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Giorno: 20 Novembre 2019

Piazza Verdi: il Consiglio studenti approva la mozione dell’Unione degli Universitari di Ferrara

Da: Ufficio Stampa UDU Ferrara

Oggi il consiglio degli studenti dell’Università di Ferrara ha approvato all’unanimità la Mozione dell’Unione Degli Universitari su Piazza Verdi dove si chiedeva al CdS di esprimere contrarietà alle dichiarazioni del Comune e di Istituire un tavolo istituzionale “Comune-Studenti” permanente per evitare che problemi come questo si ripetano in futuro.
In questi giorni abbiamo raccolto oltre 500 firme da parte di studenti e cittadini Ferraresi che non sono per nulla d’accordo con questa scelta, tutte queste firme le consegneremo mercoledì 27 direttamente al Sindaco assieme a tutti gli studenti che vogliono partecipare, dove andremo a portare finalmente la nostra parola, dimenticata in tutto questo.
Ma per riuscire ad elaborare una soluzione comoda per tutti serve parlare con tutti, quindi lanciamo un’assemblea pubblica martedì 26 ore 16:30 al Mammuth in aula D4.
Ribadiamo l’assurdità che la giunta di destra stia litigando a danno di tutti e che Balboni stia facendo giochetti politici coinvolgendo soltanto la sua lista di destra Universitaria.
Comodo parlare con chi vi da ragione! Ora sentirete anche chi vi da torto!

Vi consigliamo di seguire le nostre pagine FB (Rua-UDU Ferrara) e IG (ruaudu) per rimanere sempre aggiornati.

Bargi (Lega): “Maltempo: dissesti in Regione, la Lega chiama a riferire Bonaccini nel Question Time”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

La briglia sul torrente Tiepido crollata a distanza di un anno, dune non completate che non hanno impedito l’erosione della costa, una falla nell’argine dell’Idice che ha prodotto due alluvioni in 48 ore, il black out di domenica scorsa che ha isolato 2mila persone lungo il confine appenninico reggiano-modenese, argini franati a Finale Emilia provocati da animali fossori che una delibera della Giunta Stefano Bonaccini protegge dalla cattura, a tal punto, da rendere inefficace qualsiasi intervento di manutenzione.

Dopo gli episodi degli ultimi giorni la Lega chiama il governatore dimissionario, Bonaccini, a riferire in aula. Alla prossima conferenza dei capigruppo sarà avanzata una richiesta di question time. “C’è l’ombra di pesanti carenze su prevenzione del rischio idrogeologico e sulle manutenzioni”, dice il capogruppo della Lega in Regione, Stefano Bargi. “Vogliamo andare fino in fondo perché – a oltre cinque anni dall’alluvione di Bomporto e Bastiglia – non è ammissibile che ciclicamente si ripresentino situazioni che mettono a rischio la sicurezza, le attività e gli investimenti dei cittadini.

Criticità idraulica nel ferrarese: disposta dal Prefetto di Ferrara l’attivazione dell’Esercito

Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

In relazione alla persistente situazione di criticità idraulica nel ferrarese, per la quale permane l’allerta rosso diramato dalla Regione Emilia Romagna, valido fino alle ore 00:00 del 20 novembre, il Prefetto di Ferrara Michele Campanaro ha chiesto il concorso dell’Esercito per l’impiego in attività di supporto nella sorveglianza e nel monitoraggio degli argini dei corsi d’acqua interessati dalla piena.
Dalla mattinata odierna, quindi, e sino alle ore 24.00 di domani 21 novembre, salvo ulteriori necessità, 27 militari del VI Reggimento Logistico di Supporto Generale, sono operativi h24 per la sorveglianza ed il monitoraggio lungo il Reno e sull’intera estensione del Cavo Napoleonico, ad integrazione della vigilanza idraulica già assicurata nei giorni scorsi dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
La situazione idraulica complessiva nel ferrarese continua ad essere costantemente seguita dal Centro Coordinamento Soccorsi – C.C.S. attivato in Prefettura, attraverso i competenti Centri Operativi Comunali – C.O.C. e la stessa Agenzia regionale.

Volontari e attività volontarie in Italia: presentazione dell’indagine ad Agire Sociale

Da: Ufficio Stampa Agire Sociale Ferrara

Oltre sei milioni e mezzo di persone in Italia fanno volontariato in modo organizzato o individuale. Ma le attività volontarie sono utili soltanto a chi ne fruisce o anche a chi le svolge? Il volontariato contribuisce effettivamente a renderci un paese migliore e persone migliori? Per rispondere a questi quesiti venerdì 29 novembre 2019, dalle 16.30 alle 19 presso la Casa del Volontariato, in via Ravenna 52 (ingresso da via Ferrariola), Agire Sociale organizza la presentazione dell’indagine “Volontari ed attività volontarie in Italia” con Riccardo Guidi, Ricercatore al Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, in occasione della Giornata Internazionale del Volontariato che ricorrerà il prossimo 5 dicembre.

La conferenza è rivolta ai referenti delle associazioni di volontariato e a tutta la cittadinanza interessata, previa iscrizione per motivi logistici entro il 25 novembre, contattando il 0532.205688 – segreteria@agiresociale.it

“Volontari e attività volontarie in Italia” prende in esame gli impatti sociali, psicologici, politici ed economici del volontariato organizzato e individuale, nonché i fattori sociali e istituzionali che facilitano l’attivazione. L’indagine, dal taglio interdisciplinare, vede coinvolti alcuni dei più autorevoli studiosi italiani e applica per la prima volta su larga scala lo standard internazionale dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) allo studio delle attività di volontariato nel nostro paese.

L’iniziativa fa parte del programma dell’Università del Volontariato sede di Ferrara.

Un’Agenzia per rivivere i ricordi: A.R.E.M Agenzia Recupero Eventi Mancanti a Ferrara Off

Da: Ufficio Stampa Associazione Culturale Ferrara Off

Torna a Ferrara Off sabato 23 novembre alle ore 21.00 uno degli spettacoli più amati della stagione passata: ‘A.R.E.M. Agenzia Recupero Eventi Mancanti’ con Elena Dragonetti, Francesca Farcomeni, Noemi Parroni, Elena Vanni, una produzione della Compagnia Elena Vanni, vincitrice del Bando Cariplo per la creatività giovanile 2011. Uno spettacolo di drammaturgia e regia in tempo reale, che mette in scena, ogni sera in modo diverso, i ricordi più preziosi degli spettatori, raccolti prima di entrare in sala.
A.R.E.M., infatti, è un’Agenzia di Recupero Eventi Mancanti che offre ai clienti la possibilità di rivivere i propri ricordi. A un’ora dall’inaugurazione quattro donne imprenditrici si allenano nel recupero dei ricordi, per essere pronte ad affrontare qualunque richiesta. Ma, saranno in grado di controllare gli effetti dell’esposizione prolungata alle emozioni altrui? Che cosa può succedere se un ricordo viene rivissuto da qualcun’altro? Un “gioco” basato sulla collaborazione del pubblico, chiamato a scrivere un proprio ricordo su un biglietto consegnato all’ingresso. Gli spettatori, senza essere coinvolti direttamente, diventano così protagonisti e co-drammaturghi. Si ride, ci si commuove, ci si sorprende davanti ad attimi di vita già vissuti, riletti e rivisti in un modo nuovo.
Domenica 24 novembre alle 17.30 invece, tornano in città i film di Mondovisioni – i documentari di Internazionale, riproiettati a Ferrara Off grazie alla rete di Agire Sociale, Gruppo giovani di Amnesty International Ferrara, Cgil, Cittadini del mondo, Emmaus, Ferrara Off, Ibo, Intercultura, Movimento Nonviolento, Parrocchia di Santa Francesca Romana, Pax Christi, Segnidipace.
Il primo dei cinque film è ‘XY Chelsea’ di Tim Travers Hawkins, in versione originale con sottotitoli. Il film narra dell’ex soldato e oggi donna trans Chelsea Manning che, dopo aver causato la più grande fuga di segreti militari nella storia degli USA, avrebbe dovuto passare il resto della vita in una prigione militare maschile. Ma nel 2017 il presidente Obama commutò la sentenza, con una mossa senza precedenti che, sull’onda del crescente nazionalismo e dell’intolleranza, divise il paese.
L’ingresso a tutte le attività culturali è riservato ai soci. Per lo spettacolo di sabato l’ingresso è di 12 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa), 10 euro soci, riduzioni per Universitari, Under 30 e Under 18. Per il cinema ingresso 5 euro soci, 10 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa), abbonamento a cinque film 15 euro soci, 20 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa).
Maggiori informazioni online o al numero 333 6282360.

