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Giorno: 19 Giugno 2020

Salvini: “Incomprensibile la sospensione dei finanziamenti per le aziende che vogliono bonificare”

Da: Ufficio Stampa Lega

“Incomprensibile la sospensione dei finanziamenti per le aziende che vogliono bonificare l’amianto, come denunciato dall’Afeva (associazione familiari e vittime amianto) di Piemonte, Emilia-Romagna, Sardegna e Campania. Seguo con attenzione la vicenda e presenterò una interrogazione: la tutela della salute dev’essere una priorità, sempre e comunque”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini commentando la denuncia dell’Afeva sulla sospensione del bando e la revoca dei finanziamenti alle imprese per la bonifica dell’amianto.

Coronavirus, l’aggiornamento: 27 nuovi positivi, di cui 10 asintomatici individuati attraverso gli screening regionali

Da: Regione Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.170 casi di positività, 27 in più rispetto a ieri, di cui 10 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

I tamponi effettuati sono 7.950, che raggiungono così complessivamente quota 443.301, più altri 1.196 test sierologici, fatti sempre da ieri.

Le nuove guarigioni sono 84, per un totale di 22.727. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.219 (-62 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.063, -48 rispetto a ieri: oltre l’87% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 11, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 145 (-14).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 22.727 (+84): 298 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.429 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 5 nuovi decessi: 2 uomini e 3 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.224. Per quanto riguarda la provincia di residenza, 2 decessi in quella di Parma e 3 in quella di Bologna.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.534 a Piacenza (nessun nuovo caso), 3.622 a Parma (+5), 4.981 a Reggio Emilia (+ 4), 3.939 a Modena (+1), 4.740 a Bologna (+12).

Dei 12 positivi oggi in provincia di Bologna, 2 sono asintomatici individuati attraverso screening regionali e 10 sintomatici, in gran partelegati a focolai individuati in precedenza, tracciati e tutti in isolamento domiciliare.

Procedendo sul territorio, si confermano ad oggi, dall’inizio dell’epidemia, 402 casi positivi a Imola (nessun nuovo caso); 1.010 a Ferrara (+2). I casi di positività in Romagna sono 4.942 (+3), di cui 1.036 a Ravenna (nessun nuovo caso), 948 a Forlì (nessun nuovo caso), 784 a Cesena (+1) e 2.174 a Rimini (+2).

CONTRO VERSO
Matrimoni combinati

Il tono è grottesco, la sostanza è reale: i matrimoni combinati si fanno ancora, e ci sono genitori che li considerano giusti per proteggere i figli (soprattutto, ma non soltanto, le figlie), oppure per fare un affare.

Matrimoni combinati

Si credeva, irriverente,
al cospetto della gente
di potersi innamorare
prima ancora di sposare!

Dove va la tradizione,
le sue leggi belle e buone?
E chi più di un genitore
sa educare con amore?

La bambina è ormai ragazza,
stia lontana dalla piazza!
E se il giudice ha rispetto,
le ripeta il mio concetto:

la famiglia ha la sua legge
quella sola ti protegge.
Che diploma? Che lavoro?
Pensa invece al tuo decoro!

L’associazione Trama di Terre di Imola, che ha su questo un’esperienza specifica e consolidata, stima che ogni anno in Italia avvengano qualcosa come 2.000 matrimoni forzati.
Nella stragrande maggioranza dei casi queste unioni rimangono sommerse. Quando però i diretti interessati non sono d’accordo e riescono a chiedere aiuto attraverso un insegnante, un assistente sociale o un altro adulto di fiducia, vengono protetti dalla giustizia minorile che limita il potere dei genitori e interviene per garantire al ragazzo o alla ragazza il diritto di scegliere.

CONTRO VERSO, la rubrica delle cantilene indisponenti, le filastrocche con rime bambine rivolte al pubblico adulto, tornano su Ferraraitalia tutti i venerdi.
Per vedere le puntate precedenti clicca [Qui]

Prestazioni sanitarie per via telematica, Bargi (Lega ER): “Assurdo validare le credenziali ai cup che sono ancora chiusi”

Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

Servono iniziative urgenti per rimettere in moto la macchina dell’assistenza sanitaria regionale attraverso gli sportelli delle Asl territoriali. La Lega Emilia Romagna insiste a chiedere soluzioni per far fronte ai forti ritardi con cui le visite, programmate e poi sospese a causa della pandemia da Covid, vengono rimesse in agenda. Il consigliere regionale della Lega, Stefano Bargi, chiede alla Regione “di dedicare particolare attenzione all’attività dei Cup, snodo fondamentale per la completa ripresa dell’apparato sanitario”. Alla luce, ad esempio, “di assurdità procedurali: per prenotare una visita per via telematica occorre infatti registrarsi con apposite credenziali, ma per validare le credenziali ogni cittadino che vuole prenotare la visita deve presentarsi agli sportelli Cup che sono ancora chiusi” attacca il leghista.

