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Giorno: 15 Aprile 2021

Lo psicologo da passeggio

I protagonisti delle vignette sono sgargianti individui che non sembrano appartenere al nostro mondo, forse vivono in un mondo variopinto o più probabilmente i loro colori accesi spiccano in un mondo all-white; un avatar del nostro contesto quotidiano, dove ciascuno di loro assomiglia a tutti e non assomiglia a nessuno. In fondo diverte l’idea di identificarsi con sagome fluo col naso a pera, ma voglio credere che anche questo può contribuire a guardarsi “da fuori” per sorridere e riflettere su ciò che siamo e ciò che stiamo diventando…
Riccardo Francaviglia

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Emilia-Romagna: Scuola d’estate, la Regione lavora assieme a Ufficio scolastico regionale e Ministero.

 

Scuola. Scuola d’estate, la Regione lavora assieme a Ufficio scolastico regionale e Ministero. Salomoni: “Necessario definire un piano che si possa integrare con il progetto che stanno delineando il Ministero e le realtà territoriali”.

Oggi in commissione l’Assessore ha affrontato il tema relativo all’organizzazione di momenti formativi nel periodo estivo.

Bologna – Collaborazione -stretta- tra Regione, Ufficio scolastico regionale, Ministero dell’istruzione e territori.

È questa la chiave di interpretazione che la Regione vuole dare nella progettazione di un’idea di scuola d’estate, che in questo secondo anno di pandemia da Covid-19 può diventare uno strumento importante a disposizione di ragazzi e famiglie.

“Per quanto riguarda la promozione delle attività per il recupero della socialità nel periodo estivo per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado- ha detto oggi in Commissione assembleare l’assessore regionale alla Scuola Paola Salomoni– abbiamo ripreso il ragionamento con l’Ufficio Scolastico Regionale. Siamo giunti alla conclusione che è necessario costruire un piano che si possa integrare in ogni caso con il progetto che sta delineando il Ministero dell’Istruzione, indipendentemente dai tempi e dalle modalità che il Ministero stesso vorrà attuare”.

“Stiamo inoltre verificando- ha concluso l’assessore- che l’azione regionale sia compatibile con tutte le attività che alcuni enti hanno già delineato perché vogliamo che non solo sia sinergico con il piano che sta elaborando il Ministero, ma che si integri positivamente anche con le attività che i territori della regione stanno già elaborando”.

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna: 15 aprile 2021.

 

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su 25.696 tamponi effettuati, 1.150 nuovi positivi (4,5%). 959 i guariti, in calo i ricoveri (-131). Vaccinazioni: un milione e 213mila dosi somministrate

Il 95,7% dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 40,5 anni. 33 i decessi.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 354.901 casi di positività, 1.150 in più rispetto a ieri, su un totale di 25.696 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 4,5%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid, che in questa fase riguarda il personale della sanità e delle Cra, compresi i degenti delle residenze per anziani, in maggioranza già immunizzati, gli ultraottantenni in assistenza domiciliare e i loro coniugi, se di 80 o più anni, le persone dai 75 anni in su e, con l’avvio delle prenotazioni da lunedì, la fascia d’età 70-74 anni.

Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosi somministrate.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 1.213.619 dosi; sul totale, 363.220 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Le informazioni sulla campagna vaccinale in Emilia-Romagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 423 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 476 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 631 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 40,5 anni.

Sui 423 asintomatici, 315 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 33 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione e 16 con gli screening sierologici. Per 52 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede al primo posto Bologna con 217 nuovi casi, seguita da Reggio Emilia(209). Poi Modena (184), Rimini (98), Ferrara (96). Seguono Parma (88), Forlì (86), Ravenna (68); quindi Cesena(53) e Piacenza (35) e, infine, il Circondario Imolese (16).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 14.312 tamponi molecolari, per un totale di 4.193.731. A questi si aggiungono anche 11.384 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 959 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 277.120.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 65.266 (+158 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 62.490 (+289), il 95,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano 33 nuovi decessi: 4 a Parma (due donne di 79 e 85 anni e due uomini di 75 e 77); 2 nella provincia di Modena (una donna di 83 anni e un uomo di 82 anni); 18 in provincia di Bologna (cinque donne: una di 51, residente a Imola, e le altre rispettivamente di 82, 87, 88 e 99 anni, e tredici uomini di anni: 60, 62, 71, 77, 79, 83, 85, 86, due di 87, 91 e due di 95 anni); 1 nel ferrarese (un uomo di 74 anni); 3 in provincia di Ravenna (una donna di 93 anni e due uomini di 59 e 86 anni); 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 78 anni e due uomini di 25 e 57 anni); 1 nel riminese (un uomo di 86 anni). Si segnala inoltre il decesso di una donna di 80 annidiagnosticata dall’ Ausl di Modena ma residente nella provincia di Napoli. Nessun decesso nelle province di Reggio Emilia e Piacenza.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 12.515.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 312 (-5 rispetto a ieri), 2.464 quelli negli altri reparti Covid (-126).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 10 a Piacenza (+1), 32 a Parma (+1), 30 a Reggio Emilia (-3), 59 a Modena (-1), 78 a Bologna (-2), 14 a Imola (numero invariato rispetto a ieri), 40 a Ferrara (invariato), 13 a Ravenna (-1), 8 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (+1) e 23 a Rimini (-1).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 22.314 a Piacenza (+35 rispetto a ieri, di cui 24 sintomatici), 24.909 a Parma(+88, di cui 51 sintomatici), 42.697 a Reggio Emilia (+209, di cui 137 sintomatici), 60.573 a Modena (+184, di cui 111 sintomatici), 76.238 a Bologna (+217, di cui 160 sintomatici), 12.018 casi a Imola (+16, di cui 6 sintomatici), 21.805 a Ferrara (+96, di cui 28 sintomatici), 27.904 a Ravenna (+68, di cui 50 sintomatici), 15.064 a Forlì (+86, di cui 54 sintomatici), 17.763 a Cesena (+53, di cui 40 sintomatici) e 33.616 a Rimini (+98, di cui 66 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 10 casi, di cui 9 positivi a test antigenico ma non confermati dal tampone molecolare e 1 caso risultato non Covid-19.

