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Giorno: 9 Gennaio 2020

Europa Verde va in bicicletta. Appuntamento Domenica 12 gennaio alle ore 9.30

Da organizzatori

Domenica 12 gennaio alle ore 9.30 Europa Verde propone una biciclettata dalla piazza di
Sant’Agostino fino a Finale Emilia per sensibilizzare la cittadinanza alla mobilità sostenibile in una
tratta che sarà interessata dal passaggio della CisPadana. La biciclettata si pone l’obiettivo di
radunare più gente possibile e sentire i vari pareri per una mobilità alternativa all’automobile in un
territorio in questi giorni soffocato dall’inquinamento. Il nostro non è un NO alla modernità ma
capire se ci possono essere modi alternativi di sviluppo che non siano devastanti per l’ambiente, che
possano conciliarsi con una umanità che chiede rispetto del mondo in cui viviamo. La bicicletta
sarebbe inoltre un modo per rendere ancora più attrattivo il nostro territorio ad un turismo
sostenibile come ormai presente in regioni più a nord di noi. Non è da dimenticare che la provincia
di Ferrara è la provincia dell'Emilia-Romagna con maggiore estensione di riserve naturali e aree
protette. Le piste ciclabili vanno create perché possono essere un collegamento fattivo per una
provincia troppo scollegata da Ferrara e che spesso non ha alternative all’automobile.

Marcella Zappaterra e Marco Fabbri a Fiscaglia per parlare di infrastrutture venerdì 10 gennaio.

Da: Organizzatori

L’Emilia-Romagna per il lavoro, le infrastrutture e l’ambiente” è il titolo dell’iniziativa in programma per domani sera, venerdì 10 gennaio, a Massafiscaglia. A intervenire saranno i candidati Pd AL Consiglio regionale Marcella Zappaterra a Marco Fabbri. L’appuntamento è al Teatro Vittoria, in via Castello 16, alle ore 21.00.
I tre temi al centro del dibattito sono strettamente correlati per il futuro e lo sviluppo di Fiscaglia e di tutta la nostra provincia. Massima attenzione infatti al lavoro e alla buona occupazione: la nostra economia è in ripresa ma dobbiamo accelerare e per farlo non possiamo prescindere da una rete infrastrutturale all’altezza delle
esigenze del mondo produttivo. E l’ambiente non può più essere considerato una variabile secondaria. In Emilia-Romagna puntiamo allo sviluppo e alle tutele ambientali, evitando la cannibalizzazione del territorio e favorendo con investimenti e politiche di programmazione adeguate, una crescita sostenibile” dichiara Marcella
Zappaterra.

Progetti per il carcere: il Comune di Ferrara dona dieci televisori per i detenuti modello.

Da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

Ieri in mattinata (8 gennaio 2020) il Vice Sindaco, Nicola Lodi, e l’Assessore alle Politiche sociali del Comune di Ferrara, Cristina Coletti, hanno consegnato dieci televisori alla Casa Circondariale di via Arginone per essere utilizzati dai detenuti.
La donazione è avvenuta a seguito di una richiesta specifica della Direzione della Casa Circondariale di Ferrara rivolta al Settore comunale Servizi alla Persona/Istruzione e Formazione, da subito accolta favorevolmente dall’Amministrazione di Ferrara in un’ottica di collaborazione tra enti.

I televisori verranno consegnati ai detenuti che nell’arco dell’anno si sono dimostrati più meritevoli ed hanno tenuto una buona condotta, un atteggiamento collaborativo, dimostrando un serio impegno nei percorsi utili al reinserimento nella società. Il progetto della donazione dei tv è stato elaborato con quest’ottica: come un modo per mettere il detenuto nelle condizioni di essere informato e aggiornato sul mondo esterno in vista di un ritorno in società

Incontro pubblico con i candidati Ferraresi sul Manifesto del Forum per l’elezioni regionali.

Da: Ufficio Stampa A.C.L.I. Ferrara

Verrà presentata l’iniziativa “Siamo il Forum e abbiamo proposte. Voi ci state?” con un confronto pubblico fra i candidati al Consiglio regionale sul Manifesto del Forum preceduto dall’introduzione del Presidente regionale del Forum delle Associazioni Familiari Emilia Romagna, che si terrà a Ferrara presso Casa Cini – Via Boccacanale di Santo Stefano 24 il giorno 13 gennaio p.v. alle ore 18,00.

Il Presidente Pallotta incontra il Sindaco di Cento Fabrizio Toselli

Da: Ufficio Relazioni Esterne – Cassa di Risparmio di Cento

Ieri a Palazzo Piombini il Sindaco di Cento Fabrizio Toselli ha ricevuto il neo Presidente della Cassa di Risparmio di Cento Giuseppe Pallotta

Cento, 9 gennaio 2020 – Nella giornata di ieri a Palazzo Piombini il neo Presidente di Caricento Giuseppe Pallotta ha incontrato il Sindaco di Cento Fabrizio Toselli.

Il colloquio di natura conoscitiva si è svolto all’insegna della massima cordialità ed ha confermato la sintonia in essere tra la Cassa di Risparmio di Cento ed il Comune che da sempre collaborano in maniera proficua con l’intento di sostenere il territorio e garantirne una crescita sana e duratura.

Dopo l’ingresso nel Consiglio di Amministrazione e la nomina a Presidente avvenuti alla fine del 2019, il Sig. Pallotta ha programmato un calendario di incontri con le maggiori istituzioni del territorio.

“ Ringrazio il Sindaco di Cento per aver accettato il mio invito ad incontrarlo – ha dichiarato il Presidente di Caricento Giuseppe Pallotta – Trascorse le feste di Natale, ci tenevo a conoscere personalmente i rappresentanti delle istituzioni, a cominciare dal Sindaco della città nella quale siamo nati oltre 160 anni fa. Sono molto lieto di averlo incontrato ed aver gettato le basi per la creazione di una rinnovata sinergia. Mi sono insediato ufficialmente solo da alcune settimane, ma ho già avuto l’opportunità di apprezzare la vivacità di questa zona, nota in tutta Italia per la sua forza industriale e per la proattività dei suoi cittadini. Insieme al Comune, la Cassa di Risparmio di Cento è intenzionata a dare ulteriore slancio al territorio, affiancandolo nella realizzazione di iniziative importanti per il tessuto locale, come avvenuto in occasione della mostra Emozione Barocca o del Carnevale di Cento.”

«Sono estremamente felice che uno dei primi impegni assunti dal Presidente Pallotta sia andato nella direzione di prendere contatto con l’Amministrazione Comunale – afferma il primo cittadino – Questo momento di saluto ha rappresentato un’opportunità per iniziare a conoscersi e per un primo scambio di opinioni».

Il Sindaco ha poi colto l’occasione per porgere il benvenuto e per augurare buon lavoro.

Schlein: il workes buyout ottimo strumento per salvare e valorizzare il lavoro.

Da: Ufficio Stampa di Silvia Bonancini

Visita oggi nel ferrarese per la candidata capolista a Bologna, Reggio Emilia e Ferrara e promotrice della lista Emilia-Romagna Coraggiosa Elly Schlein, per capire, da dentro, le esigenze delle persone e del territorio e offrire soluzioni che possano mettere insieme giustizia sociale, lavoro dignitoso e giustizia ambientale.

