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Giorno: 20 Gennaio 2021

UN ALTRO ANTROPOCENE
“Non coglierai i fiori. Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo.”

Le epoche geologiche non durano più come una volta. Credevamo di stare nell’Olocene (ὅλος καινός: assolutamente recente), cominciata poco più di 11 mila anni. Un’inezia in geologia.
Invece negli ultimi secoli, decenni, anni, mesi giorni, ore abbiamo fatto il disastro e ci siamo intestati l’epoca: Antropocene.

Consumiamo tutto quanto, vivente e no, e produciamo oggetti a un ritmo crescente. Già ora la Terra è artificiale. La natura è residuale. Ci sono più manufatti artificiali che esseri viventi. Pesano già di più. Solo la plastica (8 miliardi di tonnellate) pesa il doppio di tutti gli animali presi assieme. A una diversa Epoca umana, a un’altra Antropocene pensava Aldo Capitini. Qualche citazione come puro invito alla lettura.

Fin dai suoi primi scritti Capitini si pone il tema della relazione uomo-natura e il compito di migliorarla. Elementi di un’esperienza religiosa, 1937: “La concezione per cui tutto si collega, il cadere di un fiume, un’officina elettrica, un treno che corre, una catasta di legname, e la natura unita alla tecnica è tutta una sola cosa, un perenne lavoro, si integra e si eleva nella concezione che ogni affermazione è lavoro, è esprimersi, è personalizzarsi: attraverso l’affermazione, attraverso l’espressione, l’atto nobilita tutti”.

Alla base è il rispetto nonviolentoAtti della presenza aperta, 1943: “E non coglierai i fiori. Solo il fiore che lasci sulla pianta è tuo. Mostrerai che tu non sei figlio del torrente che scava, usurpa e fugge”. Così pure l’umanizzazione, storicizzazione della natura. Prime idee di orientamento,1944: “Del resto guardate quello che avviene nel modo di concepire la natura. La natura noi la umanizziamo, la tiriamo dentro la storia. Nella più autentica tradizione europea il sentimento della natura non prende una forma tumultuosa e oltreumana: la giungla, il polo, il deserto ci sembrano meno armonici”.
Lo scrupolo nonviolento si può spingere oltre. Il problema religioso attuale, 1948; “Per il carbone fossile stare nell’interno della terra o muovere una locomotiva può essere indifferente, come per la pietra che sta nel monte, in un monumento o come polvere sulle strade. Può darsi che un giorno il nostro occhio scopra altro e diventi possibile ridurre il campo delle cose, stabilendo con alcune di esse un rapporto di collaborazione meno imperioso e meno antropocentrico…”.

Non che la natura sia in sé buonaColloquio corale, 1955: “Dilagarono le inondazioni, ed io ho portato nel mio intimo i bimbi travolti”. Va trasformata dunque, resa migliore. Religione aperta, 1955: “la realtà dei fatti, dove il pesce grande mangia il pesce piccolo, dove pare che la morte chiuda l’essere, e dove il peccato chiude la persona, non merita di crescere eterna, anzi mi apro a che si trasformi. Che ceda, e renda possibile quella prima e vera e autentica realtà di tutti”.

È compito delle donne e degli uomini persuasi della nonviolenza. Rivoluzione aperta,1956: “Trasformiamo i nostri animi usando mezzi nonviolenti verso tutti; e questo amore e sacrificio ci dà la garanzia che ciò che non potremo cambiare noi con le nostre forze umane, sarà cambiato dal futuro, dall’infinito, dalla natura dalla storia, da Dio (secondo le varie fedi: qui non importa; ciò che conta è questa apertura oltre le nostre forze attuali, in nome dell’amorevolezza per tutti, della rettitudine, della purezza nei valori di cui la coscienza si alimenta). Noi vogliamo, dunque, una trasformazione totale del potere, dell’economia, della natura…”.
L’aiuto invocato, necessario e decisivo viene dalla “compresenza”. La compresenza dei morti e dei viventi, 1966: “così possiamo tracciare qualche schema per l’aggiunta di una realtà liberata, e lo schema che tracciamo è quello di una realtà in cui ogni singolo essere sia un centro autoproduttore in eterno, un’unità che crea una sua realtà adeguata, al posto di una natura unitaria ed esterna, che uccide i singoli e impedisce ai vivi di vedere i morti nel loro far parte della compresenza. Questa natura se ne andrà come una nebbia al sole, anzi facendosi notare anche meno”.

In Omnicrazia: il potere di tutti, 1968, Capitini indica come la nonviolenza possa giungere a liberare dai condizionamenti nei quali viviamo. “L’individuo si trova in gruppi di condizionamenti, che per semplificazione abbiamo ridotto a tre: lo Stato, l’Impresa, la Natura. Egli si sente individuo che lotta là dentro, per migliorare la sua condizione: per esser cittadino con certi diritti garantiti; per essere lavoratore non sfruttato dai proprietari dell’impresa; per mantenere la propria vitalità: tre sforzi continui, che durano finché riescono… Secondo una mentalità, che si è formata nel passato, più difficile si presenta il piano di investire con un’aggiunta la terza ‘istituzione’, il mondo della Natura con i suoi condizionamenti. Qui il compito di agire è affidato al lavoro dell’uomo in generale che trasforma e adegua all’umanità la Natura, e, in particolare e in modo eminente, a persone che impediscono i mali che essa potrebbe produrre nell’individuo, con il suo funzionamento”

L’aggiunta di gran lunga più difficile è dunque quella nei confronti della Natura, non poi così labile come nebbia al sole. “Quella contrapposizione assoluta tra le due posizioni, della compresenza come salvezza degl’individui e della Natura come distruzione degl’individui (che essa produce, secondo il detto leopardiano: «madre in parto ed in voler matrigna»), si attenua se viene visto nella compresenza un dinamismo, alla cui punta estrema sta la trasformazione della Natura ‘secondo la compresenza’. Ciò che si può fare attualmente è anzitutto mantenere questa apertura, e riaffermare sempre la scelta della compresenza come superiore alla Natura, il valore dell’apertura agli esseri di contro al fatto che il pesce grande mangi il pesce piccolo. La persuasione della nonviolenza si rifiuta di accettare come insuperabile l’ordine della Natura, nel quale la vita dell’uno risulti dalla morte dell’altro, e sconnette quest’ordine imprimendo un moto verso un altro ordine, e cercando senza tregua nella Natura stessa esseri individui, da vedere collegati nel nesso della compresenza, allargando questa agli esseri detti ‘subumani’, portando l’amore e il rispetto della vita il più possibile nel profondo della stessa Natura, come esempio, orientamento e speranza che lo spazio e il tempo nulla tolgano al rapporto con ogni essere, che la malattia, la morte, la separazione, siano vinte dall’unità e interdipendenza di tutti”.

