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Giorno: 21 Gennaio 2020

Coraggiosa: dalla canapa alla vongola, valorizzare e innovare la produzione ferrarese, con uno sguardo ai cambiamenti climatici

Da: Ufficio Stampa Ferrara Coraggiosa”

La provincia di Ferrara, palmo a palmo, incontrando piccole realtà produttive in espansione, ma anche in difficoltà, senza i grandi proclami dai palchi o davanti alle telecamere, ma in rispettoso ascolto dei cittadini per le strade, nei luoghi di aggregazione, nelle associazioni. Questa è la campagna elettorale ferrarese di Elly Schlein, capolista e degli altri candidati di Emilia – Romagna Coraggiosa Angela Alvisi, Flavio Romani e Leonardo Grassi alle elezioni amministrative regionali del 26 gennaio.

Questo inizio di settimana i candidati sono stati, assieme agli attivisti di Coraggiosa, a conoscere l’eccellenza della Farmacia di San Carlo, professionisti nella preparazione di farmaci personalizzati, un riferimento a livello nazionale per i medicinali a base di cannabis terapeutica. Un esempio di attività famigliare che ha saputo innovarsi ed espandere il proprio mercato, rimanendo nel territorio e assumendo giovani.

Per Leonardo Grassi “bisogna iniziare a fare discorsi onesti e non strumentali sull’impiego della cannabis: l’OMS ha inviato una raccomandazione all’ONU riconoscendo le sue proprietà terapeutiche. Oggi viene riconosciuta a carico del Sistema Sanitario Regionale, ma solo per la terapia del dolore neuropatico e per la sclerosi multipla. Va estesa, soprattutto per quel che riguarda le molteplici applicazioni nei campi in cui anche il CBD (uno dei principi attivi non psicotropi della pianta) si è dimostrato molto efficace e non impattante sull’organismo, a differenza di altri medicinali. Noi proponiamo di investire nella formazione e informazione dei medici di
base e degli specialisti del sistema pubblico per garantire la conoscenza dell’impiego della cannabis terapeutica, e per renderli consapevoli e liberi di scegliere le terapie migliori insieme ai loro pazienti. Vogliamo riaprire il tavolo regionale con medici, farmacisti e pazienti e verificare la possibilità con il Ministero di avviare la produzione locale emiliano romagnola, estendendo ai privati l’approvvigionamento ora garantito a livello nazionale solo dal Farmaceutico Militare di Firenze. Infine vogliamo sostenere la ricerca pubblica: negli USA numerosi studi dimostrato una diminuzione dell’uso di oppiacei, e di costi per il sistema sanitario.”

Dall’Alto al Basso ferrarese, i quattro candidati hanno poi incontrato il Consorzio dei Pescatori di Goro, approfondendo con loro l’attuale situazione del comparto della pesca e dell’allevamento di mitili e del delicato contesto sociale ed economico della zona, che vive da anni progressivo spopolamento, chiusura di negozi e presìdi comunitari, abbandono scolastico e accusa la lontananza dell’ospedale lontano. “Il cambiamento climatico – dichiara Angela Alvisi – mette a repentaglio l’intero sistema della Sacca. Per questo il tema della preservazione e ripristino degli ecosistemi assume per la nostra lista una centrale importanza, non si tratta solo d proteggere piante ed animali, ma di tutelare un intero sistema economico, e di valorizzare ogni potenzialità delle comunità che ci vivono, dando strumenti per moltiplicare e differenziare gli ambiti di sviluppo e occupazione”.

Tornando a Ferrara è stato poi il momento di incontrare alcuni imprenditori impegnati nel rilancio della canapa: secondo Flavio Romani “per la provincia di Ferrara la coltivazione della canapa, e l’utilizzo di tutta la pianta (dalle infiorescenza alle radici) potrebbe essere al centro del rilancio di una nuova economia a base agricola. Gli usi sono innumerevoli, che vanno oltre quelli conosciuti tradizionalmente nella nostra provincia fino agli anni 60. Non solo tessile quindi, ma impiego nell’edilizia, come biomassa per la produzione di energia, per la cosmetica e per l’alimentazione. Certamente la criminalizzazione di questi imprenditori, che producono e vendono prodotti che non hanno effetti psicotropi, da parte di Salvini e della destra ha già fatto troppi danni. In nome
dell’ideologia proibizionista e della stigmatizzazione di una pianta si è messo a rischio un settore che aveva prodotto 12.000 posti di lavoro in tutta Italia, e che oggi ha perso il 60% del sui indotto”.

23 Gennaio: il via Downtown Tower e Clandestino D’autore con lo Stefano De Bonis Slow Gold

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

dal 23 gennaio al 13 febbraio, al Clandestino di via Ragno, tornano Downtown Tower e Clandestino D’Autore in veste Winter Edition, con quattro appuntamenti live nel cuore della città estense ad ingresso libero. Downtown Tower è realizzata in collaborazione con Jazz Club Ferrara, mentre il concerto firmato Clandestino D’Autore vede la consulenza artistica di Carlo Bollani. Ad aprire le mini rassegne spetta – giovedì 23 gennaio, inizio ore 21.30 – a Slow Gold, quartetto guidato dal pianista Stefano De Bonis completato da Filippo Orefice al sax tenore, Stefano Dallaporta al contrabbasso e Andrea Grillini alla batteria.

Scuola: ancora la grande disadattata

E anche quest’anno cadiamo dal pero con uno scoop che non è uno scoop…

La ‘Scuola in chiaro‘, l’applicazione che il Ministero della Pubblica Istruzione ha messo a disposizione delle famiglie per le iscrizioni online funziona bene, almeno dal punto di vista della trasparenza. Due anni fa fece scalpore il liceo classico Visconti di Roma (vedi qui), che sul sito ministeriale vantava solo un paio di studenti stranieri e nessun disabile, oggi è il turno dell’Istituto Comprensivo di via Trionfale a Roma che vanta un plesso tutto di élite, contro un altro plesso tutto di bassa estrazione sociale.

Materia per le pagine dei giornali, non però per le meningi del Paese che, attonito e rincoglionito, assiste al declino del suo sistema formativo incapace di colmare le differenze non solo tra nord e sud, ma tra quartiere e quartiere, tra plesso e plesso. Tanto che il primo compito della scuola, quello di formare cittadini con pari condizioni e opportunità, non solo è ampiamente e gravemente disatteso, ma da alcuni è addirittura rivendicato come dato di pregio. Pensare che siano sviste o forme di superficialità non assolve dalla responsabilità e dalla colpevole incompetenza di chi è chiamato a esercitare la propria professione in un servizio pubblico tanto importante e delicato come la scuola.

C’è un Paese che continua ad affidare la scuola a ministri raccogliticci. Una scuola che Bruno Ciari continuerebbe a chiamare, ancora oggi, ‘la grande disadattata’. Senz’altro disadatta ai tempi: questa è la questione di cui si dovrebbe occupare innanzitutto la politica. Lo sforzo è pensare, pensare in grande e guardarsi anche attorno, per capire cosa accade nel mondo. Non occorre andare in Finlandia o in Canada, sarebbe sufficiente interrogarsi e cercare di ragionare.

