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Giorno: 9 Dicembre 2019

NET4mPLASTIC e Università di Ferrara: “Monitorati tratti costieri italiani e croati, ciò consentirà di migliorare le conoscenze dell’impatto sull’ambiente e sulla salute umana”

Da: Organizzatori

Le plastiche sono ovunque, non solo perché possono raggiungere i mari trasportati dai fiumi inquinati, o risalire la catena alimentare, ma anche perché possono viaggiare nell’aria, percorrendo chilometri. Finendo per sporcare anche luoghi incontaminati, lontani dai centri industriali o densamente popolati.
La plastica rappresenta la quasi totalità (60-95%) dei rifiuti rinvenuti nei mari del mondo e il principale rifiuto rinvenuto sulle spiagge e sui sedimenti marini. L’80% di tutta questa plastica proviene da fonti terresti ed il 20% da fonti marine (come pesca, acquacoltura e trasporto navale).
Il bacino del Mediterraneo, con il 30% del traffico mondiale, un turismo molto sviluppato ed una popolazione costiera che supera i 300 milioni di abitanti, è una delle zone al mondo più colpite dal problema dei rifiuti marini: la densità delle microplastiche galleggianti può raggiungere 60 milioni di particelle al chilometro quadrato, per un totale di circa 250 miliardi di particelle galleggianti. In questo mare la plastica rappresenta il 95% dei rifiuti rinvenuti in mare aperto, sui fondali e sulle spiagge. Ogni anno tra le 150 e le 500 mila tonnellate di macroplastiche e tra le 70 e le 130 mila tonnellate di microplastiche finiscono nei mari d’Europa: il Mar Mediterraneo è il principale serbatoio.

Secondo l’Unep (United Nations Environment Programme) circa l’80% della plastica che si trova nei mari è il risultato di una scarsa o insufficiente gestione dei rifiuti a terra, dovuta in particolare ad una limitata capacità di riusare e/o riciclare i materiali plastici.
L’Unep individua tra le principali cause:
le discariche illegali di rifiuti domestici e industriali e quelle legali mal gestite;
lo scarso trattamento delle acque reflue e gli sversamenti di acque reflue;
le cattive abitudini da parte delle persone che utilizzano le spiagge a fini ricreativi o per pesca sportiva;
l’attività industriale, in particolare le industrie con processi che coinvolgono materiali plastici;
i trasporti;
le attività legate alla pesca;
i contenitori per i rifiuti non adeguatamente coperti e le strutture per il contenimento dei rifiuti non chiuse ermeticamente;
i rifiuti abbandonati al suolo che gli agenti atmosferici (pioggia o neve o vento) trasportano nei corsi d’acqua.

La presenza dei rifiuti in mare costituisce una grave minaccia per l’ecosistema marino poiché alcune specie di elevato valore conservazionistico, attirate dai materiali e frammenti, possono ingerirli ma ciò rappresenta anche un pericolo per l’uomo poiché entrano nella catena alimentare. L’impatto che ne può derivare viene generalmente diviso in tre categorie principali:
Impatto ecologico – con effetti letali o sub letali su piante e animali mediante intrappolamento, danni fisici e ingestione, accumulo di sostanze chimiche attraverso le plastiche e facilitazione della dispersione di specie aliene mediante trasporto.
Impatto economico – riduzione del turismo, danni meccanici alle imbarcazioni ed alle attrezzature da pesca, riduzione del pescato e costi di bonifica.
Impatto sociale – riduzione del valore estetico e dell’uso pubblico dell’ambiente.

Le plastiche, inoltre, attraggono gli inquinanti organici dispersi nell’acqua, che possono portare al loro bio-accumulo e trasportarli al vertice della catena alimentare, anche se la portata di questo fenomeno è ancora da indagare. In particolare le microplastiche, che sono sempre più presenti negli ecosistemi marini e terrestri, costituiscono un inquinamento di difficile quantificazione e impossibile da rimuovere totalmente. Attraverso la catena alimentare, la plastica può così arrivare direttamente nel nostro cibo. Le microplastiche sono state trovate negli alimenti e nelle bevande, compresi birra, miele e acqua del rubinetto. Per cui, non c’è nulla di cui stupirsi se di recente sono state trovate particelle di plastica anche nelle feci umane.

NET4Mplastic Project
Come si disperdono, dove si accumulano e qual è la loro composizione? Sono alcune delle domande a cui vuole rispondere il progetto NET4mPLASTIC che ha durata di 30 mesi ed è cofinanziato per 2.106.844 euro dal Fondo Europeo Interreg Italia-Croazia.
NET4mPLASTIC, coordinato dall’Università di Ferrara, aggrega importanti competenze trasversali ed internazionali che fanno capo ad enti ed istituzioni italiane (Università di Ferrara e Trieste, Regione Marche, Istituto di Sanità Pubblica Veterinaria di Abruzzo e Molise) e croate (Istituto Didattico per la Sanità Pubblica e Istituzione Pubblica per il Coordinamento e Sviluppo del Distretto di Spalato Dalmazia) oltre a due aziende private (Hydra Solutions e Prosoft).

In particolare – spiega il prof. Simeoni del Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra – verranno raccolti dati sulla distribuzione, provenienza e caratterizzazione delle macro e microplastiche presenti nel mare, nei sedimenti e nei molluschi, monitorando tratti costieri italiani e croati. Ciò consentirà di migliorare le conoscenze dell’impatto sull’ambiente e sulla salute umana. Inoltre NET4mPLASTIC mira a sviluppare sistemi di allerta sulla presenza di macro e microplastica nel mare, droni marini ed aerei per il monitoraggio di questi rifiuti, ed a fornire indicazioni per la rimozione e riciclaggio delle plastiche.

Nell’ambito del progetto sono stati identificati dei siti pilota, per l’Emilia-Romagna l’area della Sacca di Goro, dove verranno svolte attività di rilievo per valutare i livelli di plastica presenti nell’acqua di mare, nei sedimenti e nei molluschi.
In particolare, nella giornata di giovedì 5/12/2019 è stata svolta un’attività dimostrativa durante la quale sono stati effettuati campionamenti di molluschi nell’area di Goro e di sedimenti sui fondali e lungo la spiaggia. I campioni raccolti verranno analizzati per valutare la presenza di microplastiche sia nel biota che nei sedimenti.

L’attività è stata svolta insieme alle Università di Ferrara e Trieste, all’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale “G. Caporale” dell’Abruzzo e del Molise e all’ Istituto Didattico per la Sanità Pubblica di Fiume (Croazia).
L’azione dimostrativa ha utilizzato due imbarcazioni (Kimba e Corona), ha goduto del supporto della Cooperativa di Pescatori di Goro (CO.PE.GO.) e della collaborazione del Vicepresidente regionale della Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna Vadis Paesanti.

