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Giorno: 28 Gennaio 2020

30 Gennaio: al Clandestino di via Ragno il Maestro e il Presidente, “spina dorsale” degli Slavi Bravissime Persone. Special guest la cantautrice Crista.

Da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara.

Al Clandestino di via Ragno chiudono in bellezza il mese di gennaio – giovedì 30 – Maestro e Presidente, ovvero la spina dorsale degli Slavi Bravissime Persone. Un concerto acustico con brani “slavi” e inediti succulenti coadiuvati dalla partecipazione speciale dell’audace cantantautrice romagnola Crista, già di casa al Clandestino.

Al Clandestino di via Ragno chiudono in bellezza il mese di gennaio – giovedì 30 inizio ore 21.30 – Maestro e Presidente, ovvero la spina dorsale degli Slavi Bravissime Persone. Un concerto acustico con brani “slavi” e inediti succulenti. Storie strane, di strana gente, suonate, cantate e raccontate con passione e teatralità da Antonio Ramberti (voce) e accompagnate alla chitarra dal sublime Presidente Nestor Fabbri. La ciliegina sulla torta? La partecipazione speciale della cantante Crista, già di casa al Clandestino.
Slavi Bravissime Persone è un progetto che nasce dai musicisti dei Nobraino, Duo Bucolico e Supermarket, noti artisti della scena indipendente italiana. Dopo una serie di numerosi concerti in lungo in largo per il Belpaese, hanno pubblicato il 25 ottobre 2017 (Centenario della Rivoluzione) il loro primo omonimo disco.
La cantautrice romagnola Crista è nata tra le pecore nere e le galline della bassa Romagna. Sexy ed esaurita come non mai, porta sul palco storie ed immaginari collettivi raccontati con l’intimismo e la sfrontatezza di chi non ha nulla da perdere.
I prossimi appuntamenti live da segnare in agenda sono con i Duck Juice (6/2) e ‘Souli’ di Viviana Severini (13/2). Per informazioni 0532 767101.

Il Presidente Pallotta visita la mostra Emozione Barocca prorogata fino al 13 Aprile

Da: Ufficio Relazioni Esterne – Cassa di Risparmio di Cento.

L’Assessore alla Cultura Elena Melloni e Fausto Gozzi, Direttore dei Musei Civici di Cento, hanno accompagnato il Presidente di Caricento durante la visita ufficiale

Cento, 28 gennaio 2020 – Nel pomeriggio di oggi il Presidente della Cassa di Risparmio di Cento Giuseppe Pallotta ha visitato la mostra “Emozione Barocca. Il Guercino a Cento”.

La mostra, sostenuta da Caricento ed organizzata dal Comune di Cento, dall’Assessorato alla Cultura e dal Centro Studi Internazionale ‘Il Guercino’, sarebbe dovuta terminare il 15 febbraio, ma è stata prorogata fino al prossimo 13 aprile.

La stessa Cassa di Risparmio di Cento ha prestato una delle opere in esposizione – Matrimonio Mistico di Santa Caterina, Il Guercino, 1612 ca – la quale normalmente è posizionata proprio nell’ufficio del Presidente Pallotta: “Un percorso espositivo curato in ogni dettaglio che permette ai visitatori di apprezzare gran parte del patrimonio artistico di Cento – ha commentato il Presidente – Ringrazio l’Assessore Melloni ed il Direttore Gozzi per averci accompagnato durante questa visita che sancisce la sinergia creata con il Comune per valorizzare le eccellenze del nostro territorio.”

La visita è stata condotta dal Direttore dei Musei Civici Fausto Gozzi e dall’Assessore alla Cultura Elena Melloni, la quale ha condiviso il pensiero del Presidente Pallotta: “Da parte dell’Amministrazione un doveroso ringraziamento alla Cassa di Risparmio di Cento che, con il suo sostegno, ha reso possibile la realizzazione di questa grande mostra, un segnale importante volto alla valorizzazione della città partendo proprio dall’arte.”

La mostra rimarrà aperta fino al 13 Aprile alla Pinacoteca San Lorenzo e alla Rocca. I correntisti della Cassa di Risparmio di Cento che presenteranno in biglietteria una carta di pagamento con il logo della Banca (es. Carta di debito, credito, prepagata) potranno beneficiare di un ingresso ridotto.

Stagione teatrale al Teatro Comunale Occhiobello

Da: Teatro Comunale Occhiobello

Natalia Magni e Roberto Baldassari portano al Teatro di Occhiobello uno spettacolo in occasione dell’appena passata Giornata della Memoria, liberamente ispirato a ‘Sapere ed essere nella Roma razzista’ di Silvia Haia Antonucci e Giuliana Piperno Beer. “Quando ci regalarono una scuola”, in scena venerdì 31 gennaio, alle 21, è uno spettacolo sul tema delle leggi razziali e le loro conseguenze per gli studenti ebrei nell’Italia fascista. Una storia di appartenenza e sradicamento, di stupore e reazione, di adattamento e sopravvivenza. Un viaggio a difesa del proprio privato contro le urla della propaganda, della propria integrità contro gli assalti della pubblica derisione. Sulla scena due figure non eroiche: una madre di famiglia e un professore di liceo; il perseguire la normalità sarà la loro risposta non violenta agli abusi della dittatura. Un percorso di lotta per il diritto alla cultura e all’insegnamento, di difesa del proprio presente per la sopravvivenza del proprio passato.
Ingresso intero € 13, ridotto € 11, ridotto under30 € 8, ridotto under10 € 5. Maggiori informazioni chiamando il 349.8464714 o scrivendo a info@teatrocomunaleocchiobello.it.

Tutte le direzioni in Springtime 2020

Da: Il Gruppo dei 10.

Il 2020 è un anno importante per Il Gruppo dei 10: si festeggia, infatti, il decennale del sodalizio ideato nel 2010 da alcuni componenti della società ferrarese, desiderosi di arricchire il panorama culturale estense con concerti dedicati al jazz (ma non solo).

DIECI ANNI DI GRUPPO DEI 10. Per festeggiarli insieme, l’associazione propone nove appuntamenti che da febbraio a maggio animeranno i week-end ferraresi: sei concerti il sabato sera, tre eventi pieni di passione e vinili la domenica a pranzo.

TUTTE LE DIREZIONI IN SPRINGTIME 2020 prenderà il via sabato 1 febbraio e si svilupperà fino al 30 maggio. La location scelta è ancora una volta una conferma: lo Spirito, il bel locale di Vigarano Mainarda contornato da un’oasi davvero suggestiva, in cui si svolge per tutto il resto dell’anno l’attività musicale de Il Gruppo dei 10.

