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Giorno: 14 Gennaio 2020

Riunito l’Osservatorio provinciale per la sicurezza stradale

Da: Ufficio stampa Prefettura di Ferrara

Presieduto dal Prefetto Michele Campanaro, si è riunito in serata a Palazzo don Giulio d’Este l’Osservatorio provinciale per la sicurezza stradale.
All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia Barbara Paron, il Questore Giancarlo Pellini, il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Gabriele Stifanelli, oltre al rappresentante del Comando della Polizia Stradale, ai Comandanti delle Polizie Locali della provincia, ai referenti dell’Azienda USL di Ferrara, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria e dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Ferrara.
“La riunione di oggi – ha introdotto il Prefetto – segue di pochi giorni la direttiva del Ministro dell’Interno per innalzare il livello di contrasto del fenomeno dell’incidentalità stradale. Nella consapevolezza che la complessità del fenomeno richiede un maggiore e più efficace coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali, auspico che le componenti dell’Osservatorio possano fare quel salto di qualità necessario a rafforzare non solo i servizi di controllo, ma anche per sviluppare una più capillare attività preventiva”.
Nel corso della riunione odierna, sono stati quindi presentati i primi dati – in corso di validazione, ma indicativi della dimensione del fenomeno – sul numero di incidenti con lesioni registrati nel 2019: un primo, provvisorio bilancio ha evidenziato 579 sinistri nel primo semestre e 626 nel secondo semestre, con 32 decessi complessivi sull’intero anno (15 nel primo semestre e 17 nel secondo semestre).
Nel 2019, inoltre, sono state ritirate 515 patenti per violazione all’art. 186 del C.d.s. (guida in stato di ebbrezza), di queste 83 a seguito di incidenti causati dall’elevato tasso alcolico del conducente, a fronte di 500 patenti ritirate nel 2018, con 82 incidenti causati dallo stato di ebbrezza. Sintomatico è il fatto che, nel 2019, la maggior parte degli incidenti per guida in stato di ebbrezza (42 su 83) sia stata causata da conducenti nella fascia d’età compresa tra i 36 ed i 55 anni. Quanto alle violazioni all’art. 187 del C.d.s. (guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti), nel 2019 sono state ritirate 18 patenti e accertati 3 incidenti; nel 2018, le patenti ritirate sono state 15, nessuna delle quali a seguito di incidente.
“L’iniziativa del Ministro – ha proseguito il Prefetto, che ha pure ricordato la recente sottoscrizione dell’Accordo Quadro con Anci dei servizi di polizia stradale sulla viabilità urbana – punta, tra l’altro, ad un maggior coinvolgimento delle Amministrazioni locali in tema di prevenzione e contrasto dei sinistri stradali. In questo senso, sulla base degli indirizzi ministeriali, verrà prossimamente convocata apposita riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per promuovere con il capoluogo ferrarese ogni forma di collaborazione utile al pieno raggiungimento degli obiettivi dello stesso Accordo Quadro”.
A conclusione di incontro, il Prefetto ha disposto l’immediata attivazione in Prefettura di un tavolo di lavoro, che si riunirà a partire già dalla giornata di domani, con il compito di acquisire ed analizzare con maggior dettaglio i dati statistici sulla incidentalità stradale nel ferrarese e di procedere ad una puntuale verifica delle criticità stradali finalizzata a porre all’attenzione degli Enti proprietari le situazioni di maggior pericolo per la circolazione, ai fini dei necessari interventi migliorativi della stessa sicurezza stradale (miglioramento della segnaletica e dell’illuminazione, dissuasori di velocità, etc.), oltre che della intensificazione dei controlli su strada. Sul piano dell’attività preventiva, verrà messa a punto un articolato programma di iniziative di formazione e sensibilizzazione curato dalla Polizia Stradale, in collaborazione con le Polizie Municipali, e con il coordinamento dell’Ufficio scolastico provinciale, attraverso incontri divulgativi indirizzati non solo ai ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado della provincia, ma anche ai cittadini stranieri richiedenti asilo e alle fasce di popolazione a più bassa scolarità e con situazioni di disagio, attraverso il coinvolgimento del Centro per l’istruzione degli Adulti (CPIA) e l’Unità di medicina riabilitativa S. Giorgio presso l’ospedale di Cona (FE).

Assessore Kusiak: “Mettiamo al centro le esigenze dei genitori che lavorano”

Da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

“Nel riformulare il regolamento per l’accesso ai servizi per l’infanzia abbiamo pensato alle esigenze delle famiglie, delle mamme e dei papà che non devono essere costrette a scegliere tra fare dei figli e poter continuare a lavorare. Abbiamo pensato ai bisogni di chi si trova da solo a dover crescere un bambino, di chi ha in casa una persona disabile e di chi, venendo da fuori, vuole costruire il suo futuro a Ferrara. Anche questo è un modo per sostenere la natalità e la formazione di nuove famiglie”.

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, commenta la proposta di modifica al regolamento sui Servizi Educativi per l’Infanzia approvata oggi dalla Giunta e che verrà sottoposta al Consiglio Comunale.

“L’obiettivo principale è favorire la conciliazione dei tempi di lavoro con i tempi di cura delle famiglie riequilibrando i punteggi che venivano assegnati a diversi nuclei familiari”, spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Ferrara, Dorota Kusiak. “L’aspetto che abbiamo valorizzato maggiormente ai fini dell’assegnazione dei punteggi è appunto l’aspetto lavorativo, in questo modo abbiamo messo in condizioni i nuclei in cui entrambi i genitori sono occupati di poter accedere con più semplicità al servizio – aggiunge Kusiak-. Una scelta che vuole tutelare anche l’occupazione femminile che negli ultimi tempi, come dimostrano i dati, sempre più spesso vede le donne perdere o rinunciare al lavoro quando diventano madri”.

Una importante attenzione è stata riservata nel testo di modifica al Regolamento anche alle fragilità, come i nuclei familiari monogenitoriali o le coppie genitoriali non conviventi, o a quelle famiglie di cui fa parte un disabile, sia minore che adulto.

“Un altro aspetto su cui abbiamo lavorato è la valorizzazione della residenzialità – specifica ancora Kusiak -. Viene mantenuto l’accesso prioritario ai servizi educativi del Comune ai bambini residenti e viene data attenzione anche alle giovani famiglie che decidono di investire sul nostro territorio acquistando casa. A queste verrà garantita la possibilità di essere inserite nella graduatoria dei residenti e di avere un punteggio parziale anche se non hanno raggiunto i 5 anni di residenza nel nostro Comune”.

Per quanto riguarda le clausole di accesso e frequenza dei servizi educativi , requisito fondamentale è l’assenza di morosità nei confronti dell’ente comunale sui servizi educativi e scolastici usufruiti. “Entro una certa data di ogni anno tutte le morosità devono essere saldate per poter frequentare i servizi del nostro Comune, pena le dimissioni d’ufficio – spiega Kusiak -. Questo si rende necessario per garantire a chi il servizio lo paga o lo pagherebbe regolarmente, di non vedere occupati posti da chi nonostante le agevolazioni, le dilazioni e la possibilità di rateizzare i debiti o di rivolgersi ai servizi sociali per un sostegno si ostina a non pagare”.

L’ente garantisce, comunque, la possibilità di pagare le rette in base al reddito ed è mantenuta la possibilità di rateizzare il debito, per le situazioni di documentata indigenza.

“Nei casi di più morosità ripetute è prevista anche la possibilità di una interruzione della frequenza nel corso dell’anno”.

Il testo propone modifiche anche alle modalità di comunicazione dell’assegnazione dei posti con un punto unico per la consultazione e l’aggiornamento costante della graduatoria, anche una volta assegnati i posti in prima istanza, che dà la possibilità alle famiglie di iscriversi in qualsiasi momento dell’anno, pur con le penalità spettanti a chi non completa l’iscrizione nei termini.

18 Gennaio: spettacolo “Finché social non ci separi” con Angelo Raffaele Pisani e Katia Follesa al Teatro Nuovo

Da: Ufficio Stampa di Teatro Nuovo di Ferrara

Hai mai detto a tuo marito che non sopporti che la sera venga a letto con le calze antiscivolo? Hai mai confessato alla tua fidanzata che ti piacerebbe che si ricordasse che sesso non e solo una parola del nostro vocabolario, ma anche un qualcosa che andrebbe praticato? Sei mai riuscito a dire al tuo compagno che prima di baciarti al mattino dovrebbe lavarsi i denti? Sei in grado di dire alla tua Lei che il lavandino serve per lavarsi e non come recipiente per i suoi trucchi?
Molte coppie convivono non dicendosi le cose e il risultato e che la coppia scoppia.
Angelo e Katia, coppia sul palco ma soprattutto nella vita, hanno scelto di dirsi tutto, anche le cose meno belle, e per farlo si sono affidati all’ironia che smorza i toni senza sminuire l’importanza di ciò che ci si dice. Tutto parte da una lista dei difetti. Katia scrive quelli di Angelo e lui fa altrettanto con quelli di lei.
La lista viene subito mostrata al pubblico che non solo assisterà per tutto lo spettacolo allo
scambio comico tra i due a suon di difetti, ma sarà anche chiamato a dire la propria attraverso il meccanismo dei bigliettini anonimi e dei social. Come?
Possiamo solo anticiparvi che in questo spettacolo qualcuno si aggirerà in mezzo al pubblico e che i telefoni rimarranno accesi! Un percorso comico a tappe nella convivenza tra l’uomo e la donna per sottolineare che la bellezza sta appunto nella diversità dei due emisferi a confronto: quello maschile dove calcio, birra e sesso la fanno da padroni, e quello femminile con le sue infinite e incomprensibili, per lui, sfumature.

