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Giorno: 27 Gennaio 2020

Alan Fabbri: “A Ferrara la Lega ha vinto, merito del buon governo dei territori”

Da: Comunicazione del Sindaco

A Ferrara il centrodestra si conferma punto di riferimento dell’elettorato. I dati di queste elezioni regionali sono chiari: la Lega ha vinto sia a livello provinciale che nel Comune di Ferrara. Il buon governo dei territori ha dato grandi risultati. Ringrazio tutti gli elettori che hanno partecipato al voto e faccio le mie congratulazioni a Fabio Bergamini, primo tra gli eletti per il centrodestra all’interno della lista Lega, in Regione Emilia Romagna. Congratulazioni, per il risultato ottenuto, a Stefano Bonaccini, al quale voglio ricordare che il buon amministratore deve avere la capacità di raccogliere le istanze di tutti i territori”.

Così Alan Fabbri, Segretario provinciale della Lega Ferrara commenta i risultati delle consultazioni regionali, in provincia e nel Comune di Ferrara.

“Il merito di questo successo va innanzitutto ai sindaci e agli amministratori che con il loro lavoro, importante e quotidiano, hanno dato, nel tempo, la dimostrazione concreta della capacità della Lega di saper amministrare con efficacia, buon senso e trasparenza. Ringrazio tutti per il grande impegno e per le capacità messe in campo per il bene della nostra bellissima e preziosa terra che continua ad essere il simbolo di un cambiamento che corrisponde davvero alle esigenze dei cittadini”, aggiunge il segretario provinciale.

“Per quanto riguarda Ferrara, alle recenti polemiche di alcuni esponenti del Pd locali, rispondiamo con dati concreti. Anche se si tratta di consultazioni tra loro differenti, il confronto tra le regionali e le amministrative dello scorso giugno dimostra che, a fronte di un calo dell’affluenza, la Lega non ha perso voti, anzi, ha guadagnato in punti percentuale. Lo scorso giugno, infatti, con il 71, 45% di cittadini alle urne la Lega ha raccolto 22.093 voti (30,94%), in questa tornata elettorale con il 66,98% degli aventi diritto che si è espresso, i voti raccolti sono stati 22.078 (34,45%)”.

Ottima, per Fabbri “la risposta degli elettori anche sulla coalizione a sostegno della candidata Borgonzoni che ha ottenuto il 50,12% staccando nettamente i risultati delle liste a sostegno di Bonaccini che si sono fermate al 44,77%”.

E il segretario conclude: “Continueremo a lavorare con serietà ed impegno come abbiamo fatto fino ad oggi per costruire un legame sempre più solido con i territori e per essere sempre più vicini alla gente”.

Regionali Emilia Romagna, Gambarini (Cambiamo!): “Messo il primo mattoncino per una nuova casa dei moderati”

Da: Francesco Gambarini

“L’Emilia Romagna ha scelto Bonaccini. Ne prendiamo atto perchè il popolo è sovrano. Dall’analisi dei dati emerge che in diverse province tra cui Parma il centrodestra supera il 50%, fatto questo estremamente positivo e che lascia ben sperare”. Lo scrive in una nota Francesca Gambarini, esponente di Cambiamo!. “Resta l’amarezza della consapevolezza che questo sistema tesserà ancora la sua rete, ma, per quanto mi riguarda, lasciatemi dire che per noi questo è l’inizio di qualcosa di nuovo – prosegue – . Aver raccolto queste preferenze (che rappresentano il 20% dei voti totali della lista in tutta la Regione) sotto un simbolo sconosciuto con un movimento nato poche settimane fa è un grandissimo risultato. Dimostra che ci siamo e che le persone contano più dei simboli. Credo che quello che è stato fatto sia un piccolo miracolo soprattutto se ci confrontato al risultato dei candidati moderati della Regione, inseriti in liste più strutturate. Pochissimi hanno raggiunto questo numero di preferenze. A maggior ragione il nostro risultato diventa ancora più importante. Correre sono un simbolo totalmente nuovo è stata impresa ardua ma con impegno e passione siamo riusciti ad ottenere un grande risultato in termini di preferenze. Questo significa che serve costruire una nuova casa per i moderati e per i riformisti. Noi ne saremo protagonisti. Con il voto di ieri abbiamo messo un primo mattoncino: sarà un percorso lungo ma i dati ci dicono che ci siamo e dobbiamo dire la nostra. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno scritto il mio nome a fianco di un simbolo nuovo, tutti coloro che mi sono a fianco in questa campagna elettorale e i candidati della lista Arnaldo Morsia, Jacopo Rosa, Francesco Rutelli e Leila Zanichelli. Senza di voi niente sarebbe stato possibile”.

