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Giorno: 5 Maggio 2020

Marchetti (Lega E-R): “Pd ringrazia Venturi ma i cittadini ricordano che e’ stato lui a chiudere i punti nascita: se ne va senza dare i numeri della strage nelle RSA”

Da: Ufficio Stampa Lega

“Il Pd ringrazia Sergio Venturi, Commissario all’emergenza Coronavirus per l’Emilia-Romagna, che ha annunciato le sue prossime dimissioni. Ebbene, i cittadini emiliano-romagnoli ricordano che è stato proprio Venturi, nella passata legislatura, a chiudere i punti nascita delle località periferiche così come portano la sua firma le politiche di accentramento dei servizi sanitari nei capoluoghi di provincia. Nessuno si aspetti un ringraziamento da parte mia, non dimentico i tagli alla Sanità emiliano-romagnola di cui tutti, oggi e in ritardo, si stanno accorgendo. Inoltre, Venturi se ne va senza fornire i dati sulle stragi nelle case di riposo della Regione, che più volte gli abbiamo chiesto”. Così il consigliere regionale della Lega, vicepresidente della Commissione regionale Sanità, Daniele Marchetti.

Coldiretti: emergenza coronavirus, non si ferma la solidarietà dei Ferraresi

Da: Organizzatori

Frutta e verdura fresca donata oggi all’Emporio Solidale “il Mantello”
di Ferrara con i fondi delle “spese sospese” nei mercati di Campagna Amica Ferrara

Frutta e verdura direttamente dal Mercato Coperto di Campagna Amica Ferrara agli scaffali dell’Emporio Solidale “Il Mantello”: fragole, mele, cipollotti, asparagi, cavoli, insalata, zucchine, e altro ancora sono stati recapitati oggi, martedì 5 maggio, dalla responsabile di Campagna Amica Ferrara, Francesca Dondi, ai dirigenti della struttura, Francesco Colaiacovo e Monica Indelli, a beneficio delle ormai purtroppo numerose famiglie che si riforniscono presso questa struttura.

I prodotti consegnati al Mantello per le famiglie bisognose sono il frutto delle donazioni dei clienti del Mercato Coperto di Campagna Amica Ferrara di Via Montebello, che oltre ad acquistare per se i buoni prodotti di stagione delle aziende agricole presenti, hanno lasciato una spesa “sospesa”, riprendendo l’usanza napoletana (e non solo) di lasciare un caffe “sospeso” a favore di chi non può permetterselo.

Grazie alla generosità dei ferraresi che frequentano il mercato, Campagna Amica Ferrara rinnoverà anche nelle prossime settimane la collaborazione con il Mantello.

Per chi desiderasse contribuire l’iniziativa della “spesa sospesa”, ovvero la possibilità di acquistare e donare prodotti agricoli e farli avere a chi ne ha necessità è attiva presso il Mercato Coperto ed è anche possibile fare una donazione tramite bonifico (utilizzando l’IBAN IT43V0200805364000030087695) e Campagna Amica provvederà con quei soldi ad acquistare presso i suoi agricoltori dei prodotti di qualità che saranno consegnati gratuitamente alle famiglie più bisognose. Al momento della donazione si potrà indicare nella causale, oltre a Spesa Sospesa Campagna Amica, anche il nome, cognome e indirizzo comprensivo del comune di residenza e della provincia dove far arrivare la spesa.

Agenda digitale. Piano da 49 milioni di euro per completare il lavoro e portare la banda ultra-larga in tutte le scuole dell’Emilia-Romagna

Da: Organizzatori

Le risorse, ripartite dal ministero dello Sviluppo economico, consentiranno alla Regione di collegare alla rete in fibra ottica di Lepida i plessi scolastici ancora non raggiunti. Bonaccini-Salomoni: “Garantire il diritto di accesso alla Rete a tutti, essenziale per lavorare e studiare e garantire competitività a ogni territorio”

Pronto il Piano per portarela banda ultra-larga in tutte le scuole dell’Emilia-Romagna e per distribuire voucher a cittadini e imprese per dotarsi di connettività e strumentazioni informatiche. La Regione ha ottenuto oggi l’assegnazione di 49 milioni di euro da parte del Comitato nazionale Banda Ultra-Larga(COBUL) del ministero dello Sviluppo economico.

Di questi, nell’ambito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, con 24 milioni di euro la Regione collegherà alla rete in fibra ottica di Lepida tutti i plessi scolastici che ancora non sono raggiunti dalla banda ultra-larga. Oggi, circa 1.200 scuole sono già collegate, oltre il 50% degli istituti presenti nel territorio regionale. Le opere di realizzazione e attivazione verranno eseguite da Lepida ScpA e la connettività sarà a 1Gbps. Al termine di questo intervento, la cui progettazione è già iniziata, tutte le scuole dell’Emilia-Romagna avranno accesso gratuitamente alla rete pubblica in fibra ottica regionale.

Circa 25 milioni di euro saranno invece destinati dalla Regione ad erogare voucher a 45mila famiglie e a 9mila imprese della regione. Per le famiglie si sono previsti tagli da 200 euro per la connettività ad almeno 30 Mbps, da utilizzare con tutte le tecnologie, incluso il satellitare. Per le famiglie a basso reddito saranno previsti anche voucher da 500 euro, di cui 200 per la connettività e 300 per avere in comodato d’uso un tablet o un Pc. Per le imprese, i voucher saranno da 500 euro per la connettività ad almeno 30 Mbps, da utilizzare con tutte le tecnologie, incluso il satellitare, oppure da 2mila euro per la connettività fino a 1 Gbits in fibra. I voucher saranno distribuiti direttamente ai destinatari che potranno spenderli presso gli operatori autorizzati. Ancora da definire le priorità territoriali e le specifiche filiere produttive su cui intervenire per ottimizzare impatto dell’azione.

“Si tratta di due passi avanti di grande importanza- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agenda Digitale, Paola Salomoni – per giungere a garantire il diritto di accesso alla Rete ai cittadini emiliano-romagnoli, soprattutto in un momento come questo in cui le tecnologie digitali rappresentano uno strumento essenziale per lavorare e studiare, ma anche per incontrarsi e mantenere le proprie relazioni sociali”.

“La banda ultra-larga è sempre di più una realtà diffusa sul territorio regionale- proseguono- e lo sarà ancora di più con gli investimenti che stiamo attivando grazie ai fondi assegnati all’Emilia-Romagna. Per noi, l’azzeramento del divario digitale è una priorità, tutti devono essere messi nelle condizioni di usufruire delle nuove tecnologie, nella quotidianità, nello studio, nel lavoro, nel fare impresa, e così in ogni comparto. Essere connessi- chiudono Bonaccini e Salomoni- deve diventare un diritto per tutti e come tale va assicurato, anche per garantire la competitività di ogni singolo territorio”

Siglato un accordo fra i comuni di Comacchio, Argenta e Ravenna per la mobilità fra le rispettive arre territoriali

Da: Organizzatori

VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020 “Ulteriori disposizioni
attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di
contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero
territorio nazionale”;

VISTA l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna n. 74 del 30 aprile
2020 (pubblicata sul Burert n. 136 del 30.04.2020) con cui sono state disciplinate, nel rispetto del
citato Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020, nuove misure di
sorveglianza sanitaria sull’intero territorio regionale con decorrenza 4 maggio 2020;

CONSIDERATO che al punto 10 della citata Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale
dell’Emilia-Romagna n. 74 del 30 aprile 2020 si stabilisce quanto segue: ” Sono consentiti tutti gli
spostamenti come definiti dall’art. 1 lett. a) del dpcm del 26 aprile 2020. Gli spostamenti per
situazioni di necessità sono consentiti in forma individuale ed esclusivamente in ambito provinciale.
I comuni confinanti tra province diverse possono determinare reciprocamente la possibilità dello
spostamento dei residenti per ragioni di necessità tra i due territori comunali o tra frazioni degli
stessi”;

RITENUTO di dover adottare, nella stessa direzione di quanto disposto dal Presidente della Giunta
regionale, un accordo di regolamentazione della circolazione tra territori del Comune di Ravenna
situato nella Provincia di Ravenna, e tra i territori dei Comuni di Comacchio e Argenta situati nella
Provincia di Ferrara, a condizione di reciprocità;

RITENUTO in particolare, che la circolazione tra il territorio comunale di Ravenna situato nella
Provincia di Ravenna ed i territori dei comuni limitrofi di Comacchio e Argenta situati nella
Provincia di Ferrara, oltre che nei casi consentiti dal citato art. 1 lett. a) del DPCM del 26 aprile
2020, è configurabile come motivo di necessità qualora avvenga per usufruire di tutti i servizi ed
attività ammessi dallo stesso DPCM, offerti da esercizi che, pur trovandosi nel territorio della
Provincia non di appartenenza, sono invero, localizzati in aree più prossime ad alcune frazioni dei
territori comunali in cui i cittadini hanno la propria residenza, abitazione o dimora o che in ogni
caso possono risultare più rispondenti alle esigenze e consuetudini dei cittadini o utenti;

Tutto Quanto Premesso
Le Parti di cui Sopra Convengono e Determinano Quanto Segue

Articolo 1 – Finalità
E’ consentita, a condizione di reciprocità e nei limiti di quanto stabilito dall’art. 1 lett. a) del DPCM
del 26 aprile 2020 ed al punto 10 della Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale
dell’Emilia-Romagna n. 74 del 30 aprile 2020, la circolazione tra i territori del Comune di Ravenna –
Provincia di Ravenna, del Comune di Comacchio – Provincia di Ferrara, del Comune di Argenta –
Provincia di Ferrara, al fine di usufruire di tutti i servizi ed attività ammessi dallo stesso DPCM
offerti da esercizi, attività e servizi pubblici e privati che si trovano ubicati nei comuni oggetto del
presente accordo.
Gli spostamenti dovranno avvenire nel rispetto delle vigenti misure di contenimento e gestione
dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Articolo 2 – Durata
Il presente Accordo decorre dal 5 maggio 2020, fino a revoca.
Il presente Accordo viene affisso all’Albo Pretorio del Comune di Ravenna – Provincia di Ravenna,
del Comune di Comacchio – Provincia di Ferrara, del Comune di Argenta – Provincia di Ferrara.

