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Giorno: 12 Giugno 2020

RICCO, PENTECOSTALE E (AUTOMATICAMENTE) SANTO
“Paese che vai, neopentev che trovi”

Un articolo di Civiltà cattolica di un paio d’anni fa, ma che vedo ora, dal titolo Teologia della prosperità, su una corrente teologica neo-pentecostale evangelica e la ricorrenza della Pentecoste, mi hanno indotto a una duplice lettura. Ho imparato cose che non conoscevo – sospettavo sì: non mi stanno simpatici – sui neopentev. Ho riletto con piacere, nella vulgata latina, il brano degli Atti degli apostoli che della Pentecoste tratta.

Il nocciolo teologico sta in un Dio che assicura ai fedeli vita prospera, cioè ricca, sana e felice. Basta fare quello che dicono i pastori, che sono infatti tutti ricchi, sani e felici. Opulenza e benessere indicano la predilezione divina. Il neoliberismo economico l’accompagna.
Nasce negli Usa, ma è ben diffuso in Africa (Nigeria, Kenya, Uganda e Sudafrica), Asia (India, Corea del Sud e Cina), America (Guatemala, Costa Rica, Colombia, Cile, Argentina, Brasile). Paese che vai neopentev che trovi. Così in Corea c’è Paul Yonggi Cho, con la “teologia di quarta dimensione”, che, attraverso visioni e sogni, controlla la realtà e ottiene ogni tipo di prosperità. Leggo (non dall’articolo), di suoi guai con la giustizia coreana, assieme al figlio, per appropriazione indebita di fondi della sua chiesa. Per il figlio il carcere, per lui una multa di 4 milioni di dollari. Un sogno e una visione, e li ha recuperati tutti, credo. In Uganda a Kampala c’è la sterminata Cattedrale del Centro dei Miracoli, Sette milioni di dollari per costruirla. Non sono neanche soldi per i prosperi. Vi esercita il pastore Robert Kayanja. Scritti e video ovunque. C’è una sua pagina su Facebook, impressionante.

Negli Stati Uniti sono “gli evangelici del sogno americano”, tanti, ricchi, influenti, decisivi nell’elezione dei peggiori, a cominciare da Donald Trump. Un anno prima delle elezioni Paula White – ora consigliera spirituale del Presidente – prega per Trump e gli impone le mani. Per Kenneth Copeland, avendo Dio stabilito il patto – la prosperità è tra i lasciti – al credente la prosperità appartiene di dritto. Per Harold Hill: “I figli del re hanno diritto a un trattamento speciale perché godono di un rapporto speciale, vivente e di prima mano con il loro Padre celeste”.
Dare ai buoni pastori è un affare, assicura la predicatrice Gloria Copeland. “Dai un dollaro per l’amore del Vangelo e ti toccano già 100; dai 10 dollari e in cambio ne riceverai 1000 in regalo; tu dai 1.000 dollari e in cambio ricevi 100.000. Se doni un aereo, riceverai cento volte il valore di quell’aereo. Dai una macchina e otterrai così tante macchine che non ti serviranno più per tutta la vita”.

Donald Trump ha le idee chiare: “In God we trust”. Cioè celebriamo le nostre convinzioni, la nostra polizia, i nostri militari e veterani come eroi che meritano il nostro pieno e costante supporto”. Quindi, in poche parole, Dio, l’esercito e il sogno americano. Tutto è semplice, come anche nell’articolo si dice. “Non c’è compassione per le persone che non sono prospere, perché, chiaramente, non hanno seguito le ‘regole’ e quindi vivono nel fallimento e, di conseguenza, non sono amate da Dio”. Joyce Meyer, con il suo programma televisivo “Godersi la vita di tutti i giorni”, raggiunge i due terzi del mondo, tradotto in 38 lingue, per portare la buona novella.

Il dono delle lingue è proprio del giorno di Pentecoste, grazie a un traduttore d’eccezione: Et repleti sunt omnes Spiritu Sancto et coeperunt loqui aliis linguis (E tutti sono pieni di Spirito Santo e prendono a parlare in differenti lingue). Questo desta grande meraviglia perché tutti a Gerusalemme, pur diversi e provenendo da luoghi differenti – Parthi et Medi et Elamitae et qui habitant Mesopotamiam, Iudaeam quoque et Cappadociam, Pontum et Asiam, Phrygiam quoque et Pamphyliam, Aegyptum et partes Libyae, quae est circa Cyrenem, et advenae Romani, Iudaei quoque et proselyti, Cretes et Arabes – “li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua, nella quale siamo nati” (propria lingua nostra, in qua nati sumus). C’è pure chi denigra: Musto pleni sunt isti. Non ci sarebbe bisogno di tradurre: Questi sono pieni di mosto. Solo il rammarico, che una lingua musicale e universale, sia stata soppiantata dall’inglese. Insorge Pietro e alza la voceNon enim, sicut vos aestimatis, hi ebrii sunt, est enim hora diei tertia (Questi non sono ubriachi come voi ritenete, è appena l’ora terza, come dire le nove del mattino, se non mi sbaglio). Non so in Galilea, ma conosco luoghi in cui a quell’ora sarebbe possibile incontrare un dozzina di ubriachi.

Insomma possiamo convenire con i teologi della prosperità che sia meglio essere ricchi e sani, che poveri e malati. Meno ci convince la pretesa di avere una risposta ad ogni problema e che la risposta sia quella indicata. Nell’articolo si cita Gaudete et exsultate. In questa trovo che “lo Spirito Santo ci pervade con tutta la sua potenza e ci libera dalla debolezza dell’egoismo, della pigrizia, dell’orgoglio”. Servirebbe molto anche a me, ma credo dovrò continuare a provarci senza aiuti straordinari. La liberazione indicata è necessaria e da perseguire.

Ancora, trovo scritto da Papa Francesco: “Quando qualcuno ha risposte per tutte le domande, dimostra di trovarsi su una strada non buona ed è possibile che sia un falso profeta, che usa la religione a proprio vantaggio, al servizio delle proprie elucubrazioni psicologiche e mentali”. Nel caso di questi neopentev credo sia proprio così. Ho tutta un’altra idea del sogno americano, diverso dall’incubo che ci viene proposto. È quello di Martin Luther King: il sogno “sociale, inclusivo e rivoluzionario del suo memorabile discorso I Have A Dream”, come ricordano anche gli autori dell’articolo.