Europa Verde torna in consiglio regionale: ora la svolta verde in Emilia-Romagna

Da: Europa Verde

Abbiamo raggiunto i due principali obiettivi che, come Europa Verde, ci eravamo dati per queste regionali: contribuire alla vittoria di Stefano Bonaccini contro una destra reazionaria e negazionista dei cambiamenti climatici, e tornare in consiglio regionale con il simbolo dei Verdi, dopo 10 anni. Cogliamo l’occasione per ringraziare il presidente Bonaccini per il grande impegno che ha messo in campagna elettorale e per la sensibilità dimostrata verso le nostre idee, così come ringraziamo i tanti cittadini che abbiamo incontrato nelle piazze, nei banchetti e nelle numerose iniziative elettorali, che hanno scelto di darci fiducia, guardando alla futuro e alla tutela dell’ambiente. A noi l’onere di dimostrare che la loro fiducia è stata ben riposta. Il risultato elettorale è solo il punto di partenza. Ora inizierà il percorso per quella transizione ecologica non più rinviabile, una grande opportunità per creare nuova occupazione pulita e attività economche nel segno della sostenibilità e per migliorare la qualità della vita delle persone. Non saremo soli perchè la sostenibilità è uno dei pilastri del programma del centrosinistra per l’Emilia-Romagna, ma saremo la garanzia di quella svolta verde che ora si dovrà trasformare in politiche concrete di governo della Regione, grazie alle competenze e alle persone che Europa Verde metterà a disposizione di Stefano Bonaccini”.

Nel Giorno della memoria, consegnata dal Prefetto Michele Campanaro la medaglia d’onore del Presidente della Repubblica a un cittadino ferrarese internato nei lager nazisti.

Da: Ufficio Stampa di Prefettura di Ferrara

Nell’ambito delle manifestazioni celebrative del “Giorno della memoria”, si è tenuta stamane presso il Salone d’Onore della Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti la cerimonia di consegna della medaglia d’onore alla memoria conferita dal Presidente della Repubblica al signor Giuseppe Marzola, cittadino ferrarese internato nei lager nazisti di Dachau e di Buchenwald durante il secondo conflitto mondiale, dove morì come internato civile, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose della provincia e di una nutrita rappresentanza di giovani studenti e docenti delle scuole secondarie superiori della provincia estense.
Prima della consegna dei riconoscimenti al familiare dell’insignito, si sono succeduti gli interventi del Prefetto Michele Campanaro, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, del Presidente della Consulta provinciale degli studenti Andrea Luca Dionnacono, della direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara Anna Quarzi e dello storico Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto Parri di Bologna.
“Quest’anno – ha ricordato il Prefetto – in occasione del ventennale dell’istituzione del Giorno della Memoria, abbiamo ospitato Furio Colombo, intellettuale e giornalista che, da parlamentare, con impegno e passione civile, ha ispirato ed è riuscito a far approvare all’unanimità, il 20 luglio 2000, la legge 211 sulla memoria dell’Olocausto. Insieme abbiamo condiviso riflessioni sull’importanza che può avere, ancora oggi, celebrare questa giornata e su come la memoria debba servire ad aiutarci a costruire il futuro…. Abbiamo il dovere di intendere il Giorno della Memoria non semplicemente come una ricorrenza, in cui si medita sopra una delle più grandi tragedie della storia, ma come invito, costante e stringente, all’impegno e alla vigilanza”. In allegato, il testo integrale dell’intervento del Prefetto Campanaro.
Nel corso della cerimonia, un quartetto di studenti del Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara ha eseguito l’Inno di Mameli e alcune composizioni create dal musicista jazz tedesco Heinz Jakob “Coco” Schumann, all’interno del campo di concentramento di Terezìn.

Discorso_Shoah_2020

SuperEnalotto, Emilia Romagna: doppietta di 5 da 37mila euro

Da: Ufficio Stampa di Agripro

Emilia Romagna protagonista con il SuperEnalotto: nel concorso di sabato sera sono stati centrati due “5” da 37.825,95 euro ciascuno. Una vincita è stata centrata a Predappio, in provincia di Forlì-Cesena, alla Tabaccheria di viale della Libertà 61, informa Agipronews. L’altra schedina vincente è stata giocata a Mirandola, in provincia di Modena, presso la Tabaccheria Zerbini di via Circonvallazione 118. Il Jackpot, nel frattempo, ha raggiunto i 67,2 milioni di euro. L’ultimo “6” è stato centrato il 17 settembre 2019, proprio in Emilia Romagna, con 66,3 milioni di euro a Montechiarugolo, in provincia di Parma.