Anche a chi non condivide la “persuasione” di Aldo, quindi anche a me, propongo la lettura di Finitudine di Telmo Pievani. La debbo alla segnalazione di Marianella Sclavi. C’è un punto da ricordare, assieme a molti altri. “Anche se ognuno di noi finirà, anche se la vita finirà, anche se la Terra finirà, anche se le galassie si raffredderanno, anche se l’universo in un gran botto finirà, anche se tutto cadrà in una notte perpetua, nulla potrà cancellare il fatto che, in un angolo marginale del cosmo, è esistita una specie in grado di comprendere la propria finitudine e di sentirsi libera di sfidarla”. Io sono lieto di avere conosciuto la mite, peculiare, irriducibile sfida e aggiunta di Aldo Capitini.

Questo articolo è recentemente apparso sull’edizione in rete della storica rivista del Movimento nonviolento [www.azionenonviolenta.it]

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 20 gennaio

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 20.600 tamponi effettuati 1.090 nuovi positivi, di cui 522 asintomatici da screening regionali e attività di contact tracing. 1.685 i guariti, diminuiscono casi attivi (-659) e ricoveri

Il 95% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 46,5 anni. 65 i decessi

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 205.261 casi di positività, 1.090 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.646 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 5,3%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, in questa prima fase riguardante il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani: il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale on line, sul nuovo portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid.

Alle 15 di oggi risultano somministrati complessivamente 121.145 vaccini. Si ricorda che, a causa dei tagli pari a circa il 50% delle dosi fornite questa settimana – decisa autonomamente da Pfizer-BioNtech – anche per i prossimi giorni in Emilia-Romagna la priorità è data ai richiami, con la somministrazione della seconda dose a chi ha ricevuto la prima, e ai degenti delle Cra.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 522 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 257 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 599 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 46,5 anni.

Sui 522 asintomatici, 352 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 63 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 17 con gli screening sierologici, 26 tramite i test pre-ricovero. Per 64 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Rimini con 190 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia (155), Bologna (145), Forlì (138) e Ravenna (112); quindi Modena (97), Ferrara (64), Piacenza (62), Cesena (61), Parma (60). Infine, Imola (6).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 15.196 tamponi molecolari, per un totale di 2.835.888. A questi si aggiungono anche 318 test sierologici e 5.450 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 1.685 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 143.747.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 52.579 (-659 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 49.859 (-628), il 95% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 64 nuovi decessi: 8 a Piacenza (4 donne – di 56, 81, 87 e 90 anni – e 4 uomini, di 78, 81, 90, 91 anni); 1 in provincia di Parma (un uomo di 67 anni); 5 a Reggio Emilia (3 donne – di 53, 80, 82 anni – e 2 uomini di 87 e 91 anni, quest’ultimo deceduto a Modena); 8 nel modenese (3 donne – di 63, 83 e 85 anni – e 5 uomini, rispettivamente di 52, 67, 2 di 74, 93 anni); 21 in provincia di Bologna (10 donne: una di 56, una di 79 anni, 2 di 86 – di cui una deceduta a Ferrara – , poi 88, 90, 92, 2 di 98, una di 99 anni; e 11 uomini: 54, 65, 76, 2 di 78, 83, 86, 87, 90, 2 di 97 anni); 6 nel ferrarese (5 donne – rispettivamente di 76, 85, 94, 95, 100 anni – e un uomo di 86 anni); 10 in provincia di Ravenna (3 donne – di 75, 87 e 92 anni – e 7 uomini, rispettivamente di 73, 74, 78, 85, 87, 88, 90 anni); 1 a Forlì-Cesena (un uomo di 91 anni); 4 nel riminese (2 donne, di 80 e 90 anni, e 2 uomini, di 68 e 74 anni).

In seguito a verifica sui dati comunicati nei giorni scorsi, è stato eliminato 1 decesso dalla provincia di Ravenna, in quanto non riconducibile al Covid. In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 8.935.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 230 (-2 rispetto a ieri), 2.490 quelli negli altri reparti Covid (-29).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 17 a Piacenza (invariato rispetto a ieri), 15 a Parma (-1), 18 a Reggio Emilia (-1), 46 a Modena (-2), 44 a Bologna (+2), 15 a Imola (+2), 29 a Ferrara (+1), 14 a Ravenna (-2), 1 a Forlì (-2), 5 a Cesena (invariato) e 26 a Rimini (+1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 17.654 a Piacenza (+62 rispetto a ieri, di cui 30 sintomatici), 14.564 a Parma (+60, di cui 37 sintomatici), 27.429 a Reggio Emilia (+155, di cui 53 sintomatici), 36.501 Modena (+97, di cui 70 sintomatici), 40.620 a Bologna (+145, di cui 74 sintomatici), 6.465 casi a Imola (+6, di cui 2 sintomatici), 11.606 a Ferrara (+64, di cui 25 sintomatici), 15.646 a Ravenna (+112, di cui 62 sintomatici), 7.497 a Forlì (+138, di cui 98 sintomatici), 8.495 a Cesena (+61, di cui 46 sintomatici) e 18.784 a Rimini (+190, di cui 71 sintomatici).

L’appello dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna alla Regione: “Inserire la categoria nel Piano Vaccini”

Da: Ordine Psicologi ER

Bologna, 20 gennaio 2021 – Inserire al più presto gli psicologi nel Piano Vaccini regionale. E’ quanto chiede l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna alla Regione, che a oggi non prevede canali di somministrazione agevolati per la categoria, nonostante le richieste avanzate dai suoi rappresentanti. «E’ giusto attribuire priorità agli operatori sanitari e socio-sanitari “in prima linea” – spiega il presidente dell’Ordine Gabriele Raimondi – ma non dimentichiamo che tutti gli psicologi sono professionisti della salute, indipendentemente dal loro contratto di lavoro, e meritano tutela».
Se i dipendenti delle strutture sanitarie pubbliche o del privato accreditato hanno ricevuto o sono in lista per ricevere il vaccino, infatti, la maggior parte dei professionisti risulta esclusa dal piano regionale. «Anche coloro che operano in regime di libera professione o come dipendenti in ambito non sanitario, ogni giorno incontrano cittadini con importanti fragilità – continua Raimondi -. Pensiamo ad esempio a chi lavora nel supporto domiciliare a famiglie con disabili o anziani, nei contesti scolastici e a chi tutela la salute psicologica dei cittadini offrendo il suo prezioso contributo negli studi privati».
Del tema si parlerà venerdì in un incontro con l’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione, ottenuto anche a seguito di richieste specifiche e sollecitazioni dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna all’Ente. «Riconosciamo il grande lavoro svolto dalla Regione in questo difficile momento storico – conclude Raimondi – e auspichiamo che anche i nostri ottomila iscritti siano tutelati e che dunque le nostre richieste siano accolte. L’emergenza sanitaria è anche emergenza psicologica e come professionisti, al pari di tutte le altre professioni sanitarie, vogliamo continuare ad offrire il nostro pieno contributo alla salute dei cittadini in un contesto di totale sicurezza per loro e per noi».