Coronavirus, l’aggiornamento: 26.275 i positivi in Emilia-Romagna dall’inizio della crisi, 100 in più rispetto a ieri

Da: Organizzatori

5.739 i tamponi effettuati, che salgono a 206.166. I casi lievi in isolamento a domicilio sono 5.877 (-199). In diminuzione i ricoverati nei reparti Covid (-51) e nelle terapie intensive (-8). I nuovi decessi sono 39

In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus si sono registrati 26.275 casi di positività, 100 in più rispetto a ieri: aumento fra i più bassi mai registrati finora. I test effettuati hanno raggiunto quota 206.166 (+5.739).

Le nuove guarigioni oggi sono 364 (13.889 in totale), mentre continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a oggi: -303, passando dai 8.984 registrati ieri agli 8.681 odierni. Per un differenziale fra guariti complessivi e malati effettivi di 5.208, fra i più alti nel Paese.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 5.877, -199 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 191 (-8) . Diminuiscono quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-51).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 13.889 (+364): 3.184 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 10.705 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 39 nuovi decessi: 17 uomini e 22 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.705.

I nuovi decessi riguardano 3 residenti nella provincia di Piacenza, 2 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Modena, 6 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 3 a Ferrara, 2 in quella di Forlì-Cesena (entrambi nel forlivese), 9 nel riminese. Nessun nuovo decesso a Ravenna e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.286 a Piacenza (35 in più rispetto a ieri), 3.230 a Parma (3 in più), 4.788 a Reggio Emilia (10 in più), 3.758 a Modena (11 in più), 4.232 a Bologna (28 in più), 387 le positività registrate a Imola (1 in più), 940 a Ferrara (2 in più). In Romagna sono complessivamente 4.654 (10 in più), di cui 986 a Ravenna e910 a Forlì (in entrambi i casi nessuna variazione rispetto a ieri), 715 a Cesena (3 in più), 2.043 a Rimini (7 in più).

La rete ospedaliera: 4.054 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19

Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente a oggi 4.054 posti letto attivati per i pazienti Covid-19: 3.648 ordinari (26 meno di ieri) e 406 di terapia intensiva (invariati). Nel dettaglio: 453 posti letto a Piacenza (di cui 28 di terapia intensiva), 904 a Parma (50 di terapia intensiva), 441 a Reggio Emilia (45 di terapia intensiva), 502 a Modena (70 di terapia intensiva), 897 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (118 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 281 a Ferrara (23 di terapia intensiva), 576 in Romagna, di cui 72 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 175 a Rimini (di cui 27 per la terapia intensiva), 88 a Ravenna (di cui 14 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 73 a Cesena (di cui 11 per la terapia intensiva) e 30 posti letto a Villa Serena.

L’ attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale della protezione civile, nella giornata odierna non ci sono ancora state consegne di DPI ai magazzini dell’Agenzia.

Sui siti del Dipartimento e del ministero della Salute, è possibile comunque seguire l’aggiornamento quotidiano dei dati complessivi su Dpi e apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome (sistema informatico ADA: Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/3c58TSI

Personale sanitario da altre regioni

Dall’inizio dell’emergenza, sono pervenuti in Emilia-Romagna 5 contingenti di infermieri (totale 84) e 5 di medici (totale 58). Un ulteriore arrivo di infermieri è previsto per sabato 9 maggio.

Volontariato

Lunedì 4 maggio sono stati 886 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati nell’emergenza. Dall’inizio delle attivazioni del volontariato, si sono accumulate 40.213 giornate complessive. Tra le attività più rilevanti, il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione (consegna spesa, pasti e farmaci a domicilio). Estesa su tutto il territorio regionale, questa attività ha coinvolto circa 550 volontari (di cui 200 scout Agesci). Inoltre, grazie ai volontari viene assicurato il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas: 276 volontari).

Volontari di protezione civile si sono occupati anche di funzioni di segreteria e supporto logistico presso i Coc dei vari Comuni o presso le sedi dei Coordinamenti provinciali. Nel parmense – ad Albareto e Borgotaro – prosegue la sanificazione dei mezzi di soccorso. Alcuni volontari modenesi dell’Anpas regionale sono stati impegnati ieri nel montaggio di una tensostruttura a Vignola (Mo) per potenziare l’area dedicata alla bonifica delle ambulanze e dei mezzi di soccorso, che si effettua presso la sede della Pubblica assistenza locale. La tensostruttura è stata messa a disposizione dal magazzino Cremm (Centro Regionale Emergenza, Mezzi e Materiali) di Bologna dell’Agenzia regionale.
Sempre nel Modenese, nel capoluogo è stata rafforzata nei gironi scorsi la postazione per i test sierologici (tendone e gazebo) davanti al PalaPanini con un punto di presidio ambulatoriale di Anpas.
Un paio di volontari messi a disposizione direttamente dal Dipartimento nazionale hanno proseguito l’attività di sorveglianza dei passeggeri in transito all’aeroporto Marconi di Bologna.

Drive through e Pre-triage

Sono 15 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile. Le postazioni attive sono a Parma (due, l’ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), Modena (due, di cui una davanti al PalaPanini per gli screening sierologici), Bologna, Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Bagno di Romagna (FC), Rimini (RN), Ravenna (in città presso il Cmp, Centro medicina e prevenzione), Faenza (RA) e Lugo (RA). Strutture che si aggiungono a tutte le altre presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.

Sono 37 i punti di pre-triage attivi in Emilia-Romagna, 11 davanti a carceri e case circondariali, 26 per ospedali e cliniche. Nel dettaglio: tre in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); tre in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); tre in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); cinque in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); tre nella città metropolitana di Bologna (Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola); due in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); uno in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); due in provincia di Ravenna (Ravenna città, Faenza); tre in provincia di Rimini (Rimini città); uno nella Repubblica di San Marino (nella postazione davanti all’Ospedale di Stato, al pre-triage si è aggiunta una tenda per gli screening sierologici).

Nel pomeriggio verrà installata una tenda pre-triage presso l’Ospedale privato accreditato “Sol et Salus” di Torre Pedrera, nel comune di Rimini. Sarà montata dai volontari del Coordinamento provinciale di Rimini, in collaborazione con il personale del Servizio Area Romagna dell’Agenzia regionale. Salgono in questo modo a tre i punti pre-triage davanti ad ospedali, cliniche e case di cura di Rimini (gli altri sono alla clinica “Nuova Ricerca” e alla casa di cura “Villa Maria”, ai quali si aggiunge quello presso la casa circondariale “I Casetti”). Ci sono poi le due tende allestite davanti all’Ospedale di Stato di San Marino, di cui l’ultima specifica per lo screening sierologico alla popolazione, montata di recente.

Nei prossimi giorni verrà installata una tenda a 4 archi anche a Morciano (RN), davanti alla Casa di Cura Montanari, in vista della riattivazione dell’attività ambulatoriale. Sarà una postazione esterna di controllo degli accessi.

Donazioni

I versamenti vanno effettuati sul seguente Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale – Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus

Nel Comune di Ferrara riapertura anticipata negozi lunedì 11/05 – il commento di Ascom Confcommercio Ferrara

Da: Ufficio Stampa

“Abbiamo appreso della decisione del sindaco di Ferrara Alan Fabbri di anticipare di una settimana, e quindi a lunedì 11 maggio, la riapertura dei negozi – dichiara Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – confidiamo che questa decisione possa rappresentare veramente un autentica iniezione di fiducia per la città e per tutti i nostri operatori del commercio di vicinato, con le attività chiuse da ormai due mesi. Nel contempo ci aspettiamo che questa scelta potrà al più presto essere condivisa con i comuni della nostra provincia e della regione. Da questa situazione gravissima causata dalla pandemia potremo uscire con una reale e concreta collaborazione . Una riapertura che dovrà avvenire con tutte le precauzioni e le norme del caso e su questo esiste – fin dall’inizio di questa emergenza – un concreto impegno di Ascom Confcommercio Ferrara a tutela dei clienti, dei lavoratori e degli imprenditori che osserveranno le norme sanitarie”: considera Felloni. Ed a questo proposito il direttore generale di Ascom, Davide Urban conclude :”I nostri uffici saranno ovviamente a disposizione per dare tutte le informazioni ed il supporto operativo e tecnico del caso perché le nostre imprese di vicinato possano prepararsi al meglio ed in sicurezza per la riapertura dell’11 maggio”.

