013 e insieme proseguimento ideale della prima pubblicazione degli scavi a cura di Paola Desantis del 1992, finanziato dal Comune di Bondeno: data la rilevanza del sito, delle ricerche e dei metodi utilizzati, il libro si andrebbe ad inquadrare come un punto fermo fondamentale per la ricerca sulle terramare e in generale per la ricerca protostorica nazionale ed internazionale.

Il Seminario di studio è frequentato da un numero chiuso di studenti dell’Università di Padova, affiancati da altri archeologi che hanno svolto attività per almeno tre anni sul sito di Pilastri, nonché dal personale delle associazioni promotrici Gruppo Archeologico di Bondeno e Associazione Bondeno Cultura, ed è finanziato interamente da UNIPD, Città di Bondeno e Associazione Bondeno Cultura.

Ma ovviamente, anche se quest’anno non vi è occasione di visitare lo scavo archeologico, Associazione Bondeno Cultura e Gruppo Archeologico di Bondeno organizzano a Pilastri, Stellata, Bondeno e in altre location una serie di eventi culturali e didattici per continuare a divulgare l’archeologia e la storia della Terramara di Pilastri, che è ormai un fiore all’occhiello del territorio, e non cessa mai di restituire nuove sorprese e stimolare nuove idee!
Presto il programma completo!

“L’Irondelta Lido delle Nazioni” – Edizione 2019 Sabato 14 e Domenica 15 Settembre

Da: Segreteria Generale Comune di Comacchio

Il prossimo 14 e 15 settembre, Lido delle Nazioni, ospiterà l’ormai tradizionale gara sportiva denominata “Irondelta Lido delle Nazioni-2019”. La Manifestazione, che si svolge con il patrocinio del Comune di Comacchio, avrà il seguente programma:
 
Sabato 14 Settembre:
1) ore 12,45: preparazione atleti per la partenza concorrenti dal tratto di spiaggia antistante Orsa Minore-Rotonda (Lido delle Nazioni);
2) ore 13,00: partenza prime batterie della frazione di nuoto;
3) ore 13,20/13,30: partenza prime batterie della frazione di bicicletta per circuito sulla Strada Acciaioli, così come da piantina toponomastica allegata;
4) ore 14,30: termine frazione bicicletta ultimi concorrenti;
 
La strada Acciaioli sarà, quindi libera già a partire dalle 14,30. Da questo momento saranno impegnate le vie del Lungomare per il percorso podistico che avrà termine intorno alle 16,30/16,45.
Si specifica che gli incroci saranno presidiati dal Corpo dei Vigili Urbani e dalla Protezione Civile e il maggior disagio arrecato per chi deve raggiungere il lido delle Nazioni sarà prevedibile intorno alle ore 12,40/14,00. Ciò significa che in alcuni incroci di accesso al Lido può prevedersi una sosta di circa 10/15 minuti. L’incrocio semaforico di Viale Libia non sarà interessato dalla frazione ciclistica.
 
Domenica 15 Settembre:
1) ore 12,15: trasferimento in spiaggia per la partenza concorrenti dal tratto di spiaggia antistante Orsa Minore/Rotonda (Lido delle Nazioni);
2) ore 12,30: partenza prime batterie della frazione di nuoto;
3) ore 13,00: partenza prime batterie della frazione di bicicletta per circuito sulla Strada Acciaioli, così come da piantina toponomastica allegata;
4) ore 15,40: termine frazione bicicletta ultimi concorrenti;
 
La strada Acciaioli sarà, quindi libera già a partire dalle 15,40. Da questo momento saranno impegnate le vie del Lungomare per il percorso podistico che avrà termine intorno alle 17,00.
Si specifica che gli incroci saranno presidiati dal Corpo dei Vigili Urbani e dalla Protezione Civile e il maggior disagio arrecato per chi deve raggiungere il lido delle Nazioni sarà prevedibile intorno alle ore 13,15/15,00. Ciò significa che in alcuni incroci di accesso al Lido può prevedersi una sosta di circa 10/15 minuti. L’incrocio semaforico di Viale Libia non sarà interessato dalla frazione ciclistica.
 
 
Provvedimenti sulla viabilità:
Con ordinanza n.253/2019, al fine di consentire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva, vengono istituiti i seguenti provvedimenti temporanei modificativi della viabilità in Lido delle Nazioni e Lido di Volano:
 
– divieto di sosta con rimozione forzata, dalle ore 12:00 del giorno 13-09-2019, fino alle ore 19:00 del giorno 15-09-2019, in Piazza Italia e nell’area adibita a parcheggio posta tra Viale Germania ed il civico n. 40 di Via Lungomare Italia (antistante ex Lido);
 
– divieto di sosta con rimozione forzata, dalle ore 09:00 alle ore 17:00 dei giorni 14 e 15 settembre 2019, nelle seguenti vie:
 
-Via del Lago;
-Viale Nazioni Unite, nel tratto compreso tra Viale Francia e Via del Lago;
-Viale Francia;
-Viale Jugoslavia, nel tratto compreso tra Viale Austria e Lungomare Italia;
-Lungomare Italia, tratto compreso tra Viale Canarie e Viale Francia;
-Viale Austria, tratto compreso tra Via Francia e Viale Jugoslavia;
-Viale Canarie.
 
– divieto di transito a tutti i veicoli a motore, ad eccezione dei veicoli adibiti alla scorta tecnica e di soccorso al seguito della manifestazione sportiva, nei giorni 14 e 15 Settembre 2019, dalle ore 12:00 fino al termine della competizione ciclistica, nelle seguenti vie:
 
-Strada Panoramica dei Lidi (Acciaioli), nel tratto compreso tra l’intersezione con Viale Libia/Viale dei Continenti, fino all’intersezione con Via Lido di Volano sita in località Lido -Volano;
-Viale Francia;
-Viale Jugoslavia, nel tratto compreso tra Viale Austria e Lungomare Italia;
-Lungomare Italia, tratto compreso tra Viale Germania e Viale Francia;
-Viale Austria, tratto compreso tra Via Francia e Viale Jugoslavia;
-Viale Canarie;
-Via del Lago;
-Viale Nazioni Unite, nel tratto compreso tra Viale Francia e Via del Lago.

piantina toponomastica_irondelta

Il Crocifisso e la Corte Europea

Da: Giorgio Fabbri

Vorrei ricordare a tutti che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (18 marzo 2011-ricorso n. 30814/06) diede ragione al governo italiano in merito all’esposizione del Crocifisso nelle scuole pubbliche. La sentenza della Grande Chambre, con 15 voti a favore e due contrari, stabilì che l’esposizione del Crocefisso era pienamente legittima.

“Con la sentenza sul Crocifisso si mette fine a una battaglia caratterizzatasi per troppi eccessi. Una cosa è la laicità, un’altra è pretendere che dalla nostra vita scompaiano i simboli religiosi, che ci richiamano alle nostre origini”. Lo affermò Enrico Farinone (Partito Democratico), vicepresidente della Commissione Affari Europei. “Ora – continuò – mi auguro che questa sentenza sia accettata senza ulteriori strascichi. Il Crocifisso è un simbolo di riconciliazione, dispiace che qualcuno invece lo abbia visto come un simbolo di divisione”.
Invito chi si oppone,da sinistra, all’esposizione del Crocefisso, a rileggere le parole di Enrico Farinone, che non era e non è certo un fascista, un reazionario o un sostenitore di Salvini.

L’Eco della Bici – Agosto/Settembre 2019

Da: Fiab Ferrara

Settimana Europea della Mobilità 16-22 settembre
Come ogni anno, dal 16 al 22 settembre arriva la SEM, la Settimana Europea della Mobilità. Ferrara aderisce alla manifestazione europea e mette in programma una serie di iniziative per valorizzare la mobilità attiva e sostenibile.