Questo articolo è apparso con altro titolo sull’edizione online della storica rivista del Movimento Nonviolento [www.azionenonviolenta.it]

Da lunedì 15 giugno in Emilia-Romagna riprendono le visite nelle strutture residenziali per anziani e persone con disabilità, via libera a sagre e fiere locali, cerimonie e alle sale giochi per bambini

Da: Regione Emilia Romagna

Riprendere le visite agli ospiti nelle Case residenza per anziani (Cra). Organizzare nuovamente sagre e fiere locali, oltre a cerimonie ed eventi assimilabili. Riaprire le sale giochi e le aree giochi per bambini.

Lo si potrà fare in Emilia-Romagna dal prossimo lunedì – 15 giugno – sulla base della nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che contiene le linee guida con le misure da osservare per g arantire la sicurezza delle persone, utenti e lavoratori.

Il provvedimento prevede poi che dal 19 giugno si possa t ornare a ballare, nel rispetto, anche qui, di linee guida per le discoteche recepite nel provvedimento e solo negli spazi esterni.

Viene poi stabilito che con una successiva ordinanza verranno definite le linee guida da rispettare per la ripresa delle attività delle sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse a partire sempre dal 19 giugno.

Inoltre, l’atto modifica alcuni punti di protocolli regionali adottati con precedenti ordinanze.

Sì alle visite agli ospiti nelle strutture per anziani e persone con disabilità

Per quanto riguarda le strutture sociosanitarie per anziani non autosufficienti e i centri socioriabilitativi residenziali per persone con disabilità, le linee guida regionali prevedono ingressi limitati e scaglionati, visite su appuntamento e con una durata indicativa di trenta minuti. Se possibile, le visite dovranno essere limitate a un solo familiare, che all’ingresso sarà sottoposto alla misurazione della temperatura.

E ancora, al momento della prenotazione ai visitatori verrà fatto un colloquio telefonico sul rischio Covid-19, e non potranno accedere alla struttura coloro che nella valutazione abbiano evidenziato sintomi compatibili con il virus o siano stati esposti a rischio di contrarre l’infezione. Le visite saranno comunque autorizzate dopo il parere favorevole dei responsabili delle strutture.

Dovranno inoltre essere individuate aree dedicate agli incontri optando preferibilmente per spazi esterni. Non è ammesso l’accesso di familiari e parenti agli spazi di degenza, come le camere da letto, tranne in casi particolari e su autorizzazione della direzione sanitaria.

Il protocollo stabilisce anche le regole per l’accesso alle strutture del personale esterno, come fornitori e addetti alla manutenzione, che sarà comunque consentito solo per attività strettamente necessarie ed inderogabili, e potrà essere preso a riferimento, con gli opportuni adeguamenti, anche da altre tipologie di accoglienza, come le case di riposo, le comunità alloggio per anziani o le piccole comunità di tipo familiare (case-famiglia e gruppi appartamento).

Manifestazioni fieristiche, sagre, cerimonie (con buffet)

Sempre dal 15 giugno, potranno ripartire anche manifestazioni fieristiche con qualifica locale e sagre, oltre a cerimonie ed eventi assimilabili. Anche per tutte queste attività, l’ordinanza fa proprie linee guida regionali con una serie di misure organizzative di carattere generale per salvaguardare la salute di operatori e pubblico.

Nell’organizzazione di cerimonie – per le quali sono state definite Linee guida regionali specifiche – dovrà essere mantenuto l’elenco dei partecipanti per 14 giorni, i tavoli dovranno essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione, privilegiando l’utilizzo degli spazi esterni. Gli ospiti dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni (quando non seduti al tavolo) e negli ambienti esterni (qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro). Il personale di servizio a contatto con il pubblico dovrà usare la mascherina ed igienizzare frequentemente le mani. La distanza di almeno un metro dovrà essere mantenuta anche da parte di eventuali musicisti.

Le linee guida prevedono anche la possibilità di organizzare buffet, ma come già indicato per congressi e convegni, solo con somministrazione del cibo da parte di personale incaricato. Escluso dunque il self-service, tranne nel caso di prodotti confezionati in monodose. In ogni caso la distribuzione del cibo dovrà essere organizzata evitando il rischio assembramenti.

Ritorno del ballo

Via libera dell’attività di ballo, dal 19 giugno, ma solo negli spazi esterni (ad esempio giardini, terrazzi, piste all’aperto).

Modifica protocolli esistenti

L’ordinanza interviene sui protocolli già adottati relativi agli esercizi di somministrazione alimenti e bevande, alle strutture ricettive e altri esercizi aperti al pubblico, per chiarire come non siano ammesse attività per le quali non sia possibile garantire puntuale e accurata sanificazione dei materiali e/o la distanza di 1 metro: tra queste, ad esempio, gioco delle carte, giochi da tavolo, biliardino (calciobalilla), giochi di ruolo. Inoltre, è vietato mettere a disposizioni giornali e riviste per un uso promiscuo da parte della clientela.

Vengono poi integrate le linee guida regionali per cinema, circhi e spettacoli dal vivo: gli spettatori devono indossare la mascherina dall’ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dal posto stesso, incluso il momento del deflusso. E per gli spettacoli sia al chiuso che all’aperto viene tolto il tetto massimo di presenti: il numero massimo di spettatori è infatti determinato dalla capienza autorizzata per ciascuna sala, cinema, teatro, circo, auditorium, arena, ecc. tolto il numero di sedute non utilizzabili per garantire la riorganizzazione degli spazi necessaria al distanziamento tra gli spettatori stessi.

Infine, alcune modifiche riguardano poi i corsi con strumento a fiato.

Coronavirus, l’aggiornamento: Sono 33 i nuovi positivi, di cui 21 asintomatici individuati grazie agli screening regionali

Da: Regione Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.028 i casi di positività, 33 in più rispetto a ieri, di cui 21 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

In particolare, sono stati registrati 14 casi di positività nella provincia di Bologna e 9 in quella di Parma. Per quanto riguarda, Bologna 7 casi sono asintomatici da screening e 5 legati a un piccolo focolaio familiare identificato. Anche per quanto riguarda Parma, 5 dei 9 casi di positività sono asintomatici, esito dell’attività di screening regionale.

tamponi effettuati sono 8.319 che raggiungono così complessivamente quota 393.539, più altri 1.437 test sierologici fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 212, per un totale di 22.015:  oltre il 78% sul totale dei contagi dall’inizio dell’epidemia. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.817 (-183 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.600 (l’88% di quelle malate):  -166 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 17 (- 1), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 200 (- 16).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.015 (+212): 444 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 21.571 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi: un uomo e tre donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a 4.196. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 1 decesso si è avuto in quella di Piacenza, 1 in quella di Parma, 2 in quella Bologna (nessuno nell’Imolese). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e da fuori regione.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.521 a Piacenza (+2), 3.595 a Parma (+9), 4.966 a Reggio Emilia (nessun nuovo caso), 3.930 a Modena (+1), 4.681 a Bologna (+14); 399 a Imola (nessun nuovo caso); 1.005 a Ferrara (+3). I casi di positività in Romagna sono 4.931 (+4), di cui 1.034 a Ravenna (+1), 947 a Forlì (+2),782 a Cesena (nessun nuovo caso) e 2.168 a Rimini (+1).