Ferrara Film Corto Festival 2020 #iorestoacasa

Da: Ufficio Stampa

In questa situazione di incertezza e clausura forzata, Ferrara Film Commission ha pensato a un evento Facebook ‘Ferrara Film Corto Festival 2020 #iorestoacasa’, che offre a tutti gli appassionati di cinema (e non solo) l’opportunità di visionare gratuitamente online una selezione di 10 corti vincitori e partecipanti delle edizioni del Festival 2018, 2019 e 2020 (edizione speciale #ClimateChange). Per rimanere a casa, farvi compagnia e sostenere la cultura del cinema indipendente.
I link dei corti saranno a disposizione per un mese, dal 5 maggio al 5 giugno 2020, sulla pagina Facebook dedicata all’evento: Ferrara Film Corto Festival 2020 #iorestoacasa
La realizzazione dell’evento è stata possibile grazie ai registi e produttori dei corti che hanno aderito con entusiasmo alla nostra iniziativa.
Ecco l’elenco completo:

1. FFC2020 #CLIMATECHANGE · di Eugenio Squarcia e Mattia Bricalli
Trailer Ufficiale · Ferrara Film Corto Festival 2020
2. L’ETERNA LOTTA · di Andrea Montuschi
Vincitore Miglior Corto · Ferrara Film Corto Festival 2020
3. CANDIDATO N.3 · di Corradino Janigro
Vincitore Miglior Sceneggiatura · Ferrara Film Corto Festival 2020
4. ACROSS THE UNIVERSE · di Andrea Moneta
Vincitore Targa FEDIC per il Miglior Montaggio · Ferrara Film Corto Festival 2020
5. LA FORESTA PERDUTA · di Niccolò Voltolini e Francesco Biscaglia
Vincitore Targa Comune di Ferrara per il Miglior Documentario · Ferrara Film Corto Festival 2020
6. 99,9% · di Achille Marciano
Vincitore Miglior Opera Prima · Ferrara Film Corto Festival 2020
7. TRAGEDIA ANNUNCIATA · di Fulvio Arricchiello
Selezione Ufficiale · Ferrara Film Corto Festival 2020
8. L’ULTIMA VALLE · di Daniele Zavaglia
Selezione Ufficiale · Ferrara Film Corto Festival 2020
9. THE DROP · di Eugenio Squarcia
Vincitore Miglior Videoclip · Ferrara Film Corto Festival 2019
10. MARE DI DUNE · di Teo Rinaldi
Vincitore Miglior Corto e Miglior Sceneggiatura · Ferrara Film Corto Festival 2018

Un ringraziamento va anche a coloro che, per esigenze di produzione, non hanno potuto rendere pubblica la loro opera.
Il Ferrara Film Corto 2020, tenutosi dal 28 gennaio al 1 febbraio, è uno dei pochi festival ed eventi cinematografici che ha avuto la fortuna di trovare compimento quest’anno, prima del lockdown dovuto al “coronavirus” e della conseguente chiusura di ogni evento locale e nazionale, oltre che di cinema e teatri.
Ferrara Film Commission, oltre a invitare tutti a godere dello spettacolo online appena presentato, è orgogliosa di comunicare agli addetti ai lavori che dai primi di maggio sarà pubblicato su FilmFreeway il bando per partecipare al Ferrara Film Corto Festival 2021. Questa edizione sarà internazionale e dedicata a tematiche particolarmente condivise da giovani e filmaker, allargandosi alla musica, con il titolo “MUSICA (è) AMBIENTE”.
facebook.com/FFCferrara
Link diretto all’evento: https://www.facebook.com/events/533970937493148/

Mom4Love per AID

Da: Feshion Coupon

Siamo felici di invitarvi, domenica 10 maggio, alla “Mom4love”.
Non potendo organizzare la tradizionale “Camminata delle Mamme”, abbiamo pensato di ideare con la preziosa collaborazione di “Area55” un’iniziativa (in parte virtuale) in grado di unire la beneficenza alla celebrazione della Mamma, nel giorno della sua festa.

Chiunque decide di iscriversi alla Mom4love (attraverso la registrazione sul sito www.mom4love.it) riceverà a casa, la mattina del 10 maggio, un kit contenente:
– una mascherina protettiva
– un gel mani gentilmente offerto dalla profumeria Giorgi
– un palloncino (totalmente biodegradabile, nel completo rispetto dell’ambiente) gonfiato ad elio.

Alle 16.00 ci si collegherà alla diretta streaming su zoom per partecipare ad un programma, tutto dedicato alle mamme. Durante la diretta interverranno diverse professioniste che parleranno di tematiche che ruotano intorno alla mamma, come tale e come donna.

Al termine della diretta ci si sposterà tutti in balcone, in giardino o sull’uscio della porta di casa, per lanciare in cielo il palloncino, in ricordo di tutte le mamme che questo brutto virus, si è portato via.

Si richiede una quota di partecipazione di minimo 10€, a copertura dei costi dei materiali e per devolvere il ricavato ad AID (Associazione Italiana Disabili)

La mattina del 10 maggio avverrà la distribuzione dei kit (garantita esclusivamente a Ferrara città e nel raggio di 7 km)

Ecco il programma completo:
– Ore 16.00: Presentazione progetto Mom4love con intervento AID
– Ore 16.15: Eleonora Telloli (ostetrica e doula) – il prendersi cura della maternita
– Ore 16.30: Eleonora Contini (Psicologa Psicoterapeuta) – gli aspetti psicologici della maternità
– Ore 16.45: Giulia Simoni (fisioterapista ed osteopata) – cura e prevenzione per Mamme e bambini
– Ore 17.00: Valentina Ricci (dietista) – la colazione! Quanto è importante per mamme e bimbi – ne prepareremo una bilanciata insieme durante la diretta!
– Ore 17.15: Rossella Rizzi (stylist e consulente di immagine) – “Mamma che stile”, come è possibile fare la mamma, ma senza trascurare sé stesse e la propria immagine. La bellezza esteriore come strumento per poter star bene dentro!
– Ore 17.30: Eleonora Roversi (naturopata e dermopigmentista) come prendersi cura di sé e del proprio corpo, anche in casa e in quarantena, con dimostrazione in diretta di modellamento e la tinta alle sopracciglia con l’hennè
– Ore 17.45: Saluti e volo dei palloncini.

Link per iscriversi: www.mom4love.it

A Ferrara, sul tavolo della Riunione Tecnica di Coordinamento, il consuntivo della Fase 1 e la pianificazione dei servizi per la Fase 2

Da: Ufficio Stampa

Il Prefetto Michele Campanaro ha presieduto in mattinata a Palazzo don Giulio d’Este, in conference call, una Riunione Tecnica di Coordinamento nel corso del quale sono stati esaminati i risultati dell’attività di contenimento del contagio da coronavirus delle Forze dell’Ordine e delle Polizie Locali nella provincia estense, dall’11 marzo al 3 maggio scorso, ed è stata pianificata l’attività di monitoraggio e controllo della seconda fase dell’emergenza, alla luce del d.P.C.M. del 26 aprile 2020.
All’incontro hanno partecipato il Questore, il Comandante Provinciale Carabinieri, il Comandante Provinciale Carabinieri, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, il Dirigente dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e il Direttore dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro – ASL.
Nel presentare il consuntivo dell’attività di controllo sinora sviluppata (nell’allegato report, il dettaglio dei controlli e delle sanzioni applicate, da Forze dell’Ordine e Polizie Locali, dall’11 marzo al 3 maggio, per un totale complessivo di 41.952 persone controllate e 2.252 sanzioni applicate), il Prefetto Campanaro ha voluto anzitutto rivolgere un ringraziamento ai vertici territoriali delle Forze di polizia ed agli Amministratori locali, per l’impegno e l’equilibrio con il quale è stata gestita la prima fase dell’emergenza: “A tutti gli operatori della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto e delle Polizie Locali va il mio pieno e sincero grazie, perché il lavoro svolto su strada in cinquantaquattro giorni è stato assolutamente determinante, insieme con il senso di responsabilità dimostrato dai cittadini, ai fini del contenimento del contagio qui, in provincia estense. Adesso che entriamo in questa nuova e più complessa fase, occorrono equilibrio e azioni mirate, anche sul versante dei controlli”.
In quest’ottica, sono state approfondite le ultime indicazioni date dal Ministro dell’Interno ai Prefetti al momento dell’avvio della Fase 2, in particolare per la parte riferita al regime dei controlli sull’osservanza delle prescrizioni contenute nei protocolli in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Nell’ambito del coordinamento e della pianificazione delle attività finalizzate a garantire un’attenta vigilanza sull’attuazione delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza da Covid-19 all’interno delle aziende, sono stati quindi programmati specifici servizi di controllo, con la costituzione di nuclei a composizione mista composti da funzionari del Comando provinciale dei Vigili del fuoco, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, del Comando provinciale dei Carabinieri, nonché dell’Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro dell’Aziende Sanitarie Locali.
I servizi di controllo, pianificati a cadenza settimanale ed immediatamente attivati, riguarderanno i principali comparti produttivi già interessati dalla ripresa, a cominciare da quelli più sensibili (logistica, chimica, edilizia e grande distribuzione). “La pianificazione dei controlli sarà incentrata – ha sottolineato il Prefetto – su frequenti e intensi scambi informativi, secondo uno stretto coordinamento delle Istituzioni coinvolte: da una parte, opererà personale di ITL, UOPSAL-ASL e Vigili del Fuoco, dall’altra interverranno militari dell’Arma dei Carabinieri, anche attraverso le specifiche competenze maturate nell’attività di supporto all’Ispettorato territoriale”.
Il Rappresentante del Governo si è, infine, soffermato sulle parole con le quali, in una lettera indirizzata ai Prefetti, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha rimarcato la centralità del ruolo delle Prefetture a favore della collettività, in questo drammatico frangente. E, riprendendo ancora le parole del Ministro, ha inteso esprimere a tutto il personale della Prefettura il suo sincero e riconoscente apprezzamento per il prezioso contributo assicurato nella gestione delle diverse fasi emergenziali.

