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Giorno: 19 Gennaio 2021

Ovadia al Teatro Comunale e subalternità culturale:
un direttore artistico non fa primavera

di Alessandra Zagatti

Lo stile “politicamente corretto” può essere criticato ma gli uomini di cultura hanno il dovere di contribuire a cambiare il clima urlato e la mancanza di educazione che caratterizzano il tempo in cui siamo immersi non solo in Italia.
La discussione sul Teatro Comunale Claudio Abbado e sul suo futuro richiede dunque pacatezza e attenzione per un gioiello delicato e prezioso per la nostra città.
Mi sono sempre attenuta alla regola di non commentare , per discrezione e rispetto, parole e atti di chi mi è succeduto, ma in questa occasione trovo pertinenti le critiche espresse  da Massimo Maisto in particolare sui bilanci, che sono in pareggio o utile non da ora ma dal lontano 1997, agli sponsor che evidentemente anche un manager importante non è riuscito a trovare.

Gli amministratori del Comune di Ferrara dimostrano , e non solo in questa occasione, una imbarazzante subalternità culturale.
Affermano che hanno voluto interrompere “ l’autoreferenzialità del Teatro alla politica” e poi fanno “scegliere” ad altri il Presidente del Teatro “anche” perché è di centrodestra. Si afferma che si è voluto finalmente dividere il ruolo di Presidente da quello di Sindaco quando da sempre, prima con l’Istituzione poi con la Fondazione , il Presidente del Teatro non è mai stato il Sindaco ma da lui, e non da altri, è stato “scelto”.

L’Assessore alla cultura plaude ai nomi altisonanti circolati sulla stampa , ma dovrebbe riflettere sul fatto che mentre un direttore artistico può certamente essere una personalità nazionale, i consiglieri di amministrazione di una fondazione di cui il Comune è il solo proprietario, dovrebbero essere uomini e donne autorevoli ma legati alla città e non catapultati da fuori. Persone che, quand’anche di valore indubbio, vivono altrove senza alcun rapporto con la vita culturale e sociale di Ferrara.

La nostra città non ammette “padroni” e da almeno trent’anni il Teatro Comunale non ha bisogno di essere “sprovincializzato” come testimonia il suo stesso attuale nome.
Non ha solo dato ospitalità a spettacoli realizzati altrove ma ha fatto produzioni proprie di lirica, balletto e prosa con artisti come Claudio Abbado, Luca Ronconi, Pina Baush, Bob Wilson e Susan Sontag, per citarne alcuni.
Decine di testate nazionali ed europee sono state accreditate nel nostro Teatro , fino al New Jork Times e CNN in due occasioni. Scenografie create a Ferrara sono state noleggiate in mezza Europa , a Boston e a Baltimora.
Il Teatro Comunale aveva “ lustro e prestigio nazionale “, per dirla con Vittorio Sgarbi anche prima del suo interessamento. Se vuole dare una mano per accrescerlo sarà cosa buona ma solo se verrà fatto sinceramente ed esclusivamente nell’interesse della città . E l’interesse di Ferrara e del suo Teatro non è per iniziative mediaticamente utili ma per scelte davvero solide, durature e apprezzate dai ferraresi anche per la trasparenza con la quale devono essere fatte.

Cover: Teatro Comunale Caudio Abbado, Rotonda Foschini – foto di Beniamino Marino

Terzo incontro per il Tavolo Istituzionale – Covid

Da: Lucia Felletti, Comune di Comacchio

Terzo incontro per il Tavolo Istituzionale – Covid

L’emergenza epidemiologica a Comacchio ha un suo “tavolo”. Nel pomeriggio di ieri i rappresentanti istituzionali, assessori e consiglieri, Azienda Sanitaria di Ferrara, Istituti scolastici e del Terzo Settore, componenti il tavolo presieduto dal sindaco Pierluigi Negri, si sono ritrovati sul web per il terzo incontro on line: presenti all’incontro anche i rappresentanti delle sigle sindacali provinciali e delle categorie economiche.

L’appuntamento ha fornito l’occasione al responsabile AUSL Roberto Bentivegna di illustrare l’andamento epidemiologico in laguna, ritenuto elevato ma con chiari segnali di calo degli indici, rilevando il maggior effetto di trasmissibilità, per contiguità, all’interno dei nuclei familiari. Sull’andamento dei contagi a livello scolastico si è concentrata la direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica Annalisa Califano, rilevando come l’incidenza dei casi, con l’assenza da scuola nel periodo natalizio e l’attività di monitoraggio, si allinei con la realtà provinciale dove, ad esempio, emergono più situazioni di contagio fra i ragazzi degli istituti superiori, più portati a condividere momenti di socialità, attività ludiche e sportive nonché conviviali. Il numero elevato dei giovani in laguna nella fascia d’età 10 – 19 anni (42 casi) è stato infatti poi rimarcato da Cristino Zagatti CIGL.

E sulla situazione dell’istituto Remo Brindisi è intervenuta la dirigente Silvia Tognacci che, dati alla mano, ha assicurato che all’Istituto di Lido degli Estensi non sono state rilevate particolari criticità. La consigliera Sandra Carli Ballola ha richiamata l’attenzione sul trasporto scolastico. In questo senso: come ha spiegato il dirigente Roberto Cantagalli, in una prima fase, al tavolo sulla sicurezza della Prefettura, per gli studenti del Brindisi è stato predisposto il potenziamento delle aree di sosta per gli studenti, al fine di non creare assembramenti. Per scongiurarli la Polizia Locale ha avuto l’incarico di monitorare e scoraggiare tali pratiche.

Analogamente la dirigente dell’Istituto Comprensivo di Porto Garibaldi Maria Gaiani, a fronte di una popolazione scolastica di 654 studenti, ha segnalato che al 16 gennaio i casi positività e quelli in isolamento fiduciario non arrivavano alla decina.

Ed è sulle conseguenze sociali e occupazionali determinate dall’epidemia che, a più riprese, si sono concentrati gli interventi, da Bruna Barberis CISL a Carli Ballola, ed è scaturita la richiesta di assumere dati circostanziati per verificare la consistenza dei bisogni e poter così programmare efficaci azioni di contrasto. Al momento sono in distribuzione i buoni spesa (350 le richieste presentate) e il sostegno alle imprese ha visto impegnati 175mila euro.

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 19 gennaio

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 23.600 tamponi effettuati, 1.034 nuovi positivi, di cui 463 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. Quasi 2mila i guariti, diminuiscono casi attivi (-988) e ricoveri

Eseguiti anche 525 test sierologici. Il 95% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 45 anni. 75 i decessi. Alle 15, oltre 120mila somministrazioni: online l’aggiornamento in tempo reale della campagna vaccinale e il report periodico sull’andamento del contagio (in calo i contagi misurati ogni cinque giorni)

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 204.174 casi di positività, 1.034 in più rispetto a ieri, su un totale di 23.652 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,3%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

Oggi alle 15,30 sono stati fatti 120.257 vaccini in totale. Va ricordato che a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite questa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle CRA.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 463 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 280 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 451 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 45 anni.

