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Giorno: 26 Agosto 2020

Coronavirus, l’aggiornamento: su oltre 10.700 tamponi 120 nuovi positivi, 34 sono legati a un unico focolaio in una discoteca

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Coronavirus, l’aggiornamento: su oltre 10.700 tamponi 120 nuovi positivi, di cui 67 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. Nessun decesso. Oltre la metà dei contagi nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Bologna, 34 sono legati a un unico focolaio in una discoteca

L’età media dei nuovi positivi è 30 anni. I casi di rientro dall’estero sono 10, 15 quelli da altre regioni. Effettuati anche 1.600 test sierologici. Le persone guarite salgono a 24.455 (+8). Casi attivi a quota 2.301 (+112), il 95% con sintomi lievi in isolamento a casa. 6 (+1) i ricoveri in terapia intensiva, 92 quelli negli altri reparti Covid (+2)

 Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 31.214 casi di positività120 in più rispetto a ieri, di cui 67 asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. L’Emilia-Romagna continua a mantenere alto il numero di tamponi giornalieri: oggi sono più di 10.700.

Dei 120 nuovi casi, 33 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone e 66 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti.

Sono 10 i nuovi contagi collegati a rientri dall’estero, per i quali la Regione ha previsto due tamponi naso faringei durante l’isolamento fiduciario se in arrivo da Paesi extra Schengen e un tampone se di rientro da Grecia, Spagna, Croazia e Malta. Il numero di casi di rientro da altre regioni è pari a 15.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 30 anni.

Su 67 nuovi asintomatici, 18 sono stati individuati attraverso gli screening e i test introdotti dalla Regione, 44 grazie all’attività di contact tracing mentre 3 casi sono emersi dai test pre-ricovero e 2 non sono ancora noti.

Per quanto riguarda la situazione sul territorio, le province che presentano il maggior numero di casi sono Ravenna (24), Bologna (21), Forlì-Cesena (21), Ferrara (14) e Modena (10).

Ravenna e provincia su 24 nuovi positivi in 15 casi si tratta di ragazze e ragazzi che avevano frequentato una discoteca di Cervia nella serata di Ferragosto: era stata la stessa Ausl della Romagna a invitare tutti i partecipanti a quella festa a presentarsi per un test. Dei rimanenti casi, 8 sono contatti stretti di un paziente positivo già noto, mentre 1 nuovo positivo è di rientro dall’estero (Senegal).

In provincia di Forlì-Cesena, su 21 nuovi positivi 19 sono ragazze e ragazzi che avevano frequentato la stessa discoteca di Cervia a Ferragosto e che si sono sottoposti a tampone dopo il richiamo dell’Ausl: in totale sono più di 200 i giovani forlivesi controllati per circoscrivere la diffusione del virus. I due restanti casi sono stati individuati uno per presenza di sintomi e l’altra perché sottoposto a test in quanto categoria a rischio.

Nella zona di Bologna dei 21 nuovi contagi 8 sono persone di ritorno dalla Sardegna e 1 è un loro contatto stretto. Sono 6 i casi classificati come sporadici e 3 i nuovi positivi individuati grazie ai test pre-ricovero negli ospedali; un caso è stato individuato per presenza di sintomi e poi ricondotto a un focolaio già noto, uno grazie ai test epidemiologici sulle categorie più a rischio e uno infine perché contatto di un paziente già noto.

Ferrara su 14 nuovi casi, 3 sono stati individuati grazie agli screening sulle categorie più a rischio, 3 perché contatti stretti di un positivo già noto e 4 sono stati ricondotti allo stesso focolaio familiare dopo che un membro della famiglia ha eseguito un tampone in presenza di sintomi; dei rimanenti, un caso è un giovane contatto di un positivo di rientro dalla Sardegna, un positivo è stato diagnosticato dopo i controlli su chi ritorna dall’estero (Romania), un caso è stato rilevato durante i test pre-ricovero e uno infine dopo essersi sottoposto spontaneamente a un test sierologico.

In provincia di Modena dei 10 casi positivi di oggi, 4 sono rientri dall’estero (Albania, Senegal, Grecia e Venezuela), 3 sono stati individuati al ritorno dalla Sardegna, uno è un tampone pre-ricovero, un caso è stato rilevato grazie al contact tracing e uno infine è stato classificato come sporadico.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

tamponi effettuati ieri sono 10.757, per un totale di 853.910. A questi si aggiungono anche 1.600 test sierologici.

casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 2.301 (112 in più di quelli registrati ieri). Non si registra nessun decesso in tutta l’Emilia-Romagna

Le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 2.203 (+109 rispetto a ieri), il 95% dei casi attivi. Aumentano a 6 (+1) i pazienti in terapia intensiva, e salgono a 92 quelli ricoverati negli altri reparti Covid (+2 rispetto a ieri).