Vasco NonStop Live 018+019: all’Uci Cinemas Ferrara e Apollo Cinepark

Da: Organizzatori

Il Music Film con la regia di Pepsy Romanoff al cinema in tutta Italia per 3 giorni: 25, 26, 27 novembre. Immagini suoni e parole di due trionfali estati rock NonStop 018/019.

Da come nasce una scaletta “perfetta” al fronte del palco, Vasco racconta i segreti delle sue scelte,
affida pensieri ed emozioni alla telecamera che lo riprende in vari momenti dall’intimità di una sala d’incisione, alle prove con la band, lo show mentre si compone… fino all’esplosione finale dello stadio.

Come promesso, dopo la pubblicazione di “Se ti potessi dire”, l’ultima nuova canzone che spopola in radio e streaming, arriva nei cinema di tutta Italia a fine novembre, il 25, 26 e 27, il music film “Vasco NonStop Live” che racchiude la storia dei primi due tour NonStop Live. 2018 e 2019.

Il primo capitolo della storia cominciata dopo il record mondiale di Modena Park. Da giugno 2018 con 9 concerti (Torino, Padova, Roma, Bari e Messina) a giugno di quest’anno, con l’“impresa” compiuta dei 6 concerti a San Siro e dei 2E20 a Cagliari. Complessivamente 17 concerti per oltre 900.000 spettatori che lo hanno confermato Re degli Stadi per due estati di seguito.

Il music film è ideato e diretto da Pepsy Romanoff che ha fedelmente registrato immagini, suoni, colori e parole dei momenti più significativi. “L’idea – dichiara il regista – è quella di portare sul grande schermo un concerto diverso dagli altri, un concerto rock ruvido anche nel trattamento dell’immagine. Il girato è stato così riversato in pellicola per dare il senso del tempo e della bellezza della resa cinematografica”.

Oltre due ore per vivere l’atmosfera unica e irripetibile che si respira a ogni suo concerto, ma anche per entrare dentro il processo creativo della scaletta. Tutto quello che avreste voluto sapere su come nascono le scalette “perfette” (da “Cosa succede in città” a “Qui si fa la storia”), che cosa c’è dietro la scelta di ogni canzone. Perché “la scaletta è come accordare gli strumenti, le canzoni devono essere tutte perfettamente accordate.”

La sua musica come non è mai stata raccontata con immagini inedite e, per la prima volta, la voce dei protagonisti. Vasco è l’attore principale del film, affida i suoi pensieri e le sue emozioni alla telecamera di Pepsy Romanoff e il regista lo ritrae nell’intimità dello studio di registrazione, con Vince Pàstano (il “capo orchestra”), alle prove con tutta la band. Fino all’esplosione finale del rocker sul palco. “La musica non potrà cambiare il mondo ma può cambiare l’umore di una giornata. E non è poco”.

Il ritratto di un Vasco privato e di quello pubblico, le canzoni e il delirio del pubblico. 23 telecamere puntate sul palco, oltre 100 ore di girato e 2 chilometri di pellicola per due ore di adrenalina pura. Tutto questo e molto altro è VASCO NON STOP LIVE 018+019!
Eccezionalmente nei cinema di tutta Italia solo per tre giorni, 25, 26 e 27 novembre distribuito da QMI Stardust. Info e prenotazioni su stardust.it, #VascoNonStopAlCinema

Note tecniche
Il film prende il via dalla Nave dell’Amore che ha trasformato la Sardegna in isola rock per due notti, dai concerti record di San Siro, da “Qui si fa la storia” per poi muoversi avanti e indietro nel tempo dal palco allo studio. Due ore e venti di film, risultato del montaggio di oltre 100 ore di girato, per lo storytelling di due anni di tour.
Per questo, Pepsy Romanoff, insieme alla sua casa di produzione Except, si è avvalso di un team di oltre 40 professionisti e 23 camere, tra cui 2 Arri Super 16mm. Il montaggio è il frutto di un lavoro di team composto dal giovane talentuoso Davide Olivastri per la parte di racconto narrativo e Dario Garegnani per la parte live.

Un giovanissimo talento ferrarese in Finale al Tour Music Fest – The European Music Contest

Da: Ufficio Stampa Tour Music Fest

Isabel Tangerini, in arte Isa, vola a Roma per la Finale Nazionale del Tour Music Fest 2019 – The European Music Contest, il più grande concorso europeo per Baby Singer emergenti.

Originale, eclettica ma soprattutto talentuosa: con la sua determinazione, sensibilità vocale e musicale, Isabel Tangerini, in arte Isa, una giovanissima cantante ferrarese, in un percorso lungo 6 mesi, è riuscita a convincere l’esigente giuria del Tour Music Fest – The European Music Contest e ad aggiudicarsi a pieno merito un posto nell’attesa Finale Nazionale del Festival, che si terrà nei giorni 22-23-24 Novembre 2019 presso il Crossroads – Live Club di Roma, in cui affronterà l’ultima sfida da sostenere per arrivare a calcare il palco della Finale Europea del prossimo 7 Dicembre all’Auditorium del Massimo di Roma.

Il traguardo raggiunto da Isa, 8 anni della provincia di Ferrara è davvero importante considerando gli oltre 20.000 tra artisti e band partecipanti provenienti da tutta Europa.

Durante le Finali Nazionali, alle quali Isa prenderà parte, andranno in scena le performance degli artisti finalisti di questa dodicesima edizione del TMF provenienti da tutte le regioni d’Italia per un vero e proprio Live Show.

Vista la mission del TMF, che mette in primo piano la crescita artistica di tutti i partecipanti, durante la giornata, sarà possibile assistere alle masterclass formative di Berklee – College Of Music, la famosa università americana leader nella formazione musicale nel mondo. Per l’occasione ci raggiungerà, direttamente da Boston, Janie Barnett, cantante americana professionista che ha collaborato, nella sua carriera, con artisti del calibro di Celine Dion, Bonnie Raitt e Linda Ronstadt. Janie Barnett ha ricevuto una nomination per i Grammy con il suo disco “You See This River” e ha partecipato al Saturday Night Live, famosissima trasmissione televisiva americana.