Sui 463 asintomatici, 297 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 46 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 8 con gli screening sierologici, 4 tramite i test pre-ricovero. Per 108 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 257 nuovi casi; a seguire Modena e Rimini (150) e Reggio Emilia (107); poi Piacenza (77), Cesena (62), Parma e Ferrara (56), Ravenna e Forlì (50), quindi Imola (19).

Il Report periodico sull’andamento della pandemia in Emilia-Romagna è disponibile al link https://bit.ly/3qAqcSE. Risultano in calo i contagi registrati in un intervallo di cinque giorni: dai 9.805 del periodo 6-10 gennaio, ai 7.988 dell’11-15 gennaio.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 16.571 tamponi molecolari, per un totale di 2.820.692. A questi si aggiungono anche 525 test sierologici e 7.081 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.947 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 142.061.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 53.241 (-988 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 50.489 (-938), il 94,8% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 75 nuovi decessi: 7 a Piacenza (tre donne di 85, 88 e 90 anni; 4 uomini di 72,76, 91 e 94 anni ); 2 in provincia di Parma (una donna di 82 anni e un uomo di 89 anni); 4 a Reggio Emilia (due donne di 73 e 81 anni, e due uomini di 80 e 95 anni); 6 nel modenese (tre donne – di 70, 82 e 90 anni – e tre uomini, di 63, 84 e 87 anni); 29 in provincia di Bologna (11donne – una di 60 anni, due di 83, una di 84, una di 86, una di 87, due di 88, una di 90, una di 91 e una di 100 anni – e 18 uomini: di 61, 71, 77, 78, 79, 80, 82, 5 di 85 anni, uno di 87, due di 89, poi di 92, 93 e 95 anni); 2 nel ferrarese (entrambe donne: di 63 e 87 anni); 12 in provincia di Ravenna (7 donne – di 73, 77, 81, 84 anni, due di 89 e una di 93 anni – e 5 uomini, rispettivamente di 83, 86, 89, 90, 93 anni); 7 a Forlì-Cesena (quattro donne di 78, 83, 91, 95 anni, e tre uomini: uno di 86 e due di 92 anni); 5 nel riminese (una donna 91enne e 4 uomini, di 76, 84, 87 e 89 anni). Infine, si segnala un decesso fuori regione: un uomo di 90 anni diagnosticato dall’Ausl di Modena ma residente in provincia di Mantova.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.872.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 232 (-6 rispetto a ieri), 2.520 quelli negli altri reparti Covid (-44).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (uno in meno rispetto a ieri), 16 a Parma (+2), 19 a Reggio Emilia (-1), 48 a Modena (-1), 42 a Bologna (-3), 13 a Imola (numero invariato rispetto a ieri 1), 28 a Ferrara (-1), 16 a Ravenna (+2), 3 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (invariato) e 25 a Rimini (-3).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 17.592 a Piacenza (+77 rispetto a ieri, di cui 30 sintomatici), 14.505 a Parma (+,56 di cui 29 sintomatici), 27.274 a Reggio Emilia (+107, di cui 34 sintomatici), 36.404 Modena (+150, di cui 86 sintomatici), 40.477 a Bologna (+257, di cui 161 sintomatici), 6.459 casi a Imola (+19, di cui 6 sintomatici), 11.542 a Ferrara (+56, di cui 19 sintomatici), 15.534 a Ravenna (+50, di cui 30 sintomatici), 7.359 a Forlì (+50, di cui 30 sintomatici), 8.434 a Cesena (+62, di cui 42 sintomatici) e 18.594 a Rimini (+150, di cui 104 sintomatici).

Tutto online il programma 2021 delle celebrazioni del Giorno Della Memoria

Da: Gianni Molinari, Prefettura di Ferrara

TUTTO ON LINE IL PROGRAMMA 2021 SULLE CELEBRAZIONI DEL GIORNO DELLA MEMORIA, PRESENTATO OGGI DALLA PREFETTURA
Filo conduttore delle iniziative il tema “testimoni del futuro”, le giovani generazioni a cui la senatrice Liliana Segre ha passato il testimone di custodi della memoria

E’ stato presentato oggi dal Prefetto Michele Campanaro, in videoconferenza, il programma 2021 delle manifestazioni organizzate in occasione delle celebrazioni del “Giorno della memoria”, istituito con Legge 20 luglio 2000, n. 211, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Il programma, tutto on line, è stato messo a punto dal “Comitato Provinciale 27 gennaio” di Ferrara, presieduto dal Prefetto Michele Campanaro, con il contributo dell’Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, del Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah Amedeo Spagnoletto, del Presidente dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara Anna Maria Quarzi, del rappresentante dell’Università di Ferrara Baldassare Pastore, del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Veronica Tomaselli, del direttore artistico Teatro Comunale di Ferrara Marcello Corvino e del direttore della Scuola d’arte contemporanea “Florestano Vancini” Alessio Di Clemente.
Il programma, che si articola su undici appuntamenti, si apre giovedì 21 gennaio e andrà avanti fino a domenica 31 gennaio, con dirette streaming di incontri, eventi musicali e proiezioni.
Tra gli appuntamenti più attesi, quello di mercoledì 27 gennaio, presso il Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara ove, dopo i saluti istituzionali del Prefetto Michele Campanaro, del Sindaco di Ferrara Alan Fabbri e del Presidente della Consulta provinciale degli studenti Adelina Popa, è in programma la prima nazionale di “A cosa serve la memoria”, un racconto a due voci con Corrado Augias e Moni Ovadia. Ancora: di elevatissimo livello è la tavola rotonda in programma il 28 gennaio, con il Direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo e della Shoah di Ferrara Amedeo Spagnoletto, il Presidente del Memoriale della Shoah di Milano Roberto Jarach, il Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia, il Presidente della Unione Giovani Ebrei d’Italia Simone Santoro sul tema “Il giorno dopo. I testimoni del futuro”, che costituisce il filo conduttore dell’intero programma., in un ideale passaggio del testimone di custodi della memoria tra la Senatrice a vita Liliana Segre e le giovani generazioni,
“Un Giorno della Memoria diverso dai precedenti. L’emergenza sanitaria non permetterà di incontrarci – ha sottolineato il Prefetto Campanaro – ma il Comitato che ho l’onore di presiedere ha elaborato una programmazione di altissimo spessore culturale che sfrutta le opportunità del digitale per permettere la partecipazione da remoto alle iniziative attraverso il sistema delle dirette streaming. Per questo, abbiamo prestato massima attenzione ai linguaggi multimediali, coinvolgendo in particolare studenti e insegnanti, in questo momento particolarmente delicato dello stesso mondo della scuola”.
A causa dell’emergenza pandemica, anche la tradizionale consegna delle medaglie d’onore del Presidente della Repubblica ai famigliari di cittadini ferraresi internati nei lager nazisti avverrà in forma virtuale. “Troveremo senz’altro il modo di organizzare, appena le circostanze ce lo consentiranno, la consegna nelle mani dei famigliari degli insigniti delle dieci medaglie del Presidente della Repubblica – ha concluso il rappresentante del Governo – Ma, nella giornata del 27 gennaio, sul palcoscenico del Teatro Abbado vorrò ricordare uno ad uno i nomi dei dieci cittadini della provincia di Ferrara, militari e civili, che sono stati deportati ed internati nei lager nazisti, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943”.