Cristiano Fini, presidente Cia Emilia Romagna: “Congratulazioni al governatore Bonaccini, ora lavoriamo insieme per l’agricoltura”

Da: Ufficio Stampa di CIA Emilia Romagna

Congratulazioni al riconfermato presidente Stefano Bonaccini per l’ottimo risultato raggiunto che lo consolida saldamente alla guida della nostra Regione. Si tratta del riconoscimento dell’importante lavoro svolto. Ora riprendiamo con rinnovata energia ad affrontare insieme le sfide e le questioni aperte per garantire all’agricoltura un presente certo e un futuro ancora migliore”. Lo afferma Cristiano Fini, presidente Cia – Agricoltori Italiani Emilia Romagna, che si complimenta con Stefano Bonaccini, rieletto presidente della regione Emilia Romagna.
“L’analisi del voto, con le sue disomogeneità territoriali, invita a prestare ancora più attenzione alle zone rurali della montagna e comunque più lontane dai grandi centri urbani. Riteniamo perciò fondamentale – prosegue Fini – dare continuità al grande lavoro svolto in questi anni su un territorio che fa dell’agroalimentare un vanto non solo a livello nazionale ma anche internazionale. Ma per rimanere ad alti livelli è necessario metterci ogni giorno impegno, forza e convinzione. L’agricoltura deve essere davvero al centro dell’agenda della Regione perché è un asset strategico: dal punto di vista economico, sotto il profilo del presidio del territorio, della tutela dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini. Solo partendo da questo riconoscimento si possono affrontare e risolvere i problemi che mettono a repentaglio il nostro benessere”.
Il presidente ‘Cia Emilia Romagna’ entra quindi nel dettaglio. “La Regione – sottolinea – dovrà essere protagonista nel difficile percorso che porta alla nuova Pac, così come dovrà giocare un ruolo cruciale per tutelare l’export, assediato dai dazi e dalla Brexit. Ma non solo. Servono soluzioni concrete e supporti economici adeguati per aiutare gli imprenditori agricoli che hanno visto crollare le produzioni a causa della cimice asiatica e delle crescenti fitopatie. E non dimentichiamo poi che siamo noi le prime vittime dei drammatici effetti dei cambiamenti climatici. Infine, come se non bastasse, l’asfissiante burocrazia complica anche il più semplice lavoro quotidiano”.
“Ma insieme ce la possiamo fare – conclude Fini -, insieme possiamo individuare gli strumenti più efficaci per affrontare tutte le questioni e trasformarle in opportunità di crescita per l’Emilia Romagna e l’intero Paese”.

l sogno di incontrare il playmaker Panni si realizza grazie ad un laboratorio educativo di CIDAS

Da: Ufficio Stampa di Cidas

Il giovane Pietro ha realizzato il suo sogno: incontrare il playmaker Alessandro Panni del Kleb Basket Ferrara e rivolgergli le domande che ha sempre voluto fargli. Un momento emozionante per tutti, reso possibile grazie al progetto educativo Cantieri Comuni che CIDAS gestisce a Ferrara con la Fondazione Con i Bambini.

Pietro frequenta la 5^ della scuola primaria “Giacomo Matteotti”, una delle scuole ferraresi dell’Istituto Comprensivo De Pisis coinvolte nel progetto Canteri Comuni, dove si sta realizzando un laboratorio di giornalismo grazie al quale gli alunni partecipano alla stesura del giornalino della scuola, che presto vedrà la luce con gli articoli scritti dai giornalisti in erba.

Dopo una fase preparatoria nella quale gli studenti hanno imparato ad orientarsi nella lettura dei quotidiani cartacei ed on line ed a comprenderne la struttura, guidati dagli educatori di CIDAS assieme al giornalista Alessandro Orlandin, i giovani giornalisti si sono calati nei panni di una redazione, dividendosi compiti e temi da approfondire. Un importante esercizio di elaborazione e produzione, oltre che di lavoro di gruppo.
In fase di proposta degli argomenti, è emersa la passione di Pietro: “Alessandro Panni è uno dei miei giocatori preferiti del Kleb Basket Ferrara, la squadra della quale sono tifoso. Ogni domenica, quando giocano in casa, vado a vedere le loro partite al Palasport”. Così gli educatori del progetto hanno colto l’occasione per stimolare la curiosità del piccolo tifoso e motivarlo ad impegnarsi nel progetto. Grazie alla disponibilità della società sportiva di pallacanestro, è stato raggiunto il giocatore, che si è prontamente reso disponibile cogliendo il valore educativo e sociale dell’iniziativa.
L’incontro si è svolto sotto gli occhi attenti dei compagni di Pietro e degli educatori del progetto, con grande emozione e partecipazione di tutti.
Pietro ha così potuto chiedere ad Alessandro cosa lo ha spinto ad avvicinarsi a questo sport, chi è il suo giocatore preferito e quale quello più difficile da marcare. E ancora qual è il suo compagno di squadra preferito, che rapporto ha con l’allenatore, quali sono i suoi obiettivi professionali e tanto altro che presto si potrà leggere sul giornalino della Matteotti.
Alla fine il giovane intervistatore ha fatto anche un piccolo strappo alla regola della giusta distanza, chiedendo un autografo al suo giocatore preferito. Una foto ricordo ha poi suggellato l’incontro tra i due. Un momento speciale anche per Panni, che ha chiesto a Pietro di poter ricevere una copia del giornalino quando uscirà.