Per info e vendite: biglietteria aperta dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 – biglietteria@teatronuovoferrara.com telefono 0532-1862055.

Il Sindaco Fabbri: “Promessa mantenuta. Un forte impulso alle attività ed ai locali pubblici e siamo solo all’inizio.”

Da: Ufficio Stampa del Comune di Ferrara

“Promessa mantenuta: 150 mila euro all’anno di imposte in meno per i piccoli negozi e giù del 30% il canone di occupazione del suolo pubblico. L’obiettivo che ci siamo prefissati è rilanciare il commercio di vicinato e sostenere lo sviluppo degli esercizi pubblici, perché crediamo nella possibilità di far ripartire l’economia ferrarese e favorire chi investe e lavora ogni giorno nella nostra città. In campagna elettorale è stato uno dei nostri cavalli di battaglia, i cittadini hanno creduto in noi e ora abbiamo modo di agire concretamente. E si tratta solo di un primo passo”.

Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, commenta la decisione della Giunta ha dato il via libera al “pacchetto commercio”, una serie di misure di tutela per le attività commerciali che rivoluzionano le prassi correnti. In materia di imposte sulle affissioni e sulla pubblicità si tratta di una vera rivoluzione che, invertendo il sistema vigente, rende meno onerose le imposte pubblicitarie per le piccole attività commerciali e adegua quelle delle imprese della grande distribuzione.

La Giunta, infatti, ha approvato una delibera che, previo confronto con le Associazioni di Categoria, verrà sottoposta all’attenzione del Consiglio Comunale per la modifica del vigente regolamento dell’Imposta sulla Pubblicità e dei Diritti sulle Pubbliche Affissioni. Attualmente le imposte applicate nel Comune di Ferrara sono suddivise in due categorie che corrispondono a due zone della città: la categoria ‘normale’ e la categoria ‘speciale’. Alla categoria ‘speciale’ è applicata la maggiorazione del centocinquanta per cento (150%) della tariffa normale (base) e la stessa risulta vigente per i locali commerciali che appartengono all’area del centro storico e dell’entro mura, mentre le aree fuori mura vengono tariffate in base alla categoria ‘normale’.

“Con la proposta di modifica di regolamento che sottoporremo al consiglio comunale – spiega il sindaco – abbasseremo le imposte per le piccole attività del centro storico, che fino ad oggi sono state penalizzate in quanto collocate in categoria ‘speciale’. Con le nuove norme i piccoli negozi, del centro e delle periferie, rientreranno in categoria ‘normale’ mentre inseriremo in categoria ‘speciale’ quelle aree della città su cui insistono i grandi centri commerciali e le attività della grande distribuzione”.

L’operazione è stata quantificata anche in termini economici: le modifiche alle categorie comporteranno un minor gettito per la conversione delle attività da categoria ‘speciale’ a categoria normale’ per circa 150.000 euro, compensato da maggiori entrate, derivanti dalla conversione delle aree attualmente in categoria ‘normale’, in categoria ‘speciale’, per circa 110.000 euro, per un totale di minori entrate nel Bilancio Comunale di circa 40.000 euro.

“E’ un primo e importante passo per rilanciare i piccoli esercenti e le attività di vicinato che, nonostante la crisi, investono per tenere vivo il territorio e contribuiscono a rendere identitaria l’offerta della nostra città – spiega ancora il sindaco insieme all’assessore al Commercio Matteo Fornasini -. Vogliamo che i negozianti possano promuovere le proprie attività al meglio senza oneri eccessivi e senza la paura di incappare in severe sanzioni”.

Sempre per quanto riguarda la riscossione delle imposte sulla Pubblicità, anche il ruolo dell’attuale concessionario, la società Ica, è destinato a cambiare. Attualmente, infatti, la gestione del servizio si trova in fase di proroga, in attesa che il Comune individui a seguito di una gara pubblica, un nuovo partner privato che supporti il Comune nella gestione delle imposte comunali sulla pubblicità, pubbliche affissioni e occupazione di suolo pubblico.

“Il Comune tornerà a gestire direttamente l’accertamento e la riscossione delle imposte e verrà affiancato dal nuovo soggetto anche per la riorganizzazione degli spazi di affissione al fine di migliorare il decoro urbano”, spiega il sindaco.

Altro importante elemento di novità, anticipato in Giunta, che troverà applicazione nel Bilancio di previsione 2020 è l’abbassamento del 30% delle tariffe per le cosiddette distese e per l’occupazione di suolo pubblico per i bar e i ristoranti che utilizzano spazi all’aperto. “Anche questa è una misura che avevamo promesso e che ora cominciamo a mantenere – spiega Fabbri -. L’obiettivo è rafforzare le attività commerciali in vista di un rilancio dell’intera città che deve passare anche dalla possibilità dei pubblici esercizi di investire sulla qualità dei prodotti e dell’offerta senza essere vessati dal balzelli impegnativi e incombenze burocratiche pesanti”.

Ma non è tutto.

Ancora relativamente alla Cosap, la Giunta ha previsto anche una serie di modifiche al Regolamento da proporre al Consiglio Comunale, tra cui la possibilità di applicazione dell’istituto del ravvedimento operoso, che fino ad oggi non era previsto, e la riduzione delle sanzioni amministrative applicabili alle occupazioni abusive, in caso di pagamento delle stesse entro 60 giorni dall’accertamento.

Sempre nei termini dell’occupazione di suolo pubblico un’altra modifica di rilievo che verrà introdotta con il nuovo regolamento è quella relativa ai passi carrai arginali. Si tratta di quei passi carrai che insistono su strade cosiddette ‘arginali’ per le quali fino ad oggi i residenti erano costretti a pagare una doppia imposta: oltre alla Cosap comunale, infatti, è previsto per i proprietari dei passaggi che insistono su queste vie il pagamento di un canone regionale, a cui l’ente Regione non ha mai voluto rinunciare.

“Una situazione assurda nella quale il Comune di Ferrara e Regione Emilia Romagna, entrambe governate dal Pd, hanno fino ad oggi costretto i cittadini residenti nelle strade arginali a pagare due volte per entrare a casa propria – spiega il sindaco Fabbri -. Anche accogliendo la sollecitazione arrivata da un Comitato di cittadini, abbiamo deciso di porre rimedio a questa ingiustizia rinunciando, a differenza della Regione che non è mai intervenuta, alle entrate comunali, che compenseremo con i risparmi ottenuti dalla riorganizzazione della macchina comunale e con altre razionalizzazioni. Non è possibile far pesare sui cittadini le follie di una burocrazia che va semplificata e che proprio a causa del doppio pagamento ha causato in questi anni non poche difficoltà a tante famiglie”.

Europa Verde: “Caro Salvini, l’ambiente è pop! Tu siedi nei salotti delle multinazionali”

Da: Ufficio Stampa Europa Verde

Matteo Salvini, in un comizio nel piacentino, ha attaccato gli ambientalisti da salotto radical chic che non hanno mai visto un bosco o un cinghiale.
Peccato che tra i candidati e gli iscritti Verdi ci siano agricoltori biologici che vivono sull’Appennino in mezzo ai boschi, e che a differenza di lui che non si è mai sporcato le mani, lavorano la terra e il letame. In quanto alla fauna selvatica e all’invasione dei cinghiali, causata dalle immissioni di cinghiali est europei dai suoi amici cacciatori, va gestita con criteri scientifici e con organismi pubblici e non appaltata ai cacciatori stessi.

