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Giorno: 25 Giugno 2020

BERLINO, 26 GIUGNO 1963. JOHN F. KENNEDY:
«promuovere la libertà ovunque, oltre il muro per un giorno di pace e giustizia»

di Romano Pesavento,  presidente CNDDU

Il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani, in occasione della ricorrenza, 26 giugno 1963, in cui il presidente degli USA, John F. Kennedy, proferì il famoso discorso nella Rudolph-Wilde-Platz a Berlino Ovest nel quale affermò «Ich bin ein Berliner», intende evidenziare e ribadire l’importanza nella società attuale della libertà e della democrazia.

Alcune frasi pronunciate quel giorno come “La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta Voi vivete in una isola difesa di libertà, ma la vostra vita è parte della collettività. Consentitemi di chiedervi, come amico, di alzare i vostri occhi oltre i pericoli di oggi, verso le speranze di domani, oltre la libertà della sola città di Berlino, o della vostra Germania, per promuovere la libertà ovunque, oltre il muro per un giorno di pace e giustizia, oltre voi stessi e noi stessi per tutta l’umanità”, lette oggi possono costituire un momento di riflessione e condivisione anche all’interno delle comunità educative.
È importante storicizzare fenomeni e avvenimenti e contestualizzarli in relazione ai tempi e alla società di riferimento dell’epoca; tuttavia è ancora più proficuo comprendere il significato, il risvolto, che essi possono assumere ai nostri giorni.
Pertanto è necessario proporre lo studio di documenti e filmati come il discorso di Kennedy in quanto espressione di valori costitutivi del vivere civile; principi che vanno difesi e conquistati ogni giorno; che non siano mai considerati scontati e “assunti”. Democrazia e libertà si coltivano nelle scuole prima di tutto e si celebrano nella convivenza pacifica di molteplici componenti e nel rispetto delle norme condivise proprie dell’aula scolastica.
“Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.” (art. 1 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).

Video originale dello storico discorso di Kennedy ai berlinesi (wikimedia commons)

Testo del discorso di John Fitzgerald Kennedy

“Sono orgoglioso di venire in questa città ospite del vostro onorevole sindaco, che ha simboleggiato per il mondo lo spirito combattivo di Berlino Ovest. E sono orgoglioso — sono orgoglioso di visitare la Repubblica Federale con il vostro onorevole Cancelliere che da così tanti anni guida la Germania nella democrazia, nella libertà e nel progresso, e di essere qui in compagnia del mio concittadino americano Generale Clay che — che è stato in questa città durante i suoi momenti di crisi, e vi tornerà ancora, se ce ne sarà bisogno.
Duemila anni fa — Duemila anni fa, il più grande orgoglio era dire “civis Romanus sum”. Oggi, nel mondo libero, il più grande orgoglio è dire “Ich bin ein Berliner.”
Ci sono molte persone al mondo che non capiscono, o che dicono di non capire, quale sia la grande differenza tra il mondo libero e il mondo comunista.
Che vengano a Berlino.
Ce ne sono alcune che dicono — ce ne sono alcune che dicono che il comunismo è l’onda del progresso.
Che vengano a Berlino.
Ce ne sono alcune che dicono, in Europa come altrove, che possiamo lavorare con i comunisti.
Che vengano a Berlino.
E ce ne sono anche certe che dicono che sì il comunismo è un sistema malvagio, ma permette progressi economici.
Lass’ sie nach Berlin kommen.
Che vengano a Berlino.
La libertà ha molte difficoltà e la democrazia non è perfetta. Ma non abbiamo mai costruito un muro per tenere dentro i nostri — per impedir loro di lasciarci. Voglio dire a nome dei miei compatrioti che vivono a molte miglia da qua dall’altra parte dell’Atlantico, che sono distanti da voi, che sono orgogliosi di poter dividere con voi la storia degli ultimi 18 anni. Non conosco nessun paese, nessuna città, che è stata assediata per 18 anni e ancora vive con vitalità e forza, e speranza e determinazione come la città di Berlino Ovest.
Mentre il muro è la più grande e vivida dimostrazione dei fallimenti del sistema comunista — tutto il mondo lo può vedere — ma questo non ci rende felici; esso è, come il vostro sindaco ha detto, è una offesa non solo contro la storia, ma contro l’umanità, separa famiglie, divide i mariti dalle mogli, ed i fratelli dalle sorelle, divide un popolo che vorrebbe stare insieme.
Quello che — Quello che è vero per questa città è vero per la Germania: una pace reale e duratura non potrà mai essere assicurata all’Europa finché ad un quarto della Germania è negato il diritto elementare dell’uomo libero: prendere una decisione libera. In 18 anni di pace e benessere questa generazione di tedeschi ha guadagnato il diritto ad essere libera, incluso il diritto di unire le famiglie, a mantenere la propria nazione in pace, in buoni rapporti con tutti.”
Voi vivete in una isola difesa di libertà, ma la vostra vita è parte della collettività. Consentitemi di chiedervi, come amico, di alzare i vostri occhi oltre i pericoli di oggi, verso le speranze di domani, oltre la libertà della sola città di Berlino, o della vostra Germania, per promuovere la libertà ovunque, oltre il muro per un giorno di pace e giustizia, oltre voi stessi e noi stessi per tutta l’umanità.
La libertà è indivisibile e quando un solo uomo è reso schiavo, nessuno è libero. Quando tutti saranno liberi, allora immaginiamo — possiamo vedere quel giorno quando questa città come una sola e questo paese, come il grande continente europeo, sarà in un mondo in pace e pieno di speranza. Quando quel giorno finalmente arriverà, e arriverà, la gente di Berlino Ovest sarà orgogliosa del fatto di essere stata al fronte per quasi due decadi.
Ogni — Ogni uomo libero, ovunque viva, è cittadino di Berlino. E, dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire “Ich bin ein Berliner”.

Cover: John F. Kennedy in visita a Berlino, 26 giugno 1963 (wikimedia commons) 

Coronavirus, l’aggiornamento: 47 nuovi positivi, di cui 39 asintomatici individuati attraverso gli screening regionali e l’attività di tracciamento

Da: Regione Emilia Romagna

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.351 casi di positività, 47 in più rispetto a ieri, di cui 39 persone asintomatiche individuate attraverso l’attività di screening regionale.

Dei 47 nuovi casi, 37 riguardano la provincia di Bologna e di questi 30 il focolaio isolato in una azienda della logistica nel capoluogo regionale, già confinato nel reparto interessato. Ha quindi visto coinvolti al momento solo i lavoratori del reparto stesso. La meticolosa attività di contact tracing e i controlli a tappeto alla ricerca del virus hanno portato alla ricostruzione della rete dei contatti e all’esecuzione di 138 tamponi, mentre altri 190 sono in esecuzione. Allo stesso tempo sono stati disposti gli isolamenti domiciliari tra i contatti stretti evidenziati nel corso delle inchieste epidemiologiche. La sede di lavoro interessata è stata oggetto di sopralluoghi sia da parte del personale del Servizio di Igiene e Sanità pubblica che da parte del Servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro del Dipartimento di sanità pubblica della Asl di Bologna. Le persone positive sono state individuate dall’attività di screening e dai controlli regionali, essendo in larghissima maggioranza asintomatici ora in isolamento domiciliare.

I nuovi tamponi effettuati da ieri in Emilia-Romagna sono 7.838, che raggiungono così complessivamente quota 474.450, a cui si aggiungono altri 1.728 test sierologici, fatti sempre nelle ultime ventiquattro ore.