Nasce a Ferrara la prima piattaforma italiana VOD – Video On Demand: si chiama cinepark.tv

Da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark

Presentata stamattina al cinema Apollo, “Cinepark.tv è un progetto nato dalla consapevolezza che il pubblico più giovane è abituato muoversi in ambito digitale e sulle piattaforme on line, pensiamo al successo di Netflix. – spiega Erik Protti, gestore dei multisala Cinapark – Ci è parsa quindi opportuna quanto sfidante la creazione di una piattaforma a brand Cinepark sulla quale vedere le opere locali, cortometraggi girati sul territorio, per dare al nostro pubblico la possibilità di godere di una proposta diversa e dare ai filmmaker, sceneggiatori e registi che producono cortometraggi la chance di uscire dalle riserve dei festival ed essere visibili da un publico più ampio.”

Il gruppo Cinepark, che gestisce tre multisale cinematografiche a Ferrara e provincia, ha creato così “Una nuova modalità distributiva. – continua Erik Protti – Per dare compimento a questo progetto, quindi, ricerchiamo cortometraggi legati al territorio e ci stiamo impegnando a creare una rete di collaborazioni aperta alle diverse realtà che fanno cinema, dalle Film Commission fino a scuole, accademie e cineteche. Il lavori che riterremo adeguati verranno selezionati per essere accolti e promossi sula piattaforma cinepark.tv, mentre quelli che saranno più interessanti saranno prima proiettati sul grande schermo in abbinamento ai nostri blockbuster, per poi passare sulla nostra piattaforma, totalmente gratuita e accessibile a tutti”.

La piattaforma è già on line ma sarà operativa da giovedì 19 dicembre. Per fruirne non sarà necessario registrarsi, l’accesso è libero e la visione in streaming.

Prima produzione in programmazione sarà la puntata zero della web-serie di “Totò e Daiana (Calcio, Caffè e Fish & Chips)”, nelle sale del cinema Apollo in esclusiva da martedì 10 dicembre.

Coldiretti: la gente dei campi e il sogno di Bonomi

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Ferrara

Martedì 10 dicembre alle ore 17.00 un incontro alla Sala della Musica di Ferrara per conoscere la nostra storia. Coldiretti Ferrara ha organizzato un incontro con l’autore del libro che ripercorre in prima persona la storia di Coldiretti dalla fondazione sino alla riforma agraria.

Coldiretti Ferrara organizza per martedì 10 dicembre, alle 17.00 presso la Sala della Musica (ingresso dal chiostro piccolo di San Paolo a Ferrara, entrata da Via Boccaleone, 19), un momento di approfondimento sulla propria storia, raccontata da Nunzio Primavera, storica figura di Coldiretti Nazionale, che ha messo su carta la storia degli anni che videro nascere dalle macerie della seconda guerra mondiale la principale associazione agricola italiana grazie all’intuizione ed al lavoro di Paolo Bonomi.

L’autore, Nunzio Primavera, ha avuto per molti anni il privilegio di essere accanto ai protagonisti della nostra storia che ripercorreremo con le pagine del suo libro, con alcuni filmati dell’epoca e con il punto di vista di Floriano Tassinari, presidente di Coldiretti Ferrara e di Filippo Pallara, delegato provinciale di Giovani Impresa Ferrara.
Modererà l’incontro la giornalista Antonella Vicenzi.

L’incontro è pubblico ed aperto a tutti gli interessati.

Marco Baliani apre la stagione del Teatro di Occhiobello

Da: Ufficio Stampa Teatro Comunale di Occhiobello

Venerdì 13 dicembre, alle 21, comincia la stagione del teatro comunale di Occhiobello con il primo spettacolo in abbonamento: ‘Kohlhaas’ con Marco Baliani. La storia messa in scena è quella di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dell’intera vicenda – cos’è la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si può diventare giustizieri – non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo.

La storia di ‘Kohlhaas’ è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500; Marco Baliani la racconta, attingendo al proprio mondo di visioni e di poetica, creando un ponte tematico con gli anni Settanta. Con questo spettacolo Baliani ha iniziato la strada di narratore che lo ha portato a diventare uno dei più amati attori del teatro di narrazione. Giovedì 12 dicembre, alle 10, va in scena all’interno delle matineè di Next Generation, progetto realizzato grazie al sostegno di Funder35, ‘Se non fosse stata donna’, spettacolo ispirato alla storia di Alda Costa, importante figura dell’antifascismo ferrarese poco conosciuta al di fuori della città estense, proprio perché donna.

Lo spettacolo è una produzione Ferrara Off con il sostegno della Regione Emilia Romagna L.R. 3/2016. ‘Se non fosse stata donna’ è rivolto alle scuole medie di Occhiobello ma l’ingresso è aperto anche al pubblico. Per ulteriori informazioni info@teatrocmunaleocchiobello.it – 349.8464714.

La campagna abbonamenti del Teatro di Occhiobello è aperta fino al 13 dicembre. È possibile acquistare l’abbonamento online o presso i punti vendita autorizzati.

Polizia Provinciale contro l’uso dei mezzi vietati usati durante la caccia in una delle Valli di Comacchio in zona di pre-Parco

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Una pattuglia della Polizia provinciale a bordo della propria imbarcazione, nell’ambito di un servizio cominciato poco dopo la mezzanotte, si è appostata sopra un dosso nelle valli di Comacchio.
Dal punto di osservazione gli agenti hanno avvistato, durante l’esercizio venatorio, un appostamento tipico delle valli lagunari, realizzato in tine in cemento con l’acqua che quasi lambisce il bordo, dove si appostano i cacciatori in valle Bragiolino a Comacchio.
Dopo aver accertato che i due occupanti, entrambi residenti a Comacchio, al passaggio in volo di alcuni Mestoloni (specie di volatili), hanno acceso il richiamo acustico direzionando l’altoparlante verso l’alto, gli uomini in divisa sono subito intervenuti.
Durante l’avvicinamento, la pattuglia ha visto che nell’appostamento si stavano svolgendo attività concitate culminanti, mentre l’imbarcazione si trovava ormai a una quarantina di metri di distanza, nel lancio in acqua del richiamo acustico elettromagnetico, ben riconoscibile per foggia e dimensione, mentre il diffusore a forma di tromba cadeva all’interno dell’appostamento.
Rinvenuto quindi l’apparecchio e recuperati due esemplari di Mestolone, un maschio e una femmina, è stato loro contestato il reato di caccia con l’uso del richiamo acustico, in concorso, la cui sanzione penale prevede un’ammenda fino a 1.500 euro, cui si aggiungono otto settimane di sospensione dall’esercizio venatorio nell’area del Pre-Parco, che sarà comminata dalla prossima stagione venatoria.
I due fucili e la selvaggina abbattuta sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, così come il richiamo acustico di cui è prevista la confisca e la distruzione.
“Purtroppo – commenta il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – non diminuisce il numero di chi usa questo mezzo di caccia vietato. Un comportamento – prosegue – acuito dalle notizie riportate dai colleghi che utilizzano i richiami acustici anche per cercare di attirare le oche, numerose in sorvolo sulle valli lagunari, e questo è gravissimo poiché si tratta di specie protette. Infine – conclude Castagnoli – un grande ringraziamento ai colleghi, per l’attività profusa, in un servizio durato molte ore e in condizioni di forte disagio; con questo intervento, pur nell’esiguità dell’attuale organico, cerchiamo sempre di far comprendere a tutti come sia importante rispettare le regole”.

