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Giorno: 18 Dicembre 2019

Proiezione “Sulla mia pelle” all’Istituto Dosso Dossi

Da: Organizzatori

Proiezione del film “Sulla mia pelle”, ispirato alla vicenda di Stefano Cucchi, durante l’assemblea di Istituto del Liceo Artistico Dosso Dossi e dell’Istituto Aleotti. Sabato 21 dicembre dalle ore 8.30 alle ore 10.00 gli studenti assisteranno alla proiezione del film “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini. Il film racconta gli ultimi sette giorni di vita di Stefano Cucchi, il giovane morto in carcere a Roma nel 2009 a causa delle percosse subite, come accertato da sentenza di primo grado, emessa poche settimane fa.
Al termine della proiezione sarà presente l’avvocato Fabio Anselmo per dialogare con gli studenti. Coordina l’iniziativa, voluta dagli studenti, la docente Francesca Boari.

Lagosanto: “E’ giunto il momento di parlare di Sanità”

Da: Ufficio Stampa Comune di Lagosanto

L’Amministrazione di Lagosanto procede il proprio cammino, già individuato nel programma elettorale, risoltasi ora la problematica della Scuola del Sorriso: è giunto il momento di parlare di Sanità. Discutere di Sanità a Lagosanto non significa solo il nostro impegno per riportare quei servizi tolti all’Ospedale del Delta, che hanno creato troppo pendolarismo sanitario a discapito della cittadinanza, ma anche portare un pediatra di libera scelta sul territorio laghese, dal nostro punto di vista è una carenza che deve essere colmata immediatamente, oltre che a creare una rete adeguata di trasporti per chi si deve recare presso gli svariati presidi sanitari di diagnosi e cura. Tornando all’Ospedale del Delta crediamo che riaprire l’emodinamica (a esempio), evitando così il trasporto su ambulanza di diversi pazienti a Cona per poi essere riportati a Lagosanto, sia fondamentale. Avere in Pronto Soccorso Generale al Delta la presenza di un pediatra che presidi almeno dalle 20.00 alle 08.00 renderebbe più completa la rete di emergenza-urgenza per i bambini e sicuramente vi sarebbero meno “corse” di genitori sino a Cona, ricordiamo che il nostro amato Ospedale serve un bacino che si estende sino a Gorino e la strada, tanta o poca che sia, è pericolosa specialmente per dei genitori che hanno a bordo un figlio malato. Lanciamo oggi un forte appello alle due Aziende Sanitarie affinché accolgano le nostre proposte e mettano in campo, sin da subito, tutte le sinergie necessarie per attuare le nostre richieste. Infine, anche la specialistica andrebbe un poco rivista potenziandone alcuni settori. Dal distretto sanitario sud-est l’Amministrazione laghese, sul quale territorio sorge uno degli ospedali più importanti della provincia, lancia un appello “con il megafono in mano”: lotteremo in ogni sede per la salvaguardia della Sanità perché ciò significa tutelare la nostra gente, quella gente che ci ha dato la propria fiducia e noi certamente non la tradiremo.

Azioni Hera, Peruffo (FI): “Vendere per avere più vantaggi”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Forza Italia Ferrara

Lunedì in consiglio sono stati effettuati i primi passaggi per valutare la vendita delle azioni di di Hera in capo al Comune di Ferrara, con (ovvia) levata di scudi da parte dell’opposizione.

Al di là delle legittime posizioni politiche, bisognerebbe andare dritti al punto. Valutare la vendita di questi titoli è sensato nella misura in cui si andrebbe a ridurre il debito Comunale, unitamente a investimenti mirati per opere essenziali e durature per la città.

Sono conscia di non affermare nulla di nuovo, anzi, basterebbe andare indietro di poco più di 6 anni, precisamente a maggio del 2013, quando l’allora Sindaco Tiziano Tagliani e l’Assessore al Bilancio Luigi Marattin, provvidero a vendere 5 milioni di azioni Hera non vincolate, incassando una somma vicina agli 8 milioni di euro, con ovvio (in quel caso) pieno appoggio del PD.

Si parlò di operazione ai fini elettorali, da parte dell’allora Sindaco che, dal canto suo, vantò di aver decurtato il debito comunale.
Occorrerebbe, per buon senso e coerenza, adottare gli stessi metri di misura.
Pertanto esprimo la mia personale fiducia nella Giunta per vagliare al meglio questa soluzione nel puro interesse dei Ferraresi.