Tutto questo crea molte difficoltà nella cittadinanza, specie per chi non ha grande dimestichezza con le nuove tecnologie. Un caso analogo è al centro di una interpellanza presentata alla Giunta dallo stesso Bargi, che si riferisce alle Aziende sanitarie modenesi (Azienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa. “In base alla DGR 404/2020 per la riprogrammazione graduale delle prestazioni programmabili e non urgenti sospese a causa dell’epidemia – ricorda Bargi – dal 4 maggio 2020 diverse attività sanitarie in provincia di Modena sarebbero ripartite. Tuttavia, non è ancora possibile recarsi fisicamente presso i Punti unici di prenotazione e assistenza di base dell’Azienda USL (ex CUP/SAUB), ma sono disponibili i canali telefonici dedicati (spesso intasati dall’afflusso di richieste) e quelli online. Lo scorso 3 giugno la Regione Emilia Romagna avrebbe dovuto depositare ed inviare i Piani aziendali delle Ausl ma ad oggi non si hanno notizie. Alla luce dell’elevato numero di prenotazioni sospese da recuperare, a fronte di una logistica completamente rimodulata durante l’emergenza epidemiologica – denuncia Bargi – si sta registrando un notevole allungamento dei tempi di erogazione delle prestazioni e di conseguenza una loro diminuzione”. Da qui la richiesta di sapere se le Aziende stanno mettendo in campo tutti gli strumenti per recuperare le prestazioni non erogate e ancora necessarie al paziente che rischia di pagare il prezzo di una scarsa organizzazione post Covid.

LA QUALITA’ DELL’ARIA NEL BACINO PADANO
Le analisi LIFE PrepAIR nelle settimane di emergenza Covid-19

Da: Ufficio Stampa Life Prepair

Life PREPAIR – il progetto europeo che si occupa di politiche della qualità dell’aria nel bacino padano, e che ha come partner le Regioni Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia e relative ARPA, la Provincia Autonoma di Trento, ARPA Valle d’Aosta, le municipalità di Milano, Torino e Bologna, ART-ER, Fondazione Lombardia Ambiente e l’Agenzia per l’Ambiente della Slovenia – sta seguendo in maniera approfondita il tema del rapporto tra l’emergenza coronavirus e l’inquinamento atmosferico in Pianura Padana, di cui si è molto discusso negli ultimi mesi.
Nelle scorse settimane ci si è concentrati sull’elaborazione di un report di approfondimento sulla correlazione tra misure adottate nelle settimane di emergenza coronavirus e qualità dell’aria: report di cui oggi abbiamo i risultati.
Nei primi mesi del 2020, infatti, la crisi sanitaria causata dalla pandemia COVID-19 e le conseguenti misure di contenimento adottate hanno generato una drastica e repentina riduzione di alcune tra le principali sorgenti di inquinamento atmosferico. Una condizione completamente inedita che, nella sua tragicità, ha creato un’occasione per studiare le complesse dinamiche della qualità dell’aria in una delle aree più complesse d’Europa, quella del Bacino Padano, che purtroppo è anche tra le aree più drammaticamente colpite dall’emergenza sanitaria.

Il metodo utilizzato
Il report ha investigato l’andamento delle concentrazioni dei diversi inquinanti su tutto il territorio del bacino, in relazione alla variazione delle emissioni ed alle condizioni meteorologiche (anche verificandole in rapporto agli anni precedenti). Per realizzarlo, ci si è basati su una ampia serie di dati raccolti e condivisi tra le diverse realtà che partecipano al progetto.
Tre i principali aspetti presi in considerazione: l’analisi delle emissioni inquinanti dovuta all’impatto delle misure emergenziali sui diversi settori di attività (trasporti, industria, agricoltura etc..), la variazione delle concentrazioni degli inquinanti misurate dalle stazioni di monitoraggio di tutto il bacino e, infine, i dati relativi alla situazione meteorologica che influenza profondamente l’accumulo o la dispersione degli inquinanti stessi.

Per stimare l’impatto delle misure di contenimento sulla qualità dell’aria che respiriamo, è stato messo a confronto lo scenario reale, elaborato a partire dalle misure delle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria, con uno scenario ipotetico “no-lockdown” simulato con un modello chimico di trasporto e dispersione basato sui dati meteorologici del periodo e sulla stima delle emissioni di inquinanti che si sarebbe verificata in assenza di misure restrittive.

