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Giorno: 6 Febbraio 2020

9 Febbraio: film d’animazione “Zog” e “Il topo brigante” per il secondo appuntamento “Un Film a Merenda” al Cinema Boldini.

Da: Arci Ferrara.

Continuano al Cinema Boldini le proiezioni per bambini e ragazzi nell’ambito della rassegna Un film a merenda 2020, realizzata anche quest’anno grazie alla collaborazione e al sostegno della Cooperativa Sociale CIDAS.

Il ciclo di film d’animazione è iniziato domenica 19 gennaio e proseguirà con altre tre date, 9, 16 e 23 febbraio, sempre a partire dalle 15.30.

Domenica 9 febbraio in programma “ZOG” e “IL TOPO BRIGANTE”, i due nuovi capolavori animati tratti dai libri di Julia Donaldson e Axel Scheffler e distribuiti dalla Cineteca di Bologna.

ZOG
di Max Lang e Daniel Snaddon (27’)
Zog è il drago più perspicace della Dragon School, ma anche il più incline a cacciarsi nei guai. Fortunatamente, una fanciulla misteriosa è sempre pronta a medicare i suoi lividi. La giovane ragazza dovrà aiutare Zog a superare la dura prova che lo attende: catturare una principessa e vincere l’agognata stella d’oro.
IL TOPO BRIGANTE
di Jeroen Jaspaert (26’)
La vita non è semplice per gli altri animali a causa di un avido topo che attraversa in lungo e in largo il bosco rubando tutto il loro cibo. Ghiotto di panini, biscotti e ogni cosa dolce, il roditore non si ferma davanti a nulla pur di saziare la sua fame. Il brigante avrà finalmente la sua meritata punizione, grazie all’intervento di un’anatra molto furba.

Domenica 16 febbraio la rassegna proseguirà con “Dilili a Parigi” un’avventura mozzafiato ambientata per le strade di Parigi della Belle Époque. Dilili – una giovane della Nuova Caledonia approdata in Francia incontra l’affascinante e gentile Orel col quale gira in lungo e in largo alla ricerca di una banda di malfattori che terrorizza il popolo parigino. Una favola intrisa di valori del passato e attualità e che Michel Ocelot racconta con l’intento educativo tipico della sua cinematografia.

Un Film a Merenda 2020 terminerà il 23 febbraio con “Gordon e Paddy”, la storia di un detective prossimo al pensionamento e della sua giovane apprendista alle prese con un mistero da risolvere: chi ha rubato le nocciole allo scoiattolo Valdemar? Una bella animazione svedese dove ogni immagine trasmette il calore di un’emozione e ciascun particolare è tassello fondamentale per la caratterizzazione dei personaggi.

Inizio proiezioni ore 15.30

Ingresso ridotto bambini e soci CIDAS 3€

Ingresso intero adulti 4€

Al termine delle proiezioni sarà possibile partecipare ai coloratissimi laboratori di UBDkids, presso le Grotte del Cinema Boldini.

UBDkids è il laboratorio itinerante di falegnameria creativa rivolto ai bambini dai 5 anni in su firmato UnbelD’ design. Insieme si proverà a dare forma ai mitici protagonisti delle pellicole della rassegna!

Ovviamente tramite l’utilizzo di legno, chiodini, martello, trapani, seghetti, colori… ma soprattutto tanta fantasia!

8 Febbraio: il New Zion Trio torna al Torrione con il nuovo ‘Hidden Corners’, dove jazz spirituale e misticismo ebraico s’incontrano

Da: Jazz Club Ferrara.