Le persone complessivamente guarite sono 24.455 (+8 rispetto a ieri): 25 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 24.430 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 4.751 a Piacenza (+4, di cui 3 sintomatici), 3.899 a Parma (+9, di cui 4 sintomatici), 5.330 a Reggio Emilia (+2, di cui 1 sintomatico), 4.329 a Modena (+10, di cui 4 sintomatici), 5.581 a Bologna (+21, di cui 14 sintomatici), 467 casi a Imola (+8, di cui 5 sintomatici), 1.192  a Ferrara (+14, di cui 5 sintomatici), 1.323 a Ravenna (+24, di cui 4 sintomatici), 1.058 a Forlì (+21, di cui 10 sintomatici), 896 a Cesena (+3, di cui 1 sintomatico) e 2.388 a Rimini (+4, di cui 2 sintomatici). /JF

Codigoro:due settimane al mare per gli anziani con un progetto condiviso dal Comune

Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro

Non solo campi solari estivi rivolti agli adolescenti, ma anche per gli anziani residenti nel territorio comunale. Sta procedendo a gonfie vele la terza edizione del progetto “Campi solari per diversamente giovani”, organizzato dal Comune di Codigoro, in collaborazione con le rappresentanze locali di Udi, Lions Club ed FNP Cisl. Per due settimane, dal lunedì al venerdì, sino al 4 settembre prossimo, 32 anziani codigoresi, suddivisi in due gruppi (16 unità per ciascuna settimana), trascorreranno momenti di svago e di relax al bagno Playground del Lido di Volano, gestito da due concittadini, Davide Bottoni e Michele Patroncini. “In partnership con Udi, Lions Club e sindacato dei pensionati della Cisl – spiega il sindaco Sabina Alice Zanardi -, abbiamo promosso un progetto per i nostri anziani, progetto che, che quest’anno, assume ancora più importanza rispetto al passato, dopo il lungo e difficile periodo del lockdown. Sono stati proprio i nostri nonni, costretti a convivere con la solitudine e l’angoscia, quelli che hanno subìto l’impatto più forte dell’epidemia e quindi le giornate al mare che abbiamo voluto loro riservare, combaciano con il ritorno alla normalità e con il recupero di quella libertà di spostamento perduta. Lo spirito di aggregazione, lo stare in compagnia – prosegue il sindaco – è il nodo centrale del progetto, perchè gli anziani non possano sentirsi soli, accompagnandoli, quindi, per mano in  percorso che punta a riscoprire quei momenti di spensieratezza e di libertà, che prima dell’epidemia sembravano scontati.” Il Sindaco ha fatto visita, nella giornata di ieri, agli anziani, intrattenendosi con loro a conversare e condividendo con loro il pranzo. Il Comune di Codigoro, sin dal mese di marzo, ha messo in campo tutta una serie di servizi alla persona, andando incontro, in particolar modo, ai bisogni delle fasce più deboli, tra cui gli anziani, attraverso la consegna di farmaci e spesa a domicilio, ma anche di libri. Le giornate di sole e relax in riva al mare rientrano in quest’ottica, finalizzata a tendere una mano alla terza età, per uscire da un periodo di grandi difficoltà. “Il tam tam delle precedenti edizioni – interviene Graziella Ferretti, responsabile dell’Udi di Codigoro -, ha funzionato e anche quest’anno il progetto sta riscontrando grandi consensi. C’è il piacere della condivisione, dello stare in compagnia a conversare in riva al mare o sotto all’ombrellone, ma si leggono anche i quotidiani e si commentano le notizie del giorno. Noi volontari vediamo la felicità negli occhi degli anziani, che sono tornati a sorridere dopo il lockdown. Siamo ben felici di prendere parte a questo progetto, promosso dal Comune.”

 

Vite di carta /
La misura della maturità

Vite di carta. La misura della maturità

Proprio ieri ho fatto visita a una signora più grande di me di qualche anno che vive sola in una grande casa dalle finestre perennemente chiuse. La sua giornata trascorre così, tra studio, lettura e tanto computer. Ha un indubbio carisma e una sofferta maturità.

Mi ha parlato a lungo di questi suoi ultimi anni pieni di dure prove, dei lutti di tutti i suoi famigliari. Ha detto di essersi smarrita in un lungo cammino buio, ma ora si sente di nuovo libera nello stare con se stessa e sul suo volto ancora bello ed espressivo ho letto in effetti un messaggio sereno.

Poi, prima di addormentarmi alla fine della giornata ho voluto aprire il mio nuovo libro. L’ho fatto con delicatezza perché non è mio, ma è il prestito di un amica. L’ho fatto perché molti libri hanno le ali e non vanno spezzate.

Che inizio. Ho ritrovato immediatamente lo stile dell’autore che leggo da anni, le frasi ben scandite  che seguono i pensieri del protagonista e li fissano con precisione semplice. L’autore è Gianrico Carofiglio, il protagonista è l’avvocato Guido Guerrieri, il romanzo ha per titolo La misura del tempo ed è arrivato secondo alla edizione più recente del Premio Strega.