I risultati
I principali risultati ottenuti hanno evidenziato quanto segue:
Gli inquinanti gassosi presi in considerazione, benzene e ossidi di azoto (NOx), hanno mostrato cali importanti sia rispetto ai mesi di marzo 2016-2019 sia rispetto ai periodi precedenti il lockdown.
Tali decrementi hanno raggiunto valori fino al 58% per l’NO e al 33% e 38% rispettivamente per benzene e NO2. Il confronto con il periodo medio degli anni precedenti ha mostrato come le concentrazioni di questi gas presentino valori ampiamente inferiori alla media. In sintesi, per quanto riguarda gli inquinanti gassosi, tutti gli indicatori scelti confermano una riduzione importante dell’impatto sulle concentrazioni atmosferiche, rispetto allo scenario “NO-COVID”.

Il particolato – PM10 e PM2.5 – presenta una dinamica complessa: i valori di PM10 registrati dalle stazioni nel mese di marzo sono mediamente inferiori rispetto agli anni precedenti anche se con una diminuzione meno marcata rispetto agli inquinanti gassosi, pur con una rilevante diminuzione dei valori massimi.
Le frazioni PM10 e PM2,5 variano in modo simile per tutto il mese di marzo, molto influenzate dalle condizioni meteorologiche, con valori minimi nei giorni ventilati e valori massimi nei giorni di stagnazione, condizione favorevole al loro accumulo. In queste condizioni (intorno al 13 e al 19 marzo), in alcune aree, sono stati osservati valori superiori al valore limite giornaliero (50 g/m3).
Discorso diverso per il picco di concentrazione di PM10 registrata a fine mese, causata di un trasporto di masse d’aria ricca di polvere dai deserti dell’area del Caspio.

Possiamo ipotizzare che la relativamente minore diminuzione del particolato rispetto agli inquinanti gassosi sia dovuta a una serie di concause quali: la presenza di quantitativi di inquinanti precursori, come l’ammoniaca derivante dall’agricoltura e dall’allevamento, in concentrazione sufficiente a produrre PM di origine secondaria. Allo stesso tempo l’aumento dei consumi di gas e di legna per riscaldamento domestico, in condizioni meteorologiche che hanno limitato la dispersione degli inquinanti, ha prodotto emissioni della componente primaria.
Questi primi risultati sembrano confermare la necessità di una strategia incentrata su interventi plurisettoriali e multi-inquinante a larga scala, con interventi mirati a ridurre sia le emissioni dirette che dei precursori delle PM. In questo senso, i risultati dello studio, seppur preliminari, portano a confermare alcuni punti chiave della pianificazione adottata dalle Regioni e Province autonome del Bacino del Po nei propri piani di qualità dell’aria adottati e degli accordi interregionali.

Tuttavia, per poter essere più precisi su tali aspetti è necessario attendere i risultati delle fasi successive, cioè del prossimo rapporto che si occuperà dei mesi successivi e dei risultati delle analisi della composizione del particolato che verranno realizzate sempre nell’ambito del Progetto Prepair.

Il Rapporto completo e le infografiche sono disponibili sul sito di progetto [Vedi qui]

Bellotti, CNA: “Un’occasione unica per riqualificare il territorio. Banche e istituzioni devono sostenere le imprese”

Da: Ufficio Stampa

“Per entrare nei grandi circuiti europei, per intenderci quelli riconosciuti con il nome della destinazione, la Provenza, la Normandia, solo per citarne un paio, non mancano le bellezze, manca la qualità complessiva dei servizi e la capacità di “leggerci” all’interno di una offerta unitaria complessiva. Oggi abbiamo un’occasione unica per riqualificare il nostro territorio ed allinearci agli standard europei, andando incontro alle esigenze dei cittadini e alle richieste dei turisti, italiani e stranieri: da un lato il superbonus del 110% previsto dal Decreto Rilancio, che può consentire ai privati di operare un’importante riqualificazione delle proprie case, prime o seconde che siano. Dall’altro i programmi di riqualificazione urbana e territoriale che si stanno concretizzando in diversi comuni, dal piano periferie di Ferrara al piano per le aree interne in provincia”.

Nelle città e nei paesi del territorio, edifici pubblici e patrimonio privato convivono a stretto contatto, spesso si intrecciano senza soluzione di continuità. Contribuiscono insieme a determinare la qualità del paesaggio urbano ed extraurbano. “Tuttavia questa qualità non è omogenea – osserva Bellotti – la bellezza dei centri storici spesso non è servita da reti di mobilità adeguate; le nostre spiagge hanno alle spalle edifici residenziali bisognosi di riqualificazione; la viabilità non è all’altezza di un territorio con una vocazione turistica così forte”

Quindi è necessario sfruttare le opportunità convergenti, dice Bellotti, e per farlo serve collaborazione tra pubblico e privato: “le banche e le istituzioni finanziarie devono fare la loro parte, sostenendo le imprese. Il

