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Giorno: 18 Ottobre 2019

Mafie al Nord: un convegno per conoscerle e contrastarle

Da: Organizzatori

“Mafie al Nord: conoscere per prevenire”. Convegno giovedì 24 ottobre a Ferrara promosso da Spi-Cgil e Libera

Il Coordinamento di Ferrara di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e il sindacato SPI-CGIL di Ferrara organizzano il convegno “Mafie al Nord: conoscere per prevenire” per trattare il tema dell’infiltrazione e del radicamento della criminalità organizzata di stampo mafioso nel Nord Italia, approfondendone le dinamiche di azione e cercando di raccontarle al pubblico in un’occasione di riflessione qualificata.
I lavori si svolgeranno nella mattinata di giovedì 24 ottobre, con inizio alle 9.00, nella Sala Conferenze della Camera di Commercio (Largo Castello, 10). Relatori il professor Federico Varese (docente di Criminologia presso l’Università di Oxford); il colonnello della Guardia di Finanza Fulvio Bernabei (Comando Reparti Speciali della GdF); l’avvocato Donato La Muscatella, referente del Coordinamento di Ferrara di Libera; Luigi Giove, segretario generale CGIL dell’ Emilia – Romagna.

Brescello, in provincia di Reggio Emilia, è stato il primo comune della nostra regione commissariato per mafia. Per il processo“Aemilia”, che ha avuto come protagonista principale in giudizio la famiglia Grande Aracri di Cutro (Crotone) Il 24 ottobre 2018 la Corte di Cassazione ha confermato, per gli imputati che avevano richiesto il rito abbreviato, l’impianto accusatorio emerso nel corso del procedimento, emettendo 40 condanne definitive e comminando un totale di oltre 230 anni di reclusione. Inoltre, il 31 ottobre 2018, il Tribunale di Reggio Emilia ha condannato, in primo grado, 125 dei 148 imputati all’esito del rito ordinario.
Più recentemente, il processo “Stige”, contro la holding criminale facente capo alla famiglia Farao-Marincola di Cirò Marina, che si è concluso in primo grado a Catanzaro il 25 settembre scorso con condanne in abbreviato per oltre 600 anni, ha confermato il notevole grado di penetrazione della ‘ndrangheta in Emilia-Romagna, in questo caso nella provincia di Parma.
Nella relazione semestrale della Dia (Relazione del ministro dell’Interno al Parlamento sull’attività svolta e sui risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, 2° semestre, luglio-dicembre 2018) si legge che “l’elevata vocazione imprenditoriale del tessuto economico regionale è uno dei fattori che attrae gli interessi della criminalità organizzata, sia autoctona che straniera, anche ai fini del riciclaggio e del reinvestimento in attività economiche dei profitti illeciti realizzati. Le famiglie criminali non mirano al controllo militare del territorio, con azioni violente, preferendo invece ricercare connivenze con esponenti delle amministrazioni locali, finalizzate ad ottenere agevolazioni nell’assegnazione degli appalti pubblici”.
Dal rapporto LiberaIdee, ricerca sociale svolta nel vicino Veneto su un campione nazionale scelto da Libera, risulta che per quasi la metà dei rispondenti (45,3%) la presenza della mafia nella propria zona è marginale, mentre in meno di un caso su cinque è ritenuta preoccupante e socialmente pericolosa.
Il 44% ritiene che la corruzione sia “abbastanza” presente nel territorio veneto, mentre soltanto uno su dieci la ritiene molto diffusa. “Per i cittadini che hanno risposto alla ricerca – ha commentato Roberto Tommasi, referente di Libera Veneto – la mafia è percepita come fenomeno globale ma sotto casa nessuno la vede”. “E’ fondamentale – secondo Tommasi – prendere coscienza del contesto criminale, premessa indispensabile per il contrasto alle mafie e alla corruzione. Per quanto efficaci, le sole misure repressive non basteranno infatti mai a eliminare il crimine organizzato nelle sue molteplici forme. Mafie e corruzione, prese insieme e alleate, sono un male non eminentemente criminale ma culturale, sociale, economico, politico. Occorre allora una grande opera educativa e culturale perché è la cultura che sveglia le coscienze”.

L’incontro di Ferrara nasce dunque dalla volontà di studiare e capire il più possibile il fenomeno della criminalità organizzata nel Nord Italia nelle sue specificità e sfaccettature; di volgere lo sguardo in quei territori dove la strutturazione locale dell’ impresa, degli scambi commerciali, culturali e sociali ha prodotto ricchezza e prospettive possibili e, nel medesimo tempo, si è trasformata in una calamita per gli interessi e le strategie espansive delle organizzazioni mafiose, oltre a dimostrarsi vulnerabile agli illeciti impuniti di alcuni cittadini e operatori economici. Soprattutto è necessario diffondere la consapevolezza che proviene dagli ambienti accademici, investigativi, giudiziari, alla cittadinanza di oggi e di domani.

Da lunedì 21 ottobre via ai lavori della Provincia sul cavalcavia a Gualdo che attraversa la Superstrada Ferrara-Mare

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Lunedì 21 ottobre la Provincia dà inizio ai lavori di restauro strutturale e rinforzo dei pilastri del cavalcavia lungo la Sp 29 Portomaggiore-Raffanello in comune di Voghiera, ossia la struttura che attraversa la Superstrada Ferrara-Mare in località Gualdo.
Un intervento il cui costo complessivo sarà di 320mila euro, interamente finanziati dal bilancio provinciale, la cui esecuzione è stata aggiudicata alla ditta C.R. Appalti e Costruzioni s.r.l. con sede a Caserta.
La durata prevista del cantiere è di 150 giorni e la prima fase prevede il restauro dei sette pilastri sul lato sud del cavalcavia.
Per consentire l’esecuzione dei lavori in condizioni di sicurezza si è reso necessario ricorrere, nei giorni successivi all’apertura del cantiere, alla chiusura della rampa in entrata da Gualdo verso Portogaribaldi, mentre quella in uscita rimane libera.
In seguito, sarà disposto il divieto di transito ai veicoli con portata superiore alle 3,5
tonnellate, in quanto le lavorazioni richiedono che il ponte sia il più possibile scarico.
Per questo sarà introdotto anche un senso unico alternato sul ponte, regolato da semaforo.
Una misura temporanea che, dopo un paio di settimane, sarà sostituita con un divieto al transito per tutti i veicoli, quando la lavorazione riguarderà la ricostruzione delle porzioni in calcestruzzo usurato.
Il divieto completo di accesso durerà al massimo una settimana.
Terminati i lavori ai pilastri della zona sud, le condizioni meteo dell’autunno inoltrato imporranno uno stop, perché le temperature non sarebbero compatibili con il tipo di lavorazioni.
Un cantiere che si è convenuto di non iniziare durante la stagione estiva per non creare problemi al traffico lungo la Ferrara-Mare nel pieno della stagione balneare.
In prossimità del divieto completo al transito veicolare sarà data preventiva informazione agli utenti della strada.

Stop trattative POPSO – Fondazione Caricento

Da: Ufficio Relazioni Esterne – Cassa di Risparmio di Cento

Cento, 18 ottobre 2019
A seguito del comunicato pubblicato nella tarda serata di ieri da parte della Banca Popolare di Sondrio, la Cassa di Risparmio di Cento SpA prende atto del mancato avveramento delle condizioni previste per l’acquisizione della Caricento da parte di Banca Popolare di Sondrio, in virtù delle valutazioni rilasciate dalla Banca Centrale Europea in merito all’acquisizione del controllo della Cassa, data l’esigenza di priorità evidenziata per la Banca Valtellinese di procedere con le iniziative di “derisking e di riduzione dello stock dei non performing loans”.

Come riportato all’interno della lettera d’intenti sottoscritta a Sondrio il 14 ottobre 2017 da Banca Popolare di Sondrio e Fondazione Caricento, la possibile operazione di acquisizione s’intendeva come d’uso subordinata al rilascio delle autorizzazioni delle competenti Autorità (Banca Centrale Europea) che, come apprendiamo dal comunicato diffuso ieri sera, non si sono verificate.

Il mutamento dello scenario societario non comporta alcuna variazione nel modo di fare Banca che ha sempre contraddistinto la Cassa di Risparmio di Cento SpA, la quale proseguirà nella realizzazione di tutte le iniziative e gli investimenti finalizzati a garantire alla Banca una crescita stabile e duratura, al servizio della clientela e dei territori dove opera. A tal proposito, è recente la decisione di approntare un nuovo piano industriale che determinerà l’evoluzione del modello di business della Cassa nei prossimi anni con l’obiettivo di consolidare la propria posizione sul mercato ed ampliare gli orizzonti di operatività.

Il deciso calo degli NPL avvenuto nel 2018 grazie alla cessione di una buona parte delle sofferenze, con un indicatore di NPL ratio pari al 7,96% al 30 giugno 2019, nonché la tenuta dei coefficienti patrimoniali (CET1 al 12,54% al 30 giugno 2019), sono i presupposti di solidità patrimoniale e di presidio dei rischi che consentono alla Cassa la prosecuzione dei propri obiettivi di crescita e l’attuazione delle strategie industriali alle quali ha lavorato negli ultimi anni.

Forte della fiducia di oltre 70 mila Clienti, la Cassa continuerà ad operare al servizio della comunità, quale punto di riferimento per le famiglie e le imprese del territorio, con l’unico intento di proporre soluzioni di qualità che permettano di generare valore nel tempo.