Come ha sottolineato l’Assessore alla Pubblica Istruzione e Formazione, Pari Opportunità Dorota Kusiak: “Cantieri Comuni è un progetto di grande rilevanza perché è capace di mettere in rete diversi soggetti del territorio coinvolgendovi anche le scuole. Un progetto che, come la storia di Pietro dimostra, ha un significato non solo educativo e didattico, ma riesce a coinvolgere i ragazzi sul piano emotivo, permettendogli di “realizzare i sogni”. Il Comune è lieto di collaborare nella realizzazione degli obiettivi dei Cantieri Comuni impegnandosi a valorizzare e a promuovere il legame tra le istituzioni, le scuole ed il territorio.”

Cantieri Comuni, di cui il laboratorio di giornalismo fa parte, è un progetto gestito da CIDAS in partenariato con altre realtà del Terzo Settore, selezionato attraverso il bando “Nuove Generazioni” promosso e finanziato da Con i Bambini, una fondazione impegnata nell’attuazione dei programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Nel territorio ferrarese Cantieri Comuni ha l’obiettivo di supportare gli istituti scolastici comprensivi De Pisis e Cosmè Tura, proponendo attività educative che vanno ad integrarsi con il percorso curricolare, al fine di contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile in Italia.
Nell’arco di tre anni del progetto Cantieri Comuni, CIDAS sarà impegnata nella valorizzazione del legame tra scuole e territorio, coinvolgendo i servizi educativi e realizzando laboratori ed attività nelle scuole, collaborando con gli insegnanti per il benessere ed il successo formativo degli studenti. Il supporto nella crescita di ragazze e ragazzi è infatti uno dei principali ambiti di intervento della cooperativa, da sempre impegnata nella cura, tutela ed educazione dei minori.

Cento: prorogata sino al 13 aprile la mostra emozione barocca

Da: Organizzatori

A seguito del grande interesse di pubblico e di critica, e per soddisfare le crescenti richieste di visita da parte dei gruppi, la mostra che Cento (FE) dedica al Guercino (1591-1666), il suo cittadino più illustre, è stata prorogata fino al 13 aprile 2020.

La rassegna, EMOZIONE BAROCCA. Il Guercino a Cento, curata da Daniele Benati e allestita alla Pinacoteca San Lorenzo e alla Rocca, documenta l’evoluzione stilistica dell’artista centese, dalla formazione alla maturità, attraverso 28 dipinti, 32 affreschi e 20 disegni, opere in gran parte appartenenti al patrimonio culturale cittadino, mai più esposti al pubblico dopo il terremoto del 2012, come le tele della Cappella Barbieri della Chiesa del Rosario, cappella di famiglia del pittore ricostruita all’interno del percorso espositivo, insieme ad altre opere della Pinacoteca Civica di Cento, attualmente inagibile.

“Un doveroso ringraziamento a CMV Servizi – raccontano Fabrizio Toselli, Sindaco di Cento ed Elena Melloni, Assessore alla Cultura, al Turismo e alle bande del Comune di Cento – per avere accolto la nostra richiesta di proroga a conferma di una positiva sinergia tra Comune e partecipata, e a tutti i partner dell’iniziativa, in particolare ai prestatori delle opere in mostra. Visto il trend crescente del numero di visitatori alla mostra, abbiamo deciso di mantenerla aperta con le aperture straordinarie di Pasqua e il lunedì dell’Angelo, per permettere ad un numero sempre maggiore di persone di poter vivere “Il Guercino a Cento”, contribuendo alla valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale”.

“Il pregio scientifico e culturale della mostra e la crescente affluenza di visitatori – racconta Riccardo Maccaferri, Amministratore Unico di CMV Servizi – ha indotto CMV Servizi a raccogliere l’invito dell’Amministrazione Comunale a prolungare i termini programmati, nella convinzione che la città di Cento possa beneficiare ulteriormente dell’impegno sostenuto”.

Il percorso espositivo, che parte dalla Pinacoteca San Lorenzo, si apre con i lavori di tre maestri cui il Guercino guardò con particolare interesse negli anni dei suoi esordi: Ludovico Carracci (Madonna in trono e Santi, dalla Pinacoteca civica di Cento), vero modello per il pittore di Cento e di cui l’anziano artista bolognese fu fervente sostenitore e appassionato ammiratore, Carlo Bononi (I Santi Lorenzo e Pancrazio, dalla chiesa di San Lorenzo a Casumaro, frazione di Cento) uno dei protagonisti della pittura del Seicento da cui apprese il senso plastico delle forme e il ferrarese Scarsellino dal quale imparò il cromatismo della pittura veneta.