Zamorani: e arrivò il Vice-Sindaco

Da: Mario Zamorani

Al mio quinto sit-in sullo scalone del Municipio con il cartello “Fabbri non risponde” arriva il vice-sindaco che si siede accanto a me per ben 20 secondi e intanto dimostra di non avere la più pallida idea di quello che dice.

Andiamo con ordine: dopo 5 istanze rivolte al sindaco e tutte depositate all’ufficio protocollo del Comune e dopo 5 sit-in di protesta ancora nessuna risposta. Avevo denunciato una iniziativa politica abusiva e illegale della Lega chiedendo a Fabbri quali iniziative intendesse assumere al riguardo.

Arriva Lodi e si siede al mio fianco per 20 secondi a beneficio di fotografo che era lì presente (cosa non si fa per una fotografia!). E dice che il banchetto era sotto il Volto del Cavallo perché pioveva… tutti fanno così. Ma non sa quel che dice. Ho ampiamente dimostrato che né sotto il Volto, né nelle vicinanze è permesso stazionare per i partiti politici, lo è solo per associazioni di volontariato, no profit ecc. E’ stato rilasciato un permesso illegale dal Comune? O l’illegalità è solo della Lega? Vedremo.

Ha aggiunto che non è questo il modo di fare! Lui! Proprio lui! Il campione della rivolta popolana di Gorino contro poche donne di colore e di cento altre azioni eclatanti e talvolta illegali e sanzionate in quanto tali.

Gli ho detto che non rispondendo il sindaco sta violando lo Statuto e il Regolamento comunale sulla partecipazione popolare ma non sembrava che la cosa gli interessasse. Statuti e Regolamenti sono stati inventati e approvati a tutela dei diritti civili e politici dei cittadini e se un sindaco, che dovrebbe farli rispettare, li infrange siamo fuori dal rispetto di norme e Istituzioni. Cosa gravissima.

In una città normale un partito (Lega) rispetta le regole; in una città normale il sindaco risponde ai cittadini; in una città normale il sindaco rispetta i suoi stessi Statuti e Regolamenti; in una città normale un vice-sindaco dovrebbe avere qualche nozione di quello di cui parla.

Continuerò lunedì prossimo e ho informato Lodi che quando lo riterrò necessario mi rivolgerò alle opportune sedi giudiziarie. Mi sembra che questa affermazione non l’abbia gradita: è esperto dell’argomento.

Presentazione del libro “Palio di San Giorgio” di Marco Nonato

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

“Palio di San Giorgio: Torneo delle contrade per l’Arme di San Giorgio” ossia il libro sui Palii “dimenticati” e che si svolsero nella Ferrara anteguerra degli anni ’30 del secolo scorso. E’ l’ultima fatica letterario dello scrittore e ricercatore di storia locale (nonché dentista) Marco Nonato che – con il consueto ed immancabile ausilio di Leopoldo Santini e Laura Gessi – punta il suo faro erudito ad illuminare quelle rivisitazioni storiche dal 1933 al 1939. Il volume ha il supporto dell’Amministrazione Comunale, di Ascom Confcommercio Ferrara e dell’Ente Palio di Ferrara.

“I fasti della corte estense e del loro antico palio furono riproposti da Italo Balbo e dai suoi collaboratori in chiave di di teatralità, una sorta di liturgia- spiega l’autore – ecco dunque Fanti, Dame e Cavalieri, tutti magistralmente diretti in un quadro definito, preciso e scandito per far rinascere dall’oblio i “fasti estensi”. Un teatro di popolo che si manifesta dunque nei cortei, nelle piazze e nelle strade laddove l’ambiente crea pathos così come i suoi suoni e colori danno luogo a quello che possiamo definire il “teatro di strada”. Penso dunque che questa ricerca possa colmare quella lacuna temporale di storia che per diverse ragioni non è mai stata completamente sviscerata” conclude Nonato.

“Ferrara ed i ferraresi non possono e non vogliono dimenticare la grandezza della loro città. L’autore – come sottolinea il vicesindaco Nicola Lodi ed assessore al Palio – ha voluto coscienziosamente porre in risalto il difficile confine tra ideologia e palio, un evento che diede grande lustro alla città di Ferrara anche grazie alle manifestazioni a corollario del Centenario Ariostesco” che ha lanciato l’idea di realizzare un Museo del Palio. Uno sforzo a far apprezzare una città unica per monumenti ma anche per l’appunto per le sue tradizioni: “Il nostro lavoro – commenta Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – è promuovere le eccellenze con le sue valenze turistiche proprio come il Palio. Un evento che viene raccontato dal libro dell’amico Marco che riporta a galla squarci del passato ma è anche di straordinaria attualità. Elementi che furono compresi da due figure come quella di mio padre Giancarlo che insieme a Franco Nino Visentini nel riproporre il Palio dalla fine anni ’60”.

Un volume, con una prefazione del ministro Dario Franceschini, che riaccende un rapporto con la città: “Leggendo questo libro – riprende Marco Gulinelli, assessore alla Cultura – si ha la netta sensazione di un rapporto tra Palio e Ferrara che scende in profondità che arriva fino alle radici di un luogo identitario senza pari nel mondo. Radici ancora oggi ben salde anche e soprattutto grazie ad eventi e pubblicazioni come quelle a cui ci ha abituato Marco Nonato. Grazie ad esse, ognuno di noi, può continuare il proprio lavoro con molte certezze. Questo il ringraziamento e il riconoscimento che mi sento di fare all’autore per questo bellissimo volume e per le immagini ricche di significati antichi e profondi”. La presentazione ha visto gli interventi ed i saluti del neo presidente del Palio Nicola Borsetti e di Anna Quarzi, presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea ad omaggiare un lavoro di ricerca che ha visto l’ampio coinvolgimento di tante famiglie ferraresi che hanno permesso di ricostruire un lembo di storia.

La pubblicazione ha il supporto di numerosi enti e sponsor: Unindustria, Fondazione Estense, Fondazione Premio Estense, Circolo della Stampa, Ferrariae Decus, ospedale privato accreditato “Quisisana”, Felloni dal 1946, Elba Metalli, Suono Vivo, Itas Assicurazioni.

La Provincia abbatte alberi ammalati e pericolosi lungo le Sp dell’Alto Ferrarese

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Fra gennaio e febbraio 2020 la Provincia abbatterà 140 alberi ammalati a bordo strada, e quindi pericolanti, nel quadrante dell’Alto Ferrarese, con una spesa di 74mila euro.
I lavori sono già stati affidati, dopo la relativa procedura d’appalto, alla Cooperativa agricola braccianti “Giulio Bellini” di Filo d’Argenta.
Nello specifico, le strade interessate dall’operazione di messa in sicurezza per la circolazione veicolare sono: Sp 1 via Comacchio nel tratto da Ferrara a Final di Rero, Sp 15 via del Mare tra Ferrara e San Vito, Sp 29 Portomaggiore-Raffanello nel tratto compreso tra Portomaggiore e Gualdo, e lungo l’intero tracciato delle Sp 69 Virgiliana, Sp 9 Bondeno-Casumaro e Sp 6 Cento-Finale Emilia.