Il Prefetto Michele Campanaro riceve a palazzo don Giulio d’Este la delegazione AVIS

Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

Il Prefetto Michele Campanaro ha ricevuto oggi pomeriggio, in visita di cortesia a Palazzo don Giulio d’Este, il Vice Presidente Vicario AVIS nazionale Michael Tizza, a capo di una delegazione composta dal Presidente regionale Maurizio Pirazzoli, dal Presidente comunale Sergio Mazzini, dal Presidente del consiglio di amministrazione di EMO Servizi srl (società di servizi di tutte le AVIS italiane) Andrea Tieghi, nonché dai vertici delle AVIS dei Comuni di Amatrice (RI) e Capistrello (AQ).
Nel corso dell’incontro, organizzato in occasione dell’inaugurazione della nuova sede AVIS comunale di Ferrara, il Prefetto si è congratulato con i rappresentanti dell’Associazione per le meritorie iniziative tese a diffondere la cultura della donazione di sangue tra i cittadini, punto di riferimento prezioso per la crescita della coscienza civile dell’intera Comunità ferrarese. Per il crescente numero di giovani donatori, frutto anche del grande lavoro di sensibilizzazione nelle scuole, è evidente come l’associazione svolga un ruolo molto importante per la crescita morale delle giovani generazioni, favorendo meccanismi di emulazione positiva nella società.
Il Prefetto ha voluto ricordare lo stretto legame che intercorre tra Prefettura e AVIS, accomunate dagli stessi obiettivi tesi ad assicurare il rispetto dell’individuo in tutte le sue condizioni. “In questa Sede – ha ricordato il Rappresentante del Governo – abbiamo sottoscritto con sincera convinzione, poco meno di un anno fa, un Protocollo d’Intesa tra AVIS e Forze dell’Ordine, esempio di sperimentata ed efficace sinergia per favorire la cultura della donazione nell’ambito dei Comandi dei Corpi di polizia in servizio nel territorio ferrarese. Allo stesso modo, la Prefettura ha sempre assicurato il convinto sostegno alle campagne di sensibilizzazione per la raccolta del sangue, specie alla vigilia degli esodi estivi, quando minore è la disponibilità dei donatori a fronte di un incremento delle richieste di plasma”.

Il Gruppo dei Dieci presenta “Tutte le direzioni in Falltime 2019”

Da: Organizzatori

Al via da domenica la nuova edizione per l’autunno, cinque i concerti allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara). Musica dal 20 ottobre fino al 21 dicembre 2019, premio Tutte le Direzioni 2019 a Piero Angela.

Non fa tempo a chiudersi la ricca rassegna estiva che Il Gruppo dei 10 è già al lavoro per proporre altra musica dal vivo, per far riunire gli appassionati in un unico, accogliente luogo, lo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), durante la stagione autunnale.

“Tutte le direzioni in Falltime 2019” prenderà il via domenica 20 ottobre e si svilupperà, in un percorso composto da cinque tappe, fino al 21 dicembre. La location scelta è ancora una volta una conferma: lo Spirito, il bel locale di Vigarano Mainarda che si affaccia su un lago suggestivo, in cui si svolge per tutto il resto dell’anno l’attività musicale de Il Gruppo dei 10.

L’anteprima – Domenica 20 ottobre, all’ora di pranzo, sarà il pianista e cantante Franco Fasano, accompagnato dalla fisarmonica di Max Tagliata, a inaugurare la stagione. Con un aperitivo e il pranzo (inizio alle ore 12), il concerto sarà una sorta di anteprima di Tutte le Direzioni in Falltime 2019, il cui programma completo verrà annunciato venerdì 18 ottobre in conferenza stampa (alle ore 12 a Molto più che Centrale in via Boccaleone 8 a Ferrara). Sarà un modo diverso di trascorrere la domenica, accarezzati dalle note e dalle parole coinvolgenti e un po’ malinconiche che solo le canzoni di Fasano sanno offrire.

Per informazioni e prenotazioni: Spirito – via Rondona 11d, Vigarano (Ferrara), 0532.436122 e 339.4365837. Tutte le informazioni degli eventi in programma si potranno trovare anche sulla pagina Facebook de Il Gruppo dei 10.

Il programma:
Gli orari si riferiscono all’apertura della sala
I concerti seguiranno pranzo e cena

1/ Domenica 20 ottobre 2019
Ore 12/Spirito
“fff Fortissimissimo: Franco Fasano + Max Tagliata”

Franco Fasano – Piano e voce
Massimo tagliata – Fisarmonica

“fff Fortissimissimo” è un progetto di Franco Fasano per festeggiare i suoi primi 40 anni di carriera discografica con il meglio dei suoi successi e la sua talentuosa avventura che ha segnato oltre un trentennio di storia della musica leggera italiana. Il titolo riprende le tre “f” della musica in cui gli interpreti sono esortati dal compositore a dare il massimo, che è diventato non solo un semplice album doppio, ma un’opera d’arte che ha visto lavorare circa 350 artisti tra autori, arrangiatori, musicisti, cantanti, ingegneri del suono e assistenti, con l’obiettivo di rendere questa antologia sonora un vero e proprio documento del pensiero musicale di Fasano, e che lo stesso porterà ora allo Spirito, accompagnato da Max Tagliata alla fisarmonica.

Franco Fasano è considerato uno degli autori che più ha contribuito a lasciare un segno importante nella storia della canzone italiana dagli anni ’80 a oggi. Ha partecipato quattro volte al Festival di Sanremo come interprete. Nel 1989 l’ha vinto con ‘Ti lascerò’ cantata dall’inedita coppia Anna Oxa- Fausto Leali. Altre grandi voci – come Mina e Andrea Bocelli – hanno cantato le sue canzoni. Dal ’94 si dedica anche alla musica per l’infanzia scrivendo per Lo Zecchino d’Oro e tante sigle televisive per i cartoni animati, rimaste indelebili nel cuore degli italiani. Nel 2005 vinse sempre a Sanremo l’ambito Premio della critica Mia Martini con ‘Colpevole’ (interpretata da Nicola Arigliano). Tra i titoli ci sono cavalli di battaglia sanremesi (Regalami un sorriso, Io amo, Mi manchi, Vieni a stare qui, Colpevole, Ti voglio senza amore) ma anche importanti canzoni sociali (Da Fratello a fratello); storici brani per lo Zecchino d’Oro (Goccia dopo goccia) e cartoni animati (Piccoli problemi di cuore); gli inediti L’Amore che mi devi, scritto insieme a Bruno Lauzi, e La Luna, scritto nel 1995 per Mia Martini; la bellissima Il giorno che la musica finì, in duetto con Gatto Panceri, e un divertente brano corale dedicato a tutti i suoi coetanei (molti dei quali, musicisti ed ex compagni di liceo, con lui in studio di registrazione): Noi del ’61.

Massimo Tagliata è fisarmonicista, pianista e arrangiatore. Nato a Siracusa il 29 maggio 1973, ha iniziato da giovanissimo l’attività di musicista professionista e di compositore. Negli anni cresce e si sviluppa il suo interesse per la musica latina e per il jazz. Dal 1998, Massimo Tagliata ha intrapreso importanti collaborazioni con musicisti quali Teo Ciavarella, Felice Del Gaudio e il gruppo Banda Favela, con il quale ha realizzato una tournee nei jazz club più prestigiosi dell’Europa e del Giappone (Blue Note di Tokio). Parallelamente ha proseguito la strada del tango con il progetto del Trio Lumiere, che svolge carriera concertistica in Italia e nei paesi europei ed extraeuropei. Grazie alla sua versatilità musicale, collabora con numerosi musicisti del panorama nazionale addentrandosi nei generi musicali del jazz, tango, musica italiana d’autore e musica popolare.

2/ Giovedì 7 novembre 2019
Ore 20/Spirito
“Keep on swingin” Harry Allen Quintet

Harry Allen – Sax Tenore
Alfredo Ferraio – Clarinetto
Sandro Gibellini – Chitarra Elettrica
Roberto Piccolo – Contrabbasso
Ellade Bandini – Batteria

Sarà un quintetto composto da veri numeri uno del jazz, quello che si riunisce allo Spirito giovedì 7 novembre, per dar vita a una serata che si preannuncia infuocata, sia per le capacità ritmiche dei cinque, che per quelle di brillantezza di fraseggio di tutti i componenti del gruppo. Attorno ad Harry Allen, in assoluto uno dei protagonisti dell’attuale mainstream jazz, già presente in passato a una delle serate proposte dal Gruppo dei 10, si sono riuniti altri importanti “amici” dell’associazione ferrarese. Un legame forte che si alimenta di anno in anno, contribuendo a offrire ottima musica nel nostro territorio. È da ricordare, infatti, che sia Ferrario, che Gibellini e Bandini sono fra i musicisti presenti nel cd “Musica”, opera prima dei “Blue Napoli”, formazione nata da un’idea del direttore artistico del Gruppo dei 10, che ha ottenuto ovunque unanimi consensi, fino a vincere il Premio Carosone nel 2009 con il cd Ammore.

3/ Domenica 17 novembre 2019
Ore 12/Spirito
“Lunch time in Jazz”

DJ Il Gruppo dei 10
VJ Spirito

Una sperimentazione, un curioso break rispetto a quanto finora proposto dal Gruppo dei 10. Domenica 17 novembre, all’ora di pranzo, si potrà trascorrere una domenica un po’ diversa dall’ordinario. Il Gruppo dei 10 presenterà, con l’aiuto tecnico di Stefano Pariali dello Spirito, una personale playlist jazzistica, creando il giusto sottofondo per il pranzo e l’inizio del pomeriggio, per far conoscere sempre più la storia del jazz attraverso scelte particolarmente coinvolgenti. Al team dello Spirito è invece affidata la conclusione della domenica in musica, con un’altra playlist, questa volta di video, un viaggio per immagini per ripercorrere i grandi momenti della storia del jazz.

4/ Giovedì 28 novembre 2019
Ore 20/Spirito
“The great connection”

Sportiello-Parrott Duo
Rossano Sportiello – Pianoforte
Nicki Parrott – Contrabbasso e voce

Erano stati già ospiti in cartellone due anni fa, sarà per questo un felice ritorno quello di Rossano Sportiello e Nicki Parrott che, forti di una collaudata collaborazione, animeranno la penultima serata in rassegna per il 2019. La suadente quanto cristallina voce di Nicki Parrott si unirà all’eleganza pianistica di Rossano Sportiello, vincitore del prestigioso Prix du Jazz Classique de l’Academie du Jazz de France nel 2005. Durante la serata, inoltre, verrà presentato anche il libro ‘L’uva e l’acciaio’, la storia romanzata da Camilla Ghedini fra vita e carriera del tenore Daniele Barioni.