Decreto Rilancio, di cui si attendono con urgenza i decreti attuativi, dovrà dare la possibilità di cedere la rendita fiscale generata dal superbonus a banche e finanziarie, purché si accollino le spese delle riqualificazioni. Significa maggiore qualità del patrimonio edilizio, ma anche lavoro, in un settore che ne ha assoluto bisogno”

D’altra parte, prosegue Bellotti, è necessaria unità di intenti da parte delle pubbliche amministrazioni, e una fase di coordinamento con il mondo imprenditoriale. “Se riusciremo a far confluire i programmi di riqualificazione pubblici e i progetti dei privati in un piano unitario, flessibile ma caratterizzato da obiettivi chiari, alla fine avremo un territorio di qualità più elevata e certamente più appetibile. Non è più il tempo di pensare il territorio come un puzzle disomogeneo di vocazioni diverse: chi conosce le aree europee sopra citate sa della cura riposta in ogni struttura e del profondo senso di funzionalità che vi alberga. Ogni intervento è funzionale agli altri. In un’armonia complessiva. Anche la provincia di Ferrara, a fianco della riqualificazione immobiliare al fine del risparmio energetico e in un quadro di grande attenzione ambientale, deve far sì che esistano reti ferroviarie (anche di superficie), viarie, ciclabili e navigabili degne del contesto e affrontare con senso critico le reali opportunità che ne discendono.”

È chiaro che raggiungere questo obiettivo comporta uno sforzo eccezionale di rilettura del territorio e delle sue esigenze: “Il nostro territorio è bellissimo e ha grandi eccellenze – conclude Bellotti – ma anche lacune non indifferenti e storici errori dovuti a strategie troppo localistiche e parcellizzate. Il nostro compito ora è correggere gli errori e colmare le lacune, facendo sì che tutto sia allineato su un medesimo standard, il più elevato possibile. Occorre con urgenza passare dalle parole ai fatti, tradurre in pratica quelli che sono finora solo dei buoni propositi e attivarsi immediatamente, ma con una visione di lungo periodo, mettendo insieme istituzioni politiche, finanziarie, imprese con le associazioni che le rappresentano. CNA è pronta: dobbiamo lanciare un vero piano industriale per il territorio”

Salute, Marchetti (Lega ER): “Calata spesa per medicinali durante lockdown: pazienti costretti a sospendere le terapie?”

Da: Ufficio Stampa Lega

“Il periodo di isolamento dei cittadini causato dalla pandemia da Covid ha portato gli ambulatori medici ad avere ingressi contingentati, i medici di famiglia difficilmente reperibili e molta paura del contagio da parte degli stessi medici. Questa serie di eventi, insieme ad altri hanno portato ad una reale e verificabile fortissima riduzione della spesa farmaceutica regionale. E questo insieme di circostanze, molto probabilmente, è sintomatico del fatto significa che, durante il lockdown, molti pazienti hanno sospeso o ridotto il proprio piano terapeutico”.
E’ quanto denuncia il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, vicepresidente Commissione Sanità, che esprime “la propria preoccupazione”, se “alla diminuzione o sospensione delle terapie da parte dei malati, sommato gli arretrati accumulati anche sulle visite e sugli esami”.
Inoltre, “la riduzione della aderenza terapeutica, soprattutto per i casi cronici, potrebbero indurre a pensare ad una maggiore ospedalizzazione nei prossimi mesi” avverte il leghista.
Da qui l’interrogazione depositata oggi in Regione con la quale Marchetti chiede alla Giunta Bonaccini “se è in grado di confermare il calo della spesa farmaceutica nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020” e di quantificare “in percentuale, il calo della spesa per ogni singola provincia”.
Da ultimo l’esponente del Carroccio chiede alla Regione “come intenda prevenire il peggioramento dello stato di salute dei cittadini che, per vari motivi, non hanno seguito terapie farmaceutiche adeguate”.