Comune di Copparo: Ristori sulla fatturazione tari delle attività.

 

Comunicato Stampa Comune di Copparo.

Per il primo trimestre bollette azzerate e scontate grazie risorse comunali.

L’Amministrazione comunale di Copparo ha inviato a Clara la richiesta di sospensione dell’emissione delle fatture Tari relative al primo trimestre a carico delle utenze non domestiche che, per effetto della fase di emergenza sanitaria, sono state interessate da periodi di sospensione dell’attività, in applicazione delle misure di contenimento dell’epidemia.

Ha inoltre comunicato al gestore che intende provvedere con risorse proprie all’intervento di sostegno/ristoro alle attività colpite da chiusure e limitazioni, che sono state censite nel numero di 244 fra partite iva e aziende.In ragione delle diverse conseguenze patite, è prevista una esenzione totale (parte fissa e parte variabile) per le categorie maggiormente esposte e una esenzione della parte variabile di produzione rifiuto per le categorie con periodi di sospensione inferiori o non sospese
direttamente. L’intervento è stato calcolato richiedere un investimento complessivo di circa 58mila euro.

RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLA SEDE DELL’UNIONE:
Al via i lavori del secondo lotto funzionale con la sostituzione dei serramenti d’angolo.
Sono giunti alla fase conclusiva i lavori di riqualificazione energetica della palazzina di via Mazzini, sede dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi. È infatti in corso l’intervento di sostituzione dei serramenti d’angolo, ammalorati, al piano primo dell’edificio con serramenti in alluminio a taglio termico ad alte prestazioni.

Si tratta del secondo di due lotti funzionali in cui è stato strutturato il progetto, che, candidato al Bando Regionale Por Fesr Asse 4 edifici pubblici, ha ottenuto un cofinanziamento pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile, ovvero di 70.752 euro. Il quadro economico complessivo ammonta a 198.830 euro: le somme non coperte da contributo regionale sono inserite nel Piano Investimenti di Patrimonio Copparo.

Il primo lotto, concluso regolarmente nel settembre scorso, ha visto la sostituzione della caldaia con una macchina a condensazione, con incluso un nuovo sistema di addolcimento e trattamento dell’acqua dell’impianto, defangatore magnetico e la parziale sostituzione delle tubazioni; nonché la sostituzione del refrigeratore di liquido a servizio di Assp, con un altro gruppo frigo ad alta efficienza e silenziato, al fine di ridurre i consumi elettrici in regime estivo.

Imprese: L’Emilia-Romagna continua ad attrarre investimenti, la Regione sostiene i progetti di 8 gruppi.

 

Imprese. L’Emilia-Romagna continua ad attrarre investimenti, la Regione sostiene i progetti di 8 gruppi: investimenti per 18 milioni di euro e quasi 200 nuove assunzioni. Sviluppo programmi su auto e moto elettriche, sicurezza treni, medicina di precisione per la cura dei tumori e dei pazienti Covid. Baruffi-Colla: “Qui ci sono le condizioni per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto. E’ una carta in più per la ripartenza a disposizione del territorio”.

Quasi 7,3 milioni il contributo della Regione, che ha approvato la graduatoria delle domande presentate nell’ambito del quarto bando della Legge regionale 14 del 2014 per la promozione della ricerca e degli investimenti nel territorio emiliano-romagnolo. In 5 anni, 57 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali, hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna: 4 bandi, 90 milioni di fondi regionali, investimenti generati per almeno 650 milioni di euro, con la cr eazione di 2.222 nuovi posti di lavoro.

Bologna – Soluzioni per la mobilità sostenibile, sia pubblica che privata, nelle città. Tecnologie per il miglioramento delle prestazioni dei veicoli a propulsione ibrida, nonché una piattaforma per propulsore elettrico di un veicolo a due o più ruote. Tecnologie wireless applicate alla guida dei treni, per aumentare la sicurezza di convoglio e linee.

Ancora: medicina di precisione per la cura dei tumori attraverso lo sviluppo di algoritmi di intelligenza artificiale per nuove metodologie di biopsia liquida, oltre all’ottimizzazione di dispositivi, gestibili anche da remoto, per l’ossigenazione di pazienti colpiti da Covid-19.

Poi, l’integrazione di molteplici tecnologie per la cottura o la preparazione di cibi e bevande e soluzioni di sistemi di automazionedi fine linea di produzione (etichettatura e movimentazione per lo stoccaggio temporaneo).

Sono complessivamente 8 i Gruppi e le imprese i cui progetti di sviluppo e innovazione saranno sostenuti dalla Regione con un contributo pari a 7,3 milioni di euro, che andranno a generare investimenti per un valore complessivo di 17,6 milioni di euro e l’assunzione di 193 nuovi occupati, di cui 101 laureati.

Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta, ratifica l’esito del bando sull’attrattività previsto dalla Legge regionale 14 del 2014, e darà vita ad accordi regionali di insediamento e sviluppo delle imprese che hanno scelto l’Emilia-Romagna per insediarsi o incrementare i propri piani di sviluppo, accordi che prevedono determinati piani di assunzione ai quali sono vincolati gli stanziamenti regionali.

Sono stati ammessi al finanziamento i progetti di Ferrari Spa a Maranello (Mo), Intersurgical Spa a Mirandola (Mo), Energica Motor Company Spa a Soliera (Mo), Silicon Biosystems Spa a Castel Maggiore (Bo), Sadel Spa a Castel Maggiore (Bo), BemaSrl a Viano (Re), Smeg Spa a Guastalla (Re), Spindox Spa a Maranello (Mo).

