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Giorno: 12 Marzo 2020

Marcella Zappaterra: “Rapporto costante con i cittadini e il personale in Regione”

Da: Gruppo PD Regione Emilia-Romagna.

“L’emergenza del Coronavirus sta radicalmente cambiando il nostro modo di vivere, ogni giorno si rincorrono notizie e sono numerosissime le misure introdotte per contenere il contagio. In tutto questo la macchina della Regione Emilia-Romagna, insieme ai suoi dipendenti, non si ferma e stiamo lavorando tutti da casa in smart working”. A dirlo è la capogruppo Pd Marcella Zappaterra, che nonostante la quarantena è impegnata ad affrontare anche la nuova organizzazione del gruppo Pd regionale.

“Sento costantemente i miei collaboratori e gli altri consiglieri regionali, cercando tramite i canali social, le mail, le chat e le telefonate di tenere aggiornati sia i cittadini che il personale — spiega Zappaterra —. In queste settimane sono quasi 1000 i dipendenti regionali autorizzati a lavorare da remoto, in modalità smart working. Continuiamo ad essere operativi, nonostante le criticità che questo virus ha portato al Paese. Nel mio piccolo cerco di tenere un rapporto costante con i cittadini tramite i miei canali social, oltre a raccogliere sul mio sito le informazioni principali per fare chiarezza sulle tante norme da rispettare, l’obiettivo è informare in modo responsabile e non aumentare il panico e la confusione tra le persone”.

Non si fermano nemmeno i lavori dell’Assemblea Legislativa, Zappaterra infatti sottolinea: “considerati i rischi connessi alla diffusione del virus, nel rispetto delle direttive, anche l’Assemblea Legislativa regionale si sta organizzando per la gestione e lo svolgimento per via telematica delle sedute dell’Ufficio di Presidenza, comprese quelle allargate ai presidenti dei gruppi assembleari, delle commissioni, al Presidente Bonaccini e alla sua giunta. Questo per permettere lo svolgimento in totale sicurezza anche del consiglio regionale garantendo la continuità alla nuova legislatura”.

Interno Verde lancia la call per godere delle fioriture, nonostante il virus

Da: Interno Verde.

In questi giorni la natura ha cominciato a fiorire ma non tutti, dovendo restare a casa a causa della quarantena, possono apprezzare la sua straordinaria bellezza. Per fare in modo che anche chi abita in appartamento possa assistere – almeno virtualmente – a questo momento magico, Ilturco lancia la call “La primavera che si vede”. L’associazione ferrarese, che dal 2016 ha ideato e cura il festival Interno Verde, invita tutte le persone che hanno a disposizione un giardino, una terrazza o un balcone particolarmente rigoglioso a partecipare alla creazione di un’originale raccolta di immagini per raccontare, documentare e condividere online – giorno dopo giorno – i piccoli e grandi cambiamenti che coinvolgono piante, alberi e arbusti.

«L’idea di promuovere questa call nasce da un’esigenza molto semplice e comune», raccontano gli organizzatori della manifestazione dedicata ai giardini del capoluogo estense, che quest’anno si svolgerà a settembre. «Stiamo affrontando come comunità una situazione particolarmente difficile, in cui ci viene giustamente chiesto di restare a casa, per evitare la diffusione del corona virus, mentre fuori dalle nostre abitazioni la natura si sveglia offrendo scorci di grande suggestione. Per chi abita nei centri urbani, in spazi spesso angusti e lontani dal verde, non poter godere dell’aria aperta proprio in un momento così bello e vitale rappresenta un ulteriore peso da sopportare. Crediamo inoltre che la contemplazione della natura, nello scorrere delle stagioni, suggerisca con immediatezza e semplicità un pensiero positivo, capace di alleviare un poco dalla preoccupazione: c’è un tempo per tutto, gli inverni passano e sempre segue la primavera».

