Skip to main content

Giorno: 12 Novembre 2019

CIA Ferrara: il premio Bandiera Verde Agricoltura a due eccellenze ferraresi

Da: Ufficio Stampa CIA Ferrara

Il 12 novembre consegnato in Campidoglio il premio per l’innovazione alla Coop Giulio Bellini e il premio per ambiente e sostenibilità al Parco del Delta del Po Emilia-Romagna.

Sono stati consegnati a Roma, nella prestigiosa Protomoteca del Campidoglio, i riconoscimenti di Bandiera Verde Agricoltura 2019, il Premio promosso da Cia-Agricoltori Italiani, giunto alla XVII edizione. Tra i sedici “campioni” dell’agricoltura italiana, suddivisi per categorie, ci sono due eccellenze ferraresi, che si sono distinte per essere riuscite a valorizzare il patrimonio agricolo, enogastronomico e ambientale in maniera sostenibile: la Coop Giulio Bellini e il Parco del Delta del Po Emilia-Romagna.

Alla Coop Giulio Bellini è andato il premio Agri-Innovation per la sua filiera innovativa e sostenibile, dalla produzione integrata e biologica di cereali fino alla trasformazione in farine bio di grande qualità, tra cui quelle di Kamut e Farro, molto richieste da tutti i comparti dell’industria e dell’artigianato alimentare. Presenti alla consegna del premio Stefano Calderoni, presidente di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara e il presidente della Cooperativa Giuseppe Ciani.

“Si tratta del primo riconoscimento che riceviamo a livello nazionale – spiega Ciani – e siamo orgogliosi che sia proprio per l’innovazione di filiera. Noi produciamo cereali con attività di agricoltura biologica e integrata e li trasformiamo nei nostri stabilimenti a Filo di Argenta dove c’è una struttura biodedicata per la molitura di farine, che posso definire unica in Italia. Ma il nostro obiettivo è continuare sulla strada dell’innovazione, inserendo innanzitutto colture alternative ai frutteti – come zenzero e ortaggi – per continuare a garantire il lavoro ai 250 soci-lavoratori, che impieghiamo per circa 45.000 giornate all’anno. Inoltre stiamo mettendo a punto un impianto pilota per la produzione di farine senza glutine e prodotte dalla molitura di legumi e ristrutturando uno spazio per lo stoccaggio e la vendita delle farine. Posso certamente dire, dunque, che la nostra Cooperativa continua a guardare verso un futuro sostenibile, che valorizza il lavoro, l’ambiente e il territorio.

Il premio per l’Agri-Park è stato assegnato al Parco del Delta del Po Emilia-Romagna, un ulteriore riconoscimento dopo il prestigioso MAB (Man and the Biosphere) dell’Unesco nel 2015, che ha sancito l’impegno del Parco a promuovere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente e la tutela della biodiversità. L’assegnazione della Bandiera Verde punta a ribadire la sua vocazione agroalimentare, come spiega il presidente del Parco, Marco Fabbri: “Questo riconoscimento va innanzitutto alla nostra Regione, che ha lavorato per istituire il Parco e ha continuato a credere fortemente in un progetto di convivenza tra salvaguardia ambientale, valorizzazione turistica e attività agricola”.

“Il nostro – continua Fabbri – è un Parco dove uomo, agricoltura e natura hanno trovato un equilibrio, tanto che qui si producono alcune delle più importanti eccellenze agroalimentari del territorio. Speriamo che questo Premio sia di buon auspicio e una spinta alla creazione del Parco del Delta unificato, perché se ne parla ormai da tanto, fin troppo, tempo ancora senza risultati. Oggi erano presenti anche alcuni rappresentanti del Ministero dell’Ambiente che conoscono il progetto e magari possono dare un contributo concreto al processo di unificazione, aiutando a superare le resistenze che arrivano soprattutto dal Veneto”.

Ferrara in Jazz 2019 – 2020 presenta Horacio ‘El Negro’ Hernadez & Italuba

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Giovedì 14 novembre il latin jazz di Horacio “El Negro” Hernadenz & Italuba firma un nuovo appuntamento in collaborazione con Bologna Jazz Festival. La formazione, guidata da uno dei più talentuosi percussionisti al mondo, è completata da Amik Guerra alla tromba, Jorge Vera al pianoforte e Daniel Martinez Izquierdo al contrabbasso e basso elettrico.

Giovedì 14 novembre (inizio ore 21.30) Horacio ‘El Negro’ Hernandez è protagonista di un nuovo appuntamento firmato Ferrara In Jazz & Bologna Jazz Festival. Il batterista, tra i più talentuosi al mondo, si esibirà con Italuba, quartetto completato da Amik Guerra alla tromba, Jorge Vera al pianoforte e Daniel Martinez Izquierdo al contrabbasso e basso elettrico.
La formazione di origine cubana ha preso forma una decina di anni fa proprio in Italia, iniziando a proporre una miscela musicale di grande efficacia: un perfetto cocktail ritmico, armonico e melodico in bilico tra jazz e tradizione musicale latina.
Strumentista dalla tecnica sfavillante e dalla dirompente carica comunicativa, profondo conoscitore sia delle concezioni ritmiche afro-cubane sia di quelle più propriamente jazzistiche, Horacio ‘El Negro’ Hernandez ha collaborato con i principali protagonisti della scena musicale cubana degli anni Ottanta: Nicolas Reynoso, Paquito D’Rivera, Lucia Hurgo, Arturo Sandoval e German Velazco. Con l’album Live At The Blue Note, in trio con Michel Camilo e Charles Flores, si è aggiudicato un Grammy nel 2001, mentre prendendo parte agli album di Roy Hargrove (Havana, 1997), Carlos Santana (Supernatural, 1999), Alejandro Sanz (No Es Lo Mismo, 2003) ed Eddie Palmieri (Listen Here, 2005) ne ha collezionati ben altri quattro.
Con Volcan, progetto realizzato insieme a Gonzalo Rubalcaba e Armando Gola, si è esibito sui palchi di tutti i più importanti festival jazz del mondo, Teatro Abbado incluso.

Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.
Il Jazz Club Ferrara è affiliato Endas, l’ingresso è riservato ai soci.

Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

Costi e orari:
Intero € 25
Ridotto € 20

Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set ore 21.30
Secondo set ore 23.00

NB: non si accettano pagamenti POS

Bondeno: divieto di transito temporaneo in Borgo Paioli

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Nella sola giornata di mercoledì 13 novembre, provvedimento di interdizione della circolazione dalle ore 8 alle 13.