Peccato che da una analisi dei redditi delle migliaia di cittadini italiani che devolvono il due per mille ai Verdi risulta che il reddito dei simpatizzanti dei Verdi è un reddito medio basso, analogo ai simpatizzanti della Lega. Altro che radical chic dei salotti. I Verdi sono pop, non radical chic.
Peccato che la prima legge in italia a tutela dei dialetti l’abbiano fatta i Verdi in Emilia-Romagna nel 1994, quando nel ‘97 Salvini si definiva comunista padano.
Salvini nega che esista l’emergenza climatica che aggrava il dissesto idrogeologico. Salvini polemizza sulla difesa dell’alberello per nascondere il suo insostenibile negazionismo dell’emergenza climatica derivante dagli interessi delle multinazionali delle energie fossili, e del suo amico Putin, a capo di un Paese che esporta gas metano.
Noi gli alberi vogliamo piantarli, lui sradicarli. Noi vogliamo energie rinnovabili, lui fossili.Il salotto buono delle multinazionali e dei governi delle energie fossili è quello in cui sta comodamente seduto Salvini. 
 Noi Verdi – Europa Verde stiamo fuori da questo salotto a lavorare per la svolta Verde.
Noi Verdi ai comizi non esibiamo il rosario come Salvini, ma ci riconosciamo pienamente nell’Enciclica Laudato si’, che vogliamo realizzare con la svolta verde in Emilia-Romagna.

Paolo Galletti e Silvia Zamboni, co-portavoce dell’Emilia-Romagna di Europa Verde – i Verdi

Ferrara, ex Teatro Verdi, ore 16/18, giovedì 16 gennaio 2020 sperimentare e innovare! La cooperazione e i suoi potenziali

Da: Ufficio Stampa di Comune di Ferrara

Vedere nell’open innovation un potenziale inesauribile per l’impresa cooperativa, vuol dire semplicemente trovare strumenti nuovi per aggiornare nel metodo ciò che per natura la cooperazione è già vocata a fare: tessere reti ampie, all’interno e all’esterno delle proprie compagini societarie, per prendersi cura di bisogni emergenti e redistribuire valore” di questo e altro si parlerà giovedì 16 gennaio al Laboratorio dal titolo “Cooperazione è innovazione aperta: quali competenze” all’ex Teatro Verdi di Ferrara, dalle ore 16 alle 18.00.
Dopo i saluti della dirigenza di Confcooperative Ferrara – organizzatore dell’evento – si passerà alla presentazione delle guide di Open Innovation da parte di Confcooperative regionale, Aiccon e Social Seed e alla presentazione del bando regionale da parte di Irecoop, per terminare con il management di comunità e le competenze per l’innovazione aperta, laboratorio di Social Seed.
L’evento ha il patrocinio del Forum del Terzo Settore di Ferrara.

Atti vandalici nella scuola “Anna Frank” a Lagosanto

Da: Ufficio Stampa del Comune di Lagosanto

L’Amministrazione del Comune di Lagosanto vuole portare a conoscenza della cittadinanza la serie di atti vandalici che, ignoti, hanno compiuto nella notte tra venerdì 10 e sabato 11. Già i media hanno riportato quanto accaduto presso la locale sede del Partito Democratico, siamo però a comunicare che sempre nella stessa nottata dei criminali, presumibilmente gli stessi, hanno sfondato il cancello di ingresso della scuola “Anna Frank”, causandone la rottura della serratura, utilizzando un carrello della spesa come ariete. Non forse contenti del grave gesto hanno ulteriormente infierito sull’istituto scolastico gettando, nel cortile interno, sacchi dell’immondizia (probabilmente prelevati dall’adiacente cassonetto) e danneggiando una scatola di derivazione. Ricordiamo che la scuola “Anna Frank” si trova a circa ottanta metri, un minuto di strada a piedi, dalla locale sede del Partito Democratico dove, come già anticipato, sono avvenuti altri danni vandalici. Sembrerebbe quindi venire meno la natura politica del gesto, inquadrato come una presunta scorribanda di criminali che hanno arrecato danno probabilmente per puro divertimento. Sostenendo la nostra vicinanza al personale della scuola “Anna Frank”, che ha gestito la situazione in modo encomiabile, oltre che a informare la cittadinanza si chiede, a chiunque avesse notizie o informazioni in merito agli eventi di questa triste nottata, di rivolgersi al Comando Stazione Carabinieri di Lagosanto oppure all’Amministrazione recandosi presso gli uffici della Residenza Municipale. Auspicando che presto vengano individuati i responsabili di questi deprecabili gesti, chiediamo alla popolazione di Lagosanto di unirsi tutta trasmettendo così a questi criminali che: i laghesi faranno tutto ciò che è legalmente necessario e possibile per consegnarli alle Forze dell’Ordine. Lagosanto non è ne odio e nemmeno violenza: Lagosanto è brava gente, Lagosanto è casa nostra.

Regionali 2020: online sul sito della Regione tutti i candidati nelle 9 circoscrizioni elettorali dell’Emilia-Romagna

Da: Ufficio Stampi di Regione Emilia Romagna

All’indirizzo www.regione.emilia-romagna.it/elezioni i sette candidati presidente e i consiglieri in lizza per i 50 posti dell’Assemblea legislativa regionale

Bologna – Sono disponibili on line, sul sito dedicato alle elezioni regionali 2020, realizzato in collaborazione tra Giunta e Assemblea legislativa della Regione, le liste con tutti i nominativi dei candidati per ciascuna delle 9 circoscrizioni dell’Emilia-Romagna.

I dati saranno ufficializzati con l’affissione dei manifesti, a partire dal 18 gennaio 2020.

Sono sette, sostenuti da 17 liste, gli aspiranti alla presidenza della Regione nella tornata elettorale che si svolgerà domenica 26 gennaio. Sono chiamati alle urne oltre 3,5 milioni di elettori: più esattamente, secondo la rilevazione del Ministero a 45 giorni dal voto, gli elettori sono 3.515.539. Di questi, 1.707.781 sono uomini e 1.807.758 donne. Sono 4.520 le sezioni in cui sarà possibile votare.

Le pagine web, oltre notizie e indicazioni di servizio, mettono a disposizione degli elettori informazioni utili sui diversi aspetti della consultazione elettorale. Tra esse un “come si vota” (anche con una animazione creata ad hoc), indicazioni sul “voto dall’estero” e sul “voto a domicilio”, il “voto in ospedale, “seggi volanti e speciali” nonché il “voto accompagnato”.
In un’altra sezione dedicata ai candidati sono disponibili le istruzioni per partiti e gruppi politici. Disponibili, in una parte dedicata alla normativa, le leggi che regolano la consultazione elettorale nonché una banca dati sui risultati delle precedenti tornate delle elezioni regionali.

14 Gennaio: Basso e Pettazzoni incontrano i cittadini di Cento

Da: ufficio stampa Lega

CENTO, 14 GENNAIO – È fissato per venerdì alle 19 al bar ‘Colazione da Tiffany’ in corso del Guercino l’appuntamento con i cittadini organizzato dalla Lega in vista dell’appuntamento elettorale per le elezioni regionali con il consigliere regionale uscente – e contese doc – Marco Pettazzoni e l’europarlamentare Alessandra Basso la quale, tra Bruxelles e Strasburgo, rappresenta gli emiliano-romagnoli difendendo i consumatori nella commissione Mercato Interno e Concorrenza.
L’appuntamento, che si svolgerà nella forma di un aperitivo offerto ai partecipanti, sarà un modo informale per scambiare opinioni e priorità tra i cittadini e i loro rappresentanti eletti.
“Siamo molto contenti della presenza della nostra europarlamentare di riferimento”, spiegano il consigliere regionale in corsa per il secondo mandato Marco Pettazzoni e la segretaria cittadina della Lega Elisabetta Giberti, “perché da sempre lavoriamo per costruire una rete di persone che possa fare il meglio per il nostro territorio e abbia bene in mente le nostre priorità”.
“Per noi”, aggiunge Giberti, “la presenza di Basso è un valore aggiunto anche nell’ottica dei temi che tratta nelle commissioni a Bruxelles, specialmente per quanto riguarda le piccole e medie imprese e i nuovi fondi all’agricoltura previsti dal nuovo patto per il mercato interno in corso di approvazione”.
Pettazzoni infine ricorda come a Bruxelles non si tratti solamente di imprese e di agricoltura: “Nel mio programma elettorale — conclude — questi punti sono fondamentali, ma rientrano nei temi centrali anche altri dossier come ad esempio sui trasporti. Da tempo in questo territorio si ragiona di collegamenti ferroviari e di Cispadana, e venerdì sarà l’occasione giusta per fare il punto della situazione con l’europarlamentare di questo territorio”.

15 Gennaio all’Apollo con l’iniziativa del MEIS di Ferrara per la Giornata della Memoria.

Da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark

Ultima giornata di proiezione domani, mercoledì 15, per il primo appuntamento dell’anno con La Grande Arte al Cinema : Leonardo, le Opere. All’Apollo il docufilm sarà in programma alle ore 19.15, mentre nei Cinepark di Cento e Comacchio sarà in sala alle 19.45.
Mercoledì , inoltre, all’Apollo serata evento organizzata e promossa dal MEIS di Ferrara: alle 21.15, all’interno delle iniziative di gennaio messe in campo per la Giornata della Memoria, l’attore e produttore Luca Barbareschi sarà in sala per presentare il film di Roman Polansky “L’ufficiale e la spia”. L’evento è ad ingresso gratuito.
«Siamo profondamente orgogliosi di collaborare con il MEIS, perché crediamo che attività come questa possano arricchire il cinema come strumento di disseminazione culturale e, allo stesso tempo, vogliamo che le nostre sale siano un “contenitore culturale” a disposizione della città di Ferrara. – commenta Simona Salustro, titolare dell’Apollo Cinepark – Siamo anche estremamente onorati di accogliere Luca Barbareschi, attore che continua ad essere illustre portabandiera dell’arte della recitazione e della produzione “made in Italy”.»