Accordo Poste-IP: si possono spedire e ricevere pacchi presso 6 distributori a Bologna, Ferrara, Parma, Ravenna e Rimini e a breve ne verrà attivato un altro

Da: Vincenzo Sardone, Poste Italiane

POSTE ITALIANE: IN EMILIA ROMAGNA CON IP SARA’ POSSIBILE SPEDIRE E RICEVERE PACCHI ANCHE AL DISTRIBUTORE
In Emilia Romagna 6 dei 40 distributori IP abilitati a Punto Poste

Bologna, 19 gennaio 2021 – Poste Italiane e IP hanno siglato un accordo in esclusiva per 6 punti di ritiro in Emilia Romagna dedicati agli acquisti on-line, alla spedizione di pacchi preaffrancati e di resi dai principali siti e-commerce che aderiscono alla Rete PuntoPoste.
Nasce così la rete di servizi integrati che concilia la sosta per il rifornimento con l’esigenza sempre più diffusa di ricevere e spedire pacchi riducendo tempo e spostamenti.
Il servizio è semplice e veloce. Per ricevere pacchi basterà indicare il distributore preferito, in alternativa al proprio domicilio, in fase di acquisto dei prodotti su uno dei siti e-commerce aderenti alla rete PuntoPoste. Il cliente potrà ritirare il suo pacco semplicemente presentando al gestore il codice ricevuto via SMS o via e-mail.
Nel caso di spedizione preaffrancata o prepagata il Cliente potrà utilizzare il PuntoPoste IP per la spedizione di pacchi precedentemente acquistati presso un Ufficio Postale.
In caso di reso di un acquisto online, invece, il cliente effettuerà la procedura di restituzione utilizzando il codice pacco di vettura messo a disposizione dal sito e-commerce. Il Cliente dovrà solo recarsi nel distributore IP PuntoPoste, il gestore prenderà in carico la spedizione e in automatico verrà inviato al Cliente un SMS o una e-mail con la ricevuta. Sarà infine Poste italiane a prelevare la spedizione presso il PuntoPoste e ad avviare il processo di recapito.
Oltre ai sei punti di ritiro già attivi in Emilia Romagna (Parma – Via Paradigna 105; Ferrara – Chiesuol Del Fosso, Via Bologna 716; Ravenna – zona industriale Fornace Zarattini; Rimini – Colonnella, Via Flaminia 285; Bologna – zona industriale Roveri e Viale Silvani 8/3), l’accordo ha individuato altri 23 distributori abilitati, 13 in Lombardia, 11 in Piemonte e 4 in Toscana.
A breve, inoltre, saranno abilitati altri 6 punti di ritiro, 1 in Emilia Romagna (Bologna – Casteldebole in Via Nuova Bazzanese), 2 in Piemonte, 2 in Lombardia e 1 in Toscana.
Con l’arrivo dei servizi di Poste, il Punto vendita IP diventa un hub multiservizi tecnologicamente avanzato, capace di rispondere alle esigenze dei consumatori, permettendo di risparmiare tempo e offrendo soluzioni economicamente vantaggiose.
I 40 nuovi Punto Poste si sommano agli oltre 160 Lockers InPost già presenti presso le stazioni di servizio a marchio IP disponibili per ritirare gli acquisti in autonomia, in modo semplice, sicuro, veloce e senza limiti di orario per i punti self-service.
In Emilia Romagna, inoltre, Poste Italiane può contare su 889 Uffici Postali e 937 punti di consegna e ritiro, tra i quali 905 tabaccai, 4 negozi KiPoint e 28 Lockers automatici.

Cantieri della bonifica in via di conclusione

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

CANTIERI DELLA BONIFICA IN VIA DI CONCLUSIONE
Sono in via di completamento i lavori in via Boccati e in via Faccini

In dirittura d’arrivo diverse opere funzionali alla tenuta e
all’efficienza idraulica del territorio copparese eseguite a cura del
Consorzio di Bonifica di Pianura di Ferrara.
La ditta Berti Diego ha sostanzialmente ultimato la ripresa delle frane
del canale Naviglio lungo la via Boccati, con interventi di infissione
di pali lignei ai piedi della sponda, poi sistemata e rivestita con
pietrame. Nel giro di pochi giorni potranno essere rimosso il cantiere e
dichiarata ufficialmente la fine lavori.
Anche l’intervento di ripresa frane lungo la via Faccini a lato del
canale Collettore Acque Alte, per una lunghezza complessiva di circa 226
metri, ha raggiunto un buono stato di avanzamento e a breve sarà
concluso. L’impresa F.lli Sambi ha ultimato la posa del pietrame: al
completamento del lavoro resta solo la ricostruzione della banchina
stradale.
La costruzione della nuova chiavica Coccanile sta pure procedendo molto
velocemente: oltre alla fondazione del manufatto, sono già state
completate quasi tutte le strutture in elevazione. La passerella
superiore è l’ultima parte dell’opera in cemento armato da terminare e
richiederà solo pochi giorni ancora, dopodiché l’impresa passerà al
rivestimento del canale nei tratti adiacenti la nuova struttura.
Sta avanzando anche l’opera necessaria a far fronte alle frane sul
Canale Naviglio in fregio a via Ariosto. Si procede con nuovi tratti
secondo le modalità del cantiere: rivestimento del fondo in cemento
armato e delle sponde, dopo la ricostruzione in sasso e ghiaione.
Infine, non manca che il tempo di eseguire le procedure burocratiche e
amministrative perché l’impresa Canetti parta con le opere sulle frane
lungo la via Ariosto asfaltata.

Indennizzi immediati e Chiarezza – il commento di Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio

Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara

“Parto da una considerazione salute e lavoro possono convivere sopratutto in un momento così drammatico come quello che stiamo vivendo – considera Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara : sono facce della stessa medaglia sulla quale bisogna intervenire con equilibrio e attenzione: il mondo del Commercio, del Turismo, dei Servizi è impegnato tutti giorni, da ormai un anno, nel rispetto delle regole sanitarie. Le imprese chiedono solo di poter riprendere a lavorare in sicurezza con una razionale programmazione nelle riaperture – come ha sottolineato nel suo intervento proprio oggi il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli – e non certo con questo andamento a singhiozzo.
Le attività di vicinato – alberghi, bar, cinema, negozi, ristoranti insomma tutto il segmento fondamentale del Commercio, del Turismo, dei Servizi, delle Libere Professioni, dei Trasporti – chiedono in questa fase un’azione incisiva sui ristori da erogare, con immediatezza, a prescindere dai Codici ATECO e che permetta di riconoscere davvero le effettive perdite subite ed i costi comunque sostenuti dalle aziende del Terziario – e prosegue Felloni – un ulteriore richiesta riguarda la doverosa semplificazione dei provvedimenti e decreti che si sono susseguiti in questi ultimi dodici mesi: gli operatori si devono confrontare con una minore burocrazia perché all’emergenza sanitaria non si sommi, in modo drammatico, anche quella burocratica.
Queste le necessità ineludibili che devono essere alla base di piani programmatici semplici e chiari che devono trovare una loro collocazione più ampia nel Recovery Plan. Ad esempio a livello locale attraverso la rigenerazione urbana di aree un tempo a rischio degrado e che oggi stanno finalmente assumendo un aspetto anche urbanistico decoroso. Come Ascom Confcommercio,c’è stato e c’è un nostro lavoro di coordinamento della rete d’impresa dei commercianti che ha visto una innovativa volontà di fattive collaborazioni anche tra settori diversi: una strada sulla quale proseguire e prendere come esempio”
conclude il presidente Felloni.

