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Giorno: 7 Gennaio 2021

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 7 gennaio

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 2.228 nuovi positivi, di cui 998 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. +3.348 i guariti, in calo i casi attivi (-1.184). Oggi alle ore 16 fatti oltre 6mila vaccini, più di 38mila in totale (il 64% delle dosi disponibili)

Eseguiti 9.629 tamponi e più di 7.900 test rapidi. Il 95% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 45 anni. 64 i decessi. Online l’aggiornamento in tempo reale della campagna vaccinale

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 184.889 casi di positività, 2.228 in più rispetto a ieri, su un totale di 9.629 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore.

La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è quindi del 23,1%: un numero in linea con gli altri giorni festivi, quando i tamponi vengono effettuati nei casi maggiormente necessari, in presenza di sintomi o situazioni nelle quali l’esito positivo è spesso atteso, e che quindi non si può considerare indicativo di una tendenza.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Alle 16 sono state vaccinate oltre 38.129 persone, il 64% delle dosi al momento disponibili: 6.064 le somministrazioni oggi a quell’ora, tendendo presente che le aziende sanitarie proseguono per l’intera giornata.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 998 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 452 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 768 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45,1 anni.

Sui 998 asintomatici, 602 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 55 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 35 con gli screening sierologici, 13 tramite i test pre-ricovero. Per 293 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi per provincia vede Modena con 420 casi, poi Bologna (397), Reggio Emilia (316), Ravenna (243), Rimini (199), Parma (139), Ferrara (119), l’area di Cesena (112), il circondario di Imola (103), Piacenza (99) e il territorio di Forlì (81).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 9.629 tamponi, per un totale di 2.654.264. A questi si aggiungono anche 55 test sierologici e 7.939 tamponi rapidi effettuati da ieri.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 3.348 in più rispetto a ieri e salgono così a quota 119.874.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 56.885 (-1.184 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 53.944 (-1.224), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 64 nuovi decessi: 11 a Bologna (7 donne di 67, 84, 85, 87, 88, 89 e 91 anni e 4 uomini di 74, 77, 82 e 94 anni), 10 a Modena (6 donne di 76, 82, 83, 85, 89 e 95 anni e 4 uomini di 74, 79, 82 e 89 anni), 9 a Ravenna (5 donne di 78, 80, 84, 91 e 99 anni e 4 uomini di 82, 86, 87 e 90 anni), 9 a Rimini (7 donne di cui due di 81 anni e le altre di 79, 85, 86, 90 e 95 anni e 2 uomini di 69 e 77 anni), 8 a Piacenza (7 donne di cui due di 86 anni e le rimanenti di 75, 81, 82, 84 e 97 anni e 1 uomo di 80 anni), 6 a Ferrara (4 donne di 71, 72, 89 e 101 anni e 2 uomini di 84 e 91 anni), 6 a Reggio Emilia (6 uomini di cui due di due di 74 anni e i restanti di 73, 79, 86 e 89 anni), 3 in provincia di Forlì-Cesena (2 donne di 78 e 95 anni e 1 uomo di 90 anni), 2 a Parma (1 donna di 76 anni e 1 uomo di 84 anni).

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in Emilia-Romagna sono stati 8.130.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 240 (4 in più rispetto a ieri), 2.701 quelli negli altri reparti Covid (+36).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 16 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 16 a Parma (invariato), 18 a Reggio Emilia (invariato), 51 a Modena (+3 rispetto a ieri), 50 a Bologna (+6), 14 a Imola (-2 rispetto a ieri), 26 a Ferrara (-3), 19 a Ravenna (invariato), 5 a Forlì (-1), 4 a Cesena (+1) e 21 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 16.301 a Piacenza (+99 rispetto a ieri, di cui 59 sintomatici), 13.667 a Parma (+139, di cui 90 sintomatici), 24.979 a Reggio Emilia (+316, di cui 116 sintomatici), 33.020 a Modena (+420, di cui 258 sintomatici), 36.701 a Bologna (+397, di cui 237 sintomatici), 5.929 casi a Imola (+103 di cui 48 sintomatici), 9.982 a Ferrara (+119, di cui 38 sintomatici), 14.125 a Ravenna (+243, di cui 116 sintomatici), 6.574 a Forlì (+81, di cui 66 sintomatici), 7.220 a Cesena (+112, di cui 96 sintomatici) e 16.391 a Rimini (+199, di cui 106 sintomatici).

Comunicato stampa su alloggi ERP

Da: Gruppo Partito Democratico

Comunicato stampa su alloggi ERP

La Giunta e le forze di maggioranza snocciolano dati e informazioni sui nuovi assegnatari degli alloggi erp che speriamo possano essere messi a disposizione della Commissione che si occuperà di esaminare i ricorsi. Non abbiamo dubbi che le prime 157 famiglie della graduatoria siano tutte nella legittima condizione di aspirare ad avere un alloggio pubblico. la nostra preoccupazione, ampiamente manifestata in sede di discussione del nuovo regolamento erp, riguarda la modalità di assegnazione dei punteggi sulle condizioni personali, con cui si è dato poco rilievo ai bisogni di tutte quelle famiglie in stato di grave disagio sociale, con tanto di relazione dei servizi sociali che sono rimaste fuori, così come le famiglie con presenza di minori che vivono in alloggi malsani, tutto a vantaggio della residenzialità che non può essere utilizzata come parametro per graduare i bisogni delle persone e perseguire l’equità sociale di cui si vanta il Sindaco Fabbri.
Così come riteniamo sia grave penalizzare le giovani coppie in un’epoca in cui è drammatico il calo demografico e dove le amministrazioni dovrebbero porre particolare attenzione alle politiche famigliari.
La Giunta e la maggioranza consiliare hanno pubblicizzato Il nuovo regolamento erp, come l’atto politico per eccellenza con cui affermare gli elementi valoriali distintivi della nuova Amministrazione.
Modulare la tipologia di documentazione da produrre per dimostrare l’impossidenza, è stato lo strumento per raggiungere l’obiettivo di rendere difficile l’accesso a chi di origine straniera è impossibilitato a produrre la specifica documentazione richiesta soltanto ad alcuni e non ad altri.
Nonostante la presenza di numerose sentenze come quella della Corte Costituzionale rispetto al regolamento della Regione Abruzzo o del TAR Lombardia che hanno dichiarato discriminatorie le norme regolamentari che prevedono la produzione di documentazioni diversificate sulla base della nazionalità, la Giunta Comunale di Ferrara ha proceduto con tali modalità, con il rischio fondato di finire un’altra volta alla ribalta nazionale per una condanna di comportamento discriminatorio, così come già successo con la vicenda dei buoni spesa, in occasione della quale l’Amministrazione Comunale e quindi cittadini ferraresi, sono già stati costretti a pagare 67 mila euro di risarcimenti e spese processuali.

