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Mese: Settembre 2019

Copparo – Festa di fine estate, Avis in piazza il 6 ottobre

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Domenica 6 ottobre la sezione Avis di Copparo organizza la “Festa di fine estate e inizio scuole” in piazza della Libertà dalle ore 16 alle ore 19, con il patrocinio del Comune di Copparo. Tre ore di giochi, merenda e allegria, con gonfiabili gratuiti, animazione e tanta musica, dicono da Avis, dedicato a tutte le bambine e i bambini.
«AVIS è una realtà associativa forte per Copparo – ha detto il sindaco Fabrizio Pagnoni, donatore AVIS da sempre – associazione che attraverso le donazioni svolge un servizio insostituibile per tutta la comunità. Domenica 6 ottobre sarò presente alla festa, che ritengo un momento di socializzazione di grande valore. Mi faccio promotore verso i colleghi dell’Amministrazione Comunale perché la prassi del donare sangue diventi una “buona abitudine” anche per loro».

Sangue e plasma servono a salvare vite, allungarne la durata e migliorarne la qualità. Il sangue è indispensabile nei servizi di primo soccorso e di emergenza/urgenza, in molti interventi chirurgici e trapianti di organo e di midollo osseo, nella cura delle malattie oncologiche e ematologiche, in varie forme di anemia cronica, immunodeficienze, emofilia.
Il fabbisogno di sangue e plasma non si verifica solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie croniche, trapianti di organi e tessuti. Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti ammalati un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza.

Nella foto il sindaco Fabrizio Pagnoni, ieri al Centro Prelievi Avis presso la Casa della Salute di Copparo

Terrore a Ferrara! Ciclopasseggiata nel 1943-45 e dintorni… e ore 21.00 Casa Romei luci, colori e idee sull’arte ferrarese nella mostra 800/900.

Da: Organizzatori

Sabato 28 settembre ore 15.30 appuntamento e partenza dal sagrato della Cattedrale in Piazza della Cattedrale.

Terrore a Ferrara!
Ciclopasseggiata nel 1943-45 e dintorni…

Mentre i monumenti ai caduti della Seconda Guerra Mondiale sono scempiati dai furti nel più completo “Me ne frego!” della sinistra, degli antifascisiti, dei cittadini e delle Istituzioni (la foto eloquente mostra il monumento in memoria di Girolamo Svonuzzi e Artuto Torboli , dipendenti comunali fucilati la notte del 15 novembre 1943 sulle mura di Ferrara, decapitato da ladri o vandali da almeno 18 mesi). Rievocando con completezza la tragicità degli avvenimenti ferraresi durante la Seconda Guerra Mondiale a Ferrara, desidero affermare la volontà di non obliare definitivamente il tragico ed importante Novecento ferrarese, secolo nel quale la città è davvero al centro della radicale trasformazione della società, non solo italiana ed europea.

Sabato 28 settembre alle ore 15.30

con Terrore a Ferrara! Ciclopasseggiata nel 1943-45 e un itinerario nei luoghi della memoria avendo come traccia l’omonima pubblicazione di Carlo Zaghi, notevole figura di storico ferrarese, nativo di Argenta, partecipe in prima persona dell’organizzazione della Resistenza ferrarese e della repressione subitanel difficile contesto di una città di pianura nella quale il predominio fascsta era pressochè assoluto.

L’intenzione è quella di ricordare e trasmettere ai più giovani la paura ovvero il terrore sperimentato dai ferraresi durante gli anni della seconda guerra mondiale a causa dei bombardamenti, delle deportazioni, delle fucilazioni, della fame, delle ingiustizie e “giustizie” sommarie.

La guerra dura 5 lunghi anni e culmina nell’esplodere della Guerra Civile a partire dalla “Lunga Notte del 1943”

“indelebilmente” fissata nelle immagini girate da Florestano Vancini e nelle parole di Giorgio Bassani.

Possibilità di noleggio bicicletta!
Partecipazione rigorosamente ad offerta libera!

Sabato 28 settembre ore 21.00
Visita guidata al nuovo
Museo di Casa Romei
Luci e idee sull’arte ferrarese dal Rinascimento all’800-‘900

800\900 Cultura e società nell’opera degli artisti ferraresi
Appuntamento e partenza alle ore 21.00
davanti all’ingresso di Casa Romei via Savonarola.
Ingresso euro 5 (ridotto studenti euro 2), visita guidata euro 7 (ragazzi minori anni 18 gratuito).

A cura di Alessandro Gulinati
Tel. 340-6494998 – email ale-gulinati@gmail.com
https://www.facebook.com/alessandro.gulinati

Questionario Cna per le imprese

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini e Filippo Botti (Cna): «Strumento per affinare la conoscenza del nostro tessuto imprenditoriale, mentre continuano le visite negli stabilimenti produttivi»
 
Bondeno (Ferrara), 27-09-2019.
Il “giro” dell’Amministrazione all’interno delle aziende del territorio continua, ma parallelamente anche Cna sta affinando la propria conoscenza del tessuto produttivo matildeo. In tal senso, è pronto ad essere messo in campo un questionario che andrà a sondare le esigenze delle aziende di Bondeno e frazioni, per cercare di orientare meglio le politiche di supporto a favore dei vari settori produttivi. «L’Amministrazione sta visitando da ormai diverso tempo tutte le aziende del nostro territorio – ricordano il sindaco Fabio Bergamini ed il vicesindaco Simone Saletti –. Le informazioni che stiamo raccogliendo sono preziose per meglio indirizzare le politiche del Comune in fatto di sgravi, incentivi e formazione professionale. Per questo motivo – continuano – ci pare un’ottima iniziativa quella di Cna, che intende approfondire tali esigenze attraverso un questionario strutturato e standardizzato, da sottoporre ai nostri imprenditori». Il questionario si compilerà online, cercando di unire semplicità di compilazione e chiarezza degli item utilizzati, allo scopo di sondare alcuni aspetti importanti. «Il nostro è il primo passo di un percorso più vasto – tiene a precisare il referente territoriale della Confederazione nazionale dell’Artigianato, Filippo Botti –. Vorremmo poter avere un quadro il più possibile esaustivo del mondo dell’impresa sui vari territori, per poi cercare di coinvolgere anche le scuole, in un secondo momento. Ed agevolare la formazione di quella manodopera specializzata di cui le aziende hanno bisogno». Il Comune ha appena messo a bilancio 65mila, per sostenere una serie di progetti in tal senso: formazione e ricambio generazionale nell’impresa, sostegni per il commercio, smaltimento dei rifiuti derivanti dalle lavorazioni agricole. Soltanto per citare alcune voci. Tra i profili professionali richiesti dalle aziende, secondo i primi dati raccolti dal Comune, figurano saldatori, carpentieri e operai metalmeccanici, montatori e manutentori, periti, ingegneri, elettrotecnici, persino ragionieri, amministrativi e venditori. Stando a queste rilevazioni, in cima alle esigenze delle imprese ci sarebbero i saldatori, nel 21% delle risposte del campione intervistato, ma occorrono anche competenze informatiche (il 7% degli imprenditori assumerebbe almeno un programmatore), periti elettronici, esperti in impianti elettrici, in marketing, disegno tecnico, comunicazione (5% delle risposte per ciascuna voce) e poi, ancora, collaudatori, elettricisti, tecnici in meccatronica. Senza contare chi vorrebbe un addetto alle vendite dei propri prodotti, preferibilmente con conoscenza delle lingue straniere. In questo percorso di analisi, si inserisce il questionario di Cna, che andrà ad indagare alcuni aspetti. Per esempio, si cercherà di capire quale importanza viene data dagli imprenditori rispetto al tema dell’innovazione (robotica “collaborativa”, applicazioni 4.0, rapporti di ricerca con università e centri specializzati); alle priorità rispetto allo sviluppo del mercato, la sicurezza, il tema del ricambio generazionale in azienda e, infine, il tema dei finanziamenti pubblici o agevolati e la loro destinazione.  «Il risultato di questi due percorsi che stiamo svolgendo, con “interviste” e il questionario – concludono Saletti e Botti – ci aiuterà a ricomporre un quadro fedele della situazione del nostro territorio. Contiamo di presentare i risultati di tale percorso all’inizio del 2020».

Inizia la quinta edizione del progetto “Il teatro e il benessere”

Da: Balamos teatro

Giovedì 3 Ottobre 2019, alle ore 17.00, presso il Centro Teatro Universitario di Ferrara (via Savonarola 19), ci sarà la presentazione della quinta edizione del progetto “Il teatro e il benessere”, un’innovativa esperienza di laboratorio teatrale che a partire dall’anno 2015 ha coinvolto persone con malattie neurodegenerative, loro famigliari, operatori del settore, gli allievi del laboratorio del Centro Teatro Universitario di Ferrara “Linguaggi dell’attore e del teatro” e una donna detenuta dal laboratorio teatrale “Passi Sospesi” alla Casa di Reclusione Femminile di Giudecca (Venezia), entrambi diretti da Michalis Traitsis, regista e pedagogo teatrale di Balamòs Teatro e responsabile del progetto “Il teatro e il benessere” in collaborazione con Patrizia Ninu, educatrice professionale, in un percorso fisico ed emotivo all’interno del quale poter esprimere sensazioni, emozioni e pensieri legati al lavoro di cura, sia dal punto di vista del curante che dell’assistito.