La nostra scuola è ancora una scuola di classe, non riesce a colmare gli svantaggi, le diseguaglianze sociali e territoriali. Non siamo più una società classista, ma classista resta la nostra scuola. Potrebbe importarmi poco che in un plesso vadano tutti i figli di papà e nell’altro no, la cosa che mi importa è quello che mi dà la scuola, come me lo dà, come a scuola ci sto e come la scuola mi fa sentire. Intanto che mi faccia sentire una persona che è lì per crescere e non per stare seduto dietro un banco ad ascoltare in silenzio un adulto che parla di cose di cui non comprendo il senso per il mio progetto di vita.

Potrebbe non interessarmi che c’è un ospedale per i ricchi e uno per i poveri, ciò che mi interessa è che l’ospedale per i poveri lavori molto meglio di quello per i ricchi, perché i poveri hanno meno mezzi, faticano di più e quindi hanno necessità di cure maggiori e migliori. Così è per la scuola, centrale non è il censo, ma che la scuola sia migliore là dove c’è più necessità, abbia gli insegnanti migliori, sia in grado di rispondere efficacemente ai bisogni formativi di chi la frequenta, sia in grado di sperimentare modi nuovi di fare scuola, come da sempre hanno fatto i maestri del pensiero pedagogico. Rompere con l’uniformità per incontrare la particolarità, l’individualità, i bisogni di ogni singola bambina e bambino, ragazza e ragazzo. E per questo diventi appetibile, indipendentemente dalla condizione sociale o dalla collocazione territoriale.

Dunque, non una scuola stancamente ancorata ai suoi riti, ma una scuola che sperimenta nuove modalità d’essere, un luogo laborioso di laboratori, in cui l’offerta formativa sia alta e venga liberamente scelta sulla base degli interessi, delle abilità e di percorsi formativi fortemente individualizzati, anziché imprigionare nelle classi, vale a dire nella condizione anagrafica di ciascuno secondo la logica dei coscritti di leva. Le statistiche, le indagini Ocse, gli avvenimenti riportati dalle cronache, non fanno altro che confermare che a cedere non sono soltanto gli edifici scolastici ma il nostro intero sistema formativo.

 

Il Sindaco Fabbri: “Premiato chi da tempo vive sul territorio. Nuove regole più giuste per non lasciare indietro anziani, genitori single e disabili”

Da: Comune di Ferrara

“Le case popolari prima ai ferraresi e a chi da più tempo risiede sul territorio. Ferrara rivoluziona i metodi di assegnazione riportando al centro i diritti di chi ha contribuito a rendere grande la nostra città e si trova in un momento di difficoltà. Regole chiare e valide per tutti: premiato chi da più tempo abita a Ferrara e non possiede altri beni, nemmeno all’estero. Attenzione anche per i genitori single o separati e per le giovani coppie che accettano di abitare in periferia”.

Oggi la giunta del sindaco, Alan Fabbri, ha approvato la delibera che imposta il nuovo regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari elaborato dall’assessore alle Politiche Sociali con delega alle Politiche abitative, Cristina Coletti, che verrà portato nei prossimi giorni all’attenzione delle Commissioni e del Consiglio comunale.

“E’ un regolamento rivoluzionario che mette al centro le esigenze e i bisogni dei ferraresi, in nome di una vera equità sociale. Abbiamo introdotto una regola molto semplice: quella della residenzialità storica che assegna un punteggio per ogni anno di vita vissuta sul territorio. A beneficiarne, grazie alla revisione di ulteriori parametri, saranno soprattutto gli anziani, i genitori single e le famiglie con disabili a carico – spiega ancora il sindaco – e cioè quei nuclei che, molto spesso, fino ad oggi si sono visti superare in graduatoria dalle famiglie di immigrati, magari sul territorio da pochi anni”.

“Al buonismo del Pd, che ha fatto in questi anni troppi danni, sostituiamo il buon senso– aggiunge il sindaco – anche per quanto riguarda il possesso di altri immobili, che non deve essere una condizione escludente soltanto per gli italiani, ma anche per chi viene da un altro Paese”.

“Il nuovo regolamento introduce parametri essenziali per garantire un accesso più equilibrato tra le diverse tipologie di utenza – specifica l’assessore alle Politiche Sociali, Cristina Coletti – e valorizza le competenze degli uffici preposti nella la valutazione delle domande e nell’assegnazione dei punteggi che prima erano affidati in gran parte alle relazione degli assistenti sociali”.

Ad essere modificate non sono state le condizioni di punteggio che rimangono sostanzialmente quelle già previste (disagio economico, sociale e abitativo) ma l’entità dei punteggi che sono stati resi maggiormente omogenei e utili ad intercettare meglio i veri bisogni abitativi delle famiglie”, spiega l’assessore.

Lo scopo è quello di “promuovere l’equità sociale riequilibrando i punteggi della graduatoria per dare un’opportunità di assegnazione a più tipologie di famiglie tenendo in massima considerazione il legame col territorio”, continua l’assessore.

“Il passaggio più innovativo è l’assegnazione di 0,5 punti per ogni anno di residenza nel Comune, senza limiti di accumulo – specifica Coletti – e ci aspettiamo, come è stato confermato dalle simulazioni, che questo modifichi in modo molto significativo la graduatoria, premiando le famiglie ferraresi”.

Oltre alla residenzialità storica “abbiamo creato un punteggio anche per i nuclei più ristretti (come quelli da 3 componenti prima esclusi) e per genitori separati che abbiano l’affido anche condiviso dei figli”, mentre “per quanto concerne le giovani coppie il limite di età è stato innalzato a 40 anni sono incentivate quelle che accettano di abitare in territori periferici e, ulteriori punti sono previsti per chi ha disabili a carico sia minorenni che in maggiore età”.

Il regolamento introduce anche ulteriori aspetti di controllo sulla buona gestione del patrimonio: “La rinuncia ad un alloggio Erp non è più consentita nemmeno una volta, salvo i casi accertati, pena la cancellazione dalla graduatoria – spiega ancora Coletti – mentre per ricordare doveri che spettano a chi fruisce di un bene comune e di un servizio di welfare tanto importante, abbiamo introdotto un punteggio negativo per i richiedenti che abbiano maturato un debito nei confronti dell’amministrazione (0,05 punti per morosità)”. Maggiori verifiche, inoltre riguarderanno anche il requisito della impossidenza (la mancanza di beni immobili di proprietà): “A contrario di quello che accade oggi per i cittadini immigrati che fanno domanda di alloggio popolare non sarà più sufficiente presentare una autocertificazione ma la mancanza di altri immobili di proprietà dovrà essere certificata attraverso l’ambasciata del paese d’origine”.

