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Giorno: 27 Novembre 2019

Ferrara in Jazz 2019 – 2020: Mombao

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Venerdì 29 novembre Korova Milk Bar, in collaborazione con Jazz Club Ferrara, ospita al Torrione il “Dadaismo musicale”, piacevolmente imprevedibile, di Mombao, duo formato da Damon Arabsolgar (cantante e frontman della band Pashmak) e Anselmo Luisi, già con Le luci della centrale elettrica, Selton, e i Virtuosi del Carso. In parallelo, al via il tour di presentazione dell’album della Tower Jazz Composers Orchestra, che si esibirà la sera stessa a Firenze, alla Sala Vanni, nell’ambito dell’apprezzata rassegna ‘A Jazz Supreme’.

Venerdì 29 novembre (inizio ore 21.30) Korova Milk Bar, in collaborazione con Jazz Club Ferrara, ospita al Torrione Mombao duo composto da Damon Arabsolgar (Iran/Italia/Germania, cantante e frontman della band Pashmak) ai sintetizzatori e Anselmo Luisi (Le luci della centrale elettrica, Selton, Virtuosi del Carso) alla batteria.
Oltre a destreggiarsi con i rispettivi strumenti, Arabsolgar e Luisi cantano, portando in scena una performance che rifugge qualsiasi classificazione. Mescolano ritmi pesanti con grandi spazi sonori, alternando l’elettronica al rock e al jazz. Il loro suono ed i loro live sono il risultato di un viaggio sulle montagne russe: ogni momento, ogni armonia, ogni sviluppo ritmico e melodico è inaspettato e trascina l’ascoltatore ad abbandonarsi e perdersi in un mondo di piacevole Dadaismo musicale. Si sono esibiti in Italia, Germania, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo e in Marocco (dove hanno avuto l’onore di suonare assieme al maallem Abdellah Boulkhair El Gourd). Non vedono l’ora di diffondere il loro verbo musicale in Europa, nel mondo e, perché no, al Torrione.

In parallelo, al via il tour di presentazione dell’album della Tower Jazz Composers Orchestra, che si esibirà la sera stessa a Firenze, alla Sala Vanni, nell’ambito dell’apprezzata rassegna ‘A Jazz Supreme’. Info su www.musicusconcertus.com.

Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

Costi e orari:
Il Jazz Club Ferrara è un’assocazione culturale affiliata ad Endas.
Ingresso € 5
Ingresso + tessera Endas € 15
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Spettacolo ore 21.30

NB: non si accettano pagamenti POS

Il Consiglio provinciale vota l’ultima variazione di bilancio dell’anno

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Il Consiglio provinciale approva l’ultima variazione di bilancio con le astensioni dei consiglieri: Gino Soncini, Mauro Zanella, Michele Sartini e Rita Canella di Terre Estensi.
A favore della delibera, oltre alla maggioranza, ha votato anche Angelo Mottola (Noi per il Territorio).
Una manovra di assestamento dei conti dovuta principalmente a maggiori entrate, pari a 372.873 euro, delle quali 200mila derivate dal buon andamento dell’imposta provinciale di trascrizione (Ipt), oltre a poco più di 69mila di rimborso regionale per le quote Parchi.
Fra i numeri in diminuzione, spiccano i 263mila euro di economie principalmente realizzate sugli stanziamenti delle spese di personale.
Maggiori entrate e minori spese hanno così reso disponibili 582mila euro sul fronte spese correnti, serviti a coprire maggiori costi di energia elettrica (36mila) e 525mila di fornitura calore. Uno scostamento dovuto ai conguagli delle stagioni termiche 2017-2018 e 2018-2019, corrispondente all’adeguamento tariffe in seguito alla sottoscrizione della convenzione Consip per la fornitura del riscaldamento, e finalizzato a garantire ottimali standard di temperatura negli immobili dell’ente, prevalentemente negli istituti scolastici.
Una variazione di bilancio comprensiva anche del saldo fra aumenti e riduzioni di spesa, sia corrente che in conto capitale, derivanti da finanziamenti vincolati, la cui voce principale è data da 849mila euro assegnati alla Provincia per l’inclusione scolastica dei ragazzi disabili nelle scuole secondarie.

12 dicembre 2019: “Giornata dedicata agli scomparsi”

Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

Se ne è parlato oggi in Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

Si è tenuta in mattinata, presso Palazzo don Giulio d’Este, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduta dal Prefetto Michele Campanaro cui hanno partecipato, insieme con i vertici provinciali delle Forze di Polizia, gli amministratori locali della Provincia e dei Comuni Ferrara, Comacchio e Vigarano Mainarda, accompagnati dai rappresentanti delle Polizie Locali. E’ intervenuta alla riunione, in collegamento telefonico, anche il Presidente regionale di “Penelope Italia”, in rappresentanza delle associazioni delle famiglie e degli amici delle persone scomparse.
L’incontro odierno, in vista dell’organizzazione delle attività del 12 dicembre prossimo quale “giornata dedicata agli scomparsi”, ha sviluppato le ultime direttive del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, mettendo a punto appropriate attività di ricerca straordinarie delle persone scomparse in provincia di Ferrara negli ultimi due anni. In questo contesto, il Prefetto ha disposto l’immediata attivazione di due tavoli: il primo, in Questura, per una mirata intensificazione delle attività info-investigative finalizzate al rintraccio; il secondo, in Prefettura, con le associazioni del territorio ed i Servizi Sociali dei Comuni di Ferrara, Comacchio e Vigarano Mainarda, nei cui ambiti si sono verificati gli episodi di scomparsa, per definire misure di sostegno alle famiglie e di sensibilizzazione della società civile.
“L’impegno profuso da Istituzioni e Forze dell’ordine territoriali nelle attività di rintraccio – ha evidenziato il Prefetto – è stato e continua ad essere massimo, per uno sforzo che si auspica possa sempre essere coronato dal miglior esito. La Prefettura, le Forze di polizia, le Istituzioni locali e le Associazioni del ferrarese saranno ancora una volta tutte insieme in prima linea affinché il prossimo 12 dicembre rappresenti una data simbolo di massima sensibilizzazione su questa delicata tematica”

Sardine a Ferrara, il Sindaco: “La porta del Comune è sempre aperta”

Da: Ufficio Stampa Comune di Ferrara

“Per le sardine che manifesteranno in piazza a Ferrara la porta del Comune è sempre aperta: sono disponibile ad incontrare gli organizzatori e ad ascoltare idee e proposte. Le manifestazioni pacifiche di piazza sono un evento sempre positivo, soprattutto se accompagnate da un confronto costruttivo con chi è stato chiamato a gestire la cosa pubblica. L’occasione è ottima per uscire dagli schemi della contrapposizione: la nostra amministrazione si è insediata da poco, stiamo costruendo le basi per il futuro della città e siamo aperti al dialogo con chiunque abbia qualcosa da dire e voglia contribuire al bene comune, superando le logiche della strumentalizzazione politica”. Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, ospite questa mattina della trasmissione Omnibus si è espresso sulla manifestazione che il movimento delle sardine sta organizzando per sabato 30 novembre. Durante la trasmissione il sindaco ha toccato anche temi di carattere regionale e nazionale come quello dei gravissimi effetti sul territorio ferrarese dello “sciagurato decreto Salvabanche che ha coinvolto per volontà del governo Renzi anche Carife, mentre la banca si poteva salvare, e che ancora tante famiglie stanno subendo” e della sanità dell’Emilia Romagna che “dove esiste una concorrenza non sempre si conferma come prima scelta del cittadino come la narrazione del Pd vuole far credere” ha spiegato Fabbri citando il flusso importante di pazienti che “in particolare dalla provincia di Ferrara si spostano in quelle confinanti nel Veneto per farsi curare.

Primo Open Week End Alda Costa, sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre

Da: Organizzatori

Riprendono sabato 30 novembre gli Open Day del Comprensivo Alda Costa che anche quest’anno prevedono un programma di aperture straordinarie e tematiche dei plessi scolastici. Gli incontri guidati dai docenti vedranno spesso la presenza gli alunni, e saranno caratterizzati dall’illustrazione didattica e progettuale dell’offerta didattica da parte della dirigente scolastica, con saggi, concerti e laboratori.

