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Giorno: 27 Dicembre 2019

PD: interpellanza sullo stato dei cantieri della Banda Ultra Larga in città

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Premesso che ancora oggi sono numerosi i quartieri e le frazioni del Comune di Ferrara dove l’infrastruttura digitale risulta carente, creando gravi disservizi sia per i cittadini che per le attività economiche e di servizio; proprio per ridurre ed eliminare il digital divide tra i territori è in fase di attuazione il Piano Banda Ultra Larga (BUL) della Regione Emilia-Romagna che prevede, secondo gli obiettivi condivisi con l’iniziativa Europa 2020, di rendere disponibile entro il 2020 connettività internet con una velocità di almeno 30Mbps al 100% della sua popolazione e una velocità a 100Mbps per almeno l’85% della popolazione regionale.

Considerato che dall’inizio del 2018 la ditta Open Fiber, anche grazie a una apposita Convenzione siglata con il Comune di Ferrara, ha avviato numerosi cantieri per portare la Banda Ultra Larga anche nel Comune di Ferrara; nella Convenzione siglata con il Comune di Ferrara nel 2018 era previsto che a cura e spese di Open Fiber venissero allacciati numerosi edifici e aree pubbliche in modo da garantire il libero accesso alla Banda Ultra Larga ai cittadini ferraresi; come comunicato da ultimo alla città nell’ambito dell’incontro pubblico che si è tenuto lo scorso 24 febbraio presso l’auditorium della Biblioteca Bassani, Open Fiber ha previsto per il Comune di Ferrara investimenti per oltre 17 milioni di euro destinati alle cosiddette “zone nere”, con l’obiettivo di raggiungere 52.000 unità abitative con 100 nuovi km di nuova fibra ottica; nello scorso febbraio erano stati posati già 62 km di fibra e raggiunte 24.600 unità immobiliari, e che era prevista l’ultimazione dei lavori per il mese di marzo 2020; per quanto riguarda le cosiddette “zone bianche” (che per il nostro Comune interessano le frazioni di Casaglia, Francolino, Codrea, Cona, Quartesana, Fossanova San Marco, Gaibana, Gaibanella, Sant’Egidio, Monestirolo, Marrara, San Bartolomeo in Bosco, Spinazzino) Open Fiber è risultata vincitrice della gara bandita da Infratel, con un investimento statale per il territorio di Ferrara stimato in 1,6 milioni di euro che consentirà di raggiungere circa 3.500 unità abitative in FTTH e circa altre 1.300 unità abitative in FWA; sempre nell’incontro dello scorso febbraio era stata programmata per questo lotto di interventi la conclusione della progettazione entro il primo semestre di quest’anno, l’inizio dei lavori per il terzo quadrimestre di quest’anno e la loro conclusione nel giugno del 2020; anche per il territorio comunale di Ferrara rimangono comunque alcune frazioni (le cosiddette “zone grigie”) che rischiano di non essere coperte né dagli interventi finanziati direttamente da Open Fiber né dall’investimento pubblico di Infratel, e che sempre nell’incontro dello scorso febbraio si era ipotizzato un ulteriore intervento di Open Fiber per evitare che in queste zone permanga, o peggio si allarghi, il digital divide con il resto della città.

Si richiede quindi al Sig. Sindaco quale sia lo stato di attuazione sia degli interventi che prevedono un investimento diretto di Open Fiber che degli interventi finanziati da Infratel; se siano confermate le tempistiche di conclusione degli interventi che erano state pubblicamente comunicato nello scorso febbraio; quali siano gli interventi e le azioni che l’Amministrazione Comunale abbia messo in atto in questi mesi sia per monitorare l’andamento degli investimenti previsto nelle “zone nere” e nelle “zone bianche”, e soprattutto quali siano gli interventi e le azioni per garantire l’accesso alla Banda Larga anche nelle “zone grigie” ad oggi escluse dagli investimenti e quindi più di altre a rischio di veder aumentare il digital divide e i disservizi.