Attenzione alle indicazioni stradali, perché mercoledì 13 novembre (dalle ore 8 alle 13) la circolazione stradale del centro sarà modificata temporaneamente in via Borgo Paioli, in fondo a viale Repubblica. La richiesta di questa misura è stata avanzata dall’azienda che dovrà occuparsi dei lavori di ristrutturazione di un immobile ad uso civile che si trova nella zona e che comporterà, dunque, operazioni nel cantiere nella mattinata di mercoledì 13. «La Polizia municipale ha disposto la chiusura temporanea del tratto, nell’intersezione che via Borgo Paioli forma con viale Repubblica, per prevenire situazioni di potenziale pericolo per automobilisti e pedoni, e per consentire agli operai del cantiere di poter svolgere il loro lavoro in tutta sicurezza», precisa l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi. Nella zona interessata sarà interdetta la circolazione a tutti i veicoli, fino ad operazioni di “accantieramento” concluse, ad eccezione di quelli dell’azienda incaricata dei lavori e necessari alle operazioni tecniche. Qualsiasi ingombro sulla carreggiata ed il cantiere stesso saranno segnalati come prevede la legge, e gli operatori della ditta incaricata dei lavori hanno svolto in questi giorni una sorta di campagna informativa “porta a porta” per avvertire delle modifiche temporanee alla circolazione che interesseranno i residenti. Sarà comunque garantito l’accesso a veicoli di soccorso, in caso di emergenza. Eventuali infrazioni o trasgressioni rispetto ai divieti saranno sanzionati dalla Polizia municipale dell’Alto Ferrarese, secondo quanto prevede l’articolo 12 del vigente Codice della Strada.

Rancan (Lega) sbugiarda Bonaccini: “Il 95% degli interventi per la sanità piacentina finanziati con fondi statali”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

“Otto interventi, per uno stanziamento complessivo di 125milioni di euro, dei quali “solo” 6milioni e 250mila euro a carico della Regione Emilia-Romagna. In altre parole, quando si parla di Sanità e dunque di salute dei cittadini, sarebbe buona regola non raccontare bugie. Anche quando si è nel pieno della campagna elettorale”.

Il consigliere regionale della Lega, Matteo Rancan, puntualizza, numeri alla mano, quello che è il Programma straordinario di investimenti nella Sanità emiliano-romagnola, il quale programma “sbugiarda”, nei fatti, i proclami del governatore uscente della Regione, Stefano Bonaccini.

“Il Programma di interventi prevede lo stanziamento di finanziamenti per il nuovo ospedale di Piacenza, per la costruzione della Casa della salute di Lugagnano, per la Casa della salute di Bettola, la ristrutturazione di un edificio da destinare alla Casa della salute di Fiorenzuola d’Arda, per la ricostruzione di un edificio da destinare alla Casa della salute di Bobbio, per il completamento del blocco C-Ospedale Castel San Giovanni, per la ristrutturazione del piano terzo, blocco A, dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda e il miglioramento strutturale dell’ospedale di comunità di Bobbio: interventi significativi per la Sanità piacentina, che questa Giunta promette di realizzare, senza però precisare che dei 125milioni di euro necessari per completare le suddette opere, appena 6 milioni e 250mila euro, ovvero il 5% del costo complessivo, verranno stanziati dalla Regione. E, guarda caso, i restanti 118milioni 750mila euro, arriveranno da un fondo statale che – ancora guarda caso – venne rimpinguato quando al governo c’era la Lega” punge il consigliere leghista.

“I numero parlano chiaro: i cittadini non devono cadere nella trappola dei proclami di Bonaccini, per il quale “A Piacenza non abbiamo guardato al colore politico, l’ospedale si fa con i soldi della Regione”, quando, in realtà dalla sua Giunta arrivano solo le briciole. E poiché siamo in campagna elettorale, e non vorrei che i proclami si risolvessero in un nulla di fatto la sera del 26 gennaio prossimo, oggi ho chiesto in commissione Sanità di avere un cronoprogramma relativo alla realizzazione e al completamento degli interventi promessi” conclude Rancan.

Trent’anni fa la Bolognina: e tutto fu diverso

La Bolognina, mi colse di sorpresa, stavo regalando il mio anno allo Stato, notizie frammentarie, non c’erano telefonini e le informazioni non esplodevano così velocemente come nel nuovo millennio. Ero un ragazzo, avevo votato per il mio partito solo una volta, ero già tesserato al Pci, come prima lo fui della Fgci. Non ricordo bene quale fu il primo pensiero di mio padre, che fu la mia guida politica dai tempi delle elementari. Mi ricordo cosa disse, nei pochi mesi successivi, anche durante la malattia, forse la sua ultima analisi e il suo ultimo pensiero fu: “Non è importante il simbolo, oppure il nome, importante è che rimangano i nostri valori”.
Purtroppo, non ebbe il tempo per capire, per spiegarmi, la sua vita si interruppe il 23 gennaio 1991, quella del suo partito, come in un rapporto simbiotico si interruppe il 3 febbraio 1991 durante il XX° congresso, quando la maggior parte dei delegati approvò la svolta avvenuta alla Bolognina due anni prima.
Per lunghi anni, per troppo tempo le parole di mio padre mi risuonarono nella testa, forse lui aveva capito prima di me la necessità di questo disfacimento, forse ci sarebbe servito per essere più moderni, per accettare la novità della dissoluzione delle ideologie, forse politica significa mediazione, moderazione, importante è sapere chi siamo e chi rappresentiamo.
Si, forse.
Sinceramente, io credo che il 3 febbraio 1991, sia stato l’inizio della fine. Scissioni, contro scissioni, frammentazione, pulviscolo di idee, disperse nei rivoli di mille però. Nessun partito potrà mai prendere il posto del mio partito, la deriva mai finita ha portato l’ex più grande partito della sinistra Europea ad essere un ex partito di sinistra.
Poche idee, nessun ideale, perdita continua del contatto con la propria gente, fino ad arrivare a regalare la classe lavoratrice ai moderati, alle destre, ai sovranisti.
Quante volte papà, avrei voluto confrontarmi con te, in questi trent’anni passati troppo in fretta, sono sicuro che la tua delusione nei confronti di quello che fu il tuo partito ed il tuo mondo sarebbe stata ancora più cocente e indelebile, di quanto lo sia stata per me. In neanche una generazione, è sparita la voglia di lottare, i traguardi raggiunti col sangue degli operai sono stati erosi a poco a poco, la solidarietà non è più un valore, l’antifascismo non è più scontato, in fabbrica si odiano gli immigrati e non il capitale, in campagna sono riemersi i caporali che aveva sconfitto Di Vittorio.
Ma quale modernità?
Ma quale progresso?
Papà avresti visto un mondo ‘all’arrovescio’, dove i poveri combattono contro i più poveri e i ricchi diventano sempre più ricchi, dove evadere le tasse è un valore, dove il furbo fa carriera, diventa manager, diventa capo, governa.
Esistono politici che non hanno lavorato un ora in vita loro, che fanno diventare un manifesto politico l’odio nei confronti di chi si siede sulle panchine.
Un mondo senza né capo e né coda, papà.
Quando eri in ospedale, un’infermiera ti chiese che mestiere facevi, tu le rispondesti: “un mestierazz…”. Eri sindacalista per vocazione e ne sentivi il peso e la responsabilità, ora in questo mondo senza sinistra, in tanti denigrano e rinnegano il tuo lavoro, tanti operai pensano di difendersi da soli, tanti padroni ci sguazzano in questa melma e votano come i loro dipendenti.
Assurdo.
Senza speranza, un mondo senza lotta di classe, dove gli sfruttati calpestano i diritti degli ultimi arrivati, dove dalle fogne riemerge il guano che pareva sconfitto nell’aprile del ’45.
Lo so che le mie sono solo parole, parole al vento, io per primo non ho la tua forza, papà, tu eri un trascinatore, io scrivo e mi difendo, cerco ancora, tra la polvere del tempo, la tua bandiera. Vorrei pulirla e riconoscendone il colore rosso, la alzerei, gridando al mondo che non siamo morti, non siamo estinti, non siamo superati, siamo ancora lì, ed ora, più che allora ne siamo convinti, trent’anni fa non diventammo moderni, diventammo moderati. Da quella porta cominciò ad entrare il vento freddo della dissoluzione.
E’ da troppo tempo che aspettiamo, torniamo ad essere ciò che siamo.