Isa, dopo l’ultima prova delle Finali Nazionali, potrebbe esibirsi al cospetto dei presidenti di giuria Mogol e Kara Dioguardi, dei rappresentanti Berklee – College Of Music e dei massimi esponenti della discografia italiana. La Finale Europea del Tour Music Fest, infatti, è un palco che ha visto sfilare decine di musicisti emergenti ormai diventati grandi artisti e professionisti del settore. Un sogno per tutti i giovani artisti emergenti italiani che per Isa è partito dalla prima esibizione a Bologna lo scorso ottobre e adesso avrà l’onere e l’onore di rappresentare la propria città per la categoria artistica Baby Singer del Tour Music Fest.

Isa ha convinto la giuria del Tour Music Fest con il suo approccio vocalmente maturo, dimostrando una capacità decisamente rara di saper giocare con la musica, la voce ed il suono, qualità sicuramente utili per rincorrere il sogno di vincere i fantastici premi in palio come un tour europeo, una borsa di studio presso Berklee – College of Music di Boston e un contratto di sponsorizzazione del valore di 10.000 euro da investire nella propria musica.

Il prossimo appuntamento per Isa con il Tour Music Fest sarà il 22-23-24 Novembre al Crossroads Live Club di Roma in via Braccianense 771 per mostrare il suo talento e le sue capacità su un palco di rilevanza nazionale.

Partner della manifestazione: Riunite, Berklee – College Of Music, Hard Rock Cafè Rome, CET di Mogol, Noise Symphony, Eko Music Group, Montarbo, Korg, Roli, mercatinomusicale.com, villaggiomusicale.com, Ableton, La Feltrinelli, Mad Records, Alesis, Modsart.

Nota stampa della Presidente della Provincia Barbara Paron

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

In questi giorni molti avranno visto, al calar della sera, la proiezione del nome di uno sponsor sulla torre dell’orologio del Castello Estense.
Altrettanti mi stanno telefonando e inviando messaggi, chiedendomi se la Provincia, notoriamente proprietaria del monumento simbolo di Ferrara, abbia perso il lume della ragione.
A questo punto serve una spiegazione.
Nel 2014 qualcuno pensò che cultura e promozione turistica non dovessero più essere funzioni fondamentali della Provincia.
Ne fu preso atto.
La conseguenza è stata che la Provincia di Ferrara, proprietaria del Castello Estense, ha dovuto ricorrere a una convenzione con la quale ne affida la gestione al Comune di Ferrara.
Succede ora che nell’approssimarsi del Natale sia stato approvato un progetto di illuminazione serale del Castello con vari colori.
Nessuno ha chiesto alla Provincia cosa pensasse della bontà di questo progetto. Come presidente mi è stato solamente chiesto di autorizzare l’uso dell’imbarcazione nel fossato per l’istallazione dell’impianto.
Vista la mia scarsa collaborazione istituzionale, ho immediatamente dato il nulla osta dell’amministrazione, limitandomi a chiedere alcune prescrizioni, si pensi un po’, tese alla salvaguardia del monumento.
Ora, da alcune sere, assistiamo sulla torre dell’orologio a una caduta di stile per la quale, fuor di eufemismo, verrebbe da utilizzare parole del tutto simili a quelle dette dal ragioniere Ugo Fantozzi vittima dell’ennesima proiezione del film “La corazzata Potëmkin”.
Mi chiedo cosa succederà da domani se chiunque domandasse, pagando naturalmente, di farsi pubblicità sui muri del Castello, trasformandolo in una nuova edizione di Carosello.
Mi piacerebbe sapere in proposito l’opinione del neopresidente di Ferrara Arte, Vittorio Sgarbi, che, senza voler fare paragoni impropri, la primavera scorsa ha tuonato contro lo scempio che si stava compiendo sui palazzi Diamanti e Massari.
Mi piacerebbe sapere cosa pensano anche associazioni come quella delle città Unesco, visto che il Castello Estense fa parte di cotanto patrimonio dell’umanità.
E gradirei conoscere pure il parere di autorità pubbliche, istituzionalmente preposte alla tutela del nostro patrimonio monumentale e architettonico.
E sarei infine curiosa di sapere cosa pensano intellettuali, esperti e critici d’arte ferraresi, rispetto a ciò che a me pare un lampo di genio, per l’autore del quale mi piace pensare sorte del tutto analoga, tanto per rimanere in paragone cinematografico, a quella toccata sempre al ragioniere Ugo Fantozzi, reo di avere fomentato la sommossa aziendale dopo l’ennesima proiezione del leggendario film di Eisenstein: crocefisso in sala mensa.
In attesa di cortesi riscontri, invio un cordiale saluto.

Barbara Paron

Giornata Nazionale degli Alberi: meno traffico e più alberi

Da: Ufficio Stampa La Città Che Vogliamo e Coalizione Civica Ferrara

Nella Giornata Nazionale degli Alberi, il gruppo civico La Città Che Vogliamo e la lista civica Coalizione Civica, propongono meno traffico e più alberi.
Il 21 novembre, la giornata nazionale degli alberi, può infatti rappresentare per Ferrara un’occasione molto importante: gli effetti del riscaldamento globale, causato da un eccessivo utilizzo dell’energia fossile, sono sempre più evidenti e disastrosi, anche a livello locale.
La maggior parte dei gas serra, in particolare dell’anidride carbonica, si produce nelle città come Ferrara, dove, con il traffico urbano, si creano pure molte delle sostanze che danno origine alle polveri sottili, fonte di gravi problemi per l’ambiente e la salute, in particolare delle persone più vulnerabili come anziani e bambini.
La nostra città, negli ultimi dieci anni, ha superato sei volte la soglia critica.
La recente decisione della Giunta Comunale che consente la mezz’ora di parcheggio gratuita nelle vie attorno al centro storico, produrrà un incremento della circolazione delle auto e quindi dell’inquinamento da polveri sottili.
Se l’intento è quello di facilitare l’accesso alle attività commerciali del centro la soluzione più logica dovrebbe essere l’aumento dei parcheggi scambiatori fuori le mura e di corse gratuite dei mezzi pubblici per arrivare in centro, o di altre soluzioni meno temporanee e propagandistiche, che vadano verso un miglioramento della qualità dell’aria, non il suo contrario.
In questo contesto anche gli alberi potrebbero rappresentare un fondamentale antidoto, in quanto oltre a sequestrare al proprio interno il carbonio, possono catturare polveri sottili e altri inquinanti.
Si potrebbe iniziare dai terreni pubblici ancora incolti sparsi nel territorio cittadino che possono essere imboschiti con queste piante a “duplice attitudine” e si potrebbe incentivare pure la piantumazione privata. A titolo di esempio, segnaliamo che i più efficienti sono: l’olmo comune, il frassino maggiore, il leccio, il gingko biloba, l’acero campestre, il biancospino, il bagolaro e il tiglio.
Entro l’autunno Coalizione Civica pianterà un albero a compensazione dell’emissione di Co2 prodotta della scorsa campagna elettorale. La piantumazione avverrà nella zona di Villa Fulvia, come individuato dall’Ufficio Verde Pubblico del Comune di Ferrara.
Purtroppo però gli alberi non possono risolvere scelte inopportune sulla mobilità urbana, perché se sono alleati fondamentali per l’ambiente e la salute che vogliamo garantire alle generazioni future, l’aria che respiriamo è quella che c’è qui, ora, e non può essere ulteriormente compromessa.