Già ospite acclamato in altre edizioni di Tutte le Direzioni, Rossano Sportiello, esordisce giovanissimo come pianista della gloriosa Milano Jazz Gang. Collabora con artisti quali Lino Patruno, Gianni Basso, Franco Cerri, Tullio De Piscopo, Gianni Coscia. A New York affianca Scott Hamilton, Rebecca Kilgore, Bucky Pizzarelli, Howard Alden, Ken Peplowski, Eddie Davis, Harry Allen e molti altri. La sua cifra stilistica riunisce trent’anni di storia del jazz, ispirandosi alle varie tendenze musicali tra gli anni ’30 e i primi anni ’60: da Fats Waller a Bill Evans, passando attraverso Teddy Wilson, Art Tatum, Hank Jones, Tommy Flanagan e il suo mentore Barry Harris. Non va dimenticato che Rossano Sportiello è anche uno dei protagonisti di “Blue Napoli”.

Nicki Parrott è una vocalist e contrabbassista con la quale Sportiello ha già inciso diversi dischi e concluso molti tour. I due proporranno un jazz di grandissima classe, che trasporterà per una serata nelle atmosfere degli splendidi locali jazz di New York. Nicki ha partecipato ai maggiori festival mondiali, inclusi il Mary Lou Williams Jazz Festival, Newport Jazz Festival, Jazz in July at the 92nd Street Y, Litchfield Jazz Festival, Detroit Jazz Festival, Lionel Hampton Jazz Festival, Newport Beach Jazz Party, Jazz Ascona e Bern Jazz Festival in Svizzera. È un volto noto a Broadway e in televisione. Nel 2010 il suo album Black Coffee è Disco d’oro dallo Swing Journal’s. Nel 2012, Nicki apre il Fujitsu Concorde Jazz festival dopo la pubblicazione del suo ottavo cd con la Venus “Sakura Sakura”.

5/ Sabato 21 dicembre 2019
Ore 20/Spirito
“Non solo M.E.N.”

Nico Gori – Sax Alto e Soprano
Massimo Moriconi – Contrabbasso
Ellade Bandini – Batteria
Emilia Zamuner – Voce

Non solo M.E.N., questa volta. Ospiti in una delle calde serate di Tutte le Direzioni in Summertime 2019, il trio (che gioca sul divertente acronimo che si sono inventati tre dei musicisti più interessanti che l’Italia può vantare) si arricchisce grazie all’innesto di una talentuosa cantante napoletana (con cognome friulano), che si sta imponendo sulla scena jazzistica nazionale. A suonare insieme allo Spirito di Vigarano Mainarda (Ferrara), per l’ultima data in programma, saranno Massimo Moriconi (M) al basso elettrico e contrabbasso, Ellade Bandini (E) alla batteria e infine Nico Gori (N), sax soprano, sax contralto e clarinetto, già ospite più volte negli ultimi anni nelle rassegne promosse dal Gruppo dei 10, ai quali si unisce alla voce Emilia Zamuner, per proporre le sonorità più tradizionali del jazz, rivisitate attraverso il particolare estro di ciascuno dei componenti.
Una bella curiosità: il gruppo così formato, infatti, parteciperà dopo una settimana a Umbria Jazz Winter, di cui la data a Ferrara costituisce un’anteprima importante.

In occasione dell’ultimo concerto, per Tutte le Direzioni 2019 verrà premiato Piero Angela, divulgatore scientifico, giornalista, scrittore e conduttore televisivo tra i più amati e seguiti in Italia.

A illustrare l’iniziativa: Alessandro Mistri, direttore artistico de Il Gruppo dei 10; Massimo Cavalleretti, presidente de Il Gruppo dei 10.

Export ortofrutta: bilancia commerciale in negativo nei primi sette mesi del 2019

Da: Ufficio Stampa FRUITIMPRESE

L’Italia si avvia a diventare un paese importatore netto di ortofrutta. Importiamo più prodotti sia in quantità che a valore. Marco Salvi : “Convocare subito il Tavolo ortofrutticolo nazionale. Lunedì 21 incontreremo la ministra Bellanova in Prefettura a Ferrara”.

Peggiora l’interscambio commerciale con l’estero dell’ortofrutta italiana. Dall’elaborazione di Fruitimprese su dati Istat relativi ai primi sette mesi dell’anno (luglio 2018-luglio 2019) a fronte di un aumento dei volumi esportati (4,8%) vi è stato un calo del 3,3% del loro valore. Crescono invece le importazioni, sia in volume (2,3%) ma soprattutto in valore (12%). L’Italia si sta lentamente avviando a diventare un paese importatore netto di ortofrutta, questo è quello che dicono i dati. Importiamo più prodotti sia in quantità (2,2 milioni di tonnellate contro 2 milioni di export) che in valore: l’import (2.458.823 milioni di euro) supera di poco l’export (2.446.738 milioni di euro).
La conseguenza di questo sbilancio commerciale con l’estero è che, dopo il sorpasso nei volumi registrato nei mesi scorsi, nel periodo in esame si è avuto per la prima volta un saldo della bilancia commerciale negativo per 12 milioni di €.

Sul fronte export in volume leggero incremento degli ortaggi (1,5%) e più sostanziale della frutta fresca (10%) e della frutta secca (15%); in calo gli agrumi (-11,3%). Quanto al fatturato crescono gli ortaggi (1,7%) e la frutta secca (3%) e calano gli agrumi (-7,5%) e la frutta fresca (-7,7%).
Sul fronte import in volume incremento deciso per gli ortaggi (4,7%), la frutta fresca (6,8%), la frutta secca (19,2%) e gli agrumi (1,2%), segno negativo per la frutta tropicale (-6%). In termini di fatturato crescono gli ortaggi (32,2%), la frutta fresca (0,8%), la frutta secca (20,7%) e la frutta tropicale (5,4%) mentre calano gli agrumi (-17,3%).

Ecco il commento di Marco Salvi, presidente nazionale Fruitimprese:

“Dopo tanti segnali di peggioramento della situazione, abbiamo toccato un altro record negativo. Per la prima volta il saldo della bilancia commerciale dell’ortofrutta italiana va in negativo per 12 milioni, non era mai successo. L’anno scorso c’era stato il sorpasso dell’import come quantità, adesso anche a valore. Da un anno all’altro abbiamo perso quasi 400 milioni di euro. La situazione è davvero molto preoccupante, perché si aggiunge alle altre emergenze del settore dopo quella dei danni da cimice asiatica e delle altre problematiche fitosanitarie che stanno colpendo le nostre produzioni più tipiche. Tutti temi su cui ci confronteremo col ministro Teresa Bellanova lunedì mattina 21 ottobre in Prefettura a Ferrara in un incontro cui sono stati invitate le confederazioni agricole, le associazioni delle imprese e la Regione nella persona dell’assessore Simona Caselli”.

“Sarà un’occasione importante per invitare la ministra a convocare con la massima urgenza il Tavolo ortofrutticolo nazionale, impegno che la ministra stessa ha preso recentemente riguardo a tutte le filiere dell’agroalimentare. E’ necessario – a fronte di questi ultimi dati sull’interscambio commerciale – affrontare immediatamente e con risolutezza la questione annosa dell’apertura dei nuovi mercati per il nostro export”

“Confidiamo nel ministro Teresa Bellanova – conclude Salvi – che ha posto il tema dell’internazionalizzazione ai primi posti del suo programma, perché il nostro Governo affianchi gli sforzi delle imprese nell’azione politico-diplomatica per aprire alle nostre produzioni di qualità come mele, pere, kiwi, uva da tavola, agrumi i mercati lontani (Cina, Asia, Sudafrica, Messico) dove i nostri prodotti sono richiesti e apprezzati ma mancano i protocolli fitosanitari e gli accordi bilaterali. Se non si invertirà la rotta, la conseguenza sarà una drastica riduzione delle superfici produttive con un impatto negativo sui bilanci delle imprese, sul sistema ortofrutta Italia e soprattutto sui livelli occupazionali in particolare al Sud, dove è prevalente la componente femminile della manodopera”.

Bracconaggio: il PD respinge le accuse della Lega

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Calvano: “Ennesima bugia della Borgonzoni. Legge ferma per loro scelta”.

“Siamo di fronte all’ennesima bugia strumentale della Lega”. A dirlo è il segretario e consigliere regionale PD Paolo Calvano che respinge le accuse fatte dalla candidata leghista alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Lucia Borgonzoni.

“La Lega e i suoi esponenti continuano a distorcere la realtà a proprio piacimento per scopi elettorali facendo solo dei danni agli emiliano romagnoli. – spiega Calvano – Se invece di bloccare la legge pur di non accettare il nostro emendamento fossimo andati avanti oggi avremmo aree di pesca regolamentate non solo su richiesta di uno o più comuni o di loro unioni, ma anche su proposta o istanza di associazioni o società di pescatori sportivi, nonché della federazione del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI). Nella nostra proposta chiedevamo che tali aree non coprissero una percentuale superiore al 40 per cento della superficie o della lunghezza dei singoli corpi idrici, destinati alla pesca, dei comuni sui quali insistono. Nel caso in cui la domanda non venisse presentata dai comuni o loro unioni, l’area di pesca regolamentata poteva essere comunque istituita con il parere vincolante del Comune. Inoltre, sottolineavamo la necessità che l’associazione o i soggetti privati con in gestione l’area di pesca regolamentata garantissero la vigilanza ittica secondo quanto stabilito dal regolamento attuativo”.