Il commissario ad acta Sergio Venturi da domenica lascia l’incarico. Il Gruppo del Partito Democratico ringrazia

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

Era il 5 marzo quando Sergio Venturi, dopo cinque anni come Assessore regionale alla Sanità, assumeva l’incarico straordinario di commissario per l’emergenza coronavirus in Emilia-Romagna. In questi tre mesi che nessuno di noi dimenticherà, il suo volto è diventato famigliare a ogni emiliano-romagnolo. Lo ringraziamo per la sua pacatezza nel riportare numeri e storie sul contagio, sul lavoro nelle strutture sanitarie e nelle istituzioni, su chi si è ammalato e non ce l’ha fatta e su chi invece è riuscito a guarire.

A lui, dal Gruppo del Partito Democratico in Assemblea Legislativa, va un ringraziamento sincero e speciale per lo straordinario contributo dato in questi mesi difficili e drammatici di emergenza sanitaria. Una fase che stiamo superando, ed è proprio per questo che il dottor Venturi da domenica cesserà questo incarico. Siamo certi che fino ad allora continuerà a dare il massimo e a lavorare come fatto finora, con sobrietà, equilibrio e competenza.

Come il colibrì che voleva spegnere l’incendio, di cui il commissario Venturi ha raccontato la fiaba in uno dei suoi appuntamenti quotidiani in diretta su Facebook, ognuno può e deve dare il proprio contributo per realizzare un risultato che potrebbe sembrare impossibile. I consiglieri del Gruppo Pd non mancheranno di fare la propria parte, insieme alla Giunta dell’Emilia-Romagna, per il futuro di questa Regione e dei suoi cittadini dopo la terribile fase dell’emergenza.

Poste Italiane: da 158 anni al servizio del Paese della provincia di Ferrara

Da: Organizzatori

Raggiunge oggi il traguardo dei 158 anni l’attività di Poste Italiane al servizio degli italiani e dello sviluppo del Paese. Un anniversario che cade nella drammatica fase di emergenza sanitaria globale provocata dal contagio da Covid-19, nel corso della quale il ruolo e la missione di Poste Italiane hanno acquistato ancor più valore e significato.

In provincia di Ferrara sono rimasti operativi gran parte dei 98 Uffici Postali, attualmente tutti aperti, nei quali i dipendenti hanno continuato a garantire il servizio ai cittadini che, inoltre, hanno potuto ricevere regolarmente la loro corrispondenza grazie al quotidiano impegno dei portalettere dei sei Centri di Distribuzione del territorio (Ferrara Centro, Ferrara Sud, Argenta, Cento, San Giuseppe di Comacchio e Copparo).

In presenza di provvedimenti restrittivi necessari per contrastare l’epidemia, le donne e gli uomini che lavorano in Poste Italiane si sono adoperati per mettere in atto tutte le misure atte a tutelare la sicurezza e la salute personali e dei clienti, garantendo continuità ad un servizio essenziale per la vita del Paese. Sono state avviate formule innovative nel campo della organizzazione del lavoro e sono state predisposte soluzioni efficaci per fornire in sicurezza tutti i servizi essenziali per i cittadini, garantendo una attenzione speciale alle categorie sociali più fragili e bisognose.

In coerenza con i suoi 158 anni di attività, oggi come ieri la storia di Poste Italiane e dei suoi 130.000 lavoratori si è così intrecciata con quella dell’Italia. Con i suoi portalettere, gli Uffici Postali, con la raccolta del risparmio che ha permesso la realizzazione delle grandi opere che hanno modernizzato l’Italia, Poste Italiane è oggi un punto di riferimento per tutti i cittadini come lo fu nel secolo scorso, in qualità di artefice della missione unitaria che puntava a “fare gli italiani”.

Oggi Poste Italiane, quotata alla Borsa di Milano, rappresenta la più grande rete di distribuzione di servizi in Italia. Le sue attività comprendono il recapito di corrispondenza e pacchi, i servizi finanziari e assicurativi, i sistemi di pagamento e la telefonia mobile. Con una rete di oltre 12.800 uffici postali, circa 130 mila dipendenti, 536 miliardi di euro di attività finanziarie totali e 35 milioni di clienti, il Gruppo è parte integrante del tessuto sociale e produttivo del Paese e rappresenta una realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela.

Sabato 9 maggio il commissario ad acta Sergio Venturi cessa il proprio incarico

Da: Organizzatori

Il commissario Venturi: “Oggi in Emilia-Romagna situazione nemmeno paragonabile a quelle di due mesi fa, pandemia sotto controllo. Ora le condizioni per ripartire”. Il presidente Bonaccini: “In questi due mesi un punto di riferimento per la comunità regionale, grazie a nome di tutti gli emiliano-romagnoli”. Oggi insieme nella diretta Facebook delle 17.30 sull’aggiornamento della situazione

Il prossimo sabato, 9 maggio, il commissario ad acta all’emergenza Coronavirus in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, cesserà il suo incarico. Una decisione maturata con il consolidarsi del rallentamento del contagio, culminato nella fine della fase acuta della crisi e nel passaggio a quella della ripartenza. Scelta condivisa con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che lo aveva voluto in quel ruolo il 5 marzo scorso.

“La situazione di oggi in Emilia-Romagna non è nemmeno paragonabile a quella di due mesi fa- sottolinea Venturi- tanto che nelle ultime ore ho parlato di epidemia sotto controllo. Si è chiusa una fase, quella dell’emergenza, e se ne apre un’altra che guarda al ritorno alla normalità. Certo, una normalità diversa da quella a cui eravamo abituati prima del Covid: dovremo abituarci al distanziamento personale per ripartire in sicurezza. Ma proprio per questo ritengo siano venute meno le ragioni di una gestione commissariale e torna l’esigenza primaria che siano le istituzioni preposte a programmare e gestire questa nuova fase”.

“Col presidente Bonaccini, l’assessore Donini, i direttori generali delle aziende sanitarie, i professionisti e tutti coloro che operano nella nostra sanità regionale abbiamo lavorato duramente ogni giorno per tornare alle condizioni che ci permettessero di ripartire. Siamo in uno scenario nuovo, finalmente. Il virus non è scomparso né sconfitto- prosegue Venturi-, non bisogna mollare adesso e bisogna continuare a rispettare le regole di prevenzione; ma si è già cominciato a riprogrammare la normale attività sanitaria ed è ormai pienamente rodata la gestione del contagio, che sono convinto possa continuare a scendere o rimanere entro limiti controllabili”.

“Sono stati due mesi drammatici – ancora una volta rivolgo un pensiero soprattutto alle persone che hanno perso la vita e ai loro cari – nei quali però ho collaborato con donne e uomini straordinari, ognuno nel suo campo. Avrò modo da qui a sabato di ringraziare tutti, anche pubblicamente. Lo voglio però fare subito con il presidente Bonaccini per la fiducia che mi ha dato e con l’assessore Donini per la collaborazione reciproca: abbiamo fatto squadra, insieme a medici, infermieri e operatori davvero straordinari”, conclude il commissario ad acta.

“In queste settimane abbiamo tutti avuto la riprova del fatto che Sergio sia una persona eccezionale- afferma Bonaccini-, prima ancora che un professionista e un amministratore pubblico serio e preparato. Nonostante scelte personali prese da tempo, ha accettato di rimanere a darci una mano non appena scoppiata l’emergenza sanitaria, diventando un punto di riferimento per l’intera comunità regionale e per tutti i cittadini, ai quali si è rivolto ogni giorno quasi prendendoli per mano e portandoli fuori da un periodo durissimo. Alle competenze tecniche e scientifiche spese nel coordinamento della gestione dell’emergenza, e al dovere di informare con trasparenza, ha aggiunto quel tratto di umanità che ha fatto sentire tutti meno soli. A Sergio va davvero il mio grazie, a nome di tutti gli emiliano-romagnoli”.

E nell’abituale diretta delle 17.30 sul profilo Facebook della Regione, oggi pomeriggio insieme al commissario Venturi, che la farà regolarmente fino a sabato, parteciperà anche il presidente Bonaccini.

