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Giorno: 24 Febbraio 2020

In Prefettura il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus in provincia di Ferrara

Da: Prefettura di Ferrara.

Il Prefetto Michele Campanaro ha presieduto stamane a palazzo don Giulio d’Este la riunione del Centro coordinamento soccorsi per fare il punto sulla situazione dell’emergenza “Coronavirus” nella provincia estense, alla luce delle disposizioni contenute nell’ordinanza contingibile e urgente emessa nella serata di ieri a firma congiunta del Ministro della Salute e del Presidente della Regione Emilia Romagna per contrastare e contenere la diffusione del virus.
All’incontro erano presenti la presidente della Provincia Barbara Paron, il Sindaco di Ferrara Alan Fabbri e tutti gli altri Sindaci della provincia, il Questore Cesare Capocasa, il Comandante provinciale Carabinieri Gabriele Stifanelli, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Cosimo D’Elia, il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Antonio Marchese, il Direttore Generale dell’Azienda USL Claudio Vagnini, il Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Tiziano Carradori e la Responsabile della Sede operativa provinciale dell’Agenzia Regionale di protezione Civile Alceste Zecchi.
Il quadro complessivo emerso dal tavolo rappresenta una situazione che, al momento, non desta preoccupazione; tuttavia, anche in relazione alla relativa prossimità di alcuni territori dove sono in atto focolai di diffusione del virus, è massima l’attenzione di tutte le componenti del sistema preposto alla tutela della salute e della sicurezza pubblica per contrastare l’evolversi della situazione epidemiologica.
“Un vertice necessario per affinare il coordinamento ed essere pronti a gestire al meglio qualsiasi eventuale caso di positività al coronavirus in questa provincia. È importante in questa fase non generare ingiustificati allarmismi e, al contempo, adoperarsi con la massima attenzione per garantire la salute e la sicurezza dei cittadini – ha affermato il Prefetto – Il nostro sistema, così come evidenziato dagli interventi a questo tavolo dai Direttori Generali della Aziende USL e Ospedaliero Universitaria, è pronto ad affrontare le situazioni più critiche che, al momento, sono state escluse, all’esito dell’esame dei tamponi, tutti negativi. Come indicato dal Ministero della Salute, in caso di dubbi sui sintomi avvertiti, la popolazione è invitata a contattare esclusivamente i medici di base o a rivolgersi al numero 1500, in attesa della imminente attivazione del numero verde del Servizio Sanitario della Regione Emilia Romagna, evitando il congestionamento dei Pronto Soccorso”.
Nel corso della riunione, le autorità sanitarie hanno assicurato il potenziamento degli organici nelle strutture che operano in prima linea nella gestione dell’emergenza, così come, anche a maggior tutela di tutto il personale ospedaliero coinvolto, saranno ripetuti gli specifici esami di accertamento diagnostico della patologia influenzale COVID-19 (tampone) su tutti i pazienti affetti da polmonite interstiziale, attualmente ricoverati negli ospedali della provincia.
Amministratori locali, autorità sanitarie e di protezione civile sono, quindi, stati invitati dal Prefetto alla scrupolosa osservanza delle indicazioni fornite con l’ordinanza assunta nella serata del 23 febbraio congiuntamente da Ministro della Salute e Presidente della Regione Emilia Romagna, relative, in particolare, alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, alla sospensione dei viaggi di istruzione, alla sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei ed alla sospensione di manifestazioni, iniziative, eventi e forme di aggregazione in luogo pubblico o privato. Casi particolari, non esplicitamente chiariti in ordinanza, sono stati sottoposti alla cabina di coordinamento regionale, istituita dalla Regione Emilia-Romagna

Il presidente Bonaccini: “Necessaria una regia unica, in coordinamento col Governo e con tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali coinvolte nel Patto per il Lavoro. Siamo in grado di gestire la crisi affrontando nel dettaglio ogni singola questione, usando serietà e con la collaborazione di tutti”

Da: Regione Emilia Romagna.

Oggi in viale Aldo Moro incontro voluto dal presidente dell’Emilia-Romagna per fare un quadro della situazione e mettere sotto la lente necessità ed esigenze nel territorio regionale

I riflessi dell’emergenza Coronavirus su economia e mondo del lavoro, le peculiarità e necessità del territorio, le richieste e le proposte. Si è svolto oggi in viale Aldo Moro, in presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, un primo incontro con associazioni di categoria, imprenditori, organizzazioni sindacali aderenti al Patto per il Lavoro per analizzare la situazione e avanzare proposte.