Le nuove guarigioni sono 49 per un totale di 23.034, l’81% dei contagiati da inizio crisi. Continuano a calare i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi, che a oggi sono 1.068 (-6 rispetto a ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 943, -2 rispetto a ieri, quasi l’88% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 11, uno in meno sempre rispetto a ieri, quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 114 (-3).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.034 (+49): 263 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 22.771 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 4 nuovi decessi, tre uomini e 1 donna. Si tratta di 3 persone residenti in provincia di Bologna e 1 in provincia di Ferrara. Complessivamente, in Emilia-Romagna i decessi sono arrivati a quota 4.249.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.540 a Piacenza (+1), 3.642 a Parma (+3, tutti asintomatici da screening regionali), 5.000 a Reggio Emilia (+1, sintomatico), 3.945 a Modena (nessun nuovo caso), 4.832 a Bologna (+37, di cui 30 asintomatici e 7 sintomatici, come detto tutti in gran parte legati a situazioni individuate in precedenza); 403 casi positivi a Imola (nessun nuovo caso); 1.019 a Ferrara (+1). I casi di positività in Romagna sono 4.970 (+4), di cui 1.040 a Ravenna (nessun nuovo caso), 957 a Forlì (nessun nuovo caso), 789 a Cesena (+3, tutti asintomatici) e 2.184 a Rimini (+1 asintomatico).

Ambiente. Un pacchetto di misure da quasi 18 milioni di euro. Una manovra da circa 13 milioni di euro per dare un taglio alla tassa sui rifiuti (Tari)

Da: Regione Emilia Romagna

Bonaccini e Priolo: “Sconti in arrivo per chi ha vissuto da vicino le conseguenze economiche dell’emergenza. Gioco di squadra con i Comuni e Atersir: in attesa di necessari provvedimenti nazionali, ecco la prima mossa che mette sul piatto uno stanziamento straordinario per rispondere alle richieste di cittadini e imprese”

Un aiuto concreto alle famiglie per pagare la bolletta dei rifiuti. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha firmato oggi il decreto che “libera” quasi 13 milioni di euro per sconti sulla tassa o sulla tariffa del servizio di igiene urbana a favore di chi si trova in difficoltà economica a causa della crisi post coronavirus e per i progetti dei comuni virtuosi in termini di riduzione dei rifiuti. Il provvedimento rientra nell’assestamento del Bilancio 2020 presentato oggi.
Di questi 2 milioni sono frutto di uno stanziamento aggiuntivo deliberato con l’assestamento ai fondi già messi a disposizione dalla Regione. Altri 5 milioni 800 mila euro sono economie liberate da Atersir, provenienti da precedenti esercizi finanziari. I Comuni avranno inoltre 5 milioni di risparmi perché saranno esentati dal versamento della quota annuale per il Fondo Incentivante.
A questi si aggiungono ulteriori 5 milioni di euro di finanziamenti per la prevenzione dei rifiuti e per rendere più efficiente il servizio di raccolta.

“In attesa di ulteriori e necessarie decisioni su scala nazionale- affermano il presidente Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo – la Regione fa la prima mossa mettendo sul piatto uno stanziamento straordinario che si tradurrà in sconti per chi ha vissuto più da vicino le conseguenze economiche della pandemia. È un provvedimento importante che risponde alle richieste di aiuto manifestate dai Comuni e dall’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e i rifiuti (Atersir)”.
In particolare, 7 milioni e 800 mila euro saranno trasferiti ai Comuni che, appunto, dovranno utilizzarli per sostenere le famiglie e le attività economiche colpite dalle conseguenze del lockdown, oltre che in generale per ridurre i costi del servizio anche a favore delle utenze non domestiche. I fondi verranno ripartiti in base al numero di “abitanti equivalenti”: un valore che considera sia la popolazione che il numero di attività economiche operanti sul territorio di ogni ente locale.

“Assicuriamo maggiori risorse e mettiamo gli Enti locali anche nella condizione di risparmiare. Nel 2020 saranno infatti esentati dal versamento della quota annuale del Fondo incentivante: una misura che, da sola, vale 5 milioni in più nei bilanci dei Comuni”, prosegue l’assessore. “L’auspicio è che a loro volta decidano di utilizzarli per ridurre ulteriormente le bollette dei rifiuti a carico di cittadini e imprese”. “Sommando le risorse per ridurre la Tari ai finanziamenti per la prevenzione dei rifiuti e per rendere più efficiente il servizio di raccolta, dal valore di 5 milioni di euro -conclude Priolo- in tutto mettiamo in campo una manovra da 18 milioni di euro che segna il passo del grande impegno della Regione volto ad una ripresa all’insegna della sostenibilità”.

I finanziamenti per rendere più efficiente la gestione dei rifiuti

Oltre ai quasi 13 milioni per dare un taglio alla Tari, un finanziamento di 1 milione e mezzo di euro andrà agli Enti locali più virtuosi, cioè quelli che hanno dimostrato di saper ridurre la quantità dei rifiuti prodotti nel corso del 2019.I progetti di prevenzione in materia di rifiuti (casette dell’acqua, iniziative per ridurre il consumo di plastica monouso, centri del riuso) saranno sostenuti con 1,3 milioni di euro e 2 milioni 200 mila euro andranno per rendere più efficiente il servizio di raccolta, innovandone le modalità.

Scuola, Montevecchi-Stragliati (Lega ER): “Scuole paritarie, che presa in giro: l’assessore Salomoni continua a rinviare la discussione”

Da: Ufficio Stampa Lega

“Scuole paritarie: nuova presa in giro da parte della Regione: ancora una volta la trattazione dell’argomento è stata rinviata senza la fissazione di alcuna data certa. Questo atteggiamento è inaccettabile e deve finire”. Così il consigliere regionale della Lega E-R, Matteo Montevecchi, capogruppo del Carroccio in commissione Scuola dopo l’ennesimo rinvio della discussione sulle scuole paritarie.

“Dinnanzi alle nostre continue richieste alla Regione di stanziare risorse per le scuole paritarie primarie e secondarie e per i servizi educativi 0-6 anni non convenzionati, l’assessore Paola Salomoni continua a risponderci che non se la sente di dare ulteriori informazioni sull’avanzamento dell’interlocuzione del Presidente Bonaccini. A questo punto ci chiediamo se non sia il caso che venga direttamente Bonaccini a dare un’informativa in Commissione, per dirci chiaramente se sia, o meno, intenzione della Giunta intraprendere questa strada di buonsenso. Altrimenti Bonaccini ci spieghi come intende fronteggiare la probabile e conseguente crisi dell’intero comparto scolastico che si verificherebbe in seguito alla chiusura delle scuole paritarie, che andrebbe, invece, in ogni modo scongiurata” incalza Montevecchi.

“Nessuna risposta alla sollecitazione in merito alla richiesta sulla data dell’apertura delle scuole nella nostra Regione – ribadisce il leghista, che poi rincara: “Come intende muoversi la Giunta dinnanzi ai problemi logistici che si verrebbero a creare a causa dell’election day del 20-21 settembre? Altro problema riguarda la tempistica sulla ricognizione degli spazi: quando sarà comunicato l’esito della ricognizione su scuole e comuni che hanno bisogno di organizzarsi? La Regione, inoltre, alzi la voce e si faccia sentire ancora con più decisione e fermezza per la necessaria implementazione dell’organico docente con un organico emergenziale”.

Sull’argomento interviene anche la consigliere regionale della Lega, Valentina Stragliati: “C’è grande preoccupazione rispetto alle linee guida del Ministero dell’Istruzione che, di fatto, non danno risposte certe ad alunni, famiglie e a tutto il personale del mondo scolastico”.

“Da una Task Force di 450 esperti, così fortemente voluta dal governo Conte, mi sarei aspettata una riflessione più celere sul mondo scolastico. Basti considerare che per i Dirigenti Scolastici il “Piano Scuola” non definisce i livelli minimi di servizio, né assegna ulteriori risorse ai plessi, oltre a non contenere indicazioni operative, scaricando, di fatto, le responsabilità sulle autonomie scolastiche”.

“La didattica a distanza – continua Stragliati – non può più essere una soluzione percorribile. E gli organici dei docenti dovranno inevitabilmente essere potenziati, in considerazione del fatto che si prospetteranno numerose criticità all’avvio dell’anno scolastico, con mancanza di nomine adeguate soprattutto per i docenti di sostegno”.

“Inoltre, ci aspettiamo che venga affrontato anche il tema degli spazi degli istituti, siano essi di proprietà dei Comuni o delle Province, fortemente depotenziate di funzioni e risorse dalla riforma Delrio”. Da ultimo – conclude la consigliera del Carroccio, “tengo ad evidenziare la necessità che il Ministero e la Regione Emilia-Romagna stanzino risorse straordinarie per sostenere Scuole e Enti Locali per l’avvio dell’anno scolastico 2020-2021”.