Il 10 dicembre si parla di Carcere, a Ferrara e non solo

Da: Organizzatori

Martedì alle 18 alla Sala Convitto di Grisù presentazione del rapporto sulle condizioni di detenzione in Emilia Romagna realizzato da Antigone.

Si terrà domani, martedì 10 dicembre 2019 alle ore 18 presso la Sala Convitto del Consorzio Factory Grisù la presentazione del Primo Rapporto sulle condizioni di detenzione in Emilia Romagna realizzato dalla sede regionale dell’Associazione Antigone.

L’iniziativa, promossa da la Società della Ragione e da Antigone, proprio il 10 dicembre Giornata mondiale dei Diritti dell’Uomo, vuole ricordare che solo con il rispetto di questi è possibile rendere effettivo il dettato costituzionale che vede la pena come mezzo per il reinserimento nella società del reo. L’incontro inizierà con i saluti del Garante delle persone private della libertà della Regione Emilia Romagna, il ferrarese Marcello Marighelli e di Alvise Sbraccia, Coordinatore del comitato scientifico di Antigone. Interverrano la Prof.ssa Stefania Carnevale, Garante dei Diritti dei detenuti del Comune di Ferrara, Giulia Fabini di fra le curatrici del rapporto per Antigone Emilia Romagna e il Prof. Andrea Pugiotto, Ordinario di Diritto Costituzionale Università di Ferrara. Coordinerà i lavori Leonardo Fiorentini, La Società della Ragione ONLUS.

Da alcuni anni gli osservatori e le osservatrici di Antigone presenti in regione garantiscono che ciascun carcere sia visitato almeno una volta all’anno, assicurando continuità nell’attività di monitoraggio e scambio con gli operatori e le operatrici del settore. Altrettanti\e militanti dell’associazione si occupano di raccogliere informazioni sugli istituti provenienti da altre fonti, cercando, archiviando e analizzando contributi giornalistici, comunicati sindacali, report provenienti da altre associazioni e dagli uffici dei garanti (regionale e comunali) e realizzando talvolta colloqui e interviste con testimoni privilegiati all’esterno del carcere. L’integrazione di questi strumenti ha spinto Antigone a lavorare al primo rapporto regionale sulle condizioni di detenzione con l’intento di comporre un quadro regionale sulla base del confronto dei materiali raccolti con riferimento alle singole strutture: le case circondariali di Bologna, Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini; la casa di reclusione di Parma, la casa di lavoro di Castelfranco Emilia. Il rapporto regionale, suddiviso in otto capitoli, traccia un quadro di tutti gli istituti di pena presenti nel territorio regionale procedendo per area tematica, dopo una panoramica di sintesi sui dati statistici disponibili a partire da fonti istituzionali, ma soprattutto dai dati raccolti direttamente dagli osservatori nel corso delle visite e dai e dalle militanti prima e dopo di queste, offre una descrizione delle attività dell’Osservatorio parallelo. Il capitolo 4 è dedicato alla dimensione architettonico-strutturale delle prigioni collocate in regione. I capitoli 5 e 6 affrontano le specificità regionali della detenzione minorile e femminile. Nel capitolo 7 è analizzata la delicatissima questione dell’organizzazione delle modalità di sorveglianza, nel tentativo di tracciare un primo bilancio regionale degli effetti prodotti dalle circolari ministeriali che hanno ridefinito, in particolare, gli assetti normativi e gestionali del lavoro di polizia nelle sezioni detentive (sorveglianza dinamica e regime a celle aperte) nell’ultimo quinquennio. Il capitolo di chiusura è interamente dedicato all’area della sanità penitenziaria. Le osservazioni proposte afferiscono peraltro anche alle dimensioni gestionali, rendendo conto delle differenze di carattere organizzativo che si possono riscontrare in Emilia-Romagna nelle aree sanitarie delle prigioni.

Copparo: sportello antiviolenza Unione Terre e Fiumi

Da: Ufficio Stampa Comune di Copparo

Esprime soddisfazione il sindaco Fabrizio Pagnoni per il finanziamento che la Regione Emilia-Romagna ha attribuito all’Unione Terre e Fiumi per l’apertura a Copparo di uno sportello antiviolenza. Si tratta di un finanziamento di 21.400 euro per il progetto “Nontiscordardime”, finanziato nell’ambito di un intervento della Regione Emilia-Romagna per contrastare la violenza di genere.
«Ci fa piacere – conferma Fabrizio Pagnoni – che questo progetto che tutela le donne che subiscono violenza sia stato adottato dall’Unione Terre e Fiumi con propria delibera di Giunta. L’iniziativa è partita dalle consigliere di maggioranza della Commissione Pari Opportunità del Comune di Copparo, a questa nostra proposta hanno aderito anche gli altri Comuni dell’Unione. Si è così realizzato un progetto che andrà a operare in un territorio più vasto su cui poter contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione contro le donne».
Lo sportello sarà parte della rete del Centro Antiviolenza Provinciale gestito dal Centro Donne e Giustizia, a completamento di una logica di rete provinciale che risponda alle situazioni di violenza, al fine di assicurare adeguati interventi di protezione della donna.
Le ragazze e i ragazzi della scuola media dell’Istituto Comprensivo di Copparo sono al lavoro per elaborare il logo dello Sportello “Nontiscordardime”, che verrà scelto nei prossimi giorni e andrà a identificare questa iniziativa di comunità.

Novità fiscali, legge di Bilancio 2020 e chiusura dell’esercizio dell’anno in corso, il convegno di Anc.

Da: Ufficio Stampa Anc Ferrara

Le novità fiscali che verranno introdotte per imprese e professionisti nella legge di Bilancio 2020 e le attenzioni prima della chiusura dell’esercizio dell’anno in corso. Questi i temi al centro del convegno organizzato dalla sezione estense dell’Associazione Nazionale Commercialisti (Anc), in programma mercoledì 11 dicembre, a partire dalle 14,30 nella sala conferenze dell’hotel Carlton (via Garibaldi,93). Il programma dell’incontro, tenuto da Gianluca Dan (commercialista e revisore contabile), prevede diversi focus specifici sull’ accollo dei debiti, restrizioni delle compensazioni, fatture elettroniche, utilizzo dei relativi dati, imposta di bollo, limiti all’utilizzo del contante, lotteria degli scontrini, inasprimento delle sanzioni penali e alte novità nell’attesa della Legge di Bilancio 2020. Gli onori di casa saranno fatti dal presidente di Anc Ferrara, Alberto Carion e dalla responsabile della formazione di Anc, Laura Fabbri.