Bondeno: sportello per l’attrattività delle imprese

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini e Simone Saletti: “Confermeremo anche per il prossimo anno il funzionamento di un servizio che ha sostenuto l’impresa, il commercio con il bando Vetrine, e coloro che hanno aderito al bando per la rigenerazione dei centri urbani”.

Quando un servizio funziona è lecito operare per il suo mantenimento. Soprattutto se quel servizio è uno sportello di consulenza e orientamento che permette alle imprese del territorio di accedere a contributi comunali e di livello superiore, allo scopo di rilanciare il tessuto economico. E’ con questo spirito che la Giunta ha riconfermato la funzione e i principi dello “Sportello per l’attrattività e competitività del territorio”, ovvero quello che per semplificazione è stato chiamato in passato “Sportello Sipro”, per effetto della convenzione che ne ha regolato le funzioni fino ad oggi. «Il fatto di avere per un giorno intero alla settimana un ufficio dedicato – dicono il sindaco Fabio Bergamini e il vicesindaco con delega alle attività produttive, Simone Saletti – ha permesso a tante aziende di vedere semplificato il loro percorso, soprattutto nella richiesta di contributi. In questi giorni, il discorso vale per i fondi riferiti alla stabilizzazione del lavoro precario e per l’intercettazione dei contributi per il terzo “Bando Vetrine”, mentre nei mesi scorsi diverse realtà si sono rivolte allo Sportello Imprese per accedere ai fondi regionali per la “rigenerazione dei centri urbani” colpiti da sisma. Il lavoro che è stato fatto da questo “sportello” – continuano Bergamini e Saletti – è stato ottimo, anche grazie alla grande professionalità di Anna Fregnan, che ne ha curato i contenuti». Una specifica delibera approvata dal Comune prevede il mantenimento del servizio anche per tutto il prossimo anno, allo scopo di agevolare la candidatura di progetti, bandi e finanziamenti esterni per il supporto alle imprese del territorio. Le funzioni dell’ufficio, per il quale potrebbe essere mantenuta la giornata del giovedì (dalle ore 9 alle ore 16,30) rimangono quelle dell’individuazione degli strumenti finanziari finalizzati alla realizzazione delle varie iniziative dell’amministrazione; funzioni di “attrattività e pacchetto localizzativo”; e programmazione economica. I risultati dell’ufficio sono evidenti anche nei numeri, per quel che attiene il 2019: «Le domande per il “Bando Vetrine” – conclude il vicesindaco Saletti – sono state ben più delle 30 inizialmente finanziabili, anche grazie all’informazione che l’ufficio preposto ha saputo veicolare ai commercianti, ed alla fine abbiamo finanziato anche le domande ammissibili arrivate dopo, in un ordine cronologico. Mentre per il bando sulla rivitalizzazione dei centri urbani, alla riapertura della finestra temporale utile, in poche ore sono andati esauriti i posti disponibili. Tutto questo è stato anche merito dello “Sportello Attrattività e competitività” che – in funzione dei nuovi bandi per commercio e stabilizzazione del lavoro – riteniamo essere strategico».

Comacchio: lavori di rifacimento del canale di via L.A. Muratori terminati

Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

Dopo il crollo di circa 35 metri lineari di sponda del canale di via L.A. Muratori nel centro storico di Comacchio, avvenuto nella notte tra l’8 e 9 giugno 2018, i lavori di rifacimento sono terminati.
Si è reso necessario ricostruire il muro di sostegno rifacendo, contestualmente le condotte di smaltimento delle acque e la pavimentazione in cubetti di porfido. Tale intervento di messa in sicurezza ha interessato circa 70 m, a partire dall’uscita del canale dal tombinamento di p.zza Folegatti fino alla curva in direzione dei Trepponti.

Rispetto al merito del recupero, Il Vicesindaco, con delega ai Lavori Pubblici Fantinuoli : “ il tutto si è articolato in due stralci: il primo stralcio, realizzato lo scorso anno, funzionale alla messa in sicurezza provvisoria del tratto crollato, con la creazione di un presidio atto ad evitare ulteriori cinematismi nel tratto non ancora crollato e, contemporaneamente, creare le condizioni per il successivo intervento definitivo oggetto del secondo stralcio, in tratto di Città in cui la logistica delle operazioni di intervento è risultata molto complessa.”