PD: interpellanza su chiusura ufficio postale di Quacchio

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Premesso che nei giorni scorsi diversi residenti del quartiere di Quacchio ci hanno contattato dopo aver ricevuto notizie di una prossima e imminente chiusura dell’Ufficio postale di piazzale Palestina c.n. 6; i cittadini ci riferivano inoltre che il signor Sindaco già da settimane fosse stato informato dalla direzione locale di Poste Italiane dell’imminente chiusura.

Considerato che il quartiere di Quacchio è un popoloso quartiere della zona est, e che buona parte della sua popolazione è anziana; gli uffici postali svolgono funzioni di servizio pubblico indispensabile, particolarmente per gli anziani, che compongono buona parte della popolazione del quartiere Quacchio; tra le “Linee Programmatiche del mandato del Sindaco” presentate in Consiglio Comunale lo scorso 29 luglio una delle “12 sfide” riguarda proprio la valorizzazione di quartieri e frazioni, con la valorizzazione delle reti sociali generate anche dalla presenza di servizi pubblici essenziali.

Si chiede, quindi, al Sig. Sindaco se risponda al vero la notizia della chiusura dell’ufficio postale del quartiere Quacchio, e nel caso la notizia fosse vera, quando questa chiusura sia programmata; se risponda al vero la notizia che l’Amministrazione comunale era a conoscenza da settimane dell’imminente chiusura, e nel caso in cui questa notizia fosse vera perché non ne sia stata data puntuale comunicazione alla città (come invece quotidianamente accade con le numerose “note” inviate dall’amministrazione comunale e con i quotidiani post sui social da parte del Sindaco); se siano previste altre chiusure di Uffici postali nel territorio del Comune di Ferrara oltre che quello del quartiere di Quacchio; se e come il Sindaco si sia attivato o si intenda attivare per scongiurare questa chiusura e continuare a garantire ai cittadini del quartiere Quacchio questo servizio pubblico essenziale.

Cinepark Apollo: domani al via cinepark.tv

Da: Ufficio Stampa Cinepark Apollo

Dalle 12 di domani, giovedì 19/12/19, sarà on line la piattaforma di cinema on demand cinepark.tv, un progetto fortemente voluto e quindi realizzato dai gestori del Gruppo Cinepark di Ferrara, insegna di esercizio cinematografico che gestisce 3 multisale nella provincia di Ferrara per un totale di 16 schermi: 4 all’Apollo di Ferrara, 6 per il Cinepark di Cento e 6 per quello di Comacchio. Grazie alla presenza capillare sul territorio, il gruppo detiene la leadership nel numero di spettatori cinematografici a Ferrara e provincia con oltre 400.000 spettatori all’anno.

L’idea di Cinepark tv nasce dall’esigenza di avvicinare sempre di più il tradizionale mondo dell’esercizio cinematografico alla nuova economia digitale. Certamente anche i cinema sono stati investiti da questa trasformazione: hanno sostituito i loro proiettori meccanici a 35 mm con nuovi proiettori digitali che consentono maggiore flessibilità nella programmazione, hanno creato siti e utilizzano i social per promuovere la propria attività, arrivando ad offrire la possibilità di acquistare i biglietti on line comodamente da casa.
Questo mondo digitale ha spinto soprattutto le nuove generazioni ad un consumo elevato di filmati su ogni tipo di supporto, non più solo al cinema o in televisione ma anche su pc, tablet e smartphone. La stessa innovazione ha poi semplificato la possibilità di girare film. Ad oggi, è possibile realizzare anche con un semplice cellulare qualche cosa di interessante e il livello qualitativo raggiunto da molte piccole opere indipendenti è andato sempre più crescendo.
L’osservazione di queste tendenze insieme alla presenza capillare del circuito Cinepark sul territorio e alla grandissima tradizione che quest’area geografica detiene nella settima arte ha spinto il gruppo Cinepark a realizzare una piattaforma VIDEO ON DEMAND dedicata ai cortometraggi ferraresi.
Per il lancio, saranno tre i corti in programmazione: Totò e Daiana (Calcio, Caffè e Fish and Chips), episodio pilota di una web serie diretta da Riccardo Sai, L’albero dei Limoni di Alessandro Rocca e Martina Mele e MP3 di Edo Tagliavini.
Il team di Cinepark ricerca e seleziona opere brevi da distribuire su questa nuova piattaforma consentendo loro una maggiore visibilità. Una ricerca che viene effettuata in collaborazione con le istituzioni e con tutte le numerose realtà locali legate al mondo del cinema (Ferrara Film Commission, Ferrara Film Festival, Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini, ecc). Per questo motivo, il progetto cinepark.tv resta in continua evoluzione che oltre a ricercare nuovi talenti intende saldare sempre di più il legame tra Ferrara e provincia e la settima arte.

