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Giorno: 22 Novembre 2019

Coldiretti: due appuntamenti con COPROB per i soci per valutare le opportunità della coltivazione della bietola nel 2020

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Ferrara

COPROB e Coldiretti promuovono incontri con gli agricoltori per capire il futuro dello zucchero Made in Italy.

Ormai unico operatore nazionale nel mercato dello zucchero, COPROB, cooperativa bolognese specializzata nella trasformazione della barbabietola da zucchero, sta incontrando anche gli agricoltori ferraresi potenzialmente interessati alla coltivazione per la prossima annata.

Per conoscere meglio le opportunità offerte dalla coltura nel 2020 ed approfondire le tematiche tecnico-operative, di prezzo e di prospettiva, Coldiretti Ferrara ha organizzato due incontri ai quali sono invitati i soci interessati.

Il primo è in programma martedì 26 novembre alle 9.30 del mattino, a Bondeno, presso la Sala 2000 (in via Mattetti, 10); il secondo si terrà martedì 3 dicembre, alle 9.30 a Copparo, nella sala Don Orione (Piazza Don Orione).

Interverranno il direttore di Coldiretti Ferrara, Roberto Palù, il diretto agricolo di COPROB, Massimiliano Cenacchi, il presidente di COPROB-ITALIA ZUCCHERI, Claudio Gallerani.

Conclusioni di Floriano Tassinari, presidente provinciale di Coldiretti Ferrara.

Banchetto raccolta firme Lista Regionale di l’Altra Emilia-Romagna

Da: Ufficio Stampa Gruppo L’altra Emilia-Romagna

In occasione delle elezioni regionali si raccolgono anche a Ferrara le firme per la presentazione della lista regionale “L’altra Emilia-Romagna”; la stessa si conferma una lista di sinistra contro la lega di Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni, ma anche contrapposta al Partito Democratico con la Giunta Bonaccini e al suo campo di alleanze.
Il candidato presidente è Stefano Lugli di Finale Emilia dove è consigliere comunale e attuale segretario regionale di Rifondazione Comunista.
Vogliamo una regione giusta, pubblica e sicura, non è possibile ancora oggi, rischiare la vita sul lavoro e nell’ambiente in cui viviamo, obbligati a respirare aria inquinata con relative problematiche nella Salute.
Siamo contro l’autonomia differenziata voluta da Bonaccini, che non ha fatto altro che dare legittimità alle richieste leghiste che arrivano dalla Lombardia e dal Veneto, con il rischio di rompere l’unità nazionale, al limite dell’eversione.
Molto importante è il tema della sanità pubblica sempre più privatizzata, nonchè l’AMBIENTE violentato con le grandi opere, ad esempio la Cispadana.
Votare l’Altra Emilia-Romagna significa garantire una voce autonoma alla sinistra.
Fanno parte de “L’Altra Emilia-Romagna”, attivisti impegnati in liste civiche, esponenti di Rifondazione Comunista, del Partito Comunista e del Partito del Sud.
La collocazione di alternativa non nasce da un pregiudizio ideologico, bensì da un giudizio di merito negativo rispetto alle politiche ambientali, territoriali e sociali della giunta Bonaccini.
Esiste sempre un’alternativa e questa è rappresentata nelle politiche de l’Altra Emilia-Romagna, anche per questo vi invitiamo a seguire la pagina regionale su facebook de l’Altra Emilia-Romagna.
Ci trovate con i nostri banchetti per la raccolta firme a Ferrara (ma anche in provincia), nel fine settimana in via Garibaldi a fianco della libreria Feltrinelli:
-sabato 23 novembre il mattino dalle ore 9:30 alle ore 12:30 e il pomeriggio dalle ore 15:30 alle ore 19.
-domenica 24 novembre il mattino dalle ore 9:30 alle ore 12:30.
I banchetti saranno generalmente organizzati nel fine settimana e ubicati in via Garibaldi.

“BanCO di prova”: Hackathon per giovani innovatori

Da: Ufficio Stampa Consorzio “Wunderkammer”

Sabato 7 dicembre 2019 dalle 10 alle 22, dodici ore di progettazione no stop a Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57). Progetto a cura di Basso Profilo aps.

Una maratona di 12 ore per giovani innovatori si terrà sabato 7 dicembre, dalle 10 alle 22, negli ex magazzini fluviali della darsena di Ferrara. L’iniziativa, curata dall’associazione di promozione sociale Basso Profilo, sarà un vero e proprio “banCO di prova” durante il quale i partecipanti potranno progettare -con l’aiuto di tutor- idee di servizi innovativi per integrare l’offerta del Consorzio Wunderkammer nei settori dell’innovazione sociale, dell’economia circolare e delle industrie culturali e creative.

Che cos’è un hackathon? Un hackathon è una maratona – ristretta in un arco di tempo ben determinato – che vede l’intensa collaborazione su un progetto comune. Idea destinata a professionalità informatiche per la programmazione di software, a partire dal Duemila gli hackathon hanno assunto maggiore importanza, abbracciando settori eterogenei e coinvolgendo una vasta gamma di attori.

La challenge del 7 dicembre e suoi destinatari. L’hackathon è rivolto a team formali (gruppo già costituito e provvisto di una ragione sociale come un’associazione, una s.r.l, una cooperativa, ecc.) e informali (gruppo di persone privo di ragione sociale). Sarà possibile candidare un team o presentare una candidatura individuale, demandando la costituzione di un team all’organizzazione. Ciascun team dovrà essere composto da un minimo di tre partecipanti di cui almeno 2/3 di età inferiore o uguale ai 34 anni. Le candidature individuali saranno ritenute ammissibili solo per giovani fino 34 anni. L’obiettivo della maratona di progettazione è quello di trasformare gli ex magazzini fluviali di Ferrara in un community hub per il quartiere Giardino-Darsena.

Cos’è un community hub? Si tratta di uno spazio ibrido che fa inclusione sociale e alleva talenti, promuove e accompagna processi di rigenerazione urbana e prova a contrastare l’esclusione, generando lavoro.

“Questo interessante hackaton – evidenzia Micol Guerrini, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ferrara – stimolerà giovani e professionisti a portare nuovi progetti sulla riqualificazione di uno spazio del quartiere Giardino-Darsena. È importante per i ragazzi mettersi alla prova e ragionare sulle potenzialità del proprio territorio, anche tramite i temi dell’innovazione sociale, l’industria culturale e l’economia circolare. Temi chiave questi nello sviluppo di nuove progettualità, ma anche di nuove figure professionali. Entrambe, grazie anche ai focus dei finanziamenti europei e regionali, stanno prendendo sempre più piede sullo scenario europeo e nazionale”

Come nasce BanCO. “La parola banco -spiega il coordinatore del progetto e direttore dell’ aps Basso Profilo, Leonardo Delmonte- è ricca di significati. Può essere un insieme di pesci, un tavolo di lavoro, una panca. Il concetto di scambio e relazione, presente con diverse sfumature in tutti i significati del termine, è alla base del progetto banCO.”

Nato nell’aprile 2014 a Ferrara nell’ambito di LOWaste (LIFE+), il progetto banCO, grazie alla curatela dell’aps Basso Profilo e al sostegno di una rete di partner, ha attivato 5 postazioni di coworking presso gli spazi gestiti dal Consorzio Wunderkammer. Su queste scrivanie hanno avuto modo di lavorare e crescere professionalmente – superando l’isolamento lavorativo – giovani designer, architetti, artigiani, grafici, progettisti europei, illustratori, freelance attivi nel mondo della moda, dell’organizzazione di eventi o dell’editoria. Nel 2018 è iniziata una nuova fase del progetto, “banCO: coworking, comanufacturing, community”, che nell’arco di un triennio intende trasformare Wunderkammer in un community hub per il quartiere Giardino-Darsena.