PAOLA PERUFFO:
“Le diatribe personali non c’entrano con le Pari Opportunità”

Da: Paola Peruffo, Forza Italia Ferrara

Spiace essere – ancora una volta – chiamata in causa per questioni che non attengono alle mie competenze. Mi riferisco a quanto affermato dalla collega consigliere Anna Ferraresi che ha etichettato come colpevole il mio silenzio sui fatti avvenuti in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale tra lei e altri membri del Consiglio e della Giunta.

Chiarisco subito che, non solo da consigliere, ma anche da normale cittadina, ritengo che il rispetto delle persone sia un presupposto essenziale di ogni contesto sociale e proprio il rispetto deve essere sempre preteso, ancor di più in ambito istituzionale. Tant’è che anch’io, in quell’occasione, mi sono rivolta al Presidente del Consiglio Comunale perché venisse ripristinato l’ordine e il diritto alla legittima manifestazione delle proprie opinioni senza interruzioni e commenti.

Sul fatto di essere stata tirata in ballo in relazione al mio ruolo di Presidente della Commissione Pari Opportunità, non ravviso invece un comportamento discriminatorio nei confronti della collega in quanto donna.
Le vicissitudini tra la signora Ferraresi e alcuni rappresentanti del suo precedente Gruppo Consiliare hanno avuto inizio ormai diversi mesi fa, con diatribe che hanno ampiamente travaricato i normali scambi di vedute sul versante politico-amministrativo.
Lungi da me giudicare i singoli comportamenti, ma considero sbagliato invocare il richiamo alle Pari Opportunità per problemi di natura personale tra i soggetti coinvolti.

Agricoltura. Interventi straordinari e urgenti per aiutare agriturismi, fattorie didattiche e l’intero settore agricolo a ripartire dopo l’emergenza sanitaria

Da: Regione Emilia Romagna

Luoghi in cui si va per regalarsi un’esperienza di profumi, colori e sapori che hanno un unico denominatore comune: la natura. Ma anche luoghi strategici e importanti che – come tante altre filiere che a causa dell’emergenza sanitaria degli ultimi mesi si sono dovute fermare – ora per rilanciarsi hanno bisogno di aiuto.

Stiamo parlando degli agriturismi della nostra regione, uno dei principali destinatari del nuovo progetto di legge regionale, varato dalla giunta, che prevede lo stanziamento di 24 milioni di euro complessivi a sostegno degli ‘Interventi urgenti per il settore agricolo ed agroalimentare’.

Le risorse che il Progetto di legge mette in campo per la filiera agrituristica, destinataria di risorse pari a 2,7 milioni di euro, puntano a sostenere la liquidità delle imprese attraverso l’erogazione di un contributo di 2000 euro per gli agriturismi e di 1000 euro per le fattorie didattiche, oltre a introdurre il servizio di food delivery per gli agriturismi.

Ai progetti di filiera, che promuovono l’organizzazione della filiera agroalimentare, compresa la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli, il benessere degli animali e la gestione dei rischi del settore, vanno 18 milioni di euro, mentre è pari a 1,5 milioni il finanziamento per l’introduzione di sistemi di sicurezza e protezione delle attrezzature e delle macchine agricole presenti in azienda.

Per gli agricoltori del settore bieticolo saccarifero, infine, sono previsti altri 1,5 milioni di contributi, e altri 500 mila euro finanziano l’aggiornamento dei libri genealogici degli allevatori .

“E’ una proposta di legge importante che aiuta le nostre imprese agricole, non solo a far fronte ai danni economici subiti e ripartire, ma anche a investire – chiosa l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Stiamo mettendo a disposizione tutte le risorse disponibili per dare fiato al comparto agricolo dopo i mesi complicati del Covid, supportando gli agriturismi, la filiera del latte e altri settori, convinti che la ripartenza vada sostenuta dalle istituzioni che devono essere al fianco delle imprese e dei lavoratori”.

Il food delivery e le iniziative a favore di agriturismi e fattorie didattiche post-emergenza Covid-19

Al fine di preservare il tessuto economico e produttivo della filiera agrituristica emiliano-romagnola, che risulta essere tra le più penalizzate dalle conseguenze della pandemia, la norma regionale prevede il pagamento di un contributo finanziario volto a sostenere la liquidità aziendale per mantenere la continuità delle attività, in particolare il sostegno sarà erogato attraverso l’attivazione di una misura specifica sul Programma di Sviluppo rurale 2014-2020.

Sempre al fine di favorire il rilancio del settore agrituristico, il Pdl propone inoltre alcune modifiche della Legge regionale che norma il settore, la n. 4 del 2009 “Disciplina dell’agriturismo e della multifunzionalità delle aziende agricole”, per consentire agli agriturismi la possibilità di vendere i pasti con modalità di asporto, anche con consegna a domicilio. Una modalità che è stata sperimentata durante il periodo dell’emergenza sanitaria, e rappresenta un’opportunità in più di sviluppo per il settore.

Coronavirus, De Donno ospite della Lega: “Difendo la terapia del plasma iperimmune, i risultati scientifici sono evidenti, si’ alle banche regionali del sangue”

Da: Ufficio Stampa Lega

“Un’operazione di verità e di trasparenza”. Con queste parole il capogruppo della Lega Emilia Romagna, Matteo Rancan, ha presentato la diretta Facebook promossa dal Gruppo consiliare regionale del Carroccio che ha avuto per protagonista il dottor Giuseppe De Donno, direttore del reparto di Pneumologia dell’ospedale Poma di Mantova, e tra i primi e più convinti medici ad aver applicato la terapia del plasma iperimmune nella lotta al Coronavirus.

“Avevamo chiesto che il dottor De Donno potesse essere invitato a parlare e a raccontare la sua esperienza davanti alla Commissione regionale Sanità – ha aggiunto Rancan – ma la nostra proposta non solo è stata bocciata dalla maggioranza di centrosinistra, ma la stessa terapia applicata con successo dal dottor De Donno non è ancora stata validata dalla Regione Emilia Romagna”.

Il dottor De Donno ha infatti confermato che sono molti i donatori di plasma che anche dalla regione Emilia Romagna si recano a Mantova per fare la loro donazione, da malati-guariti per aiutare chi è ancora malato.

“Non c’è niente di più democratico che il plasma, che viene dal popolo e torna al popolo -ha sottolineato De Donno – con costi complessivi che non superano i cento euro ad applicazione. Abbiamo avviato questa nostra sperimentazione, assieme all’ospedale di Pavia, nei giorni più bui e drammatici della pandemia. Non ci dormivo la notte, e noi medici non vogliano che tornino quelle scene negli ospedali: la gente, chiusa in casa, non le ha viste e non se n’è resa conto, ma noi medici non possiamo accettare una seconda ondata di queste proporzioni. Questa terapia – ha aggiunto il medico mantovano che per anni ha studiato a Modena dove si è laureato – ha accorciato di cinque giorni il periodo medio di ricovero, abbassando dell’11% il tasso di mortalità. Sul totale dei morti che abbiamo avuto vuol dire poter salvare più di 4mila persone”. Così De Donno ha caldeggiato, con i numeri confortanti delle evidenze scientifiche riconosciute ormai e a livello internazionale alla terapia del plasma iperimmune, la creazione di banche del sangue regionali, a disposizione di tutti in caso di evenienza. Deciso a difendere la sua scelta fino in fondo, De Donno, in passato vicesindaco del suo paese, Curtatone, ha ammesso di aver rifiutato per tre volte offerte di lavoro all’estero e di non escludere un nuovo impegno sociale all’insegna di valori etici. La diretta facebook promossa dal Gruppo consiliare regionale della Lega ha fatto registrare il 44% degli spettatori dall’Emilia, il 20% dalla Lombardia, poi Puglia 6.5, Veneto e Lazio 4%; la copertura stimata dell’evento ha raggiunto le 60mila persone segnando un’interazione coi post (commenti+like) di oltre 1300 unità; analizzando i dati di ascolto la maggior parte del pubblico che ha assistito alla conversazione con il dottor De Donno era costituto da donne, tra i 55 e i 64 anni di età; il video è stato condiviso oltre 170 volte, i commenti sono stati oltre 140.

