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Giorno: 10 Luglio 2020

Coronavirus: l’aggiornamento: nessun decesso e 53 nuovi positivi

Da: Regione Emilia-Romagna

Coronavirus, l’aggiornamento: nessun decesso e 53 nuovi positivi, di cui 41 asintomatici. Dei nuovi casi, 36 in provincia di Bologna, di cui 29 relativi a un nuovo focolaio isolato in un’impresa logistica. L’assessore Donini: “In pochi giorni nuova ordinanza per i test sierologici obbligatori per tutti i lavoratori del comparto, prevenzione e tracciamento per la tutela dei lavoratori e della salute pubblica”
Le persone guarite salgono a 23.440 (+6). Effettuati 4.182 tamponi e 1.662 test sierologici. I casi attivi sono 1.113 (+47). Stabile il numero dei pazienti in terapia intensiva e dei ricoverati negli altri reparti Covid. Nessun nuovo caso nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena e a Imola.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 28.822 casi di positività, 53 in più rispetto a ieri, di cui 41 persone asintomatiche individuate nell’ambito del contact tracing e dell’attività di screening regionale a seguito di test sierologici.

Dei 53 nuovi casi, 36 sono relativi alla provincia di Bologna: 29 di questi riconducibili a un focolaio che si è sviluppato in una impresa della logistica. Un comparto sul quale la Regione Emilia-Romagna intende intervenire rendendo obbligatori i test sierologici per tutti i lavoratori del settore da Piacenza a Rimini, avviando così una vasta operazione di prevenzione e tracciamento.

“Il nostro Servizio sanitario ha saputo circoscrivere rapidamente ogni nuovo focolaio, compreso l’ultimo a Bologna: tutti i casi vengono trattati con la massima attenzione, in modo da mantenere assolutamente sotto controllo il contagio- sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Sia chiaro: non vogliamo bloccare una filiera così nevralgica come quella della logistica, ma non possiamo tollerare alcun rischio per la salute e la sicurezza di tutti gli emiliano-romagnoli. Per questo, in pochi giorni definiremo un’ordinanza regionale che renderà i test sierologici obbligatori per tutti i lavoratori del settore”.

“Vogliamo continuare a tenere alta l’attenzione. Non ci siamo mai permessi alcuna sottovalutazione- conclude l’assessore- e non inizieremo di certo ora: rispettiamo tutti le norme di sicurezza, per la tutela di ognuno e della salute pubblica, per non vanificare gli sforzi già compiuti”.

Tornando ai dati di oggi, i sintomatici in tutta la Regione sono 12: uno a Piacenza, uno a Reggio Emilia, cinque a Modena, tre a Bologna, uno a Ferrara e uno a Rimini, per la maggior parte riconducibili a focolai o a casi già noti.

Nessun nuovo decesso in regione: il numero totale resta quindi 4.269.

I nuovi tamponi effettuati sono 4.182, che raggiungono così complessivamente quota 540.614, a cui si aggiungono altri 1.662 test sierologici.

Le nuove guarigioni sono 6, per un totale di 23.440, l’81,3% dei contagiati da inizio crisi. I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 1.113 (47 in più di ieri).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 1.007, 47 in più rispetto a ieri, il 90,4% di quelle malate. I pazienti in terapia intensiva sono 10 (come ieri), quelli ricoverati negli altri reparti Covid sono 96 (come ieri).

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.440 (+6 rispetto a ieri): 227 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.213 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.566 a Piacenza (+4, di cui uno sintomatico), 3.710 a Parma (+2), 5.001 a Reggio Emilia (+1, sintomatico), 3.985 a Modena (+7, di cui 5 sintomatici), 5.051 a Bologna (+36, di cui 3 sintomatici), 404 a Imola (invariato), 1.033 a Ferrara (+2, di cui uno sintomatico), 1.080 a Ravenna (invariato), 963 a Forlì (invariato), 813 a Cesena (invariato) e 2.216 a Rimini (+1, sintomatico).