PD: approvato il piano sanitario regionale da 320 milioni

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Calvano: “Strutture e tecnologie sanitarie più moderne in tutta la Regione”. A Ferrara in arrivo 17 milioni per riqualificare l’ex Sant’Anna e rinnovare le attrezzature biomediche.

Approvato in Regione Emilia-Romagna il programma straordinario da quasi 320 milioni di euro per l’edilizia sanitaria. Alla provincia di Ferrara sono destinati 17 milioni: 13 all’Ausl, per la riqualificazione della Casa della salute “Cittadella San Rocco” e 4 all’Azienda ospedaliera per l’adeguamento e il rinnovo delle apparecchiature tecnologiche per radioterapia, diagnostica per immagini e area assistenziale. Esprime soddisfazione il consigliere regionale Paolo Calvano a margine della Commissione Sanità.

“Continuare ad investire nella sicurezza e ammodernamento delle nostre strutture sanitarie rappresenta la chiave per garantire agli emiliano romagnoli un sistema sanitario all’avanguardia – commenta Calvano –. Non si tratta solo di rispondere alle esigenze dei pazienti ma anche di chi lavora all’interno di queste strutture, garantendo adeguamenti in materia di sicurezza e rinnovando le tecnologie biomediche ed informatiche. Un piano straordinario realizzato in accordo tra Regione e Ministero della Salute e che potrà partire già nel corso del 2020 a seguito della firma dell’apposito accordo di programma”.

La prevenzione, potente arma alla lotta contro i tumori

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Ridere fa bene alla salute, una serata dedicata ad Alfio Finetti per raccogliere fondi in favore della LILT.

Diffondere la prevenzione: ecco il grande progetto che LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) si propone, organizzando per sabato 23 novembre una serata di divertimento con un tributo musicale ad Alfio Finetti. Uno spettacolo che vedrà salire sul palco anche la figlia Rita Finetti e in cui verranno riproposte canzoni, aneddoti e filastrocche del cantautore ferrarese.
“ LILT” spiega il vicepresidente della sezione di Ferrara, Giampiero Gangini “rappresenta la più antica associazione di volontariato che dal 1922 opera con la specifica finalità di combattere il cancro attraverso la promozione della prevenzione oncologica. “Insieme al Dott. Paolo Saltari” continua Gangini “abbiamo deciso di proporre questo a spettacolo musicale a Bondeno per far passare il messaggio che la prevenzione è un insieme di buone abitudini tra cui sicuramente l’alimentazione e l’attività fisica ma anche il divertimento e la socializzazione; concedersi momenti di relax migliora infatti il benessere di ciascuno di noi”.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con Estense music academy: “Crediamo nell’aspetto sociale e curativo che può avere la musica, e da tanti anni collaboriamo con LILT, organizzando molti eventi di questo tipo e sono orgoglioso di fare parte della squadra LILT.” spiega Sergio Rossoni docente presso la scuola di musica. “Inoltre con questo spettacolo vogliamo ricordare il grande artista ferrarese e contribuire a diffondere la tradizione del dialetto anche nelle generazioni più giovani”.
Accolta con grande interesse dal sindaco Fabio Bergamini, l’iniziativa ha il patrocinio del Comune e grande disponibilità a collaborare arriva dall’assessore Francesca Piacentini: “Questo tipo di iniziative si inserisce perfettamente nelle nostre progettualità di collaborazione con le varie associazioni di volontariato e di promozione sociale. Come amministrazione abbiamo la volontà di creare nuove sinergie con associazioni come la LILT per diffondere la cultura alla prevenzione.”
La spettacolo andrà in scena sabato 23 novembre alle ore 20,30, alla sala 2000. Già da venerdì sarà possibile acquistare il tagliando valido per l’ingresso presso la Tabaccheria Gatti in via Turati 6 e presso il negozio Pezze e Bottoni in Piazza Garibaldi, il tagliando darà diritto inoltre all’estrazione di ricchi premi messi in palio da diversi esercenti e ditte di Bondeno. “Abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza qui a Bondeno da parte di molte persone che hanno voluto contribuire alla realizzazione della serata e voglio ringraziarle da parte della LILT.” dichiara Paola di Paolo, coordinatrice del settore femminile della LILT.
Per informazioni e per rimanere aggiornati sulle attività promosse da LILT a Ferrara contattare il numero 340-9780408 o visitare la pagina facebook “LILT FERRARA”.

Donne e lavoro, dalla Regione oltre 80.000 euro a quattro progetti ferraresi

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Zappaterra (Pd): “A Ferrara, Cento e Bondeno contributi per progetti che sostengono le donne lavoratrici”.

È stata pubblicata la graduatoria del bando della Regione Emilia-Romagna finalizzato alla promozione dell’accesso delle donne nel mondo produttivo.