“Stiamo gestendo un’emergenza sanitaria senza precedenti, dimostrando però anche la forza e la volontà di questa regione è quella di andare avanti, guardando sia al presente che al futuro- afferma il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta della Regione Emilia-Romagna, Davide Baruffi-. Dopo i tanti degli ultimi anni, arriva un ulteriore segnale positivo da importanti Gruppi e imprese che in Emilia-Romagna trovano condizioni fertili per crescere, soprattutto in settori ad alto valore aggiunto, nei quali come Regione abbiamo investito puntando su formazione, ricerca e sviluppo, oltre alla rete regionale dei Tecnopoli, basata sul forte collegamento fra i nostri atenei e il mondo produttivo”.

“Questo in una logica di sistema- chiude Baruffi– che è quella del Patto per il Lavoro e per il Clima siglato con tutte le parti sociali: una concertazione sulle scelte per una crescita sostenibile che ci consente di essere fra le aree più innovative e attrattive nel Paese e a livello internazionale. Ora dobbiamo correre, e sostenere investimenti che creano nuova, buona occupazione”.

In 5 anni, 57 imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali,leader in ricerca e innovazione hanno scelto di puntare sull’Emilia-Romagna, grazie alla legge 14/2014 sulla promozione degli investimenti, voluta dalla Regione per attrarre eccellenze e promuovere sviluppo. Dal 2016, con 4 bandi, i contributi ammontano a oltre 89,7 milioni di euro e hanno mobilitato investimenti per almeno 650 milioni di euro, creando 2.222 nuovi posti di lavoro stabili e di qualità.

“La legge sull’attrattività– spiega l’assessore allo Sviluppo Economico e Lavoro, Vincenzo Colla– è una programmazione paziente che prevede investimenti finalizzati a una politica anticiclica, basata sull’effetto moltiplicatore dei fondi pubblici. In coerenza con il green deal europeo e il nostro Patto per il Lavoro e per il Clima orientiamo le risorse verso la transizione verde e l’innovazione digitale, con procedure definite e tempi certi. Questa misura poggia non sul solo incentivo ma sul collegamento e interazione con tutto l’ecosistema della nostra economia, nell’ottica di rafforzare la competitività di un intero territorio qualificando la rete di filiera e rafforzando tutto il sistema delle piccole e medie imprese. In questo modo siamo in grado anche di creare nuovi posti di lavoro, qualificati e stabili. Una carta in più per favorire la ripartenza del nostro territorio”.

 

I settori:
Gli investimenti finanziati riguardano attività di ricerca e sviluppo, che all’interno dei piani industriali delle imprese determinano un incremento della loro competitività e della filiera di appartenenza. Oltre alcuni ambiti tradizionali come l’automotive e la motoristica, di rilievo anche gli investimenti nel settore degli elettrodomestici. Si conferma la rilevanza degli investimenti nelle applicazioni tecnologiche per la gestione e movimentazione delle merci. All’insegna della sostenibilità anche gli investimenti in ricerca e sviluppo applicati alla sicurezza delle linee ferroviarie locali, che consentiranno un incremento dei treni con impatti positivi sulla mobilità ordinaria e sull’ambiente. Orientati alle sfide più urgenti della medicina anche gli investimenti delle imprese biomedicali indirizzati a migliorare il supporto respiratorio tramite ventilazione e all’individuazione precoce delle cellule tumorali. /gia.bos.

Europa Verde plaude al provvedimento del ministro Speranza.

 

Comunicato Stampa Gruppo Europa Verde.

”Gli animali domestici curati con farmaci a uso umano”.

Dichiarazione di Silvia Zamboni, capogruppo di Europa Verde e vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

Ieri il ministro della salute Roberto Speranza ha firmato un decreto che autorizza l’impiego anche per gli animali domestici dei farmaci «ad uso umano», oltre a quelli prodotti in modo specifico per scopi veterinari. Si tratta di un passaggio atteso da tempo dalle famiglie perché permetterà notevoli risparmi.

È un’opzione che avevo inserito in una mia risoluzione, approvata dall’Assemblea legislativa lo scorso ottobre, che impegnava la Giunta regionale a introdurre misure che favorissero l’adozione di cani e gatti presi da canili e gattili e a sollecitare il Governo affinché – oltre ad autorizzare l’impiego dei farmaci per le persone anche per gli animali d’affezione – prevedesse agevolazioni fiscali per le cure veterinarie e l’acquisto di alimenti veterinari, come l’abbassamento dell’aliquota IVA dal 22% al 4% sulle prestazioni veterinarie e sugli alimenti per animali e l’aumento della quota di detraibilità fiscale delle spese medico-veterinarie.

Sono quindi soddisfatta di questo primo passo del Governo nella direzione indicata da Europa Verde Emilia-Romagna. Si tuteleranno in particolare le famiglie indigenti o impoverite dalla crisi sulle quali il costo di mantenimento degli animali d’affezione pesa nell’economia familiare. Gli animali d’affezione, soprattutto nel periodo di lockdown, hanno confermato il loro già noto valore relazionale, soprattutto per chi vive da solo e dispone solo di una piccola pensione. Bisogna infatti considerare che gli animali da compagnia sono una componente rilevante del nostro sistema sociale: sono almeno 7 milioni i cani e 7,5 i gatti che vivono presso le famiglie italiane, ai quali si aggiungono circa 46 milioni di altri “pet” fra roditori, uccelli e pesci.

 

Difesa del suolo: A Lizzano in Belvedere (Bo) prosegue il consolidamento della storica frana in località Querciola.