Durante tutte le edizioni del progetto sono stati prodotti i video documentari a cura di Marco Valentini Storie in bilico (2015), Funamboli (2016), Altrove (2017), Che cos’è l’amor… epistolari d’amore (2018), rispettivamente i titoli degli spettacoli teatrali esiti finali delle quattro precedenti edizioni del progetto e le relative mostre fotografiche di Andrea Casari, che sono stati presentati nelle edizioni Caregiver Day dal 2015 al 2019 di Ferrara.

La finalità del progetto “Il teatro e il benessere” è creare una condizione di benessere per tutti, con la possibilità di esportare sul territorio e di condividere i benefici del fare teatro con tutta la comunità. Per un teatro di benessere, continuativo, diffuso, quotidiano e per tutti.

ingresso libero, in fo: 328 8120452, info@balamosteatro.org

Mobilitazione mondiale per il clima

Da: Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina Diritti Umani

Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani manifesta la propria adesione alla mobilitazione mondiale per il clima e ne promuove la partecipazione indetta per giorno 27 settembre in Italia.
All’indomani del Vertice sull’azione per il clima del Segretario generale delle Nazioni Unite a New York, l’attenzione dei governi verso la crisi climatica sembra essersi rafforzata. Gli impegni presi per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050, per incrementare gli investimenti climatici e quelli per potenziare l’uso delle energie rinnovabili, per proteggere la natura verso un percorso di neutralizzazione dell’uso del carbonio porteranno, se mantenuti, alla vera svolta climatica verso il risanamento del nostro pianeta.
Riuscire ad affrontare la crisi climatica con positività implica delle azioni concrete verso l’ecosistema, come testimoniato da alcuni tra gli ambientalisti più rivoluzionari: Wangari Maathai e Felix Finkbeiner.
Wangari Maathai è stata la prima donna africana a ricevere, nel 2004, il premio Nobel per la Pace per il suo impegno nella difesa delle donne, della democrazia e nella lotta alla deforestazione del Kenia. Fondatrice del movimento della Cintura Verde (Green Belt Movement) riuscì a promuovere la cultura ambientalista fino ad ottenere la piantagione di 30 milioni di alberi nel suo paese.
Felix Finkbeiner è un ragazzo tedesco che, all’età di 9 anni, ha sviluppato l’idea che i bambini potessero promuovere la giustizia climatica piantando un milione di alberi in ogni paese, lanciando così la campagna Plant-for-the-Planet, animato dal motto “smetti di parlare, inizia a piantare”, grazie al quale sono stati piantati 15 miliardi di alberi in tutto il mondo.
In occasione della settimana per il clima, il CNDDU indica alcune proposte didattiche da avviare nelle scuole al fine di sensibilizzare gli alunni sulla crisi climatica ed ispirare azioni concrete per il clima:
-per la scuola dell’infanzia, la visione del cortometraggio “Sarò un colibrì” di Bil Beneson e Gene Rosow in cui Wangari Maathai racconta la storia di un piccolo colibrì e delle sue azioni per salvare una grande foresta in fiamme;
-per la scuola primaria e secondaria, la visione del servizio di Innovation (edito da La7) “Plant for the Planet” contenente un’intervista a Felix Finkbeiner e l’illustrazione delle sue azioni;
-per la scuola secondaria, la visione del documentario di sensibilizzazione sul problema del riscaldamento globale “Una scomoda verità” (An Inconvenient Truth) di Davis Guggenheim, vincitore del premio Oscar nel 2007;
-per ogni ordine e grado, inoltre, si propone la piantagione di un albero nei giardini di ogni scuola d’Italia, ovvero in uno spazio pubblico, coinvolgendo gli alunni nella cerimonia di collocazione ed in azioni quotidiane di cura dell’albero.
-per ogni ordine e grado, infine, si propone ad ogni scuola l’avvio di una vera propria adozione di luoghi (come le cascate, i torrenti, ghiacciai ecc.), animali ( come l’ape, il gorilla, il koala, l’orso polare, il panda ecc.) o piante (come il baobab o il pino di Paranà ecc.) per i quali è stato accertato il pericolo di estinzione al fine di coinvolgere gli alunni nella pianificazione di azioni concrete a tutela della specie prescelta.

Presentazione libro “Le lotte bracciantili del dopoguerra nel ferrarese”

Da: L’Approdo Fondazione

La Fondazione “L’Approdo”, in collaborazione con L’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, ha pubblicato gli atti dei convegni aventi per argomento: “Le lotte bracciantili del dopoguerra nel ferrarese”.
Erano 120.000 i braccianti in provincia di Ferrara nell’immediato dopoguerra e le loro condizioni di lavoro erano molto gravi perché il reddito era scarso perchè l’agricoltura offriva poche giornate lavorative nell’arco dell’anno ed i salari erano molto bassi.
Le rivendicazioni sindacali erano concentrate essenzialmente su tre questioni: aumento delle giornate lavorative attraverso nuove coltivazioni (allora c’era solo grano, mais, bietole e canapa); l’imponibile agraria che significava imporre al padrone un certo numero di giornate lavorative nei mesi invernali per lavori di assetto agrario (sistemazione di fossi, scoline ed altre opere idrauliche); la gestione del collocamento direttamente da parte delle organizzazioni sindacali (il Governo aveva invece deciso di dar vita al Collocamento statale).
A fronte di queste rivendicazioni, le risposte da parte padronale non erano adeguate e lo Stato fece una nuova legge per il collocamento statale.
Di qui la decisione di intraprendere, da parte dei sindacati, delle forze politiche della sinistra e dei lavoratori, grandi manifestazioni di lotta e tante giornate di sciopero. La reazione fu molto dura perché a più riprese intervenne la polizia (in particolare il reparto della “celere”), provocando ferimenti, arresti ed anche alcuni morti.
Il libro vuole ricordare quei fatti e quel periodo drammatico della storia ferrarese e rendere onore a chi ha molto sofferto.
In particolare ricordare i tre casi dei braccianti uccisi: Fernando Ercolei, in piazza a Bondeno il 24 novembre 1948, rimasto mortalmente colpito dal mitra di un poliziotto; Maria Margotti, mondina di Filo, rimasta uccisa a Molinella il 17 maggio 1949 a seguito dello sparo di un carabiniere; e Aristide Mazzoni, bracciante di Ferrara, ucciso in campagna il 4 giugno 1949 dall’agrario Eden Boari che a sua volta fu ucciso dai compagni di Mazzoni.
Come detto questo libro ricostruisce, a 70 anni di distanza, quel periodo e vuole consegnare, a tutti coloro che sono interessati, una pagina di storia della nostra provincia. In particolare ai giovani affinché conoscano i sacrifici, le lotte e le conquiste di quella generazione, uscita da 20 anni di fascismo e da 5 anni di guerra e che ha poi dovuto combattere anche dopo per la ricostruzione del proprio paese.

copertina_indice libro

Vernocchi: 350 milioni di euro di danni solo per pere, pesche e nettarine.

Da: Ufficio Comunicazione e Turismo Confcooperative Ferrara

“Al vertice di oggi tra ministero e regioni è emersa la gravità del fenomeno”. Sono 486.000 le giornate di lavoro andate in fumo, compreso anche l’indotto, secondo le prime stime dei danni da cimice asiatica e da patologie connesse ai cambiamenti climatici.
 
“Valutiamo positivamente la riunione di oggi sull’emergenza cimice asiatica, perché finalmente è emersa in tutta la sua gravità la dimensione del fenomeno e ci si è potuti rendere conto, dati alla mano, degli enormi danni creati alle colture, che ammontano, secondo le stime elaborate dal CSO – Centro Servizi Ortofrutticoli, a oltre 350 milioni di euro solo per pere, pesche e nettarine e a 486.000 giornate di lavoro andate in fumo, compreso anche l’indotto”. Così Davide Vernocchi, Coordinatore Settore Ortofrutticolo dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari, commenta gli esiti dell’incontro svoltosi oggi al Ministero delle politiche agricole con le regioni per affrontare l’emergenza causata dai danni della cimice asiatica e delle patologie connesse ai cambiamenti climatici.

“Speriamo adesso che si apra uno spiraglio – prosegue Vernocchi – , perché molte aziende ortofrutticole sono a rischio chiusura e probabilmente non riusciranno a continuare la loro attività. A nostro avviso, è opportuno operare su tre fronti: individuare misure di sostegno immediato alle aziende con piani straordinari; far sì che le aziende dispongano di strumenti efficaci per la difesa già a partire dalla prossima campagna; avviare collaborazioni con la ricerca per individuare percorsi sostenibili nel rispetto dell’ambiente”.

E’ una grave situazione che mette in ginocchio un intero comparto produttivo fondamentale ma mette in crisi anche intero indotto collegato a tale comparto. Il problema non è solo economico, ma anche sociale.