L’intervento è stato realizzato anche grazie al contributo di CADF S.p.A., che ha proceduto a finanziare le opere acquedottistiche e la fognatura pubblica lungo l’intera area di intervento.

Il Sindaco Marco Fabbri:” ringrazio il Settore Lavori, Cadf spa e le società che materialmente hanno eseguito questo delicatissimo ripristino, in un comparto dedicato come quello del centro storico della Città, auspichiamo per il futuro la messa a disposizione di appositi finanziamenti europei, al fine di potere mantenere il patrimonio architettonico delle nostre Città.”

Al Teatro Nuovo di Ferrara “La Bella Addormentata”

Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo Ferrara

Lo spettacolo
Dopo i sold out del “Lago dei Cigni” e dello “Schiaccianoci”, sarà in scena l’ultimo appuntamento dei balletti classici russi: “La Bella Addormentata”.
Una favola in musica e sulle punte di danza che occupa un posto fondamentale nel repertorio del “Balletto di San Pietroburgo” fin dal suo nascere nel 1890. Elegante, raffinata, la più bella fiaba in danza di tutti i tempi nella versione del Classico Balletto “ Imperiale” interpretato con magnificenza dal grande Balletto di San Pietroburgo. La Storia della Principessa Aurora, minuta ed elegante, pungendosi un dito, morirà per la maledizione della perfida Carabosse ; la Fata dei Lillà, che tramuta la terribile sorte di Aurora in un sonno lungo cent’anni; il principe Désiré, che con il suo bacio risveglierà la bella principessa, innamorandosene perdutamente e, insieme a lei tutta la corte. E’ “La bella addormentata”, balletto in un prologo e tre atti tratto dal racconto di Charles Perrault su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij e coreografia di Marius Petipa, che con grande attesa per gli amanti della danza e del Teatro che aspettano il famosissimo Balletto di San Pietroburgo.
Questa data rientra nel Tour Italiano della storica compagnia di Balletto nata a San Pietroburgo, che sarà ospite nei più importanti Teatri Italiani.

Balletto di San Pietroburgo
Saint Petersburg Classical Ballet Tradition

Il Balletto di San Pietroburgo Classical Ballet Tradition o anche anticamente chiamato “Balletto sul Neva” è una storica compagnia privata nata a San Pietroburgo nel 1887. Nasce per volontà di Nobili Borghesi Russi con lo scopo di sviluppare la grande tradizione del balletto classico, ma anche di ricercare nuove forme coreografiche . Il Corpo di ballo è formato da ballerini provenienti dalla migliore accademie di danza di Mosca, San Pietroburgo, Ufa, Perm, nonché vincitori di numerosi concorsi internazionali di balletto. La selezione alle Tournee Internazionali è molto attenta nello scegliere i migliori ballerini e artisti provenienti dai più grandi Teatri Russi. Il repertorio della Compagnia include titoli classici come “Lo Schiaccianoci”, “Il Lago dei Cigni”, “La Bella Addormentata”, “Giselle”, “Don Chisciotte”, “Cenerentola”, ”Romeo e Giulietta”, “Carmen”, “Il Corsaro”, “Bayadere”. Già da tempo il Balletto è stato ospite in numerosi paesi di tutto il mondo come Germania, Francia, Spagna, Sud Africa, Argentina, Stati Uniti, Brasile, Cina riscuotendo sempre grande apprezzamento sia dal pubblico che dalla critica. L’attuale direttore artistico della Compagnia e’ Timur Gareev, ex solista del Teatro dell’Opera e Balletto di Novosibirsk, Vincitore di numerosi concorsi internazionali di balletto, che ha collaborato a lungo come solista anche con molte Compagnie di balletto di Mosca. Come ballerino solista e’ stato partner di famose ballerine russe come Nadezhda Pavlova, Marina Bogdanova, Ludmila Semenova. Ha partecipato in tournée assieme a Massimiliano Guerra e Valentina Kozlova.
Per arrivare a determinati risultati artistici e mantenere l’alto livello professionale, all’ interno del Corpo di Ballo e della scuola annessa si respira un clima di serenità, ma nello stesso tempo di rigida disciplina e di duro lavoro.
Lo Scopo della società “Saint Petersburg Classical Ballet Tradition” è quello di mantenere il patrimonio tradizionale del balletto classico riunendo i più alti elementi classici della scuola di balletto Russo.
Tutti i Costumi e le Scenografie sono stati create appositamente per il tour italiano, sulla base dei canoni artistici del Grande Teatro Imperiale Russo. Le coreografie e le scenografie rispettano le regole Tecniche e grafiche della classica produzione di Marius Petipa, impegnando i migliori scenografi attuali Russi.