Musica in spiaggia, Zappaterra e Fabbri (Pd): “Gli stabilimenti sono nelle condizioni di organizzare le attività” 

Da: Gruppo Pd Emilia- Romagna

Con ordinanza dirigenziale del 7 luglio, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Emilia-Romagna il 9, la Regione ha provveduto a modificare la cosiddetta Ordinanza Balneare Straordinaria 2020 perché considerata ormai superata. Gli stabilimenti e gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande che sono ‘in possesso di autorizzazione per attività di pubblico spettacolo e di pubblico intrattenimento, in base alle vigenti normative potranno svolgere manifestazioni, eventi, intrattenimenti nel rispetto delle misure di mitigazione del rischio covid-19 previste rispettivamente per il pubblico spettacolo e il pubblico intrattenimento nelle “Linee guida regionali per cinema, circhi e spettacoli dal vivo” e nelle “Linee guida regionali per le discoteche”’.
“Questo dicono gli atti e francamente mi dispiace che un consigliere regionale, Fabio Bergamini della Lega, invece di svolgere appieno il suo dovere e riportare con correttezza ai cittadini e agli esercenti i contenuti delle normative vigenti, preferisca fomentare le fibrillazioni di una categoria che sta difficilmente ripartendo dopo l’emergenza sanitaria diffondendo informazioni false e dannose” commenta Marcella Zappaterra, consigliera regionale e capogruppo del Partito Democratico, intervenendo sulla questione che ha visto alcuni operatori della costa comacchiese lanciare il cosiddetto ‘sciopero del mondo della notte’.
Nelle nuove disposizioni pubblicate sul BURERT – e quindi già operative – è inoltre ribadito che ‘sulle spiagge e nel mare dei Comuni costieri devono essere rispettate scrupolosamente le regole relative al divieto di assembramento e al distanziamento interpersonale di almeno 1 metro. Il rispetto di norme e direttive è una precisa responsabilità individuale da parte dei fruitori delle spiagge e dei clienti degli stabilimenti balneari’.
“La responsabilità individuale delle persone nel rispettare le norme, semplici e di buon senso come il distanziamento sociale, sono ancora una volta ribadite. Io – aggiunge il consigliere Marco Fabbri – ci tengo a rassicurare gli esercenti ed evidentemente interpreto il ruolo del consigliere regionale diversamente dai leghisiti: chi fa musica e spettacolo, chi fa intrattenimento e chi organizza e ospita eventi va sostenuto. Nessuno vuole che questi settori si sentano minacciati. In questa fase è essenziale che le regole vadano spiegate, capite e rispettate. E questo può avvenire solo con la collaborazione di tutti”.

Salvi: “Inaccettabile l’esclusione dell’ortofrutta dal DL Rilancio”