Una riunione cui hanno partecipato anche diversi assessori della Giunta regionale uscenti (Palma Costi, Patrizio Bianchi) e altri di nuova nomina e riconfermati tra cui Vincenzo Colla, Andrea Corsini, Alessio Mammi e Raffele Donini.

Da Cgil-Cisl-Uil a Confartigianato, da Confindustria a Coldiretti a Unioncamere, tutti i rappresentanti hanno portato la propria volontà di collaborazione nella gestione della crisi e auspicato una regia unica per potersi indirizzare con chiarezza nelle scelte necessarie per ciascun comparto.

“Una regia unica che io considero indispensabile, in coordinamento con il Governo- ha detto il presidente della Regione Bonaccini, che ha voluto questo incontro- e con il contributo di ascolto di tutte le categorie interessate dai riflessi economici e sociali di questa crisi”.

Una crisi che lo stesso Bonaccini ha definito “in rapida mutazione e per alcuni versi dai contorni imprevedibili: per quanto ci riguarda noi stiamo per diramare alle Prefetture e ai sindaci i dettagli della nostra ordinanza e, come Regioni, cerchiamo di rendere chiare in un quadro di coerenza, le misure assunte, ponendo al centro innanzi tutto il tema della massima prevenzione.

Da parte delle associazioni e dei sindacati sono stati posti i temi della circolazione delle merci, della retribuzione dei lavoratori, dipendenti e non, della formazione professionale e dei tempi dei genitori alle prese con la chiusura delle scuole.

In particolare, sono stati sollevati i temi dell’utilizzo della cassa integrazione, con lo stop ai contatori, della sospensione del pagamento delle rate dei mutui, della proroga del pagamento delle imposte, temi che saranno posti quanto prima al Governo, quali strumenti immediati per garantire la continuità di un sistema produttivo che assieme a Lombardia e Veneto produce il 40% del Pil nazionale. La Regione, per le proprie competenze, farà quanto richiesto, come ad esempio la dilazione dei tempi dei bandi per le imprese di tutti i settori.

Inoltre, è emersa la richiesta di utilizzare il metodo già vissuto ai tempi del sisma per la ricostruzione, con un coordinamento forte di tutti i livelli istituzionali, comprese tutte le pubbliche amministrazioni dello Stato, al fine di agire in modo unitario.

“Siamo in grado di gestire la crisi- ha concluso Bonaccini-: affrontando nel dettaglio ogni singola questione, usando serietà e collaborazione da parte di tutti”.

Il tavolo da oggi è permanente e convocabile in qualsiasi momento in relazione alle esigenze e i cambiamenti dovuti alle ordinanze.

25 Febbraio: stop al traffico sulla Sp 68 a Portomaggiore per fare brillare ordigno bellico

Da: Provincia di Ferrara.

La Provincia dispone la sospensione temporanea del traffico lungo la Sp 68 di Codigoro, al chilometro 8 in località Portomaggiore, dalle 9,30 di martedì 25 febbraio.
Il motivo dell’ordinanza è dovuto alla necessità di far brillare un ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale, rinvenuto nella zona.
Dunque, l’interruzione del traffico veicolare durerà fino al termine delle operazioni, compito affidato ad apposita comunicazione da parte delle forze dell’ordine, incaricate dello svolgimento delle operazioni in condizioni di sicurezza della popolazione.
Sull’intera zona interessata è stata nel frattempo posata le segnaletica informativa e di deviazione del traffico.
Il ripristino delle normali condizioni di circolazione sarà cura dello stesso Comune di Portomaggiore.
L’ordinanza provinciale è già stata inviata a Prefettura, Questura, Carabinieri, Vigili del fuoco, Polizia provinciale, Tper e 118, oltre naturalmente al Comune di Portomaggiore.

Siccità invernale, il CanaleEmiliano Romagnolo anticipa

Da: Canale Emiliano Romagnolo.

Grazie ai lavori full-time di manutenzione e potenziamento del canale l’irrigazione è anticipata di una decina di giorni sulla normale tabella di marcia a beneficio delle prime colture stagionali