Accordo tra Benvic (Investindustrial) e Celanese per l’acquisto delle attività di compounding dello stabilimento Ferrara Marconi

Da: Ufficio Stampa AdHoc

BENVIC GROUP RAGGIUNGE UN ACCORDO CON CELANESE PER L’ACQUISTO DELLE ATTIVITà di compounding DELLO STABILIMENTO FERRARA MARCONI

Ferrara, 19 gennaio 2021 – Benvic Group, gruppo europeo leader nella produzione di soluzioni termoplastiche a base di PVC altamente innovative e di biopolimeri, annuncia di aver raggiunto un accordo con Celanese (NYSE: CE), multinazionale leader nella produzione di soluzioni chimiche e materiali speciali, per l’acquisto delle attività di compounding dello stabilimento di Ferrara Marconi e di taluni assets dedicati alla produzione mondiale Infill e Appliance PP e quella europea del Footwear.
Interamente dedicato all’attività di compounding – che consiste nella produzione di mescole polimeriche – la dismissione del sito di Ferrara Marconi rientra nella strategia di Celanese di creare un Centro di Eccellenza Europeo di Compounding presso la sede italiana di Forlì.
Benvic, già presente a Ferrara, ha deciso di acquisire il ramo d’azienda di Celanese con l’obiettivo di rafforzare la propria presenza nel settore del compounding di tecnopolimeri a base non-PVC e di continuare ad investire nel sito di Ferrara Marconi affinché diventi uno dei maggiori siti produttivi in Italia nel settore del compounding. Nel corso del 2018, Benvic aveva già acquisito nello stesso sito le attività di Vinyloop, con un significativo contributo ai livelli occupazionali legati all’avvio delle attività di compounding di biopolimeri.
Benvic prevede di concludere l’acquisizione nei prossimi mesi e di avviare la produzione nello stabilimento di Ferrara Marconi entro giugno 2021, quando saranno state fornite le dovute informazioni e saranno terminate tutte le procedure di consultazione con i sindacati locali e gli stakeholder regionali al fine di mitigare l’impatto sociale e di trovare la migliore soluzione possibile a lungo termine per i dipendenti del sito produttivo di Celanese.
Luc Mertens, Amministratore Delegato di Benvic Group, ha commentato: “Con questa operazione, Benvic continua ad investire in maniera significativa nella creazione di un centro di eccellenza di compounding a base PVC e non-PVC, incluso di biopolimeri, in Italia e, in particolar modo, nel sito di Ferrara Marconi. Celanese ha sviluppato in questi anni un’importante leadership nei segmenti dell’Infill, dell’Appliance PP e del Footwear. Siamo entusiasti di poter accogliere in Benvic queste attività e una significativa parte dei dipendenti di Celanese a Ferrara Marconi, con l’obiettivo di rafforzare ed espandere la forte partnership che Celanese ha creato negli anni con i propri clienti. Grazie alla forza e al know-how di Benvic, alla conoscenza del mercato e non ultima all’importante esperienza di successo relativa alla riconversione e al rilancio dell’azienda Vinyloop, compiuto da noi in soli 2 anni proprio a Ferrara, il nostro gruppo realizza un altro importante passo avanti verso il rafforzamento della sua presenza sia in Italia sia nei segmenti di mercato di riferimento”.
L’acquisizione delle attività di compounding di Celanese rappresenta l’ottava acquisizione compiuta da Benvic in Europa dopo l’ingresso nel capitale da parte di Investindustrial nel 2018. In Italia, in particolare, Benvic ha portato a termine 5 operazioni. Oltre agli investimenti a Ferrara (Vinyloop e le attività di compounding di Celanese), nel 2019 Benvic ha acquisito Plantura, leader nella produzione di biopolimeri, e Modenplast, leader nella produzione di compounding e tubi dedicati al settore medicale. Nel 2020, Benvic ha acquisito Luc & Bel, società basata a Carpi e leader nella produzione di componenti medicali. L’Italia rappresenta quindi un ruolo chiave nella strategia di innovazione di Benvic Group.
Oggi Benvic impiega nei suoi stabilimenti in Italia circa cento dipendenti.

A proposito di Benvic
Fondato nel 1963, il gruppo Benvic è il leader europeo nel compound di PVC e nella produzione di biopolimeri. Benvic progetta soluzioni specifiche e innovative adattate alle esigenze dei propri clienti per molteplici campi di applicazione quali: edilizia, automobile, medicale, trasporto fluidi, elettrotecnica, cavi, alimentare, ecc. Benvic impiega circa 470 persone e dispone di 8 siti di produzione in Francia, Italia, Spagna, Polonia e Regno Unito. Il gruppo offre le sue soluzioni a clienti globali in più di 60 paesi. I suoi mercati principali sono: Francia, Spagna, Portogallo, Italia, Regno Unito, Germania Polonia e Benelux.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.benvic.com.

Unife celebra il Giorno della Memoria 2021 con il seminario online ‘From East West Street to The Ratline, from Hans Frank to Lea Meriggi’

Da: Ufficio Stampa Unife

Unife celebra il Giorno della Memoria 2021 con il seminario online

“From East West Street to The Ratline, from Hans Frank to Lea Meriggi”

Giovedì 21 gennaio alle ore 15.30

Per continuare a ricordare e mai dimenticare, anche quest’anno l’Università di Ferrara celebra il Giorno della Memoria, con il seminario online “From East West Street to The Ratline, from Hans Frank to Lea Meriggi”, in programma giovedì 21 gennaio alle ore 15.30.

L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Centro Studi giuridici europei sulla grande criminalità – Macrocrimes di Unife, in collaborazione con il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, l’Istituto di Storia Contemporanea e la Comunità Ebraica di Ferrara.

L’evento Unife apre il cartellone delle celebrazioni ferraresi in occasione del Giorno della Memoria coordinate dal Comitato Provinciale 27 gennaio Ferrara, che quest’anno ha voluto dedicare il programma ai testimoni del futuro, le giovani generazioni a cui la Senatrice Liliana Segre ha passato il testimone di custodi della memoria.

L’evento, introdotto dal Professor Daniele Negri, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e coordinato dal Professor Baldassare Pastore, Ordinario di Filosofia del diritto dello stesso Dipartimento, sarà incentrato sul dialogo tra i Professori Philippe Sands della Facoltà di Legge dello University College London e Serena Forlati, Ordinaria di Diritto internazionale del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife e Direttrice del Centro Macrocrimes .

