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Giorno: 27 Maggio 2021

Le storie di Costanza /
Carla Fracci, una Cenerentola intramontabile

 

Oggi è il 27 maggio 2021 ed è morta Carla Fracci, la più grande Prima Ballerina Etoile che il Teatro Alla Scala di Milano abbia mai avuto. Aveva ottantaquattro anni. Addio a un mito assoluto della mia infanzia. A una ballerina straordinaria.
Carlina, come la chiamava suo padre, aveva i nonni a Volongo, un piccolo paese della pianura Padana, non lontanissimo da Pontalba.

Arriva Valeria di corsa e irrompe nello studio dove sto lavorando.
“Zia Costanza! È morta Carla Fracci” dice. Sa che questa è per me una notizia significativa. Nutro per questa grande artista un’ammirazione che è durata una vita e che non si prosciugherà mai, continuerà ad alimentarsi grazie alle riprese dei suoi straordinari balletti.
E’ stata la più grande danzatrice di questo secolo. Sono sue alcune dei più conosciute e famose interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, come Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Ha danzato con i più bravi ballerini del mondo: Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle.

La danza classica è molto impegnativa presuppone carattere, tenacia, allenamento costante, una dedizione assoluta, il controllo continuo del peso e della mobilità articolare.
Uno dei banchi di prova delle ballerine professioniste è costituito dai “fouettés en tournant”.
Si tratta di giri in punta su una gamba di perno mentre quella di lato funziona da frusta (45° alla seconda e passé con rond).
“ Zia mi senti, a cosa stai pensando?” chiede Valeria.
“Stavo pensando a quando Carla Fracci era giovane  e ballava Cenerentola”.
“Doveva essere molto brava”.
“Non solo era molto brava, era straordinaria.” le dico e lei piega la testa in segno d’assenso.

“Ma le hai ancora le scarpe di raso rosa con la punta di legno?”
“Non è legno, è gesso!” dico.
“Va beh, non fa molta differenza. Mi sono chiesta spesso perché le ballerine si rovinano i piedi con quelle scarpe tremende. Fanno male ai piedi solo a guardarle”.
“Per essere leggiadre e leggere come tante farfalle in primavera”.
“Ok ok” dice Valeria anche se continua a chiedersi come mai quelle punte di gesso possano davvero fare la differenza.
Recentemente è stato brevettato un nuovo tipo di punte. I componenti di supporto sono costruiti con materiali elastomerici infrangibili. Le punte da ballo sono rivestite una schiuma cellulare di uretano, lo stesso tipo di materiali che si trova nelle migliori calzature sportive. A differenza delle altre, le scarpe con questo particolare tipo di punta non si deformano né si deteriorano, durano cinque  volte in più delle tradizionali e possono essere lavate in lavatrice. Bel passo avanti davvero.

Ripenso a Carla Fracci e provo a visualizzare mentalmente alcune sue performance. Ma cosa era che la rendeva davvero così unica? Sicuramente una tecnica perfetta, ma anche una grande espressività, una capacità importante di “entrare nella parte”, di immedesimarsi nei sentimenti della protagonista dell’opera. Se uno guarda Cenerentola ballata dalla Fracci, non si vede Carla Fracci che balla, ma si vede Cenerentola. Una Cenerentola in carne ed ossa che ti trascina nel suo mondo fatto di sofferenza, di sorprese inaspettate e di un lieto fine così travolgente da far sognare tutte le bambine/adolescenti/donne che la guardano. Una eleganza intramontabile, una gestualità morbida e armoniosa che non lascia assolutamente niente al caso.  Una Cenerentola che si muove leggerissima ed elegante e che sfiora la terra volteggiando con il suo  principe in una favola che sa d’eternità. Carla Fracci è riuscita a fare questo, è riuscita a trasportarci in favole e storie  eterne dove il tempo si è fermato per assaporare una attimo di poesia, di eleganza, d’amore. Una danza espressiva piena di lacrime e sorrisi, un viso delicato e raffinato su cui spiccavano occhi scuri, intelligenti e profondi. La fatica nella danza di Carla Fracci non si vede, le lunghe ore alla sbarra, le prove infinite, i piedi pieni di vesciche. Non lo si vede affatto, non lo si ricorda perché non appartiene alla rappresentazione.

Forse è proprio questo ciò che di straordinario  quella ballerina è riuscita a fare. E’ riuscita a staccare la rappresentazione dalla realtà. Ci ha fatto entrare talmente dentro le storie che il suo corpo raccontava, che ci siamo dimenticati che quel corpo stava facendo fatica, stava soffrendo e forse anche sentendo male. Nei balletti di Carla Fracci, come in tutto ciò che sembra quasi eterno, non c’è dolore, c’è una sospensione del tempo ordinario che sa portare lontano, in mondo diverso dove leggere danzano le ore, senza ancoraggio a nessuna quotidianità. Quella donna leggiadra ha spiccato più volte un volo verso il cielo. In una specie di sfida alla gravità, annullando il tempo, contro la caducità di tutti  i sentimenti terreni verso il recupero di una spiritualità che sa d’eterno.
Credo ci sia una relazione tra l’arte vissuta a questi livelli e la spiritualità. C’è anche una relazione tra l’arte e l’uso appropriato del corpo. Un corpo che si piega con i suoi movimenti al volere dell’artista, plasma una storia e la rende vera, veritiera, auspicabile e realista.

Oggi Carla Fracci è morta ma la sua arte è eterna e insieme alla sua arte è diventata eterna lei.
Quella bambina che aveva i nonni che abitavano a Volongo e d’estate passava sempre le vacanze nei campi della pianura padana, ha saputo allungare una briciola di vita fino a farla diventare infinita, ha saputo coprire con un manto stellato un po’ del suo tempo e farlo diventare un sogno.
L’arte è così, la liberazione della creatività a servizio della rappresentazione è così, la danza è così e lo è nella misura in cui sa fondere gestualità, corporeità, musica e pathos. Nella danza di Carla c’è molto Pathos.

“ Ogni tempo ha i suoi grandi artisti” dice Valeria.
“Si” le rispondo. “Carla Fracci, lo è sicuramente stata”.
“Anche Virna Toppi lo è” dice Valeria.
“Si” le rispondo. “Anche Virna Toppi è bravissima. Una grande ballerina”.

Ma Virna Toppi è giovane, sulla cresta dell’onda adesso, proprio adesso mentre io e Valeria siamo qui nel mio studio a ricordare una grandissima ballerina che ci ha appena lasciato.  Proprio in quest’attimo in cui la morte ha interferito in quell’incredibile mondo che Carla Fracci ha saputo creare e rendere eterno. E proprio in questo tremendo attimo, il dolore è riuscito a perforare l’eternità poetica che lei stessa ha saputo creare.  Come se lei fosse l’unica in grado di riportarci al mondo, dopo averci trascinato via. Pochi a questo mondo hanno saputo fare tutto ciò, renderlo vero almeno per un po’.

Quando un corpo si muove con eleganza affascina, l’armonia del gesto è una delle premesse di quasi tutte le forme d’arte.

Prendee anca questa questa, la ghà un bel faccin” disse nel 1946 la direttrice della scuola di danza della Scala, rendendo felice oltre alla bambina, suo padre Luigi Fracci, il manovratore che col suo tram Linea Uno passava tutti i giorni davanti al Piermarini.

Cultura: “Crinali 2021”, teatro, musica e circo sui cammini e nei borghi della montagna bolognese.