Oltre al già ricco nucleo di opere di Cento sono presentate altre tele pregevoli provenienti da città vicine come l’Assunta con angeli e i santi Pietro e Girolamo proveniente dalla Cattedrale di Reggio Emilia, un’opera che per la prima volta esce dal duomo cittadino, il San Francesco con San Luigi di Francia oranti proveniente dalla Parrocchiale di Brisighella e la spettacolare Madonna col Bambino dormiente proveniente dalla Collezione Salamon di Milano.

Un’importante porzione della mostra è riservata nella Pinacoteca San Lorenzo alla ricca collezione di disegni di Guercino di proprietà della Pinacoteca Civica di Cento, e altri fogli che provengono da collezioni private e istituti bancari che documentano la sua straordinaria capacità inventiva e il suo innato talento grafico.

Alla Rocca il visitatore è poi accompagnato tra le opere giovanili del Guercino, caratterizzate da una grave forza chiaroscurale, da intensi contrasti cromatici e da una pittura che risente del tonalismo di scuola veneziana. Sono esposti un nucleo rilevante di affreschi, oltre al ciclo decorativo che Il Guercino e i suoi allievi hanno eseguito nella Casa Chiarelli (già Benotti) a Cento, di recente acquisiti dal Comune e mai esposti al pubblico fra cui destano particolare interesse le opere realizzate a tempera su tela con la tecnica del guazzo: Paesaggio con festa da ballo di campagna e Paesaggio con briganti che attaccano la festa da ballo. Questa acquisizione è stata oggetto di trattazione da parte della prestigiosa rivista The Burlington Magazine e rappresenta un apporto significativo alla conoscenza dell’attività del giovane Guercino come decoratore di alcune dimore signorili della sua città natale.

Chiude idealmente il percorso la prima opera di Guercino finora conosciuta, realizzata all’età di otto anni sul muro della casa paterna a Cento, che raffigura la Madonna della Ghiara.

Clima: trattori in piazza contro strage nei campi con inverno caldo è invasione alieni mangia raccolti

Da: Stampa Ufficio di Coldiretti

Con l’inverno dal caldo anomalo che ne favorisce la sopravvivenza, per fermare la nuova strage provocata dall’arrivo di specie aliene mangia raccolti, migliaia di agricoltori della Coldiretti delle diverse regioni con i trattori si mobilitano mercoledì 29 gennaio dalle ore 9,30 a Verona in occasione dell’apertura della Fieragricola, la piu’ grande manifestazione dedicata al settore in Italia, dove sono attesi esponenti delle Istituzioni europee, nazionali e regionali.

Dall’Emilia Romagna, dove i danni hanno raggiunto i 260 milioni di euro, guidati dal Presidente Nicola Bertinelli e dal Direttore Marco Allaria Olivieri, parteciperanno alla manifestazione oltre 1000 agricoltori.

Dopo mucca pazza, aviaria e xylella, si tratta della prima manifestazione degli agricoltori italiani contro l’invasione di insetti killer dei campi portati in Italia dai cambiamenti climatici e dai ritardi nella prevenzione e nei controlli dell’Unione Europea. Insieme alle storie drammatiche delle aziende colpite ci saranno esempi concreti dei danni provocati alle produzioni a partire dalla cimice asiatica (Halyomorpha halys), che colpisce oltre 300 diversi vegetali arrivato dalla Cina che mettendo in ginocchio interi settori produttivi senza che siano state attivate misure di sostegno comunitarie adeguate a fronteggiare una vera calamità naturale.

Per l’occasione sarà mostrata la “teca degli orrori con le specie arrivate in Italia con il surriscaldamento” e diffuso il primo studio Coldiretti su “La strage aliena nelle campagne italiane” illustrato dal Presidente nazionale Ettore Prandini alla presenza tra gli altri del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, del Presidente della regione Veneto Luca Zaia, degli Assessori all’agricoltura delle regioni interessate e dei Sindaci dei comuni colpiti ma anche dei ricercatori impegnati nella lotta al pericoloso parassita.

Il tema dei patogeni alieni è al centro quest’anno della partecipazione della Coldiretti a Fieragricola dove nello stand da A16 a B16 nel padiglione 9 vengono ricordati i 75 anni dalla fondazione con le battaglie del passato alle sfide del futuro come gli effetti dei cambiamenti climatici, le guerre commerciali e le nuove tecnologie con la possibilità data per la prima volta ai visitatori di conoscere on line come stanno crescendo le proprie coltivazioni, con dati sulla fertilità dei terreni, sulla riserva idrica, sulle previsioni meteo e la temperatura e tanto altro, per ottimizzare le rese e la produttività.

Unijunior 2020: conoscere per crescere

Da: Ufficio Stampa di Università di Ferrara

Mercoledì 29 gennaio alle ore 11 in Rettorato (Complesso di Santa Lucia, via Ariosto, 35), si terrà la

Conferenza stampa di presentazione di Unijunior 2020 – conoscere per crescere

Si tratta dell’ormai storico ciclo di lezioni universitarie per giovani dagli 8 ai 14 anni, a oggi primo e unico esempio di Children’s University italiana, promosso dall’Università di Ferrara in collaborazione con l’Associazione culturale Leo Scienza.