Agricoltura. Cimice asiatica, vertice a Roma con la ministra Bellanova degli assessori regionali

Da: Agenzia Stampa Giunta Regionale Emilia Romagna

L’assessore Caselli: “Il Piano nazionale contiene tutte le nostre richieste: sostegno alla ricerca, introduzione dell’antagonista e attivazione degli indennizzi da inserire nella prossima finanziaria. E chiederemo aiuto anche a Bruxelles”

Oltre 250 milioni di danni per le pere e le pesche dell’Emilia-Romagna. L’assessore: “Rassicurazioni anche sul mantenimento del budget per la nuova Politica agricola comune, con un ruolo forte delle Regioni, e il no ai dazi minacciati da Trump”

Bologna – “Abbiamo un piano nazionale contro la cimice asiatica, che contiene le nostre richieste e che sarà approvato in via definitiva il 10 ottobre. E sui danni, davvero ingenti per gli agricoltori, è stato individuato il percorso normativo da seguire (dlgs 102/04) per i fondi da destinare agli indennizzi che dovranno essere inseriti in misura congrua nella prossima legge Finanziaria. Inoltre, il problema verrà portato in sede comunitaria nel Consiglio dei ministri europeo previsto per il 14 ottobre”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli, al termine dell’incontro fra gli assessori regionali del Nord Italia e la ministra Teresa Bellanova, oggi al dicastero a Roma, dedicato all’emergenza cimice asiatica.

Nella sola Emilia-Romagna si contano danni per oltre 120 milioni di euro tra perdita di produzione e minor qualità delle pere, che superano i 200 milioni se si considera anche la fase post raccolta (logistica, manodopera, imballaggi, costi commerciali, ammortamenti, e costi fissi). E vanno oltre i 267 milioni in tutte le regioni del Nord Italia. Danni che sfiorano i 50 milioni di euro per il comparto pesche e nettarine, sempre sommando produzione e post raccolto (circa 89 milioni di euro nelle regioni del Nord Italia).

La cimice asiatica presenta dunque il conto dell’annata 2019, complice anche un meteo che ha risentito particolarmente del cambiamento climatico in atto, ed è un conto salato che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore dell’ortofrutta con ripercussioni pesanti anche sull’occupazione.

“La notizia buona è che abbiamo un piano nazionale contro la cimice asiatica- spiega Caselli dopo il vertice nella Capitale- che contiene le nostre richieste e sarà approvato in via definitiva il 10 ottobre. Quindi avanti col sostegno alla ricerca del Crea e delle regioni, introduzione dell’antagonista naturale e attivazione degli indennizzi agli agricoltori (legge 102), consapevoli, vista l’entità economica dei danni, che i finanziamenti andranno trovati in seno alla prossima legge Finanziaria e noi vigileremo perché sia garantita la necessaria e congrua copertura al provvedimento. L’altra cosa importante è che il tema è stato ritenuto di rilevanza nazionale, visto che tutte le Regioni italiane hanno sottoscritto il documento delle Regioni del Nord, e che sarà anche portato dalla Ministra Bellanova in sede Ue il 14 ottobre prossimo. Siamo tutti consapevoli dell’assoluta urgenza di azioni concrete, per evitare che gli agricoltori decidano di espiantare: un disastro economico-sociale cui si aggiungerebbe un disastro ambientale”.

“Inoltre, per quanto riguarda la nuova Politica agricola comune- prosegue Caselli- siamo ancora in fase di discussione ma abbiamo avuto forti rassicurazioni dalla ministra Bellanova sull’impegno a battersi perché si evitino i tagli ipotizzati, mantenendo quindi il budget attuale, e per la difesa dell’agricoltura mediterranea con un ruolo forte delle Regioni. E proprio a questo proposito abbiamo consegnato il documento sulla Pac, condiviso unanimemente dalle regioni italiane, che – nei suoi 28 punti – rimarca l’importanza dei territori e delle loro specificità per far andare di pari passo sostenibilità economica, sociale e ambientale”.

“Infine, abbiamo trovato ampia convergenza anche sulla questione dei dazi americani minacciati dal presidente Trump- chiude Caselli-. Sosterremo perciò tutte le iniziative che la ministra vorrà intraprendere nelle sedi europee per cercare, attraverso uno sforzo negoziale, di scongiurare questa terribile e ingiusta decisione”.

Presentazione della nuova scuola di musica e tre “open days” per conoscere tutte le novità!

Da: Segreteria Generale Comune di Comacchio

Si è svolta mercoledì 25, con un ottimo riscontro di pubblico, la presentazione della neonata “Civica Scuola di Musica Comacchio”, che aprirà i battenti il prossimo 30 settembre con i diversi corsi individuali e collettivi.
Presso il piano nobile di Palazzo Bellini, alle ore 17.00, è stata illustrata l’offerta formativa della nuova scuola, che finalmente andrà a coprire il fabbisogno del bacino del Delta, che da ora si dota di un’istituzione riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna e che vanta la presenza di docenti di altissimo livello.
 
Sono intervenuti in questa giornata: il sindaco Marco Fabbri, l’assessore alla cultura Alice Carli, la cons. Regionale Marcella Zappaterra, il dirigente Roberto Cantagalli e i vertici della “civica scuola di musica comacchio” Giorgio Borgatti e Alessandro Vanzini.
Il Sindaco Fabbri e l’Assessore Carli si sono detti “entusiasti per il coronamento di quello che è un vero e proprio sogno per la città di Comacchio, che acquisisce così un tassello importante rispetto all’offerta culturale che l’Amministrazione propone ai propri cittadini. Il nostro territorio, si arricchisce di un gioiello desiderato e prezioso. Da oggi, chiunque voglia accostarsi alla musica, potrà farlo, qui a Comacchio”.
Questo progetto, fa parte di quello più ampio che, a breve, vedrà la nascita della “Casa delle Arti”, ovvero un luogo che possa ospitare musica, ma anche teatro ed altre discipline artistiche. Ubicata nell’edificio dell’ex “Museo della Nave Romana”, fra poche settimane saranno fruibili le prime aule, nel frattempo le lezioni della “Civica Scuola di Musica Comacchio” si terranno presso le Scuole Medie “Zappata” di Comacchio.
Gli insegnati ed il personale della nuova scuola sono a disposizione anche oggi (venerdì) per l’ultimo giorno degli “Open Days”, per avere tutte le informazioni sui corsi, iscrizioni e per provare gli strumenti.

Salute mentale. Prevenzione, diagnosi e cura: dalla Regione 38 milioni di euro per i servizi socio-sanitari del territorio.

Da: Agenzia Stampa Giunta Regionale Emilia-Romagna

L’assessore Venturi: “La vera sfida non è solo trattare il disagio quando è conclamato, ma rintracciarlo già nelle sue forme più precoci”

Via libera dalla Giunta alla ripartizione dei fondi 2019 tra le Aziende sanitarie. Tra i destinatari degli interventi anche i giovani affetti da autismo, con disturbi del comportamento alimentare e difficoltà di apprendimento

Bologna – Intercettare prima il disagio, rafforzando i servizi territoriali. La Giunta regionale ha approvato la ripartizione fra le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna di 38 milioni di euro per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle persone con patologie psichiatriche, disturbi mentali e disagi psichici, e altri legati al comportamento alimentare o alle difficoltà di apprendimento nei giovani e giovanissimi. Risorse specifiche che vanno ad aggiungersi a quelle già previste ordinariamente dalle Ausl.

Le ha stanziate la Regione per il 2019 nell’ambito del “Piano attuativo di Salute mentale e superamento degli ex Ospedali psichiatrici”. Fondi che serviranno a finanziare, da Piacenza a Rimini, interventi socio-sanitari per la salute mentale. Destinatari, appunto, persone che soffrono di patologie o disagi psichici, pazienti dimessi dagli ospedali psichiatrici e da quelli psichiatrico-giudiziari, ragazzi e ragazze affetti da autismo, con disturbi come anoressia e bulimia o giovani che presentano difficoltà nell’apprendimento.

“Con questo ingente impegno finanziario la Regione conferma il proprio impegno nel garantire servizi sempre più qualificati e incisivi nel campo della salute mentale, dalla prevenzione alla diagnosi, alla cura- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Un piano di interventi che poneparticolare attenzione verso bisogni assistenziali sempre più diffusi soprattutto tra i più giovani, perché la vera sfida non è solo trattare il disagio quando è conclamato, ma rintracciarlo già nelle sue forme più precoci”.

Gli interventi finanziati
La maggior parte delle risorse, 34,7 milioni di euro, è destinata al “Fondo per l’autonomia possibile” finalizzato a interventi di assistenza socio-sanitaria e percorsi terapeutico-riabilitativi dei pazienti affidati ai Centri di Salute mentale, delle persone dimesse dagli ex ospedali psichiatrici e psichiatrico-giudiziari e dalle Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems), specializzate nella cura delle persone affette da disturbi mentali e sottoposte a regimi detentivi.

340 mila euro sono poi riservati all’assistenza residenziale delle persone con disturbi del comportamento alimentare, alla quale la Regione ha dedicato un’attenzione particolare istituendo il programma “Disturbi del comportamento alimentare-Rete residenziale”. Due le strutture accreditate in regione: “In Volo” a Parma e “Residenza Gruber” a Bologna. Ancora in materia di disturbi del comportamento alimentare, 480 mila euro sono destinati all’assistenza dei pazienti più giovani, tra 12 e 25 anni.