I premi. Le squadre classificatesi ai primi tre posti potranno sviluppare la propria idea avvalendosi di 4 mesi (dal 10.01.20 al 10.05.20) di incubazione d’impresa e tutoring a cura di ART-ER, Centoform, ACTA. Il team che avrà ottenuto il punteggio maggiore vincerà anche un assegno di 1.500 euro e una postazione riservata da gennaio a maggio 2020 nello spazio coworking sulla darsena gestito dal Consorzio Wunderkammer.

Gli organizzatori. “banCO di prova” è un’iniziativa ideata e curata da Basso Profilo aps, in collaborazione con il Comune di Ferrara, AREA S3 di Ferrara coordinata dal Consorzio ART-ER Attrattività Ricerca Territorio, l’ente di formazione Centoform, l’associazione per la tutela dei freelance ACTA, Er.Go – Azienda regionale per il diritto agli studi superiori, Consorzio Wundekammer. L’iniziativa è parte del progetto “banCO: COworking, COmanufacturing, COmmunity”, finanziato dal Comune di Ferrara con i fondi della Regione Emilia-Romagna – L.R. 14/2008, ed è promossa nell’ambito della Convenzione della Regione Emilia-Romagna con il consorzio ART-ER per la realizzazione del “Progetto triennale di sviluppo per attività’ di supporto all’attuazione di interventi a favore delle alte competenze per la ricerca, il trasferimento tecnologico e l’imprenditorialità” – finanziato dal POR FSE 2014/2020, approvato con DGR 2031 del 18 novembre 2018.

A spiegare il progetto nel dettaglio:
Micol Guerrini, assessore alle Politiche giovanili del Comune di Ferrara;
Anna Lisa Ferroni, dell’ufficio Servizi Culturali, Politiche Giovanili, Progettazione Europea del Comune di Ferrara;
Manfredi Patitucci, presidente dell’aps Basso Profilo;
Leonardo Delmonte, direttore aps Basso Profilo e coordinatore progetto banCO;
Irene Bortolotti, referente ACTA per l’Emilia-Romagna.

Bando: http://www.consorziowunderkammer.org/p/26/banco.html

Angelo Pintus presenta “Destinati all’estinzione” presso il Teatro Nuovo Ferrara

Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo Ferrara

29/30 novembre ore 21.00, 1 dicembre ore 16.00.

Lo spettacolo: Angelo Pintus – Destinati all’estinzione (capitolo 2)
“Molti mi chiedono se lo spettacolo è lo stesso della scorsa stagione teatrale. Il titolo è lo stesso però capitolo 2 qualcosa vorrà dire… Ho pensato a quegli spettatori che sarebbero tornati a vedermi in teatro e allora, per evitare che rivedessero le stesse cose, l’ho cambiato… almeno per l’80%.

Per questo è “Destinati all’estinzione (capitolo 2)”. Acume, cinismo, visione disincantata e lucida sulle nostre esistenze, sulla società in cui siamo immersi, complici più o meno consapevoli di un imbarbarimento che sembra inarrestabile, sulla natura umana, locale e nazionale le cui caratteristiche emergono in modo più eclatante se messe a confronto con quelle di altri popoli.
In “Destinati all’estinzione” tutto si sviluppa a partire da una traccia densa, concentrata e stabile sulla quale, in una pirotecnica improvvisazione organizzata, Angelo Pintus costruisce uno spettacolo brillante e divertente: quasi due ore di battute e risate coinvolgenti e senza interruzione. Pur giocando sulla concretezza più immediata e affondando a piene mani nel vasto repertorio di espressioni tipicamente locali, il comico triestino, si muove comodamente su un livello di astrazione notevole, facendo arrivare messaggi chiari e precisi in modo divertente e diretto alternando con intelligenza, dosi omeopatiche ma illuminanti di matematica più o meno elementare, con inviti precisi a non farsi abbindolare dalle informazioni che ci bombardano. Tra una battuta e l’altra giunge chiara la sollecitazione a valutare, riflettere, nutrire a piene mani il cervello per sviluppare un senso critico mai cosı̀ necessario: non si può sempre distogliere lo sguardo e delegare l’impegno agli altri, perché “è il cittadino che cambia il paese”. Abilissimo giocoliere della voce, con un uso preciso dei tempi e dei ritmi comici, Angelo Pintus fa volteggiare con naturalezza le parole creando senza sforzo costruzioni linguistiche di rara vivacità di certo adattate di volta in volta ai codici verbali del pubblico presente di volta in volta nei diversi luoghi. Il canovaccio che sta alla base dello spettacolo appare poco a poco, tracciato su una grande lavagna posta al centro del palcoscenico dall’artista stesso, novello cantastorie, cronista sagace della “più grande involuzione umana della storia” dalla quale emerge tra l’altro l’attuale incapacità relazionale, esemplificata dall’insana convivenza tra il pervasivo odio verso gli esseri umani e la malata antropomorfizzazione degli animali domestici. Si è diventati sempre più sordi e presuntuosi, al punto di credere di sapere cosa sia bene per il pianeta e per ciò che lo abita più della natura stessa, o di poter leggere e decifrare a casaccio una realtà complessa com’è la vita. Ecco allora apparire, dal flusso ininterrotto di narrazioni esilaranti, l’immagine di quella devastante combinazione di arroganza e di miopia che poco a poco ha distrutto la capacità visionaria insita nelle tante figure immense del passato grazie alle quali la nostra povera Italia aveva dato il meglio di sé al mondo. Angelo Pintus dimostra una volta di più che il vero comico non è chi sa dire battute divertenti; è una persona capace di far arrivare ai contemporanei l’essenza dei problemi di un’epoca in modo subliminale, facendo saltare la resistenza del pubblico verso argomenti tenuti troppo spesso a distanza: scomodi e fastidiosi, ci interpellano e pretendono da ognuno di noi una risposta che non vogliamo dare. Se esposti in modo serio e posato, inducono al rifiuto.

Sold out per il 29/30 novembre, in esaurimento (pochissimi disponibili) per il giorno 1 dicembre.
Per info e vendite: biglietteria aperta dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 – biglietteria@teatronuovoferrara.com telefono 0532-1862055.
Oppure sul nostro sito: www.teatronuovoferrara.com

UDI: il 25 novembre non ci basta più

Da: Ufficio Stampa UDI Ferrara

La giornata internazionale dedicata al contrasto della violenza sulle donne in tutte le sue forme da quella fisica, psicologica, economica, al femminicidio, è una data simbolica importante dichiarata dall’ONU. I femminicidi e le violenze sono tutti i giorni e tutte le ore, anche nel nostro territorio, profondamente toccato in questi mesi.

Per contrastarli non bastano solo le celebrazioni; serve un presidio costante delle Istituzioni e delle cittadine e cittadini.Il contrasto alla violenza e alle discriminazioni contro le donne sono indispensabili per completare il processo democratico di ogni paese civile.

L’Italia con la legge 77 del 2013 ha ratificato la Convenzione di Istanbul decretata dal Consiglio d’Europa, fondata sulle tre P: Prevenzione – Presa in carico – Punizione.