Quindi Calvano sottolinea: “La legge a contrasto del fenomeno del bracconaggio è ferma per loro scelta e non certo perché il Partito Democratico rema contro. Per mesi ci siamo confrontati in Regione e la nostra proposta è il frutto anche di una mediazione fra le diverse associazioni. Borgonzoni prima di continuare a fare dichiarazioni raffazzonate si informi. Qui il bracconaggio intendiamo contrastarlo con ogni mezzo per il bene dei pescatori e non per un colore politico”.

Teatro Nuovo Ferrara: Giuseppe Giacobazzi con “Mille volti e una bugia”

Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo Ferrara

18/19 ottobre ore 21.00.

Grande debutto della stagione 2019/2020 al Teatro Nuovo di Ferrara con la doppia data per “Mille volti e una bugia” con Giuseppe Giacobazzi, entrambe le date sono sold out. Andrea Sasdelli alias Giuseppe Giacobazzi, ovvero l’uomo e la sua maschera. Un dialogo, interiore ed esilarante, di 25 anni di convivenza a volte forzata. 25 anni fatti di avventure ed aneddoti, situazioni ed equivoci, gioie e malinconie, sempre spettatori e protagonisti di un’epoca che viaggia a velocità sempre maggiore. Dove in un lampo si è passati dalla bottega sotto casa alle “app” per acquisti, dal ragù sulla stufa ai robot da cucina programmabili con lo smartphone; il tutto vissuto dall’uomo Andrea e raccontato dal comico Giacobazzi. Come in uno specchio, o meglio come in un ritratto.

Nitsch al Mercato di Argenta fino al 3 Novembre

Da: Organizzatori

Viene prolungata di una settimana la mostra “Immagini” di Hermann Nitsch al Centro culturale Mercato di Argenta (FE).
La mostra, a cura di Franco Bertaccini, è patrocinata dall’IBC Emilia Romagna ed è promossa con l’Associazione Capit di Ravenna, la Galleria Faroarte di Marina di Ravenna, e “Arte e Cornice” di Argenta.
Nitsch è uno dei massimi esponenti dell’Azionismo Viennese (Wiener Aktionismus), movimento artistico di performance colme di pulsioni sanguigne, di ritualità primitiva e carica irruenta. Arte dissacrante che vede il corpo come mezzo espressivo per esternare malattie esistenziali.
Scrive di lui Elisa Angelini: “ …L’artista più complesso rimane Nitsch con il suo Teatro delle Orge e dei Misteri: crocifissioni, interiora di animali squartati, tanto sangue su persone, pareti ed oggetti. Riti dionisiaci che durano interi giorni, che coinvolgono molte persone in atti sacrificali.
Per Nitsch la violenza è giustificata dallo scopo puramente terapeutico e catartico. L’artista sostiene che ogni uomo ha una potenza violenta ed assassina che deve essere liberata, sfogata, per raggiungere la purezza. Nitsch, barbuto e corpulento, con il suo camice bianco imbrattato di sangue, fa pensare più ad un macellaio che ad un mistico. Come afferma lo stesso: “Io rovisto con le mie mani nella carne bagnata di sangue delle sue interiora e cospargo il mio camice con feci sangue colpa”. Tutto ciò per far sfogare quell’istinto violento e perverso insito nell’uomo, unicamente per salvarlo.
Dal 1971 le sue maratone orgiastiche si svolgono nel suo castello di Prinzendorf. I riti collettivi sono come una grande seduta di psicoanalisi per purificarsi da tutti gli eccidi del Novecento. Sabba accompagnati dalla musica orchestrale, che permettono allo spirito dionisiaco di esplodere all’esterno del proprio inconscio”

Comune di Copparo: informazioni su Skate e Giochi del Parco Verde

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo (FE)

Sul tema del divieto di utilizzo di alcune attrezzature del Parco Zardi, l’Amministrazione Comunale desidera fare alcune puntualizzazioni. «Ci siamo resi conto – afferma il sindaco Fabrizio Pagnoni – che alcune informazioni non sono passate nel modo corretto perché riguardano la sicurezza e la nuova normativa di legge. Nessuna richiesta ufficiale da parte di cittadini su questo argomento, risposto da parte degli Uffici competenti a un paio di mail che chiedevano chiarimenti.»
All’incontro erano presenti l’assessore alle politiche giovanili Bruna Cirelli e Daniele Zappi dell’Area Tecnica del Comune di Ferrara.
«Abbiamo verificato le strutture di tutti i parchi pubblici – ha detto l’assessore Bruna Cirelli – e il Parco Zardi ha da subito suscitato la nostra attenzione. Non abbiamo chiuso il Parco, come forse si può intendere da alcuni passaggi sulla stampa locale, ma abbiamo transennato lo skate perché pericoloso, se qualcuno si fa male la responsabilità è dell’Ente che non ha proibito l’uso di dispositivi pericolosi e non a norma. due giostrino sono state tolte perché pericolose per i bambini più piccoli e le altalene sono aperte. Stiamo valutando soluzioni che puntano a mantenere o a sostituire le rampe in oggetto.»
Cirelli e Zappi hanno ricordato che nel quadro di manutenzione e ammodernamento delle attrezzature presenti nei diversi parchi della città, è previsto anche la sistemazione dei giochi del Parco Zardi, nel 2017-18 si sono ammodernati e sostituiti i giochi al Parco Curiel.»
La regola che ha mosso l’azione dell’amministrazione copparese è stata quella di mettere in sicurezza attrezzature obsolete e realizzate senza certificazione di sicurezza.

Comune di Copparo: nomina nuovo Amministratore Unico della società Gecim

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo (FE)

Presentata in conferenza stampa l’ingegner Silvia Buzzoni, nuovo Amministratore Unico di Gecim servizi cimiteriali, a questo proposito il sindaco Fabrizio Pagnoni ha sottolineato la qualità del servizio di Gecim, in un contesto sovraregionale, con un impianto sicuramente all’avanguardia. Gecim è una società partecipata in house di proprietà all’80% di Patrimonio srl società del Comune di Copparo e per il 20% dei comuni di Jolanda di Savoia, Riva del Po e Tresignana.
«Ricopro l’incarico di Amministratore Unico di Gecim – ha dichiarato Silvia Buzzoni – dal 29 luglio di quest’anno e dalla sua entrata in funzione nel 2007, Gecim si occupa dello svolgimento dei servizi cimiteriali e funerari nei comuni soci e cioè Jolanda di Savoia, Riva del Po e Tresignana. Nel 2014 con il Giardino della Cremazione Gecim ha iniziato a offrire servizi richiesti anche da territori del Veneto e della Lombardia. I numeri di Gecim sono rilevanti e in continua crescita dal 2015 a oggi. Un impianto di Cremazione prevede una manutenzione ogni 9000 interventi e quindi uno stop di 45 giorni di sospensione del servizio. Per ovviare a queste soste forzate abbiamo presentato alla Provincia di Ferrara la richiesta di poter realizzare e attivare una seconda linea allo scopo di poter integrare il servizio e non avere più periodi di stop.»
Sul tema Camera Mortuaria, si conta che il cantiere finisca entro l’anno, già in diverse occasioni era data per imminente la chiusura dei lavori, ma a oggi il cantiere gestito dall’Azienda Sanitaria ASL di Ferrara sta ancora ultimando i lavori. Come già dichiarato in altre occasioni, a lavori ultimati la gestione della nuova Sala del Commiato sarà affidata a Gecim e a questo proposito Buzzoni ha dichiarato che c’è un’intesa con gli altri Comuni per una migliore organizzazione al servizio dei cittadini.
Ultimo punto trattato dal nuovo Amministratore Unico di Gecim è quello dell’organizzazione. «Il Sistema Gecim – ha concluso Silvia Buzzoni – cioè di chi opera e lavora in azienda è un anello fondamentale. L’organigramma di Gecim comprende 20 persone, una struttura che lavora con grande responsabilità e competenza, e che ha permesso in questi anni il raggiungimento di questi importanti risultati. Come Amministraore Unico di Gecim, voglio essere parte attiva di questo gruppo, mettendomi a disposizione del personale, dei Comuni soci e di tutti i cittadini».

Sciopero generale nazionale di 24 ore indetto dal Sindacato generale di base SGB: modalità per bus e treni TPER

Da: Ufficio Stampa Tper

La Segreteria Regionale Emilia-Romagna del sindacato SGB ha comunicato l’adesione, per i lavoratori Tper, allo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati di 24 ore indetto su scala nazionale dalla stessa Organizzazione Sindacale per venerdì 25 ottobre.

Si riportano di seguito le modalità per i diversi servizi di bus, treni e altre attività di competenza di Tper, nel rispetto delle fasce di garanzia previste:
Per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero si svolgerà dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio di venerdì 25 ottobre.
Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti.

Più precisamente, per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani del bacino di Bologna saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera. Per le linee extraurbane del bacino di Bologna operate dal vettore Autoguidovie saranno in vigore gli stessi orari di sciopero. Per effetto dello sciopero, le biglietterie aziendali Tper e gli sportelli Tper di via San Donato 25, attivi per il rilascio di contrassegni per le aree regolamentate dal Piano Sosta, potranno essere chiusi o subire una riduzione dei servizi nel corso dell’intera giornata.

Durante lo sciopero, al call-center telefonico 051-290290 sarà garantita la presenza di un operatore. Lo sciopero riguarda anche il personale addetto all’area Sosta e Mobilità di Tper per il quale saranno garantite le prestazioni, riferite alle attività di prevenzione e accertamento delle violazioni di cui alla Legge 127/97, relative a tre turni mattinali e tre turni pomeridiani di Operatori Qualificati della Mobilità.

Per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall’autostazione, fino alle ore 8.20 al mattino e fino alle ore 19.20 alla sera.

Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 8.15 al mattino e fino alle ore 19.15 alla sera.

Per il personale viaggiante dei servizi ferroviari l’astensione è proclamata dalle ore 21.00 del 24 ottobre alle ore 21.00 del 25 ottobre.
Sulle linee della rete di competenza FER (Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Reggio Emilia-Ciano d’Enza, Modena-Sassuolo e Parma-Suzzara) saranno, pertanto, garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 18.00 alle ore 21.00 di venerdì 25 ottobre.