“Pieno sostegno dunque all’occupazione femminile – sottolinea la consigliera regionale Pd Marcella Zappaterra – In Emilia-Romagna è al 63,7%, nettamente al di sopra della media italiana, ferma al 49,6% e di poco sopra a quella Ue che si assesta al 63,6%. Con il bando, che finanziava anche progetti di welfare aziendale per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e la condivisione degli impegni di cura, la Regione vuole consolidare questo dato, cercando di dare un appoggio alle lavoratrici emiliano-romagnole. Sono risultati ammissibili ai finanziamenti regionali quarantadue progetti, di cui quattro presentati da soggetti della provincia di Ferrara. Centro donna giustizia, Associazione Cedis e i Comuni di Cento e Bondeno ottengono così complessivamente 83.520 euro”.

“Quando si parla di donne e di lavoro, dobbiamo tutti tenere presente che si parla di disparità. Non è infatti ancora stata raggiunta quella parità retributiva, professionale, di bilanciamento dei tempi e delle mansioni di cura famigliare che penso che dovrebbero diventare la norma nel ventunesimo secolo. Solo una strategia ad opera di istituzioni pubbliche e soggetti privati può farci andare avanti in quella direzione” commenta Zappaterra.

15 novembre 2019 al via alla mostra “Lucrezia Duchessa di Ferrara”

Da: Organizzatori

Inaugurazione della mostra venerdì 15 novembre 2019, ore 18.00 presso Galleria Fabula Fin Art
Via Del Podestà 11 – 44121 Ferrara (FE). “Lucrezia Duchessa di Ferrara”- Impero Nigiani. A cura di Lucio Scardino. 15 novembre – 30 novembre 2019, dal martedì al sabato dalle ore 16 alle ore 19 e su appuntamento 347 7159748.

Facendo idealmente seguito a “L’inquieto Rinascimento di Lucrezia Borgia”, ampio convegno di studi che l’I.S.R. ha organizzato a fine ottobre presso Palazzo Bonacossi e in cui si è finalmente lumeggiata la figura della figlia di Papa Alessandro VI nei suoi anni ferraresi, è ora la volta di questa rassegna iconografica realizzata da Impero Nigiani. Come il convegno ottobrino, la mostra intende illustrare gli estremi anni (1502-1519), in cui Lucrezia Borgia visse a Ferrara quale moglie del duca Alfonso I d’Este. Il pittore Nigiani, classe 1937, fiorentino di residenza è da oltre un trentennio presente sulla ribalta artistica ferrarese, allestendo mostre, illustrando libri e lasciando proprie opere ad uffici e musei della provincia: ricordiamo perlomeno la Pinacoteca “Bacilieri” a Belriguardo, la collezione comunale di Portomaggiore, il Centro Civico di Pontelagoscuro. Ad una collezione pubblica è destinata anche questo ciclo “lucreziano”, composto da 15 olii su tela misuranti tutti cm 60×60: dopo la presentazione in anteprima presso “FabulaFineArt” , in coincidenza con il V Centenario della morte della Borgia a Ferrara, le opere giungeranno alla Casa dell’Ariosto posta a Stellata di Bondeno (sede del Civico Museo Archeologico), alla quale l’autore le ha generosamente destinate in dono, soprattutto per la loro valenza didattica. Componendo ancora una volta una sorta di “puzzle” (come ha fatto già per altri cicli, da “Medioevo” a “Don Chisciotte”), ovvero un caleidoscopio sapido che contamina l’Antico con il Moderno, sovrapponendo e accostando cioè notissime icone in modo alquanto originale, Nigiani conferma una sensibilità postmodern di grande presa comunicativa. Il suo universo citazionista unisce così frammenti robbiani e statuaria antica, ritratti di Pinturicchio e Tiziano, architetture ferraresi e lussureggianti vegetazioni, colombi e pavoni, telamoni e fontane, dipinti cinquecenteschi e quelli dell’ottocentesco Domenico Morelli: il maestro toscano “ritaglia” ciò che gli serve per raggiungere al meglio un’intima e efficacia. Lucrezia e i suoi parenti ferraresi (nonchè i cortigiani, come il grande Ludovico Ariosto o l’amato Pietro Bembo) rivivono così in modo espressivo e tutt’altro che piattamente accademico: e la Borgia ritrova una sua “dignità” anche sul piano della Figurazione di questo inquieto XXI secolo.

L’enigma del Maestro dei Mesi di Ferrara: conferenza di Giovanni Sassu

Da: Ufficio Stampa Museo della Cattedrale di Ferrara

Giovedì 14 novembre 2019, ore 17.30, Ferrara, Palazzo Bonacossi, via Cisterna del Follo 5. Nell’ambito del ciclo di conferenze “L’immagine del tempo: arte, natura e alimentazione nelle Formelle dei Mesi”.

Giovedì 14 novembre alle ore 17.30, presso Palazzo Bonacossi, ritorna Anatomia di un capolavoro. Storia, stile e iconografia nelle opere del Museo della Cattedrale. Promosso dall’importante istituzione museale e giunto alla quinta edizione, il tradizionale ciclo di conferenze annuale sarà dedicato alle sensazionali sculture del Ciclo dei Mesi.

Ancora una volta sarà protagonista una porzione della storia di Ferrara non molto conosciuta eppure di grande significato: l’età medievale che, specialmente nel XII e XIII secolo, vide la città al centro di un fervido scambio culturale. Tale vivacità ha generato capolavori come la facciata della Cattedrale e la distrutta Porta dei Pellegrini, posta sul fianco meridionale del Duomo. Proprio i frammenti di quest’ultima costituiscono l’oggetto del ciclo di Anatomia di un capolavoro del 2019: inserite a corredo del sottarco del portale e disposte su due fasce sovrapposte, le sculture della Porta dei Mesi furono realizzate intorno al 1225-30 ad opera di uno straordinario artista che da questa impresa prende il “nickname”: il Maestro dei Mesi di Ferrara. Il mistero attorno alla sua identità rappresenta uno dei quesiti più affascinanti della storia dell’arte medievale europea. Attivo a Ferrara, Forlì e Venezia nella prima metà del Duecento, l’anonimo artista, nato in seno alla tradizione romanica padana di Benedetto Antelami, elabora uno stile assolutamente personale molto affine al naturalismo gotico della scultura monumentale delle cattedrali dell’Île-de-France. Un linguaggio innovativo che lo ha reso uno più grandi scultori della sua generazione.

Racconterà il rebus intorno all’identità del Maestro dei Mesi Giovanni Sassu, storico dell’arte e conservatore del Museo ferrarese, che ricostruirà anche la conformazione originaria della Porta e i suoi precedenti in ambito italiano ed europeo.

Il ciclo di conferenze proseguirà il 21 novembre, stesso luogo e stessa ora, con un ospite d’eccezione: Renato Bruni, botanico di fama internazionale, che si intratterrà sulle connessioni profonde tra la botanica e le sculture del Museo della Cattedrale.