 

Cultura. “Crinali 2021”, teatro, musica e circo sui cammini e nei borghi della montagna bolognese. Felicori: “E’ la fonte di ispirazione del Festival dell’Appennino che la Regione si appresta a varare”.

L’iniziativa si terrà dal 29 maggio al 3 ottobre. Previsti 200 appuntamenti, con circa 400 artisti coinvolti. La partecipazione è gratuita ma con prenotazione online obbligatoria.

Bologna – Camminare lungo i percorsi dell’Appennino bolognese e incontrare, senza preavviso, musicisti, narratori, poeti, attori circensi che si esibiranno al passaggio dei trekker. Artisti di vari ambiti espressivi, che appariranno improvvisamente quando il camminatore arriverà in una radura o in uno spazio suggestivo dell’itinerario.

E’ Crinali 2021, l’iniziativa che si terrà dal 29 maggio al 3 ottobre echeprevede 200 appuntamenti, con circa 400artisti coinvolti.

Promossa da Destinazione turistica Bologna metropolitana e dall’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, oltre che dall’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, Unione Savena-Idice, Unione dei Comuni Valle del Reno -Lavino-Samoggia, GAL Appennino Bolognese, Comune di Alto Reno Terme, Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Orientale, Nuovo Circondario Imolese e Bologna Welcome, Crinali 2021 è sostenuta da Confcommercio-ASCOM Bologna, Gruppo Hera ed EmilBanca.

 “E’ il momento del turismo lento, dei borghi, dei cammini, della riscoperta delle ferrovie abbandonate- ha detto nel corso della presentazione alla stampa dell’iniziativa Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura-. A questo modo nuovo di godere delle vacanze e del tempo libero l’Appenino ha molto da offrire: le memorie della Seconda Guerra Mondiale, dalla Linea gotica al cimitero tedesco della Futa, al Parco storico di Monte Sole; l’unico sito urbano etrusco, la chiesa di Alvar Aalto, la casa di Giorgio Morandi a Grizzana, la Rocchetta Mattei, la scultura di Luigi Ontani a Vergato, la casa di Guglielmo Marconi dove è iniziata la lunga storia che oggi ci dà gli smart phone, Colle Ameno, la Chiusa di Casalecchio, le Terme di Porretta, il museo della Demm. Per non parlare di eccellenze naturali che già cominciano con il contrafforte pliocenico all’incontro della val di Setta con la val di Reno. L’animazione artistica di Crinali completerà e renderà perfetto questo territorio”.

“La Regione Emilia-Romagna, che ha un assessore al Paesaggio, una assessora alla Montagna e una all’Ambiente guarda con entusiasmo a questo progetto- ha aggiunto l’assessore- che l’anno scorso ha avuto un grande successo e quest’anno si preannuncia ancora più esteso, visto che coinvolge tutte le vallate bolognesi. Al punto che Crinali è la fonte di ispirazione del festival dell’Appennino che la Regione si appresta a varare, non sovrapponendosi ma mettendo in valore le iniziative che, come Crinali, hanno già mostrato un enorme valore”

Gli artisti si incontreranno lungo i cammini di Alta Via dei Parchi, Via della Lana e della Seta, Via degli Dei, Via Mater Dei, Via Piccola Cassia, Via Linea Gotica, Cammino di Sant’Antonio e la nuova Ciclovia del Santerno.

I turisti non sapranno dove né quando, ma sapranno che all’improvviso potranno apparire musicisti, narratori, poeti, attori, circensi che allieteranno il loro cammino, offrendo gratuitamente attraverso la loro arte un racconto o un’esibizione.

Il “dono” che questi personaggi regaleranno con la loro arte e le loro conoscenze non è pensato per una moltitudine di persone, bensì per pochissimi; potrà capitare che accada anche per un unico camminatore.

L’iniziativa, ideata da Marco Tamarri, coordinatore del Tavolo Appennino Bolognese, ha la direzione artistica di Claudio Carboni e Carlo Maver.

Il teatro, la musica e i numeri circensi saranno le principali discipline tematiche per le ‘sorprese’ artistiche di quest’anno, affidate a personalità autorevoli che si esibiranno con un repertorio pensato appositamente per Crinali.

La rassegna fa parte di Bologna Estate 2021, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna- Destinazione turistica e ha il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Come partecipare:

La partecipazione a Crinali 2021 è gratuita ma con prenotazione online obbligatoria.

Quest’anno è attiva la piattaforma Trekksoft fornita e gestita da Bologna Welcome.

Ci si può prenotare fino a 24 ore prima dell’evento (48 ore per i tour di domenica e lunedì) sul sito crinalibologna.it.

All’evento prescelto occorre presentarsi muniti del voucher o esibire l’avvenuta prenotazione su smartphone.

Alcuni trekking/evento prevedono un massimo di 25 partecipanti, altri un massimo di 50. Le indicazioni sono specificate sulla piattaforma.

Ai fini della sicurezza occorre avere mascherina e un abbigliamento appropriato ai cammini.  Per partecipare alle attività è obbligatorio mantenere il distanziamento interpersonale. Consultare il singolo evento per le attrezzature specifiche richieste. Si consiglia di essere muniti di acqua.

 

Informazione e costante aggiornamento:

Sul sito crinalibologna.it oltre a potersi prenotare c’è l’intero programma di Crinali 2021 con tutte le informazioni indispensabili e curiosità sui luoghi toccati dalla manifestazione.

Crinali 2021 avrà inoltre newsletter dedicate che si potranno ricevere iscrivendosi direttamente sul sito di crinalibologna.it.

La manifestazione sarà richiamata sui canali social di Bologna Welcome, eXtraBo e sui siti dei Comuni coinvolti.

 

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia Romagna 27 maggio.

 

Coronavirus. L’aggiornamento in Emilia-Romagna: su oltre 20mila tamponi, 263 nuovi positivi (1,3%). Aumentano i guariti (+436), calano ancora casi attivi (-176) e ricoveri (-65). Vaccinazioni: superati i 2,5 milioni di dosi somministrate.

Il 95,7 % dei casi attivi è in isolamento a casa, senza sintomi o con sintomi lievi. L’età media nei nuovi positivi è di 39,6 anni. 3 i decessi.

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 383.025 casi di positività, 263 in più rispetto a ieri, su un totale di 20.132 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti da ieri è del 1,3%.

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Il conteggio progressivo delle somministrazioni effettuate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quante sono le seconde dosisomministrate.

Per tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 2.514.314 dosi; sul totale, 894.223 sono seconde dosi, e cioè le persone che hanno completato il ciclo vaccinale.

Prosegue l’attività di controllo e prevenzione: dei nuovi contagiati, 87 sono asintomatici individuati nell’ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Complessivamente, tra i nuovi positivi 111 erano già in isolamento al momento dell’esecuzione del tampone, 199 sono stati individuati all’interno di focolai già noti.

L’età media dei nuovi positivi di oggi è 39,6 anni.

Sui 87 asintomatici, 65 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 7 attraverso i test per le categorie a rischio introdotti dalla Regione, 7 con gli screening sierologici, 5 tramite i test pre-ricovero. Per 3 casi è ancora in corso l’indagine epidemiologica.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 48 nuovi casi, seguita da Bologna (42). Poi Reggio Emilia e Rimini (entrambe con 32 nuovi casi), Parma (28), Cesena (23) e Ravenna (22); quindi Forlì (14), Ferrara(11), Piacenza (8) e, infine, il Circondario Imolese (3).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 10.394 tamponi molecolari, per un totale di 4.737.657. A questi si aggiungono anche 9.738 tamponi rapidi.