In previsione c’è anche la creazione di una graduatoria speciale dedicata ai padri separati: “Una quota di alloggi sarà riservata, con una prossima delibera di giunta a regolamento approvato, a chi è reduce da un divorzio, magari deve adempiere agli obblighi economici verso la famiglia e i figli e si trova temporaneamente in difficoltà economica – aggiunge ancora l’assessore -. Si tratta di una categoria a rischio, da salvaguardare in nome anche del benessere dei minori e che adeguatamente supportata di norma supera il momento difficile per rientrare in piena autonomia nei normali percorsi di vita”.

Festa di San Sebastiano: per la Polizia Locale è tempo di bilanci

Da: Comune di Comacchio

In occasione delle celebrazioni di San Sebastiano (Comacchio, 20 gennaio 2020), per la Polizia Locale è tempo di bilanci sulle attività svolte nell’anno appena trascorso.
Il Comandante Paolo Claps, a margine della funzione religiosa svoltasi presso il Santuario di S.M.in Aula Regia, nel ringraziare le donne e degli uomini del Comando di Comacchio, ha segnalato i dati più significativi del lavoro svolto durante il 2019.
La Centrale operativa ha complessivamente gestito più di 7.000 richieste di intervento, segnalazioni o informazioni.
La Polizia Edilizia ha effettuato 97 controlli sfociati in 9 denunce all’autorità giudiziaria mentre, i controlli di natura ambientale sono stati complessivamente 389, con particolare riferimento all’abbandono indiscriminato dei rifiuti, rilevato grazie alle tecnologie in dotazione, sono state accertate 20 violazioni in materia.
Grande attenzione è stata dedicata alla sicurezza stradale: oltre ai controlli con proprie pattuglie, con periodicità sono stati effettuati controlli congiunti con la Motorizzazione in materia di autotrasporto principalmente effettuati sulla S.S. 309, i 1.700 servizi di pattuglia hanno consentito di presidiare e controllare il territorio controllando 3.746 veicoli e 4.322 persone, con specifici servizi finalizzati al controllo e alla repressione delle violazioni che maggiormente minano la sicurezza stradale. Nove le patenti ritirate e 7 i veicoli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo. A questi controlli, sempre volti a garantire la sicurezza sulle strade, si sono affiancati quelli per la repressione della vendita e somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni: le violazioni, in questo ambito sono state due; altre sanzioni sono state comminate ad esercenti che hanno venduto alcool ai minori di anni 18. Grazie a questa attività, con provvedimento del Questore di Ferrara, è stata disposta la chiusura di 3 attività ed un altro esercizio è stato chiuso per recidiva.
Anche la prevenzione e repressione dell’abusivismo commerciale ha richiesto ingenti risorse di agenti e mezzi: nel corso dei servizi effettuati, sono stati complessivamente 48 i sequestri penali e amministrativi di merce con marchio contraffatto e non, sottratti alla vendita ed al potenziale pericolo per i consumatori, per un valore economico superiore a € 50.000.

Cgil Cisl Uil: assemblee unitarie Nuovo patto per il Lavoro e priorità territorio nel contesto regionale in previsione del voto

Da: Ufficio Stampa di CdLT-Cgil

Cgil, Cisl, Uil di Ferrara organizzano il ciclo di assemblee unitarie “Nuovo Patto per il Lavoro: le priorità del territorio nel contesto regionale in previsione del voto del 26 gennaio 2020”. La prima assemblea si terrà oggi, martedì 21 gennaio, a Cento presso la Sala Zarri Palazzo del Governatore (C.so del Guercino, 39) con la relazione di Cristiano Zagatti segretario generale Cgil Ferrara e le sintesi dei lavori di Bruna Barberis segretaria generale Cisl Ferrara. Modera il dibattito, Massimo Zanirato segretario generale Uil Ferrara. Dalle ore 16 alle ore 17.30.

Mercoledì 22 gennaio, il secondo appuntamento sarà a Copparo, dalle ore 16 alle 17.30 alla Sala Palazzo Zardi (C.so Garibaldi, 104). Relazione di Bruna Barberis segretaria generale Cisl Ferrara, sintesi dei lavori di Massimo Zanirato segretario generale Uil Ferrara. Modera il dibattito, Cristiano Zagatti segretario generale Cgil Ferrara.

Giovedì 23 gennaio, il terzo appuntamento si terrà a Codigoro, dalle ore 16 alle 17.30 alla Sala Civica “Riode Finessi” (Piazza Metteotti, 66) con la relazione di Massimo Zanirato segretario generale Uil Ferrara, le sintesi dei lavori di Cristiano Zagatti segretario generale Cgil Ferrara. Modera il dibattito, Bruna Barberis segretaria generale Cisl Ferrara.

Venerdì 24 gennaio, assemblea unitaria dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl, Uilpensionati ad Argenta, dalle ore 14.30 alle ore 16 presso il Centro Sociale Torre del Primaro (Via del Fitto, 1). Relazione “Nuovo patto per il lavoro: le priorità del territorio nel contesto regionale in previsione del voto del 26 gennaio 2020” e dibattito con Cgil, Cisl, Uil pensionati Ferrara.

Paolo Cirelli, neo segretario di confartigianato Ferrara, ieri mattina (21 gennaio) in visita in camera di commercio

Da: Camera di Commercio di Ferrara

“La ripresa e la modernizzazione della provincia di Ferrara non può prescindere dalla presenza della Camera di commercio, presidio permanente sul territorio a sostegno delle imprese e attore insostituibile dello sviluppo territoriale, che va ben oltre alle pur fondamentali funzioni amministrative di tenuta del Registro delle imprese e di raccordo tra politiche pubbliche e istanze del mondo produttivo”. Così Paolo Cirelli, neo Segretario provinciale di Confartigianato Ferrara, in visita ieri mattina mattina (21 gennaio) in Camera di commercio, che ha aggiunto: “Dalla casa delle Imprese, che per noi è la prima Autorità Istituzionale economica del territorio, vogliamo iniziare un percorso di confronto leale ed aperto che, partendo dal basso delle Istituzioni più prossime per poi giungere a quelle regionali e nazionali, possa convergere su progettualità straordinarie come una sensibile fiscalità di vantaggio e la prossima programmazione dei Fondi Europei. Siamo convinti – ha proseguito il Segretario di Confartigianato – che solo con vere e proprie misure straordinarie riservate a Ferrara, alle imprese ivi insediate ed a quelle che potremmo attrarre proprio da normative di esclusivo vantaggio, sapremo colmare quella distanza competitiva che ci allontana sempre più dalle caratteristiche socio economiche della nostra Regione”.

Il presidente Govoni, nel ringraziare Cirelli dell’incontro, ha sottolineato come “il futuro della provincia sia inscindibilmente legato alle piccole e medie imprese ed all’impresa diffusa, chiave di volta della sua competitività, struttura portante dell’economia reale e che sa coniugare competizione ed efficienza insieme a prossimità e coesione sociale. Le imprese piccole e medie compongono un mondo che innova, che produce ricchezza e occupazione, che alimenta la connettività del tessuto sociale. Costruire le condizioni che consentano a queste imprese di esprimere compiutamente le loro potenzialità – ha continuato il presidente della Camera di commercio – è una responsabilità di tutti: delle istituzioni e della politica, delle forze economiche e sociali”.