IL PROGRAMMA. Si parte sabato 1 febbraio alle 20.30 con ‘I love Charlie Parker’, concerto tributo a uno dei padri fondatori del bebop, con Tom Kirkpatrick alla tromba, Nicoletta Manzini al sax alto, Nico Menci al pianoforte, Luca Pisani al contrabbasso e Max Chiarella alla batteria. A celebrarlo sarà un quintetto di primordine, dove spicca il sax contralto di Nicoletta Manzini, sassofonista di Marano sul Panaro residente a New York.
Non poteva partire la rassegna di – centenario

PECCATO VINILE. Domenica 16 febbraio, invece, l’appuntamento arriva invece all’ora di pranzo (dalle 12.30) con ‘Peccato vinile’, un pomeriggio con playlist dal vivo ogni volta curato da appassionati di musica e amici del Gruppo dei 10. Una domenica da passare insieme tra dischi, storie e personaggi che hanno fatto la storia della musica, scelti da alcuni ferraresi doc. Per il primo matinée di Peccato vinile, i dj saranno il direttore artistico Alessandro Mistri, il batterista Ellade Bandini, il giornalista Marco Gardenghi, Carlo Alberto Dondi e il tenore Daniele Barioni. Peccato vinile ritorna anche domenica 5 aprile con la playlist a cura di Alessandro Mistri, Ellade Bandini, il chitarrista Jimmy Villotti (e la presentazione del libro ‘Onyricana’ di Jimmy Villotti, edizioni Il Calamaro), e domenica 10 maggio con playlist a cura di Alessandro Mistri, Ellade Bandini, l’imprenditore, amministratore pubblico, ma soprattutto intellettuale Andrea Veronese, Riccardo Modestino, medico ospedaliero e professore universitario, e il giornalista Mauro Malaguti. Inoltre, durante il pomeriggio allo Spirito, con Riccardo Modestino ci sarà anche la presentazione del libro ‘La terra delle meraviglie, teatro e musica fra ville e delizie’ (Faust Edizioni), frutto della sinergia del circolo ‘De Humanitate’ e altre associazioni culturali del territorio.

GLI ALTRI CONCERTI. Quanto ai concerti, si prosegue sabato 7 marzo con ‘Alternative takes’, con Flavio Boltro alla tromba, Andrea Pozza al pianoforte, Lorenzo Conte al contrabbasso e Ferenc Nemeth alla batteria. Sabato 21 marzo è la volta di ‘Gipsy Friends’ con Alma Swing e un ospite d’eccezione: il chitarrista francese Biréli Lagrène, che a soli tredici anni era considerato un bambino prodigio che suonava in modo in modo eccezionale la chitarra gipsy, nella più pura tradizione di Django Reinhardt. Come Reinhardt, tra l’altro, Lagrène proviene da una famiglia di musicisti zingari e cominciò a suonare la chitarra all’età di quattro anni. Gli Alma Swing sono composti da Mattia Martorano al violino, Lino Brotto alla chitarra, Andrea Boschetti sempre alla chitarra e Beppe Pilotto al contrabbasso. ‘Blue Napoli is back’: sabato 28 marzo torna l’anima partenopea dei Blue Napoli, con Gerry Gennarelli alla voce, Rossano Sportiello al pianoforte, Giorgio Rosciglione al contrabbasso e Gegè Munari alla batteria. La serata sarà l’occasione per ricordare un altro grande artista, questa volta italiano. Nel 2020 ricorre, infatti, anche il centenario dalla nascita di Renato Carosone, voce di tormentoni quali ‘Tu vuò fà l’americano’ e ‘O sarracino’. Il suo estro verrà ricordato in questa serata del Gruppo dei 10, proprio perché i Blue Napoli vinsero il Premio Carosone, nel 2009. E, sempre a collegamento di commemorazioni illustri, una curiosità: Giorgio Rosciglione e Gegè Munari furono tra i componenti della ritmica fissa di tantissime colonne sonore di Ennio Morricone come di Nino Rota, compositore ‘scelto’ da Federico Fellini (centenario dalla nascita anche per il regista de La dolce vita e 8½, quest’anno) per i suoi capolavori. Sabato 25 aprile, si ‘vola’ nella Giornata della Liberazione. Sarà, infatti, dedicata a mister Volare, Domenico Modugno, la serata ‘Nel blu dipinto di blues’, con Stefano Calzolari al pianoforte, Francesco Angiuli al contrabbasso e Lele Barbieri alla batteria. Infine, a chiudere la stagione primaverile targata Il Gruppo dei 10 sabato 30 maggio sarà ‘Tribute to the jazz composers’ con il sestetto composto da Glenn Ferris al trombone, Federico Benedetti al sax alto e clarinetto, Romano Pratesi al sax tenore, baritono e clarinetto basso, Michele Calgaro alla chitarra elettrica, Paolo Ghetti al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria.

Per informazioni e prenotazioni: Spirito – via Rondona 11d, Vigarano (Ferrara), 0532.436122 e 339.4365837. Tutte le informazioni degli eventi in programma si potranno trovare anche sulla pagina Facebook de Il Gruppo dei 10.

A illustrare l’iniziativa:
Alessandro Mistri, direttore artistico de Il Gruppo dei 10
Massimo Cavalleretti, presidente de Il Gruppo dei 10

PRIMA DATA IN PROGRAMMA
1/ SABATO 1 FEBBRAIO 2020
ORE 20.30 / SPIRITO
‘I LOVE CHARLIE PARKER’
TOM KIRKPATRICK – TROMBA
NICOLETTA MANZINI – SAX ALTO
NICO MENCI – PIANOFORTE
LUCA PISANI – CONTRABBASSO
MAX CHIARELLA – BATTERIA

Nato il 29 agosto 1920, Charlie Parker è stato uno dei più grandi sassofonisti della storia della musica. In particolare, firmò il più importante cambiamento nella musica Jazz, la nascita del Bebop. La sua influenza ancora oggi è importante per chi si vuol avvicinare alla musica Afroamericana. A celebrarlo, con un quintetto di primordine dove spicca il sax contralto di Nicoletta Manzini, sassofonista di Marano sul Panaro residente a New York, sarà la serata ‘I love Charlie Parker’, sabato 1 febbraio allo Spirito di Vigarano Mainarda.

‘Lady Bird’, come è soprannominata Nicoletta Manzini, inizia a suonare il sassofono a dodici anni nella banda del paese, e studia contemporaneamente il pianoforte. A vent’anni si diploma in sassofono classico al conservatorio di musica Martini di Bologna con il massimo dei voti. Affascinata dalla musica di Charlie Parker, decide di abbandonare il mondo del ‘classico’ per dedicarsi al jazz. Studia con Giorgio Baiocco, storico sassofonista veneziano, suona nella Pepper Band di Jimmy Villotti e registra un disco con Tullio de Piscopo.

All’inizio degli anni Novanta Francis Paudras, mecenate del jazz e amico intimo di Bud Powell, la scopre. Paudras la invita a suonare in Francia, al Festival internazionale del jazz di Parigi, dove apre la serata per il concerto di Ray Charles. Fa inoltre una serie di concerti nel sud della Francia, e a Chauvigny viene premiata come miglior giovane talento. Suona con alcuni dei migliori jazzisti francesi in circolazione, quali: René Urtreger, Charles Bellonzi, Maurice Vander, Pierre Michelot, Bibi Rovère, Luigi Trussardi, Jacky Terrasson, Pierre Boussaguet. Essenziale è l’incontro con Barry Harris, pianista e didatta afro-americano, che diventerà punto di riferimento e fonte di ispirazione. Altrettanto importante è Steve Grossman, considerato uno dei maestri del sax tenore moderno, con il quale perfeziona la tecnica del sassofono e inizia un’intensa e lunga collaborazione. Suona anche con il grande pianista afro-americano Walter Bishop jr., Bob Mover, Tony Castellano, Tom Kirkpatrick, Ray Brown, Gianni Basso, Dusko Gojkovich, Dado Moroni, Andrea Pozza, Aldo Zunino, Carlo Atti, Max Chiarella, Danilo Memoli, Fred Hemke, Reggie Johnson, George Brown, Nico Menci, Luciano Fabris, Giorgio Baiocco, Massimo Manzi, Tullio De Piscopo, Renato Sellani, Massimo Manzi, Jimmy Villotti, Eliot Zigmund, Marco Valeri, Adam Apache, Piero Odorici, Marco Loddo, Andrea Nunzi e molti altri. Si è esibita nei jazz festival di Bologna, Lucca donna jazz, Firenze, Marciac, Chauvigny, Parigi, Copenhagen, Tel Aviv, Calvi, Zola Jazz and wine (Zola Predosa, Bologna), Barga jazz, Magra jazz, Ancona, Montreaux, Orvieto (Perugia winter jazz festival).