Scambio degli auguri alla Casa della Salute di Bondeno

Da: Ufficio Stampa Azienda Usl di Ferrara e Comune di Bondeno

Il prossimo 11 gennaio è previsto l’open day rivolto alla cittadinanza. Fabio Bergamini e Claudio Vagnini: “Struttura baricentrica per il territorio, che si arricchirà di nuovi servizi e che si configura già come punto di riferimento per prevenzione, attività motoria e riabilitazione”.

«La Casa della Salute è il risultato di un lavoro congiunto, svolto insieme da Azienda Usl di Ferrara e Comune di Bondeno. Si tratta già di un punto di riferimento baricentrico sul territorio per quel che riguarda la prevenzione, le attività motorie e la riabilitazione. In futuro, vogliamo farla crescere con l’arrivo di nuovi servizi». Il sindaco Fabio Bergamini e il direttore generale dell’Azienda Usl di Ferrara, Claudio Vagnini, hanno portato il loro saluto e gli auguri al personale della Casa della Salute “Fratelli Borselli”. Un momento che si ripete ormai puntuale, in questo periodo dell’anno, e che serve in parte come consuntivo per tracciare un bilancio delle attività svolte, ma anche per rivolgere lo sguardo verso il futuro. Nel breve termine, questo futuro si chiama “Open Day”: l’11 gennaio, infatti, la struttura sanitaria di via Dazio verrà aperta a tutta la cittadinanza per un momento conoscitivo rispetto ai servizi esistenti e di promozione della salute. Ad accompagnare il direttore Vagnini, l’altra mattina, c’era anche la direttrice sanitaria dell’Ausl, Nicoletta Natalini, in rappresentanza della Medicina di Gruppo erano presenti Annalisa Camerani e Pierpaolo Mazzucchelli, e per quanto riguarda il personale della Casa della Salute, i medici Treggiari, Macrì e le dottoresse Sarti e Pandini (per la direzione infermieristica). Claudio Vagnini ha ricordato la valenza della struttura ed ha illustrato, assieme al sindaco Bergamini, la volontà dell’azienda di cominciare con il nuovo anno il percorso di ricostruzione di Villa Dazio, che costituisce il corpo centrale del vecchio ospedale e che andrà poi riempita di contenuti. Si è parlato anche dell’intenzione dell’Università di Ferrara di allargare verso Cento il proprio raggio d’azione, portando in quella sede competenze nell’ambito delle scienze motorie, della fisioterapia e riabilitazione in genere, nonché delle scienze infermieristiche. Il vantaggio per Bondeno è evidente: «la possibilità di avere giovani in formazione nelle varie strutture del territorio, a cominciare dalla Casa della Salute matildea». Nella quale sono ben presenti le stesse associazioni, come il gruppo In Cammino e la Polisportiva “Chi gioca alzi la mano”, oltreché i laureati in scienze motorie della palestra certificata Zenit, rappresentata da Emanuele Mazza. Mentre Nicoletta Natalini ricorda come «a Bondeno siano tornati servizi essenziali come ortopedia, urologia e diabetologia. Del resto – ha spiegato la direttrice sanitaria – questo è un terreno fertile, dove nascono idee e diviene possibile cercare assieme il modo di metterle in pratica». Nevio Finotelli (esponente per l’Alto Ferrarese del Comitato consultivo misto per il controllo qualità) ha spiegato invece come l’organismo sia in fase di rinnovo e come le associazioni siano linfa vitale per la sua esistenza. In conclusione, un dato sulla Casa della Salute: il personale riferisce del gradimento dell’utenza per l’apertura anche al sabato per talune tipologie di servizi. Per esempio, il centro prelievi, nel quale confluiscono utenti provenienti anche da Copparo, Argenta, ed addirittura Comacchio e Mesola. Il motivo? «Nelle Case della Salute – è stato il messaggio unanime – si mantiene un grado di umanizzazione dei rapporti, alla base di qualsiasi relazione assistenziale». Rapporti umani che nessuna innovazione tecnologica potrà mai sostituire.

Comunicato congiunto AUSL Ferrara e Comune di Bondeno.

Ferrara in Jazz 2019 – 2020: Enrico Rava Special Edition 80th Anniversary

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Enrico Rava, tromba; Gianluca Petrella, trombone; Francesco Bearzatti, sax tenore; Francesco Diodati, chitarra; Giovanni Guidi, pianoforte; Gabriele Evangelista, contrabbasso; Enrico Morello, batteria.