Le fotografie potranno essere inviate tramite Messenger, alla pagina Facebook di Interno Verde, oppure tramite Whatsapp al numero 3391524410, oppure via mail all’indirizzo info@internoverde.it. Per chi le volesse pubblicare su Instagram basterà taggare @internoverde all’interno del post o della story.

Le immagini verranno pubblicate online nell’album collettivo “La primavera che si vede”, nella pagina Facebook e sul sito di Interno Verde: www.internoverde.it

Sgarbi Ferrara Italia

Da: Pietro Ferretti.

Attenzione, attenzione !
Cari Ferraresi, andiamoci piano nell’ostacolare il professore Vittorio Sgarbi nelle sue attività artistiche in città, potremmo fare la figura dei soliti ” incantati ” !
Il personaggio in discussione è certamente un tipino…(da spiaggia, si cantava un tempo )….ma ditemi. La nostra città ha avuto anche nel passato recente personaggi famosi come scrittori, artisti, registi ed altro. Ma, senza trascurare alcuno, che io sappia, chi c’è oggi in questa città e Provincia che si eleva dal grigiore che ci attanaglia, senza offesa per nessuno ?
Sgarbi, piaccia o non piaccia,( le sue idee spesso originali , ma sicuramente non di Sinistra , saranno discutibilissime ), è il personaggio ferrarese che fa più parlare di Ferrara nei media e sui giornali, senza di lui saremmo attualmente meno conosciuti. Non è che in tutto questo c’entri la Politica ? Ho letto “antifascismo”, che si tira fuori ogniqualvolta non si sa che cosa dire. Ma che c’entra questo ? Un cambiamento nella guida politica era necessariissimo dopo oltre 70 anni di una Sinistra, sempre stata a rimorchio di quella bolognese ed emiliano romagnola , che ci ha messo ai margini. Naturalmente si potranno studiare eventuali soluzioni più eque nei rapporti con il Comune di Ferrara.

COVID-19 anni
(da una nuova giovane collaboratrice di Ferraraitalia)

Chi avrebbe potuto immaginare, quando il nostro unico problema era il Festival di Sanremo, che
di lì ad un mese il nostro paese si sarebbe trovato in una situazione del genere?
Non mi dilungherò a parlare dell’emergenza sanitaria, troppe piattaforme d’informazione
giocano a fare gli esperti e cadono nel ridicolo: d’altronde, quando si passa dal “disastro
mediatico” di Bugo e Morgan a problemi di minore importanza quali un’epidemia globale, la
confusione è comprensibile..
Quello che mi interessa è parlare di quello che per esperienza so e che sto vivendo.
La quotidianità si ferma e ci si ritrova catapultati in una realtà ovattata, nella quale ci si può
muovere soltanto se dotati di un permesso autocertificato.
Ho visto amici impazzire al pensiero di starsene segregati in casa, immobili, senza contatti,
ma non era proprio la mia generazione, la cosiddetta Generazione Z, figlia della tecnologia,
quella che stava perdendo sempre più il contatto umano?
Quello che riesco a vedere, che sinceramente mi rattrista, è quanto facilmente la gente
riesca ad annoiarsi quando è costretta a fermarsi. Il nostro mondo è veloce, rapido, dinamico, non
abbiamo tempo per pensare, riposarci, prenderci cura di noi stessi e ci lamentiamo, lamentiamo,
lamentiamo.
Quante volte ho sentito la frase “non ho neanche il tempo di respirare”. Eppure, adesso che
questo tempo ci è stato imposto con la forza, qualcosa da fare lo si deve trovare categoricamente,
altrimenti la testa va in giro e impazzisce.
Si trasgredisce, si fa finta che tutto sia normale, si va avanti come se nulla fosse, come se non vedendo il problema, questo non esistesse, o ancora meglio, scomparisse.
Continua a stupirmi l’abilità con la quale la nostra società, senza sforzo alcuno, riesce a creare un
suo ritratto perfetto: la paura non porta più all’azione ma all’ignoranza. Il problema che emerge da
questa situazione di quarantena è la mancanza di iniziativa e la incapacità di gestire il tempo, unite
al rifiuto di guardare in faccia il problema.
“Io so di scienza certa (tutto so della vita, lei lo vede bene) che ciascuno la porta in sé, la peste, e
che nessuno, no, nessuno al mondo ne è immune”, La Peste, Albert Camus. In quest’opera,la Peste, l’epidemia per eccellenza, la piaga che ha colpito l’umanità per secoli sparendo e ricomparendo più volte, non è altro che una metafora della Seconda Guerra mondiale. La spietatezza, la morte, l’indifferenza.
Al contrario di quella del capolavoro di Camus, la nostra epidemia è inequivocabilmente reale, ma sotto la sua faccia più superficiale, si nasconde una pandemia ben più infima e contagiosa: l’ignoranza. Nessuno al mondo ne è immune, è vero, ma se in questo momento di forzato riposo non possiamo uscire di casa, cerchiamo almeno una uia d’uscita da questa nostra, ormai solida, gabbia intellettuale.
E respiriamo.