UN NUOVO STRUMENTO ONLINE DI PROMOZIONE TURISTICA
“Il Catalogo delle Esperienze”: Ferrara, Comacchio e il Delta del Po

Comune di Comacchio e Comune di Comacchio

A due anni dall’avvio del progetto comune Vacanze, Natura Cultura, Ferrara e Comacchio proseguono la loro collaborazione proponendo un nuovo strumento di promozione del territorio: il Catalogo delle esperienze consultabile online alla pagina https://www.ferrarainfo.com/it/esperienze

Il claim vacanze piene di vita a velocità naturale, studiato per accomunare il territorio che si estende dalla città d’arte al mare, attraverso gli incantevoli paesaggi del delta del Po, continua a connotare le proposte del catalogo, che racconta il territorio privilegiando immagini e suggestioni e offre una ricchissima carrellata di proposte e opportunità.

L’esperienza di viaggio comincia immaginandolo: sfogliando il catalogo delle esperienze gli utenti potranno cominciare a innamorarsi della propria vacanza ammirando le immagini, i colori, ma anche i suoni e i profumi legati a ogni esperienza. I contenuti sono organizzati in modo molto dinamico, con cinque hashtag che rappresentano altrettanti inviti a scoprire le ricchezze del territorio: #esplora #ammira #gusta #muoviti #rilassati. Ma l’input principale è #vivi: le esperienze raccontate sul catalogo, infatti, sono un invito cordiale a godersi vacanze piene di vita.

Un ruolo chiave è riservato agli operatori del territorio, che sul portale troveranno uno spazio per presentare le proprie proposte e le proprie offerte direttamente ai turisti. L’assessore al Turismo del Comune di Ferrara Matteo Fornasini sottolinea “In questo difficilissimo frangente per gli operatori privati del comparto turistico è d’obbligo per noi amministratori studiare nuovi strumenti che possano supportare la capacità attrattiva dei nostri territori e se possibile offrire delle nuove opportunità ai nostri operatori.

Il catalogo delle esperienze sarà al più presto una sotto sezione del Portale Turistico www.ferrarainfo.com dove gli operatori potranno “raccontare” la nostra città attraverso proposte emozionali, suggestive, esperienziali. E’ una sfida a ripensarci che noi amministratori accettiamo assieme alle categorie economiche, un altro aiuto concreto che vogliamo dare”.

L’assessore al Marketing Turistico del Comune di Comacchio Riccardo Pattuelli commenta “Quelle che presentiamo con questo Catalogo sono esperienze da vivere: offriamo sul web un anticipo di vacanza. Comacchio, Ferrara e il Delta del Po offrono possibilità per tutte le stagioni e, in questo particolare momento, poter ammirare ciò che può essere realtà rappresenta un qualificato sistema di promozione utile ai nostri imprenditori turistici che possono indicare direttamente le loro offerte. Un progetto esperienziale anche per il settore turistico che ha scelto la via del web per esportare le sue migliori esperienze”.

Il progetto sostenuto dalla Destinazione Turistica Romagna è stato realizzato con lo sviluppo tecnico della società Red Turtle Technology di Ferrara e l’apporto creativo dell’agenzia Empresa Creativa di Riccione.

Fabio Bergamini: «Il presidente Bonaccini si opponga a questo scellerato progetto di fusione, che rischia di creare danno ai territori e alle imprese ferraresi»

Da: Ufficio Stampa Lega

Lo stop che era stato imposto dal Tar sul progetto di fusione delle Camere di Commercio ha incontrato martedì un ostacolo imprevisto: la Corte Costituzionale, infatti, non ha ravvisato la violazione del principio di “leale collaborazione” tra Stato e Regioni, in merito alla riforma delle Camere di Commercio. Dunque, stando così le cose, «l’iter di fusione che era stato avviato e che va contro ogni regola di buon senso potrebbe riavviarsi a breve, mettendo a rischio la sopravvivenza, a Ferrara, di un’istituzione che ha una funzione insostituibile e che rappresenta un valore per le imprese del nostro territorio», mette in allarme il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini. La sentenza della Corte Costituzionale, che verrà depositata nelle prossime settimane e che ricorda le numerose “interlocuzioni” avvenute tra il Governo e le autonomie regionali, nel momento in cui si discusse la riforma, spalanca un’autostrada al processo di fusione degli istituti dedicati al commercio ed all’impresa. Un processo che fu avviato a seguito della sconclusionata riforma delle Province di Matteo Renzi. «Quei progetti riformisti furono rigettati nella quasi totalità dai cittadini, attraverso un referendum, e la riforma “a metà” delle Province di Del Rio ha creato danni incalcolabili al territorio – precisa Bergamini – poiché ha depotenziato questo ente, senza di fatto togliergli le competenza, come per la gestione della sua rete stradale. Ora, le conseguenze di quella scelta ricadono sulle Camere di Commercio e tutto ciò è inaccettabile. E’ quanto mai necessario – rincara il consigliere leghista – che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, si opponga ad un processo di fusione ormai anacronistico e non funzionale alle esigenze di sviluppo del nostro territorio».

La Giunta all’assestamento 2020, la prima manovra post Covid movimenta 150 milioni di euro

Da: Regione Emilia Romagna

Sostegno ai Comuni più colpiti dall’emergenza Covid, con 20 milioni di euro per gli investimenti di quelli delle province di Piacenza e Rimini, zone arancioni a lungo, e di Medicina, nel bolognese, ex zona rossa. Poi 8 milioni di euro destinati al trasporto pubblico locale gratuito per gli under 14, che da settembre non pagheranno su bus e treni regionali, primo importante passo verso l’estensione del beneficio a tutti gli studenti fino a 19 anni nei cinque anni di mandato, senza escludere la possibilità di comprendere anche gli universitari. Ancora, il taglio della Tari, la Tariffa sui rifiuti, per famiglie e aziende da parte degli enti locali, con lo stanziamento di altri 2 milioni di euro (5,5 in totale). E ancora, 12 milioni per le imprese del settore turistico, 10 milioni per il Tecnopolo di Bologna (50 complessivi) e 21 per l’agricoltura regionale, fondi restituiti dal Ministero alla Regione dopo una lunga vertenza su crediti pregressi.

Si aggiungono altri 8 milioni per il sostegno finanziario alle attività produttive, in particolare sul fronte green. Quindi 1 milione a sostegno dell’editoria, con il finanziamento del nuovo bando previsto dalla legge regionale (mentre entro la prossima settimana uscirà il bando a sportello per l’assegnazione di contributi sempre a favore delle emittenti televisive e radiofoniche, testate web e della carta stampata operanti in Emilia-Romagna, 1 altro milione di euro già stanziato in via straordinaria dalla Giunta per le difficoltà causate dall’emergenza Covid) e 3,5 milioni per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione e per implementare lo smart working nei Comuni. Altri 3,5 milioni di euro per i voucher sport per le famiglie e per la cultura, a sostegno degli artisti e degli operatori del settore.

Questa, in sintesi, la manovra definita dalla Giunta regionale nell’assestamento del Bilancio 2020, capace di movimentare circa 150 milioni di euro – la prima dopo il lungo lockdown -, che guarda a territori, famiglie, lavoro e imprese. Il provvedimento inizierà ora il suo iter in Assemblea legislativa, dove la discussione finale in Aula è prevista per fine luglio.

“Una manovra straordinaria, per dimensione e obiettivi, che pur sviluppandosi in un contesto molto complesso, basti pensare alle conseguenze della pandemia sui conti pubblici, contribuisce al nostro obiettivo principale, quello di garantire la tenuta sociale ed economica dell’intera comunità emiliano-romagnola. Con risorse certe– prosegue il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- vogliamo sostenere una ripartenza basata su sostenibilità, innovazione digitale, nuove modalità di lavoro e capacità di investimento degli enti locali, assicurando loro maggiori spazi d’azione, a partire dalle aree più colpite dall’epidemia come il piacentino, il riminese e Medicina. Stiamo mobilitando ogni risorsa possibile per consolidare l’attività di programmazione legata all’utilizzo di tutti i fondi disponibili, statali ed europei, insieme a quelli regionali, e alla condivisione delle scelte con i territori stessi e le parti sociali”.