Ci sono giornate in cui i fatti che accadono e le sensazioni che si provano sono tra loro in armonia. Ieri è stato così: la lettura serale mi ha portato di nuovo a riflettere sulla nostra maturità di uomini e donne della seconda età.
Ho letto solo le prime ventidue pagine, per cui mi accingo a scrivere eccezionalmente di un romanzo che non ho ancora letto. Però l’esperienza di vita dell’avvocato Guerrieri si è già accampata nel libro e mi ha dato spunti preziosi per misurarmi con lui.

La nuova cliente, che egli riceve alla fine di una lunga giornata di lavoro, non è una persona qualsiasi, ma una donna con la quale molti anni prima ha avuto una relazione piuttosto intensa, anche se è durata solo alcuni mesi. Quando lei entra nello studio c’è l’impaccio del ritrovarsi dopo un così lungo intervallo e dopo tante esperienze di vita.

Se accadesse a noi che leggiamo, non potremmo che dare conferma di ciò che accade a Guido e Lorenza: lui riconosce lei a fatica, lei lo trova molto simile al Guido giovane, ma si salutano entrambi con un gesto goffo. Lei gli dice sinceramente che non lo trova cambiato, lui sa evitare di dirle la stessa frase che risulterebbe formale se non addirittura insincera. Perché lei porta male i suoi 57 anni ed è lì per un problema serio che riguarda il figlio e che aggiunge altri anni alla pelle del suo volto.

Nel corso della giornata, prima di questo appuntamento delle 19, Guido ha incontrato per caso un amico, Enrico, e l’ha trovato estremamente provato dalla morte della madre. Anche un mio amico ha perso la madre nel mese di giugno e ora sta faticando a riprendersi.

Quanto a me, ho perso madre e padre da molti anni ormai, come Guido Guerrieri. Bene, siamo tutti dalla stessa parte: narratore, personaggio, lettrice (e lettori). Leggo il resoconto che Enrico fa a Guido della scomparsa della madre e sento che mi emoziono e mi scompongo; Guido dice di avere avvertito “come un pugno alla bocca dello stomaco” e credo usi le parole giuste anche per me.

Perché sono parte in causa e anch’io mi libero, sentendo dire da Enrico che è una prova durissima quella di assistere un genitore nei suoi ultimi mesi e giorni, quella che a volte ci ha fatto esasperare e talvolta abbiamo risposto con asprezza o con insofferenza a una delle  persone più care. Enrico dice che questo comportamento ci toglie la “dignità”, io non lo penso: nei brevi momenti in cui è toccato a me ho sentito di smarrire semmai la mia identità, sperduta in uno spazio senza confini e senza leggi.

L’ho chiamata “la terra di nessuno”, anche perché non si lascia governare da alcun principio razionale ed è lei a impadronirsi del nostro smarrimento e di noi, a tratti. Ci rende insensibili, quasi dovessimo metterci in salvo dalla spirale della malattia e della fragilità.

Guido ha invitato Enrico a prendere un caffè e ha ascoltato il suo sfogo. E’ un atteggiamento che mi pare misurato, che soccorre nel modo più naturale l’amico. Enrico ha bisogno di buttare fuori dolore, sgomento e delusione di se stesso. Non servono donchisciottismi, basta esserci nell’istante giusto, prima di tornare ognuno alla propria vita e alla propria identità.

Da ultimo, ma per ventidue pagine può bastare, l’inventario. Spinto dai discorsi di Enrico, Guido ripensa a sua volta ai propri genitori e in sole tredici righe fa un bilancio preciso di quello che gli hanno lasciato. Anche qui mi sono scomposta.

So bene cosa hanno lasciato a me i miei genitori, non so se saprei esprimerli in così poche parole, con nettezza. Tento di occupare le righe del libro con il mio elenco, come se provassi a sovrapporre la mia mano a quella del narratore. L’operazione mi sta riuscendo abbastanza bene: nelle due liste sono compresenti “onestà” e “rispetto per gli altri”.

Nella lista di Guerrieri segue l’”amore per le idee”, nella mia metto l’amore per la creatività e per la sana adesione a se stessi. Quanto al “bisogna sempre sbrigarsela da soli” mi discosto un po’: se Guido fatica ad accettare aiuto dagli altri, credo di essere diventata meno rigida di lui nel tempo, con tutta la collaborazione di cui ho goduto nella mia professione di docente e nei rapporti dentro la mia nuova famiglia.

E’ finita una giornata vissuta in armonia. Mi sento bene, anche se il dialogo con la signora mi ha sbattuto in faccia che il dolore può farci così male e le pagine del nuovo libro mi hanno riportata alle mie manchevolezze. Mi sento al mio posto, anche se stare qui comporta avere paura e prendere la misura ai miei limiti.

