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Giorno: 17 Febbraio 2021

DALL’INIZIO DELLA PANDEMIA AD OGGI SONO 622 LE VITTIME DEL COVID A FERRARA E PROVINCIA
( 287 uomini e 335 donne)

 

da: Ufficio Stampa Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara

STORICO DECESSI A FERRARA E PROVINCIA

DECESSI STRUTTURA

RESIDENZIALE

Di cui NO

COVID”

UOMO DONNA TOTALE
Argenta 27 36 63 Fiorana Argenta – 3

Manica di Argenta – 20

Villa Aurora – 8

TOTALE – 31

2
Bondeno 7 12 19 Cra di Bondeno – 1

Il Cammino Bondeno – 1

Cra S. Antonio Fiscaglia – 1

TOTALE – 3

Cento 24 31 55 Rsa di Bondeno – 2

Cra Ripagrande Fe – 1

Pensionato Cavalieri Cento – 5

TOTALE – 8

Codigoro 15 16 31 Casa Famiglia Dominica – 1

Cra Alma di Codigoro – 12

Villa Glicine Jolanda – 1

TOTALE – 14

2
Comacchio 30 19 49 Hospice Codigoro – 2

Villa Fabiola di Nazioni – 1

Hotel David Lido Nazioni – 4

S, Antonio Fiscaglia – 1

Rsa di Codigoro – 1

TOTALE – 9

1
Copparo 10 6 16 Villa Glicine Jolanda – 2

Sacra Famiglia di Cesta – 1

TOTALE – 3

Ferrara 90 134 224 Struttura Malacarne – 2

Casa di Riposo S. Chiara – 13

Residenza Ripagrande – 20

Residenza Caterina – 28

Residenza Paradiso – 17

Residence Service – 17

Residenza Betlem – 10

Casa Famiglia Desy – Vigarano – 1

S. Antonio Fiscaglia – 1

Casa Fam. S. Antonio di Ferrara – 1

Villa Geras di Fiscaglia – 1

Pensionato Beatrice d’Este Fe – 1

TOTALE – 112

2
Fiscaglia 11 13 24 Ancella di Maria Fiscaglia – 1

Hospice di Codigoro – 2

Cra Alma di Codigoro – 2

S, Antonio Fiscaglia – 4

Rsa di Codigoro – 1

TOTALE – 10

Goro 3 3 6
Jolanda Di Savoia 6 6 12 Villa Glicine Jolanda – 6

TOTALE – 6

Lagosanto 3 2 5 Hospice Codigoro – 1

TOTALE – 1

Masi Torello 1 1 Casa Famiglia Villa Fiorita Masi T. – 1

TOTALE – 1

Mesola 6 10 16 Comunità Alloggio Bosco – 2

TOTALE – 2

Ostellato 3 4 7 Rsa Portomaggiore – 1

Cra Quisisana Ostellato – 1

TOTALE – 2

1
Poggio Renatico 7 5 12 Tre Sorelle M. Boschi – 3

Cra di Poggio Renatico – 1

TOTALE – 4

1
Portomaggiore 5 3 8 Rsa Portomaggiore – 1

TOTALE – 1

1
Riva del Po 6 3 9 Cra Capatti di Riva del Po – 1

TOTALE – 1

Terre Del Reno 8 7 15 Casa del Sollievo Ferrara – 1

Cra Mantovani – 3

TOTALE – 4

Tresignana 3 5 8 Residence Casa Mia – 1

TOTALE – 1

Vigarano Mainarda 3 5 8
Voghiera 3 3
TOTALE 271 320 591 216 10
Fuori provincia 12

(5 Pieve di Cento, Finale Emilia, Bologna, S. Pietro in Casale, Argelato, Castello d’Argile, Minerbio, Alfonsine)

15

(2 Piacenza, 2 Molinella, Baricella, 3 Finale Emilia, 4 Pieve di Cento, Bologna, S. Lazzaro di Savena, Galliera)

27 PER PZ MINERBIO. Casa Fam. Orchidea S. Lazzaro di Sav. (BO) –1

PER PZ FINALE EM. Casa Fam. S. Antonio di Ferrara – 1

PER PZ GALLIERA. Hotel David Lido Nazioni – 1

TOTALE – 3

2

(Pieve di Cento)

Fuori regione 3

(Sermide e Felonica,

Occhiobello, Vicenza)

3 PER PZ VICENZA.  Casa Fam. Villa Cuore Lagosanto – 1

TOTALE 1

Internazionale 1

(Polonia)

1
TOTALI 287 335 622 217 12

Emilia Romagna Coraggiosa sul CASO SGARBI:
“A Ferrara gestione della cultura familista. Si dia spazio a tutti”

Da: Federico Amico, Consigliere Regionale Emilia-Romagna Coraggiosa

Mi unisco al coro di preoccupazioni per le politiche culturali di Ferrara. Per molti anni la città è stata un riferimento per le arti e la cultura, capace di attrarre persone da tutta Italia. Penso ai Busker e al festival di Internazionale, alla rassegna Ferrara sotto le Stelle, ma anche all’interessante percorso sull’Ariosto e alla valorizzazione di maestri come Michelangelo Antonioni e Florestano Vancini.

Per questo mi sorprende l’endorsement a Vittorio Sgarbi da parte dell’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori. Le politiche e le azioni messe in campo dalla nuova amministrazione comunale di Ferrara in ambito culturale poggiano su basi solide e possono contare su luoghi di eccellenza come il MEIS e Palazzo dei Diamanti. Eppure quest’ultimo, da centro di produzione culturale, nel giro di qualche mese è diventato un mero contenitore di esposizioni acquistate da altri, disperdendo un patrimonio intellettuale e una tradizione che facevano di Ferrara un centro di eccellenza in Italia e nel mondo. L’operato di Sgarbi, fatte salve le sue presunte competenze di critico, rispecchia l’impostazione fortemente proprietaria e familista che la Giunta di Alan Fabbri sta promuovendo nella città estense.

L’appello del critico ai propri accoliti e sodali è chiaramente quello di disconoscere il ricco tessuto di soggetti culturali attivi da ben prima del suo avvento in città, che ancora oggi continuano faticosamente a lavorare. La smania anticonformista di Sgarbi in questo caso si combina con l’appropriazione indebita dell’assessorato di cui – conviene ribadirlo – non è titolare.

L’erudizione è sempre una risorsa, tranne quando si sposa con interessi particolari e non si mette al servizio della comunità. Soprattutto in questo annus horribilis, le attività culturali devono trovare nelle istituzioni sostegno, facilitazione e supporto, e non certo discriminazioni di tipo ideologico.