I 52,5 milioni di euro di minori entrate accertate finora a causa della crisi, sono state coperte con trasferimenti statali per 42,5 milioni e con 10 milioni di fondi regionali. I risparmi registrati grazie a un buon rendiconto (17 milioni di euro), allo sblocco di avanzo vincolato (22 milioni di euro) e al reimpiego di risorse sempre vincolate degli anni scorsi, hanno quindi reso possibile i nuovi interventi programmati per complessivi 150 milioni di euro.

“La predisposizione dell’assestamento- spiega l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- si colloca in una fase molto delicata per i bilanci pubblici. Inoltre, è in corso un confronto tra Governo e Regioni per definire l’impegno dello Stato nella copertura delle minori entrate delle Regioni, stimato in 2 miliardi di euro. La redazione del progetto di legge sull’assestamento tiene conto di questo e del fatto che si sta discutendo anche dell’opportunità per i bilanci regionali offerta dalla riprogrammazione dei fondi europei. L’esito positivo di questo confronto sarà indispensabile, non vogliamo certo programmare tagli da qui a fine anno, vogliamo anzi poter dare solide basi alla ripresa, recuperando ogni posto di lavoro, creandone di nuovi e realizzando il patto della ricostruzione che condivideremo con i territori”.

La manovra in sintesi
Politiche sociali e sostegno al trasporto pubblico – Previsto un ampliamento del Fondo sociale regionale di 4 milioni di euro e l’investimento di 1,2 milioni per l’abbattimento di barriere architettoniche. Ci sono poi maggiori risorse per il trasporto pubblico locale: 8 milioni di euro che andranno a finanziare, in particolare, bus e treni regionali gratuiti per gli under 14 nonché l’eventuale necessità da settembre di potenziare alcuni servizi alla luce delle limitazioni di capienza dei mezzi dovute alle regole sul distanziamento.

Sostegno alle imprese – Sostegno per 11,6 milioni di euro alle imprese turistiche della Costa, della montagna e delle aree interne, ai soggetti gestori degli impianti sciistici oltre ad un ampliamento della attività di promozione turistica. Inoltre, il rientro di 8 milioni di euro da fondi rotativi verrà impegnato per il sostegno finanziario alle aziende, con particolare attenzione sul fronte energetico. Un milione di euro andrà a sostegno dell’editoria.

Digitalizzazione della PA – Previsto un investimento di 3,5 milioni nella digitalizzazione della Pubblica amministrazione, in particolare con il sostegno ai progetti per l’implementazione dello smart working nei Comuni, nelle Unioni dei comuni e nelle Province. Verranno inoltre finanziati interventi sulla infrastrutturazione informatica e digitale della Regione nonché interventi per collegamenti veloci negli stabilimenti balneari e negli impianti sportivi. Inoltre, è previsto l’investimento di 500mila euro per la telefonia in montagna.

Sostegno a famiglie e imprese sulla Tari – La Regione ha deciso, in accordo con Atersir, di incrementare di 2 milioni di euro, per complessivi 5,5 milioni, il fondo per l’abbattimento della tariffa rifiuti da parte degli enti locali, con particolare attenzione ai nuclei familiari più in difficoltà e alle Pmi.

Sostegno agli investimenti degli enti locali – Per alimentare la leva degli investimenti pubblici e le sue ricadute nei territori, asse strategico su cui puntare per uscire dalla crisi, stanziati 20 milioni di euro per gli investimenti in conto capitale dei Comuni nei delle Province di Piacenza, Rimini e nel Comune di Medicina.

Investimenti in ricerca, ambiente e difesa del suolo – Grazie allo stanziamento previsto nel DL 34/2020 di 40 milioni di euro e ai 10 milioni messi a disposizione dalla Regione, viene finanziata per complessivi 50 milioni di euro la realizzazione nel Tecnopolo di Bologna di un nuovo hub europeo della ricerca. Sul versante ambientale sono previsti 10 milioni di euro per interventi di emergenza per calamità naturali e per interventi di difesa del suolo e di protezione civile. Verrà inoltre scorsa la graduatoria dei progetti di rigenerazione urbana per 4 milioni di euro, che interesserà in particolare 6 Comuni montani.

Interventi a sostegno dello sport e della cultura per 3,5 milioni di euro, con particolare attenzione, nello sport, al sostegno alle famiglie attraverso voucher e, nella cultura, al sostegno degli artisti e degli operatori del settore. Inoltre, verranno destinati al settore agricolo 21 milioni di euro restituiti alla Regione dallo Stato.

APPUNTAMENTO OGGI POMERIGGIO
A Ferrara, piazza Savonarola, ore 18.00

SCUOLA FIRST
Ferraraitalia invita tutte e tutti a partecipare alla manifestazione di oggi pomeriggio in piazza Savonarola, perché, come ha scritto il maestro Mauro Presini, “senza scuola non c’è politica, non c’è giustizia, non c’è uguaglianza, non c’è crescita umana e nemmeno economica.”. Insomma, senza scuola c’è solo un buco. Un buco da riempire, in fretta.
(La redazione di Ferraraitalia)

PAROLE A CAPO
Pier Luigi Guerrini: “Evasioni e visioni” e altre poesie

Rubrica a cura di Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini

“La poesia non è una cosa morta, ma vive una vita clandestina.”
(Edoardo Sanguineti)

 

Pensieri per strada
Mancano punti di riferimento
al mio cruciverba quotidiano,
troppe caselle nere
sommergono definizioni
senza portamento.
Mi faccio società
delle mie azioni,
incontro persone
incastri di nazioni
si affiancano,
si sfiorano
si staccano
ignorando mete, storie,
destinazioni.

 

Questioni di tempo
Tempo nuovo temporaneo
Tempo differente dal tempo vissuto
Temporale con tempesta incorpo(do)rata
Temp(orale) e tempo scritto
Tempera(na)tura: misurazione del tempo corporeo in tempi di quarantena
che trascorrono restringendo la vita.
Temperare la matita in tempo reale.
Tempo del nonlavoro dilatato, tempo perso dilaniato.
Tempo rubato
Tempobliterato, tempo alienato
Tempo scordato
Tempo rincorso
Tempo del rimorso
Tempo silenziato
Tempo cronometrato, misurato
Tempo storico
Tempo anacronistico, tempo cronachistico
Tempo rifinito, tempo riservato.
Tempo di saldi. Ritagli di tempo.
Tempo del lavoro alienato
Tempo della creazione, tempo della riproduzione.
Lo spazio infinito del tempo limitato.
Tempo musicale, tempo individuale, tempo industriale
Tempo della semina e tempo del raccolto
Tempo diserbato, tempo disturbato, tempo intubato.
Tempo intero o parzialmente scremato
Tempo liquido, tempo secco
Tempo di risacca, tempo di risulta.
Tempo di rivolta.
I risvolti del tempo contemporaneo chiedono un tempo
supplementare d’attenzione e un maggiore tempismo.
Nel frattempo,
i frattali del tempo
frugano tra le pieghe del giorno
e si danno appuntamento ad incroci lampeggianti notturni.
(inedito)

 

Ponte di marzapane
Un triste cemento (armato di vergogna)
che grida vendetta,
colpevole appalto e improbabile fretta
si dice incuria, si legge interesse
s’invoca attenzione, ma la morte
fa Messe.