Venerdì 20 e sabato 21 dicembre (inizio ore 21.30), Enrico Rava, il più rappresentativo dei jazzmen italiani in attività, festeggia gli 80 anni al Torrione insieme ai musicisti che nell’ultimo decennio gli sono stati più vicini, artisti alla cui crescita ha contribuito attivamente. Con lui Gianluca Petrella al trombone, Francesco Bearzatti al sax tenore, Francesco Diodati alla chitarra, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria.
Enrico Rava non è, infatti, solo un acclamato trombettista e compositore ma anche un grande bandleader e, come tale, un eccellente scopritore di talenti. Un’occasione imperdibile per rendere omaggio alla straordinaria carriera di un autentico poeta del jazz internazionale, il cui tour mondiale fa tappa al Jazz Club.
Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e stimolanti, Enrico Rava è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni Sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione, risaltano fortemente in tutte le sue avventure musicali. Tra la sua numerosa discografia sono da segnalare gli imperdibili ‘Rava l’opera va’, Easy Living, ‘Tati’, The Words and the Days, New York Days, Tribe e On The Dance Floor. Non è difficile usare superlativi per raccontare la sua avventura musicale, talmente ricco è il suo curriculum, affascinante il suo mondo musicale e lungo l’elenco dei musicisti con i quali ha collaborato.

Informazioni:
www.jazzclubferrara.com
jazzclub@jazzclubferrara.com
Per informazioni e prenotazione cena 331 4323840 tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 22:00.

Dove:
Torrione San Giovanni via Rampari di Belfiore, 167 – 44121 Ferrara. Se si riscontrano difficoltà con dispositivi GPS impostare l’indirizzo Corso Porta Mare, 112 Ferrara.

Costi e orari:
Il Jazz Club Ferrara è un’associazione affiliata ad Endas, tesseramento in loco
Intero € 30, intero + tessera € 35
Ridotto € 25 , ridotto + tessera € 30
Apertura biglietteria 19.30
Cena a partire dalle ore 20.00
Primo set ore 21.30
Secondo set ore 23.00

NB: non si accettano pagamenti POS

“Caro Gesù Bambino…La psicologia del dono e dei regali di Natale”: giovedì 19 dicembre tornano le Anatomie della Mente

Da: Ufficio Stampa Università degli Studi di Ferrara

Giovedì 19 dicembre alle ore 16.30 nella Sala Agnelli della Biblioteca Comunale Ariostea, (via Scienze, 17), primo appuntamento della nuova edizione di “Anatomie della Mente, conferenze dei Giovedì di Psicologia”, a cura del Prof. Stefano Caracciolo, Ordinario di Psicologia Clinica di Unife, con “Caro Gesù Bambino…La psicologia del dono e dei regali di Natale”. Una conferenza dedicata agli aspetti psicologici legati alla tradizione del Natale.

Una delle massime più celebri – e travisate – della ’vulgata’ in campo economico è la famosa frase dell’economista statunitense, premio Nobel, Milton Friedman (1912-2006) che ha dato il titolo ad un suo libro: “There’s No Such Thing as a Free Lunch” (1975) ovvero ‘niente è gratis’. A questa regola generale della economia, il dono di Natale si presenta come una palese violazione dell’assunto. I doni di Natale e in genere i doni e i regali, sono gratis, non se ne pretende un pagamento o un risarcimento. A meno che… Il dono di Natale che i bambini – e non solo! – chiedono a Gesù Bambino, Babbo Natale eccetera (si vedrà quale varietà di figure storiche, sociali e psicologiche portano i regali nel mondo) si configurano prima di tutto come doni intergenerazionali, ovvero avvengono in una direzione verticale privilegiata: dalla generazione dei genitori a quella dei figli. Esistono poi, naturalmente, una miriade di altre direzioni in cui i regali scorrono in senso orizzontale (amici e amiche, partner, colleghi, vicini di casa), ma rappresentano una modalità derivata e accessoria del regalo originalmente affidato a mitiche entità metafisiche di tipo religioso, popolare o folkloristico che si sostituiscono ai genitori in quanto portatori di un potere sovrannaturale, religioso e magico, non sempre benevolo come vedremo. Ma perché questo avviene a Natale? O comunque in dicembre? Anche S.Lucia porta i regali ai bambini nel giorno della sua festa, il 13 dicembre e San Nicola, divenuto poi Santa Claus, il 6 dicembre. Perché il Natale cristiano nasce a ricalco di antiche feste che risalgono a ere pagane, di antiche feste celtiche, greche e latine, che avvenivano nella data del solstizio di inverno, e la tradizione del dono natalizio ai bambini resta quindi fissata a questo periodo dell’anno.