Federico Amico
consigliere regionale Emilia-Romagna Coraggiosa

Salvataggio da parte dei Carabinieri di Copparo: il ringraziamento del Sindaco Pagnoni

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

SALVATAGGIO DA PARTE DEI CARABINIERI DI COPPARO – IL RINGRAZIAMENTO DEL
SINDACO PAGNONI

Ancora una volta dobbiamo ringraziare di cuore i nostri Carabinieri per
la straordinaria professionalità, che, non disgiunta da una non comune
umanità, ha salvato una vita.

L’appuntato che ha risposto al numero di emergenza 112 è riuscito a
stabilire un proficuo contatto con un 52enne che minacciava di
suicidarsi, perché sopraffatto da problemi personali ed economici, e nel
frattempo a localizzarlo e farlo raggiungere già sulle rive del Po dalle
pattuglie della stazione e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Copparo.
Grazie dunque a questo militare e a tutta l’Arma, che in tali frangenti
e quotidianamente dimostrano di essere una componente portante della
nostra comunità e della nostra società.

Chiusura sede comunale per lavori Enel (18/02/2021)

Da: Katia Romagnoli, Comune di Codigoro

Domani, GIOVEDI’ 18 FEBBRAIO 2021, la sede comunale di Codigoro resterà chiusa al pubblico, per lavori programmati da ENEL sull’impianto elettrico del Municipio.

Resteranno operativi i seguenti servizi essenziali:

UFFICIO ANAGRAFE E STATO CIVILE, in reperibilità telefonica per pratiche mortuarie ed eventuali nascite:
Emanuela Bulgarelli – 339/2973335
Piergiuseppe Cavalieri – 339/3677550

e POLIZIA LOCALE (tel. 0533-729575)

La Biblioteca comunale “Giorgio Bassani” (Riviera Cavallotti, 27), resterà regolarmente aperta al pubblico dalle ore 8 alle ore 13 e, al pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 18.
Pur consapevole dei disagi, l’Amministrazione Comunale segnala che i lavori pianificati da Enel sono finalizzati a migliorare la qualità dei servizi pubblici

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: 17 febbraio

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su 28mila tamponi effettuati, 1.025 nuovi positivi (3,6%). 2.756 i guariti, diminuiscono i casi attivi (-1.762) e i ricoveri (-70). Vaccinazioni: quasi 300mila dosi somministrate

Il 94% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 40 anni. 31 decessi

Bologna – Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 239.091 casi di positività, 1.025 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.947 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 3,6%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa prima fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, e le persone dagli 85 anni in su (dal 1^ marzo prenotazioni aperte anche per quelle dagli 80 agli 84 anni).

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid. Con la nuova versione aggiornata è possibile sapere anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 298.601 dosi, di cui 3.007 oggi; sul totale, 128.065 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 395 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 384 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 472 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40 anni.

Sui 395 asintomatici, 275 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 28 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 5 con gli screening sierologici, 17 tramite i test pre-ricovero. Per 70 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 230 nuovi casi; poi Rimini (143), Ravenna (139), Reggio Emilia (135); quindi Parma (74), Cesena (65), Modena (62); a seguire, Piacenza (46), Imola (45), Forlì (44) e Ferrara (42).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.962 tamponi molecolari, per un totale di 3.221.988. A questi si aggiungono anche 432 test sierologici e 12.985 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 2.756 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 193.610.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 35.268 (-1.762 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 33.190 (-1.692), il 94,1% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 31 nuovi decessi: 3 a Piacenza (due donne di 85 e 91 anni e un uomo di 86); 1 in provincia di Parma (una donna di 81 anni); 3 nella provincia di Modena (una donna di 92 anni e due uomini di 71 e 76 anni); 14 in provincia di Bologna (6 donne: di 82, 85, 86, 90 anni e due di 91, una delle quali residente a Imola; 8 uomini: di 58, 64, 75, 78, 83, due di 84 e uno di 95 anni ); 5 nel ferrarese (quattro donne – rispettivamente di 87, 88, 91 e 93 anni – e un uomo di 45 anni); 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 91 anni e un uomo di 80 anni); 3 nel riminese (tutte donne, rispettivamente di 62, 86 e 88 anni). Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia e Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 10.213.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 176 (+1 rispetto a ieri), 1.902 quelli negli altri reparti Covid (-71).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (-1), 9 a Parma (numero invariato rispetto a ieri), 18 a Reggio Emilia (+1), 35 a Modena (+1), 54 a Bologna (+2), 11 a Imola (invariato), 15 a Ferrara (-2), 3 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 4 a Cesena (invariato) e 15 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: a Piacenza 19.377(+46 rispetto a ieri, di cui 23 sintomatici), 16.590 a Parma (+74, di cui 43 sintomatici), 31.008 a Reggio Emilia (+135, di cui 75 sintomatici), 41.832 a Modena (+62, di cui 40 sintomatici), 47.797 a Bologna (+230, di cui 149 sintomatici), 8.075 casi a Imola (+45, di cui 25 sintomatici), 13.970 a Ferrara (+42, di cui 11 sintomatici), 17.958 a Ravenna (+139, di cui 93 sintomatici), 9.131 a Forlì (+44, di cui 36 sintomatici), 10.703 a Cesena (+65, di cui 47 sintomatici) e 22.650 a Rimini (+143, di cui 88 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 8 casi, positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare.

Solidarietà tra colleghi:
CIDAS istituisce la Banca del Tempo per cedere ore ai soci e lavoratori in difficoltà

Da: Ufficio Stampa e Comunicazione Cidas

E’ stata siglata da Cooperativa CIDAS, insieme alle Organizzazioni Sindacali e alle Rappresentanze Sindacali Unitarie, la costituzione di una Banca del Tempo Solidale interna, che permetterà a soci e lavoratori a tempo indeterminato di cedere ore di permesso e ferie alle colleghe e ai colleghi che ne hanno necessità per gravi motivi.
“Siamo orgogliosi e soddisfatti per questa misura adottata che ci permette di esprimere a pieno lo spirito cooperativo e il valore della solidarietà che contraddistinguono CIDAS”. E’ il commento di Daniele Bertarelli, presidente di CIDAS.
Potranno beneficiare dell’accordo le lavoratrici e i lavoratori che avranno bisogno di permessi aggiuntivi a quelli previsti dalle norme di legge e dal contratto. Nello specifico chi è affetto da gravi patologie, chi deve assistere un figlio, coniuge, convivente o parente stretto gravemente malato, chi è vittima di violenza di genere.
L’alimentazione della Banca del Tempo Solidale avverrà mediante donazione volontaria e a titolo gratuito di ferie, permessi e flessibilità positiva maturata da parte dei lavoratori e soci di CIDAS, che sono stati i promotori di questo strumento, prezioso per dare sollievo e conforto a chi è in difficoltà, nell’ottica di una dimensione lavorativa partecipata e solidale.