Per quanto riguarda le persone complessivamente guarite, sono 436in più rispetto a ieri e raggiungono quota 352.498.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 17.357 (-176 rispetto a ieri). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 16.624 (-111), il 95,7% del totale dei casi attivi.

Purtroppo, si registrano tre nuovi decessi, di cui 1 a Reggio Emilia (una donna di 57 anni) e 2 in provincia di Bologna (entrambe donne, di 83 e 94 anni). Nessun decesso a Piacenza, Parma, Modena, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 13.170.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 111 (+2 rispetto a ieri), 622 quelli negli altri reparti Covid (-67).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 13.a Parma (+1),13 a Reggio Emilia (invariato), 17 a Modena (-1), 38 a Bologna (+2), 3 a Imola (-1), 5 a Ferrara (invariato), 3 a Ravenna (invariato), 2 a Forlì (invariato), 5 a Cesena (+1) e 9 a Rimini (invariato).

Questi i casi di positività sul territorio dall’inizio dell’epidemia, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 23.487 a Piacenza (+8 rispetto a ieri, di cui 4 sintomatici), 28.025 a Parma(+28, di cui 12 sintomatici), 46.630 a Reggio Emilia (+32, di cui 28 sintomatici), 65.170 a Modena (+48, di cui 35 sintomatici), 81.743 a Bologna (+42, di cui 29 sintomatici), 12.558 casi a Imola (+3, di cui 1 sintomatico), 23.064 a Ferrara (+11, di cui 7 sintomatici), 30.232 a Ravenna (+22, di cui 16 sintomatici), 16.793 a Forlì (+14, di cui 12 sintomatici), 19.353 a Cesena (+23, di cui 14 sintomatici) e 35.970 a Rimini (+32, di cui 18 sintomatici).

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 4 casi, di cui 1 positivo a test antigenico ma non confermato dal tampone molecolare e 3 casi risultati non Covid-19.

Cinema: Torna Biografilm Festival 2021, dal 4 al 14 giugno a Bologna e online.

 

Cinema. Torna Biografilm Festival 2021, dal 4 al 14 giugno a Bologna e online. Felicori: “La Regione investe su questa manifestazione, come parte di una strategia volta a imporre l’Emilia-Romagna come capitale produttiva dell’audiovisivo”.

Proiezioni, incontri con gli autori, nuovi talenti e registe: 106 film da 44 Paesi, 94 produzioni europee, 98 anteprime italiane e 17 anteprime mondiali.

Bologna – Sono 106 i film in arrivo da 44 Paesi del mondo, 94 produzioni europee, 98 anteprime italiane e 17 anteprime mondiali e sono 50 i film di registe donne, mentre sono 42 le opere prime. Ecco alcuni numeri di Biografilm Festival 2021, che si svolgerà, con il contributo dell’Assessorato regionale alla Cultura e al Paesaggio, dal 4 al 14 giugno a Bologna e on line.

Il programma dell’iniziativa, presentata oggi alla stampa, si può trovare su Mymovies.it, e sempre dal sito, accessibile da tutta Italia, sarà possibile acquistare il proprio biglietto o il proprio abbonamento e avere a disposizione il film scelto per 72 ore. Per il pubblico di Bologna, invece, Biografilm offre ogni giorno quattro proiezioni, tre al cinema Pop Up Medica Palace di via Monte Grappa e una all’aperto nel suggestivo chiostro del complesso di Santa Cristina “della Fondazza” in piazzetta Giorgio Morandi.

“L’anno scorso il Biografilm Festival, scegliendo di esserci con una edizione digitale diede il primo segnale che il mondo della cultura avrebbe resistito e lo avrebbe fatto aprendosi all’innovazione- ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Quest’anno si torna al festival come insostituibile momento di incontro, pur nel rispetto di ogni misura di sicurezza, e sarà il primo festival che si svolge dal vivo nel nostro territorio dopo la pandemia, scegliendo di tenere anche l’edizione su piattaforma streaming .  La Regione- ha aggiunto- investe da anni in modo assai significativo su questa manifestazione, e lo fa come parte di una strategia di lungo corso, volta a imporre l’Emilia-Romagna come capitale produttiva dell’audiovisivo. Il che comporta programmazioni di alto livello internazionale ma anche cinema come politica industriale, imprese che crescono e si rafforzano, mercati che si aprono, una reputazione che cresce. Il successo prima a Berlino poi ai David del film di Giorgio Diritti, assieme a tanti altri riconoscimenti degli ultimi anni, ci conferma e incoraggia a proseguire in questa direzione”.

Tre le serate speciali con ospiti presso il Pop Up Cinema Medica Palace. Giovedì 3 giugno, per la serata di preapertura, sarà presente l’attrice Anna Foglietta, accanto a Marco Spagnoli, regista del documentario Il coraggio del leonein anteprima mondiale, che ci porta dietro le quinte dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, attraverso lo sguardo della madrina Anna Foglietta. Mercoledì 9 giugno, arriva in anteprima italiana l’atteso film La Daronne / La padrina(Francia, 2019), introdotto dal regista Jean-Paul Salomé: Patience, traduttrice specializzata in intercettazioni telefoniche per la squadra antidroga, viene a conoscenza dei traffici poco raccomandabili del figlio di una donna a lei cara e decide di intrufolarsi nella rete dei trafficanti e diventa La Padrina… dopo un’esperienza sul campo indimenticabile riporterà tutte le informazioni alla sua squadra.

Sabato 12 giugno, a seguire la cerimonia di premiazione, il sorprendente White Cube sarà accompagnato dal regista e artista olandese Renzo Martens.

Numerose occasioni di incontro e approfondimento anche presso il Chiostro del complesso di Santa Cristina “della Fondazza”, per la prima volta luogo del festival, grazie alla collaborazione grazie alla collaborazione di Dar – Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, Associazione Orlando, Biblioteca Italiana delle Donne. In questo affascinante luogo, tra gli altri, sarà possibile incontrare martedì 8 giugno la giornalista Nancy Porsia, protagonista di Telling My Son’s Land di Ilaria Jovine e Roberto Mariotti, anch’essi presenti.

Biografilm 2021 partecipa inoltre al festeggiamenti per il cinquantesimo compleanno del Dams, includendo nel programma come omaggio le proiezioni di La macchia di inchiostro di Ciro Valerio Gatto, opera sostenuta con il Fondo audiovisivo della regione Emilia-Romagna, mentre venerdì 4 giugno e di 7 years of Lukas Graham di René Sascha Johannsen lunedì 7 giugno, oltre a  la Notte Freak 2021, un concerto acustico per ricordare “Freak” Antoni venerdì 11 giugno, e Dams-8, un evento di racconti e immagini dell’omonima factory di cinema martedì 15 giugno, sempre nel chiostro di Santa Cristina.

Tutte le informazioni sui biglietti e gli abbonamenti per Biografilm Festival, online su MYmovies.it e onsite a Bologna, sono sul sito di Biografilm: https://www.biografilm.it/2021/biografilm-2021/biglietti-e-abbonamenti/.

Oggi a “Innovation Days” tappa dedicata all’Emilia Romagna.

Comunicato stampa Sole 24 Ore | Confindustria.