 

Difesa del suolo. A Lizzano in Belvedere (Bo) prosegue il consolidamento della storica frana in località Querciola. L’assessore Priolo: “Opera fondamentale per la sicurezza e la qualità della vita di chi abita e lavora in quest’area dell’Appennino bolognese”.

Intervento da 580mila euro che prevede la realizzazione di trincee drenanti a salvaguardia dell’abitato e della strada provinciale Gaggio-Masera. Utilizzate tecniche di ingegneria naturalistisca.

Bologna – La forza del verde contro l’erosione del terreno. Sull’Appennino bolognese, nel Comune di Lizzano in Belvedere, i lavori di consolidamento della grande frana a valle dell’abitato di Querciola e della strada provinciale Gaggio-Masera proseguonoinfattiutilizzando soprattutto tecniche e materiali sostenibili per l’ambiente: dall’inserimento di bioreti in fibre naturali o in fibra di cocco, alla creazione di armature vegetali, all’idrosemina per contrastare l’erosione attraverso una copertura erbosa.

Si tratta di un cantiere da 580mila euro, localizzato nella parte alta del versante, dove si stanno realizzando tra l’altro trincee e drenaggi capaci di convogliare, intercettare e raccogliere le acque profonde.

“Con queste opere, partite a febbraio, la Regione sta intervenendo su una frana storica chesi è progressivamente ampliata arrivando a minacciare la strada provinciale di collegamento tra Lizzano in Belvedere a Gaggio Montano-spiega l’assessore regionale a Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo-. L’obiettivo è prevenire i rischi di interruzione della viabilità e quelli che incombono sugli edifici limitrofi all’area del dissesto”.

“Un cantiere fondamentale per l’Appennino bolognese- continua l’assessore-, per la sicurezza e la qualità della vita di chi risiede e lavora nella zona, che segue specifiche tecniche di ingegneria naturalistica per la specifica localizzazione in cui si svolge e per assicurare un inserimento adeguato nel contesto ambientale”.

L’intervento è stato finanziato dal ministero per l’Ambiente e progettato dai tecnici dell’agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

La tipologia dei lavori:

L’intervento prevede opere sulla scarpata in frana per proteggerla dall’erosione attraverso un rivestimento di reti metalliche accoppiate a bioreti in fibre naturali, fissate con funi di acciaio. Con l’utilizzo di una nuova tecnica sperimentale, tra le maglie sarà creata un’armatura vegetale: verranno piantumate specie autoctone insieme a microorganismi del suolo per favorire un maggior radicamento sulle pareti. Da ultimo è prevista l’idrosemina, tecnica di ingegneria naturalistica utilizzata per rinverdire le superfici in particolare laddove la semina tradizionale risulta inopportuna o insufficiente a realizzare un manto verde a causa dell’azione erosiva di pioggia e vento. L’intento è accrescere l’azione di contrasto all’erosione grazie alla copertura erbosa.

Anche nei versanti meno ripidi sarà realizzato un analogo sistema di consolidamento e di protezione utilizzando una rete di fibra in cocco, mentre nel corpo di frana vero e proprio è prevista la creazione di fossi rivestiti con pietrame per drenare i terreni e ottenere la regimazione delle acque di scolo.

Infine, per garantire una maggiore stabilità del versante, è previsto anche il rimodellamento dell’area.

Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro.

La cena dei cretini

Uno dei meccanismi perversi dell’informazione e delle reti social è quello per cui più una persona fa o dice cazzate, più diventa celebre. Chi lo ha capito, sfrutta la cosa a suo favore. Chi non lo ha capito, cade nella trappola e finisce per amplificare la celebrità del cretino, magari invitato (metaforicamente) a cena – come nella pièce “La cena dei cretini” – per essere sfottuto e che diventa il vero protagonista, in un rovesciamento dei ruoli purtroppo frequente. Mai nessuno che sappia davvero cosa fare. Anzi, mi correggo: c’è stato uno che sapeva cosa fare.

“Parlare male di qualcuno è spaventoso. Ma vi è qualcosa di peggio: non parlarne.”

Oscar Wilde

Trasporti: Nessun problema sui mezzi pubblici in Emilia-Romagna con la ripartenza delle scuole.

 

Trasporti. Nessun problema sui mezzi pubblici in Emilia-Romagna con la ripartenza delle scuole. Più mezzi in servizio ma pieni a metà, come previsto dalle norme. Controlli Nas, nessuna irregolarità rilevata. L’assessore Corsini: “Stiamo facendo il massimo, insieme alle Aziende e Agenzie Tpl, per assicurare le migliori condizioni di servizio. Il nostro obiettivo è garantire il diritto alla mobilità in sicurezza a chi viaggia per andare a scuola o al lavoro”

Grazie alle risorse aggiuntive stanziate dalla Regione sono stati riattivati tutti i potenziamenti dei bus, con 530 mezzi in più in strada tra gestori del trasporto pubblico locale e privati. Tavolo di monitoraggio tra Regione e aziende per tenere sotto controllo la situazione.