Il Professor Sands, noto studioso di Diritto internazionale, è autore dei volumi “East West Street” (trad. it. La strada verso est, Guanda 2017) e “The Ratline”, che presenterà nel corso del seminario. Il primo volume è un capolavoro della letteratura storica contemporanea che ripercorre, attraverso la storia familiare dell’autore e dei giuristi Raphael Lemkin e Hersch Lauterpacht, le infauste vicende dell’epoca nazista – in particolare quelle relative ad Hans Frank, ministro del Reich e governatore della Polonia durante l’occupazione nazista nella seconda guerra mondiale, condannato alla pena capitale per crimini contro l’umanità al processo di Norimberga – e il percorso di affermazione, nel diritto internazionale, dei concetti di “crimini contro l’umanità” e “genocidio”. Il secondo volume, di cui sta per essere pubblicata la traduzione italiana, è invece incentrato sulla figura del gerarca nazista Otto von Wächter e sulla sua fuga in Italia negli anni immediatamente successivi al conflitto.

Il Giorno della Memoria sarà quest’anno anche l’occasione per riflettere su fatti che hanno direttamente coinvolto l’Ateneo ferrarese e la sua Facoltà di Giurisprudenza, che nel 1943 deliberò l’attribuzione di una Laurea Honoris Causa (mai effettivamente conferita) ad Hans Frank. Figura chiave a questo riguardo fu Lea Meriggi, prima donna titolare di cattedra di Diritto internazionale in Italia, ed una delle più ferventi sostenitrici del regime fascista tra gli accademici italiani.

“Proseguendo una tradizione ormai consolidata” – afferma il Professor Pastore – l’Università di Ferrara e il Dipartimento di Giurisprudenza celebrano il Giorno della Memoria con un’iniziativa di grande spessore culturale. Continua così l’impegno a riflettere sul dovere di ricordare, mantenendo fermo lo sguardo di fronte alla storia. Non possiamo non considerare che la memoria si basa su un’etica della responsabilità legata alla vigilanza e alla consapevolezza dell’attualità degli interrogativi che la Shoah ci prospetta”.

“Sono davvero onorata della presenza del Prof. Sands nella nostra Università in questa particolare occasione – aggiunge la Professoressa Forlati – Il suo libro “La strada verso est” è stato indirettamente all’origine della mia ricerca sulla storia personale e accademica di Lea Meriggi, che discuterò durante l’incontro e che ha avuto degli esiti in parte inattesi. Mi auguro che l’evento possa essere l’occasione per una riflessione sulle responsabilità del nostro Ateneo e sul miglior modo per assolvere il dovere della memoria”.

L’iniziativa si svolgerà con modalità a distanza con traduzione simultanea in italiano.

Ulteriori informazioni sull’evento e sulle modalità di iscrizione obbligatoria sono disponibili nel sito www.macrocrimes.eu.

Al via il bando Ristori: lo sportello Sipromuove è a disposizione presso il Comune di Codigoro

Da: Katia Romagnoli, Comune di Codigoro

Parte domani, mercoledì 20 gennaio 2021 l’operazione RISTORI per BAR e RISTORANTI.
Sono circa 2mila le imprese ferraresi potenzialmente interessate dalle misure di sostegno straordinario, previste dal Governo, per superare la fase più critica della pandemia. Gli interessati potranno presentare le domande, volte ad ottenere un ristoro, ovvero un contributo a fondo perduto, sino a 3mila euro, a partire dalle ore 10 di mercoledì 20, alle ore 10 di mercoledì 17 febbraio. Le domande potranno essere compilate solo in modalità elettronica e dovranno essere indirizzate alla Camera di Commercio di Ferrara. La piattaforma RESTART di riferimento https://restart.infocamere.it,è accessibile sul sito della Camera di Commercio di Ferrara, attraverso identità digitale SPID, oppure tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS) con PIN. Il bando integrale, con tutte le informazioni necessarie, è consultabile e scaricabile all’indirizzo https://www.fe.camcom.it/promozione/finanziamenti/bando-per-il-sostegno-ai-pubblici-esercizi-di-somministrazione-di-alimenti-e-bevande-bar-ristoranti-e-similari-dell2019emilia-romagna. Beneficiarie dei contributi sono le imprese, aventi qualsiasi forma giuridica, con codice ATECO primario 56.10.11 o 56.3, regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese in data antecedente all’1 novembre 2020. Le imprese devono risultare attive alla data di apertura del bando, non devono avere cessato l’attività alla data del provvedimento di liquidazione del contributo e devono avere almeno un’unità locale aperta al pubblico in Emilia-Romagna. Tra i requisiti, quello di aver avuto un calo del fatturato medio, nel periodo ricompreso tra l’1 novembre 2020 e il 31 dicembre 2020, pari o superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2019 ovvero, a prescindere dal fatturato, siano state attivate nel periodo dall’1 gennaio 2020 all’1 novembre 2020.
Il Comune di Codigoro ricorda che lo sportello’ Sipromuove’ è a disposizione delle imprese per informazioni in merito al Bando Ristori, tutti i giovedì, dalle 10 alle 13, presso la sede municipale (ufficio di fronte allo Sportello Unico per le Attività Produttive).

Scuola. Per la Regione Emilia-Romagna una priorità assoluta

Scuola. Per la Regione Emilia-Romagna una priorità assoluta, Salomoni: “Da anni le politiche educative sono al centro dell’azione regionale. Continueremo ad investire risorse e a rafforzare gli interventi per accompagnare i nostri ragazzi e ragazze nella costruzione del proprio futuro. Già chiesto al Governo che docenti e personale scolastico siano fra i primi a essere vaccinati”

Questa mattina in Assemblea legislativa l’intervento dell’assessore alla Scuola e Università in risposta a due interrogazioni consiliari. Grazie alla capacità e l’impegno delle autonomie formative e alle azioni messe in campo in accordo con l’Ufficio scolastico regionale, l’Emilia-Romagna oggi ha una dispersione scolastica di 2,5 punti percentuali sotto la media nazionale

Bologna – Per la Regione la scuola e le politiche educative rappresentano una priorità assoluta, il suo impegno per la didattica a distanza e la ripartenza delle lezioni in presenza è stato massimo fin da inizio emergenza e, in dialogo costante con l’Ufficio scolastico regionale, le Autonomie scolastiche, le Prefetture, gli Enti locali e il territorio ha lavorato per assicurare non solo la continuità formativa durante la pandemia, ma continuando ad investire sul futuro.

A ribadirlo, oggi in Assemblea legislativa, l’assessore regionale alla Scuola, Paola Salomoni, rispondendo a due interrogazioni consiliari.

Contrasto alla dispersione scolastica, offerta diversificata di opportunità educative, formative e orientative, percorsi personalizzati per fare emergere propensioni e attitudini di ragazzi e ragazze, sviluppare i loro talenti e contrastare le povertà educative che con la pandemia si sono acuite; ma anche risorse certe per sostenere gli studenti nel diritto allo studio, con contributi per l’acquisto dei libri di testo, strumentazioni informatiche e connettività. Queste le linee d’azione su cui si è mossa la Giunta regionale.