Promozione: tutti gli spettatori che si presenteranno in biglietteria del Teatro Nuovo con il biglietto dello Schiaccianoci del 26 dicembre, avranno diritto ad uno sconto di 10 euro sul prezzo intero.
Orari biglietteria periodo festivo:
28 dicembre dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
29 dicembre chiuso
30 dicembre chiuso
31 dicembre dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Dal 1 gennaio al 6 gennaio chiuso

www.vivaticket.it

Sala Estense secondo appuntamento: Silvano Antonelli farà ridere, sorridere ma anche riflettere

Da: Organizzatori

Lunedi’ 30 Dicembre alle ore 16,30 la ventiduesima edizione della rassegna natalizia “Babbo Natale, Gnomi e Folletti” prosegue, come di consueto, alla Sala Estense (Ferrara, Piazza Municipale), con lo spettacolo “I Brutti Anatroccoli” della Compagnia Teatrale Stilema: in scena nientemeno che Silvano Antonelli -torinese ma di fiere origini ferraresi- da molti considerato il principale ispiratore del Teatro Ragazzi italiano.

I brutti anatroccoli di Silvano Antonelli non è una fiaba classica: in questo spettacolo il classico si presta a reinventare e cucire assieme una molteplicità di storie di brutti anatroccoli.
Cosa significa essere diversi? Diversi da chi e rispetto a quali canoni? Come vivono i bambini il concetto di diversità, il loro sentirsi e “in difetto” rispetto a come “dovrebbero essere”? A queste e tante altre domande sull’identità lo spettacolo -liberamente ispirato alla fiaba di Hans Christian Andersen- prova a dare delle risposte, e lo fa mettendo in scena una perfetta miscela di ironia e spunti per riflettere e anche, perché no, commuoversi.
Questo spettacolo è stato realizzato dalla Compagnia Stilema che, nata nel 1983 cerca di attingere a temi cogenti del vivere quotidiano dell’infanzia.
In I brutti anatroccoli, infatti, si tocca un tema molto sensibile, che alle volte porta i bambini, anche i più piccoli, a isolarsi e soffrire in silenzio, perché si sentono “sbagliati”. Silvano Antonelli recita l’intero copione con il supporto di alcuni oggetti, strumenti musicali, papere con gli occhiali, con le rotelle o di diverso colore, divertenti e poetiche suggestioni: lo spettacolo cerca di veicolare il messaggio che tutti possono cercare di rendere la propria debolezza una forza. Da qualsiasi punto si parta e in qualsiasi condizione ci si senta.
E così, in modo estremamente semplice ed efficace, Antonelli mette in scena la sua idea di teatro che, come afferma all’inizio dello spettacolo, “sono dei pensieri che si travestono, e se vuoi raccontare la paura la puoi vestire da lupo, se vuoi raccontare il coraggio da leone, ecc.”
La diversità è stata trasformata in anatroccoli, come nella fiaba di Andersen, che qui viene usata come archetipo in grado di affrontare un tema universale, tanti anatroccoli, ognuno con un piccolo difetto, ognuno con una imperfezione che li allontana dai modelli di “perfezione”, “efficienza” e “bellezza” imposti dalla società e, al cospetto dei quali, troppo spesso ci si può sentire a disagio. Basta essere un po’ timidi, introversi, un po’ più sensibili, portare un paio di occhiali, essere più lenti nel fare le cose, dover stare su una sedia a rotelle, avere il colore della pelle diverso. Basta una piccola sfumatura, alcune volte, per essere additati, per trovarsi isolati e per sentirsi imprigionati nelle proprie emozioni, come se si avvertisse un peso, sullo stomaco, che non va mai via.
Ma il tempo scorre: dopo la primavera arriva l’estate e poi l’autunno e poi l’inverno e poi di nuovo il ciclo continua. Il tempo passa e proprio mentre sembra che non stia succedendo niente si cresce e si diventa grandi. Ed è importante ripartire proprio da quella mancanza e trasformarla in coraggio, desiderio di esprimere la propria unicità come qualcosa di bello, di speciale e irripetibile.
Lo spettacolo nasce da una commistione tra laboratori teatrali con ragazzi e bambini, nei quali si è giocato intorno ai temi di “normalità” e di “diversità”, e racconti di ex bambini, ormai diventati grandi, che sono stati “particolari” e hanno raccontato a Silvio Antonelli come hanno vissuto, da piccoli, la loro condizione di “brutti anatroccoli” e come e dove hanno trovato la forza per reagire: nel finale, viene proiettato un video molto commovente, nel quale tutti questi ragazzi fanno vedere il loro, peculiare, modo di volare.
Ogni bambino, ogni persona è speciale, proprio perché unica e tutti, ma proprio tutti, possono cercare di rendere la propria debolezza una forza: basta avere coraggio, basta amarsi e accettarsi, basta alzare gli occhi per guardare l’immenso cielo che ci circonda, quel cielo in cui tutti siamo chiamati ad aprire le braccia, perché ognuno di noi può provare a volare.