Da: Fruitimprese

Il presidente Fruitimprese: “Ortofrutta danneggiata dal Covid come gli altri settori dell’agroalimentare. Ben venga il progetto Pera IGP, purché le risorse vadano al sostegno della produzione” .
“E’ incredibile, e non è accettabile,  che nel primo provvedimento concreto  del governo di riduzione del costo del lavoro, che prevede lo stanziamento di 426 milioni di esoneri contributivi previdenziali e assistenziali, l’ortofrutta sia stata esclusa”. E’ il commento di Marco Salvi , presidente di Fruitimprese.
“Come Fruitimprese siamo impegnati da sempre per far recuperare competitività alle nostre imprese e per rilanciare l’export di ortofrutta, seconda voce delle nostre esportazioni agroalimentari, e da sempre chiediamo che si intervenga sul costo del lavoro con sgravi contributivi che permettano la riduzione dello stesso e diano un miglior ritorno economico ai produttori. A maggior ragione non capiamo il motivo di questa esclusione. Durante la Fase 1 e 2 , per garantire le forniture quotidiane di prodotto in condizioni di sicurezza, le imprese dell’ortofrutta hanno dovuto affrontare interventi sulle linee di lavorazione e negli ambienti di lavoro con un aggravio dei costi di un 25-30 per cento, costi che si sono scaricati sulle imprese. In sintesi: i danni da Covid hanno colpito tutti i settori, compreso il nostro. Già da giugno i consumi sono calati rapidamente; l’ortofrutta è stata danneggiata come gli altri settori”.
Il mercato della frutta estiva è condizionato da un forte calo produttivo cui non corrisponde una adeguata remunerazione dei prezzi: “probabilmente non abbiamo spiegato in modo chiaro alla Distribuzione moderna e al mercato la situazione di emergenza che sta vivendo la produzione. Sono diversi anni che si verificano situazioni climatiche avverse, cui si aggiunge il flagello della cimice e di altre fitopatie. Un quadro di eccezionale convergenza di criticità che sta sconvolgendo il settore ortofrutticolo: solo in Emilia Romagna, secondo dati Cso Italy, negli ultimi 15 anni l’ortofrutta ha perso oltre 19 mila ettari, con una accelerazione drammatica negli ultimi anni. La  peschicoltura da sola in 10 anni ha perso 15 mila ettari. Una enorme perdita di valore per il territorio, di posti di lavoro, di redditività per le aziende, con riflessi pesanti su tutti i settori a monte e a valle dell’impresa agricola”.
“Dopo tutto quello che il settore ha fatto in questi mesi, lavorando in condizioni precarie e difficilissime – continua Salvi -ci aspettavamo una maggiore considerazione da parte politico-istituzionale. Il nostro settore è da sempre in prima linea ed ha anticipato lo spirito del Green deal e la strategia del Farm2Fork oggi annunciata dall’Unione europea.  Siamo campioni di sostenibilità che per noi si chiama ‘filiera corta’, riforniamo direttamente le catene della Gdo e i Mercati generali. Ma dobbiamo tutti capire che non c’è sostenibilità ambientale senza redditività per le imprese, che sono il cuore del sistema. Concordo con l’On. De Castro che la strategia Farm2fork va migliorata nel senso di garantire più reddito agli agricoltori; le imprese vanno incentivate e non penalizzate”.
Conclude Salvi: “Ci stiamo impegnando anche per il rilancio di uno dei prodotti più tipici e vocati dell’Emilia-Romagna, la pera, una eccellenza produttiva del territorio che comporta elevati costi di produzione cui non corrisponde una adeguata remunerazione per le imprese agricole, con conseguente perdita importante di superfici. In Emilia Romagna, il maggiore polo produttivo di pere in Europa, si sono persi 6000 ettari in dieci anni. Ben venga il progetto per valorizzare le pere sotto il comune denominatore dell’IGP sui mercati esteri e sul mercato interno, purché tutte le iniziative messe in campo abbiano un unico scopo: valorizzare il prodotto sui mercati internazionali per meglio remunerare l’anello debole della filiera che è il produttore”.  “La pera in regione ha già visto un importante processo di aggregazione e col sostegno della Regione, confermato dal presidente Stefano Bonaccini e dall’assessore Alessio Mammi,  sicuramente potremo rendere più competitive le nostre produzioni a fronte di una concorrenza estera sempre più agguerrita. Non c’è più tempo da perdere, dobbiamo muoverci subito, altrimenti rischiamo di perdere la leadership produttiva in Europa, con conseguenze drammatiche per l’economia dei nostri territori”.

Scuola: definizione delle regole per il ritorno in classe

Da: Regione Emilia-Romagna

Continuano in Regione gli incontri del Tavolo interistituzionale per la Scuola aperta.
L’assessore Salomoni: “Con le definitive indicazioni del Comitato tecnico scientifico ora gli enti locali possono procedere per verificare l’adeguatezza degli spazi e le eventuali criticità”. Al tavolo ieri anche l’assessore Corsini per affrontare il tema del trasporto pubblico locale.

Con la definizione delle regole per tornare in classe in sicurezza del Comitato tecnico scientifico nazionale, ora gli Enti locali possono procedere rapidamente ad una valutazione operativa e puntuale dell’adeguatezza degli spazi.

E’ ciò che è emerso nel corso dell’incontro del Tavolo interistituzionale per la scuola aperta, è tenuto in Regione e presieduto dall’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni, e costituito dai rappresentanti delle Province, della Città metropolitana di Bologna, dei Comuni capoluogo e dal direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale. All’incontro di ieri ha partecipato anche l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini.

Il Comitato tecnico nazionale ha confermato quanto chiesto dalla Regioni, e cioè che il distanziamento nelle aule di un metro fosse considerato nella posizione seduta al banco dello studente (da bocca a bocca, in pratica), mentre per gli spostamenti in entrata e in uscita, dove il distanziamento non potrà essere mantenuto, dovrà essere indossata la mascherina. Per quanto riguarda la cattedra, resta la distanza di due metri tra questa e il banco più prossimo.

“Adesso ci sono tutti gli elementi per procedere ad una analisi puntuale, aula per aula- ha detto l’assessore Salomoni-. Con le definitive indicazioni ministeriali ora gli enti locali possono procedere per verificare l’adeguatezza degli spazi e le eventuali criticità che si dovessero riscontrare, e tutto in estremo anticipo rispetto al ritorno in classe. Questo tavolo- ha aggiunto- rappresenta un ulteriore luogo di confronto con tutti gli attori del territorio, utile per mantenere la regia e il coordinamento”.