“Queste politiche – che vogliamo ulteriormente ampliare e rafforzare – e un sistema educativo capace e inclusivo hanno consentito di avere, in Emilia-Romagna, una dispersione scolastica di poco superiore all’11%, 2,5 punti percentuali sotto la media nazionale- ha affermato l’assessore Salomoni-. Lavoriamo per fare ancora di più e ancora meglio, consapevoli che solo investendo sui giovani si può costruire il futuro di un territorio e di una comunità. E di fronte alla pandemia, abbiamo chiesto al Governo di inserire docenti e personale scolastico fra le categorie da vaccinare subito, non appena la campagna vaccinale verrà allargata al resto della popolazione, a febbraio-marzo. Richiesta dalla quale non intendiamo fare passi indietro”.

Tra gli interventi ricordati dall’assessore: l’investimento nell’Istruzione e Formazione Professionale IeFP, per sostenere il successo formativo e accompagnare tutti i ragazzi e le ragazze ad acquisire almeno una qualifica professionale anche grazie a percorsi personalizzati, attraverso un investimento annuo dal 2011 in avanti di oltre 50 milioni di euro; i contributi per i libri di testo e le borse di studio: nel 2020 sono stati 39.738 gli studenti beneficiari di contributi per i libri di testo e 15.881 le borse di studio concesse, per un investimento complessivo nel diritto allo studio di oltre 9,8 milioni. E ancora, dal 2019, un piano triennale da 12 milioni per l’orientamento e la promozione del successo formativo; poi l’impegno – oltre 1,6 milioni annui- per l’arricchimento dell’offerta educativa dei giovani in ambito musicale.

“Un piano triennale- ha spiegato l’assessore- che ha proprio la finalità di accompagnare i giovani e le loro famiglie nella ricerca e nella scelta della proposta formativa più idonea per costruire il proprio futuro, con percorsi personalizzati individuali e di gruppo. Non solo, la Regione finanzia un’offerta di educazione musicale con un impegno annuo di oltre 1,6 milioni di euro, che consente a quasi 7mila giovani di accedere gratuitamente a percorsi di propedeutica musicale, canto corale e musica strumentale. Senza dimenticare- ha aggiunto- l’investimento nell’ultimo triennio di 18 milioni per sostenere l’accesso all’offerta dei centri estivi quale politica inclusiva, di contrasto alle povertà educative e di sostegno alle famiglie in ottica di conciliazione vita lavoro”.

Azioni e politiche che sono state rafforzare dalla Regione per sostenere i giovani e le famiglie in questo difficile momento che la scuola sta vivendo.

“La scuola è al centro delle nostre politiche, perché per i ragazzi scuola significa apprendimento, crescita e socialità, e per una comunità significa futuro. Il nostro impegno non verrà mai meno, e anzi si rafforzerà affinché, in un contesto profondamente cambiato a causa della pandemia, la nostra risposta sia sempre più in grado di non lasciare indietro nessuno e di valorizzare capacità e talenti di ogni singolo ragazzo e ragazza”

Agricoltura. Informazione e promozione delle eccellenze agroalimentari, oltre 1,3 milioni di euro per 18 progetti Made in ER

Agricoltura. Informazione e promozione delle eccellenze agroalimentari, oltre 1,3 milioni di euro per 18 progetti Made in ER. L’assessore Mammi: “In un momento delicato, segnato dall’emergenza sanitaria, è prioritario ribadire e far conoscere la qualità dei nostri prodotti al pubblico più vasto”

Approvata la graduatoria prevista dal bando del Programma di sviluppo rurale 2014-2020, rivolto ad associazioni, consorzi, cooperative, organizzazioni di produttori che partecipano alla tutela dei prodotti agricoli. Finanziate tutte le domande ammesse, 23 i soggetti beneficiari, sostegno pari al 70% dell’investimento

Bologna – Dop, Igp, vini, biologico: l’Emilia-Romagna non solo sa produrre ma sa anche comunicare bene le sue eccellenze. In particolare, sono 18 i nuovi progetti e 23 i beneficiari su tutto il territorio regionale, che hanno ottenuto oltre 1,3 milioni di euro di contributi per la promozione e l’informazione sul mercato nazionale e comunitario.

E’ stata approvata la graduatoria, e finanziate tutte le domande ammesse, rispetto al bando ‘Attività di promozione e informazione da gruppi di produttori sui mercati interni’ del 2020 previsto dal Programma di sviluppo rurale 2014-2020 e rivolto ad associazioni, consorzi, cooperative e organizzazioni di produttori che partecipano ai regimi di qualità dei prodotti agricoli, anche raggruppati in reti di imprese o associazioni temporanee finalizzate al progetto.

Quattro le tipologie di attività oggetto del finanziamento: realizzazione di materiale informativo e promozionale – inclusa la gestione dei siti internet e degli spazi sui social network -, organizzazione di seminari con eventuale attività di degustazione guidata – anche nella modalità multimediale rivolta a un pubblico di consumatori-operatori -, partecipazione a fiere ed esposizioni, gestione e coordinamento delle attività.

Si tratta perlopiù di iniziative realizzate sul mercato italiano, mentre all’estero le azioni mirano principalmente a Francia, Germania, Belgio, Danimarca e Olanda.

“Il sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna- spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-, si contraddistingue per le sue produzioni di qualità regolamentata note a livello mondiale. Siamo leader in Europa per numero di prodotti Dop e Igp, filiere che consentono di valorizzare le produzioni agricole ben oltre le quotazioni standard di mercato e che sono alla base del reddito di molte imprese. Valorizzarle attraverso interventi di promozione è sempre stato per noi una priorità, e in questo momento difficile legato all’emergenza da Covid-19 lo è ancora di più”.

Il sostegno economico è pari al 70% del valore complessivo del progetto e assicurerà un contributo alle attività promozionali realizzate – tra il 1^ febbraio 2021 e il 30 giugno 2022 – da Consorzi di produttori di diverse Dop e Igp di prodotti alimentari e vini, associazioni di produttori di prodotti biologici, grazie a sinergie tra più partecipanti.

Pescaturismo, Ittiturismo e Acquiturismo in Emilia-Romagna

Da: DELTA 2000 Soc. Cons. a r.l.

Pescaturismo, Ittiturismo e Acquiturismo in Emilia-Romagna:

un bando pubblico per favorire l’integrazione tra turismo e mondo della pesca

C’è tempo fino al 25 marzo per presentare le richieste di contributo al FLAG Costa dell’Emilia-Romagna e realizzare iniziative di diversificazione delle attività di pesca, aumentando così il valore aggiunto dell’area costiera. Con una dotazione di circa 160.000€, l’Avviso Pubblico è rivolto a pescatori (imprese ittiche di qualsiasi forma giuridica che esercitano l’attività di pesca professionale come attività principale), allevatori ittici e pescatori delle acque interne e consente di richiedere un contributo per la realizzazione di attività collegate al comparto turistico come ad esempio l’ospitalità, la ristorazione, attività culturali, ricreative, didattiche e ancora attività volte alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici, delle risorse della pesca e dell’acquacoltura nonché azioni di valorizzazione degli aspetti socioculturali del settore ittico.