Per tutti i bambini dai 4 ai 10 anni.

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

Rinascimento sempre in divenire: la raffinata arte del restauro

Lo scorrere del tempo, è risaputo, altera la realtà. L’insondabile varietà e diversità di ogni cosa esistente, uguale solo a se stessa, non cessa mai di subire continue modifiche, anche impercettibili, che accumulandosi determinano una difformità crescente anche rispetto alla propria apparenza precedente. Tornare indietro non ci è ancora permesso, ma ridare una forma il più possibile simile a quella passata, questo sì.

Restauratrici e restauratori lo sanno bene, perché lo fanno di mestiere quotidianamente. Non si tratta, come invece tale attività veniva una volta interpretata, di ricostruire a tutti i costi gli oggetti, piccoli e grandi, giunti sino a noi. E’ piuttosto la cura che con rispetto si può loro riservare, includendo interventi svolti solo se si ha la certezza documentata di come doveva essere la parte mancante, e solo se si può disporre di materiali molto affini. Con un’accortezza, però. Le manomissioni svolte devono essere ben riconoscibili, in modi vari, cosicché in futuro le azioni del nostro tempo possano essere distinte e separate dalle condizioni originarie. Una rinascita, insomma, un nuovo Rinascimento che la nostra era regala alle tracce di chi ci ha preceduto, dalla preistoria ai giorni più vicini, ma anche ai periodi più remoti. E’ il caso, questo, del restauro dei fossili. Gli ultimi anni hanno visto Ferrara come una felice fucina di riparazione dell’antico, dalle imponenti costruzioni ai delicati affreschi, ma certo tra i casi maggiormente rilevanti e in special modo esperibili da tutta la cittadinanza spiccano i restauri del giardino e delle piroghe di Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro e sede del Museo Archeologico Nazionale. L’anno fruttuoso è stato il 2010, a partire dal quale si è potuto apprezzare il lavoro minuzioso e condotto con grande professionalità che ha restituito alla nostra città l’opportunità di rivivere questi luoghi e questi reperti come un salto indietro nel tempo. Le prime a far nuovamente mostra di sé sono state le imbarcazioni, la cui sala è stata riaperta nel mese di maggio. Al solito, il restauro si è configurato come soltanto una parte di un processo più ampio, curato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici. Le barche sono state prima studiate e analizzate scientificamente, per identificare da un punto di vista fisico e chimico il legno utilizzato, comprenderne il deterioramento e riconoscere i prodotti usati in precedenza per conservarlo. Fatto ciò, si è potuto procedere con il restauro vero e proprio, che addirittura si è dovuto svolgere nella sala espositiva, a causa delle importanti dimensioni delle navi. E il problema è divenuto risorsa: alcune fasi dei lavori le si è potute vivere in diretta, a stretto contatto con le difficoltà che esperte ed esperti del campo affrontano ogni giorno. Esattamente come quelle riconosciute e superate da coloro che hanno rivolto le proprie capacità alla sistemazione del giardino neorinascimentale, punta di diamante dell’intero complesso museale, riaperto nel mese di giugno. Molti gli enti, le realtà e le personalità coinvolte, anche stavolta grazie alla pianificazione della Regione Emilia-Romagna. Dalla iniziale condizione in cui il giardino versava, di degrado e mancanza di valida manutenzione, bisognava tornare a far risplendere un unicum irripetibile. Ma non solo, poiché oltre a far tornare l’area nella situazione originaria di inizio Novecento, non era possibile cancellare gli eventi precedenti o successivi, fingendo che non fossero mai accaduti. Così, si è proceduto con indagini preliminari, per andare alla ricerca delle specie vegetali succedutesi nel corso dei secoli e di eventuali strutture archeologiche dimenticate dal tempo. L’intervento, poi, si è focalizzato non solo sul giardino novecentesco, ma anche su quello rinascimentale, giunto ai giorni nostri in una minima parte.