I Gruppi Consiliari:

Gruppo PD – Francesco Colaiacovo

Gruppo Gente a Modo – Dario Maresca

Gruppo Azione Civica – Roberta Fusari

Cento: iniziate le vaccinazioni anti-Covid 19 al Centro Prelievi con due postazioni

Da: Riccardo Forni

Cento: iniziate le vaccinazioni anti-Covid 19 al Centro Prelievi con due postazioni

Novantasei operatori saranno vaccinati entro sera

Ferrara, 07-01-2021. Novantasei tra operatori del territorio centese, dell’ospedale, medici di base e pediatri di libera scelta, da questa mattina sono a vaccinarsi presso le due postazioni ambulatoriale dell’Ospedale SS. Annunziata. All’avvio delle operazioni hanno voluto intervenire il direttore generale Monica Calamai e Fabrizio Toselli Sindaco di Cento accompagnati da Emanuele Ciotti, Direttore Sanitario referente del piano vaccinale provinciale e da tutte le direzioni sanitarie e infermieristiche ospedaliere e di distretto.

Prima a vaccinarsi la dott.ssa Sabrina Dalla Vecchia, pediatria di Cento; tra i primi anche Sandro Melloni, medico di famiglia del centese, padre di Noemi il primo medico vaccinato in occasione del Vaccino-Day del 27 Dicembre scorso all’Ospedale di Cona di Ferrara.

L’attività di vaccinazione proseguirà incessante nelle prossime settimane; infatti, dopo l’avvio della campagna vaccinale contro il Covid, in cui è stata data la precedenza agli operatori sanitari impegnati nell’assistenza ai pazienti Covid, ora si è passati alla fase che interessa tutti gli operatori del settore socio-sanitario provinciale: da Mercoledì 6 Gennaio, infatti, la vaccinazione è disponibile per tutti gli operatori delle due aziende sanitarie ferraresi e, a seguire, per tutti gli operatori interessati.

Le vaccinazioni, attualmente, sono presso l’Ospedale di Cona e l’Ospedale del Delta e, da oggi, Giovedì 7 Gennaio all’Ospedale di Cento, mentre Lunedì 11 Gennaio sarà attivo un quarto punto alla Cittadella della Salute S. Rocco di Ferrara.

L’adesione al vaccino, identificato come prioritario dal personale aziendale, conferma la consapevolezza del ruolo sociale svolto con necessario e sempre dimostrato senso di responsabilità verso la comunità per proteggere sia gli operatori sanitari che lavorano a contatto con i pazienti sia i pazienti stessi e le famiglie.

L’immunizzazione degli operatori sanitari è, infatti, un aspetto importante per tutte le strutture sanitarie perché risponde a tre fondamentali esigenze di sanità pubblica: proteggere l’operatore dal rischio professionale di carattere infettivo; garantire l’operatività dei servizi assistenziali, salvaguardando la continuità, qualità e sicurezza delle prestazioni erogate durante l’epidemia; infine, non ultimo, proteggere le persone -e famiglie- che si rivolgono ai servizi sanitari, la cui fragilità rende maggiormente esposte alle infezioni.

Festa del Tricolore. Il presidente Bonaccini collegato con Reggio Emilia per il 224^ anniversario

Festa del Tricolore. Il presidente Bonaccini collegato con Reggio Emilia per il 224^ anniversario: “Simbolo di democrazia, libertà, giustizia sociale. E di unità: insieme stiamo affrontando la pandemia e insieme ne usciremo”

L’evento in streaming. Una copia del Primo Tricolore consegnata dal sindaco Vecchi alla sanità reggiana, omaggio esteso a tutta la sanità regionale

Bologna – Resistere, reagire, rimanendo sempre uniti di fronte alle tragedie e alle avversità. Oggi, come più di settant’anni fa, durante la lotta al nazifascismo, o nel 2012 dopo il terremoto, “tenendo a cuore il nostro bellissimo Tricolore, simbolo di un popolo che sta insieme ed è unito”.

Così il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, è intervenuto all’evento organizzato in diretta streaming – come da disposizioni anti-Covid – dal Comune di Reggio Emilia per celebrare il 224^ anniversario della proclamazione del Primo Tricolore.

E l’ha fatto citando le tante, drammatiche vicende che l’Emilia-Romagna si è trovata ad affrontare nell’ultimo secolo.

“Questa terra, in Italia, ha pagato un prezzo altissimo- ha sottolineato il presidente, ricordando i fratelli Cervi-, e ne è uscita con lutti indicibili: tantissima gente ha messo a disposizione la propria vita per garantire un futuro di libertà e di pace”.

Dalla Resistenza alla complessa ricostruzione nel dopoguerra, dal terremoto del 2012 all’oggi, con la pandemia. Il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, ha consegnato una copia del Primo Tricolore alla sanità reggiana, quale ringraziamento per il lavoro nella gestione dell’emergenza. Un omaggio esteso a tutta la sanità regionale e del Paese.

“Una vera e propria tragedia- ha ribadito Bonaccini-: abbiamo dovuto serrare le file, stringere i denti, chiamare a raccolta tutti quanti. Sostenendo chi è in prima fila, i professionisti della sanità, e rimanendo a fianco dei nostri concittadini, per resistere, reagire uniti”.

Dall’Emilia-Romagna al resto del mondo, agli echi di quanto accaduto nelle ultime ore negli Stati Uniti: Bonaccini ha voluto ricordare l’irruzione nel palazzo del Congresso americano, “la sede della democrazia di quel grande Paese. Con scene che mai avremmo voluto vedere e che ci devono far riflettere sul fatto che la democrazia è un valore che non va mai dato per scontato, ma va sempre difeso. Penso, invece- ha aggiunto – alla reazione sempre responsabile e composta che abbiamo visto in questi mesi nella nostra regione da parte di cittadini, famiglie e imprese, nonostante i grandissimi sacrifici, la sospensione o la chiusura delle attività”.

Poi, le prospettive per un futuro vicinissimo: “Adesso, da una parte dobbiamo continuare a contenere il contagio e realizzare a pieno la campagna vaccinale, in modo da sconfiggere definitivamente il virus; dall’altro evitare la pandemia economica e sociale, sostenendo tutti i comparti e avviando la ricostruzione del Paese grazie a un piano credibile di utilizzo degli oltre 200 miliardi di euro stanziati dall’Europa”.