OGGI A “INNOVATION DAYS – LA FABBRICA DEL FUTURO” TAPPA DEDICATA ALL’EMILIA ROMAGNA.

Al Digital Roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria focus sulla fabbrica del futuro tra innovazione e sostenibilità:

  • Pietro Ferrari (Pres. Confind. E-R): imprese dell’Emilia Romagna hanno continuato a investire anche durante la pandemia, nel 2020 lo ha fatto l’87% e nel 2021 i dati sono simili, il 58% delle aziende ha investito nella formazione e il 49% in ricerca e sviluppo. In Pnrr stabilità e chiarezza processi punti fondamentali
  • Andrea Chiesi (Pres. Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e DIH Emilia-Romagna): con spesa in R&S sul PIL pari al 2% la nostra regione ha un’ottima performance del sistema della ricerca e innovazione

 Market Watch PMI di Banca Ifis su PMI in Emilia Romagna: finanziamento bancario ha ancora un peso rilevante nel supporto agli investimenti, è utilizzato dal 44% delle PMI intervistate. Nei prossimi due anni, gli imprenditori punteranno soprattutto sullo sviluppo delle tecnologie digitali per rinnovare l’offerta di prodotti e servizi.

Si è tenuta oggi in diretta streaming la tappa dedicata alle imprese dell’Emilia Romagna di Innovation Days, il roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria che racconta l’economia italiana con il contributo di Sistemi Formativi Confindustria, dei Digital Innovation Hub di Confindustria e il supporto di 4.Manager.

L’evento, trasmesso dagli studi del BI-REX, il Competence Center Industria 4.0 di Bologna, ha analizzato le strategie di sviluppo e di innovazione adottate dalle imprese emiliano romagnole.

I lavori si sono aperti con l’intervento del Presidente Confindustria Emilia-Romagna Pietro Ferrari, che ha sottolineato che “le imprese dell’Emilia Romagna hanno continuato a investire anche durante la pandemia: nel 2020 lo ha fatto l’87% e nel 2021 i dati sono simili, il 58% delle aziende ha investito nella formazione e il 49% in ricerca e sviluppo. In 10 anni le imprese hanno raddoppiato gli investimenti nella sostenibilità e questo ha riguardato tutte le dimensioni aziendali, mentre 10 anni fa era tipico delle grandi imprese. Per creare condizioni strutturali di benessere, occupazione e sviluppo l’aspetto cruciale del PNRR deve essere stabilità e chiarezza nei processi, per sapere chi fa che cosa a livello nazionale e regionale”.

Innovation Days ha quindi posto l’attenzione sulle modalità con cui il digitale cambia la fabbrica: a discuterne sono stati Raffaele Zingone, Responsabile della Direzione Centrale Affari di Banca Ifis, Sonia Bonfiglioli, Presidente e CEO Bonfiglioli, Marco Hannappel, Presidente e Amministratore Delegato Philip Morris Italia, e Alessandra Michelini, Responsabile Sales Manufacturing Enterprise Market di TIM.

Raffaele Zingone, responsabile Direzione Centrale Affari di Banca Ifis ha sottolineato che “la ripresa è possibile e come Banca dobbiamo contribuire in maniera efficace al sostegno delle aziende, stabilendo un dialogo aperto con gli imprenditori con l’obiettivo di distinguere i rischi apparenti da quelli effettivi. Questa è la vera scommessa: saper ascoltare per comprendere le reali prospettive di business e risolvere la complessità. Solo così sarà possibile mettere in atto una vera ripartenza”. Zingone ha presentato i risultati del Market Watch PMI di Banca Ifis, realizzato su un campione significativo di imprese con sede in Emilia Romagna, secondo il quale il 45% delle aziende ha continuato a investire nel biennio 2020-2021 e la percentuale è destinata a salire fino al 49% entro il 2023. Il finanziamento bancario ha ancora un peso rilevante nel supporto agli investimenti ed è utilizzato oggi dal 44% delle PMI intervistate. Nei prossimi due anni, gli imprenditori punteranno soprattutto sullo sviluppo delle tecnologie digitali per rinnovare l’offerta di prodotti e servizi. Ma sono centrali, nell’allocazione delle risorse, anche la sostenibilità e la gestione della relazione con i clienti, due obiettivi su cui le imprese dell’Emilia Romagna si posizionano al di sopra della media nazionale.

“Quest’anno il ruolo strategico dell’Emilia-Romagna e dell’Italia nella nostra missione globale di eliminare le sigarette nel più breve tempo possibile crescerà ulteriormente” ha detto il Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia Marco Hannappel, e ha proseguito annunciando: “I nostri impianti nel Bolognese evolveranno grazie alla creazione di un Centro di Servizi per l’Innovazione e la Ricerca e Sviluppo – concentrato su servizi di R&S in aree come l’industrializzazione, l’innovazione di processo, l’ingegnerizzazione e la sostenibilità. Sarà il più grande al mondo per Philip Morris su queste tematiche e coinvolgerà complessivamente, a regime, circa 250 persone altamente qualificate, tra le risorse che attualmente ricoprono queste attività in Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna e le nuove posizioni lavorative che saranno trasferite e create in Italia. Queste importanti evoluzioni posizionano l’Italia nelle migliori condizioni per poter attrarre ulteriori investimenti: a livello globale abbiamo da poco annunciato un piano di investimenti complessivi in capitale fisso pari a circa 2,4 miliardi di dollari nel corso del triennio 2021-2023. Il piano include investimenti in ambito manifatturiero, in nuovi macchinari e tecnologie, il tutto collegato ai nuovi prodotti senza combustione di Phillip Morris. Una parte significativa di questi investimenti sarà destinata all’Italia”.

“Vogliamo accelerare la trasformazione digitale delle imprese ed essere il motore dell’innovazione dell’industria e delle filiere produttive”, ha dichiarato Alessandra Michelini, Responsabile Sales Manufacturing Enterprise Market, TIM. “Siamo certi che le nuove tecnologie, in particolare il 5G, l’Internet delle Cose, il Cloud e l’Edge Computing siano determinanti per la competitività del settore e quindi per l’economia dell’intero Paese. Il nostro obiettivo è mettere a disposizione soluzioni, competenze ed infrastrutture all’avanguardia in grado di rispondere concretamente ai bisogni delle aziende, trasformandole in opportunità di crescita per tutto il comparto. Proprio da Carpi, nel Modenese, ha preso il via il nostro progetto Smart District per la digitalizzazione dei distretti industriali e sono numerose le collaborazioni in ambito Smart Factory che abbiamo avviato con importanti realtà del mondo produttivo e della ricerca sul territorio emiliano”.

 I lavori sono proseguiti con un dibattito sul ruolo giocato dalla sostenibilità e sulla spinta che può offrire allo sviluppo industriale: ad intervenire su questo tema sono stati Renzo Avesani, Chief Innovation Officer Gruppo Unipol, Amministratore Delegato Leithà, Vincenzo Colla, Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione Regione Emilia-Romagna, Marco Frattini, Responsabile Macro Area Nord Est, Mercato Italia di Enel, Radek Jelinek, Presidente e Amministratore Delegato Mercedes-Benz Italia, e Alberto Vacchi, Presidente e Amministratore Delegato IMA.