Coronavirus. La Brigata Aeromobile “Friuli” aderisce alla Campagna di raccolta fondi della Regione Emilia-Romagna ‘Insieme si può’ e dona oltre 10mila euro

Da: Organizzatori

Questa mattina in viale Aldo Moro il comandante, generale Stefano Lagorio, ha consegnato al presidente della Regione l’assegno, frutto di donazioni dei militari. La somma è destinata agli ospedali del territorio regionale mediante l’acquisto di dispositivi di protezione individuale

Dalla Brigata Aeromobile “Friuli” oltre 10mila euro per gli ospedali dell’Emilia-Romagna. La donazione è frutto di una raccolta volontaria tra il personale militare, nell’ambito della Campagna “Insieme si può” avviata dalla Regione per sostenere la sanità regionale durante l’emergenza Coronavirus.

Alla raccolta fondi, oltre ai militari del Comando Brigata Aeromobile “Friuli”, hanno partecipato quelli del 66^ Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”, 5^ Reggimento AVES “Rigel”, 7^ Reggimento AVES “Vega”, Reparto Comando e Supporti Tattici “Friuli” e Poligono militare di Foce Reno.

A consegnare l’assegno di 10.420 euro – questa mattina nella sede della Regione – al presidente Stefano Bonaccini, è stato il comandante dell’unità dell’Esercito Italiano, generale di brigata Stefano Lagorio.

La somma raccolta in una sola settimana dai militari contribuirà a sostenere il sistema sanitario regionale per la gestione e il superamento dell’emergenza sanitaria, mediante l’acquisto di dispositivi individuali di protezione.

“La generosa donazione della Brigata Aeromobile Friuli alla sanità regionale e alle realtà impegnate nel contrasto al Coronavirus- ha affermato il presidente Bonaccini- è la migliore testimonianza dello spirito di solidarietà che contraddistingue da sempre l’Esercito italiano. Grazie davvero, a nome di tutta la Giunta regionale e penso di poter dire di tutti i cittadini emiliano-romagnoli, per questa dimostrazione di vicinanza e sostegno in uno dei momenti più difficili che la nostra regione e il nostro Paese stanno affrontando. Una gara di solidarietà e generosità che ci rende tutti più forti”.

Il presidente ha poi spiegato che con il denaro ricevuto “saranno sostenute le ingenti spese necessarie a garantire alla comunità regionale prevenzione, sicurezza e cure legate al Coronavirus”.

TXT Group assume 300 collaboratori a Ferrara e Rovigo!

Da: Ufficio Stampa

Nonostante la grave emergenza sanitaria nazionale, TXT Group, l’azienda leader in Italia nella commercializzazione di libri scolastici e di editoria varia all’interno delle più rappresentative insegne della Grande Distribuzione Organizzata, non cambia i suoi piani strategici e annuncia oggi l’apertura di 300 nuove posizioni lavorative stagionali destinate ai residenti di Ferrara, Rovigo e zone limitrofe per l’apertura della nuova sede Ferrarese in via Sutter 15.

Nello specifico, la ricerca da parte dell’azienda è orientata ad assumere nuovi collaboratori nelle aree dell’help desk e della logistica, con un interesse specifico verso le posizioni di operaio specializzato nel settore elettromeccanico, operaio generico, magazziniere e autista.

“Siamo orgogliosi di poter offrire anche quest’anno un lavoro, seppur per un periodo di tempo limitato alla stagione estiva, a circa 300 persone e siamo ancora più felici di riservare questa opportunità a tutti coloro che risiedono nel territorio ferrarese e rodigino -sottolinea Mauro Padovani, Presidente di TXT Group- siamo ben consci del fatto che l’epidemia da Covid-19 ha generato un clima di profonda incertezza sul futuro ma, proprio per questo motivo, crediamo che aprire le porte ad un così ampio numero di collaboratori in un periodo così particolare rappresenti un segnalo molto importante. Naturalmente chi entrerà a far parte del nostro gruppo potrà contare su elevatissimi standard di sicurezza perché da sempre mettiamo la salute e la salvaguardia dei nostri dipendenti al primo posto”.

TXT Group è il player di riferimento nel segmento Educational per la GDO, presidiando tutto il processo di acquisto dei testi scolastici e di libri per il tempo libero, dall’ordine da parte delle famiglie all’effettiva consegna dei libri presso le insegne partner. L’azienda opera con successo anche nel canale delle Cartolibrerie, del Welfare aziendale e della Pubblica Amministrazione, e ha movimentato complessivamente nel 2019 più di 4 milioni di copie, servendo oltre 2.000 punti vendita e raggiungendo più di 1 milione di famiglie in tutta Italia. Oltre 2,5 milioni di libri sono stati ricoperti con copertine personalizzate, ecologiche, 100% riciclabili, e prodotte in Italia. TXT Group offre inoltre servizi per le scuole e le aziende, tra cui soluzioni per il marketing, la comunicazione, la formazione e la Corporate Social Responsibility, grazie alle società controllate Fidenia e QuestBase.

Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito www.txtspa.it

Inaugurazione mostra virtuale “Autoritratti – Storie di oggetti”

Da: Elisabeth Occhi del Laboratorio Artigiano di Ceramica Pachamama

Il Laboratorio Pachamama è una piccola realtà di Ferrara che nell’antica arte della ceramica ha scoperto uno spirito nuovo e fresco. Le creazioni sono oggetti funzionali e decorativi straripanti di figure buffe, animaletti di ogni foggia, che mostrano una natura animata dalla dolcezza di una fantasia dimenticata. Una trama di creazioni uniche anima tutte le fasi di lavorazione: dal progettare la terra semi refrattaria al decorarla a smalti o ingobbi, fino al cuocerla nei forni ad altissima temperatura (1200°C). Siamo legati saldamente alla materia e alla sua manipolazione, amiamo trasformare il nostro mondo interiore in creazioni giocose e incantate

«Gli oggetti non sono meri oggetti, ma sono portatori di informazioni storiche e biografiche: la storia del
design è la narrazione di una società che li esprime e di una cultura che li elabora»
Andrea Branzi – Designer.
In occasione della Festa del Lavoratori del 1° maggio 2020 ore 18, inaugura sul web “Autoritratti – Storie di Oggetti”, una mostra virtuale che vuole raccontare, attraverso i propri oggetti, gli artigiani e i maestri d’arte dell’alto artigianato nazionale. Nata da Fondo Plastico, realtà imprenditoriale che si occupa da diversi anni di promuovere e valorizzare l’Alto Artigianato, come idea nei primi giorni di emergenza da COVID-19, l’iniziativa vuole essere un’azione concreta per dare voce ai tanti artigiani e Maestri d’Arte, in un periodo in cui l’emergenza Coronavirus ha visto cancellare tantissime iniziative dedicate al mondo dell’Alto Artigianato italiano e così come molti laboratori e “botteghe” artigiane sono state costrette a chiudere alcune delle quali ora, a distanza di più di un mese, stanno ancora aspettando di riaprire. “Noi di Fondo Plastico” – afferma Federica Preto, curatrice della mostra – “abbiamo pensato che dovevamo fare qualcosa per dare voce e visibilità ai tanti artigiani e Maestri d’Arte della nostra penisola”. All’invito hanno risposto una cinquantina di realtà professionali tra Maestri d’arte, designer ed artieri provenienti da tutto il territorio nazionale. Ad ognuno è stato chiesto di raccontare una propria opera a livello emozionale: attraverso di essa il visitatore potrà immergersi e riconoscere la sensibilità e la passione dell’artefice che l’ha realizzata. Ogni oggetto è custode di una storia che deve essere scritta e raccontata, e rappresenta il suo vero valore immateriale. “Per chi ci conosce sa che il racconto “– continua Federica Preto – “è sempre stato il filo conduttore delle nostre iniziative. In questo particolare momento storico siamo tutti chiamati a riflettere e scrivere nuove narrazioni per dare Valore al nostro lavoro.” I racconti volutamente sono stati scritti in prima persona, per avvicinare maggiormente chi li legge: essendo una mostra virtuale, in mancanza di uno spazio fisico, si deve comunque cercare di creare una relazione di empatia con chi visiterà la mostra e magari, creare quella curiosità che potrà portare a una conoscenza più approfondita dell’autore. L’opera in questo modo diviene l’”autoritratto” di chi l’ha creata, elemento di narrazione e conoscenza. L’oggetto artigianale racchiude in se una storia e questa deve venire raccontata e valorizzata. L’Artigiano è custode di quel Saper fare autentico ed ambasciatore di una cultura territoriale specifica che, attraverso l’oggetto (l’opera) viene espressa e, se raccontata, può diventare cultura del proprio territorio.
I Maestri d’Arte, designer e artieri che selezionati ed esporranno alla mostra sono: Adriano Pernigotti (VI), Alberto Alunni (PG), Alex Pellegrino (BR), Alfredo Gioventù (GE), Angela Simone (MI), Arsine Nazarian (VE), Stefano Facchini (TV), AV Metal (NU), Barbara Uderzo (VI), Bhumi Ceramiche (AV), Carolina Nigro (RM), Cautero Creazioni (UD), Ceramiche Gori (Castelfiorentino FI), Cristina Busnelli (VI), Demis Martinelli (CR), Fabio Guerra (VI), Floriana Palmieri (SO), Gabriele Vazzoler (TV), GioLelli (RM), Giuliana Collu (CA), Giuliano Negretto (VI), Impronte Gioielli (TN), Monica Martin (VE), La Bottega Verde Ramina (AP), Annapia Scogliani (Parigi), Elisa Betti (CO), Lidia Marti (CU), L’officinadi Luca (PG), Lou Arteceramica (VI), Manifatturerranti (RM), Marchea (TV), Maria Giovanna Zannini (BL), Massimo Ballarin (VI), Massimo Doretto (VE), Matteo Seguso (VE), Maurizio Vazzoler (TV), Nicola Tessari (VI), Pachamama (FE), Pietro Virzi (MI), Pol (VI), Roberta Risolo (LE), Rossana Rossetto (VE), Sundari – Sabrina Bianco (TV), Sabrina Pandin (TV), Scricciolo di Marani Carlo (VR),Sergio Innocente (BL), Sigolo Gioielli (MI), Terra & Tela (MI), TerzaForma (RO), Theo Design (TV).
La mostra resterà aperta fino al 31 maggio 2020 nel sito www.arcadeitalenti.com . Per tutta la durata della mostra saranno organizzati incontri con gli artisti via web. Durante l’esposizione virtuale il visitatore potrà votare l’opera preferita: l’autore dell’opera più votata riceverà in premio la possibilità di realizzare un video professionale sulla sua attività. Inoltre, grazie a Beniculturalionline, media partner dell’iniziativa, ogni partecipante avrà la sua scheda all’interno del loro sito, dove potrà raccontare il proprio laboratorio e il proprio luogo, diventando così attrattore per il territorio specifico. La mostra è ideata da Fondo Plastico, in collaborazione con Arca dei Talenti. Partner dell’iniziativa sono Beniculturalionline, Oasis srl e Fenster Laboratori di Thiene (VI). La realizzazione della parte multimediale è a cura di Fabbrica Lumière (Asolo – TV).