Nel corso dell’incontro si sono analizzate anche le problematiche relative al trasporto pubblico locale e alla necessità di mantenere le misure di distanziamento sui mezzi.

Comacchio: avvio di due progetti di manutenzione nel complesso vallivo

Da: Agenzia stampa Made

Saranno i canali sub-lagunari Ungola e Fosse Foce, insieme all’arginatura di Valle Furlana, i protagonisti dei prossimi lavori di manutenzione in programma nel complesso vallivo del Parco del Delta del Po di Comacchio.
I canali sub-lagunari Ungola, che per 6 km si snoda da stazione Foce sino alla stazione di pesca Serilla, e Fosse Foce, 2 km di lunghezza in direzione nord-sud, saranno oggetto a partire da fine anno e fino all’inizio del 2021, di un’opera di escavo con contemporaneo ripristino di argini e dossi con il terreno di riporto. Le ultime manutenzioni risalgono al 2011 con fondi del progetto LIFE.
L’altra area interessata dai lavori sarà l’arginatura di Valle Furlana che vedrà tra settembre e novembre, nell’ambito del programma operativo 2018-2020 interventi di manutenzione ordinaria per la ripresa di frane nella sovrastruttura arginale ed il rinforzo di un tratto di palificata.
Due cantieri in partenza quindi, fondamentali per il corretto mantenimento dell’equilibrio idrobiologico e ambientale delle valli e della loro flora e avifauna, che con la loro suggestiva bellezza rendono la Zona del Delta del Po una delle più visitate in Europa dagli appassionati di slow tourism e birdwathcing.

MORTI DI REGGIO EMILIA
Avevo 19 anni: il mio ricordo per i ventenni di oggi.

«Compagno Ovidio Franchi, compagno Afro Tondelli,
e voi Marino Serri, Reverberi e Farioli
dovremo tutti quanti aver d’ora in avanti
Voialtri al nostro fianco per non sentirci soli»
Fausto Amodei: Per i morti di Reggio Emilia

Mi chiedo cosa dica oggi (e a chi) una vicenda di sessanta anni fa e la canzone che ne fa memoria, Per i morti di Reggio Emilia. I miei ricordi sono più o meno questi.
Con l’amico di sempre, Ranieri Varese, frequento il Consiglio Provinciale della Resistenza, che si occupa di diffondere la conoscenza di quelle vicende tra i giovani. È un argomento pressoché tabù negli anni ’50. Ricordo in particolare, come illuminanti, le conferenze di Riccardo Bauer ed Enzo Boeri. Ranieri ed io siamo i più giovani in quegli incontri preparatori.
Nella primavera del 1960, in un incontro in vista del 25 aprile, vengono espresse preoccupazioni per la situazione del Paese. Si è insediato il governo Tambroni, monocolore democristiano con l’appoggio determinante dei neofascisti. La convocazione del congresso nazionale del MSI a Genova riceve una netta ripulsa dalla città. Viene annullato a fine giugno.

Manifestazioni contro il Governo, per la democrazia e l’antifascismo, si svolgono in varie città nei primi giorni di luglio. Anche a Ferrara, come a Reggio Emilia, la data è il 7 luglio, piazza Municipale strapiena, direi di ricordare una sola camionetta della Celere a garanzia dell’ordine pubblico. Tutto si svolge tranquillamente. Più oratori si susseguono. Saprò poi che la notizia dell’eccidio di Reggio Emilia è giunta al palco, ma è responsabilmente taciuta.

Reggio Emilia, 7 luglio 1960. Le Forze dell’Ordine sparano sulla folla.

Reggio Emilia, 7 luglio 1960. Le Forze dell’Ordine sparano sulla folla.A Reggio Emilia la Celere apre il fuoco sui manifestanti. Muoiono Ovidio Franchi, operaio, 19 anni; Lauro Farioli, operaio, 22 anni, orfano di padre, sposato e padre di un bambino; Marino Serri, pastore, 41 anni, partigiano della 76SAP, primo di sei fratelli; Afro Tondelli, operaio, 36 anni, partigiano della 76a SAP, quinto di otto fratelli; Emilio Reverberi, operaio, 39 anni, partigiano nella 144a Brigata Garibaldi e commissario politico nel distaccamento G. Amendola.