Approvato il bilancio di previsione 2020 della Provincia

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Il Consiglio provinciale approva all’unanimità (con le astensioni di Rita Canella, Michele Sartini, Alessandro Guaraldi e Mauro Zanella), il bilancio di previsione per il 2020 della Provincia.
Un voto espresso senza il parere dell’assemblea dei sindaci (obbligatorio ma non vincolante, come vuole la legge). Le astensioni di sette Comuni – Ferrara, Poggio Renatico, Terre del Reno, Masi Torello, Voghiera, Lagosanto e Copparo – il cui peso demografico complessivo vale oltre la metà dei 346.543 abitanti della provincia estense, hanno impedito, infatti, ai favorevoli (Vigarano Mainarda, Comacchio, Argenta, Ostellato, Portomaggiore, Riva del Po, Tresignana, Jolanda di Savoia e Codigoro), di raggiungere il quorum sufficiente per l’ok dell’organismo introdotto dalla legge Delrio nel 2014 che rappresenta i primi cittadini.
“Una manovra – ha detto il vicepresidente con delega al Bilancio Nicola Minarelli – con lati positivi e di neutralità”.
Fra i primi c’è il dato del pareggio dei conti senza dover ricorrere ad alienazioni del patrimonio, come accaduto in passato, mentre è da annoverare alla neutralità il fatto di avere provveduto alla copertura delle spese senza però che la situazione consentisse politiche espansive o di riduzione della pressione fiscale che, comunque, rimane invariata.
Quindi i conti della Provincia per l’anno prossimo sono in equilibrio, con un movimento di risorse che, complessivamente, vale 72 milioni di euro sia in entrata sia in uscita.
Sul capitolo “spese correnti”, che potranno eventualmente essere integrate con l’avanzo da verificare in maggio prossimo, si segnalano 50mila euro per le potature, altri 50mila per gli sfalci, 150mila per il Piano neve, più 300mila euro di ordinaria manutenzione per gli 850 chilometri di rete viaria di competenza (segnaletica, ripresa buche e altri interventi di piccola manutenzione).
Gli investimenti, invece, ammontano a oltre 27,5 milioni, principalmente fra adeguamenti sismici in istituti scolastici e altri immobili (finanziati dai fondi commissariali), e il rifacimento asfalti per quanto riguarda la messa in sicurezza della rete viaria (con risorse del bilancio provinciale).
Dieci le scuole interessate da lavori di adeguamento sismico: Istituto Rita levi Montalcini di Argenta (754mila), Carpeggiani-Copernico di Ferrara (3 milioni), Guido Monaco da Pomposa di Codigoro (1,6 milioni), Liceo Roiti di Ferrara (792mila), palestre dell’istituto Bachelet di Ferrara, di Codigoro, Iti Copernico-Carpeggiani e Liceo Roiti di Ferrara (oltre 674mila euro in totale), istituto Remo Brindisi a Lido Estensi (807mila).
Altro cantiere scolastico interesserà ancora l’Iti Copernico-Carpeggiani in città, con lavori di demolizione e ricostruzione di aule e laboratori per un importo di 1,8 milioni.
A circa 3,4 milioni ammontano gli investimenti per nuovi asfalti sulle strade provinciali, cui si aggiungono 492mila euro di lavori sul ponte lungo la Sp 70 Cispadana e altri 337mila per mettere in sicurezza il ponte dei santi sulla Sp 40 in località Pilastri.
Nel corso del 2020 prenderà avvio anche il cantiere post sisma che riguarda il Castello Estense, con un primo investimento di circa 6,5 milioni e sempre per lavori di adeguamento sismico 340mila euro sono in programma per l’ex caserma Pastrengo, attuale sede dei Lavori pubblici e uffici tecnici della Provincia in Corso Isonzo.
Per la complessiva manovra di bilancio 2020, inoltre, la Provincia di Ferrara decide di mantenere inalterata la pressione fiscale, per quanto riguarda le aliquote di RcAuro e Ipt, buona parte del cui gettito – occorre ricordarlo – finisce in realtà nelle casse dello Stato.
Un dato tendenziale riguarda poi l’andamento del debito dell’amministrazione che ha sede in Castello Estense, in calo costante dal 2013. In cifra assoluta, si è passati dai poco più di 80 milioni del 2013 ai 51 milioni di euro a fine 2020. Una dinamica che si traduce nella proiezione altrettanto positiva del calo dell’esposizione debitoria della Provincia di Ferrara dagli attuali 116 euro per abitante, fino a scendere sotto i 100 euro procapite nel corso del triennio 2023-2025.