Rancan (Lega E-R): “Bando detenuti: da Bonaccini un regalo da quasi 480mila euro a enti e associazioni del terzo settore”

Da: Ufficio Stampa Lega

“Il bando detenuti della Regione Emilia-Romagna? Un regalo da quasi 480 mila euro del governatore Stefano Bonaccini a enti e associazioni del terzo settore per accogliere per sei mesi circa 90 detenuti a fine pena. Una regalia mistificata dall’esigenza di prevenire la diffusione del Coronavirus negli istituti penitenziari dell’Emilia Romagna”. Il capogruppo della Lega E-R, Matteo Rancan, solleva il caso del bando (410 mila euro dalla Cassa delle Ammende, ente del Ministero della Giustizia, e 62 mila euro dall’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna, Uiepe) per il progetto di “Inclusione sociale per le persone in misura alternativa senza fissa dimora in Emilia Romagna”. Il denaro è destinato ad accogliere in strutture delle associazioni o in quelle messe a disposizione dalle amministrazioni comunali, quindi senza costi a carico delle associazioni, detenuti prossimi al termine della pena da da scontare, ma privi di risorse economiche.

Giovani. La Regione investe 1,7 milioni di euro in spazi di aggregazione e servizi

Da: Organizzatori

Destinati a un bacino di quasi 200mila giovani, coinvolgono 123 partner diversi. 4 milioni le risorse complessivamente disponibili nel Bando triennale 2019-2021

Spazi di aggregazione, multimedialità e creatività, informagiovani per l’orientamento al lavoro e il sostegno all’imprenditoria, ma anche progetti di protagonismo giovanile e di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile. E ancora, riqualificazione degli spazi per realizzare nuovi luoghi di coworking e fablab, sale prove, spazi polifunzionali.
A questo guardano i 79 progetti presentati dalle Unioni di Comuni e dai Comuni che la Regione Emilia-Romagna ha approvato per il 2020, di cui 48 destinati al finanziamento di attività e 31 agli investimenti per la ristrutturazione o la creazione di nuovi spazi. Quasi 200mila i giovani interessati dalle iniziative che saranno messe in campo su tutto il territorio regionale, con il coinvolgimento di 123 diversi partner.

Il bando, uscito lo scorso anno (in attuazione della legge regionale 14 del 2008 “Norme in materia di politiche giovanili”), ha previsto la presentazione da parte di Unioni comunali, Comuni capoluogo di provincia e Associazioni di Comuni capoluogo, progetti triennali a cui sono stati assegnati oltre 4 milioni di finanziamenti nel triennio 2019-2021.

“Un investimento sulle giovani generazioni, non solo per sostenerle, ma per valorizzarne le tante capacità e il contributo attivo di partecipazione e innovazione- commenta la vicepresidente e assessora regionale alle Politiche giovanili, Elly Schlein-. È importante che i ragazzi e le ragazze abbiano nuove opportunità di crescita e di accompagnamento verso un lavoro di qualità, ma anche luoghi in cui poter esprimere la propria creatività e il potenziale di innovazione. I progetti che la Regione finanzia- aggiunge Schlein- guardano proprio a questo obiettivo, e sono realizzati in stretto raccordo con i territori che ben conoscono necessità e richieste delle comunità. Un sostegno della Regione per costruire e consolidare le reti sociali di cui i giovani fanno parte, mettendo anche a disposizione spazi comuni, fisici e virtuali, per far crescere insieme e in modo inclusivo le nostre comunità”.

Ambito attività 2020: 48 progetti finanziati
Tra i 48 progetti finanziati per le attività, per un totale di 990mila euro, la maggior parte (41) puntano adare sostegno ai centri di aggregazione giovanile, ai servizi di informazione e orientamento al lavoro, alla promozione della creatività e del protagonismo giovanile, oltre che alle attività collegate in particolar modo alla youngERcard. L’obiettivo è rafforzare gli Informagiovani e gli altri spazi che offrono servizi ai ragazzi, per garantirne una presenza omogenea sul territorio regionale e sostenere l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro con attività di consulenza, orientamento, valorizzazione delle capacità professionali e assistenza nell’avvio di impresa.
Altri 6 progetti finanziati in questo ambito riguardano la multimedialità e la conoscenza di nuovi linguaggi comunicativi. In particolare si guarda alle reti di radio web giovanili, che oltre ad essere uno strumento di aggregazione e condivisione offrono ai ragazzi anche numerose opportunità formative e permettono – con la realizzazione di format, inchieste, trasmissioni e approfondimenti – di acquisire competenze utili per il mercato del lavoro. Così come l’organizzazione di festival, iniziative e rassegne che vedano il coinvolgimento diretto dei giovani.
Un progetto, presentato dall’Associazione dei Comuni capoluogo GA/ER, mira a sostenere lacreatività giovanile e lo sviluppo di reti di giovani artisti, attraverso azioni trasversali che coinvolgeranno tutto il territorio regionale.

Ambito ristrutturazione/creazione nuovi spazi 2020: 31 progetti finanziati
Sono 31 i progetti di investimento – per un totale di 700mila euro – destinati alla realizzazione di nuovi spazi, apertura o ristrutturazione di nuove sedi di coworking e di fablab, di sale prove e spazi polifunzionali, skatepark, Informagiovani e redazioni di web radio, ma anche al potenziamento delle dotazioni strumentali e tecnologiche

Destinazione delle risorse, per provincia
La suddivisione territoriale dei finanziamenti vede contributi per 165mila euro in provincia di Piacenza (9 progetti), quasi 190mila euro per il parmense (10 progetti), 355mila euro nel reggiano (14 progetti), quasi 180mila nel modenese (11 progetti di cui 1 su web radio), 317mila euro nel bolognese (16 progetti, di cui 3 su web radio), 61mila euro nel ferrarese (3 progetti), oltre 67mila euro in provincia di Forlì-Cesena (3 progetti), 178mila euro nel ravennate (7 progetti di cui 1 su web radio), quasi 108mila euroin provincia di Rimini (5 progetti), 70mila euro per l’Associazione di Comuni capoluogo GA/ER (1 progetto).

“Make Radio, don’t panic!”: un programma radiofonico costruito dai giovani
“Make Radio, don’t panic!” è la proposta legata al filone del finanziamento che sostiene esclusivamente attività innovative nel campo della multimedialità e dei nuovi linguaggi comunicativi e, in particolare, la promozione delle web radio giovanili. L’idea, lanciata da Radio Sonora – la webradio dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna – e condivisa con le altre realtà, è quella di far partecipare direttamente i giovani alla costruzione di un programma radiofonico che è sia un percorso formativo sia una buona opportunità di incontro e confronto. Nel progetto, che coinvolge circa venti web radio di giovani dell’Emilia-Romagna, attive da Piacenza a Rimini, si è scelto di offrire alle ragazze e ai ragazzi costretti in casa per via dell’emergenza Coronavirus non solo la fruizione di un prodotto, ma anche la costruzione degli appuntamenti, la creazione dei podcast e la scelta degli argomenti da affrontare e gli esperti da coinvolgere in ogni puntata

Coronavirus. Tremila litri di disinfettante per le mani ‘Made in ER’, sarà distribuito gratuitamente alle Aziende sanitarie e alle Case residenza per gli anziani regionali

Da: Organizzatori

Il primo lotto prodotto dallo stabilimento bolognese della multinazionale, grazie a un accordo con Arpae che avvierà le collaborazioni pubblico e privato e sovrintenderà ai processi produttivi e alla distribuzione dei liquidi igienizzanti

Tremila litri di disinfettante per le mani ‘Made in ER’ saranno consegnati gratuitamente alle Aziende sanitarie e alle Cra (case di residenza per gli anziani) dell’Emilia-Romagna.