Non servono altre leggi: ci sono già e basta applicarle con coerenza, continuità e adeguati finanziamenti. Senza tutto ciò le donne continueranno a soffrire e morire per mano di uomini violenti “in preda a tempeste emotive o raptus”.

Il fenomeno della violenza sulle donne affonda le sue radici sociali e culturali nel modello patriarcale e sessista che la legittima e normalizza. Dall’avvenuto atto criminoso, alla denuncia, al processo, alle parole dei media, molto deve cambiare affinché la donna sia riconosciuta come soggetto alla pari e rispettata nelle sue scelte di vita.

Questo è ciò che pensiamo in tante e tanti testimoniando il loro no alla violenza, senza se e senza ma! Lo faranno lunedì 25 novembre alle ore 17.00 in Piazza Verdi con performance, letture canti e testimonianze.

Al Sit-in hanno aderito: Arcilesbica-UDI-CDG-CGIL-CISL-UIL-Cittadini del Mondo-LegaCoop-Coro Mondine di Porporana-Conferenza Donne PD-ARCI-UISP-Rete Pace-CDD-Leggere Donna-Arcigay.

Hera: venerdì 29 novembre possibili disservizi causa sciopero

Da: Ufficio Stampa Gruppo HERA

Hera informa che venerdì 29 novembre potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di tutti i servizi, anche presso gli sportelli commerciali, in seguito a uno sciopero generale nazionale, proclamato da un’organizzazione sindacale non confederale e articolato su tutta la giornata.

Hera ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

Brave Dreams e Sclerosi Multipla: identificato un sottogruppo di pazienti che beneficiano del ripristino del flusso sanguigno

Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara

Dallo studio del professor Paolo Zamboni chiare evidenze che a un anno dall’angioplastica, i pazienti idonei all’intervento hanno una probabilità elevatissima di non sviluppare nuove lesioni cerebrali.

La sclerosi multipla è una malattia che colpisce circa 2,5-3 milioni di persone nel mondo, 600.000 in Europa e circa 122.000 in Italia, in particolare donne.

Da anni a Ferrara il professor Paolo Zamboni, ordinario di Chirurgia vascolare e Direttore del Centro di Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara, studia l’apporto di interventi di tipo chirurgico-vascolare contro questa malattia invalidante.

Tramite lo studio no profit Brave Dreams (Sogni Coraggiosi), finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e promosso dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, Zamboni sta studiando gli effetti del ripristino del flusso venoso giugulare e quindi della riattivazione di un corretto afflusso di sangue al cervello.

Concentrandosi sugli interventi di angioplastica sulle vene cerebrali extracraniche, Brave Dreams indaga se questi possano portare benefici ai malati.

I più recenti risultati dello studio sono stati presentati oggi, venerdì 22 novembre a New York. Riferendosi al report pubblicato sul Journal of Endovascular Therapy, Zamboni ha presentato una nuova fase del progetto che ha coinvolto un campione più ampio rispetto alle prime fasi della ricerca. E il risultato lascia molto ben sperare: integrando nel campione anche i pazienti con forma di sclerosi multipla secondariamente progressiva, e non soltanto quelli con la forma recidivante-remittente, i risultati sono positivi.

I pazienti con tipi di vena idonea all’angioplastica con pallone hanno un’elevatissima probabilità di non sviluppare nuove lesioni o di espandere vecchie lesioni nel cervello a un anno dall’intervento. In particolare, il 79% dei pazienti con vene idonee all’intervento del pallone dilatatore non ha sviluppato nuove lesioni cerebrali. Viceversa, i pazienti con vene non idonee all’intervento del pallone, oppure quelli sottoposti ad un finto intervento, sviluppavano molto più facilmente lesioni cerebrali viste dalla risonanza magnetica.

Il primo report di questo studio, pubblicato nel gennaio 2018 su JAMA Neurology, dimostrava che l’intervento di angioplastica sulla giugulare e sulla vena azigos, un grosso vaso che si trova nella cavità toracica e addominale, era sicuro ma non aveva effetti significativi sulla disabilità e sulle placche visibili nella risonanza magnetica del cervello. L’articolo però concludeva ipotizzando che potesse essere presente un sottogruppo di pazienti che potesse rispondere al trattamento.

Nella seconda fase dello studio, rigorosissima e in doppio cieco, sono stati usati criteri validati di analisi delle flebografie per suddividere i pazienti in categorie “idonei” e “non idonei” all’intervento di angioplastica. Sono stati considerati idonei i tipi di vena su cui il pallone utilizzato nell’angiplastica per allargare le vene è in grado di ripristinare il flusso, mentre sono stati considerati non idonei quelli in cui il pallone non è in grado di dilatare e di migliorare il flusso. La distinzione è stata affidata a una Commissione esterna, composta dal prof. Sclafani (docente di Radiologia Vascolare all’Università di Stato di New York) e dal prof. Setacci (Past President della Società Europea di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare), che ha rivisto indipendentemente i filmati delle procedure. Uno statistico indipendente ha incrociato i dati delle flebografie con quelle delle risonanze magnetiche cerebrali.

“Il risultato di questa ricerca – mette in evidenza il prof. Zamboni – è a nostro avviso il risultato ideale di una sperimentazione clinica, specialmente in campo chirurgico. I dati sperimentali del primo studio indicano che l’intervento è sicuro, ma se viene eseguito a tappeto senza nessun criterio di selezione non porta vantaggio alcuno alle persone affette da sclerosi multipla. Il risultato del nuovo studio invece identifica un sottogruppo di pazienti che possono trarre vantaggi e benefici dall’intervento, e indica inoltre un serio percorso che un domani potrebbe essere tranquillamente seguito. Un percorso ideale – prosegue Zamboni – dovrebbe prevedere una selezione clinica da parte del neurologo per identificare i pazienti che possono essere studiati con ecoDoppler; quelli che presentano criteri idonei all’angioplastica con pallone potranno essere sottoposti all’intervento.”

Il percorso dovrà essere eseguito in centri appositamente formati; la Regione Emilia-Romagna ha già finanziato la fase di preparazione per sei centri sul suolo nazionale: l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara e l’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna in Emilia-Romagna, Novara, Milano Besta, Ancona-Macerata e Catania sul suolo nazionale.

Il Prefetto Michele Campanaro riceve in Prefettura il neo “Alfiere del Lavoro” Martina Corelli

Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

Accompagnata dal papà e dal nonno, dal dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Rita Levi Montalcini” di Argenta Diego Nicola Pelliccia e dal Sindaco di Argenta Andrea Baldini, la giovane Martina Corelli, insignita dalla Presidenza della Repubblica della onorificenza di “Alfiere del Lavoro”, è stata ricevuta stamane a Palazzo Giulio d’Este dal Prefetto Michele Campanaro.

La brillante studentessa, attualmente iscritta al I anno della Facoltà di Matematica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, non ha potuto ricevere, il 22 ottobre scorso, al Quirinale l’ambito riconoscimento dalle mani del Presidente della Repubblica, perché impegnata in Cina nei campionati mondiali di Taekwondo. Martina Corelli, infatti, oltre che brillante studentessa, pratica da anni la disciplina del Taekwondo a livello agonistico, conseguendo importanti successi anche in campo internazionale – ha vinto 7 titoli nazionali, un bronzo ai mondiali juniores, diversi open europei, ma con in vista il sogno delle olimpiadi del 2020 a Tokio – tanto da essere inquadrata nel gruppo sportivo dell’Esercito, con il grado di caporal maggiore, per proseguire la pratica sportiva ai più alti livelli e, contemporaneamente, seguire il corso di studi accademici appena intrapreso.