“La democrazia va difesa, sempre- ha concluso Bonaccini-. Per questo dobbiamo tenere a cuore il nostro bellissimo tricolore, insieme alla bandiera europea, simboli di democrazia, libertà e giustizia sociale. Dobbiamo farlo insieme. E sono certo che qui lo potremo fare bene, grazie anche al Patto per il Lavoro e per il Clima che abbiamo sottoscritto pochi giorni fa con sindacati e imprese, gli enti locali, le università, associazioni e Terzo settore, la scuola e le professioni. Viva il Tricolore, viva l’Italia, viva libertà e democrazia”.

Presso 24 uffici postali della provincia di Ferrara si può prenotare il ticket per l’attivazione dello Spid e per altri servizi dal proprio smartphone

Da: Vincenzo Sardone, Poste Italiane

POSTE ITALIANE: IN PROVINCIA DI FERRARA PRENOTAZIONI CON APP O WHATSAPP PER L’ATTIVAZIONE DELL’IDENTITA’ DIGITALE SPID

Il servizio è attivo in 24 Uffici Postali del Ferrarese

Ferrara, 7 gennaio 2021 – Con l’App Ufficio Postale o tramite WhatsApp è possibile prenotare un appuntamento per il rilascio dell’identità digitale SPID presso gli Uffici Postali abilitati.
I sistemi di prenotazione a distanza che consentono di riservare l’accesso per l’attivazione dell’Identità Digitale, oltre a offrire la possibilità di prenotare tutte le operazioni sia finanziarie sia postali, sono disponibili in 24 Uffici Postali della provincia di Ferrara.
Per prenotare l’operazione tramite l’App Ufficio Postale è sufficiente scaricarla gratuitamente sul proprio smartphone o tablet e selezionare il tipo di servizio richiesto, il giorno e l’orario preferito.
Per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è invece necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715. Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket.
Digitando poi comune, indirizzo e numero civico di riferimento, al cliente sarà proposto l’Ufficio Postale più vicino con l’indicazione del primo appuntamento disponibile per la prenotazione. In caso di accettazione sarà inviato un codice di prenotazione che verrà “chiamato” sul display dell’ufficio postale al momento dell’appuntamento.
Poste Italiane ricorda inoltre che per tutti i cittadini in possesso di un passaporto o di una carta d’identità elettronica è possibile richiedere SPID comodamente da casa tramite l’App PosteID.

Il 20 gennaio 2021 apre il Bando per contributi ai Pubblici Esercizi dell’Emilia Romagna

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

Il 20 gennaio 2021 apre il Bando per contributi ai Pubblici Esercizi dell’Emilia Romagna

E’ stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta dell’Emilia Romagna lo schema di convenzione tra la Regione ed UnioCamere per il trasferimento a quest’ ultima di oltre 21 milioni di euro per la realizzazione di bandi territoriali per l’erogazione di contributi a fondo perduto a sostegno di Pubblici Esercizi (bar, ristoranti…), colpiti duramente dalle limitazioni e dalle chiusure imposte dall’emergenza sanitaria.
“Si tratta di una boccata d’ossigeno e di fiducia – commenta Davide Urban, direttore generale di Ascom Confcommercio Ferrara – preziose per il settore della ristorazione che sta vivendo mesi di pesanti sacrifici. “Pronto Ascom”, i l nostro servizio dedicato all’emergenza è a disposizione nella nostra sede in città per fornire tutte le informazioni del caso (telefonando al 0532.234232 o scrivendo a prontoascom@ascomfe.it). Si tratta di un’opportunità da cogliere al volo e frutto di un lavoro continuo e forte di Fipe Confcommercio”.
Il bando, promosso attraverso la Camera di Commercio, si aprirà mercoledì 20 gennaio e sarà riservata alle attività di ristorazione già attive in regione prima del novembre 2020 (codici ATECO primari sono il 56.10.11 od il 56.30.00) ed ovviamente ancora in funzione – che hanno subito nel periodo tra il 1° novembre ed il 31 dicembre del 2020 un calo di fatturato medio pari o superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Per le nuove imprese na te nel corso del 2020 l’erogazione del contributo, una tantum, avverrà a prescindere dal calo di fatturato. L’invio delle domande avverrà su apposita piattaforma telematica ed il suggerimento è quello di preparare con anticipo i bilanci aziendali 2019/2020 e di dotarsi della firma digitale per la corretta presentazione delle istanze. Il bando è previsto a chiusura il 17 febbraio 2021.

Coop Alleanza 3.0 sigla l’accordo collettivo sullo smart working

Da: Ufficio Stampa Coop Alleanza 3.0

COOP ALLEANZA 3.0 SIGLA L’ACCORDO COLLETTIVO SULLO SMART WORKING,IL PRIMO PER IL SETTORE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

SU BASE VOLONTARIA, DAL 1° FEBBRAIO 2021 I CIRCA 1.000 DIPENDENTI DELLE SEDI POTRANNO ACCEDERE ALLA SPERIMENTAZIONE CHE CONSOLIDA L’IMPEGNO DELLA COOPERATIVA SUL FRONTE DEL LAVORO AGILE

È Coop Alleanza 3.0 – la più grande cooperativa di consumatori in Italia – a fare da apripista per la regolamentazione dello smart working nella Grande Distribuzione: l’accordo siglato con le principali organizzazioni sindacali di categoria consente, infatti, alla Cooperativa di avviare una inedita e innovativa sperimentazione che, dal 1° febbraio 2021, coinvolgerà su base volontaria la popolazione dei circa 1.000 dipendenti di sede.

La prospettiva di inserire la regolamentazione del lavoro agile all’interno della contrattazione integrativa ha visto convergere gli intenti di Coop Alleanza 3.0 e delle organizzazioni sindacali, che insieme promuovono così una piattaforma progettuale del tutto innovativa, lungimirante e condivisa.

L’accordo introdotto in forma sperimentale dalla Cooperativa prevede la possibilità di adesione volontaria, individuale e reversibile per tutti i dipendenti di sede, che possono così scegliere di lavorare da remoto (dalla propria abitazione o da altro luogo) da un minimo di 2 a un massimo di 4 giorni alla settimana.

“Lo Smart Working come strumento di organizzazione del lavoro per obiettivi e risultati, come driver di innovazione delle competenze al servizio dei negozi e dei soci/consumatori, come leva di conciliazione casa/lavoro e di attenzione all’ambiente: è questa la visione che ci ha orientati verso la firma dell’accordo collettivo sul lavoro agile, raggiunto con le organizzazioni sindacali di categoria” – sottolinea Milco Traversa, Direttore Risorse Umane di Coop Alleanza 3.0 – “La pandemia ha accelerato un percorso innovativo intrapreso da tempo dalla Cooperativa: a gennaio 2020 abbiamo avviato un progetto pilota che ha coinvolto circa 100 colleghi, che in un successivo sondaggio hanno manifestato il desiderio di proseguire anche in futuro l’esperienza dello smart working, nel 90% dei casi.”