Il Consorzio per il Canale Emiliano Romagnolo ha messo in piena funzione tutti i suoi impianti di sollevamento riportando così a livelli “quasi estivi” le quote di risorsa idrica invasata e trasportata all’interno del grande canale che da Selvatonica di Bondeno dopo 133 km giunge a Rimini servendo tutto il comparto agricolo di Romagna e parte dell’Emilia Orientale.
Quest’anno le manutenzioni invernali sono state notevolmente impattanti e assai rilevanti per la stessa funzionalità dell’opera: infatti, oltre alle minuziose manutenzioni e i controlli di sicurezza su tutte le elettropompe (pratica assolutamente indispensabile per assicurare il regolare funzionamento estivo) é stato ricostruito integralmente un tratto di rivestimento di circa 1 chilometro. In aggiunta a questo restyling sono stati anche posizionati ulteriori presidi di risalita per chi, nonostante i divieti di accesso nelle piste che costeggiano il CER, cadessero nelle sue acque.
L’avvio dell’anno, come del resto già nel 2019, si è dimostrato estremamente siccitoso e l’assenza perdurante di precipitazioni unita alle anomale alte temperature rispetto alle medie consuete del periodo rischiavano di compromettere le primissime coltivazioni di bietola appena trapiantate, le semine di cipolla e le colture a foglia invernali. Questo scenario complessivamente critico, unitamente alle pressanti sollecitazioni degli imprenditori agricoli comprensibilmente preoccupati per l’andamento climatico della stagione, hanno spinto il CER ad una frenetica attività di velocizzazione di tutti i lavori di miglioria e manutenzione sul canale, con turni pressanti e raddoppiati, che hanno però consentito il provvidenziale avvio anticipato della pratica di distribuzione irrigua di una decina di giorni a beneficio dell’intero comparto.

Tecnicamente l’opera di manutenzione invernale – realizzata quest’anno e che proseguirà nei periodi di “ferma” anche nei prossimi cinque – impedisce e impedirà, di fatto, il prelievo delle acque dal Fiume Po, il CER quindi ha individuato una soluzione alternativa per ovviare alle richieste programmando nuove immissioni durante l’inverno, in condizioni di sostanziale emergenza, dai Canali dei Molini (derivanti dai torrenti Santerno e Senio) che, nonostante le modeste portate, hanno consentito di incrementare i livelli idrici in ampi tratti romagnoli a favore delle irrigazioni puntuali già da 15 giorni, specie nei territori sottesi da impianti in pressione. Questa operazione risponde alle attese del territorio ma si segnala che il
CER anche nei prossimi anni dovrà assolutamente effettuare importanti lavori di rafforzamento ed implementazione dell’impianto Palantone sul Po e dovrà ricostruire diversi chilometri di rivestimento nel tratto iniziale del canale.
Risulterà perciò impossibile riavviare gli impianti già prima del primo di Marzo. Il Consorzio CER, insieme ai consorzi di bonifica associati, forniranno in ogni caso agli interessati tutte le necessarie ed esaustive informazioni per pianificare le future semine in tempi utili.

Perché Ferraraitalia non parla del Coronavirus

 “E’ il capitalismo ragazzo”, la bomba Coronavirus sembra il frutto avvelenato – l’ultimo, il più brutto – di un Sistema Economico Unico, ubiquo, che comanda il mondo e ci comanda. Nato in Cina, il virus ha viaggiato velocissimo: Corea, Giappone, Iran…  Subito dopo è sbarcato (ma i barconi non c’entrano) in Europa. In Italia, il paese europeo con più scambi con la ‘Terra di Mezzo’, siamo quasi al bollettino di guerra: aumentano i contagi, si contano i primi morti, si moltiplicano gli allarmi e i divieti. La paura rischia di mutarsi in panico.

Che dovrebbe fare un giornale, anche un piccolo giornale come il nostro? La risposta sembrerebbe elementare: dovrebbe ‘fare il suo mestiere’: informare. raccontare, intervistare, commentare… Del resto, ‘l’argomento Coronavirus’ si presta a tutti gli approcci, a tutti i generi giornalistici: dal titolo a caratteri cubitali alla cronaca e alla polemica di piccolo taglio, dal commento paludato all’immagine toccante, dal corsivo pungente alla vignetta dissacrante.  Ce n’è (ce ne sarebbe) per tutti i gusti. Perché, da sempre, le disgrazie sono una vera manna per i media. Più grande è la disgrazia, più aumentano le vendite, più l’audience si impenna.

Ferraraitalia non parteciperà al banchetto mediatico. Non parleremo di Coronavirus. Per due ragioni.

La prima. Perché in Italia i media, tutti i media – dalla televisione, alle radio, ai quotidiani di ogni ordine e grado, ai social media, fino ai più sperduti siti e blog della Rete – stanno dando oggi uno spettacolo indecoroso. Non è vero che informano, non è vero che fanno servizio ai cittadini. Fanno il contrario, come si dice, ‘ci inzuppano il biscotto’.  Forse molti bravi colleghi, molte testate di grande tradizione, non se ne rendono nemmeno conto, ma la realtà è questa. Guardate un telegiornale qualsiasi: dopo qualche parola di un ministro o di un politico a caso (“E’ tutto sotto controllo”) e due battute di un esimio virologo (“Non bisogna cedere al panico”), comincia una lunga serie di ‘servizi sul campo’, di immagini shock, di facce impaurite, di piazze deserte, di supermercati presi d’assalto.