Nel 2010 viene premiata dalla città di Marano sul Panaro come “Maranese” dell’anno, per il contributo nel campo della musica e della cultura. Nel 2014 si trasferisce a New York, dove risiede attualmente. Si è esibita allo Small’s jazz club, Fat Cat, Cleopatra’s needle e molti altri. Ad affiancarla sul palco dello Spirito sarà anche Tom Kirkpatrick, trombettista americano non comune nel panorama del jazz mondiale, uno dei migliori bopper del jazz per le sue doti di fraseggio, intonazione e swing, legate al linguaggio di Kenny Dorham.

Appuntamenti a Ferrara Off

Da: Ferrara Off Teatro.

Comincia un febbraio pieno di appuntamenti a Ferrara Off (viale Alfonso I d’Este 13) tra teatro, danza e musica. Sabato 1 febbraio, alle ore 21, torna a Ferrara l’attore abruzzese Alessandro Blasioli – autore e interprete di ‘Sciaboletta’, apprezzatissimo nella scorsa stagione e durante BONSAI Festival di Microteatro – che questo week end si cimenta in uno spettacolo sul terremoto de L’Aquila dal titolo ‘Questa è casa mia’, un monologo di teatro civile, vincitore di diversi premi e riconoscimenti, che racconta con acuta ironia i momenti successivi al sisma aquilano e le (inefficienti) scelte dello Stato per farvi fronte.
‘Questa è casa mia’ è la storia vissuta dalla famiglia aquilana Solfanelli a seguito del terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo il 6 Aprile 2009 e alla conseguente gestione del post sisma; è la storia di un’amicizia, quella tra Paolo, aquilano e figlio unico dei Solfanelli, e il suo inseparabile compagno Marco, travolta anch’essa dalla potenza della natura e dall’iniquità dell’uomo.
Domenica 2 febbraio, alle 17.30, quarto appuntamento con Giacomo Cossio e l’arte contemporanea, dedicato ad Alberto Burri. Se oggi l’arte la si fa con tutto, lo si deve a lui. I sacchi, le plastiche, i ferri e i sugheri hanno cambiato e aperto nuove e inaspettate vie di sperimentazione plastica e pittorica.
Il suo ultimo capolavoro – il Cretto di Gibellina – è stato ultimato nel 2015, dieci anni dopo la sua morte; rimane l’opera di Land-Art più vasta e importante che abbiamo in Europa.
Immenso è stato il suo contributo nel portare l’Italia al centro del dibattito internazionale sui linguaggi dell’arte contemporanea. L’intero ciclo di lezioni è patrocinato da Ferrara Arte.
L’ingresso a tutte le attività culturali è riservato ai soci. Il biglietto è di 12 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa), 10 euro soci, riduzioni per Universitari, Under 30 e Under 18.
‘Spiegare l’arte contemporanea’ ingresso 5 euro soci, 10 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa), abbonamento a sei lezioni 20 euro soci, 25 euro nuovi soci (inclusa tessera associativa). Maggiori informazioni online o al numero 333 6282360.

Balletto di Milano protagonista al Teatro Nuovo: la seduzione di Carmen arriva a Ferrara

Da: Teatro Nuovo Ferrara.

Carmen è senza dubbio uno dei personaggi più forti nella storia dell’opera lirica e nell’immaginario collettivo è l’incarnazione di femminilità e seduzione. Bella e anticonformista, passionale e desiderata, sfida chiunque voglia sottometterla, usando il suo fascino e la sua personalità per ottenere tutto ciò che desidera. Mossa dall’amore per la libertà e l’indipendenza, resta incondizionatamente fedele a sè stessa anche se consapevole che questo la condurrà alla morte. Carmen è una gitana, una zingara che crede nel destino che ha letto nelle carte, ma non esita a sfidare per l’ultima volta Josè, l’uomo che ha piegato a sè stessa, pur sapendo che egli la ucciderà.

La Carmen del Balletto di Milano è ispirata alla novella di Prosper Mérimée e all’omonima opera di Bizet, ma apre a nuove interpretazioni senza tradire la tradizione. Il “Destino” assume un ruolo determinante, conducendo la vicenda e svelandosi man mano attraverso i simboli delle carte: amore, tradimento, morte. È sempre accanto accanto alla bella gitana fino a svelarle la Morte imminente in un avvincente faccia faccia sulle note dell’Habanera. Il celebre brano in cui Carmen appariva prima spavalda e seducente, la vede ora affrontare colui che presto la porterà con sé.

Angelica Gismondo è Carmen mentre Alessandro Torrielli impersona il Destino. Don Josè, il torero Escamillo e Micaela, rispettivamente Alessandro Orlando, Federico Mella e Marta Orsi, sono gli altri interpreti principali.

Il balletto è ricco di coreografie coinvolgenti. Appassionati pas de deux si alternanto alle vivaci danze d’assieme di Gitani, Soldati e Sigaraie realizzate sulle stupende musiche di Georges Bizet, sonorità che enfatizzano il clima d’energia e passione.

Ambasciatore della danza italiana nel mondo, il BALLETTO DI MILANO diretto da Carlo Pesta è tra le Compagnie italiane più prestigiose. Riconosciuto da MIBACT, titolare di Riconoscimento di Rilevanza Regione Lombardia e patrocinato dal Comune di Milano, il BdM svolge la propria attività nei maggiori teatri italiani e all’estero dove è presente in teatri ed istituzioni di primo piano in Francia, Spagna, Regno Unito, Svizzera, Estonia, Lettonia, Finlandia, Russia, Norvegia, Egitto, Marocco e, prossimamente, Israele, Emirati, Canada e Messico. La Compagnia vanta un organico formato da danzatori diplomati presso le migliori Accademie internazionali e un ampio ed esclusivo repertorio che spazia dai grandi titoli classici rivisitati a produzioni contemporanee.

Agrinsieme Ferrara: tutto pronto per la mobilitazione del 30 gennaio

Da: Cia – Agricoltori Italiani Ferrara .

Si scaldano, letteralmente, i motori per la più grande mobilitazione del settore agricolo degli ultimi anni, che si terrà a Ferrara il 30 gennaio. Voluta e organizzata da Agrinsieme Ferrara, la manifestazione ha già raccolto l’adesione dei sindacati dei lavoratori, preoccupati per la crisi produttiva e il calo occupazionale, dei sindaci del territorio ma anche di Confindustria, Confartigianato, Ascom, Confesercenti, Cna e Unima. Tutto il mondo economico e associativo si stringe, dunque, attorno alle aziende e cooperative agricole fortemente colpite da cimice asiatica e crisi di mercato, per una mobilitazione mai così unitaria e aperta, tanto che sono attesi oltre 1500 agricoltori da tutto il Nord Italia, come spiega Stefano Calderoni, coordinatore di Agrinsieme Ferrara.