Bologna – Si sono riaccesi i motori del trasporto pubblico localo in Emilia-Romagna, sensibilmente potenziati in questi giorni di ripartenza delle scuole.
Nella prima settimana di riapertura (con presenza al 50% per gli studenti delle superiori, dopo che gli alunni più piccoli fino alla prima media erano rientrati in aula già il 7 aprile), la situazione dei trasporti locali in Emilia-Romagna può definirsi buona.
A partire dal rispetto del limite di capienza del 50% a bordo dei bus urbani ed extra-urbani, che in molte zone registra una percentuale media di riempimento dei mezzi abbondantemente sotto la soglia massima fissata.
Grazie anche al monitoraggio continuo e all’impegno di volontari e forze dell’ordine per il potenziamento dei controlli, le aziende hanno registrato un assestamento dell’organizzazione complessiva dei servizi, con pochi assembramenti di studenti alle fermate e distribuzione equilibrata dei carichi di passeggeri sulle corse.
Il bilancio positivo è emerso dall’incontro in videoconferenza convocato dalla Regione con i rappresentanti di tutte le Aziende e le Agenzie Tpl territoriali per fare il punto della situazione.  Segno che il piano messo in campo dalla Regione – oltre 530 bus in più dallo scorso settembre sulle strade dell’Emilia-Romagna, per un investimento di oltre 23 milioni di euro – sta funzionando, come è stato confermato dai partecipanti al tavolo.
E questo anche grazie al lavoro in sinergia con i tavoli provinciali coordinati dai prefetti, ai quali ha partecipato l’assessorato regionale alla Mobilità. Tavoli che monitorano giorno per giorno la situazione, in stretta collaborazione con le forze dell’ordine e con i volontari che in diverse città hanno attivato appositi servizi di vigilanza anti-assembramento alle fermate dei bus.

“Stiamo lavorando con il massimo impegno- sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini– per garantire, attraverso condizioni di viaggio sicure, la didattica in presenza per gli studenti e in generale trasporti pubblici in sicurezza per tutti i cittadini. Tornano le corse potenziate che erano state ridotte dall’11 marzo quando siamo entrati in zona rossa, con una dotazione di oltre 530 mezzi in più, ed è stata ottimizzata l’organizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale da Piacenza a Rimini. Un risultato reso possibile grazie al lavoro di squadra con tutte aziende di trasporto e i territori”.
“Nel periodo di zona rossa, fino a domenica 11 aprile- spiega Corsini-, erano stati ridotti i servizi di trasporto aggiuntivi previsti dalla legge per poter comunque offrire un numero di corse adeguate, tenendo conto che i bus devono sempre rispettare il 50% di capienza massima, ma abbiamo sempre tenuto pronte le aziende di Trasporto pubblico locale e le aziende private a ripartire anche con poco preavviso. È stato possibile quindi riattivare tutti i servizi aggiuntivi già dalla giornata di lunedì 12”.

Per quanto riguarda i controlli effettuati dai Nas, a livello nazionale, per verificare la corretta applicazione delle misure anti-covid sui mezzi di trasporto pubblico, in Emilia-Romagna non sono state riscontrate irregolarità. Sono state visitate le aziende di Tpl nelle province, i depositi e le aziende private di trasporto con controlli su autobus urbani ed extraurbani, scuolabus e collegamenti ferroviari.
Nessuna particolare criticità è stata rilevata dalle Aziende di trasporto sul territorio: corse raddoppiate e in qualche caso addirittura triplicate, con diverse rimodulazioni orarie in determinate aree e fasce orarie critiche. Il che consente di mantenere sotto controllo l’indice di affollamento dei bus, che in molti ambiti urbani non va oltre il 30-40% dei posti occupati.
In alcune aree, ad esempio a Bologna, si sono registrati numeri di passeggeri leggermente più alti rispetto ai dati precedenti alla zona rossa, ma sempre sotto la soglia del 50%.
Bene anche le operazioni per regolare il flusso di ingresso e di uscita dai mezzi pubblici e, nei depositi, le sanificazioni dei mezzi di trasporto. Il prossimo tavolo tecnico è in programma tra circa una settimana per una verifica puntuale dei servizi.

 

Difesa della costa: lavori in corso per oltre 850mila euro per la sicurezza del litorale.

 

Difesa della costa. Tra Cesenatico, Gatteo a Mare, Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli (Fc), lavori in corso per oltre 850mila euro per la sicurezza del litorale.

L’assessore Priolo: “In piena attività i cantieri per sistemare i tratti di arenile in erosione saranno realizzati in tempo per l’atteso avvio della stagione balneare”.

Bologna – Il litorale si prepara all’estate che sta arrivando. Procedono a pieno ritmo in diverse località della provincia di Forlì-Cesena i lavori per proteggere la costa in vista della prossima stagione turistica.

Con un investimento di 850mila euro, la Regione sta infatti coordinando numerosi interventi di difesa della costa per mettere in sicurezza il litorale dai rischi provocati dalle acque del mare. Le opere sono a cura dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.

“Si tratta di interventi importanti per restituire al litorale la sabbia che gli è stata strappata negli ultimi mesi a causa degli eventi di maltempo e dei fenomeni di erosione, oltre che potenziare le difese a mare- afferma l’assessore regionale alla sicurezza territoriale e Protezione civile, Irene Priolo-. L’obiettivo è concluderli in tempo per l’avvio della stagione balneare, particolarmente attesa dopo i mesi di chiusure legati alla pandemia”.
Le opere in corso:

In particolare, in località Valverde di Cesenatico si sta eseguendo la ricarica con massi nei varchi tra le scogliere, con un investimento complessivo di 350mila euro. Una volta concluso l’intervento, gli effetti sulle spiagge verranno costantemente monitorati attraverso rilievi tecnici.

Lavori in corso anche nei comuni di Cesenatico, Gatteo, Savignano sul Rubicone e San Mauro Pascoli, dove prosegue il ripascimento degli arenili nei tratti in erosione.

In tutto sono tre i cantieri aperti per opere di manutenzione straordinaria dal valore complessivo di oltre 500mila euro, stanziati dal programma regionale delle opere di sicurezza territoriale.

Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro.

Giornata di raccolta della plastica in 16 località dell’Emilia-Romagna con Flowe e PlasticFree.

 

Comunicato Stampa Flowe.

Revolution Flowe in collaborazione con zeroCO2 trasforma aprile nel Mese del Pianeta.

In occasione della Giornata della Terra (22/04), Flowe, la pending BCorp del Gruppo Bancario Mediolanum e la società benefit zeroCO2 propongono un ricco palinsesto di iniziative ed eventi green “per una rivoluzione sostenibile”.