Oggi il nostro sistema mediatico produce confusione, non informazione. Non offre notizie ma semina, coltiva e amplifica il panico. E’ lui il primo, inconsapevole e potentissimo veicolo di contagio.

La seconda ragione per scegliere il silenzio. Perché la situazione è davvero grave. Perché siamo entrati in un tunnel (chiudono fabbriche, mercati, scuole, università) e non sappiamo quando potremo uscirne. Non ce la caveremo in qualche settimana, forse neppure in qualche mese. E gli unici che possono e devono parlare, che devono dirci cosa fare e non fare, sono gli enti preposti a farlo. Il Ministro della Salute, il Presidente della Regione, il Sindaco della nostra città. E le autorità sanitarie, il Servizio di Igiene e di Medicina preventiva della Unità Unità Sanitaria Locale. Per fortuna il nostro sistema sanitario è il più avanzato, competente e democratico del mondo.

Non ha senso, anzi, è sbagliato, confusivo, pericoloso, aggiungere mille voci, mille Grida, mille notizie (vere e false), mille suggerimenti (spesso incompetenti) alle linee guida e alle disposizioni delle autorità preposte.

Amiamo esercitare il dubbio (è uno dei compiti di qualsiasi organo di informazione), quindi le Autorità Competenti non ci hanno mai appassionato. Ma su questo quotidiano troveranno spazio ed evidenza solo i loro comunicati. In questo momento, il momento in cui dobbiamo far funzionare il cervello e  non riempirci la pancia con un polverone mediatico, sul Coronavirus solo loro hanno diritto di parola. Almeno su Ferraraitalia. Ci sarà tempo, dopo, finita l’emergenza, per tutti i racconti, tutte le obiezioni, tutti i commenti.

Con un’ultima raccomandazione, la stessa che mi ripeteva una nonna che tanto amava le sentenze: “Non val l’insegnamento se non c’è il discernimento”. E cioè, le linee guida, le disposizioni provvisorie, le istruzioni per l’uso che ci vengono impartite dalle autorità di cui sopra, non sono ordini da eseguire come automi. Ognuno di noi deve leggerle e interpretarle secondo scienza e coscienza. Perché la responsabilità individuale non ce la toglie nessuno, e anche dal Coronavirus, come da qualunque guerra, ne verremo fuori tutti insieme. O non ne verremmo fuori per niente.

 

 

Un nuovo caso nel modenese ed attenzione alle fake news: si conferma che le scuole rimarranno chiuse fino al 1^ marzo

Da: Regione Emilia Romagna.

Nuovo caso di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna. Si tratta di un residente nel modenese che ha lavorato per alcune settimane nel Lodigiano, ora ricoverato al reparto Malattie infettive del Policlinico di Modena. E’, quindi, un caso che – come gli altri – è riconducibile al focolaio lombardo.

Da sottolineare come l’uomo non sia stato prima ricoverato, né abbia avuto contatti con operatori sanitari, essendosi trattato di un percorso ‘pulito’, partito dalla sua individuazione nell’ambito dei protocolli previsti e quindi all’accertamento della positività.

Complessivamente, in Emilia-Romagna, i casi di positività salgono così a 17. Di questi, 6 ricoverati all’ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore. A questi si aggiunge l’ultimo caso, al Policlinico di Modena.

Attenzione alle fake news: scuole chiuse fino al 1^ marzo

In rete e fra i cittadini sta circolando una falsificazione del testo dell’Ordinanza del presidente della Regione e del Ministro della salute, diffusa ieri, e di un comunicato dell’Ufficio stampa della Regione, che sposta in avanti la chiusura temporanea delle scuole. Si conferma che la chiusura delle scuole è prevista fino al 1^ marzo prossimo. Ogni altra data, ovunque pubblicata, è da considerarsi falsa.

Informazione di servizio

Si informano i colleghi giornalisti che, a partire da oggi, l’Agenzia di informazione e comunicazione della Giunta regionale, qualora ci siano aggiornamenti in merito a nuovi casi di positività, emetterà due aggiornamenti quotidiani, uno alle ore 11 e l’altro alle ore 17.