Bonaccini: “Io da tre settimane avanzo proposte. Loro parlano solo di simboli di partito. Zero proposte e nascondono la loro candidata”

Da: Ufficio Stampa di Bonaccini

“Da tre settimane sto avanzando proposte per il futuro dell’Emilia-Romagna su lavoro e formazione, sanità e casa, assistenza e ambiente. Racconto il lavoro fatto in questi 5 anni e indico ciò che serve per fare un altro passo avanti. I miei avversari non fanno altro che discutere di me e di simboli di partito: non hanno proposte per questa Regione e hanno nascosto la loro candidata.”

È la risposta di Stefano Bonaccini, sulla sua pagina Facebook, di fronte alla ripetitiva propaganda avversaria, che parla solo di simboli di partito.

“Sono il presidente dell’Emilia-Romagna, mi candido per un secondo mandato e ho il diritto di rivolgermi a tutti i cittadini, anche a prescindere dalla loro appartenenza politica – prosegue Bonaccini.- Chiedo un voto per poter proseguire il mio lavoro, lo chiedo sulla mia persona, mettendoci la faccia (perché, lo ricordo, si elegge direttamente il Presidente della Regione) e lo chiedo sul nostro progetto, perché bisogna occuparsi di questo territorio e delle persone che ci vivono.

Il 26 gennaio – conclude – si vota per scegliere il miglior presidente e il miglior programma per questa Regione, non per altro”.

Decolla il progetto Codigoro Green tra sostenibilità ambientale e azioni di partecipazione attiva della popolazione e delle scuole.

Da: Ufficio Stampa di Comune di Codigoro

Tutela ambientale, condivisione e diffusione di buone pratiche di sostenibilità, valorizzazione del senso di appartenenza alla comunità, promozione ed attuazioni di iniziative ed azioni di partecipazione attiva della popolazione a tutela dell’ambiente costituiscono le fondamenta di un nuovo progetto, denominato CODIGORO GREEN, illustrato oggi alla stampa.

Quella di oggi è la prima tappa di un percorso avviato dal Comune di Codigoro, in partnership con l’Amministrazione Provinciale di Ferrara, con Clara spa, Cadf, spa, associazioni Lida e SVA – Servizio Vigilanza Ambientale di Legambiente, che si snoderà nel corso dell’anno e che vedrà il coinvolgimento attivo della popolazione e delle scuole, tra incontri pubblici e tavoli tematici, eventi en plein air, workshop e laboratori didattici, tutti uniti da un comune denominatore: contrastare l’abbandono indiscriminato dei rifiuti e promuovere, al contrario, iniziative a salvaguardia di un territorio magnifico, quale è quello di Codigoro, immerso nel Parco del Delta del Po, a sua volta riconosciuto, nel giugno 2015, tredicesima riserva della Biosfera Mab Unesco.

Codigoro Green è un progetto che nel mese di settembre scorso, forte di una candidatura inter-istituzionale, fondata sulla collaborazione tra Comune di Codigoro Provincia di Ferrara, Cadf e con due associazioni di volontariato (Lida e Legambiente), ha ottenuto un finanziamento regionale di importo pari a 14.100 euro, finalizzati alla copertura dei costi di attuazione. L’Amministrazione Comunale co-finanzia il progetto di importo complessivo pari a 16.600 euro, attraverso un proprio contributo di 2.500 euro.
Sono due, quindi, i principi ispiratori di Codigoro Green, tutela ambientale e cittadinanza attiva, quest’ultimo in ossequio alla Legge Regionale 15/2018, che si prefigge l’obiettivo di far crescere le comunità locali, rafforzando i principi di convivenza civile e di appartenenza identitaria alla comunità.

Una delle prime azioni del progetto consiste nella creazione di uno o più gruppi di monitoraggio del territorio, allo scopo di mappare i luoghi sensibili, più soggetti al fenomeno di abbandono dei rifiuti.

“Abbiamo creduto molto nel bando e abbiamo sottoscritto un accordo di programma – spiega il sindaco Sabina Alice Zanardi – con più partners, cosa che ci ha permesso di acquistare un punteggio maggiore. Ci siamo classificati in un’ottima posizione in graduatoria, al 25° posto su 38 progetti finanziati e 77 presentati. La qualità del progetto è stata valutata quasi con il punteggio massimo. Si formeranno figure nuove , una sorta di sentinelle del fiume, – prosegue il Sindaco – da istituirsi in ciascuna delle nostre frazioni. Oltre a stimolare e a potenziare una coscienza civica collettiva, il Comune di Codigoro vedrà il coinvolgimento diretto dei propri cittadini e dei propri alunni, impegnati anche in attività di monitoraggio e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, perché la difesa dell’ambiente non è più un tema da rinviare a domani, ma da mettere in atto oggi e sempre. Voglio ringraziare la presidente della provincia di Ferrara Barbara Paron, il presidente di Clara Annibale Cavallari, la presidente del Cadf, Maira Passarella che, da subito hanno sposato con entusiasmo il progetto. Analogamente ringrazio il Comandante della Polizia Provinciale Claudio Castagnoli, da sempre impegnato in attività di promozione e sensibilizzazione sui temi della salvaguardia ambientale, anche nelle scuole. Estendo il ringraziamento ad Andrea Melotti e a Pierluigi Gentili, rispettivamente presidente di Lida e di SVA LEGAMBIENTE per aver aderito con entusiasmo e motivazione ad un progetto, in grado di diffondere una maggiore consapevolezza della cultura ambientale nel nostro territorio.”

Maira Passarella, Presidente del Cadf s.p.a., entusiasta per l’adesione al progetto, ha sottolineato come “è una nostra mission naturale, un nostro dovere morale, muoverci nella direzione della riduzione dei rifiuti, dato che gestiamo il servizio idrico integrato e promuoviamo attività di educazione ambientale nelle scuole. Lavorare in rete è un valore aggiunto e ci adopereremo affinchè il progetto evolva al meglio.”

Cadf spa dalla scorsa estate sta portando avanti una importante campagna di sensibilizzazione, tesa alla riduzione della plastica, denominata “100% plasti free”.

Sostegno entusiasta anche da Clara Spa, rappresentata durante la conferenza stampa dal presidente Annibale Cavallari, il quale ha rimarcato come “le fototrappole con l’applicazione delle multe a chi non rispetta l’ambiente sono un dissuasore temporaneo. Funziona l’educazione – ha aggiunto Cavallari – e da anni conduciamo attività strategiche nelle scuole con i bimbi, diffondendo i valori del rispetto ambientale e della raccolta differenziata. Questo progetto ci consente di sviluppare ulteriormente questi temi, coinvolgendo in maniera più incisiva la popolazione.”

Presenti anche Pierluigi Gentili, presidente del Servizio Vigilanza Ambientale di Legambiente e Stefano Melotti, vice presidente provinciale di Lida, partners del progetto, che vede partecipe con un ruolo di co-protagonista anche la Polizia Provinciale di Ferrara, rappresentata dal Comandante Claudio Castagnoli. Quest’ultimo, ricordando il successo della giornata ecologica che si è svolta a Mezzogoro il 30 novembre scorso, ha ribadito il pieno supporto all’attuazione del progetto Codigoro Green, “perchè la difesa dell’ambiente è un tema che tocca tutti in prima persona e non può essere rinviato a domani.” L’Assessore ai processi partecipativi Samuele Bonazza, ringraziando anche Eubios, società incaricata di coordinare il progetto, rappresentata da Tiziana Squeri, ha evidenziato che “una volta uscito il bando, ci siamo da subito orientati sul green, puntando ad una partnership consolidata, perchè riteniamo che la partecipazione attiva rafforzi il senso civico della collettività. Confidiamo – ha concluso l’Assessore Bonazza -, che alla fine possano scaturire risultati importanti, che tutti auspichiamo.”

A chiudere la presentazione, il Dirigente del Settore I, Alessandro Cartelli, il quale ha rimarcato che “questo progetto è l’ennesimo tassello di una stretegia complessa, che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti. Tante sono le iniziative svolte, ma tante altre sono in programma per i prossimi mesi, per segnare il passo nella direzione di un Comune sempre più sostenibile, proiettato all’innovazione anche in campo ambientale.”