“Applichiamo il diritto a un lavoro dignitoso sostenendo politiche attive del lavoro che rilancino la partecipazione dei lavoratori come capitale umano strategico per le aziende perché sono un patrimonio umano e di idee in grado di portare innovazione sociale ed economica” – ha detto Elly Schlein nel corso della visita alla Cooperativa Lavanderia Girasole, l’unico caso ferrarese di Workers Buyout. Una realtà, nata nel 2015 per volere di quattordici soci fondatori che hanno investito la loro mobilità per dare continuità alla loro esperienza e competenza, a seguito alla chiusura dello stabilimento di Porto Garibaldi di Servizi Ospedalieri, che negli anni è cresciuta allargando a undici dipendenti e ha un fatturato annuo di circa 1,3 milioni di euro.

“Dal punto di vista delle garanzie sul lavoro lo strumento del Workers Buyout (WBO) cioè l’acquisto dell’impresa in crisi da parte dei lavoratori è un esempio concreto di come la rigenerazione lavorativa possa funzionare creando modelli economici partecipati che favoriscono innovazione, riterritorializzando la produzione e salvando il know-how di chi lavora. In una regione che ha fatto del cooperativismo un modello per l’occupazione, sono oltre cento le cooperative WBO che hanno salvato 1600 posti di lavoro, di queste dodici sono nate da tavoli regionali. Dobbiamo però garantire che i contributi promessi arrivino: in questo caso le lavanderie industriali sono escluse dalla Smart Specialization Strategy, per cui non possono partecipare ai bandi per i fondi europei Fesr. Prevediamo delle premialità per queste imprese di lavoratori e lavoratrici che salvano il lavoro, lo mantengono sul territorio. In generale adottiamo lo strumento del WBO ai primi segni di crisi, agevolando queste nuove realtà dal punto di vista fiscale, garantendo loro accesso al credito, rafforzando la formazione di lavoratori e lavoratrici che assumono un nuovo ruolo gestionale.
Non a caso sul Workers Buyout è incentrata una delle preziose 15 proposte del Forum delle Diseguaglianze e Diversità coordinato da Fabrizio Barca che sarà nostro ospite domenica 12 a Scandiano. Così come dovremmo prendere spunto da un’altra proposta del Forum che riguarda la creazione di Consigli del Lavoro e della cittadinanza nell’impresa, promuovendoli in ogni azienda affinché i lavoratori partecipino alle decisioni strategiche: la compresenza di chi, nel territorio, risente direttamente delle ricadute ambientali è particolarmente importante affinché non si debba più scegliere fra il diritto a un lavoro degno e diritto alla salute ambientale, come nel caso dei pescatori di molluschi del Consorzio Tre Ponti associa le cooperative di Comacchio che svolgono la loro attività in aree demaniali che preservano quotidianamente da un eccessivo sfruttamento e naturalmente da rischi di inquinamento”.

Dal 16 Gennaio torna il laboratorio teatrale “E La Nave va…”

Da: Organizzatori

“Questo non è un laboratorio volto a creare attori, ma è volto a creare relazioni tra i giovani ragazzi attraverso l’esperienza del teatro”. A Wunderkammer torna l’atteso percorso laboratoriale ‘E la nave va…’, ideato e organizzato dall’Associazione culturale Fiumana in collaborazione con Circi per la stagione invernale in via Darsena 57 a Ferrara. Si tratta di un percorso che, a un prezzo modico di iscrizione, permette un tuffo nel mondo dell’espressività e del teatro, elementi utili in un periodo di crescita che necessita momenti extrascolastici di confronto e di attenzione sempre maggiori.

Il laboratorio, a sua volta, è suddiviso in due gruppi. Il primo è rivolto alla fascia di bambini e ragazzi tra i 7 e gli 11 anni, e si terrà ogni martedì pomeriggio (dalle ore 17 alle 18.30), con partenza dal 21 gennaio. Il secondo laboratorio si rivolge ai ragazzi dai 12 ai 16 anni, e si terrà da giovedì 16 gennaio, sempre dalle 17 alle 18.30 e sempre a Palazzo Savonuzzi.

Spiegano gli organizzatori: “E la nave va è una proposta educativa nata nel 2006 e tuttora attiva ogni anno. È un laboratorio rivolto ai ragazzi e che coinvolge diverse nazionalità, portato avanti durante tutto l’anno scolastico per creare continuità e integrazione, oltre che fornire loro un obiettivo comune e solidale. Un progetto in cui crescere insieme”. Il tema di quest’anno sarà appunto il viaggio, che allude a passaggi di crescita, di ruoli, di luoghi, di condizioni, di cadute e di riscatti.

Il laboratorio, che coinvolge i giovani studenti delle classi di scuola primaria e della secondaria di primo e secondo grado, ha come finalità uno spettacolo, che verrà realizzato durante Estate Bambini 2020. Per gli iscritti al laboratorio, inoltre, si aprirà anche la possibilità di accedere alla ‘Tre giorni’, campo itinerante che si svolge a giugno e che ogni anno è ospitato in un Comune diverso della Provincia di Ferrara.

Il costo di partecipazione è di 20 euro al mese. Possibilità di una lezione di prova gratuita. Info e iscrizioni: 328.2161442, antonella@fiumana.org, info@fiumana.org.

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Per saperne di più. Il doppio laboratorio di E la nave va… intende lavorare con i bambini dai 7 anni fino ai giovani in età preadolescenziale con giochi e improvvisazioni teatrali. L’intento è riuscire a dare vita a personaggi che abitino storie, costruire relazioni fra i personaggi attraverso il dialogo, il gesto e l’ascolto, imparare le regole dello stare in scena, collaborare insieme a inventare i propri scenari, per creare una poetica corale attraverso i racconti dei corpi, degli sguardi e delle voci.

Il laboratorio teatrale ‘E la nave va…’ è nato nel 2006, anno in cui giovani volontari dai 7 ai 20 anni, che prestavano servizio a Estate Bambini, parteciparono a una tre giorni ospiti dell’amministrazione comunale di Migliarino, paese che raggiunsero con il battello Nena. Da quell’anno in poi il percorso di laboratorio teatrale e la creazione di spettacoli quali ‘La pista dei sogni’, ‘La vendita all’incanto’, ‘Hostaria della suerte’ e ‘Hostaria del cuore matto’ hanno distinto la partecipazione dei giovani volontari a Estate Bambini, rendendo protagonista sempre il percorso di ciascuno. Anche ‘E la nave va…’ è diventato uno spettacolo, realizzato dai ragazzi e dai bambini volontari della Banda PelleOssa e Junior e presentato a Estate Bambini nell’edizione 2017-18, così come come nell’edizione 2018-19. La regia è di Patrizia Ninu e Antonella Antonellini, ed è frutto del laboratorio teatrale nato dalla collaborazione fra Associazione Fiumana e Circi.