 

Evasioni e visioni
Si evade nel condizionale, nel condizionarsi, nel futuro improbabile. Nel consumismo con la carta di debito. Nelle prigioni di mercato. Nei bitcoin del desiderio. Nelle banche dal volto umano e dalle finestre sul vuoto.
Si evade negli emendamenti perdenti ma rassicuranti, negli emendamenti di testimonianza. Nella lista civica, nella lista cinica, nella lista comica.
Si evade nei cerchi magici dell’empireo infernale, nei buchi neri, nelle posizioni di principio, nelle statistiche virtuali, nelle sette macrobiotiche, nelle (nuove) sette sorelle, nelle sfere di cristallo, nelle scelte obbligate che ci rendono più leggeri. Nell’etichetta sul campanello, nell’etica condominiale.
Si evade nei diritti umani sacrosanti purché non danneggino i mercati. Nelle guerre commerciali.
Si evade dalla sinistra perché ci fa male la spalla e il pugno non si chiude più. Si evade dalla sinistra dopo aver atteso a lungo una grazia non pervenuta. Ci si butta a destra, cercando di parare il rigore economico.
Pertanto,
pertanto si faccia
pertanto ci piaccia,
un altro giorno
è sbucato dietro l’angolo.
Intanto, un altro appello alla ricerca di frasi d’incrocio per nuove abitudini d’amore.
Intanto, si traccia.
(inedito)

Pier Luigi Guerrini
Pier Luigi Guerrini (1954) è di Ferrara. Ha fondato, con Roberto Guerra e Lamberto Donegà, la rivista Poeticamente (1980). Ha pubblicato: Il fenomeno scomposto (Reggio Emilia, 1984) e l’ebook In prosa per la foto (ISNC Edizioni, 2014). Ha pubblicato in numerose antologie, riviste in cartaceo e online.

La rubrica di poesia Parole a capo esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. 
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Contributo straordinario dalla Regione al personale delle Cra e autisti soccorritori, via libera alla proposta Pd

Da: Ufficio Stampa Gruppo Pd Emilia-Romagna

La capogruppo Marcella Zappaterra: “Valorizzato il lavoro di tutte le figure che hanno operato in piena emergenza Covid”

“Durante l’ultima seduta dell’Assemblea Legislativa abbiamo approvato una risoluzione, presentata dal Gruppo Pd, che è il primo passo per realizzare un significativo intervento a favore degli operatori delle strutture sociosanitarie del territorio e in particolare delle CRA, ovvero le case residenza per anziani non autosufficienti. Per loro, indipendentemente dal fatto che lavorino in strutture pubbliche o private, così come per gli autisti soccorritori, abbiamo chiesto il bonus di circa 1.000 euro che la Regione aveva già riconosciuto a medici, infermieri, specializzandi e operatori del servizio sanitario regionale impegnati nell’emergenza Covid” richiama Marcella Zappaterra, consigliera regionale e capogruppo Pd.

“Il personale che si è preso cura di anziani e persone non autosufficienti nelle strutture ha lavorato in una situazione di emergenza, carenza di organico e in generale di allarme e stress, con impegno e dedizione. Ora ci aspettiamo che il loro lavoro sia valorizzato, anche sul piano economico, e che tale riconoscimento sia esteso anche agli autisti soccorritori. – spiega Zappaterra – La Regione ora deve trovare le risorse necessarie dopo avere già stanziato 65 milioni per il bonus straordinario riconosciuto alle altre figure professionali che in questi mesi hanno dimostrato il massimo impegno per la salute e il benessere di tutti”.

Liberazione rapaci nell’oasi naturalistica della Garzaia di Codigoro

Da: Comune di Codigoro

L’oasi naturalistica della Garzaia sarà protagonista, sabato 27 giugno, di un evento di grande attenzione e rispetto sulla tutela della fauna selvatica e del suo habitat.
Alle ore 10.30 si potrà assistere alla liberazione di alcuni rapaci, salvati dall’Associazione Amici degli Animali . L’iniziativa, organizzata dal comune di Codigoro, in collaborazione con la stessa Garzaia e con la Polizia Provinciale di Ferrara, con Comune di Codigoro, potrà essere seguita dal pubblico, nel rispetto delle norme anti Covid 19.
L’obiettivo condiviso tra gli enti partners del progetto non è solo circoscritto alla preziosa salvaguardia dell’avifauna, che nidifica e o popola quest’area del Delta del Po, ricchissima di specie di uccelli e di altri animali. L’intento è anche quello di diffondere sempre più capillarmente, tra le giovani generazioni, la cultura del rispetto ambientale in tutte le sue declinazioni. Ma anche fornire indicazioni a coloro che avvistano animali in difficoltà, segnalando chi potrà prendersene cura.
“L’impegno profuso in questi anni dalle scuole, in stretta sinergia con l’Amministrazione Comunale, con la Polizia Provinciale e con la Garzaia, deve continuare a tracciare il solco verso un futuro in cui l’ambiente – dichiara il Sindaco Sabina Alice Zanardi – deve restare in cima alle priorità delle strategie di gestione del territorio e un esempio concreto può derivare anche dalla liberazione di rapaci sottratti a morte certa.” Ringrazio Sabrina Bulgarelli, per l’ospitalità in un luogo magico come la Garzaia e l’associazione Amici degli Animali, che ci hanno consentito di essere qui oggi, per condividere questo bel momento di aggregazione, in un contesto naturalistico di grande fascino, compiendo il nobile gesto di restituire la libertà ad alcuni volatili.” Per informazioni sull’evento: tel. Oasi naturalistica “Garzaia” di Codigoro, tel. 349 359 2339.

“Tramonto divino” sostiene le scuole d’infanzia “Maria Immacolata” di Bondeno

Da: Comune di Bondeno

Il volontariato aiuta le scuole e sostiene l’imprescindibile valore educativo di uno degli istituti paritari di Bondeno, colpito come tutto il resto dagli effetti gravissimi del Lockdown. Ha avuto luogo nei giorni scorsi la donazione svoltasi nella Scuola d’Infanzia “Maria Immacolata” di Bondeno, a cura degli organizzatori dell’evento “Tramonto Divino”, che ha luogo ogni anno a Scortichino, sul finire dell’estate. In collaborazione con Ial Ferrara – Emilia Romagna, i cui ragazzi del corso di ristorazione hanno animato durante l’ultima edizione “Tramonto Divino”, con il loro prezioso lavoro di servizio ai tavoli . Proprio il Direttore di Ial Enrico Benatti, ha proposto di donare alla Scuola dell’Infanzia la somma destinata all’acquisto di materiale didattico per i bambini. Presenti alla cerimonia il Sindaco facente funzioni, Simone Saletti, e l’Assessore alla Scuola, Francesca Aria Poltronieri, i quali hanno tenuto a battesimo la donazione proposta da Ial al patron di Tramonto Divino, Valentino Bega, che ha rappresentato anche le altre realtà che partecipano all’iniziativa: la Pro Loco di Scortichino e la società sportiva Nuova Aurora. Ad accogliere la delegazione è stata La direttrice della Scuola d’Infanzia “Maria Immacolata”, suor Rosina, che ha ringraziato i presenti per la donazione. Quanto mai importante, in un momento di sofferenza come quello attuale per gli istituti privati parificati, che garantiscono un prezioso impegno a favore di bambini e famiglie del territorio. “La difficoltà degli istituti di ogni ordine e grado a seguito del Lockdown” – hanno spiegato il Sindaco Simone Saletti e l’Assessore Francesca Aria Poltronieri – “è stata parzialmente compensata dalla vicinanza della comunità alle sue scuole e dal volontariato che, ancora una volta, ha voluto distinguersi donando il ricavato di una manifestazione caratteristica, che contribuisce a mantenere viva una nostra frazione”

PUBBLICATA LA BLACK LIST DI TRUMP: I dazi americani colpiscono Vino, Olio e Pasta

Da: Ufficio Stampa Coldiretti

E’ stata pubblicata la lista definitiva dei prodotti e dei Paesi europei sotto attacco dei nuovi dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che per l’Italia interessa i 2/3 del valore dell’export agroalimentare e si estende tra l’altro vino, olio e pasta Made in Italy oltre ad alcuni tipi di biscotti e caffe esportati negli Stati Uniti per un valore complessivo di circa 3 miliardi di euro. Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare l’avvenuta ufficializzazione sul sito del Dipartimento del Commercio statunitense (USTR) dell’inizio il 26 giugno della procedura pubblica di consultazione per la revisione delle tariffe da applicare e della lista di prodotti europei colpiti da dazi addizionali a seguito della disputa sugli aiuti al settore aereonautico.