Sabato 8 febbraio (ore 21.30) il visionario tastierista, produttore e compositore Jamie Saft torna al Jazz Club Ferrara con il suo New Zion Trio, completato da Brad Jones al contrabbasso e Hamid Drake alla batteria e percussioni, per presentare il nuovo ‘Hidden Corners’: un viaggio lungo il percorso di ricerca del jazz spirituale battuto da antenati come John e Alice Coltrane, Pharoah Sanders e Albert Ayler, ricollegato da Saft a concetti del misticismo ebraico. “Sono stato affascinato e ispirato dal percorso del jazz spirituale per anni” spiega Saft “Alice Coltrane, Pharoah Sanders, John Coltrane, Albert Ayler – tutti questi artisti cercano stati estatici di coscienza nella musica. Queste esperienze trascendenti possono essere tracciate attraverso l’arte, la musica, la spiritualità, l’esercizio e la meditazione. Il misticismo ebraico considera queste stesse vie”. Nelle sue note di copertina, il rapper e produttore di Brooklyn Eden Pearlstein – meglio conosciuto come ePHRYME – cita il Sefer Yetzirah, antico testo cabalistico di autori sconosciuti, che esplora le connessioni della musica e della numerologia attraverso le lettere dell’alfabeto ebraico. Saft traccia il collegamento tra questa fonte di ispirazione e le icone del jazz che sono venute prima: “Nella Kabbalah le lettere hanno valori numerici mistici. John Coltrane ha esplorato questi stati mistici di numeri e geometria musicale all’interno dei suoi arrangiamenti”. È quindi possibile definire Hidden Corners come la nuova manifestazione dell’avventuroso spirito musicale di Saft che gli ha permesso di attraversare i generi con un’incredibile lista di collaboratori (John Zorn, Beastie Boys, Bad Brains, John Adams, Iggy Pop, Donovan e The B-52s).
Per quanto inafferrabile e strano per definizione, il tema mistico non è un territorio sconosciuto per nessuno dei collaboratori di Saft che afferma entusiasta: “ogni musicista qui ha il potere di trasportare l’ascoltatore in regni superiori attraverso la musica. C’è un alto livello di fiducia nel lavoro, nel processo, nelle nostre capacità reciproche. La musica è quindi il veicolo per creare un’arte che sia anche una sorta di cura per l’ascoltatore”. Oltre al suo lavoro con giganti del jazz inventivi come Don Cherry, Pharoah Sanders, Archie Shepp e Alice Coltrane, Hamid Drake studia da tutta la vita l’arte marziale cinese T’ai chi ch’uan e le tradizioni ritmiche di tutto il mondo, attraverso collaborazioni che spaziano dai maestri Gnawa marocchini alle icone del blues della sua città natale, Chicago. Anche Brad Jones ha collaborato con molte delle menti più innovative della musica moderna, tra cui Ornette Coleman, John Zorn, Muhal Richard Abrams, Elvin Jones, Dave Douglas e The Jazz Passengers, aggiungendo al suo eclettico curriculum lavori con Elvis Costello, Sheryl Crow e David Byrne.

Crisi Mercatone uno. L’assessore Costi: “Grande preoccupazione e massimo impegno per la tutela dei lavoratori”

Da: Regione Emilia Romagna.

“L’assoluzione sul piano giudiziario non toglie nulla della responsabilità sul piano imprenditoriale della vecchia proprietà”

Bologna – “L’assoluzione sul piano giudiziario non toglie nulla della responsabilità sul piano imprenditoriale della vecchia proprietà che ha causato ricadute sociali gravissime che sono sotto gli occhi di tutti”.

Così l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ha commentato le recenti vicende relative alla crisi dell’azienda bolognese.
“Quella del Mercatone Uno- ha precisato l’assessore- è una crisi di lunga data che abbiamo seguito fin dall’inizio e che attualmente vede i lavoratori con la cassa Integrazione e una procedura di vendita seguita dai curatori. Nella nostra Regione c’è la sede amministrativa e logistica dell’azienda, senza considerare l’indotto”.

“Verificheremo con i curatori che effetti abbia questa sentenza sul processo di vendita, e certo non abbassiamo la nostra soglia di attenzione su questa situazione per la tutela dei lavoratori”.

Poste Italiane: Per i ferraresi over 60 lezioni gratuite di educazione finanziaria e digitale

Da: Poste Italiane.

Arriva anche a Ferrara il progetto Silver Economy. L’iniziativa, promossa da Poste Italiane, ha l’obiettivo di contribuire a migliorare la conoscenza degli strumenti finanziari e digitali in un segmento specifico di popolazione, quello dei Senior che, secondo fonti Istat, in Italia conta un cittadino su quattro.

L’evento formativo, che ha coinvolto circa 40 clienti e cittadini “silver”, svoltosi questa mattina presso la Filiale di Poste Italiane di viale Cavour, è stato condotto da esperti finanziari e digitali di Poste Italiane che hanno affrontato, in due sessioni didattiche di trenta minuti l’una, entrambe le tematiche, approfondendole con un linguaggio semplice e con esempi pratici.