Incontro di ANDOS sull’importanza della comunicazione medico-paziente

Da: Ufficio Stampa ANDOS Onlus Comitato di Ferrara

Giovedì 21 novembre alle ore 21.15, presso l’aula magna della Scuola di Musica Moderna A.M.F. (via Darsena 57 a Ferrara) si terrà un importante incontro organizzato da A.N.D.O.S. Onlus, Associazione Nazionale Donne Operate al Seno.

Alessio Schirone, oncologo dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, interverrà sul tema: “PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) della mammella: l’importanza di una comunicazione efficace nel rapporto medico-paziente”.

Introdurrà Marcella Marchi, Presidente del Comitato di Ferrara di A.N.D.O.S. che, in riferimento all’appuntamento, ha specificato che “L’incontro non è riservato solamente alle donne operate al seno e ai loro parenti. Riteniamo che la serata sia di interesse per tutti coloro che sentono la necessità di capire meglio le diverse fasi dei percorsi diagnostici e la comunicazione tra medici e pazienti. Quasi sempre una maggiore consapevolezza dei controlli periodici e dei loro tempi – ha specificato la Presidente – aiuta i pazienti a condividere e ad approcciarsi meglio alle cure. Teniamo inoltre presente che, secondo gli ultimi dati, in Italia 15 milioni di persone si rivolgono a internet per provare a dare risposte ai propri sintomi, con tutti i rischi del caso”.

Per informazioni: andosferraracomitato@gmail.com

Iniziative nel comune di Tresignana per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Da: Organizzatori

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne il comune di Tresignana organizza due iniziative:
22 novembre alle 18,00 nella biblioteca di Tresigallo presentazione del libro di Pino Roveredo “Ci vorrebbe un sassofono” Bompiani, 2019. Introdurrà l’incontro L’Assessore alle Pari Opportunità Viviani Maria Letizia. Intervista a cura di Isabella Cirelli, letture di Silvia Dambrosio.

Roveredo ci racconta la storia di una donna, Claudia, che si trova inchiodata al capezzale dell’ex marito malato, immobilizzata dall’amore per una figlia che non comprende il suo dolore e da un residuo senso del dovere, anche se Enrico è stato un marito terribile. Fedele alla sua penna feroce e dolente, sempre attento alle narrazioni degli ultimi in cerca di riscatto, Pino Roveredo ci offre una storia impietosa sulla durezza dell’esistenza e sulla capacità di reinventarsi.

Al termine aperitivo offerto dalla Biblioteca

25 novembre alle 18,30 nella biblioteca di Formignana presentazione del libro di Nunzia Caricchio e Sara Ossi “L’ammazzafavole” Alcheringa, 2019. Introdurrà l’incontro L’Assessore alle Pari Opportunità Viviani Maria Letizia. Intervista a cura di Patrizia Lucchini, letture di Angela Felisatti.
Abusi, rabbia e indifferenza. Questa è la vita di Lucilla, ragazzina timida e introversa, la cui innocenza viene rubata già all’età di dodici anni da un cugino viziato e protetto dalla famiglia materna. Offuscata da una madre che preferisce tacere e ignorata da un padre troppo preso dal lavoro e poco incisivo.

Al termine aperitivo offerto dalla Biblioteca

Marchetti (Lega): “Caro Bonaccini: ecco 300 interrogazioni che smontano la favola della sanità emiliano-romagnola”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

“Prima di continuare a raccontare ai cittadini la “favola” della Sanità emiliano-romagnola, cenerentola del Paese, il governatore uscente, Stefano Bonaccini, risponda a queste 300 interrogazioni”. Così ilconsigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti,che questa mattina ha fatto protocollare 300 atti ispettivi, a sua firma, nei quali denuncia e chiede chiarimenti su disservizi sanitari denunciati al Carroccio, nell’ultimo periodo, dai cittadini.

Si tratta dei medesimi documenti portati all’attenzione del pubblico televisivo di Rai Tre ieri sera da Lucia Borgonzoni nella diretta che la vedeva impegnata nel primo confronto elettorale con il governatore uscente Stefano Bonaccini. E proprio quando tra i due sfidanti si è parlato di Sanità che Borgonzoni ha puntato il dito contro il sistema della sanità emiliano romagnola che così perfetto come il Pd vuol far credere, non è!

“Ci sono tante mancanze e disservizi che portano disagi ai cittadini – evidenzia Marchetti –. Bonaccini e il Pd vogliono far credere che tutto funzioni perfettamente ma, invece, gli aspetti negativi sono purtroppo tanti. Parliamo delle agende chiuse, delle liste di attesa con tempi improponibili o ancora di cittadini costretti a fare anche un’ora e più di auto per fare alcune visite specialistiche. Con Lucia ci siamo spesso confrontati su come risolvere questi disagi e crediamo che ci siano gli spazi per migliorare ancora di più il nostro servizio sanitario. Noi, come Lega – conclude il consigliere – siamo pronti a fare la nostra parte e ad impegnarci sempre di più per dare risposte concrete e soprattutto rapide a tutti i cittadini”.

Teatro Nuovo Ferrara presenta “La menzogna”

Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo Ferrara

Lunedì 25 novembre alle ore 21.00, seconda data di prosa dopo il sold out del debutto. Pochissimi biglietti disponibili, per la commedia di Floran Zeller. Con Serena Autieri, Paolo Calabresi, Totò Onnis, Eleonora Vanni. Regia Piero Maccarelli.

Lo spettacolo:
Vaudeville contemporaneo Zeller prova la sua abilità con infinite varianti sul tema del desiderio del tradimento della verità e della menzogna, Due coppie di amici, una cena convocata dopo molto tempo e un grande disagio che improvvisamente si presenta fra loro. Nulla di “Nuovo” ma grande abilità nella declinazione delle varianti, fra le parole si nascondono frustrazioni e risentimenti bugie e sensualità. È una ridicola resa dei conti che mostra la falsa morale che si nasconde dietro le convenzioni, Paolo e Alice Lorenza e Michele credono di vivere in un sistema di valori condivisi che si possono facilmente trasgredire. Ma la dimensione non è psicologica tutto è affidato alla parola, al teatro; si tratta di un abile gioco di maschere, un gioco divertente e crudele che rende confusi i confini fra la menzogna e la verità. Il reale e l’immaginario. L’adulterio sembra essere l’unico orizzonte della vita coniugale. Ma non è necessario distinguere così chiaramente la verità dalla menzogna. La commedia costringe gli attori ad abbandonare l’arco psicologico o narrativo dei personaggi, perché, di volta in volta ognuno di loro è chiamato a recitare o giocare un ruolo opposto a quello che ha vissuto nella scena precedente e devono farlo con molta leggerezza senza dare la sensazione che sta mentendo, è l’architettura della commedia che si fa carico della narrazione e l’attore deve sforzarsi di non essere più intelligente della situazione in cui si trova.

Vendita biglietti:
biglietteria Teatro Nuovo di Ferrara aperta da martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

Lega: “Bibbiano”, la relazione della commissione speciale? Un copione già scritto”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

Il gruppo del Carroccio in Regione non ha votato la relazione conclusiva elaborata dalla Commissione speciale d’inchiesta. Il capogruppo Bargi: “E’ la conclusione “scontata” di una farsa che non ha volutamente tenuto conto di come siano andati realmente i fatti in Val d’Enza, nella quale sono state negate le componenti sia ideologica che politico-partitica di uno scandalo che sul piano giuridico-penale deve ancora essere giudicato”.