Tutte le iniziative a Ferrara

Martedì 17 ore 16.30
Informagiovani – piazza Municipale
“Tutti al Punto Bici” con “uno sciame di bandierine”
A cura di Fiab Ferrara – Amici della bicicletta

Mercoledì 18 ore 21
piazza Duomo
Ciclisti illuminati con distribuzione di catarifrangenti
A cura di Fiab Ferrara – Amici della bicicletta

Giovedì 19 dalle 6 alle 10
Giretto d’Italia
Il giretto d’Italia è una iniziativa nazionale che ha lo scopo di promuovere la mobilità ciclistica promossa da Legambiente in collaborazione con Euromobility, tesa a promuovere gli spostamenti casa-lavoro (bike to work) effettuati esclusivamente tramite bicicletta.
I rilevi si svolgeranno nella prima mattinata dalle 6 alle 10
A cura di A.M.I. e dell’U.O. Mobilità del Comune di Ferrara
Giovedì 19
Festa finale del progetto “CLIMB Ferrara 2019” (ChiLdren Independent Mobility)
ore 10 Piazza Municipale (in caso di pioggia l’evento si terrà nella Galleria Matteotti – portici di Piazza Trento e Trieste)
A cura di Comune di Ferrara in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler, Dedagroup Public Services e Centro Antartide
Giovedì 19
Presentazione “Piattaforma Mobilitiamoci”
ai dirigenti e agli insegnanti delle scuole di Ferrara
Ore 17.00 Centro IDEA Via XX Settembre 152 Ferrara
A cura del Centro IDEA del Comune di Ferrara

Sabato 21 ore 10
Castello Estense convegno
Cicloturismo, una risorsa “nuova” per il territorio ferrarese
A cura di Fiab Ferrara – Amici della bicicletta e Provincia di Ferrara

Domenica 22 ore 9.30
piazza XXIV Maggio (fontana monumentale)
Bimbimbici
A cura di Fiab Ferrara – Amici della bicicletta

Ambientiamoci – Mostra, dal 16 al 22 Settembre 2019, dalle 9.00 alle 18.00, presso il Museo di Storia Naturale di Ferrara

Da: Organizzatori

Nata dal progetto “Come in un Museo”, la mostra Ambientiamoci ripropone sculture di animali presenti nel Museo e libri digitali (consultabili anche in cartaceo) narranti storie sull’ambiente e la fauna del ferrarese, realizzati dai ragazzi della Scuola Secondaria Statale di I grado M. M. Boiardo.
Tramite la LIM (lavagna interattiva multimediale) si potrà accedere ai racconti, ascoltando le voci narranti degli alunni, e svolgere il gioco a quiz relativo ai diversi ambienti. Sulla schermata vi sarà il duplice accesso alle due diverse proposte. Inoltre, sarà proiettato il video che documenta l’intero percorso svolto.
Ingresso con il biglietto del Museo

depliantambientiamoci.pdf
manifestoambientiamociultimo.pdf
Pagina web del museo: Mostra Ambientiamoci

Bellotti, Cna: “un ‘cinque per mille’ regionale per tutelare l’ambiente”

Da: Ufficio Stampa Cna Ferrara

La proposta è stata lanciata dal Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti al Congresso della Società italiana di ecologia in corso presso l’Università di Ferrara

“Oggi le imprese italiane destinano alle tasse quasi il 60% del reddito aziendale. Se una piccola quota – lo 0,5% – di tutto quel denaro venisse vincolato alla tutela e alla manutenzione ambientale, avremmo mezzi sufficienti per fare del nostro territorio un’autentica risorsa economica, valorizzandone al contempo le ricchezze naturali”

E’ questa la proposta lanciata dal presidente provinciale di Cna Ferrara Davide Bellotti intervenendo al XXIX Congresso della società italiana di ecologia “Capitale naturale: la gestione per la conservazione”, organizzato dalla prof.ssa Elisa Anna Fano e in corso presso l’Università di Ferrara dal 10 al 12 settembre. Filo conduttore del congresso, il Capitale Naturale, e la necessità di un nuovo paradigma nella Conservazione della natura, da considerare non più facoltativa ma necessaria, da “freno dello sviluppo” a valore aggiunto.

Bellotti è intervenuto a una tavola rotonda sulla conservazione dei Parchi naturali moderata dal prof. Giuseppe Castaldelli e a cui hanno partecipato il dott. Gianfranco Bologna, direttore tecnico di WWF Italia, l’ing Patrizio Scarpellini, direttore del Comitato Tecnico di Federparchi e del Parco delle Cinque Terre e la dott.ssa Maria Pia Pagliarusco, direttrice del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna.

“E’ necessario – ha detto Bellotti – riconoscere che il territorio, se correttamente tutelato dal punto di vista ambientale, ha un grande valore economico, non solo sotto il profilo turistico. Poi bisogna mettere le imprese in condizioni di investire sul territorio: per far questo bisogna uscire dalla logica dei bandi, e creare un quadro di risorse strutturali da impiegare nella valorizzazione del nostro ambiente naturale e di ciò che ci può dare in termini di turismo, benessere, reputazione internazionale”.

Da qui l’ipotesi di un “cinque per mille” per l’ambiente: “mi chiedo – conclude Bellotti – se la regione Emilia Romagna non possa prendere in considerazione una proposta del genere facendo leva sui margini di autonomia di cui gode rispetto allo Stato centrale”.

Manifestazioni di interesse a partecipare alla nuova procedura negoziata per l’affidamento dei servizi di gestione dei centri di accoglienza per stranieri richiedenti protezione internazionale 2019-2021

Da: Prefattura di Ferrara
 
La Prefettura di Ferrara ha pubblicato sul proprio sito istituzionale, all’indirizzo
Nuova procedura negoziata accoglienza stranieri richiedenti protezione internazionale 2019-2021 settembre 2019,
un avviso esplorativo volto all’individuazione di operatori economici interessati ad essere invitati a procedura negoziata ex art. 63, comma 2, lettera a) del D. Lgs. n. 50/2016 per l’affidamento, attraverso la stipula di apposita convenzione, dei servizi di gestione di centri di accoglienza per stranieri richiedenti protezione internazionale nel biennio compreso tra il 2019-2021, costituiti da singole unità abitative.
La disponibilità richiesta è destinata ad integrare il fabbisogno complessivo, necessario in provincia di Ferrara per i servizi di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, a completamento di precedente procedura di gara aperta, in fase di conclusione.
Possono manifestare il proprio interesse i soggetti indicati all’art. 45 del Codice dei contratti, oltre a Enti pubblici, Associazioni, Fondazioni ed altri organismi che abbiano nei propri fini istituzionali quello di operare in un settore di intervento pertinente con i servizi di assistenza e di accoglienza alla persona.
Gli operatori interessati, in possesso dei requisiti indicati nell’avviso esplorativo scaricabile all’indirizzo web sopraindicato, dovranno trasmettere la propria manifestazione di interesse all’indirizzo indirizzo pec: ammincontabile.preffe@pec.interno.it entro e non oltre le ore 12.00 del 19 settembre 2019 , utilizzando l’apposito modello di domanda allegato al suddetto avviso, sottoscritto digitalmente dal legale rappresentante.
Le manifestazioni di interesse pervenute non saranno impegnative per la Prefettura che si riserva, a suo insindacabile giudizio, di selezionare le richieste preferibili, nonché la facoltà di recedere da qualsiasi trattativa senza obbligo di motivazione.

“Dona la spesa” Sabato 14 settembre in 186 punti vendita di coop alleanza 3.0 si terrà la raccolta di materiale scolastico

Da: Ufficio stampa Coop Alleanza 3.0

Ancora una volta Coop Alleanza 3.0 sostiene concretamente le famiglie in difficoltà con bambini e ragazzi in età scolare, nel periodo del ritorno sui banchi di scuola con l’iniziativa Dona La Spesa – Materiale Didattico.