Disagi conseguenti allo sciopero potrebbero verificarsi anche in relazione alla possibile soppressione di treni Tper che circolano sul servizio regionale delle linee della rete RFI Ferrara-Ravenna-Rimini-Pesaro, Ferrara-Bologna-Imola-Rimini, Bologna-Parma-Milano, Bologna-Poggio Rusco, Bologna-Porretta Terme e Modena-Mantova.

L’Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.

Hera: venerdì 25 ottobre possibili disservizi causa sciopero

Da: Ufficio Stampa HERA

Hera informa che venerdì 25 ottobre potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di tutti i servizi, anche presso gli sportelli commerciali, in seguito a uno sciopero generale nazionale, proclamato da due organizzazioni sindacali non confederali e articolato su tutta la giornata.

Hera ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

Parte da Cento il Tour dello scontrino elettronico organizzato da Cna

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Sei incontri di aggiornamento per non farsi trovare impreparati.

Parte da Cento il “Tour dello scontrino elettronico”, organizzato da Cna per aggiornare le imprese in vista dei nuovi obblighi che entreranno in vigore il primo gennaio 2020. Da quel giorno infatti, tutte le aziende che finora hanno rilasciato scontrini o ricevute fiscali dovranno adottare il “documento commerciale di vendita o prestazione”, appunto lo scontrino elettronico.

“E’ un nuovo passo avanti – spiega Emma Bolognesi, responsabile dei Servizi di Cna Ferrara – in un processo di digitalizzazione che prosegue ormai da alcuni anni. Cna Ferrara ha già dedicato due incontri allo scontrino elettronico presso la sede di Ferrara. Ora comincia il calendario degli incontri organizzati per le diverse località della provincia, che si apre con un appuntamento nella città del Guercino”

Dalle 15.00 alle 17.00 di lunedì 21 ottobre, presso la sede Cna di Via Ferrarese 52 a Cento, le imprese intervenute riceveranno una serie di aggiornamenti sui nuovi obblighi previsti a partire dal 2020, sul periodo di moratoria, sul credito d’imposta per chi dovrà sostenere delle spese, e sulle soluzioni tecniche proposte da Cna.

Il “Tour dello scontrino elettronico” proseguirà con le seguenti tappe: lunedì 28 ottobre ore 17.00, ad Argenta presso il Centro culturale Mercato di Piazza Marconi; giovedì 31 ottobre ore 17.00, Sala 2000 in viale Matteotti, Bondeno; lunedì 4 novembre ore 17.00, Centro Civico Piazza del Popolo 21, Poggiorenatico; lunedì 11 novembre, ore 17.00, Sala dei Marinati, corso Mazzini 200 a Comacchio; lunedì 18 novembre, ore 18.00, Sala Convegni Ristorante Da Giuseppe, viale Carducci Copparo.

Il Presidente di Cna prende posizione: “No all’accorpamento obbligatorio della Camere di Commercio”

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

“Sarebbe un pessimo biglietto da visita per il governo”.

“Sono molto preoccupato dalla possibilità che la Camera di Commercio di Ferrara venga commissariata sulla base di un emendamento inserito in uno stravagante decreto onnicomprensivo, magari votato a fiducia. Se ciò avvenisse sarebbe un bruttissimo biglietto da visita per il governo”

E’ molto netta la presa di posizione di Davide Bellotti, Presidente provinciale della Cna, che si schiera contro qualsiasi forma di accorpamento obbligatorio delle Camere di Commercio, e in particolare di quella di Ferrara.

All’origine del problema c’è il D. Lgs. 219 del 25 novembre 2016 sul riordino delle Camere di Commercio, che prevedeva, tra le altre cose, l’accorpamento delle Camere di Commercio con meno 75mila imprese iscritte.

Il processo di accorpamento è stato sospeso dalla Regione lo scorso gennaio: “Rendo atto a tutte le rappresentanze politiche regionali – prosegue Bellotti – di aver compreso appieno l’entità del problema causato da una incongrua legge che appiattisce i territori in base alla grandezza, rendendo virtuosi i grandi ed eliminando i piccoli senza guardare i dati che alla gente interessano: efficienza, ricaduta positiva sul sistema produttivo, capacità di sintesi per giungere ad obiettivi condivisi, bassi costi di gestione”.

Ora un nuovo emendamento rischia di rimettere tutto in gioco, imponendo alle 18 camere di commercio coinvolte dalla legge del 2016 – tra cui Ferrara – a scegliere tra accorpamento entro marzo 2020 o commissariamento. La commissione Politiche economiche del Consiglio regionale ha già preso posizione contro questo emendamento, votando una risoluzione ad hoc. Anche il Consiglio comunale di Ferrara ha dato un proprio stop alla fusione con un ordine del giorno della maggioranza.

“Se l’emendamento venisse approvato – ribadisce Bellotti – sarebbe un pessimo biglietto da visita da parte di un Governo che deve dimostrare vicinanza ai territori e capacità di ridonare alla nazione unità di intenti e voglia di sano protagonismo. Onestamente di giochi di palazzo e di scelte che si rivelano inutili, se non dannose, non ne possiamo proprio più”

Alla base del netto rifiuto per ogni ipotesi di accorpamento obbligatorio, conclude il Presidente di Cna, non ci sono solo ragioni politico-economiche, ma anche di rispetto della comunità: “dopo tutti i segni lasciati dalla crisi, gli accorpamenti di servizi, l’allontanamento delle istituzioni, la perdita di luoghi di dialogo e decisione, la perdita dei nomi identitari dei territori e quasi quello della provincia, oggi ciò sarebbe vissuto come l’ennesimo sfregio alla comunità. Le comunità desiderano competenza, merito e trasparenza. E tanta condivisione.”

“Fuori tutti”: questa è una scuola!

Da: Organizzatori

Fuori tutti! Proprio cosi che vengono accolti tutti i bambini e le famiglie della “Scuola e Natura” di Monestirolo.

Perché?

Perché da tre anni il personale del Nido e della Scuola dell’infanzia S.S. Vincenzo ed Anastasio di Monestirolo (FE) gestita da Cooperativa Serena, ha intrapreso un percorso di outdoor education. I bambini dagli 11 mesi ai 6 anni trascorrono quasi tutta la giornata tra giardino, orto e passeggiate per il paese. Vivono immersi nella natura in qualsiasi stagione e periodo dell’anno.

Seguendo la definizione storica di “aula”, (aulè in greco significa proprio spazi aperti ed ariosi), le educatrici hanno trasformato il giardino in una vera aula didattica, avendo a disposizione ogni giorno i doni della Natura: foglie, rametti, sassi, alberi, piantine spontanee, sole, vento, pioggia, neve e… terra!

Quello che puoi fare dentro le classiche quattro mura della scuola, fuori viene ancora meglio, i bambini sono più felici, più liberi di scegliere e meno ammalati.

I bambini, all’aperto e a contatto con il verde, imparano a rispettare tempi diversi, dettati dal passare delle stagioni e, attraverso il gioco e le emozioni, sviluppano abilità, capacità, competenze e relazioni più ricche, più intense e più profonde.

“Chi non va, non vede, chi non prova, non crede”!

E allora, l’invito è di andare a vedere, con i propri occhi, questa splendida realtà a due passi dalla città, approfittando di due speciali iniziative aperte a tutta la comunità; perché la “Scuola e Natura” di Monestirolo non si limita ad essere una scuola e basta, ma mira a diventare una vera comunità educante.

Infatti proprio questa settimana si è tenuta la festa dell’accoglienza completamente all’aperto e, tra chiacchiere e risate, sono stati inaugurati due progetti anti-spreco ed eco-sostenibili aperti a tutti.

“Ti Leggo e ti Rileggo” uno spazio dedicato a tutte le famiglie per lo scambio libero e gratuito di libri e “Lo Sbaracco” una zona per lo scambio e il baratto di oggetti e vestiti, nella quale chi non utilizza più può lasciare e chi ne ha bisogno può trovare.

E con i meravigliosi colori dell’autunno e l’inverno che bussa alla porta non vi resta che programmare un giro sotto Natale per vedere lo splendido presepe vivente realizzato dai bambini lungo il viale di Monestirolo.”

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Una giornata in giostra per i bambini delle scuole materne

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno (FE)

Francesca Aria Poltronieri: “Ringraziamo tutti quanti si sono adoperati per far trascorrere una bella giornata in fiera ai bambini del nostro territorio”.

Un luna park totalmente gratuito a disposizione e, per un’intera mattinata, una città a “misura di bambino”. Tutto merito di un “regalo” che gli esercenti dello spettacolo viaggiante e la società di trasporti La Valle hanno voluto fare a tutti i bambini delle scuole materne (pubbliche e paritarie) su iniziativa dell’Assessorato alla Scuola. «I giostrai e la società La Valle, che ha curato il trasporto, hanno voluto donare un momento spensierato ai bambini delle scuole materne di tutto il territorio – dice l’assessore alla scuola, Francesca Aria Poltronieri –. Una tradizione, quella del luna park a disposizione dei bambini, che si ripete dalla Fiera di Ottobre del 2012. Quell’anno, ci fu una fiera di giugno in tono minore, dopo il terremoto, e insieme agli esercenti dello spettacolo viaggiante Il Comune pensò di regalare gettoni gratis ai giovani frequentatori delle scuole per l’infanzia. Da allora – prosegue – due volte l’anno questa tradizione si ripete. Per questo, ringraziamo tutti coloro che si sono adoperati per dare ai bambini la possibilità di avere per un’intera mattinata la fiera tutta per loro». Al regalo dei “giostrai” si aggiunge quello della società che gestisce il trasporto scolastico La Valle, che ha comunicato all’Ente locale che non fatturerà il servizio di trasporto dei bambini dalla propria scuola alla fiera, effettuato giovedì scorso.