“Non abbiamo approvato la relazione conclusiva della Commissione speciale su Bibbiano perché il votare un documento frutto di un copione già scritto e preconfezionato non solo era offensivo nei nostri confronti e di coloro che, in qualità di consiglieri regionali rappresentiamo ma anche, e soprattutto, nei confronti dell’intera comunità di Bibbiano e dei bambini e delle famiglie che, come denunciato dall’inchiesta Angeli&Demoni, risulterebbero essere le vittime di un “Sistema” che dovrà essere giudiciato dalla giurisdizione penale”.

Il capogruppo della Lega in Regione, Stefano Bargi, spiega così, a nome dell’intero gruppo, la posizione del Carroccio e l’astensione dal voto sulla relazione della Commissione.

“Con tutta la buona fede possbile, come è possibile accreditare e sottoscrivere un documento scritto da quel medesimo Pd che, in questa vicenda, ha ricoperto contestualmente sia il ruolo della parte in casa che del giudice (di se stesso)? Come Lega li avevamo avvertiti: “O la relazione conclusiva della Commissione speciale mettera’ nero su bianco una chiara presa di posizione politica in ordine alla vicenda Bibbiano o la Lega non la sosterra’ e ne presentera’ una propria”. E così è stato” sottolinea Bargi.

“E’ evidente – scrivono i consiglieri del Carroccio – che l’interpretazione dei dati relativi agli affidi in Emilia-Romagna secondo la quale in Emilia-Romagna non esiste un sistema che agisce scientemente per allontanare i minori alle famiglie e’ una lettura di parte, ovvero di quella parte politica rappresentata dal Pd che si e’ arrogata la presidenza della Commissione regionale d’inchiesta sui fatti di Bibbiano”.

“Ferme restando le risultanze che emergeranno delle indagini della magistratura che sta indagando sulla vicenda e sul business milionario che questa avrebbe generato, non possiamo negare come dietro alle storie di affidi illeciti ci sia un approccio culturale e ideologico che va assolutamente stigmatizzato. Ed è stato l’aver negato le componenti sia ideologica che politico-partitica di uno scandalo che sul piano giuridico-penale deve ancora essere giudicato che ci ha portato a voler prendere le distanze da una relazione conclusiva che sembra provenire da un copione già scritto e ben indirizzato” concludono i leghisti.

Con CLARA, pubbliche amministrazioni e ricerca alleate contro le catastrofi naturali

Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara

Venerdì 22 novembre un convegno per gli esperti e sabato 23 i Living Labs per tutti gli interessati.

Coinvolgere attivamente le Pubbliche Amministrazioni di centri storici di valore artistico e culturale e a forte vocazione turistica e fornire strumenti e approcci integrati per gestire le catastrofi naturali che negli ultimi anni hanno messo in ginocchio tanti centri anche in Italia. Mettendo in evidenza la debolezza delle politiche di prevenzione attualmente in vigore.

È lo scopo di CLARA (CLoud plAtform and smart Underground imaging for natural Risk Assessment), progetto cui prende parte Unife e che coinvolge il Comune di Ferrara, il Comune di Matera e la Provincia di Enna.

“L’obiettivo specifico di CLARA per la città di Ferrara è l’applicazione di metodi geologici e geofisici innovativi per la caratterizzazione geofisica del sottosuolo urbano e la valutazione di effetti di amplificazione sismica” – spiega il Professor Riccardo Caputo del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara. Il Prof. Caputo, che insieme al Professor Alberto Pellegrinelli del Dipartimento di Ingegneria di Unife, coordina le ricerche per Ferrara, ha organizzato due importanti incontri: uno con i cittadini e uno con gli esperti.

Nella mattinata di sabato 23 novembre, al Polo Scientifico e Tecnologico di Unife, (Via Saragat, 1), avranno luogo i Living Labs, attività dimostrative, scientificamente rigorose ma a carattere divulgativo, rivolte al grande pubblico, studenti e cittadini. Sono previsti esperimenti di sismica a riflessione, geoelettrica con l’utilizzo del georadar, modellazioni per comprendere l’interazione suolo-struttura e il monitoraggio mediante strumenti topografici ad alta precisione.

La partecipazione ai laboratori è libera ma è necessario pre-iscriversi inviando un messaggio di posta elettronica (alberto.pellegrinelli@unife.it).

Venerdì 22 novembre dalle 9 alle 17, sempre al Polo Scientifico Tecnologico, si svolgerà invece un convegno dedicato agli esperti che vedrà la partecipazione attiva degli Ordini Professionali dei Geologi, Ingegneri, Architetti e Geometri. Saranno presentati i principali risultati metodologici e/o di impatto per la città e il suo territorio, discutendo su studi sperimentali e campi prova su tomografia geoelettrica profonda, indagini sismiche nell’area urbana della città di Ferrara, l’interazione suolo-edificato, monitoraggio strutturale di un edificio, il monitoraggio topografico di un baluardo delle mura di Ferrara, l’implementazione della rete sismica locale e l’introduzione a sistemi informativi Cloud Open per gli Enti Territoriali nella gestione dell’allerta dell’emergenza.

Caso Paron: “Chi ha mancato di rispetto alle Istituzioni?”

Da: Francesco Rossi

Gentile Direttore,
recentemente il Presidente della Provincia, la dottoressa Barbare Paron, è stata fortemente criticata per aver abbandonato la cerimonia celebrativa del 4 novembre al momento in cui il rappresentante del Comune, l’Assessore Naomo Lodi, si accingeva a pronunciare il proprio discorso.
In particolare è stato da più parti rimproverato alla Paron il fatto che essa abbia mancato di rispetto alle Istituzioni (Stato, Forze Armate, Bandiera Italiana, Comune di Ferrara, Associazioni Combattentistiche) avendo essa voltato le spalle al Comune in concomitanza dell’intervento del suo Assessore.
Sembrerebbe, quello della Paron, un comportamento del tutto censurabile se non tenessimo distinte le Istituzioni dalle persone fisiche che, nell’occasione, le rappresentavano.
Da come è stato riportato nelle cronache, il Presidente Provinciale, ben lungi dal voler mancare di rispetto alle Istituzioni, è correttamente intervenuta alle celebrazioni per poi allontanarsi, scusandosi preventivamente con il Signor Prefetto, non perchè avesse qualche linea di febbre, ma perchè la persona che prendeva la parola in quel momento non era meritevole.
Ed allora io mi chiedo chi abbia mancato di rispetto alle Istituzioni: il Presidente della Provincia oppure il Sindaco di Ferrara che, negandosi alla cerimonia, si è fatto sostituire – tra i tanti assessori disponibili – proprio da quello che non più tardi di un anno prima con la nostra bandiera ci si è pulito i fondelli (metaforicamente parlando).
Tant’è vero che alle celebrazioni dell’eccidio del 15 novembre 1943, lo stesso Sindaco è intervenuto di persona accompagnato da altro assessore.
Lascio la risposta all’intelligenza di ciascuno di noi: personalmente penso che la Paron abbia dato concreta sostanza alla forma con un coraggio che, mi dispiace dirlo, non ho visto nella sua stessa area politica di riferimento (che poi è anche la mia).
Con ossequi.
Francesco Rossi.