Il prossimo 14 settembre i 186 punti vendita di Coop Alleanza 3.0 – dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia – ospiteranno questa consolidata iniziativa, promossa in collaborazione con le associazioni del territorio, nel corso della quale sarà possibile acquistare prodotti di cancelleria e donarli ai punti di raccolta presenti nei vari negozi.

A raccogliere le donazioni, saranno i volontari delle associazioni, insieme ai soci volontari Coop e ai rappresentanti dei comitati dei genitori, tutti muniti della pettorina con l’immagine della campagna “Dona la spesa”. All’ingresso dei punti vendita distribuiranno ai clienti le shopper dove inserire i prodotti da donare, segnalati in un apposito elenco mentre la catalogazione dei materiali sarà effettua fuori dalla barriera casse.

Tutti potranno “dare un mano” in modo semplice e concreto acquistando quaderni, pennarelli, pastelli, matite e penne, forbici, gomme, correttori, evidenziatori, astucci, temperamatite, risme di carta e altri materiali didattici.

Lo scorso anno sono state raccolte più di 290 mila confezioni di materiale.

L’elenco dei negozi aderenti a Dona La Spesa – Materiale Didattico, è consultabile sul sito di Coop Alleanza 3.0 (all.coop/donalaspesa.it).

I risultati dell’iniziativa saranno comunicati nei manifesti e nelle locandine che verranno affissi in seguito nei punti vendita coinvolti.

Presentazione 15 settembre “Il segreto di Barbara” a Belriguardo in presenza dell’autrice Elettra Testi

Da: Ufficio Stampa Comune di Voghiera

“Il segreto di Barbara. Un delitto alla corte estense” (ed. Minerva, 2019) è un
romanzo storico nel quale si dipanano personaggi e vicende dell’età
rinascimentale a Ferrara. Barbara Torelli, originaria di Montechiarugolo, una
piccola contea vicino a Parma, sposa senza amore il capitano Bentivoglio, di
origine bolognese, che la porta a vivere a Ferrara. Se l’amore per la città
aumenta, il rapporto con il marito si fa sempre più difficile perché Barbara
s’innamora del grande poeta e giureconsulto ferrarese Ercole Strozzi che
ricambia il sentimento. La situazione precipita al punto che Barbara organizza,
per sé e per la figlia una rocambolesca fuga dal tetto coniugale. Dopo la morte
del marito Barbara sposa Ercole Strozzi, il cui assassinio notturno con 23
pugnalate è rimasto impunito. Non si trovò o non si volle trovare il colpevole.
In base alle proprie ricerche l’autrice, per la prima volta, ne svela il nome.
Nell’opera sfilano paesani e signori, gente umile e potente come l’amica più
cara della protagonista del romanzo che diverrà duchessa di Ferrara: Lucrezia
Borgia.
Il libro sarà presentato dall’autrice nel corso di un incontro che si terrà
domenica 15 settembre, alle ore 17.00, nella Sala della Vigna presso il Castello
Estense di Belriguardo a Voghiera (FE).
Ingresso libero.

Locandina_Segreto di Barbara

Coldiretti Ferrara: dall’incontro con i sindaci sostegno al settore agricolo

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Ferrara

Presentata ai Comuni del ferrarese la grave situazione di crisi del settore agricolo, tra problemi atmosferici ed attacchi di insetti e funghi patogeni. Sostegno alle richieste Coldiretti.

Dagli sbalzi termici all’alternarsi di periodo siccitosi e poi eccessivamente piovosi, con forti venti e grandine, che hanno favorito l’insorgere di malattie provocate da funghi e la presenza di insetti dannosi, in particolare della cimice marmorata asiatica, per seguire con prezzi non soddisfacenti per le nostre produzioni: l’annata agraria 2019 che volge verso il termine ha riservato bocconi molto amari per gli agricoltori ferraresi.
Lo ha ribadito il presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Floriano Tassinari, che oggi ha incontrato con tutta la Giunta i sindaci dei nostri comuni, esponendo il documento sull’emergenza agricoltura, che tocca sia direttamente i produttori agricoli che tutto l’indotto.
Oltre a ringraziare tutte le amministrazioni presenti, praticamente tutti i Comuni, Tassinari ha ribadito la necessità che i Sindaci, quali rappresentanti istituzionali più vicini ai cittadini ed alle imprese, sostengano ed operino per il sostegno al settore agricolo tutto, compreso l’indotto, in un momento eccezionalmente grave, dove si corre il rischio di depauperare irrimediabilmente le aziende agricole e quindi impoverire tutto il nostro territorio.
Già dalla provincia è arrivata una lettera di sostegno e l’impegno ad attivarsi presso la Regione e ad livello locale per supportare il settore agricolo, la Regione stessa sta concretizzando i punti dell’accordo discusso nelle scorse settimane, il Prefetto di Ferrara ha già assicurato la trasmissione al Governo delle richieste necessarie a supportare le imprese in questa fase di crisi.
“Ci compete e compete alle istituzioni – ha continuato Tassinari – dare risposta alle aziende agricole nel più breve tempo possibile”-
“Risposte che passano da misure nazionali regionali ed anche europee (dal rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale, alla delimitazione dei comuni interessati per far scattare sgravi contributivi, previdenziali e fiscali, alla sospensioni di rate di prestiti e mutui, ad interventi finanziari con abbattimento interessi e garanzie pubbliche, oltre all’avvio dell’introduzione dell’insetto antagonista e risorse per studi e ricerche scientifiche per una lotta a lungo termine) ma anche dalle leve che gli stessi comuni possono attivare ha ribadito il direttore Roberto Palù, a partire dal sostegno istituzionale, a risorse per il sistema dei Consorzi Fidi, per abbattere i costi degli interventi finanziari a favore delle imprese”.

Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, nel rappresentare a nome degli altri sindaci ferraresi l’importanza di un momento di coordinamento quale l’incontro odierno, si è impegnato a contattare la presidente della provincia per attivare un tavolo dove si possano confrontare le proposte concrete da mettere in atto, sia sul fronte delle delimitazioni per i danni alle aziende, sia nei confronti del sistema bancario, sia per interventi di sostegno alle imprese attraverso risorse dedicati all’Agrifidi ed a fare fronte nei confronti delle istituzioni cui spetta mettere in campo le soluzioni necessarie.
Anche i successivi interventi dei sindaci di Fiscaglia, di Poggio Renatico, di Copparo ed infine di Cento, hanno dato atto della necessità di impegnarsi per rispondere alla crisi del settore e quindi di muoversi verso l’obiettivo di sostenere le aziende agricole e quindi una gran parte dell’economia locale.