Parlando di sostenibilità e rischi climatici Renzo Avesani, Chief Innovation Officer Gruppo Unipol, Amministratore Delegato Leithà ha affermato: “Gli eventi atmosferici sono una liability per la quale attualmente non c’è mercato. Ma se i valori dell’indice E³CI (European Extreme Events Climate Index) diventassero indicatori per i prezzi, allora diventerebbe possibile costruire un mercato liquido, in cui gli scambi non sono più gestiti attraverso transazioni bilaterali, ma valutati in base a valori certi. In questo modo si può ampliare la domanda e l’offerta di protezione. Il fatto che possa emergere un mercato – ha sottolineato Avesani durante il suo intervento a Innovation Days – dipende dal fatto che gli operatori possano contare su una metodologia comune attraverso cui stabilire un prezzo. Il potenziale dell’E³CI è quindi quello di cambiare il modo in cui operano i mercati finanziari e assicurativi, fornendo indici rispetto ai quali i pericoli legati alle condizioni meteorologiche possono essere misurati con maggiore precisione. Il vantaggio – ha osservato il CEO di Leithà – è che, rendendo negoziabili queste passività, si aumenta la trasparenza e la concorrenza, con vantaggi sia per gli assicuratori, sia per gli stessi assicurati”.

Il Responsabile della Macro Area Nord Est, Mercato Italia di Enel Marco Frattini ha dichiarato: “Enel è uno dei principali protagonisti della transizione energetica e intende esserlo anche attraverso le competenze e le soluzioni che quotidianamente mette al servizio del Paese e delle sue imprese. Oggi siamo qui per portare questa esperienza agli attori regionali sia del settore pubblico che privato che intendono impegnarsi per accelerare il raggiungimento degli obiettivi cimatici ed ambientali, oggi imprescindibili”.

“Carl Benz amava ripetere che la passione per l’innovazione non muore mai e di questa convinzione, unita ad un’eccellenza produttiva riconosciuta a livello globale, si fanno ambasciatrici le tante aziende italiane coinvolte nell’industria dell’automotive. Un settore che da sempre genera valore diffuso attraverso l’innovazione, la leadership tecnologica, l’impegno verso la sostenibilità ambientale e l’occupazione, oltre ad un forte contributo economico al sistema Paese” ha detto il Presidente e Amministratore Delegato Mercedes-Benz Italia Radek Jelinek.

Il focus successivo è stato centrato sulle nuove competenze e conoscenze necessarie e connesse al processo di innovazione: alla tavola rotonda su questo tema hanno partecipato Domenico Bambi, Presidente BI-REX, Andrea Chiesi, Presidente Confindustria Emilia-Romagna Ricerca (CERR) e DIH Emilia-Romagna, Alessandro Talamelli, Responsabile Progetto Internazionale CICLOPE, e Francesco Ubertini, Rettore Alma Mater Studiorum Università di Bologna.

“I Competence Center rappresentano un’enorme opportunità per l’innovazione in Italia – ha affermato Domenico Bambi, Presidente di BI-REX – e mi sento di poter dire che in questi due anni abbiano dato grande prova della loro validità. In particolare BI-REX ha avuto di modo di farsi conoscere dalle imprese per la sua capacità di trattare il tema dei Big Data e della Manifattura Additiva, grazie alla sua Linea Pilota già completamente operativa. Guardando in prospettiva, alla luce del PNRR e della partita europea degli EDIH, il nostro obiettivo è di moltiplicare gli sforzi per permettere al nostro tessuto produttivo di colmare quel gap tecnologico che ci separa dai paesi più tecnologicamente avanzati”.

Con la spesa in R&S sul PIL pari al 2% – ha affermato Andrea Chiesi, Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Ricerca e DIH Emilia-Romagna – la nostra regione ha un’ottima performance del sistema della ricerca e innovazione. Abbiamo ancora spazi di miglioramento nel confronto con le regioni europee avanzate, specie sulla collaborazione tra PMI innovative e sul numero di laureati. Sono due gli aspetti su cui far leva: se il sistema industriale deve continuare ad investire in R&S, il sistema pubblico deve garantire una formazione adeguata sia sulle materie tecnico-scientifiche sia sulle competenze trasversali sempre più richieste dalle nuove forme di lavoro“.

La sfida dell’innovazione non riguarda solo l’ambito industriale ma anche contesti molto differenti: se ne è parlato, nel corso di un’intervista one-to-one, con Giovanni Carnevali, Amministratore Delegato e Direttore Generale Sassuolo Calcio.

La mattinata di lavori di Innovation Days si è conclusa con un dibattito sulla tecnologia e l’innovazione digitale nelle PMI, a cui hanno partecipato Antonello D’Elia, Consulting Manager della unit Business Intelligence & Insight di GroupM (media investment company del Gruppo WPP),Giovanni Bartucci, Vice Presidente Esecutivo Alperia Bartucci, Dino Brancale, Amministratore Delegato AVL Italia, e Michele Mormile, Managing Partner AQuest.

“Il contributo di WPP agli Innovation Days è mostrare come il digitale non si limiti al possesso di tecnologie o di competenze informatiche ma sia un vero e proprio modo di pensare e di agire – ha dichiarato Antonello D’Elia, Consulting Manager GroupM, presentando la ricerca “L’innovazione digitale nelle PMI italiane: lo stato dell’arte e le prossime sfide”. “Le evidenze emerse dalla nostra ricerca mostrano che un’azienda diventa digitale quando i dati e le informazioni si combinano con le idee e la creatività. Ci proponiamo, dunque, di accompagnare le PMI, motore economico dell’Italia, nella transizione verso questo nuovo modello di business”.

“La nostra ricerca evidenzia da un lato la grande vivacità della PMI italiana, spina dorsale dell’economia nazionale, e dall’altro la difficoltà che ha nel comunicare il proprio prodotto, sul mercato italiano e internazionale. Per questo motivo il nostro Gruppo si impegna nel supportare le piccole e medie imprese nel processo di trasformazione e di acquisizione di competenze necessarie ad orientarsi nel mercato digitale.” – ha aggiunto Michele Mormile, Managing Partner AQuest (a WPP Company).

Le sfide della transizione ecologica non sono più rimandabili. Per vincerle servono competenze, specialisti qualificati e tecnologie all’avanguardia. Il nostro impegno come azienda si traduce in soluzioni di Intelligenza Artificiale brevettate e basate su modelli matematici predittivi che consentono di ridurre emissioni e consumi energetici, ottimizzare processi industriali, migliorare il comfort delle persone – ha dichiarato Giovanni Bartucci, vice presidente esecutivo di Alperia Bartucci –. La nostra è un’offerta win-win, che dimostra come coniugare una visione profonda del mercato con una capacità tecnica innovativa non solo sia possibile, ma sia anche la strada da percorrere verso un futuro sostenibile”.

Innovation Days è proseguito nel pomeriggio con un webinar dedicato all’approfondimento tecnico di alcuni temi legati all’innovazione digitale e sostenibile nelle imprese: grazie a visite aziendali virtuali e all’analisi di best practices si è parlato del ruolo dei Digital Innovation Hub e dei Competence Center a supporto dell’innovazione aziendale, di agevolazioni fiscali e finanziarie per l’innovazione 4.0 e green, e di tecnologie, competenze e formazione per le fabbriche del futuro.

Ambiente: Meno rifiuti prodotti, differenziata all’80%, riciclo al 70% e stop alla pianificazione di nuove discariche per i rifiuti urbani indifferenziati.