Proiezione speciale al Cinema Boldini: “La scomparsa di mia madre”

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Martedì 10 dicembre ore 21.00, regia di Beniamino Barrese (Italia, 2019 – 96′). Al termine, incontro con Benedetta Barzini. Il film fa parte della rassegna “Riusciranno i nostri eroi – I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico”. Ingresso 5 euro.

Dopo le proiezioni nelle sale di tutto il mondo – da Copenhagen a Boston, a Shanghai e Londra – “La scomparsa di mia madre” di Beniamino Barrese arriva al Cinema Boldini di Ferrara martedì 10 dicembre alle ore 21.00, grazie alla distribuzione italiana Reading Bloom e Rodaggio Film. La proiezione speciale fa parte della rassegna “Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico” promossa da FICE Emilia-Romagna e vedrà la presenza in sala della protagonista Benedetta Barzini. Modella iconica negli anni Sessanta, volto del primo numero di Vogue Italia, immortalata negli scatti di Richard Avedon e Irving Penn, questo docufilm racconta il percorso che ha portato la musa di Andy Warhol e Dalí a sposare la causa femminista, diventando scrittrice e docente controcorrente di Antropologia della moda, fino al ritiro dalle scene a 75 anni perché stanca degli stereotipi in cui il sistema l’aveva costretta.

Il suo sogno, che dà origine al film, era di lasciare tutto per raggiungere un luogo lontano, dove scomparire. Turbato da questo desiderio radicale il figlio Beniamino Barrese, fin da bambino fotografo e cineamatore, decide di debuttare alla regia tramandandone la memoria grazie a riprese quotidiane. Inizia così un’intensa battaglia con la madre per il controllo della sua immagine, uno scontro che sfocia nel politico lasciando trasparire concezioni opposte della rappresentazione di sé.

Unico titolo italiano all’ultimo Sundance, vincitore del Premio Tasca d’Oro al Salina Doc Fest, del Women in Film Award Italia e della Menzione Speciale Giuria Italia al Biografilm, ora nominato ai prestigiosi European Film Awards, il film è un racconto senza finzione. È il “ritratto di una donna in rivolta” come scrive il New York Times “che svela il lato ferocemente politico del nostro privato.”

La scomparsa di mia madre, infatti, non vuole essere biopic di fiction né documentario informativo, celebrativo o testamentario. Anzi, è quasi chirurgico nel non dare coordinate su famiglie e parentele, e sbrigativo nel sintetizzare il periodo newyorkese trascorso a braccetto con star dell’arte e del jet set. È molto concentrato sulla ricerca di riappropriazione di un’immagine nella sua autenticità, sul tentativo di sottrarre un viso, un corpo, allo sguardo del sistema moda e alla sua rappresentazione convenzionale per restituirlo ai momenti più ordinari, agli atteggiamenti meno glamour.

“Ho passato la vita a filmare e fotografare mia madre, senza sapere perché.” Spiega il figlio – regista. “È stata la mia prima modella, la mia preferita. Quando mi ha detto di aver deciso di andarsene e di non tornare mai più, ho capito che non ero pronto a lasciarla andare”.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Camera di Commercio: il ricambio generazionale tra le cause più frequenti di mortalità delle imprese nella nostra provincia

Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

A breve il bando dell’Ente di Largo Castello per l’assistenza diretta nelle operazioni di trasferimento della proprietà e della conduzione aziendale per eredi, successori, dipendenti e per acquirenti esterni. Le imprese individuali gestite da ultra settantenni sono 2.370 e rappresentano circa il 12% di questa forma giuridica. Nel 2011 la quota si fermava all’11%.

Minacciate dal ricambio generazionale. Le piccole e medie imprese ferraresi non devono fare i conti solo con l’alta pressione fiscale, la concorrenza internazionale e l’onda lunga della crisi finanziaria che ha chiuso i rubinetti del credito. A complicare la vita degli imprenditori c’è anche il ricambio generazionale, tra le cause più frequenti di mortalità delle imprese nella nostra provincia. L’argomento è da tempo al centro delle attenzioni della Giunta della Camera di commercio, sensibile all’impatto sull’occupazione della cessazione di imprese a causa della mancata successione generazionale, ed è particolarmente attuale e rilevante nel nostro territorio, dove molte imprese stanno affrontando o dovranno affrontare nel breve periodo il problema della continuità generazionale.

A Ferrara infatti, al 30 settembre di quest’anno, sono 2.370 gli imprenditori individuali con i capelli bianchi (circa il 12% del totale), 632 dei quali sono donne. Un fenomeno in costante crescita, che ha fatto registrare, rispetto al 2011, un +1%. Questo il quadro che emerge dall’Osservatorio dell’economia dell’Ente di Largo Castello sui dati del Registro delle imprese, che sottolinea pure come non necessariamente i figli, anche quando hanno avuto un ottimo percorso accademico e formativo, rivelino le stesse capacità imprenditoriali dei genitori.

“La trasmissione d’impresa, a sostegno della quale la Giunta camerale destinerà, a breve, nuove risorse finanziarie, costituisce una fase naturale ma spesso critica della vita di un’impresa” . Così Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Talvolta gli imprenditori sottovalutano il problema e non lo affrontano con il necessario anticipo. L’obiettivo della Camera di commercio sta proprio in questo: agire non solo sull’imprenditore uscente e subentrante ma, soprattutto, sulle persone che gravitano intorno all’imprenditore e nelle quali egli ripone la propria fiducia, anche attraverso il modello del “workers buyout”, l’operazione di acquisto di una società realizzato dai dipendenti dell’impresa stessa”.

I problemi segnalati dagli imprenditori ferraresi: la scarsa disponibilità alla delega da parte dell’imprenditore “uscente”; la complessità nel processo di trasferimento delle competenze (di mestiere e/o professionali e/o manageriali, a seconda dell’attività) e delle reti di relazioni, che in genere richiede un lungo periodo di affiancamento; la condivisione della visione strategica tra vecchie e nuove generazioni; la disponibilità di risorse finanziarie; la burocrazia; l’assenza di pianificazione.

Il viaggio di Aleksandar Madžar nel pianoforte di Ravel

Da: Ufficio Stampa Ferrara Musica

Martedì 10 dicembre al Teatro Comunale “Claudio Abbado” la stagione 2019/2020 di Ferrara Musica prosegue con un atteso recital pianistico, di cui sarà protagonista il pianista serbo Aleksandar Madžar, cui toccherà il compito di riunire in un’unica serata tutta l’opera pianistica di Maurice Ravel. In considerazione della maggior lunghezza del programma musicale, l’orario di inizio del concerto è stato anticipato alle 19.30, e sono previsti due intervalli.

Interprete di rara raffinatezza, capace di trascendere ogni virtuosismo tecnico nel nome di un lirismo davvero inconfondibile, il pianista serbo Aleksandar Madžar può vantare un curriculum ricco di importanti riconoscimenti. Nato a Belgrado, insegna attualmente al Conservatorio Reale di Bruxelles e alla Hochschule für Musik und Theater di Berna ed è uno dei solisti più acclamati del panorama internazionale. Collabora con ensemble da camera costituiti da famosi musicisti quali Nicolas Altstaedt, Ilja Gringolts, Julia Fischer e Vilde Frang, ed è regolarmente ospite in prestigiosi festival. Dopo il successo al Leeds Piano Competition nel 1996, ha iniziato a collaborare con le orchestre più importanti del Regno Unito, e poi, in Europa ed Asia, con importanti direttori quali Paavo Berglund, Ivan Fischer, Paavo Järvi, Carlos Kalmar, John Nelson, Libor Pesek, André Previn, Andris Nelsons e Marcello Viotti.