11 Gennaio l’Ordine Dei Medici terrà un corso di aggiornamento con il dottore De Sanctis Vincenzo.

Da: Ufficio Stampa

Tenuto conto del successo delle edizioni precedenti, grazie alla grande disponibilità e professionalità del dottor De SANCTIS Vincenzo, inizierà sabato 11 gennaio presso l’Hotel Carlton di Ferrara il IV° Corso di aggiornamento organizzato dall’Ordine avente come tema “Come affrontare i problemi dell’INFANZIA e dell’ADOLESCENZA nella pratica clinica”.
Il corso, calendarizzato fino a giugno 2020, è accreditato per TUTTE LE DISCIPLINE MEDICHE e ODONTOIATRICHE e ha visto riconosciuti 36 crediti ECM.
Verranno trattati argomenti generali, di grande interesse e attualità, casi clinici e temi (alcuni francamente originali) come: “appunti di terapia, il triage telefonico, di venerdì pomeriggio…, è raro ma mi può capitare………., dalla letteratura internazionale, foto quiz”.

La Regione investe oltre 9,7 milioni di euro per incentivare il biologico e tutelare la biodiversità

Da: Ufficio Stampa della Regione Emilia Romagna

Agricoltura e ambiente. La Regione investe oltre 9,7 milioni di euro per incentivare il biologico e tutelare la biodiversità

Via libera a quattro nuovi bandi con incentivi per favorire l’adesione delle aziende singole e associate al bio e gli interventi di conservazione degli elementi caratteristici del paesaggio agrario come siepi, boschetti, maceri e laghetti

Bologna – Oltre 9,7 milioni di euro per dare una spinta al biologico in Emilia-Romagna e al tempo stesso promuovere lo sviluppo di un’agricoltura attenta alla salvaguardia dell’ambiente e alla tutela della biodiversità. È la dotazione finanziaria complessiva di quattro bandi approvati dalla Regione che danno continuità agli interventi di sostegno previsti dalle Misure 10 “Agroambiente” e 11 “Agricoltura biologica” del Programma regionale di sviluppo rurale (Psr) 2014-2020.

Le misure mettono a disposizione delle aziende agricole – sia in forma individuale che associata, incluse le cooperative – un pacchetto di risorse per favorire, attraverso l’erogazione di contributi economici parametrati alla superficie interessata, l’ulteriore espansione sul territorio regionale delle coltivazioni e degli allevamenti bio e, più in generale, un’agricoltura più ecosostenibile e all’insegna della qualità delle produzioni.

Per tutti e quattro i bandi gli impegni di durata pluriennale – 5, 10 e 20 anni a seconda dei casi – sottoscritti dalle imprese agricole decorrono dal 1^ gennaio 2020, mentre la presentazione delle domande di aiuto (già possibile a partire dal 7 gennaio) dovrà avvenire entro il 28 febbraio prossimo, secondo le modalità indicate sul sito dell’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (https://agrea.regione.emilia-romagna.it/).

Cosa prevedono i due bandi per il bio

La quota più significativa di risorse, quasi 5,75 milioni di euro all’anno in totale per due bandi, è finalizzata a favorire l’ulteriore diffusione del biologico attraverso la concessione di premi ad ettaro per cinque anni per incentivare nel primo caso il passaggio delle aziende ai metodi e alle pratiche dell’agricoltura bio e, nel secondo caso, il mantenimento delle superfici già convertite al biologico.

Grazie ad una recente modifica del Psr che ha consentito di recuperare risorse aggiuntive per 3,7 milioni di euro, i fondi disponibili per la conversione ammontano a quasi 3,8 milioni di euro all’anno. Il budget per il mantenimento sfiora invece quota 2 milioni di euro sempre all’anno. Gli aiuti variano da 150 a 791 euro all’ettaro all’anno secondo il tipo di colture per favorire la conversione e da 90 a 668 euro, sempre all’ettaro all’anno, per il mantenimento.

Attualmente in Emilia-Romagna le superfici a biologico finanziate attraverso la misura 11 del Psr ammontano a 116 mila ettari, su un totale regionale di oltre 156 mila ettari, pari a più del 15% dell’intera Superficie agricola utilizzata (Sau) da Piacenza a Rimini. Con il bando 2020 si potranno nuovamente finanziare le superfici impegnate con l’ultimo avviso scaduto a fine 2018 e le nuove adesioni.

L’obiettivo è dare un ulteriore colpo d’acceleratore in direzione di un’agricoltura attenta alla nuova domanda di cibi buoni e sani che viene dai consumatori e alle esigenze di una maggiore tutela dell’ambiente, anche nell’ottica della riduzione delle emissioni responsabili dei cambiamenti climatici in atto. In Emilia-Romagna le superfici coltivate bio sono aumentate del 75% rispetto al 2014 (67 mila ettari in più), mentre le aziende sono cresciute di quasi il 70%.

Ciò grazie alle risorse fin qui investite dalla Regione nell’attuale programmazione 2014-2020: risorse che sfiorano complessivamente quota 140 milioni di euro (di cui 16,8 di risorse aggiuntive regionali). A queste risorse vanno aggiunte quelle relativeagli incentivi alla formazione, all’insediamento dei giovani, ai progetti di innovazione e agli investimenti per l’ammodernamento strutturale delle aziende. Per tutti questi interventi le aziende bio godono infatti di una priorità nelle graduatorie dei bandi regionali.

Gli altri due bandi per promuovere la biodiversità

Gli altri due bandi si inquadrano invece nelle cosiddette politiche agroambientali per tutelare e promuovere la biodiversità, soprattutto nelle zone di pianura. Stiamo parlando della misura 10.1.9 del Psr “Gestione dei collegamenti ecologici dei siti Natura 2000 e conservazione di spazi naturali e seminaturali del paesaggio agrario”, che finanzia con poco più di 1 milione di euro all’anno gli interventi finalizzati alla conservazione di elementi caratteristici del territorio agricolo come siepi, boschetti, maceri, risorgive e laghetti.

Gli agricoltori che per un periodo di dieci anni si impegnano in questo senso potranno beneficiare di un contributo a superficie. Attualmente sono 838 le aziende agricole che hanno aderito a questa misura, per una superficie complessiva di quasi 2.500 ettari. Dall’inizio dell’attuale ciclo di programmazione ad oggi le risorse messe a disposizione sfiorano quota 9 milioni di euro, di cui 1,3 milioni di risorse regionali aggiuntive.

Infine, il quarto e ultimo bando stanzia quasi 3 milioni di euro all’anno per il “ritiro dei seminativi dalla produzione per 20 anni per scopi ambientali e la gestione dei collegamenti ecologici dei siti Natura 2000” (Misura 10.1.10) per finanziare la creazione di prati umidi e macchie arbustive al posto dei campi coltivati. Per questo intervento sono attualmente in corso 280 progetti, su una superficie complessiva di circa 5.600 ettari. Le risorse investite nella programmazione 2014-2020 superano i 30 milioni di euro, di cui 13,6 milioni di fondi regionali aggiuntivi./G.Ma

Concerto de LA PIFARESCHA in Pinacoteca

Da: Ufficio Stampa Baldanza

Domenica 12 gennaio, alle ore 11.00, nel Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara, l’Ensemble con strumenti antichi La Pifarescha esegue il concerto dal titolo “Di guerra e di pace”, con un programma appositamente studiato per Ferrara e la Pinacoteca.

Nel Rinascimento la guerra e la pace scandiscono in ciclica alternanza il passare del tempo. Le campagne militari sono frequentissime e la guerra rappresenta una fase pressoché inevitabile. La guerra si inserisce con (tragica) naturalezza nella vita dell’uomo, contrapponendosi in maniera dirompente alla pace e a tutto ciò che le appartiene.