Lettera aperta alla Città per esporre le considerazioni sul percorso amministrativo e legale che ha interessato la Polisportiva Putinati

Da: Il Consiglio della Polisportiva O. Putinati

Gentili Soci e gentili Concittadini,
vi rivolgiamo questa lettera nella nostra veste di dirigenti e soci fondatori della Polisportiva Putinati nella speranza di fornirvi un resoconto chiaro e puntuale circa la probabile conclusione della lunga storia della nostra associazione.
Sentiamo anche di dover esporre pubblicamente la nostra posizione riguardo della procedura
amministrativa di concessione dell‟impianto sportivo che abbiamo concorso costruire in ben 50 anni di storia e di lavoro volontario, grazie ai soci ed ai numerosi sostenitori della nostra Polisportiva.
La Putinati è nata nel 1968.
All’inizio degli anni ’70 ha ottenuto in concessione dal Comune una ex scuderia diroccata
dell‟ippodromo comunale, ristrutturandola a sue spese con il lavoro dei soci volontari con l’ambizione di costruire la prima palestra popolare totalmente autogestita della Città di Ferrara.
Con interventi successivi di cui oltre l‟80% totalmente a carico della Polisportiva, la palestra è cresciuta, fino a diventare il centro polisportivo attuale: due palestre, uffici, spogliatoi e un campo polivalente coperto, contemporaneamente svolgeva e promuoveva altre attività, sia per bambini che per adulti; facendo nascere e crescere il Giro Podistico delle Mura estensi, la squadra pallavolo femminile arrivata a giocare in serie A2, la squadra di nuoto vincitrice anche di una medaglia d’oro nazionale ai G.d.G., e la sezione di ginnastica ritmica che ha visto una nostra atleta partecipare alle olimpiadi di Atene. Per questi ed altri risultati che hanno dato lustro negli anni allo sport cittadino il Coni ci ha riconosciuto la Medaglia d‟Argento per meriti sportivi, ancora oggi due atlete della Sezione ora autonoma, Ginnastica Estense O. Putinati, fanno parte della squadra nazionale di ginnastica ritmica.
Nell’Ottobre del 2018, anno del 50esimo anniversario della nostra Polisportiva, dopo diversi mesi di proroga della concessione la Giunta Comunale ha deliberato l‟avvio di una procedura di gara.
Il valore dell‟affitto dell‟immobile stimato dall‟ufficio patrimonio è stato di 62.500€ annui. La giunta Tagliani ha potuto deliberare un abbattimento del canone a base d‟asta del 90% appellandosi alla legge regionale 34 sulla valorizzazione della promozione sociale; negli atti pubblici di quella seduta risulta un indirizzo politico molto chiaro:
1) 50% di abbattimento per il sostegno alle attività giovanili e femminili, 25% per la
realizzazione di attività di comprovata valenza sociale, 15% per gli interventi di miglioria
richiesti;
2) La suddetta legge regionale 8/2017 riconosce il valore sociale della pratica sportiva ed il
Comune con apposito regolamento ha disciplinato la concessione dei propri beni immobili
indicando “finalità specifiche” di “rilevante interesse pubblico”, ribadendo all‟art.7 dello
schema di convenzione approvato dalla giunta “non devono essere favorite o privilegiate le
utenze economicamente più forti” e devono essere “rimossi gli ostacoli alla libera fruizione
dell’impianto”;
3) nel medesimo schema di concessione, fra i requisiti del concessionario al punto 5c la Giunta
richiama “l’elettività e la gratuità delle cariche associative” e la “assenza di remunerazione
degli associati sotto qualsiasi forma”.
Questo è il quadro normativo e politico che avrebbe dovuto rappresentare il parametro per le
valutazioni della Commissione tecnica individuato dal Comune.
A causa di un disciplinare di gara che a nostro giudizio non appare coerente con la delibera della
giunta, la procedura ha visto l‟ammissione di una SRL Sportiva non iscrivibile ed incompatibile al
registro della promozione sociale, che non presentava nell‟offerta tecnica alcuna collaborazione
convenzioni con associazioni di promozione sociale e del terzo settore, la cui unica attività svolta riguarda i corsi di nuoto: non risulta infatti avere mai avuto affiliazioni a federazioni nazionali per le discipline praticate nell‟impianto oggetto della gara, è priva di tecnici e struttura organizzativa per svolgere attività giovanili, addirittura non risulta avere mai avuto nemmeno squadre iscritte a nessun campionato neppure amatoriale.
Il soggetto in questione è Acqua Estense, una SSD SRL controllata al 100% da Nuova Sportiva, che
risulta essere a sua volta controllata da COPMA.
Con una prima richiesta di accesso agli atti la Polisportiva ha potuto verificare l‟offerta di Acqua Estense ed i verbali della commissione tecnica.
Dai verbali risulta che la commissione ha assegnato identico punteggio a due progetti molto differenti sia in termini qualitativi che quantitativi: diversamente dal nostro, quello di Acqua Estense non contempla alcun intervento per l‟accessibilità ai diversamente abili, prevede oltre 40.000€ di investimenti in meno rispetto a quelli proposti della polisportiva Putinati, nessuno dei quali per la messa in sicurezza del centro sportivo. Al tempo stesso la commissione ha ritenuto credibile la proposta esclusivamente estetica di Acqua Estense di demolizione di muri portanti in un edificio che è soggetto ai vincoli stringenti da parte della sovrintendenza e senza che venisse inserito nel piano economico una seria valutazione dei costi effettivi di un intervento strutturale di quella portata e delle conseguenti ed onerose spese accessorie di messa a norma della nuova struttura.
Il Margine Operativo dell‟offerta di Acqua Estense, sulla base di un parere fornito da professionisti, appare calcolato come posta a pareggio al solo scopo di dimostrare la sostenibilità di un progetto che ad una analisi tecnica appare tutt‟altro che sostenibile.
Con una seconda e specifica richiesta di accesso agli atti la Putinati ha potuto anche visionare il Piano Economico Finanziario che Acqua Estense ha erroneamente (vedi nota a margine) allegato nella busta dell’offerta economica.
Questo PEF dettagliato chiarisce diversi aspetti che nei riferimenti contenuti nella busta del progetto tecnico appariva difficilmente comprensibile o addirittura anomala. Il Margine Operativo Lordo (se inteso come misura dei ricavi annuali) di oltre 340.000€ non è aritmeticamente compatibile con la capacità della struttura esistente anche nella massima capacità potenziale di utilizzo di quelle superfici sportive. Pare che la commissione abbia considerato come investimenti quello che invece è un noleggio. Ma i beni oggetto del noleggio operativo restano di proprietà della società concedente e non
costituiscono immobilizzazioni! Il noleggio proposto da Acqua Estense è l’esatto opposto di un
investimento.
Dai verbali della commissione risulta un leggero vantaggio a favore del progetto sportivo della
Putinati che al contrario di quello concorrente poteva avvalersi di tecnici formati per le Attività Fisiche Adattate, per la disabilità fisica e psichica, per gli anziani ed i bambini, e che garantiva a diverse associazioni sportive e di promozione sociale ampi spazi a tariffe agevolate; a detta della stessa commissione la proposta di Acqua Estense risulta incentrata unicamente sul fitness e le attività commerciali.
Il soggetto risultato vincitore, diversamente dalla nostra Polisportiva, è infatti una SRL priva di organismi dirigenti democraticamente eletti ed il cui organo di controllo è l‟amministratore unico, remunerato per la sua carica. Con questa gara l’amministrazione precedente ha tolto tutti i diritti democratici di controllo agli associati, che non a caso (come rilevato dalla commissione
giudicante) verranno considerati dalla SRL, per sua stessa ammissione, non soci ma semplici
clienti.
L‟equivoco nasce probabilmente dal fatto che lo statuto della SRL Acqua Estense rispetta disposizioni del registro del CONI ma non quelli della legge regionale citata in delibera sulla valorizzazione promozione sociale (la stessa che ha giustificato l‟abbattimento del canone a base d‟asta); non a caso, nello schema di concessione allegato alla gara, fra i requisiti del concessionario è prevista “l‟elettività e la gratuità delle cariche associative”.
Lo statuto di Acqua Estense definisce la società non a scopo di lucro, ma nel progetto presentato
in gara la stessa fa esplicito riferimento a “remunerazione del capitale investito dal
concessionario” e al “rimborso finanziario dei soci e dividendi”: anche questa, a nostro avviso,
rappresenta una sostanziale violazione del sopracitato punto 5c “assenza di remunerazione degli
associati sotto qualsiasi forma”.
Per tutti questi elementi siamo convinti che l‟esito della gara non sia coerente alla delibera, allo spirito della legge regionale richiamata e allo stesso regolamento comunale. La Putinati ha presentato un articolato ricorso al TAR per le incongruenze degli atti predisposti dall’amministrazione, il quale con la propria sentenza dello scorso luglio ha però avallato la legittimità del procedimento. La nostra
ferma intenzione di sovvertire la sentenza ricorrendo al Consiglio di Stato si scontra con
l’impossibilità economica di far fronte alle ulteriori spese necessarie (il solo contributo unificato da pagare allo Stato per l’appello al Consiglio di Stato ammonta a € 3.000,00).
Abbiamo chiesto alla vecchia Giunta di riconoscere gli errori commessi dall’amministrazione ed in
autotutela di non procedere alla firma del contratto con il vincitore della gara, valutandone
l‟annullamento a prescindere da quello che sarebbe stato l‟esito dei nostri ricorsi.
Ritenevamo e riteniamo infatti che, mentre il Tribunale Amministrativo è chiamato ad esprimersi su
un percorso tecnico tutt‟altro che lineare, in capo al Sindaco ed al Consiglio Comunale stia la
prevalente responsabilità politica di indirizzo dell‟ente pubblico e di rappresentanza dell‟interesse
generale.
In ultimo ci interroghiamo da diverse settimane sulla ragione per la quale la Giunta negli ultimi mesi abbia disposto diversi allungamenti nelle durate di concessioni di impianti sportivi comunali senza bandi o procedure pubbliche, diversamente da quanto avvenuto per il centro sportivo di via Pastro.
Siamo intimamente convinti che sulla pelle della nostra Polisportiva si possa consumare un
precedente molto pericoloso per tutte le associazioni sportive di base e per tutti i soggetti deboli(famiglie in difficoltà, bambini, anziani o diversamente abili) per i quali ci siamo battuti senza tregua per oltre 50 anni.
Per questo, nel ringraziare tutti i soci, i dirigenti delle associazioni, i collaboratori, gli amici ed i cittadini del quartiere per il sostegno ricevuto in tutti questi anni ed in questi mesi, abbiamo ritenuto importante riaffermare una volta di più, il valore politico e sociale della nostra Polisportiva.