Coldiretti, entra nel vivo la trattativa per accordo pomodoro da industria 2021

Da: Riccardo Casotti, Ferrara Coldiretti

COLDIRETTI: TRATTATIVA ACCORDO POMODORO INDUSTRIA 2021, PROGRAMMAZIONE E DISTRETTO CHIAVI PER LA FILIERA

Entra nel vivo la trattativa per il prezzo campagna 2021 in Emilia-Romagna.

Entra nel vivo la trattativa fra produttori e industriali per il prezzo del pomodoro da industria nel Nord Italia, relativo alla campagna 2021.
I produttori siedono al tavolo delle trattative – comunica Coldiretti Emilia Romagna – forti del successo di una “programmazione produttiva” introdotta nel contratto 2020, che ha ben funzionato con un risultato in linea con i contratti sottoscritti e che aveva fissato obiettivi massimi di superficie e di quantità per la dotazione di ogni singola OP ma con un prezzo della stagione passata non ancora soddisfacente.
Per questo nuovo contratto – continua Coldiretti – occorre assolutamente continuare con la “programmazione” introdotta nella scorsa campagna, con chiarezza e trasparenza sulle quantità impegnate, sia da parte agricola che da parte industriale, in modo tale che si possa velocemente arrivare alla firma del contratto quadro per il 2021, per garantire alle aziende agricole una corretta pianificazione e certezze sul prezzo.
Coldiretti sollecita un miglioramento della “scaletta produttiva”, con una revisione della “Base100” portando il grado brix a 4,85, in modo da avvicinarsi sempre più alla media comprensoriale e di conseguenza il “prezzo contrattato” sia sempre più in linea con il “prezzo reale”.
Considerate le difficoltà nella raccolta del prodotto, che si sono verificate nel 2020, diventa inoltre indispensabile programmare il periodo di trapianto delle piantine e la successiva raccolta del prodotto, in modo omogeneo su tutto l’arco della campagna di trasformazione, prevedendo un meccanismo di incentivazione economica per i raccolti precoci e tardivi.
“Per il futuro – dichiara il presidente regionale Nicola Bertinelli – non basterà più accordarsi solamente sulle quantità da produrre e da consegnare ma sarà fondamentale che tutta la filiera sia allineata in un progetto di valorizzazione del pomodoro coltivato in Italia. Oggi – prosegue Bertinelli – è indispensabile avere un approccio nuovo, sfruttando appieno quelle che sono le opportunità dei Distretti del Cibo, mettendo insieme imprese, cittadini, associazioni, istituzioni e università per ottenere una migliore collaborazione sulle azioni comuni, finalizzate a organizzare, sostenere, promuovere e valorizzare l’intera filiera che produce e trasforma un prodotto di altissima qualità in un territorio ben definito.
Un nuovo progetto che ponga le basi per il futuro di questo comparto, con la Coldiretti sempre pronta a dare il suo contributo per progetti veri, di valore, nell’interesse della filiera e del reddito degli agricoltori”.

Dall’azienda USL di Ferrara fornitura di 300 vaccini antinfluenzali a Berco

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

DALL’AZIENDA USL DI FERRARA FORNITURA DI 300 VACCINI ANTINFLUENZALI A BERCO
Nella mattinata di mercoledì 20 gennaio è iniziata la somministrazione nello stabilimento copparese

Sono iniziate nella mattinata di mercoledì 20 gennaio in Berco le operazioni di somministrazione dei vaccini antinfluenzali forniti allo stabilimento dall’Azienda Usl di Ferrara. La giornata vaccinale è iniziata alla presenza del direttore del Distretto Centro Nord, Annamaria Ferraresi, del sindaco Fabrizio Pagnoni, dell’amministratore delegato dell’azienda copparese, Piero Bruno, del direttore, Mario Andaloni, e del responsabile del sistema di gestione integrata, Andrea Marigo.
L’Ausl ha provvisto di 300 dosi Berco, che annualmente attiva una campagna antinfluenzale, ma che, in questa particolare stagione, aveva trovato diverse difficoltà nell’approvvigionarsi, per la generale consistente adesione alla vaccinazione.
«In tal modo abbiamo comunque potuto fornire il servizio: per noi la vicinanza ai dipendenti è sempre fondamentale – ha spiegato l’ad Bruno -. Siamo dunque grati all’Azienda Sanitaria di Ferrara, alla direttrice generale Monica Calamai e alla direttrice di Distretto Annamaria Ferraresi e al sindaco, che ha fatto da collegamento, per l’attenzione rivolta a Berco. Avere avuto, in un anno tanto complesso, il loro supporto è motivo di gratitudine e rappresenta una conferma della stretta collaborazione fra la comunità e l’azienda».
I lavoratori Berco hanno avuto la possibilità di aderire alla vaccinazione antinfluenzale, per cui sono stati fissati specifici appuntamenti scaglionati: l’inoculazione è stata curata dalla struttura sanitaria interna in una clinica mobile, posizionata nelle vicinanze dei locali deputati all’attesa successiva all’iniezione.
«Si tratta per noi di un’azione strategica, tanto più che agisce su una comunità lavorativa molto numerosa come questa, per continuare a mantenere basso il tasso di incidenza dell’influenza – ha affermato Annamaria Ferraresi -. Anche grazie alla vaccinazione il rapporto InfluNet dell’Istituto Superiore di Sanità attesta infatti che l’incidenza delle sindromi influenzali si mantiene stabilmente sul valore di 1,4 casi per mille assistiti, rispetto al livello nella scorsa stagione, in questo stesso range temporale, di 6,6 casi per mille assistiti. La vaccinazione influenzale peraltro riduce le complicazioni e semplifica la diagnosi e la gestione dei casi sospetti nell’affrontare la pandemia».
Soddisfatto anche il primo cittadino di Copparo. «È un ottimo risultato, frutto delle sinergie attivate sul territorio, che nel prosieguo potranno portare ad altre importanti forme di collaborazione, di cui si stanno già ponendo le prime basi».