Quest’anno Reggio li ha ricordati con diverse iniziative e in particolare con una manifestazione – promossa da Comune, Provincia, Cgil, Cisl e Uil, Anpi, Alpi-Apc, Anppia, Istoreco e Comitato democratico e costituzionale – il 7 luglio. Partecipava pure Silvano Franchi, il fratello di Ovidio. A Reggio, evidentemente, pensano che la data qualcosa ci dica sessanta anni dopo.

In quel tempo un giovane cantautore, Fausto Amodei, fa servizio militare soldato semplice, Centro Addestramento Reclute di Montorio Veronese. La notizia lo sconvolge e il suo modo di solidarizzare consiste nel comporre una canzone [puoi ascoltarla qui]. Sarà la sua più ascoltata e cantata. Amodei è già attivo nel gruppo di Cantacronache, sorto a Torino nel 1957 tra musicisti, letterati e poeti. Sono le prime canzoni ‘impegnate’ – pure belle – che ho modo di sentire nell’ospitale casa, a Ferrara, di un compagno di Liceo, Afro Maisto. Nella canzone l’autore chiama a una nuova resistenza nel nome dei caduti, già partigiani o loro eredi ideali, i due giovanissimi. Ranieri ed io abbiamo la stessa età di Ovidio!

Di Amodei non dirò altro. Le sue canzoni si possono ancora ascoltare con piacere. Io non le so cantare. Alla cresima, nelle prove del coro, mi dicono “Tu apri solo la bocca!”. Le parole però le so, non solo Per i morti di Reggio Emilia, ma almeno La zolfara, Qualcosa da aspettare, La marcia della pace. Le suggerisco quando qualcuno, chitarra in mano, le intona. Ora non succede più. Di Fausto Amodei, che però non ho mai incontrato, ho condiviso pure una parte di percorso politico: Unità Popolare, Psi, Psiup…

Io sono sicuro che occorre recuperare il meglio dell’Antifascismo e della Resistenza, di fronte al ritorno di un passato infame, nell’esplodere della diseguaglianza sociale, nella negazione delle diversità, nel connubio tra nazionalismo e religione, nella negazione dei diritti fondamentali.
In una intervista Enzo Biagi chiede a Primo Levi: “Come nascono i lager?” “Facendo finta di nulla” è la risposta. È una risposta che condivido e che considero attuale.

Le vicende che ho semplicemente evocato sono state importanti nella mia formazione. Mi piacerebbe parlare ai ventenni di oggi per sentire se a loro questa vecchia storia dica qualcosa di vivo nel loro presente.
Poi penso: se a me, diciannovenne, avessero chiesto di riflettere su un fatto avvenuto sessanta anni prima, nell’anno 1900 cioè, come avrei reagito? Posso pensare all’uccisione di Umberto I o alla Guerra Boera. Alla monarchia si è posto fine con un referendum e non con colpi di pistola e tra coloni olandesi e soldati inglesi i più simpatici sono gli zulù. Sono risposte possibili. Non so se le avrei date.

Questo articolo è apparso con altro titolo anche sull’edizione in rete della storica rivista del Movimento Nonviolento [www.azionenonviolenta.it]

Cover: Il corpo di Lauro Farioli, una delle cinque vittime della strage (wikipedia commons)

Bondeno: dal 13 luglio variazioni nella circolazione stradale

Da:Comune di Bondeno

Lavori del consorzio di bonifica: dal 13 luglio, variazioni nella circolazione stradale e chiusura di via Dazio fino alla conclusione del cantiere.

 