Come di consueto, al fine di incentivare il contatto diretto con l’opera, al termine di ogni incontro chi assisterà alle conferenze riceverà un tagliando che consentirà l’ingresso gratuito al Museo della Cattedrale.

Questa edizione di Anatomia di un capolavoro è organizzata dal Museo della Cattedrale in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte e Il Museo. Dentro e intorno (Dipartimento di Studi Umanistici – TekneHub – Università degli Studi di Ferrara).

Informazioni: www.comune.fe.it/museocattedrale | tel. 0532 244949 | diamanti@comune.fe.it

Piano di prevenzione corruzione e trasparenza della Provincia

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Entro il 15 dicembre proposte e suggerimenti per aggiornare il Piano di prevenzione della corruzione e della trasparenza della Provincia.

In occasione dell’aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza, da effettuarsi entro il 31 gennaio 2020, la Provincia di Ferrara avvia, come di consueto, un percorso partecipativo rivolto a tutti i soggetti interessati, al fine di migliorare la strategia di prevenzione della corruzione e promuovere un maggior livello di trasparenza dell’azione amministrativa.
Le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria, gli operatori del terzo settore, le associazioni dei consumatori e tutti i cittadini interessati, hanno tempo fino al 16 dicembre 2019 per inviare contributi, proposte, suggerimenti e osservazioni al seguente indirizzo di posta elettronica: trasparenza@provincia.fe.it .
Gli interessati possono prendere visione del Piano per gli anni 2019-2021 in corso di aggiornamento, al seguente indirizzo:
https://provincia-ferrara.e-pal.it/L190/?idSezione=31&id=&sort=&activePage=&search=

Pettazzoni e Fabbri (Lega): “Liquami nel canale Burana”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

“Le segnalazioni dei cittadini di Vigarano Pieve inascoltate”.

“E’ da anni che i cittadini di Vigarano Pieve, frazione del Comune di Vigarano Mainarda, chiedono di interrompere il versamento di liquami nel canale Burana – spiegano il consigliere regionale Lega, Marco Pettazzoni, e il consigliere comunale di Terre del Reno Sauro Fabbri, impegnato in tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente – eppure le segnalazioni fatte all’Agenzia Regionale ARPAE non sono state ascoltate. Tuttavia, è evidente lo stato di degrado a cui è sottoposto il canale, le cui acque oggi sono torbide e maleodoranti.”

“Data l’assenza di risposte da parte dall’ARPAE – spiegano il consigliere regionale Pettazzoni e il consigliere comunale Fabbri – chiediamo all’Assessore regionale per le politiche ambientali, Paola Gazzolo, e al sindaco di Vigarano Mainarda, Barbara Paron, se intendono effettuare analisi dell’acqua nel luogo indicato per conoscerne l’origine, e se il liquame sversato possa causare danni all’ecosistema.”

Conferenza di Servizi – Accordo di Programma – progetto Spiaggia e Mare Comacchio (FE)

Da: Ufficio Stampa Circolo Legambiente Delta del Po di Comacchio APS

Accordo di Programma in variante alla pianificazione territoriale ed urbanistica in attuazione dell’Accordo Territoriale “progetto speciale partnership pubblico-privato per la rigenerazione turistica e ambientale della costa”. Istanza di definizione dei contenuti del SIA (scoping) ai sensi dell’art. 14 della LR 4/2018 al progetto definitivo riguardante la riorganizzazione e la riqualificazione funzionale ed ambientale del campeggio/villaggio turistico Spiaggia e Mare in via dei Mille, 62, presentato da Holiday Park “Spiaggia e Mare” localizzato a Porto Garibaldi nel Comune di Comacchio Provincia (FE). Segnalazione e richiesta di chiarimenti.

Considerando che relativamente al progetto denominato “progetto definitivo riguardante la riorganizzazione e la riqualificazione funzionale ed ambientale del campeggio/villaggio turistico Spiaggia e Mare in via dei Mille n. 62, Porto Garibaldi, Comacchio (FE)”, è stata chiesta l’effettuazione di una fase di consultazione preliminare, ai sensi dell’art. 14 della LR 4/2018, volta all’accertamento dell’assenza di elementi o fattori preclusivi alla realizzazione del progetto, derivanti dalla pianificazione territoriale ed urbanistica ovvero da vincoli assoluti presenti nell’area interessata; alla puntuale definizione dei contenuti del SIA e alla puntuale definizione della documentazione e degli elaborati da presentare per l’attivazione del procedimento autorizzatorio unico di VIA”;
che il comune di Comacchio, quale ente competente, ha convocato una apposita conferenza di servizi al fine di esprimersi nel merito;
che il comma 7 dell’art.14 della citata LR 4/2018 prevede che l’accertamento dell’insussistenza di elementi preclusivi nonché la definizione degli elementi di cui al comma 1, lettere b) e c), determinati ai sensi dei commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6, vincolano l’autorità competente e le amministrazioni partecipanti alla conferenza di servizi.

Si vuol fare presente al Comune di Comacchio, con richiesta di condivisione a tutti gli enti, e ai rappresentanti degli stessi, partecipanti alla relativa conferenza di servizi, che il vincolo di responsabilità diretta nella pronuncia di detta conferenza, include a nostro avviso sicuramente una responsabilità in merito alla correttezza e legittimità di tutti i contenuti dei documenti, che deve tener conto di tutte le perplessità i dubbi, le osservazioni, che già il nostro Circolo del Delta del Po di Legambiente ha prodotto in questi anni, così come degli specifici dubbi e richiesta di chiarimenti ed esame che sono stati avanzati anche in sede di giustizia amministrativa attraverso vari ricorsi al TAR di Bologna da parte di Legambiente Nazionale. Si rimanda e richiede quindi un attento esame di tutto quanto già a suo tempo segnalato e richiesto in varie sedi e in vari modi.