Bondeno, contenimento della nutria: nuova ordinanza del sindaco

Da: Simone Saletti, Sindaco di Bondeno

BONDENO. CONTENIMENTO DELLA NUTRIA: NUOVA ORDINANZA DEL SINDACO

Il primo cittadino, Simone Saletti: «Per troppi anni l’attività di contrasto alla nutria è stata discontinua e inefficiente. Prendiamo provvedimenti utili e doverosi, atti a tutelare la biodiversità, gli agricoltori, e la sicurezza stradale»

La nutria costituisce una delle piaghe più evidenti del nostro territorio, rappresentando una grave minaccia per numerose specie animali ed essendo stata riconosciuta dalla Giunta Regionale come «un grave fattore di minaccia per la biodiversità». Preso atto che la nutria non è un animale autoctono, che costruisce le proprie tane scavando sotto gli argini, e considerando il fatto che spesso – per la conformazione del territorio matildeo – le abitazioni sono costruite ai margini dei fiumi e dei canali, il sindaco di Bondeno ha emesso un’ordinanza che autorizza le squadre di coadiutori regolarmente autorizzate a svolgere le operazioni di cattura nelle coorti coloniche e nelle immediate vicinanze delle abitazioni. Non solo, l’ordinanza, valida fino al 30 luglio, dispone anche le attività di contenimento della nutria in prossimità degli argini e nelle adiacenze delle strade, facendo assumere alle operazioni le indispensabili caratteristiche di capillarità e di continuità. «Una disposizione doverosa e necessaria – commenta il sindaco di Bondeno, Simone Saletti -. Troppo spesso, in passato, l’attività di cattura delle nutrie è stata discontinua o inefficiente. Adesso, anche tenendo conto delle innumerevoli segnalazioni provenienti dai cittadini, dare atto e continuità alle operazioni di contenimento è un dovere improcrastinabile. Questi animali costituiscono una minaccia sia per la biodiversità e per l’ecosistema naturale autoctono, sia per gli agricoltori. In più, la nutria rappresenta un pericolo per la sicurezza stradale, essendo la causa di alcuni incidenti che possono anche arrivare a minare l’incolumità delle persone».

Palestra di Vigarano: Bergamini, Balestra e Zanella: “Esempio concreto dei danni lasciati dall’amministrazione Paron”

Da: Balestra Luigi, Zanella Mauro (Fratelli d’Italia), Bergamini Davide (Lega Salvini Premier)

PALESTRA DI VIGARANO: BERGAMINI, BALESTRA E ZANELLA: “ESEMPIO CONCRETO DEI DANNI LASCIATI DALL’AMMINISTRAZIONE PARON”

Di seguito breve nota degli ex consiglieri di Lega Salvini Premier e Fdi sulla annosa vicenda della palestra Pasolini.

La vicenda che riguarda la palestra Pasolini sulla quale si ipotizza che dovrà essere chiusa, utilizzata poi come deposito e della quale abbiamo chiesto chiarimenti al Commissario prefettizio con una lettera di qualche giorno fa, si sta purtroppo delineando per quello che effettivamente è l’amara realtà, ovvero, uno dei lasciti peggiori e più esemplificativi della cattiva gestione dei beni pubblici della Giunta guidata da Paron.

All’ex sindaco e a chi l’ha sostenuta tanto a lungo nonostante le nostre segnalazioni e richieste di dimissioni spetta la responsabilità del fatto che Vigarano potrebbe essere davvero costretta a rinunciare ad una palestra sulla quale sono stati recentemente investiti soldi pubblici.

Occorre illustrare alla cittadinanza cosa ci ha davvero lasciato l’amministrazione Paron in eredità. Ecco la storia della palestra: nel 2018 si prende atto, finalmente, della inadeguatezza della struttura alle norme antincendio della palestra e si affida l’incarico ad un esperto per la redazione di un certificato di prevenzione incendio (cd. CPI), accettato l’incarico il professionista si impegna a effettuare le verifiche e gli studi necessari per eseguire in maniera definitiva i lavori ed ottenere il CPI. Si investono circa 5000€ per l’incarico al professionista e si riescono a reperire 70.000€ di fondi per la realizzazione dei lavori necessari. Ottimo lavoro, verrebbe da dire, ma la realtà è un’altra. I lavori vengono ultimati nel luglio 2020, nel mezzo di una pandemia e di una crisi politica dell’amministrazione Paron ormai senza soluzione. A questo atto segue a breve la caduta della giunta nel mese di settembre. Nel mese di novembre 2020 si da atto di aver ultimato i lavori e reso la palestra a norma con tanto di risonanza mediatica ( vedasi La Nuova Ferrara del 04-11-2020) e la “rivendicazione” impropria su alcuni profili social dei meriti della “corazzata Paron” di questo ed altri lavori. Arriva poi la verifica del Commissario Prefettizio il quale, da una attenta analisi, accerta che i lavori della palestra Pasolini non sono completi, in quanto per ottenere il CPI occorre sostituire i pannelli fonoassorbenti.

Ci chiediamo pertanto cosa stessero facendo gli ex Assessori, che oggi sui social cercano di prendersi meriti impropri e fanno dichiarazioni contro le opposizioni cercando di distorcere la realtà dei fatti, nel momento del controllo e verifica dei lavori con relativo impiego di risorse pubbliche? Probabilmente erano più impegnati a risolvere la loro crisi politica interna che prestare attenzione a come venivano impiegate le risorse ed alle esigenze dei Cittadini.

Nel frattempo, il costo del magazzino comunale sito in via Ariosto a Vigarano è stato ritenuto dal Commissario una spesa non più sostenibile e vista la prossima scadenza contrattuale del contratto affitto, si è intrapreso un confronto con le associazioni sportive ed ultimamente anche con i sottoscritti per valutare l’utilizzo della palestra Pasolini come magazzino comunale alla luce del fatto che detto immobile è privo di CPI.

A questo punto non resta che prendere atto dei danni causati dalla precedente mala gestione augurandoci che il Commissario possa trovare la giusta e idonea soluzione della vicenda. Resta inoltre il rammarico da parte nostra di non aver ottenuto prima le dimissioni dell’amministrazione targata Paron\Zoboli\De Michele come più volte richiesto. La nostra posizione non è di facciata, come qualcuno vuole far credere e in consiglio più volte ci siamo battuti per il ripristino della palestra in questione fino ad ottenere la risposta in data 10.07.2020 ad una nostra interrogazione in cui ci veniva data rassicurazione scritta circa l’investimento e l’adeguamento alla normativa antincendio.

Da parte nostra, auspicando che tale vicenda possa volgere al meglio, in un’ottica di senso di responsabilità e collaborazione cercheremo di adoperarci per proporre soluzioni alternative che permettano ai Vigaranesi di mantenere la storica palestra al suo utilizzo originario.

Giardino Attrezzato Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza nella parte più antica della Casa della Salute Cittadella San Rocco di Ferrara

Da: AUSL Ferrara

Parere favorevole della Soprintendenza al “Giardino Attrezzato” a servizio della Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza nella parte più antica della Casa della Salute Cittadella San Rocco di Ferrara

Intervento possibile grazie alla donazione di 50mila euro della onlus “Vola nel Cuore“ e di 12 mila euro di un privato. Avvio lavori in Primavera 2021

Ferrara, 20-01-2021. Il Progetto nasce nel 2018 dalla collaborazione tra l’Associazione Vola nel Cuore e l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza-Uonpia dell’AUSL di Ferrara e prevede un intervento per realizzare un giardino attrezzato “aperto” a servizio della Neuropsichiatria Infanzia Adolescenza collocato nel settore nord-est del giardino interno all’anello dell’ex Ospedale San Anna di Ferrara. Il progetto è cresciuto anche grazie alla donazione di € 12.000 in memoria del dott. Stefano Cavazza, medico fisiatra da parte della moglie Maria Teresa Sammarchi.