Coronavirus: le azioni di igiene e disinfezione dei bus messe in campo da Tper

Da: TPER.

Tper SpA, che eroga i servizi di trasporto pubblico nei territori di Bologna e Ferrara, ha messo in campo un piano straordinario integrativo rispetto a quanto già avviene abitualmente, relativamente alla disinfezione dei mezzi impiegati in linea, declinando in logica operativa i provvedimenti di prevenzione della Regione Emilia-Romagna in relazione al Coronavirus.

In particolare:

– Già a partire dalla scorsa notte, ad ogni rientro in deposito dei bus viene effettuato un intervento mirato di disinfezione con utilizzo di prodotti a base di ipoclorito di sodio o di prodotti similari a base di cloro con la medesima efficacia. Particolare attenzione viene dedicata al posto guida del conducente, e alle parti di maggiore contatto, tra cui tutti i mancorrenti, gli appoggi e i sedili.

– Durante le previste operazioni di manutenzione è stata, inoltre, disposta la pulizia straordinaria con sanificazione dei filtri aria degli impianti di riscaldamento e condizionamento;

– E’ disposta, infine, la periodica vaporizzazione con prodotti specifici a base di cloro sull’intero mezzo.

Tper continuerà ad osservare con attenzione le indicazioni che perverranno dalla cabina di coordinamento regionale, istituita dalla Regione Emilia-Romagna, e dai rispettivi territori di competenza, adottando tutte le misure necessarie per tutelare l’utenza e il personale in servizio.

Tra il personale viaggiante è stato diffuso il documento (allegato) elaborato dalla Task Force Comunicazione dell’Istituto Superiore della Sanità, all’interno del quale si trovano le indicazioni da seguire per limitare il più possibile eventuali forme di contagio.

Per le figure professionali a maggior contatto diretto con il pubblico, verranno valutate, coinvolgendo anche i rappresentanti dei lavoratori, specifiche dotazioni da impiegare in caso di reale necessità.

Attraverso i propri canali informativi e di contatto, l’azienda inviterà l’utenza al rispetto delle norme igienico-sanitarie contenute nello stesso documento allegato, nello spirito di collaborazione con le Istituzioni e in una logica di prevenzione, senza che ciò comporti allarmismi e al fine di garantire adeguate condizioni di viaggio sui mezzi di trasporto collettivi anche in questo periodo di grande attenzione pubblica.

Sospensione della prova concorsuale per agenti della polizia locale

Da: Comune di Bondeno.

A seguito delle diposizioni regionali sul tema del “Coronavirus”, il Comune di Bondeno comunica che la prova pubblica selettiva per la copertura di 14 posti di agenti della Polizia Locale dell’Alto Ferrarese è stata SOSPESA, in attesa dei prossimi provvedimenti al riguardo.

In recepimento dell’ordinanza n. 1 del 23/02/2020 della Regione Emilia Romagna e delle disposizioni del Decreto legge 23 febbraio 2020 n. 6 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, dunque, attraverso un provvedimento urgente del Sindaco Fabio Bergamini si comunica a tutti i candidati che hanno presentato domanda di partecipazione alla selezione pubblica in oggetto che lo svolgimento della prova preselettiva fissata per il giorno 26/02/2020 con Avviso Pubblico prot. 4491/2020 non potrà avere luogo.

Il nuovo calendario delle prove concorsuali sarà reso noto ai candidati mediante apposito Avviso da pubblicarsi sul sito del Comune di Bondeno con il dovuto preavviso.

Ad ogni buon fine si pubblicano i link ai testi ufficiali dei due provvedimenti richiamati.

ORDINANZA N.1 del 23/02/2020 DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA

DECRETO-LEGGE 23 febbraio 2020, n. 6. Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19

PROVVEDIMENTO URGENTE DEL SINDACO 24-02-2020

Coldiretti: garantiti rifornimenti frutta e verdura

Da: Coldiretti di Emilia Romagna.

I rifornimenti di frutta e verdura sono garantiti dagli agricoltori in tutte le aree del Paese con i mercati generali all’ingrosso che hanno aperto e funzionano regolarmente, da Milano a Padova fino a Roma. Lo rende noto Coldiretti in riferimento alla corsa agli acquisti che si sta verificando in supermercati e negozi. Nel week end si è registrato un aumento della spesa per prodotti alimentari freschi e trasformati stimato tra il 5 e il 10%, secondo il monitoraggio della Coldiretti nei mercati di Campagna Amica. La crescente preoccupazione – sottolinea la Coldiretti – sembra spingere molti a fare scorte con la sollecitazione delle autorità alla limitazione degli spostamenti per evitare la diffusione del contagio. Anche perché – continua la Coldiretti – nelle aree già a rischio sono state adottate misure cautelative con la chiusura di negozi e centri commerciali per evitare forme di aggregazione. Tra i prodotti più richiesti – conclude Coldiretti – frutta, verdura e carne ma anche altri alimenti conservabili.