Draghi: Coldiretti pronti a collaborare a svolta green

Da: Emilia-Romagna Coldiretti

DRAGHI: COLDIRETTI, PRONTI A COLLABORARE A SVOLTA GREEN

Prandini, dall’agricoltura 1 milione di posti di lavoro entro i prossimi 10 anni

Siamo pronti a collaborare per lo sviluppo dell’agricoltura italiana che è la piu’ green d’Europa grazie alla leadership conquistata per valore aggiunto, sostenibilità e qualità. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere apprezzamento per la relazione del presidente del Consiglio Mario Draghi al Senato.

L’agricoltura italiana ha – sottolinea Prandini – il primato dell’Unione Europea con 311 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 526 vini Dop/Igp, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con oltre 70mila aziende agricole bio, oltre al primato della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari.

Ma si tratta anche di una realtà che – afferma Prandini – sul rispetto dell’ambiente e la qualità dei prodotti fonda la propria competitività che ha consentito di ottenere nel 2020 il record storico delle esportazioni a 46,1 miliardi in netta controtendenza rispetto agli altri settori travolti dalla pandemia Covid. Con la crisi – continua Prandini – la filiera del cibo è diventata la prima ricchezza del Paese con un valore che supera i 538 miliardi, garantisce dai campi agli scaffali 3,6 milioni di posti di lavoro grazie all’attività, tra gli altri, di 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio.

L’allarme globale provocato dal Coronavirus con i prezzi dei prodotti alimentari di base che secondo la Fao hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi sette anni ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali – ha precisato Prandini – occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde.

Digitalizzazione delle campagne, foreste urbane per mitigare l’inquinamento e smog in città, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari ed in difficoltà dai cereali all’allevamento fino all’olio di oliva sono alcuni dei progetti strategici cantierabili elaborati dalla Coldiretti per il Recovery Plan ha concluso Prandini nel sottolineare che “occorre ripartire investendo sui punti di forza del Paese”.

Nuova convenzione per i servizi legati ai cani

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

NUOVA CONVENZIONE PER I SERVIZI LEGATI AI CANI
Avrà la durata di anni due, per un impegno economico complessivo di
69mila euro

È stato affidato alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane – sezione di
Ferrara il servizio di cattura 24 ore su 24, trasporto, ricovero,
custodia e mantenimento dei cani randagi o vaganti e/o incidentati,
incustoditi e/o rinunciati del Comune di Copparo, con messa a
disposizione del canile.
La nuova convenzione, a fronte della scadenza della precedente al 14
febbraio, avrà la durata di anni due, per un impegno economico
complessivo di 69mila euro.
Il Comune, che non dispone di una struttura propria per il ricovero
degli animali, assolve così al compito istituzionale di assicurare la
gestione del servizio di ricovero e la custodia dei cani e i servizi
connessi, finalizzati a prevenire il randagismo e a tutela del benessere
degli animali.

Violenza di genere, nuovo incontro formativo

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

VIOLENZA DI GENERE, NUOVO INCONTRO FORMATIVO
Appuntamento su ‘Uomini maltrattanti’ con Michele Poli, presidente del
Cam Ferrara

Proseguono le politiche mirate alla prevenzione della violenza di genere
e all’educazione, alla sensibilizzazione, al riconoscimento e alla
realizzazione delle pari opportunità nell’ambito del progetto
‘NonTiScordarDiMe’, che il 12 novembre scorso ha visto l’apertura dello
Sportello Antiviolenza alla Casa della Salute Terre e Fiumi di Copparo.
Lunedì 15 febbraio si è tenuto un nuovo incontro formativo, volto a
sviluppare un efficace lavoro di rete, organizzato dal Centro Donne
Giustizia di Ferrara con Monica Borghi e dall’Unione Terre e Fiumi con
Monia Ricci. Vi hanno preso parte gli assessori alle Pari opportunità di
Copparo, Franca Orsini, di Riva del Po, Silvia Brandalesi, e di
Tresignana, Maria Letizia Viviani, i rappresentanti di Croce Rossa
Italiana, del Consultorio Centro Nord e di Uompia.
Tema dell’appuntamento, in videoconferenza, ‘Uomini maltrattanti’, di
cui è stato relatore Michele Poli, presidente del Centro Uomini
Maltrattanti, nato a Ferrara nel 2013. Poli ha illustrato il percorso
che viene seguito dagli uomini, che entrano in assistenza: un iter lungo
che a volte, anche grazie al contributo della donna, si risolve
positivamente, con il rientro nell’ambito domestico.
Tutti hanno concordato sulla difficoltà insite nel modificare le
dinamiche di una educazione che si rivolge anche a forme di violenza per
imporre la propria supremazia. A questo proposito risulta fondamentale
riuscire a coinvolgere le scuole e sensibilizzare i ragazzi.
Il prossimo incontro si incentrerà sulla possibilità di costruire una
linea guida di intervento da applicare sul territorio di tutta l’Unione
a fronte di casi specifici.

Commercio. Ristori della Regione per bar e ristoranti, quasi 11mila le domande presentate alle Camere di Commercio provinciali

Commercio. Ristori della Regione per bar e ristoranti, quasi 11mila le domande presentate alle Camere di Commercio provinciali. L’assessore Corsini: “Un buon risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra con Unioncamere e le Camere di commercio. Già a partire da Pasqua inizieranno ad arrivare i primi fondi direttamente sui conti correnti dei gestori”

Circa la metà delle imprese attive in Emilia-Romagna ha risposto al bando, i dati per provincia. Prossimi passaggi, a cura della Camere di commercio, le verifiche per il possesso dei requisiti di ammissibilità

Bologna – Sono quasi 11mila i gestori di bar e ristoranti dell’Emilia-Romagna che hanno risposto al bando ristori della Regione finanziato con oltre 21 milioni di euro per dare una boccata d’ossigeno alle attività commerciali tra le più colpite dall’emergenza Covid.

Circa la metà, quindi, delle imprese attive da Piacenza a Rimini hanno inoltrato la propria domanda sulla piattaforma Restart realizzata da hoc per questo bando da Infocamere per Unioncamere Emilia-Romagna.

“Un buon risultato- afferma l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini– che non risolve certo i problemi dei gestori ma permette loro di avere risorse fresche, che si sommano ai ristori nazionali, da impiegare per la tenuta di attività cardine per l’economia di tutto il territorio. Grazie all’ottima collaborazione con Unioncamere e le Camere di commercio siamo riusciti a mettere in piedi in tempi rapidi un sistema inedito, per portata, che già a partire da Pasqua permetterà alle prime imprese di ricevere i soldi direttamente sui propri conti correnti”.

Delle 10.747 domande arrivate, 2.218 riguardano il territorio di Bologna, poi Modena con 1.569 domande inoltrate, quindi Reggio Emilia con 1.258 e Parma con 1.082. Seguono Rimini con 999 domande presentate, Piacenza con 995, Forlì-Cesena con 927, Ravenna con 864 e infine Ferrara con 835.