Nel corso dell’incontro, inoltre, ci si è soffermati sulla necessità di intervenire per rimuovere gli ostacoli di sviluppo delle imprese come l’alta burocrazia e la scarsa chiarezza normativa – in particolare in materia di lavoro – dovuta anche alla sovrapposizione continua di provvedimenti legislativi. “Fare impresa in Italia e nella nostra provincia – hanno concluso Govoni e Cirelli – significa, infatti, ancora oggi fare i conti con una burocrazia spesso ostile ed obsoleta, che fa prevalere inutili formalismi che disincentivano la competitività delle imprese sui mercati nazionali ed internazionali”.

La presenza di Confartigianato negli Organi della Camera di commercio

• DONATELLA ZUFFOLI – componente la Giunta camerale
Responsabile Credito Confartigianato Ferrara
• MARINO FORTINI – componente il Consiglio camerale
Presidente Otm Fortini Srl – Renazzo – lavorazioni meccaniche e torneria
• CATERINA PAPARELLA – componente il Consiglio camerale e il Comitato provinciale imprenditoria femminile
Socio amministratore di Paparella Lino Snc di Paparella Enrico & c. – Quartesana – autoriparazioni meccaniche e motoristiche, elettrauto, riparazione attrezzi agricoli, impiani GPL e metano

Copparo: Dialettale al De Micheli

Da: Ufficio Comunicazione Comune di Copparo

Prosegue la rassegna dialettale al Teatro Comunale De Micheli. L’appuntamento è per giovedì 23 gennaio, alle ore 21, con la Compagnia Qui, Quo, Quacchio in “I m’ha dà na drita”, commedia brillante in tre atti di Laura Furini.
Nestore e Adalgisa, detta Gisa, possiedono un’osteria ben avviata da cui ricavano buoni guadagni, ma sono in disaccordo su come investire i risparmi. La partenza improvvisa del cameriere Audace e la presenza di Cosimo, che incanta Gisa con belle parole, danno il via a episodi che metteranno in pericolo il patrimonio e l’armonia coniugale e coinvolgeranno familiari e conoscenti dei protagonisti.
La commedia è interpretata da: Giancarlo Bianchi, Lorenzo Cappellari, Alessandro Cattabriga, Ada Correggioli, Remo Covezzi, Laura Furini, Valerio Galletti, Lorenza Gessi, Silvia Lanzoni, Fiorella Marcolin, Beatrice Mazzoli, Carmela Nicoletta, Alberto Piva, Mariella Scalambra, Silvia Succi.
Per informazioni 0532 864580, www.teatrodemicheli.it

Premio alla Carriera ad Alessandro Haber in occasione del 5° Ferrara Film Festival

Da: Ufficio Stampa di Ferrara Film Festival

Il Ferrara Film Festival, giunto alla sua quinta edizione, si rilancia grazie a molte novità e a un programma ricco di iniziative, puntando a crescere e ad affermarsi come evento di rilievo all’interno del panorama del cinema italiano e non solo.

Il primo appuntamento ufficiale della nuova edizione riguarda l’assegnazione del Premio alla Carriera, categoria Italia, ad Alessandro Haber, uno degli attori più conosciuti e amati dal pubblico.

La premiazione si svolgerà sabato 21 marzo a Ferrara, all’interno di un evento pre-festival che vedrà la partecipazione di altri personaggi del cinema nazionale.

“Alessandro Haber è un professionista ammirevole sia in campo cinematografico che teatrale; la cosa meravigliosa è che mantiene una straordinaria carica di vitalità positiva, in linea con l’energia del nostro Festival. La carriera di Alessandro, ne sono certo, andrà avanti ancora molto a lungo, personalmente sono davvero orgoglioso di potergli assegnare il primo riconoscimento della nostra quinta edizione del Festival” ha dichiarato Maximilian Law, direttore del Ferrara Film Festival.

Alessandro Haber ha interpretato oltre cento film, nell’arco di una carriera iniziata alla fine degli anni ’60, che lo ha visto protagonista o coprotagonista in pellicole dirette dai più grandi registi italiani: Bernardo Bertolucci, Pier Paolo Pasolini, Mario Monicelli, Pupi Avati, Marco Bellocchio, Leonardo Pieraccioni, Nanni Moretti, Gabriele Salvatores, Giuseppe Tornatore, solo per citarne alcuni.

La 5° edizione del Ferrara Film Festival si svolgerà dal 28 Marzo al 5 Aprile 2020. Il taglio del nastro coinciderà con la consueta Premiere di apertura mentre l’evento conclusivo sarà rappresentato dalla Cerimonia di premiazione dei Golden Dragon Awards.

Luca Pani a Unife per parlare di “Deep medicine: big data e il futuro della nostra sanità”

Da: Ufficio Stampa di Università di Ferrara

Giovedì 23 gennaio alle ore 14.30 nell’Aula 3 del Polo didattico di Cona, il Prof. Luca Pani (University of Miami – M. Miller School of Medicine, Miami, USA e Università di Modena e Reggio Emilia) presenterà un seminario dal titolo “Deep medicine: big data e il futuro della nostra sanità”.

Il Prof. Pani è stato a lungo Presidente di AIFA, veste nella quale ha fra l’altro affrontato la vicenda Stamina, ed è un’autorità mondiale nel settore della ricerca traslazionale e clinica e in quello degli aspetti regolatori e rimborsabilità dei trattamenti farmacologici e delle terapie avanzate.

Così il Professor Pani introduce il tema del suo intervento: “La Medicina e la Biologia – per come le abbiamo conosciute e studiate – non esistono più: si sono evolute in Scienze dell’Informazione. Il seminario presenterà gli avanzamenti più aggiornati sulle tecnologie responsabili di questa rivoluzione inarrestabile, per mettere in evidenza il ruolo insostituibile dei Medici in un futuro sempre più prossimo”.

L’iniziativa è organizzata con la collaborazione dei Professori Girolamo Calò e Michele Simonato della Sezione di Farmacologia del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Ferrara.

Venticinquemila presenze, ovvero circa cinquemila accessi in più rispetto alla precedente edizione

Da: Ufficio Stampa di Ferrara Fierie Congressi

Si chiude in attivo il bilancio del settimo Winter Wonderland – Natale in giostra, il più grande luna park indoor d’Italia, organizzato da Eventi Spettacoli Snc di Diego Bisi e Luca Catter in collaborazione con Ferrara Fiere Congressi e con il patrocinio del Comune di Ferrara.

“Un incremento significativo – osserva Catter –, che premia i nostri sforzi di migliorare sempre più la formula dell’evento. In 19 giorni, nei 20.000 metri quadrati di padiglioni della Fiera abbiamo proposto oltre 60 espositori, 30 attrazioni, 10 eventi speciali e un ricco programma di show e animazioni, tutti fruibili al coperto e in piena sicurezza. E questo al pubblico è piaciuto: ha incontrato il gusto dei più piccoli e le esigenze dei genitori”.