L’aspetto di innovazione dell’accordo risiede sia nell’idea di una pianificazione del lavoro agile – ai fini della massima efficienza ed efficacia del lavoro a supporto dei punti vendita – sia nell’attenzione a tutti gli aspetti di sicurezza: dalla privacy alla tutela dei dati fino al diritto alla disconnessione. I risultati della sperimentazione verranno costantemente monitorati sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, per valutarne l’impatto sulla Cooperativa, sui lavoratori e sull’ambiente.

La Cooperativa sceglie, dunque, di investire su un approccio al lavoro basato sulla fiducia, sulla misurazione dei risultati e sulle nuove competenze (digitali e di collaborazione), al consolidamento delle quali saranno dedicati specifici percorsi formativi e informativi.

Digitale. Oltre mezzo milione di identità elettroniche rilasciate dall’Emilia-Romagna, 380.000 attivate solo nel 2020. L’assessore Salomoni: “Questo è il punto di partenza, il nostro obiettivo è una SpID per ogni cittadino e impresa. Tramite Lepida contribuiamo alla digitalizzazione di tutto il Paese”

La società in house della Regione è diventata il quarto gestore nazionale di SpID: sono più di 850 gli sportelli per l’attivazione, anche fuori dall’Emilia-Romagna, e sei le differenti modalità per ottenere l’identità digitale, alcune novità assolute in Italia

Bologna – Prenotare visite sanitarie e consultare referti, iscrivere i figli a scuola, svolgere le pratiche burocratiche di una impresa, presentare la propria dichiarazione dei redditi: in tutta Italia più di mezzo milione di persone possono svolgere queste attività online grazie all’impegno dell’Emilia-Romagna.

Alla fine del 2020 sono infatti 516mila le identità digitali rilasciate da Lepida, la società in house della Regione per l’infrastrutturazione digitale. Un contributo importante per la digitalizzazione di tutto il Paese: Lepida nel corso dell’ultimo anno è diventato il quarto gestore nazionale di SpID, erogando identità digitali e portando la sua rete di sportelli di attivazione, che ora sono più di 850, anche fuori dall’Emilia-Romagna.

SpID diventerà a breve l’unico strumento di accesso ai servizi online degli enti locali: solo nel 2020, anno caratterizzato dalla pandemia e dalla necessità di attività da remoto, sono state rilasciate 380mila identità elettroniche, e in particolare 363mila da febbraio, mentre erano state 137mila nel 2019. Un servizio che viene offerto in maniera completamente gratuita, a eccezione di alcune procedure opzionali più avanzate di riconoscimento, per cui è richiesto un piccolo contributo una tantum.

“Più di mezzo milione di identità digitali rilasciate in meno di due anni sono sicuramente una cifra importante, ma per noi si tratta di un punto di partenza, non di un traguardo- dichiara l’assessore all’Agenda digitale, Paola Salomoni-. Il nostro obiettivo è prima di tutto dotare i cittadini e le imprese dell’Emilia-Romagna di una Spid che sia sicura e facile da usare, perché è uno strumento indispensabile per l’idea di paese che abbiamo. Come Regione siamo poi orgogliosi di contribuire non soltanto alla transizione digitale dei nostri cittadini ma di quelli di tutta Italia, e ringrazio davvero il personale di Lepida per l’impegno che hanno profuso per arrivare a un risultato importante come quello di quarto gestore nel paese. Alla fine dello scorso anno- conclude Salomoni- abbiamo siglato due importante accordi, che coinvolgono il governo e in un caso anche la Commissione europea, per portare Emiliaromagnawifi in tutti Comuni e per aiutare gli enti a migrare online i loro servizi: la digitalizzazione non funziona a spot ma procede per progetti di sistema, come la nostra Agenda digitale ‘Data Valley bene comune’, ed è proprio la direzione in cui ci stiamo muovendo insieme a Lepida”.

In Emilia-Romagna l’esperienza sugli strumenti di identificazione e autenticazione per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione inizia dal 2010, con i servizi del sistema FedERa (Federazione degli enti dell’Emilia-Romagna per l’autenticazione), poi nel 2016 con l’integrazione di FedERa con il sistema SpID e dal 2019 come gestore di identità SpID LepidaID, valorizzando proprio l’esperienza decennale di gestione di identità digitali.

Oltre a una rete di oltre 850 sportelli presenti principalmente sul territorio regionale ma anche nazionale, grazie alla collaborazione degli enti locali e le aziende sanitarie della regione, di altre regioni e province autonome e la collaborazioni con soggetti privati, Lepida mette a disposizione oggi sei modalità differenti per ottenere l’identità SpID, proponendo e implementando primi in Italia nuovi servizi, come il riconoscimento con videoregistrazione e bonifico simbolico e la firma con SpID, con l’obiettivo di migliorare e facilitare l’ottenimento delle identità e l’utilizzo dei servizi. /JF

Blocco degli sfratti, Peruffo: “Equo solo se supportato da un indennizzo pubblico”

Da: Paola Peruffo, capogruppo Forza Italia, Comune di Ferrara

Mi permetto di intervenire in merito alla proroga del blocco degli sfratti (fino a fine giugno 2021) stabilita dal Governo; una decisione che ha comportato le proteste – a mio avviso giuste – di Asppi, associazione sindacale che raggruppa i piccoli proprietari immobiliari.

È chiaro che tanti inquilini che si trovano in difficoltà economiche vanno aiutati, e per questo, in precedenza, mi sono trovata d’accordo con la presa di posizione di Acer nel bloccare gli sfratti per le persone in difficoltà.
Diverso è il caso dei privati, quelli cioè che non hanno le spalle coperto come un ognaismo pubblico. Anche tra i proprietari di immobili ci sono famiglie alle prese con la crisi economica derivante dal Covid, e la mancata entrata del canone di locazione costituisce, in molti casi, un duro colpo al reddito familiare.
Tra essi vanno contemplati famiglie monoreddito, pensionati, disoccupati e inoccuopati. Persone che, oltre a vedersi negati i loro legittimi introiti, devono comunque far fronte alle tasse sull’immobile in locazione e sostenere le spese legali derivanti dalla morosità dei conduttori. Per questo parlo di disomogeneità nell’approccio a questo problema.