Sciopero nazionale di 4 ore del personale di tutte le aziende del tpl indetto da USB per giovedì 18 giugno: modalità per i servizi Tper

Da: Ufficio Stampa

Per giovedì 18 giugno, l’organizzazione sindacale USB LAVORO PRIVATO ha proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore del personale di tutte le aziende pubbliche e private che eserciscono il trasporto pubblico locale.

Per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero si svolgerà dalle ore 11.00 alle ore 15.00.

Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti.

Più precisamente, prima dello sciopero:

– per i bus urbani, suburbani ed extraurbani del bacino di Bologna saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 10.45.

– per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall’autostazione, fino alle ore 10.50.

– per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 10.45.

Durante lo sciopero, al call-center telefonico 051-290290 sarà garantita la presenza di un operatore.

Lo sciopero riguarda anche il personale addetto all’area Sosta e Mobilità di Tper per il quale saranno garantite le prestazioni, riferite alle attività di prevenzione e accertamento delle violazioni di cui alla Legge 127/97, relative a tre turni mattinali e tre turni pomeridiani di Operatori Qualificati della Mobilità. Per effetto dello sciopero, gli sportelli Tper di via San Donato 25 – Bologna, attivi per il rilascio di contrassegni per le aree regolamentate dal Piano Sosta, potranno essere chiusi o subire una riduzione dei servizi.

L’Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.

Treni. Il trasporto ferroviario dell’Emilia-Romagna si prepara all’estate con nuovi treni e più servizi

Da: Regione Emilia Romagna

Più moderna e completa. E’ l’offerta di trasporto ferroviario che in Emilia-Romagna si prepara all’estate, con l’arrivo sulla rete regionale di 12 nuovi treni Pop in versione maxi dei primi 3 Rock in versione mini, fratelli minori di quelli già in servizio. Una capacità che Trenitalia Tper moltiplica con mezzi capaci di offrire da un minimo di 200 a più di 600 posti a sedere, per servire al meglio le esigenze di mobilità di pendolari e viaggiatori.

Diversa capienza, medesimo comfort e pari sostenibilità ambientale -grazie a consumi energetici ridotti del 30% e una riciclabilità dei materiali fino al 97% – i nuovi convogli, già perfettamente allestiti per garantire a bordo il distanziamento sociale e le condizioni di sicurezza contro il Covid, fanno parte della dotazione di complessivi 86 treni tra Rock e Pop. Entro la fine di giugno saranno 68 (oggi sono 65) quelli già in circolazione, pari all’80%, percentuale che salirà al 100% entro il 2020 quando si completerà il rinnovo della flotta in servizio sulla rete regionale.

E da domenica 14 giugno – con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo – saranno garantite fino a 688 corse giornaliere, quasi il 95% dei chilometri offerti prima dell’emergenza, e sarà potenziato il servizio sulle linee del mare per facilitare il raggiungimento delle località di vacanza della Costa romagnola: garantiti più di 30mila posti al giorno (50% a sedere), fino a 24 collegamenti aggiuntivi per Rimini, Riccione e Cattolica e 2 per Rimini via Ravenna per un totale di 100 treni regionali.

I nuovi treni sono stati presentati questo pomeriggio nel deposito ferroviario di via del Lazzaretto a Bologna, dove è stata anche inaugurata la nuova area per la manutenzione dei treni Rock e Pop, alla presenza di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, assessore regionale ai Trasporti e Turismo, e Alessandro Tullio, amministratore delegato di Trenitalia Tper. Presenti Orazio Iacono, amministratore delegato di Trenitalia, e Giuseppina Gualtieri, amministratore delegato di Tper.

“Abbiamo scelto da tempo di investire risorse per offrire a pendolari e viaggiatori la possibilità di muoversi comodi e sicuri su treni sempre più moderni- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore Corsini-. Con un piano da 750 milioni di euro in cinque anni, finanziato da Trenitalia Tper grazie al Contratto di servizio siglato con la Regione Emilia-Romagna, stiamo per raggiugere un traguardo molto importante: entro il 2020, con il completo rinnovamento dei mezzi che corrono sui binari regionali, arriveremo ad avere treni con un’età media di un anno, e quindi con la flotta più giovane d’Italia”.
Già oggi, secondo i dati di Trenitalia Tper, oltre l’85% dei collegamenti giornalieri sono effettuati con convogli di ultima generazione sulla maggior parte delle linee. Una novità che riguarda il 92% dei viaggiatori: in pratica, in regione, 9 passeggeri su 10 viaggiano su treni nuovi.

“Un impegno per la mobilità sostenibile che vogliamo rafforzare sempre di più, con un’offerta che soddisfi i bisogni di ogni tipo di utenza- proseguono-. Anche con l’entrata in vigore del nuovo orario estivo, da domenica prossima, grazie alla collaborazione con Trenitalia Tper saremo in grado di mantenere il numero di treni regionali al servizio delle località costiere e di potenziare le corse nei week-end con ben 8 collegamenti in più rispetto allo scorso anno, garantendo le necessarie misure di sicurezza. Un altro passo avanti- chiudono Bonaccini e Corsini – per una stagione turistica che faremo di tutto per sostenere e rilanciare”.

“L’arrivo dei nuovi treni e l’inaugurazione della nuova area di manutenzione- ha sottolineato l’amministratore delegato Trenitalia Tper, Tullio – segnano non solo un passo avanti importante per il rinnovo della nostra flotta, ma sono anche un segno di ripartenza che Trenitalia Tper condivide con tutto il Paese. Al centro del nuovo orario ci saranno, come sempre, i nostri pendolari ma grande attenzione è stata dedicata a tutti coloro che sceglieranno il treno per le proprie vacanze, al fine di garantire il più confortevole e sicuro dei viaggi”.