Martina Corelli, insieme ad altri venticinque ragazzi e ragazze provenienti da ogni parte d’Italia, è stata premiata per l’eccellente percorso scolastico nel corso degli anni in cui ha frequentato il Liceo Scientifico “R. Levi Montalcini” di Argenta (FE) dove, al termine dello scorso anno scolastico, ha brillantemente superato l’esame di stato con il massimo dei voti.

L’onorificenza “Alfieri del lavoro”, istituita nel 1961 dalla Federazione nazionale Cavalieri del lavoro, è destinata ai 25 migliori studenti (quest’anno 26 per un ex aequo) che abbiano terminato la scuola secondaria superiore con il massimo dei voti. La selezione tiene conto del voto ottenuto all’esame di Stato e dei risultati scolastici dei primi quattro anni delle scuole superiori – nel caso di Martina la media dei voti è risultata di 9,955 – e si basa sulle segnalazioni dei candidati inviate dai Dirigenti scolastici che indicano il migliore studente della loro scuola. Per il 2019 i dirigenti scolastici hanno segnalato 3.056 studenti, di cui 2.448 con i requisiti richiesti, e tra questi solo 26 hanno ricevuto l’ambito riconoscimento.

Il Prefetto Campanaro si è congratulato con Martina per l’ottimo risultato conseguito, peraltro riuscendo a coniugare lo studio con l’attività sportiva a livello agonistico, rivolgendole “l’augurio sincero di proseguire altrettanto brillantemente il proprio percorso universitario. L’esempio di Martina – ha concluso il Rappresentante del Governo – rappresenta un modello da seguire per i tutti i ragazzi di oggi, che rappresentano il nostro capitale sociale”.

Alla giovane Martina Corelli il Prefetto Campanaro ha consegnato la riedizione de “I Costituenti Ferraresi”, volume realizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea, con il Patrocinio della Prefettura, del Comune e della Provincia di Ferrara, ed una riproduzione dell’originale della Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre 1947, contenente la pubblicazione della Costituzione della Repubblica Italiana.

Cna Impresa Donna dice Basta alla violenza: appuntamento al Teatro Verdi il 25 novembre

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Una mostra fotografica, un video che raccoglie le testimonianze delle donne imprenditrici, e un progetto per lottare contro la violenza anche nei luoghi di lavoro – In conclusione, l’esibizione live dei New Poets con il rap “non è normale che sia normale”.

“Abbiamo deciso di affrontare il tema della violenza mettendo in campo le nostre storie, di donne e di imprenditrici. Sarà questo il filo conduttore dell’evento che Cna Impresa Donna e CNA Ferrara hanno organizzato per il 25 novembre: nove testimonianze, raccolte in un video, per raccontare la fatica e la bellezza di essere donne, mamme, imprenditrici, credendo in noi stesse e difendendo le nostre passioni, che sono anche i nostri mestieri”.
La violenza sulle donne si combatte anche così: mettendosi in gioco e raccontandosi con coraggio. Ne è convinta Jessica Morelli, Presidente di Cna Impresa Donna, che il 25 novembre prossimo ha organizzato un evento, all’ex Teatro Verdi a partire dalle 18.00, per dire “Basta alla violenza sulle donne”.

“Crediamo molto in questo appuntamento, che è via via cresciuto anche oltre il progetto iniziale, e a cui invitiamo tutti i ferraresi – prosegue Jessica – Alle 18.00 è prevista l’inaugurazione della mostra fotografica ‘Still Life?15 donne + 1 uomo’, ideata dal fotografo reggiano Fabrizio Fontanelli, che focalizza l’attenzione sulla condizione di dipendenza e schiavitù in cui si trovano troppe donne. Alle 18.30 è prevista la proiezione del video di Cna Impresa Donna: si intitola ‘Impresa: Femminile, singolare. La nostra storia plurale’ ed è il frutto di una giornata di riprese e testimonianze al campo scuola cittadino, un luogo che tutte abbiamo frequentato e amato”.
Seguirà la presentazione di un progetto sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in collaborazione con il Centro Donna Giustizia di Ferrara.

In conclusione sarà presentato il rap “Non è normale che sia normale”, ideato dai New Poets, un gruppo di giovanissimi studenti del Copernico-Carpeggiani che hanno lanciato una vera campagna social di raccolta fondi per gli orfani delle madri vittime di femminicidio. “Siamo molto felici che questi giovanissimi artisti siano ospiti del nostro evento: la loro creazione – spiega Jessica Morelli – è stata presentata il 21 novembre in conferenza stampa nazionale con la vicepresidente della Camera Mara Carfagna, e lunedì i New Poets si esibiranno live a Ferrara, per tutti coloro verranno al Teatro Verdi”.

All’evento hanno già confermato la partecipazione la dott.ssa Pinuccia Niglio, Vice Prefetto vicario di Ferrara, la Presidente della Provincia Barbara Paron, e l’assessore alle pari opportunità del Comune di Ferrara Dorota Kusiak. Alle 17.00 in piazza Verdi si svolgerà un flash mob contro la violenza organizzato da numerose associazioni di donne ferraresi, a cui Cna Impresa Donna ha deciso di aderire.

Alla sera, alle 21.00, le donne di Cna passeranno idealmente il testimone a LegaCoop, che insieme alla Commissione pari opportunità e all’Arci organizzerà la proiezione, alla sala Boldini, del docufilm di Margarita Cadenas “Donne nel caos Venezuelano”.

Delmonte (Lega): “Il PD non vuole i punti nascita in Appennino: video-verità smaschera la propaganda elettorale dem”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia-Romagna

Il consigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un video nel quale, in appena 7 minuti, condensa le dichiarazioni choccanti del presidente della commissione regionale Sanità, Paolo Zoffoli, per il quale: “L’attivazione della presenza di un ginecologo h24 negli ospedali periferici costituirebbe un elemento di rischio e produrrebbe frintendimenti e false aspettative nella popolazione”

Ora non ci sono più dubbi né possibilità per “giocare” a fare promesse che strizzano l’occhio agli abitanti dell’Appennino con l’unico obiettivo delle elezioni del prossimo 26 gennaio. Il Pd regionale ha prima chiuso i Punti nascita e ora non vuole nemmeno reintrodurre la presenza h24, sette giorni su sette, di un ginecologo in quegli ospedali periferici che i Dem hanno già reso orfani dei Punti nascita.