Spettacolo Teatrale a Bondeno.

Da: Leo Scienza.

Domenica 1° marzo, dalle 16.30 alle 18.30, la Sala 2000 – in Viale Matteotti a Bondeno (FE) – ospiterà lo spettacolo teatrale “Big Body”, un meraviglioso viaggio nel corpo umano!

Un errore durante un esperimento di miniaturizzazione e… puff… due strampalati scienziati si ritrovano rimpiccioliti: ma i loro veri guai iniziano quando Clara, la loro nipotina, senza accorgersene li inghiotte. Seguiamo allora i due micro-professori nel loro avventuroso viaggio alla scoperta del corpo umano, attraversando incredibili reti di neuroni, pericolosi laghi di succhi gastrici e labirinti di alveoli e imparando come funziona il cuore, di cosa è composto il sangue, come sono fatte la pelle e le ossa, le potenzialità e i limiti del cervello, ma anche l’importanza del movimento e di una alimentazione equilibrata.

“Big body” è uno spettacolo che mescola fantasia e scienza, didattica e poesia, stupore e tanto divertimento.

L’Associazione culturale Leo Scienza si occupa di didattica e intrattenimento a sfondo scientifico, realizzando laboratori scolastici, progetti educativi e di formazione, animazioni ed eventi rivolti a bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni.

Ispirati dal grande Leonardo da Vinci, da oltre quindici anni gli “scienziati pazzi” di Leo Scienza si propongono di sviluppare curiosità per la scienza e sensibilità ecologia, creatività e fantasia nel mondo dei più giovani, trasmettendo contenuti didattici attraverso spettacolari esperimenti scientifici e la poesia del linguaggio teatrale, in un contesto di interazione e grande divertimento.

Per ulteriori informazioni non esitate a contattare direttamente l’Associazione

Chiusura del Teatro Nuovo di Ferrara

Da: Teatro Nuovo di Ferrara.

Sono sospesi tutti gli spettacoli, in programma al Teatro Nuovo di Ferrara da oggi 24 febbraio fino a domenica primo marzo compresi.

La decisione si rende necessaria in seguito all’ordinanza firmata dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero della Salute, finalizzata a contrastare la diffusione del Coronavirus.

La biglietteria del Teatro resterà regolarmente aperta con i consueti orari, dal martedì al sabato dalle ore 11.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16 alle ore 19.

Ogni ulteriore comunicato sarà tempestivamente disponibile sul sito www.teatronuovoferrara.com ,sui canali social e attraverso i canali di informazione.

Spettacoli sospesi a Copparo

Da: Comune di Copparo.

Il Teatro Comunale De Micheli informa che gli eventi in programma dal 24 febbraio al 1 marzo sono sospesi, in ottemperanza alle ordinanze regionale e sindacale in merito all’emergenza “Coronavirus” che prevedono la “Sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludico, sportiva ecc, svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.
Pertanto gli spettacoli “Si nota all’imbrunire” con Silvio Orlando, previsto per martedì 25 febbraio, e l’operetta “Una notte a Venezia” della Compagnia Fantasia in Re, prevista per giovedì 27 febbraio, nonché gli altri eventi teatrali programmati per questa settimana, sono rinviati a data da destinarsi. Sarà data tempestiva comunicazione in merito alla nuova programmazione; i biglietti e gli abbonamenti già in possesso dell’utenza rimangono validi per le prossime date.

L’intervento del presidente Ascom Felloni dopo l’ordinanza regionale sul Coronavirus

Da: Ascom Ferrara.