Nuovo orario estivo: servizio 100% sulle linee a maggior frequenza, potenziata l’offerta verso la Costa per un totale di 100 treni regionali
Con il nuovo orario estivo Trenitalia Tper garantirà fino a 688 corse giornaliere percorrendo quasi il 95% dei chilometri pre-Covid. Il numero delle corse raggiungerà punte del 100% nelle fasce orarie a maggiore frequentazione e ciò accadrà sempre sulle linee Milano-Piacenza-BolognaRimini-AnconaBologna-Ravenna-Rimini e Parma-La Spezia; del 96% sulla Bologna-Verona e del 95% sulla Rovigo-Ferrara-Bologna, portando così al 95% i passeggeri serviti rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria.

L’orario estivo, inoltre, prevede una particolare offerta per le località della Costa, potenziando il numero di corse e fermate, nel rispetto del distanziamento personale, con più di 30mila posti al giorno (50% a sedere), fino a 24 collegamenti aggiuntivi per Rimini, Riccione e Cattolica e 2 per Rimini via Ravenna per un totale di 100 treni regionali.
Dal 22 giugno e fino a fine luglio riparte anche l’ormai storico collegamento regionale estivo settimanale tra Bergamo e Pesaro, che passa attraverso Brescia, Poggio Rusco, Ferrara e Ravenna. Nel mese di agosto non sarà possibile effettuarlo per permettere l’esecuzione di lavori di potenziamento della rete regionale nella tratta Poggio Rusco Ferrara.

Prevista la sanificazione del 100% dei treni ogni giorno, e l’allestimento con le misure anti-Covid dai marker sui sedili da non occupare alla segnaletica sulle porte per la salita e la discesa, dalle indicazioni a terra per segnalare l’uscita più vicina e la distanza fino ai dispenser con gel igienizzante.

L’area di manutenzione Pop Rock
Inaugurata oggi, fa parte di un progetto del valore complessivo di oltre 23 milioni di euro. Nel deposito sono già operativi 18 binari, ed è in corso la realizzazione di altri 6 che, uniti all’aggiornamento di 4 già esistenti, porteranno a 10 le postazioni avanzate per la manutenzione, oltre a quelle per il lavaggio automatico e la sanificazione dei treni.
Si tratta di una realtà industriale nata nel 1927, dove lavorano 270 persone. Qui si trovano anche la sede di un importante centro specializzato nella riparazione di “tachigrafi” e postazioni per la manutenzione degli apparati elettronici e la revisione di pantografi e carrelli, anche per convogli di altre imprese ferroviarie.

FIAB insieme a Confesercenti e CNA invitano a usare la bici per gli acquisti quotidiani nei negozi di prossimità

Da: Organizzatori

Nuovo messaggio per la campagna #PrimaLaBici! promossa da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per incentivare gli spostamenti quotidiani in bici, il mezzo più sicuro e sostenibile per se stessi e per gli altri, in grado di garantire in modo naturale il distanziamento e la salute individuale e collettiva.

Dopo aver sostenuto la graduale ripresa delle attività lavorative invitando a praticare il bike-to-work con il messaggio CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI!, oggi FIAB, insieme a Confesercenti e CNA, lancia la campagna SPESA QUOTIDIANA? PRIMA LA BICI!: un invito a scegliere di spostarsi sulle due ruote anche per gli acquisti di tutti i giorni nei negozi di prossimità e riscoprire il commercio di vicinato.

«È anche un appello congiunto agli amministratori locali – dichiara Giuliano Giubelli, consigliere nazionale di FIAB – ad accogliere e favorire in ogni modo le richieste che vengono, e sempre più verranno, da parte di esercenti e artigiani per riqualificare e valorizzare lo spazio urbano con parcheggi bici sicuri sul suolo pubblico stradale. Un modo per incentivare i clienti in bici, purché ovviamente le rastrelliere siano sicure, ovvero che permettano di legare il telaio e non solo la ruota. 

Ferrara ha tutte le caratteristiche giuste per valorizzare la spesa in bici e questo è il momento perché tutti, cittadini, commercianti e amministratori pubblici colgano l’importanza di questo messaggio. Con il motto #PrimaLaBici come FIAB vogliamo sottolineare il valore delle “due ruote”, in una città da sempre Amica delle Biciclette, ma che deve smettere di vivere sugli allori e fare scelte coraggiose».

«L’emergenza Covid-19 sta portando profondi ripensamenti, anche nel modo di sentire e vivere la città e gli spazi urbani nel quotidiano – sostiene Alessandro Tursi, presidente nazionale FIAB e vicepresidente di ECF European Cyclists Federation, di cui FIAB fa parte. – Le nostre città e i centri storici devono tornare a essere patrimonio delle persone, dove negozi e botteghe rappresentano l’anima di un contesto vivo e autentico. Sono proprio i ciclisti urbani, sempre più numerosi, i clienti ideali, poiché preferiscono fare acquisti ogni giorno nei negozi vicino a casa, soprattutto se questi offrono varietà e qualità di prodotti».

L’invito è rivolto alle associazioni di categoria ASCOM-Confcommercio, Confesercenti e CNA. A oggi hanno condiviso la campagna Confesercenti con la presidente nazionale Patrizia De Luise e CNA con il presidente nazionale Daniele Vaccarino.

La campagna SPESA QUOTIDIANA? PRIMA LA BICI!, già on line sui canali social di FIAB, Confesercenti e CNA, nelle prossime settimane sarà affiancata da azioni congiunte volte a promuovere la spesa quotidiana in bicicletta presso i negozi e le botteghe urbane. 

Istruzione. La scuola aperta che vogliamo: la Regione avvia il percorso istituzionale per la riapertura da settembre

Da: Regione Emilia Romagna

Gli spazi nella scuola, per ripartire a settembre in sicurezza, con ambienti adeguati e con servizi di trasporto sicuri e accessibili. Una nuova didattica, che tenga conto delle competenze e delle esperienze acquisite anche attraverso le nuove tecnologie digitali durante l’era Covid. Un rinnovato rapporto di fiducia fra scuole e territorio.

Questi i temi di cui si è discusso ieri in Regione durante il primo incontro del Tavolo interistituzionale per la Scuola aperta, presieduto dall’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni, e costituito dai rappresentanti delle Province, della Città metropolitana di Bologna, dei Comuni capoluogo e dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.