Le linee guida del Prefetto di Ferrara per la campagna antincendi 2020

Da: Prefettura Ferrara

Partendo dalle ultime indicazioni del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno Matteo Piantedosi, indirizzate ai Prefetti della Repubblica per illustrare le raccomandazioni operative della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Prefetto di Ferrara Michele Campanaro ha diffuso in giornata alle componenti del Sistema provinciale di protezione civile le linee guida per un più efficace contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia, nella imminente stagione estiva.
Il Prefetto Campanaro, pur dando atto dell’assenza nel ferrarese di particolari criticità nella campagna antincendi 2019, ha evidenziato come la ciclicità delle condizioni predisponenti agli incendi boschivi imponga di mantenere costantemente adeguata la capacità di risposta del sistema regionale e statale deputato. “L’esigenza di assicurare sin da subito il massimo sforzo di tutte le componenti del Sistema di protezione civile nell’azione di prevenzione e contrasto agli incendi boschivi e d’interfaccia – ha sottolineato il Prefetto – è rafforzata dai recenti, allarmanti episodi che hanno riguardato alcune aree boschive in territorio di Mesola. In tal senso, appare urgente sviluppare ogni possibile iniziativa di carattere preventivo utile per ridurre i rischi, anche solo potenziali, di innesco e di propagazione degli incendi boschivi”.
Per quanto riguarda l’ attività di prevenzione, in particolare quella non strutturale, considerato che gli incendi boschivi sono causati prevalentemente dall’azione dell’uomo ed il territorio potenzialmente interessato è estremamente vasto per essere efficacemente monitorato, il Prefetto ha richiamato l’attenzione dei Sindaci, quali autorità locali di protezione civile, sulla necessità di potenziare anzitutto l’azione di sensibilizzazione dei cittadini e delle associazioni di categoria, in particolare quelle degli agricoltori e degli allevatori, promuovendo la cultura di protezione civile e le corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell’ambiente. Parallelamente, è stata rimarcata l’importanza dell’aggiornamento comunale del catasto delle aree percorse dal fuoco, nonché delle pianificazioni locali di protezione civile per gli incendi di interfaccia e dell’emissione di specifiche ordinanze per attività di prevenzione.
“La capacità del sistema antincendio boschivo dipende anche dalle attività di prevenzione strutturale che, per essere efficaci, necessitano di essere pianificate ed attuate con congruo anticipo rispetto al periodo di massima pericolosità. Al riguardo – ha proseguito il Rappresentante del Governo – dovranno essere realizzate le operazioni silvicolturali di gestione, pulizia e manutenzione del bosco, così come gli interventi di riduzione della massa combustibile, in particolare lungo le reti viarie e ferroviarie, confidando che vengano curate specifiche azioni di protezione dei siti di interesse archeologico e culturale, in particolare quelli a maggiore afflusso turistico”.
Il Prefetto ha, inoltre, rimarcato la necessità che, con l’avvio della campagna antincendio boschivo, siano previste attività formative ed esercitative, anche congiunte, tra tutte le componenti del sistema di risposta agli incendi boschivi e, laddove possibile, coinvolgendo anche i gestori di servizi pubblici, così che eventuali criticità possano emergere in tempi utili per una loro rapida risoluzione. Tutte le attività descritte dal Prefetto nelle linee guida dovranno trovare finalizzazione nell’adeguamento delle capacità di risposta, sia terrestre che aerea, della Regione Emilia-Romagna, rammentando che l’impiego dei mezzi della flotta antincendio di Stato è residuale e solo in concorso ai mezzi regionali.
Infine, il Prefetto ha invitato le Forze di Polizia ad una mirata intensificazione dell’attività di controllo del territorio, chiedendo il massimo coordinamento della risposta operativa, anche attraverso le corrette comunicazioni tra le Sale operative e le strutture regionali preposte all’attività antincendio.

Idrovie ferraresi, con i 4,5 milioni regionali riparte un’opera altamente strategica per la cittadinanza

Da: Ufficio Stampa Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po

In occasione del più recente incontro organizzato dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po nella sede della Provincia di Ferrara insieme ai partner del territorio Comune e Provincia, per la Regione Emilia-Romagna l’Assessore all’Ambiente Irene Priolo aveva evidenziato al Segretario Generale Meuccio Berselli come fosse rilevante e di prospettiva procedere a riavviare l’attivazione del progetto delle Idrovie ferraresi illustrato dall’ingegnere Claudio Miccoli. Progetto fortemente sostenuto dal Distretto del Po-Min. Ambiente e destinato a migliorare la mobilità e la fruibilità dei cittadini del capoluogo, dei turisti e di tutti coloro che vorranno utilizzare vie alternative meno impattanti per i loro spostamenti anche quotidiani.

“Consideriamo il progetto delle Idrovie e il collegamento con l’asta del Po altamente strategico – ha sottolineato il Segretario Generale dell’ADBPO Meuccio Berselli – , un progetto che offrirà nuove opportunità di sviluppo economico turistiche per quest’area. E’ importante riuscire a sbloccare le pratiche utili per completare il percorso. E’ quindi fondamentale un coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti per non mancare l’occasione di concretizzare gli sforzi fatti finora”.

Il progetto dell’Idrovia Ferrarese ha un investimento complessivo di circa 145 milioni di euro finanziati ed in particolare risultano essenziali le tutte le molteplici attività di dragaggio della Darsena di Ferrara, i lavori relativi al canale Boicelli, con la realizzazione della botte sifone e la complessiva messa in sicurezza della conca di Pontelagoscuro.