In particolare poi, si ripropongono all’attenzione ed alla richiesta di chiarimento alcuni aspetti:
Come è stato possibile che un’area destinata a G3 – Verde Urbano Attrezzato sia stata sede di manufatti (case?, casette?): si veda immagine sottostante, indicate da freccia rossa;
Come è stato, o sarà, possibile realizzare manufatti (comprese piscine, etc..) , strutture o ampliamenti, in zone tutelate dall’art.16 del PTCP della Provincia di Ferrara, che al comma 2 così recita: La organizzazione funzionale del complesso (turistico) dovrà essere realizzata prevedendo, in ogni caso: (omissis) … il divieto della nuova realizzazione di manufatti che non abbiano il carattere di precarietà e/o che comportino l’impermeabilizzazione del terreno, se non nei casi tassativamente stabiliti dalle vigenti disposizioni di legge. Possono essere esclusi dalle misure suddette i soli manufatti per servizi igienici, sia collettivi che ad uso esclusivo, al fine di assicurare un’equilibrata distribuzione degli stessi nell’area, a beneficio degli ospiti;
Il divieto alla realizzazione di vani interrati o seminterrati, a qualsiasi uso adibiti, fatta eccezione per i piccoli vani per apparati tecnici quali pompe, autoclavi, filtri, cisterne di profondità non superiore ai 100 cm.; restano comunque salve più restrittive indicazioni in conseguenza dell’esistenza di ambiti sottoposti a vincolo idrogeologico;
Come è stato possibile accettare, da parte degli enti coinvolti, che nel comune di Comacchio alcuni contenuti che sarebbero propri delle Norme Tecniche di Attuazione – NTA del PRG, relative alla assegnazione delle destinazioni d’uso dei terreni, mentre invece siano stati trattati solamente all’interno del Regolamento Edilizio, comportando in questo modo che tali norme (e quindi la destinazione d’uso dei terreni), siano state cambiate in maniera anomala con un semplice voto del consiglio comunale, senza quindi la corretta e completa procedura di Variante Urbanistica che sarebbe dovuta (comprese le fasi di trasparenza, pubblicazione, valutazione impatti, etc) appunto per varianti degli Strumenti Urbantici di un comune? (ci riferiamo al fatto che terreni originariamente destinati ad ospitare solamente “campeggi”, siano stati poi di fatto trasformati in terreni che possono ospitare “villaggi turistici”);
Come è stato possibile approvare questo “unico” ed enorme Accordo di Programma di interventi di “Rilevante Interesse Pubblico”, senza la benchè minima garanzia economico-finanziaria sulla realizzazione e fattibilità di tutti i progetti? Se pezzi di questa unicità non sono certi, anche tutto l’accordo perde di completezza, logicità e senso. A maggior ragione poi se addirittura nessuno di questi interventi ha avuto garanzie di finanziamento;
Come è possibile che venga già richiesto di variare parte di una progettazione che “avrebbe” già dovuto essere “definitiva” e valutata, in quanto contenuto in un unico Accordo di Programma approvato? Ma già sappiamo che per almeno due grandi aree di intervento, quelle relative a UMPA2 e UMPA4, non esiste nessuna progettazione definitiva…. Come è stato possibile quindi approvare tale Accordo di Programma?

Tessa Gelisio e lo chef Andrea Mainardi rendono omaggio a Codigoro

Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

Andrà in onda su Italia 1, venerdì 22 novembre, alle ore 12.10 la puntata di “Cotto e mangiato”, girata il 13 settembre scorso tra il Centro didattico Oasi Garzaia, il centro di Documentazione della Bonifica del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, la pista ciclabile Codigoro-Pomposa e l’Abbazia di Pomposa. Con il professionale supporto di Milena Medici, esperta guida turistica, funzionaria del Comune di Codigoro, la conduttrice Tessa Gelisio, affiancata da un gruppo di bikers, si è avventurata alla scoperta dei luoghi più caratteristici del territorio, dalla Garzaia, sino allo scrigno di storia millenaria costituito dall’Abbazia di Pomposa. Proprio nel parco del complesso abbaziale lo chef Andrea Mainardi, dando fondo al proprio estro culinario, ha realizzato alcune ricette, servendosi di alcuni prodotti tipici di stagione, tra i quali le pere. L’itinerario ciclabile, guidato dalla celebre conduttrice televisiva, è stato allietato dai cenni storici relativi all’evoluzione del territorio e alla nascita del fiorente centro benedettino, punto di riferimento per la cristianità nell’Alto Medioevo.

Il servizio realizzato a Codigoro e all’Abbazia di Pomposa potrà essere seguito anche su:
Facebook : Facebook.com/cottoemangiato
Instagram : @cottoemangiatotv
Web: www.mediasetplay.mediaset.it
Le pedalate di Tessa alla scoperta dei luoghi più suggestivi del Bel Paese potranno essere seguite anche su viagginbici.com.

Tra una pedalata e l’altra spuntano sempre ospiti Vip…

Manuele Zambardi presenta “Ah… le donne! I miei appunti di viaggio nell’universo femminile”

Da: Organizzatori

Mercoledì 13 novembre 2019, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, presso la Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea (via Scienze 17, Ferrara), si terrà la presentazione del libro di Manuele Zambardi “Ah… le donne! I miei appunti di viaggio nell’universo femminile” (Faust Edizioni, collana umoristica ‘I Giocondi’).
Ne parleranno con l’autore: Vera Vartanian e Micaela Zambardi.
Letture a cura dell’attrice Ilaria Zeri.
Sarà presente l’editore Fausto Bassini.

Ogni donna è un’isola meravigliosa, tutta da scoprire. La curiosità dell’autore verso questa creatura è nata dall’ammirazione: non ha mai pensato fosse il cosiddetto ‘sesso debole’, anzi l’ha sempre considerata almeno tre gradini sopra l’uomo.
Vivere in una famiglia con tante donne lo ha portato a capire – o almeno a cercare di farlo – il loro modo di comportarsi e ragionare. Ha descritto, in questo libro, comportamenti e ragionamenti che osserviamo tutti i giorni, ma di cui non prendiamo atto: percorsi imperscrutabili, nelle loro labirintiche menti, e sentimenti variabili, nei loro morbidi cuori, camminano a braccetto.
Fanciulle (ed ex fanciulle) arrivano ad amare e odiare, in simultanea, anche la stessa persona. Dolcemente complicate, come dice una famosa canzone, riescono sempre a stupire i comuni maschi mortali. Adorano primeggiare tra loro, ma in caso di bisogno sono sempre pronte a darsi una mano. Ma, quando si tratta di figli, qualsiasi ‘priorità’ verrà subito messa da parte. E, se vi avvicinerete troppo al loro nucleo o se tradirete la loro fiducia, le vedrete scappare via come scoiattoli inseguiti dal fuoco…
Avventuratevi con Manuele Zambardi in questo conflittuale ed entusiasmante universo cinico-romantico, e scoprirete il motivo per cui non si può fare a meno di amarle per ciò che sono.

Manuele Zambardi è nato nel 1962 a Ferrara, dove vive da sempre. Ha scritto racconti fantasy, poesie, un thriller, una favola e ha pubblicato, nel 2018, il romanzo “Infinito. Un amore oltre i confini del tempo”. «Quello che vorrei riuscire a trasmettere nei miei scritti sono le emozioni» ha detto di sé «Mi piace descrivere luoghi e sensazioni disegnandoli nella mente del lettore, ma lasciando a lui l’opportunità di sceglierne i colori».