I “Senior” ancora oggi rappresentano un punto di riferimento importante per le famiglie italiane, contribuendo, in particolare, al benessere di figli e nipoti, anche finanziandone i consumi. Diventa quindi necessario prestare grande attenzione alle necessità degli over 60, garantendone contemporaneamente l’inclusione e la sostenibilità.

In questo contesto, con l’iniziativa di oggi Poste Italiane continua ad offrire il proprio contributo di competenze all’interno delle strategie elaborate dal Comitato Nazionale sull’Educazione Finanziaria, con la promozione di iniziative utili a innalzare, anche tra la popolazione italiana senior, la conoscenza e le competenze finanziarie, assicurative e previdenziali.

Inoltre, per quanto concerne l’educazione “digitale”, il contributo offerto da Poste Italiane è volto a diffonderne la cultura, così come raccomandato da molte istituzioni nazionali ed internazionali. Le nuove tecnologie digitali, infatti, influenzano fortemente la nostra quotidianità ed una maggiore consapevolezza in tal senso può permettere anche ai “senior” di cogliere nuove interessanti opportunità.

Il progetto Silver Economy fa parte di un più ampio programma di Educazione finanziaria e di Educazione Digitale che da alcuni mesi interessa uffici e filiali di Poste Italiane. Il progetto, quindi, si muove nel segno della tradizionale attenzione dell’Azienda alle esigenze del cittadino e in coerenza con la sua storica vocazione di azienda socialmente responsabile che aderisce ai principi internazionali ESG, promossi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite

Lettera aperta al Presidente Bonaccini in relazione alla Legge 23/2018 sui mercatini degli hobbisti

Da: Gruppo di cittadini hobbisti e collezionisti.

Ci siamo. Periodicamente, salta fuori questa caccia all’evasore e nel mirino come sempre i più piccoli, quelli che con la loro passione danno vita a borghi e paesi, richiamando gente (non li chiamerei clienti) che ovviamente muove l’economia di centri altrimenti deserti.
Grazie a noi, sono pieni bar, gelaterie, pizzerie, ristoranti, rosticcerie. Riuscite voi, con le Vostre regole da Grande Fratello, a fare altrettanto? I fatti dicono di no.
In una Italia sempre più povera economicamente e culturalmente, questi mercatini sono punto di incontro per amanti delle curiosità, appassionati delle cose del passato, cacciatori di oggetti strani che stimolano domande e di conseguenza cultura. Non farebbe male a certi politici incompetenti fare un giro ogni tanto in questi mercati. Imparerebbero qualcosa. Per esempio, che il nostro non è un mestiere, che ci vuole tanta passione per alzarsi all’alba con qualsiasi tempo, per ritrovarsi fra noi e i nostri oggetti di una volta. Andremmo lodati per l’aiuto che portiamo a questi paesi, non perseguitati come delinquenti.
È vero che cerchiamo di guadagnare la giornata (a volte senza nemmeno riuscirci), ma Le porto un esempio classico: con 500 euro di pensione che tanti percepiscono, i pochi euro che si potrebbero portare a casa si chiamano sopravvivenza, non evasione. Quella sopravvivenza che lo Stato italiano non garantisce a tanta, troppa gente.
Questa legge è solo punitiva, distruttiva per i paesi e le Proloco e chiaramente fatta da incompetenti, che nulla sanno sull’argomento. Noi capiamo che una certa regolamentazione può essere necessaria, tanto che il problema non è la cifra richiesta: la vostra legge mette regole e paletti burocratici che nulla hanno a che fare col collezionismo su cui si basa questo tipo di mercatino.
Troviamo quindi demenziale chiedere a noi (oltre a 100 euro) una lista che specifichi la natura di ogni tipologia, addirittura quanto abbiamo pagato un oggetto e, udite-udite, da chi l’abbiamo comperato, magari decenni fa. Si può essere più inesperti? Con quale strumento e soprattutto con quale task force di “intenditori” intendete controllare se un oggetto è di nostra nonna, se ci è stato regalato, se oggetto di scambio, se trovato vicino a un cassonetto o all’ADO?
Per mille ragioni quindi questa legge è inapplicabile e riporta alla mente un noto commento di Fantozzi davanti al noto film russo…

Cimice asiatica: Coldiretti E-R, bene delibera regione su delimitazioni

Da: Coldiretti dell’Emilia Romagna.