 

Ambiente. Meno rifiuti prodotti, differenziata all’80%, riciclo al 70% e stop alla pianificazione di nuove discariche per i rifiuti urbani indifferenziati. Approvato dall’Assemblea legislativa il Documento strategico che definisce i cardini del nuovo Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche. Priolo: “La transizione ecologica passa da qui. Fondamentali l’equilibrio tra autosufficienza nello smaltimento, principio di prossimità e promozione dell’economia circolare per un nuovo modello di sviluppo soste.

Partito l’iter verso il nuovo Piano rifiuti e bonifiche 2022-2027 dell’Emilia-Romagna. Trattati anche la bonifica delle aree inquinate, la tariffa puntuale e la gestione dei rifiuti speciali. Economia circolare leva per arrivare alla neutralità carbonica entro il 2050.

Bologna – Prevenire la produzione dei rifiuti. Portare la raccolta differenziata all’80%, con un ulteriore balzo in avanti rispetto all’attuale 73%. Applicare la “tariffa puntale”, raggiungere il 70% di riciclaggio e porre uno stop inedito alle discariche per i rifiuti urbani indifferenziati, probabilmente unico caso nazionale.

È la linea tracciata in vista del nuovo Piano regionale dei rifiuti, che definirà la strategia dell’Emilia-Romagna in un settore chiave delle politiche ambientali per il periodo 2022-2027. Il Piano punterà sull’economia circolare e, per la prima volta, riguarderà anche la bonifica delle aree inquinate, per restituirle alle comunità con nuovi usi e contrastare il consumo di suolo.

Ieri l’assessore regionale all’ambiente Irene Priolo ha illustrato il Documento strategico approvato oggi in Assemblea Legislativa dopo un proficuo e approfondito dibattito. Un passaggio che, di fatto, sancisce ufficialmente l’avvio del percorso verso l’approvazione del nuovo strumento di programmazione.

“Il Piano regionale dei rifiuti e delle bonifiche è una colonna portante della transizione ecologica dell’Emilia-Romagna- spiega l’assessore Priolo-, in linea con il programma di mandato, il Patto per il Lavoro e il Clima, con gli obiettivi fissati dall’Europa e dall’Agenda 2030 dell’Onu. Porrà al centro l’economia circolare, leva fondamentale per contribuire al conseguimento della neutralità carbonica entro il 2050: per questo si definiranno misure per la riduzione dei rifiuti indifferenziati fino ad arrivare a 120 chilogrammi all’anno per abitante, ma anche capaci di dare un taglio agli sprechi e all’impiego della plastica monouso per un modello di sviluppo centrato sul riconoscimento del grande valore delle materie prime, da risparmiare, sull’importanza del recupero degli scarti e sulla conservazione del capitale naturale”.

La tariffa puntuale rappresenta solo una delle azioni che entreranno nell’azione della Regione. Già adottata da 82 Comuni e ispirata al principio comunitario “chi inquina paga”, è equa sia dal punto di vista ambientale che etico, perché ciascuno pagherà “per quanto butta”. Sarà affiancata da specifiche strategie sulle plastiche, sulla riduzione dei rifiuti alimentari e sull’incremento della differenziata. Vera sfida sarà la gestione dei rifiuti speciali, dove, la prevenzione della produzione si unirà alla riduzione del 10% delle quantità inviate in discarica e ad interventi per assicurare l’autosufficienza regionale nello smaltimento secondo il principio di prossimità.

“I principi e le finalità su cui sarà costruito il nuovo Piano- prosegue Priolo– sono già stati illustrati a tutti i portatori di interesse e si sono raccolte osservazioni importanti, di cui si è già tenuto conto e saranno ancora approfondite nel lavoro che verrà. La gestione dei rifiuti e, da questo piano anche quello delle bonifiche, sono temi delicati su cui interverremo e dovremo misurarci con concretezza basandoci sui dati che determineranno la credibilità delle nostre azioni. Sono ambiti di grande complessità- chiude- ma dovrà essere fatta una discussione ferma e matura in grado di portare la nostra Regione ad un nuovo modello di sviluppo economico, proseguendo una tradizione di innovazione e capacità del sistema imprenditoriale e dei cittadini di rispondere alle sfide.

Parte il progetto “Vivi l’arte, Vivi la città” promosso da Ascom Confcommercio Ferrara con il supporto di Ferrara Arte.

 

Ufficio Stampa Ascom Ferrara.

Un modo per coniugare concretamente Arte e Cultura nella fase di ripresa di Commercio, Turismo e Servizi.
Ascom Confommercio in collaborazione con Ferrara Arte.

“Vivi l’arte, vivi la città: è il motto dell’iniziativa che abbiamo promosso come Ascom Confcommercio Ferrara – spiega in apertura Giulio Felloni, Presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara – per supportare le imprese di vicinato in questa fase di riaperture che coinvolgono anche il sistema culturale ed espositivo motori centrali sopratutto per una Città d’Arte come Ferrara che si può fregiare del titolo di Patrimonio Unesco fin dal 1995. Eventi sia questi presenti sia futuri che saranno fondamentali per ricreare i flussi di visitatori e turisti”

Un’iniziativa salutata con soddisfazione da Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura:  “La Cultura è intreccio, proposte, esperienze, è l’immagine complessiva di una città come Ferrara, con il suo centro storico, dalla doppia anima – medievale e rinascimentale – rappresenta quel coinvolgimento anche sensoriale che il turista richiede nel visitare una Città d’Arte”.

In pratica i turisti mostrando il biglietto di una delle cinque delle mostre in essere in città – organizzate dalla Fondazione  Ferrara Arte e partner dell’iniziativa – potranno usufruire di una scontistica pari al 10% negli acquisti nelle attività commerciali e della ristorazione che aderiranno al progetto e che saranno segnalate da un apposita locandina. Al momento sono già una cinquantina gli esercizi (abbigliamento, articoli regalo, bar, ristoranti…)  che hanno già dato il loro assenso. L’elenco, in continuo aggiornamento verrà poi pubblicato sul sito ascomfe.it e sui canali Social di Ascom Ferrara.

Cinque in particolare le iniziative culturali in visibilità nel progetto: la mostra su Antonio Ligabue (ai Diamanti fino al 27/06),  la personale di Giovanni Battista Crema (fino al 29/08) e l’esposizione di Boldini dal disegno al dipinto (fino al 06/06) ed entrambi in Castello. Ed ancora le rassegne fotografiche di Italo Zannier (al Padiglione d’Arte Contemporanea fino al 04/07) e di Claudio Koporossy (alla palazzina Marfisa d’Este fino al 29/08). La scontistica definita verrà anche applicata a tutti coloro che visiteranno i palazzi storici, musei e varrà anche per i possessori della MyFe Card.

“Un primo modo per riaffermare il valore dell’auspicata normalità e mettere in filiera arte, cultura, economia sostenendo concretamente in maniera semplice e tangibile il tessuto economico del nostro Terziario cittadino anch’esso in ripartenza.  Ma questa ovviamente tra i progetti non sarà il solo” aggiunge Davide Urban, Direttore generale di Ascom Confcommercio.

La chiusura nelle parole dell’Assessore al Commercio e Turismo Matteo Fornasini: “Promuovere una città significa mettere in moto tutte le componenti e quella delle attività di vicinato – dal commercio alla ristorazione – sono centrali nel dare la “firma” come Ferrara. Come Amministrazione siamo impegnati quotidianamente a fornire la cornice adeguata a questa espressione”.

Infrastrutture: Variante di Argenta (Fe), un impegno che vale oltre 100 milioni di euro.