Saranno presenti Paolo Pinton, Professore ordinario del Dipartimento di Morfologia, chirurgia e medicina sperimentale dell’Università di Ferrara, Alessandro Balboni, Assessore Comunale ai Rapporti con Unife, Maria Grazia Campantico, Organizzatrice e Referente Unijunior per l’Università di Ferrara e Riccardo Guidetti, Presidente dell’Associazione Leo Scienza e Organizzatore.

29 Gennaio: Presentazione del libro “Alimentazione e Salute Mentale”

Da: Ufficio Stampa di Feltrinelli

Dialoga con l’autrice Gabriella Gallo ,psicologa del Dipartimento di Salute Mentale e dirigente AUSL di Bologna.

IL LIBRO.
“Come sostiene il noto psichiatra statunitense Saul Miller “”una biochimica del corpo in disordine crea anche una mente in disordine”” ed è innegabile che oggi diversi fattori concorrano a creare tale disordine: cibo in eccesso o di scarsa qualità, aria inquinata, ritmi stressanti, utilizzo continuo di dispositivi digitali, emozioni negative. Chi è più sensibile non ce la fa a metabolizzare tutte queste “tossine”, a contrastare i meccanismi corporei che si inceppano, e trasforma tutto ciò in disagio psichico. Questo libro a carattere divulgativo, frutto di un innovativo percorso di formazione e sperimentazione effettuato a Bologna da un gruppo di associazioni di utenti e familiari, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL, consente di aprire gli occhi su una verità: con la semplice reimpostazione dell’alimentazione si può contrastare uno dei mali più insidiosi della nostra attuale civiltà, il male di vivere, che si tratti di depressione, di iperattività dei bambini, di crisi di panico, di disagio borderline, sino alle psicosi più invalidanti. Attraverso il cibo è cioè possibile migliorare la quotidianità di chi è affetto da tutti questi disturbi, al di là degli psicofarmaci e le terapie classiche, ed aggiungere un importante tassello al percorso verso la guarigione. Ricco di spunti pratici ed indicazioni concrete – quali alimenti preferire, come cucinarli, l’organizzazione dei pasti, gli errori da evitare in cucina, lo stile di vita e gli integratori – è anche corredato da un ricettario di facile utilizzo.

Convegno interprovinciale di Confagricoltura

Da: Ufficio Stampa di Confagricultura

Quest’anno sarà di nuovo Ferrara ad ospitare l’annuale Convegno sulle Novità Fiscali 2020, giunto alla sua XXIV edizione e organizzato dalle Sedi Provinciali di Confagricoltura Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Soddisfazione per Confagricoltura Ferrara per questo importante appuntamento rivolto agli imprenditori agricoli e agli addetti ai lavori di Associazioni imprenditoriali e Commercialisti, per fare il punto sulle questioni fiscali e illustrare le novità previste dalla Legge di Bilancio 2020 e dai decreti collegati alla manovra. Dopo i saluti del Presidente della CCIAA di Ferrara, dottor Paolo Govoni, ad introdurre il Convegno “Novità Fiscali 2020 per il Settore Agricolo” saranno i Presidenti di Confagricoltura Ferrara, Gianluca Vertuani, di Confagricoltura Ravenna, Andrea Betti e di Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Carli, con riflessioni e considerazioni sulle principali problematiche di tipo fiscale dei rispettivi territori. Il Convegno entrerà nel vivo con gli interventi di Nicola Caputo, Responsabile fiscale di Confagricoltura, e di Gian Paolo Tosoni, Esperto fiscalista e pubblicista de “Il Sole 24 Ore”. Spetterà a loro illustrare le novità fiscali introdotte dalla finanziaria 2020 analizzando le principali misure messe in campo a sostegno dell’intero sistema agricolo nazionale. La partecipazione al convegno è aperta a tutti.

Patrick Fogli presenta il libro “Il signore della maschere”