OBIETTIVI. Il progetto si rivolge a bambini e ragazzi, di tutta la provincia, con problemi neuromotori o sensoriali che richiedono l’utilizzo di ausili per lo spostamento esterno, come carrozzine a spinta manuale o elettrificata; l’obiettivo è di far sperimentare -con percorsi propedeutici all’apprendimento dell’uso della sedia a ruote- soluzioni di orientamento negli spazi esterni; un intervento reso possibile da una donazione dell’associazione “Vola nel cuore“ di € 50.000.

L’area è, infatti, studiata e progettata per consentire a tutti i bambini di divertirsi e apprendere assieme, senza barriere e senza divisioni. L’obiettivo principale del progetto è quello di consentire a tutti i bambini di accedere agli spazi di apprendimento e di socializzazione insieme, aiutando loro, gli assistenti sanitari e le relative famiglie a costruire relazioni e promuovere l’inclusione sociale anche fuori dal contesto ospedaliero.

Presenti anche i necessari riferimenti tattili per i non vedenti da utilizzare all’interno di esperienze di orientamento e mobilità, mentre la scelta delle piante sarà integrata nell’obiettivo di favorire la sensorialità multifunzionale. È, quindi, un giardino inclusivo, un’area attrezzata che può essere utilizzata da utenti aventi diverse abilità, senza adattamenti particolari, senza progettazioni speciali. Molte persone detengono un livello di piccola o media disabilità che non richiede una progettazione radicale come quella per utenti su sedia a ruote.

MATERIALI E PERCORSI. Tutti i materiali scelti per le superfici delle pavimentazioni richiamano i marciapiedi e le tipologie del contesto storico della città di Ferrara con l’obiettivo di fornire uno strumento di riabilitazione e di apprendimento che favorisca l’autonomia ai piccoli pazienti con disabilità motorie e cognitive ed un’esperienza sensoriale determinata dal contatto diretto con la natura e dal richiamo alla storia della città.

Il percorso, con lievi dislivelli, passaggi fra selciati diversi, alcune curvature, è arricchito con la segnaletica stradale utile all’apprendimento delle norme corrette di comportamento negli spazi esterni ed è privo di recinzioni per consentirne l’accessibilità a tutti. Sono presenti percorsi con funzioni e finalità differenti adeguate al tipo di attività prevista:

• percorso esercizio o “percorso nella città”, che può essere utilizzata per attività ricreative e d’apprendimento, per la lettura e il gioco. Si tratta di un’area verde di circa 38 mq. tagliata in quattro parti da due percorsi perpendicolari tra loro e mantenuta a prato, che può essere utilizzata per attività ricreative e d’apprendimento, per la lettura ed il gioco organizzato. I sentieri sono caratterizzati da “ostacoli” che rappresentano situazioni reali con gradi di difficoltà crescenti nelle quali il disabile può imbattersi nella vita quotidiana percorrendo le vie della città;

• percorso natura, si ispira alle forme sinuose dei giardini paesistici che verrà anche completato da un orto rialzato che consenta attività di giardinaggio;

• il percorso esistente realizzato in asfalto che circonda l’aiuola fornisce un’ulteriore superficie di prova – assolutamente realistica – per l’apprendimento dell’uso della sedia a ruote.

Il progetto esecutivo è stato realizzato dai professionisti incaricati l’Associazione Vola nel Cuore Arch. Enrico Puggioli e Arch. Sara Saretto, mentre lo studio di fattibilità è stato predisposto dal Servizio Comune Tecnico e Patrimonio dell’Azienda Usl di Ferrara

La Soprintendenza, organo periferico del Ministero per i Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che svolge un’articolata attività di tutela e di valorizzazione patrimonio architettonico e paesaggistico per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ha approvato in via definitiva questo progetto che riqualifica l’area verde di una porzione di giardino ubicato nella parte più antica della Casa della Salute “Cittadella San Rocco” con un Percorso Facilitato per i minori con disabilità, appositamente pensato per favorirne la sperimentazione e l’apprendimento.

SERVIZIO CIVILE AL MUSEO DI STORIA NATURALE DI FERRARA
il nuovo bando scade il 15 febbraio 2021!

Da: Carla Corazza, Comune di Ferrara

Servizio Civile al Museo di Storia Naturale di Ferrara: il nuovo bando scade il 15 febbraio 2021!
SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE, PROGRAMMA FUTURO MUSEI

Il Dipartimento per le politiche giovanili della Presidenza di Consiglio dei Ministri ha approvato e finanziato il programma di Servizio Civile Universale FUTURO MUSEI.

Il programma coinvolge diverse realtà museali della città di Ferrara, tra cui il nostro Museo di Storia Naturale, e comprende i due progetti “COLLEZIONI IN LUCE” e “UN MUSEO PER TUTTI E PER CIASCUNO”.

I volontari selezionati verranno impegnati nelle molteplici attività che caratterizzano il funzionamento di un museo, dalla cura e incremento delle collezioni alla loro divulgazione presso il pubblico generale e specialistico, dall’organizzazione di eventi culturali alla promozione delle attività sui canali internet dei vari Musei.

I posti disponibili presso il Museo di Storia Naturale sono 6, tre per progetto.

Il codice della nostra sede per entrambi i progetti è 171521, Via Filippo de Pisis 24.

Le domande vanno presentate entro le ore 14:00 di lunedì 15 febbraio.

I progetti avranno la durata di 12 mesi, l’impegno settimanale sarà di 25 ore, il compenso mensile sarà di € 439,50.

Il bando generale online è pubblicato qui e comprende l’integrazione del gennaio 2021 che ha inserito i nostri progetti. Versione PDF: Bando Ordinario 2020

Le domande di partecipazione vanno presentate esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone seguendo le istruzioni della pagina scelgoilserviziocivile.gov.it.

L’accesso alla piattaforma per i cittadini italiani residenti in Italia o all’estero deve avvenire esclusivamente con SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale. I cittadini appartenenti ad altri Paesi dell’Unione Europea o extra Unione Europea regolarmente soggiornanti in Italia, potranno accedere alla piattaforma attraverso apposite credenziali da richiedere al Dipartimento.