Le iniziative debbono essere realizzate nei territori costieri da Cattolica a Goro ed il bando finanzia progetti con spese ammissibili tra i 20.000€ ed i 75.000€ ed un contributo pubblico pari al 50% delle spese ammissibili, che può raggiungere fino l’80% se gli interventi sono connessi alla pesca costiera artigianale.

Dal 2014 la Regione Emilia-Romagna si è dotata di una Legge mirata a valorizzare il patrimonio socioeconomico, culturale ed ambientale delle aree del proprio territorio legate alle attività di pesca e acquicoltura, sostenendo e promuovendo lo sviluppo del pescaturismo, dell’ittiturismo e dell’acquiturismo, nonché della multifunzionalità delle imprese ittiche. Se il pescaturismo è l’attività volta alla diffusione del patrimonio di conoscenze e saperi legati ai mestieri e alle tradizioni della pesca, con l’imbarco di persone diverse dall’equipaggio, l’ittiturismo è l’insieme delle attività di ospitalità, ricreative, didattiche, culturali e di fornitura di beni e servizi, volte alla corretta fruizione degli ecosistemi acquatici e delle risorse della pesca nonché alla valorizzazione degli aspetti socioculturali del settore ittico.

Nell’ambito dell’Avviso Pubblico possono essere finanziate anche altre attività connesse alla pesca e all’acquacoltura come la trasformazione, la conservazione e cottura dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura nonché la distribuzione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquicoltura ma anche la somministrazione di pasti.

Il FLAG Costa dell’Emilia-Romagna, Gruppo di Azione per lo sviluppo costiero (Partnership composta da Enti Pubblici e Privati) svolge un importante ruolo per garantire la sostenibilità a lungo termine del comparto turistico e della pesca. Sfruttando la crescente domanda di esperienze turistiche più autentiche, la Strategia di Sviluppo Locale contempla azioni tese a sostenere la diversificazione delle attività di pesca e la valorizzazione del territorio costiero. Il turismo e la pesca, insieme, possono aiutare gli ecosistemi locali, sensibilizzando i pescatori e il pubblico sull’importanza del rispetto dell’ambiente marino. Le sinergie tra questi due comparti possono rivelarsi vantaggiose anche per le comunità locali di pescatori, garantendo loro una parte delle entrate generate dal turismo sostenibile. Il pescaturismo, infatti, se attuato correttamente, consente ai pescatori di diversificare e integrare il reddito, riducendo al contempo la quantità di catture necessarie per guadagnarsi da vivere in modo dignitoso.

Informazioni dettagliate e complete sono disponibili nella sezione dell’Avviso Pubblico al seguente link: http://www.flag-costaemiliaromagna.it/bandi/az3a1_ittiturismo.
Per approfondimenti e ulteriori chiarimenti è possibile contattare DELTA 2000 – Tel. 0533 57693 – mail: info@deltaduemila.net

I numeri del corpo di polizia locale dell’unione

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

I NUMERI DEL CORPO DI POLIZIA LOCALE DELL’UNIONE
Grande impegno nell’emergenza sanitaria, ma non è mai stato tralasciato il presidio del territorio

La festa del patrono San Sebastiano, che cade il 20 gennaio, rappresenta un’importante occasione per tracciare il bilancio dell’attività del Corpo di Polizia Locale dell’Unione Terre e Fiumi, che svolge servizio sui tre Comuni di Copparo, Riva del Po e Tresignana, con 20 operatori effettivi.
«L’attività operativa nel 2020 è stata orientata ad affrontare l’emergenza pandemica, con l’intensificazione dei controlli di ordine pubblico e sulle attività economiche soggette a restrizioni – spiega il comandante Gianni Gardellini -. La dedizione a tale ruolo, in relazione alla disponibilità degli operatori presenti in servizio, ha portato a definire nuove e diverse priorità di intervento, tentando comunque di non tralasciare mai il presidio dei centri urbani e il controllo del traffico stradale. Si sono affrontati i persistenti fenomeni di degrado urbano e territoriale, in special modo impostando l’azione di contrasto all’incivile fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Malgrado le difficoltà, si è sempre mantenuta la copertura del servizio in tutti le giornate, compresi i festivi. Grazie al sostegno dell’Amministrazione e dei Comuni dell’Unione si è avviata l’opera di consolidamento e sviluppo del Corpo con nuove assunzioni di operatori e la sostituzione di impianti e attrezzature ormai obsolete».
La Polizia Locale ha rilevato inoltre 102 incidenti stradali, di cui 17 con feriti. Per quanto riguarda l’attività di polizia stradale e i controlli sono stati contestati immediatamente 617 verbali; 367 divieti di sosta, 34 omesse revisioni, 92 mancato uso delle cinture e utilizzo del telefono, 17 mancata assicurazione, 118 eccesso di velocità. Si registrano inoltre 1.167 verbali d’ufficio, 68 controlli nell’ambito dell’autotrasporto, 110 ritiri di documenti, 88 veicoli rimossi o fermati. Circa i verbali per eccesso velocità, se ne contano 11.164 dalla postazione di Tamara e 1.580 dalla postazione mobile.
L’azione di controllo e accertamento ha visto 7 notizie di reato, 51 esecuzioni di atti di Polizia Giudiziaria e su richiesta delle autorità amministrative, 1.394controlli su esposti e segnalazioni, 160 presenze a presidi distaccati, 1.223 accertamenti anagrafici e 484 rilevazioni e gestioni di mercati.

I punti coop consentono la scelta di premi prestigiosi per il Montalcini

Da: Prof. Alessandra Ferlini, addetta stampa IIS RL Montalcini

Al Montalcini scelti premi importanti con i punti coop per la scuola

Anche quest’anno la Coop ha rinnovato il proprio impegno a favore delle scuole del territorio, per favorire lo sviluppo di nuove metodologie di insegnamento e apprendimento, attraverso il progetto “Coop per la scuola 2020”, che ha permesso anche all’Istituto Superiore “R.L. Montalcini” di Argenta e Portomaggiore di scegliere premi importanti per le proprie sedi.

Grazie alla generosità degli studenti, delle famiglie, della popolazione e all’attenzione dei punti vendita Coop del territorio, l’Istituto Superiore “R.L. Montalcini” ha raccolto oltre 15.000 punti che hanno permesso di ricevere un’unità di custodia e ricarica per pc portatili, due stampanti-scanner 3D complete di doppie bobine di ricarica, e articoli per la palestra.

Questi articoli tecnologici vanno ad ampliare ulteriormente la dotazione dell’Istituto, impegnato negli ultimi anni a potenziare ed aggiornare i propri strumenti di apprendimento per una didattica moderna e di qualità.

In particolare le stampanti 3D, una per ogni sede, permetteranno la realizzazione di progetti di automazione, robotica e meccanica degli indirizzi professionale e tecnico, nonché per le esperienze di laboratorio del liceo.