Forse anche per esorcizzare questa drammatica esperienza di morte, la musica del tempo si intrattiene spesso, anche tra gioco e scherzo, con temi guerreschi. Così come si intrattiene con i temi legati alla pace e alla festa, contrapponendosi all’esperienza bellica con esplosioni di… dolcezza, frenesia e spensieratezza.

Il programma musicale proposto si muove in maniera identica, con un’alternanza tra brani rappresentativi delle due situazioni, e si ispira a un repertorio molto ampio, che comprende quello tematico degli omaggiati compositori di corte e quello appartenente alla viva tradizione popolare.

Ecco dunque che i titoli guerreschi, celebrativi, o legati alla vita quotidiana cortigiana o di piazza, si abbinano al fragore e ai ritmi della battaglia, alla quiete quasi introspettiva dei momenti di raccoglimento, ai ritmi delle danze, al celebratissimo tema dell’amore, da sempre in (dis)equilibrio tra guerra e pace.

La Pifarescha nasce come formazione di Alta cappella, organico strumentale di fiati e percussioni. L’Ensemble unisce ed alterna le ricche ed incisive sonorità dell’ “alta” con quelle più morbide della “bassa cappella”, attraverso l’utilizzo di un ampio strumentario: tromboni, cornetti, trombe, bombarde, cornamuse, ghironda, dulciana, flauti, viella, viola da gamba, percussioni, salterio e molti altri. Inoltre, segue la progressiva evoluzione che porterà il gruppo di alta cappella a trasformarsi nel consort nobile per eccellenza tra Rinascimento e Barocco: i “cornetti e tromboni”. Questa formazione diventa un’altra caratteristica distintiva delle possibilità di organico de La Pifarescha, e viene ulteriormente ampliata con l’integrazione di strumenti a tastiera, archi e voci, in piena aderenza con i canoni estetico-stilistici del repertorio del XVI e XVII secolo.
Attiva in vari settori dello spettacolo e presente in importanti Festival Internazionali, La Pifarescha ha inciso per CPO, Classic Voice, Dynamic, Arts e Glossa.

Al concerto si accede con il biglietto d’ingresso alla Pinacoteca (da 6 euro a 2 euro).

Per info: 0532 205844

www.gallerie-estensi.beniculturali.it/pinacoteca-ferrara/

Bonaccini: “Finalmente 2 proposte di Borgonzoni. Peccato siano su cose che esistono già”

Da: Ufficio Stampa di Bonaccini

“Finalmente, dopo due mesi di silenzio sul programma, la mia avversaria ha lanciato due proposte concrete per il futuro dell’Emilia-Romagna.
La prima è una legge specifica per sostenere le rievocazioni storiche, a partire dal carnevale di Cento. Non ho dubbi che, qualora fosse eletta, potrebbe realizzare questo obiettivo perché, a sua insaputa, la legge per le rievocazioni storiche è già stata approvata dalla Regione tre anni fa, che da allora finanzia, con centinaia di migliaia di euro ogni anno, le principali manifestazioni di questo genere; con un’attenzione particolare al carnevale di Cento, cui abbiamo destinato anche risorse straordinarie aggiuntive. Peccato che Borgonzoni scopra il carnevale solo oggi, dopo averlo ignorato da sottosegretaria alla cultura, quando avrebbe potuto aiutarci.
La seconda proposta innovativa di Borgonzoni è l’istituzione di un assessorato al turismo, per coordinare le politiche del settore 365 giorni l’anno. Ebbene, le assicuro che si troverebbe già fatto anche quello, perché esiste da molto tempo e negli ultimi 5 anni in particolare, grazie a risorse crescenti e politiche mirate, ha sostenuto l’aumento esponenziale dell’afflusso turistico in Emilia-Romagna, passato da 45 a 60 milioni di presenze.
Capita che a volte i nostri desideri si realizzino prima ancora che siano espressi.”

La ristorazione accessibile ed accogliente: i menù in braille con il supporto di Ascom e Fipe Confcommercio Ferrara.

Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

L’accessibilità è anche questione di punti di vista. Entra così nei ristoranti ferraresi il progetto pensato nel 2019 da Ascom Confcommercio Ferrara, dall’Ufficio Benessere Ambientale del Comune di Ferrara, e dalla sezione locale dell’Unione Italiana Dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI) che garantisce ai non vedenti la concreta possibilità di leggere appieno i menu dei locali. Grazie a questa collaborazione, alcuni ristoranti aderenti a Fipe Confcommercio hanno deciso per primi di aderire all’iniziativa e sono stati dotati della trascrizione in braille dei loro menù, ora a disposizione dei clienti che ne avessero bisogno.
“Si tratta di un iniziativa lodevole – spiega Alessandra Mambelli, presidente della sezione di Ferrara dell’UICI – in quanto le persone non vedenti amano poter gustare le specialità locali . Inoltre la nostra città che offre bellezze architettoniche può dunque legare la fruizione del patrimonio artistico alla degustazione di quello enogastronomico. Il progetto prevede inoltre anche la realizzazione di un “cena al buio” con i ristoratori che ci auguriamo venga realizzata quanto prima”.
Allo stesso tempo, non essendo necessariamente il linguaggio braille conosciuto da tutti, l’Unione Ciechi ha anche verificato l’effettiva accessibilità dei rispettivi siti internet dei ristoranti alla voce ‘menù’, in modo da offrire anche un secondo tipo di consultazione , attraverso computer o smartphone, a chiunque ne avesse bisogno. “Vogliamo aprirci sempre di più alle esigenze di accessibilità di questa tipologia di di clientela dando prova di un’attenzione concreta e sensibile al tema dell’accessibilità – commenta Matteo Musacci, presidente provinciale dei Pubblici Esercizi del sistema Confcommercio – in particolare ringrazio Fausto Bertoncelli, già responsabile dell’ufficio comunale benessere ambientale, grazie al quale ha preso avvio questa intelligente iniziativa”. Per Davide Urban direttore generale di Ascom Confcommercio: “L’iniziativa è la conferma dell’attenzione a questi temi come l’accessibilità che rimane prioritario per la nostra Associazione”. Gli imprenditori che hanno voluto partecipare rendendo in questo senso accessibili le proprie attività sono al momento, in questa primissima fase di test, i ristoranti L’Antico Giardino (Ravalle), Cusina e Butega (Ferrara), Lanzagallo (Gaibana), Leon d’Oro (Ferrara), e Le 2 Comari (Ferrara). Chi volesse entrare nel circuito può rivolgersi agli uffici di Ascom Confcommercio a Ferrara ed in questo senso: ” Questo è un tassello importante – conclude Roberto Vitali esperto di accessibilità e componente della giunta provinciale di Ascom – che aggiunge ulteriori elementi di accessibilità ed ospitalità alla nostra città. L’apertura a queste esigenze è il presupposto per incrementare l’offerta del turismo accessibile”.

Consumi: Coldiretti, con cambio clima boom gelato fuori stagione.

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Emilia Romagna

Il cambiamento del clima con l’aumento delle temperature fa volare i consumi di gelato fuori stagione che nel 2019 superano i 6 chili a testa. E’ quanto stima la Coldiretti in occasione della nuova edizione del Sigep nel sottolineare gli effetti di un 2019 bollente che si classifica al quarto posto tra i piu’ caldi dal 1800 con una temperatura di gradi superiore la media storica.