Accogliamo con favore la decisione della Regione Emilia Romagna che con la delibera 93 del 21/01/2020 ha dato il via alla delimitazione delle zone colpite dalla cimice asiatica, passo fondamentale per mettere in moto il processo di risarcimento delle aziende che hanno subito questa vera e propria calamità”. Con queste parole Coldiretti Emilia Romagna ha commentato la decisione della Regione di far partire un iter del quale la stessa associazione ha sottolineato più volte l’indispensabilità. Solo una settimana fa, da Fieragricola, a Verona, i vertici di Coldiretti avevano ospitato sul palco della manifestazione contro la cimice il Ministro Bellanova, assieme ai governatori delle regioni interessate, fra i quali il presidente Stefano Bonaccini.
La cimice asiatica ha devastato i campi e i frutteti di 48mila aziende in Italia con un danno che supera i 740 milioni di euro a livello nazionale. Nella nostra regione – fa sapere Coldiretti Emilia Romagna – ha causato lo scorso anno 270 milioni di danni. “Si tratta del 36% del dato nazionale” ha detto il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli.
“Per questo motivo – continua Bertinelli – consideriamo un primo passo estremamente positivo quello del via alla delimitazione delle aree colpite e guardiamo avanti: è necessario procedere il prima possibile a fornire sostegni adeguati che consentano alle aziende agricole di sopravvivere all’assedio del pericoloso insetto, sia in termini di fondi che di lotta biologica con l’introduzione dell’antagonista

Avvio dei lavori per il nuovo patto per “Ferrara Sicura” e approvate misure di safety e security per il Carnevale di Cento

Da: Prefettura di Ferrara.

Presieduto dal Prefetto Michele Campanaro, si è riunito stamane a Palazzo don Giulio d’Este il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per l’esame dei contenuti dell’Accordo quadro tra Ministero dell’Interno ed ANCI del 9 gennaio scorso, in materia di servizi di polizia stradale sulla viabilità dei centri urbani.
Alla riunione hanno partecipato il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri, accompagnato dal Comandante della Polizia Locale Claudio Rimondi, il Questore Giancarlo Pallini, il Comandante provinciale dei Carabinieri Gabriele Stifanelli, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Cosimo D’Elia e il Comandante della Polizia provinciale Claudio Castagnoli.
Introduttivamente, il Prefetto ha evidenziato che il recente Accordo quadro si pone l’obiettivo di rafforzare le attività di controllo e la sicurezza stradale in ambito urbano, anche attraverso la realizzazione di progetti specifici rivolti al miglioramento dei servizi di controllo sulla viabilità nelle aree di maggiore rischio, valorizzando il ruolo delle Polizie locali e recuperando, contestualmente, risorse delle Forze di polizia per i compiti di controllo del territorio, con positivi riscontri in termini di maggiore presenza nelle aree urbane a più alto rischio e di rafforzamento della percezione di sicurezza dei cittadini.
Per dare attuazione agli indirizzi operativi delineati nell’Accordo, il Prefetto, con il parere unanime dei componenti il Comitato, ha disposto l’immediata istituzione di un Tavolo tecnico prefettizio con l’obiettivo di porre le basi per la prossima sottoscrizione di un nuovo “Patto per Ferrara sicura”, nel cui ambito sarà definito un nuovo modello di gestione della sicurezza, accelerando i percorsi di integrazione operativa e informativa delle Forze di Polizia e della Polizia Locale, partendo dall’armamento del corpo della Polizia Locale estense per arrivare, in tempi definiti, alla estensione dei servizi di polizia locale sull’intero arco delle ventiquattro ore, secondo le previsioni dello stesso Accordo quadro.
“Con il Comitato di oggi – ha sottolineato il Prefetto – si pongono basi concrete per la costruzione, in tempi che monitorerò personalmente, di un nuovo modello di gestione della sicurezza urbana a Ferrara, in piena conformità allo spirito ed agli obiettivi previsti dalle Linee Guida ministeriali per l’attuazione della sicurezza urbana”.
“L’incontro di oggi è bel punto di inizio – ha sottolineato il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri – e l’Amministrazione comunale è disposta a investire molto e in sinergia con gli enti territoriali nel campo della sicurezza. Appena il Bilancio del Comune sarà approvato procederemo con nuove assunzioni di personale, con investimenti in dotazioni e armamento adeguati alla Polizia Locale, nel completamento della nuova caserma, in nuovi dispositivi di videosorveglianza e di tutti i mezzi necessari da condividere con le altre forze dell’ordine. Ci prefiggiamo di portare insieme a conclusione l’elaborazione del nuovo Patto di Sicurezza entro la fine della prossima estate”.
Nel corso della stessa riunione di Comitato, sono state, inoltre, definite, alla presenza anche del Sindaco di Cento Fabrizio Toselli, le misure di security per il noto Carnevale di Cento, giunto quest’anno alla sua trentesima edizione.
In aggiunta alle misure di safety, già definite dalla Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, sono state rafforzate – in occasione delle sfilate dei carri allegorici programmate per domenica 9 febbraio e per tutte le successive domeniche fino all’8 marzo – tutte le misure di security secondo le direttive ministeriali (dal potenziamento dei controlli ai varchi nell’area della manifestazione, al divieto di consumo di alcol e di introduzione di bottiglie di vetro). Sul percorso di sfilata saranno, in particolare, assicurate attente misure ai fini antiterrorismo, con l’impiego di barriere jersey e la presenza di Unità Operative Speciali.