Iniziative alla Biblioteca Ariostea

Da: Organizzatori

Due conferenze autunnali saranno presentate alla Biblioteca Ariostea di Ferrara:
Famiglia e famiglie: prospettive a confronto, giovedì 21 novembre alle ore 17;
Credere e non credere: libertà e pluralismo nella scuola, venerdì 29 novembre alle ore 17. Entrambe si svolgeranno alla Sala Agnelli della Biblioteca Ariostea.

1989 | 2019 – Trent’anni Senza Muro presso il Cinema Boldini

Da: Ufficio Stampa Istituto Storia Contemporanea Ferrara

Mercoledì 13 novembre alla ore 21.00 presso il Cinema Boldini in occasione del trentennale della caduta del Muro di Berlino Arci Ferrara e l’Istituto di Storia Contemporanea presentano il film “Die Mauer, il Muro” di Jurgen Böttcher. Il film verrà introdotto dal critico Vito Contento anziché come precedentemente annunciato dal prof. Barvavelli, che per impegni sopraggiunti non potrà partecipare.

Un film sugli ultimi giorni del Muro di Berlino nel centro della città intorno a Potsdamer Platz e alla Porta di Brandeburgo, in cui lo smantellamento del muro pervade i sensi. Il film più rappresentativo sulla caduta del Muro di Berlino in cui le immagini sono mostrate sullo sfondo acustico di macchine edili, masse curiose e l’arrivo inarrestabile dei media. Die Mauer riflette l’anima di Berlino in quei giorni di cambiamento.

Copparo: serata in ricordo di Alfio Finetti

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Venerdì 15 novembre alle ore 21 al Teatro Comunale De Micheli di Copparo avrà luogo una serata dedicata al grande cantautore ferrarese Alfio Finetti, originario di Copparo.
L’idea nasce dal professor Armando Zanforlin, docente di matematica presso la locale Scuola Media e da quasi cinquant’anni appassionato musicista, che ha avuto l’onore di accompagnare dal vivo, in qualche occasione Alfio Finetti.
Armando Zanforlin ha realizzato uno spettacolo dove viene raccontato “L’Artista Alfio”, non solo come cantautore, ma come scrittore e poeta.

La serata di venerdì sarà ricca di ospiti che hanno avuto un ruolo importante nella vita artistica di Alfio Finetti, con interviste e proiezioni di documenti rari. Grande ospite d’eccezione la figlia Rita.
Alcune delle più note e simpatiche canzoni del vasto repertorio di Finetti saranno eseguite dal vivo dall’orchestra I Jukebox con Nino Bentivoglio alla fisarmonica, Andrea Ricci voce, Mara Bardella voce, Piergiorgio Vanzini alla tromba, Matteo Gruppioni al pianoforte e Armando Zanforlin alla chitarra, Mario Pagnanelli al basso, Marco Cirelli alla batteria e Marco Polesinanti al sax tenore.
Per uno spettacolo che parla e ricorda Alfio Finetti, non potevano mancare barzellette e sketch, rigorosamente in dialetto ferrarese.
Voce narrante Angela Felisati. Presenterà la serata Fausto Foglia. L’incasso sarà devoluto ad AIL.
Informazioni, biglietteria del teatro 0532864580.

Al via sabato 16 novembre con Marco Politi, la rassegna letteraria di Confcooperative Ferrara

Da: Ufficio Stampa Confcooperative Ferrara

Sono tre gli incontri previsti per la rassegna letteraria di Confcooperative Ferrara che ha come titolo “Conversazioni. Il tempo dell’ascolto” realizzata in collaborazione con la Libreria Libraccio di Ferrara.

Sabato 16 novembre, ore 17,30 presenta il libro “La solitudine di Francesco. Un papa profetico, una Chiesa in tempesta” Marco Politi. L’autore fa il punto sul pontificato di Francesco nella sua stagione più difficile. Intervistato da un preparato giornalista Andrea Mainardi di StarMag.it Politi è, a livello internazionale, uno dei maggiori esperti di questioni vaticane. Nel 2004 con una intervista al cardinale Ratzinger ha prefigurato la sua elezione al trono papale. Vaticanista de “la Repubblica” per quasi un ventennio, poi editorialista de “il Fatto Quotidiano”, collabora con Abc, Cnn, Nbc, Bbc, Rai, Zdf, France 2, e “The Tablet”.

Sabato 30 novembre, ore 17.30 presentazione del libro “La dimensione di luogo che ricompone impresa e società” presente uno dei due autori, Paolo Venturi direttore di AICCON, Centro Studi promosso dall’Università di Bologna, insieme a Organizzazioni del Terzo Settore e al movimento cooperativo. Collabora come esperto e ricercatore a progetti di sviluppo sui temi dell’economia sociale e del non profit. Il testo affronta il tema dell’impresa eil suo luogo. La chiave del successo imprenditoriale è infatti sempre più legata alla dimensione spaziale e la capacità di costruire e abitare nuovi contesti di relazioni sociali ridefinisce la catena del valore nell’ottica del valore condiviso. La diffusione e la crescita di iniziative di rigenerazione sociale di risorse materiali e immateriali ha superato la fase di sperimentazione, segnando l’avvento di un nuovo modello di economia e società. Venturi sarà converserà con il direttore de Il Resto di Carlino Ferrara, Cristiano Bendin.

Sabato 25 gennaio 2020, Ferruccio De Bortoli – è stato direttore del «Corriere della Sera» e del «Sole 24 Ore», amministratore delegato di rcs Libri e presidente di Flammarion. Dal 2015 è presidente della casa editrice Longanesi e dell’associazione Vidas. È oggi editorialista del «Corriere della Sera» e, in Svizzera, del «Corriere del Ticino» – presenta il libro “Ci salveremo. Appunti per una riscossa civica”. Ci salveremo? O l’Italia rischia di precipitare in una nuova crisi finanziaria, nel baratro della recessione? Rispondendo a queste domande, l’autore ci parlerà dei costi della deriva populista che stiamo vivendo e mette in luce le colpe e le ambiguità delle élite, della classe dirigente, dei media. Eppure il Paese è migliore dell’immagine che proietta il suo governo: ha un grande capitale sociale, un volontariato diffuso, tantissime eccellenze. Questo libro è anche un viaggio nelle virtù, spesso nascoste, dell’Italia, perché una riscossa è possibile, ma dipende da ognuno di noi.

Gli incontri si svolgeranno all’Oratorio San Crispino / Libreria Libraccio e saranno introdotti dal direttore di Confcooperative Ferrara, Ruggero Villani.