Sabato 30 sarà dedicato alle primarie Costa (via Previati 31 aperta dalle 10.30 alle 12.30) e Manzoni (la sede di via Don Zanardi visitabile dalle 10 alle 12). Alle 9.30 alla Boiardo la dirigente scolastica incontrerà i genitori interessati all’iscrizione per il prossimo anno scolastico. L’incontro di via Benvenuto Tisi accoglierà alle 9.le famiglie degli alunni di quinta delle scuole primarie Costa e Guarini e quello delle 11 quelle della Primaria Manzoni.

Domenica 1 dicembre dalle 10 alle 12 sarà la volta della Scuola Secondaria a Indirizzo Musicale Boiardo ad essere aperta a tutte le famiglie interessate, con percorsi di visita guidati dai docenti e dalla stessa dirigente scolastica e interventi musicali curati dagli insegnanti delle classi quinte Costa e dagli allievi e docenti dell’Indirizzo musicale Boiardo.

Consulta provinciale dell’economia e del lavoro in Castello Estense

Da: Ufficio Stampa Provincia Ferrara

Concordare strategie sulla viabilità e sicurezza stradale, con un piano integrato e attivando le risorse disponibili, e un programma pluriennale d’investimenti per lo sviluppo territoriale più in generale, da condividere tra amministratori e rappresentanze del mondo economico e sociale.
È stato questo il tema della Consulta dell’economia e del lavoro riunita in Castello Estense e convocata dalla presidente della Provincia, Barbara Paron.
Competitività territoriale e Patto per il lavoro, sono stati la bussola per legare insieme e orientare azioni, misure, bandi, finanziamenti, accesso al credito, in un’unica azione strategica territoriale.
“Il progetto Metropoli di paesaggio – ha detto la presidente Paron – è una risposta per questa strategia complessiva che unisce l’integrazione intermodale della mobilità, le azioni di contrasto al cambiamento climatico e l’orientamento delle politiche economiche e sociali per lo sviluppo territoriale”.
“Occorre programmare il territorio in modo integrato”, ha confermato l’assessore regionale Patrizio Bianchi. L’esempio è stato quello di legare insieme strategie per le Aree interne e città, per evitare che le distanze fra le due crescano, se è vero, come ricordato dal segretario provinciale Cgil Cristiano Zagatti, che se Ferrara come livello di sviluppo si colloca sopra la media regionale, la provincia complessivamente intesa si trova invece in fondo alla classifica dell’Emilia-Romagna.
“Va esattamente in questa direzione – ha continuato Bianchi – la scelta di mantenere presidi produttivi e livelli occupazionali: petrolchimico, meccanica (Copparo e Cento), agricoltura”.
La direzione di marcia indicata è quella di aumentare il valore aggiunto del territorio, con produzioni ad alto contenuto d’intelligenza, risorse umane e conoscenza.
Istruzione, formazione, educazione professionale, università e ambiente, sono stati i filoni tematici evidenziati.
Cruciale, poi, l’appuntamento della programmazione dei fondi europei per i prossimi cinque anni, vero e proprio banco di prova su cui il territorio ferrarese deve essere pronto, “per arrivare alla programmazione regionale – ha continuato Bianchi – con capacità d’incidere”.
“Occorre poi cogliere come opportunità il sistema di supercalcolo a Ferrara di Lepida – ha concluso l’assessore – perché nell’ambito dei big data e dell’intelligenza artificiale si creerà sempre più occupazione”.
Sul patto per il lavoro-Focus Ferrara si è soffermato il presidente della Camera di Commercio, Paolo Govoni.
Positivo è stato giudicato il suo impatto sul territorio, per attrarre investimenti, rinforzare il sistema imprenditoriale e creare nuova impresa, semplificazione burocratica, raccordare il sistema formazione-lavoro e la mobilità.
Due gli inviti lanciati dal presidente Cciaa: attivare un tavolo permanete con la Regione su infrastrutture e mobilità e ottimizzare le risorse per il sistema di welfare locale.
L’esempio virtuoso ricordato da paolo Govoni è stato il bando multidisciplinare per convogliare in un unico fondo provinciale risorse per lo sviluppo, che con 600mila euro di risorse pubbliche ha generato investimenti per 4,9 milioni e ricadute positive sul piano occupazionale.
Il tema del contrasto alla dispersione scolastica è stato posto all’attenzione dal sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, il quale ha ricordato gli altrettanti effetti positivi del Patto per il lavoro nell’area del Delta, con numeri in progressivo aumento della scolarizzazione.
“È da formalizzare il tavolo dell’istruzione – è stato il pronto sostegno dell’assessore Patrizio Bianchi – coinvolgendo l’ufficio scolastico regionale, le scuole, l’università e gli istituti tecnici superiori, perché la dispersione scolastica è fenomeno di malessere sociale”.
Altri temi da mettere in agenda sono stati richiamati dal fronte sindacale: la creazione di un fondo di sostegno al reddito, welfare aziendale da affiancare a quello universale e il sistema infrastrutturale (materiale: la Cispadana e immateriale: la banda larga).
Sforzo comune e senso di responsabilità è stata la formula maggiormente condivisa.
Tante le idee e i temi sul tavolo, dunque, per il cui esame è stato concordato di mettere in agenda il prossimo appuntamento della Consulta, da riunire prima di Natale.

Codigoro: rinvio presentazione libro “Carme Capatti. Una vita per gli altri”

Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

La presentazione del libro “Carme Capatti. Una vita per gli altri”, scritto a quattro mani da Daniele Civolani e da Marco Turchi, che avrebbe dovuto svolgersi venerdì 29 novembre 2019, in biblioteca, è stata rinviata a venerdì 17 gennaio 2020, alle ore 16.30.
Insieme agli autori saranno presenti la protagonista Carmen Capatti, Gaetano Sateriale, autore della prefazione e Alessandra Chiappini, autrice della postfazione.

Centro Teatro Universitario di Ferrara presenta “Che fai tu, luna, in ciel?”

Da: Organizzatori

In occasione della mostra Spazio 2019. Scienza e immaginario cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna realizzata dall’Università di Ferrara nel cinquantesimo anniversario della conquista del pianeta, domenica 1 dicembre il Centro Teatro Universitario presenta lo spettacolo itinerante “Che fai tu, luna, in ciel?” diretto da Stefano Randisi ed Enzo Vetrano (Cooperativa Le tre corde/Compagnia Vetrano-Randisi), con la partecipazione di un gruppo di allievi/e del CTU.

I sogni, le paure, i desideri ispirati dalla luna saranno le tappe di un percorso che partendo dalla sede della mostra a Palazzo Turchi di Bagno (Corso Ercole d’Este, 32) porteranno il pubblico accompagnato in piccoli gruppi a fare un breve, fantastico viaggio, scoprendo anche alcuni ambienti di Palazzo Prosperi Sacrati, eccezionalmente aperto e abitato per l’occasione da immagini poetiche, musicali e… lunari.

Le voci e i corpi di Alfonso Benazzo, Carla Calò, Claudia Cincotti, Liliana Letterese, Giuseppe Lipani, Andrea Lugli, Stefano Massarenti, Federica Mazza, Alice Pelucchi, Filippo Stefanoni, Alessandro Tagliati, Giulia Tiozzo, Alessandra Tracchi, Mara Vincenzi, Elisabetta Zecchi, danno vita alle parole – tra gli altri – di Dino Buzzati, Pier Paolo Pasolini, Ludovico Ariosto, Salvatore Quasimodo, Gianni Rodari, Tonino Guerra, Alda Merini, Giacomo Leopardi, Riccardo Bacchelli.

Considerata la particolarità dell’evento lo spettacolo sarà replicato in tre turni consecutivi con inizio rispettivamente alle ore 17, 18 e 19. Per partecipare è pertanto obbligatoria la prenotazione inviando una e-mail a ctu@unife.it o un sms/whatsapp al numero 347/7165714, indicando nome, cognome e numero di spettatori.

Attori, autori e registi teatrali, Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorano insieme dal 1976.
Nel settembre del 2011 hanno vinto il premio Le Maschere del Teatro Italiano con lo spettacolo I Giganti della Montagna per la categoria Miglior spettacolo di prosa e nel 2010 hanno ricevuto il premio Hystrio-Anct per il loro lavoro tra ricerca e tradizione. Del 2007 è il premio ETI – Gli Olimpici del Teatro come miglior spettacolo per Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, realizzato insieme a Elena Bucci e Marco Sgrosso.