Agricoltura: Summit straordinario convocato per domani.

Da: Regione Emilia Romagna.

L’incontro con la Consulta agricola si svolgerà in videoconferenza. Sul tavolo le azioni da assumere per sostenere il settore, le richieste avanzate nei giorni scorsi al Governo, la proroga delle scadenze per i bandi del Psr e una decisa accelerazione del pagamento dei contributi

Bologna – “Grazie di cuore alle donne e agli uomini dell’agricoltura e del sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna che con il loro impegno e il loro lavoro quotidiano nelle prossime settimane saranno chiamati a garantire gli approvvigionamenti alimentari alle nostre comunità in questo momento così difficile per tutti. Ieri sera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo messaggio agli italiani, ha dichiarato che l’agricoltura è un settore strategico per il Paese. Dovremo tutti quanti tenercelo a mente anche nei prossimi mesi quando, sperando di aver del tutto superato nel frattempo questa crisi pesante non solo per il nostro Paese, dovremo assumere decisioni molto rilevanti per il futuro dell’agricoltura in Europa”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, all’indomani delle ulteriori e drastiche misure adottate dal Governo per contenere la diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale e sostenere famiglie e imprese in difficoltà.

“L’agroalimentare- prosegue- non è solo un settore economico di primaria importanza per l’Emilia-Romagna, capace di dare lavoro a circa 310 mila addetti, per un giro d’affari complessivo di circa 20 miliardi di euro e 6,2 miliardi di export, ma svolge anche un ruolo fondamentale per la sussistenza alimentare del Paese e proprio in queste ore comprendiamo benissimo cosa significhi. In questo quadro l’agricoltura regionale, che fa leva su circa 64.000 aziende, ha uno straordinario valore sociale, ambientale e culturale. Proprio per questo rivolgo un appello a tutta la rete commerciale della grande distribuzione e al settore della trasformazione affinché in questa drammatica situazione valorizzi adeguatamente i prodotti freschi del territorio, a partire da beni come latte, frutta e verdura. Non possiamo infatti permetterci che venga disperso o si indebolisca questo patrimonio straordinario in termini di gusto, qualità e sicurezza alimentare. La crisi che stiamo attraversando purtroppo danneggia anche l’agroalimentare italiano perché l’export sta diminuendo e sono completamente ferme le attività legate al turismo o all’ho.re.ca (hotellerie, restaurant, catering) . Proprio per questo occorre che tutte le iniziative di carattere economico, fiscale e finanziario che si stanno portando avanti riguardino anche questo settore strategico per il Paese”.

Per far pronte all’emergenza, che tocca anche il comparto agroalimentare, Mammi ha convocato per domattina una riunione straordinaria (in videoconferenza) della Consulta agricola per decidere insieme a tutte le principali organizzazioni imprenditoriali e sindacali le azioni più importanti da assumere a sostegno del settore.