17 Gennaio: Notte Nazionale del Liceo Classico

Manifestazione LA NOTTE NAZIONALE DEL LICEO CLASSICO 2020 programma

Da: Ufficio Stampa Liceo Classico Ariosto

Si celebrerà venerdì 17 gennaio 2020, dalle ore 18:00 alle ore 24:00, anche al liceo “Ariosto”, come in oltre 430 licei classici su tutto il territorio nazionale, la sesta edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico. Nata da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale (CT), e sostenuta dal Ministero della Pubblica Istruzione, la manifestazione vuole dimostrare che il curricolo del liceo classico, nonostante i molti attacchi subìti in questi anni, è pieno di vitalità e popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassano di gran lunga quelle richieste a scuola.

Il liceo cittadino aprirà le sue porte alla cittadinanza per una serie di attività. Quasi in apertura sarà dedicato un momento al ricordo del prof. Ettore Campi, già stimato docente di Latino e Greco dell’”Ariosto” e recentemente scomparso. La prima parte della serata vedrà, inoltre, la presenza del prof. Lucio Russo, fisico, filologo e storico della scienza e titolare della cattedra di calcolo delle probabilità all’Università degli studi di Roma Tor Vergata, con un intervento dal titolo “L’unità della cultura e l’insegnamento scientifico nel liceo classico” a cui seguirà un dibattito.

Nella seconda parte della serata, gli studenti si esibiranno in tutta una serie di performance legate ai loro studi e alla esaltazione del valore formativo della cultura classica. Il tema scelto dal liceo sarà Oikos, termine greco dalle molteplici accezioni, che indicava la residenza e il patrimonio, soprattutto fondiario, su cui si basava l’economia della famiglia. Quindi, oikos può essere inteso come “casa”, “famiglia”, “terra” e allo stesso tempo, il nostro patrimonio naturale, ovvero il pianeta Terra, e il nostro patrimonio culturale.

La Notte Nazionale del Liceo Classico è insomma più che una festa. È, innanzitutto, un modo alternativo e innovativo di fare scuola e di trasmettere i contenuti: infatti, il cuore della Notte non è soltanto la Notte, ma i lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti si sentano sempre più protagonisti della scuola in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio, faticoso ma gratificante, sperimentando che cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti.

Certi del rilievo che vorrete dare all’iniziativa, vi ringraziamo per l’attenzione.

Si allegano il programma e la locandina della manifestazione.

15 Gennaio conferenza stampa della presentazione del docufilm “Centoventi contro Novecento”

Da: Ufficio Stampa Ferrara Film Festival

Mercoledì 15 gennaio, alle ore 10:00 presso la Sala Arazzi della Residenza Municipale di Ferrara si terrà la conferenza stampa di presentazione del docufilm “CENTOVENTI CONTRO NOVECENTO” di Alessandro Scillitani e Alessandro Di Nuzzo, la cui proiezione si terrà sabato 18 gennaio presso il cinema Apollo.

L’evento nasce dalla collaborazione tra Ferrara Film Festival, Ferrara Film Commission e Ferrara Corto per la presentazione di un documentario molto raro: Marzo 1975. In una domenica di primavera, sul campo del parco della Cittadella di Parma, si affrontano due singolari squadre di calcio: la rappresentativa della troupe di “Salò o le centoventi giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini contro quella di “Novecento” di Bernardo Bertolucci. Due film che segneranno la storia del cinema italiano e che si stanno girando negli stessi giorni, a pochi chilometri di distanza. Sarà una partita epica, leggendaria nei racconti della gente di cinema che vi partecipò, ma praticamente sconosciuta al pubblico.
Ricostruendo minuziosamente la storia di quella domenica e la memoria ancora viva dei protagonisti, il film tocca diversi argomenti: l’atmosfera dei set di quei due grandi film del cinema italiano, il rapporto contrastato fra Pasolini e il suo ex-allievo Bertolucci, il legame fra quest’ultimo e le radici parmigiane e contadine. Su tutto aleggia, come un filo rosso, il rapporto fra Pier Paolo Pasolini e il calcio: passione inesauribile, pratica continua e quasi ossessiva, espressione di pura vitalità e felicità.

19 Gennaio ritorna il corso “Saper guardare un film- Il Cult Movie” al Cinema Boldini

Da:Ufficio Stampa Arci Ferrara APS

Dopo il successo degli scorsi appuntamenti, domenica 19 gennaio dalle 10.00 alle 13.00 il Cinema Boldini propone una nuova lezione di approfondimento cinematografico a cura di Roy Menarini. Questa volta il corso Saper guardare un film sarà dedicato al CULT MOVIE.

Che cos’è un cult movie? La nozione ristretta lo riduce a una manciata di anni in cui era ancora possibile che un film arrivasse come un UFO e fosse visto da pochi adepti. Ora è una categoria pubblicitaria, ma i cult movie forse esistono ancora. Il corso sarà un viaggio nel folle mondo del culto appassionato, da Freaks a Rocky Horror, da Eraserhead a Il grande Lebowski e tanti altri grandi titoli.

Roy Menarini, nato a Bologna nel 1971, è docente e critico cinematografico. Insegna Cinema e Industria Culturale presso l’Università di Bologna. Dirige la rivista Cinergie – Il cinema e le altre arti. Studia le trasformazioni della cultura cinematografica e ha pubblicato numerosi volumi dedicati alla storia del cinema italiano e al cinema contemporaneo. Ha scritto in anni recenti Cinema e fantascienza (Clueb) e Il corpo nel cinema (Bruno Mondadori/Pearson). Il suo ultimo volume è Il discorso e lo sguardo (Dabasis). È consulente per vari festival e istituzioni di cultura cinematografica, tra cui la Cineteca di Bologna. Scrive per Mymovies, Film Tv, Fata Morgana, Corriere della Sera. Insegna inoltre in numerosi corsi di aggiornamento ed è organizzatore di Master e Corsi di Formazione all’Audiovisivo.

Ai partecipanti verrà offerta la colazione. Vi aspettiamo al piano superiore del cinema a partire dalle 9.30.

Il corso è aperto a tutti, è destinato alla formazione del pubblico e consigliato a spettatori assidui, studenti universitari, cinefili e cultori, frequentatori di eventi artistici e culturali o semplici appassionati. L’incontro lascerà spazio, nei momenti finali, al dibattito collettivo e alle domande del pubblico.

È possibile prenotare la lezione scrivendo a questo indirizzo mail – alicebolognesi@arciferrara.org, acquistando direttamente il biglietto al Cinema Boldini oppure prenotando telefonicamente presso Arci Ferrara – 0532.241419

Il costo della lezione è di 10 euro, 8 euro per i soci Arci (sarà possibile fare la tessera Arci 2019/2020 presso il Cinema Boldini).

Le lezioni di cinema sono organizzate grazie alla collaborazione con Fice Emilia Romagna – Federazione Italiana Cinema d’Essai e sono sostenute da Cassa Padana.

Il prossimo appuntamento con Roy Menarini sarà domenica 16 febbraio con un focus su Cinema e Musica.

Furti e rapine: dal comune di Masi Torello fondi alle imprese agricole in collaborazione con la Camera di Commercio

Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio Ferrara

Imprese agricole più sicure con i contributi a fondo perduto messi a disposizione dal Comune di Masi Torello, in collaborazione con la Camera di commercio e le associazioni di categoria, per l’acquisto e l’installazione di sistemi di sicurezza e di videosorveglianza. In caso di possibilità di rapina, dunque, l’imprenditore potrà attivare in tempo reale l’invio delle immagini alle postazioni delle sale e delle centrali operative, dove sscatterà un allarme sonoro e saranno così visualizzate tutte le informazioni relative all’impresa, per un pronto intervento.

Del resto, fa sapere la Camera di commercio, la criminalità economica frena e non poco il fatturato anche delle imprese ferraresi: 2 imprenditori su 5 vedrebbero aumentare il proprio giro d’affari in assenza di illegalità. Corruzione, frodi finanziarie, lavoro sommerso, furti e rapine sono a giudizio delle aziende gli ambiti di attività illegale maggiormente presenti nel contesto economico provinciale. Un fenomeno in crescita secondo più di tre aziende su 5.