400 mila euro sono riservati al programma “Esordi psicotici” finalizzato a ottimizzare il sistema di riconoscimento e trattamento precoce delle persone, adolescenti e giovani adulti, ad alto rischio di psicosi. Infine, 550 mila vanno al “Programma regionale operativo per disturbi specifici di apprendimento” (diagnosi e presa in carico di pazienti residenti di età compresa tra 6-18 anni) e 280 mila per quello “Disabilità intellettive” rivolto a bambini e adolescenti tra 0 e 17 anni di età.

Oltre un milione di euro la cifra che finanzia il “Programma autismo” per l’assistenza territoriale delle persone con disturbo dello spettro autistico; la somma viene ripartita in relazione alla popolazione residente nella fascia 0-17 anni al 1^ gennaio 2019. Tale somma si aggiunge a quanto assegnato alle Aziende sanitarie nel 2019 (2 milioni di euro) per l’aumento delle attività in fase di intercettazione del disturbo e di presa in carico nella fascia di età 0-6 anni.

Ripartizione delle risorse per Azienda sanitaria
Questa la ripartizione dei fondi tra le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna: 6,8 milioni di euro all’Ausl di Bologna, 6,3 milioni Ausl Romagna; 5,9 milioni Ausl Parma; 4,5 milioni Ausl Reggio Emilia; 4,3 milioni Ausl Ferrara; 4 milioni Ausl Modena; 3,2 milioni Ausl Imola e 3 milioni Ausl Piacenza./Ti.Ga.

Lorenzo Rizzieri 28 Settembre, presso libreria Libraccio di Ferrara

Da: Organizzatori

Sabato 28 settembre
Alle ore 18:00
Presso il portico di Palazzo San Crispino
Libreria Libraccio di Ferrara

Lorenzo Rizzieri
presenta
“Tutto parte dalla terra.
Carni, una filiera per il benessere e la sostenibilità”
Mondadori

Dialoga con l’autore Elena Benedetti

Lorenzo Rizzieri, proprietario dell’omonima macelleria e salumeria in provincia di Ferrara, ci accompagna per le campagne italiane da allevatori, piccoli agricoltori e bottegai. L’obiettivo, partendo dalle sue conoscenze della terra e del mestiere, è illustrare come si è evoluto un lavoro antico come quello del macellaio, anello di
congiunzione tra il mondo dell’agricoltura e quello dell’allevamento, che hanno sempre interagito tra loro e si sono trasformati insieme. Depositario di una forte passione per il suo lavoro e di un ricco patrimonio di conoscenze tramandate dal padre e dal nonno, l’autore ci racconterà i cambiamenti intervenuti, affronterà il rapporto tra cibo, salute e ambiente e le problematiche economiche e sociali della filiera in Italia, dando voce a coloro che lavorano nel settore e offrendo ai lettori una valida guida all’acquisto e al consumo consapevole della carne.

Comune e Provincia di Ferrara per il futuro del Castello Estense

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Il Castello Estense e il suo futuro come contenitore della storia artistica e culturale di Ferrara e provincia, è stato il tema al centro dell’incontro tra Comune e Provincia.
Il sindaco Alan Fabbri ha guidato la delegazione dell’amministrazione comunale del capoluogo, della quale hanno fatto parte gli assessori Marco Gulinelli e Andrea Maggi, oltre al direttore generale Sandro Mazzatorta e alla dirigente Ethel Guidi.
Della Provincia, invece, oltre alla presidente, Barbara Paron, hanno fatto parte i dirigenti Stefano Farina e Andrea Aragusta, oltre ad Angela Ugatti, l’ingegnere che segue la fase di progettazione che interesserà il prossimo cantiere del Castello per un valore complessivo di 15,2 milioni: sette per i lavori post sisma, altri sette per la riorganizzazione degli spazi al secondo piano del monumento e 1,2 per il restauro degli affreschi al piano nobile.
Le parti hanno preso l’accordo di attivare il tavolo permanente di concertazione, previsto dall’attuale convenzione tra i due enti per la gestione del monumento simbolo di Ferrara con scadenza dicembre 2020, per valutare le proposte e i progetti culturali ed espositivi che riguarderanno il Castello Estense nei prossimi anni.

Il 30 settembre Federmanager Ferrara presenta Progetto Seneca e nuovo contratto nazionale

Da: Organizzatori

Incontro pubblico il 30 settembre alle 18 all’Hotel Carlton di Ferrara

Ferrara, 24 settembre 2019 – Lunedì 30 settembre Federmanager Ferrara, Associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia, promuove un’occasione di confronto sul Progetto Seneca, in fase di avvio, e sul nuovo contratto nazionale dei dirigenti di azienda industriale, recentemente approvato a livello nazionale. Apre i lavori e introduce Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara.
Ad illustrare il Progetto Seneca, realizzato in collaborazione con le Federmanager Bologna – Ravenna, Mantova, Modena, Perugia e Terni, oltre le rispettive Confindustria territoriali, sarà il Vicepresidente di Federmanager Ferrara Paolo Bassi.
Il progetto è uno dei primi approvati e finanziati da 4.Manager, associazione costituita nel 2017 da Confindustria e Federmanager per sostenere la crescita dei manager e delle imprese e mette in contatto PMI che valutano possibilità di miglioramento aziendale in aree strategiche – quali operation, ICT, produzione e vendite, organizzazione, amministrazione e finanza – con manager iscritti a Federmanager in possesso di specifiche competenze in tali ambiti per la realizzazione di progetti mirati.
Proprio in queste settimane, sono aperte le adesioni sia da parte delle aziende, sia da parte dei manager.
Moderati da Andrea Barbieri, membro del consiglio direttivo di Federmanager Ferrara e consigliere nazionale, saranno invece Giacomo Pirazzoli, Responsabile di territorio della sede di Ferrara di Confindustria Emilia Area Centro e Sergio Menarini, Responsabile Servizio sindacale, contrattuale e legale di Federmanager Bologna – Ravenna, a fare il punto sulle novità contenute nel nuovo contratto, che nel ferrarese interessa i 300 iscritti all’associazione ma anche una più vasta platea di manager.
L’accordo che rinnova il CCNL dei dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi è stato firmato da Federmanager e Confindustria il 30 luglio scorso. Il nuovo contratto decorre dal 1° gennaio 2019 e ha una durata di 5 anni, con scadenza 31 dicembre 2023 e si applica a tutto il management italiano operante nel settore industriale.
Le principali novità riguardano i capitoli della retribuzione, la gamma di tutele previste in caso di malattia, non autosufficienza, invalidità e morte, il sistema di welfare contrattuale (previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa, politiche attive del lavoro, formazione). Un articolo ad hoc è stato intitolato a un tema molto attuale, quello delle pari opportunità.
L’incontro promosso da Federmanager Ferrra e patrocinato da Allianz Assicurazioni e Banca Generali, si svolge dalle 18 alle 20 presso l’Hotel Carlton in piazza Sacrati a Ferrara. Dopo l’intervento dei relatori, il pubblico può intervenire con domande e riflessioni sui temi della serata, che si chiude in modo conviviale con un aperitivo.
La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico. E’ gradita la prenotazione: scrivere a ferrara@federmanager.it oppure telefonare dalle 9 alle 12 al numero 0532 202756.

Sabato 28 settembre 2019 raduno Barbershop Italiano presso Scuola di Musica Moderna di Ferrara

Da: Organizzatori

Quando: sabato 28 settembre 2019 dalle 18 alle 23

Cosa: Primo Raduno Barbershop Italiano

Dove: Aula magna Stefano Tassinari – Scuola di Musica Moderna – Via Darsena, 57 FERRARA

Chi: 7 quartetti vocali maschili e femminili da tutta Italia e un coro misto, allievi della scuola di musica moderna. Riuniti nella associazione BAFFI.

Ingresso libero

Sabato 28 settembre a Ferrara si terrà il primo raduno nazionale degli appassionati di Barbershop, lo stile americano di canto a cappella. Il raduno si svilupperà in due momenti: una rassegna in cui tutte le formazioni italiane convenute proporranno alcune canzoni e dopo un rinfresco, una festa per tutti i partecipanti: artisti e pubblico.

Cosa è il Barbershop?

Il Barbershop è un modo di cantare a cappella, cioè senza l’accompagnamento di strumenti, canzoni celebri come canti popolari, standard jazz, colonne sonore o hit della musica pop. Si tratta fondamentalmente di un canto armonizzato, in cui un solista viene tipicamente accompagnato da tre compagni, che sostituiscono con l’armonia prodotta dalle 4 voci l’accompagnamento di uno strumento musicale. Il nome “Barbershop” nasce, agli inizi del secolo scorso, dal luogo dove, secondo la leggenda comune, gli uomini si riunivano nel tempo libero: aspettando il loro turno dal barbiere ingannavano il tempo cantando e armonizzando sui successi del momento.

Il genere viene formalizzato e codificato nei primi decenni del 900, periodo in cui negli USA raggiunge la massima popolarità, e al giorno d’oggi conta decine di migliaia di appassionati in tutto il mondo.