Col Teatro Daggide di Palermo, loro città d’origine, Vetrano e Randisi hanno condiviso l’esperienza formativa del teatro di gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d’attore, l’improvvisazione e la drammaturgia collettiva. Dall’83 al 92 hanno formato una compagnia all’interno della Cooperativa Nuova Scena di Bologna, per la quale hanno scritto, diretto e interpretato numerosi spettacoli fra cui una trilogia dedicata alla Sicilia, e hanno partecipato a diversi lavori con Leo de Berardinis.

Nel 1995 hanno fondato l’Associazione Culturale Diablogues, che spazia da produzioni di spettacoli di ricerca teatrale e musicale alla didattica, da collaborazioni e consulenze artistiche alla progettazione e realizzazione di eventi teatrali unici in luoghi di particolare interesse artistico e culturale. Dal 2001 al 2012 Vetrano e Randisi sono stati fondatori e direttori artistici del Festival Acqua di terra/Terra di luna.

Tra i loro spettacoli di maggiore successo: Il berretto a sonagli di Pirandello (1999) Anfitrione da Plauto, Molière, Kleist e Giraudoux (2000), Il mercante di Venezia (2001), Le smanie per la villeggiatura di Goldoni (2003), il repertorio pirandelliano costituito da L’uomo, la bestia e la virtù (2005), Pensaci, Giacomino! (2007) I Giganti della Montagna (2009) Fantasmi (2010) Trovarsi (2011).
Recentemente hanno affrontato con risultati emozionanti anche la drammaturgia di Franco Scaldati realizzando Totò e Vicé (2011), Assassina (2017), Ombre folli (2017), Riccardo 3-L’Avversario di F. Niccolini (2019).
Dal 2015 “Compagnia Vetrano-Randisi/Diablogues” è una firma della Cooperativa Le Tre Corde, attività teatrale di interesse regionale dell’Emilia Romagna (https://www.diablogues.it/).

Numerosissime le loro attività di laboratorio e formazione teatrale. Con “Che fai tu, luna, in ciel?”, i due registi rinnovano la collaborazione con il Centro Teatro Universitario di Ferrara dopo serate di spettacolo, incontri con studenti e spettatori e la realizzazione degli eventi di laboratorio Angeli incerti (2005), Novelle in nero da “Novelle per un anno” di Pirandello (2006), Spazi della memoria (dedicato a Leo de Berardinis, 2008), oltre al laboratorio Il lavoro dell’attore sul personaggio: Shylock, Sosia (da Molière), Shen-Te (2007).

Al Ridotto del Teatro Comunale il Festival In Corde 2019

Da: Organizzatori

Torna In Corde, il festival itinerante dedicato alle chitarre, che quest’anno intende far conoscere le ‘Anime in plastica’. Sarà un viaggio dalla liuteria dei boschi all’artigianato metropolitano quello del festival organizzato dal Conservatorio di musica Frescobaldi di Ferrara con il coordinamento dell’associazione Freon Musica a cura di Stefano Cardi. Anime in plastica: la voce degli strumenti a corde, infatti, quest’anno risuonerà attraverso la tradizione dei legni, l’abete, il cedro, il palissandro, la cedrella odorosa, ma anche attraverso la plastica delle chitarre create negli Stati Uniti dal liutaio di origini centesi Mario Maccaferri (costruttore della Selmer-Maccaferri, la chitarra prediletta da Django Reinhardt) all’inizio degli anni ‘50.

Quest’anno si parte proprio da Ferrara. Giovedì 28 novembre alle 17 al Ridotto del Teatro Comunale ‘Claudio Abbado’ si terrà il concerto a ingresso libero – con docenti e allievi del Conservatorio Frescobaldi – del quale saranno protagonisti fra gli altri Stefano Cardi con la chitarra di plastica di Maccaferri, in un brano di Joe Venuti e Eddie Lang, assieme a Stefano Melloni al clarinetto. E poi la clavicembalista Marina Scaioli, le trombe di Martina Dainelli, Ciro Grieco, Aleksandar Milev, Lorenzo Rizzuta, il corno di Massimo Mondaini, i chitarristi Gianluca Russo, Enrico Bellonzi e Diego Insalaco, il contrabbassista Manlio La Rosa ed il batterista Filippo Gris. Musiche di Manuel Ponce, Toru Takemitsu, Albert Harris, Joe Giuseppe Venuti, John Dowland, Django Reinhardt, Gerald Marks e Christian Wolff.

Chiuderanno il concerto giovanissimi studenti della classe IV della Scuola primaria Poledrelli dell’Istituto comprensivo ‘Govoni’ di Ferrara che interpreteranno due brani dalle Prose collections di Christian Wolff: il primo, Play, una “partitura aperta” perfetta per essere eseguita con strumenti non tradizionali, nel quale utilizzeranno gli strumenti costruiti durante il laboratorio curato da Paolo Pasini e Matteo Roncagalli; il secondo, Sticks, dove gli strumenti sono ramoscelli secchi raccolti e utilizzati così come sono. Gli altri autori in programma sono: Manuel Ponce, Albert Harris, Django Reinhardt e Gerald Marks.

In Corde nasce nel 2007 dalla collaborazione tra alcuni Istituti per l’alta formazione musicale della Regione Emilia Romagna. Il fine è accogliere, all’interno di una stessa manifestazione dedicata alla chitarra, uno spazio aperto a disposizione di docenti, interpreti, liutai e giovani musicisti.

La plastica, materiale considerato recente e “moderno” – ed estremamente d’attualità, basti pensare alla Plastic tax di cui tanto si sta discutendo – ha per certi versi una storia remota. Sono polimeri naturali l’ambra, il guscio di tartaruga o il corno, utilizzati dall’uomo fin dall’antichità anche per realizzare strumenti musicali. La storia della plastica propriamente detta comincia nel 1861, quando in Inghilterra venne isolato e brevettato il primo materiale plastico semisintetico, utilizzato per la produzione di manici e scatole. Ma è dalla fine dell’Ottocento con la celluloide e poi soprattutto dall’inizio del Novecento con la prima resina sintetica – la bakelite – che la plastica si diffonderà fino ad affermarsi negli anni Sessanta come insostituibile strumento della vita quotidiana e come nuova frontiera, anche nel campo della moda, del design, dell’arte. È in questi anni che irrompe nel quotidiano, e anche nei laboratori di liuteria accanto a legni pregiati e a vernici profumate. E sono le suggestioni della materia a dare anima – di plastica ma non solo – alla XIII edizione del Festival In Corde.

Durante il periodo di lavoro per la Selmer, Maccaferri aveva inventato e poi brevettato le prime ance in plastica, per poi dedicarsi, dopo aver inventato e prodotto in plastica gli oggetti più svariati (tra cui le ormai diffusissime mollette da bucato) alla sua vera passione: gli strumenti a corda, prima fra tutti la chitarra. E sempre la plastica, e il suo riuso attraverso la costruzione di originali strumenti musicali, è il tema del laboratorio curato da Paolo Pasini e Matteo Roncagalli che vede protagonista la classe IV della scuola primaria Poledrelli di Ferrara. Tubi, bottiglie, cannucce di plastica, assieme a lattine, manici di scopa e vasi da fiori rivelano le loro nascoste capacità sonore e si trasformano con paziente lavoro artigianale in flauti, trombe, tamburi. Il suono che ne scaturisce è semplice, ma è vivo, dalle inattese possibilità espressive e per questo i bambini coinvolti nel laboratorio suoneranno gli strumenti da loro stessi costruiti, in una piccola performance all’interno del concerto previsto al Ridotto del Teatro comunale di Ferrara il 28 novembre alle 17.

Le musiche in programma per In Corde, seppure composte nell’arco di 400 anni, si rivelano simili tra loro in questa sorta di cultura del sussurro e della conversazione che caratterizza la chitarra. Gli altri appuntamenti in programma sono sabato 30 novembre alle 18 ad Argenta, con il concerto al Centro Culturale Mercato, e infine domenica 1 dicembre al Museo della Musica, con il concerto alle 17.