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I dettagli dei progetti sono questi:

Un Museo per tutti e per ciascuno che potete trovare qui (sito ministeriale)
Progetto integrale UN MUSEO PER TUTTI… integrale-museo-per-tutti-e-per-ciascuno.pdf
Scheda di sintesi UN MUSEO PER TUTTI… sintesi-un-museo-per-tutti.pdf

Collezioni in luce, che trovate qui (sito ministeriale)
Progetto integrale COLLEZIONI IN LUCE integrale-collezioni-in-luce.pdf
Scheda di sintesi COLLEZIONI IN LUCE sintesi-collezioni-in-luce.pdf

Altre info e contatti per informazioni sulle procedure dei bandi alla pagina https://servizi.comune.fe.it/156/servizio-civile-volontario

Per saperne di più: contesto generale del programma “FUTURO MUSEI”: programma-futuro-musei.pdf

I progetti sono stati presentati con Agire Sociale – CSV Terre Estensi – Ferrara

Facci (Lega ER): “La regione conceda una nuova proroga dei termini per l’adozione di nuovi strumenti urbanistici per l’emergenza covid”

Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

URBANISTICA, FACCI (LEGA ER), LA REGIONE CONCEDA UNA NUOVA PROROGA DEI TERMINI PER L’ADOZIONE DI NUOVI STRUMENTI URBANISTICI PER L’EMERGENZA COVID

BOLOGNA, 20 GEN – “Il pasticcio in cui si trova ora il Comune di Bologna in cui il regolamento edilizio, contenuto nel PUG approvato in tutta fretta, in molti casi appare come un ostacolo all’applicazione del superbonus per gli interventi edilizi, è la prova provata che l’adozione dello stesso PUG a Bologna è avvenuta senza i necessari approfondimenti e confronti con i portatori di interessi”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega, Michele Facci, intervenendo nella commissione regione urbanistica. Alla luce delle prese di posizione critiche che hanno accompagnato l’adozione, il 7 dicembre 2020, del Piano urbanistico generale di Bologna, Facci ha anche chiesto all’assessore regionale Lori se la Giunta non intenda mettere mano a una ulteriore proroga dei termini previsti e già dilatati per l’adizione dei nuovi strumenti urbanistici comunali in considerazione dell’emergenza Covid e della difficoltà di garantire a tutti i soggetti interessati un’adeguata partecipazione al processo decisionale. “Il Comune di Bologna – ha sottolineato Facci – anziché condividere lo spirito della legge regionale 3 del 2020 che aveva concesso un primo slittamento dei termini indicati dalla a legge 24 del 2017, ha accelerato i tempi di discussione a provazione del nuovo PUG, e il risultato ce lo troviamo oggi davanti: l’applicazione del superbonus previsto per gli interventi edilizi è in molti casi precluso a causa di alcune norme contenute proprio nel nuovo PUG. Alla luce di questo fatto credo – ha aggiunto Facci – sia auspicabile prevedere una nuova proroga dei termini, magari in parallelo con la revisione della legge 24 del 2017, per evitare che i cittadini subiscano solo effetti negativi dalle nuove decisioni prese”.

BOOM E-COMMERCE: A DICEMBRE CONSEGNATI 27 MILIONI DI PACCHI
Nel Ferrarese consegne aumentate del 70%

Da: Sardone Vincenzo, Poste Italiane

Nel mese di dicembre Poste Italiane ha consegnato 27 milioni di pacchi, di cui 20 milioni legati all’e-commerce, quasi 10 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2019 (+56%). Più alto dell’incremento medio nazionale quello registrato in provincia di Ferrara, dove il numero dei pacchi consegnati è aumentato del 70%.
Numeri da record, resi noti dal TGPoste, che confermano lo sforzo logistico messo in atto dall’Azienda in un mese di picco di consegne e la strategia di Poste Italiane per rafforzare la leadership nei servizi per l’e-commerce. Come già annunciato dall’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, è entrato da poco in funzione un centro di smistamento a Roma e, nel primo trimestre del 2021, sarà operativo un hub a Milano. Inoltre, Poste Italiane ha concluso accordi con due startup innovative: Milkman, piattaforma logistica specializzata per le consegne personalizzate, e con il vettore digitale sennder GmbH, start-up tedesca tra le più innovative del settore in grado di offrire soluzioni efficaci nel trasporto a lungo raggio a pieno carico. Di pari passo con il potenziamento dei servizi per l’e-commerce, Poste Italiane sta rinnovando la propria flotta per ridurre l’impatto ambientale legato alle proprie attività: l’obiettivo è arrivare a 26 mila mezzi a basso impatto ambientale entro il 2022 in particolare per le attività di recapito dei portalettere e per il trasporto delle merci.

FERRARA FILM CORTO FESTIVAL 2021:
anteprima in streaming il 30 gennaio 2021

Da: Ufficio Stampa Ferrara Film Commission

Evento di anteprima in streaming il 30 gennaio 2021
Presentazione dei cortometraggi selezionati per la 4° edizione del Ferrara Film
Corto Festival 2021: “Ambiente è Musica”.

Nonostante la situazione Covid continui a colpire il settore artistico, lo staff del Ferrara Film Corto Festival sta continuando a lavorare per regalare al pubblico, anche quest’anno, un festival ricco di contenuti, ospiti e sorprese, soprattutto grazie a un team giovane, completamente dedito alla valorizzazione dell’arte e della cultura.
In questi giorni si è conclusa la selezione delle opere che parteciperanno al festival, dopo un attenta valutazione dei numerosi cortometraggi che si sono iscritti, da parte di un gruppo internazionale di selezionatori, sia per la categoria Ambiente è Musica (destinata alle opere tematiche di autori nazionali e internazionali), sia per la categoria Buona la prima (destinata alle opere prime di autori italiani).
I 35 cortometraggi selezionati saranno presentati in un evento di anteprima in streaming il 30 gennaio 2021 alle ore 21 su wwww.ferrarafilmcorto.it, nel quale, inoltre, verranno comunicate, finalmente, le date ufficiali del festival e in cui verranno svelate delle novità relative al programma.
Ricordiamo che, quest’anno, accanto alla più classica Giuria Professionale, costituita da esperti provenienti dall’ambito cinematografico, musicale e scientifico, ci sarà anche una Giuria Giovani, composta da venti studenti selezionati dalla filiera creativa Ferrara La Città del Cinema, dal Centro Preformazione Attoriale e dalla Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini, grazie a una partnership della quale i giovani direttori artistici, Mattia Bricalli ed Eugenio Squarcia, vanno molto fieri e dichiarano:
“Siamo felici che questa edizione stia puntando a dare ampio spazio ai giovani, sia nell’organizzazione sia nella valutazione dei cortometraggi”.
Ma non solo. La direzione artistica del festival crede fortemente nello svolgimento del festival in presenza,
sempre e comunque in totale sicurezza, poiché “l’arte e la cultura hanno bisogno di tornare a essere fruite dal vivo e per questa ragione, in questi giorni, stiamo vagliando le date più opportune, in accordo con l’Amministrazione di Ferrara”.
Insomma, restate sintonizzati per non perdere nessun aggiornamento, anche seguendo la pagina Facebook www.facebook.com/ferrarafilmcorto/ e lo staff del Ferrara Film Corto Festival sarà lieto di darvi qualsiasi informazione all’indirizzo di posta elettronica info@ferrarafilmcorto.it.
Vi aspettiamo numerosi per partecipare a questa rivoluzione, che deve cambiare gli equilibri e liberare il cinema e l’arte dalla gabbia in cui sono stati confinati troppo a lungo!