“Sarà l’occasione- conclude l’assessore- per fare il punto sulle richieste che il nostro presidente Bonaccini, a nome di tutte le regioni italiane, ha avanzato nei giorni scorsi al Governo e per prorogare le scadenze dei bandi del Programma regionale di sviluppo rurale affinché le imprese ed i Caa (Centri assistenza agricola) possano avere tutto il tempo necessario per partecipare e adempiere agli impegni. Nello stesso tempo accelereremo il più possibile la liquidazione dei contributi già stabiliti”./G.Ma

Simone Saletti: “Bondeno Insieme. Aiuto a domicilio!”

Da: Vice Sindaco del comune di Bondeno, Simone Saletti.

«Si era ipotizzata la sua partenza soltanto alcune settimane fa, lontani dall’emergenza che è scattata in seguito, ma anche grazie alla collaborazione di molte persone, siamo riusciti a fare partire un servizio di consegna a domicilio per anziani e persone fragili che, certamente, andrà mantenuto e potenziato anche in futuro, fuori dall’emergenza», così il sindaco facente funzioni, Simone Saletti, e l’assessore alle politiche sociali, Francesca Piacentini, sulla partenza del servizio delle consegne a domicilio, grazie alla collaborazione con la nuova cooperativa di comunità Ape System e di molti volontari, che hanno già dato la loro adesione a collaborare, unitamente alla disponibilità delle attività commerciali di Bondeno. «Siamo orgogliosi di essere riusciti a tempo di record ad attivare un progetto di sostegno alle persone fragili che ci sta molto a cuore – continua il Sindaco facente funzioni Simone Saletti –. A beneficio di persone anziane e non autosufficienti, che potranno vedersi recapitare a casa farmaci e beni di prima necessità, limitando ovviamente gli spostamenti per motivi di prevenzione (in questa fase) ma più in generale per aiutare chi autonomamente non è più in grado di recarsi al supermercato o in farmacia, per fare alcuni esempi». Il servizio funzionerà attraverso i seguenti numeri: 0532-899500, 350-1064673, oppure mediante l’indirizzo e-mail: apesystemcoop@gmail.com. A questi contatti risponderà un operatore che prenderà in carico la richiesta e provvedrà poi a contattare i volontari, formati e dotati dei dispositivi di protezione individuale (come mascherine e guanti), i quali consegneranno agli anziani o alle persone non autosufficienti che hanno fatto richiesta, i beni di prima necessità. La cooperativa di comunità Ape System nasce lo scorso 18 gennaio, con l’inaugurazione della sede di viale Pironi. Lo step successivo, dunque, sarà la partenza di questo servizio di consegna a domicilio per le persone fragili: «nella lettera che avevamo inviato ai commercianti soltanto alcuni giorni fa – precisa l’assessore Piacentini – è stato specificato che gli aderenti alla cooperativa Agire per Evolvere (Ape; ndr) e i volontari si sarebbero recati nei vari negozi e attività del territorio allo scopo di valutare le esigenze e pensare a come migliorare continuamente tale opportunità di consegna a domicilio. Intendiamo infatti lasciare aperto un canale comunicativo, per far sì che questo servizio sia continuamente aggiornato, sulla scorta delle esigenze della cittadinanza che, alla fine, è la destinataria ultima delle attività messe in campo dalla cooperativa Ape System»

Coldiretti: raccolti a rischio senza lavoratori stagionali.

Da: Coldiretti Ferrara.

Con il blocco delle frontiere è a rischio più di ¼ del Made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370mila lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti, con l’inizio delle campagne di lavorazione delle primizie, dagli asparagi alle fragole, nel sottolineare gli effetti disastrosi della chiusura dei confini anche verso l’Europa dell’est da dove vengono la maggioranza dei braccianti agricoli.

“Occorre subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Romania alla Polonia fino alla Bulgaria” chiede il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Occorre intervenire al più presto – sottolinea Coldiretti – per sopperire alla mancanza di manodopera stagionale e non pregiudicare le fornitura di generi alimentari a negozi e supermercati rimasti aperti come previsto dall’ultimo provvedimento del Governo. Una emergenza esplosa in un inverno caldo che – riferisce la Coldiretti – ha fatto partire in anticipo al raccolta a marzo con le primizie e continuerà d’estate con la frutta come pesche, albicocche e susine per finire a ottobre con la vendemmia.