Se il Governo fosse attento a questi disagi, parallelamente al blocco degli sfratti, dovrebbe prevedere misure economiche per i piccoli proprietari, tali da colmare i mancati introiti derivanti da inquilini morosi. Ma purtroppo la realtà è diversa.

Mozione su campagna vaccinale Covid-19

Mozione su campagna vaccinale Covid-19.

Premesso
Che la pandemia da Covid-19, a tutt’oggi, ha causato soltanto in Italia 2,2 milioni di contagi con
oltre 76 mila morti;
Che tale pandemia sta mettendo a dura prova il sistema sanitario nazionale sia nel far fronte alla
cura del Covid-19 che nel garantire l’ordinario standard di assistenza e prevenzione delle malattie,
con ricadute negative sulla salute dei cittadini i cui effetti si protrarranno nei prossimi anni;
Che le misure adottate per contrastare la diffusione dei contagi ha inciso in modo pesante
sull’economia, la vita sociale in particolare riguardo alla popolazione scolastica, la produzione
culturale, le attività ludico sportive e tutto ciò che riguarda il vivere quotidiano delle nostre
comunità;

Valutato
Che l’unica misura capace di contrastare in modo efficace e definitivo la diffusione dei contagi è la
vaccinazione di massa che raggiunga, secondo gli esperti,almeno il 70% della popolazione;
Che in meno di un anno la scienza è riuscita a produrre il vaccino contro il Covid-19 e le sue
varianti e che dal 27 dicembre u.s. è stata avviata la campagna vaccinale in tutta la Comunità
Europea, secondo un criterio di priorità dettato dalla necessità di tutelare le categorie più a rischio
come i sanitari;

Considerato
Che su vari canali di comunicazione e non solo, sono attivi gruppi no vax contrari alla
vaccinazione, i quali spesso diffondono teorie senza alcuna valenza scientifica, tanto è vero che
facebook ha oscurato le pagine di alcuni movimenti no vax;

Il Consiglio Comunale di Ferrara
Si impegna e impegna il Sindaco e la Giunta
a promuovere tramite tutti i canali di informazione possibili compresi i media locali, una efficace
campagna vaccinale, in modo che si possa raggiungere nel più breve tempo possibile, quella
immunità di gregge rappresentata dalla vaccinazione di almeno il 70% della popolazione.

I Consiglieri comunali:
Gruppo PD – Francesco Colaiacovo
Ilaria Baraldi
Davide Bertolasi
Anna Chiappini
Caterina Ferri
Deanna Marescotti
Simone Merli
Aldo Modonesi
Mauro Vignolo

Gruppo Gente a Modo – Dario Maresca
Gruppo Azione Civica – Roberta Fusari

Volontari di Agriambiente e Polizia provinciale contro l’abbandono di rifiuti a Copparo.

Da: Francesco Lavezzi, Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Volontari di Agriambiente e Polizia provinciale contro l’abbandono di rifiuti a Copparo.

Rifiuti ingombranti lungo la sponda della strada di via Palazzone nel Copparese, alcuni finiti nel macero sottostante, sono stati rinvenuti da una guardia volontaria di Agriambiente che non ha esitato a fermarsi e verificare cosa stesse accadendo.
Un cittadino non italiano, ma residente a Copparo, lasciato il portellone aperto della propria auto, stava scaricando degli oggetti dal bagagliaio, lanciandoli in direzione dell’adiacente specchio d’acqua.
La guardia volontaria, dopo aver chiamato il comando della Polizia provinciale che coordina alcune associazioni di volontariato, si è qualificata e ha accertato tra gli oggetti scaricati un telaio, cuscini e sedute di una poltrona.
Sul posto è sopraggiunta prontamente anche una pattuglia dei Carabinieri della stazione di Ro Ferrarese, per un eventuale aiuto al volontario e dopo aver verificato le generalità del trasgressore e che non ci fossero problemi, si è dovuta allontanare per un altro intervento.
La stessa associazione ha poi convocato sul posto il trasgressore, unitamente ad una pattuglia della Polizia provinciale, per fargli recuperare tutto il materiale abbandonato e riportarlo a casa con l’obbligo di presentare la ricevuta della consegna al centro di raccolta di Clara a Copparo, per non incorrere in altri provvedimenti.
Al trasgressore è stata elevata una sanzione di 300 euro che sarà introitata dal Comune di Copparo, nell’ambito del regolamento di Atersir.
Nel frattempo volontari e Polizia provinciale hanno provveduto a sistemare in un unico cumolo altri rifiuti posti in sacchi, a loro volta rinvenuti sempre nei pressi del macero, per la successiva raccolta da parte di Clara.
“Desidero esprimere la grande soddisfazione – dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Copparo, Massimo Baraldi, – per un’attività sinergica che racchiude una duplice valenza: punitiva nei confronti di chi ha praticato l’abbandono, ma anche preventiva, scoraggiando con il suo esito questo esecrabile e crescente fenomeno, che danneggia l’ambiente e ricade, anche economicamente, sulla collettività. Voglio inoltre rimarcare – continua Baraldi – l’importanza della collaborazione con l’associazionismo e con la Polizia provinciale, nonché con le forze dell’ordine, in questa essenziale battaglia di civiltà e di tutela del territorio, che auspichiamo possa essere vinta, insieme e con il coinvolgimento e la sensibilizzazione della comunità”.

Sanzionato cacciatore nel Comacchiese per avere abbattuto una specie ptotetta

Da: Francesco Lavezzi, Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Sanzionato cacciatore nel Comacchiese per avere abbattuto una specie protetta

Cacciava Colombacci da un appostamento temporaneo in territorio di Comacchio, ma alla vista di una Pantana, specie protetta dalla Direttiva Uccelli nei cui confronti la caccia è sempre vietata, non ha resistito e gli ha sparato, uccidendola.
La Pantana è un uccello di medie dimensioni, con piumaggio bianco sul il petto e una copertura di fitte macchiettature nerastre che sfumano gradatamente verso l’addome bianco. Le zampe sono giallo-verdi e il becco, lievemente curvato verso l’alto, è grigio-azzurro alla base e nerastro verso la punta.
È stata una pattuglia della Polizia provinciale, guidata dall’ispettore capo Fabio Piva, a denunciare il cacciatore romagnolo appostato in un capanno, dopo averlo messo nel mirino del binocolo in dotazione.
La prolungata osservazione a distanza degli uomini in divisa ha potuto verificare che chi ha sparato sapeva che la Pantana non si poteva cacciare. Lo dimostra il fatto che, dopo l’abbattimento, il seguace di Diana si sia allontanato dal proprio posto di caccia per creare una piccola buca, nella quale ha nascosto l’esemplare ucciso, ricoprendola poi con canne trovate sul posto.
Una manovra non sfuggita alla pattuglia che una volta accertata l’identità del cacciatore lo ha portato sul luogo dove ha nascosto il volatile, diseppellendola davanti ai suoi occhi. Immediata è stata la denuncia all’autorità giudiziaria, il sequestro dell’arma, della Pantana e dei tre capi di Colombaccio già abbattuti.
La sanzione penale, per questa violazione prevede un’ammenda fino a 1.600 euro.
“Un plauso ai colleghi per l’ennesimo intervento finalizzato al rispetto delle regole – dice il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – effettuato dimostrando esperienza e capacità di appostarsi e verificare i comportamenti, molto più efficace di altre modalità d’intervento”.