Venerdì 13 Settembre al “Ferrara Balloons Festival” arriva il Mulino Bianco Barilla con oltre 300 metri quadrati

Da: Ufficio Stampa Ferrara Fiere Congressi

Dal Carosello del 1976 a oggi, passando per il piccolo mugnaio fino al panettiere Antonio Banderas assistito dalla gallina Rosita, le sue pubblicità e i suoi prodotti (per non parlare delle sorprese e dei premi da collezionisti, come le gomme da cancellare a forma di merendina, la sveglia, etc.) hanno profondamente influenzato la storia della comunicazione italiana e permeato l’immaginario di un’intera nazione.
Stiamo parlando del Mulino Bianco, che da domani (venerdì 13 settembre, ndr) a domenica 15 si materializza al Ferrara Balloons Festival, l’evento organizzato da Ferrara Fiere Congressi, dove Barilla ha scelto di allestire oltre 300 metri quadrati, sempre a ingresso gratuito. La tappa al Parco urbano “Giorgio Bassani” s’inserisce in un tour che, nelle sette precedenti edizioni, ha coinvolto più di un milione di visitatori in 164 città.
Dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 21.30, all’interno dell’iconico Mulino, articolato in sei isole tematiche, un team di esperti della nutrizione guida il pubblico dentro uno stabilimento virtuale mostrando, passo dopo passo, come nasce un prodotto, quali sono le proprietà nutrizionali degli ingredienti e quali i migliori abbinamenti per affrontare in modo sano i cinque pasti della giornata. Un percorso hi-tech alla scoperta delle materie prime di qualità, della tutela della natura attraverso il riciclo e il risparmio delle risorse, dell’agricoltura sostenibile e dell’importanza di una filiera trasparente e controllata.

Prima del Mulino Bianco, la giornata al Balloons Festival (domani a ingresso gratuito) prevede i decolli delle mongolfiere in volo libero alle 7.00 (in replica alle 18.00). Voli vincolati dall’area Renault Franciosi (gold sponsor) a partire dalle 17.00.

Dalle 10.00 è attiva anche l’area interattiva dell’Aeronautica Militare, che espone il cockpit dello storico velivolo F-104, del Tornado e dei mezzi di supporto all’attività e alla difesa aerea. Chi vuole provare l’emozione del volo, può approfittare del simulatore dinamico e di Celestino, riservato ai bambini, mentre gli appassionati di meteorologia sono attesi nella tenda meteo.

Alle 16.00 riprendono le attività sportive: pallacanestro con la Scuola Basket Ferrara, che alle 18.00 offre il concerto “Avis con noi” di Roberto Formignani & band; equitazione con il “Battesimo della sella”; sfida calcistica della categoria pulcini 2010 al “Torneo delle mongolfiere”; pattinaggio artistico con l’Asd Quadrifoglio; prove libere di baseball con Ferrara Baseball Softball Club; pallavolo e minivolley targate Niagara 4 Torri Volley; hip hop con l’esibizione “Sound on” a cura dell’Asd Doro; lezione dimostrativa di ju jitsu a cura dell’Asd Csr Ju Jitsu Italia.

E per i più piccoli, dal pomeriggio ci sono anche i tappeti elastici, il ponte tibetano, i rulli acquatici e la pista di quad di Winter Wonderland Experience; StradAmica, il percorso di sicurezza stradale con mini auto elettriche; i mangiafuoco, i cowboy, gli show di bolle e i contorsionisti del Circo Artisti Famiglia Rossi (18.30).

La serata al Parco si chiude sulle note di Emmanuela Susca, protagonista del live “Flauto e variazioni”, a cura dell’Estense Music Academy.

Dal pomeriggio a sera, attive l’area commerciale e quella gastronomica, con ristoranti, piadinerie, street food gourmet e gelaterie.

Ultimi giorni per poter visitare la mostra di Carlo Costanzelli – I corridori del Palazzo Comunale “prestati” all’arte

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Bondeno(Ferrara), 12-09-2019.
I corridoi del municipio continuano ad essere decorati di creazioni di artisti locali, arte contemporanea, quadri che ricostruiscono immagini del territorio, personaggi, lo stesso vissuto degli autori. Un esperimento partito circa due anni fa, con il maestro Gianni Cestari, proseguito poi con Carlo “Alo” Andreoli, Mattia Guaresi, il grande Carlo Tassi, la collezione privata di Fabrizio Resca e, non ultimo, il talentuoso Carlo Costanzelli. Sono infatti questi gli ultimi giorni utili per ammirare le sue opere. Una selezione della sua ormai vasta produzione artistica, che ha permesso anche durante i mesi estivi a chi si recava in municipio per le comuni pratiche quotidiane di poter essere allietato dai corridoi dell’edificio, impreziositi dal meglio dell’arte locale.
Nel caso di Caro Costanzelli, le opere esposte non sono altro che una «Serie di ritratti nati come un semplice esercizio – rivela l’artista – che però si sono tramutati ben presto in vere opere d’arte». Soggetti di questi ritratti, tra il pop e le vecchie stampe ottocentesche, sono i suoi scrittori e poeti preferiti. Spiccano così i volti dell’Ariosto, di Manzoni e di molti altri. «Il nero risulta dominante in queste opere realizzate in acrilico – continua l’autore – mentre il colore è presente solo dove è realmente richiesto, per sottolineare un dettaglio caratterizzante la personalità del soggetto rappresentato». Carlo Costanzelli, seppur ancora giovanissimo, è balzato alle cronache per i suoi successi artistici diverso tempo fa. Nel 2012, l’Amministrazione si congratulò con lui per l’importante riconoscimento nell’ambito del premio “Lanci per l’Arte”, con la sua creazione “Il circo d’oro”. L’iniziativa continua ad essere molto apprezzata sia dai dipendenti che dai cittadini. I quali, mentre si rivolgono agli uffici comunali, avranno ancora per qualche giorno l’occasione di visitare gratuitamente un’autentica mostra d’arte come quella di Costanzelli, in precedenza allestita all’Alliance Française di Bologna.