Esprime soddisfazione anche Filippo Parisini, Presidente e Amministratore di Ferrara Fiere Congressi, Gruppo BolognaFiere: “Winter Wonderland si conferma il frutto di un’ottima sinergia tra la Fiera, la società Eventi Spettacoli e il Comune, ed è ormai diventato un appuntamento fisso e irrinunciabile per un numero crescente di persone. Specialmente le famiglie con bambini trovano nel nostro quartiere spazi accoglienti dove trascorrere parecchie ore, occasioni di divertimento sano e un modo per passare in compagnia le vacanze di Natale”.

Per geolocalizzare più precisamente i visitatori, Catter fa riferimento ai report dei biglietti venduti online: “Ci mostrano che il nostro pubblico è per metà costituito da ferraresi e per l’altra metà da persone provenienti dalle province di Bologna, Rovigo, Padova e, in qualche caso dall’estero, ad esempio da Dublino e dalla Polonia”.

L’andamento dell’affluenza è stato stabile dal 21 dicembre al 19 gennaio, con alcuni, prevedibili picchi in corrispondenza degli eventi speciali: su tutti, il Capodanno, la presenza dell’amato personaggio dei cartoni animati Bing (5 gennaio) e, negli ultimi due weekend, le esibizioni dei seguitissimi YouTuber Valespo e Mates, che hanno calamitato in Fiera anche molti adolescenti, e lo spazio dedicato ai mattoncini Lego, con Winter Brick.

Ma dopo i bilanci, per chi organizza una manifestazione così complessa e articolata è già tempo di mettersi al lavoro per l’edizione successiva: “Siamo molto motivati – spiega Catter – a perfezionare ulteriormente l’impianto di Winter Wonderland. E sono certo che, grazie anche al supporto di Ferrara Fiere e del Comune, riusciremo a renderlo ancora più attrattivo”.

Scontro Schlein-Salvini su Dublino: lei chiede conto delle assenze a Bruxelles, lui in silenzio per 80 secondi poi il botta e risposta. Il video diventa virale

Da: Ufficio Stampa Emilia Romagna Coraggiosa

“Finalmente, dopo due anni che faccio la stessa domanda a Salvini e alla Lega senza avere risposta, ieri sera l’ho incrociato a San Giovanni in Persiceto e gliel’ho fatta in faccia. Perché a Bruxelles non siete mai venuti a nessuna delle 22 riunioni di negoziato sulla riforma migratoria più importante per l’Italia? Giudicate voi la risposta” così Elly Schlein (ex eurodeputata oggi candidata a Bologna, Reggio Emilia e Ferrara per Emilia-Romagna Coraggiosa a sostegno di Bonaccini) posta via social un video che la ritrae davanti al Leader della Lega a cui chiede conto della mancata partecipazione della Lega al negoziato sulla riforma di Dublino quando erano entrambi europarlamentari nello scorso mandato. Schlein aveva denunciato l’ipocrisia della Lega già nel 2018, perché non solo non ha partecipato alla riforma più importante per l’Italia sull’immigrazione, ma nel voto si è astenuta nonostante la proposta poi approvata da 2/3 del Parlamento cancellasse il criterio del “primo Paese di accesso” che per anni ha bloccato migliaia di richiedenti asilo in Italia.

Dopo 80 secondi di silenzio mentre sta al cellulare, Salvini risponde due volte:
“Le riunioni che servivano io le seguivo”. Poi si è allontanato con la scorta senza rispondere nel merito, mentre Schlein segnalava che erano già al governo nel 2003 quando il Regolamento di Dublino che ha messo in difficoltà l’Italia era stato approvato.

Il video in sole due ore è diventato virale raggiungendo 130’000 visualizzazioni e migliaia di condivisioni sui social.

https://www.facebook.com/ellyschlein1/videos/176382777068867/

Sabato scorso i temi migratori sono stati al centro di un incontro di Emilia-Romagna Coraggiosa in cui a sostenere Schlein e la lista è venuto anche Pietro Bartolo, medico di Lampedusa ed eurodepurato, nel corso della quale Schlein ha attaccato duramente la Lega dicendo che ha messo la firma sulla leggi peggiori di gestione dell’immigrazione: da Dublino nel 2003, alla Bossi-Fini, ai decreti sicurezza prima di Maroni e poi di Salvini. “Leggi criminogene che hanno voluto creare irregolarità per poi vederlo candidarsi a governare il caos che hanno creato loro stessi.”

Scegliere per eccellere. Pomeriggio con studentesse e studenti delle quarte e quinte superiori

Da: Ufficio Stampa di Università di Ferrara

Mercoledì 22 gennaio alle ore 11.30 in Rettorato (Complesso di Santa Lucia – via Ariosto, 35), si terrà la

Conferenza stampa di presentazione di “Scegliere per eccellere. Pomeriggio con studentesse e studenti delle quarte e quinte superiori”

L’iniziativa è organizzata dall’Università di Ferrara in collaborazione con il Rotary Ferrara e inaugura una serie di eventi dedicati all’orientamento e al placement.

Saranno presenti Andrea Gatti, Delegato del Rettore al rafforzamento, sviluppo ed innovazione delle azioni dell’Ateneo in materia di orientamento in entrata, Luca Foscardi, Presidente del Rotary Ferrara, Luca Zaghi della Commissione scuola professioni e lavoro del Rotary Ferrara, Adele Del Bello della Commissione scuola professioni e lavoro del Rotary Ferrara e Responsabile Ripartizione Ricerca Unife.

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Si prega di dare conferma di eventuale partecipazione al seguente indirizzo email avvisi@unife.it o al numero 0532/293554 – 293997 – 974060.

22 Gennaio: Cinema Boldrini con “Herzog Incontra Gorbaciov”

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara APS

In sei mesi il regista tedesco Werner Herzog incontra tre volte l’ultimo segretario del Partito Comunista Sovietico, Mikhail Gorbaciov. Il documentario non ha la pretesa di raccontare solamente la vita di chi, quel 25 dicembre 1991, ha annunciato la dissoluzione dell’URSS, ma è anche uno spaccato storico e sociale degli anni che hanno totalmente scardinato e rivoluzionato il corso del Novecento, cambiandone per sempre la geografia, non soltanto economica e politica, ma anche sociale dell’intero mondo.

Il regista di Fitzcarraldo Aguirre furore di Dio e Cobra Verde, attraverso campi stretti sui due interlocutori con la sua consueta voice over, fa capire come lui stesso non sia nè imparziale nè tanto meno indifferente. Anche Herzog quindi risulta in un certo senso protagonista poichè, da tedesco bavarese, ritrova un ricordo storico misto a senso di colpa per le perdite subite dall’URSS per mano nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, allo stesso modo è altrettanto grato verso “Misha” per il suo importante ruolo nella riunificazione della Germania.

Co-firmato con il britannico Andrè Singer, Meeting Gorbachev (così in lingua originale), è un viaggio tra i ricordi dell’ex leader URSS: dalla sua infanzia contadina fino all’ascesa nel Partito, passando attraverso la Perestroika e, grazie al materiale storico e di archivio, ai tre funerali di Stato (Breznev, Andropov, Cernenko) e alle parate russe che raffigurano uno spaccato culturale del millennio passato.