Il Barbershop in Italia:

Il Barbershop italiano nasce a Ferrara: nel 2009 un musicista ferrarese, Michele Semenza, cantante e Direttore di coro, decide che è il momento di provare in prima persona quel genere che ascolta in rete o nei film americani: arruola 3 colleghi e amici e fonda il primo quartetto Barbershop italiano, il Ferrara Barbershop Quartet. Qualche arrangiamento comprato negli USA e provato al volo fa subito innamorare i 3 e da allora il quartetto è in attività stabile in tutta Italia. Passa qualche anno e cominciano a nascere spontaneamente in Italia altri quartetti, e Michele Semenza può finalmente tirare fuori dal cassetto il sogno di creare una realtà associativa nazionale. Nel 2016 nasce quindi una associazione italiana che riunisce i gruppi e i cantanti del genere, col nome di BAFFI (Barbershop Association For Formations of Italy). BAFFI fa parte del World Harmony Council, il consiglio mondiale formato dai presidenti della quindicina di associazioni nazionali.

Il Barbershop a Ferrara:

Uno degli scopi della neonata associazione è quello di promuovere la diffusione e la conoscenza del genere: nasce quindi a Ferrara, presso la Scuola di Musica Moderna, un corso di Barbershop, in cui gli allievi imparano a cantare in coro e in quartetto secondo i canoni dello stile. Il docente è Michele Semenza, il Presidente dell’associazione BAFFI, che da qualche anno frequenta il Director’s College dell’Harmony University a Nashville, il maggiore raduno formativo per gli appassionati di tutto il mondo.

Il corso ha cominciato da poco il suo terzo anno, e ogni anno ha visto più o meno raddoppiato il numero di iscritti, contando al momento 35 allievi appassionati, ed è il primo in Italia per numero di iscritti.

Un progetto sperimentale dello scorso anno scolastico ha visto anche la formazione di un quartetto femminile di allieve del Liceo Roiti.

Primo raduno: L’evento di sabato è il primo momento in cui (praticamente) tutti i quartetti italiani canteranno insieme, ed è un’occasione unica per il pubblico di ascoltare il Barbershop nella sua varietà e ricchezza.

Sul palco si alterneranno, oltre ai padroni di casa Ferrara Barbershop Quartet e al coro residente della scuola, tre quartetti bolognesi (Pitch Pie, Swinging Boars e Smo’keys), il Barbershop Squartet di Genova, i Quattrosenza di Bergamo e i Sintagma di Feltre.

L’inizio dell’evento è programmato per le 18, e dopo un breve saluto introduttivo, sarà il momento della rassegna, che avrà la durata di circa 90 minuti, a seguire un rinfresco per tutti e un momento di festa in cui tutti gli artisti potranno approfondire la conoscenza fra loro e col pubblico, che è benvenuto in ogni momento della manifestazione.

Borracce alle scuole nella settimana dell’Onu per l’ambiente

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Francesca aria poltronieri: «messaggio positivo per le nuove generazioni, all’insegna del rispetto dell’ambiente»
 
Bondeno (Ferrara), 26-09-2019.
Nasce all’insegna del rispetto e della cura dell’ambiente il progetto delle nuove borracce distribuite nella mattinata all’interno del Centro Studi Superiore di Bondeno. Tutte le classi presenti, per lanciare un messaggio di speranza per il pianeta. «L’Istituto superiore diretta do Licia Piva ha donato le borracce alle classi prime, mentre il Comune ha provveduto a donarle a tutte le restanti classi e ai docenti, per trasmettere l’importanza di piccoli gesti quotidiani, nella cura e tutela dell’ambiente – dice l’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri –. I ragazzi potranno in questo modo servirsene, in classe, senza fare uso delle bottigliette di plastica, che sappiamo rappresentare un problema nelle gestione dei rifiuti». Un progetto che ha ricevuto un contributo anche da parte di Clara Spa. Il gesto della donazione delle borracce è simbolico, ma al tempo stesso educativo, ed in tal senso è stata unanime l’adesione all’iniziativa, come ha spiegato ai presenti la dirigente scolastica dell’Istituto (che ospita il Liceo scientifico e l’Ipssc), la professoressa Licia Piva. «Il nostro impegno a difesa dell’ambiente ha radici lontane – ricorda l’assessore Poltronieri – come dimostrano le iniziative organizzate in collaborazione con Legambiente, dal titolo “Puliamo il mondo” che vuole dare un segnale contro il degrado e l’abbandono dei rifiuti, in cui i bambini accompagnati dal personale delle scuole e dai docenti provvedono a raccogliere cartacce e plastica gettate nei parchi pubblici. Mentre sull’uso consapevole della plastica abbiamo dato un segnale inequivocabile già da diversi anni, eliminando completamente le bottigliette, i piatti, i bicchieri e le posate in plastica dalle nostre mense scolastiche sostituendo il tutto con materiali compostabili e biodegradabili., accompagnati dall’utilizzo dell’acqua del sindaco. La risposta dei nostri studenti, sia alle primarie, che alle secondarie di primo e secondo grado, è sempre stato positiva ed entusiasta e continueremo per questo motivo a collaborare con le scuole per i progetti di educazione ambientale».


(In foto: la dirigente scolastica Licia Piva e l’assessore Poltronieri)

Adesione al “Protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile”

Da: Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Ferrara

Presieduta dal Prefetto di Ferrara Michele Campanaro, si è riunita a Palazzo don Giulio d’Este la Conferenza Provinciale Permanente, alla presenza dei 13 Sindaci ed Amministratori locali che hanno sottoscritto stamane l’adesione al “Protocollo d’intesa per la prevenzione e la lotta ai fenomeni del bullismo e della devianza giovanile”.
Presenti all’incontro il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri, il Questore Giancarlo Pallini, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Gabriele Stifanelli, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Cosimo D’Elia, il rappresentante della Procura della Repubblica Rita Vincenzi, il ProRettore dell’Università degli Studi di Ferrara Stefano Bonnini, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giovanni Desco, il Direttore dell’U.O. Dipendenze Patologiche dell’Azienda USL di Ferrara Luisa Garofani, il delegato dell’Ordine degli Avvocati Piero Giubelli, oltre ai Sindaci ed Amministratori locali dei Comuni di Argenta, Bondeno, Codigoro, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi Torello, Mesola, Ostellato, Portomaggiore, Terre del Reno, Vigarano Mainarda e Voghiera.
Con l’odierna adesione, il Protocollo d’Intesa amplia il suo ambito d’applicazione a tutti i comuni della provincia di Ferrara, mettendo a disposizione dei dirigenti scolastici, con l’inizio del nuovo anno scolastico 2019-2020, un articolato “pacchetto formativo” rivolto agli studenti delle scuole pubbliche primarie e secondarie e, da quest’anno, anche delle scuole paritarie, per promuovere la cultura della legalità, prevenire e contrastare i comportamenti di bullismo e cyber bullismo e le dipendenze da sostanze legali ed illegali.
“La complessità e la rilevanza delle problematiche connesse ai fenomeni del bullismo, del cyber bullismo, del consumo di sostanze stupefacenti e, in senso più ampio, dei comportamenti a rischio fra i giovanissimi, soprattutto in ambito scolastico, impone – ha ricordato il Prefetto – interventi di tipo integrato e multidisciplinare, superando la frammentarietà delle azioni e facendo squadra fra tutte le Istituzioni a vario titolo competenti. Per questo esprimo oggi viva soddisfazione di fronte alla corale decisione assunta da tutti i Sindaci della provincia di Ferrara di aderire convintamente al Protocollo d’Intesa”.
Nei prossimi giorni, il Gruppo di Lavoro previsto dal Protocollo metterà a punto la proposta formativa che sarà sottoposta a dirigenti scolastici, per consentire l’avvio degli incontri con gli studenti entro il mese di ottobre.

La città di Comacchio e la città di Polanica-Zdrój stipulano un patto di amicizia

Da: Segreteria Generale – Comune di Comacchio

Sabato 28 settembre, all’interno del contesto della XXI^ Sagra dell’Anguilla, si svolgerà un momento istituzionale molto importante. Il Comune di Comacchio stringerà un Patto d’Amicizia con la città polacca di Polanica-Zdrój. Alla presenza del Sindaco Marco Fabbri e dell’omologo polacco il Sig. Mateusz Jellin, verrà ufficializzato il rapporto che lega le due comunità. L’appuntamento è a Palazzo Bellini – piano nobile, alle ore 15.30.

Sono anni ormai che molti abitanti di Polanica-Zdrój, soprattutto giovani sportivi, scelgono Comacchio ed i suoi lidi come meta per le vacanze estive. Una consuetudine e una conoscenza che ora sente l’esigenza di essere definita con rapporti di amicizia e cooperazione più strutturati.

La città polacca di Polanica-Zdrój è situata nel distretto di Klodzko nel voivodato della Bassa Slesia. Circondata dalle montagne e immersa nel verde, è famosa per i suoi centri termali. Ambiente naturale, cultura, enogastronomia, tradizioni e attività sportive sono alcune tra le caratteristiche che accomunano le nostre due località.