Non so quali tra le infinite variabili della narrazione compariranno da pagina 23 in poi; non so intuire gli ostacoli che l’avvocato Guerrieri dovrà superare per condurre a termine il processo al figlio di Lorenza, che si presenta piuttosto difficile. Confido nella sua professionalità e nell’esperienza che ha maturato in ormai molti anni di attività come avvocato penalista.

Conosce i propri punti di forza e le fragilità, sa valutare i rischi e le risorse di cui dispone; saprà ricostruire pazientemente una verità, forse dovrà scegliere tra verità processuale e verità vera, credo che come altre volte cercherà di trovare la loro migliore intersezione. E poi il finale della storia potrebbe piacermi oppure no, spesso i finali sono scontati o poco plausibili o troppo espliciti. Insomma deludono.

Tuttavia non ho scelta, sono o non sono da sempre una lettrice? E allora non posso che accettare il rischio e procurarmi il piacere di continuare a leggere.

Per leggere gli altri articoli e indizi letterari di Roberta Barbieri nella sua rubrica Vite di cartaclicca [Qui]

Regione: arriva ‘Grande’, l’abbonamento per viaggiare gratuitamente su bus, treni regionali e mezzi pubblici

Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Dalla Regione investimento di 5 milioni di euro. Valida dal 1^ settembre, con la card regionale spostamenti gratuiti lungo i percorsi casa-scuola e nel tempo libero per la tratta coperta dall’abbonamento. Arriva direttamente a casa nelle 13 città con più di 50mila abitanti, scaricabile con la app o on line sui portali delle aziende di trasporto pubblico locale in tutti gli altri comuni. Presidente e assessore: “Facciamo quello che diciamo, rispettando l’impegno preso con la comunità regionale. E già dal prossimo anno provvedimento esteso fino ai 19 anni “

Vado alla “Grande” e mi muovo gratis utilizzando i mezzi pubblici. ‘Grande – crescere viaggiando per l’Emilia-Romagna’ è il nuovo abbonamento gratuito che tutti gli under 14 residenti in regione potranno utilizzare, a partire dal 1^ settembre 2020 e fino al 31 agosto 2021 e poi per l’anno scolastico 2021-2022, per spostarsi con gli autobus e i treni lungo i percorsi casa-scuola e nel tempo libero, per la tratta coperta dall’abbonamento.

Il nuovo abbonamento è una card a cui hanno diritto i ragazzi e le ragazze nati tra il 2007 e il 2014, che frequentano le scuole primarie e secondarie di primo grado e che consente l’accesso gratuito ai servizi urbani di trasporto pubblico e ai servizi extraurbani su bus e ferroviari su rete regionale.

Agli under 14 residenti nelle 13 città con più di 50mila abitanti, la card arriverà direttamente a casa nei prossimi giorni. I ragazzi residenti negli altri Comuni, che hanno diritto alla stessa agevolazione gratuita, potranno invece richiedere il rilascio dell’abbonamento annuale personale all’azienda che svolge il servizio di trasporto pubblico nel proprio comune di residenza.

Le risorse regionali stanziate per realizzare la misura superano i 2 milioni e 700mila euro per la sola copertura degli abbonamenti che riguardano le città con più di 50mila abitanti, a cui si aggiungono i fondi per le richieste dei residenti negli altri comuni, che porteranno a un investimento complessivo finale di circa 5 milioni di euro.

Il nuovo provvedimento è stato presentato oggi in video conferenza stampa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dall’assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini.

“In pochi mesi- afferma Bonaccini-, grazie a una misura che giudico straordinaria, rispettiamo un impegno preso con la comunità regionale. E dal 14 settembre in Emilia-Romagna ragazzi e ragazze con meno di 14 anni andranno a scuola in sicurezza, utilizzando se lo vorranno gli autobus, i treni e i mezzi pubblici del trasporto pubblico locale a costo zero. Un primo passo importante, visto che già dal prossimo anno estenderemo la misura fino ai 19 anni. Istruzione e mobilità sostenibile sono per noi delle priorità. E in questo modo vogliamo essere vicini a genitori e famiglie, garantendo un importante risparmio – basti pensare che la spesa per un abbonamento arriva oltre i 200 euro, a seconda dei bacini – e incentiva il diritto allo studio permettendo l’accesso al trasporto pubblico, con grande senso civico per i beni comuni e un occhio di riguardo all’ambiente in cui viviamo”.

“In questi mesi non ci siamo mai fermati- sottolinea Corsini– abbiamo lavorato sodo, e continuiamo a farlo, per migliorare, incentivare e rendere accessibile il trasporto pubblico per i cittadini, anche perché in questo modo miglioriamo la qualità della nostra vita oltre a rispettare l’ambiente. Su questo, sottolineo anche l’enorme risparmio di carta reso possibile dalla dematerializzazione degli abbonamenti per gli studenti, che potranno anche scaricarli sul cellulare dall’app Roger attraverso il QR code. Con ‘Grande’ parte un importante investimento sulla gratuità di bus e treni, oggi per gli under 14 e nel giro di un anno per i giovani fino a 19 anni, non escludendo di arrivare agli universitari nel corso della legislatura”.