È la Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna la prima azienda che ha risposto all’appello della Regione per avviare la produzione di liquido e gel igienizzante per le mani da distribuire agli enti e organismi pubblici impegnati nelle attività operative di contrasto all’emergenza epidemiologica Covid-19.

E questo grazie a una procedura straordinaria con la quale la Regione ha affidato ad Arpae – Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia – il compito di avviare collaborazioni tra pubblico e privato e sovrintendere ai processi produttivi e alla distribuzione dei liquidi igienizzanti. Una collaborazione resa possibile anche attraverso la disponibilità degli Ordini dei Farmacisti della regione.

“Uno straordinario esempio di collaborazione tra pubblico e privato – afferma l’assessore regionale dell’Emilia-Romagna all’Ambiente, Irene Priolo, che ha spinto da principio su questo progetto in sintonia con il presidente Bonaccini-. Un’attività che attraverso la condivisione delle reciproche competenze e conoscenze parla di responsabilizzazione, capacità imprenditoriale nella riconversione della produzione e coordinamento in uno sforzo solidale unitario per affrontare al meglio l’emergenza”.

Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna si farà carico quindi dell’approvvigionamento dei componenti e della produzione del liquido, del confezionamento in flaconi da 10 litri con relativa etichettatura e del trasporto ai punti di raccolta individuati da Arpae.

“In un momento come questo, ognuno deve fare la sua parte per la sicurezza e il benessere della comunità- sottolinea il presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, Marco Hannappel-. La riconversione di parte dello stabilimento per produrre preparati igienizzanti è un motivo di orgoglio e rappresenta una conferma del nostro attaccamento a questo territorio e al Paese. Voglio ringraziare la Regione Emilia-Romagna che ha fortemente creduto nella realizzazione di questa iniziativa e l’Arpae per la collaborazione e il supporto scientifico, oltre a tutti i colleghi per il loro entusiasmo nel realizzare questa iniziativa”.

“Con questa iniziativa vogliamo dare un supporto concreto alla comunità di cui facciamo parte da oltre 50 anni -commenta il direttore degli impianti produttivi bolognesi, Oleksiy Lomeyko- e con la quale siamo cresciuti grazie a investimenti unici per il gruppo Philip Morris a livello globale, contribuendo a creare sviluppo e benessere sociale”.

La procedura straordinaria messa in campo dalla Regione descrive le modalità attraverso le quali allestire in via eccezionale – presso enti privati e secondo la responsabilità di un farmacista -, prodotti antisettici per le mani da donare alle Aziende sanitarie, previa richiesta delle Direzioni sanitarie aziendali, per la durata dell’emergenza sanitaria.

“La procedura per l’allestimento di preparati antisettici per le mani- spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- alla quale sia Arpae sia le Aziende si atterranno, è stata definita dal Servizio assistenza territoriale della Regione Emilia-Romagna e dal Centro regionale di farmaco vigilanza, ed ha potuto contare sul supporto dell’Ordine regionale dei Farmacisti, a cui va il mio sentito ringraziamento. Un ringraziamento a Philip Morris per la preziosa collaborazione, un’azienda che, con un gesto di sostegno in un momento di grande difficoltà, testimonia in maniera tangibile il radicamento nel nostro territorio”.

A cura di Arpae la raccolta delle richieste e la distribuzione del prodotto alle Direzioni sanitarie aziendali dalla Regione Emilia-Romagna; il supporto con propri tecnici alle aziende che intenderanno collaborare, sottoscrivendo un apposito Protocollo, per le attività di produzione e confezionamento; le analisi di campioni del prodotto per verificare che la concentrazione dell’alcol rispecchi quella prevista dalla Procedura.

La collaborazione con Philip Morris farà da battistrada anche ad altre iniziative con soggetti privati interessati a donare prodotti antisettici disinfettanti alle Aziende sanitarie e alle Cra e che si svilupperanno ulteriormente almeno fino al termine dello stato di emergenza sanitaria, definita a fine gennaio dal Consiglio dei ministri fino al 31 luglio 2020.

Fabio Bergamini: «La regione dica con chiarezza quali trattamenti somministrati ai pazienti affetti da covid-19 stanno producendo effetti positivi»

Da: Ufficio Stampa Lega

«Molte persone stanno guarendo dal “coronavirus”, nonostante non ci sia un rimedio universalmente accettato come “miglior cura possibile”: vorremmo sapere qual è l’indirizzo terapeutico concordato con i medici nelle strutture sanitarie regionali e quali sono, ad oggi, le terapie somministrate». Il consigliere regionale Fabio Bergamini (Lega) vuole chiarezza sulla curva dei guariti che sta progressivamente superando quella dei nuovi contagiati. Perché, dopo settimane di chiusura totale del Paese, non è stato possibile conoscere il dettaglio delle terapie somministrate ai pazienti emiliano-romagnoli. L’unica cosa certa è il fatto che lo scorso 15 aprile la Direzione generale per la Cura della persona, salute e welfare della Regione ha pubblicato il documento recante: “Indirizzi terapeutici della Regione E-R per il trattamento della infezione da Covid-19”, concordato con tutte le Ausl provinciali. Dal quale si evince il fatto che una cura («termine che sembra diventato tabù nei notiziari e nei programmi di approfondimento») al momento sarebbe “ignota”. Nelle premesse del documento regionale, compare solamente un vago riferimento al fatto che si è reso necessario concordare con i professionisti una strategia terapeutica comune, nel merito dei farmaci da somministrare ai pazienti, rispetto alle premesse teoriche di efficacia che hanno dimostrato studi in vitro, su animali o sull’uomo e dei dati disponibili negli studi clinici ed in particolare nei pazienti Covid-19. «Come si può ben capire – incalza Bergamini – si tratta di un documento di indirizzo che ci si proponeva di revisionare in maniera costante, sulla base delle esperienze acquisite nel corso di questa emergenza sanitaria. Sappiamo che numerosi cittadini emiliano-romagnoli sono stati soggetti a terapie e sono stati dimessi con esito positivo dagli ospedali della regione. Sarebbe, quindi, opportuno che fosse fatta chiarezza in merito ai trattamenti anti-Covid-19». Per queste motivazioni, Fabio Bergamini ha depositato nelle scorse ore un’interrogazione in Assemblea Legislativa. Con l’intenzione di richiedere all’assessore alla Sanità, Raffaele Donini, ed al commissario straordinario Sergio Venturi, quanti siano (provincia per provincia) i soggetti sottoposti ai trattamenti. Di che tipo siano questi ultimi e quali siano state le risposte alle terapie. «I tempi di un vaccino potrebbero essere medio-lunghi, nonostante svariati centri di ricerca in giro per il mondo ci stiano lavorando – sottolinea Bergamini –. E’ quindi importante poter socializzare i risultati delle terapie che, ad oggi, vengono somministrate ai pazienti affetti da “coronavirus”».

Riflessioni sul Party del piccolo Naomo

Da: Anna Ferraresi, Consigliera Comunale

Il piccolo Naomo oggi ha avuto il suo giochino. Ha organizzato un bella esibizione di potere. L’amico delle forze dell’ordine, il nemico potente di Prefettura e Tribunale (stando al suo Sindaco), reo di un vero e proprio attacco all’Italia.
Ha fatto il suo privato concerto violando l’art 1 comma 1 lettera i del DCPM 26 Aprile 2020.
Lo ha fatto come privato cittadino. Dichiarato pubblicamente. In barba alla legalità.
Tutta la città ai piedi del piccolo Naomo. Il camioncino ha attraversato la città scortato da una ed anche due pattuglie dei Vigili Urbani. Non male per un privato cittadino. Qualcuno ha telefonato al comando di Polizia Municipale segnalando la cosa e chiedendo di poterlo fare anche lui. “ no- gli è stato risposto- non lo può fare.”
Ma al piccolo Naomo tutto è permesso. Anche chiamare a raccolta un ragazzo di colore che balla ignaro senza guanti e mascherina invitandolo ad unirsi al corteo. Durante vari momenti del corteo è stata notata la presenza di una Lancia grigia che ci auguriamo proprio sia privata. Speriamo davvero sia così.
Fatto sta che il piccolo Naomo ha potuto fare, come privato cittadino, ciò che ad altri sarebbe stato certamente negato. Almeno così crediamo.
Al termine di questa bella esibizione il piccolo Naomo ha pensato bene di ringraziare tutte le Forze dell’Ordine, la Polizia Locale , la Questura e Digos.
Il piccolo Naomo ha avuto ciò che voleva. Magari non nel giorno in cui doveva essere, e per questo ha pianto, ma oggi ride.
Tutti i cittadini di Ferrara sono avvisati!

SE VI CAPITA DI PARLARE CON IL FRIGORIFERO…
Shock, terapia d’urto e lo scippo della conoscenza

La conoscenza negata. Ne scrive anche Roberto Saviano su L’ Espresso della settimana scorsa: “Il trattamento riservato alla scuola è una metafora del trattamento riservato alla conoscenza: semplicemente non è una priorità”. Ci troviamo di fronte a un grande enigma cognitivo: l’incapacità di valutare la portata del pericolo imprevisto che insidia le nostre vite, perché al sequestro delle nostre esistenze non corrispondono gli strumenti per conoscere e comprendere senza essere vittime dell’infodemia a cui concorre anche il governo.
Questa è la prima grave lesione che ha subito il tessuto democratico della nostra convivenza. Non essere padroni di noi stessi perché ci vengono sottratte le fonti della conoscenza, le chiavi di lettura riservate alla scienza e ai manipolatori della comunicazione, lo schermo della trasparenza è infranto, per trattarci come bambini incapaci di essere responsabili e da gestire solo con i divieti e i castighi, non fare questo non fare quest’altro, un popolo infantile, che va preso per mano da un governo padre padrone.