• Eventi social con Hemerald, Emalloru, i theShow e molti altri • webinar sulla sostenibilità con esperti del settore
• progetti educativi nelle scuole
• giornate outdoor di piantagione e raccolta della plastica

Milano, 14 aprile 2020 – Flowe, società Benefit che mira a educare i giovani sui temi dell’innovazione e della sostenibilità economica, sociale e ambientale, in collaborazione con zeroCO2 – società Benefit che si occupa di riforestazione ad alto impatto sociale – presenta Revolution, un ricco programma di iniziative green, virtuali e reali, ispirato al moto di rivoluzione del Pianeta Terra intorno al Sole, “per una rivoluzione sostenibile”.

Dopo aver raggiunto insieme i 30.000 alberi piantati in Guatemala a scopo compensativo delle emissioni di CO21 e di riforestazione, in occasione della Giornata della Terra (22/04/2021) i due partner trasformano aprile in un vero e proprio Mese del Pianeta, scadenzato da attività ed eventi che vedono il coinvolgimento di influencer e personaggi noti, esperti di sostenibilità, imprenditori e professori, ma anche scuole, cooperative e tanti cittadini sensibili alle tematiche green.

Il palinsesto è molto ricco e permette ad ognuno di contribuire nel proprio piccolo per fare del bene all’ambiente. Tra le attività proposte:

  • Rassegna di eventi social dal 5/04 al 28/04 sui canali Flowe, con la partecipazione di Hemerald, Emalloru, i theShow e molti altri influencer e volti noti;
  • La messa on air di “Webinar di sostenibilità” fruibili dal 19/04 al 23/04 tramite la registrazione al sito flowe.com/revolution. Condotti da esperti del settore, imprenditori e professori tra i quali il regista ed esperto scientifico Andrea Bellati, il fondatore di zeroCo2 Andrea Pesce, il CEO e il presidente di Flowe Ivan Mazzoleni e Oscar di Montigny, il presidente di PlasticFree Luca de Gaetano, il fondatore di Wami Giacomo Stefanini, la fondatrice di Perpetua Susanna Martucci e l’Environmental Community Organizer di Patagonia Stefano Bassi.

    1 Nella foresta Flowe, in Guatemala, i due partner hanno già piantato trentamila alberi che, donati ai contadini locali, garantiranno sostentamento economico e alimentare alle famiglie locali, oltre ad aiutare il processo di riforestazione e di contrasto all’effetto serra, un fenomeno globale da combattere a livello planetario.

Ma non finisce qui: infatti, il 20 aprile partirà un progetto educational volto a formare i ragazzi delle scuole secondarie di tutta Italia sui temi della sostenibilità. I ragazzi saranno guidati nel percorso attraverso contenuti creati ad hoc, momenti di approfondimento e dibattito fruibili nell’app per smartphone Aworld2 e challenge social.

Inoltre, con il progetto “2021 alberi” verranno piantati 2021 alberi in Italia nel corso del 2021, in collaborazione con cooperative agricole del territorio. Gli alberi piantati da un lato compenseranno l’anidride carbonica e dall’altro produrranno frutta che le cooperative potranno utilizzare per finanziare i propri progetti. Non solo, ai primi 2021 utenti Flowe che faranno l’upgrade da profilo fan a profilo friend nell’anno corrente, zeroCO2 dedicherà uno di questi alberi. Per stimolare ulteriormente la partecipazione, agli utenti Friend registrati a Revolution sarà offerta la possibilità di prendere parte a una giornata di piantagione a settembre3: 150 i posti disponibili, in 6 differenti località italiane, in ciascuna delle quali sarà presente un referente zeroCO2.

In aggiunta, il 18 aprile tutti potranno partecipare alla Giornata nazionale dedicata alla raccolta della plastica in collaborazione con Plastic Free, per ripulire spiagge e città tra le più inquinate d’Italia. È programmato il coinvolgimento di 150 località in altrettanti eventi che si svolgeranno in contemporanea da nord a sud del Paese. “Partecipazione, formazione, informazione e crescita sono le parole chiave di quest’attività, che riproponiamo per la seconda edizione (la prima a settembre 2020) a meno di un anno dalla nascita di Flowe” spiega Ivan Mazzoleni, Cultural Energy Orchestrator (CEO) di Flowe. “Abbiamo sempre meno tempo per renderci conto dell’imminenza e portata della crisi ambientale e il target più sensibile è oggi quello dei giovani, che stiamo cercando di coinvolgere sempre più perché si renda protagonista di un reale cambiamento. Insieme a noi moltissime realtà, prima fra tutte zeroCO2, che condividono i nostri valori e la nostra visione del mondo e della società”.

“Il primo passo per ambire a un pianeta più sostenibile ed equo è la sensibilizzazione. Revolution è un progetto che vuole alimentare la consapevolezza che ogni singola persona, ogni giorno, può fare qualcosa per il pianeta” spiega Andrea Pesce, CEO e founder di zeroCo2. “Con Revolution vogliamo dare un contributo positivo alla necessità di affrontare responsabilmente la situazione climatica e ambientale. Tramite l’esempio e la formazione, che è il motore della sostenibilità, vogliamo creare un dibattito che stimoli l’interesse e il senso critico”.

Per restare aggiornati e seguire lo sviluppo delle attività, registrarsi al sito https://www.flowe.com/revolution

 

FIAB Ferrara incontra l’Ufficio Scolastico Provinciale.

 

Comunicato Stampa FIAB.