Riportare all’antico splendore, per quanto possibile e sensato, l’esito di un inevitabile degrado è interessante e affascinante da vedere. Appunto la fruizione è l’obiettivo principe di tali operazioni, sia per chi è esperto in materia sia per chi non è addetto ai lavori, operazioni che altrimenti, francamente, sarebbero prive di senso. Il Palazzo Costabili è lì ad attenderci.

 

Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
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Ultimi giorni del 2019 a “Winter Wonderland”, il parco divertimenti indoor più grande d’Italia

Da: Organizzatori

Il divertimento è di casa, a “Winter Wonderland – Natale in giostra”, il parco giochi indoor più grande d’Italia, che attende adulti e bambini alla Fiera di Ferrara ininterrottamente fino al 6 gennaio 2020 (e poi di nuovo nei weekend dell’11-12 e 18-19 gennaio).

Per questi ultimi giorni del 2019, nei 20.000 metri quadrati di padiglioni di Via della Fiera sono previsti attrazioni, eventi speciali e un nutrito programma di show e animazioni, tutti fruibili al coperto e in piena sicurezza, con un programma particolare per la notte di Capodanno.

Tra i grandi classici che funzionano ogni giorno, il brucomela, il tagadà e gli autoscontri, i gonfiabili, la Dark House popolata da fantasmi, vampiri e mummie, e il labirinto degli specchi. Chi vuole rotolarsi in acqua senza bagnarsi può entrare nel grande rullo Water Ball. Ci sono, poi, la gondola della Piccola Venezia e Il Castello di Aladino con scivoli, palline e percorsi a ostacoli; i tappeti elastici e il Jumping, per saltare e fare evoluzioni in aria; i giochi a premio e a gettone. E ancora, le performance mattutine e pomeridiane del Winter Circus, rigorosamente privo di animali, che ha in serbo uno spettacolo serale il 31 dicembre. Il teatro dei burattini, il truccabimbi e la baby dance con gli animatori e Winterello, mascotte della manifestazione. Quotidiani pure la parata dei personaggi dei cartoni animati, con i quali ballare e farsi un selfie, lo show delle bolle di sapone giganti e quello di micro-magia, la caccia al tesoro e i laboratori creativi.

E per il capitolo “musica”, le note dei Muffins, giovane formazione teatrale bolognese che, fino al 6 gennaio, interpreta a rotazione tre musical ispirati al repertorio dei film di animazione Disney: Winter Concerto, Belle e il castello incantato (da La bella e la bestia) e Il genio e la lampada magica, che si richiama ad Aladdin.