 

Infrastrutture. Variante di Argenta (Fe), un impegno che vale oltre 100 milioni di euro. Appalto lavori previsto per l’anno prossimo. Corsini: “Una tra le opere strategiche della regione per assicurare lo sviluppo di un’area vasta e aumentare l’attrattività turistica e il tessuto produttivo del territorio”.

Procede l’iter per la realizzazione dell’opera che collegherà Ferrara a Ravenna. In corso la valutazione di impatto ambientale per lo svincolo di San Biagio.

Bologna – Procede l’iter per la realizzazione della variante di Argenta, nel ferrarese: l’appalto dei lavori è previsto nel 2022, e per l’opera è previsto un costo complessivo di 106,76 milioni di euro.

Si tratta, secondo la Regione, di un’infrastruttura strategica per il territorio perché, oltre a collegare Ravenna e Ferrara con indubbi vantaggi per il turismo e l’attrattività delle due città d’arte, porterà anche un sostanziale alleggerimento nel traffico di attraversamento della regione.

Non solo: dal punto di vista locale, la nuova arteria, avrà il duplice vantaggio di aumentare sicurezza e qualità ambientale, sgravando il centro del paese dal passaggio di oltre 10mila veicoli al giorno, 14mila nel periodo estivo.

Ad oggi, l’opera, per cui la Regione ha chiesto l’inserimento nel prossimo Contratto di programma di Anas, è in attesa del semaforo verde da parte del ministero dell’Ambiente alla Via – valutazione di impatto ambientale – per la realizzazione ex novo dello svincolo in località San Biagio (Fe).

“La variante di Argenta è una delle opere strategiche per la Regione Emilia-Romagna che ha già investito oltre 400mila euro per il progetto definitivo- commenta l’assessore regionale a Infrastrutture e Turismo, Andrea Corsini-. L’infrastruttura si inserisce, infatti, in un quadro più ampio di interventi sulla Statale 16 con l’obiettivo di collegare Argenta, Conselice, Alfonsine e Ravenna. Si tratta di una grande opportunità per lo sviluppo di un’area vasta che avrà ricadute significative in termini di attrattività turistica e imprenditoriale per l’intera regione”.

La progettazione esecutiva verrà attivata tramite l’aggiudicatario dell’accordo quadro progettazione, già individuato da Anas.

 

I passaggi per la realizzazione dell’opera:

Già a luglio 2016 la Regione ha sottoscritto una convenzione con Anas e Comune di Argenta per finanziare il progetto definitivo della variante, con un contributo di 440 mila euro.

La Regione ha poi ottenuto l’inserimento per la progettazione nel Contratto di programma Anas 2016-2020 e ha già chiesto l’inserimento nel prossimo Contratto di programma per il finanziamento dell’opera.

A ottobre 2019 Anas ha presentato al ministero dell’Ambiente la richiesta di valutazione preliminare per le modifiche e le ottimizzazioni progettuali che si è conclusa con il rinvio alla Via per la realizzazione ex novo dello svincolo a livelli sfalsati in località San Biagio (procedura avviata lo scorso luglio e tuttora in corso). /BB

Parole a capo
Tina Fersino: “La ballata del vento” ed altre poesie

“Nell’universo dell’utilitarismo, un martello vale più di una sinfonia, un coltello più di una poesia, una chiave inglese più di un quadro: perché è facile capire l’efficacia di un utensile mentre è sempre più difficile comprendere a cosa possano servire la musica, la letteratura o l’arte”
(Nuccio Ordine)

LA BALLATA DEL VENTO

Ho visto alberi piegarsi
nuvole rincorrersi
vasi rotolare
Era il vento di oggi…

Io e lui seduti sulla panchina
nel sole, col sorriso abbagliante
sotto il baffo dispettoso

– questo vento –

Il nostro sguardo ammicca
e da fratelli
ci raccontiamo

Lui mi ha spiegato che non ha braccia, mani
non ha gambe
né bocca e voce
eppure sa farsi sentire
nella modulata danza…

Urla quando si arrabbia, brontola tenacemente
sibilante nella corsa, sgambettano le sue gambe
la tenera carezza del suo soffio, nell’incrocio di mani
sulle labbra il suo bacio d’addio.

Ho danzato con te in questo frastuono
ho atteso sulla panchina…
ma tutt’intorno era sceso il vuoto
nella silenziosa notte.

 

POLVERE DI NEVE

Ridente e leggiadra
la strada nel cielo
dove il bianco
riflette
un morbido e ovattato silenzio.
Pigia piano l’acceleratore
come a seguire il suono
melodico e dolce di un’arpa ancestrale.
Non c’è fretta nel suo andare…
Assapora l’odore
di quell’attimo del – Non ritorno –
Sorseggiando in quel fiume
non più mestizia
ma candore negli occhi
e sul viso
fiocchi di carezze
nella polvere di neve.

 

IL NULLA DI ME

Un’ampolla di ceneri
E il profumo del mare
Sarà l’essenza eterna
Ma nessuno sa
Nessuno saprà
Che quelle ceneri
Ieri
Bruciavano di vita
Laddove fiorivano margherite
In sterpaglie e rovi
Tendevano steli-spine.
Sul fondo del pozzo
Dove il buio
Arroccava la mente di fantasmi
Lì nel nulla
– Lascerò i miei silenzi –

VERRA’ L’AUTUNNO

Verrà l’autunno
con bruchi affamati
coltre di nebbie e fiumi ingrossati.
Tra gli ulivi, scheletri di cicale
ricordano l’estate, il tempo che va..
Spira il vento di scirocco
nel grido tombale, la vita – la morte
Ammaina le vele, la barca nel porto
ignota la sua destinazione.

Tina Fersino (Marittima in provincia di Lecce, 1956).
Non mi reputo una poetessa, scrivo da sempre pensieri e umori e osservo con passione ciò che è dentro e fuori di me che poi traduco in versi. Allo stesso modo ho anche la passione della fotografia. Non so quanto possa trasmettere agli altri con i miei scritti, ma scrivere per me è come liberarmi da tutto ciò che raccoglie la mia anima.
La rubrica di poesia Parole a capo esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. 
Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

Grande successo per gli studenti del “Copernico – Carpeggiani” alla finale del Green Game Digital: La scuola di Ferrara paladina del riciclo.

 

Ufficio stampa Peaktime.

Si è conclusa mercoledì l’8^ edizione del GREEN GAME, il progetto didattico dei Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero ed il Riciclo degli imballaggi CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA, con una Finalissima Nazionale emozionante, sorprendente e alla quale hanno partecipato 113 Istituti Secondari di II grado da tutta Italia.

Un tour digitale che ha fatto registrare una partecipazione straordinaria da parte delle Scuole: oltre 20.000 gli studenti coinvolti in un’edizione fortemente voluta dai Consorzi Nazionali per dare la possibilità ai ragazzi di partecipare in modo innovativo, formativo e soprattutto coinvolgente ad una didattica originale che ha toccato temi di fondamentale importanza come la corretta raccolta differenziata degli imballaggi e la sostenibilità ambientale.

Ottimo piazzamento per l’IIS “N. Copernico – A. Carpeggiani” di Ferrara con la classe 1B che si è distinta a livello nazionale ottenendo un importante risultato in classifica, su 113 Scuole partecipanti.