Prossimi passaggi, a cura delle Camere di commercio, le verifiche per il possesso dei requisiti di ammissibilità e il controllo di regolarità del Durc. Proprio su questo ultimo punto e per consentire alle imprese di non perdere il ristoro, d’accordo con la Regione si avrà tempo fino alle fine di maggio per mettersi in regola concordando con gli istituti preposti eventuali rateizzazioni. E per velocizzare al massimo i tempi di verifica, Unioncamere sta concordando con Inail forme di interrogazione massiva.

“Questo intervento è il frutto positivo dell’accordo tra Regione e sistema camerale- commenta il segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, Claudio Pasini-. Un’intesa che ha prodotto una buona collaborazione e buoni risultati in termini di efficienza nella gestione dell’intervento”.

Comacchio nel consiglio direttivo regionale dell’Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa

Da: Lucia Felletti, Comune di Comacchio

Comacchio nel consiglio direttivo regionale dell’Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa

Si è concluso ieri il Congresso regionale Emilia Romagna dell’Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE) che ha riconfermato alle cariche direttive il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini come Presidente AICCRE Nazionale e Presidente CCRE (consiglio dei comuni e delle regioni d’Europa); Marco Monesi come presidente e Centurio Frignani segretario generale della federazione Emilia Romagna.

Nel Consiglio Direttivo sono stati eletti anche rappresentanti dei comuni emiliano – romagnoli. Tra le nomine, per i comuni del nostro territorio, sono compresi Comacchio, Codigoro, Fiscaglia, Cento e Mesola.

Un riconoscimento dunque alla collaborazione che già da tempo le realtà comunali della provincia ferrarese hanno attivato con questo network europeo, in grado di garantire iniziative per lo sviluppo della cultura europea, la costruzione della democrazia istituzionale e dell’unità politica dell’Europa, la partecipazioni a bandi europei.

Rifiuti, Pelloni (Lega ER): “Dalla regione nessun atto ufficiale contrario alla apertura di nuove discariche, le promesse green sono solo propaganda”

Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

RIFIUTI, PELLONI (LEGA ER): “DALLA REGIONE NESSUN ATTO UFFICIALE CONTRARIO ALLA APERTURA DI NUOVE DISCARICHE, LE PROMESSE GREEN SONO SOLO PROPAGANDA”

BOLOGNA, 17 FEB – “Con la risoluzione presentata si chiedeva ai consiglieri regionali di dare un indirizzo preciso alla giunta regionale sul tema rifiuti speciali in due siti Valsamoggia e Medolla, tra Bologna e Modena. Da sempre assistiamo alla propaganda del governo regionale riguardante ambiente e salute, ma ad oggi non c’è nessun atto giuridico né della giunta né dell’assemblea che si dichiari contro l’apertura della discarica di Valsamoggia invece c’è la delibera di giunta che autorizza la riapertura di quella di Medolla”. Lo ha detto il consigliere regionale della Lega, Simone Pelloni, che ha presentato in commissione ambiente una risoluzione che chiedeva la revoca, in autotutela, dell’atto su Medolla e una dichiarazione formale sulla non apertura di Valsamoggia. “Come ampiamente confermato dai dati regionali sui rifiuti – ha aggiunto Pelloni – l’Emilia Romagna non è solo autosufficiente nello smaltimento dei propri rifiuti ma riceve rifiuti da altre regioni ovviamente con importanti introiti delle multiutility pubbliche privati che gestiscono il business. Con la nostra risoluzione quindi chiedevamo che l’assemblea finalmente si esprimesse in maniera formale per un cambio di rotta non solo a parole ma anche con dei fatti concreti. Il voto contrario del partito democratico e l’assenza strategica della sinistra radicale ma anche dei verdi è un chiaro segnale che le promesse green sono solo propaganda” ha concluso Pelloni facendo notare che “la risoluzione è stata presentata il 18 dicembre e il governo regionale ha avuto due mesi per modificare il provvedimento”.

Lega Giovani Ferrara: Alessandro Fregnani è il nuovo Commissario Provinciale

Da: Lega Giovani Ferrara

LEGA GIOVANI FERRARA: ALESSANDRO FREGNANI È IL NUOVO COMMISSARIO PROVINCIALE

Ferrara, 17 feb – Alessandro Fregnani, 17 anni, studente di Comacchio, è il nuovo commissario provinciale della Lega Giovani Ferrara.

Raccoglie il testimone da Luca Cardi, promosso a membro del direttivo della Lega Giovani Emilia e dimessosi dal ruolo provinciale vista l’incompatibilità col nuovo incarico di referente della Lega Salvini Premier di Cento.

A darne l’annuncio è il coordinatore regionale Tommaso Vergiati: “Grazie a Luca per il lavoro svolto, e per quello che continuerà a svolgere nel nostro direttivo regionale. In bocca al lupo ad Alessandro Fregnani, ora sarà lui ad avere la responsabilità di continuare a far crescere il movimento giovanile a Ferrara e in tutta la provincia. La Lega Giovani continua a crescere e a rafforzarsi in tutta la nostra regione.”

È poi il neocommissario Alessandro Fregnani a tracciare la linea: “Guidare il movimento giovanile della Lega nella provincia di Ferrara, nonostante la mia giovane età, é motivo di soddisfazione ma, soprattutto, un onore. Sono pronto a impegnarmi con testa e cuore per rendere sempre più centrale il ruolo dei giovani nello scenario politico della provincia, a partire dalle prossime elezioni amministrative. Siamo pronti a fare la nostra parte mettendo in campo una politica giovane e concreta, vicina nel quotidiano ai tanti ragazzi del territorio.

Ci concentreremo su scuola e università, ma anche su sviluppo e tradizioni. Formulare proposte di buon senso, legando radici e futuro, per garantire un futuro a quelli che saranno i cittadini di domani, é e sarà sempre la nostra linea di riferimento. Grazie a Tommaso Vergiati e a tutto il partito per la fiducia accordatami che ripagherò con tenacia e dedizione.”

Le congratulazioni a Fregnani arrivano anche dal coordinatore uscente Luca Cardi: “un augurio di buon lavoro e i miei più sinceri complimenti ad Alessandro per il nuovo incarico. Sono certo che la sua voglia di fare permetterà al nostro movimento di continuare a radicarsi sempre di più tra i giovani.”

Coldiretti: donati i pacchi solidali di campagna amica per famiglie bisognose dei comuni di Comacchio e Mesola

Da: Riccardo Casotti, Ferrara Coldiretti

COLDIRETTI: DONATI PACCHI SOLIDALI DI CAMPAGNA AMICA PER FAMIGLIE BISOGNOSE DEI COMUNI DI COMACCHIO E MESOLA

Consegnati nei giorni scorsi altri pacchi di prodotti alimentari, donati dalla Fondazione Campagna Amica contenenti prodotti di eccellenza del nostro Made in Italy agroalimentare, a famiglie bisognose dei comuni di Comacchio e di Mesola.