Nell’ambito del sostegno Ue ad Airbus gli Usa – sottolinea la Coldiretti – sono stati autorizzati ad applicare sanzioni all’Unione Europea per un limite massimo di 7,5 miliardi di dollari dal Wto, che dovrebbe però a breve esprimersi sulla disputa parallela per i finanziamenti Usa a Boeing la quale darebbe a Bruxelles margini per proporre contromisure.

Con la nuova consultazione gli Usa – precisa la Coldiretti – minacciano di aumentare i dazi fino al 100% in valore e di estenderli a prodotti simbolo del Made in Italy, dopo l’entrata in vigore il 18 ottobre 2019 delle tariffe aggiuntive del 25% che hanno colpito per un valore di mezzo miliardo di euro specialità italiane come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello.

L’export del Made in Italy agroalimentare in Usa nel 2019 è risultato pari a 4,7 miliardi ma – rileva la Coldiretti – con un aumento del 10% nel primo quadrimestre del 2020 nonostante l’emergenza coronavirus. Il vino con un valore delle esportazioni di oltre 1,5 miliardi di euro, è il prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States mentre – precisa la Coldiretti – le esportazioni di olio di oliva sono state pari a 420 milioni ma a rischio è anche la pasta con 349 milioni di valore delle esportazioni. Un settore fino ad ora in crescita nel 2020 nonostante l’emergenza coronavirus con un aumento del 10,3% nel primo quadrimestre dell’anno

Gli Stati Uniti – continua la Coldiretti – sono il principale consumatore mondiale di vino e l’Italia è il loro primo fornitore con gli americani che apprezzano tra l’altro il Prosecco, il Pinot grigio, il Lambrusco e il Chianti che a differenza dei vini francesi erano scampati alla prima black list scattata ad ottobre 2019. Se entrassero in vigore dazi del 100% ad valorem sul vino italiano una bottiglia di prosecco venduta in media oggi al dettaglio in Usa a 10 dollari ne verrebbe a costare 15, con una rilevante perdita di competitività rispetto alle produzioni non colpite.

Allo stesso modo si era salvato anche l’olio di oliva Made in Italy anche perché – riferisce la Coldiretti – la proposta dei dazi aveva sollevato le critiche della North American Olive Oil Association (NAOOA) che aveva avviato l’iniziativa “Non tassate la nostra salute”.

Ora però Trump in piena campagna elettorale sembra ignorare le sollecitazioni dall’interno e dall’esterno degli Usa mettendo a rischio – denuncia la Coldiretti – il principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari Made in Italy fuori dai confini comunitari e sul terzo a livello generale dopo Germania e Francia.

“Occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare inutili conflitti che rischiano di compromettere la ripresa dell’economia mondiale duramente colpita dall’emergenza coronavirus” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’importanza della difesa di un settore strategico per l’Ue che sta pagando un conto elevatissimo per dispute commerciali che nulla hanno a che vedere con il comparto agricolo. “L’Unione Europea – ha aggiunto Prandini – ha appoggiato gli Stati Uniti per le sanzioni alla Russia che come ritorsione ha posto l’embargo totale su molti prodotti agroalimentari, come i formaggi, che è costato al Made in Italy 1,2 miliardi in quasi sei anni ed è ora paradossale che l’Italia si ritrovi nel mirino proprio dello storico alleato, con pesanti ipoteche sul nostro export negli Usa. Al danno peraltro si aggiunge la beffa poiché il nostro Paese – ha concluso il presidente della Coldiretti – si ritrova ad essere punito dai dazi Usa nonostante la disputa tra Boeing e Airbus, causa scatenante della guerra commerciale, sia essenzialmente un progetto francotedesco al quale si sono aggiunti Spagna ed Gran Bretagna”.

Fabio Bergamini: «A settembre, con la ripartenza delle scuole, occorrerà mette in campo un piano d’azione straordinario»

Da: Ufficio stampa

Fabio Bergmini

Vagoni dei treni giudicati vetusti, non sempre “immacolati” dal punto di vista igienico e spesso stipati, nelle ore di punta in cui si muovono, per esigenze di lavoro e studio, i pendolari. Dalla fotografia restituita dal sondaggio Udicon sul gradimento del servizio, emergono una serie di criticità importanti, che il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, ha deciso di portare all’attenzione dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. «I viaggiatori della linea Ferrara-Suzzara – precisa Fabio Bergamini – lamentano una serie di criticità, a cominciare dall’igiene dei vagoni, per finire con i convogli troppo affollati nelle ore di punta. Diciamo che dalla riapertura delle attività, dopo il Lockdown, non abbiamo notizia di assembramenti particolari, visto che ancora molte persone lavorano in smartworking e le scuole sono chiuse. Il problema potrebbe ripresentarsi, tuttavia, a partire da settembre e dalla riapertura dell’anno scolastico». Il consigliere leghista sta preparando, per questi motivi, un’interrogazione diretta al titolare dei Trasporti della Regione, Andrea Corsini, che sarà depositata nelle prossime ore. Allo scopo di capire quali urgenti misure Fer e Trenitalia/Tper (per le proprie competenza) starebbero predisponendo per garantire adeguate forme di distanziamento sociale nelle vetture del servizio pubblico, alla luce della ripresa delle scuole prevista per settembre. «Fermi restando gli obblighi per la sanificazione dei convogli, vorremmo capire dalla Regione quali siano i programmi per la progressiva sostituzione dei vagoni ferroviari della linea – conclude Bergamini –. Visto che gli utenti lamentano la vetustà dei convogli, che certamente non sono più confacenti alle esigenze di un moderno servizio di trasporto pubblico».

UOMINI CHE SE LA PRENDONO CON LE DONNE
Ferrara: ora il bullismo della Maggioranza viaggia anche online

di Ilaria Baraldi

Gentile Direttore,
desidero condividere alcune considerazioni in merito al Consiglio Comunale di ieri.
Mentre replicava all’Assessore Gulinelli, la consigliera del Gruppo Misto Anna Ferraresi è stata vittima dell’attacco sprezzante di due consiglieri della maggioranza e del vicesindaco Lodi, che l’hanno interrotta e sbeffeggiata, in una parola: bullizzata.
La consigliera Ferraresi ha più volte dimostrato di essere una donna coraggiosa e di non lasciarsi intimidire dalle provocazioni e dalle minacce dei componenti del suo ex partito – e durante un consiglio comunale in presenza fisica una scena come quella di ieri avrebbe avuto un esito differente. Purtroppo la videochiamata ci lascia anche questa solitudine: se tutti aprono il microfono e cominciano a parlare il putiferio è assicurato e anziché risolvere il problema di norma lo si acutizza.

Abbiamo pertanto assistito, attonite e attoniti (dai video della minoranza), ad una scena di bullismo da manuale, senza che chi è deputato al controllo e ad evitare che episodi del genere accadano facesse nulla: un Presidente del Consiglio sornione, certamente incapace di svolgere il suo ruolo di garante a tutela del corretto svolgimento dei lavori nel rispetto delle istituzioni e quindi anche della minoranza oltre che della dignità delle persone.
A giocarsela, la dignità, sono stati certamente i consiglieri e il Vicesindaco, attori dello squallido teatrino, ma pure gli altri componenti della Giunta presenti e le altre consigliere e consiglieri di maggioranza, che se la ridevano, davanti alle telecamere accese, ad assistere all’ennesimo show imbastito dal solito Naomo e dai suoi sodali.

La dignità istituzionale dovrebbe suggerire che un Consiglio Comunale è un luogo nel quale occorre comportarsi diversamente – ci si dovrebbe comportare educatamente, rispettosamente. Punto. Non sorprende particolarmente che scene del genere abbiano per protagonisti uomini che se la prendono con donne.
Non è altro che lo specchio fedele di quel che si vede e sente fuori dal consiglio comunale: una realtà che nelle occasioni ufficiali tutte e tutti dichiariamo di condannare e voler combattere. Per questo, anche per questo, esiste una commissione Pari Opportunità. Almeno questa – tra le altre – era la ratio della sua istituzione. Oggi la delega di quell’Assessorato fa capo a Dorota Kusiak, la quale, pochi minuti dopo l’episodio di bullismo consiliare, fieramente rivendica il diritto di farsi chiamare Assessore (al maschile) “perché è la forma adeguata e corretta rispettosa del ruolo che ricopro”.