“Il Comune di Masi Torello – ha sottolineato il Sindaco Riccardo Bizzarri – sta lavorando da tempo – e in modo ancora più determinato negli ultimi mesi – per ascoltare gli agricoltori e le associazioni che li rappresentano e raccogliere il loro grido d’allarme sulla gravità degli atti criminosi che li danneggiano. Furti (di macchinari, razzia di prodotti e produzioni già trasformate, assalti notturni alle aziende e danneggiamento doloso di vigneti, frutteti e campi coltivati) che incidono per centinaia di migliaia di euro sulla dotazione tecnica e infrastrutturale delle imprese, oltre che sulla crescita esponenziale dei costi necessari ad approntare delle difese. Attraverso il bando – ha concluso il Sindaco – vogliamo sostenere una decisa azione di prevenzione che migliori i livelli di sicurezza nelle zone rurali, soprattutto in quelle più isolate”.
“La legalità costituisce presupposto ineludibile per la piena espressione delle potenzialità del sistema produttivo, per il corretto dispiegarsi degli effetti delle politiche economiche e per l’efficacia dell’azione redistributiva, finalizzata a corrispondere alla crescente esigenza di inclusione sociale”. Così il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni, che, dopo aver ringraziato il Sindaco e l’intera Giunta del Comune di Masi Torello per aver voluto, ancora una volta, collaborare con la Camera di commercio, ha aggiunto: “Gli imprenditori confidano in un clima di fiducia e in uno sviluppo duraturo perché sostenibile. Abbiamo bisogno di guardare avanti, di mettere in gioco le energie migliori: a questo impegno siamo tutti chiamati”.

Il bando, presentato questa mattina (14 gennaio) alle imprese ed agli organi di informazione presso la sede della Camera di commercio, resterà aperto, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, dal 21 gennaio e fino al 30 aprile prossimi e finanzierà, tra l’altro, anche serrande e saracinesche, telecamere termiche, dispositivi aggiuntivi di illuminazione notturna esterna, automazione degli accessi aziendali e/o nella gestione delle chiavi.

Sanità: la Regione accoglie la proposta dell’Istituto “Ramazzini” di Bologna

Da: ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

Bologna – L’Istituto “Ramazzini” di Bologna, fondato dal professor Cesare Maltoni e da quarant’anni impegnato nella ricerca sul cancro e nella prevenzione oncologica, ha formalizzato alla Regione la proposta di riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS).

Vista la caratura dell’Istituto, la Regione ha ritenuto opportuno accogliere l’istanza e avviare immediatamente l’attività istruttoria.

Il Centro di ricerca sul cancro del Ramazzini è una realtà d’eccellenza indipendente, riconosciuta a livello internazionale; i risultati delle sue ricerche hanno avuto una ricaduta fondamentale sulla medicina ambientale e del lavoro, stimolando il lancio di programmi di prevenzione e di protezione della salute pubblica.

I successivi passi formali previsti dal percorso di costituzione e riconoscimento in IRCCS spetteranno poi alla prossima Giunta regionale e alla prossima Assemblea legislativa. Dal punto di vista procedurale, servirà il pronunciamento favorevole dell’Assemblea legislativa, dopodiché l’Istituto “Ramazzini” dovrà presentare una ulteriore formale domanda di riconoscimento in IRCCS alla Giunta che, dopo aver verificato i requisiti necessari, invierà la documentazione al ministero della Salute, che deciderà sul riconoscimento.

Il “Ramazzini” è realtà cara ai cittadini emiliano-romagnoli; in particolare ai residenti nella provincia di Bologna, dove si trovano i laboratori del Centro di ricerca – attivi già dagli anni Settanta – ai quali è seguita, negli anni 2000, l’entrata in funzione dei poliambulatori per la diagnosi precoce dei tumori.

Cosa sono gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) – Gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico rivestono grande importanza per lo sviluppo della programmazione sanitaria regionale, in quanto coniugano attività di ricerca, clinica e sperimentale favorendo l’erogazione di prestazioni assistenziali di grande qualità e innovazione.

Attualmente in Emilia-Romagna sono quattro: Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia di Reggio Emilia, Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori di Meldola. Per altre due realtà è in corso il percorso di riconoscimento.

Carabinieri: Coldiretti a tavola affari criminali per 24,5 miliardi di euro

Da: Ufficio Stampa Coldiretti Emilia Romagna

Dall’agricoltura all’allevamento, dalla distribuzione alimentare alla ristorazione, il volume d’affari complessivo annuale della criminalità dal campo alla tavola è salito a 24,5 miliardi di euro. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione del convegno organizzato dall’Arma dei Carabinieri sul tema “Salute e Agroalimentare: dalla sicurezza più qualità”.

La criminalità organizzata – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – opera attraverso furti di attrezzature e mezzi agricoli, racket, abigeato, estorsioni, o con il cosiddetto pizzo anche sotto forma di imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura, macellazioni clandestine, truffe nei confronti dell’Unione europea e caporalato. Ma – ha continuato Prandini – viene condizionato anche il mercato della compravendita di terreni e della commercializzazione degli alimenti stabilendo i prezzi dei raccolti, gestendo i trasporti e lo smistamento, il controllo di intere catene di supermercati, l’esportazione del nostro vero o falso Made in Italy, la creazione all’estero di centrali di produzione dell’Italian sounding e lo sviluppo ex novo di reti di smercio al minuto. In questo modo la malavita si appropria – ha spiegato il Presidente della Coldiretti – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.

Non è un caso che di fronte al moltiplicarsi dei casi di frode e contraffazione alimentare quasi due italiani su tre (65%) hanno paura delle frodi e contraffazioni a tavola perché al danno economico si aggiungono i rischi per la salute, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. La contraffazione alimentare – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – è un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno e colpisce soprattutto quanti dispongono di una ridotta capacità di spesa a causa della crisi e sono costretti a rivolgersi ad alimenti a basso costo, dietro i quali spesso si nascondono infatti ricette modificate, l’uso di ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi sui quali è importante garantire maggiore trasparenza.

“Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione con la riforma dei reati in materia agroalimentare” ha affermato Coldiretti Emilia Romagna nel sottolineare che “l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolosa la criminalità nell’agroalimentare che per questo va perseguite con la revisione delle leggi sui reati alimentari elaborata da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio agromafie promosso dalla Coldiretti per introdurre nuovi sistemi di indagine e un aggiornamento delle norme penali”. L’esperienza di questi anni dimostra l’importanza di una informazione corretta con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine nazionale dei prodotti che va esteso a tutti gli alimenti ha concluso il presidente della Coldiretti nel sottolineare che “va anche tolto in Italia il segreto sui flussi commerciali con l’indicazione delle aziende che importano materie prime dall’estero come peraltro sancito dalla storica sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto le richieste di Coldiretti sulla desecretazione dei flussi delle importazioni dei prodotti lattiero caseari provenienti dall’estero e destinati alla trasformazione, affermando che per tutelare la qualità e la sicurezza del cibo italiano è necessario sapere da dove proviene la materia prima agricola”.

La Polizia provinciale si dota del Targa System per controllare se i veicoli siano in regola con copertura assicurativa e revisione

Da: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

La Polizia provinciale di Ferrara si è recentemente dotata del dispositivo Targa System per aumentare l’efficacia dei controlli stradali tesi a contrastare il fenomeno della circolazione di veicoli privi di copertura assicurativa e non in regola con la revisione, visto l’alto numero di veicoli circolanti in Italia senza assicurazione: circa 3 milioni.
Con l’utilizzo del dispositivo, la pattuglia su strada riceve la segnalazione da un’interfaccia con i dati della motorizzazione civile senza revisione e/o assicurazione e procede a fermare il veicolo.
Dal controllo della carta di circolazione si rileva la storia delle revisioni del veicolo e, mediante la consultazione del personale in centrale operativa, è possibile accertare anche eventuali prenotazioni già registrate.
Con l’esame del certificato di assicurazione, documento da portare sempre a bordo, gli agenti della Polizia provinciale rilevano l’effettiva copertura assicurativa del veicolo e, in caso di incongruenze fra la documentazione esibita e il dato presente negli archivi della motorizzazione civile, procedono alla verifica presso i servizi antifrode delle varie compagnie assicuratrici.
“Si tratta di controlli eseguiti con lo scopo di innalzare la sicurezza della circolazione stradale – precisa il comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli – e mirati ai soli automobilisti che, da una prima verifica negli archivi nazionali della motorizzazione civile, non risultino in regola con la revisione e/o la copertura assicurativa”.
Il riscontro puntuale e immediato eseguito su strada consente poi un preciso accertamento partendo dall’anomalia segnalata dal Targa System, che si estende all’interezza del veicolo nonché alla condotta nella circolazione stradale tenuta dal conducente.
Il Targa System, quindi, non accerta alcuna violazione costituendo un semplice supporto per l’operatore di Polizia, che direttamente verificherà eventuali addebiti al conducente del veicolo e, se presente, anche al proprietario del mezzo.
La sanzione prevista dal codice della strada per circolazione senza copertura assicurativa è di 868 euro, mentre per circolazione con un veicolo che non sia stato presentato alla prescritta revisione è di 173 euro.