234mila euro per il progetto dell’ampliamento della pista ciclabile di Scortichino

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno (FE)

Fabio Bergamini e Marco Vincenzi: “Inclusi nell’appalto i lavori per il parcheggio dello stadio, utilizzato anche da molti lavoratori del paese”.

L’atteso intervento di ampliamento della pista ciclabile di Scortichino ha un planning prestabilito e risorse stanziate per il progetto definitivo, approvato quest’ultimo durante la riunione di giunta di giovedì. «Innanzitutto, è importante valutare dallo stesso importo che si tratta di un intervento corposo, che permetterà di dare risposta a numerose richieste che sono arrivate dalla collettività di Scortichino – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi –. I lavori per la pista ciclopedonale si inseriscono in un quadro di interventi che hanno riguardato, negli ultimi due anni, i percorsi “protetti” di Gavello, Ospitale, viale Matteotti, Pilastri e presto anche via Rolando Malaguti, che sono tutti orientati verso un efficientamento delle nostre reti ciclabili e per la messa in sicurezza degli utenti deboli della strada». Per questo importante cantiere, che vedrà la luce all’inizio della primavera, il Comune metterà sul piatto della bilancia 234mila euro, con un mutuo da attivare a tasso “zero” per 200mila euro e un contributo regionale pari a 34mila euro riferito al Piano nazionale per la Sicurezza Stradale. I duecentomila euro da mutuo, per la precisione, sono derivanti dalle condizioni previste nel bando “Comuni in pista 2019”, attivato dal Credito Sportivo Ics, il quale dispone l’assegnazione di contributi in conto interessi a valore sui mutui concessi, per il finanziamento delle piste ciclabili. Come nel caso specifico. E’ stato richiesto nel merito un parere allo stesso Coni. «Il progetto, nella sua interezza, permetterà – assicura l’Amministrazione – di potere contare su di condizioni vantaggiose per l’Ente di inserire nell’appalto anche i lavori di sistemazione del parcheggio dello stadio di Scortichino, notoriamente utilizzato da persone che lavorano in paese, oltreché per le attività ricreative e sportive della Nuova Aurora». Nel complesso l’intervento avrà un valore di 181mila e 932 euro, che arrivano al valore definitivo dell’appalto includendo oneri per la sicurezza e Iva. Previste nel fondo anche spese per frazionamenti catastali, spostamenti di quadri Telecom e fibra, costi di acquisizioni aree e spese notarili. «Si tratterà, a questo punto, soltanto di vedere assegnati i lavori, prima di poter partire con l’arrivo della bella stagione».

Esercitazione di protezione civile nel fine settimana a Coronella

Da: Organizzatori

Oltre cinquanta volontari in campo, per una delle più massicce esercitazioni di Protezione civile degli ultimi anni. In campo, sabato 19 ottobre (dalle ore 8 del mattino) ci saranno la Protezione civile di Terre del Reno, con il Radio Club Contea Nord di Bondeno e Poggio, assieme al Cb Club Enterprice onlus di Vigarano e l’Associazione nazionale Alpini di Cento impegnati tra le località di Coronella e Gallo. L’obiettivo dell’esercitazione è quello di dare vita ad un campo di ammassamento, nel quale (sotto le tende fornite dalla Regione, attraverso il Coordinamento provinciale delle associazioni) alloggeranno 12 volontari. Il campo base sarà collegato via radio con un altro punto prestabilito. L’esercitazione, dopo l’allestimento del campo e il pranzo offerto dalla Polisportiva Coronella, proseguirà dalle ore 14,30, quando si svolgeranno alcune dimostrazioni pratico-operative aperte al pubblico, il quale potrà assistere alle operazioni di soccorso. In campo anche i Vigili del fuoco volontari di Bondeno e Sant’Agostino Soccorso. Il tutto patrocinato dalle amministrazioni di cinque comuni: Poggio Renatico, Cento, Bondeno, Vigarano Mainarda, Terre del Reno. Le operazioni saranno seguite in loco dal comandante della polizia municipale dell’Alto Ferrarese e coordinatore della Protezione civile, Stefano Ansaloni, alla presenza del sindaco di Poggio Renatico, Daniele Garuti, e degli altri amministratori del territorio.

Copparo: Corsi di Cultura Ugo Coluccia

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo (FE)

Apriranno martedì 22 ottobre le iscrizioni a “L’Albero di C – Corsi di Cultura Ugo Coluccia”, anno accademico 2019-2020. Ci si potrà iscrivere presso la Biblioteca Anne Frank e il costo del corso completo è di 40€.
Tanti gli appuntamenti del corso, si comincia il 6 novembre con Paris non amor, un approfondimento su Giuseppe de Nittis, che con Boldini fu protagonista a Parigi della rivoluzione artistica di fine Ottocento. La lezione è tenuta da Isabella Fedozzi. Il 27 novembre Michele Ronconi parla di Leonardo, nei 500 anni dalla morte del genio di Vinci. Il capitolo sulla Storia dell’Arte si concluderà con Chiara Sgarbi e due lezioni su A cosa serve l’Arte e Guardare con gli occhi degli artisti, rispettivamente il 4 e l’11 dicembre; chiude la sezione Chiara Guerzi il 5 febbraio con Bestiari: simbolismo nel Medioevo.
Per Storia del Territorio, Elena Grignetti il 13 novembre parlerà di Lucrezia Borgia tra storia e leggenda. Il capitolo di Storia Contemporanea ospita Roberta Sorgato che il 29 gennaio parlerà della grande emigrazione degli italiani in Belgio. Ricca la sezione di Antropologia Culturale e Psicologia con tre appuntamenti: Giuseppe Scandurra il 15 gennaio sui mutamenti sociali e culturali dei contesti urbani contemporanei. Gian Paolo Borghi che il 22 gennaio parla ci Cultura Popolare nel ferrarese e Elena Lo Sterzo chiude la sezione il giorno 8 aprile con una dissertazione sull’intelligenza emotiva. Scienza e Ambiente l’11 marzo con la Luna tra scienza e mito di Sara Surico e Un Bosco in Città il primo di aprile con Manfredi Patitucci. Il capitolo di Storia della Musica ospita tre lezioni di Vito Contento, il 12 febbraio dal Risorgimento al primo dopoguerra; il 19 febbraio dal primo dopoguerra alla seconda guerra mondiale il 26 febbraio dalla seconda guerra mondiale al ’68. Concerto finale il 22 aprile.
Le visite guidate sono sei: 20 novembre Il Giapponismo a Palazzo Roverella Rovigo; 18 dicembre De Nittis a Palazzo Diamanti Ferrara; 4 marzo visita alla Delizia di Belriguardo; 25 marzo Leonardo Da Vinci a Milano; 15 aprile i Mosaici a Ravenna; Abbazia di Pomposa in data da definire.
Le lezioni si tengono alla Galleria Alda Costa via Roma 36 alle ore 17. Il concerto del 22 aprile al Teatro Comunale De Micheli. Per informazioni biblioteca@comune.copparo.fe.it

Vanno a ruba i Btp in dollari. Ecco a chi conviene…

L’Italia ha appena emesso Bond in dollari americani, con scadenze varie e interessi allettanti, per un totale di 7 miliardi di euro. Le tre tipologie di Btp sono state collocate al 2,4% per i titoli a 5 anni, 2,9% per il quelli di durata di 10 anni, fino al 4,02% per il Btp trentennale. Interessi che hanno stimolato … l’interesse degli investitori, abituati a ricevere molto di meno sui bond europei emessi oramai, per la maggior parte, a tassi negativi.

I comunicati del Ministero dell’Economia e Finanza specificano che “I proventi derivanti dall’emissione potranno essere impiegati dall’emittente per necessità generali dell’emittente, ivi incluse finalità di gestione del debito”. In altre parole i soldi raccolti, che sono ovviamente nuovo debito, potranno essere utilizzati per saldare vecchi debiti, a dimostrazione del fatto che la più improduttiva delle spese dello Stato è proprio il pagamento degli interessi sul debito. Si fa debito per pagare altro debito.

Gli interessi sul debito pubblico che la comunità si è dovuta accollare negli ultimi due anni sono stati all’incirca 130 miliardi (dati Def e Nadef) che mentre da una parte rappresentano un’esigenza per la moderna economia, dall’altra dimostrano una specifica volontà politica di finanziarsi nel modo peggiore, ovvero vendendo Btp alle condizioni più favorevoli al mercato e meno vantaggiosi per chi li emette (aste marginali invece che aste competitive, conteggio nel debito dei Btp già ricomprati dalla Banca d’Italia, necessità di vendere tutto nella medesima asta a tutti i costi, nessun supporto di una banca pubblica ed ora Btp in valuta diversa dall’euro).

In tale quadro, ovviamente e chiaramente politico prima che economico, il debito pubblico italiano è un enorme contenitore che è arrivato alla astronomica cifra di 2.410 miliardi di euro al 31 luglio 2019. L’ultimo bollettino del Mef sulla composizione dei titoli di stato in circolazione al 30 settembre 2019, rende noto che del totale del debito pubblico 2.015 miliardi e 558,09 milioni sono titoli di stato. Di questi il 71,43% sono Btp, ovvero titoli a più lunga scadenza e sui quali si concentra la speculazione.

E’ ovvio che in un contesto di numeri di questo genere anche il senatore Bagnai, a capo della Commissione Finanze del Senato, abbia ridimensionato la portata degli spiccioli emessi in dollari. Quale danno potrebbero fare 7 miliardi di euro di bond emessi in valuta straniera rispetto ai già oltre 2.000 miliardi emessi in euro?

In realtà non è così semplice, soprattutto quando ci viene detto continuamente che il debito oggi accumulato graverà sulle future generazioni, affermazione che ovviamente non solo contesto io (poca cosa) ma che ha contestato persino Milton Friedmann, padre dell’attuale politica economica neoliberista.

E se dunque la spesa pubblica è a carico nostro, allora mi sembra giusto pretendere la miglior gestione possibile. Se persino i posti letto negli ospedali ed i tetti che coprono le scuole dei nostri figli sono soggette al buon risultato del bilancio statale, allora anche l’emissione di pochi “spiccioli” dovrebbe seguire la logica della buona amministrazione e della lungimiranza politica.