Si sta verificando una sempre piu’ marcata tendenza alla destagionalizzazione degli acquisti che – sottolinea la Coldiretti – è in atto da diversi anni, nonostante l’estate resti la stagione privilegiata per coni e coppette. Ad essere preferito è di gran lunga il gelato artigianale nei gusti storici anche se – precisa la Coldiretti – cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diverse target di consumatori, tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano.

Nelle circa 39mila le gelaterie in Italia che – continua la Coldiretti – si stima un rilevante impatto sull’indotto con l’utilizzo di 220mila tonnellate di latte, 64mila di zuccheri, 21mila di frutta fresca e 29mila di altre materie prime. Va per questo sottolineata nella preparazione del vero gelato l’importanza della qualità del latte e della frutta.

Da segnalare negli ultimi anni il boom delle agrigelaterie che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala. Nelle agrigelaterie – continua la Coldiretti – è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.

In epoca moderna – conclude la Coldiretti – la storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export’ in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana: con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio. Da allora – conclude la Coldiretti – la corsa del gelato non si è più fermata.

Bondeno: scaduto il contratto con la cooperativa.

Da: Ufficio Stampa del Comune di Bondeno

BONDENO (FERRARA), 10-01-2020.
Francesca Piacentini: “Attiviamo un percorso sperimentale, fino alla conclusione delle procedure concorsuali”.
Il Comune di Bondeno si prepara a fare fronte alla necessità di coprire il ruolo di assistente sociale rimasto vacante, dopo il trasferimento di una persona preposta al servizio nel vicino centro di Terre del Reno. In tal senso, la Giunta ha approvato nella riunione di giovedì scorso una delibera che attua un percorso sperimentale per coprire il ruolo di assistente sociale, fino alla conclusione di un prossimo procedimento concorsuale che dovrà riportare a regime l’organico comunale. «La mobilità che ha portato una nostra assistente sociale in un altro centro vicino ha portato, nei mesi scorsi, ad attivarci con una cooperativa per garantire questa assenza. Il contratto con la suddetta cooperativa – dice l’assessore alle Politiche sociali, Francesca Piacentini – è cessato con la fine dell’anno e ci siamo mossi subito per dare continuità al servizio». In che modo? «Abbiamo voluto dare continuità ai Servizi sociali, in particolare per quanto attiene l’area minori, attivando un percorso sperimentale che si inserisce completamente nelle azioni messe in campo a livello del Distretto sociosanitario Ovest». La delibera appena approvata ha messo a disposizione risorse pari a 11mila e 330 euro provenienti dai capitoli relativi al fabbisogno del personale, appunto in previsione della copertura di un assistente sociale per il periodo compreso tra questo mese di gennaio e maggio, ed integrando il capitolo di “Servizio tutoraggio ai minori”. Si è autorizzata contestualmente la dirigente del servizio, Paola Mazza, ad attuare una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento ad un soggetto esterno della realizzazione del progetto stesso, che avrà una durata complessiva di circa 4 mesi. «L’intenzione è stata quella di stringere i tempi – conclude l’assessore Piacentini – in considerazione della necessità di assicurare continuità e puntuale gestione del Servizio sociale e l’erogazione dei servizi per l’area minori. Il tutto, naturalmente, in attesa della procedura concorsuale che metterà di nuovo in ruolo la figura che si occuperà dell’assistenza sociale dedicata»

Progetto Ambliopia per le scuole – Iniziativa dei Lions per lo screening dell’occhio pigro nella prima infanzia.

Da: Ufficio Stampa del Comune di Copparo

Progetto Ambliopia per le scuole
Iniziativa dei Lions per lo screening dell’”occhio pigro” nella prima infanzia

Saranno presenti: Franca Orsini, vicesindaco e assessore alla Scuola Comune di Copparo
Paolo Pazzi, presidente Lions di Copparo
Dimer Morandi, optometrista

Al Montalcini i ragazzi sono biologi per un giorno

Da: Ufficio Stampa IIS Montalcini

Oggi gli studenti del Montalcini sono stati Biologi per un giorno presso il Museo delle valli di Argenta

Gli alunni dell’Istituto Montalcini hanno ripreso alla grande le loro attività didattiche dopo la pausa natalizia.

La lezione odierna di é svolta presso l’ecomuseo di Argenta dove l’operatrice Francesca Gambetti ha insegnato ai ragazzi come si estrae il DNA di un frutto.

Lo scopo di tale attività è stato quello di parlare di biologia in modo divertente, attraverso un’attività manuale molto apprezzata dai discenti.

Ad ogni alunno é stato chiesto di effettuare cinque passaggi: il primo consistente nella preparazione della soluzione di estrazione, il secondo nel quale é stata preparata la poltiglia, la successiva in cui é stato estratto il DNA ed infine dopo la filtrazione si é potuta osservare la struttura del DNA all’interno di una provetta.

I ragazzi hanno poi così potuto osservare che il DNA ha la struttura di un filamento a doppia elica che assomiglia ad una scala a chiocciola ed hanno inoltre studiato che Piccole porzioni di DNA, chiamate geni, contengono le informazioni che determinano le caratteristiche proprie di ogni essere vivente: qual’è il piano strutturale del nostro corpo, come ci nutriamo, come ci muoviamo e ci orientiamo nello spazio, come reagiamo agli stimoli ecc…

Un laboratorio nuovo, pratico e coinvolgente che ha sedimentato ancora di più il legame tra Istituto Montalcini e Museo delle valli di Argenta che da anni collaborano in una sinergia vincente.

Il ballo delle Befane chiude il Natale a Copparo

Da: Ufficio Stampa del Comune di Copparo

Finale col botto, o meglio col ballo quello delle iniziative natalizie di Copparo, per la Festa dell’Epifania, una schiera di befane hanno danzato di fronte a un folto pubblico prima del tradizionale rogo della vecchia. Una novità realizzata dall’associazione dei Rioni, e i Rioni Furnas e Dezima. Lo stand dei “pinzino” era curato dal Rione Mota.
Ottimo il consuntivo di queste festività in piazza, che ha visto per la prima volta “L’incendio del Palazzo Municipale”, spettacolo pirotecnico di Capodanno per salutare il 2020. Molto di impatto i “fuochi” sulla facciata del Palazzo e i giochi di luce che hanno contribuito a rendere ancora più suggestivo lo spettacolo piromusicale. Applausi e brindisi finale. Da sottolineare l’impegno delle Associazioni di Volontariato, che come sempre, si sono adoperate per il buon risultato dei molti appuntamenti in calendario.

11-12 Gennaio: 2.500 metri quadrati di mattoncini LEGO® e gli youtuber Valespo al Winter Wonderland.

Da: Ufficio Stampa Ferrara Fiere Congressi

2.500 metri quadrati di mattoncini LEGO® e due tra gli youtuber più amati dal popolo del web.

Sono gli eventi di punta coi quali Winter Wonderland – Natale in giostra riapre alla Fiera di Ferrara nel weekend di sabato 11 e domenica 12 gennaio.
Dopo aver richiamato lo scorso anno oltre 7.000 persone di tutte le età, Winter Brick, ovvero il principale evento a tema LEGO® della provincia di Ferrara, torna per la terza edizione nel più esteso luna park indoor d’Italia.