“Abbiamo scelto di “invadere” pacificamente Ferrara con cinque cortei di trattori e agricoltori – oltre 1500 provenienti dalle altre province della nostra Regione e da tutto il Nord – che dalla periferia arriveranno in piazza per ribadire, come dice lo slogan scelto per la mobilitazione che “Il tempo è finito”. Non c’è più tempo per le promesse non mantenute o le azioni di sostegno rimandate a data da destinarsi. Alle aziende agricole era stato promesso un supporto concreto per superare la profonda crisi produttiva e di mercato che non è ancora arrivato e non sappiamo quando e se arriverà. L’incertezza e il bisogno di liquidità per affrontare la prossima annata sta mandando il settore in default e gli agricoltori, abituati a lottare e farcela da soli, questa volta hanno bisogno del sostegno di tutti. È il momento di salire sui trattori – continua Calderoni – e dire a gran voce che le cose devono cambiare, altrimenti le aziende chiuderanno e non ci sarà alcuna prospettiva, soprattutto per quei giovani che, molto coraggiosamente, hanno scelto di diventare produttori. Siamo in piazza per loro e con loro, siamo in piazza per chi è occupato in agricoltura e non riesce a fare il numero di giornate necessario per avere poi un sostegno tutto l’anno, siamo in piazza perché l’agricoltura crea valore e quel valore viene costantemente ignorato lungo le filiere e dai mercati. Diciamo basta a tutto questo e vorremmo che a dirlo fossero anche i cittadini, consumatori di prodotti che rischiano di sparire dalle tavole perché divorati da un insetto che non lascia tregua o semplicemente perché a un agricoltore non conviene più produrli. Chiediamo, ancora una volta, alla vigilia di questa mobilitazione di rimanere al nostro fianco e di difendere un patrimonio economico, culturale e sociale che una volta perduto, sarà perduto per sempre”.

Il punto di partenza della manifestazione è dal parcheggio Ex-Mof (Via Darsena, incrocio Corso Isonzo) alle 9.30. Il corteo percorrerà poi Corso Isonzo, Viale Cavour, Corso Martiri della Libertà per arrivare in piazza Municipale attorno alle 11.30, dove ci saranno gli interventi degli organizzatori.

Cna Ferrara solidale con gli agricoltori che scendono in piazza il 30 gennaio

Da: Ufficio Stampa del Presidente Bellotti del CNA Ferrara.

Il Presidente Bellotti: “l’agricoltura va sostenuta e difesa senza esitazioni”

La Cna di Ferrara solidarizza con gli agricoltori che il 30 gennaio scenderanno in piazza in occasione della manifestazione organizzata da Agrinsieme.

“Il settore agricolo – spiega il Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti – è centrale per le politiche di sviluppo del nostro territorio, e per questo va sostenuto e difeso senza esitazioni”.

“Gli intrecci economici – prosegue Bellotti – tra piccola e media impresa artigiana e impresa agricola sono forti. All’interno della filiera agroalimentare operano diverse imprese artigiane e PMI in attività di produzione, trasformazione, supporto e manutenzione. Per questo Cna Ferrara esprime vicinanza e solidarietà a coloro che manifesteranno, il 30 gennaio per ribadire il valore strategico del sistema agroalimentare e chiedere alle istituzioni concrete politiche di rilancio del settore”.

Peruffo: “Bonaccini ha trascurato il Ferrarese, inevitabile la bocciatura locale”

Da: Paola Peruffo, capogruppo di Forza Italia Ferrara.

Le Elezioni Regionali hanno fornito messaggi, in alcuni casi molto chiari, sul panorama politico emiliano romagno e anche sul piano più strettamente locale.
Sondaggi, visibilità mediatica e percezioni avevano fatto ipotizzare a molti che la guida della Regione sarebbe potuta cambiare. Invece non è stato così, pur con un netto predominio del centro-destra nella provincia di Ferrara, contrariamente ai maggiori centri dell’Emilia.

Nessuna banalizzazione, ma una delle tante verità sta nel fatto che Bonaccini, in diversi ambiti, non ha lavorato male, mostrando lungimiranza politica e strategica, pur con parecchie lacune. Era difficile che la Giunta di centro-sinistra potesse venir premiata nel nostro territorio a seguito delle scelte, per molti casi incomprensibili, relative alla Sanità locale, alla carenza di infrastrutture stradali e ferroviarie, allo scarso supporto al turismo costiero, oltre all’apporto inconsistena nel rilancio imprenditoriale di un terrritorio deficitario per lavoro e presenza di aziende.
Le ultime promesse di Bonaccini, in relazione a Ferrara, sono state quelle del rilancio del comparto agricolo, attraverso l’esportazione dei nostri prodotti vero oriente, la realizzazione della Cispadana e la creazione di un collegamento ferrioviario con Comacchio e i Lidi. Staremo a vedere, in questi 5 anni, se e come queste promesse, non realizzate precedentemente, troveranno concretezza.

Spero anche, in via generale, che ci sia una svolta dal punto di vista comunicativo. Abbiamo assistito a una pessima campagna elettorale, dove si è parlato più di querele, chat, telefonate nascoste, colpi di teatro che non di impegni concreti per lo sviluppo e la risoluzione dei problemi della collettività.

Capisco le necessità di audience e la fame di gossip, ma la politica, per come la intendo, è fatta di serietà, preparazione e impegno sui temi concreti, utilizzando nel modo più profiquo le risorse disponibili.
Un augurio rivolto anche al mio partito, Forza Italia, che deve necessariamente ritrovare un’identità, purtroppo fortemente smarrita, pur con tanti elettori moderati che chiedono incisività e una presa di posizione sui principali temi dell’agenda politica a tutti i livelli.

DOPOELEZIONI
La vocazione populista per il sedere e l’autogol di Naomo

Jean Paul Sartre sosteneva che l’universo intero gira intorno ad un paio di chiappe, senza sospettare che un giorno il fondo schiena sarebbe assurto agli onori della politica, nel qual caso forse anche lui ne avrebbe avuto ‘nausea’.

Dall’enfasi di Beppe Grillo in piazza Maggiore a Bologna ormai diversi anni fa, alle ultime minacciose esternazioni parapolitiche del Naomo de noantri, il ‘culo’ è assurto agli onori delle dirette televisive, dei social e dell’informazione in generale. Pare che il turpiloquio degli italiani si sia aggravato e a trionfare sul sedere sia l’organo sessuale maschile, dall’etimo incerto, che per pudore sui giornali continua a essere scritto “c.zzo”, come se una ‘a’ facesse la differenza. Ma è dalla loro accoppiata che parte il più minaccioso degli strumenti di persuasione ora usato con generosità di eloquio anche dal nostro vicesindaco.

Non siamo più all’evocazione del sedere per mandare a quel paese un’intera classe politica, propria del grillismo della prima ora, adesso si promettono asfaltamenti di elettori del centrosinistra con esecuzioni di massa a carico dei loro posteriori da parte di intere legioni di leghisti, disposti a sospendere per una simile evenienza anche la loro risaputa omofobia. Minaccia preoccupante dai tempi del ‘celodurismo’ del loro fondatore, che sta a significare come l’organo maschile, con annessi e connessi, costituisca una tara genetica del leghismo.