Da Lunedì 13 Luglio chiuderà per lavori Via Dazio, la chiuderà per lavori urgenti programmati dal Consorzio di Bonifica di Burana, comportando una serie di misure di variazioni alla circolazione stradale. Il comando della Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese ha predisposto infatti un’apposita Ordinanza per la chiusura di Via Dazio, nel tratto compreso tra la frazione di Santa Bianca e l’intersezione che la via di comunicazione forma con l’ingresso al Polo Sanitario del Borselli. La chiusura sarebbe dovuta scattare da cronoprogramma nei giorni scorsi, ma in realtà le misure riguardanti il traffico saranno attive solo da Lunedì 13, con l’avvio del cantiere del Consorzio di Bonifica che sarà necessario per il rifacimento della facciata della chiavica idraulica situata a ridosso del corso del fiume Panaro (si veda Planimetria allegata). Contestualmente, il Consorzio ha predisposto la posa in opera di alcuni pali di fondazione, che serviranno per il rinforzo arginale in corrispondenza del ponticello che si trova nel complesso idraulico. Nei giorni scorsi si sono svolti lavori preliminari con la posa di materiali all’interno del cortile dell’impianto, che non ha intralciato la circolazione stradale, cui seguiranno da Mercoledì 8 Luglio le operazioni di accantieramento vere e proprie. Un intervento piuttosto delicato, insomma, affidato dal Consorzio di Bonifica alla ditta CAM Perforazioni Srl di Pesaro, e che ha comportato la decisione dell’interdizione al traffico di Via Dazio per tutta la durata del cantiere. La chiusura della via prevede alcune deroghe parziali per i residenti, i mezzi diretti ai fondi agricoli della zona. Per i quali, inevitabilmente, il percorso cambierà: i residenti potranno farlo, ma a condizione di percorrere la Sp 9 per Casumaro fino all’abitato di Santa Bianca, dove dovranno poi percorrere l’argine del Panaro in direzione Bondeno. Per tutti gli altri cittadini che utilizzano abitualmente Via Dazio come via alternativa per raggiungere Casumaro o Cento, la strada sarà invece interdetta fino a lavori ultimati. Saranno ammessi al transito i veicoli funzionali al cantiere, ed i mezzi di soccorso e polizia. L’apposita Ordinanza predisposta dagli uffici della Polizia Municipale prevede che le variazioni intervenute nella circolazione stradale siano adeguatamente segnalate, così come la presenza del cantiere e di eventuali ingombri presenti sulla carreggiata, e questo per tutta la durata delle operazioni. I lavori, come per il restauro della Botte Napoleonica avvenuto circa un anno fa, si rendono necessari per implementare la sicurezza idraulica di un territorio da sempre caratterizzato dalla presenza di numerosi corsi d’acqua.

Coldiretti: fondi salvano stalle italiane da crack, finanziamenti anche per vendemmia e pesca

Da: Coldiretti Emilia-Romagna

Un passo importante per dare ossigeno alle stalle italiane che si trovano ad affrontare una crisi senza precedenti, dove la pandemia ha messo a rischio il futuro di un settore che rappresenta il 35 per cento dell’intera agricoltura nazionale e dà lavoro a 800mila persone. E’ quanto afferma il Presidente Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere soddisfazione per l’avvenuta approvazione in conferenza Stato-regioni del provvedimento che destina 90 milioni di euro alle filiere della carne italiana.  Le filiere interessate da sovvenzioni dirette sono quelle dei maiali, delle pecore, dei conigli, del latte di bufala e dei vitello da carne per un totale di 65 milioni di euro di intervento. Altri 15 milioni di euro sono destinati al sostegno degli ammassi privati della carne di vitello e 10 milioni per i prosciutti DOP

“Finalmente possiamo contare su misure concrete e spendibile, con positive ricadute su tutte le economie di riferimento” ha aggiunto il presidente della Coldiretti nel sottolineare che “il provvedimento consolida la fattiva collaborazione instaurata da Coldiretti con il mondo delle istituzioni al quale continueremo a chiedere interventi mirati, in diversi settori, per fronteggiare questo periodo di difficoltà”.

Positivo anche il via libera della Conferenza Stato-Regioni allo stanziamento di 100 milioni di euro da destinare alla vendemmia verde, misura richiesta espressamente da Coldiretti nel piano salva vigneti presentato al Governo, assieme alla distillazione già scattata a fine giugno. I fondi saranno erogati alle imprese viticole che si impegnano a ridurre volontariamente la produzione di uve destinate a vini a denominazione di origine (DOP) e a indicazione geografica (IGP). Un impegno importante per far fronte alla crisi che – sottolinea Coldiretti – vede quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) registrare un deciso calo dell’attività con un pericoloso allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano dal quale nascono opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone, dalla vigna al bicchiere secondo l’indagine Coldiretti.

Altri 20 milioni di euro saranno destinati – continua Coldiretti – ad aiuti diretti al settore pesca e Acquacoltura, anch’esso messo a dura prova dall’emergenza Coronavirus,con il calo della produzione e dei consumi di pesce italiano.