Curato dall’Associazione culturale Brickpatici, per due giorni offre al pubblico aree gioco e di creatività, la pista LEGO® Racers, il laboratorio robotico LEGO® Boost e Droidi, la mostra fotografica del gruppo Fotografia Costruttiva e opere originali realizzate coi mini laterizi danesi: ad esempio, “GigaFranco”, che riproduce in maxi scala un personaggio della serie Space, il Monte Olimpo, castelli medievali, pirati, vichinghi, diorami cittadini, soggetti di Star Wars, robottoni, la più grande città LEGO® vintage attualmente esposta in Europa, mezzi in movimento LEGO® Technic e lo stadio ferrarese Paolo Mazza, che ha richiesto ai Brickpatici oltre 600 ore di lavoro e l’impiego di circa 30.000 pezzi.
Al pupazzo Bricketto il compito di presidiare l’area LEGO®, dove non mancheranno alcune novità. Se il concorso “Piccoli costruttori LEGO®” è riservato ai bambini e ai ragazzi, il “Family Challenge” vedrà sfidarsi le famiglie, che avranno a disposizione un chilo di mattoncini e un’ora di tempo per assemblare la creazione più bella. In palio, naturalmente dei LEGO®. Per maggiori informazioni, www.winterbrick.it.
Alle 12.00 di domenica, Winter Brick ospiterà la conferenza “LEGO® e autismo. L’utilizzo del LEGO® come terapia per i bambini affetti da disturbi dello spettro autistico”. Relatori Lorenzo Battaglieri, presidente dell’Associazione ValBricks, Silvia Togno, consulente pedagogico, Giulia Franceschi, specializzata nella progettazione di ambienti per persone affette da autismo, e l’insegnante della scuola d’infanzia Sara Endrizzi.
Spazio, infine, alla beneficenza con l’Associazione Giulia Onlus, che opera a favore dei bambini oncologici e cui andranno i fondi raccolti attraverso un gioco con premi LEGO®.
Il secondo evento speciale in programma punta a un target preciso – i follower delle star di YouTube – ed è fissato per le 15.00 di domenica 12 gennaio. A quell’ora è previsto l’arrivo a Winter Wonderland dei Valespo, all’anagrafe Valerio Mazzei ed Edoardo Esposito. Assurti a colpi di ‘vlog’ (videoblog) allo status di idoli di milioni di giovanissimi, i due ventenni romani incontrano in Fiera i propri fan, che possono così conoscerli, fotografarli e magari farsi autografare il libro “#VALESPO”, diventato un bestseller a tempo di record.

Ma non si esaurisce qui il menù dell’appuntamento organizzato da Eventi Spettacoli Snc, in collaborazione con Ferrara Fiere Congressi e con il patrocinio del Comune di Ferrara.

Nei 20.000 metri quadrati di padiglioni di Via della Fiera sono fruibili in piena sicurezza anche le giostre come il brucomela, il tagadà e gli autoscontri, i gonfiabili, la Dark House con fantasmi, vampiri e mummie, e il labirinto degli specchi. Per chi vuole rotolarsi in acqua senza bagnarsi c’è il grande rullo Water Ball. Senza contare la gondola della Piccola Venezia e Il Castello di Aladino con scivoli, palline e percorsi a ostacoli; i tappeti elastici e il Jumping, per saltare e fare evoluzioni in aria; i giochi a premio e a gettone. Doppia sessione (11.45 e 17.30) per Winter Circus, il circo privo di animali, mentre il teatro dei burattini è fissato per le 15.45. A ciclo pressoché continuo, il truccabimbi e la baby dance con gli animatori e la mascotte Winterello; la parata dei personaggi dei cartoni, con i quali ballare e farsi un selfie; lo show delle bolle di sapone giganti e quello di micro-magia; la caccia al tesoro e gli atelier creativi.
Sempre in funzione, una pizzeria, una piadineria, un’hamburgeria e un bar.

Orari di apertura: 10.30-20.30.
Il biglietto di ingresso (intero 5,00 €, ridotto 4,00 € per gli under 12) comprende il circo e l’animazione, mentre sono escluse le giostre e le attrazioni.
Ulteriori dettagli sul programma e sulle tariffe di ingresso al sito www.winterwonderlanditalia.com e alla pagina Facebook Winter Wonderland Ferrara.

Dissesto Idrogeologico, Borgonzoni: “Bonaccini non interviene e viene criticato perfino dal suo Governo. Apriremo noi i cantieri a Ferrara!”

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lega Emilia Romagna

DISSESTO IDROGEOLOGICO, BORGONZONI: “BONACCINI NON INTERVIENE E VIENE CRITICATO PERFINO DAL SUO GOVERNO. APRIREMO NOI I CANTIERI A FERRARA”

“I dati ufficiali dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca Ambientale) dimostrano che frane e alluvioni sono un pericolo per l’Emilia-Romagna, ma il problema più grande è una politica distratta e incapace. Anche grazie alla Lega di governo, la Regione ha ricevuto significativi finanziamenti per tutelare il territorio e nella primavera 2018 un accordo di programma ha destinato all’Emilia-Romagna oltre 73 milioni di euro. Bonaccini, in qualità di commissario straordinario per il rischio idrogeologico, aveva la possibilità di utilizzarli velocemente. Ma ha investito troppo poco e troppo lentamente, provando a nascondere le incapacità con polemiche e comunicati stampa tardivi. Come già fatto per i piani di bonifica e per l’immondizia in arrivo da Roma, ora il Pd cercherà goffamente di smentire. Ricordiamo quanto sottolineato dal ministro dell’attuale governo 5Stelle-Pd, Sergio Costa, che lo scorso 21 novembre criticava l’immobilismo della giunta Bonaccini dicendo “a questo punto c’è da aprire questi benedetti cantieri, perché ormai ci sono tutte le possibilità”. Rassicuriamo il ministro e soprattutto i cittadini emiliano-romagnoli: li apriremo noi, dal 27 gennaio”. Lo afferma Lucia Borgonzoni, candidata presidente della Regione Emilia-Romagna.

In provincia di Ferrara, per Lucia Borgonzoni “le piene del Reno mettono a rischio Cento e i centri limitrofi. La piena lambisce i 2 ponti che uniscono la provincia di Ferrara con Bologna. Manca il completamento di un progetto concordato anni fa con la Regione per impedire gli allagamenti in città e manca la manutenzione al letto e alle sponde dello stesso fiume Reno”. Non solo. Per Lucia Borgonzoni, “Goro e Gorino sono state allagate durante l’ultima piena del Po: occorre investire per rafforzare e innalzare le barriere a protezione dell’abitato, del porto e dell’importante economia della sacca. Problemi anche ai Lidi: in particolare a Volano e Nazioni servono urgentemente i lavori tanto promessi a salvaguardia delle spiagge e degli stabilimenti balneari. Ogni anno la storia si ripete drammaticamente. Si attendono urgentemente le risorse promesse da Bonaccini per gli interventi di messa in sicurezza”. Per Lucia Borgonzoni, “in generale su tutto il territorio manca la manutenzione di fiumi e canali. Alberi in cattivo stato sulle rive, letti dei fiumi non ripuliti dai legnami caduti negli anni, sponde compromesse da animali da tana e incuria: un mix pericoloso per la sicurezza idraulica del territorio ferrarese”.