Con particolare soddisfazione, lo scorso 28 marzo 2019, è pervenuta presso il Comune di Comacchio, una lettera dal Sindaco Jellin indirizzata al Sindaco Fabbri.

Sul documento, erano riportati commenti entusiasti per il nostro territorio e per le attività sportive che, ormai da diversi anni, molti giovani svolgono presso i nostri Lidi durante l’estate, confermando ancora una volta quanto Comacchio e il Delta siano una meta turistica molto apprezzata in Italia quanto all’estero!

La prima occasione per l’incontro istituzionale è stata individuata in concomitanza con la Sagra dell’Anguilla, momento ideale per far apprezzare tutte le nostre specialità gastronomiche e per ammirare il patrimonio culturale della nostra Città. Il Sindaco Jellin, con una delegazione, arriveranno a Comacchio nella mattinata di venerdì 27 settembre per ripartire la domenica 29 verso Polanica-Zdrój.

Attestati al Merito del Restauro, Premi Mary Shelley, Assocastelli Real Estate, Loira e Lomellina, Basilica Palladiana, Regione Veneto

Da: Segreteria Assocastelli

Assegnati gli attestati al merito del restauro
Ferrara – Nella cornice di Villa Ruffo Massari di Voghiera sono stati consegnati gli Attestati al Merito del Restauro “Cardinale Tommaso Ruffo” in occasione del Salone del Restauro di Ferrara.

Assegnati i premi mary shelley
La Spezia –Nella cornice di Villa Magni Shelley a San Terenzo di Lerici sono stati consegnati i Premi Mary Shelley. Vincitrici Cesarina Ferruzzi con “Il Cielo a Sbarre” e Jennifer Radulovic con “Gainsbourg – Scandale!”.

Assocastelli real estate
Nominato il coordinatore
Genova – Francesco Ragusa è stato designato coordinatore di Assocastelli Real Estate la sezione dedicata alla gestione della compravendite e delle locazioni degli immobili d’epoca e storici di proprietà di Assocastelli.

Loira – lomellina avviata la partnership
Pavia – Grazie a Assocastelli, in collaborazione con l’Ecomuseo del Paesaggio Lomellino, avviata l’iniziativa “Dalla Loira alla Lomellina: mille chilometri di castelli” che verrà presentata ufficialmente a Vigevano nel mese di febbraio 2020.

Valorizzare il patrimonio alla basilica palladiana
Vicenza – La Basilica Palladiana di Vicenza ospiterà il convegno “Valorizzare il Patrimonio” promosso da Ala Assoarchitetti  e Rec Magazine e patrocinato da Assocastelli in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Vicenza.
Il coordinamento è affidato a Cesare Feiffer e Bruno Gabbiani con l’intervento del presidente di Assocastelli Ivan Drogo Inglese.

Assocastelli in regione veneto
Venezia – Il prossimo 1 ottobre si terrà a Palazzo Balbi l’incontro con l’Assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner e il Presidente della Commissione Cultura e Turismo del Consiglio Regionale del Veneto Alberto Villanova. 
A guidare la delegazione di Assocastelli ci sarà il presidente Ivan Drogo Inglese e il console per il Veneto Alberto Rui.

Il Prefetto Campanaro ha ricevuto in visita di cortesia il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, On. Vittorio Ferraresi

Da: Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Ferrara

Il Prefetto Michele Campanaro ha ricevuto nel pomeriggio odierno, in visita di cortesia, il Sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia, On. Vittorio Ferraresi.
L’incontro con il Sottosegretario ha costituito l’occasione per uno scambio di informazioni e valutazioni sulle principali problematiche che interessano la provincia di Ferrara, in particolare su quelle connesse allo stato della sicurezza.
Il Prefetto Campanaro, nel ringraziare il Sottosegretario Ferraresi dell’attenzione, ha sottolineato “l’importanza di queste occasioni di confronto, utili a sviluppare, nei rispettivi ambiti istituzionali, più approfondite conoscenze sui temi di interesse per i cittadini e a favorire l’adozione, ad ogni livello di responsabilità, di proposte e iniziative tese alla tutela del bene comune e della coesione sociale”.

La mossa della Bce

La mossa della Bce di alimentare il circuito monetario con un nuovo Qe e il rilancio dei tassi zero non raggiungerà molti risultati se non sarà seguita da una politica fiscale altrettanto accomodante da parte degli stati. E il richiamo a spendere di più è stato fatto dallo stesso Draghi, in particolare rivolto alla Germania che ha accumulato abbastanza negli ultimi anni per poter operare un cambio di politica interna.
Anche dal Fmi sono venute indicazioni in tal senso, è un bene accumulare e pensare ai bilanci durante le fasi espansive dell’economia ma lo è altrettanto spendere quando questa necessita di stimoli. Seguire i cicli porta ad un eccessivo riscaldamento oppure a maggiore contrazione e quindi lo stato dovrebbe sempre operare in fase anticiclica, cosa che dopo anni di ostentata austerità e divinizzazione dei vincoli di bilancio si fatica a fare.
Il primo paese a raccogliere la sfida dovrebbe essere, per forza di cose, la Germania. E’ la prima economia dell’eurozona e quella anche la più influente politicamente. Invece ancora una volta il governatore della Bundesbank Jeans Weidmann ha apertamente criticato le mosse della Bce in un’intervista al Bild che ha oltretutto titolato “il Conte Draghila succhia i risparmi tedeschi”.
Dimenticano i tedeschi che anche grazie alle politiche della Bce i loro bund vengono prezzati a tasso zero oramai da anni sui mercati finanziari. E che questo ha prodotto come risultato un sostanziale abbassamento degli interessi pagati sul debito. Dai 63 miliardi di interessi pagati nel 2012, infatti, sono passati a pagarne 30 miliardi nel 2018, un aiutino considerevole all’abbassamento del debito pubblico sotto la soglia del 60%, uno dei target previsto dai Trattati europei.
Debito che complessivamente dal 2012 è diminuito di oltre 200 miliardi di euro e a cui si devono aggiungere gli oltre 500 miliardi di titoli di stato acquistati dalla Bce che contribuiscono appunto a tenere sotto lo zero gli interessi da pagare al mercato.
Il prof. Cesaratto, economista dell’Università di Siena, disse in un’intervista a questo giornale (https://www.ferraraitalia.it/intervista-al-prof-sergio-cesaratto-economista-alluniversita-di-siena-123315.html) che il problema della Germania è che pur avendo i fondamentali per assumere una leadership europea e mondiale non potrà mai farlo senza scrollarsi di dosso l’egoismo che la caratterizza. Gli Usa, pur con tutte le loro contraddizioni, alimentano il commercio mondiale attraverso una continua richiesta di beni ed un persistente deficit della loro bilancia dei pagamenti. Perché se qualcuno produce e vende, qualcun altro deve pur comprare. La Germania vuole solo vendere ed accumulare e i suoi costanti surplus di bilancio estero ed interno rendono impossibile lo sviluppo di un’economia equilibrata sia all’interno dell’eurozona che mondiale.
Il piano green della Merkel appena varato riflette questo modo di pensare. Si prevedono 50 miliardi di spesa entro il 2023 e di 100 miliardi entro il 2030, il che fa all’incirca 10 miliardi all’anno. Assolutamente insufficienti allo scopo e ad un riequilibrio strutturale interno ed estero e che lasciano intravedere la solita attenzione ai bilanci, che vengono posti sempre davanti a tutto e nonostante i grandi accumuli di capitali fatti finora.
Di questi 50 miliardi poi solo 5 dovrebbero venire dall’Amministrazione pubblica, gli altri da investimenti privati. Insomma, permane tutto l’egoismo dell’accumulo e l’attenzione ai propri bisogni. Niente che faccia pensare alla volontà di assumersi le responsabilità derivanti dalla sua posizione egemonica e l’intenzione di voler abbandonare il loro modello mercantilista di sviluppo destabilizzante “export-oriented”.