Caricento-ripartenza post Covid-19

Da: Cassa di Risparmio di Cento

Continua il percorso di incontri organizzati da Caricento con l’imprenditoria locale e gli esercenti per definire le strategie di ripartenza post emergenza.

Cento, 10 luglio 2020 – Ieri pomeriggio ha avuto luogo presso i locali della Filiale Sede della Cassa di Risparmio di Cento il secondo appuntamento del ciclo di incontri dedicati al territorio. Come avvenuto per il primo appuntamento dello scorso 25 giugno, che ha ospitato imprenditori ed imprese, la tavola rotonda ha coinvolto la Dirigenza della Cassa e titolari di imprese del settore del commercio operanti nel territorio, rappresentativi delle diverse tipologie di attività. Nello specifico all’evento hanno partecipato Davide Fiocchi (Fiocchi Abbigliamento – Cento), Marco Amelio (AM Immobiliare – Cento), Davide Simoni (Salumeria Simoni – Bologna), Matteo Ludergnani (Hotel Carlton – Ferrara) e Mariella Schiavi (Ottica La Lente – Ferrara).

L’evento, aperto da un’introduzione del Presidente di Caricento Giuseppe Pallotta e del Direttore Generale Ivan Damiano, ha visto anche la partecipazione del Direttore Commerciale, Carlo Malaguti, e della Responsabile Marketing Silvia Ballarini che hanno approfondito tematiche di attualità come la digitalizzazione dei pagamenti, le soluzioni di ultima generazione per gli incassi e le piattaforme di e-commerce disponibili anche per gli esercenti che non hanno vere e proprie vetrine online.

Alcuni dei partecipanti hanno infatti dichiarato di aver potuto mandare avanti la propria attività durante la crisi sanitaria proprio grazie a strumenti digitali di vendita ed incasso online ed in mobilità. Le richieste pervenute alla Cassa nel periodo di lockdown di questo tipo di strumenti, come mobile POS e servizi di e-commerce, sono state molteplici, a testimonianza del fatto che tanti esercenti si sono attrezzati per non subire uno stop completo della loro attività, dimostrando grande resilienza e voglia di reagire.

“ La capacità di adattamento e la velocità di reazione sono requisiti fondamentali per affrontare una crisi – ha dichiarato il Presidente di Caricento Giuseppe Pallotta – Siamo orgogliosi di far parte di un territorio dallo spirito così forte e sempre di più vogliamo fare gruppo con i nostri clienti esercenti in un momento in cui, per tutti, è tempo di ripensarsi sulla base di nuovi paradigmi “.

“La tecnologia corre ad una velocità incredibile e diventa difficile ma possibile tenere il passo con il cambiamento – ha dichiarato Carlo Malaguti, Direttore Commerciale di Cassa di Risparmio di Cento – Oggi è fondamentale che la Cassa sia al fianco degli esercenti consentendo loro di ripartire, sfruttando tutte le opportunità generate dalle tecnologie digitali”.

Il confronto con esponenti dell’imprenditoria voluto dalla Cassa proseguirà dopo l’estate con ulteriori appuntamenti, finalizzati a monitorare costantemente la ripresa e condividere esperienze utili alla ripartenza.

Comacchio: riaprono le sale di lettura e consultazione

Da: Comune di Comacchio:
Da lunedì 13 luglio sarà possibile accedere alle sale della Civica Biblioteca L.A. Muratori per intrattenersi a leggere o studiare, ma anche per scegliere liberamente dagli scaffali i libri da prendere in prestito. Sarà inoltre consentito servirsi autonomamente e maneggiare i libri esposti.

Il via libera alla fruizione degli spazi avverrà in conformità con quanto stabilito dalle “Indicazioni operative per la riapertura delle biblioteche” emanate di recente dalla Regione Emilia Romagna – Istituto per i beni artistici, culturali e naturali, nonché dalla normativa generale emanata per l’emergenza Covid
Permangono alcune regole cautelative da osservare: obbligo di mascherina, sanificazione delle mani prima di accedere ai locali della biblioteca, tempi brevi di permanenza nei locali della biblioteca in caso di solo prestito librario.
Nelle sale di lettura/consultazione sono state opportunamente segnalate le postazioni da occupare nel rispetto del distanziamento previsto: due persone per tavolo, per un massimo di 24 utenti.

In ogni caso rimane consigliata la prenotazione telefonica o via mail dei libri che si desidera prendere in prestito.