Comacchio: Natale sull’acqua 2019/2020

Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

Luogo di approdi e di partenze, per anguille, per cittadini e i turisti, la Città di Comacchio offre un Natale all’insegna delle tradizioni e della voglia di far festa dall’8 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020.
I presepi sull’acqua, la tradizionale iniziativa che vede la realizzazione della natività sotto i ponti storici della città, quest’anno accoglieranno un presepe proveniente dalla Palestina: sotto il Ponte degli Sbirri sarà allestita una natività realizzata da un artigiano di Betlemme con legno di ulivo proveniente dalla Terra Santa. Sono otto i ponti interessati dal percorso espositivo (Trepponti, Ponte di Borgo, Ponte degli Sbirri, Ponte San Pietro, Ponte dei Sisti, Ponte Pasqualone, Ponte del Teatro e Ponte del Carmine): una iniziativa coordinata da Ascom Comacchio in collaborazione con le associazioni culturali e teatrali del territorio. L’otto dicembre, accanto al Ponte degli Sbirri, alle (ore 12) è prevista l’inaugurazione del presepe palestinese, alla presenza del sindaco Marco Fabbri e dell’Arcivescovo Giancarlo Perego, un momento di riflessione arricchito dall’iniziativa di solidarietà sociale, con animazione di musica e canti, Tenda di Natale, curata dalla cooperativa sociale Work&Service.
Nel pomeriggio invece Lido degli Estensi apre le festività (viale Carducci, ore 16) Aspettando il Natale, animato da un evento musicale della Scuola di Musica di Comacchio cui farà seguito brindisi nel villaggio di natale. Un Merry Bubble Christmas quello sulla costa, con la possibilità di scattarsi Selfie Christmas all’interno di una palla di natale gigante. (a cura dell’associazione Noi che ci crediamo ancora in collaborazione con MSP Italia). Un ricco programma di eventi fra Babbi Natale in bici (BabbinBike, 15 dicembre gara non competitiva fra la costa e Comacchio; info Carlo 331 3782960) e Befane in Tandem (6 gennaio, dalle ore 15) e aperitivi con gli auguri: Aperichristmas, 22 dicembre, (dalle ore 17 appuntamento su Viale Carducci). Natale anche per gli amici a quattro zampe con ChristmasBau (29 dicembre, dalle 14.30).
Marionette e teatro per i più piccoli: ecco la Bottega di Geppetto con lo spettacolo dei burattini (domenica 22, giovedì 26, sabato 28, domenica 29 e martedì 31 dicembre, inizio spettacoli ore 16.30, ingresso gratuito) nell’antica pescheria a due passi dal Trepponti; “I Colori del Natale” presentano il programma del Teatro dell’Aglio di Massimiliano Venturi. Spettacoli per i bambini e le bambine anche a San Giuseppe, domenica 1 dicembre con lo spettacolo C’era due volte il piede (Teatro Parrocchiale, ore 16) e a Vaccolino, le Strologhe, l’8 dicembre (tensostruttura parrocchiale, ore 16), per finire, domenica 15 dicembre, a Porto Garibaldi con All’InCirco: pu-pazzi d’amore, marionette e, ovviamente, pupazzi (Teatro parrocchiale, ore 16). Termine del tour dei burattini, il 26 dicembre in piazza Folegatti, a Comacchio (ore 17.30): orror Puppet Show, marionette, pupazzi e teatro di strada con lo spettacolo El Bechin.

Lunedì 23 dicembre in città, nella Sala Polivalente di Palazzo Bellini (ore 21), il concerto gospel The Charleston Mass Choirc, che rappresenta l’avvio delle festività con gli anuri del Comune di Comacchio. Il concerto prevede le consuete anteprime pomeridiane a Lido degli Estensi (Chiesa di San Paolo, ore 16), San Giuseppe (Teatro parrocchiale, ore 17) e Porto Garibaldi (Teatro parrocchiale, ore 18)
Babbo Natale sarà a San Giuseppe (24 dicembre, piazza della Rimembranza, dalle 16.30) anticipando la Befana alla Funtana (5 gennaio) per fare festa con musica e divertimento (a cura di A.C.D. San Giuseppe).

La vigilia di Natale, dopo la tradizionale Funzione del Bemben nella Concattedrale di Comacchio (ore 17), sul Trepponti andrà in scena Une not a Batlàmm (ore 18) fra tradizione e contemporaneità, in un mix di luci e musiche per narrare la natività (associazione culturale Al Batal
in collaborazione con Ads Arte Danza di Laura Tomasi) riscaldati dalla cioccolata calda offerta in centro storico dall’Avis di Comacchio.
Festa e riflessione, il 26 dicembre Et incarnatus est (dalle 16.30) con letture e musiche per organo, tromba e coro sul mistero dell’Incarnazione, davanti all’antico presepe allestito nella Concattedrale (a cura della parrocchia San Cassiano – Rosario)-
Da sempre, a Porto Garibaldi, Santo Sefano ocn noi. Dalla mattinata (26 dicembre, ore 9) mercatino, animazioni natalizie per grandi e piccoli, spettacoli di strada, distribuzione di cioccolato caldo e dolcetti natalizi. Alle 15.30 camminata; ore 16 concerto nell’atrio Mercato Ittico. Un ricco programma curato dal Consorzio L’Alba.
Se alle 16, a Lido degli Estensi è in programma un Flashmob Musica e Danza.
Più tardi, alle ore 18, nel porto canale fra Estensi e Porto Garibaldi ecco la scenografica Fiaccolata di Natale sull’acqua realizzata dall’Ippocampo Sub.
il 31 dicembre Capodanno a Comacchio, con musica, aperitivo nell’antica pescheria (dalle ore 18), visita al Museo Delta Antico (ore 19) e Cena di gala nelle sale di Palazzo Bellini (ore 20.30) e gran finale con lo spettacolo pirotecnico sul monumentale Trepponti. Partners Radio Bruno e Radio Sound per una serata all’insegna della musica e del divertimento. (organizzazione News Stars Production – prenotazioni: Igor, tel. 0533 313411 – u.s.volania2011@gmail.com)

Il 5 gennaio la befana a Comacchio si presenta con l’animato corteo “La tamplà” (ore 15.30) e poi si produce in una ginnica evoluzione: la befana vola in picchiata dalla Torre dell’Orologio assistita dai pompieri (ore 16.30). Il 6 di gennaio, invece, la befana si brucia direttamente fra i bagliori dei fuochi d’artificio, nello spettacolo “A van la vacie” ai piedi del Trepponti (ore 18): uno spettacolo preceduto da una serie di appuntamenti per grandi e piccini (a curato dell’associazione Maresue): alla Manifattura dei Marinati, dalle ore 10 aa Befana arriva alla Manifattura, distribuzione delle calze a tutti i bambini/e (iniziativa gratuita, compresa nel prezzo del biglietto di ingresso) curata da Podeltatourism e Marasue.
E di nuovo in centro nel pomeriggio, (dalle ore 15) per la distribuzione gratuita della calza della befana: bevande calde e dolci della tradizione (Avis) e la merenda, alle ore 17, prima di far fuori la Befana.

In città vale una visita la Manifattura dei Marinati, un museo in vivo, dove ancora oggi, seguendo un regolamento storico, si celebra la lavorazione dell’”Anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio”. Il Museo Delta Antico, accolto nel settecentesco Ospedale degli Infermi, presenta la sontuosa arte etrusca e romana, le vicende medievali e racconta della bellezza creata delle antiche genti che popolarono il grande delta del Po. Il 6 gennaio, alle ore 15, laboratorio dedicato ai più piccoli “I monili degli Antichi”, visita guidata e attività didattica per i piccoli visitatori (supplemento sul biglietto d’ingresso). La visita alla Casa Museo Remo Brindisi arte e design del ‘900 riserva infine, a Lido di Spina, l’incanto di una collezione di arte moderna a pochi passi dal mare. Senza dimentica le escursioni in barca nelle Valli di Comacchio.

A Cento lo spettacolo “Nel segno del toro”

Da: Organizzatori

Venerdì 29 novembre al Centro Pandurera va in scena la storia di Ferruccio Lamborghini con lo spettacolo “Nel segno del toro”.