“Le famiglie individuate potranno beneficiare – sottolinea il presidente della Zona di Codigoro, Leonardo Fanton – con prodotti di qualità della filiera agricola (pasta, conserva, olio, ecc.) per far fronte alle difficoltà quotidiane di alimentarsi”.

“I prodotti che doniamo a queste persone – ricorda Sara Landuzzi, segretario della Zona – che si trovano in una situazione difficile, e che purtroppo stanno aumentando anche nei nostri territori, arrivano direttamente dalle nostre aziende e dai nostri partner di Filiera Italia ed è per noi importante dimostrare con i fatti la vicinanza di Coldiretti ai meno fortunati, consegnando direttamente a loro questi pacchi”.

Anche Luca Bellini, presidente della sezione Coldiretti di Mesola-Goro, evidenzia che purtroppo le persone in difficoltà stanno crescendo e che la solidarietà non può essere solo enunciata ma praticata concretamente.

RACCONTO
La favola del grande scrittore

 

Ambra Simeone

c’era una volta un grande scrittore, che era talmente grande che ogni volta che lo chiamavano per andare a parlare in un posto, dove volevano che leggesse i suoi libri, in quel posto lì, poi, tutti quanti parlavano di lui e del giorno che avrebbero letto i suoi libri.

questo grande scrittore, come era noto da sempre, fin da quando aveva scritto la sua prima pagina di narrativa, fin da quando aveva pubblicato col suo primo grosso editore, un editore di una grande città, forte dell’esperienza e del primato detenuto da decenni, era noto che non si muovesse da casa sua in quella stessa grande città, una bellissima magione degna della sua apprezzata considerazione, che non si muovesse neppure di un passo, se prima il comune di quel piccolo paese, dove si volevano leggere i suoi libri, non avesse pagato, in anticipo, un gettone di presenza di almeno cinquecento euro, con vitto e alloggio anch’essi gentilmente offerti, ma non compresi nel gettone, perché quel gettone era una cosa a parte, era solo per la presenza e null’altro, così che subito dopo, quando si leggevano le sue narrazioni, i compaesani di quel posto lì, di quel sindaco lì, così illuminato, gridavano, ah, che meraviglia, ah, che ospite d’eccezione!

dicevano così i rappresentanti che subito si mettevano in moto o in azione, o meglio scendevano in campo, (sì, questa qui è la metafora più calcistica possibile, quindi va bene, non ditemi nulla, che oggi le metafore calcistiche vanno tanto di moda) che quindi allora, quei rappresentanti delle associazioni di paese, poche sì, ma molto solerti quando si trattava di ospitare il grande intellettuale, a trovare sponsor e location adatte, ed erano pronte a mettere a disposizione del comune e del sindaco, tutto il loro meglio, o anche il peggio, visto che si erano date battaglia fino al giorno prima, ma ora invece tutte unite per un unico fine, tutte a mostrare il loro lavoro, pitture, musiche e fotografie, pronte da usare per accompagnare l’evento culturale dell’anno, uno all’anno, con tanto di nomi, firme, loghi e marchi, che mentre la scena maestra era tutta per il grande romanziere, almeno il retroscena poteva cadere su di loro, sulle quattro piccole associazioni indigene, come si diceva nei telegiornali locali, che si erano date così tanto da fare, perché era davvero, davvero importante mostrarsi così, in questo modo o in qualunque altro, pur di rientrare nel mondo dell’arte che conta, così dicevano i rappresentanti di queste associazioni locali, di quel posto lì.

e lo gridavano tutti in coro anche i paesani, ah, che meraviglia, ah, che ospite d’eccezione, che magari per i grandi eventi di cultura quell’anno lì, il sindaco aveva speso in tutto trecento euro, mentre il resto del gettone lo avevano trovato le associazioni con gli sponsor dei negozi del paese, ma solo per quel grande autore, e poi più nulla, che in fondo quello là, era il solo e unico evento del paese e così tanto atteso dalla cittadinanza, e ne era consapevole, il sindaco, che quel grande scrittore, sarebbe stato amato da tutti, persino dai bambini, perché studiare Pirandello o Montale, in quella scuola di quel paesotto lì, in un antico edificio non ristrutturato risalente alla metà degli anni sessanta, forse quei bambini, di studiare quella roba lì, in quell’antico e non ristrutturato edificio, con le crepe sui muri e i balconi fatiscenti che disseminavano bocconi di fascinoso e antico marmo, risalenti a quei magnifici e mai dimenticati anni Sessanta, un po’ forse si erano stancati, e invece lui che spettacolo che aveva organizzato, questo bravo sindaco!

si diceva persino che per giorni e giorni, ovunque andasse il grande narratore, tutti lo chiamassero nostro, e non perché fosse davvero loro, né perché avessero la minima intenzione di approfittarsi della sua eccessiva gentilezza e disponibilità, ma solamente per una forma di deferenza, un po’ come ci si dà del signore tra soldati, soprattutto nei film americani, così che sembrava davvero uno di loro, sembrava, e a tutti faceva un po’ piacere sembrare un caro amico o un parente di quel grande scrittore, perché diventava davvero uno di loro, cioè un po’ di tutti, e un po’ di nessuno, però non ditelo mai ad anima viva, che uno dei suoi più cari e fidati amici, di quelli veri, non di quelli inventati, mi disse un giorno in estrema confidenza e quasi in confessione che, alle volte, al gran letterato, lo indisponeva un po’ questa invadenza da parte di tutti, questa dimostrazione inspiegabile di affetto, che sentiva troppo esagerata, magari contraffatta, così pensava, per cui molti sindaci di molti paesotti, molte associazioni e molti cittadini, dove lui aveva letto i suoi libri, si volevano far grandi anche loro vicino al primo affabulatore, quasi che si sentissero un po’ tutti quanti scrittori, un po’ tutti quanti critici, insomma un po’ tutti quanti migliori di quel che erano veramente.

e questo non stava molto bene pensai, pensai così d’un tratto che alla stregua di questa offesa, fatta al gran letterato, di essere così invidiato e così apprezzato, di creare così tante aspettative e sogni, ma con così grande invadenza e intraprendenza, alla stregua di tutto ciò, forse, e dico forse, sarebbe stato meglio non invitarlo proprio a prendersi quel gettone e quel vitto e quell’alloggio, in quei paesotti di provincia, dove tutti sono un po’ peggiori di quello che sono, e che volevano solo rubargli la scena, benché tutto ciò era dovuto all’ignoranza di certo, e di non perder tempo con questi sindaci e curati di campagna, che abbiamo capito che vogliono solo farsi belli assieme a lui, e su di lui, cercando di dividersi la sua fama, la sua solo, per sentirsi migliori di quello che sono.