“Plastic Tax”, lo spettro per le aziende che producono imballaggi plastici sul territorio ferrarese

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Emanuele Cestari: “Il Governo venga sul territorio per rendersi conto della follia dei propri provvedimenti”.

Circa 228 aziende, 17mila dipendenti, da Piacenza alla Romagna. Tutti con il fiato sospeso, perché, nella discussione parlamentare sulla Legge di Bilancio, si è incardinata anche la famigerata “Plastic Tax”. «Una tassa assolutamente ideologica», la definisce il deputato leghista Emanuele Cestari che, nei giorni scorsi, ha visitato l’azienda Teamplast di Bondeno. «Una realtà imprenditoriale di eccellenza – sottolinea Cestari – che crea occupazione e produce imballaggi per il settore alimentare, industriale e biomedicale. La follia di una misura iniqua rischia di avere come effetto una zavorra insostenibile per questa ed altre realtà che lavorano la plastica e che vedranno a breve limitata la propria capacità di business. Il governo venga sui territori, per capire il danno che sta procurando alle imprese!». La preoccupazione è la stessa degli operatori del settore, come Cristiano e Simone Costanzelli, titolari di Teamplast: «Produciamo imballi flessibili in materiale plastico – dicono Cristiano e Simone Costanzelli – e per noi questo è un momento particolare. In quanto, il paventare una tassa di 1 euro al chilogrammo sulla plastica ci spaventa, ed ha frenato sicuramente gli investimenti per l’anno prossimo. Avevamo in corso una collaborazione con l’Università, allo scopo di individuare nuove soluzioni sulle materie plastiche riciclabili – rivela il titolare – sulle quali stiamo già lavorando». Cosa comporterà la “Plastic Tax” è presto detto. «Per le imprese come la nostra esiste già una “tassa sulla plastica”, che è la tariffa del Conai, che incide già per 369 euro a tonnellata sulla plastica prodotta. Pagare un ulteriore euro al chilo significherebbe un grosso problema». Considerando il fatto che oggi giorno il costo della materia prima si aggira tra gli 0,94 euro e gli 0,97 euro al Kg, tutto questo vorrebbe dire che la tassa da applicare sarebbe oltre il 100 % del valore della materia prima (cosa mai vista prima). Emanuele Cestari sta, per questi motivi, visitando le varie realtà produttive dei territori emiliani. «Aziende gravate da una serie di tasse che si profilano all’orizzonte – ricorda Cestari –. Per gli imballaggi di “fascia C”, che comprende le tipologie non selezionabili o riciclabili allo stato delle tecnologie attuali, la rimodulazione del contributo ambientale del Conai produrrà già un aumento confermato da 369 euro la tonnellata, a 546 euro a tonnellata dal prossimo primo gennaio. Ciò significa che da giugno 2020 le aziende italiane (e soltanto loro) dovranno pagare una tassa di euro 1,546 per ogni chilogrammo di prodotto: in “soldoni”, significa il 162 % rispetto al costo della materia prima. La Legge di Bilancio dice, inoltre, che verranno tassati i “manufatti plastici a singolo impiego (gli imballaggi; ndr) destinati a funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci e prodotti alimentari” e questo nuovo aggravio significherà, di fatto, dare un colpo finale ad un settore italiano della plastica che rappresenta invece un’eccellenza. Il governo afferma di voler combattere lo spargimento di plastica negli oceani – prosegue il deputato – che è probabilmente da imputare più ad altri Paesi emergenti, non a chi ricicla in modo differenziato. Crediamo di essere invece di fronte all’ennesima misura di carattere ideologico». Sull’obiettivo ultimo, Cestari non ha dubbi: «Fare cassa, senza curarsi troppo del destino di imprese e lavoratori. Ci opporremo in tutti i modi a questo scempio!».

Affidi, via libera del Consiglio alla commissione di indagine a Ferrara

Da: Ufficio Stampa Comune di Ferrara

L’Assessore Coletti: “Non cerchiamo colpevoli ma eventuali falle di un sistema”.

“Con il via libera del Consiglio Comunale nella nostra città prende vita una Commissione di indagine sulla gestione dei minori allontanati. Sia chiaro: non si tratta di una caccia ai colpevoli ma, come avevamo annunciato in passato, della volontà di approfondire spinti da un doveroso impegno di trasparenza nei confronti delle famiglie, utenti di un servizio delicatissimo, soprattutto dopo i dubbi sollevati sull’intero sistema dalle inchieste nazionali ancora in corso”.

Così l’assessore alle Politiche Sociali, Cristina Coletti, annuncia il voto favorevole del Consiglio Comunale di Ferrara per l’istituzione della Commissione consiliare di indagine, con lo scopo di “approfondire il tema dell’approccio e della gestione e del supporto attivati da parte dei servizi sociali del comune di Ferrara nei confronti delle famiglie con minori oggetto di segnalazione”.

La Commissione avrà facoltà di organizzare udienze conoscitive richiedendo l’intervento “degli assessori, dei dirigenti, degli amministratori di enti istituzioni e aziende, nonché concessionari di servizi comunali del settore” e potrà “invitare in udienza conoscitiva rappresentanti di enti e associazioni pubbliche e private interessati nell’ambito degli affitti residenziali della gestione e della collocazione in struttura su provvedimento del Tribunale dei Minorenni”, nonché “senza oneri per l’amministrazione comunale consulenti tecnici ed esperti esterni”.

Con riferimento agli esiti della Commissione regionale sugli affidi Coletti precisa che: “Senza mettere in dubbio il lavoro dei colleghi consiglieri non riteniamo si possa paragonare nemmeno il minimo errore in un campo così delicato ad un semplice ‘raffreddore’ soprattutto considerando che si tratta di decisioni, che impattano duramente sulla vita delle famiglie e dei bambini interessati”, spiega l’assessore.

“L’intento dell’indagine sarà innanzitutto costruttivo: vogliamo individuare i punti deboli di un sistema che sembra essersi dimostrato permeabile ad utilizzi impropri e proporre le modifiche necessarie a renderlo migliore, anche a livello legislativo – aggiunge l’assessore – in quanto siamo convinti che ogni istituzione che si rispetti deve garantire, in modo chiaro e trasparente e senza margine di errore, la massima adesione al principio cardine delle norme, tra cui l’articolo 403 del Codice civile, che definiscono le modalità di gestione dei minori e delle famiglie in difficoltà, mettendo al centro dell’intero sistema un principio imprescindibile: il bene del minore e il suo diritto a vivere con la famiglia di origine”.

Il Consiglio Comunale con votazione segreta ha nominato il presidente della commissione che sarà la consigliera del gruppo Lega – Salvini Premier, Catia Pignatti.