Dopo l’anteprima al Festival di Internazionale, mercoledì 22 gennaio alle ore 21.00 il Cinema Boldini proietterà l’incontro tra Gorbaciov, un uomo di ormai 87 anni solo e addolorato dalla perdita della sua amatissima moglie, che racconta la sua vita da monumento del Novecento ad uno dei massimi cineasti viventi anch’egli monumento per il Nuovo cinema tedesco, Werner Herzog, in quello che non è un solo e semplice documentario, ma un vero e proprio film-intervista.

Prefettura di Ferrara: chiusura uffici venerdì 24 gennaio 2020 per adempimenti elettorali

Da: Prefettura di Ferrara

In vista delle prossime elezioni regionali del 26 gennaio 2020, si comunica che nella mattinata di venerdì 24 gennaio p.v., gli Uffici della Prefettura con ingresso da Corso Ercole d’Este saranno chiusi al pubblico per agevolare le operazioni di consegna delle schede elettorali e di successiva distribuzione delle stesse ai Comuni.
Resteranno, invece, regolarmente aperti gli sportelli ubicati presso Palazzo Polo, in via Madama 35 (Uffici Patenti e Depenalizzazione)

Convegno Fiscale Interprovinciale

Da: Ufficio Stampa di Confagricoltura Ferrara

Quest’anno sarà di nuovo Ferrara ad ospitare l’annuale Convegno sulle Novità Fiscali 2020, giunto alla sua XXIV edizione e organizzato dalle Sedi Provinciali di Confagricoltura Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Soddisfazione per Confagricoltura Ferrara per questo importante appuntamento rivolto agli imprenditori agricoli e agli addetti ai lavori di Associazioni imprenditoriali e Commercialisti, per fare il punto sulle questioni fiscali e illustrare le novità previste dalla Legge di Bilancio 2020 e dai decreti collegati alla manovra. Dopo i saluti del Presidente della CCIAA di Ferrara, dottor Paolo Govoni, ad introdurre il Convegno “Novità Fiscali 2020 per il Settore Agricolo” saranno i Presidenti di Confagricoltura Ferrara, Gianluca Vertuani, di Confagricoltura Ravenna, Andrea Betti e di Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Carli, aprendo la sessione tecnica con riflessioni e considerazioni sulle principali problematiche di tipo fiscale dei rispettivi territori. Il Convegno entrerà nel vivo con gli interventi di Nicola Caputo, Responsabile fiscale di Confagricoltura, e di Gian Paolo Tosoni, Esperto fiscalista e pubblicista de “Il Sole 24 Ore”. Spetterà a loro illustrare le novità fiscali introdotte dalla finanziaria 2020, analizzando le principali misure messe in campo a sostegno dell’intero sistema agricolo nazionale. La partecipazione al convegno è aperta a tutti

A Comacchio è di nuovo Carnevale sull’acqua

Da: Ufficio Stampa di Comune di Comacchio

Il 16 e 23 febbraio a Comacchio si svolgerà la IX edizione del Carnevale sull’ Acqua.
Una manifestazione unica nel suo genere dove le Barche vengono trasformate in “carri” allegorici, divenendo delle vere opere d’arte e attrazione ineguagliabile. È una manifestazione molto originale che coniuga la magia della cittadina con la creatività di tutti gli attori che la animano. Associazioni, volontariato, gruppi di ballo, scuole, parrocchie, animatori tutti insieme danno vita a questa splendida manifestazione che mette in moto una comunità intera.
L’evento richiama ogni anno migliaia di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia che al carnevale di Comacchio trovano un clima di festa e allegria, spettacoli, intrattenimento, danza, musica e teatro nelle vie del centro storico.
Un evento in continua crescita, per la costante collaborazione tra i diversi attori e la Cooperativa Sociale Girogirotondo, che ne ha assunto il ruolo di “regista”, curandone l’organizzazione.

L’unicità della Manifestazione è dovuta anche alla collaborazione con tutte le Scuole del territorio e le Parrocchie, che insieme ai genitori si mettono in gioco con fantasia. La domenica mattina, infatti, vede in sfilata centinaia di bambini mascherati che con i loro sorrisi animano il centro storico.

Il carnevale di comacchio è anche a misura di bambino, è presente un’area dedicata esclusivamente ai più piccoli e alle famiglie. Quest’anno propone il tema “pirati e corsari”, con laboratori ludico creativi, spettacoli, animazione e possibilità di navigare sui canali sul galeone dei pirati per una piccola avventura in compagnia dei nostri animatori.

La variegata proposta dell’animazione è resa ancora più ricca dalle diverse Scuole di ballo locali, che con la loro energia arricchiscono l’atmosfera carnevalesca.

Nel pomeriggio prende vita il cuore pulsante della manifestazione, le barche allegoriche sfilano lungo i canali, mostrandosi nella loro originalità e splendore. Gli equipaggi con i loro coloratissimi costumi carnevaleschi intrattengono il folto pubblico che ogni anno arriva nella città di Comacchio coinvolgendo con musiche, allegria.
Coriandoli, stelle filanti e gadget per tutti contribuiscono a rendere l’atmosfera ancora più magica.

Tutte le strade del centro si animano grazie a stand gastronomici, bancarelle, luna park, intrattenimento e tanto altro da scoprire fino a tarda sera.

Parcheggi e aree di sosta allestiti per l’occasione, accolgono ogni forma di turismo: organizzato, itinerante e libero.

23 Gennaio: Presentazione del libro “Giorgio Bassani Interviste 1955-1933”

Da: Ufficio Stampa di Libraccio

“Bassani dovrebbe vivere e andare in giro con un registratore nella tasca dei pantaloni, e con un microfono elettronico nel taschino della giacca. Appena si accorge di cominciare a parlare sul serio, dovrebbe premere l’apposito bottoncino. Così, alla fine di ogni stagione, avrebbe un libro bell’e pronto da dare alle stampe. Scrittore di primissimo ordine ma, come scrittore, tanto parco e cauto quanto, come parlatore, è generoso e pronto.” L’osservazione è di Mario Soldati, che di Giorgio Bassani fu collega e primo amico: ed è sufficiente a presentare questa raccolta di cinquanta conversazioni – molte delle quali finora sconosciute alle bibliografie e tradotte in italiano per la prima volta – che percorrono e ricostruiscono con volante felicità l’intera vicenda dello scrittore, dagli esordi come autore di poesie e brevi racconti fino al grande ciclo de Il romanzo di Ferrara: la sua formazione politica, la lotta antifascista e l’impegno per l’ambiente; le sue convinzioni estetiche e le frizzanti polemiche che ne conseguirono; il suo lavoro come editor e grande scopritore di talenti; i suoi viaggi in tutto il mondo come ostinato esercizio dell’attenzione. Nella viva voce di Bassani, questo libro ci disegna il più completo e mobile dei suoi autoritratti. Il volume è corredato da una Premessa di Paola Bassani, da una Introduzione di Domenico Scarpa e dalle Note ai testi di Beatrice Pecchiari.