19 Gennaio in scena al Teatro Nuovo di Ferrara “Vedova Nera”

Da: Ufficio Stampa Teatro Nuovo di Ferrara

Nella Parigi di inizio Novecento, all’ambasciata del Pontevedro-un minuscolo e fantomatico stati mitteleuropeo- si dipana la storia d’amore fra il conte Danilo Danilovich e Hanna Glavari , ricca e giovane vedova del banchiere di corte, ambita da uno stuolo di pretendenti francesci. Intrighi, amori e tradimenti fanno da contorno alla vicenda, resa irresistibile dalla presenza dell’improbabile cancelliere d’ambasciata NIEGUS. La mano felice di Franz Léhar ci conduce al lieto fine alternando Valzer (Tace il Labbro, Le Sirene del Ballo), Arie (Vo’ da Maxim’s, La Vilja), Marce (E’ scabroso le donne studiar) e scatenati Can Can, in un’atmosfera di sogno e divertimento che fanno de “La Vedova Allegra” un capolavoro assoluto e la Regina tra le operette.

Vendita biglietti:
biglietteria Teatro Nuovo di Ferrara aperta da martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00.

17 Gennaio La Ministra Elena Bonetti è attesa a Ferrara

Da: Ufficio Stampa Arcigay Ferrara

La Ministra Elena Bonetti è attesa a Ferrara Venerdì 17 Gennaio alle ore 17 nella splendida cornice dell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Ferrara ( via Ercole I d’Este 37) per parlare dell’approvazione di una Legge Nazionale contro l’Omotransfobia.

“In tema di omotransfobia-dichiara Gabriele Piazzoni Segretario Generale di Arcigay- la cronaca aggiorna ormai quotidianamente un vero e proprio bollettino di guerra che ci allarma e sul quale vogliamo richiamare l’attenzione del Governo, del Parlamento e delle istituzioni locali. Piazzoni prosegue “Pochi giorni fa abbiamo letto della chiusura delle indagini relative a un’aggressione avvenuta lo scorso 10 agosto a Lecce ai danni di una persona omosessuale, che è stata picchiata con tale violenza da staccargli il lobo dell’orecchio. Secondo la procura, è senza dubbio l’omofobia il movente di quella terribile aggressione. Poi, solo due giorni fa, un’altra grave violenza si è consumata ad Altopascio, nella provincia di Lucca, dove un ragazzo gay è stato picchiato, assieme agli amici che tentavano di difenderlo, da alcuni avventori di un locale. Accanto a questi due fatti eclatanti, registriamo continuamente altre aggressioni e discriminazioni di cui danno notizia le cronache locali. Insomma, siamo di fronte a un vero e proprio acuirsi del fenomeno.” Per questo Arcigay è in prima linea nella richiesta di approvazione di una legge che vada a condannare con fermezza ogni forma di omofobia, bifobia e transfobia.

L’iniziativa, promossa da Arcigay, vedrà la partecipazione al fianco della Ministra Bonetti, del Segretario Nazionale Arcigay Gabriele Piazzoni e dell’Avvocato ferrarese Piero Giubelli componente la commissione deontologica del Consiglio Nazionale Forense. Sarà Manuela Macario, componente la segreteria nazionale di Arcigay a moderare l’incontro.
L’iniziativa pubblica è rivolta a tutta la cittadinanza ed è promossa in collaborazione con Arcigay Ferrara e con l’associazione studentesca UDU Ferrara.
L’evento ha ottenuto il riconoscimento formativo da parte dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara per il valore di 2 crediti formativi.

I primi vent’anni del ristorante “Cavalieri Ducati” a Renazzo, frazione di Cento

Da: Ufficio Stampa ASCOM Ferrara

Sembra…ieri e invece sono trascorsi vent’anni. Di soddisfazione e successi. L’apprezzato ristorante “Cavalieri Ducati”, nato l’11 gennaio del 2000 e da sempre associato ad Ascom Confcommercio, ha festeggiato con amici ed affezionati clienti questo prestigioso traguardo nella sede del locale in via Maestra Grande nella frazione centese di Renazzo. “Un risultato importante – commenta emozionato lo chef Stefano Malagoli – che premia l’attenzione meticolosa alla ricerca delle migliori materie prime da utilizzare in cucina, sapendo coniugare tradizione e creatività, giorno dopo giorno, con coraggio e umiltà, in questi primi vent’anni ai fornelli dei Cavalieri Ducati. Un lavoro nel quale abbiamo cercato di curare in modo attento l’aspetto del servizio in sala, elegante ma mantenendo un clima familiare nel contempo. E tutto questa è stata una ricetta vincente” conclude Malagoli.

23 Gennaio riprende “Tè Letterari” in biblioteca a Comacchio

Da: Ufficio Stampa Comune di Comacchio

Dopo la pausa per le festività natalizie, riprendono i Tè Letterari in biblioteca a Comacchio. Giovedì 23 gennaio 2020 alle ore 17, ospiteremo la giovane scrittrice ferrarese Micol Osti, che presenterà il suo libro d’esordio I disertori. In bocca al lupo, dialogando con Lara Bonetti e con l’accompagnamento musicale a cura della Civica Scuola di Musica di Comacchio.
Il libro racconta la storia di Peter e Atlas, due giovani che combattono su fronti opposti nelle trincee del primo conflitto mondiale e che fuggono da una guerra in cui non si riconoscono, inseguendo il sogno di imbracciare i loro amati strumenti musicali invece delle armi.
La loro vita ricomincia nella scintillante New York degli Anni ’20, come duo di successo che si esibisce nel locale di un potente boss italoamericano. Ma grattando via quella superficie sfavillante, si svela un mondo fatto di segreti inconfessabili, bugie e crimini spietati che faranno crollare ogni certezza dei due amici e la fiducia reciproca, mettendoli di fronte ancora una volta a scelte decisive. Un romanzo che attraverso i temi della guerra e degli Anni Venti indaga l’animo umano.

Micol Osti, giovane autrice ferrarese, è al suo libro d’esordio.
L’ingresso è, come di consueto, libero e gratuito

Tornano i “Lunedì dell’Agricoltura 2020” organizzati da Confagricoltura Ferrara

Da: Ufficio Stampa Confagricoltura Ferrara

Il 21 gennaio a Ferrara, presso la Sala Convegni di Confagricoltura Ferrara in via Bologna 637/b, dalle 10.00 alle 12.00 si terrà il primo degli appuntamenti con “I lunedì dell’agricoltura 2020”. Confagricoltura Ferrara da cinque anni organizza seminari di approfondimento che si rifanno alla tradizione di Confagricoltura degli anni ‘70/’80, e ancor prima alle “Cattedre ambulanti”, nate ai primi del ‘900 per dare stimolo all’agricoltura e supporto tecnico agli agricoltori. Il primo degli appuntamenti in programma, dal titolo “I Batteri Probiotici in Agricoltura – La nuova frontiera per affiancare e ridurre i fertilizzanti chimici di sintesi” si terrà eccezionalmente di martedì per l’opportunità di ospitare in Confagricoltura Ferrara due relatori d’eccezione, fra i massimi esperti di batteri in agricoltura. Giungeranno direttamente dalla Spagna infatti la professoressa Paula Garcia, docente e ricercatrice dell’Universitaria di Salamanca e il Dottor Emilio Marin, Amministratore della Società Ceres Biotics di Madrid. A moderare l’incontro il dottor Adriano Facchini, Manager Agroalimentare e Vice-Presidente della Sezione Ambiente di Confagricoltura Ferrara. Laura Garcia è microbiologa, insegna e svolge la sua attività di ricerca presso l’Università di Salamanca e, per la Comunità Europea, collabora con altre Università internazionali sull’uso dei batteri in agricoltura. Salamanca è sede dell’Università più antica di Spagna, la sua fondazione risale al 1218, e una delle più antiche in Europa insieme a quelle di Bologna, Parigi, Oxford, Cambridge, Arezzo, Padova e Napoli, oltre ad essere nota per la qualità indiscussa delle sue lauree. Il dottor Emilio Marin di Madrid è titolare della Società Ceres Biotics, specializzata in batteri di interesse agricolo e in quelli di interesse ecologico generale (ad esempio la digestione delle plastiche). Emilio Marin, partendo dalle grandi sfide necessarie all’agricoltura del futuro, presenterà il lavoro e gli studi di Ceres Biotics verso pratiche agricole più sostenibili al fine di ridurre l’impatto ambientale, la costante perdita di biodiversità e la salute dei suoli agricoli. La soluzione Ceres Biotics prevede la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di biofertilizzanti e biostimolanti da probiotici endofìti. Questi microrganismi fanno parte del microbioma delle piante, sono installati all’interno delle colture e forniscono benefici diretti alla pianta o da un aumento dell’assimilazione dei nutrienti, in particolare dell’azoto, o dall’azione del biostimolante. Gianluca Vertuani, Presidente di Confagricoltura Ferrara, sottolinea come i “Lunedì dell’agricoltura” intendano offrire agli associati un’opportunità di conoscenza e approfondimento offrendo strumenti e conoscenze tecniche e operative di colture innovative, grazie agli interventi di esperti nazionali e internazionali e alle testimonianze di agricoltori che hanno sperimentato in campo le nuove tecniche colturali