I voucher erano stati introdotti per la prima volta in via sperimentale nel 2008 proprio in agricoltura con la vendemmia per le peculiarità dell’offerta di lavoro nelle campagne. Nel corso degli anni successivi quello dei campi – sottolinea la Coldiretti – è stata l’unico settore rimasto legato all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti e percettori di integrazioni al reddito) e gli accresciuti appesantimenti burocratici che ne hanno limitato l’utilizzo e per questo ora in una situazione di emergenza vanno eliminati.

Il momento attuale – continua la Coldiretti – rende necessaria una radicale semplificazione per favorire la diffusione di uno strumento con importanti effetti sull’economia e il lavoro e che si era dimostrato valido nel favorire l’occupazione e l’emersione del sommerso.

Un intervento reso ancora più urgente dai cambiamenti climatici con un inverno caldo e siccitoso che – conclude la Coldiretti – ha anticipato i cicli stagionali delle produzioni a partire dalla raccolta delle primizie e reso più pressante il bisogno di manodopera.

Gruppo Hera: ulteriori tutele per le utenze in difficoltà

Da: Hera.

In relazione all’emergenza Coronavirus la multiutility concede ai propri clienti, famiglie e imprese, in difficoltà economica dilazioni di pagamento e rateizzazioni delle bollette in scadenza per tutti i servizi. Un supporto anche per le piccole e medie aziende fornitrici del Gruppo.

In relazione all’emergenza Coronavirus e in attesa di specifici provvedimenti da parte del Governo e dell’autorità di regolazione nazionale Arera, Hera offre a tutti i propri clienti – famiglie e imprese -, che subiscono una oggettiva situazione di difficoltà economica, di poter richiedere per le bollette in scadenza relative a tutti i servizi collegati a regolare rapporto di fornitura – dunque acqua, rifiuti in regime di tariffazione puntuale o commerciale e forniture di energia elettrica e gas (purché non in regime di salvaguardia e di ultima istanza), di:
• rinviare la scadenza di pagamento di 30 giorni
• oppure rateizzare il pagamento in tre rate nei tre mesi successivi.

Per le bollette con importi superiori a 4.500 euro saranno definiti piani di rateizzazione specifici, anche in relazione alla situazione contrattuale complessiva e alla regolarità nei pagamenti delle scadenze pregresse.

Per le bollette in scadenza dal 13 marzo fino al 30 aprile, in linea con le scadenze a oggi definite dal Governo, che saranno oggetto di rinvio di 30 giorni nella scadenza o di rateizzazioni nei tre mesi successivi, Hera non applicherà alcun interesse passivo per il ritardato pagamento.

Il rinvio della scadenza di pagamento o la rateizzazione potranno essere richiesti direttamente al Servizio Clienti, chiamando il numero riportato nella bolletta per i clienti residenziali e per i clienti business.

Ricordiamo di consultare la guida SOStegno Hera, disponibile anche sul sito della multiutility, per conoscere tutte le agevolazioni per i soggetti in particolare stato di difficoltà e di provvedere a comunicare tempestivamente la mutata situazione personale agli appositi uffici dei Comuni.

Un’ulteriore iniziativa riguarda le piccole e medie imprese creditrici per forniture/servizi resi al Gruppo. Al fine di permettere a queste aziende di disporre di una fonte aggiuntiva di finanziamento, Hera si rende disponibile ad accettare lo smobilizzo dei crediti vantati nei propri confronti, fornendo ogni supporto necessario a finalizzare le operazioni di factoring relative.

Questi provvedimenti potranno essere oggetto di revoca o modifica in relazione ai provvedimenti che dovesse assumere il Governo e/o l’autorità di regolazione nazionale Arera nelle prossime settimane