Da: Ufficio Stampa di Libraccio

C’è un uomo dai mille volti, un assassino così abile da riuscire a infiltrarsi in Vaticano e uccidere il Papa per conto di un cardinale che vuole prenderne il posto. Nessuno sa il suo nome: nei rapporti dei Servizi Segreti è semplicemente Caronte, per quel vezzo di lasciare in tasca alle vittime un’antica moneta, il prezzo che, vuole la leggenda, l’anima debba pagare per poter attraversare il fiume che divide il nostro mondo da quello dei morti.
C’è una donna che poche fortunatissime persone possono incontrare: si chiama Arianna, ed è il primo anello di un’organizzazione segreta che offre a innocenti infelici la possibilità di chiudere con la propria vita e rinascere altrove con una nuova identità e un nuovo passato. E c’è Laura, una docente universitaria schiva e solitaria che ogni studente teme ma che nessuno conosce davvero. Perché Laura è un iceberg, e di sé mostra solo la punta.
All’apparenza non potrebbero esserci individui più distanti tra loro, e invece Caronte, Arianna e Laura sono legati a filo doppio: a scoprire come sia possibile è l’Antiterrorismo, che da anni cerca invano di catturare l’inafferrabile assassino.
Nemmeno loro immaginano quanto Caronte sia in realtà vicino, né chi è destinato a finire intrappolato nella tela che sta tessendo: perché il signore delle maschere è a caccia di vendetta, ed è deciso a usare ognuno dei suoi mille volti – e a uccidere altrettante pedine – pur di dissipare i fantasmi che infestano i suoi incubi.
Patrick Fogli, vincitore del premio Scerbanenco 2018, costruisce un thriller multilivello, una vicenda mai scontata che senza abbandonare un ritmo vertiginoso racconta con invidiabile abilità le paure e le disillusioni di oggi, la tensione a cambiare che ci anima tutti e l’aspirazione a diventare padroni di quel destino che nessuno deve scegliere per noi.

Patrick Fogli è nato a Bologna nel 1971. Laureato in ingegneria elettronica, vive sull’Appennino reggiano. Tiene, quando ha qualcosa da dire, un blog e si fa un punto di rispondere a chiunque gli scriva. Ha pubblicato i romanzi Lentamente prima di morire (Piemme, 2006), L’ultima estate di innocenza (Piemme, 2007), Il tempo infranto (Piemme, 2008), Dovrei essere fumo (Piemme, 2014), Io sono Alfa (Frassinelli, 2015), e A chi appartiene la notte (Baldini + Castoldi, 2018), che gli è valso il premio Scerbanenco.

Proiezione speciale per il Climate Change all’Apollo.

Da: Ufficio Stampa di Cinepark

All’Apollo, martedì alle ore 21.15, in collaborazione con Ferrara Film Commission in occasione de “Il Ferrara Film Corto – Climate Change” la proiezione del docufilm “Domani” di Cyril Dion (2015), con l’introzione del giornalista cinematografico Paolo Micalizzi (ingresso euro 6).

Con l’umanità minacciata dal crollo degli ecosistemi, Cirillo, Mélanie, Alexandre e Laurent viaggiano per il mondo alla ricerca di una soluzione per salvare i loro figli e, attraverso di loro, salvare le generazioni future.

Il docufilm, “Domani, che ha vinto un premio ai Cesar, è suddiviso in cinque capitoli: agricoltura; energia; economia; democrazia; istruzione per parlare con chiarezza ma senza inutili e semplicistiche riduzioni di complessità di tutte quelle strategie già attuate in diverse parti del mondo per riequilibrare la biosfera, superare le crisi economiche, livellare le ineguaglianze, rispettare l’ambiente tornando a essere legati a esso. E quindi, in Domani, si parla di orti urbani e agricoltura sostenibile, di permaculture, di fonti energetiche rinnovabili, di compostaggio, di città come Copenghagen nella quale il 65% dei cittadini non usa l’automobile, di revisione di un modello economico che mira alla crescita indefinita, di monete locali per ecosistemi economici complementari, di leggi della Terra e di diritti umani, di un modello educativo basato su fiducia e tolleranza e collaborazione.

Le parole chiave sono quelle di una sostenibilità che fa rima con sicurezza e sanità, di un rispetto delle diversità e delle autonomie senza dimenticare mai le necessità delle interdipendenze. Di un ripensamento del nostro stile di vita che, con una necessarietà filosofica prima ancora che comportamentale, porti a rivalutare i concetti di lentezza e limite e considerarli elementi positivi e propulsivi e non zavorre che frenano il progresso.

Unife celebra il “Giorno della Memoria” 2020 con il convegno “La Shoah tra memoria e storia”

Da: Università di Ferrara

Unife in occasione del Giorno della Memoria affronta quest’anno il tema del complesso rapporto tra memoria e storia in relazione alla Shoah.

Domani, martedì 28 gennaio, alle ore 15.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, (c.so Ercole I D’Este, 37) è in programma il convegno “La Shoah tra memoria e storia”, con cui l’Ateneo partecipa alle celebrazioni ferraresi del Giorno della Memoria, coordinate dal Comitato Provinciale 27 gennaio Ferrara.

Le memorie individuali forniscono tracce necessarie per la conoscenza degli orrori perpetrati con lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico. Ma è la storia che può spiegare ciò che è accaduto, come e perché. Affinché la storia sia di insegnamento e di monito, di fronte al razzismo, all’antisemitismo risorgente, al negazionismo, si tratta di far valere il senso di una memoria collettiva come base della convivenza civile.