Così Ferrara, tra i siti patrimonio dell’umanità, Ferrara città del Rinascimento che si candida ad essere capitale europea della cultura, viene umiliata facendo il giro delle reti televisive e della stampa nazionale attraverso l’immagine burina e volgare del suo vicesindaco.

Qui bisogna decidere se è il signor Nicola Lodi, detto Naomo, ad essere incompatibile con la nostra città o se è la città ad essere incompatibile con questo vicesindaco. Non ho sentito scandalo in giro. Il rischio, nel migliore dei casi, è che si accetti per indifferenza di  vivere come i personaggi di una commedia dell’assurdo all’Achille Campanile tra il grottesco e il paradosso. Personalmente credo che ci sia una dignità della cittadinanza, dell’essere cittadini, dello stare insieme, dell’abitare lo stesso territorio che non può ammettere di erigere mura da cui sparare le proprie bordate nei confronti dell’altro che non nutre le nostre stesse idee. La diversità, anche quando le distanze sembrano agli antipodi, è una ricchezza che va rispettata,  ascoltata, mai minacciata, semmai sfidata, sfidata al meglio senza umiliare e calpestare chi sta dall’altra parte.

Non vorrei che con il cambio della guardia alla guida della città avessimo perduto un patrimonio importante che è quello di saper stare insieme, rispettandosi anziché covando la tentazione di annullare l’altro. Avrei voluto una città che reagisse in massa alle parole di Lodi e alla pistola di Solaroli, che non archiviasse questi fatti come episodi di costume, della normale dialettica politica. Il vulnus creato al nostro tessuto sociale dalle parole del vicesindaco avrebbe dovuto indurre tutti coloro che credono in una cittadinanza amichevole, anche se diversi, a chiedere le immediate dimissioni del vicesindaco. Lo stesso sindaco Fabbri ha il dovere di tutelare la città dissociandosi dal suo vice, ricordando di essere il sindaco di tutti e, dunque, anche di quella parte della città che si è sentita ferita dalle parole e dal comportamento di Lodi.

Ritengo gravissimo tollerarne la condotta, derubricarla a macchietta, perché potrebbe essere molto vicino il giorno in cui in tanti non ci riconosceremo più come cittadini di questa città e il suo tessuto umano e culturale, che è costato la fatica di tanti anni di storia, potrebbe essere lacerato per sempre.

In conclusione, sebbene senza speranza, inviterei Naomo e anche il sindaco Fabbri a consultare il dizionario della lingua italiana del Battaglia, ammesso che ne conoscano l’esistenza, potrebbero chiarirsi le idee, e Naomo scoprirebbe che a esprimersi sui social e sulle reti televisivi con un certo linguaggio può rivelarsi un autentico autogol. Perché, scrive il Battaglia, “Fare il culo a qualcuno” significa ingannarlo, imbrogliare, primeggiare su di lui con mezzi sleali. A questo punto, è lo stesso Naomo  ad averlo ammesso pubblicamente.

Per i miei concittadini ferraresi citerò invece il Tommaseo – Rigutini: “Perdoni il lettore l’enumerazione… ‘Natica’…’Chiappa’…’Culo’ è voce bassa che non dovrebbe mai comparir né negli scritti né risonar sul labbro delle persone”. Specie, aggiungo io, se persone chiamate ad amministrare la cosa pubblica.

Proiezione del film russo “Tesnota”

Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara APS

Acclamato a Cannes due anni fa con il premio FIPRESCI nella sezione Un Certain Regard, TESNOTA arriva al Cinema Boldini di Ferrara mercoledì 29 gennaio alle ore 21.00, in lingua originale con sottotitoli in italiano. È un’occasione da non perdere per conoscere l’esordio nel lungometraggio del giovane regista russo Kantemir Balagov, recentemente in sala con La ragazza d’autunno.

Tesnota è un ritratto di famiglia in un interno. In russo, «Tesnota» vuol dire in effetti spazio ristretto – tema che il regista declina sia nella forma che nel contenuto. Il film è in 4/3, formato ideale per filmare i volti, le espressioni, gli interni, e un tempo standard del cinema fino agli anni cinquanta.

La vicenda si svolge nel bel mezzo dell’epoca in cui il paese, appena nato dalle ceneri dell’Unione Sovietica, è diretto da Boris Eltsin. Una parentesi di confusione e di esaltazione, ma anche di libertà, e che molti in Russia ricordano con nostalgia. Ma questa è solo la cornice del quadro. L’azione, infatti, si svolge a Naltchik, nella Repubblica della Cabardino-Balcaria.

Tempo e luogo sono immediatamente dichiarati per consentire la corretta contestualizzazione di una vicenda che riprende il filo mai interrotto della diaspora ebraica e della convivenza di etnie, lingue e religioni diverse su territori ambiguamente stretti tra un passato di sottomissione e un presente di autonomia e pericolosamente vicini alle aree interessate dai conflitti ceceni.

In questo contesto si assiste al rapimento di una povera giovane coppia ebrea per cui viene richiesto un ingente riscatto. Questa situazione fa venire alla luce risentimenti che amplificano la grave situazione della piccola comunità.

“Quello che mi interessava di più erano i sentimenti che una famiglia avrebbe provato nell’apprendere del rapimento del proprio figlio e, soprattutto, che cosa i parenti sarebbero disposti a fare per salvare un loro caro. Volevo esplorare questo scontro morale e parlarne. Chiaramente si farebbe di tutto per salvare una persona cara, ma ciò che è stato più interessante da approfondire è proprio quel che le persone NON sarebbero disposte a fare“. (Kantemir Balagov)

Le classi del Montalcini incontrano due esperti di Villa Géras per parlare di attivitá di animazione per anziani e non solo

Da: Ufficio Stampa IIS Montalcini

Questa mattina all’Istituto Montalcini di Argenta sono intervenuti con le classi terza e quinta ad indirizzo sociosanitario la dott.ssa Ilenia Parma educatrice e il dott. Giuseppe Di Vittorio coordinatore e responsabile di Villa Geras una casa di riposo di Migliarino, entrambi esperti in attivitá di animazione per anziani.

I due operatori hanno parlato agli studenti dell’animaZione come processo di ri-educazione e partecipazione al cambiamento.

La cura della persona deve avvenire non solo a livello farmacologico, ma anche a emotivo, psicologico e sociale.

La cura è un fattivo supporto a qualunque età.

L’animazione con gli anziani è una possibilità per l’utente perché permette di rimettersi in gioco e di fargli riscoprire le sue abilità residue.

Animazione è arteterapia, musicoterapia, educazione alle emozioni, che deve avvenire lungo tutto l’arco della vita dell’individuo in una prospettiva di Life long learning in modo onnipervasivo e onnicomprensivo.

Appuntamento con Kinder al carnevale di Cento

Da: Ufficio Stampa Ferrero.

Il carnevale è l’occasione ideale per condividere nuovi momenti di gioia e divertimento in famiglia e Kinder, che da oltre 50 anni favorisce nelle famiglie il piacere dello stare insieme creando nuovi momenti di condivisione, ha deciso di festeggiare questa importante ricorrenza offrendo al pubblico ulteriore divertimento durante il Carnevale di Cento, dalla tradizione antica e primo carnevale al mondo ad essere gemellato, a partire dal 1993, con il Carnevale di Rio de Janeiro!