+Europa, il Pd e il centro sinistra

Da: Mario Zamorani, +Europa di Ferrara

+Europa, il Pd e il centrosinistra

E’ stato eletto il nuovo segretario comunale del Pd e subito gli ho chiesto un incontro.

Talmelli è stato gentile e presto mi chiamerà in modo che ci si possa incontrare: di questo lo ringrazio.

Nell’attesa posso anticipare che a nome di +Europa chiederemo che a partire dal Pd si enuncino pubblicamente e si affrontino i problemi nodali del fallimento delle strategie precedenti che hanno consegnato la città alla Lega. Per poi sviluppare una alternativa politica e programmatica, nelle forme, nei modi e nei contenuti, a chi oggi governa la città; con la dovuta presa di distanza, appunto, dal passato.

1. In assenza di una definita, anche drammatica analisi degli errori del passato il centro sinistra a guida Pd non avrà la credibilità necessaria di fronte ai cittadini.

2. Alcuni decisivi punti di riferimento ci devono porre all’alternativa di chi oggi governa: dobbiamo ripartire dal concetto di comunità, che significa prendersi cura l’uno dell’altro; e dobbiamo sapere che tutti, sempre, vanno rispettati, a partire dagli avversari politici. Basta con il solo batti e ribatti, pure utile, su quello che dicono e fanno Fabbri e Lodi: ora dobbiamo ricostruire ex novo un centro sinistra ambizioso con un cambio di paradigma rispetto al passato.

Senza questi indispensabili passaggi, preliminari ad ogni altro successivo, non sarà possibile evitare nuovi successi per l’attuale squadra di governo e noi non potremo essere correi di una simile scelta votata alla sconfitta.

Se ci sarà una chiara disponibilità a lavorare su questi delicati ma importanti aspetti, sussisteranno i presupposti per continuare a lavorare insieme, cosa che intendiamo fare portando già numerose proposte operative.

Nuovo presidente Fiab

Da: Giuliano Giubelli

Antonio Casadibari è il nuovo presidente di Fiab Ferrara, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, succede a Stefano Diegoli che dopo 8 anni di presidenza si concede un po’ di riposo. Casadibari, vicepresidente fino al 2020 è un appassionato ciclista e da alcuni anni è membro del tavolo tecnico con il Comune di Ferrara per la mobilità attiva.

«FIAB Ferrara è cresciuta in questi ultimi anni – ha dichiarato Casadibari – anche grazie alla presidenza di Stefano Diegoli e ci sono tutti i presupposti per continuare a crescere grazie alle volontà e dedizione delle persone che dedicano il loro tempo e la loro passione per i temi che FIAB porta avanti. FIAB Ferrara ha acquisito tanta visibilità ed è diventata punto di riferimento in diversi settori, mi sento orgoglioso di far parte di questa associazione.»

Il direttivo di Fiab Ferrara è così composto: Antonio Casadibari, presidente; Stefano Diegoli, vicepresidente; Massimo Migliori, segretario; Luca Nagliati, tesoriere; completano il direttivo i consiglieri Monica Bolognesi, Clarissa Consaga e Giuliano Giubelli, che ricopre anche il ruolo di consigliere nazionale Fiab Italia.

Il Microfestival delle storie, edizione 2021, riprende con libri, incontri e qualche novità

Da: Microfestival delle Storie

A gennaio tre date in calendario, sempre in streaming, e l’inizio di un percorso ‘noir’ chiamato MicroNerofestival con autori del genere che ogni mese interverranno alla rassegna.

Il primo appuntamento del Microfestival sarà mercoledì 13 gennaio alle 18 con lo scrittore Giorgio Fontana, autore di Prima di noi, edizioni Sellerio (premio Mondello Opera Italiana 2020, premio Salgari 2020), intervistato da Riccarda Dalbuoni. Venerdì 15 gennaio alle 21 serata sul tema il cammino della via Romea Germanica fra esperienza e valorizzazione, con Flavio Foietta, presidente Eavrg (European Association of Via Romea Germanica), intervistato da Gianluca Barbi.

L’itinerario della via Romea Germanica, che a Polesella lascia il Veneto per proseguire verso Ferrara, parte da Stade (Germania) e arriva dopo circa 1900 chilometri a Roma. Recentemente la Romea Germanica è stata certificata come rotta di interesse culturale europeo dall’istituto per le rotte culturali del Consiglio d’Europa. Le tappe della via Romea Germanica ripercorrono il viaggio fatto nel 1236 dall’abate del monastero Benedettino della Santa Vergine Maria di Stade per recarsi in visita a Papa Gregorio IX a Roma.

Proseguendo nel calendario di gennaio, il primo scrittore che inaugurerà il MicroNerofestival sarà Paolo Regina con Morte di un cardinale (Sem edizioni), secondo romanzo dopo il successo di Morte di un antiquario. Paolo Regina dialogherà con Consuelo Pavani il 28 gennaio alle 21.

Gli appuntamenti del Microfestival sono in diretta sulle pagine facebook del Microfestival delle storie e di Ferraraitalia.

Sinossi Prima di Noi di Giorgio Fontana. Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche.

È questo il paesaggio in cui vivono e muoiono i personaggi di Giorgio Fontana, i Sartori, da quando il primo di loro fugge dall’esercito dopo la ritirata di Caporetto. Quattro generazioni, dal 1917 al 2012, che si spostano dal Friuli rurale alla Milano contemporanea affrontando due guerre mondiali e la ricostruzione, la ricerca del successo personale o il sogno della rivoluzione, la cattedra in una scuola e la scrivania di una multinazionale. Romanzo storico e corale, vasto ritratto narrativo del Novecento italiano, il racconto dei Sartori affronta il fardello di un passato che sembra aver lasciato in eredità solo fatica e complessità, persino nei più limpidi gesti d’amore.