Il Comune di Cento, assessorato alla cultura e la Fondazione del Teatro Borgatti di Cento presentano l’evento/spettacolo: “Nel segno del toro” – la storia di Ferruccio Lamborghini. Lo spettacolo scritto e interpretato da Lorenzo Guandalini andrà in scena Venerdì 29 novembre all’auditorium Pandurera alle ore 21.00. L’intero incasso sarà devoluto alla ricostruzione post sisma di uno dei contenitori culturale più belli e ricchi di significato della città: il Teatro Borgatti. Nel cast oltre all’attore protagonista che interpreta Ferruccio Lamborghini anche Chiara Bolognesi, Sara Devecchi, Riccardo Barbieri, Luca Roli. Accompagnati alla tecnica da Mirko Bassi e Giuseppe Tretola.

Uno spettacolo ricco di emozioni e suggestioni. La vita, il mito, la storia di Ferruccio Lamborghini. Uno spettacolo teatrale sotto forma di recital, a testimonianza di un lavoro importante che si avvale di collaborazioni prestigiose e di molte testimonianze umane inedite. Uno spettacolo brillante e appassionato, diretto ed emotivo, suggestivo ed originale, e avvincente… battuta dopo battuta… così come lo era il suo protagonista. Originale e appassionata la colonna sonora che è stata creata appositamente per lo spettacolo con brani inediti e arrangiamenti straordinariamente suggestivi di alcune canzoni che lo stesso Ferruccio considerava un po’ come la “colonna sonora” della sua vita. Nello spettacolo dedicato a Ferruccio Lamborghini e intitolato: “Nel segno del toro”, c’è certamente il padre di una delle marche automobilistiche più prestigiose al mondo, ma c’è anche il Ferruccio Lamborghini dei trattori, della terra, del vino, della dolce vita, ma soprattutto c’è… l’uomo.

Così ci spiega lo spettacolo l’autore e interprete Lorezo Guandalini:
“Nel segno del toro è un lavoro nato nel 2006. Dentro ci sono le mie tre passioni più forti: i motori (da buon emiliano), il teatro e il giornalismo (che è poi la mia occupazione principale). Per questa favola, perché è una favola, il tempo, la memoria degli uomini, lo stesso Lamborghini hanno contributo a farla diventare tale, fino a confondere la verità con la fantasia, ma senza cambiare i fatti, ho raccolto documenti e testimonianze da coloro che Ferruccio lo hanno conosciuto, ci hanno lavorato o che semplicemente hanno “incrociato” il Toro Lamborghini nel loro cammino. Un percorso ricco di emozioni per chi mi raccontava il suo, personalissimo, toro Tutti conoscono il marchio del Toro “che attacca” grazie alle favolose automobili. Questa è la conferma delle capacità sia intuitive che di “messa in pratica” di Lamborghini, che ha generato la nascita fabbrica di Sant’Agata Bolognese. In meno sanno che la storia nasce dalla terra. Una favola che nasce in una casa affogata in mezzo alla campagna ferrarese ed alle sue nebbie, per arrivare in ogni angolo del mondo sino alle più importanti mete del Jet Set e della dolce vita. Quando si parla di Lamborghini il parallelo con Ferrari è automatico. Ma il confronto non è solo quello fatto dalle caratteristiche tecniche dei modelli delle due case automobilistiche; è qualcosa che esce dalla macchina ed entra negli uomini e nel loro essere parte irrinunciabile e imprescindibile di questa “Motor Valley” in cui non mancano mai personaggi alla Guareschi. Per Ferruccio Lamborghini l’elemento fondamentale è il rapporto con gli altri, siano essi amici, parenti, mogli, amanti, concorrenti, collaboratori … clienti o fornitori o semplicemente gli abitanti del suo mondo e del suo tempo. Ferruccio è figlio del suo tempo. E’ interprete del suo tempo. Con i suoi pregi ma anche con tutti quei difetti che non ha mai tentato di nascondere (contrariamente ad altri). Dagli esordi con il Carioca sino alle diverse fabbriche che impianterà (oltre ai trattori e alle auto ci sono quella del Riscaldamento e la Oleodinamica) sino ai momenti d’oro con la Lamborghini auto e sino all’uscita di scena che è un ritorno alla terra ed alle sue origini ma, anche qui, con lo “stile” di Ferruccio. Non si tratta di una sconfitta o di una resa. Semplicemente il “toro” decide di scrivere un altro capitolo di una vita fatta di forti emozioni Nel recital ci sono un po’ tutte queste cose. Spero di riuscire a farle capire/comprendere al pubblico nella loro bizzarra schiettezza. Insomma spero di essere un buon narratore e che le emozioni mi aiutino a creare una fotografia di questo grande personaggio”.

Per assistere allo spettacolo:
I biglietti per lo spettacolo si possono già prenotare ed acquistare presso la Biglietteria del Centro Pandurera, in via XXV Aprile, 11, dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30 /tel. 051 6843295 biglietteria@fondazioneteatroborgatti.it oppure on line su https://www.vivaticket.it/ita/event/nel-segno-del-toro/140782.

Economia circolare, Ferrara e le sue sfide

Da: Ufficio Stampa Consorzio “Wunderkammer”

Il nostro territorio si mette in campo: incontro con Giovanni Gallerani, direttore tecnico e ricerca e sviluppo alla Macè srl (Holding Pivetti) a Terre del Reno (Ferrara) e Andrea Cavagna, architetto e cofondatore della startup Sfridoo. A Wunderkammer (Palazzo Savonuzzi, via Darsena 57) ore 18.30 venerdì 29 novembre, seminario a cura di Centoform. Il seminario, a ingresso gratuito, fa parte del ciclo “Di cosa parliamo quando parliamo di … innovazione sociale, industria creativa, economia circolare”. Il progetto è ideato da Basso Profilo aps.

Come si applicano i concetti di modularità, versatilità e adattabilità al tessuto produttivo locale? L’economia vista come un organismo, le cui sostanze nutrienti sono elaborate e utilizzate, per poi essere reimmesse in un ciclo chiuso, rigenerativo. Un metabolismo in cui anche i rifiuti sono pensati come risorse.

Venerdì 29 novembre 2019 alle 18.30, a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara, a Palazzo Savonuzzi) si terrà un seminario, a cura di Centoform, incentrato sull’economia circolare, che contempla sistemi produttivi pensati per potersi rigenerare da soli e essere, dunque, ecosostenibili.
L’ incontro, gratuito e aperto al pubblico, è il terzo e ultimo appuntamento del ciclo ‘Di cosa parliamo quando parliamo di… innovazione sociale, industria creativa, economia circolare’, ideato e coordinato dall’aps Basso Profilo. Il seminario è rivolto a tutti coloro volessero saperne di più su queste nuove tematiche: esperti del settore, raccontandosi e confrontandosi con i presenti, daranno concretezza a questioni che appaiono lontane e, invece, sono più vicine di quanto si possa pensare.

Parleranno di economia circolare e del proprio percorso professionale Giovanni Gallerani, direttore tecnico e ricerca e sviluppo alla Macè srl (Holding Pivetti), azienda ferrarese pioniera nella quarta gamma di frutta a Terre del Reno, e Andrea Cavagna, architetto e cofondatore di Sfridoo, startup dell’economia circolare che aiuta le aziende a ottimizzare i processi di gestione dei materiali di scarto e cespiti aziendali.

Giovanni Gallerani è direttore tecnico Macè Srl, è agronomo ed esperto di processi circolari e di innovazione di prodotto e processo nell’ agroindustria. A Wunderkammer parlerà di come “Coniugare economia circolare, risultati e lavoro in azienda: una passione e un’opportunità nella frontiera della gestione ambientale e agroindustriale”. Fondata nel 2000 all’interno del Gruppo Holding Pivetti, Macè produce linee innovative di frutta pronta al consumo, frullati, spremute e creme. Il prodotto trasformato è stabilizzato con un sistema di ultima generazione che permette di mantenere inalterate tutte le caratteristiche organolettiche e nutritive del frutto. I succhi, 100% naturali, sono senza conservanti, senza additivi e senza zucchero aggiunto.