INTERVENTI
Il rispetto delle Istituzioni

da: Francesco Rossi

Gentile Direttore,
recentemente il Presidente della Provincia, la dottoressa Barbare Paron, è stata fortemente criticata per aver abbandonato la cerimonia celebrativa del 4 novembre al momento in cui il rappresentante del Comune, l’Assessore Naomo Lodi, si accingeva a pronunciare il proprio discorso.
In particolare è stato da più parti rimproverato alla Paron il fatto che essa abbia mancato di rispetto alle Istituzioni (Stato, Forze Armate,Bandiera Italiana, Comune di Ferrara, Associazioni Combattentistiche) avendo essa voltato le spalle al Comune in concomitanza dell’intervento del suo Assessore.
Sembrerebbe, quello della Paron, un comportamento del tutto censurabile se non tenessimo distinte le Istituzioni dalle persone fisiche che, nell’occasione, le rappresentavano.
Da come è stato riportato nelle cronache, il Presidente Provinciale, ben lungi dal voler mancare di rispetto alle Istituzioni, è correttamente intervenuta alle celebrazioni per poi allontanarsi, scusandosi preventivamente con il Signor Prefetto, non perché avesse qualche linea di febbre, ma perché la persona che prendeva la parola in quel momento non era meritevole.
Ed allora io mi chiedo chi abbia mancato di rispetto alle Istituzioni: il Presidente della Provincia oppure il Sindaco di Ferrara che, negandosi alla cerimonia, si è fatto sostituire -tra i tanti assessori disponibili- proprio da quello che non più tardi di un anno prima con la nostra bandiera ci si è pulito i fondelli (metaforicamente parlando).
Tant’è vero che alle celebrazioni dell’eccidio del 15 novembre 1943, lo stesso Sindaco è intervenuto di persona accompagnato da altro assessore.
Lascio la risposta all’intelligenza di ciascuno di noi: personalmente penso che la Paron abbia dato concreta sostanza alla forma con un coraggio che, mi dispiace dirlo, non ho visto nella sua stessa area politica di riferimento (che poi è anche la mia).

“La musica per organo nei film”: concerto tenuto da Luigi Locatelli

Da: Ufficio Stampa Ferrara Film Commission

Venerdì 22 Novembre 2019, Basilica di San Giorgio, Ferrara, ore 21.00.

Ferrara Film Commission, in collaborazione con l’Associazione Culturale ProArt di Ferrara e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura di Ferrara, presenta il Concerto d’organo “La musica per organo nei film” tenuto dall’organista M° Luigi Locatelli, venerdì 22 Novembre alle ore 21.00 presso la Basilica di San Giorgio a Ferrara.
Il M° Locatelli, nato a Ferrara e diplomato in Organo e Composizione organistica al Conservatorio di Parma con il M° Stefano Innocenti, ha studiato clavicembalo presso il Conservatorio di Ferrara con Patrizia Marisaldi, ha svolto attività didattica e concertistica, sia come solista di organo e clavicembalo che in insiemi strumentali e vocali, e si è occupato della schedatura degli organi storici di Ferrara e provincia in occasione del IV centenario dalla nascita di Girolamo Frescobaldi. Oggi è organista titolare della Basilica di San Giorgio.
Il Maestro eseguirà con l’organo, sulle musiche di J.S. Bach e G.F. Händel, alcuni brani tratti dalle colonne sonore di celebri film: da ‘L’albero degli zoccoli’ a ‘La dolce vita’, da ‘Nel nome del padre’ a ‘L’avvocato del diavolo’.
L’organo della Basilica di San Giorgio è un Pinchi-Škrabl, costruito tra il 2009 e il 2012 dai ‘Fratelli Pinchi – Ars Organi Srl’ di Foligno (PG) in collaborazione con ‘Orglarstvo Anton Škrabl s.p.’ di Rogaška Slatina (Slovenia), con tre tastiere di 54 note e pedaliera di 30 note, ed è collocato in controfacciata, in cantoria, sopra la porta principale d’ingresso.
Questo meraviglioso organo si ispira all’opera di Arp Schnitger (1648-1719), considerato uno dei più grandi costruttori di organo di tutti i tempi. Fondamentale per la sua realizzazione è stato lo studio dell’Università di Göteborg (Svezia) sugli strumenti superstiti di Schnitger”.
Per agevolare la fruizione del concerto sarà installato – in collaborazione con l’Associazione Culturale ProArt – un grande schermo davanti all’altare che proietterà il M° Luigi Locatelli mentre suona.
Ingresso gratuito a offerta libera.

Bondeno: destinazione delle contravvenzioni stradali

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Il Comune destina la sua quota (il 50%) al miglioramento stradale e alla prevenzione, ma ci sono anche 6mila euro per incrementare le risorse per assistenza e previdenza del personale.

Con all’approssimarsi della presentazione dello schema di Bilancio, arrivano puntuali come il meteo anche le previsioni sulle contravvenzioni comminate agli automobilisti più indisciplinati. Per violazioni di vario tipo. Anche se non molti sanno che i soldi derivanti dalle “multe” non rimangono per intero nelle casse dei comuni, ed hanno destinazione ben precisa. «Più che sul discorso contravvenzioni, vorremmo insistere sul versante della prevenzione – dice l’assessore alla sicurezza urbana, Emanuele Cestari –. In questi anni gli incidenti stradali complessivi sul territorio hanno avuto un trend che indica una diminuzione, anche se ci sono stati alcuni episodi gravi durante il 2019, sull’Alto Ferrarese, che vanno attenzionati». Il Comune ha ipotizzato una previsione di circa 690mila euro per i prossimi tre anni, con una quota pari a 60mila euro per ogni anno che viene destinata all’ente proprietario della strada. Va considerata inoltre una quota riferita ad “automobilisti indisciplinati” che, per di più, sono anche ritardatari o restii a versare la sanzione. Ciò significa che si va ad ingrossare le fila dei cosiddetti crediti di “dubbia esigibilità”, per i quali i comuni si stanno dando da fare in questi anni, attraverso l’iscrizione a ruolo di tali somme e l’intermediazione di agenzie di recupero crediti. Ma dove finiscono le risorse che rimangono nelle casse dei comuni, dopo che sono state riversate altrove le quote previste per legge? «Innanzitutto – dice Emanuele Cestari – utilizziamo tali somme per ammodernare e rimettere continuamente a norma la segnaletica stradale, e per la sua manutenzione. Il resto finisce sulla prevenzione». In che modo? Secondo il comandante della Polizia municipale dell’Alto Ferrarese, Stefano Ansaloni, circa un quarto di quanto resta al Comune viene utilizzato per «il potenziamento delle attività di controllo e accertamento delle violazioni, in materia di circolazione stradale. Attraverso, per esempio, l’acquisto di automezzi e attrezzature funzionali al corpo di Polizia locale. Le risorse derivanti dalle contravvenzioni stradali hanno una destinazione obbligata per legge, ma noi stiamo cercando di fare qualcosa in più, rispetto agli obblighi, per quel che attiene le attività di prevenzione. Una quota non inferiore al 25% derivanti dalle sanzioni al Codice della strada – prosegue Ansaloni – viene destinata all’installazione di barriere ed a misure di protezione che occorrono per mettere in sicurezza gli utenti, a cominciare da quelli più deboli: bambini, anziani, diversamente abili, pedoni e ciclisti in genere, senza dimenticare le indispensabili attività di educazione stradale, che svolgiamo all’interno delle scuole e con simulazioni su strada». Tra le spese per la prevenzione messe in campo, per il prossimo triennio, ci sono investimenti per 10mila euro all’anno per l’acquisto della segnaletica verticale, 8-10mila euro per la manutenzione degli impianti semaforici, 30mila euro all’anno per la realizzazione della segnaletica orizzontale. Oltre, naturalmente, alle risorse derivanti dalle multe che verranno allocate per i carburanti delle auto di servizio, materiali necessari all’attività degli agenti, taratura dell’etilometro e manutenzione dei rilevatori di velocità. Oltreché per le esercitazioni pratiche al poligono degli agenti e il puntuale aggiornamento delle banche dati. Una novità di quest’anno è l’introduzione di una specifica quota integrativa, che descrive l’assessore Cestari: «L’amministrazione ha ritenuto utile destinare una quota, pari a 6mila euro – rivela Emanuele Cestari – e approvata nell’ultima riunione di Giunta, per l’assistenza e previdenza del personale di Polizia locale. Quali contributi datoriali al Fondo di previdenza complementare Perseo-Sirio. La cui funzione in chiave previdenziale sarà concordata con gli agenti di polizia locale e i sindacati. Questo vuole essere innanzitutto un messaggio, perché i nostri agenti svolgono un ruolo fondamentale, al di là di quello che i cittadini percepiscono sulla strada. Svolgendo compiti di vario tipo, contro la contraffazione nei mercati, contro gli abusi edilizi, occupandosi di varie questioni. In sostanza, contribuendo a rendere la nostra comunità più sicura».