22 Gennaio: per il ciclo donne del giorno a Ferrara

Da: Ufficio Stampa di Centro Documentazione Donna

Secondo degli incontri che il CDD dedica alle “Donne del giorno a Ferrara” in coincidenza con la pubblicazione, da parte delle Edizioni Tufani, del calendario da tavolo “Donne del giorno 2020”, in cui per ogni giorno dell’anno vengono elencate donne di ogni parte del mondo e di ogni epoca, nate in quel giorno, che hanno svolto un ruolo importante nel campo della cultura e della promozione di una politica di pace e di progresso.
Le socie del CDD hanno scelto di invitare alcune donne che vivono a Ferrara, presenti nel calendario, a parlarci della loro attività. Dopo l’incontro con Roberta Ziosi, ex presidente della Fondazione Teatro Comunale, che si è tenuto il 2 dicembre 2019, incontreremo donne che lavorano o hanno lavorato nelle istituzioni o nelle associazioni di volontariato. Ne sono previsti circa uno al mese da gennaio a maggio, per poi riprendere da ottobre in poi.
Il CDD vorrebbe che gli incontri, da proseguire anche negli anni seguenti, diventassero una consuetudine di collaborazione tra persone e gruppi che perseguono le stesse finalità di civile convivenza tra chi vive nella nostra città.

Gaia Ludergnani si iscrive a buon diritto in questo nostro progetto perché, con la sua intelligente gestione di una delle poche attività commerciali ancora attive nel quartiere Giardino, dimostra come la tenacia e l’impegno politico possono opporsi alla campagna diffamatoria su un quartiere che, solo perché svuotato di negozi e luoghi di aggregazione, può dare una falsa impressione di degrado.

Venerdì 24 gennaio ore 17: Loredana Magazzeni per Poeta & poeta parla di Patrizia Vicinelli
Al Centro Documentazione Donna riprendono gli incontri Poeta&poeta che nel 2009 e 2010 avevano visto la partecipazione di Monica Pavani che aveva parlato di Anne Michaels, Nicoletta Buonapace di Maria Mercè Marçal, Ida Travi di Antonia Pozzi, Gabriella Musetti di Marina Cvetaeva, Giusi Quarenghi di Saffo, Loredana Magazzeni di Mariella Bettarini, Anna Maria Farabbi di Adrienne Rich.
Il nuovo ciclo si aprirà con Loredana Magazzeni che presenterà l’opera della poeta bolognese Patrizia Vicinelli.

Loredana Magazzeni vive a Bologna e si occupa di gender studies, poesia e traduzione. Ha pubblicato quattro raccolte di poesia (La miracolosa ferita, 2001; Canto alle madri e altri canti, 2005, Premio Buiese; Fragilità del bene, 2012; Volevo essere Jeanne Hébuterne, 2012) curato Dentro la scrittura, interviste a dieci poetesse italiane e le antologie Gatti come angeli. L’eros nella poesia femminile di lingua inglese (2006, con Andrea Sirotti); Corporea. Il corpo nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese (2009 con F. Mormile, B. Porster, A. M. Robustelli); Cuore di preda. Poesie contro la violenza alle donne, 2012; Sally Read, Punto di rottura (2013, con A. Sirotti); La tesa fune rossa dell’amore – madri e figlie nella poesia femminile contemporanea di lingua inglese, 2015. È nella redazione della rivista letteraria «Le Voci della Luna» (Sasso Marconi, Bo) e «Poesia condivisa in Poesia 2.0». Fa parte del Gruppo ‘98 di Poesia. È ricercatrice in Scienze pedagogiche presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna.

Patrizia Vicinelli (Bologna, 23 agosto 1943-Bologna, 9 gennaio 1991) è stata una poeta e attrice italiana.
Entrò, giovanissima, a far parte del Gruppo 63 durante il convegno a La Spezia del 1966 a seguito di una performance. Si dimostò una figura carismatica, attiva, aperta alla sperimentazione. Eseguiva performance di poesia orale e scriveva per numerose riviste letterarie come Alfabeta, Marcatré, Ex e Quindici. Collaborava e si confrontava con altri appartenenti alle neoavanguardie.

Consorzio Bonifica: prolungata al 30 giugno la mostra del catasto Carafa

Da: Ufficio Stampa di Consorzio di Bonifica Pianura Padana di Ferrara

Da ottobre i gioielli cartografici del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, possono essere ammirati a Casa Romei regalando uno spaccato di storia ma anche di arte del territorio estense. Una mostra che ha raccolto numerosi consensi e catturato il grande pubblico del museo Ferrarese tanto da portare alla decisione di prolungare l’esposizione fino al 30 giugno 2020 di quella che già nel nome racchiude la sua essenza.

“Il Fascino della Cartografia: il catasto Carafa”, infatti mostra opere del 1779 ordinate dal cardinale Francesco Carafa, Legato di Ferrara e consentono di ricostruire l’economia del territorio, le caratteristiche produttive, di studiare il tracciato delle vie di comunicazione d’acqua e di terra ma anche la comparazione delle opere idrauliche presenti nel settecento con quelle attuali.

La mostra, realizzata su progetto dell’arch. Barbara Pazi e con la collaborazione della dott.ssa Barbara Guzzon, dipendente del Consorzio ed esperta della storia della Bonifica, doveva infatti terminare il 6 gennaio ma i vertici dei due enti hanno valutato l’opportunità e la possibilità di prolungare l’esposizione al pubblico così da ampliare la possibilità di essere visitata soprattutto dai numerosi turisti

“I tanti turisti culturali che raggiungono Ferrara, possono così arrivare a possedere anche la storia della formazione di questo territorio in una vera globalità di conoscenza – dice Franco Dalle Vacche, presidente del Consorzio di Bonifica – una mostra realizzata dalla forte volontà di condividere il nostro patrimonio culturale mettendolo a disposizione di tutti, grazie anche alla collaborazione che si è instaurata tra il Consorzio e il Museo di Casa Romei”.

Gli orari per visitare la mostra, aperta fino al 30 giugno, saranno quelli del Museo di Casa Romei: 8.30-14.00 da domenica a mercoledì e dalle 14 alle 19.30 da giovedì a sabato