Andrea Cavagna, architetto e cofondatore di Sfridoo. Durante la sua esperienza come progettista creava soluzioni per il settore dell’architettura, oggi con Sfridoo aiuta le aziende a ottimizzare la gestione delle risorse e a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti aziendali attraverso progetti innovativi, in linea con il nuovo modello economico circolare. A Wunderkammer, con diversi esempi e casi pratici, parlerà della startup Sfridoo, che aiuta le aziende a ottimizzare i processi di gestione dei loro materiali di scarto e cespiti aziendali, attraverso servizi di consulenza, gestione e tool digitali. Grazie a Sfridoo i materiali di scarto aziendale vengono valorizzati, diventando parte attiva del proprio business, e i costi di smaltimento ridotti.

L’iniziativa, ideata da Basso Profilo, è in collaborazione con il Comune di Ferrara, AREA S3 di Ferrara coordinata dal Consorzio Attrattività Ricerca Territorio -ER, l’ente di formazione Centoform e l’associazione per la tutela dei freelance Acta, Er.Go – Azienda regionale per il diritto agli studi superiori. Il ciclo di appuntamenti ‘Di cosa parliamo quando parliamo di…’ fa parte del progetto ‘banCO: coworking, comanufacturing, community’ finanziato con fondi della Regione Emilia-Romagna a sostegno di interventi rivolti ai giovani – L.R. 14/08 “Norme in materia di politiche per le giovani generazioni”.

Gli studenti dell’IIS Montalcini a lezione dal Sindaco argentano Andrea Baldini

Da: Addetta Stampa IIS Montalcini

Questa mattina interessante lezione tenuta nella sala consiliare del Comune di Argenta dal Sindaco Andrea Baldini agli studenti di 4 A SSS dell’Ipsia. La classe, che a Marzo andrà in gita a Berlino, sta partecipando ad un interessante Progetto dal titolo “Aldilà del muro”, che vuole sottolineare come nonostante i profondi cambiamenti seguiti al crollo del muro di Berlino, del quale proprio quest’anno cade il trentennale, altri sessantadue muri e barriere siano stati eretti nel mondo, dividendo popoli e nazioni. I muri, purtroppo, hanno sottolineato studenti e docenti, sono ancora dappertutto: tra le persone, i quartieri, i paesi e i popoli. Essi possono essere di cemento armato e filo spinato, ma anche invisibili: il muro della povertà, dell’indifferenza, del pregiudizio, dell’odio e dell’intolleranza.

Di recenti diversi Enti locali, tra cui quello argentano, hanno approvato una Mozione contro i muri della vergogna, il cui contenuto oggi gli studenti hanno ascoltato dalla voce del Sindaco, che esorta tutti i cittadini a ‘battersi’ per far crollare queste barriere, che a volte ci sembrano insormontabili.

Al termine della lezione i discenti del Montalcini hanno regalato al primo cittadino un passaporto simbolico contenente una frase molto importante, un monito, un’esortazione che dice ‘i muri non cadono da soli, per abbatterli serve l’impegno di tutti’, una sorta di invito dal quale sarebbe bene non sottrarsi.

Eduard Limonov presenta “Il boia”

Da: Organizzatori

Lunedì 2 dicembre alle 18:00, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara. Dialoga con l’autore Antonio Alizzi. Modera l’incontro Sandro Teti.

New York, primi anni Ottanta. Tra le creature solitarie che popolano l’indifferente megalopoli vive Oscar Chudziński, un immigrato polacco sulla trentina che ha ormai rinunciato alle proprie aspirazioni letterarie. L’incontro con una facoltosa vedova dell’alta società, con cui intraprende una relazione sadomaso, sconvolge la sua esistenza da fallito. È l’inizio di una vertiginosa ascesa sociale ed economica, alimentata da donne dell’upper class desiderose di essere sottomesse. Storia coinvolgente, noir e grottesca, segnata da due omicidi, in cui Oscar, “il boia”, trova nel sesso e nella dominazione sugli altri quel riscatto negatogli dalle ambizioni infrante. Limonov non giudica. Come se impugnasse una cinepresa, descrive in modo crudo e dettagliato le estreme pratiche sessuali e gli istinti ferini dei protagonisti di quel carnevale che è la vita mondana di New York.

Eduard Limonov (Dzeržinsk, Urss, 1943). Scrittore russo di fama internazionale, poeta, giornalista e leader politico. Ispiratore di diversi progetti ideologici, fondatore del Partito Nazional-Bolscevico. Emigra nel 1974 negli Stati Uniti dopo aver trascorso parecchi mesi a Roma in attesa del visto. Nel 1982 lascia New York per Parigi per poi fare ritorno in Russia nel 1992 subito dopo la caduta dell’Urss. Dopo essersi da tempo affermato, Limonov diviene celebre anche al grande pubblico grazie alla biografia a lui dedicata da Carrère, tradotta in tutto il mondo. Molto attivo nell’arena politica postsovietica, ha sposato un’ideologia particolarmente radicale che lo ha portato a scontare periodi di reclusione. Tra le opere pubblicate in italiano segnaliamo Il poeta russo preferisce i grandi negri (Frassinelli, 1985), Diario di un fallito (Odradek, 2004) e Zona industriale (Sandro Teti Editore, 2018).

Dentro a “Bibbiano e dintorni”: giovedì 28 novembre con Maurizio Tortorella in Biblioteca Ariostea

Da: Organizzatori

Bibbiano. Bambini strappati alle famiglie: uno scandalo annunciato, un business da fermare.

Un tema scottante, uno scandalo, un sospetto che riguarda la coscienza degli italiani. Riflessioni e approfondimenti anche a Ferrara, giovedì 28 novembre alle ore 17 in Biblioteca Ariostea (via delle Scienze, 17), con Maurizio Tortorella e il suo libro Bibbiano e dintorni (Paesi Editori S.r.l, 2019).
Dopo i saluti dell’Assessore Andrea Maggi, dialogheranno con l’autore Patrizia Micai, Stefania Gallini ed Elisabetta Fabbri. A moderare l’evento Federico Di Bisceglie.
Il libro prende le mosse dall’inchiesta Angeli e demoni della Procura di Reggio Emilia, dove amministratori locali del Comune di Bibbiano, assistenti sociali e psicologi sono stati indagati e/o arrestati in base a gravissime ipotesi di reato.
Ma Bibbiano e dintorni vuole soprattutto essere un grido d’allarme sul sospetto che gli affidi facili possano nascondere un business vergognoso sulla pelle degli innocenti.
A ricostruire la vicenda è un giornalista che da molto tempo si occupa di giustizia minorile e più volte ha denunciato gli eccessi dei servizi sociali e la faciloneria con cui troppo spesso procedono agli allontanamenti.

Dalle parole dell’autore: “Il problema va ben oltre. A questo punto, anche alla luce delle sacrosante domande poste nel 2016 dall’ex mini-stro Orlando, c’è un dubbio terribile che va risolto. È un dubbio che attiene alla giustizia minorile nel suo insieme e riguarda i servizi sociali: non quelli di pochi Comuni emiliani, ma quelli di un intero Paese. Contro questo sospetto, la magistratura deve trovare la strada per contrastare e cancellare anche il minimo rischio di un conflitto d’interessi. Contro questo sospetto, la politica deve cambiare leggi vecchie e sbagliate, modificare procedure ambigue, potenziare i controlli e rendere ineludibili le verifiche. Ed è per tutto questo che non deve calare il silenzio su Bibbiano e dintorni”.

L’evento è organizzato e promosso da APs Ferrara Cambia. Ingresso libero e gratuito.

Maurizio Tortorella: già inviato speciale e vicedirettore di Panorama, con Caterina Guarnieri ha scritto Rapita dalla giustizia: il libro (Rizzoli) racconta la vera storia di Angela Lucanto, una bimba che per colpa di un assurdo errore giudiziario è stata sottratta alla sua famiglia per 11 anni. A quel libro si è ispirata la fiction Mediaset L’amore strappato, con Sabrina Ferilli ed Enzo Decaro, che Canale 5 ha trasmesso nella primavera del 2019.