Ok dalla Regione per i 62 milioni dell’Idrovia Ferrarese

Da: Provincia di Ferrara.

La Legge di bilancio dello Stato approvata in Parlamento lo scorso dicembre, ha sbloccato l’avanzo di bilancio della Regione Emilia-Romagna, di cui 62 milioni corrispondono alle risorse dell’Idrovia Ferrarese.
È l’esito dell’incontro avvenuto in viale Aldo Moro tra l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, insieme a Provincia e Comune di Ferrara.
“Una buona notizia – commentano la presidente della Provincia Barbara Paron, e l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Andrea Maggi – che tutti attendevamo, per il prosieguo dei lavori relativi all’Idrovia”.
Con lo sblocco dei 62 milioni per la realizzazione dell’asta fluviale che va dalla conca di Pontelagoscuro fino a Portogaribaldi, infatti, possono ora avere semaforo verde una serie d’incontri per affrontare i vari aspetti tecnici e di fattibilità relativamente al raggiungimento degli obiettivi di messa in sicurezza idraulica e valorizzazione turistica del territorio.
Tutti passi che sono indispensabili per l’affidamento dei lavori, con particolare priorità a quelli della Darsena di San Paolo, vera e propria porta d’accesso e biglietto da visita per la città e l’intero territorio provinciale.
“Si tratta di una zona strategica del nostro territorio – sottolinea a questo proposito il sindaco Alan Fabbri – per la quale sono previsti interventi importanti già delineati nel Piano delle Periferie.
“Grazie alla Legge di bilancio e allo sblocco dei fondi – aggiunge la consigliera regionale Marcella Zappaterra – possono finalmente riprendere i lavori che sono rimasti fermi e questo è importante perché una parte significativa della riqualificazione della città e del territorio passa attraverso l’Idrovia su cui da tempo siamo impegnati”.

Corso di Formazione MSP Italia

Da: Comune di Comacchio.

Si è concluso sabato scorso il percorso formativo, articolato in quattro lezioni per 16 ore complessive, organizzato dall’ente di promozione sportiva MSP Italia realizzato grazie ad un contributo del Comune di Comacchio presso le palestre del territorio.
Il corso che ha coinvolto educatrici dei servizi educativi per l’infanzia, insegnanti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e tecnici delle associazioni sportive dilettantistiche locali, è stato tenuto dal Prof. Secli Paolo docente della Facoltà di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Educazione e Scienze Umane, ed aveva come finalità la formazione a livello sportivo sia dei docenti che dei tecnici sportivi per poter implementare le conoscenze e creare una rete di coordinamento ma soprattutto una uniformità nella didattica sportiva. L’Assessore allo Sport Riccardo Pattuelli commenta: “ringrazio sentitamente Lara Liboni di Msp e Patrizia Buzzi del Servizio Politiche Educative per l’ottima collaborazione che ha portato a concretizzarsi una richiesta nata dal convegno sulla realtà sportiva del Comune di Comacchio svoltosi lo scorso maggio. Ora lavoreremo per ripetere l’esperienza e dare risposte ad ulteriori upgrade formativi”.