Priorità alla Scuola, priorità al Futuro. Con questo motto FIAB Ferrara nei giorni scorsi ha inviato una lettera aperta a sindaco, prefetto, direttore generale AUSL e dirigente Ufficio Scolastico provinciale dove si ribadiva la scelta della bici per i percorsi casa-scuola, in quanto mezzo leggero, ecologico, utile per l’attività fisica quotidiana e consigliata dai pediatri, un vero e proprio farmaco (privo di controindicazioni) per combattere anche la sempre più diffusa obesità tra bambini e adolescenti.

Proseguendo su questo tema, si è svolto un incontro tra Veronica Tomaselli, dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale e FIAB Ferrara rappresentata dal presidente Antonio Casadibari e da Giuliano Giubelli consigliere nazionale e responsabile mobilità attiva.

«In tema di Priorità – sottolinea Giuliano Giubelli – FIAB mette la Scuola al primo posto in quanto dalla Scuola nasce e si sviluppa il Futuro del Paese. Come FIAB abbozziamo una proposta, siamo a Ferrara e prendiamo a prestito il nome “4S” come il quadrivio di fronte al Castello. In questo caso però le quattro S sono: Scuola, Socialità, Salute, Sicurezza. Contiamo di analizzare ognuna delle quattro S in un apposito Tavolo tecnico con Assessorato, Ufficio Scolastico, AUSL e Polizia Locale.»

Per FIAB la bici non è solo un mezzo di trasporto e il Covid-19 ha evidenziato e esasperato alcuni problemi, aumentando ad esempio la sedentarietà delle persone.

«Gli studi in materia di obesità e movimento – interviene Antonio Casadibari – sono preoccupanti per il numero crescente di giovani obesi o in forte sovrappeso e l’impressionante abbassamento dell’età in cui si inizia a riscontrare questo fenomeno.»

«Ritengo il progetto meritevole di attenzione – conclude Veronica Tomaselli – considerata la sua pregevole finalità. Mi rendo, pertanto, disponibile a veicolare e socializzare l’iniziativa con i dirigenti scolastici del territorio e per il loro tramite con i docenti e le famiglie in uno spirito di responsabilizzazione verso temi quali la salute, l’ecologia, l’ambiente e l’educazione civica, temi molto importanti per le nuove generazioni e per la nostra comunità scolastica.»

FIAB Ferrara propone per maggio una giornata “Casa-Scuola” da fare in collaborazione con Ufficio Scolastico, Comune di Ferrara e AUSL, realizzando un percorso e accompagnando i bambini a scuola in sicurezza.

De Palma: Nuovo appello al Governo ad allargare finalmente la libera professione a tutti gli ambiti di attività infermieristica.

 

Comunicato Stampa Nursing Up.

Sanita’ Nursing Up De Palma: «Nostro nuovo appello al Governo ad allargare finalmente la libera professione a tutti gli ambiti di attività infermieristica. Liberiamo gli infermieri dipendenti dal vincolo di esclusività, facciamolo adesso. La sanità italiana ha bisogno di voltare pagina»

ROMA 15 APR 2021 – «Lasciamo finalmente liberi gli infermieri pubblici, mettiamo una volta per tutte a disposizione della sanità territoriale, delle RSA, delle case di cura e cliniche private, e di ogni cittadino che ne avesse bisogno, la loro competenza, professionalità, e la loro enorme esperienza sul campo. Diamo una sterzata decisiva al percorso di rinnovamento del nostro sistema sanitario, profondamente debilitato da quella cronica carenza di personale che rappresenta ormai il nostro vero tallone d’Achille. Nursing Up rivolge un nuovo appello al Governo. Questa mattina ho scritto al Ministro Speranza, ho richiamato le richieste che la nostra delegazione mise proprio nelle sue mani ed in quelle del capo della sua Segreteria Tecnica, e gli ho chiesto di intervenire senza indugio in Parlamento, sede di conversione del DL 41, affinchè l’alveo di disapplicazione delle norme che prevedono l’esclusività degli infermieri pubblici ivi adottato, si estenda a tutte le attività professionali infermieristiche. Come sindacato chiediamo, inoltre, di non limitare tale provvedimento al solo periodo emergenziale. Abbiamo proposto emendamenti a questo fine ed abbiamo anche attivato, da giorni ormai, una forte attività di pressing ai vari livelli della politica, per cercare di non perdere l’importante occasione della conversione in legge del DL 41 del quale parliamo.

Insomma, noi chiediamo un provvedimento più ampio di quello attuale, parliamo di una svolta decisiva per il destino delle attività sanitarie destinate all’intera collettività».

Così Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Sindacato Nursing Up.

«Si pensi adesso a costruire: lo si faccia ora, con coscienza, quando siamo ancora nel pieno di una pandemia che continua a essere la nostra spada di Damocle. L’esigenza di assistenza infermieristica è ai massimi livelli: ce lo dicono il CENSIS, la FNOPI, i nostri report e proiezioni, ce lo dicono le RSA del Piemonte, della Lombardia e del Veneto, solo per citarne alcune, che versano sull’orlo del collasso proprio per mancanza di infermieri. Ce lo confermano le realtà ospedaliere dove i colleghi, dal primo giorno della battaglia contro il Covid, soffrono le pene dell’inferno senza quelle indispensabili assunzioni che invece avrebbero garantito turni più umani.

Il cittadino, d’altro canto, obiettivo principale di una sanità territoriale che ha bisogno di un grande rinnovamento, sarebbe ben lieto di poter contare su infermieri di fiducia senza doversi recare in ospedale. Parliamo di professionisti accreditati in qualità di pubblici dipendenti, gente che dimostrano ogni giorno, sul campo, la massima competenza ed affidabilità ma che purtroppo, in forza di norme obsolete ed anacronistiche non può operare al di fuori del SSN: unica eccezione, ma solo dopo il DL 41/2021, le attività vaccinali.