Tornando alla notte di capodanno, per chi decide di trascorrerla in Fiera c’è Capodanno Wonderland, che propone il cenone (il menù può essere prenotato dal sito www.winterwonderlanditalia.com) e uno spettacolo di animatori a tema Alice nel paese delle meraviglie.

Per tutta la durata di Winter Wonderland – Natale in giostra, sono attivi una pizzeria, una piadineria, un’hamburgeria e un bar.

Orari di apertura: fino al 30 dicembre e dall’1 al 6 gennaio: 10.30-20.30; 31 dicembre: 15.00-2.00.
Il biglietto di ingresso (intero 5,00 €, ridotto 4,00 € per gli under 12) comprende gli spettacoli, il circo e l’animazione, mentre sono escluse le giostre e le attrazioni.
Per maggiori dettagli sul programma e sulle tariffe di ingresso, consultare il sito www.winterwonderlanditalia.com o la pagina Facebook Winter Wonderland Ferrara.

L’appuntamento è organizzato da Eventi Spettacoli Snc di Diego Bisi e Luca Catter, in collaborazione con Ferrara Fiere Congressi e con il patrocinio del Comune di Ferrara.

Bondeno, studenti meritevoli medie e superiori: elenco premiati

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Fabio Bergamini e Francesca Aria Poltronieri: “Buoni risultati anche nell’ultimo anno scolastico. La borsa di studio comunale rappresenta un sostegno per l’iscrizione ai corsi universitari per gli studenti meritevoli”.

«Anche per quest’anno, il bando riservato agli studenti meritevoli è andato nella direzione delle famiglie dei ragazzi del nostro territorio, allo scopo di sostenere il loro percorso di studi universitario ed indirizzarne il futuro professionale». Il sindaco Fabio Bergamini e l’assessore alla scuola matildeo, Francesca Aria Poltronieri, salutano così l’adesione al bando di tanti giovani, che hanno ottenuto una valutazione di almeno 95 centesimi o superiore a questa, alla fine degli esami finali di Stato svolti in qualsiasi istituto. «Sette di loro – avverte l’Amministrazione – hanno aderito e ottenuto il riconoscimento nell’ambito del bando comunale, che mette come ogni anno a disposizione borse di studio da 500 euro ciascuna». Una somma utile per abbattere i costi di iscrizione a qualsiasi corso universitario o per l’acquisto dei libri di testo o materiali didattici. Dal momento che per partecipare al bando era necessario dimostrare la propria residenza nel Comune di Bondeno, ma anche la propria iscrizione al primo anno di un qualsiasi corso di studio all’Università. La buona adesione di studenti che hanno concluso il loro percorso a Bondeno, anche in merito al bando 2019, dimostra «La qualità di insegnamento all’interno del Centro studi superiore “Carducci”, che raggruppa liceo e Ipssc – continua l’assessore Poltronieri – certificata in passato dai rapporti puntuali della Fondazione Agnelli». «Nel corso degli ultimi anni – conclude il sindaco Bergamini – si sono investite risorse importanti sulla scuola, la formazione professionale e la qualificazione dei giovani in funzione del lavoro. E’ stato con immenso piacere, inoltre, che abbiamo incontrato in municipio gli studenti “meritevoli” del nostro territorio. Ragazzi (in questo caso classe 2000) che rappresentano il futuro e l’orgoglio del nostro territorio. Abbiamo organizzato per loro una cerimonia di premiazione per consegnare i nostri attestati, per un momento che vuole essere benaugurale per il prosieguo della loro carriera di studio e professionale». Gli studenti meritevoli usciti vincitori del bando 2019 sono i seguenti: Miriam Bedani, Susanna Bombarda, Luca Marini, Chiara Merighi, Chiara Orlandi, Anna Panzani, Lisa Tassinari.

Centenaria a Scortichino

Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Simone Saletti porta a Orestile Pinca gli auguri dell’Amministrazione e della comunità.