“La riapertura della scuola- sottolinea l’assessore Salomoni– è la nostra priorità, perché senza scuola siamo un Paese miope e senza futuro. Abbiamo aperto quasi tutte, se non tutte, le attività economiche, ed è quindi giusto riaprire anche le scuole. Inizierò presto a visitare le nostre strutture scolastiche per assicurarmi insieme ai sindaci ed ai dirigenti che si riparta davvero in sicurezza a settembre. Mai come in questo momento- aggiunge Salomoni- la scuola deve rafforzare il proprio ruolo educativo, di socializzazione, di inclusione e di apprendimento per i bambini e le bambine, per i ragazzi e le ragazze, e deve essere in grado di coinvolgere e fare partecipare le famiglie, il territorio e le sue varie espressioni. Il percorso verso la scuola aperta che vogliamo- dice l’assessore- deve essere costruito con la partecipazione delle istituzioni, delle autonomie scolastiche e del personale docente, per garantire sicurezza e una nuova didattica integrata”.

Di ieri anche l’incontro con la vice ministra Anna Ascani per discutere di edilizia scolastica e dei 330 milioni stanziati dal Governo. “In questa occasione sono state presentate le ipotesi di metri quadri per calcolare gli spazi delle aule per la riapertura- spiega Salomoni-. Stiamo lavorando quindi per valutare nella pratica come impattino questi vincoli sulle nostre strutture e anche per individuare gli spazi alternativi da utilizzare.”

Il programma di lavoro

Nel corso dell’incontro sono stati condivisi gli importanti temi da affrontare nelle prossime settimane per garantire l’apertura della scuola a settembre. In primo luogo gli spazi, partendo dalla situazione fotografata dall’anagrafe dell’edilizia scolastica. Il Tavolo si è dato una settimana di tempo per avere il quadro completo, con tutti i dati aggiornati e una mappatura chiara delle eventuali criticità in base alle linee guida determinate a livello nazionale. L’aggiornamento del data base su edifici e aule delle scuole dell’Emilia-Romagna è infatti indispensabile per poter fare le simulazioni con i diversi “spazi” individuati per operare in sicurezza: spazi della classe e quelli necessari per ogni studente, anche in base all’età.

Gli incontri del Tavolo saranno settimanali per ragionare insieme sulle informazioni del Ministero, progettare e rendere operative le azioni da mettere in campo.Gli incontri serviranno a condividere le linee di azione, garantire una comunicazione unitaria e adeguata alle famiglie, a presidiare le informazioni e mantenere il costante raccordo con il livello nazionale, rispondendo tempestivamente alle criticità. Oltre che a coinvolgere, di volta in volta, i soggetti che possono costruire con le istituzioni un’offerta scolastica ricca, aperta, inclusiva e all’altezza delle aspettative delle famiglie e dei giovani della nostra Regione.

L’obiettivo è condividere e costruire con l’impegno congiunto, nella chiarezza e nel rispetto dei ruoli, “la scuola aperta che vogliamo” per garantire a settembreoltre ad una scuola sicura, anche una ricchezza di offerta, in linea con le esigenze di apprendimento e arricchimento dei saperi dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze e in grado di corrispondere alle aspettative delle famiglie, che nelle fasi 1 e 2 dell’emergenza Covid hanno svolto un ruolo particolarmente impegnativo, per dare continuità e successo all’esperienza della formazione a distanza. Ciò significa, quindi, mettere a disposizione spazi e strutture, ma anche opportunità educative, formative, culturali per l’arricchimento dell’offerta scolastica.

“Un impegno straordinario delle istituzioni- aggiunge l’assessore Salomoni- per mettere in rete le migliori risorse – dalle Università alle Fondazioni, dalle associazioni del Terzo settore ai teatri, musei e biblioteche, dalle associazioni datoriali e sindacali al mondo del volontariato – con l’obiettivo di garantire una scuola aperta e sicura, motore di uguaglianza e luogo di costruzione, per ciascuno, di un percorso educativo, culturale e professionale in linea con le aspettative della nostra società regionale”.

Ricostruzione. Bando centri storici, boom di domande: subito il via all’istruttoria per sostegno veloce a commercianti, artigiani, professionisti

Da: Regione Emilia Romagna

Subito il via all’istruttoria sulle tante domande arrivate, per arrivare a dare velocemente un aiuto a esercenti, artigiani e professionisti nei centri storici dei Comuni più colpiti dal sisma. E subito al lavoro per trovare una possibile soluzione a favore di quelle rimaste escluse, un patrimonio di possibili, ulteriori investimenti che non va disperso, soprattutto nel momento in cui va favorita la ripartenza dopo l’emergenza Coronavirus.

La scorsa settimana, si è infatti aperta e poi subito chiusa con il raggiungimento del numero massimo di domande presentabili la terza finestra del bando per il ripopolamento e la rivitalizzazione dei centri storici dei 30 comuni più colpiti dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012.

Il numero di richieste ha superato ogni più ottimistica aspettativa, anche in considerazione della difficile fase economica: peraltro, quelle ammesse sono state 111 anziché 100 – a causa del verificarsi di una esatta coincidenza temporale di invio che ha riguardato 22 posizioni – e riguardano come sempre attività commerciali, pubblici esercizi e artigianato di servizio. Mentre quelle non accolte arrivano a 193.

“Un risultato per molti aspetti sorprendente, afferma il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Davide Baruffi – che testimonia anche dello sforzo importantissimo delle nostre imprese per reagire prima al sisma e ora al Covid-19. I centri storici del cosiddetto cratere continuano a mostrarsi attrattivi e noi stiamo dando continuità, con ingenti risorse, a quest’azione di rilancio e qualificazione, guardando al futuro delle nostre città e a quel desiderio di socialità che continua a caratterizzare le nostre comunità”.

Per soddisfare le possibili richieste, d’intesa con Comuni e Associazioni economiche, la Regione aveva messo a disposizione per questo ulteriore bando una somma complessiva pari a 5 milioni di euro che, sommandosi a quelle già messe a disposizione per i bandi precedenti, ammontano già a oltre 43 milioni di euro. Sempre nei piani della Regione, altri 5 milioni sono già a disposizione per un ulteriore bando attualmente previsto per la fine del 2020, per un plafond complessivo, quindi, pari a 48 milioni di euro. Mentre è già iniziato l’esame istruttorio delle domande pervenute, a cui seguirà l’esito del nucleo di valutazione entro luglio, la Regione sta appunto valutando come non disperdere questa grande mole di domande, che può trasformarsi in investimenti, acquisti e indotto per l’intera economia del territorio. Per questa ragione sono già programmati alcuni incontri con i Comuni del cratere e le Associazioni economiche per l’inizio della settimana prossima, al fine di concordare eventuali, possibili soluzioni. A partire dall’impiego dei residui attesi dei bandi precedenti.