*Pericolo alluvioni in provincia di Ferrara per

??440.784 cittadini

?ministro Sergio Costa (governo Pd-5Stelle), 21 novembre 2019: “A questo punto c’è da aprire questi benedetti cantieri, perché ormai ci sono tutte le possibilità”

*dati ISPRA

A Messola si terrà la mostra “Terre d’acqua” realizzata dagli studenti dell’istituto comprensivo A. Manzoni

Da: Organizzatori

COMUNE DI MESOLA assessorato alla Cultura

Al Castello di Mesola, la mostra Terre d’acqua si arricchisce per il finissage (sabato 11 gennaio ore 10,30) con cinquanta “opere” realizzate dai ragazzi dell’istituto comprensivo “A.Manzoni”.

Promossa da: Comune di Mesola (FE), Assessorato alla cultura e Pro Loco
titolo della mostra: FELICE NITTOLO. Terre d’acqua
a cura di: Maria Rita Bentini
dove: Castello Estense e Torre Abate, Mesola (Ferrara)
fino al 12 gennaio 2020
orari: da martedì alla domenica compresa: 9,30-12,30 / 14,30-17,30
ingresso libero
col patrocinio di: RavennaMosaico. Biennale Internazionale Mosaico Contemporaneo 2019

Suner: 6 band e 48 concerti per il project festival targato Arci. Si comincia il 10 con i Rumba De Bodas al Circolo Bolognesi di Ferrara.

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Suner, il project festival targato Arci dedicato alle band emergenti dell’Emilia Romagna, entra nel vivo con un fitto calendario di concerti.

Dopo le fasi di scouting e di residenza artistica in 6 circoli della regione, e dopo i primi concerti autunnali, Suner si mette in viaggio per portare la musica dentro e fuori la Regione: sono 48 le date complessive che compongono una rassegna itinerante che ha l’obiettivo di promuovere le nuove proposte artistiche emiliano-romagnole.

Un progetto possibile grazie al radicamento capillare dei club musicali che compongono la rete Arci nella nostra regione e a livello nazionale e che ha permesso di costruire un tour di 8 date per ciascuna formazione selezionata.

Inaugurano la prima esibizione live dell’anno su un palco di Suner i Rumba de Bodas, gli esplosivi sette ragazzi bolognesi che trasformano in festa ogni concerto, al Circolo Arci Bolognesi di Ferrara il 10 gennaio, per proseguire il 18 gennaio al Mercato Sonato di Bologna, al Vibra Club di Modena il 28 gennaio, e terminare il tour in Regione calcando i palchi del Kalinka di Modena (3 aprile) e del Circolo Colombofili di Parma (4 aprile).

Niente, nome d’arte di Mirko Paggetti, musicista proveniente dall’underground romagnolo, continuerà il suo tour, iniziato a novembre, il 25 gennaio al Circolo Arci Valverde di Forlì, per poi approdare, con le ultime due date, al Fuori Orario (6 marzo) e al Circolo Ghirba (14 marzo).

Prosegue il suo cammino anche la band di Isak Suzzi al Circolo Post di Parma l’11 gennaio, con una data intermedia, in scaletta con i Mariposa e Niente, al Fuori Orario di Taneto il 6 marzo, e il 13 marzo al Circolo Ghirba di Modena.

Mesi intensi aspettano anche i Mariposa che inizieranno con la prima data del 2020, in compagnia di Niente e Isak Suzzi Band, al Fuori Orario di Taneto il 6 marzo. Instancabili come la loro musica, subito dopo saranno impegnati fuori regione al Magazzino sul Po di Torino il 7 marzo e al MONK di Roma il 19 marzo, per poi concludere il tour in Emilia sul palco del Mercato Sonato di Bologna il 21 marzo.

Infine l’esordio sui palchi di Suner di Quando tutto diventò blu, nome d’arte dell’attesissimo progetto di Alessandro Baronciani, con il live al Circolo Bolognesi di Ferrara il 13 febbraio, per poi proseguire al Circolo Kessel di Cavriago (16 febbraio), al Circolo Colombofili di Parma il 14 marzo, al Mercato Sonato di Bologna (15 marzo), e terminare con le ultime date al Circolo Kalinka di Modena (27 marzo) e alla Cosascuola Music Academy di Forlì (29 marzo).

I sei progetti artistici selezionati sono stati coinvolti nelle residenze in sei circoli della Regione: Pulp (Parma), Fuori Orario (Reggio Emilia), Vibra (Modena), Mercato Sonato (Bologna), Bevitori Longevi (Forlimpopoli), 360 (Cesena). Le residenze, totalmente gratuite per gli artisti, sono state occasione di un percorso personalizzato e sperimentale, all’interno del quale le band si sono confrontate non solo con la preparazione alle esibizioni live, ma anche con aspetti legati alla comunicazione, approfondimenti legati al diritto d’autore, produzione e immissione sul circuito musicale ufficiale.

Il calendario definitivo e/o possibili variazioni sono disponibili sui canali ufficiali di Suner.

Suner è un progetto sviluppato da Arci Emilia Romagna in collaborazione con i comitati territoriali Arci, 37 circoli della regione, la casa di produzione video Undervilla Production, la società Caos Produzioni e la tv TR Media.

Bonaccini ha firmato l’appello delle associazioni studentesche. “Mi impegno perché le loro richieste diventino una realtà”

Da: Ufficio Stampa Bonaccini

Dichiarazione di Stefano Bonaccini

“Ieri ho accolto l’appello promosso dalle associazioni studentesche Sinistra Studentesca Universitaria e Sinistra Universitaria delle Università di Parma e Bologna e dalla loro associazione nazionale Primavera degli Studenti.

Un gruppo di giovani rappresentanti degli studenti universitari che da diversi anni si stanno impegnando nel nostro territorio con l’obiettivo di migliorare il luogo in cui hanno scelto di studiare.

Nel loro appello hanno richiesto un impegno da parte della Regione su dieci punti che riguardano da vicino gli studenti, rimarcando già quanto è stato fatto negli scorsi anni.

I ragazzi e gli studenti ci chiedono di continuare sulla strada già intrapresa negli ultimi 5 anni, coprendo il 100% delle Borse di Studio per aventi diritto, cancellando, almeno qua in Emilia-Romagna, la vergognosa e contradditoria espressione “idoneo non assegnatario”. Ma le proposte non riguardano solo gli studenti dell’Emilia-Romagna: se riusciamo a garantire diritti ai nostri ragazzi, non possiamo pensare che questo venga fatto solo per i residenti, ma per tutti coloro che qui vivono e studiano.

Tra le richieste vi è l’assistenza sanitaria di base gratuita per gli studenti fuori sede, la richiesta di un aumento degli alloggi e gli incentivi per progetti riguardo la sostenibilità ambientale.

Li ringrazio per avermi fatto queste proposte: il loro punto di vista, e soprattutto la loro visione, saranno fondamentali per l’Emilia-Romagna del domani.

Ecco perché con la mia firma ho voluto testimoniare il mio impegno per fare in modo che le loro richieste diventino una realtà nella nostra Regione”.