Il Consorzio Aglio di Voghiera entra in Confcooperative Ferrara.

Da: Pamela Tavalazzi, Confcooperative Ferrara

Il Consorzio Aglio di Voghiera entra in Confcooperative Ferrara.

Il Consorzio Produttori Aglio di Voghiera, si è costituito nel 2000, ed ha come scopo la tutela e la promozione di questo prodotto agricolo tradizionale che ha ottenuto, nel 2010, la designazione europea DOP (Denominazione di Origine Protetta).
La qualità e la filiera produttiva dell’Aglio di Voghiera DOP sono garantiti dal Consorzio che adotta un severo codice disciplinare di produzione. Il ruolo del Consorzio, riconosciuto dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, è fondamentale per preservare l’intreccio unico e irripetibile di saperi, competenze e saper fare.
Da quale settimana questa società cooperativa si è associata a Confcooperative Ferrara.
“Siamo molto contenti di accogliere il Consorzio in Confcooperative. Una realtà dinamica che promuove inoltre didattica, attività enogastronomiche, agricole, turistiche e culturali…” dice il Direttore di Confcooperative Ferrara, Ruggero Villani – “il Consorzio raggruppa oltre 30 aziende produttrici e confezionatrici dell’Aglio di Voghiera DOP e la nostra Associazione saprà rappresentare al meglio questa importante realtà del territorio ferrarese oltre i confini provinciali” aggiunge Villani.
Sono più di 100 ettari ogni anno quelli destinati alla coltivazione dell’Aglio di Voghiera DOP nella Provincia di Ferrara. Le particolari qualità del terreno fertile e argilloso, e il clima tipico della zona rendono l’Aglio di Voghiera DOP un prodotto unico.
Un territorio che comprende il Comune di Voghiera e parte dei comuni di Masi Torello, Portomaggiore, Argenta e Ferrara in cui vengono prodotti in media 100 quintali di aglio secco per ettaro coltivato.

“Imprevisti Digitali” in streaming su Cinepark.tv

Da: Ufficio Stampa Apollo Cinepark Group

Arriva sulla piattaforma in prima visione “Imprevisti Digitali – Effacer l’historique”, esilarante quanto attuale commedia francese diretta e co-prodotto da Benoît Delépine e Gustave Kervern. Presentata in concorso al 70º Festival di Berlino ed insignita dell’Orso d’argento del 70º anniversario, Effacer l’historique (che in traduzione significa “Cancellare la cronologia”) regala uno spaccato delle nostre vite 4.0 – dove nel perenne affanno di costruire relazioni “contemporanee” il mezzo digitale diventa a volte nemico e altre strumento di inaspettata utilità.

A poco più di un mese dalla scomparsa di Kim Ki Duk, avvenuta lo scorso 11 dicembre per complicanze da Covid19 a soli 59 anni, Cinepark.tv propone l’ultimo lavoro del maestro presentato alla Mostra del cinema di Venezia “Il Prigioniero Coreano”.

Come sempre, non manca l’offerta per i bambini: arriva “Gordon e Paddy”, cartone animato di produzione svedese, che racconta le avventure del detective-rospo Gordon, ormai prossimo alla pensione ma deciso a scovare un antipatico ladro di nocciole.

E’ online il sito web di Ecipar completamente rinnovato

Da: Stefano Ravioli, CNA Ferrara

Ecco il nuovo portale della formazione: è online il sito web di Ecipar completamente rinnovato

Nuova grafica, nuova strutturazione dei contenuti, un migliore esperienza di navigazione e la possibilità di effettuare pagamenti direttamente online. Sono le novità più eclatanti del nuovo portale

È online da pochissimi giorni il nuovo sito web di Ecipar Ferrara, l’ente di formazione di Cna. La realizzazione del portale online (consultabile all’indirizzo www.eciparfe.it) ha richiesto diversi mesi di lavoro, ed ora Ecipar dispone di uno strumento completamento rinnovato. Tra i cambiamenti più evidenti c’è sicuramente la nuova veste grafica, che lo rende di facile consultazione e permette all’utente un’ottima esperienza di navigazione.

“La richiesta di formazione e di servizi per il lavoro è in continua crescita – spiega Amelia Grandi, amministratore delegato dell’ente di formazione – Ecipar può vantare un ventaglio amplissimo di servizi e iniziative formative. Per questo era necessario – e doveroso nei confronti dell’utenza – poter contare su un portale online ben strutturato, che facesse giustizia all’offerta formativa di Ecipar Ferrara”

Ad aiutare la navigazione, la suddivisione dei servizi che vengono offerti in tre macrocategorie: servizi formativi, servizi per il lavoro e consulenza per le imprese. Queste categorie sono a loro volta suddivise per settori e in questo modo il pubblico può individuare velocemente e senza difficoltà la propria area di interesse.

In homepage è presente uno spazio apposito per mostrare i corsi in partenza, così da non rischiare di arrivare in ritardo alle iscrizioni. Inoltre, tra le altre novità, anche la possibilità di iscriversi alla newsletter di Ecipar: sarà sufficiente inserire il proprio nome e il proprio indirizzo mail, per restare sempre aggiornati sulle attività proposte.

Tra le novità da segnalare, la possibilità del tutto nuova di effettuare pagamenti direttamente online tramite il collegamento con PayPal, canale di pagamento digitale attivo in tutto il mondo.

Il sito è stato realizzato da Brain Srl, società ferrarese specializzata nella comunicazione digitale, in collaborazione con la direzione dell’ufficio comunicazione di Ecipar Ferrara.

Il sito web di Ecipar si trova all’indirizzo: www.eciparfe.it

Il blog di filosofia del Montalcini

Da: Prof. Alessandra Ferlini, IIS RL Montalcini Argenta e Portomaggiore

Gli studenti del Montalcini aprono il loro blog “FilosofiArgenta”

Le classi quarte e quinte del Liceo Montalcini di Argenta hanno aperto il loro blog di filosofia sotto la guida del loro docente Giorgio Stamboulis.

Il professore é partito facendosi due domande fondamentali: come far studiare ai propri ragazzi in modo pratico ed attivo la filosofia e Come farlo in tempo di pandemia e restrizioni?

L’idea del docente è stata quella di scegliere un libro o un confronto tra libri in maniera condivisa tra la classe e insegnante.