La strategia di pianificazione è stata anche rinforzata dall’esecuzione di approdi, corredati da iniziative di sensibilizzazione, inclusione e promozione territoriale, previsti dall’Associazione Metropoli di Paesaggio. Sull’onda di questo dibattito l’Assessore della Regione Emilia-Romagna Irene Priolo ha apprezzato quanto presentato e la visione strategica che si sta delineando al tavolo dei partecipanti “in linea con gli obiettivi regionali e nell’ottica di un interesse anche nazionale rivolto sempre più alla mobilità lenta (ben 12 miliardi l’indotto costituito dal comparto “bike” in Italia) e proprio per queste ragioni che la Regione ha deciso di sostenere la realizzazione dei progetti presentati individuando ulteriori finanziamenti, nell’arco di un anno, pari a 4,5 milioni di euro”.

Bando per sostenere le attività delle società sportive

Da: Comune di Bondeno

Ventiduemila euro per il mondo dello sport, che costituiscono una “boccata d’ossigeno” per il vasto e variegato panorama delle società del territorio. Il Sindaco facente funzioni Simone Saletti annuncia la pubblicazione sull’Albo Pretorio della nuova versione della procedura di assegnazione dei contributi ordinari al mondo dello sport matildeo, precisando “che si è trattato di un grande lavoro da parte degli uffici, che hanno anticipato i tempi per la pubblicazione del Bando, allo scopo di dare respiro alle nostre tante società sportive, in un momento storico tra i più difficili. Questo, affinché i club possano essere sostenuti nel loro impegno sociale, fondamentale per consentire ai nostri giovani di tornare a svolgere pienamente attività sportiva, ed alla comunità di riappropriarsi dei suoi spazi”. L’ammontare complessivo dei fondi disponibili è di 22.087 euro. Ci sarà tempo fino alle ore 13:00 (orario di chiusura dell’Ufficio Protocollo) del 30 Giugno 2020 per presentare le domande. Le quali potranno essere depositate attraverso la “consegna a mano”, oppure mediante il servizio postale, in busta chiusa e sigillata sulla quale dovrà essere riportata (accanto al mittente) un’esatta dicitura: “Bando anno 2020 per la concessione di contributi a sostegno delle attività Sportive”.

Il bando che assegnerà i contributi è stato strutturato in modo tale da creare una graduatoria, in cui sono considerati criteri essenziali lo svolgimento di attività continuative sul territorio, l’adesione di almeno 10 atleti minorenni in attività, la presenza di uno staff di tecnici qualificati e laureati in scienze motorie. Oppure, in possesso di specifiche qualifiche riconosciute dalla Federazione sportiva di appartenenza. Tra i criteri che possono portare all’esclusione, invece, la presenza di morosità maturate nei confronti del Comune di Bondeno. Le richiesta validamente pervenute all’Ente locale saranno esaminate da un’apposita Commissione, che assegnerà i punteggi secondo una griglia apposita da compilare. La stessa costituisce di fatto un utile questionario che potrà contribuire ad aggiornare le informazioni in possesso del Comune per ciascuna realtà sportiva. “Come in passato, continuano ad essere considerati valori di merito delle società: l’anno di fondazione, il numero di giovani che praticano sport attivamente, il numero di tesserati, ma anche l’adesione a campionati, ed a manifestazioni che danno lustro al territorio. Come nel caso del nostro annuale appuntamento della Festa della Repubblica, che coincide con la Festa dello Sport e del Volontariato, e per il Natale o la Befana in piazza”, aggiunge Simone Saletti. Il Bando per i contributi alle società sportive è scaricabile dal sito del Comune di Bondeno, mentre per qualsiasi informazione sarà possibile consultare gli uffici ai numeri telefonici: 0532-899283/0532-899234, dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00.

Lavoro: Coldiretti, mutui a tasso zero per le imprenditrici agricole

Da: Ufficio Stampa

Semaforo verde dalla Conferenza Stato – Regioni al Bonus per l’imprenditoria femminile in agricoltura con un fondo rotativo da 15 milioni di euro per garantire mutui a tasso zero per le donne che sono imprenditrici agricole o che lo vogliono diventare. Plauso di Coldiretti Donne Impresa all’approvazione della misura concreta per favorire gli investimenti al femminile nel settore primario, dove una impresa su tre è donna.

“Il nostro plauso va al Ministro delle Politiche Agricole Bellanova che ha fortemente voluto questo strumento, utile al ricambio generazionale in agricoltura e ad un deciso intervento anche grazie ad Ismea sulle politiche di incentivazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura. In Italia sono 215 mila le aziende agricole condotte da donne, una scelta professionale portata avanti per reale passione, ma anche per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”, afferma Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa.