Il concerto avvicenderà in ordine cronologico pagine brevi e di raro ascolto come Menuet antique (1985), À la manière de… Chabrier e À la manière de… Borodine, il Menuet sur le nom d’Haydn, fino a comprendere addirittura il piccolo Prélude, composto da Ravel come prova di lettura a prima vista per il Conservatorio di Parigi. Le altre composizioni sono tutti autentici capisaldi della musica del Novecento: come la celebre Pavane pour une infante défunte, la neoclassica nostalgica Sonatine, o i famosi Miroirs, suite raffinata e cristallina nata dall’appartenenza del compositore francese al gruppo degli Apache.

Nella serata trova spazio la raccolta Gaspard de la nuit: musica legata alle poesie di Aloysius, e i Valses nobles et sentimentales, scritti per pianoforte nel 1911 come omaggio a Schubert e «alle belle viennesi». Dopo il secondo intervallo, la terza parte del concerto prevede come penultimo brano in programma, la Tombeau de Couperin, un orgoglioso richiamo alle tradizioni nazionali in quanto scritto in memoria di alcuni amici caduti al fronte durante la Grande Guerra e, a conclusione del percorso, La Valse, definita “un grande valzer tragico”, perché il ritmo del valzer viene progressivamente esasperato fino a dare l’angosciosa sensazione di un’irrevocabile fatalità.

Biglietti da 9 a 29 euro. Info: www.ferraramusica.it, tel. 0532-202675; biglietteria@ferraramusica.it

Codigoro: l’INPS illustra in biblioteca i servizi rivolti ai pensionati

Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

Nell’ambito della rassegna di eventi di cultura digitale, organizzati nella biblioteca comunale “Giorgio Bassani”, mercoledì pomeriggio l’Inps incontrerà i pensionati, per mostrare una carrellata dei servizi loro rivolti. Oltre a guidare gli utenti alla navigazione all’interno del portale dell’Inps, saranno illustrate le modalità di rilascio del PIN, del CU, il cedolino pensioni, i pagamenti e le domande in corso. L’incontro, aperto a tutti gratuitamente, si terrà quindi, mercoledì 11 dicembre, dalle ore 15 alle ore 17, nella sala del primo piano della biblioteca comunale “Giorgio Bassani” (Riviera Cavallotti, 27).

Bondeno: “Open Day” per le scuole del territorio comunale

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Un mese di incontri e aperture per i genitori che si accingono ad iscrivere i loro figli ai vari corsi educativi e di studio, dalle “materne” alle “medie”.

Come ogni anno, arriva il momento per la scuola di aprire le sue porte. Per illustrare ai genitori dei bambini che si accingono ad affrontare i vari percorsi educativi e di studio di familiarizzare con insegnanti, spazi didattici e il setting che la scuola offrirà ai propri giovani ospiti. «Ringraziamo le scuole, i docenti e la dirigenza scolastica – dice l’assessore alla scuola Francesca Aria Poltronieri – per questa opportunità che viene declinata in vari momenti diversi a tutte le famiglie. Riteniamo utile che la scelta per il futuro dei bambini sia compiuta dai genitori con tutte le informazioni e l’assistenza possibile». Gli “Open Day” delle scuole avranno diverse tappe di avvicinamento. Si parte Venerdì 13 dicembre (ore 17) con il plesso scolastico di Scortichino. Sabato 14 dicembre (dalle ore 15 alle 17) è previsto l’Open Day delle scuole superiori “Carducci” di Bondeno: alunni e insegnanti del Liceo scientifico e dell’Istituto professionale statale per i servizi commerciali saranno disponibili per presentare le offerte formative, in via Manzoni 2. Dopo le feste, si riparte con l’incontro conoscitivo di giovedì 9 gennaio (ore 17,30) previsto per i genitori degli alunni che si preparano a frequentare la prima media (in quelle che ora si chiamano scuole secondarie di primo grado), nell’aula magna dell’Istituto comprensivo Bonati. Venerdì 10 gennaio (ore 17,30), nuovo incontro: stavolta con i genitori degli alunni in procinto di frequentare le scuole primarie di Bondeno di via Gardenghi (all’aula magna dell’Istituto Bonati). Infine, sabato 11 gennaio (ore 10) l’Open Day riguarderà tutte le scuole materne e primarie del territorio. Il ciclo di appuntamenti è organizzato dalla scuola in collaborazione con il Comune, che fornirà tutte le informazioni circa i servizi offerti dall’ente: trasporto, mensa, pre e post-scuola, doposcuola, contributi economici e supporto all’attività didattica. Per informazioni: 0532-898077, mail: feic802005@istruzione.it.

Dalla parte dei diritti: la legge regionale contro l’omotransfobia

Da: Organizzatori

Cgil Ferrara, Arcilesbica Ferrara, Arcigay Ferrara, Agedo, Famiglie Arcobaleno, organizzano l’iniziativa “Dalla parte dei diritti: la legge regionale contro l’omotransfobia” che si terrà giovedì 12 dicembre alle ore 18.00 al Centro Lgbti Ripagrande 12 a Ferrara.

Interverranno Vincenzo Branà giornalista e attivista Lgbt, Alessandro Nascosi professore associato Diritto Processuale civile Università di Ferrara, Roberta Mori presidente Commissione per la Parità e diritti delle persone della Regione Emilia Romagna. Coordina Annalisa Felletti del Coordinamento Politiche di Genere Cgil Ferrara.

L’iniziativa pubblica ha il riconoscimento crediti per gli/le iscritti/e all’Ordine degli Avvocati.

Zamorani: oggi dalle 10 alle 11 quinto sit-in contro il silenzio tombale di Fabbri

Da: Mario Zamorani

Oggi quinto sit-in sullo scalone per protestare contro il silenzio di Fabbri e contro le sue violazioni di Statuto e Regolamento comunale per la partecipazione popolare.

Se tornano i vigli, inviati o no dal vice-sindaco, che come la settimana scorsa mi chiedessero di togliere il cartello “Fabbri non risponde”, a differenza di come ho fatto in precedenza, non lo sposterò di un millimetro. Rifiuterò di obbedire.

Le novità del cinema Apollo

Da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark

Nei cinema del circuito Cinepark di Cento e Comacchio tornano “I Goonies” dopo più di 30 anni dall’uscita del film! Saranno sul grandissimo schermo in riedizione 4K lunedì 9 (ore 20.15), martedì 10 e mercoledì 11 (ore 22.30).