Presentato il progetto di realizzazione nuova pista ciclabile di collegamento tra i Comuni di Codigoro, Goro e Mesola

Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

Sta prendendo forma un nuovo progetto, declinato in nome del turismo sostenibile e della mobilità ciclabile, candidato a valere sui finanziamento del bando pubblico del Piano di Sviluppo Locale 2014-2020, coordinato dal Gruppo di azione locale, Delta 2000. Nel pomeriggio sono stati illustrati, nella ristrutturata palazzina che ospita l’ufficio Iat di Pomposa, una serie di interventi destinati a realizzare nuovi collegamenti ciclabili tra i Comuni di Codigoro, Mesola e Goro. Prima di aprire i lavori del convegno, il Sindaco Sabina Alice Zanardi ha formulato il saluto di benvenuto al nuovo comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Antonio Marchese, augurandogli buon lavoro.
“Ringrazio – ha dichiarato il Sindaco -, gli ospiti e tutti coloro che hanno voluto unirsi a noi, per assistere alla presentazione di quello che è il frutto di un lavoro sinergico, condiviso fra tre Comuni, Delta 2000 ed il progettista, l’architetto Sergio Fortini. L’Amministrazione Comunale ha candidato una proposta unitaria con i Comuni di Mesola e Goro, in funzione della richiesta di un contributo regionale per attuare interventi ciclabili e collegamenti intermodali (barca + treno + bici + bus), sui tre territori. E’ stato sottoscritto dai tre enti un accordo di programma, che ha visto pure il coinvolgimento delle associazioni agricole locali, allo scopo di mantenere fruibili, con una manutenzione costante nel tempo, i percorsi ciclabili che dovranno essere realizzati.” La nuova progettualità che, in caso di accoglimento, potrà beneficiare di un contributo massimo pari a 300mila euro, è in linea con altri analoghi progetti attuati in passato, sempre allo scopo di creare connessioni ciclabili in un territorio, circondato da boschi, pinete ed oasi naturali di straordinario pregio ambientale, entrati a far parte della tredicesima riserva italiana della biosfera Mab Unesco. Anche il nuovo progetto, candidato a valere sui finanziamenti del bando pubblico del Piano di Sviluppo Locale 2014-2020, gestito dal Gal Delta 2000, si colloca all’interno di una serie di azioni strategiche tese a sviluppare, valorizzare e promuovere il turismo sostenibile nel Delta del Po. A rimarcare le considerazioni espresse dalla Prima Cittadina, il Presidente di Delta 2000, Lorenzo Marchesini, il quale ha ricordato come “al bando, legato all’intermodalità per la visitazione del territorio secondo percorsi lenti, si sono candidati diversi progetti. Il patrimonio di ciclabili andrà messo a sistema, secondo una logica di completamento dei percorsi esistenti. Delta 2000 ha preliminarmente effettuato una ricognizione – ha aggiunto Marchesini -, per censire i percorsi ciclabili.” La rete esistente presenta le caratteristiche della frammentazione e della disomogeneità, aspetti che il nuovo progetto ambisce a superare. Sergio Fortini, il progettista, si è soffermato sui dettagli tecnici della progettazione, che mette al centro diversi livelli di intermodalità ed è strutturata lungo un percorso di quasi 40 chilometri che, dalla stazione di Codigoro giunge all’Abbazia di Pomposa, sino a lambire il bosco della Mesola, per poi risalire verso la Destra Po e percorrerla per 19 chilometri, tra i Comuni di Goro e Mesola. “C’è un tratto senza interventi – ha sottolineato Fortini -, perchè saranno sfruttati tratti di ciclabili già esistenti. La progettazione codigorese è la più emblematica, ma per tutto il percorso sono previste nuova segnaletica, nuove intersezioni, wayfinding, interventi per la fruizione dei punti panoramici, riasfaltature del tappeto da usura, percorsi in terreno stabilizzato e continuità.”

Lunedì 30 settembre 2019 partono i Corsi del Circolo Frescobaldi

Da: Organizzatori

Lunedì 30 settembre 2019 partono i Corsi musicali, di Teatro recitazione e di Lettura espressiva del Circolo Frescobaldi in via Foro Boario 87, Ferrara.
I corsi sono aperti a tutti i soci del Circolo, senza limiti di età, e sono: Pianoforte; Chitarra classica; Chitarra elettrica; Basso elettrico; Clarinetto; Flauto traverso; Sassofono; Violino; Violoncello; Canto moderno; Teatro e recitazione; Lettura espressiva.
Alla prima lezione di ogni corso saranno concordati fra docenti e allievi, gli orari e i giorni di frequenza, per consentire il più proficuo svolgimento dell’anno scolastico, che si concluderà come di consueto a giugno del prossimo anno con i saggi finali degli allievi.
Per info e prenotazioni: tel. 0532 205321 – cell. 349 7431753 – email: admfrescobaldi@gmail.com

Riprende il corso di Danze dell’Ottocento

Da: Società di Danza – Circolo Ferrarese

La Società di Danza Circolo Ferrarese annuncia che il nuovo corso di Danza di società di tradizione ottocentesca e danza scozzese incomincerà mercoledì 2 ottobre, e invita a partecipare alla prima lezione di prova gratuita. Sarà una serata divertente e coinvolgente, allietata anche da un piccolo buffet.
Aspettiamo tutti coloro che vorranno conoscere e provare contraddanze, marce, valzer,

mercoledì 2 ottobre dalle ore 20,00 alle ore 21,30
presso il Centro Sociale Il Parco – Via Canapa 4, Ferrara

Segnaliamo che per gli studenti universitari la quota di iscrizione quadrimestrale è ridotta del 50%, e per gli studenti delle scuole superiori è limitata ad un contributo quasi simbolico.
Le lezioni si terranno sempre il mercoledì alle ore 20,00 con la nostra insegnante Prof. Simonetta Balsamo, vice presidente nazionale della Società di Danza. Le lezioni di ripasso si terranno il lunedì alle ore 20,30 con l’insegnante Eleonora Morini.

La serata di prova gratuita è aperta a giovani e adulti per conoscere e provare le danze di società che comprendono sia danze di gruppo, come Contraddanze e Quadriglie, sia danze di coppia, come Marce, Valzer figurati, Mazurka, Polka e Galop. Le danze sono ricostruite sulla base dello studio dei manuali di danza ottocentesca europea e riproposte come momento di coinvolgimento tramite coreografie di gruppo, in cui ogni singolo danzatore è in continua relazione con l’intero gruppo.

Le attività di danza ottocentesca della Società di Danza Circolo Ferrarese permettono ai soci di partecipare a numerosi Gran Balli Ottocenteschi e Gran Balli Risorgimentali in tutta Italia.
Ulteriori informazioni sono disponibili al sito https://www.societadidanzaferrara.it e al sito nazionale www.societadidanza.it

Enti ferraresi di terzo settore aderenti all’appello in occasione della marcia per il clima del 27 settembre

Da: Ufficio Stampa Agire Sociale

Sono 20 gli enti ferraresi di terzo settore (associazioni non profit, cooperative sociali, ..) che aderiscono all’appello per il clima lanciato da Agire Sociale e dal Forum Provinciale del Terzo Settore, in occasione della 3° Marcia Globale per il Clima promossa dal movimento Fridays for Future, che si svolgerà venerdì 27 settembre, con ritrovo alle 9 presso Parco Massari a Ferrara.

Dal 20 al 27 settembre, milioni di persone in tutto il mondo si mobiliteranno per il clima nel terzo Global Climate Strike.

Ondate di caldo, alluvioni e uragani stanno provocando centinaia di vittime e devastando diverse comunità in tutto il mondo. Secondo la comunità scientifica entro pochi decenni circa il 75% delle specie viventi scomparirà dalla Terra. Cos’altro dobbiamo aspettare? Nella nostra provincia questa estate abbiamo assistito e subito danni in seguito a grandinate abnormi, trombe d’aria e bombe d’acqua.
Il cambiamento climatico è già una realtà letale e sta procedendo ad una velocità enorme.
I governi si stanno incontrando ma ancora non ci sono azioni sufficientemente incisive, nonostante l’ultimo avvertimento molto severo da parte dei climatologi a livello internazionale sul fatto che ci restano solo 11 anni per invertire questo processo.

Accordo quadro per il raccordo tra mondo accademico e mondo delle imprese

Da: Camera di Commercio di Ferrara Ufficio Stampa

Ricco il programma di iniziative sui temi della ricerca, della innovazione e del trasferimento tecnologico, della strutturazione di progetti europei e della formazione.

Competitività: camera di commercio e università unite per allineare il mondo della ricerca a quello delle imprese siglato l’accordo di programma per una nuova fase di crescita economica e sociale del territorio sviluppare programmi di ricerca finalizzata all’applicazione dei risultati in ambito produttivo; diffondere nelle imprese, anche attraverso le attività del tecnopolo, le tecnologie più avanzate come stimolo all’innovazione e all’internazionalizzazione; strutturare progetti finanziati con fondi della programmazione comunitaria; realizzare percorsi sperimentali di dottorato in collaborazione con le imprese. Questi gli ambiti operativi dell’Accordo Quadro, di durata quinquiennale, sottoscritto ieri mattina (25 settembre) in Camera di commercio dal presidente dell’Ente di Largo Castello, Paolo Govoni, e dal Rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli, con l’obiettivo, tra gli altri, di favorire l’occupabilità degli studenti e di valorizzare il capitale umano delle imprese dedicato alla ricerca. “L’accordo di programma – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio – è uno strumento fondamentale per capire lo stato delle relazioni tra il mondo dell’università e il mondo delle imprese che ormai da anni sono impegnate a creare, non senza difficoltà, partnership sempre più strutturate. Promuovere questo dialogo – ha proseguito Govoni – significa favorire l’occupabilità del nostro sistema universitario: in oltre il 30% dei casi tante imprese ferraresi non trovano i laureati giusti e tanti laureati non trovano lavoro, anche perché spesso tanti studenti conoscono l’impresa solo alla fine del loro percorso. Dobbiamo offrire loro strumenti adeguati e l’Accordo ci aiuterà a capire come”. “Nella nostra esperienza – ha evidenziato Zauli – il partenariato didattico è un investimento strategico per Università e imprese perché attiva una circolarità di saperi che fa bene a tutti gli attori in gioco. Il territorio ferrarese è già sede di consolidate collaborazioni ma occorre continuamente alimentare questo scambio di conoscenze e di esperienze, per tenere il passo con l’evoluzione delle competenze richieste dal mercato del lavoro e per portare alle imprese un contributo di innovazione. In questa logica – ha concluso il Rettore dell’Ateneo estense – l’Accordo con la Camera di commercio fornirà visibilità alle buone pratiche e proporrà strumenti digitali, di networking e di lavoro che aiuteranno a valorizzare e a rendere più semplici da attuare tali collaborazioni”.