“Le aziende condotte da donne in Emilia Romagna sono oltre 12.000, su un totale di 56.300” ha detto la delegata regionale di Donne Impresa Luciana Pedroni “ma il totale delle donne che lavorano in agricoltura in Emilia Romagna supera le 80.000. Noi rappresentiamo l’area dell’agricoltura regionale che, assieme ai giovani, ha maggiormente beneficiato dagli effetti della legge di orientamento (la numero 228 del 18 maggio 2001) fortemente sostenuta da Coldiretti, che ha di fatto rivoluzionato l’attività d’impresa nelle campagne italiane aprendo nuove opportunità occupazionali. La presenza innovativa delle donne è infatti più diffusa nelle attività connesse a quella agricola come la trasformazione dei prodotti, il settore dell’agribenessere, le fattorie sociali, il recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy fino al protagonismo delle donne nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica, negli agriturismi o nelle associazioni per la valorizzazione di prodotti tipici nazionali come il vino e olio”.

“Viralissima” sulla rampa di lancio: partite le riprese del festival organizzato dalla Regione Emilia-Romagna. Musicisti e club su Lepida TV e on line

Da: Regione Emilia Romagna

Sono iniziate questa settimana e proseguono sino al 6 luglio le riprese di Viralissima, festival promosso dall’Assessorato alla Cultura dell’Emilia-Romagna per sostenere e dare visibilità alla ricchissima realtà musicale della Regione che, dopo l’emergenza Covid, torna a mettere in scena la sua straordinaria vitalità e la molteplicità dei linguaggi creativi che la percorrono.

Massimo Zamboni, John De Leo-Jazzabilly Lovers, JoyCut, Murubutu, Massimo Volume, Teo Ciavarella, sono solo alcuni dei nomi in cartellone.

Tutti i concerti, che si terranno a porte chiuse, stanno venendo ripresi da 4 troupe televisive e saranno trasmessi da Lepida TV, accompagnati da una intervista agli artisti che si racconteranno a un pubblico per loro nuovo, sicuramente più vasto di quello che potrebbe ascoltarli nei club dove abitualmente si esibiscono.

Dal Bronson di Ravenna al Vidia di Cesena, dai Colombofili di Parma al Torrione di Ferrara, dal Centro Musica di Modena alla ‘Bologna rock’ dell’Estragon e del Locomotiv, sino al gran finale nell’istituzione culturale per eccellenza (sia per dimensioni che per qualità), della Regione, il Teatro Comunale di Bologna, per l’occasione svuotato dalle sedie, con la platea che diventa il palco.

Un festival diffuso, fatto di 32 appuntamenti nei quali si alterneranno giovani talenti e artisti di fama, formazioni che hanno fatto la storia del rock in Italia e musicisti della nuovissima ondata, riflesso di una diversità che solca i generi, mescolando spesso riferimenti colti e jazz, mercato e innovazione, espressione di una regione che assomiglia, se vista dalla prospettiva di Viralissima, a un laboratorio vitale e in continua trasformazione.

Così Viralissima fa tappa nei luoghi della musica, quelli che abitualmente ospitano concerti italiani e internazionali, che sono spazi dello spettacolo, ma molto spesso, anche della produzione e della formazione di nuove professioni.

Le puntate di Viralissima andranno in onda a partire dall’1 luglio fino alla fine del mese, alle 21, su LepidaTV, canale 118 del digitale terrestre e canale 5118 di Sky, sul sito LepidaTv (www.lepida.tv) e sul canale YouTube LepidaTV OnAir. Le repliche saranno rese disponibili sul portale EmiliaRomagnaCreativa (www.emiliaromagnacreativa.it) e sui relativi social (Facebook, Youtube) e sulle pagine web e social degli artisti e dei club che hanno aderito all’iniziativa.