ma d’altronde cosa poteva fare, il magnanimo scrittore? rifiutarsi di fronte a così tanti e solerti inviti, richiesti con così tanta gentilezza e competenza, ma soprattutto così ben pagati? neanche per sogno, negare tutto questo, a quei contadinotti, a quei ragazzi di provincia che tanto ambivano a diventar famosi, un giorno o l’altro con quella scrittura così imberbe? o semplicemente perché erano stati a cena con lui? no, no, era meglio tirare avanti e far regalo di sé agli altri, seppur con qualche riserva, mi aveva detto uno dei più cari amici, di quelli veri e non di quelli inventati del grande, grandissimo scrittore.

ma che gran signore, quest’uomo magnanimo, un uomo di cultura con la C maiuscola, che stavolta avevo persino pensato che fosse un po’ meno simile a quel signore che ci si dà tra soldati, e più vicino a quello dei tempi andati, che ci si dava tra uomini anch’essi andati da tempo, e che durante gli eventi culturali, uno all’anno come aveva ben programmato il sindaco assieme al curato, incantava gli spettatori, e faceva sognare gli insegnanti dei gruppi scuola, con i bambini che in quell’occasione non mancavano di esser ripresi come fossero nel mentre di una lezione di classe, bambini vedete che vocaboli sta usando il nostro grande scrittore? prendete nota che domani vi interrogo, diceva l’insegnante, presa subito da un moto di autorevolezza, a dover istruire quelle menti ancora così vuote, ma che prima di allora aveva sempre considerato abbastanza piene, invece quel giorno proprio no, perché forse, e dico forse, quel giorno, lei, si sentiva come tutti gli altri, e cioè migliore di prima.

ma che soddisfazione vedere il primo cittadino così indaffarato a organizzare ogni minimo particolare, le cene, il pernottamento, il gettone, l’unico gettone dell’anno, che bellezza vederlo così presente tra le genti, lui che adesso promuoveva il suo evento, il più bello mai organizzato dalle altre amministrazioni precedenti, ah, sì com’era impegnato adesso, tanto che alcuni cittadini si erano finalmente rincuorati a vederlo vivo e vegeto camminare per strada o alla tv locale, a promuovere l’evento con al seguito la buona presenza del gran personaggio perché, caso strano, il sindaco si era dato per morto tutto l’anno, proprio quando chiedevano di lui in comune, che c’erano certi affari che proprio non ricordava, ma che invece i cittadini avevano ben memorizzato e a cui, non si sa bene perché, tenevano molto di più che all’arrivo dell’unico evento culturale dell’anno.

pazienza, ora dovevano aspettare tutti, le ore, i minuti e i secondi, di tre giornate, tre in tutto, che erano riservate all’ospitalità da riservare al grande autore, altrimenti che figura ci facevano con tutta la cittadinanza? che importava se poi il letterato si faceva attendere, coccolare, vezzeggiare, lusingare e poi dopo li considerava un po’ tutti ignoranti, invadenti, questi paesani? almeno quei giorni lì si sentivano tutti più importanti, persino la ragazza che penna alla mano si faceva autografare il libro che aveva letto, e nel frattempo gli regalava quello che lei aveva scritto e pubblicato con un piccolo, piccolissimo editore.

e l’intellettuale, grande sì, ma forse un po’ snervato  aveva firmato la copia, e aveva di certo gradito il libro dicendole che sì, lo avrebbe letto e le avrebbe fatto sapere cosa ne pensava, appena avrebbe avuto del tempo, che importava se fosse passato un mese o un anno? la ragazza era sempre lì, in quel paesotto che amava e odiava, e pensava a quando il grande erudito le aveva dedicato il suo libro, dicendo a tutti in paese che lui aveva la copia del suo di libro, e che lo stava leggendo attentamente, perciò quando le chiedevano, ti ha scritto? che ne pensa del tuo romanzo? lei continuava a dire, a quei contadinotti di paese, che ci voleva certo del tempo per capire bene la sua storia, e che lui a breve si sarebbe fatto sentire, dopotutto era un uomo impegnato, che il tempo gli era prezioso.

(I° premio concorso italo-russo “Raduga” 2015)

© Ambra Simeone

Piano vaccinale ER, Marchetti (Lega): “Adesso la giunta apra a un confronto vero”

Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

PIANO VACCINALE ER, MARCHETTI (LEGA): “ADESSO LA GIUNTA APRA A UN CONFRONTO VERO”

BOLOGNA, 17 FEB – “Ora che finalmente, e anche grazie all’insistenza della Lega, abbiamo un Programmazione regionale per l’attuazione del Piano nazionale per la vaccinazione, è ora di aprire un confronto serio e sui contenuti”. Lo chiede il consigliere regionale della Lega, Daniele Marchetti, vice presidente della commissione Sanità.

“Quello che i cittadini chiedono è la stesura immediata di procedure chiare, e che diano risposte concrete alle esigenze dei territori, come quelle avanzate dagli over 80 che non riescono a spostarsi dal proprio domicilio e si trovano nella situazione paradossale che vede le prenotazioni aperte, ma nessuno in grado di dare soluzioni alle loro difficoltà di spostamento”.

“Altro tema fondamentale: avere quanto prima un quadro ben definito sulle sedi vaccinali che verranno organizzate sui territori. Nel piano regionale si dice chiaramente che potrebbero essere previste sedi sempre più di prossimità (distrettuale o sovracomunale) fino a coprire aree di 40.000-60.000 abitanti. Con l’apertura agli over 80, appartenenti alla fase 1, e l’avvio in parallelo della fase 2 grazie ai vaccini AstraZeneca, crediamo che sia giunto il momento di avere già qualche informazione. Da qui la nostra richiesta di confronto immediato e serio con la Giunta regionale, in discontinuità con quanto avvenuto sino ad oggi, quando il presidente Bonaccini è arrivato ad annunciare per perfezionato un piano vaccinale quando, in realtà, era ancora una bozza” conclude Marchetti.

Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica “Risultati promettenti per uno studio dell’Università di Ferrara sulla fibrosi cistica”

Da: Ufficio Stampa Unife

Risultati promettenti per uno studio dell’Università di Ferrara sulla fibrosi cistica: si prospetta la possibilità di correggere gli errori genetici con una molecola antinfiammatoria.

La Ricerca è l’esito di un percorso che ha visto un investimento complessivo negli anni di oltre 300 mila euro da parte di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC).

La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa tra le popolazioni europee e del nord America. In Italia, secondo gli ultimi dati del Registro Italiano Fibrosi Cistica (RIFC) al 2017, i malati sono 5565. Fino a pochi anni fa nascere con la fibrosi cistica significava non superare l’età scolare, dal momento che la malattia compromette gravemente l’attività di organi vitali come polmoni, vie respiratorie e intestino. E anche se oggi l’aspettativa di vita è migliorata, grazie all’affinamento della diagnosi e dei trattamenti farmacologici, la strada per sconfiggere la malattia è ancora lunga.