Nonostante le difficoltà dovute alla Didattica Digitale Integrata, studenti e famiglie hanno continuato a dimostrare senso di appartenenza e spirito di collaborazione, che li ha resi ancora più vicini e partecipi alle iniziative della propria scuola.

Maggioranza e minoranza

 

A.A.Milne è lo scrittore che ha inventato il personaggio di Winnie the Pooh, trasposizione letteraria delle storie che raccontava a suo figlio. Curioso come una delle frasi più illuminanti sull’umanità adulta sia stata pronunciata da un adulto: così acuto da intercettare alla perfezione il candore dei bambini, e la progressiva perdita di acume che accompagna la maturità.

“La mente di terzo grado è felice solo quando pensa con la maggioranza. La mente di secondo grado è felice solo quando pensa con la minoranza. La mente di prim’ordine è felice solo quando sta pensando.”
(A.A.Milne)

Didattica a distanza e didattica in presenza:
Il naufragio del sistema formativo

My dad, il mio papà, il mio paparino oltre manica e oltre oceano. Detta cosi non c’è niente di più familiare e rassicurante della DAD, della didattica a distanza di casa nostra. Essere a scuola, ma sentirsi come a casa propria, circondato dal calore e dalle comodità domestiche. Chi non l’ha desiderato in vita sua? E poi, diciamo la verità, fare colazione in fretta, caricarsi dello zaino, prendere l’autobus, o sfiancarti con un chilometro di strada a piedi per raggiungere la scuola, non è proprio il massimo. A casa tua ti siedi a tavolino, accendi il computer e sei in classe. Hai già risparmiato un sacco di calorie e ciò ti rende più disponibile, più attento, meno affranto di quando arrivavi in aula già stanco e ancora assonnato. Diciamo la verità: la DAD, con il trasferimento della scuola a casa propria, è riuscita là dove hanno fallito anni di progetti ministeriali di ‘Star bene a scuola’. Anche gli insegnanti sono più disponibili, non stracciati dalla pendolarità quotidiana, dagli affanni famigliari, specie quelli mattutini, per non parlare dei rientri a casa sempre troppo tardi. Senza tenere conto del sacco di soldi risparmiati tra abbonamenti al bus, ai treni o al metró, merendine, Red Bull e caffè non consumate ai distributori nei corridoi della scuola. Siamo sinceri, tutta un’altra vita.

Raccontiamola giusta, la didattica a distanza mica l’abbiamo inventata noi dell’era digitale, l’ha inventata Gutenberg con i suoi caratteri mobili. La parola stampata è il medium di massa, che ha posto fine alla ‘didattica in presenza’, ovvero alla ‘tradizione orale’.
La formazione per generazioni è avvenuta sempre a distanza: libri, biblioteche, archivi, musei e poi i mass media. Docenti seduti in cattedra e studenti tenuti a debita distanza nei banchi, a scuola come nelle aule dell’università.

I digital learners, giovani di età compresa tra i 12 e i 25 anni, per i quali la tecnologia è qualcosa di assolutamente scontato, non dovrebbero avere problemi con la DAD. Cellulare e computer sono i loro strumenti usuali di lavoro e di divertimento. Allora non nascondiamoci dietro alla DAD o ai problemi psico-sociali dei giovani, per non vedere il naufragio di un sistema formativo che fa acqua in presenza, come a distanza.

Innanzitutto perché non puoi fare andare la DAD con lo stesso carburante della didattica in presenza, finendo col proporne una brutta copia. Se ibrido deve essere l’insegnamento che ibrido sia. Per intenderci, in una auto ibrida l’elettricità è elettricità e la benzina è benzina, entrambe muovono l’auto, ma si tratta di due energie nettamente differenti tra loro e non confondibili.

La didattica a distanza, che ripropone la copia di quella in presenza con lo zapping tra i saperi, altro non è che la negazione della tecnologia a cui i giovani sono abituati, senza considerare come il modo con cui gli insegnanti usano le tecnologie finisce per influenzare e condizionare l’apprendimento dei loro studenti.

Ci si doveva pensare prima quando c’era tutto il tempo e non è stato fatto. Si sono spacciati i banchi a rotelle come innovazione didattica, si sono spese parole nella retorica della adolescenza privata di tutta la strumentazione sociale per risolvere i conflitti di un’età che ci siamo inventati, di un’adultità ritardata, come se avessimo sottratto ad Ulisse la sua possibilità di fare ritorno al proprio “luogo delle origini”, per dirla con il grande psicoanalista inglese Donald Winnicott.

Ma di quale socializzazione scolastica stiamo parlando, quella della competizione, quella del bullismo, quella dello spinello, quella del conflitto scuola-famiglia?
Dov’è la resilienza parola tanto emblematica e consumata in questo ventunesimo secolo?
Tutti i nodi vengono al pettine, e con l’emergenza era inevitabile che esplodessero.

È esplosa una scuola che così come è non serve a nulla. Anzi ci sta rendendo sempre più poveri ed ignoranti. L’attuale sistema scolastico è semplicemente anacronistico, strutturato per essere perfetto in una situazione sociale in cui si passava dall’analfabetismo all’alfabetizzazione del nostro paese, dall’era agricola a quella industriale.

La realtà delle scuole è ancora costituita da classi formate secondo l’età degli alunni, l’orario delle lezioni è rigido, persiste la netta prevalenza della lezione frontale, l’ora di lezione è fatta di alternanza di spiegazioni e interrogazioni, le valutazioni sono affidate al voto numerico. Questo modo di essere si è preteso di riprodurlo a distanza con l’uso delle nuove tecnologie. Ora l’incongruenza di tutto ciò salta agli occhi anche del più sprovveduto.

Si levano gli appelli a invocare il ritorno alla didattica in presenza, a tornare a rinchiudere i nostri adolescenti nella gabbia ottocentesca delle nostre scuole, spacciandole per i luoghi dell’istruzione, dell’addestramento sociale, della condivisione delle crisi e dei conflitti di un’adolescenza che altrove non ha spazi.

Tutti continuiamo a fingere che si tratti di una narrazione vera, perché non disponiamo di altre trame per affrontare i numerosi segnali che ormai da tempo indicano l’invecchiamento del nostro sistema formativo, facendo presagire che manca poco al suo esaurimento.

Come continuiamo a giocare a mosca cieca con i problemi e i conflitti di adolescenze che non si risolvono col condividerli con i compagnucci di classe, i quali hanno il tuo stesso problema, quello di vivere in una società che non si mostra affatto accogliente nei confronti dei suoi giovani. Così le adolescenze bisogna relegarle nelle scuole, perché è l’unico spazio che gli resta, considerato che le prime ad abdicare e delegare sono le famiglie e intorno c’è il vuoto.

Nascondere una scuola che non funziona, una DAD che funziona peggio dietro i problemi dell’adolescenza è una solenne vigliaccata, che non aiuta né gli uni e né gli altri a ricercare la propria identità e a conquistare la propria autonomia.

Per leggere gli altri articoli di Giovanni Fioravanti della sua rubrica La città della conoscenza clicca [Qui]