All’Apollo di Ferrara, invece, martedì alle ore 20.15, per la rassegna Apollo Arte e Cultura arriva in sala il balletto “Coppelia” in diretta dal Royal Opera House di Londra, mentre mercoledì alle ore 21,30 – in collaborazione con Movieday – arriva la proiezione del documentario: “La voce del Mare” di Fabio Dipinto.

Da martedì 19, inoltre, in accoppiata con il film di Marco d’Amore “L’immortale” verrà proposto il cortometraggio tutto ferrarese “Totò e Daiana”.

Otto Natività Artistiche sotto i ponti di Comacchio: inaugurata l’8 dicembre a cura di Ascom Confcommercio e Comune di Comacchio

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Fede e tradizione hanno la loro sintesi più significativa ed immediata nel Presepe: è stata inaugurata oggi (8 dicembre) a Comacchio la rassegna (davvero un unicum in Italia) di otto Natività esposte sotto altrettanti ponti della città lagunare e che nell’edizione 2019 vedono una sacra rappresentazione proveniente proprio dalla Terra Santa.

All’Arcivescovo di Ferrara e Comacchio, mons. Giancarlo Perego il compito di dare il via a questa rassegna intrisa di spiritualità e storia: “E’ bello questo ponte che lega idealmente Comacchio a Betlemme attraverso il simbolo del presepe di cui il Santo Padre ha ricordato proprio in questi giorni la grande importanza come simbolo della Cristianità. Il Bambin Gesù è davvero il Principe della Pace”.
“Questo evento ha una doppia valenza – ha specificato il primo cittadino Marco Fabbri – da un lato la tradizione di Comacchio sui presepi e dall’altro è frutto della collaborazione con la città di Betlemme – ricordando il profondo patto di Amicizia siglato proprio nei giorni scorsi tra Comacchio e quella città della Terrasanta – Intendo ringraziare Ascom e tutte le associazioni che hanno contribuito a questa rassegna delle natività” ha concluso il sindaco Fabbri.
“La nostra è una manifestazione unica in Italia. Quest’anno – ha confermato Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio – abbiamo moltiplicato gli sforzi per rendere questa rassegna ancora più importante e suggestiva. Il presepe rappresenta le nostre radici più profonde è simbolo di pace e di serenità. E la presenza di un Natività da Betlemme assume un significato particolarmente alto. Come Ascom il nostro ruolo è di lavorare anche per lo sviluppo e la coesione sociale di una Comunità”.
Le opere sono dislocate (ed illuminate nelle ore serali) al Ponte del Carmine (a cura dell’associazione del Carmine); al Trepponti (a cura di Al Batal); al Ponte di San Pietro (a cura di Muovidea); al Ponte dei Sisti (sempre a cura di Muovidea); al Ponte di Borgo (a cura di Marasue); al Ponte Pasqualone (a cura dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia); al Ponte degli Sbirri (dove per l’appunto è installata la Natività proveniente dalla Terra Santa, a cura di Al Batal); al Ponte del Teatro (a cura di Muovidea).
Le sacre rappresentazioni saranno visibili fino a lunedì 7 gennaio 2020.

Bondeno ringrazia i suoi Vigili del Fuoco volontari, per Santa Barbara, nel giorno in cui viene ricordato il primo libro a stampa

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Bondeno ringrazia i suoi vigili del fuoco volontari, nella giornata che serve a sancire ufficialmente (con una targa) il ricordo del primo libro a stampa. Realizzato da Paolo Moerich e Ulrich Pursmid nel lontano 1463, quando la stampa era un’invenzione recente. La stessa stampa che oggi racconta le imprese di lavora per la sicurezza nel quotidiano: appunto, i pompieri. A salutare il duplice evento, ieri mattina in duomo, c’erano il sindaco Fabio Bergamini, con l’assessore Francesca Piacentini, il sindaco di Poggio Renatico, Daniele Garuti, l’assessore vigaranese Agnese De Michele, ed il segretario del Pd di Bondeno, Tommaso Corradi, con il comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Antonio Giovanni Marchese, rappresentanti della Guardia di Finanza e di altri corpi dello Stato. Inoltre, il capo distaccamento dei volontari di via Guidorzi, Michele Marchetti, il comandante del carabinieri di Bondeno, Abramo Longo, della polizia municipale, Stefano Ansaloni, ed Andrea Ferrarini della Protezione civile. La rivoluzione dell’origine della stampa, cui concorse anche Bondeno, permise di fare di Venezia un centro all’avanguardia per l’epoca, grazie a personaggi come Alessandro da Bondeno, che collaborava con tal Manuzio; ed un altro matildeo, Giovanni Mazzocchi, «il quale diede alla luce la prima edizione a stampa dell’Orlando Furioso – ha ricordato il sindaco Fabio Bergamini –. Fu una rivoluzione “inavvertita”, che gradualmente ha trasformato ciò che prima era fatto dagli amanuensi». «L’Orlando Furioso fu stampato in soli 4 mesi. La stampa – dice Biancardi – si impose, non senza critiche, come quelle di frate Filippo da Strada, che definì Venezia come una nuova Babilonia. Dove il traffico di libri diventava importante». L’origine della targa risiede negli studi successivi al cosiddetto frammento Parsons-Scheide che fu battuto all’asta in passato per un miliardo e 250 milioni di vecchie lire: niente male per quello che resta un reperto unico di storia. Un frammento del libro “Meditazione sulla passione di Cristo”, che viene tuttora conservato nella prestigiosa Università di Princeton. Una cerimonia che ha avuto il suo momento più importante nella benedizione dei mezzi dei vigili del fuoco da parte del sacerdote don Andrea Pesci.

Importante finanziamento regionale per l’Ecomuseo di Marozzo a Lagosanto

Da: Ufficio Stampa Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

Franco Dalle Vacche:”Patrimonio naturalistico dove immergere responsabilmente i giovani”.

Tra gli interventi finanziati dalla Regione per 2 milioni di euro in favore di nuove aree di pregio ambientale, solo due sono nel ferrarese, il più consistente è il progetto presentato dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara. Si tratta del ripristino di ecosistemi naturali col completamento dell’Ecomuseo di Marozzo a Lagosanto per il quale sono appena stati assegnati 179.000 euro.

“Uno dei compiti del Consorzio è custodire e mantenere la storia di questo territorio e del suo ambiente naturale – dice il presidente Franco Dalle Vacche – ci fa molto piacere che la valenza del nostro progetto sia stata condivisa anche dalla Regione assegnandoci questo importante finanziamento che ci permetterà di completare le aree esterne dell’ecomuseo, un patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilevante, degno di tutela e valorizzazione”.

Si tratta dunque, di completare quello che sarà uno spazio al servizio della comunità locale ma che saprà anche essere uno scrigno in grado di racchiudere in sé l’essenza di un luogo che sarà uno speciale museo che tutela ed esalta il patrimonio ambientale estense.