(Foto del sindaco Fabio Bergamini con Carlo Costanzelli, accanto ad una delle opere della rassegna)

Visita dell’amministrazione al cantiere per la ricostruzione della chiesa di “San Giacomo Maggiore” a Burana. Previsto il restauro del pregiato organo del 1726 del Maestro Traeri

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini: «Fondamentale per la comunità la riapertura (prevista per l’anno prossimo) della chiesa della frazione»
 
Bondeno (Ferrara), 12-09-’19.
L’eco per la riapertura del santuario della Madonna della Pioppa non si è ancora del tutto esaurito, ma i riflettori della ricostruzione post-sisma si sono accesi nel frattempo anche sulla chiesa di “San Giacomo Maggiore”, a Burana. Un edificio che con le sue strutture di pregio, il suo alto campanile e la candida cromatura delle murature si scorge anche da lontano, fra le distese coltivate del territorio matildeo. Una chiesa che è stata al centro di moltissime attività da parte della Parrocchia locale e della comunità buranese, impegnatesi prima per un recupero del suo campanile, ed ora anche per il ripristino di un antico organo del 1726, che rappresenta il più antico strumento musicale di questo tipo presente sul territorio. «Il sopralluogo compiuto all’interno dell’edificio religioso – spiega il sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini – ci ha permesso di toccare con mano l’effettivo avanzamento dei lavori, che stanno riprendendo le criticità manifestatesi dopo il terremoto del 2012, mentre sono in corso anche importanti lavori di restauro di tutte le opere sacre che erano presenti all’interno della chiesa di “San Giacomo Maggiore”. Le quali speriamo possano tornare presto a beneficio della comunità». Il sopralluogo nel “cantiere” dell’importante chiesa è stato condotto alla presenza del direttore dei lavori (e coordinatore per la sicurezza), l’architetto Massimo Partigiani; del progettista, ingegner Marco Buoso, del collaboratore al progetto architettonico, Ottavia Pirazzini, nonché del responsabile tecnico del cantiere, Omar Grazioli, e del capo cantiere Denis Guidi, con anche la restauratrice incaricata e il personale del Gruppo Arco e di Emiliana Restauri Bologna (il mandante è invece la ditta Leonardo di Casalecchio di Reno). «L’obiettivo è quello di restituire alla comunità, che abbiamo coinvolto attivamente, una chiesa completamente restaurata. Anche per quel che riguarda le opere sacre e l’organo di pregio del maestro Traeri – assicura il sacerdote del paese, don Roberto Sibani –. Per quest’opera, che rappresenta l’organo più antico presente sul nostro territorio, stiamo coinvolgendo la popolazione, compresi gli ex buranesi che comunque continuano a conservare un legame con il paese. Molti dei quali non hanno mai sentito suonare l’organo (che smise di funzionare nel 1950) o lo confondono con un “armonium” che si trovava dietro all’altare, in passato». Si sono già presi contatti con il professor Paolo Tollari, esperto restauratore di Fossa di Concordia, a tale proposito. Il restauro del pregiato strumento potrebbe inserire in futuro Burana in un circuito musicale che riguarda proprio la musica sacra per organo. Intanto, però, procede il cantiere della chiesa edificata a partire dal XVI secolo e poi ampliata con l’abside e le cappelle laterali durante il periodo compreso, all’incirca, tra il 1778 e il 1783. Nel campanile della chiesa sono stati rifatti i solai di legno, mentre si sta procedendo al consolidamento della copertura delle cappelle laterali, in attesa dei lavori di rifinitura dei locali interni. Lo sforzo principale – come spiegato da Massimo Partigiani e Marco Buoso – è stato quello di “legare” le parti in muratura, per consentire un movimento “scatolare” della struttura in caso di sollecitazioni sismiche. La stessa abside verrà incatenata con fibre di carbonio, cinturandone la sommità.  Rifatta anche la cupside del campanile (la caratteristica “punta” crollata la notte del sisma). Verrà recuperata anche la balconata su cui si trova il citato organo. Una delle scoperte più interessanti della fase di restauro è stata quella di avere riportato alla luce le tracce dell’imitazione di un possibile coro, che aveva quasi certamente delle sedute delle quali rimangono tracce visibili e scoperte dopo la rimozione dell’altare (che in precedenza si trovava in posizione più avanzata).
L’importo complessivo dei lavori, compresi oneri per la sicurezza e imposte, è di 613mila e 577 euro. La consegna dei lavori, che sono iniziati lo scorso 18 aprile, è prevista entro dodici mesi dall’avvio del cantiere, che segna un altro passo di avvicinamento al completo ritorno alla normalità, dopo il terremoto del 2012.
 

Caldo: Coldiretti, non solo zanzare è sos cimici nei campi in Emilia Romagna tra gli 80 e i 100 Milioni di danni

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Emilia-Romagna

Con il ritorno del grande caldo fuori stagione non solo si moltiplicano le fastidiose zanzare ma è allarme cimice asiatica nei campi dove hanno già provocato una strage dei raccolti con danni stimati in 250 milioni di euro. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna in rifermento alla nuova fase climatica con temperature bollenti che potrebbero schizzare fino a 35 gradi.
Una condizione che – sottolinea Coldiretti regionale – favorisce il moltiplicarsi degli insetti come la cimice asiatica che nel Nord Italia sta devastando meli, peri, kiwi, ma anche peschi, ciliegi, albicocchi e piante da vivai con danni alle produzioni ed un pesante impatto occupazionale. La “cimice marmorata asiatica” arriva dalla Cina ed è particolarmente pericolosa – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – per l’agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all’anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili e compromettendo seriamente parte del raccolto.

La situazione è drammatica – denuncia Coldiretti – soprattutto al Nord e in particolare in Emilia Romagna dove si registrano casi di aziende che hanno subito danni non solo da cimice asiatica ma anche da alternaria, perdendo in alcuni casi fino al 100% della produzione delle pere. Le Coldiretti delle province interessate hanno avviato una serie di incontri con i Prefetti e le istituzioni per portare il problema alla loro attenzione e chiedere interventi immediati a tutela del reddito delle aziende. Dopo l’incontro dello scorso 9 settembre con il Prefetto e il Presidente della provincia di Ferrara, lunedì 16 settembre sarà la volta dell’incontro fra il Prefetto di Modena e una delegazione della Coldiretti provinciale. Le perdite in Emilia Romagna si aggirano tra gli 80 e i 100 milioni di euro, provocate principalmente da danni da cimice e dal fungo dell’alternaria. La portata economica del danno sarà definita solo al termine della stagione del raccolto, per attivare le procedure per dichiarare lo stato di calamità e definire con precisione le zone colpite, conclude Coldiretti Emilia Romagna.

“Per fermare l’invasione della cimice asiatica si attende urgentemente il via libera del Ministero dell’Ambiente che, sentiti il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della salute, deve emanare le linee guida per il via libera alla vespa samurai nemica naturale della cimice” ha chiesto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ricordare l’entrata in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del d.P.R. del 5 luglio 2019 n. 102 che introduce le norme necessarie a prevedere i criteri per l’immissione sul territorio di specie e di popolazioni non autoctone, fortemente sollecitato dalla Coldiretti ai tavoli istituzionali.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo – denuncia il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini – che ha lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che – continua Prandini – devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Prandini – anche con l’avvio di una apposita task force.