All’Università di Ferrara il team di ricerca della Prof.ssa Ilaria Lampronti, in collaborazione con i colleghi di altri Atenei, sta studiando nuove molecole di sintesi che potrebbero esercitare un’azione antinfiammatoria e, contemporaneamente, correggere la mutazione più diffusa che causa la malattia.

«Le cure a cui i pazienti si sottopongono oggi sono basate sull’utilizzo di farmaci che agiscono sui sintomi: antinfiammatori classici steroidei e non steroidei, antibiotici per combattere le infezioni polmonari e agenti che fluidificano le secrezioni. La ricerca sta cercando di individuare nuove strategie non solo per affrontare i sintomi ma anche per curare la malattia. – spiega Lampronti – Quando si verificano le mutazioni sul gene della fibrosi cistica, le funzioni dell’omonima proteina diminuiscono o si perdono. Di conseguenza, si ha un’alterazione delle secrezioni nell’organo che si disidratano, appaiono più dense e viscose e portano al danneggiamento dei tessuti».

Il nuovo studio Unife si pone l’obiettivo di agire “alla radice” del problema, cioè di correggere il difetto causato da alcune mutazioni sul gene, utilizzando una nuova molecola di sintesi molto promettente. La speranza è che, in futuro, essa possa trasformarsi in una vera e propria strategia terapeutica.

«Il potenziale farmaco è stato sintetizzato nei laboratori di ricerca della Prof.ssa Adriana Chilin dell’Università di Padova, partner in questo studio” chiarisce Ilaria Lampronti, e aggiunge: “La molecola è stata selezionata alla luce di alcuni risultati preliminari molto promettenti, ottenuti con studi su modelli cellulari e in un modello murino di fibrosi cistica sviluppato in collaborazione con il gruppo di ricerca della Dott.ssa Alessandra Bragonzi del San Raffaele di Milano».

Fondamentale, infine, anche la collaborazione del Prof. Giulio Cabrini e delle Dottoresse Maria Cristina Dechecchi e Anna Tamanini dell’Ospedale Civile Maggiore di Verona: «Come si sperava, la molecola è risultata essere anche priva di effetti collaterali potenzialmente dannosi», conclude la Prof.ssa Ilaria Lampronti.

 

 

Il progetto FFC#22/2019, Valutazione multitasking di analoghi della TMA come agenti antinfiammatori per il trattamento della fibrosi cistica, di cui la Prof.ssa Ilaria Lampronti è stata coordinatrice e la Prof.ssa Adriana Chilin partner, è l’ultimo di una serie di grant FFC volti allo studio della Trimetilangelicina (TMA), tra cui vanno citati i progetti FFC#1/2016 della Prof.ssa Chilin e FFC#3/2016 del Prof. Roberto Gambari.

L’identificazione della TMA, il suo perfezionamento e la riduzione della sua tossicità nasce in un interessante crocevia tra due linee fondamentali della ricerca promossa e finanziata dalla Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica onlus – l’infiammazione e il difetto di base della malattia – che ha dato risultati molto promettenti anche per quanto riguarda altre molecole innovative.

L’importanza di questo ultimo studio è data dall’azione di un unico composto derivato da TMA sia sull’infiammazione, una delle principali complicanze della malattia, sia sulla proteina difettosa, conseguenza della mutazione del gene CFTR, in particolare la mutazione F508del, che è la più frequente.

«Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica si augura che la nuova molecola concluda il percorso di ricerca preclinico – dichiara Graziella Borgo, neodirettore scientifico FFC – per approdare a quello clinico e portare un innovativo contributo terapeutico alle persone con questa malattia».

Oltre al contributo di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica (FFC), che in 10 anni ha elargito più di 300 mila euro per promuovere questi studi, il progetto è stato finanziato anche grazie a Fondi di Ateneo per la Ricerca.

Pesca. Aumentano le giornate di fermo pesca a strascico, la Regione chiede la revisione della decisione presa dal Ministero

Pesca. Aumentano le giornate di fermo pesca a strascico, la Regione chiede la revisione della decisione presa dal Ministero. L’assessore Mammi: “Settore vitale per l’Emilia-Romagna, così a rischio estinzione il mestiere di pescatore”

Dopo i 30 giorni di fermo pesca biologico, la nuova disposizione del MIPAAF stabilisce il raddoppio delle giornate aggiuntive di fermo pesca tecnico: da 15 a 30 giorni per barche inferiori ai 24 metri, da 20 a 40 giorni di stop per quelle di lunghezza superiore

Bologna – Aumentano i giorni di stop per la pesca a strascico e il comparto ittico emiliano-romagnolo rischia ingenti perdite.

La nuova disposizione – approvata dalla Direzione Pesca del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – prevede il raddoppio delle giornate di fermo pesca tecnico che segue i 30 giorni di fermo pesca biologico: uno stop che passa da 15 a 30 giorni per barche inferiori ai 24 metri e da 20 a 40 giorni per quelle di lunghezza superiore.

Si tratta di una misura che rischia di danneggiare le marinerie, le imprese di trasformazione, e l’intera filiera regionale legata al comparto e di cui l’assessorato regionale alla Pesca dell’Emilia-Romagna – unito alle associazioni di categoria e professionali – chiede la revisione.

“Siamo al fianco dei pescatori affinché sia rivista al più presto una misura che, peraltro, ci risulta non sia stata nemmeno condivisa al Tavolo di consultazione permanente per la pesca e l’acquacoltura, istituito deputato alla formale consultazione delle rappresentanze di settore”, commenta l’assessore regionale, Alessio Mammi.

“Noi siamo per la pesca sostenibile e contro il prelievo incontrollato degli stock di pesce- prosegue l’assessore-, però l’impressione è che, con i nuovi provvedimenti, a rischio estinzione ora sia soprattutto il mestiere di pescatore, spesso un piccolo artigiano del mare che vive dei ricavi del proprio pescato, contribuisce a tenere pulito il mare e porta sulle nostre tavole pesce fresco e di qualità. Questa è senza dubbio una decisione che penalizza ancora di più uno di quei comparti che forniscono la ristorazione e l’intero sistema dell’Horeca, già in ginocchio a causa delle chiusure determinate dalla pandemia mondiale”.