Ascom partecipa al dolore della famiglia per la scomparsa di Franco Castagnetti

Da: Ascom di Ferrara.

Ascom Confcommercio si unisce al dolore della famiglia per la scomparsa di Franco Castagnetti figura fondamentale nella storia economica e sociale dei nostri Lidi: “La morte di Franco Castagnetti – commenta con emozione Gianfranco Vitali, presidente di Ascom Comacchio – segna un’ ulteriore perdita di un autentico protagonista dell’industria turistica di Comacchio. Da sempre nella nostra Associazione, Franco ha ricoperto incarichi associativi mettendosi a disposizione degli albergatori con entusiasmo e passione e dimostrando inoltre significative capacità organizzative e di mediazione. Il suo storico Hotel Logonovo, uno dei pochi alberghi sopravvissuti, è stato tra i primi a realizzare l’apertura sugli interi dodici mesi. Un albergo da sempre gestito in modo professionale che ha visto il passaggio generazionale alla figlia Nicoletta, che in modo magistrale e con sincera passione continua ad investire con una costante visione rivolta al futuro. Come Ascom saremo per sempre riconoscenti all’amico Franco per avere contribuito profondamente alla crescita della nostra economia e per avere lasciato in eredità una azienda che è un patrimonio della nostra collettività” conclude il presidente Vitali.

Un Simposio pieno di cibi, musiche e divertimenti. Greci ed Etruschi con il vino sapevano anche giocare

I Greci ne erano maestri tanto da non poterne fare a meno. Dopo la pratica ritualizzata del banchetto, durante il quale si mangiava insieme condividendo il cibo e socializzando anche con chi non si conosceva, era tradizione avviare il momento del simposio, culmine di piacere e trasmissione di conoscenza.

Ma in Italia le cose andavano diversamente. Gli aristocratici etruschi, a partire dal VII secolo a. C., furono toccati con profondità dalle attività simposiali in uso nelle non distanti città greche. E’ soprattutto grazie alle ceramiche attiche raffiguranti scene di simposio che gli Italici poterono apprendere le caratteristiche di questa particolare usanza orientale. Talvolta, però, quando una civiltà impianta nel proprio mondo costumi inizialmente estranei, accade che le novità siano reinterpretate e adeguate al nuovo contesto. Per questo i simposi etruschi iniziarono sin da subito a differenziarsi sempre più dagli originali greci, fino a determinare il classico cliché greco e romano dell’etrusco dedito alla mollezza dei costumi.

In Etruria, infatti, anche le donne avevano un proprio ruolo all’interno del simposio, il quale piuttosto che concentrarsi su politica e filosofia dava maggiore spazio a giochi, musica e spettacoli. Centrale era il consumo di vino, attorno al quale esisteva una vera e propria ritualità, eredità questa tipicamente greca. L’inebriante bevanda, naturalmente, veniva servita e bevuta miscelata con l’acqua, così come in Grecia, dove si riteneva che solo i barbari bevessero il vino puro. A seconda dell’anfora che lo trasportava, inoltre, era possibile riconoscerne l’origine e dunque la qualità, ma in qualunque caso fu proprio il vino a permettere l’iniziale diffusione dello stile di vita ellenico.

Il simposio etrusco, che si svolgeva all’aria aperta, costituiva l’occasione migliore per ostentare la propria ricchezza, attraverso le suppellettili utilizzate, le vesti indossate e gli ornamenti esibiti. Svolgendosi rigorosamente di sera, non poteva mancare l’illuminazione dei candelabri bronzei, simbolo anche di luce nell’eternità, in una atmosfera profumata da essenze bruciate negli incensieri. Quasi come sottofondo per le varie attività possibili, dalle recitazioni ai giochi da tavolo, era senza dubbio la musica, suonata da flauti, cetre e crotali, compagna significativa per gli Etruschi in diversi momenti della vita quotidiana. Già gli autori della classicità ci testimoniano il ricco panorama sonoro che dipingeva il mondo etrusco, forse addirittura senza eguali nei secoli. Ad avere un accompagnamento musicale erano anche le semplici azioni di tutti i giorni, come preparare i pasti o frustare la servitù. Per non parlare della caccia: gli Etruschi, avvalendosi di dolci melodie suonate da strumenti a fiato, erano in grado di catturare gli animali facendoli cadere nelle trappole. Ma alcuni vasi conservati dal Museo Archeologico Nazionale di Ferrara nel Palazzo Costabili ci raccontano un’altra storia. Spina ha fornito ai nostri archivi molti recipienti con una iconografia musicale risalenti al V e IV secolo a. C., che essendo di provenienza elladica ci mostrano vari contesti di musicalità in Grecia, lì attestata sin da prima dei Micenei.