Ferrara Film Festival 2020 – Edizione speciale dal 17 al 20 Settembre

Da: Ferrara Film Festival

In relazione alla complessa situazione internazionale, la direzione del Ferrara Film
Festival ha varato le nuove date della quinta edizione, che si svolgerà dal 17 al 20
Settembre 2020.
La scelta è avvenuta dopo un attento confronto con le istituzioni, i partner coinvolti e i
numerosi altri eventi che riempiranno il calendario in questo periodo post-Covid.
L’Assemblea Direttiva del Ferrara Film Festival, nell’occasione, ha espresso il forte
desiderio di voler stimolare non solo la ripresa del turismo e dell’economia, ma anche di
fornire una spinta propulsiva a carattere sociale.
“Quando moltissimi altri festival del Cinema hanno cancellato le proprie edizioni, o hanno
scelto la strada della ‘versione online’ – dichiara il Direttore del Festival Maximilian Law -, il
Ferrara Film Festival ha tenuto duro ed è rimasto fedele al proprio Credo: il grande
Cinema va vissuto nella sala cinematografica. In queste settimane abbiamo lavorato
duramente nell’individuare il periodo giusto per svolgere questa edizione speciale nel
migliore dei modi. Lo facciamo per rendere onore a Ferrara, al nostro fantastico pubblico e
a tutti i filmmaker che da tutto il mondo che hanno presentato i loro film. Quest’anno sarà
un festival un po’ diverso dal solito e un po’ più breve, ma per noi è fondamentale dare un
senso di continuità, pur mantenendo sempre altissima la qualità del nostro programma”.
Moltissimi i nomi internazionali tra i protagonisti delle 37 pellicole selezionate al Ferrara
Film Festival 2020 annunciate lo scorso Febbraio: Susan Sarandon, John Travolta,
Morgan Freeman, Ed Harris, Samuel L. Jackson, Justin Long, Kevin Sorbo (noto attore della
serie TV “Hercules”), Peter Green (l’antagonista di Jim Carrey in “The Mask”), Reed Birney
(“House of Cards”).
Non mancano nomi noti italiani tra cui: Alessandro Haber, a cui verrà personalmente
assegnato il premio alla Carriera italiana in un evento unico e speciale programmato per il
17 Settembre, e moltissimi altri ospiti che saranno annunciati durante il corso dell’estate.
Il programma completo del festival sarà presto disponibile su www.ferrarafilmfestival.com

Al cantón fraréś
Alfonso Ferraguti: L’amór int un canvàr

I testi di Ferraguti scritti per sé, i familiari e gli amici, hanno elementi ritmici, ricchezze descrittive, che rendono sensazioni irresistibili e memorie palpitanti. Le poesie e prose sono spesso scherzose allegre e musicali.
La presente lirica esprime con limpido realismo (Stéη chì fin dmaη matina… ), un travolgente incontro sensuale.

L’amór int un canvàr

Uη sól ch’al bruśa e uη cald da far sćiupàr!
E nu, dsvastì da festa,
a faśévn’a l’amór déntr’a ‘η canvàr…
Sót’a la cópa, ai braz… sót’a la testa
agh avévan di spròch e dill furmìgh…
mo av pós źuràr
che se aηch agh fus sta’ dgli arvéd, dgli urtìgh,
o ‘na fasina fata ad spiη zarvìn,
iη s’avrév psèst dsturbàr
più che un góz d’acqua int un tinàz pin d’vin!

E méntr’am dsfava che a pareva ad zira
ciapàndm’ancora a brazacòl l’am fa:
“Mo briśa andàr a ca’!
Stéη chì fin dmaη matina…
Tant… l’os l’è danà!
A jéη pèrs, chi sa n’dóv, la mié cadnìna
e il tò bragh gli è za śléśi e invardumà… !?“

L’amore in un canapaio
Un sole che brucia e un caldo da scoppiare! / E noi, vestiti (svestiti?) a festa, / facevamo l’amore dentro un canapaio… / Sotto la nuca, sulle braccia… sotto la testa / avevamo rami e formiche… / ma vi posso giurare / che se anche ci fossero stati dei rovi, delle ortiche, / o una fascina fatta di spini cervini, / non ci avrebbero potuto disturbare / più di una goccia d’acqua in un tino pieno di vino! /

E mentre mi scioglievo che parevo di cera / avvinghiandomi ancora con le braccia al collo mi fa: / “Ma non andare a casa! /Stiamo qui fino a domattina… / Tanto… è fatta! / Abbiamo perso, chissà dove, la mia catenina / e le tue braghe sono già lise e sporche di verde…!?”

Tratto da: Alfonso Ferraguti, Al cantón di sticch, Ferrara, Associazione dei Dottori in Agraria, 1967.

Alfonso Ferraguti (Marrara 1912 – 1980)
Laureato in Agraria, direttore di un Centro per la Frutticoltura, collaboratore de L’Agricoltore Ferrarese (organo dell’Ispettorato dell’Agricoltura), imprenditore agricolo lui stesso.
Tutta la produzione di poesie, rime, traduzioni dell’autore, uscita nelle raccolte ‘Na manèla (1960), Al cantón di sticch (1967), I crisantém (1975), I mié sié pitùn (1977) oltre a Novelle e ‘Na fola pr’i mié putìn è disponibile nel volume antologico Falìstar (1981), corredata da annotazioni esplicative della grafia dell’autore.

Al cantóη fraréś: testi di ieri e di oggi in dialetto ferrarese, la rubrica curata da Ciarin per Ferraraitalia, esce regolarmente ogni venerdì.
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