Il Bando regionale investimenti per le imprese della Costa (Balneare/Ricettivo/Turistico) – 17/09 ore 14,30 all’Hotel Logonovo – Lido degli Estensi

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Un supporto importante per gli imprenditori del settore ricettivo, ricreativo e turistico della nostra costa: si svolgerà martedì 17 settembre (ore 14,30 Hotel Logonovo in viale delle Querce, 109 agli Estensi) il pomeriggio di lavori dedicato all’illustrazione del Bando Turismo (Legge regionale n.25/2018 che prevede contributi per le micro, piccole e medie imprese).
“Un’ occasione importante per fare il punto della situazione, verificare cosa concretamente fare per accedere agli strumenti del bando in vista dell’apertura dell’avviso pubblico, il prossimo 15 ottobre: ricordiamo che che le dimensioni minime del progetto di innovazione e riqualificazione sono 100mila euro per il ricettivo (80mila invece per gli stabilimenti balneari e locali di intrattenimento). Interessante il doppio canale di sostegno ossia garanzie sull’accesso al credito e dall’altro contributi fin ad un contributo indicativo del 20% sul totale dell’investimento realizzato” spiegano da Ascom.
Come relatori interverranno Andrea Casadei analista finanziario di Ri-Genera Impresa e Giovanni Tassinari consulente Impresa Confidi per le Imprese. Nell’occasione saranno anche presentate le opportunità di finanziamento ed accesso al credito attraverso Cofiter. Le conclusioni saranno affidate al direttore della Confcommercio Emilia Romagna, Pietro Fantini ed al direttore generale di Ascom Ferrara, Davide Urban.

Posticipo Pizza Street 2019

Da: Organizzatori

Viste le pessime condizioni meteo dello scorso weekend e lo svolgimento di una sola serata su tre (sabato 7 settembre, con il “tutto esaurito”), la manifestazione “Pizza Street” sarà recuperata venerdì 13 settembre.

La pizzata sotto le stelle si svolge per il primo anno nella viva via Contrari, dopo sei edizione consecutive in via Voltapaletto, con il consenso e la collaborazione di quasi tutti gli esercizi commerciali della via.

L’evento + patrocinato dal Comune di Ferrara e realizzato in collaborazione con la Pizzeria “Andrea&Lauretta”.

Durante la manifestazione via Contrari (nello specifico il tratto che parte dall’incrocio con piazza Trento e Trieste e che arriva a quello con via De Romei) , diventerà una vera e propria pizzeria all’aperto: verrà allestita una distesa di tavoli, si cenerà sotto le stelle,ci sarà un diverso spettacolo ogni sera e si degusteranno le specialità della pizzeria “Andrea&Lauretta”.

Il costo del ticket rimane invariato, e con soli 12€ prevede:
aperitivo di benvenuto
una pizza servita al tavolo con una bibita
un dolce della gelateria “L’era glaciale”
un omaggio a scelta da un cadeaux floreale (offerto da Roverati Giardini) o una simpatica rotella taglia-pizza (offerta da Pasquali srl)

Per i più piccoli invece ci sarà la possibilità di acquistare il ticket ridotto al costo di 6€, comprensivo di:
pizza Baby
bibita
gelato
La serata di venerdì sarà accompagnata dalla “Street-music” a cura della cantante Francesca Fucci

La manifestazione avrà anche quest’anno un importante risvolto sociale: faranno parte dello staff alcuni volontari dell’ AIL Ferrara- Associazione Italiana Leucemie, che daranno supporto nella distribuzione delle pizze e delle bevande e saranno allestiranno, lungo la via, un piccolo stand per la vendita dei loro prodotti.

Per assicurare un ottimo servizio, il pubblico verrà suddiviso in due fasce orarie:
– Prima fascia oraria: dalle 19.30 alle 21.30
– Seconda fascia oraria: dalle 21.30 alle 23.30

Per prenotare è sufficiente chiamare al numero 3495878324 indicando orario e giorno prescelti.

Camera di Commercio, cinque progetti per fare di Ferrara un territorio delle opportunità

Da: Ufficio Stampa Camera di commercio di Ferrara

Govoni: “Essenziale per la Camera di commercio è la continua ricerca dell’equilibrio tra le azioni di ampio respiro, guidate dagli obiettivi strategici pluriennali, e l’operatività quotidiana delle imprese, aspetto prioritario per l’azione camerale”

1. Attrazione di nuovi investimenti;
2. Nascita di nuove imprese e consolidamento di quelle esistenti;
3. Snellimento della burocrazia locale;
4. Incontro fra domanda e offerta di lavoro;
5. Infrastrutture e mobilità

“Il bilanciamento tra locale e globale, perseguito nella scelta delle attività, si affianca anche alla ricerca di un altro importante equilibrio: quello tra le azioni di ampio respiro, guidate dagli obiettivi strategici pluriennali, e l’operatività quotidiana delle imprese, che costituisce un aspetto prioritario per l’azione della Camera di commercio”. Così Paolo Govoni, presidente dell’Ente di Largo Castello, che ha aggiunto: “Un equilibrio garantito, in particolare, dalla collaborazione con il mondo associativo, con cui negli anni si è consolidato un prezioso rapporto di reciproco scambio e dialogo e le cui suggestioni saranno contenute nel programma di attività del prossimo anno”.

Camera di commercio al lavoro, dunque, per delineare un nuovo quadro per le piccole e medie aziende, incentivando la libertà di impresa, il lavoro e la competitività del territorio ferrarese. Questo l’obiettivo dell’Ente di Largo Castello, il cui Consiglio – che vede la partecipazione dei massimi rappresentanti del mondo dell’impresa, del lavoro e del consumo – ha messo a punto una proposta di interventi su cui agire con maggiore urgenza ed efficacia. Interventi rispetto ai quali la Camera di commercio chiede agli Attori locali, a cominciare dal Comune capoluogo, di Cento e di Comacchio con cui esistono da tempo collaborazioni virtuose, di dare vita ad una regia “forte” di sistema capace di guidare, in modo coordinato, il processo di cambiamento dell’economia territoriale attraverso un percorso di sviluppo riconosciuto come condivisibile e possibile.

Cinque i progetti, dicevamo, a sostegno dei quali la Camera di commercio ha stanziato per il prossimo anno due milioni e mezzo di euro e che saranno al tempo stesso indicatori di successo del Piano: l’attrazione di nuovi investimenti; la nascita di nuove imprese e il consolidamento di quelle esistenti; lo snellimento della burocrazia locale; l’incontro fra domanda e offerta di lavoro; infrastrutture e mobilità. Tra le prime misure operative all’attenzione della Giunta camerale, la valorizzazione delle Aree produttive ecologicamente attrezzate (Codigoro-Pomposa-Ponte Quagliotto; S. Giovanni di Ostellato-Area Sipro; Argenta-Area S. Antonio-Ex Marini) e delle botteghe storiche, la gestione preventiva delle crisi di impresa ed un rapporto nuovo con la finanza.

“L’unica vera dimensione per partecipare alla sfida della competitività – ha concluso Govoni – è la selezione condivisa di progetti di valore strategico, in grado di produrre reali cambiamenti positivi, e la capacità di portarli a termine. Per far questo, dobbiamo partire dai nostri punti di forza che ci caratterizzano: Ferrara è punto di snodo tra Emilia e Romagna, ha forti specificità economiche, un sistema della formazione di qualità, un ambiente fertile per l’innovazione e la ricerca, una straordinaria vivacità culturale e creativa, una grande comunità solidale”.