La verità è condensata in un video di 7 minuti, realizzato dalconsigliere regionale della Lega, Gabriele Delmonte, e pubblicato sulla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/GabrieleDelmonteLega/videos/582879989150345/), che riassume le dichiarazioni rilasciate ieri, nel corso dell’Assemblea legislativa, (chiamata ad esprimersi su una Risoluzione – poi bocciata – che impegnava la Giunta a riattivare la presena di un ginecologo h24 e sette giorni su sette negli ospedali di Pavullo nel Frignano e a Castelnovo Monti ndr) dal presidente della commissione regionale Sanità, Paolo Zoffoli, del Partito democratico. Per il consigliere dem “l’eventuale attivazione della reperibilità ginecologica negli ospedali periferici costituirebbe un elemento di rischio in quanto comporterebbe rischi aggiuntivi connessi all’allungamento dei tempi per il trasferimento delle partorienti nei Punti nascita. E, dunque, produrrebbe fraintendimenti e false aspettative nella popolazione”

Dichiarazioni-choc che il consigliere regionale della Lega, Delmonte, ha prontamente smontato: “Come è razionalmente possibile che la presenza h24 di un ginecologo in un ospedale di montagna possa rappresentare un fatto di rischio? Forse il rischio di essere curata e presa in carico in caso di un parto di emergenza, evitando i rischi connessi al dover percorrere 60-80 chilometri per recarmi all’ospedale Hub più vicino? E in che modo può generare false aspettative? Le donne non sono stupide: sanno distinguere quello che è un ginecologo da quello che è un Punto nascite. Se ho un’emergenza mi rivolgo sempre e comunque al presidio medico piu vicino, dopodiché, nel caso mi trasferiranno. Il problema vero degli abitanti e delle gestanti del nostro Appennino è rappresentato dagli spostamenti, soprattutto nel periodo invernale quando la neve ostacola i trasferimenti su strada, e non certamente quello di allungare h24 la presenza di un ginecologo nei nosocomi periferici di montagna”.

Eloquente della “discutibilità” delle dichiarazioni del presidente della commissione Sanità dem, Zoffili, è il fatto che anche il consigliere di “Emilia Romgna coraggiosa, ecologista”, Igor Taruffi, esponente della sinistra estrema e compagno in maggioranza del Pd, si sia è dissociato dalle parole espresse nell’intervento del dem, sottolineando come “Zoffili non ha rappresentato la posizione della maggioranza”.

Il video leghista si conclude con la dichiarazione inequivoca di Zoffili, il quale ribadisce apertamente che “Nel caso si decidesse di mantenere i Punti nascita aperti si riattiverebbe un percorso sbagliato”.

“Acclarato come la chiusura dei Punti nascita in montagna, essendo materia di competenza regionale, sia solo ed esclusivamente responsabilità del governatore Stefano Bonaccini e della sua Giunta, ribadiamo la promessa che, quando a guidare la Regione sarà la Lega, metteremo in campo tutte le misure necessarie per riaprire i Punti nascite garantendone i parametri di sicurezza richiesti dal Comitato percorso nascite nazionale” ha concluso Delmonte.

Copparo: “In Famiglia” al De Micheli

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Secondo appuntamento con “In Famiglia al De Micheli” domenica 24 novembre 2019, dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie tra spettacoli, laboratori e narrazioni.
Alle ore 16 Oltreilponte Teatro propone “Gatta Cenerentola”, spettacolo per bambini dai 5 anni, drammaturgia di Valentina Diana, Beppe Rizzo, pupazzi e costumi di Cristiana Daneo, con Anna Montalenti e Beppe Rizzo.
Tutti conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come protagonista una bambina di nome Zezolla. Zezolla non ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre, ma sei. Inoltre non è una bambina perfetta: anche a lei, come a tutti, capita di commettere degli errori…
Dalle ore 17, presso il Ridotto “Re o regina per un giorno”, laboratorio artistico a cura della Biblioteca Comunale Anne Frank: nel Bar del teatro “Il mondo delle principerse”, narrazioni di Marcello Brondi e Teresa Fregola; in Prima galleria “C’era una volta un teatrino di legno…”, animazioni ed esposizione di fiabe dal mondo, a cura della Biblioteca.
Info biglietteria 0532 864580, www.teatrodemicheli.it

Mario Zamorani: +Europa con Calenda alle regionali

Da: Mario Zamorani

Ho appreso ieri, e ne sono davvero contento, che Carlo Calenda con il suo nuovo movimento “Azione” ha accettato la proposta politico-elettorale avanzata da Benedetto Della Vedova, segretario nazionale di +Europa. Mi riferisco alla proposta di correre insieme nella stessa lista elettorale alle prossime elezioni regionali dell’Emilia Romagna a sostegno di Bonaccini. Questa possibilità si è concretizzata in quanto nella coalizione non sarà presente il Movimento 5 Stelle. Assieme rappresenteremo la componente europeista, liberal democratica, ecologista, rigorosamente antisovranista e antipopulista fra quanti sosterranno Bonaccini in Regione.
A questo proposito ho già contattato la referente locale del gruppo di Calenda e presto avremo un incontro politico-organizzativo.

Fibromialgia: passi avanti sulle cure non farmacologiche

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Calvano: “Gratuità per l’agopuntura. I dati confermano la sua efficacia”. Voto unanime in Regione alla risoluzione PD.

“L’agopuntura nel trattamento dei sintomi della fibromialgia va resa gratuita dal momento che è dimostrata la sua efficacia nella cura dei sintomi della malattia”. Approvata, in Regione Emilia-Romagna, la risoluzione del consigliere regionale Paolo Calvano.

“In Regione Emilia-Romagna prosegue il lavoro per occuparci di questa invalidante malattia. – spiega il dem – L’impegno per dare risposte concrete ai tanti malati che soffrono è all’ordine del giorno e si è concluso lo studio regionale su un campione di 128 pazienti, relativo all’effetto dell’agopuntura nel trattamento dei sintomi della fibromialgia, presso le Aziende USL di Bologna e Reggio Emilia. I primi risultati dello studio hanno dimostrato l’efficacia dell’agopuntura sui pazienti, in particolare nella riduzione del dolore e della qualità del sonno. È in corso l’elaborazione completa dei dati che permetterà di definire con maggiore dettaglio le azioni programmatorie necessarie. Per questo il Partito Democratico ha chiesto alla Regione di continuare il pressing verso il Governo per il riconoscimento a livello nazionale della sindrome fibromialgica e di inserire l’agopuntura tra i trattamenti la cui erogabilità è a carico del fondo sanitario regionale, aggiornando così la delibera relativa alle prestazioni di medicine non convenzionali”.

La Regione Emilia-Romagna dal 2015 si sta battendo sul tema e proprio lo scorso febbraio ha redatto le linee di indirizzo per la diagnosi e il trattamento. “Successivamente è stata realizzata la prima indagine epidemiologica ed è in corso la progettazione di un software per la formazione, rivolto ai medici di base e ai reumatologi. – conclude Calvano – Si stanno anche svolgendo analisi sull’efficacia e la regolamentazione dell’utilizzo della cannabis terapeutica. Serve uno scatto ulteriore, anche a livello nazionale, affinché la malattia sia riconosciuta e i trattamenti per curarla siano gratuiti per i pazienti che ne soffrono“.

Ascom Ferrara: “Quali proposte per il turismo di Comacchio e del Delta: opinioni a confronto”

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

“Quali proposte per il turismo di Comacchio e del Delta: opinioni a confronto”: è il titolo del seminario realizzato con il supporto dell’Ente Bilaterale del Turismo e che vede in campo Ascom ed Iscom Confcommercio nella fase di ideazione e di realizzazione. L’appuntamento si svolgerà mercoledì prossimo (27/11) a partire dalle ore 17.00 all’Hotel Logonovo agli Estensi (in viale delle Querce, 109). Dopo il saluto istituzionale del direttore generale Davide Urban, il programma prevede l’intervento di Stefano Dall’Aglio direttore di Econstat società specializzata nell’ambito della consulenza, ricerca e pianificazione nel settore turistico territoriale.
A moderare il confronto ed a fare sintesi sull’ampio dibattito e le proposte operative che scaturiranno dagli stessi operatori sarà il presidente di Ascom Comacchio Gianfranco Vitali. “Si tratta – spiega – di un appuntamento particolarmente interessante perché permetterà ai nostri associati di formulare ipotesi per realizzare un concreto ed efficace marketing territoriale – ed il presidente Vitali conclude – proprio i nostri imprenditori possono dare indicazioni interessanti anche alla luce delle esperienze passate. Il pomeriggio di lavori vuole essere sopratutto un momento di ascolto dalle necessità in modo costruttivo con idee che possano proiettare con successo Comacchio ed il Delta, nel prossimo decennio, rendendole sempre più mete turistiche assolutamente appetibili e competitive”.
Il seminario è gratuito ma è obbligatoria la registrazione: basterà scrivere a info@iscomfe.it oppure telefonare allo 0532.234274.