Il Convegno sarà aperto dai saluti di Daniele Negri, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza

e sarà presieduto e introdotto da Baldassare Pastore dello stesso Dipartimento. L’iniziativa vedrà nel corso del pomeriggio gli interventi di Luca Alessandrini, Direttore dell’Istituto Parri di Bologna, di Carlo Nitsch dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e di Anna Quarzi, Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, l’Istituto di Storia Contemporanea e la Comunità Ebraica di Ferrara.

Libertà

Cos’è la libertà? È “partecipazione”? È il poter scegliere? È il sentirsi padroni di sé stessi? Potrebbe essere tutto o niente. Ma si è davvero liberi? Kurtz si chiedeva se qualcuno avesse assaporato davvero delle reali forme di libertà, le influenze che ci circondano sembrano guidare ogni decisione. Liberi, ma da cosa? Da chi? Dagli altri, da noi stessi? Da entrambi? Forse la libertà non esiste, o semplicemente siamo troppo liberi per poter sapere cosa sia.

“Gli uomini e le donne, se sanno cogliere il piccolo dono di libertà, di libero arbitrio e di volontà efficace che la natura umana e la storia concedono loro, possono servirsene per cambiare il mondo e la società, faticosamente, attraverso alti e bassi, balzi in avanti e arretramenti, senza che niente sia definitivamente dato per scontato. La storia può essere, deve essere libertà.”
Jacques Le Goff

Una vita in un film

Cavatina (Stanley Myers, 1970)

Note gentili di chitarra entrano nella mia testa, si fanno strada tra i pensieri sottovoce. Li seducono, li fanno innamorare carezzandoli. Risvegliano vecchi ricordi sopiti, infinitamente preziosi. E ripenso a me: un ragazzo nei suoi anni migliori, indimenticati, indimenticabili, estinti per sempre e per questo perfetti, indispensabili.
Chiudo gli occhi per orientarmi meglio in questo ennesimo viaggio della memoria, e come sempre la musica m’accompagna, mi guida.
Amo ciò che ho, che ho conquistato, che mi è rimasto. Amo mia moglie, il mio cane. E penso a mia figlia, Vittoria è il nome che sarebbe piaciuto a mia moglie. Se fosse mai nata adesso avrebbe circa tredici anni. Chissà a chi avrebbe somigliato, se avrebbe avuto la passione per il disegno o per il canto. Magari per entrambe le cose o per qualcos’altro. Sarebbero stati comunque i suoi anni perfetti, come lo erano i miei alla sua età, con tutti i drammi, le gioie, le risate e le lacrime di una vita appena scoperta, ancora in gran parte sconosciuta ma già piena d’emozioni, di colori da ubriacarsi e di luce da accecarsi. A quell’età la vita si prende senza precauzioni, ed è forse proprio questa la magia d’esser giovani. Chissà.

Ricordo che a quell’età vidi un film che mi fece immaginare d’essere adulto, e piansi.
‘Il Cacciatore’ fu il film più bello che mai vidi nella mia vita, e… che strano: dopo mezzo secolo è ancora così!
Cosa rara, forse unica, essere appena adolescenti ed avere già la fortuna di poter vedere un film come questo.
Spesso capita che la perfezione sia opera del caso, e mi pare sia proprio questo il caso.
L’amore, l’amicizia, la gioia, il coraggio, la crudeltà, la disperazione, la perdita, la vicinanza, il sacrificio, la sofferenza. Il passato irripetibile, il presente inevitabile. Quel senso di vuoto lasciato dal tempo che scorre implacabile, ciò che avevamo e che, a ripensarci, ci manca come l’aria. Il sorriso di un amico che non c’è più.
Tutto questo in un film. Come la vita di ognuno di noi, e senza nemmeno dover vivere il dramma di una guerra.
Sta tutta qui la grandezza de ‘Il Cacciatore’. Etichettato frettolosamente come un film sulla guerra del Vietnam, in realtà è un film totale. In esso c’è tutta l’umanità spendibile in una vita intera, tutta condensata armoniosamente in poco più di due ore di proiezione. Forse troppo per un ragazzo della mia età d’allora, ma abbastanza perché me ne innamorassi.

Tutti gli attori furono strepitosi. Da De Niro alla Streep, da Walken a Savage. Ma un ricordo personale lo dedico a John Cazale, che in questo film recitò per l’ultima volta prima di abbandonare questa esistenza per un cancro ai polmoni. Sapeva d’essere malato terminale, tutti lo sapevano, sapeva anche che probabilmente non sarebbe sopravvissuto all’uscita del film nelle sale. Faceva la chemio durante la lavorazione del film, ma recitò con l’impegno e l’intensità di sempre, fino all’ultimo ciak.
Cazale non si rivide mai nel suo ultimo personaggio, non fece in tempo. La sua carriera d’attore fu brevissima, ma, caso forse unico, i cinque film in cui recitò furono tutti capolavori. Grazie John.