Attenzione e prudenza sono necessari ma è altrettanto indispensabile – chiarisce Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – non creare inutili allarmismi che potrebbero compromettere il sistema economica e sociale”. Semmai è necessario affrontare con concretezza queste misure precauzionali sul Coronavirus che hanno coinvolto l’intera regione Emilia Romagna e dunque anche Ferrara: “Come ha spiegato il nostro presidente nazionale Carlo Sangalli le imprese specie quelle micro del commercio, del turismo e delle libere professioni vanno tutelate: è necessario innanzitutto congelare quanto prima le scadenze fiscali e contributive, anche per i lavoratori autonomi. Nello stesso modo definire con il sistema bancario una rinegoziazione dei mutui e prevedere dilazioni nei pagamenti ai fornitori. E’ importante organizzare momenti di confronto con le rappresentanze del Terziario (commercio, servizi e turismo) per monitorare la situazione e per studiare meccanismi di supporto alle imprese di vicinato nelle prossime settimane. Tutto questo nell’ottica di salvaguardare le imprese, i dipendenti ed i collaboratori in questa fase complessa che ci auguriamo sia il più breve possibile: a questo proposito la Confcommercio ha avviato con l’Inps un confronto per definire tutti gli aspetti occupazionali”
“D’altra parte – prosegue Felloni – il nostro sistema commerciale, ricettivo e della ristorazione è al momento regolarmente in funzione (fatto salvo ovviamente nuove disposizioni che si rendessero necessarie): i nostri uffici di Ascom Confcommercio e del patronato 50 & Più Enasco, in città ed in provincia, sono aperti secondo i consueti orari di lavoro. E sono a disposizione come sempre dei nostri associati. Ci siamo e supereremo anche questa fase certamente delicata” conclude il presidente Felloni.

In Emilia-Romagna 7 nuovi casi, tutti riconducibili al focolaio lombardo

Da: Regioni Emilia Romagna.

Cinque a Piacenza (quattro cittadini del lodigiano) e due persone nella provincia di Parma, che si erano recate a Codogno. In totale, i casi positivi salgono a 16

Bologna – Sette nuovi casi di positività al Coronavirus in Emilia-Romagna, tutti riconducibili al focolaio lombardo: cinque, di cui quattro cittadini lodigiani, riscontrati a Piacenza, e due cittadini della provincia di Parma, ricoverati in isolamento al reparto infettivi all’ospedale di Parma e in buone condizioni.

All’ospedale di Piacenza, si tratta della compagna, del figlio e della nuora di un paziente già riscontrato positivo e ricoverato sempre a Piacenza, tutti e tre del lodigiano: la compagna è isolata al suo domicilio, figlio e nuora sono ricoverati a Piacenza. Così come è della provincia di Lodi una quarta persona, un uomo, anch’esso ricoverato al nosocomio di Piacenza. La quinta è invece un’infermiera dell’ospedale piacentino, isolata a domicilio.

Due sono invece cittadini della provincia di Parma, entrambi ricoverati all’ospedale di Parma: una signora che si era recata più volte all’ospedale di Codogno, in Lombardia, per assistere la madre, e un uomo che si era recato sempre a Codogno per un evento di ballo.

Complessivamente, i casi di positività salgono così a 16, tutti sempre riconducibili al focolaio lombardo.

Di questi, 6 ricoverati all’ospedale di Piacenza, 6 in isolamento a domicilio e 2 trasferiti dall’ospedale di Piacenza a quello di Parma, reparto Malattie infettive, dove si trovano anche i 2 pazienti parmigiani riscontrati positivi nelle ultime ore.

Il rilancio del territorio

Da: Comune di Copparo.

Quando la politica si unisce per il bene del territorio. Nei giorni scorsi, la delegazione di Confartigianato guidata dal segretario provinciale Paolo Cirelli assieme ai presidenti territoriali Mauro Bersanetti e Federica Varzella e alla referente Lara Pellegatti , proseguendo il proprio giro di incontri con i rappresentanti della filiera politico-istituzionale del territorio, con particolare attenzione ai primi cittadini, ha incontrato i sindaci dell’Unione Terre e Fiumi. «E’ stata l’occasione – spiega Cirelli – per illustrare a tre comuni molto importanti e strategici per il nostro territorio, le nostre proposte di rilancio per il territorio». Misure straordinarie riservate al territorio ferrarese che possano fronteggiare i problemi straordinari che attanagliano il nostro tessuto economico, fiscalità agevolata nell’ottica di un rilancio del territorio e una corsia preferenziale di accesso ai bandi di programmazione regionale ed europea. «Le nostre priorità, che in un certo senso corrispondono alle linee di mandato che vorremmo si caratterizzassero la nostra azione politico sindacale – dice ancora Cirelli – sono state accolte favorevolmente dei sindaci di Riva del Po, Copparo e Tresignana. Sì perché sono convinto che veramente se queste idee fossero messe in pratica, imprimerebbero una svolta importante per le imprese e più in generale dell’intero asset economico ferrarese». L’auspicio, a detta del segretario, è che «si possano superare una volta per tutte le differenze di bandiera e mettere in pratica delle azioni concrete di cui le aziende hanno assoluta necessità». Filosofia questa che sta alla base della volontà di Confartigianato di «organizzare incontri bilaterali, che coinvolgano tutti gli attori istituzionali di Ferrara e provincia».