Partner dell’accordo le associazioni di categoria, che supporteranno la Camera di commercio e l’Università nella progettazione delle attività didattiche, della ricerca, del trasferimento tecnologico e di promozione di nuove attività imprenditoriali. Le associazioni, inoltre, concorreranno alla identificazione dei percorsi formativi da utilizzare per la strutturazione di corsi professionalizzanti, master, stage, tirocini, tesi di laurea, etc…, destinati alla formazione di figure professionali qualificate e coerenti con le esigenze delle imprese, anche per il mantenimento di adeguati livelli occupazionali. Per la realizzazione delle attività oggetto dell’accordo, sarà costituito un Comitato di Coordinamento Paritetico, composto dai rappresentanti delle Parti, con il compito di promuovere, valutare e monitorare le proposte e le attività da porre in essere annualmente, lo sviluppo delle quali potrà essere affidate a singoli ‘Gruppi di Lavoro’ composti da esperti in funzione delle competenze richieste.

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Cgil Cisl Uil: marcia per il clima venerdì 27 settembre

Da: Cgil Cisl Uil Ferrara

Milioni di persone in tutto il pianeta si stanno mobilitando per il clima nel terzo Global Climate Strike. Una ‘Settimana per il futuro’, con iniziative volte a fare pressione sul vertice delle Nazioni Unite come lunedì scorso a New York, per fare il punto sulla situazione climatica del pianeta e sull’attuazione dell’Accordo di Parigi.
I sindacati confederali sono attivi e impegnati per informare e creare consapevolezza fra i lavoratori e le lavoratrici sul tema del cambiamento climatico, sulle drammatiche conseguenze che comporta per il nostro pianeta, sulla necessità di agire rapidamente e in modo radicale per garantire diritti umani, giustizia sociale e piena occupazione e sulle opportunità con cui si può contribuire al cambiamento con la contrattazione, sia confederale che di categoria, a tutti i livelli.
Cgil Cisl Uil di Ferrara aderiscono e sostengono la marcia per il clima in programma per venerdì 27 settembre a Ferrara con partenza da Parco Massari alle ore 9 a fianco dei giovani. Numerose saranno anche le assemblee nei luoghi di lavoro e a fianco dei giovani ci saranno lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati.

Reperti di interesse archeologico rivenuti nella rocca possente

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Presenti nelle “segrete” della rocca diverse iscrizioni appartenenti forse ai carcerati della fortezza.
Fabio Bergamini e Marco Vincenzi: «Dal cantiere per la ricostruzione della rocca, sono emerse nuove evidenze storiche che verranno ora studiate dagli esperti»

 
Bondeno (Ferrara), 25-09-2019.
Uno scrigno di tesori di interesse storico-scientifico. Il cantiere per la ricostruzione della Rocca Possente non smette di lasciare meravigliati i vari studiosi che si sono avvicinati in questi anni, rivenendo tracce di un passato misterioso e (ancora) non completamente collocato nel tempo, relativo alla fortezza del XV secolo, Patrimonio dell’Umanità certificato dall’Unesco. E’ di ieri la notizia del trasferimento all’interno del museo civico-archeologico “G. Ferraresi” di alcuni reperti che sono stati individuati all’interno del sito. «Nel cantiere relativo al primo stralcio di ricostruzione della Rocca Possente – avvertono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi – sono state rinvenute rilevanze di interesse archeologico, che saranno da approfondire nel prossimo periodo. I reperti – proseguono – sono emersi durante i lavori di consolidamento delle volte dell’edificio storico, anche a seguito dello svuotamento del piano interrato della Rocca». Quello, per intendersi, che finisce solitamente per essere allagato dalle piene del Po. Proprio all’altezza di quelle che un tempo costituivano le celle per i detenuti, tenuti prigionieri nella fortezza, sono emerse iscrizioni in latino, che lasciano supporre la presenza di numerose testimonianze lasciate dagli stessi carcerati. La datazione di queste iscrizioni rimane per il momento un mistero. Nei giorni scorsi, hanno compiuto un sopralluogo sul sito la dottoressa Chiara Guarnieri, funzionario responsabile della Soprintendenza per la provincia di Ferrara, oltre a tecnici della direzione regionale Mibac (che segue i lavori con l’architetto Laddago) ed all’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico comunale, Maria Orlandini. Con loro, anche gli operatori della ditta Emiliana Restauri, con i due tecnici incaricati dal Comune: l’architetto Vandelli e l’ingegner Serafini per la direzione dei lavori. «E’ stato coinvolto lo stesso Gruppo Archeologico di Bondeno – aggiungono Bergamini e Vincenzi – che collaborerà con la Sopintendenza in alcune operazioni tecniche e di rilievo. In continuità con un rapporto ormai consolidato di collaborazione, che il Gruppo Archeologico vanta nei confronti della stessa Sovrintendenza ai Beni culturali e archeologici, e con il Comune di Bondeno». Se la datazione delle iscrizioni rimane per ora un mistero, in attesa di successive verifiche, non è un segreto la volontà del Comune di arrivare ad una pubblicazione, che possa raccogliere tutti gli studi scientifici partiti con la ricostruzione della Rocca. I lavori della quale si concluderanno – per quel che riguarda il primo stralcio – nel dicembre del 2019, mentre nel 2020 partirà il secondo. Intanto, i reperti che sono stati ritrovati nel “cantiere” di Stellata sono da ieri custoditi all’interno del museo civico “G. Ferraresi” del piccolo borgo, in attesa di poter essere messi presto a disposizione degli esperti.
 

27 settembre 2019 : terzo Global Climate Strike, lo sciopero per il clima

Da: Ufficio Stampa Flc Cgil Ferrara

La Flc Cgil, categoria dei lavoratori del comparto Scuola Università Afam Ricerca, che già lo scorso marzo aveva sostenuto le mobilitazioni degli studenti legate al Friday for Future, ha proclamato lo sciopero per l’intera giornata.

27 Settembre 2019 Sciopero
di tutto il personale del Comparto Istruzione e Ricerca
(scuole statali università enti di ricerca, formazione professionale, Afam e scuole private)
Il mondo della conoscenza può dare un apporto insostituibile per affrontare la crisi climatica ed ecologica: la ricerca, la formazione delle giovani generazioni sui temi ambientali, l’apprendimento di stili di vita rispettosi dei limiti imposti dalla natura, sono tutte direttrici da seguire, da un lato per evitare il collasso del nostro ecosistema e dall’altro per spingere i governi a fare grandi investimenti finalizzati alla transizione ecologica, rispettosa dei principi di giustizia sociale, ambientale e climatica.

Come Flc Cgil riteniamo inoltre di dover raccogliere l’invito di Fridays For Future, rivolto alle organizzazioni sindacali, a essere soggetto attivo nella giornata del terzo sciopero globale per il clima, poiché la lotta per un pianeta vivibile e quella per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori sono intimamente connesse, così come lo è la lotta contro le diseguaglianze sociali, responsabili anche del fatto che il fardello dei costi ambientali si scarichi sugli ultimi gradini della piramide: i lavoratori, i disoccupati, gli studenti, i migranti, i pensionati.

Come cittadini e lavoratori non possiamo rimanere insensibili di fronte all’appello alla mobilitazione che proviene dal mondo giovanile, come lavoratori della “conoscenza” la nostra responsabilità è ancora maggiore. Di fronte ad un fenomeno che sta minando le condizioni materiali che hanno consentito lo sviluppo della civiltà umana, e che nega il futuro alle nuove generazioni, non possiamo uniformarci all’atteggiamento ipocrita che caratterizza le varie istituzioni, per cui di fronte alla denuncia del problema, che proviene ormai unanimemente dal mondo scientifico, non si agisce con la coerenza necessaria. La scuola, l’università, la ricerca non possono permetterselo, pena la credibilità stessa della loro funzione istituzionale. Nessuna attività educativa e formativa può infatti essere credibile se non si basa sulla presa d’atto della realtà e sulla coerenza dei comportamenti. Fare finta di niente di fronte al problema del cambiamento climatico, per chi lavora nell’istituzione scolastica, significa abdicare alla propria funzione.

Per questi motivi è necessario raccogliere l’invito che ci proviene dalle nostre studentesse e dai nostri studenti e partecipare allo sciopero del 27 settembre, per fare in modo che la mobilitazione trovi unita la comunità della conoscenza e che questa unità stimoli e rafforzi la presa di coscienza di tutta la società.

27 Settembre 2019
Sciopero Globale per il clima

I lavoratori della Scuola Università scioperano e partecipano alla manifestazione degli studenti ore 9:00 Parco Massari Ferrara