Gli esempi di default che vanno per la maggiore in tv fanno sempre riferimento sempre a stati che hanno emesso debito in valuta straniera, ovvero valuta che gli emittenti non potevano poi controllare. L’Argentina rappresenta l’esempio classico ma anche la Russia della fine dell’ultimo secolo si era indebitata in dollari prima del default.

Certo, se si parte dal presupposto che in ultima analisi non possiamo controllare nemmeno l’euro in quanto abbiamo demandato alla Bce la politica monetaria staccandola dalla politica fiscale e dai vari ministeri del Tesoro, allora cambia poco, siamo d’accordo. Anche l’euro è sostanzialmente una moneta straniera, presa a prestito. Ed a riprova di questo, e se si spulciano le voci del debito pubblico, si scopre che vi sono conteggiati anche i 179 miliardi di debito corrispondenti alla liquidità del Paese. Cioè alla moneta cartacea che utilizziamo, che appartiene alla Banca Centrale Europea e che ad essa devono essere restituiti.

Tornando al punto, le ultime emissioni di Btp in euro non hanno mai raggiunto il livello di interesse che invece dovremmo pagare per quest’ultima emissione. Anzi, nel comunicato stampa n° 173 del 03/10/2019 si legge che “Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dettagli dell’emissione del nuovo Btp€i a 10 anni, con scadenza 15 maggio 2030 e cedola reale dello 0,40%”. Cioè emettere Btp in euro ci costa infinitamente di meno rispetto all’emissione in dollari che oltretutto è anche più rischiosa.

Ovviamente il Sole 24 ore ha spiegato che è solo “un effetto ottico” perché grazie alla stipula di derivati, ovvero di assicurazioni sul debito emesso, alla fine andremo a spendere la stessa cifra in interessi rispetto ad un indebitamento in euro. Una spiegazione con un po’ di buchi intorno e che non dice, ad esempio, che le assicurazioni vanno pagate, quindi ulteriori costi a nostro carico.

E nemmeno abbiamo voglia di andare a leggere le clausole, visto che di derivati qui a Ferrara abbiamo esperienza e che è storia il fatto che i contratti per derivati siano talmente complicati da essere ostici persino a chi li predispone.

La realtà è che vendere titoli in Btp conviene agli investitori e a noi, in fondo, piace far felici gli investitori tanto che dagli anni ’80 gli abbiamo già versato in interessi più di 3.000 miliardi di euro. Perché smettere?

Luca Trapanese presenta “Nata per te. Storia di Alba raccontata fra noi”

Da: Organizzatori

Domenica 20 ottobre, ore 17, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Libraccio di Ferrara, in collaborazione con Arcigay Ferrara. Dialoga con l’autore Manuela Macario.

Una bambina che aspettava solo di essere accolta. Un quarantenne single pronto a prenderla con sé. La storia di un’adozione che ha commosso l’Italia intera, raccontata insieme a un altro padre che fatica a comprenderne le ragioni. Una riflessione dolce e incandescente sulla paternità.

«Qualche minuto prima che il sole sorga, Luca prende Alba e la porta alla finestra per farle vedere l’inizio della vita. Spalanca le persiane, l’aria nuova ripulisce la stanza dalle paure della notte. Il primo raggio di luce si arrampica sulla vetta della montagna e a Luca viene in mente la storia di un gigante scalatore che vuole arrivare al cielo. Pensa che dovrebbe scriverla per raccontarla al suo nuovo amore; per il momento si accontenta di bisbigliarle una canzone all’orecchio mentre la culla»

Alba ha la sindrome di Down e appena nata è stata lasciata in ospedale. Trenta famiglie l’hanno rifiutata prima che il tribunale decidesse di affidarla a Luca Trapanese. Gay, cattolico praticante, impegnato nel sociale: con lui è stato inaugurato il registro degli affidi previsti dalla legge per i single. Ma Luca non è spaventato. Di battaglie ne ha combattute tante, conosce il dolore e ha imparato a trasformarlo, abbattendo muri e costruendo spazi di solidarietà. Il suo non è un gesto caritatevole: vuole semplicemente una famiglia. E per difenderla consegna la sua storia a un altro padre, che ha la sua età e il suo stesso nome, ma non potrebbe essere piú diverso. Luca Mercadante è ateo e favorevole all’interruzione di gravidanza. Ed è convinto che la paternità passi per il sangue prima che per l’accudimento. Cosa resta del padre quando è privato anche di qualcuno che possa raccogliere la sua eredità intellettuale? Dal racconto della vicenda di Alba, tra difficoltà pratiche, momenti di sconforto e molta gioia, affiorano inattese le ragioni di una scelta importante e fortissima.

Il Libro Bianco sulle droghe, giunto alla decima edizione, è un rapporto indipendente sui danni collaterali del Testo Unico sulle droghe promosso da La Società della Ragione insieme a Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA e Associazione Luca Coscioni e con l’adesione di A Buon Diritto, Arci, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica CGIL, Gruppo Abele, ITARDD, LegaCoopSociali, LILA. Il rapporto oltre a contenere i dati (2018) relativi agli effetti della war on drugs sul sistema penale e penitenziario italiano ed il commento alla giurisprudenza presenta le riflessioni sulla ricerca, sul sistema dei servizi e sulle politiche di riduzione del danno sulle droghe oltre ad un focus sulla cannabis a seguito della raccomandazione di riclassificazione da parte dell’OMS.

Luca Trapanese dai quattordici anni si dedica al volontariato. Coordina progetti di sviluppo economico e sociale in India e in Africa. Ha fondato la onlus A Ruota Libera, punto di riferimento per le famiglie napoletane con persone disabili, ma anche comunità per ragazzi orfani e disabili, una scuola di recupero di antichi mestieri napoletani per giovani disagiati e una casa-famiglia per bambini con gravi patologie, unica in tutto il Sud Italia. Per Einaudi ha pubblicato, con Luca Mercadante, “Nata per te” (2018).

L’impronta patriarcale nella condanna ai leader del governo catalano

Tutti ricordiamo le lunghe fila ordinate di catalani, intere famiglie, più di 2 milioni di cittadine e cittadini che si sono presentati per il voto del referendum indipendentista nell’ottobre 2017. Un referendum voluto con tanta determinazione dal governo catalano di allora e direi dalla popolazione catalana, considerando la imponente partecipazione sia al voto che nel mettersi al servizio della comunità per renderlo possibile. Un referendum osteggiato dal governo di Madrid e dichiarato illegale dalla corte suprema spagnola. Ricordiamo anche l’imponente schieramento di forze di polizia che hanno tentato di impedire il voto anche ricorrendo all’uso della forza e della violenza, violenza alla quale i catalani non hanno pur restando in file ordinate. Insomma un esempio di disobbedienza civile straordinario [leggi].

La severissima condanna dei 12 rappresentanti del governo di allora, dopo due lunghi anni di reclusione preventiva per nove di loro (un accanimento giudiziario davvero inspiegabile), obbliga tutti noi che viviamo in paesi democratici a porci delle domande. Davvero non si spiega tale durezza da parte della giustizia! Ai giovani maschi di Pamplona che stuprarono ripetutamente in gruppo una giovane ragazza è stato riservato un trattamento molto meno severo, almeno nella prima condanna!
Per me è evidente la radice patriarcale di questa condanna. Sanchez dichiara che lo Stato di diritto ha vinto. Io credo invece che sia la volontà di pochi, una manciata di uomini, a a voler reprimere qualsiasi aspirazione all’autodeterminazione. Chiamare in causa lo Stato di Diritto, quando lo Stato siamo noi, significa avere in mente solo uno Stato metaforicamente assimilabile alla figura del Padre e non certo rappresentativo della comunità. Appare lampante l’associazione: un padre di famiglia che non riesce più a farsi ascoltare e invece di interrogarsi sui perché della perdita di tale autorità diventa dispotico e violento. La scusa della legge che regna sovrana sopra la testa dei cittadini e che impone a tutti una obbedienza remissiva non è più accettabile. La distanza tra questa decisione giudiziaria, l’arresto di Jane Fonda perché manifestava sulle scale del Campidoglio di Washingthon, l’accanimento mediatico contro Greta, e l’orribile assassinio di Hevrin Khalaf in Siria si assottiglia sempre di più.
Il reato per il quale sono stati condannati è sedizione. La definizione di sedizione è “sommossa violenta contro il potere costituito”. Ma questo è agli occhi di tutti falso… Abbiamo seguito le riprese trasmesse via facebook in diretta di quel giorno, riprese che arrivavano da diverse fonti e dagli stessi cittadini. La ordinata disobbedienza civile dei catalani di allora e del periodo di persecuzione politica che ne è seguito, ci ha tutti impressionati. Sembra che la condanna serva da monito a tutti i cittadini democratici. Il diritto all’autodeterminazione di un popolo viene cancellato, in Spagna, con una condanna che sa più di vendetta che di giustizia.
Oggi il sistema democratico mostra le sue grandi falle! Io sto con i catalani e il loro desiderio di poter essere padroni delle proprie scelte.

INTERNAZIONALE A FERRARA 2019
‘Economia, informazione e cittadini’, ruolo e responsabilità di media e istituzioni

Che ruolo svolge l’informazione nella diffusione delle informazioni economiche, questo il tema del seminario promosso dall’Ordine dei giornalisti che si è svolto sabato 5 ottobre nella sala del consiglio comunale di Ferrara. Un incontro rivolto principalmente ai giornalisti ma che ha visto una grande partecipazione di cittadini interessati al tema.

I relatori della giornata, introdotti da Alessandro Zangara responsabile dell’Ufficio Stampa del Comune di Ferrara, sono stati il professore e senatore Alberto Bagnai, Capo della Commissione Finanze, Sabrina Bonomi, docente di economia, Roberto Sommella (in diretta streaming) condirettore di Milano Finanza, Alessandro Somma, giornalista, docente di diritto della università di Ferrara e Claudio Bertoni del Gruppo Cittadini Economia di Ferrara che ha avuto il compito di raccontare l’esperienza di un gruppo di cittadini ferraresi impegnati a diffondere conoscenza sulle tematiche macroeconomiche.