Permangono i segnali di rallentamento per l’economia ferrarese

Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

Arretrano le attese su fatturato, occupazione e investimenti. Il basso livello della domanda interna prima preoccupazione per gli imprenditori della nostra provincia. I ritmi produttivi restano deboli, in particolare per le imprese di piccole dimensioni. In territorio negativo anche Commercio al dettaglio ed Export. Cresce il volume d’affari delle Costruzioni.

Dalla Camera di commercio arriva un nuovo allarme: permangono i segnali di rallentamento generale per l’economia ferrarese. Secondo quanto comunicato dall’Osservatorio dell’economia dell’Ente di Largo Castello, i ritmi produttivi restano deboli, in particolare per le imprese di piccole dimensioni, arretrano Commercio al dettaglio ed Export, mentre cresce il volume d’affari delle Costruzioni. Secondo Prometeia, il PIL provinciale, nel 2019, dovrebbe calare del -0,5%, per poi tornare a crescere, nel 2020, fino a +0,5%. Arretrano le attese su fatturato, occupazione e investimenti, mentre il basso livello della domanda interna risulta essere la prima preoccupazione per gli imprenditori della nostra provincia. Gli indicatori sul Commercio internazionale (fonte: Istat) confermano la riduzione delle vendite all’estero delle imprese ferraresi, già riscontrata nei trimestri precedenti. I dati, infatti, segnalano che sono state esportate merci per oltre 1,7 miliardi di euro, con una variazione tendenziale negativa del -9,0% (pari a quasi 174 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2018). Ferrara è l’unica provincia della regione che registra una variazione negativa, riducendo così la propria quota sull’export dell’Emilia-Romagna al 3,6% contro il 4,1% del settembre 2018. L’Europa, che rappresenta più dei due terzi dell’export ferrarese totale (67,1%), cala quasi del 6%, mentre gli Stati Uniti, ora secondo partner dopo la Germania, registrano un calo del 22%. Ancora più pesante la riduzione delle esportazioni verso la Cina. Poche le destinazioni con il segno più: fra queste, Brasile, Russia, Sud Africa e Repubblica Ceca.

A soffrire di più nei rapporti con l’estero, l’automotive e la chimica (che insieme valgono circa un terzo dell’export ferrarese), diminuiti, rispettivamente, del -40% (circa 93 milioni in meno) nei mezzi di trasporto e del -15% (-73 milioni) nei prodotti chimici. Anche la prima voce per incidenza, quella relativa ai macchinari, non riesce a conservare il valore dello scorso anno, con una contrazione più contenuta, pari a poco più di 18 milioni di euro e una variazione negativa del -3,2%: Cresce l’export per i prodotti alimentari, gli articoli in gomma e i prodotti di minerali non metalliferi e in metallo. In peggioramento, inoltre, la pesca, gli apparecchi elettronici ed il sistema moda (-4,2%) e gli apparecchi elettrici. Da evidenziare un aumento rilevante di quasi 23 milioni di euro per l’aggregato “altri prodotti”, che comprende la voce relativa ai prodotti del trattamento dei rifiuti (circa 31 milioni in nove mesi, quasi raddoppiati rispetto allo stesso periodo del 2019), diretti soprattutto in Cina, Austria e Polonia.

Nessun segnale di ripresa per il Commercio al dettaglio che, nel terzo trimestre di quest’anno, subisce una flessione del -1,5% rispetto allo stesso periodo del 2018. 0,2% della grande distribuzione). Cala anche il numero delle imprese commerciali attive, che rappresentano il 20,5% del totale.
Mentre lo stock di imprese delle Costruzioni continua a calare, gli indicatori congiunturali confermano una buona tenuta del volume d’affari, trascinato dagli effetti dei finanziamenti della ricostruzione post sisma. Dopo una breve interruzione tra il 2017 e il 2018, l’indicatore continua a crescere, rallentando il trend positivo che nel terzo trimestre del 2019, sale solo del +1,4% (era stato del +3,7% lo scorso trimestre), superando il dato regionale fermo al +0,9%. Nel primo semestre 2019, il numero delle transazioni del mercato residenziale e non ha continuato a crescere, con un’intensità maggiore rispetto all’ambito nazionale e al dato regionale. Migliore performance, per il quinto anno consecutivo, tocca al comune capoluogo.