Sinossi Morte di un cardinale di Paolo Regina. Un uomo cammina velocemente sulle sponde del Po. Ha le mani insanguinate. A un certo punto si ferma e lancia una rivoltella nel fiume, dove le acque sono più profonde. Poi si mette a correre. Poco più indietro, sotto i piloni del pontile, c’è un altro uomo con il foro di un proiettile sulla fronte. È il cardinale di Ferrara. Gaetano De Nittis, brillante capitano della Guardia di Finanza, si trova a indagare su questa morte eccellente. Il caso lo trascina nelle sabbie mobili degli interessi dei notabili della città, tra intrighi di palazzo, giochi di potere e grossi accordi economici.

La premiazione delle Gara Vetrine 2020 a Poggio Reantico

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

La premiazione delle Gara Vetrine 2020 – a POGGIO RENATICO in collaborazione tra Comune ed Ascom Confcommercio

L’Epifania porta una pioggia di riconoscimenti per il tradizionale concorso delle Vetrine di Natale 2020 – settima edizione – promosso dal Comune di Poggio Renatico in collaborazione con Ascom Confcommercio Ferrara, Pro Loco e l’Associazione Fotografi Poggesi. Due le giurie (una tecnica ed una popolare sul web) per valutare gli oltre 40 allestimenti iscritti nel capoluogo e per il primo anno – con il coinvolgimento delle frazioni di Coronella e Gallo.
La commissione tecnica – composta da esperti di eventi, design e marketing come Roberto Ferrari, Mariapaola Rigamonti ed Antonella Sileo – ha posto sul gradino più alto del podio la Farmacia San Michele, seguita in seconda posizione da un ex aequo: La Corte dei Miracoli di Anselmo Govoni ed Officina Estetica di Leopolda Cavanna. Al terzo gradino invece si è posizionata la vetrina della Fiorista Michela di Michela Canetti.
Bella gara anche sui Social dove a trionfare a colpi di like (tra i clienti che sono intervenuti su Facebook ed Instagram) è stato l’allestimento dell’Alimentari Tano e Stefi, a Coronella. Una cerimonia che ha visto la presenza del sindaco Daniele Garuti – “un occasione importante per recuperare un clima di fiducia e speranza recuperando una bella tradizione” ha auspicato il primo cittadino – assieme all’assessore alle Attività Produttive e Commercio, Paola Zanella. “E’ encomiabile – commenta quest’ultima – che tante attività abbiano aderito ad un momento di condivisione di obiettivi e di crescita per il nostro Comune. Le vetrine parlano dei nostri commercianti: comunicano chi sono e quali i valori sui quali hanno impostato la loro attività. Voglio ringraziare il lavoro professionale dalla giuria tecnica, di quella popolare così come di tutti i commercianti che hanno partecipato con entusiasmo”.
“Come Ascom Confcommercio – dichiara Giulio Felloni, presidente provinciale – sosteniamo da sempre questa manifestazione che premia la creatività e la passione dei negozi di vicinato. E’ un modo importante per essere vicino alle aziende, anche in un momento così complesso. I nostri colleghi delle imprese danno prova di grande responsabilità e dedizione al loro lavoro non dimenticando il ruolo sociale e di collante che i piccoli negozi hanno nella vita delle nostre comunità”. Il concorso era curato a livello locale dal funzionario Ascom Confcommercio, Antonio d’Antonio.
Poi una fitta di serie di attestati di merito, suggeriti dalla giuria tecnica: a Federico

Teatro De Micheli, un occhio di riguardo alle fasce sensibili

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

TEATRO DE MICHELI, UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLE FASCE SENSIBILI
Per i disabili non solo tariffa ridotta, ma anche ingresso gratuito dell’accompagnatore

Malgrado l’impossibilità di aprire le porte del Teatro De Micheli, l’impegno rispetto alla stagione 2020-2021 prosegue inalterato, anche negli aspetti finanziari, nell’ambito di un bilancio costruito «con l’intendimento di una regolarità di gestione», ovvero puntando a un anno di progressivo rientro alla normalità e confermando le risorse per gli eventi e per l’attività teatrale.
Nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio Comunale ha approvato con la manovra anche le tariffe del De Micheli, con due elementi in particolare che fondano su un atteggiamento di sensibilità verso le fasce fragili e sensibili della comunità: una specifica attenzione per le persone con disabilità e uno snellimento delle voci tariffarie.
In primo luogo per quanto riguarda i disabili, che hanno diritto a tariffa ridotta, si è deciso che non sia fissata una soglia di percentuale di disabilità sopra la quale scatti la riduzione, facendo decadere dunque anche l’obbligatorietà di presentare la certificazione in base alla legge 104/92. Sarà garantito loro inoltre l’ingresso gratuito per l’eventuale accompagnatore di cui necessitino.
La seconda novità è rappresentata dall’accorpamento della tariffa under 30 a quella degli studenti universitari, estendendo peraltro la riduzione anche agli iscritti ad atenei diversi rispetto all’Università degli Studi di Ferrara.
L’auspicio ora è che i teatri, fondamentali luoghi di cultura, possano riaprire. L’inaugurazione della stagione copparese è stata affidata alla diretta streaming gratuita per tutti del concerto ‘Omaggio a Ennio Morricone’ della Casanova Venice Ensemble, sempre disponibile sul canale Youtube del Comune. Tuttavia l’11 dicembre non è stato possibile ammirare sul palcoscenico del De Micheli Miche Placido in ‘Amor y tango’ e poche speranza si nutrono anche per il concerto spettacolo di e con Attilio Fontana e Emiliano Reggente ‘Litigarsi… giradischi & papillon’, previsto per sabato 16 gennaio. Tutto è pronto però per quando si decidesse di rialzare il sipario.