Potenziati i sistemi di sicurezza contro gli atti criminosi negli uffici postali del Ferrarese

Da: Ufficio Stampa Poste Italiane

Poste Italiane è da sempre attenta alla sicurezza di clienti e dipendenti che quotidianamente frequentano gli Uffici Postali.
Anche grazie allo sforzo costante e all’impegno quotidiano dell’Azienda in questo campo, negli ultimi anni in Italia si è registrata una considerevole diminuzione del numero di rapine all’interno degli Uffici Postali. Secondo il recente Rapporto dell’Osservatorio Intersettoriale di Ossif, infatti, dal 2014 al 2018 questo tipo di evento criminoso si è ridotto di oltre il 33%.

Dei 99 Uffici Postali di Ferrara e provincia ben 77 sono dotati di caveau blindato con speciali casseforti con apertura temporizzata e sono attivi 246 sportelli dotati di RollerCash, particolari casseforti collegate alle postazioni operative i cui cassetti possono essere aperti esclusivamente alla conclusione di un’operazione.
L’effetto deterrente, generato da tali accorgimenti, ha contribuito notevolmente alla riduzione del numero di eventi criminosi degli ultimi anni.

Poste Italiane, inoltre, ha previsto per alcuni Uffici Postali di Ferrara e provincia, la presenza di una viglilanza armata durante tutto l’orario di apertura al pubblico: nel 2019 sono state circa 98 le ore in cui è stata garantita la presenza di una guardia giurata e sono state effettuate oltre 100 ronde ispettive.

L’Azienda pone grande attenzione anche alla sicurezza dei 54 ATM Postamat di Ferrara e provincia. Tutti i dispositivi di nuova generazione sono infatti dotati di macchiatore di banconote, che rende inutilizzabile il denaro sottratto in caso di atto vandalico e di sistema elettronico “antiskimming”, per impedire la clonazione delle carte di credito.
Inoltre, in tutta la provincia, sono presenti 71 impianti a circuito chiuso (TVCC) composto da 234 telecamere di videosorveglianza che, oltre a monitorare possibili intrusioni notturne nei locali di Poste Italiane e contribuire al riconoscimento di eventuali rapinatori, consentono attraverso un sofisticato software di videosorveglianza intelligente, di riconoscere automaticamente comportamenti sospetti e potenziali attacchi agli ATM Postamat, facendo partire in tempo reale la richiesta di intervento alle Forze dell’Ordine.

Questa infrastruttura di sicurezza ha consentito, nel corso del 2019, di sventare il 40% dei tentativi di furto negli Uffici Postali e ATM Postamat nella provincia di Ferrara.
Si pensi, ad esempio, al recente tentativo di esplosione dell’ATM Postamat di Tamara dove, il pronto intervento delle Forze dell’Ordine, attivate dal Centro di Telesorveglianza di Poste Italiane, ha messo in fuga i malviventi.

Risulta quindi fondamentale per ogni politica di contrasto alla criminalità una continua innovazione tecnologica e la stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine al fine di prevenire gli eventi e, nel caso, di contribuire all’individuazione dei responsabili.

Vite semplici, luoghi straordinari

Tra ambienti perduti e spazi riqualificati, camminare oggi nel complesso dell’Abbazia di Pomposa ci riporta indietro nel tempo fino al Medioevo. Sembra quasi di poter vedere la vita quotidiana dei frati che qui vivevano, qui pregavano, qui cantavano.

Il chiostro rappresentava per loro tutti il centro dell’intera giornata, come nei classici monasteri benedettini. Grazie a delle carte d’archivio, le studiose e gli studiosi sono in grado di ricostruire l’antica conformazione dell’abbazia, mettendola a confronto con ciò che è rimasto. Ai nostri giorni è sopravvissuto il tracciato del chiostro maggiore, attorno al quale si estendono la chiesa di Santa Maria, la sala del Capitolo, la sala delle Stilate e il Refettorio. Sono invece scomparsi altri elementi, come la Torre Rossa o dell’abate e una piccola chiesa dedicata all’arcangelo Michele. Fu l’abate più cruciale per Pomposa, San Guido, ad aver voluto e immaginato il chiostro ora perduto, in occasione dei grandi lavori che portò avanti nell’XI secolo. Questo in seguito subì modifiche che lo dotarono di nuovi materiali architettonici e grazie a tracce scolpite nella pietra è ancora possibile stimare quanto grande dovesse essere. Lungo il lato meridionale corre dunque l’antico Refettorio dei frati, al cui interno esisteva anche un refettorio piccolo, che divenne poi abitazione del parroco. A inizio Trecento la struttura fu sopraelevata, ma con il trascorrere dei secoli l’incuria determinò, tra l’altro, il crollo della sua copertura, provocando la sua trasformazione in un cortile di servizio dell’abitazione parrocchiale. Fortunatamente una parete, quella orientale, venne salvata da una tettoia, ed è per questo che a noi è giunto lo spettacolo degli affreschi sopravvissuti, aventi come tema la situazione della mensa: l’Ultima Cena, narrata dai Vangeli, avviene attorno a una tavola rotonda ed è catturata proprio nell’istante in cui il traditore Giuda ha già iniziato a mangiare, ma vede come propria controparte un’altra cena, questa volta molto più vicina ai frati, perché accaduta realmente a Pomposa. Si tratta del miracolo della mutazione dell’acqua in vino da parte di San Guido, verificatosi al cospetto dell’arcivescovo di Ravenna Gebeardo, tra la meraviglia delle persone al suo seguito e la tranquillità dei monaci, ormai abituati alle sante gesta dell’abate. Accanto al Refettorio, ecco la sala delle Stilate, cioè i pilastri addetti a sorreggere qualcosa. E’ di forma rettangolare e risale ai cambiamenti architettonici del XIII e XIV secolo, tuttavia non è mai stata chiarita la sua effettiva funzionalità. Forse un magazzino, visto il suo aspetto rustico? Ma se un magazzino avrebbe avuto poco senso collocato nel chiostro maggiore di un monastero, sembra probabile che la funzione della sala variò con il tempo. Proseguendo lungo il lato orientale, si incappa nella suggestiva sala del Capitolo, la cui bellezza è segnalata già dalla porta di ingresso. Anch’essa nacque dalle innovazioni trecentesche ed era il luogo deputato alle riunioni dei monaci, intenti qui a meditare su un capitolo alla volta della Regola di San Benedetto. L’aula custodisce preziosi affreschi attribuiti alla scuola giottesca padovana, affreschi che mostrano una qualità talmente elevata che per molto tempo si pensò fossero mano dello stesso Giotto. Il cosiddetto Maestro del Capitolo fece sua la nuova concezione dell’arte impressa nella Cappella degli Scrovegni, facendola fiorire anche a Pomposa. E dopo aver lavorato, mangiato, letto e meditato, un buon riposo era d’obbligo per i monaci: il vasto e umile dormitorio, suddiviso in piccole celle e originariamente dipinto, era situato sopra il Capitolo, e lì oggi si trova il prestigioso Museo Pomposiano. A Occidente, fa infine mostra di sé il Palazzo della Ragione, dove l’abate esercitava la giustizia civile sui territori soggetti all’abbazia. Era in origine dentro le mura di cinta e collegato alle altre strutture da un loggiato e un cortile. Del suo iniziale aspetto quasi nulla rimane.

Il 1152 fu però un anno diverso dagli altri. Una crisi idrogeologica causò infatti la scomparsa dell’Insula pomposiana e diede così avvio a una progressiva decadenza, interrotta soltanto dalla sete di conoscenza e dal bisogno di valorizzare propri di questo tempo.