Cinema Boldini: “Vertigo – la donna che visse due volte”

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Giovedì 21 novembre alle 21.00 arriva al Cinema Boldini – in versione originale sottotitolata in italiano – “Vertigo – La donna che visse due volte”, capolavoro di Alfred Hitchcock, nella nuova versione restaurata e distribuita nelle sale italiane dalla Cineteca di Bologna grazie al progetto Il Cinema Ritrovato. Il thriller del 1958, tratto dal romanzo dal romanzo “D’entre les morts”(1954) di Thomas Narcejac e Pierre Boileau, nel 2012 è stato nominato dalla rivista Sight and Sound come “miglior film di tutti i tempi” per conto del British Film Institute, togliendo il primato a ‘Quarto Potere’ di Orson Welles, detenuto sin dal 1962.

L’agente di polizia John “Scottie” Ferguson, interpretato da James Steward, abbandona la divisa in seguito ad un tragico incidente: durante un inseguimento sui tetti dei grattacieli di San Francisco cade e resta aggrappato ad un cornicione. Paralizzato dalla paura dell’altezza e da forti vertigini, assiste alla morte del suo collega, che, nel tentativo di salvarlo, scivola e precipita nel vuoto.
Un ex compagno di college gli chiede di sorvegliare la moglie Madeleine (Kim Novak), la quale, in seguito a ricorrenti stati di incoscienza, crede di essere la reincarnazione della bisnonna materna Carlotta Valdes, morta suicida a 26 anni, un secolo prima. Scottie è scettico, esitante, ma quando vede Madeleine rimane folgorato, accetta l’incarico e si innamora perdutamente. A questo punto un’altra tragedia sconvolge la fragile psiche del protagonista: nuovamente bloccato dalle vertigini, non riesce ad impedire all’amata di gettarsi da un campanile. Dopo una lunga cura psichiatrica, Ferguson incontra casualmente Judy, sosia perfetta di Madeleine, e cerca ad ogni costo di trasformarla nella donna che lo ossessiona. Così facendo, porta alla luce un intrigo diabolico la cui scoperta lo condurrà a un drammatico finale.

Come pochi altri film, Vertigo merita e pretende il grande schermo; girato in vistavision con un magnifico technicolor, è il film che ha insegnato a intere generazioni di registi come usare il colore in funzione simbolica e spettacolare. Quando il protagonista Scottie, dopo aver costretto Judy a vestirsi e truccarsi come la defunta, amatissima, Madeleine, la vede avanzare, incorniciata da un’onirica, espressionista luce verde che la rende letteralmente un fantasma, lo schermo esplode di luce. Un’esperienza imperdibile per qualunque appassionato, da godersi in sala come un rituale dal sapore antico.

Innumerevoli le invenzioni di regia, destinate a fare scuola: una su tutte, per dare al pubblico la sensazione di vertigine che prova James Stewart, Hitchcock girò delle inquadrature in soggettiva che combinavano uno zoom in avanti con una carrellata all’indietro.

Vertigo è un film unico nella filmografia di Hitchcock, è un film unico anche rispetto al cinema hollywoodiano. Anzi, è un film unico e basta. Punto.(Martin Scorsese)

Rivedo Vertigo come minimo ogni due mesi (François Truffaut)

Il capolavoro del maestro del brivido, considerato da molti critici la vetta più alta e la sintesi più completa di tutto il suo cinema, a differenza delle altre opere di Hitchcock, rappresenta la descrizione coinvolgente di una ossessione d’amore che diventa patologia psichiatrica. Come nel vortice di una vertigine, la storia d’amore alla base del film è circolare, ripetitiva, frammentata e irrazionale, distruttiva. Tutti, nel film, amano, desiderano, ricordano qualcuno che non c’è più, e forse non c’è mai stato, ovvero lo spettro costruito dell’altro, non l’altro “in sé”.

Come Scottie che non ama Madeleine in quanto individuo ma come un’immagine carnificata, un oggetto femminile a cui non intende rinunciare, siamo forse capaci di amare per sempre solo un fantasma costruito dalla nostra mente?

“Perché ci si insinua un sospetto: forse il solo amore eterno di cui siamo capaci è quello per chi non ci appartiene più. L’amore che non muore è l’amore per un fantasma” (Gianni Amelio)

Cesare Picco presenta “Sebastian”

Da: Organizzatori

Venerdì 22 novembre ore 18, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Libraccio di Ferrara. Dialoga con l’autore Fabio Mangolini.

«Mi chiamo Johann Sebastian Bach, ma puoi chiamarmi Sebastian.» L’aspetto impacciato e gli occhi impazienti, la giacca di una taglia più grande, le tasche piene di spartiti. «Facciamo due passi?» Georg Erdmann è interdetto: quel ragazzino è più giovane di lui, ma al liceo di Ohrdruf è già famosissimo grazie al suo orecchio prodigioso, capace di riconoscere le note in ogni cosa – dal fruscio delle foglie nel viale alla risata della figlia del pellaio. È l’estate del 1698, ed è così che tra i due studenti nasce un’amicizia fatta di sogni di gloria e concerti improvvisati all’organo, che presto li condurrà alla più grande avventura della loro vita: un viaggio fino a Lüneburg, trecento chilometri a piedi, quindici giorni nel cuore della Germania tra cime nebbiose, grandi foreste e suoni sconosciuti, tutti da scoprire. Lungo il cammino, Sebastian troverà il coraggio di seguire il proprio talento e trasformarsi nel celebre Bach, il primo compositore in grado di tradurre la melodia del mondo. A metà tra biografia e romanzo di formazione, Sebastian è l’esordio letterario di uno dei concertisti più eclettici e originali di oggi. Con amore e dedizione, Cesare Picco ci mostra un Bach inedito, colto nel momento di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, e ci racconta una storia in cui l’amicizia e la musica si mescolano con la magia delle prime volte.

Cesare Picco (Vercelli, 1969) è un compositore, pianista e improvvisatore conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Nel 2009 ha ideato “Blind Date – Concert in the Dark”, un concerto dove pianista e pubblico sono immersi nel buio assoluto. Ha scritto di musica su «Il Post» e ha pubblicato il saggio Musica nel buio (2014). Questo è il suo primo romanzo.