Si tratta di un primo ma insufficiente traguardo che abbiamo ottenuto dopo mesi di lotte e scioperi. Troppo poco, ancora troppo poco, siamo di fronte ad un enorme vulnus, in primis per il singolo cittadino. I dati del Censis hanno quantificato in 72mila il numero di colleghi che mancano all’appello in Italia. Noi abbiamo aggiunto anche i posti che devono essere calcolati dopo l’ampliamento delle terapie intensive voluto dai recenti provvedimenti legislativi. Così superiamo abbondantemente le 80mila unità. Cosa aspettiamo allora? Permettiamo finalmente agli infermieri dipendenti di mettersi a disposizione di altre realtà private. Perché ostinarsi ad impedire questo? Le carenze di personale continueranno a essere sempre un muro invalicabile contro cui sbatteremo la testa finché non ci saranno nuove assunzioni.

Eppure i 270mila infermieri dipendenti ci sono già, non possiamo ignorarlo, sono un valore innegabile e su di loro possiamo contare.

Nella lettera appena inviata al Ministro Speranza ho ricordato le nostre richieste e la disponibilità da lui assicurataci già quando, pochi mesi or sono, scendemmo nelle piazze italiane con il nostro “cahier de doleances” e per ribadire la necessità che la libera professione degli infermieri dipendenti non fosse solo un modesto barlume di luce nell’oscuro periodo di questa triste emergenza, ma che fosse concepita, invece,  come un vero e potente faro, capace con la sua forza, di dare impulso ed energia al nostro stremato sistema sanitario nazionale».

 

Parole a capo
Cristiano Mazzoni: “Dal Batiguàza al Bronx” e altre poesie

“Vivere senza poesia è come navigare senza timone”
(Michele Gentile)

L’UBRIACO

Il fumo rendeva di ovatta l’aria umida della notte,
il porfido lucido, sembrava riflettere i pensieri intrappolati nelle luci dei lampioni,
rumore calpestato di crudi ricordi.
L’uomo barcollava ubriaco,
nel silenzio della città,
l’odore di tabacco, si mescolava ai vapori dell’alcool,
in un gorgo di solitudine, senza speranza.
La luna, da qualche parte nel cielo,
provava a riflettere in basso,
la luce del sole agli antipodi,
mentre l’ombra dell’uomo spariva,
ingoiata dalla nebbia.

 

NEGLI OCCHI L’AURORA

Negli occhi, il rosso dell’aurora,
il sole chiuso nel pugno,
come mantello l’arcobaleno,
e ai piedi ?
Scarpe rotte.
Camminiamo in montagna, di fianco ad un fiore,
fischia il vento e le idee di rivolta?
Non sono mai morte.
Immagina di vivere un sogno,
ma non sei l’unico,
lo condividi con i matti,
gli ottusi e gli ubriachi.
Sventola bandiera,
di rossa primavera.

 

DAL BATIGUÀZA AL BRONX

Case popolari a perdita d’occhio,
vecchie sedute a conversare sui gradini delle scale,
cortili chiusi da quattro mura,
pieni di indiani e cow-boy,
cerbottane, come gli aborigeni,
urla e strepitii infiniti rincorrendo il sogno di un pallone.
Poi la terra di nessuno, dietro al cinema,
un grande prato, mille compagnie a contendersi il territorio,
un sottopasso per l’inferno,
dove improbabili graffitari citavano Dante sui muri.
Il quartiere dormitorio, giovani distrutti,
regalavano la loro vita, appoggiati al nulla,
aria stantia, anticorpi contro la malavita;
eppure, siamo diventati adulti,
sempre grati alla borgata,
che ci ha insegnato a camminare.

 

MEDIOCRITÀ

Una vita vissuta tra il cinque e il sei
come a scuola,
i numeri delle mie maglie.

Perennemente sotto media,
nessuna arte, anche se di parte,
sussurri gridati,
urla silenziose.
Sassi che rotolano,
acqua che evapora,
un peso medio,
contro montagne di giganti.

(Poesie tratte da “I pensieri del comandante” di Cristiano Mazzoni  – Freccia D’oro edizioni, 2019)

Figlio unico di madre impiegata e padre sindacalista, Cristiano Mazzoni nasce a Ferrara, nell’autunno caldo del 1969, nelle case popolari a due chilometri dal centro cittadino. Ha pubblicato Batiguàza. Resoconto di una adolescenza (Este Edition 2011), Parole dissociate. Memorie e pensieri (Este Edition 2012). Nel 2014, in occasione dei mondiali di calcio, un suo racconto “Speriamo di non cadere”, viene inserito in una raccolta dal titolo Racconti Mondiali, edito da Autodafé Edizioni di Milano. Nel 2015 un suo racconto dal Titolo “Petrolchimico” è inserito in una raccolta pubblicata sempre da Autodafé. Con Autodafé pubblica il suo primo romanzo “Il Bar dei Giostrai” nel 2017, nel 2019 pubblica “I pensieri del comandante” raccolta di parole in colonna con Freccia d’Oro edizioni.
Gestisce una rubrica su Ferraraitalia.com “Gli spari sopra”.
E’ in redazione a “Lo Spallino” dove scrive di un grande amore.
Scrive, come autoanalisi, per raccontare, soprattutto a se stesso, che non è mai troppo tardi per autodeterminarsi.

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

 

Sogno o realtà?

I protagonisti delle vignette sono sgargianti individui che non sembrano appartenere al nostro mondo, forse vivono in un mondo variopinto o più probabilmente i loro colori accesi spiccano in un mondo all-white; un avatar del nostro contesto quotidiano, dove ciascuno di loro assomiglia a tutti e non assomiglia a nessuno. In fondo diverte l’idea di identificarsi con sagome fluo col naso a pera, ma voglio credere che anche questo può contribuire a guardarsi “da fuori” per sorridere e riflettere su ciò che siamo e ciò che stiamo diventando…
Riccardo Francaviglia

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