Il primo ad iniziare è stato il prof. Bagnai che ha sottolineato quanto politica e giornalismo non stiano realizzando il loro compito sociale, ed è stato proprio questo che nel 2011 lo convinse ad aprire il suo blog http://goofynomics.blogspot.com diventato poi un punto di riferimento dell’informazione economica con milioni di visualizzazioni “se l’informazione economica fosse stata corretta non avrei avuto motivo di farlo”.

La lamentela maggiore è in relazione alla manipolazione dei dati “se, ad esempio, l’inflazione negli anni ’90 era ad una cifra, non si può dire fosse a due cifre” ma questo avviene continuamente anche in quella che è considerata la stampa migliore “ciò che invece un giornalista dovrebbe fare è riferire correttamente senza alterare la realtà.” Bisognerebbe attenersi al codice etico, che esiste ed è chiaro.

Un esempio di come la realtà venga alterata sui temi macroeconomici, continua Bagnai, è sempre l’inflazione. Anche economisti, oltre che giornalisti, hanno insistito fin dal 2011 sulla relazione “stampare moneta uguale a inflazione” ma nessuno guarda che con il quantitative easing sono stati stampati oltre 3.000 miliardi di euro dalla Banca Centrale Europea senza che questo ci abbia dato la sicurezza di essere usciti dalla deflazione. Cosa dice l’informazione in merito? Nulla.

L’economia, continua Bagnai, è uno scambio tra due persone, concetto che porta anche alla comprensione degli scambi internazionali e dell’egoismo di alcune nazioni, come la Germania. Laddove c’è un venditore ci deve essere necessariamente un acquirente, quindi chi pretende solo di vendere per accumulare come fa la Germania crea tensioni internazionali. Chi ha grandi surplus deve aumentare la capacità di spesa interna in maniera da permettere ai suoi cittadini di comprare di più e in tal modo riequilibrare la domanda interna ed estera.

L’economia è poi “politica”, ovvero decide a chi distribuire la ricchezza a seconda dei rapporti di forza del momento.

E che l’economia sia e debba essere politica viene sottolineato dall’intervento del prof. Somma, giurista e autore di un bellissimo libro che abbiamo già recensito qui https://www.ferraraitalia.it/sovranismi-strumento-del-popolo-contro-i-trattati-europei-liberisti-170072.html . I mercati hanno bisogno di regole per funzionare e le regole ci sono. Ma sono un fatto politico e rispettano quei rapporti di forza di cui si diceva prima. Già ai tempi della nascita del pensiero economico, con Adam Smith, c’erano regole nei mercati anche se erano di tipo morale. Oggi le regole sono fatte dagli Stati nonostante si abbia l’impressione che i mercati siano onnipotenti e senza pilota. E le regole oggi dicono che la stabilità dei prezzi è più importante della piena occupazione.

Ciò che si dovrebbe fare, quindi, è recuperare la buona politica nei mercati ed in questo proprio i giuristi potrebbero dare il loro contributo.

Un bell’intervento anche da parte di Roberto Sommella, Milano Finanza, che ha sottolineato che nell’era di internet bisogna affrontare il problema dell’informazione improvvisata. Internet ha aperto tante possibilità ma crea anche molti problemi “oggi aver fatto un esame, aver studiato sembra non conti più … la dittatura della mediocrità, c’è una mancanza diffusa di competenza certificata, uno smantellamento dei ruoli”.

Ha parlato poi dei tassi zero e delle nuove sfide che dovremmo affrontare con le banche che saranno sempre meno importanti “Steve Jobs disse: il credito è necessario, le banche no, ed è stato profetico … stiamo andando verso banche digitali, nuove forme di pagamento, le grandi firme vogliono farsi la propria moneta, Amazon ha chiesto una licenza bancaria in Estonia”.

Insomma, secondo Sommella, oggi entrare in una banca o fermarsi a comprare un giornale sono atti rivoluzionari.

L’intervento della prof. Bonomi si è soffermato sulla necessità di dare il giusto posto all’economia. Una scienza sociale che ha quindi bisogno di rapportarsi meglio con le persone e i cittadini i quali possono ancora influenzare le grandi decisioni con le loro piccole scelte.

Ha chiuso la giornata Claudio Bertoni del Gruppo Economia (www.gecofe.it ) delineandone il percorso degli ultimi otto anni. Incontri, conferenze, spettacoli di teatro civile e l’esperimento di una moneta complementare come metodo di studio pratico per comprendere il funzionamento della moneta ma anche proposte di legge inviate in Parlamento.

In definitiva, si è compreso che qualcosa all’informazione economica manca. Tante voci e spesso poco competenti, dati interpretati con troppa leggerezza, analisi troppo politiche e quindi di parte fanno sì che la richiesta di maggiore indipendenza e più obiettività sia stata unanime.

Tommaso La Rocca presenta “Con gli occhi del dopo”

Da: Organizzatori

Lunedì 21 ottobre ore 17.00 a Ferrara nella Biblioteca Comunale Ariostea – Sala Agnelli, sarà presentato il libro di Tommaso La Rocca “Con gli occhi del dopo” volume La Penna Prestata.

Programma:
Apertura musicale con Sergio Rossoni e Andrea Poltronieri;
Introduce e modera Fausto Natali;
Variazioni sul libro Daniele Lugli;
Lettura di brani dal libro Roberta Marrelli;
Proiezione del foto-film “Immagini di volti nella memoria”, montaggio di Nicola Alessandrini, colonna sonora di Sergio Rossoni;
Intervista all’autore di Luce Tommasi;
Interventi del pubblico;
Chiusura in musica Stefano Bottoni.

L’autore, nato nel 1943 e dopo tante peripezie raccontate anche libro è approdato all’Università di Ferrara nel 1975, dove ha lavorato fino al 2019 prima come Ricercatore poi anche come docente di Filosofia Morale. Attualmente vive tra Ferrara e Vienna. Oltre a libri di filosofia, ultimamente ha pubblicato due volumi di narrativa, entrambi per i tipi di Susl Edizione:
“Con gli occhi del dopo. IL figlio del pescatore sulle orme di Ulisse” (2013) e “La penna prestata” (2018 Ristampa settembre 2019). Figlio di padre pescatore e madre contadina, l’autore è nato in tempo di guerra nella Grotta dell’imperatore Tiberio Cesare, precedente dimora di Polifemo, il ciclope accecato da Ulisse, raccontato da Omero. La sua famiglia – trovandosi Sperlonga sul fronte mare della linea di guerra di Cassino – vi si era rifugiata per ripararsi dai bombardamenti degli amici-nemici Tedeschi e dei nemici-amici Alleati. Cacciati dopo alcuni mesi dalla Grotta si rifugiarono a Fondi,
il bimbo fu salvato da sua madre da sotto le macerie della casa centrata dai bombardieri americani sulla città. E’ sopravvissuto poi agli stenti del tempo grazie al latte di una capra rubata da suo padre ai Tedeschi nella piana di Fondi. Avviato al mestiere di fabbro-meccanico, ebbe poi la fortuna e la tenacia di continuare gli studi fino a laurearsi all’Università di Urbino e diventare Professore di Filosofia all’Università di Ferrara. Andato in pensione, aveva deciso di non scriverne più di libri. Poi all’improvviso si è ritrovato a comporre due volumi di narrativa su Sperlonga e dintorni, libri che lui precisa di non aver scritto da solo: “L’autore di questi scritti non sono solo io. Lo sono anche mia madre e molti altri del mio paese, ai quali ho prestato la penna per mettere nero su bianco i loro racconti. Abbiamo composto questi libri insieme: essi con la memoria, io anche con la penna. Mia madre, analfabeta, poteva solo raccontare. Non sapeva né leggere né scrivere, ma era orgogliosa di aver ‘fatto un figlio che aveva imparato a leggere e scrivere’. Gli altri, tra i quali molti che sapevano anche leggere e scrivere, non si sentivano in grado di farlo: “ tu – mi dissero – devi prestare la penna anche a noi, come hai fatto con tua madre. Noi parliamo e raccontiamo e tu scrivi”.
E’ un libro non di Storia, ma di storie vissute.

Proroga al 2020 per la raccolta della vongola “venus gallina”: la dichiarazione di Marcella Zappaterra

Da: Consigliera Regionale PD Emilia-Romagna

La notizia del giorno, che di sicuro solleverà gli animi di molti pescatori del nostro territorio, è la proroga al 2020 della raccolta della vongola di tipo “venus gallina” al 2020 grazie all’accordo raggiunto a livello comunitario. Accordo per il quale l’azione della Regione Emilia-Romagna con l’assessora Simona Caselli e degli eurodeputati che hanno lavorato insieme ai colleghi spagnoli per trovare un’intesa, è stata determinante.

La venus gallina è una tipologia di vongola che si sviluppa solo nella acque del medio e alto Adriatico e che non raggiunge i 22,5 millimetri di taglia stabiliti dall’UE per la loro raccolta. Renderne impossibile la commercializzazione diventerebbe una minaccia all’economia ittica italiana e in particolare a quella delle nostre aree costiere.

Di fronte a questo primo risultato, quindi, possiamo essere soddisfatti. Ma è importante lavorare ancora per raggiungerne altri al fine di garantire pieno sostegno al settore ittico. L’auspicio è che il regolamento che andrà in discussione il prossimo dicembre in sede di Consiglio Europeo non introduca meccanismi che limitino le giornate di pesca penalizzando eccessivamente imprese e lavoratori del settore.

Di questo e di altre problematiche per la pesca e l’agricoltura locale ed emiliano-romagnola parleremo la prossima settimana all’incontro con la Ministra Teresa Bellanova che si svolgerà a Ferrara.

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