La lettura e l’analisi dello stesso avevano lo scopo di servire da stimolo al confronto, all’approfondimento, al dibattito e alla maturazione del pensiero critico.

Il passo successivo é stato quello di aprire un blog in cui raccogliere e organizzare i lavori, i pensieri e le riflessioni degli studenti, con annessi tutti i riferimenti alla contemporaneità che la loro immaginazione e le loro ricerche potevano estrapolare. Tale attività laboratoriale ha fornito ai discenti la possibilità di mettere in pratica anche le proprie competenze informatiche per rendere il loro pensiero scritto ‘accattivante’ e graficamente invitante.

Il blog è stato aperto dal prof. Giorgio Stamboulis, docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Montalcini di Argenta, e si configura come luogo e attività di tutti gli studenti della quarta e quinta classe del liceo scientifico tradizionale.

Esso offre, inoltre, la possibilità di continuare a riflettere e approfondire lo studio della filosofia in maniera attiva e consapevole, in particolare, in questo momento ancora segnato dalla pandemia e dalla DDI, permette di evitare un insegnamento esclusivamente passivo e trasmissivo.

Il dato più importante è che é possibile leggere e accedere a quello che è maturato in tutti i ragazzi, grazie alle letture, lo studio e la riflessione di questi mesi attraverso il sito iisap.edu.it.

I risultati attuali sono aperti, in itinere, in divenire, un work in progress ancora da ultimare e affinare.

Alcuni dei testi proposti sono stati “La società sotto assedio” di Zygmunt Bauman e “L’elogio della follia” di Erasmo da Rotterdam in comparazione con “L’esperienza di Montaigne”, testi di spessore che aiutano i ragazzi a maturare quel pensiero critico, dinamico e poliedrico che alberga in ognuno di noi.

Buona lettura a tutti, quindi, perché, come diceva Catone, non si finisce mai di imparare!

Strade tortuose e incroci pericolosi

C’è chi esulta, chi si strappa i capelli, chi si espone e chi si nasconde abilmente. Chi millanta, chi azzarda pericolosamente, chi crede ancora e chi ha rinnegato già da un pezzo. C’è anche chi cambia postazione, chi si impone con tracotanza, chi emerge perché conviene, chi abbandona la scena, chi manda avanti i suoi pretoriani, chi combatte contro i mulini a vento, chi trama nell’ombra, chi minaccia apertamente. C’è anche chi tace, chi parla troppo, chi si aggrappa alla sedia e chi rifiuta qualsiasi segno di distensione.

Siamo persi in un momento storico – e non è nemmeno la prima esperienza – in cui vale tutto e il contrario di tutto, un panorama confusionale in cui si invocano le urne anticipate, si scongiura a tutti i costi la caduta di un governo, si costruiscono compromessi ballerini legati più alla fantapolitica che alla realtà, si ipotizzano percorsi alternativi, alleanze imbastite all’ultimo momento, sodalizi che valgono il tempo che trovano, per poi smentire successivamente con altri racconti.
E’ una politica frantumata, fallimentare; l’immagine di un grande convoglio senza riferimenti saldi, guide sicure, dove ognuno tira dalla propria parte ignorando o colpendo gli altri senza esclusione di colpi, offrendo garanzie di credibilità ciascuno per la propria compagine, screditando gli altri. Nemmeno la parvenza di una sana, giusta, affrontabile e necessaria opposizione di fronti diversi, dove dialettica e dialogo possono e devono trovare un baricentro per non affossare l’intero Paese.

E la coreografia di tutto ciò è la pandemia, che sullo sfondo dei suoi disperati momenti di affanno sociale, chiederebbe ben altro dalla politica, dalle decisioni di chi delegato ad assumersele, da un insieme di persone oneste e capaci di intessere rapporti risolutivi per uscirne tutti il prima e il meglio possibile. In un contesto difficile si vanno a rafforzare pesantemente le criticità additando l’avversario, ridicolizzando chi suggerisce e tenta soluzioni, sminuendo gli sforzi e i tentativi di coloro che nonostante e malgrado la grande incognita che abbiamo davanti agli occhi, si impegnano aldilà degli slogan, delle millanterie, delle rivendicazioni, dei simboli di appartenenza sbandierati come medaglie al valore. Chi più, chi meno, nessuno esente. Un mea culpa duro da recitare, quando si parla di potere e dove la diffidenza, il sospetto, i retropensieri intenzionali diventano patologici.

Non abbiamo bisogno dei McBeth di William Shakespeare, dei Mastro don Gesualdo di Giovanni  Verga, dei Julien Sorel di Stendhal, dei Jean Luc Daguerne di Irène Némirovsky e popolazioni intere di personaggi in cui ambizione, potere e denaro diventano l’unico obiettivo che li snatura, strappandoli da ciò che hanno attorno.
Abbiamo piuttosto il diritto di poter contare su chi ci governa, sicuri che i principi fondanti di una società sana come onestà, umanità, giustizia, trasparenza, responsabilità vera, vengano rispettati.

Zodiaco street food
la storia di un antieroe nel romanzo di Heman Zed

E’ pregiudicato, smargiasso e scaltro quanto basta per riuscire a cavarsela. Romeo Marconato è l’imprenditore che fa soldi tra il lecito e il meno lecito, scansa gli accidenti con una certa dose di intuito e si butta negli affari se fiuta il guadagno. Zodiaco street food di Heman Zed, edizioni Neo, è un libro divertente, grottesco, amaro per la spregiudicatezza di certe figure che popolano la cerchia di Romeo: attorno a lui amici e nemici non si distinguono più, sodali e traditori si scambiano il posto continuamente.
Romeo manda avanti la sua attività di street food, una agro-pirateria alimentare di pessima qualità: una paninoteca per ogni segno zodiacale, dodici furgoncini piazzati tra Padova e Venezia dove Romeo non manca di avere frequentazioni di affari e dove cede al fascino di Larisa, una ex spia del Kgb che sarà, per lui, il bene e il male mescolati insieme ancora una volta.
Sgangherata è anche la famiglia di Romeo: una moglie mantenuta da liquidare il prima possibile e un figlio non proprio in possesso delle piene facoltà mentali a cui dover badare.
Heman Zed crea un antieroe, che si esprime con un linguaggio tutto suo, Romeo è un arricchito, con il Suv e la villa, tanto ignorante quanto sincero e quando perde, non perde mai del tutto, dietro l’angolo c’è sempre qualcosa da guadagnare, una situazione di cui approfittare, un colpo di mano della sorte da prendere al volo.
Ma un minimo di morale Romeo Marconato ce l’ha, restituisce favori, riconosce chi non tradisce e, come padre, da ultimo, non abbandona suo figlio.
Zodiaco street food sarà presentato alla rassegna Autori a corte sabato 30 gennaio alle 18, diretta dalla pagina facebook di Autori a corte. Dialoga con Heman Zed Riccarda Dalbuoni