 

Trasporti gratis per 330mila giovani emiliano-romagnoli

A beneficiare della misura saranno circa 330mila ragazze e ragazzi residenti in Emilia-Romagna, di cui oltre 130mila solo nelle 13 città con più di 50mila abitanti. Di questi ultimi, oltre 85mila sono i bambini che frequentano la scuola primaria e più di 53mila gli studenti della scuola secondaria di primo grado.

La Romagna è il bacino più corposo, con un totale di 41.553 utenti di cui 15.229 in provincia di Ravenna, 15.404 in quella di Forlì-Cesena, 10.920 in quella di Rimini. Poi la provincia di Bologna con 35.561 giovani, mentre sono 19.160 nella provincia di Modena, 14.229 in quella di Parma, 13.454 in quella di Reggio Emilia, 7.780 in quella di Ferrara e 7.408 nella provincia di Piacenza.

 

L’abbonamento arriva a casa o si scarica con la app

Per i residenti nelle 13 città della regione con più di 50mila abitanti che frequentano la scuola primaria (nati nel periodo 2010-2014), le società di trasporto pubblico Tper, Start, Tep e Seta stanno provvedendo in questi giorni all’invio dell’abbonamento personale caricato anche su supporto elettronico, direttamente a domicilio, mentre i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di primo grado fino alla terza media (nati nel periodo 2007-2009) potranno scaricare l’abbonamento annuale personale urbano sul proprio cellulare mediante l’app Roger gratuita o richiedere la card di abbonamento su supporto elettronico anche on line.

I ragazzi e le ragazze che non rientrano negli anni di nascita 2007-2014, ma che frequentano istituti scolastici in queste aree urbane, possono richiedere alle società di trasporto interessate il rilascio dell’abbonamento gratuito valido per il percorso casa-scuola presentando documentazione che attesti comunque la condizione per ottenerlo, ovvero anticipazione scolastica, alunni respinti, cambio di residenza, ecc.

Per gli under 14 residenti negli altri Comuni emiliano-romagnoli su cui transitano servizi extraurbani auto filoviari e ferroviari su rete regionale è previsto, dietro richiesta, il rilascio dell’abbonamento annuale personale gratuito direttamente dall’azienda che svolge il servizio di trasporto pubblico nel proprio comune di residenza.

La richiesta può essere fatta anche on line presso i portali aziendali, allegando l’autocertificazione sottoscritta da chi esercita la responsabilità parentale. L’abbonamento gratuito sarà emesso sulla base del percorso che l’utente dovrà effettuare per raggiungere l’istituto scolastico di frequenza.

Per gli under 14 che usufruiscono della gratuità è obbligatorio validare ad ogni salita e cambio mezzo l’abbonamento annuale e, per i nati dal 2007 al 2009, è obbligatorio accompagnare la card con un valido documento di riconoscimento.

 

Gratis in treno con lo stesso abbonamento

“Grande” garantirà il viaggio gratuito anche sui treni regionali. Nell’area urbana di Bologna è già attiva da tempo l’integrazione tariffaria ‘bus più treno’, l’abbonamento annuale under 14 permetterà quindi automaticamente l’accesso a bus e servizi ferroviari. Per colmare tale differenza, la Regione rimborserà integralmente l’abbonamento ferroviario per ragazzi e ragazze under 14 residenti nelle altre città e negli altri comuni dell’Emilia-Romagna, che utilizzano il servizio ferroviario regionale per il percorso casa-scuola non avendo un servizio di bus alternativo. /ER

 

Covid: Rancan :“terapia “de donno”, silenzio imbarazzante della regione: il pd aveva promesso il protocollo per luglio, ad oggi tutto tace”

Da: Ufficio Stampa LegaER

E’ assurdo, e a questo punto anche imbarazzante, il silenzio della Giunta dell’ Emilia-Romagna rispetto all’introduzione della sperimentazione della terapia al plasma-iperimmune promessa per luglio dal Partito democratico alla guida della Regione”. Così il capogruppo della Lega ER, Matteo Rancan, che denuncia: “Siamo in ritardo, rischiamo di arrivare impreparati a una eventuale seconda ondata di epidemia da Coronavirus. La cosa paradossale è che, mentre negli Stati Uniti la Food and drug administration (Fda) ha già concesso l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua) del plasma di soggetti convalescenti nel trattamento contro il Covid-19, qui in Emilia-Romagna, a pochi chilometri da Mantova, stiamo ancora aspettando il protocollo necessario a dare il via alla terapia messa a punto dal professor Giuseppe De Donno che, proprio a Mantova, è stato il primo a mettere in pratica questa metodica come cura efficace contro il Covid”.