Natale è stato un momento speciale per tutti, ma in particolare per Orestile Pinca, che ha celebrato nel giro di pochi giorni la festa più speciale in assoluto, assieme al proprio centoduesimo compleanno. Un momento certamente da condividere con i suoi cari: il figlio Luigi Sofritti e tutti i suoi cari, ma con una sorpresa gradita: il vicesindaco Simone Saletti ha portato gli auguri dell’Amministrazione e dell’intera comunità alla più longeva residente di via Provinciale, a Scortichino, dove si stava svolgendo la festa. Una festa che si è arricchita del regalo costituito dalla consegna di uno splendido bouquet di fiori, recapitato da Saletti a “nonna” Orestile. Per tutti, quindi, una torta speciale fatta con ben 102 candeline…

Intense piogge, canali al limite e impianti a pieno regime

Da: Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

Franco Dalle Vacche: “Ci aspettano settimane delicate. Stiamo tenendo sotto controllo la situazione con il nostro personale”.

I fenomeni meteorologici di dicembre non sono in linea con la statistica. I mesi freddi sono infatti generalmente asciutti, ma a conferma di andamenti climatici sempre più spesso non prevedibili, questo dicembre è stato come un prolungamento di novembre. Da qui un grande sforzo del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara che sta attenzionando la situazione con le proprie squadre, sempre presenti e facendo lavorare al massimo gli impianti.

“Il terreno infatti è completamente saturo e davanti avremo settimane difficili – dice il presidente Franco Dalle Vacche – il terreno non è più in grado di assorbire l’acqua, le falde si sono riempite e ogni millimetro di pioggia che cadrà sarà tutto riversato nei canali, e poi alle idrovore. “Stiamo monitorando ogni dato, facendo ogni manovra necessaria ad agevolare i deflussi delle acque. Un lavoro costante, giorno e notte, grazie alle nostre squadre in turno” Ricordo che oltre alle piogge cadute sul territorio ferrarese, la rete dei canali del Consorzio si trova anche a raccogliere le acque che arrivano dal modenese e dal bolognese nella zona di Cento confermando che il nostro è un ‘consorzio di attraversamento’, con metà finale volano ed idrovia i cui i livelli alti prosegue Dalle vacche creano certamente ulteriore difficoltà – A questo proposito, sarà importante che il Servizio Tecnico di Bacino cerchi di tenere i livelli più bassi possibile per poter permettere anche lo scarico della nostra rete di canali consortili con maggiore facilità”. L’intensa pioggia caduta nella notte tra sabato e domenica ha dunque reso più critico il contesto. “Se guardiamo i dati pluviometrici, in 7 ore sono cadute una media di 42.5 mm di pioggia, con picchi che hanno toccato i 64 mm in zona Pioppo – esamina i dati Dalle Vacche – numeri importanti per non dire eccezionali in così poche ore, che peraltro vanno a sommarsi a quelli di un dicembre particolarmente piovoso che aveva già fatto alzare i livelli delle falde imbebendo il terreno. Questa situazione che il Consorzio sta attenzionando con il proprio personale, si protrarrà per diverse Giorni se non settimane, in quanto, in tali condizioni, i livelli dei canali scendono molto lentamente. Avremo davanti, dunque, un periodo molto delicato, sperando che arrivi il freddo per stabilizzare la stagione e non avere piogge”. Un dicembre che sta richiedendo un grosso impegno al Consorzio, sa in termini energetici che econonomici per riuscire a far fronte all’emergenza scongiurando allagamenti. “La riprova del grande sforzo che stiamo chiedendo ora ai nostri impianti idrovori sta nel fatto che a Codigoro in questi giorni abbiamo dovuto azionare anche i nostri gruppi elettrogeni, in quanto la quantità di energia elettrica richiesta era tale da non essere sufficiente quella fornita dall’Enel. – conclude Dalle Vacche – oggi non siamo in grado di misurare il costo ma si riapre il tema di un eccessivo carico fiscale pesante in momenti in cui si lavora per scongiurare emergenze idrogeologiche ed allagamenti. A differenza della media di dicembre pari ad un costo di 150.000 euro circa per l’energia elettrica delle idrovore, essendo stato un mese eccezionalmente piovoso, il carico del costo sarà il triplo del normale, con una spesa che si aggira oltre i 400.000 euro”.