L’industria turistica ferrarese chiude i primi nove mesi del 2019 con oltre 2,4 milioni di presenze turistiche, quattrocentomila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, rilevando così una diminuzione pari al -11,2%. In regione solo Parma rileva contrazioni più elevate negli arrivi, mentre per quanto riguarda le presenze il risultato peggiore tocca alla provincia di Ferrara. I tedeschi si confermano i turisti stranieri più numerosi con oltre 348mila di presenze, ma la quota più rilevante dei pernottamenti è ancora determinata dagli italiani (poco meno del 60% del totale sui Lidi, e quasi due terzi in città). Le contrazioni delle regioni da cui provengono più turisti, vale a dire Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, incidono negativamente sul risultato finale, più pesante in termini di pernottamenti che di arrivi, ed esclusivamente sulla costa. In città invece diminuiscono solo sulle presenze di italiani provenienti da Piemonte, Campania (unica regione che non registra aumenti negli arrivi), Abruzzo e Bolzano.

Per quanto riguarda la Demografia delle imprese, restano contenute le iscrizioni, al minimo storico, mentre si riducono le cessazioni con un saldo di -277 unità. Calano le sedi di imprese, a fronte di un aumento delle unità locali con sede fuori provincia. Dal lato della forma giuridica, si continua a rafforzare il peso delle società di capitale, in virtù degli aumenti delle nuove forme di società a responsabilità semplificata e a capitale ridotto, mentre perdono terreno le società di persone e imprese individuali. Per numerosità, le società di capitale hanno superato ormai quelle di persone.
Tra le diverse tipologie di impresa si evidenzia una contrazione anche delle imprese femminili più accentuata dello scorso anno (-0,9% contro il -0,6% del 2018,) che non ha impedito al tasso di imprenditorialità femminile di crescere ancora (23,1% sulle attive), confermandosi sempre il più alto della regione e superiore anche al dato medio italiano. Diffusi i cali tra le imprese giovanili. Solo l’agricoltura (in controtendenza rispetto al totale delle imprese) e la logistica registrano incrementi.

Rispetto allo stesso periodo del 2018, la movimentazione delle imprese straniere nei primi 9 mesi segna un saldo positivo (+67), pur cominciando a registrarsi un numero crescente di cessazioni.
La consistenza finale cresce di 15 unità (+0,5%), riassumendo trend diversi tra i settori: crescono le imprese straniere in agricoltura, turismo, attività finanziarie-assicurative e servizi alle imprese, mentre diminuiscono quelle nell’industria, nel commercio e nella logistica.
I dati riferiti al Credito e rilevati a settembre 2019, registrano un valore complessivo dei prestiti concessi quasi invariato rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con dinamiche diverse tra i settori.

Il comparto produttivo accelera la riduzione già riscontrata a giugno, praticamente tra tutte le attività (fatta eccezione per il manifatturiero) e le dimensioni di imprese.
Allo stesso tempo la componente riferita alle famiglie consumatrici prosegue a crescere (+2,4%), rimanendo inferiore al valore del sistema produttivo per sole 34 milioni di euro.
Il tasso di deterioramento del credito per le imprese si riduce all’1,4%, con un trend in miglioramento per tutti i settori e le piccole imprese. Solo le costruzioni registrano ancora un tasso elevato invariato. Anche il tasso di ingresso in sofferenza registra diffuse riduzioni, fatta eccezione che per le imprese più piccole. L’indicatore più alto tra i settori è sempre quello riferito alle imprese edili, inferiore però al dato regionale.

La crescita tendenziale dei depositi sale anche in questo trimestre al +4,4%, con la componente delle famiglie che accelera ulteriormente rispetto al trimestre precedente, mentre quella residuale delle imprese rallenta. Per quanto riguarda il mondo del sistema produttivo, la cui incidenza rimane inferiore al 20% del totale, l’aumento tendenziale è comunque elevato (8,5%). Continuano a diminuire le obbligazioni di banche italiane, così come, dopo tre trimestri in crescita, i titoli di stato italiani.
Prosegue la contrazione dei protesti, calati per numero e valore, sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sia al confronto con il 2017 quando l’importo complessivo era superiore di quasi 1,4 milioni di euro.

Il numero di fallimenti registrati dall’inizio dell’anno ad ottobre continua ad essere in linea con il dato dello scorso anno (-1 unità). I trend tra i settori non sono omogenei: mentre risultano in calo nelle costruzioni e nel commercio, crescono nel terziario.
Tra gennaio e ottobre 2019 si registrano 310 scioglimenti e liquidazioni volontarie, 63 in più rispetto allo scorso anno (+25,5%). L’aumento, registrato anche in ambito regionale e nazionale, risulta però più accentuato per la nostra provincia. Tra i settori che hanno registrato consistenze in crescita troviamo agricoltura, industria, commercio e attività turistiche, mentre in controtendenza risultano costruzioni e attività immobiliari.