“Il progetto prevede la creazione di un area protetta rinaturalizzata e boschiva dotata anche di una superficie umida, un laghetto, una torre di avvistamento come osservatorio ornitologico per studiare i volatili nel loro habitat naturale, un percorso vita e tutti gli elementi fondamentali per l’ecomuseo – spiega Dalle Vacche – in fregio all’area e comunque confinata con accesso indipendente, vi sarà lo spazio per consentire la possibilità di dar vita a un campo scout per tende e servizi annessi. Inseriti pienamente in un contesto decisamente suggestivo, il punto centrale della base sarà la capanna adibita a magazzino e cambusa. Questa soluzione è estremamente importante perché permetterà di stimolare e avvicinare i ragazzi immergendoli ed educandoli all’ambiente, vivendolo letteralmente da vicino”.

La progettazione è affidata ad un bando che il Consorzio di Bonifica ha rivolto alla facoltà di architettura di Ferrara. “Questa idea nasce dalla costante attenzione dell’amministrazione di utilizzare i beni pubblici con l’obiettivo di proporre educazione ambientale e conoscenza del territorio e del ruolo del consorzio di bonifica – conclude Dalle Vacche – all’Ecomuseo, ad esempio, è conservato un interessante erbario di essenze locali che rappresenta una bella opportunità di studio della flora ferrarese. Infine, ritengo che in un’area come il parco del Delta del Po, meta di grande interesse, sia importante realizzare e mettere a disposizione un punto sicuro ed attrezzato per il mondo scout ed i suoi valori.

Lo stabilimento idrovoro di Marozzo fu uno dei primi impianti costruiti in provincia di Ferrara nell’immediato periodo post-unitario del Regno d’Italia consentendo le bonifiche delle Valli Gallare, Trebba e Ponti, con acquisizione di oltre 17.000 ettari di terreno, interamente posto sotto il livello del mare. Fu costruito nel 1872 secondo tecniche olandesi, considerate già allora all’avanguardia per la bonifica di fondi vallivi con macchine a vapore. Dopo un’ininterrotta attività durata ben 115 anni nel 1986 lo stabilimento ottocentesco è stato sostituito da un nuovo idrovoro ed oggi è sede di un museo della bonifica – Casa della memoria.

Mazzini, Presidente CNA Area Copparo: “Partire dalle imprese per rilanciare il territorio”

Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

“E’ necessario che parta al più presto, nei primi mesi del 2020, una Consulta permanente del lavoro ampliata a tutti i Comuni dell’area copparese. La consulta dovrà aprirsi al contributo delle forze economiche, comprendendo anche il settore agricolo, e permettere un confronto tra le imprese e le nuove amministrazioni del territorio”.

Paolo Mazzini, Presidente dell’Area CNA di Copparo, ha da poco concluso una serie di incontri e consultazioni con i nuovi sindaci dei Comuni del copparese, compresi quelli di Riva del Po e Tresignana, nati dalla fusione di Comuni preesistenti. “Il nostro obiettivo – ha spiegato in conferenza stampa – è contribuire alla creazione di rapporti e relazioni proficue tra le nuove amministrazioni del copparese e il mondo imprenditoriale. Abbiamo molto bisogno di compattezza sulle scelte di politica economica”.

In conferenza stampa Mazzini ha anche individuato alcune delle priorità di cui dovrà occuparsi la futura Consulta: “E’ necessario occuparsi con maggiore decisione della sicurezza delle aree produttive – elenca Mazzini – Serve una riduzione coraggiosa delle imposte locali. I Comuni devono incrementare i fondi per l’incentivazione delle imprese in collaborazione con la Camera di Commercio. In generale, auspichiamo che le amministrazioni dei Comuni nati da fusione sfruttino i fondi aggiuntivi ricevuti dalla Regione per effettuare investimenti a beneficio delle imprese e dei cittadini”.

CNA si propone ancora una volta come un punto di riferimento, sul territorio, per stabilire relazioni tra il mondo imprenditoriale ferrarese e le pubbliche amministrazioni. Lo ha spiegato, concludendo la conferenza stampa, il Presidente Provinciale Davide Bellotti: “c’è la necessità – ha detto – di ricostituire insieme un quadro di sviluppo per la nostra provincia, legato non solo al presente, ma anche alle nostre scelte del passato e alle vocazioni che il territorio potrà sviluppare in futuro. La Cna, che rappresenta migliaia di imprese di ogni settore, ha le capacità, la storia, la cultura e le competenze per creare questa rete di relazioni, e produrre il tessuto connettivo necessario a rilanciare il territorio ferrarese”.

Mario Zamorani: un commento su Inno Nazionale

Da: Mario Zamorani

Cari fratelli, un po’ più di coraggio, via un po’ più di fraterna ambizione! Perché limitarsi all’inno nazionale ad ogni seduta del Consiglio comunale? Spaziamo, voliamo alto, come e più del grande trasvolatore nostro amatissimo concittadino, il fratello Italo! Suggerisco anche la lettura, ogni volta, della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, della Carta dei diritti fondamentali dell’UE e della Costituzione, ma forse si preferisce quella della Repubblica Sociale Italiana o della Padania, così, per compensare le disavventure della Storia. E l’inno europeo? No quello no ma chissà si preferisce “Faccetta nera, bell’abissina / aspetta e spera che già l’ora si avvicina! / quando saremo insieme a te, / noi ti daremo un’altra legge e un altro Re”: non vogliamo dunque sentirla in ricordo dei treni in orario?

Ma andiamo oltre! Perché non leggere il testo sacro “La panchina di Al Capone” dove viene provata l’influenza della panchina nello sviluppo di Cosa Nostra e del narcotraffico? E il “manuale per l’uso corretto della ruspa” non lo vogliamo sentire dalla bocca del Vice-Sindaco? E per allietare la sala anche proporrei di affidare a sindaco e vice-sindaco il compito di spillare birra dai fusti avanzati dal Bundan Festival; sai come i consiglieri tutti sarebbero più felici e più fratelli! Il tutto accompagnato da piatti di sardine fritte preparate sul momento dai magici collaboratori di Gorino che con la regia del vice-sindaco ci hanno salvato dall’assalto di 12 donne di colore, tutte note terroriste.

Utile anche ascoltare un disco della Meloni che inneggia a Dio, Patria e Famiglia, quella tradizionale, uomo e donna sposati… giusto per gli altri; e sceneggiare una rievocazione storica del dio Po con sacre ampolle da passare di mano in mano, di cuore in cuore. Se poi qualcuno vorrà ricordare chi con il tricolore voleva pulirsi il posteriore, be’, siamo gente di mondo, non lo cacceremo. Tutti fratelli.
Da non dimenticare la lettura del manuale scritto a 8 mani da Wanna Marchi e i 3 maghi Do Nascimento, Di Maio e Di Battista: «Come sciogliere il sale in acqua e come sciogliere il cervello in acqua, diventare ministro degli Esteri e vivere felici e contenti e ricchi»: prefazione della Casaleggio associati: «W l’incompetenza al potere». Gratis al pubblico pagante amuleti contro il malocchio lanciato dall’UE.

Tutto ad ogni consiglio; poi resta poco tempo per le delibere? Intanto togliamo quello dedicato alle risposte di sindaco e giunta: tanto non arrivano mai.

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