Copparo: spettacolo del GAD Ostellato al De Micheli

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Appuntamento al Teatro Comunale De Micheli giovedì 28 novembre, alle ore 21, con la compagnia GAD di Ostellato in “The Show GAD go on 2 (gli amori)”, spettacolo in due atti fra sketch, allegria e canzoni dal vivo, con la regia di Paolo Tabacchi.
Lo spettacolo si realizza con la partecipazione degli attori: Stefania Agnelli, Sergio Cestari, Rosalinda Curella, Gisella Ferrari, Claudio Gallerani, Roberto Pasqualini, Paolo Tabacchi, Denis Tampieri, Grazia Zappaterra; suggeritrice Angela Rolfini; ospite Pablo Escobar da Barcelona.
Per informazioni: 0532 864580, www.teatrodemicheli.it

Il Circolo Frescobaldi celebra la ricorrenza della morte di Giacomo Puccini

Da: Organizzatori

Venerdì 29 novembre 2019 ricorre il 95° anniversario della scomparsa di Giacomo Puccini (Lucca 22.12.1858 – Bruxelles 29.11.1924). Il Circolo Frescobaldi celebrerà la ricorrenza alle ore 17 di venerdì 29 novembre presso la propria sede di via Foro Boario 87, Ferrara.
Sarà una conferenza del giornalista e critico musicale Athos Tromboni ad affrontare il tema «Puccini e le sue donne nelle opere e nella vita» illustrando le caratteristiche di tutte le “eroine” pucciniane: dalla romanticissima Anna dell’opera-balletto “Le Villi” fino alla dolcissima Liù dell’opera “Turandot”, con citazioni anche biografiche là dove queste eroine siano ispirate da donne che hanno avuto relazioni anche sentimentali con il Maestro lucchese. L’ingresso è libero.

Joseph Moyersoen presenta “La messa alla prova minorile e reati associativi. Buone pratiche ed esperienze innovative”

Da: Organizzatori

Venerdì 29 novembre ore 17, presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino – Libreria Libraccio di Ferrara. Introduce Paola Bastianoni, dialogano con l’autore Luigi Fadiga e Teresa Sirimarco.

Nel presente volume vengono analizzate la teoria e le prassi applicative dell’istituto della sospensione del processo per messa alla prova minorile (art. 28 del DPR 448/1988), forma di “probation processuale”, a trent’anni dalla sua entrata in vigore, dedicando un focus ai minori che hanno commesso reati di gruppo o reati associativi anche in contesti di criminalità organizzata, secondo le esperienze e le testimonianze di vari Tribunali per i Minorenni (Catania, Milano, Napoli e Reggio Calabria). Con le sue peculiarità di grande flessibilità e programmaticità e con i suoi obiettivi di cambiamento, questo istituto ha notevolmente contribuito ad abbattere il tasso di recidiva dei minorenni autori di reati. In merito alla casistica dei minori coinvolti in reati di gruppo o in reati associativi, il volume offre un aggiornamento sulle nuove prassi operative in materia di interventi di recupero psico-sociale, nonché una griglia realizzata da un gruppo di lavoro dell’Ufficio GUP del Tribunale per i Minorenni di Milano, fruibile dagli operatori psico-socio-educativi come guida agli aspetti diagnostici e trattamentali che la magistratura minorile ritiene imprescindibili nell’applicazione dell’istituto. I contributi pubblicati in questo volume contengono concetti fondamentali e innovativi applicati in questo ambito, come bellezza, empatia, contenimento psichico e mentale, rito di passaggio, stimolo al cambiamento e relazioni transferali istituzionali a vari livelli. Alcuni ragazzi hanno accettato di esprimere liberamente e in forma scritta la loro esperienza in sede di udienza finale di messa alla prova; le loro riflessioni riportate nel testo lasciano trasparire il travaglio sotteso e l’impegno profuso nel faticoso percorso maturativo e di cambiamento svolto durante il periodo di prova. Il presente volume è rivolto principalmente agli operatori della giustizia minorile, in particolare magistrati togati e onorari, avvocati, operatori dei servizi psico-socio-educativi del Ministero della Giustizia, del territorio e delle strutture residenziali penali, ma anche a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo importante settore della Giustizia tesa all’applicazione del principio riabilitativo, che sottende la ripresa dei processi maturativi nella mente del minore che delinque, ritenendo l’intervento a ciò mirato necessario e proficuo per far evolvere la personalità in formazione verso migliori destini e per recuperare risorse preziose alla società.

Laureato in giurisprudenza all’Università Statale di Milano, si è specializzato in diritti umani e diritto minorile. Ha svolto la funzione di vice Procuratore onorario (Pubblico Ministero d’udienza) presso il Tribunale di Milano, e successivamente, quella di giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Milano dal 2002 al 2016. Attualmente collabora come esperto esterno con la Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, nonché con organizzazione internazionali governative (Unicef) e non governative (Fondazione Terre des hommes Italia) per il monitoraggio e la valutazione di progetti di cooperazione allo sviluppo in materia di giustizia minorile in vari Paesi del sud del mondo.

È docente in diversi Master di I e II livello e corsi di specializzazione su varie tematiche tra cui giustizia minorile, tratta e sfruttamento sessuale di minori, minori stranieri in particolare non accompagnati, bande giovanili. Ha pubblicato decine di articoli sulle tematiche sopra menzionate.

È stato Segretario generale dell’Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia (AIMMF, www.minoriefamiglia.it) e Presidente dell’International Association of Youth and Family Judges and Magistrates (IAYFJM, www.aimjf.org). Dal 2006 recensisce per la rivista “Minori giustizia” e per la rivista “Duellanti”, nonché per siti internet specializzati tra cui quello del Tribunale per i minorenni di Milano (www.tribmin.milano.giustizia.it) e quello del Centro Audiovisivo e Mediatico sulla Rappresentazione dell’Infanzia e dell’Adolescenza (CAMeRa, www.minori.it/rassegne-filmografiche) lungometraggi che trattano tematiche legate al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

Bondeno: fondo per lo smaltimento dei rifiuti in agricoltura

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Dopo “Nuova Cascina Pulita SRL”, si allarga la famiglia dei soggetti che applicheranno la riduzione di tariffa nello smaltimento dei rifiuti derivanti dalle lavorazioni agricole.

Si allarga la famiglia dei soggetti privati che saranno autorizzati ad applicare la riduzione dei costi in tariffa, per lo smaltimento dei rifiuti agricoli. Si è infatti conclusa alla fine di ottobre la procedura che ha visto, alla fine, aderire quattro soggetti abilitati. Alla società Cascina Pulita Srl, che aveva aderito per prima, si sono infatti aggiunte le ditte Tavellin Luigi di Tavellin Giuseppe & C. Snc, la Elite Ambiente Srl e la Melorec Sas. In sostanza, cosa accadrà ora in termini di benefici per gli agricoltori? «Utilizzando i fondi che abbiamo messo a disposizione – spiega il sindaco Fabio Bergamini – le società che hanno aderito al bando potranno applicare una riduzione dei costi a carico degli agricoltori per lo smaltimento di contenitori di fitofarmaci, ed altri scarti derivanti dal lavoro agricolo considerati “non pericolosi”». Gli agricoltori che si rivolgeranno agli operatori che hanno partecipato al bando vedranno riconosciuta in fattura una riduzione fino a 150 euro dei costi, che saranno coperti con risorse comunali. Il municipio ha messo a disposizione a bilancio 15mila euro per questo fondo sperimentale, che tuttavia l’Amministrazione intendere fare diventare “strutturale” e finanziabile ogni anno. «Questo, ovviamente, è un anno zero – dice Bergamini – per questa ed una serie di altri provvedimenti che abbiamo dedicato al settore primario». Il bando era aperto a Consorzi Agrari, cooperative agricole, i gestori dei Centri di Coordinamento e altri soggetti privati abilitati. Come da attese, la procedura pubblica ha visto l’adesione di più soggetti, allargando il bacino d’utenza iniziale. «In questo momento particolare, che sembra particolarmente favorevole per le imprese agricole, tra burocrazia e nuovi tributi, abbiamo voluto dare un segnale in senso opposto – rivela Fabio Bergamini –. Cercando di abbattere quelli che sono i costi della produzione agricola locale, che è di alta qualità e genera valore per il territorio».

Venerdì 29 e sabato 30 a Unife “Università 2020. Reclutamento, Finanziamenti, Abilitazione Scientifica Nazionale”

Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara

Organizzato dall’Università di Ferrara con l’Osservatorio Indipendente dei Concorsi Universitari.