Segnali di peggioramento provengono dal sempre maggior ricorso agli ammortizzatori sociali. Nei primi 10 mesi del 2019 continua a crescere la cassa integrazione anche a Ferrara, così come si registra a livello nazionale (+18,3%) e in regione (+27,2%), ma ad un ritmo molto più elevato (+56,9%) e in accelerazione. Complessivamente sono state richieste dalle imprese ferraresi poco meno di 2 milioni di ore, circa 700mila in più rispetto allo stesso periodo del 2018, prevalentemente di CIG straordinaria, il cui incremento relativo risulta a tre cifre. A giugno e luglio è stata utilizzata anche la deroga, circa 27mila ore concentrate tra imprese artigiane (circa 15mila ore, soprattutto in meccanica e installazione di impianti) e commercio (poco più di 12mila ore), con un trend contrario agli altri ambiti di riferimento.

La contrazione registrata a Ferrara per l’ordinaria si rileva sia nell’industria manifatturiera, in prevalenza nelle imprese meccaniche (che ne rappresentano circa il 75% del monte ore), che nell’edilizia.
L’indagine Excelsior, che stima le entrate previste delle imprese con almeno un dipendente, a dicembre fotografa la frenata della domanda di lavoro da parte delle imprese ferrarese, come del resto accade a livello nazionale. Nell’ultimo mese dell’anno sono state programmate appena 980 entrate, con 300 contratti attesi in meno rispetto a dicembre 2018 (-23,4%, a livello nazionale lo scarto è stato di -5,7%). Con solo l’11% delle imprese che prevedono ingressi, il tasso di entrata si abbassa all’1,6%, il minimo della serie storica mensile dal 2017. Il 12% delle entrate previste sarà destinato a laureati e le tre figure professionali più richieste (Operai nelle attività metal-meccaniche ed elettromeccaniche, Operatori dell’assistenza sociale e/o domiciliari, Tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale) concentreranno il 33% delle entrate complessive previste. Dal lato previsivo, gli indicatori sul mercato del lavoro elaborati da Prometeia prospettano per il 2019 un quadro in miglioramento. Dovrebbero aumentare le forze di lavoro grazie alla crescita degli occupati; mentre in termini relativi si consolida un livello più elevato dei tassi di attività e di occupazione, con un tasso di disoccupazione in calo.

Coldiretti: quest’anno il regalo ai donatori di sangue di Avis Ferrara è targato Coldiretti e COPROB

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Ferrara

Dal 16 dicembre fino a Natale tutti i donatori di sangue che si recheranno a fare la donazione presso l’unità di raccolta di Ferrara riceveranno un pacchetto di zucchero made in Italy.

Fino alla vigilia di Natale i donatori di sangue di AVIS Ferrara oltre al ringraziamento per il loro nobile impegno, riceveranno anche un dolce omaggio, un pacchetto di zucchero made in Italy della filiera agricola italiana, che Coldiretti e COPROB doneranno ai donatori.

“È il terzo anno che collaboriamo con AVIS – evidenzia Floriano Tassinari, presidente provinciale di Coldiretti Ferrara – nel fornire un omaggio ai donatori nel periodo natalizio e siamo lieti di essere coinvolti in questa iniziativa. Il dono del sangue è il dono della vita stessa, è l’impegno gratuito a fare del bene per fare stare bene altre persone. Da molti anni siamo a fianco di AVIS per trasmettere un messaggio importante, quello della donazione e del volontariato, dell’essere utili a chi ha necessità per la propria salute. E quindi l’appello a contattare AVIS, a conoscere cosa significa fare il donatore, impegnarsi per uno scopo di alto valore morale, come fanno tanti nostri soci agricoltori. Condividiamo con AVIS anche il messaggio legato alla salute, al corretto stile di vita e noi aggiungiamo alla consapevolezza del cibo che si mangia, all’attenzione all’origine ed alla difesa del made in Italy”.

Quest’anno il prodotto che viene dato in omaggio presso il punto di raccolta di Ferrara è lo zucchero, un prodotto al 100% made in Italy, coltivato in gran parte nel ferrarese e trasformato dall’unica realtà produttiva italiana rimasta in attività, la cooperativa COPROB, con stabilimenti a Minerbio nel bolognese ed a Pontelongo in provincia di Padova.

Con COPROB peraltro si sono appena ultimati alcuni incontri sul territorio per proporre la coltivazione della bietola che potrebbe dare un buon risultato economico alle imprese agricole ed assicurare una quota di produzione nazionale di zucchero, in particolare da coltivazione biologica.