Bondeno: manutenzione delle essenze arboree

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini e Marco Vincenzi: “Avanti con il piano delle potature: altri 150mila euro per questo capitolo”.

La cura del verde pubblico non si ferma. Stavolta toccherà a via Comunale per Burana, via Comunale a Settepolesini – soggetta dodici mesi fa alla furia di una tromba d’aria – ed a via Resistenza, nel capoluogo, ricevere le cure per quel che riguarda le proprie essenze arboree. Un anno fa, erano stati passati in rassegna gli alberi (molti dei quali vetusti e malati) di viale Pironi, della strada principale di Santa Bianca e del centro Bihac, tra gli altri. Successivamente, si è continuata l’opera con viale Matteotti, via Marconi, viale Borgatti, via Comunale per Burana e via per Stellata. Ma per fare fronte alla necessità di manutenere un patrimonio verde particolarmente esteso, come quello matildeo, e di mettere in sicurezza piante che talvolta risultano particolarmente vetuste, il Comune ha previsto un nuovo ciclo di interventi straordinari. Mettendo 150mila euro a disposizione di quella che è considerata, a tutti gli effetti, una priorità. «Abbiamo sotto gli occhi quello che può succedere in occasione di fenomeni atmosferici particolarmente intensi e folate di vento, con rami che cadono e quant’altro. Per questa ragione – dicono il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore all’ambiente, Marco Vincenzi – è opportuno continuare lungo un percorso che, durante questi anni, ci ha portato a rimettere in sicurezza gran parte dei viali e delle zone alberate del nostro territorio. Per un fatto di decoro, certamente, ma anche di sicurezza. Per questa ragione, avevamo cominciato la stagione delle potature con i parchi frequentati dai bambini e dalle famiglie, ma ora stiamo proseguendo con le piante che costeggiano le nostre strade». Il progetto di “manutenzione del patrimonio arboreo” è stato redatto dal geometra comunale, Paolo Romoli, ed approvato durante giovedì scorso durante la riunione di Giunta. L’importo complessivo si compone di 120mila euro a base d’asta, oltre agli oneri per la sicurezza e l’Iva prevista per legge. In questo modo si arriva all’importo stanziato di 150mila euro. Il piano d’azione ha preso in esame il verbale della commissione tecnica comunale dello scorso 7 novembre, il quale indica chiaramente le priorità ed anche le piante ammalorate, che andranno abbattute e sostituite da nuovi impianti. Non è disgiunto dal piano “verde” del municipio anche il progetto del “bosco diffuso”, il quale prevede la distribuzione gratuita (presso l’Agri-Market, il 30 novembre) di 500 specie arboree tipiche del territorio, che potranno essere piantumate dai cittadini. «Cinquecento piante permetteranno di coprire una superficie pari ad un ettaro – concludono Bergamini e Vincenzi – e anche se saranno piantumate in zone diverse permetteranno di perseguire l’obiettivo del “bosco diffuso”, che è un bel messaggio nella direzione del rinnovamento del nostro patrimonio verde».

Copparo – chiusura parziale e temporanea della Biblioteca A. Frank a conclusione dei lavori di riqualificazione

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Sono in fase di completamento i lavori di riqualificazione che hanno visto coinvolti i locali pubblici della Biblioteca Comunale Anne Frank. In particolare, dopo gli interventi già effettuati su impiantistica elettrica, antincendio e tinteggiatura, la parte conclusiva andrà ad integrare gli stessi interventi nel piano terra della Torre Estense e nella Sala Studio allestita al secondo piano; verranno inoltre integrati gli arredi e la dotazione informatica.

Per effettuare i suddetti lavori, si rende necessaria la chiusura totale del servizio al pubblico nella giornata di lunedì 25 novembre, per la predisposizione degli ambienti ai lavori di riqualificazione, e la chiusura parziale e temporanea di alcuni spazi destinati al pubblico, secondo il seguente calendario:
da martedì 26 a sabato 30 novembre: chiusura al pubblico del piano terra della Torre Estense e accesso alla Biblioteca dall’entrata laterale; sono garantiti il servizio di prestito e l’utilizzo degli altri locali compatibilmente con i lavori in corso; da lunedì 2 dicembre verrà ripristinata l’entrata principale per l’accesso al pubblico e l’utilizzo del piano terra come di consueto;

da lunedì 2 a mercoledì 11 dicembre: chiusura al pubblico esclusivamente della Sala Studio al secondo piano del polo bibliotecario.

Le chiusure parziali sono così organizzate per limitare al minimo i disagi agli utenti, che potranno continuare ad usufruire del servizio modificando solo alcune abitudini logistiche.
Ricordiamo che il progetto di riqualificazione è beneficiario del contributo regionale in materia di biblioteche, archivi e musei, pari a € 39.000 (delibera G.R. Emilia Romagna n. 1185/2018).

Domenica 24 novembre i concerti per pianoforte e orchestra di Ludvig van Beethoven a cura di Dario Favretti

Da: Ufficio Stampa Associazione Musicisti Ferrara Aps

Anche quest’anno l’Associazione Musicisti di Ferrara propone una serie di 18 appuntamenti ad ingresso libero di guida all’ascolto; il sabato sulla musica moderna e la domenica sulla musica classica denominati rispettivamente Guida all’Ascolto e Classica d’Ascolto.

Classica d’ascolto
Per l’ottavo anno consecutivo, allo scopo di promuovere la cultura e l’educazione musicale in tutte le sue forme, l’Associazione Musicisti di Ferrara-Scuola di Musica Moderna, in collaborazione con il Comune di Ferrara-Assessorato alle Politiche e Istituzioni Culturali, Assessorato Politiche per i Giovani ed il Teatro Comunale Claudio Abbado, organizza una serie di appuntamenti nell’Aula Magna Stefano Tassinari della Scuola di Musica Moderna di Ferrara in via Darsena 57; gli incontri hanno come temi la guida all’ascolto della Musica Classica.

La collaborazione con il Teatro Comunale di Ferrara prevede tariffe agevolate per i soci AMF all’interno della Stagione concertistica di Ferrara Musica; da quest’anno la programmazione è stata pensata per anticipare con nozioni di carattere storico musicale gli appuntamenti che si svolgeranno presso il Teatro. La finalità di questi appuntamenti è quella di rendere evidente l’attualità di una tradizione che troppo spesso,viene a torto considerata d’elite o “anacronistica”, ma che di fatto costituisce le fondamenta del nostro linguaggio musicale e del nostro patrimonio culturale.

I concerti per pianoforte e orchestra di Ludvig van Beethoven a cura di: Dario Favretti, domenica 24 novembre ore 15,30, c/o Associazione Musicisti di Ferrara – Scuola di Musica Moderna via Darsena 57 – Aula Magna Stefano Tassinari.