Concerto dei Depeche Mode proiettato all’Apollo Cinepark

Da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark

Due giornate all’insegna del rock nei Cinepark di Ferrara, Cento e Comacchio: giovedì 21 e venerdi 22 arriva sul grande schermo “Depeche mode – Spirits in the forest”, concerto live per celebrare tutta la forza della musica e delle esibizioni della band che sarà proiettato in oltre 2.400 cinema di 70 paesi.
All’Apollo sarà in programmazione alle 19.00, a Comacchio giovedì alle ore 22.30 e venerdì alle 20.30 e a Cento nei due giorni alle 20.00.
Diretto dal pluripremiato regista Anton Corbijn, “Depeche mode. Spirits in the forest” segue il Global Spirit Tour 2017/2018, che ha visto la band suonare davanti a più di 3 milioni di fan in 115 concerti in tutto il mondo. Immergendosi nelle storie di sei fan molto speciali dei Depeche Mode, il film intreccia esaltanti performance musicali del tour al famoso Waldbühne di Berlino (“Forest Stage”) ad intimi filmati girati nella città natale dei fan.
Il film mostra in che modo la popolarità e la rilevanza della band sono cresciute e fornisce uno sguardo unico sull’incredibile potere della musica di costruire comunità, consentire alle persone di superare le avversità e creare connessioni oltre i confini di lingua, genere, età e circostanza. “Sono profondamente orgoglioso di condividere questo film e la storia potente che racconta” spiega Dave Gahan dei Depeche Mode. “È incredibile vedere i modi molto reali in cui la musica ha influenzato la vita dei nostri fan”. Martin Gore aggiunge: “Nel mondo contemporaneo fatto di frenesia e divisioni, la musica può davvero essere una forza positiva e può unire le persone“.

Il boom degli indici di borsa e la distanza tra finanza e vita reale

La Borsa di Milano ha toccato nell’ultima settimana il massimo dell’anno a 23.829 punti che, sebbene sia meno della metà dei 50.109 punti toccati a marzo del 2000, delinea una corsa che vede un aumento percentuale dell’indice di circa il 28%. Meglio del 24% annuo di Wall Street e dell’ottimo 25% annuo raggiunto dalla Borsa di Francoforte.

Listini borsistici in aumento mentre però cala tutto il resto. Il Pil europeo, per esempio, ha visto un ridimensionamento notevole nelle previsioni di crescita per il 2020, passando dall’1,7% ad un più modesto 1%. Gli Usa caleranno invece, per lo stesso anno, dal 2% al 1,8%.
Il Fondo Monetario Internazionale stima una crescita del Pil italiano nel 2020 dello 0,5% nonché un rallentamento generalizzato del Pil mondiale, soprattutto per quanto riguardo il “gruppo dei 4” (Usa, Zona Euro, Cina e Giappone) e almeno fino al 2024.

Anche l’Ocse fa la sua parte e calcola il Pil mondiale in discesa dal previsto 3,2% al 2,9% nel 2019 e dal 3,4% al 3% nel 2020. Quello della Germania viene dimezzato nel 2020 dall’1,2% allo 0,6%.
A causa poi delle tensioni commerciali il Wto (Organizzazione mondiale del Commercio) prevede volumi dell’interscambio mondiale di merci in calo rispetto alle attese. Per il 2020 un più 2,7% contro il precedente 3%. Ovviamente a meno che le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si normalizzino, il che è difficile ma non impossibile.
In Italia, a fronte del 28% di aumento della Borsa di Milano, calano le prospettive occupazionali a causa del sempre più possibile spegnimento degli altiforni dell’ex Ilva e delle centinaia di crisi aziendali ancora da risolvere e non aumentano gli stipendi, che nonostante le dichiarazioni degli esponenti dell’attuale Governo, sono ancora fermi agli anni ’90 del secolo passato, come ci dice l’Ocse

Certo, sono i salari medi e quindi non sarà per tutti così, come mostrano i dati sulla disuguaglianza sociale. Per fortuna però in Europa ancora resiste un modello economico basato sulle politiche di intervento pubblico che si oppone agli attacchi dell’austerità e ci permette di avere situazioni meno estreme di quelle che bisognerebbe affrontare negli Stati Uniti o nei Paesi dell’Est Europa.
Resistono, a fatica, la sanità pubblica, le pensioni e la scuole per tutti, come sottolinea uno studio sulle disuguaglianze del maggio scorso del World inequality database (Wid), un network di un centinaio di ricercatori che fa capo a Thomas Piketty, autore del bestseller “Il capitale nel XXI secolo”.
I successi delle borse indicano uno scollamento totale tra la vita reale e l’andamento finanziario. Uno scollamento dalle conseguenze inesplorate e ad oggi misteriose. Non possiamo far altro che evidenziarne il lato statistico e grafico essendo oramai totalmente incapaci di operare analisi che possano arrivare oltre il cuore e il sentimento momentaneo delle persone. Cosa potrà realmente e finalmente spingere l’essere umano verso la logica interpretazione degli eventi e riconnettere la dicotomia che si è creata tra il bisogno umano e quello che invece prospettavano i banchieri della Jp Morgan negli anni ’80, ovvero il passaggio dalla cultura del bisogno a quella del desiderio, rappresentato oggi dagli indici di borsa? Personalmente lo ignoro.
Possiamo guardare in televisione il sogno a portata di mano per tutti ed identificarci nella realizzazione del desiderio che ne rappresenta, la crescita del nostro portafoglio del 28% in un anno. Più denaro anche per noi per soddisfare il nostro sogno nel cassetto, peccato però che quel grafico non rappresenti la nostra realtà. Siamo sul canale sbagliato.

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Il violoncellista, storia di una sinfonia

È un matematico ma lei lo vede come un artista, capace di accordarsi dentro di lei. Mi scrive un’amica, anticipandomi che mi deve parlare di un violoncellista, non le viene altro per citare quell’uomo che incontra di notte e che quando la chiama dopo un lungo viaggio, le chiede se si è scordata di lui. E scordare è un verbo che parla di cuore.
“Non è un amore a metà, mi sazia talmente che non oso chiedere di più, lui non sparisce mai, risponde sempre, il tempo lo trova, ma sa benissimo in che momento sono e non pretende ciò che non posso dare, che poi è quello che lui non può dare a me e che, per la verità, neanche voglio”.
Io le chiedo come sia possibile e come fa a non cadere nell’effetto opposto, nella bulimia di quando ci stai troppo bene con una persona e allora vorresti ancora, vorresti subito, vorresti oggi e domani insieme.
Mi viene in mente L’animale morente di Philip Roth quando lui, il professore, l’intellettuale famoso e non più giovane, vuole oltre ogni limite la giovane Consuela, che già frequenta con passione e attenta osservazione, e pensa “non riesci ad avere ciò che vuoi nemmeno quando riesci ad avere ciò che vuoi”.
Insisto nel volere capire come può bastarle questa tensione, come fa ad assaporare anche il contrario del loro stare insieme notturno e imprevisto, a cosa bisogna arrivare per starci dentro senza guardare fuori da un rapporto così.
Lei ride, ne ha sicuramente passate più di me: “Lui è quello che sa che uno strumento non si può battere troppo perché rovinerebbe la sinfonia, l’accordo con me”, spiega, “mi suona corpo e mente con sapienza, mi raggiunge ovunque sono per fare l’amore mettendo dedizione e generosità, ma la regola che ci governa è sceglierci liberamente”.
La mia amica sta partecipando a un banchetto e si sazia solo di ciò che la soddisfa, il resto via.

Vi è mai capitato un amore così? Un amore che basta a se stesso, non pretende e riempie lo stesso?

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com