Per la prima volta Kinder animerà le giornate dei festeggiamenti di domenica 16 febbraio e domenica 1 marzo, presso il suo spazio dedicato in Piazza della Rocca, coinvolgendo grandi e piccini in un gioco tipico della tradizione, reso ancora più dolce e divertente grazie alle bontà Kinder: la Pentolaccia! Giochi e dolci contribuiscono da sempre a creare l’atmosfera di festa caratteristica del carnevale e con la Pentolaccia Kinder bastano 3 semplici passi per scatenare tutta la bontà del Carnevale Kinder: riempi la Pentolaccia con i tuoi prodotti Kinder preferiti, gioca in compagnia e gusta tutta la bontà Kinder!

All’interno del “corner Kinder” tutte le famiglie presenti nella città del Carnevale potranno cimentarsi nel gioco di rompere la pentolaccia Kinder e scoprire al suo interno un ricchissimo assortimento di bontà della marca! Kinderino trasformerà anche il momento dell’attesa del proprio turno in un’occasione di intrattenimento.

Non solo a Cento: i consumatori potranno trovare, nei punti vendita italiani aderenti, la Pentolaccia Kinder come servizio cortesia, non vincolato all’acquisto e fino ad esaurimento scorte, per festeggiare il carnevale anche a casa! La Pentolaccia Kinder infatti non è solo un contenitore da personalizzare con le tue bontà Kinder preferite, ma un vero e proprio gioco facilissimo da montare grazie al kit regalo contenente la pentolaccia, il martelletto cartotecnico e il foglio illustrativo. Per tutti gli amanti del fai-da-te saranno disponibili sul sito e sulle pagine social Kinder, oltre che sul canale youtube del brand, foto di ogni tappa, giochi e pratici video-tutorial e utili consigli per organizzare la festa di carnevale perfetta: dagli addobbi fino alle maschere e ai travestimenti!

Video LIS, ebook e mappa interattiva Tourer.it per scoprire antichi palazzi, biblioteche, archivi e musei

Da: Ufficio Stampa dell’Università di Ferrara

Dopo l’itinerario culturale alla scoperta delle Biblioteche e del Sistema Museale di Unife che si è tenuto nell’ottobre 2018, giovedì 30 gennaio alle ore 15 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza, (c.so Ercole I D’Este, 37), il Sistema Bibliotecario di Ateneo (SBA) presenta una nuova tappa del progetto “Storie di libri e palazzi: itinerari fra le biblioteche di Unife”.

Il progetto, fra i primi in questo ambito nel panorama universitario italiano, ha previsto la realizzazione di una serie di strumenti che favoriscono l’inclusione e l’integrazione di tutti i pubblici per valorizzare il patrimonio culturale di Unife e della città.

Nel corso dell’iniziativa sarà proiettata un’anteprima esemplificativa dei video in Lingua Italiana dei Segni (LIS) realizzati per raccontare la storia delle collezioni storiche librarie e museali, delle biblioteche e dei palazzi in cui hanno sede. I video, sottotitolati e con voce narrante, sono arricchiti da un’ampia selezione di immagini storiche e attuali. Sarà presente in sala anche l’interprete di Lingua Italaina dei Segni.

Saranno inoltre presentati un ebook (raccolta digitale) con testi di approfondimento e molte immagini storiche recuperate da archivi pubblici e privati e la mappa interattiva Tourer.it, realizzata dal Segretariato Regionale del MiBACT per l’Emilia-Romagna, per rendere facilmente accessibili le informazioni sul patrimonio architettonico diffuso nel territorio regionale.

Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione del Coordinamento Politiche Pari Opportunità e Disabilità di Ateneo, del se@ (Centro di Tecnologie per la comunicazione, l’Innovazione e la Didattica a distanza), dell’AIDUS (Associazione per l’Inclusione Di Udenti e Sordi) e del Segretariato regionale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per l’Emilia-Romagna. Grazie inoltre a ulteriori collaborazioni interne ed esterne all’Università di Ferrara, è stato possibile trovare nuove preziose fonti che hanno permesso di conoscere meglio la storia delle sedi di Unife.

31 Gennaio alle ore 21.00 con lo spettacolo “Preludi All’Amore” con il bravissimo narratore Luigi D’Elia accompagnato dai Bevano Est

Da: Ufficio Stampa Teatro del Drago

Lo spettacolo più poetico del bravissimo narratore Luigi D’Elia inaugura la rassegna DOLCINI ZAPPING 2020 con lui sul palco i Bevano est con la loro inconfondibile musica. Insieme daranno vita ad uno spettacolo delicato e potente allo stesso tempo.

Un Racconto per parole e musica i “preludi all’amore” che venerdì 31 gennaio alle ore 21 inaugurano la rassegna teatrale Dolcini Zapping 2020 . Sul palco quattro straordinari artisti, Luigi D’Elia, narratore eccezionale che utilizza ogni parte del suo corpo a corredo e a rafforzo del racconto e il trio de i

Bevano Est: : Stefano Del Vecchio, Davide Castiglia e Giampiero Cignani che con la loro inconfondibile melodia cuce la narrazione e gli da anima.

Un ritorno all’odore della terra, a tempi dove le tradizioni avevano un significato ancestrale, piccole storie che compongono un disegno più grande , il luogo è l’amato sud e D’Elia riesce a trasportare lo spettatore in una dimensione rurale originaria, di voci e suoni legati alla natura, di canzoni e storie intrecciate alla campagna e alla pizzica.

“Preludi all’amore” è un affresco di un tempo antico, dell’innocenza, un giro di fiabe sotto le stelle La musica sostiene il senso di mitologia della narrazione, con una delicatezza rilassante che fa socchiudere gli occhi

C’è una stagione che l’erba profuma di sera, i piedi vogliono stare scalzi, la notte promette un tremito. In quella stagione all’orizzonte, se socchiudi un poco gli occhi, puoi scorgere una sfumatura, una nebbiolina, ma più leggera, una linea, densa. Quella è la linea delle storie, una foschia sottile che porta memorie, voci, carezze. Accade che quando ti investa tu ti possa ritrovare nudo, lì, sospeso… e poi, e poi è subito sera. C’è da andare via. A volte, solo a volte, sulla pelle, ti rimane come una salsedine, umida. Quelle, sì, proprio quelle, sono le storie da raccontare. Quelle che rimangono sulla pelle. Preludi all’amore è un incontro di musiche e parole che vuole restituire quell’odore.

Organizzazione e direzione di Dolcini Zapping 2020 a cura del Teatro del Drago.

Biglietto intero € 10,00 ridotto € 8,00 info e prenotazioni 3926664211 oppure via mail a teatrodolcini@gmail.com Possibilità di acquistare un carnet di cinque spettacoli a scelta a € 40 a tariffa intera e € 35 a tariffa ridotta. Biglietteria aperta dalle ore 19 del giorno di spettacolo.