La sua influenza fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, rendendolo uno dei più amati compositori dalle generazioni di tutti i tempi.
La celebrazione dei 250 anni dalla nascita di Ludwig van Beethoven che ricorre nel 2020 offre lo spunto per il primo incontro in calendario della nuova stagione di Classica d’Ascolto 2019/20.
Attraverso la sapiente conduzione di Dario Favretti, scopriremo il fascino e l’assoluta bellezza dei cinque concerti per pianoforte e orchestra di Beethoven; annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent’anni, egli continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e per la capacità di evocare emozioni.

Temporanea chiusura Uffici della Prefettura – Area IV

Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

In relazione al procedere dei lavori di ristrutturazione di palazzo Giulio d’Este, sede della Prefettura, e con riferimento alle precedenti comunicazioni, si rende noto che gli Uffici dell’AREA IV (Sportello Unico Immigrazione, Legalizzazione di firme e Cittadinanza) resteranno chiusi al pubblico da mercoledì 27 novembre 2019 a martedì 3 dicembre 2019, per trasloco.

Durante tale periodo di chiusura sarà unicamente garantita la consegna di documenti afferenti pratiche di legalizzazione già evase, che avverrà presso i locali della palazzina attigua all’ingresso principale della Prefettura, ove è temporaneamente allestito l’archivio generale della Prefettura, con accesso dal civico n. 18 di corso Ercole I d’Este.

A partire da Mercoledì 4 dicembre 2019, gli Uffici dell’Area IV riapriranno al pubblico con accesso dagli ingressi di Corso Ercole I d’Este 18 e 16 A.

UDU: chiarezza su Piazza Verdi

Da: Ufficio Stampa UDU

Da quando in luglio è “Esplosa” la questione sulla movida notturna in piazza Verdi, dopo aver concordato con l’assessore ai rapporti con UNIFE le “regole” della movida, siamo rimasti colpiti da come l’Amministrazione non abbia fatto assolutamente nulla di tutto ciò che era stato concordato. Se andiamo a guardare tutti gli articoli usciti sui giornali vediamo tante parole da campagna elettorale che continuano a non andare oltre gli slogan.
Fino a che Il Vicesindaco della Lega Nicola Lodi afferma pubblicamente che la soluzione è tirare su una barricata e chiudere la Piazza. Siamo rimasti esterrefatti dal notare come l’assessore ai Rapporti con UNIFE Alessandro Balboni fosse inizialmente scomparso, forse bacchettato dal Vicesindaco. Abbiamo da subito iniziato a lavorare chiedendo un incontro con il Sindaco per risolvere la questione, portando una mozione in CdS (Consiglio degli studenti), coinvolgendo studenti e residenti contrari alla chiusura della Piazza.
Evidentemente tanto “rumore” ha fatto il volantino che raffigurava un Balboni “sordo” al dialogo tanto da svegliarlo improvvisamente: ha cercato un comitato di residenti creato ad hoc capitanato da una persona molto vicina alla Lega e sostituendo il confronto con l’originario comitato Mayr;
A questo punto tornava comoda Azione Universitaria (La lista universitaria di destra collegata a Balboni) e si costruisce un incontro blindato a tre , senza coinvolgere nessun altro con: Balboni, Azione Universitaria e il neonato fantomatico comitato.
Il guinzaglio nelle mani di Lodi è fin troppo evidente a tutti a parte loro,

UDU ha deciso di affrontare la questione ed evitare che la confusione creata dalla destra vada a scapito degli studenti, dei residenti e dei commercianti. Questo perché gli studenti sappiano chi li sta prendendo in giro ergendosi improvvisamente paladini dei “diritti” universitari.
Noi abbiamo scelto di chiedere un incontro direttamente al Sindaco assieme a tutti gli studenti perché per noi la democrazia è partecipazione e coinvolgimento trasparente così da contrastare un così basso profilo di rappresentanza istituzionale.

Seminario con Nicola D’Agostino e Irene Bortolotti: “Contro il logorio della Partita Iva…”

Da: Ufficio Stampa Consorzio “Wunderkammer”

Il seminario, a ingresso gratuito, fa parte del ciclo: “Di cosa parliamo quando parliamo di… innovazione sociale, industria creativa, economia circolare”. Il progetto è ideato da Basso Profilo.
A Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57) ore 18.30, venerdì 22 novembre. Seminario a cura di Acta.

Quali sono le alternative all’uso della partita iva per chi vuole lavorare come freelance nel mondo dell’industria creativa? Venerdì 22 novembre 2019 alle 18.30 a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara, a Palazzo Savonuzzi) si tiene il seminario aperto al pubblico ‘Contro il logorio della Partita Iva… Cessione del diritto d’autore, il regime più naturale e leggero per i creativi’.

Il seminario, a cura di Acta, sarà incentrato sul mondo delle partite Iva e della cessione del diritto d’autore per il ciclo ‘Di cosa parliamo quando parliamo di… innovazione sociale, industria creativa, economia circolare’, ideato e coordinato da Basso Profilo. Ne parleranno Nicola D’Agostino e Irene Bortolotti. Ingresso gratuito.

Nicola D’Agostino è nato a Bratislava negli anni ’70. È laureato in lingue a Pescara e ha studiato violino. Vive e lavora nei dintorni di Bologna, scrivendo, traducendo, insegnando, facendo il grafico e promuovendo cultura. Nel tempo libero organizza incontri e manifestazioni sul fumetto, cura il progetto Storie di Apple ed è socio di Acta, l’associazione dei freelance. Il suo sito web è www.nicoladagostino.net.

Irene Bortolotti è referente ACTA per l’Emilia-Romagna. Freelance per scelta, dopo l’esperienza da dipendente e da imprenditrice, si occupa di modelli matematici e software per l’industria soprattutto nei settori colorimetria, diagnostica per immagini, e inoltre di grafica e applicazioni informatiche per i beni culturali. È co-worker a Wunderkammer.

Nel celebre libro ‘Di cosa parliamo quando parliamo d’amore’ Raymond Carver ci racconta di quattro amici che si ritrovano a discutere davanti ad una bottiglia di gin dell’amore e della sua diversa percezione. Per tre sere Basso Profilo invita a ragionare in maniera schietta, come in un dopocena tra amici, di innovazione sociale, industria creativa ed economia circolare. A ciascuna serata di “Cosa parliamo quando parliamo di…” parteciperanno esperti del settore che, raccontandosi e confrontandosi con i presenti, daranno concretezza a tematiche di cui tutti oggi parlano, spesso senza saperne molto.

La prossima settimana, venerdì 29 novembre 2019 alle 18.30, il ciclo si concluderà con il seminario curato da Centoform. Interverranno Giovanni Gallerani, direttore tecnico e ricerca e sviluppo alla Macè srl (Holding Pivetti) a Terre del Reno (Ferrara), e Andrea Cavagna, architetto e cofondatore di Sfridoo, startup dell’economia circolare che aiuta le aziende ad ottimizzare i processi di gestione dei materiali di scarto e cespiti aziendali.

La serie di appuntamenti sarà utile per chi già lavora nel settore culturale o vorrebbe intraprendere questo percorso, ma anche per quanti vogliano conoscere meglio i lavori legati alla nuova economia. L’obiettivo del ciclo è poter imparare dai migliori esperti in materia a livello nazionale come realizzare la propria ‘cassetta degli attrezzi’. Il progetto è ideato e curato da Basso Profilo, in collaborazione con il Comune di Ferrara, AREA S3 di Ferrara coordinata dal Consorzio Attrattività Ricerca Territorio -ER, l’ente di formazione Centoform e l’associazione per la tutela dei freelance Acta, Er.Go – Azienda regionale per il diritto agli studi superiori.