Insomma, in Emilia-Romagna siamo in colpevole ritardo mentre, come si sa, prima si interviene, come già fanno a Mantova e a Pavia meglio è. Noi siamo disponibili a collaborare, ma servono quelle risposte concrete che stiamo aspettando da oltre un mese dall’assessore alla Sanità, Raffaele Donini” conclude Rancan.

Bondeno: alberi tagliati lungo il Cavo Napoleonico. Piccinini (m5s): “ennesimo scempio”

Da: Ufficio Stampa M5S

Quello che sta accadendo lungo il Cavo Napoleonico a Bondeno è l’ennesimo scempio naturalistico approvato dalla Regione. Un taglio di alberi sani che in Emilia-Romagna sembra essere diventata la regola visto che in questi anni abbiamo assistito a decine di questi casi. Con la scusa della pulizia dei corsi d’acqua si dà il via al taglio indiscriminato di vegetazione sana il cui sfalcio provoca più danni che benefici e fa gli interessi solo delle società che effettuano i lavori”. È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito al caso del taglio di decine di alberi che sta avvenendo in questi giorni lungo il Cavo Napoleonico a Bondeno, in provincia di Ferrara, e che ha portato alcuni residenti della zona a cercare di fermare i lavori. “Le nuove iniziative green della Regione, come quelle di piantare 4,5 milioni di alberi, saranno destinate ad essere solo propaganda se si continua a permettere scempi come quello di Bondeno – aggiunge Silvia Piccinini – Dal Monte Capra alle rive del Santerno, sono decine i casi che in questi anni abbiamo denunciato per far sì che le regole del taglio della vegetazione lungo i corsi dei fiumi e per la sicurezza idraulica venissero cambiate ma fino ad oggi nulla è accaduto. Anzi, siamo davanti al paradosso in cui da una parte si investono delle risorse, anche se in modo frettoloso e discutibile, per piantare nuovi alberi e dall’altra si dà il via libera all’abbattimento di piante storiche e saneconclude la capogruppo M5S.  

PD: interpellanza ippodromo

Da: Ufficio Stampa Gruppo PD Ferrara

premesso che

Nel dicembre 2018, a seguito di un’asta pubblica, il Comune di Ferrara ha aggiudicato per dieci anni la gestione di una rilevante porzione del complesso immobiliare dell’Ippodromo comunale alla Rete Temporanea di Impresa formata da Nordest Ippodromi spa, Ippodromo di Ferrara asd, U.A.I.P.R.E, Studbook sbs e Al Top Stalloni snc.; – Nell’ambito di questa gestione è prevista, in continuità con le annualità precedenti, la gestione nel mese di agosto di corse al trotto, per quest’anno organizzate nelle giornate di giovedì 6, 13, 20 e 27 agosto.

considerato che

Secondo quanto si legge in una nota diramata dalla Questura di Ferrara, sono stati effettuati controlli congiunti con il Comando Provinciale a le dei VVF e che “il controllo è stato esteso all’accertamento del conforme utilizzo dei locali dell’ippodromo in quanto, nel 2019, la commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo aveva vietato l’utilizzo delle zone sottostanti le tribune. Nella circostanza, si riscontravano diverse irregolarità, in particolare nell’impiego delle strutture in difformità da quanto indicato negli atti autorizzatori rilasciati dal Comune di Ferrara in data 10 luglio 2020″. – Infatti, indebitamente, “i locali sotto le tribune sono state adibite a postazioni per la raccolta delle scommesse sportive con la presenza e sosta di personale dipendente. Altra violazione accertata è stata la non corretta dislocazione degli estintori nell’area in argomento, la mancanza di transenne”. – Inoltre veniva verificata l’inosservanza di almeno tre prescrizioni indicate nella licenza questorile, la più grave delle quali era “il mancato rispetto dell’obbligo di escludere dalla partecipazione al gioco il personale appartenente alla propria organizzazione o ad essa legato da rapporti di collaborazione’. Gli operatori riscontravano che uno dei legali rappresentanti della società Nordest (gestore dell’ippodromo) si portava presso gli sportelli per la raccolta delle scommesse sportive dove concludeva una giocata tramite l’addetta alla raccolta. L’uomo veniva, quindi, segnalato all’Agenzia delle dogane e dei monopoli per i procedimenti di competenza”.

inoltre, considerato che

le gare si sono svolte in giornate particolarmente calde, con, nelle giornate di corse, temperature medie attorno ai 30º e massime che hanno raggiunto i 34º;

si chiede, quindi, al sindaco

se la Commissione Comunale di vigilanza per il pubblico spettacolo si sia riunita quest’anno per analizzare il progetto e i piani di sicurezza per le corse al trotto agosto 2020; – Se, vista la presenza all’Ippodromo nelle giornate di corse al trotto di membri della Giunta di Ferrara, sia stato verificato dalla Commissione o dalla Polizia locale il rispetto delle prescrizioni date nel 2019 dalla Commissione di vigilanza; – Se sia stata interpellato il servizio veterinario dell’Asl per capire se vi erano o meno le condizioni climatiche per far correre i cavalli, e quali eventuali prescrizioni sia state indicate e/o prese per garantire la sicurezza degli animali durante le corse.