In tutte le serate di spettacolo sarà aperto “UGO” il caffè di Palazzo Dolcini

Giovedì 30 gennaio 2020 alle ore 21,00 AMF Open Night: Funky e Rythm’n Blues

Da: Associazione Musicisti di Ferrara

Giovedì 30 gennaio 2020 alle ore 21,00 presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara, in via Darsena 57, continua il ciclo di sei incontri ad ingresso libero denominato AMF Open Night

Saranno lezioni di musica d’insieme coordinate dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna rivolte agli allievi interni ed aperte al pubblico, si potrà quindi vedere come si svolge una prova di musica d’insieme e si potranno vedere allievi ed insegnanti all’opera, un modo piacevole per venire in contatto con una delle realtà più vive e propositive del territorio e non solo, che offere al pubblico, fra guide all’ascolto di musica moderna e classica, presentazioni letterarie, aperitivi musicali sulla Darsena di Ferrara, circa una sessantina di eventi ad ingresso libero.

Le AMF Open Night sono l’occasione giusta per vedere da vicino tutto questo e capire con che passione gli insegnanti cercano di trasmettere agli allievi ed al pubblico, l’amore per la musica.

Ogni appuntamento vedrà all’opera come coordinatore un’insegnante diverso che si cimenterà quindi con un gruppo di allievi in un genere musicale sempre diverso, cercando di toccare tutte le forme di espressione più comuni della musica moderna.

Giovedì 30 gennaio sarà la volta del Funky e Rythm’n Blues ed il coordinatore sarà l’insegnante di basso Lorenzo Baroni

Cinepark propone l’opera “La Boheme”

Da: Ufficio Stampa di Cinepark

Mercoledì 28 gennaio alle ore 20.45 l’Apollo, in diretta dal Royal Opera House di Londra, propone “LA BOHEME”.
L’opera, fra le più famose opere di Puccini, racconta la relazione amorosa tra lo squattrinato poeta Rodolfo e la sarta Mimì, contrapponendola a quella più spensierata tra il pittore Marcello e la cantante Musetta.

La bohème, nella magnifica produzione del regista Richard Jones, coadiuvato da Julia Burbach, cattura sia gli aspetti umoristici sia quelli tragici dell’opera, mentre i disegni accattivanti dello scenografo Stewart Laing, in particolare nell’Atto II, danno vita alla Parigi del XIX secolo con i suoi abbaglianti negozi e caffè. La musica è tra le più belle di Puccini, con momenti salienti tra cui le arie e il duetto d’amore di Rodolfo e Mimì nell’Atto I, i cori natalizi dell’Atto II e la straziante scena finale in cui Mimì e Rodolfo si riuniscono.
Lo straordinario cast include il tenore americano Charles Castronovo (Rodolfo) e il soprano bulgaro Sonya Yoncheva (Mimì), insieme al baritono polacco Andrzej Filończyk nei panni di Marcello, il soprano russo Aida Garifullina, che debutta alla Royal Opera House come Musetta, il baritono ungherese e talento del Jette Parker Young Artists Programme Gyula Nagy come Schaunard e il basso slovacco Peter Kellner come Colline. Dirige l’orchestra Emmanuel Villaume.

Cover Crops in provincia di Ferrara: una concreta possibilità per migliorare la fertilità del suolo

Da: Confagricoltura Ferrara

Proseguono i “Lunedì dell’Agricoltura”, gli incontri che Confagricoltura Ferrara dedica ogni anno a conoscenza, approfondimento e innovazione.
Il primo, recente e molto partecipato Convegno, dedicato all’utilizzo dei Batteri in agricoltura, ha visto al tavolo dei relatori due fra i massimi esperti del settore, la microbiologa Paula Garcia Fraile, docente e ricercatrice dell’Università di Salamanca e il dottor Emilio Marin, Direttore di Ceres Biotics di Madrid.
Il secondo appuntamento si terrà a Migliarino, presso il Museo del Trotto, lunedì 3 febbraio con inizio alle ore 9.00. “Cover Crops in provincia di Ferrara: una concreta possibilità per migliorare la fertilità del suolo”, questo il tema del Convegno che gode, tra l’altro, del Patrocinio del Comune di Fiscaglia. Dopo i saluti di Gianluca Vertuani, Presidente di Confagricoltura Ferrara e del Sindaco di Fiscaglia, Fabio Tosi, la sessione entrerà nel vivo con Mattia Menegatti, tecnico agronomo di Capa Cologna: “Gestione della coltura di copertura nel Medio ferrarese”; Marco Mazzoncini, Direttore Centro Avanzi UNIPI: “Agricoltura Conservativa: la terza via oltre le pratiche convenzionali e biologiche”; Vincenzo Boschetti di Carla-Import: “Sovesci e fertilità del terreno”. Sarà presentata la case history dell’Azienda Agricola dell’Agape di Gino Ghirardello, Presidente della delegazione di Fiscaglia. La partecipazione è aperta a tutti.
Confagricoltura Ferrara da cinque anni organizza seminari di approfondimento che si rifanno alla tradizione di Confagricoltura degli anni ‘70/’80, e ancor prima alle “Cattedre Ambulanti”, nate ai primi del ‘900 per dare stimolo all’agricoltura e supporto tecnico agli agricoltori.

Attuando vite nuove: teatro, carcere e città nel progetto europeo di Teatro Nucleo

Da: Ufficio Stampa di Teatro Nucleo

Parte da Ferrara e da Teatro Nucleo il nuovo partenariato strategico Erasmus+ Attuando vite nuove, dedicato a creare un ponte tra il carcere e la città attraverso il teatro. Ferrara diventa così centro di attività e riflessioni sull’educazione con il teatro in carcere, con la presenza di Teatro del Norte (Spagna), della Compagnia tedesca Z3 (Berlino) e degli ungheresi Ures Ter di Pecs, coinvolti in una settimana di convegni condotta da Teatro Nucleo. In particolare, giovedì 30 gennaio presso la Casa Circondariale G. Satta di Ferrara – dove Teatro Nucleo opera dal 2005 – si terrà una giornata di studio con la partecipazione dei detenuti-attori impegnati nella produzione di Album di famiglia, spettacolo ispirato all’Amleto di Shakespeare, una cui prima versione è stata presentata nell’ambito del Festival di Internazionale nello scorso ottobre.

«Il teatro è un catalizzatore efficacissimo per l’alfabetizzazione e l’acquisizione di nuove competenze per il reinserimento dei detenuti, rappresentando un ponte straordinario tra il carcere e la società civile a fine pena, quando è necessario trovare casa e lavoro, superando lo stigma», racconta Horacio Czertok co-fondatore di Teatro Nucleo, attivo da più di quindici anni presso la Casa Circondariale di Ferrara con progetti di teatro carcere che rappresentano ormai un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale e che gli hanno valso la nomina a Ambasciatore per la Regione Emilia Romagna della piattaforma EPALE- Electronic Platform for Adult Learning in Europe.

Con questa nomina e con il progetto Attuando vite nuove, Ferrara vede riconosciuta l’esperienza più longeva dell’Emilia Romagna, quella di Teatro Nucleo, che ha suscitato la nascita del coordinamento regionale dei teatri-carcere dando vita ad una rete regionale e ha quindi generato progetti attraverso i quali la rete regionale agisce in parallelo con quella internazionale, che risulta dai vari progetti sviluppatisi negli anni in Francia, Belgio, Germania, Spagna, Portogallo, Cipro, Grecia, Ungheria, Lituania, Russia, Svezia, Danimarca, Malta, Inghilterra, Paesi Bassi, Argentina, Cile, Colombia, Messico. «In questo modo, i risultati delle esperienze hanno modo di confrontarsi e interagire, assunto estremamente rilevante in quanto non esistono Istituti nei quali si possa acquisire la formazione necessaria al teatro in carcere».