“Valuteremo insieme- conclude Baruffi– come poter dare ulteriori risposte a questa spinta positiva di commercianti, artigiani e professionisti: posto che le risorse sono limitate e non riusciremo a dare tutto a tutti, è molto importante sostenere questa capacità di investimento nella difficile fase di ripartenza che il nostro tessuto economico sta affrontando. Ci confronteremo coi sindaci e con le categorie per valutare insieme le possibili soluzioni e poi agiremo tempestivamente perché, in questo momento, il tempo è prezioso quanto le risorse”. Il commissario per la ricostruzione, il presidente Stefano Bonaccini, ha intenzione di assumere una decisione in tal senso già la prossima settimana, per non lasciare nel limbo queste richieste.

Per quanto riguarda la situazione complessiva delle domande presentate nell’ambito delle precedenti finestre, nonché delle relative concessioni dei contributi, ad oggi sono state approvate 763 domande per circa 38,5 milioni di euro di contributi concessi, che hanno generato investimenti per 55,4 milioni di euro.

Sanità, il Pd in Regione Emilia-Romagna chiede di rivedere gli accessi ai corsi di specializzazione

Da: Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico

“I medici specializzandi in Italia e in Emilia-Romagna non bastano e vanno sostenuti, l’emergenza sanitaria scoppiata a causa del coronavirus ha evidenziato gli aspetti del sistema sanitario che vanno rafforzati e proprio da questa consapevolezza dobbiamo ripartire per migliorarci”. A dichiararlo sono le consigliere Pd Lia Montalti, Katia Tarasconi, Ottavia Soncini e Marcella Zappaterra, che riveste anche il ruolo di capogruppo. Per questo hanno sottoscritto una risoluzione presentata dalla capogruppo della Lista Bonaccini Presidente Giulia Pigoni e da quel documento vogliono partire per rivedere e ampliare gli accessi dei laureati in Medicina e Chirurgia ai corsi di specializzazione.

“Stiamo superando la fase acuta dell’emergenza grazie agli sforzi di una platea ampia di professionisti e operatori, ma ci siamo resi tutti conto che occorre formare più specialisti, soprattutto in determinate aree della Medicina. Nei cinque anni che abbiamo davanti per operare per il maggior benessere, la sicurezza e la salute dei cittadini emiliano-romagnoli, gli investimenti sulla sanità sono tra le priorità che concretamente ci siamo posti. – sottolineano le consigliere dem, che richiamano anche lo spazio dato alla sanità nell’illustrazione delle linee di mandato del Presidente Bonaccini nell’ultima seduta dell’Assemblea Legislativa – Intendiamo mettere a punto in Emilia-Romagna un piano concreto e attuabile di interventi da realizzare per puntare all’eccellenza del sistema sanitario regionale, grazie alle professionalità, alle strutture, alle strumentazioni e alle modalità organizzative e gestionali della rete socio-sanitaria”.

“Per farlo è importante ascoltare la voce dei protagonisti di questo piano, i professionisti. Ci impegniamo a portare in discussione nella Commissione competente, anche la petizione che 312 Medici Chirurghi, laureati e laureandi in Medicina e Chirurgia hanno rivolto alla Regione Emilia-Romagna chiedendo di finanziare più contratti per la formazione specialistica già a partire dal prossimo concorso per l’accesso alle Scuole di Specializzazione 2020” annunciano le esponenti Pd. Nello stesso documento si pone l’accento anche sui requisiti di accesso ai contratti di formazione specialistica e sui cosiddetti obblighi in uscita per chi compie il proprio percorso di formazione specialistica nel territorio regionale.

 

Emergenza covid, Bargi (Lega E-R): “Quando verrà pagato il riconoscimento economico promesso a soccorritori, medici specializzandi e volontari?”

Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

“Quando verrà pagato il riconoscimento economico promesso lo scorso 22 maggio dall’Assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, ai medici specializzandi, ai soccorritori, agli infermieri dipendenti e volontari impegnati sulle ambulanze durante l’emergenza Covid?”

E’ quanto chiede il gruppo regionale Lega E-R, in un’interrogazione a prima firma Stefano Bargi.

L’assessore Donini aveva annunciato un bonus economico compreso fra i 600 a i 650 euro, e aveva spiegato cbe le modalità e i tempi di utilizzo delle risorse necessarie a finanziare il provvedimento per i medici specializzandi, pari a 2,3 milioni di euro, sarebbero stati definiti da uno specifico decreto del Presidente della Regione Stefano Bonaccini; 1 milione di euro di risorse regionali straordinarie dovevano essere destinate al personale delle ambulanze, mentre 354.000 euro venivano appunto assegnati alle organizzazioni di volontariato, per una spesa complessiva pari ad oltre 3,5 milioni di euro.

“Ebbene – attacca Bargi -: ad oggi tale risorse non sarebbero arrivate a nessuna delle categorie interessate dal provvedimento. E si consideri che, proprio l’assessore Donini aveva definito “doveroso riconoscere l’impegno di chi è stato ed è tuttora in prima linea”, perché la capacità di affrontare e gestire i soccorsi e i trasporti connessi all’epidemia è stata garantita dal Sistema 118 grazie anche all’importante contributo degli Enti convenzionati che operano esclusivamente con personale dipendente e delle oltre 170 Organizzazioni di volontariato (Croce Rossa Italiana, ANPAS e Misericordie) che sono scese in campo sin dal primo giorno di necessità”.

A questo punto, i leghisti chiedono di sapere “quali siano le ragioni del mancato arrivo delle risorse alle categorie (medici specializzandi, soccorritori, infermieri dipendenti e volontari, associazioni di volontariato) interessate dal provvedimento” e “se e con quali tempi tali risorse verranno stanziate e destinate a specializzandi, soccorritori, infermieri dipendenti e volontari delle varie associazioni impegnate nell’emergenza Covid-19” concludono Stefano Bargi, Matteo Rancan, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Gabriele Delmonte, Michele Facci, Andrea Liverani, Daniele Marchetti, Matteo Montevecchi, Emiliano Occhi, Simone Pelloni, Massimiliano Pompignoli, Fabio Rainieri e Valentina Stragliati.

CONTRO VERSO
L’amore non basta

Si dice: i bambini appartengono ai genitori, e i genitori sono sempre nel giusto perché amano i figli. Beh, a guardarli da vicino concordereste con me: non è vero.

L’Amore non basta

Bisognerà pur dire che non basta l’amore
non bastano spremute di cuore e budella.
Il bimbo strapazzato come uova in padella
va incontro alla crisi più che voi al disonore.