SFIDA A BERGOGLIO
Cosa c’è dietro lo scontro tra tradizionalisti e innovatori

C’è chi auspica, e sta facendo di tutto, perché il pontificato di Papa Francesco termini prima
possibile, inducendolo alle dimissioni.
Tanti o pochi che siano, non era mai accaduto, almeno da decenni a questa parte, che uscissero
allo scoperto con azioni così plateali, ben oltre il linguaggio felpato che contraddistingue
l’incedere curiale, spesso accompagnato con un gelido sorriso.
Curioso è che siano proprio i più tradizionalisti a mettere in aperta difficoltà Papa Bergoglio,
fino a non riconoscerne persino la legittimità della sua elezione. Gli stessi per i quali se c’è
una cosa che nella Chiesa non va mai messa in discussione è proprio l’autorità gerarchica,
pena la messa in discussione dell’unità universale della Chiesa di Roma.
L’ultimo caso è l’operazione editoriale ordita dal cardinale Robert Sarah, prefetto della
Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, cioè il ministro della Santa
Sede per la liturgia.
Il 74enne porporato originario della Guinea, ultraconservatore e ritenuto fra i punti di
riferimento dell’opposizione a Bergoglio, è autore di un libro intitolato “Dal profondo del
nostro cuore”, che contiene un saggio del Papa emerito Benedetto XVI.
Questo è Il tema che ha provocato un’autentica bufera sui media, come dentro le Sacre Stanze:
l’intoccabilità del celibato dei preti.
Quel “non posso tacere” di Ratzinger al termine di una frase nella quale il Papa emerito
ricorda che la scelta di non sposarsi per un prete è “indispensabile”, ha scatenato il putiferio.
Una vera e propria bomba a orologeria, fatta scoppiare mentre l’attuale pontefice sta pensando
come mettere nero su bianco la richiesta del Sinodo, svoltosi a Roma lo scorso ottobre, che ha
chiesto l’apertura al sacerdozio dei diaconi sposati in Amazzonia.
Emblematiche le concitate fasi successive all’uscita del libro. Prima le parole di padre Georg
Gaenswein, tuttora al servizio di Francesco e di Ratzinger, che il 14 gennaio dichiara: “Su
indicazione del Papa emerito ho chiesto al cardinale Robert Sarah di contattare gli editori del
libro pregandoli di togliere il nome di Benedetto XVI come coautore e di togliere anche la sua
firma dall’introduzione e dalle conclusioni”.
Una sconfessione dell’operazione, perché Ratzinger “non aveva approvato alcun progetto per
un libro a doppia firma – precisa Gaenswein – né aveva visto e autorizzato la copertina”.
Dichiarazioni che fanno a pugni con un comunicato diffuso in francese lo stesso giorno, nel
quale il cardinale guineano ribadisce che lo scorso 25 novembre il Papa emerito gli avrebbe
espresso il suo accordo alla pubblicazione.
Nel frattempo – così racconta la stampa – l’edizione francese a doppia firma del libro
(edizioni Fayard) sta andando a ruba, nonostante un twitter col quale il cardinale della Curia
romana avrebbe dichiarato che sarebbe uscito solo con la sua firma, mentre negli Usa – dove
l’opposizione cattolica a Bergoglio è particolarmente corazzata – l’editore Ignatius Press fa
sapere che la pubblicazione del libro rimane a due mani.
Al netto di una cronaca dai risvolti che sconfinano nell’intrigo, sono almeno due i motivi di
riflessione suscitati da questo scontro ecclesiale.
Canonisti, storici e teologi, richiamano l’attenzione sul fatto che la definizione di ‘Papa
emerito’ usata da Ratzinger per se stesso dopo la sua rinuncia nel febbraio 2013, sta
mostrando la corda. Meglio sarebbe stata la formula: ‘vescovo di Roma emerito’.
La questione è di sostanza più di quanto dicano le apparenze.
Se a esprimere il proprio parere, anche critico, è un vescovo è un conto, ma se a dire la
propria idea è un Papa – per quanto emerito – allora si pone un problema di autorevolezza per
il pontefice in carica. Tanto che già qualcuno definisce Roma la città dei due Papi.

A questo punto non ci vuole Einstein per capire che l’entourage attorno a Ratzinger, e che si
dice a lui fedele (anche se tutto da vedere), può usarne la sua figura per conferire autorevolezza e
spessore magisteriale alla propria battaglia contro chi, nel frattempo è stato eletto a guidare la
Barca di Pietro.
Un problema destinato a rimanere aperto nel corpo ecclesiale, perché – si dice – non pare
opportuno regolamentare la questione mentre è in vita l’attuale Papa emerito, con tutta la
delicatezza del caso sulla pienezza delle facoltà e sulla manipolabilità delle sue volontà, per le
condizioni fisiche e l’età avanzata. Quel ”Ingravescentem aetatem” che fu il motu proprio di
Paolo VI pubblicato nel novembre 1970, per stabilire l’età massima per l’esercizio delle
funzioni cardinalizie, è – allo stesso tempo – la medesima formula usata da Benedetto XVI nel 2013:
lascio per ingravescentem aetatem.
“Esiste il canone 332 del Codex – ricorda Pierluigi Consorti, ordinario di Diritto canonico
all’Università di Pisa – che regola la rinuncia del Papa. Quando studiavamo questa
disposizione, era solo un caso teorico – continua – figurarsi se si sarebbe mai potuto
prevedere una qualche discrasia tra un Papa emerito e uno regnante”.
Il caso Sarah, peraltro, fa il paio con quanto successo nell’aprile 2019, quando Ratzinger ha
affidato un suo scritto sulla pedofilia al periodico tedesco ultraconservatore Klerusblatt.
Una riflessione nella quale il Papa “orante” affermava che lo scandalo abusi non ha origini nel
clericalismo, come sostenuto dal Papa “regnante”, bensì dal collasso morale scaturito dal ’68.
“Non se ne capisce la genesi, non si comprende con chiarezza se sia stato compilato
esclusivamente da Benedetto”, è stato il commento sul testo dello storico Massimo Faggioli,
che ha ricordato come la pedofilia esista nella Chiesa prima del ’68 e non riguardi, quindi,
solo l’ala progressista.
Una seconda riflessione sull’accaduto porta diritto al merito della questione celibato dei preti.
Ci sono teologi che mettono in guardia dal caricare di enfasi eccessiva le formule: prevedere
la “ordinazione di uomini sposati” non sarebbe la catastrofe, né la soluzione di tutti i mali
della Chiesa.
Si tratterebbe di ‘spazi pastorali’ che possono aprirsi in luoghi, come espresso durante il
sinodo sull’Amazzonia, nei quali le ordinazioni scarseggiano e un prete può amministrare i
sacramenti in una comunità non più di una volta all’anno.
La questione non sarebbe dunque il superamento del celibato, ma la possibilità di affiancare a
una lettura teologica che vede ogni novità come una crepa inferta all’unità, e perciò fonte di
sicura rovina, una pluralità di risposte che diano forma alle diverse culture e forme di vita,
nell’unità sacramentale della Chiesa.
Se questo ha un senso, appare chiaro che il terreno di scontro è teologico, e segnatamente
ecclesiologico.
La sfida, cioè, è fra una Chiesa che si concepisce una e universale anche nelle sue immutabili
declinazioni dogmatico-organizzative, centralisticamente e romanamente governate e
presidiate, oppure come Chiesa di chiese, perché la sua cattolicità, cioè universalità, si compie
ovunque si celebrano i santi misteri (i sacramenti).
È la riproposizione dello scontro avvenuto in Concilio Vaticano II tra una concezione della
Chiesa gerarchico-istituzionale e misterico-sacramentale.
Perciò l’obiettivo di questo ennesimo attacco è Papa Bergoglio, che con la collegialità, la
sinodalità e la misericordia, ha deciso di continuare a camminare sulla strada aperta dal Concilio convocato nel 1962 da Papa Roncalli.