Una delegazione di operatori turistici di Comacchio alla fiera di Stoccarda

Da: Ufficio Stampa ASCOM Ferrara

Con i suoi 270mila spettatori paganti in media ogni anno la Fiera del Turismo di Stoccarda, in Germania, è sicuramente uno degli appuntamenti più attesi dagli operatori del settore e dai consumatori finali non solo dal punto di vista quantitativo per i numeri in grado di muovere, ma soprattutto per la capacità (indubbia) di poter comprendere quelle che saranno le indicazioni dei mercati in particolare del Nord Europa. Dalla costa di Comacchio una delegazione di una decina di strutture ricettive, è presente con una propria postazione all’interno dello stand della regione Emilia Romagna, in questo appuntamento internazionale dislocato su circa 75mila metri quadrati e che si concluderà domenica 19 gennaio.
Gianfranco Vitali presidente di Ascom Confcommercio Comacchio fa il punto della situazione: “E’evidente come sempre di più nei prossimi anni si rafforzerà la tendenza di di un turismo che farà sempre più riferimento alla piena sostenibilità ambientale. In particolare i turisti sentono la vacanza come un momento di attività sportiva all’aria aperta, magari da svolgersi con escursioni bicicletta anche elettrica. Questi sono elementi – considera Vitali – di cui noi già al momento teniamo conto sicuramente nella nostra offerta sulla costa di Comacchio ma che certamente dovranno collimarsi sempre di più con questi trends europei. D’altronde le nostre zone alla tradizionale spiaggia offrono quello spazio verde incredibile unico per la sua biodiversità che è il Parco del Delta del Po. Una vacanza dedicata e mirata in particolare sulle famiglie che desiderano trascorrere i giorni di riposo, svago ed attività fisica in un ambiente sereno, sicuro e protetto e su questo dovremmo sempre di più far convergere le nostre attenzioni e collaborazioni tra pubblico e privato” sono le conclusioni del presidente Vitali.

16 Gennaio evento AIGA Ferrara “Cold Cases, delitti irrisolti a Ferrara: storia di Willy Branchi”

Da: Ufficio Stampa AIGA

Giovedì 16 Gennaio 2020 a Ferrara presso “L’Osteria dal 1997 Cucina e Vino”, in Via de’ Romei n. 51, a partire dalle ore 18:00, AIGA – Sezione di Ferrara organizza l’evento dal titolo “Cold Cases, delitti irrisolti a Ferrara: storia di Willy Branchi”.

L’evento si inserisce nell’ambito della rassegna “Cold Cases”, promossa da AIGA Ferrara, volta ad illustrare alla cittadinanza i casi irrisolti del nostro territorio, attraverso la discussione con gli Avvocati che hanno trattato il caso e la stampa.

I relatori saranno:
– Avv. Simone Bianchi, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara, difensore della famiglia Branchi;
– Dott. Nicola Bianchi, Giornalista professionista, già vice capo servizio della redazione di Ferrara del Resto del Carlino, oggi primo giudiziarista del Resto del Carlino Bologna.
Modera: Avv. Matteo Pancaldi, membro del Consiglio direttivo di AIGA Ferrara.

Nel corso dell’evento sarà possibile acquistare le seguenti opere:
– “Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole” (2015) di Giacomo Battara, Nicola Bianchi, Minerva Edizioni;
– “Delitti nella nebbia. Omicidi irrisolti nel ferrarese” (2018) di Francesco Altan, Giacomo Battara, Nicola Bianchi, Minerva Edizioni.

L’Associazione si prefigge di tutelare i diritti dell’Avvocatura, garantire ai Praticanti e ai giovani Avvocati una idonea formazione professionale, agevolarne l’accesso all’esercizio della professione forense, vigilare sul rispetto dei diritti fondamentali della persona e, in particolare, del diritto ad una effettiva difesa e ad un processo equo e di ragionevole durata, rafforzare la funzione difensiva sia nella giurisdizione statale che nelle modalità alternative di risoluzione delle controversie, diffondere i valori della professione forense, riaffermandone la rilevanza costituzionale e la specificità nei processi di integrazione con le realtà sociali ed economiche, promuovere lo sviluppo delle competenze forensi e l’armonizzazione delle norme professionali in campo internazionale, anche attraverso il coordinamento con l’AIJA.

L’evento è gratuito ed aperto alla cittadinanza.

LA CITTA’ DELLA CONOSCENZA
Da Capitale della Cultura a Capitale della Conoscenza

Pare che si considerino città della cultura quelle città che mettono sul mercato il loro patrimonio culturale, dai monumenti agli eventi, dai musei ai teatri. Ma non è detto che una città della cultura, capitale della cultura, sia anche una ‘città della conoscenza’.
In ogni città esistono cittadelle della conoscenza: le università, il sistema dei musei e delle biblioteche, le scuole, i conservatori, le accademie, le imprese, il mondo del lavoro, ma da qui a fare delle loro città delle città della conoscenza ne passa.
Perché manca la politica. Mancano le politiche, che anziché promuovere la città della cultura come fosse un prodotto confezionato da mettere sul mercato dell’economia turistica, come città vetrina, promuovano la città della conoscenza, ovvero della conoscenza diffusa, della conoscenza come investimento. In definitiva facciano della conoscenza il polo magnetico, capace di fornire energia vitale, non solo al sistema culturale e agli eventi, ma alle imprese, al mondo del lavoro e ai singoli cittadini.
Viviamo un’epoca in cui la cultura non può continuare ad essere coniugata al passato, perché abbiamo una enorme necessità di conoscenze come strumenti del pensiero per pensare.
La città della cultura è un libro che ognuno legge per sé, che non si tradurrà mai in conoscenza a vantaggio dello sviluppo e della crescita di una intera comunità, se non ha la forza di trasformarsi da cultura per pochi a crescita permanente della conoscenza per tutti.
Non è che le due cose si escludano. È che si può essere città della cultura, capitale europea della cultura e mancare della conoscenza. Cosa che non si può dire della città della conoscenza, a cui non mancherebbe il proprio patrimonio di cultura.
La città della cultura deve fare il salto di qualità e divenire compiutamente città della conoscenza; insomma, non si può continuare ad essere delle incompiute.
È ora che usciamo dalle nostre piccole miserie, dagli intrighi di bottega, dai respiri angusti.
Più che di idee innovative, abbiamo bisogno innanzitutto di un’idea nuova della città, perché la città è il nostro investimento sulle persone e sul futuro.
La buona amministrazione, se mai cercando la soddisfazione di questa o quella lobby, non è più sufficiente; il diffondersi sempre più della cultura del bene comune ne è la dimostrazione. Come è ormai da stupidi contendersi elettoralmente il governo della città, pensando che, una volta occupate le leve della gestione, la città sarà migliore di prima. Nessuna città sarà mai migliore se non sarà migliore a partire dai suoi abitanti, e se a loro non saranno state fornite tutte le opportunità possibili per essere migliori, in modo da poter disporre di intelligenze nuove e rinnovate.


Il Concetto di Città della Conoscenza. Fonte: Adattamento da Ergazakis et al., 2004

È ora che pratichiamo sguardi inediti per non ripeterci all’infinito passato. Sguardi che in tema di città della conoscenza poi tanto nuovi non sono.
Da oltre un ventennio esiste un’ampia letteratura mondiale in materia. Bisognerebbe studiare. Studiare è solitamente il modo per passare dalla cultura passiva a quella attiva, appunto, dalla cultura alla conoscenza.
Di solito si ’coltiva’ per raccogliere i frutti e di essi nutrirsi, e il frutto della cultura è la conoscenza che l’umanità da tempi immemorabili chiama ‘sapere’. Ci ha costruito sopra anche la storia dell’Eden e dei nostri progenitori.
Attualmente, la conoscenza è considerata una delle risorse più preziose, da gestire in modo efficiente ed efficace, così che ognuno ne possa ricavare il massimo profitto personale.
Per questo, oggi, sono tante le città a livello mondiale che rivendicano di essere città della conoscenza, mentre, nello stesso tempo, altre città stanno elaborando strategie e piani di azione per divenirlo.
Sarà la cultura della condivisione delle conoscenze a sconfiggere il sovranismo, come unico passaporto delle città per poter dialogare tra loro, sia nella rete europea che in quella mondiale.
Il concetto di città della conoscenza è molto ampio e si riferisce a tutti gli aspetti della vita sociale, economica e culturale di una città.
Si nutre della condivisione delle conoscenze tra cittadini, così come di un appropriato disegno di città, supportato dalle tecnologie dell’informazione, dai networks e dalle infrastrutture.
Di conseguenza, ogni sforzo per realizzare una città della conoscenza necessità della partecipazione attiva di tutte le componenti sociali, a partire dall’amministrazione locale, ai privati cittadini, alle organizzazioni, alle università.
Il punto di partenza però non può che essere una analisi approfondita della situazione da cui si muove, la definizione di una visione strategica e l’implementazione di un piano d’azione.