Si chiede risposta scritta.

Regione: riapre lo storico Teatro di Petrella di Longiano

Cultura. Tra danza, musica e teatro riapre al pubblico lo storico Teatro Petrella di Longiano (Fc) dopo l’emergenza Covid-19

Si riparte dalla danza con tre residenze creative tra settembre e ottobre in collaborazione con L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e E’BAL.Il 3 e 4 ottobre anteprima del nuovo progetto di CollettivO CineticO: “Manifesto Cannibale”

Bologna – Riparte l’attività, anche con la presenza di pubblico, del Teatro Petrella di Longiano (Fc), gestito da Cronpios. Dopo la chiusura imposta dal Covid-19, il riavvio avverrà con gradualità e spirito di adattamento, scegliendo un “passo a tre”, ovvero tre movimenti come quelli dei vecchi mangianastri, quasi a riproporre metaforicamente la ricerca del “brano giusto per il momento giusto” dei vecchi lettori di cassette musicali: Rewind – Forward – Play. Si parte dalla danza, a settembre e ottobre (REWIND). Si proseguirà con la musica (FORWARD), con un programma che verrà comunicato successivamente, da dicembre e che farà diventare il Petrella un Jazz Club. Tra febbraio e aprile 2021, con l’auspicio di poter tornare ad utilizzare la piena capienza, spazio a spettacoli di teatro dedicati a un ampio pubblico (PLAY).

Il cartellone della stagione 2020-21 del Teatro Petrella è un progetto di Cronopios, Comune di Longiano e Ater Circuito regionale multidisciplinare, realizzato in collaborazione con L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, E’BAL, Trasporti Eccezionali – percorsi musicali in residenza lungo la via Emilia, la Fondazione Tito Balestra di Longiano, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna.

Come detto, nei mesi di settembre-ottobre con un allestimento del teatro che prevede la platea rialzata e il pubblico nei palchi, si parte con REWIND- danza (in collaborazione con L’arboreto Teatro Dimora e con la rete EBAL) ospitando tre compagnie in residenza (Opera Bianco, CollettivO CineticO e Stefania Tansini) e presentando al pubblico i loro lavori.

All’inizio di dicembre il Teatro ospiterà inoltre una parte della sezione invernale di Santarcangelo Festival e nel mese di novembre potrebbe ospitare delle residenze propedeutiche al Festival.

Per aggiornamenti e informazioni il sito www.teatropetrella.it e a pagina Facebook https://www.facebook.com/TeatroPetrella .

Dal carcere al Teatro Comunale di Ferrara con i detenuti-attori e Teatro Nucleo

Da: Ufficio Stampa Teatro Nucleo

Dopo mesi di interruzione a causa dell’emergenza COVID-19, i laboratori di teatro in carcere ideati e condotti da Teatro Nucleo nella Casa Circondariale Costantino Satta sono ripresi e porteranno a ultimare la produzione dello spettacolo Album di Famiglia, che il prossimo 20 novembre sarà in scena al Teatro Comunale di Ferrara.

Una cornice prestigiosa che – come già accaduto in diverse occasioni – ospiterà lo spettacolo realizzato da Teatro Nucleo con i detenuti-attori, permettendo una connessione forte ed emozionante tra il dentro e il fuori, tra il carcere e la comunità. Una delle finalità principali dell’intevento della Compagnia con le persone recluse, infatti, consiste nell’apertura di un dialogo che porti a nuove prospettive di vita al termine della pena.
Su queste basi, Teatro Nucleo dal 2005 opera nella Casa Circondariale di Ferrara, dal 2011 è ideatore e fondatore del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna – che unisce le principali realtà regionali operanti in carcere con gli strumenti del teatro, da Parma a Forlì passando per Modena, Bologna e Ravenna – ed è referente di numerosi progetti internazionali come il partenariato strategico Erasmus+ Performing New Lives attualmente in corso con Teatro del Norte (Spagna), Z3 (Germania) e Ures Ter (Ungheria).