14 Settembre – Marcello Simoni presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino libreria Libraccio di Ferrara

Da: Organizzatori

Sabato 14 settembre, ore 18
Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino, libreria Libraccio di Ferrara

Marcello Simoni
Presenta
“Il lupo nell’abbazia”
(Mondadori)

Dialoga con l’autore Camilla Ghedini

Anno Domini 832. Sorpreso da una violenta bufera di neve, un contingente armato dell’imperatore Ludovico il Pio trova riparo presso l’abbazia benedettina di Fulda, nel cuore dell’Assia. Riprendere il cammino è impossibile: le vie che collegano Magonza a Erfurt sono impraticabili, e ancor più pericolose paiono le selve nei dintorni. L’incondizionata ospitalità offerta agli armigeri dall’abate Rabano pare tuttavia scatenare una serie di sanguinosi eventi che sconvolgeranno la placida vita del cenobio: appena fuori dall’abbazia viene infatti rinvenuto il cadavere di un monaco straziato da ferite che fanno pensare a una grossa fiera. Presto inizia a circolare voce che nell’abbazia si nasconda un lupo assassino o addirittura un werwulf… Spetterà al giovane monaco Adamantius, fra i maggiori miniaturisti della cristianità, indagare sul mistero, prima per soddisfare la propria curiosità… e poi per salvarsi la vita.

Marcello Simoni, pluripremiato autore di thriller medievali indimenticabili come Il mercante di libri maledetti, tesse un enigma della camera chiusa impeccabile e serrato, un rompicapo che mescola perfettamente verità e finzione nella cornice di una delle epoche più affascinanti della nostra storia.

Marcello Simoni è nato a Comacchio, in provincia di Ferrara, nel 1975. Ex archeologo e bibliotecario, autore di saggi storici, con Il mercante di libri maledetti (Newton Compton, 2011), il suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella. Un successo confermato da La biblioteca perduta dell’alchimista, Il labirinto ai confini del mondo, L’isola dei monaci senza nome, La cattedrale dei morti, L’abbazia dei cento peccati, L’abbazia dei cento delitti, L’abbazia dei cento inganni e la saga dell’Abate Nero. Per Einaudi ha pubblicato Il marchio dell’inquisitore (2016), Il monastero delle ombre perdute (2018 e 2019) e La prigione della monaca senza volto (2019). È tradotto in venti Paesi.

Un San Francesco spettacolare e finora segreto in mostra al Castello Estense

Finalmente lo vedremo, il quadro che rappresenta San Francesco realizzato dal Guercino e che è rimasto appeso per secoli all’interno della chiesa per la quale era stato appositamente commissionato, che è quella inaccessibile delle Sacre Stimmate, a Ferrara in via Palestro.
Si sapeva che a Ferrara c’era questo ritratto del santo realizzato nientemeno che dal Guercino, ma era da così tanto tempo in quella chiesa chiusa a pochi passi da piazza Ariostea che, fino ad ora, non c’è stata la possibilità di avvicinarlo.

“San Francesco riceve le stimmate” di Guercino – Ferrara, Chiesa delle sacre stimmate, 1632

Così, per lungo tempo mi sono interrogata su come potesse essere – vista da vicino – questa immagine di una delle figure più amate e rappresentate dell’iconografia religiosa e forse quella di maggior rilievo con questo soggetto presente a Ferrara, realizzata appunto da Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento 1591 – Bologna 1666), artista emiliano che offre uno dei riferimenti più rappresentativi della fase matura del barocco.

“San Francesco predica agli uccelli” di Giotto – Basilica di San Francesco, Assisi 1292-1296

Sono proprio le rappresentazioni artistiche, credo, che hanno contribuito a fare conoscere e quindi amare così tanto San Francesco: sia che si tratti di opera letteraria, a partire da quell’inno alla vita e alla bellezza della natura che è il “Cantico delle creature” composto da Francesco d’Assisi stesso intorno al 1224 e considerato il testo poetico d’autore più antico della letteratura italiana, sia che si tratti di arte figurativa che comincia a divulgarne le gesta in quel toccante ciclo di affreschi giotteschi che decorano le pareti  della basilica di San Francesco, ad Assisi, dove per la prima volta viene data forma e colore in maniera sistematica e pubblica alla sua predica agli uccelli, al dono del mantello, alla sua rinuncia agli averi e anche al dono che riceve delle stimmate (o stigmate), cioè le ferite nelle mani e nei piedi uguali a quelle che si creano sul corpo di Cristo durante la passione.
Questi momenti della vita di Francesco sono ripresi poi da tanti autori, celebri o meno.

“San Francesco riceve le stimmate” di Giotto – Basilica di San Francesco – Assisi 1292-1296

Nella tela ferrarese è subito riscontrabile il legame tra il dipinto del Guercino e la scena di vita del santo firmata da Giotto. C’è Francesco in ginocchio con lo sguardo rivolto al cielo, dove volteggia la figura di Gesù con le braccia spalancate a croce che prendono forma di ali di creatura angelica. L’iconografia originale di stampo giottesco, essenziale ed austera, viene però personalizzata da Guercino che risente del clima barocco e ci aggiunge un’enfasi quasi da kolossal: ecco allora lo sguardo drammatico del santo velato di lacrime, un cielo scenografico dell’ora blu della sera con grosse nuvole che evidenziano la gradazione spettacolare dello sfondo nella tonalità dei lapislazzuli (con cui spesso venivano realizzati i pigmenti) e poi l’aggiunta del libro, del teschio e del crocifisso, simboli spesso associati a un altro santo, che è lo studioso e traduttore della Bibbia Gerolamo (o Girolamo), accanto al quale non mancano mai appunto gli strumenti del sapere e del riflettere come volumi o quaderni di scrittura, la croce come oggetto privilegiato di contemplazione e il teschio rappresentativo della natura effimera dei beni mondani e quindi della vanità di tutto ciò che è terreno.
E’ da notare il fatto che, oltre a quest’opera, datata 1632, Guercino realizza diversi dipinti sullo stesso tema di San Francesco nell’atto di ricevere le ferite cristiane: c’è un “San Francesco che riceve le stimmate” [clicca sul titolo per aprire link con l’immagine] realizzato nel 1633 per il convento francescano di San Giovanni in Persiceto e ora nella Pinacoteca di Novara; un altro “San Francesco riceve le stimmate” realizzato nello stesso periodo per i Cappuccini di Piacenza (1632-34); un altro ancora che si può vedere nel Convento dei frati Cappuccini di Cesena (1646), uno nella Chiesa di Santa Maria in Laterano di Forlì (1651-52) e persino uno al Landesmuseum Mainz ovvero al museo statale della città tedesca di Magonza (1642). Come se questo episodio stesse particolarmente a cuore al pittore centese, che del santo porta pure il nome e che ancora bambino ebbe un trauma al viso rimanendo guercio per il resto della vita, fatto che gli valse il soprannome con cui è ricordato nella storia dell’arte.

La tela ferrarese di “San Francesco che riceve le stimmate” realizzata da Guercino apposta per la confraternita di Ferrara sarà ora sottoposta a un intervento di restauro in un cantiere aperto al pubblico all’interno del percorso espositivo “Dipingere gli affetti”. Oltre a poterlo vedere da vicino si potrà, quindi, assistere alla sua graduale riscoperta.

“Dipingere gli affetti” con esposizione aggiuntiva di “San Francesco che riceve le stimmate” di Guercino, “San Ludovico di Tolosa” e “Sant’Elisabetta regina di Ungheria” di Carlo Bononi – Camerini del Castello Estense, largo Castello 1, Ferrara. Ingresso a pagamento.
Da sabato 14 settembre a giovedì 26 dicembre 2019, orario 9.30-17.30 (ultimo ingresso alle 16.45).
A cura di Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio, Musei di arte antica del Comune di Ferrara, Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con Copma scrl, Cfr–Consorzio Futuro in Ricerca, Cias–Centro Ricerche Inquinamento Fisico Chimico Microbiologico Ambienti Alta Sterilità dell’Università di Ferrara