Quindi, senza scomodare l’Accademia della Crusca, la declinazione femminile del sostantivo “assessore”, presente nella lingua italiana, non sarebbe rispettosa del ruolo che ricopre la Sig.ra Kusiak, dalla quale, avendo lei la delega alle Pari Opportunità, ci si aspetterebbe non dico solidarietà femminile ma almeno un minimo di attenzione, di sensibilità al tema.
I due episodi stanno insieme, si tengono, fanno parte della stessa mentalità. Non è un caso che episodi come quello accaduto ieri alla consigliera Ferraresi siano una novità assoluta per il Consiglio Comunale di Ferrara. Anche nei momenti di più aspra lotta politica mai in precedenza si è assistito a scene imbarazzanti come quella di ieri e sono certa che l’aver democraticamente vinto le elezioni non dia il diritto a nessuna e nessuno di mancare di rispetto alle persone e alle istituzioni che si rappresentano. La cultura maschile e maschilista di cui si veste l’Assessore Kusiak, che nega la desinenza femminile al suo ruolo, è la stessa che permette al vicesindaco e ai consiglieri di maggioranza di bullizzare una consigliera e al presidente del consiglio di non vedere quello che accade sotto i suoi occhi.

A tutte e tutti coloro che giudicano le questioni di genere, compreso il linguaggio di genere, come cosucce di poca importanza sulle quali non dovremmo perdere tempo, chiedo di riflettere sulla quasi simultaneità dei due episodi, sul nesso causale tra difesa a oltranza di una forma maschile di un ruolo che al contrario dovrebbe garantire la pari opportunità per la forma femminile e la mancanza di rispetto, tutta sostanziale, del ruolo e della persona di una consigliera. Accade tutti i giorni fuori, purtroppo, senza che le istituzioni preposte riescano a fare abbastanza, nella società, nelle scuole, sui luoghi di lavoro, per contrastare tutti quei piccoli atti di discriminazione quotidiana che spesso sfociano in bullismo e a volte, mai casualmente, in violenza.
Che l’attenzione venga meno proprio nel luogo da cui dovrebbero partire pensiero e azione è una novità. Questa si, preoccupante.

Ilaria Baraldi, Consigliera comunale PD, Vicepresidente Commissione Pari Opportunità

SCHEI
Pane e tulipani

Nel 2017, l’allora Presidente dell’Eurogruppo, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, disse al Frankfurter Allgemeine: «Durante la crisi dell’euro i Paesi del Nord hanno dimostrato solidarietà con i Paesi più colpiti. Come socialdemocratico do molta importanza alla solidarietà, ma hai anche degli obblighi, non puoi spendere tutti i soldi per alcol e donne e poi chiedere aiuto».

Credo ce l’avesse soprattutto coi ciprioti e i greci (leggenda narra che con l’allora ministro delle finanze greco Varoufakis siano arrivati quasi alle mani), ma si riferiva anche a noi italiani, secondo il vecchio adagio “una fazza una razza”. Mi piacerebbe dire, come George Best, “ho speso gran parte dei miei soldi in alcol, donne e macchine veloci, il resto l’ho sperperato”. Peccato che la macchina più veloce che ho avuto era una Scirocco rossa con la testa del motore perennemente surriscaldata e un buco sotto la pedaliera, dove ad ogni pioggia fiorivano muschi e licheni; che spesso mi faccio prestare soldi dalle donne, avendo il portafoglio costantemente vuoto; e che per l’alcol faccio fare a un paio di amici, che di vino e whisky se ne intendono. E pensare che la filosofia autoironicamente enunciata dall’irlandese George Best io l’avrei attribuita ai connazionali di Dijsselbloem molto più che a noi italiani.

Probabilmente sia io che Dijsselbloem siamo vittime degli stereotipi. Lui è vittima di un miscuglio tra La Dolce Vita e qualche racconto di villeggiante olandese di ritorno dalla Romagna (anche se lì la parte sesso poteva avere un’origine italica ma sulla parte alcol, mi spiace Dijsselbloem, le tue connazionali non temono rivali). Io di un mix tra i coffee shop, le donne in vetrina di Amsterdam e il calcio totale dell’Olanda anni settanta, che evocano tutti l’immagine di un popolo libero, disinibito e gaudente. In realtà, a differenza degli altri calciatori che vivevano come in una caserma (calcio balilla, carte e onanismo) i calciatori olandesi si portavano le mogli e le fidanzate in ritiro e quindi, al confronto, sembravano dei rivoluzionari. In realtà la nazionale Orange (e l’Ajax) di quegli anni giocavano semplicemente a chi fa un gol in più dell’avversario, e non a chi ne prende uno in meno. Quindi al confronto sembravano degli alieni. Johann Cruyff pare fosse un conservatore, ma se vai a giocare al Barcellona nella Spagna del generale Franco e tuo figlio che nasce lì lo chiami Jordi (nome catalano, lingua allora vietata dal regime franchista) diventi un’icona dell’antifascismo. A pensarci bene non sembravano rivoluzionari, quindi: lo erano, ed erano dei rivoluzionari con le palle, perché se vai contro la morale e i costumi del tuo tempo devi essere più bravo degli altri. Se sei scarso o solo bravino e fai l’eccentrico ti prendono per un coglione, ma se sei il migliore diventi uno che cambia la storia del mondo.

Come si concilia lo spirito libertario di questo popolo con la severità del suo Governo nel parlare di vincoli di bilancio, di “frugalità” nell’amministrazione dei conti pubblici e nello stesso tempo con la capacità di attrarre investitori dall’estero? Si concilia, eccome. Nei Paesi Bassi – come è più corretto chiamarli – hanno un fiuto ancestrale per gli affari. La prima bolla speculativa, gonfiatasi e scoppiata molto prima della finanza strutturata, è nota come “la bolla dei tulipani”, e deriva dal fatto che questo fiore, importato dalla Turchia a metà del sedicesimo secolo, divenne in breve tempo un prodotto di pregio (favorito in ciò da una malattia dei petali che ne cambiava la pigmentazione rendendoli belli e rari) e uno status symbol tra le famiglie olandesi facoltose. Divenne talmente richiesto che chi speculava riusciva a realizzare profitti enormi anche semplicemente vendendo l’intenzione di piantare dei bulbi, che può essere considerato il prototipo di quella fattispecie conosciuta in finanza come vendita del future e che allora fu chiamata con il suggestivo ed inquietante nome di “commercio del vento”. Un bulbo arrivò a valere 6.000 fiorini, quando lo stipendio medio era di 240 fiorini l’anno. In proporzione, 25 stipendi da 25.000 euro l’anno, una follia. Infatti esplose, e quando tutti iniziarono a vendere il prezzo crollò molto più rapidamente di quanto fosse salito e un mucchio di gente andò in rovina.

Più che altro parlerei di scaltrezza, disinvoltura, attitudine al rischio. Quanto alla severità, quella il Governo olandese la esercita verso i bilanci dei Paesi cui sottraggono ogni anno decine di miliardi di entrate fiscali, perché oltre 15.000 aziende hanno trasferito sede legale o fiscale in un quartiere di Amsterdam, e pagano lì le tasse. La ragione di questo affollamento di imprese risiede nel vantaggioso regime fiscale dei Paesi Bassi, che azzerano le tasse sul trasferimento delle royalties sui brevetti e le minimizzano sui dividendi e relativo trasferimento ai paradisi fiscali con le palme – di cui i Paesi Bassi non vengono considerati formalmente parte non per mancanza di palme, ma perché lo scambio di dati col sistema fiscale internazionale è trasparente. Non c’è bisogno di schermature: è tutto perfettamente legale. Per dirla alla Morrissey, i cui testi a volte illuminano come folgorazioni le cose alla maniera dell’arte, “educated criminals work within the law” (The world is full of crashing bores). Finora gli è andata bene sia perché gli è stato concesso di farlo, sia perché devono amministrare 18 milioni di abitanti (relativamente pochi), sia perché l’economia del mondo non era implosa. Sfortunatamente ora lo è, ed il pane è diventato più importante dei tulipani.

Cover: elaborazione di Carlo Tassi