Per informazioni su Teatro Nucleo: http://www.teatronucleo.org/

Gli studenti dell’istituto “Montalcini” di Argenta e Portomaggiore ricordano la shoah nel 75°anniversario della liberazione di Auschwitz

Da: Ufficio stampa IIS Montalcini

Ricordare il martirio subito dal popolo ebraico durante il secondo conflitto mondiale rappresenta un dovere morale al quale tutti noi non dovremmo mai sottrarci.

E’ questa la finalità prioritaria che si sono posti gli studenti del Montalcini attraverso la messa in opera di attività ed iniziative volte a commemorare il 15° anniversario del MEMORY DAY.

Proclamata dall’ONU nel 2005 in ricordo delle vittime dell’Olocausto Ebraico , la Giornata della Memoria costituisce un evento imprescindibile per riflettere non soltanto su uno dei crimini di massa più efferati compiuti dall’umanità , ma diventa un’occasione di discussione riguardo ad ogni forma di violenza compiuta verso l’altro, soprattutto se quest’ultimo è debole ed indifeso.

Quest’anno i docenti hanno ritenuto opportuno lasciare ampio spazio di iniziativa ai ragazzi nelle proposte e nell’organizzazione delle attività ricorrendo alla metodologia didattica proficua ed arricchente della peer-education .

Da anni , infatti, gli studenti delle ultime classi accompagnano l’inserimento ed il percorso scolastico degli alunni del biennio.

Ne è uscita un’ampia e variegata rosa di iniziative in cui ogni singola classe ha contribuito con il proprio apporto , sviluppando una particolare tematica correlata all’Olocausto .

Tre le finestre di interesse al centro dei dibattiti organizzati dai ragazzi , l’infanzia violata dei piccoli prigionieri dei campi della morte ,lo sport come strumento di riscatto sociale e di integrazione fra popoli e culture diverse, il valore prezioso delle testimonianze dei sopravvissuti, in particolare nella realtà di Ferrara .

Le riflessioni scaturite dai dibattiti dei ragazzi del biennio , dopo la visione di brevi filmati incentrati su queste aree tematiche , hanno trovato una concreta realizzazione nella produzione di cartelloni dove gli studenti hanno riportato immagini, pensieri, citazioni, disegni, dando prova non solo di creatività, ma anche di un’apprezzabile capacità critica.

Le classi quarte e quinte hanno, invece,assistito alla visione del docu-film del giovane regista-attore Stefano Muroni ” Ferrara , la forza della memoria” e le interviste a Liliana Segre e Perlasca, che hanno sottolineato le condizioni di non vita delle numerose famiglie ebraiche ai tempi delle leggi razziali, a cui ha fatto seguito un dibattito di riflessione imbastito dai ragazzi stessi sull’indifferenza di ieri e di oggi.

E’ stata una mattinata densa di eventi, in cui i protagonisti indiscussi sono stati proprio gli studenti, quali hanno dato prova di impegno e serietà nell’affrontare un motivo storico che, in uno scenario come quello in cui siamo oggi inseriti, dove sempre più frequentemente serpeggiano pericolose tendenze discriminatorie verso chi è più debole ,diventa di stringente attualità .

La conclusione di questa mattinata di studio, ricerca, ascolto e confronto attivo é stata che ricordare é importante, perché la memoria é necessaria per evitare che il male ritorni sottolineando il fatto che la memoria ci rende liberi e non solo il 27 gennaio.

PD : pareggio o vittoria?

Da: Salvina Bassi.

Si votava in due regioni, entrambe governate dal PD e dai suoi alleati. In Calabria ha vinto il centro-destra, in Emilia-Romagna il centro-sinistra.

In termini calcistici si dovrebbe parlare di un pareggio. Pareggio più amaro per il PD, perchè prima governava in due regioni mentre ora ne amministra una sola.

Non riesco pertanto a capire i toni trionfalistici di alcuni esponenti del Partito Democratico, mentre ho apprezzato i toni pacati di Bonaccini, il quale ha ricordato:

a) che Salvini ha “meritoriamente” (l’avverbio è di Bonaccini) riempito le piazze, spingendo il PD a fare altrettanto;

b) che il centro-sinistra in Calabria è indietro di venti punti e la cosa lo preoccupa;

c) che il PD viene da una serie di brucianti sconfitte e non bisogna dormire sugli allori;

d) che non è il caso di parlare di una vittoria della sinistra perchè a suo favore si sono schierati anche parecchi sindaci civici che certamente di sinistra non sono.

Se poi guardiamo alla provincia di Ferrara, dove in tutti (dico tutti) i comuni il centro-sinistra si lecca le ferite ( a cominciare da Comacchio dove, nonostante la scelta di Marco Fabbri – surclassato nelle preferenze da una pressochè sconosciuta Veronica Negri -le liste di centro-destra hanno sfiorato il 70%), penso che Calvano,Minelli & Co. dovrebbero portare il lutto per una débâcle che non ha precedenti.

Mai era accaduto, a mia memoria, che il centro-destra battesse il centro-sinistra nella totalità dei comuni della provincia. Manco fosse la Spal quando (purtroppo) gioca in casa…

Forse,anche a Ferrara, per vincere i “piddini” avrebbero bisogno di un Bonaccini che sa rispettare gli avversari. Un Bonaccini in salsa estense che però, al momento, non si vede all’orizzonte.

Ferrara Film Commission: nella seconda giornata del festival una conversazione tra esperti e la proiezione di due docufilm

Da: Ufficio Stampa Ferrara Film Commission

Mercoledì 29 gennaio 2020, la seconda giornata del Ferrara Film Corto 2020 si aprirà alle 16.00 con un importante appuntamento presso la Sala Estense (Piazza del Municipio 2, Ferrara): una conversazione-dialogo sul tema del Cambiamento Climatico tra Stefano Mazzotti (Direttore del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara), Luca Marini (Dirigente dell’Ufficio Tutela del Mare e delle Coste presso la Regione Lazio, nonché Biologo Marino) e Raffaele Bruschi (Rappresentante del movimento Fridays For Future). L’incontro sarà moderato dal Presidente della Ferrara Film Commission Alberto Squarcia.
Alle ore 17.00, seguirà la proiezione del docufilm “Deforestazione Made in Italy” (67’), presentato dal regista Francesco de Augustinis. Uno scorcio inedito sul rapporto diretto che esiste tra le principali eccellenze del Made in Italy e la deforestazione tropicale.
Alle ore 21.00, sempre alla Sala Estense, sarà proiettato il documentario “The Human Element” (80’) di Matthew Testa, nel quale il fotografo James Balog racconta l’alterazione subita dai quattro elementi vitali – Terra, Acqua, Aria e Fuoco – per via dei crescenti cambiamenti climatici. Introdurrà la proiezione il Direttore Artistico del Festival, il Critico e Storico del Cinema Paolo Micalizzi.
Nella giornata di giovedì 30 gennaio 2020 il Festival entrerà nel vivo con la proiezione del primo blocco di nove dei diciassette cortometraggi in Concorso, che saranno giudicati da una Giuria Nazionale di professionisti del settore cinematografico.

Programma FerraraFilmCorto 2020