Case popolari a Ferrara, Davide Bergamini: “Impegno elettorale mantenuto”

Da: Lega, Davide Bergamini referente provinciale Ferrara

CASE POPOLARI A FERARRA, DAVIDE BERGAMINI REFERENTE LEGA SALVINI PREMIER: “IMPEGNO ELETTORALE MANTENUTO: NESSUNO TENTI DI FERMARE LA VOLONTA’ DEI CITTADINI CON AZIONI GIUDIZIARIE”

“Garantire anche ai ferraresi il diritto ad accedere agli alloggi popolari era stato un impegno che la Lega aveva assunto durante la campagna elettorale con l’appoggio di tutta la coalizione di centrodestra. I ferraresi hanno scelto di votare il sindaco Alan Fabbri e lui sta mantenendo le promesse fatte. Questo significa coerenza ed è quello che i cittadini si aspettano dalla politica. Nessuno tenti di fermare il nuovo corso delle cose con temerarie azioni giudiziarie”. Così Davide Bergamini, referente Lega Salvini Premier interviene nel dibattito sull’assegnazione degli alloggi popolari a Ferrara. “Quello ottenuto è un grande risultato perché si dà modo, finalmente anche ai ferraresi bisognosi di un aiuto di entrare nel circuito delle assegnazioni. E nello stesso tempo gli immigrati che vivono nella nostra città e si sono integrati possono far valere la loro presenza di lunga data sul territorio. Chi ci accusa di discriminare e minaccia azioni legali è in cattiva fede: è evidente a tutti quanto sia urgente la necessità di rispondere ai bisogni di tante famiglie italiane finite in povertà ed è evidente come assegnate un punteggio agli anni di residenza non sia un criterio discriminante, ma che anzi valorizza l’impegno di chi ha contribuito a far crescere la città e il welfare che tutti utilizziamo. A Ferrara, per volontà dei cittadini che hanno votato, il vento è finalmente cambiato e tentare di bloccare questo nuovo corso con azioni giudiziarie, fondate su preconcetti e pregiudizi politici, sarebbe molto grave. Eventuali azioni legali che dovessero rallentare le assegnazioni degli alloggi infatti finirebbero per ricadere sulle spalle delle famiglie che attendono da tempo la casa popolare e che hanno visto finalmente una speranza nella nuova graduatoria. Chi dovesse intraprenderle si caricherebbe di una responsabilità politicamente gravissima sulla quale non faremo sconti”.

La programmazione di Cinepark.tv per il weekend

Da: Ufficio Stampa Gruppo Apollo Cinepark

La programmazione della piattaforma Cinepark.tv per il weekend con #cinemaindivano propone, da venerdì 8, in prima visione “Roubaix, une lumiere”, noir francese con la regia di Arnaud Desplechin che ha di recente vinto il premio come miglior film internazionale distribuito in italia nel 2020, premio conferito dal Sindacato nazionale dei Critici cinematografici Italiani. La pellicola è ispirata al documentario del 2008 Roubaix, commissariat central, che racconta di un caso di cronaca nera avvenuto a Roubaix nel 2002.

Ancora una prima visione è l’ultimo documentario di Andrea Segre, presentato alla Mostra del cinema di Venezia, “Molecole”. Segre a febbraio 2020 era a Venezia, città d’origine di suo padre Ulderico, per girare un documentario e lavorare su un’opera teatrale incentrati sul tema dell’over tourism e il fenomeno devastante dell’acqua alta. La pandemia Covid, però, lo ha bloccato in città e mutato i piani, sconvolgendo anche la trama della sua narrazione che diventa più intima, mostrando una Venezia finalmente ‘liberata’ dal suo problema maggiore, il turismo di massa, che però ora si trova immersa in un silenzio quasi irreale e, se non prova nostalgia del recente passato, avverte almeno un certo stupore che resta in attesa di una maggiore focalizzazione.

In cartellone anche la commedia surreale campione di incassi “Dio esiste e vive a Bruxelles” e “La tartaruga rossa”, film di animazione già premiato al festival di Cannes e candidato al premio Oscar.

PAROLE A CAPO
Livia Silvestri: “Cardosanto” e altre poesie

“La scrittura è la pittura della voce”
(Voltaire)

CARDOSANTO

Una crosta di cardo arsa d’amore
sotto il lilla di un cielo che mischia calore.
Ascolto l’urlo di mani protese e di ossa
Batuffoli viola, spine, poche cose di nostro Signore,
un panno succhiato d’aceto e acqua rossa,
il bianco povero in canna e il suo dolore.

Schiocco di luce gialla asciutta
mi porta a croci leggere ed aria secca.
Fruscìo felpato di un pianto caldo, antico, contadino,
cuore e fiato di mandorla e mandarino.
Assaporo argilla e tappeti di foglie,
ascolto passi su passi in giorni di legna vecchia.

Raccoglimi adesso da questo mezzo sogno,
che pane al pane, vino al vino,
oggi trovo carezze e pizzichi di violino.

 

FLAVIANTE

Matti plumbei
Nuvoloni grassi
Sulla faccia gialla
Di foglie pasticciate
Sulla strada esausta
Di linee battute.

Un gatto passeggero sul balcone
Si affaccia sull’umore
Calpesta l’autunno stonato
Di accordi confusi
Di una chitarra acustica
Sul mio ventre,
ventre di donna che parte
contratto
indeciso
indurito
cosparso di lacrime…..
per te sorellina
che rimbalzi nei pensieri di novembre,
nella tua splendida Torino
dai tetti rossi robusti
dai vini neri spessi
e funghi profumati
e libri tarlati
e lampioni poderosi……
ricordo i passi di Gramsci
ragazzo sardo mangiato di tosse,
e i tuoi piccoli passi
di ragazza sognante
di occhi verdi e grigi
e sguardo curioso.
Portiamo le idee sulla pelle
Abbiamo il nostro tesoro….
Istruitevi,
Perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza!

 

GIÒ

Te ne andrai
come tante volte
in stile dorso
salutandomi ad ogni bracciata,

io rimango sull’onda di terra
fino a vederti piccolissima
nell’acqua nera dell’est.

Spuma impazzita
schiuma nel vento
e sulla corsa di un treno testardo,
il mattino dondola sui suoi vetri
e nelle lacrime dei viaggi:
quanti abbracci,
quanti occhi di pane,
quante morti.

Scorre il mare violento,
elegante,
increspando l’anima di nostalgia
per il tuo sorriso di bambina dispettosa.

 

METANO

Ho sentito la sirena del metano
quella che veniva dal pozzo in mezzo al mare
Sere d’inverno accatastati sui sedili
ad ascoltare il gelo
Orione succulento
quel fischio del metano per il tempo
le dita lunghe delle onde
distesa bianca di notte ghiacciata
invito a colmare le distanze
Ho sentito la morsa nel cuore
per un gennaio perduto
nel travertino di singhiozzo del lungomare
Avevo una faccia prepotente
un idioma guerrigliero
un amore a cielo nero
Ho sentito la sirena del metano
con la faccia di madre
con le costole rotte
ho sentito la morsa nel petto
riprendendo la corsa sulla sabbia gelata
per andare incontro al sapore sincero di parole ossute

levigate da acqua e vento

Livia Silvestri è nata a Lanciano (Ch) il 01/06/1973 Ha studiato Filosofia a Bologna e Servizio Sociale a Trieste. L’interesse per i temi sociali e civili ha sempre caratterizzato sia le scelte professionali che gli scritti letterari. Vive e lavora in Abruzzo.

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]