Non credo che ci sia un pericolo tanto grande da giustificare a lungo tutto questo. Di fronte alle minacce ci si attrezza, innanzitutto fornendo a tutti le conoscenze, non quelle per fini strumentali, ma quelle reali, perché ciascuno sia dotato dei mezzi per riconoscerle, per difendersi e assumersi le proprie responsabilità. Passato l’impatto del primo assalto, si dispone l’ambiente per riprendere la vita, non si chiudono le persone nei loro recinti, con un’ibernazione delle vite in attesa di una rinascita.
Stare in casa senza governare il sapere induce a scivolare in uno stato di shock, porta a vivere soli con la propria condizione di confusione e turbamento, esposti e vulnerabili di fronte all’autorità e alle sue parole. Neppure il terrorismo islamico, che il coronavirus pare aver sconfitto, visto che è scomparso dall’orizzonte e dall’informazione, ha indotto tale terrore.

L’attacco alla Costituzione non sta nelle modalità scelte dal governo per assumere decisioni e provvedimenti, ma abita nel disorientamento prodotto sulla popolazione, nell’aver confuso i poli e le direzioni.
Ascoltiamo la scienza ma poi decide il consiglio dei ministri. Nessuno di noi possiede il controllo sul linguaggio della scienza e neppure sulle ragioni della politica, che determinano l’azione del governo. Così si manovra la popolazione usando gli strumenti già collaudati dello shock e della paura, anziché fornire ad ogni cittadino le armi per essere in grado di condurre la propria battaglia.
Fino a ieri il brand della politica era il razzismo e la paura dell’altro, ora l’altro sfila nelle bare trasportate dai carri dell’esercito, per scomparire nelle ceneri della cremazione, innalzando di fronte agli occhi dell’opinione pubblica la trincea dell’orrore, per chiuderci nelle nostre case con la ‘terapia d’urto’, con la sindrome della apocalisse farcita dalle invocazioni papali, che dall’inizio della pandemia ci vengono quotidianamente somministrate dalla televisione di stato. Che siamo ad un’era dell’umanità che necessita ancora di queste liturgie è spaventoso, offensivo, pericoloso.
Se questo è il brand della classe politica che ci governa, significa che essa non è all’altezza e che noi siamo alla disperazione. Dai non luoghi di Marc Augè, siamo giunti ai non luoghi dell’epidemia: gli ospedali, le scuole a distanza, le nostre case, le nostre città e paesi.

La conoscenza, che spinge a sapere e ad agire, è stata beffata dal dogma della paura e dell’obbedienza. Invece di apprendere a difenderci dal virus si è preferito innalzare la religione del virus, il demone che si appropria delle vite, il demone a cui immolare i corpi, il demone a cui pagare il tributo di sangue. Si attendono i responsi di Pizia sugli umori del demone e si invita il popolo a celebrare i sacrifici.
Senza conoscere è difficile riprendere in mano la propria vita, che ora è in ostaggio dei dati e dei grafici che ogni giorno ci vengono propinati senza che ci sia concesso di comprendere come gli stregoni li abbiano confezionati. E l’assoluta mancanza di conoscenze, di controllo, di garanzie, l’assenza di trasparenza sono gravi non solo ora, ma lo saranno tanto più dopo, quando dovremo affrontare le conseguenze violente di questo shock e certamente non potremo farlo ancora tenuti per mano da un governo padre padrone che ci impone come doverci comportare.

Intanto, chiusi nelle nostre solitudini, non siamo più quelli di prima, imbrigliati nella tela di ragno del web, spinti dalla ricerca della conoscenza e dalla voglia di incontrare altre intelligenze per porre un argine al nostro disorientamento. Ciò che prima dello shock ci pareva da combattere, come l’eccessiva esposizione dei nostri ragazzi allo schermo del computer, con i pericoli del cyberbullismo, ora, con la scuola a distanza, non allarma più.
Il web, i social e i nostri device digitali ci hanno catturati, con il rischio di una metamorfosi sociale, di una nuova antropologia, di un villaggio di rinchiusi nei propri mondi virtuali, forse più facile da controllare e governare. Potrebbe allora essere che diventi buono il comunicato dell’Ordine degli psichiatri: “Se parlate ai muri o al frigorifero, non preoccupatevi, contattateci solo se vi rispondono”.

RICORDANDO RADAMES COSTA
La coerenza e la modestia di un Sindaco

di Loredana Bondi

Al direttore di Ferraraitalia
Invio questo mio ricordo di Radames Costa. Lo conoscevo molto bene e stamattina in quattro gatti siamo andati al funerale alla Certosa per la cremazione.  Se n’è parlato davvero poco di lui…qualche notizia degli ex sindaci e poco altro. E’ sicuramente stata una persona moralmente e intellettualmente onesta che ha ben governato la città di Ferrara  Le sarei grata se lo pubblicasse.

Proprio questa mattina, giorno di apertura della Fase 2 di questo terribile periodo di pandemia e di vero e proprio isolamento  fra le persone, abbiamo accompagnato Radames Costa nell’ultimo suo passaggio terreno.
Un rito molto intimo e addirittura ancor più ridotto numericamente di quanto indicato dalle stesse norme del periodo per queste cerimonie funebri. I familiari, qualche persona amica. Se devo dire la verità sono rimasta assai colpita da una così scarsa presenza, indecisa fra ritenere gli amici e compagni di Costa, del nostro ex sindaco, effettivamente condizionati dalle disposizioni, ovvero non a conoscenza della data della cerimonia, perché Radames Costa è stato una personalità, un uomo che merita ancor oggi la memoria dell’intera città, per la onestà  morale e intellettuale che ha contraddistinto la sua gestione della cosa pubblica per oltre un decennio,  come Sindaco e come amministratore provinciale e regionale.

Ho conosciuto Radames Costa molti anni fa perché vivevamo nello stesso Borgo, Col tempo ho avuto modo di conoscere più  da vicino i familiari  per diversi motivi, infine come giovane cittadina per conoscerne e valutarne l’attività politica.
Ho avuto modo di reincontrarlo qualche anno fa per la stesura del libro che ho scritto in collaborazione con la Regione Emilia Romagna sulla storia dei servizi educativi  rivolti all’infanzia dal dopoguerra ad oggi: i Nidi e le Scuole d’infanzia Comunali di Ferrara.

Soprattutto gli anni Settanta,  anni in cui era Sindaco Costa, abbiamo assistito alla nascita  e allo sviluppo dei servizi comunali  rivolti all’infanzia, in un  clima di grandi battaglie per richiedere e poi  vedere realizzati servizi  necessari per le famiglie e i loro figli, oltre che per  la vita dell’intera città. Si trattò di un reale convincimento di scelte  rispettose  dei diritti e della dignità della vita comunitaria e sociale. Ho dedicato alla sua opera di sindaco alcune pagine  della storia della scuola dell’infanzia e dei nidi di cui sostenne fortemente , non senza ostacoli ed opposizioni, la costruzione, la diffusione nei diversi  quartieri,  l’adeguata organizzazione e la qualità dell’offerta educativa ,il primo Regolamento per la gestione sociale delle scuole,  affinché tutti i cittadini contribuissero al benessere delle nuove generazioni.

Alla presentazione del libro non poteva mancare Costa, che invitai come protagonista delle scelte di quegli anni, ma dirò che dovetti insistere perché fosse presente, per la sua innata riservatezza e modestia. Fece anche un bellissimo intervento che ricordo, lasciò la sala affollata, in ascolto attento e ammirato per la chiarezza e profondità delle parole  che ricordavano il clima e le scelte fatte a suo tempo e fu lungamente applaudito.

Nonostante impegnata fortemente nel mondo della scuola, ho sempre nutrito interesse allo sviluppo della politica cittadina  e terminato il periodo di gestione diretta della città da parte di Costa con altre importanti persone che hanno fatto parte delle sue giunte, ho  seguito e condiviso la sua posizione critica rispetto al ” nuovo corso” della politica ferrarese e credo che la sua coerenza, la sua discrezione e riservatezza nascondessero contributi inespressi, ma profondamente sentiti, che molti non hanno saputo ascoltare e condividere e, forse, questo atteggiamento unitamente alle grandi “ mutazioni socio economiche e politiche ” hanno facilitato il declino di una politica  vissuta nella comune direzione di  benessere per tutti.
Condivido e richiamo  un ricordo che Fiorenzo Baratelli,  direttore dell’Istituto Gramsci di Ferrara,  ha scritto in questi giorni proprio su  Radames Costa:  “… sapeva che una delle cifre della serietà nella vita è capire che non si può essere uomini di tutte le stagioni, soprattutto quando queste presentano caratteri tanto diversi…”. Ebbene, credo che la città gli debba un sincero riconoscimento, anche perché coerentemente non fu uomo per tutte le stagioni.