Se in Etruria padana ci si divertiva con il ‘còttabo’ (un gioco a carattere augurale usato anche per trarre presagi) è perché anche i Greci vi giocavano durante i simposi, con un sottofondo suonato e danzato. Non era infatti necessario un grande impegno mentale: si dovevano scagliare contro un bersaglio, con il polso, le ultime gocce di vino rimaste nella coppa, e chi vinceva poteva accaparrarsi lauti premi di gola o persino piaceri sessuali.

Mito e musica furono da sempre profondamente intrecciate nella storia greca, basti considerare l’arcaica epica omerica, testimone di canti mitici rielaborati e riproposti da cantori che li interpretavano generalmente a suon di lira. L’innovazione nell’arte inventata da Orfeo proseguì poi con la lirica monodica e corale: la musica non era più appannaggio dei professionisti, ma entrò di buon grado nel sistema educativo, fino a sfociare nel celebre teatro greco. L’audace fantasia del mito greco e l’innata giovialità dell’animo italico sono concentrate e compresenti nei reperti di Spina, costretti da allora in un silenzio che non gli appartiene del tutto.

 

Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
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“Infanzia felice” il nuovo spettacolo di Antonella Questa a Comacchio

Da: Comune di Comacchio.

Dopo il tutto esaurito registrato in occasione dello spettacolo di Michele Placido, venerdì 7 febbraio è in programma il prossimo appuntamento con Comacchio a Teatro, la stagione teatrale in Sala Polivalente diretta da Massimiliano Venturi.
Protagonista della serata sarà Antonella Questa, che dopo il successo di qualche anno fa ritorna a Comacchio con il suo ultimo lavoro Infanzia Felice, una fiaba per adulti.

L’artista ligure prosegue la ricerca sulla natura delle relazioni umane, scegliendo stavolta come tema l’educazione nell’infanzia e partendo dal libro della Rutschky “Pedagogia Nera”, una raccolta di saggi e manuali sull’educazione, pubblicati a partire dalla fine del milleseicento ai primi del secolo scorso.
Un’indagine per capire soprattutto cosa stia succedendo oggi che le regole della antica “pedagogia nera” sono ormai bandite sia in famiglia che a scuola. Oggi che nelle aule non ci sono più banchi disposti rigidamente in un solo senso o cattedre rialzate, che il maestro non usa più la bacchetta sulle dita e che i genitori si limitano alla sculacciata ogni tanto o al classico schiaffone per il quale “non è mai morto nessuno”.
Una maestra un po’ rigida, un gatto parlante, dei bambini capricciosi e viziati, una preside dedita all’aperitivo, una madre in carriera e un principe con la coppola azzurra azzurra come il mare, sono solo alcuni dei protagonisti di questa originale fiaba per adulti. Un viaggio, anche molto divertente, all’interno della famiglia e della scuola di oggi, cercando di capire dove affondino le radici della rabbia che anima la guerra tra genitori e insegnanti e che spesso spinge i nostri bambini verso il bullismo.
Uno spettacolo originale di e con Antonella Questa, con coreografie e messa in scena di Magali B – Cie Madeleine&Alfred, disegno luci e scenografie di Daniele Passeri, costumi di Sara Navalesi, coproduzione tra LaQ- Prod, Pupi&Fresedde, Teatro di Rifredi e Festival InEquilibrio – Armunia

L’inizio è fissato per le ore 21 di venerdì 7/2, con apertura della biglietteria alle ore 20. La programmazione proseguirà giovedì 13/2 al Teatro Barattoni di Ostellato, dove Giobbe Covatta presenterà in anteprima per la provincia di Ferrara il suo nuovo spettacolo Scoop: la donna è superiore all’uomo. La prevendita per i prossimi appuntamenti è disponibile ogni martedì ore 15-18 a Comacchio e mercoledì ore 16-19 ad Ostellato, oppure on line sul sito www.comacchioateatro.it. Infoline 349 0807587.