‘Di cosa parliamo quando parliamo di…’ fa parte del progetto ‘banCO: coworking, comanufacturing, community’, che Basso Profilo sta sviluppando nel triennio 2018-2020 grazie al contributo del Comune di Ferrara finanziato con fondi della Regione Emilia-Romagna a sostegno di interventi rivolti ai giovani – L.R. 14/08 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”.

banCO è nato alcuni anni fa -nell’ambito del progetto LIFE+ LOWaste- per attivare anche a Ferrara delle esperienze condivise di lavoro e progettazione. Dal 2014, grazie a 5 postazioni di coworking, hanno avuto modo di lavorare e crescere professionalmente negli spazi di Wunderkammer giovani designer, architetti, artigiani, grafici, progettisti europei, illustratori, freelance attivi nel mondo della moda, dell’organizzazione di eventi o dell’editoria. L’obiettivo di questa nuova fase del progetto banCO è quello di creare un community hub nel quartiere Giardino-Darsena a partire dal rafforzamento dell’esperienza omonima di coworking attivatasi a Palazzo Savonuzzi. I community hub sono spazi ibridi che fanno inclusione sociale e allevano talenti, promuovono e accompagnano processi di rigenerazione urbana e provano a contrastare l’esclusione, generando lavoro.

E poi? A questi incontri seguirà l’hackathon ‘banCO di prova’ (il 7 dicembre sempre a Wunderkammer e realizzato con il supporto di AREA S3- ART-ER) durante il quale ai giovani innovatori verrà offerta la possibilità di mettersi alla prova con l’ideazione di nuovi servizi che possano integrare l’offerta del Consorzio Wunderkammer nei settori dell’innovazione sociale, economia circolare, industrie culturali e creative, trasformando gli ex magazzini fluviali di Ferrara in un community hub. I vincitori dell’hackathon avranno modo – poi – di sviluppare la propria idea grazie a un contributo economico, un periodo d’uso gratuito di una postazione coworking a Wunderkammer e incubazione e tutoring da parte dei professionisti di ArtER, Centoform e Acta.

Bellotti, CNA: “La politica non danneggi le imprese. Nessuno ha profanato il Castello Estense”

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Netta presa di posizione del Presidente di CNA dopo le polemiche sull’illuminazione natalizia del Castello – Bellotti aggiunge: “le associazioni di categoria devono lanciare alla politica un segnale unitario in vista delle regionali”.

“La politica deve lasciar fuori le imprese dalle dispute pre e post elettorali. Non si può accettare che le aziende debbano lavorare in un clima di perenne incertezza perché i rapporti istituzionali fra enti non comportano chiari ed inequivocabili mandati operativi. Le aziende operano già in condizioni di grave crisi economica, vengono chiamate a supplire lacune degli enti pubblici che non sarebbero più in grado di garantire eventi e promozione. Forse dovrebbero accollarsi anche responsabilità che non competono a loro?”

E’ molto netta la presa di posizione del Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti, che interviene nella polemica scaturita dalle dichiarazioni della Presidente della Provincia Barbara Paron sul Castello colorato.

“Sembra – prosegue Bellotti – che in questo caso vi sia stato un breakdown comunicativo fra due istituzioni, provincia e comune di Ferrara. Tuttavia ad essere danneggiata è ancora una volta un’azienda. Se continuiamo così, sarà impossibile uscire da questa perenne crisi. Le aziende vanno tutelate e aiutate nello sviluppo della loro attività e nello sforzo di far ripartire l’economia del territorio, anche con maggior chiarezza nelle relazioni tra enti istituzionali. La proiezione sulla Torre dell’orologio di un tributo allo sponsor non è una profanazione: è semplicemente un modo per ottenere, tramite sponsorizzazione, i finanziamenti necessari ad attivare una bella iniziativa, il Castello colorato appunto, che valorizza il nostro centro storico in occasione del Natale. Le aziende – prosegue il Presidente CNA – devono poter lavorare in un clima di chiarezza e di certezza, tramite una reale condivisione degli obiettivi da raggiungere: una condivisione che deve avvenire prima, e non dopo, gli eventi e le iniziative che gli si chiede di organizzare”

“Le associazioni imprenditoriali,– è l’esortazione conclusiva del Presidente CNA– devono fare un passo avanti e lanciare un chiaro segnale nei confronti della politica. Abbiamo un’occasione importante per farlo, e sono le elezioni regionali. Non dobbiamo più andare in ordine sparso al confronto con i candidati che il 26 gennaio chiederanno i voti dei cittadini: dobbiamo coordinarci, nell’interesse delle aziende che rappresentiamo, sotto la regia della Camera di Commercio di Ferrara, che è per eccellenza il luogo in cui le imprese si incontrano e si confrontano”

Da qui l’appello di Bellotti: “Il Presidente di CCIAA Paolo Govoni ci convochi al più presto, per concordare una strategia di avvicinamento e confronto in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio”.

Un castello stile luna park

Gentile Presidente Paron,

accolgo il suo invito, lanciato dalle pagine della cronaca cittadina, a pronunciarsi sulla scritta pubblicitaria apparsa sulle torri del Castello tinto a festa per le sagre natalizie. Dal fondo della memoria risale una filastrocca che noi bambini eravamo usi cantare nelle immancabili visite al monumento più famoso (ma sicuramente non il più bello) della nostra città: “Ma che bel castello marcondirondirondello / Ma che bel castè marcondirondirondà”…
Dove, misteri del caso, il refrain della filastrocca porta il nome dell’assessore alla cultura.
Rispetto all’attenzione a cui sono stati e forse saranno gli edifici più importanti della città estense, il Castello da secoli è sottoposto ad infiniti rimaneggiamenti e ‘stupri’ che lo hanno reso architettonicamente e artisticamente illeggibile. Un luogo da parata, direi, usato per tremende manifestazioni: dall’improvvido incendio, mai abbastanza deprecato, ai manti – più o meno – regali che indossa per ospitare mostre e rassegne, ben più attendibili in altri luoghi. Resta il segno/sogno del popolo ferrarese sempre affascinato dall’idea di entrare nel Castello.
Ma anche al cattivo gusto c’è un limite. E i lividi coloracci con cui lo si fascia conciandolo così per le feste superano ogni pretesa o lontano sospetto di buon gusto. Ricordo ancora l’entusiasmo che noi dell’équipe convocata da Gae Aulenti spendemmo per quella che mio avviso rimane il più importante tentativo di ‘rinnovare’ l’immagine del Castello (le vituperate piramidi di specchi per vedere i soffitti, paragonate da illustri critici d’arte a qualche escamotage degno di pensioni di terz’ordine della costa romagnola); poi s’arrivò a spostare a braccia i quadri per permettere la buffonata dell’incendio.
Che dire dunque della scritta e dei colori con cui s’ammanta il monumento? Boh! Niente di più tremendo di ciò che si fa e si farà del bel Castello dirondello.
Quindi esprimo tutta la mia – peraltro condivisa – preoccupazione riguardo all’intenzione della dottoressa Paron di trasformare il simbolo della città in un giochino buffo e colorato per soddisfare i bambini-spettatori che vogliono entrare nel ‘bel’ Castello.
Come mi disse un tempo un caro amico e illustre studioso ciò che manca a Ferrara è la competenza. La competenza di gestire i tesori che nonostante tutto abbiamo.