Il Sindaco di Copparo Fabrizio Pagnoni ha dichiarato di condividere in pieno la metodologia di Confartigianato basata sul puntare in maniera decisa e precisa all’ottenimento del risultato sperato senza fare un distinguo politico, ma ragionando come territorio; occorre quindi che da un lato la politica si unisca e allo stesso tempo che anche le associazioni di categoria facciano altrettanto per poter creare davvero un soggetto unico e compatto che con idee chiare e fattibili possa dialogare con forza e rappresentanza coi soggetti istituzionali preposti.

Il Sindaco di Tresignana, Laura Perelli, ha condiviso l’approccio pragmatico dell’incontro, iniziato con un dettagliato esame delle criticità in cui versa il nostro territorio e proseguito con conseguenti proposte costruttive per aggredire le criticità ad ogni livello istituzionale. Oltre a condividere le sollecitazioni da sottoporre ai livelli istituzionali superiori, si è mostrata disponibile a studiare insieme alle associazioni di categoria eventuali programmazioni di bandi locali e stanziamenti di bilancio a sostegno delle attività produttive.

Andrea Zamboni Sindaco di Riva del Po ha poi dichiarato che l’analisi effettuata sul contesto socio-economico del territorio è in pieno centrata e condivisa pure le modalità proposte per uscire dal contesto di difficoltà. Introduce un ulteriore fattore negativo e critico quello dello “spopolamento dei territori” e ribadisce la necessità di fare squadra con con tutti gli attori istituzionali partendo dai Comuni per arrivare alla Regione, Governo ed Europa.

Evento rimandato: Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara

Da: Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara.

In conseguenza della sospensione di tutte le attività didattiche disposta dal rettore dell’Università di Ferrara per la settimana dal 24 al 29 febbraio, anche l’evento di presentazione del corso di Tecniche di bonifica idraulica organizzato dal Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara presso il dipartimento di ingegneria, previsto per il giorno 25 febbraio sarà rinviato. La nuova data, non ancora nota, verrà comunicata appena possibile.

Da un’idea di Stefano Accorsi

C’è uno spettro che si aggira per il mondo ultimamente, ed è chiaramente quello spettro – quello più grosso – figlio di “un’idea di Stefano Accorsi”.
Sembra proprio che il nostro più pregiato attore da esportazione si sia mangiato dieci Maxibon di fila per poi sedersi a una scrivania a buttare giù – fra un bel ruttone e l’altro – 300.000 mila nuove idee per altrettante 300.000 produzioni televisive in grado di far sognare grandi e piccini.
O almeno, io non riesco a spiegarmi diversamente la perseveranza di Matteo Renzi nel palesarsi dappertutto rappando vaccate in giro con quel suo flow pessimo.
Sembra una barzelletta o – appunto – “un’idea di Stefano Accorsi” che alla fine poi è quasi uguale.
Mi chiedo cosa si potrà inventare in un futuro prossimo.
Mi chiedo cosa gli venga in tasca a fare quel che fa.
Mi chiedo se la sua è solo fame o più voglia di battere i record di Berlusconi.
Ci tengo a precisare che la mia non è una difesa dell’operato di quel Bryan Ferry incompiuto che è il nostro elegante premier Giuseppe Conte.
La mia è semplice curiosità unita a un sincero stupore nel vedere ancora in giro quella faccia da Gocciola che parla con quel fastidioso, sbruffone, sputacchiosissimo accento toscano ostentato in un modo che riesce a far sembrare Panariello, Ceccherini e tutti gli altri delle personcine quasi eleganti.
Spero vivamente che faccia quel che deve fare e poi si limiti a osservare scomparendo per un altro po’ di tempo.
Spero anche che qualcuno si affretti a fare una serie tv sulla sua persona perché altrimenti rischio di dovermici mettere io.
Mi sembra l’unico modo possibile per esorcizzare quel villano e magari placarlo come si farebbe con uno spiritello cattivo.
L’altro metodo che ho sperimentato personalmente è quello che per me è il pezzo della settimana, a dire il vero una seconda scelta perché il vero metodo più funzionante che ho sperimentato è l’ascolto di El Diablo dei Liftiba in loop per 666 volte, cosa che il mio relativamente ancora buon cuore mi spinge a risparmiare ai gentili lettori.
Dunque cordiali saluti e buona settimana a chi legge.

Nag Nag Nag (Cabaret Voltaire, 2002)