Coronavirus, nessun caso di infezione rilevato in Emilia-Romagna.

Da: Regione Emilia Romagna.

Attivato anche un coordinamento tra gli assessorati alle Politiche per la Salute, Protezione civile e Trasporti, al lavoro con il ministero della Salute e il Dipartimento nazionale di Protezione Civile. L’assessore Venturi: “Continuiamo a essere vigili, ma al momento nessuna emergenza o criticità”

Bologna – Sono risultati tutti negativi i tamponi effettuati sinora in via puramente precauzionale – poiché non corrispondevano alla definizione di caso sospetto di infezione da nuovo Coronavirus – analizzati dal Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche e virologiche (Crrem) del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Nessun caso di infezione da Coronavirus, dunque, rilevato sinora in Emilia-Romagna. Eper quanto riguarda la scuola, non sono previstedal ministero della Salute misure di restrizione o limitazione della frequenza per studenti asintomatici di rientro da viaggi in Cina, come è stato precisato dall’Ufficio scolastico regionale in una nota inviata ai presidi dell’Emilia-Romagna.

Sull’intero territorio, da Piacenza a Rimini, la Regione ha attuato tutte le misure stabilite dal Ministero della Salute, in stretto raccordo con le Aziende sanitarie. Operativo anche il gruppo regionale di coordinamento per monitorare la situazione e condividere informazioni e interventi necessari. A fare il punto, gli assessori Sergio Venturi (Politiche per la salute) e Paola Gazzolo (Protezione civile) nella lettera inviata oggi a tutti i sindaci dell’Emilia-Romagna, ai quali, così come alle autorità sanitarie locali, sarà data tempestiva comunicazione in caso di aggiornamenti.

“Ribadiamo che qui, in Emilia-Romagna, non c’è nessuna emergenza e nessuna criticità- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-, così come confermano gli esami effettuati. Continuiamo naturalmente ad essere vigili e a mantenere alta la guardia: abbiamo già messo in campo tutte le precauzioni necessarie per la sicurezza delle persone, lavorando a stretto contatto con il Ministero e la Protezione civile”.

Nella missiva si ricorda come il Consiglio dei Ministri abbia deliberato, il 31 gennaio scorso, lo stato di emergenza per sei mesi, stanziando 5 milioni di euro per l’attuazione delle misure precauzionali in seguito all’epidemia di Coronavirus in Cina. Il 3 febbraio il capo del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha firmato l’ordinanza che disciplina i primi interventi urgenti disposti in via precauzionale e preventiva, con il coinvolgimento di un Comitato tecnico-scientifico appositamente costituito del quale fanno parte tutti i soggetti istituzionali coinvolti.

La Regione, spiegano nella lettera Venturi e Gazzolo, ha attivato un coordinamento tra gli assessorati alle Politiche per la salute, Protezione civile e Trasporti per un raccordo univoco con il ministero della Salute e il Dipartimento nazionale di Protezione Civile, in modo da assicurare l’attuazione di tutte le disposizioni definite in via precauzionale su scala nazionale e per una gestione integrata di ogni eventuale criticità che dovesse verificarsi a livello locale.

Il laboratorio di riferimento per l’intera Emilia-Romagna, ricordano sempre gli assessori, è il Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche e virologiche (Crrem) del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. È stato inoltre già realizzato il collegamento con il numero verde nazionale 1500, operativo 24 ore su 24, che dirotterà sulla linea regionale eventuali casi da approfondire.

Regione e Servizio sanitario regionale: indicazioni per i vertici delle Aziende

L’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha tempestivamente inviato ai direttori generali e sanitari delle Ausl dell’Emilia-Romagna e ai direttori dei Dipartimenti di Sanità Pubblica tutte le comunicazioni del ministero della Salute in merito alla sorveglianza, al controllo dell’eventuale infezione e alla gestione dei contatti a rischio.

Successivamente alla riunione del gruppo di coordinamento, ieri c’è stato un incontro con le Aziende Usl per condividere le indicazioni per medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale e altri medici del territorio, per il personale del 118 e del Pronto Soccorso.

Le indicazioni riguardano anche le modalità di attivazione e il conferimento dei campioni al Laboratorio di riferimento per l’Emilia-Romagna./CV