Riconosciuto come punto di riferimento per la formazione degli adulti in relazione al teatro-carcere – Horacio Czertok è ambasciatore della piattaforma elettronica per l’apprendimento degli adulti in Europa EPALE – il co-fondatore di Teatro Nucleo il prossimo 30 agosto ritirerà il Premio Nazionale Franco Enriquez nella categoria Teatro Contemporaneo di impegno sociale e civile sezione Grandi Drammaturghi e Registi. Insieme a lui, sul palco del Teatro Comunale della Città di Sirolo (Ancona), anche il Maestro Riccardo Muti e l’attrice Amanda Sandrelli a ricevere questo Premio di prestigiosa notorietà, rivolto a teatro, tv, cinema, musica, arte, letteratura, comunicazione di impegno sociale e civile e ai loro aspetti di originalità e di ricerca in ambito nazionale.
Dedicato alla memoria del grande regista RAI scomparso, il Premio – gestito e valorizzato dal
Centro Studi Drammaturgici Internazionali Franco Enriquez – giunge nel 2020 alla sua 26° edizione. La Giuria ha premiato Horacio Czertok per la sua filosofia e visione del teatro come partecipazione, incontro, comunicazione nel suo senso etimologico di “mettere in comune” in relazione all’impegno sociale e di civile di cui il teatro in carcere rappresenta una delle principali espressioni.

Con Horacio Czertok, a lavorare nella struttura detentiva della città estense, c’è anche Marco Luciano, ideatore di Esercizi di libertà, progetto epistolare che ha permesso di mantenere la relazione con i 26 detenuti-attori anche durante la chiusura della Casa Circondariale per l’emergenza sanitaria. Attraverso riflessioni condivise in forma di lettera è così proseguita la produzione dello spettacolo, ripresa da qualche giorno in presenza. Grande l’entusiasmo e l’impegno del gruppo che già aveva presentato Album di Famiglia in forma di studio lo scorso ottobre all’interno del Festival di Internazionale tra le mura dell’Arginone. Il 20 novembre la destinazione dello spettacolo sarà fuori, nel cuore della città, al Teatro Comunale, per continuire a costruire percorsi condivisi tra città e carcere.

BUFALE & BUGIE
Non servono prove, se accusi Putin e la Russia

L’onere della prova spetta a chi intenda dimostrare una tesi, eccetto quando il bersaglio corrisponde al “diverso” da noi.

A maggior ragione se si tratta della Russia, in mano a uno zar, l’onere probatorio lascia il posto all’accusa gratuita. Secondo un articolo de La Repubblica, pubblicato il 2 agosto, “Romania, la disinformazione russa dietro alle teorie negazioniste del coronavirus”. Un titolo sbadatamente privo di punto interrogativo – necessario poiché riporta le interpretazioni di un sito Internet informativo che nulla dimostra in via definitiva nel proprio scritto – , e che mostra un uso improprio dell’aggettivo “negazionista[vedi qui]. Quella che viene presentata nel sommario come inchiesta del sito riportato, Politico Europe, è in verità una notizia lanciata il 29 luglio dal New York Times Post per dare eco alle parole di Corina Rebegea, sostenitrice della tesi in questione. Ma Andrea Tarquini, che ricordiamo per le informazioni errate sulla Svezia [vedi qui], scivola anche citando il sito Sputnik nella versione romena: secondo il giornalista, dall’inchiesta emerge la sua centralità nel sostenimento di “campagne anti-mascherine rivolte soprattutto ai giovani”; eppure, leggendo l’articolo preso a modello dal giornale italiano, si nota come a parlare di tale argomento sia Raed Arafat, membro del governo, mentre l’agenzia di stampa internazionale è tirata in ballo solo più avanti, parlando in generale di “disinformazione”. L’accusa lanciata dalla dirigente del Center for European Policy Analysis sostiene il ruolo attivo della piattaforma Sputnik nella promozione di “teorie cospirative” sul virus, ma basta visitare l’edizione presente in Romania per verificare che la sua colpa è semmai quella di dare spazio anche a notizie che pongono dubbi. Pura invenzione dell’articolo italiano sono poi i “troll di Putin”, a cui si associa il lancio di “bombe sporche”; non solo, perché apprendiamo anche che la tesi da questi appoggiata prevederebbe “una cospirazione dei servizi d’intelligence occidentali”. Inutile dire che nulla di ciò è documentato, né tra le righe dell’articolo originale, né tra quelle del sito citato. E quando invece l’articolista trascrive un dato che ha sì una fonte, oltre ai due testi, aggiunge però un tocco di immaginazione: secondo il sondaggio nominato, il 41% delle persone intervistate crede che il SarsCov-2 sia un’arma biologica statunitense creata per dominare il mondo, e non “una macchinazione dei servizi segreti occidentali piuttosto che una minaccia reale”. L’ipotesi che il virus sia ingegnerizzato non comporta la sua non pericolosità.

E come mai non troviamo scritto che Politico Europe non è altro che la versione europea del quotidiano americano Politico? O che il Cepa è un istituto americano dichiaratamente atlantista? O che il sondaggio menzionato è stato portato avanti da un centro legato all’Unione Europea? Ma la propaganda è solo quella degli altri.

BUFALE & BUGIE, la rubrica di controinformazione di Ivan Fiorillo esce ogni mercoledì su Ferraraitalia. Per leggere le puntate precedenti clicca [Qui]