Per crisi io intendo il gusto di bucarsi
di sbagliare gli amori, farsi male, tagliarsi
fidarsi di nessuno, sfuggire agli abbracci
e poi perpetuare i propri catenacci.

Caricarli sugli altri, sulle persone incontrate
sui figli che verranno, sulle persone “amate”
scritte tra virgolette se riesco a spiegarmi.
Mi dico “adesso taci” ma non posso fermarmi.

La vita che ci prende è incompleta per tutti
con i suoi giorni belli, strepitosi e brutti
però un buon inizio è essenziale al cammino.
Incominciamo da qui. Dai diritti del bambino.

Se c’è una lezione che si impara, lavorando nella tutela dei minori, è che l’amore non basta. Crescere, educare un bambino non si risolve nel volergli bene, comprende il rispetto, l’ascolto, la protezione, la capacità di stimolare e accogliere come quella di dare regole. Per questo tutti i genitori vogliono bene ai loro figli – spesso anche i papà e le mamme maltrattanti – ma non tutti i genitori fanno il bene per loro.

CONTRO VERSO, la rubrica di Elena Buccoliero con le filastrocche all’incontrario destinate a un pubblico adulto esce su Ferraraitalia tutti i  venerdì.
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Ampliamento area mercantile Lido di Spina

Da: Organizzatori

Si comunica che con ordinanza dirigenziale n.101 dell’11/06/2020, a far tempo da Lunedì 15 giugno p.v. il mercato settimanale del Lido di Spina in Viale Leonardo si svilupperà da Via Bramante a Via Giorgione, anzichè da Via Pollaiolo a Via Botticelli come avvenuto sino ad oggi, al fine di consentire il posizionamento degli ambulanti su un unico lato (lato mare) e non più su ambo i lati.

Conseguentemente, il servizio di linea bus Tper tutti i lunedì sarà deviato su Viale Raffaello su cui verranno istituite due fermate alternative c/o i n.civici 202 e 282.

IL PRESIDENTE DI FERRARA FIERE SI DIMETTE:
“Un atto di responsabilità, a tutela mia e dell’azienda”

Da: Ufficio Stampa

Filippo Parisini ha comunicato al Consiglio di amministrazione, al Presidente del Collegio sindacale di FerraraFiere Congressi S.r.l., al Direttore generale di BolognaFiere Spa, Antonio Bruzzone (come rappresentante del capitale di BolognaFiere), e al Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, la propria irrevocabile decisione di dimettersi dalla carica di Presidente e Amministratore delegato della società.
A determinare questa risoluzione, la notizia di un coinvolgimento dello stesso Presidente nelle indagini svolte dalla Procura di Ferrara circa un procedimento penale che verte su presunte violazioni di legge ricollegabili all’Ufficio da lui ricoperto.
“Ho preso questa scelta volontariamente – precisa Parisini –, a tutela della mia persona e quale atto di responsabilità nell’interesse dell’azienda che, dal 2014, so di aver guidato con passione, onestà e senza risparmiarmi, anche nei momenti più difficili e complicati. Supportato, in questo percorso, da uno staff straordinario, che ha lavorato ogni giorno al mio fianco con grande professionalità, e da un Cda che ringrazio per la fiducia sempre accordatami. Mi amareggia – conclude – che il mio apporto a una realtà come la Fiera, strategica per Ferrara, debba interrompersi qui e in queste circostanze. Ribadisco la mia totale estraneità ai fatti contestati che – evidenzio e sottolineo – allo stato sono il frutto di mere illazioni e accuse infondate e totalmente prive di riscontri, lanciate da un soggetto ben noto alle cronache giudiziarie e la cui attendibilità e credibilità sono state già in passato ampiamente sconfessate e minate. Ritengo comunque opportuno che gli accertamenti disposti dall’Autorità giudiziaria facciano il loro corso. E in un simile contesto, per il senso del dovere e della responsabilità che ha sempre contraddistinto il mio operato, ho deciso di farmi da parte”.
A caratterizzare la presidenza Parisini della controllata di BolognaFiere, un significativo segno ‘più’, come mostra lo zoom sugli ultimi quattro anni di gestione: in questo periodo – al netto della chiusura forzata da Coronavirus –, i ricavi sono aumentati; è stato siglato con l’Università di Ferrara un inedito sodalizio, che ha eletto i padiglioni di Via della Fiera 11 a sede del polo didattico di Biotecnologie per oltre duemila matricole; oltre a consolidare alcuni degli appuntamenti già attestati, ne sono stati creati di nuovi, marcatamente legati alle vocazioni del territorio ferrarese e dalla forte connotazione internazionale e innovativa. Ad esempio, prima che il lockdown imposto dalla pandemia mettesse in ginocchio l’intero comparto fieristico italiano e ne azzerasse i calendari, FerraraFiere si apprestava a varare Sealogy, il primo salone europeo dedicato all’economia del mare, nonché un marchio di proprietà del valore di 300mila euro. Senza contare il recente successo del biennale FuturPera, giunto lo scorso inverno alla terza edizione e capace di aggregare aziende e buyer da cinque continenti. Tra le punte di diamante di FerraraFiere, anche RemTech Expo, da ormai tredici anni faro sui temi della protezione ambientale e dello sviluppo sostenibile, e il ‘decano’ (ventisei edizioni all’attivo) Salone Internazionale del Restauro. Nel novero delle manifestazioni più popolari che hanno segnato positivamente la conduzione di Parisini, impossibile, poi, non citare il Ferrara Balloons Festival, anch’esso purtroppo tra gli eventi sui quali si è abbattuto il Covid 19.

Sostenere la proposta del cons. reg.Fabbri per azzerare tempistiche per permessi intrattenimenti musicali – l’intervento di Ascom a Comacchio

Da: Ufficio Stampa

“Siamo ormai alla metà di giugno e davvero dobbiamo lavorare presto e bene se non vogliamo giocarci l’intera stagione balneare – è il commento di Gianfranco Vitali presidente della delegazione Ascom Confcommercio di Comacchio -. In questo senso mi sento di sostenere la proposta interrogazione del consigliere regionale Marco Fabbri rivolta al governatore Bonaccini per ridurre o meglio azzerare le tempistiche per i permessi per lo svolgimento di musica da ascolto nei locali; l’attesa di 30/40 giorni comporterebbe un’evidente ritardo nella possibilità di avviare le attività a fronte di una domanda della clientela già presente e imminente. Dopo quasi tre mesi di lockdown, le persone hanno voglia di uscire, di divertirsi in modo sano e sicuro. Non possiamo trasformare la costa in un dormitorio. Dobbiamo dare consistenza alla nostra offerta: oltre al mare ed alla spiaggia è necessario intervenire sul fronte delle serate. Credo sarebbe sufficiente – se vogliamo davvero rispondere a questa legittima voglia di intrattenimento – la possibilità semplicemente dii comunicare agli enti preposti la realizzazione in sicurezza degli eventi. Gli operatori sono pronti e questi eventi sono fondamentali per dare appeal ai nostri Lidi. Non possiamo perdere neanche un minuto” conclude Vitali.