Fibromialgia, Lega ER: “Avviare percorsi per medici di famiglia per diagnosi precose”

Da: Ufficio Stampa Lega Emilia-Romagna

FIBROMIALGIA, LEGA ER: “AVVIARE PERCORSI PER MEDICI DI FAMIGLIA PER DIAGNOSI PRECOCE”

BOLOGNA, 17 FEB – “La Regione ER promuova percorsi formativi rivolti ai medici di famiglia per migliorare la competenza in ambito di diagnosi precoce della fibromialgia, avii campagne di sensibilizzazione e istituisca una commissione tecnica su questa patologia e crei centri di riferimento ospedalieri specifici”. Lo chiedono i consiglieri regionali della Lega, Daniele Marchetti (primo firmatario), Fabio Bergamini, Valentina Stragliati e Simone Pelloni, in un’interrogazione alla Giunta Regionale.
“Nel 2009 il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione e al Consiglio di mettere a punto una strategia comunitaria per il suo riconoscimento come patologia, e volta a incoraggiare gli Stati membri a migliorare l’accesso alla diagnosi e ai trattamenti e promuovere la raccolta di dati” ricordano i leghisti.
Eppure, da parte della Regione Emilia-Romagna le azioni in merito ad un maggior riconoscimento della Fibromialgia come patologia sembrano essersi fermate al 2018.
Tutte le iniziative utili a sbloccare l’impasse sembrano relegate alle “Linee di indirizzo per la diagnosi e trattamento della Fibromialgia” del 5 febbraio 2018 e a qualche studio condotto dalle Ausl di Bologna e Reggio Emilia sull’utilizzo terapeutico dell’agopuntura o l’utilizzo della Cannabis.
A livello nazionale la sindrome non rientra nell’elenco delle malattie croniche per le quali è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (allegato al Decreto Ministeriale n.329 del 1999), e non risulta definito e condiviso uno specifico percorso assistenziale.
“Pertanto, ad oggi, i pazienti si sentono abbandonati e questo stato di emergenza pandemica ha impedito di eseguire visite ed altre prestazioni sanitarie a causa della sospensione delle attività ambulatoriali non urgenti” sottolineano i leghisti.

Su Cinepark.tv due thriller italiani in prima visione assoluta

Da: Ufficio Stampa Cinepark Group

La proposta di Cinepark.tv si fa …noir. Due sono infatti i thriller italiani che arrivano sulla piattaforma da giovedì 18 Febbraio in prima visione assoluta.

“Tensione Superficiale”, opera prima di Giovanni Aloi, sceneggiata dal regista con Heidrun Schleef e Nicolò Galbiati e interpretata da Cristiana Dell’Anna, Francesca Sanapo, Benno Steinegger, Philipp Peter Heidegger. Il film, ambientato in Alto Adige, racconta di Michela, una mamma single trentenne che per poter avere uno stile di vita più family friendly decide di lavorare come prostituta nei week-end in Austria, a pochi chilometri di distanza da casa sua, dove le ragazze che vendono il proprio corpo sono tutelate dalla legge e ricevono lauti stipendi. Non appena però in paese si sparge la voce del suo nuovo lavoro, però tutta la comunità le si rivolta contro, isolandola e perseguitandola.

“Calibro 9” è invece un omaggio al cinema di genere poliziesco degli anni ‘70 e si ispira esplicitamente a “Milano Calibro 9” del 1972. Diretto da Toni D’Angelo con Marco Bocci, Ksenia Rappaport, Alessio Boni, Michele Placido e Barbara Bouchet – che interpreta lo stesso ruolo che fu suo nel 1972 – il film racconta di Fernando, brillante penalista cresciuto da sua madre Nelly (Barbara Bouchet) con l’intento di farne un uomo diverso da suo padre. Un cliente di Fernando però viene implicato in una truffa telematica e questo accadimento porterà degli sviluppi indesiderati, poiché la società truffata sarà solo una copertura e, chi c’è dietro, è una delle più potenti organizzazioni criminali del pianeta: la ‘ndrangheta.

“Fino a qui tutto bene”
Un viaggio nella malattia nell’ultimo libro di Sabrina Paravicini
Oggi, 18 febbraio alle ore 21, intervista in streaming

Curare il corpo, salvaguardare la salute e raggiungere un traguardo lontano posto oltre il cerchio del fuoco. Sabrina Paravicini, attrice, regista, scrittrice, nel suo libro Fino a qui tutto bene, Sperling & Kupfer, racconta il viaggio dalla scoperta della malattia oncologica alla guarigione, un viaggio pieno di speranza e straordinari passi avanti, verso una felicità diversa, nuova, fatta di altro.
Sabrina Paravicini guarda alla propria di storia di donna, madre e paziente a cui da un giorno all’altro cambia tutto: il corpo, l’immagine allo specchio, il ritmo dei giorni, ma cambia anche come sentire gli altri, guardarsi attorno e dentro. “Cambia anche il tuo modo di ascoltare quello che accade, a te e agli altri”, un viaggio dentro se stessa, parallelo e profondo, la accompagna nei momenti più duri della malattia e la conduce alla guarigione. Un viaggio assieme a nuovi compagni con i quali la condivisione della sofferenza, ma anche di uno sguardo rivolto al domani è tra le medicine più potenti. Serve fiducia nei medici per andare avanti, fiducia nella strada intrapresa, quella più difficile perché piena della tentazione di non crederci quando la sofferenza è acuta e vacillare diventa facile.
La malattia rende tutto più vero e diretto, “non ci si mente più, si vive e basta”, si perdono gli orpelli, le frasi superflue, la vita abbraccia un’essenzialità sconosciuta: “mi porto in dono – scrive Sabrina Paravicini – la consapevolezza di quello che mi resta, di quello che ho scoperto, degli amici nuovi che ho incontrato e di quelli che si sono persi per strada”.
E questa consapevolezza è consegnata agli altri, un dono nel dono affinché sia chiaro che “l’amore che abbiamo dentro, il cancro non me ne ha tolto neppure un frammento”.
La verità di cosa la vita stia offrendo e togliendo, non è mai nascosta, nemmeno al figlio Nino, il pilastro più forte per Sabrina, l’accudimento più intimo che non si discosta mai.
Sabrina Paravicini presenterà Fino a qui tutto bene giovedì 18 febbraio alle 21 in diretta sulla pagina Facebook del Microfestival delle storie e Ferraraitalia. Dialoga con l’autrice Riccarda Dalbuoni.

Lo svago antifascista

 

Le mie vignette non si occupano, se non occasionalmente, di satira politica, sarebbe come sparare sulla croce rossa. Preferisco sfottere me stesso e con me i miei amici e alla fine tutti noi, la ‘gente comune’, accendendo un faretto che ne illumini le contraddizioni, le paure, le goffaggini e perché no anche le qualità. I protagonisti sono sgargianti individui che non sembrano appartenere al nostro mondo, forse vivono in un mondo variopinto o più probabilmente i loro colori accesi spiccano in un mondo all-white; un avatar del nostro contesto quotidiano, dove ciascuno di loro assomiglia a tutti e non assomiglia a nessuno. In fondo diverte l’idea di identificarsi con sagome fluo col naso a pera, ma voglio credere che anche questo può contribuire a guardarsi “da fuori” per sorridere e riflettere su ciò che siamo e ciò che stiamo diventando.
Riccardo Francaviglia

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