Il sistema universitario italiano fa i conti da molti anni con tagli feroci alla ricerca. La principale linea di finanziamento (PRIN) il cui fondo nel 2003 ammontava a quasi 140 milioni di euro, nel 2010 era quasi dimezzata a 87,5 milioni. Sotto il governo Monti è crollata a 38 milioni, per toccare quota 0 nel biennio 2013-2014; 92 nel 2015 e poi nulla più fino al maxifinanziamento Fedeli, da 391 milioni, che, istituendo una ‘linea giovani’ destinata solo agli strutturati, ha reciso però l’unico canale di accesso alla carriera accademica per chi non fosse già nell’Università. Il taglio dei finanziamenti significa, ovviamente, taglio della possibilità di innovazione, sperimentazione, libera ricerca, generazione di nuove risorse in termini umani e scientifici.

Mentre da un quindicennio il sistema agonizza ed è in discussione l’ennesima proposta di legge (a costo molto basso) sul reclutamento e la docenza universitaria, l’Università di Ferrara ha organizzato con l’Osservatorio Indipendente dei Concorsi Universitari (OICU) il convegno “Università 2020. Reclutamento, finanziamenti, Abilitazione Scientifica Nazionale”, che si svolgerà venerdì 29 novembre pomeriggio (Aula 12, via degli Adelardi 33) e sabato 30 mattina (Aula Drigo, via del Paradiso 12).

Le tre sezioni del convegno analizzeranno vari casi di studio e denunceranno le opacità che troppo spesso caratterizzano le procedure del reclutamento, del finanziamento alla ricerca, dell’Abilitazione Scientifica Nazionale (con relazioni e interventi di docenti delle Università di Brescia, Enna, Ferrara, Milano Bicocca, Roma La Sapienza, dirigenti e ricercatori del CNR e dell’INGV e di studiosi finora esclusi dal sistema).

La tavola rotonda finale, alla quale parteciperà, tra gli altri, il prof. Patrizio Bianchi, già Rettore dell’Ateneo di Ferrara e Assessore regionale al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, cercherà invece di suggerire una serie di correttivi che permettano di salvare l’università italiana dai pericoli della marginalizzazione e del declino culturale.

Venerdì 29 novembre, Aula 12 del Polo Didattico degli Adelardi, Via degli Adelardi, 33.

Sabato 30 novembre, Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi Umanistici, Via Paradiso, 12.

Programma degli interventi: http://www.unife.it/eventi/2019/novembre/convegno-universita-2020.

DIARIO IN PUBBLICO
Sommerso dai ‘d/D’

Una particella del discorso che indica l’appartenenza mi assilla in questo momento. Va aggiunto anche la serissima inchiesta sulla ‘d’ minuscola o maiuscola: de Pisis o D’annunzio? La minuscola indicante la nobiltà del casato, la maiuscola invece negandola. Allora de Pisis, de Chirico, De Nittis, D’Annunzio (all’anagrafe d’Annunzio). E vai col tango e con i filologi!

Ma l’alluvione del de/De non si ferma qui e metaforicamente produce altri dubbi e interrogativi che si esprime in una fulminante e inquietante domanda. Ma noi (forma di pluralis maiestatis) a quale popolo apparteniamo? Le sardine?, il Pd?, a qualche altra formazione non sovranista? La domanda diventa ancor più imbarazzante quando si scatena il (falso) problema dell’illuminazione del Castello, ma soprattutto quello che viene chiamato con un’orrida immagine l’incendio del Castello. Apriti cielo! Cittadini virtuosi m’insultano rinfacciandomi che voglio affossare l’economia e negare a 30 mila innocenti l’innocuo piacere di danzare sotto l’incendio. Tanto cosa vuoi che produca? Qualche lesioncella, qualche caduta di merli (già avvenuta), qualche problema con i quadri in mostra frettolosamente emigrati in luoghi non incendiati. Sono proprio – mi sputano addosso con rancore ( e questo è il meno) – un radical chic! Mi portano l’esempio della Tour Eiffel. Mannaggia che paragone.

Perciò, sempre meno mi sento appartenente ai de/De. La misteriosa scomparsa su Fb del programma del popolo delle sardine ci dice, ma lo sapevamo, in che modo si può manipolare il social quando la decisione è presa. Ma scusate, popolo sardinesco, se rivolgo una obiezione al bel racconto di Francesco Monini su questo giornale (vai all’articolo). Giusto e saggio protestare, ma non avete pensato che tra tutti i colori del Castello forse il meno adatto è quel bel verde con cui è illuminato?

Così la particella d’appartenenza prende vigore e rilievo sul ruolo culturale che Ferara/Ferrara sta assumendo in questo momento. Ferrarese il ministro della cultura, ferraresi nomi importantissimi a capo delle istituzioni culturali, in un embrassons- nous di rara visibilità entro le mura della città pentastellata.

Modestamente esprimerò ancora una volta le mie preferenze. Ottima la mostra di imminente apertura su De Nittis anche se il mio cuore ( organo assai delicato) batte per altri pittori. E mentre il tempo scorre e non s’arresta un’ora, mi ficco a corpo morto nelle mostre guercinesche e sto pensando che il lavoro canoviano che stiamo portando avanti con fatica ma con soddisfazione a Bassano del Grappa è valso sacrifici e ‘magoni’, ma l’edizione delle lettere canoviane, la cui stampa sarà prodotta dal prossimo volume a Ferrara, continua a ritmo trionfale. E ancora una volta Canova vuol dire Leopoldo Cicognara, quel ferrarese Cicognara che riporta nella città estense i problemi e le sfide del centenario della morte- veneziana e non romana- dello scultore.

Così il d/De assume il suo vero senso. E’ l’appartenenza al lavoro umile e sublime di proseguimento e riconferma dell’unica eredità che ci è stata lasciata. Quella della difesa dei luoghi e delle istituzioni dove la Bellezza deve essere protetta e diffusa.

I DIALOGHI DELLA VAGINA
Sulle note del violoncellista…

La storia del violoncellista, pubblicata la settimana scorsa, ha mosso i nostri lettori: il violoncellista dà, non chiede più di quanto lui stesso potrebbe dare e si accorda con chi, dall’altra parte, suona la stessa sinfonia.

Equilibrio armonico e violoncello usa e getta

Cara Riccarda,
io ce l’ho, in questo momento, quel violoncellista ed esattamente come la tua amica, mi basta e non vorrei averlo in nessun altro modo, non mi manca quando non c’è ma assaporo ogni momento quando c’è. Il mio violoncellista mi basta perché so che non c’è niente da mettere in piedi e nemmeno lui si aspetta altro da me, è un equilibrio che si mantiene così: nel momento in cui qualcuno dei due aspetta l’altro, l’altro sparirebbe.
S.

Cara S.,
non aspettare e non aspettarsi, sta tutto lì. Di solito, è chi aspetta a portare un senso di incompiuto che non sempre manifesta per paura. Ho conosciuto donne che hanno custodito e consumato il peso di un amore a metà, come fosse un problema solo loro, fino a non poterne più e, dopo molto tempo, sparire. Mi fai riflettere che, però, anche l’altro può abbandonare quando sente che non ce la fa e non potrà mai: quando, cioè, essere l’oggetto di questa attesa è troppo.
Ricordo che, una decina d’anni fa, un’amica venne lasciata da un uomo che le disse ‘sto diventando troppo importante per te ed è meglio finirla qui’, all’epoca trovai questa frase prepotente. Oggi penso che quando uno dei due non si sente adeguato alle aspettative dell’altro, bene farebbe a lasciare andare.
Riccarda

L’importante? Esser d’accordo

Cara Riccarda,
hai descritto il violoncellista, un’esperienza che ogni donna, che sa stare sola ed è libera di testa, dovrebbe fare.
A.

Cara A.,
facciamo che l’esperienza del violoncellista capiti a quelle donne che sono attrezzate per sapere stare da sole, sono davvero libere di testa e mai riflesse nell’uomo che hanno davanti?
La storia del violoncellista sta capitando a una donna che non conosce la dipendenza e credo sia per questo che riesce a sostenere quel tipo di rapporto, così speculare a lei: ha scelto un uomo e una frequentazione in cui entrambi sono dotati degli stessi strumenti. Se solo uno dei due perdesse qualche accordo, non credo funzionerebbe.
Riccarda

Potete scrivere a parliamone.rddv@gmail.com