Coronavirus: il punto della situazione martedì 16 giugno alle ore 17 con l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, in diretta Facebook

Da: Regione Emilia Romagna

Appuntamento martedì 16 giugno alle ore 17 per l’aggiornamento settimanale sul Coronavirus, con la presentazione dei dati e delle infografiche sull’andamento del contagio in Emilia-Romagna.

La diretta Facebook, come di consueto, sulla pagina @RegioneEmiliaRomagna.

A fare il punto sulla situazione sanitaria, l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

Question time sulla possibilità e la modalità di effettuare sagre e feste di paese

Da: Gruppo Azione Civica

PREMESSO
che dal 15 giugno, per Ordinanza Regionale, sarà possibile fare eventi e spettacoli dal vivo
seguendo naturalmente tutte le prescrizioni sanitarie per la prevenzione e il contenimento del
Covid-19

CONSIDERATA
l’importanza di preservare la socialità nelle frazioni e soprattutto l’inestimabile valore delle
tradizioni popolari attorno alle quali ruotano esemplari forme di associazionismo locale
(come Pro Loco, Parrocchie, comitati culturali) molto forti e ben radicate sul territorio,

la necessità di momenti di aggregazione culturale, ricreativa e sportiva, che spesso tramite le
Sagre Patronali si traducono in preziose occasioni per infondere incoraggiamento e
benessere, non solo liturgico-spirituale, ma anche distensivo e relax, specie alle fasce sociali
più deboli come bambini e anziani

SI CHIEDE AL SINDACO E ALL’ASSESSORE COMPETENTE
se dal 15 giugno sarà possibile programmare ed effettuare sagre e feste di paese e con quali
modalità e disposizioni, per garantire la sicurezza sanitaria.

Dosso, Terre del Reno: martedì 16 giugno possibili cali di pressione

Da: Relazioni con i media, area Ferrara-Modena

Martedì 16 giugno, dalle 9 alle 12, nella frazione di Dosso (Comune Terre del Reno), verranno svolti alcuni lavori alla rete idrica che potranno comportare, per le utenze della zona, casi di pressione o temporanee interruzioni del servizio.

L’intervento è propedeutico alla messa in esercizio di un nuovo tratto di rete idrica che, a regime, sostituirà una porzione di quella esistente, ormai obsoleta.

Al cantón fraréś
Beniamino Biolcati: Bóll ad savón

Il titolo della raccolta “Bolle di sapone”, da cui è tratta la poesia di oggi, richiama la leggerezza con cui Biolcati compone le sue liriche: note malinconiche e delicate con uno sguardo sul lato positivo della vita.

A sèr al lìbar

A jò spatzà piaη piaη par tanti strad
guardànd iη za e iη là; guardànd al ziél,
spiunànd int i cantùn e déntr al ca’
par tgnósr’i cvèi dal mónd, l’umór dla źént,
e quand am son puηsà rént al fuglàr,
stizànd con al zampìη la braśa śmòrta,
la mént la m’ha purtà, su gli all di arcòrd,
ai temp luntàn e a quéi di nòstar vèć,
e am son cuηvìnt che iη fónd iη fónd la vita
l’è sémpar una splendida aventura,
se as sa ciapàr al mónd acsì cóm l’è
e seηza tórsla trop quand ch’la va mal.
Adès a sèr al lìbar sudisfàt;
i al dirà quéi ch’al lèź s’l’è uη cvèl beηfàt.

Chiudo il libro
Ho passeggiato pian piano per tante strade / guardando qua e là; guardando il cielo, / spiando negli angoli e dentro le case / per conoscere le cose del mondo, l’umore della gente / e quando mi sono riposato vicino al focolare, / attizzando con il ferro la brace smorta, / la mente mi ha portato, sulle ali dei ricordi, / ai tempi lontani e a quelli dei nostri vecchi, / e mi sono convinto che in fondo in fondo la vita / è sempre una splendida avventura, / se si sa prendere il mondo così com’è / e senza prendersela troppo quando va male. / Adesso chiudo il libro soddisfatto; / lo diranno quelli che lo leggono se è una cosa ben fatta.


Tratto da: Beniamino Biolcati, Bóll ad savón : poesie in dialetto ferrarese, Ferrara, Casa Editrice Alba, 1981.

L’autore ha curato inoltre una corposa ricerca di cui si riportano alcuni esempi “per non dimenticare”.

Proverbi mensili: Źugn (giugno)

Al matdór aη gh’ha ór.
Il mietitore non ha ore.

A va a spas la furmìga e as tàja la spiga.
Va a spasso la formica e si taglia la spiga (È tempo di mietere).

Chi compra aj par Saη Źvaη l’è uη sgnór par tut l’ann.
Chi compra aglio per San Giovanni (24 giugno) è un signore per tutto l’anno.

Saη Źvaη matdór, Saη Piér sgranadór.
San Giovanni (24 giugno) mietitore, San Pietro (29 giugno) sgranatore.

Źugn śgadór, luj batdór, agóst pagadór.
Giugno falciatore, luglio battitore, agosto pagatore.

Tratto da: Beniamino Biolcati, Pr’an dscurdàr  nascita e vita del dialetto ferrarese, proverbi e modi di dire, Ferrara, Cartografica Artigiana, 1991.

Beniamino Biolcati (Codigoro 1910 – 1992) Maestro elementare. Insegnò in varie scuole della provincia, per approdare infine all’Alda Costa in centro città. Compositore di canti per bambini, animatore della corale di Pomposa, dopo una silloge poetica Quàtar ciàcar in fraréś (1978), compilò la prima grammatica del dialetto ferrarese: Leźar e scrivar (1980). A lui è intitolata la Scuola elementare di Codigoro (Fe).

Al cantóη fraréś: testi di ieri e di oggi in dialetto ferrarese, la rubrica curata da Ciarin per Ferraraitalia, esce regolarmente ogni venerdì. Per leggere le puntate precedenti clicca [Qui]

Cover: Ferrara, piazzale Medaglie d’oro, foto di Marco Chiarini