Al momento non è possibile accedere alle postazioni internet ed alla sala per bambini,
quest’ultima posta al piano terra di Palazzo Bellini.

Parole a capo
Marniko: “Milano” e altre poesie

Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta.
(Dylan Thomas)

HO PERDUTO GLI ANNI MIGLIORI

Ho perduto gli anni migliori
della mia vita
rincorrendo fantasmi,
colpevole solo
di desiderare la morte
nel mio delirio.
Tornavo ogni volta
là dove il richiamo
della tua ombra
mi uccideva.
E morivo,
per rinascere
nella tua inconsistenza.

 

MILANO

Milano,
tu mi hai regalato
la mia identità,
tu che hai sempre
saputo come prendermi.
Milano,
nuda o vestita,
negli angoli della metro,
scappando da chi
mi malediva
succhiandomi l’anima.
Milano,
tu sai che non avevo
bisogno di pregarti,
ma come ogni puttana
capivi quando darmelo
il tuo desiderio infame,
iniquo
come le nostre voglie.
Milano,
io e te, un buco da un amico,
un letto rubato,
nella stanza spoglia,
vederci nudi in piedi,
perché davvero
ridevi nella compassione
che avevi per noi,
quei tempi là.
Milano,
fuggito quasi proibito
oggi ritornare,
tu sola puoi salvarmi
sottoterra,
riacchiappami l’anima.

 

NON MERITO NIENTE DI TE!

Non merito niente di te!
Il tuo respiro sussurrato
tra le pieghe dei nostri corpi
sudati e persi nei pochi sguardi smarriti;
il tepore della tua pelle
di questa notte che odora di noi
e di vigneti intrisa.
Non svegliarmi domani o meglio sì,
solo se il lago ha
odore calore e sapore…
di noi!

Marniko
Marniko, uno pseudonimo conosciuto sul web, non è più un ragazzo. È un (ex) scrittore esordiente, webwriter e blogger. Si guadagna da vivere facendo abitualmente il (seo)copywriter (scrive cioè i testi per la pubblicità e il web). Nel frattempo scrive racconti, che si possono leggere su diversi blog, principalmente sul proprio [Qui] o si possono scaricare in ebook gratuiti. Dopo la morte dell’amico Alois Braga, ha collaborato nella gestione e organizzazione del portale I Sogni nel Cassetto; attualmente, sempre in modo gratuito e senza nulla pretendere in cambio, è curatore editoriale di [isnc]edizioni (sito di scrittura e letteratura online autofinanziato e autogestito).

 

Dal 6 al 18 luglio  Parole a capo, la rubrica di poesia di Ferraraitalia, esce ogni mattina durante tutta la settimana.
Per leggere tutte le puntate e tutti i poeti di ‘Parole a capo’ clicca [Qui]

CONTRO VERSO
Filastrocca della Televisione N.2

Il rispetto della privacy è particolare: nessuno può parlare degli altri, ma ognuno può dire di sé tutto ciò che vuole. Anche il falso.

Filastrocca della Televisione N.2 

Son la mamma delle Iene
dico quel che mi conviene
Quando sto dalla Sciarelli
voglio indietro i bimbi belli,
se mi affaccio da Santoro
mostro tutto il mio decoro.
Poi mi siedo da Costanzo
e racconto il mio romanzo.
Se ci fosse la Carrà
farei un salto pure là.
Il mio caso commovente
fa parlar tutta la gente
che da casa vuol capire
come andrà a finire.
Chiede poi com’è iniziata,
di sicuro preoccupata
(“quel che oggi tocca a te
poi domani spetta a me”).
Vuoi saper la verità?
Segui questo varietà.
Son la mamma delle Iene
dico quel che mi conviene.

Quanto possiamo fidarci di quanto viene raccontato dai media intorno ai casi di bambini allontanati dai genitori?
È una domanda destinata a rimanere senza risposta. Una cosa è certa: i genitori sono liberi di dare la loro versione, mentre i terzi a conoscenza dei fatti (giudici, assistenti sociali, psicologi, educatori, insegnanti…) devono tacere per rispetto della privacy e per etica professionale. Il risultato è una sorta di processo senza contraddittorio, dove l’imputato è il sistema di protezione dell’infanzia e non ha diritto all’avvocato difensore.

CONTRO VERSO, la rubrica di Elena Buccoliero con le filastrocche all’incontrario, le rime bambine destinate agli adulti, torna su Ferraraitalia tutti i venerdì.
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