 Sul podio: campioni d’Italia i ragazzi della 2A ind. Grafica dell’Istituto “Vincenzo Moretti” di Roseto degli Abruzzi, al 2^ posto un’altra classe del Moretti la 1 CAT e medaglia di bronzo per la 2E dell’IIS “B. Lotti” di Massa Marittima (GR).

Hanno sostenuto, tifato e incoraggiato i ragazzi durante l’evento, i responsabili dei Consorzi Nazionali: Gennaro Galdo per Cial, Claudia Rossi per Comieco, Monica De Giovanni per Corepla, Massimiliano Avella per Coreve e Roccandrea Iascone per Ricrea e per l’occasione hanno posto direttamente alcune domande agli oltre 2350 finalisti collegati. “La Pandemia che stiamo vivendo ha portato nella vita di noi tutti grandi cambiamenti. Gli studenti e gli insegnanti, in particolare, si sono ritrovati nel giro di pochi giorni a rivedere completamente il loro approccio alla didattica, modificando le relazioni, i programmi didattici e lo studio alle singole materie. In quest’ottica noi Consorzi Nazionali per il Riciclo abbiamo deciso di rendere il nostro progetto Green Game digitale, provando a soddisfare le tante richieste ricevute. Dopo diversi anni in cui l’iniziativa si è svolta nelle scuole e nei teatri di molte regioni italiane, abbiamo voluto essere presenti da remoto provando a lasciare, per quanto possibile, inalterato lo spirito del gioco. Una scommessa che, grazie all’organizzazione di Peaktime, possiamo dire di aver vinto, dato l’alto numero di partecipanti e avendo assistito a sfide avvincenti con ragazzi preparatissimi sui temi del riciclo degli imballaggi in vetro, carta, plastica, acciaio e alluminio”.

Impeccabili Alvin Crescini e Stefano Leva alla conduzione della Finale che hanno saputo alternare momenti di grandissima concentrazione a momenti di ilarità ed entusiasmo.

Lo staff del Green Game ringrazia tutti i docenti che hanno collaborato al progetto didattico: senza di loro non avremmo potuto raggiungere gli ottimi risultati ottenuti.

Green Game per il valore didattico, etico e formativo è patrocinato dal Ministero della Transizione Ecologica.

Si chiude cosi il Campionato Nazionale del Riciclo.

Grande successo di partecipazione per il concorso per i 250 anni dell’Orto Botanico di Unife.

Comunicato stampa Università degli studi di Ferrara.

Ecco i vincitori e le vincitrici per ogni categoria.

Si è concluso con successo di partecipazione e di proposte il concorso “1771-2021 Orto Botanico di Ferrara in festa. Partecipo anch’io”, organizzato dal Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Ferrara per celebrare i 250 anni dell’Orto Botanico.

Sono 768 i partecipanti suddivisi nelle diverse sezioni del premio e 38 gli elaborati creativi pervenuti, a dimostrazione di cosa rappresenti questo museo a cielo aperto, culla della biodiversità, per le tantissime visitatrici e visitatori di tutte le età che accoglie ogni giorno.

“Ci teniamo a ringraziare vivamente tutte le partecipanti e i partecipanti al concorso – afferma il Prof. Renato Gerdol, Prefetto dell’Orto – Tutte le opere che ci sono pervenute sono di elevata qualità e si contraddistinguono per originalità, sentimenti espressi, impegno, ricerca, bellezza, entusiasmo e partecipazione, tanto da aver reso difficoltosa l’individuazione delle opere vincitrici”.

A salire sul podio dei vincitori per la categoria “Singola persona” pari merito Dafne Villani e Tommaso Coatti per la sezione fino a 11 anni con gli elaborati “Aiutiamo l’ambiente col cuore” e “Orto botanico: niente panico!”, Maia Villani per la sezione dai 12 ai 19 anni con il progetto “Solo un barattolo….” e Nadia Lafrizi con “Passi nel verde” per la sezione dai 20 anni.

Il premio prevede per vincitrici e vincitori la possibilità di partecipare ad attivitàscoprire le collezioni e le curiosità sull’Orto Botanico e anche parlare con le ricercatrici e i ricercatori.

Vincitrici per la categoria “Scuole” nelle diverse sezioni “Infanzia, Primaria, Secondaria di I e II grado”, la Scuola dell’Infanzia “Sacro Cuore” di Sant’Agostino che ha elaborato il progetto “C’era una volta l’Orto Botanico”, pari merito la Scuola Primaria di Voghiera (classi 2A e 2B) e la Scuola Primaria Villaggio INA (classe 4B) rispettivamente con “Alberi e fiori della nostra fantasia” e “La natura siamo noi”, la Scuola secondaria di I grado Boiardo (classe 1B) con i cinque elaborati “Le 250 ninfee dell’orto botanico”, “Il giardino botanico”, “Auguri orto botanico!”, “W l’orto botanico”, “Orto Botanico” e la Scuola secondaria di II grado I.I.S. Luigi Einaudi (classe 1T) con “ Un Orto Botanico – Tante idee”.

Le ragazze e i ragazzi delle classi vincitrici si sono aggiudicate/i una visita guidata all’Orto Botanico o una lezione di Botanica a scuola su un tema condiviso con il personale docente e diversi gadget.

Per l’ultima categoria del premio che riguardava associazioni di volontariato e case di riposo/famiglia, ad aggiudicarsi il riconoscimento è stato il Centro Socio Riabilitativo Diurno per la Disabilità CIDAS La Rivana con il progetto “E…vado con la natura”Anche questo premio prevede una visita guidata o una lezione di Botanica presso la sede dell’Ente.

 

COVID-19: La pandemia frena il percorso professionale delle donne in oncologia.

 

Ufficio Stampa Motore Sanità.

I risultati del sondaggio ESMO Women for Oncology.

Il tasso delle pubblicazioni delle donne è calato durante la pandemia, le donne rappresentano solo un terzo degli autori che pubblicano articoli legati al COVID-19.
Solo 1 su 3 ha dichiarato di aver avuto un ruolo di leadership.

Un sondaggio condotto da ESMO Women for Oncology evidenzia che l’emergenza sanitaria ha acuito il problema del gender gap, con dati che mostrano che le donne in oncologia hanno potuto dedicare meno tempo alla ricerca durante e dopo le fasi di lockdown. Mentre le donne oncologhe erano già sottorappresentate nelle società scientifiche e professionali come leader (ESMO Open 2018;3:e000423) e nelle riviste oncologiche di alto livello come primi e ultimi autori nel mondo pre-pandemia (BMJ 2016;352:i847) (Lancet.2018 May 5;391(10132):1754-1756), la crisi COVID-19 ha ulteriormente aggravato il divario di genere nella ricerca sul cancro. 

In un sondaggio condotto dal Comitato ESMO Women for Oncology (W4O) nel giugno 2020, le donne hanno riferito di aver dedicato meno tempo alle attività scientifiche durante i lockdown dello scorso anno rispetto a quanto riportato dai partecipanti maschi, con una tendenza che rimane costante anche dopo la fine del lockdown. 

Poiché le donne sono state in prima linea nell’emergenza sin dalle prime fasi, rappresentando il 76% degli operatori sanitari in Europa, il Comitato W4O ha deciso di lanciare il sondaggio per valutare l’impatto della pandemia sulla vita delle oncologhe e degli oncologi e per identificare possibili differenze legate al genere. I risultati del sondaggio suggeriscono che le donne hanno pagato il prezzo più alto in termini di produttività legata alla ricerca. Ciò è in linea con altri studi condotti di recente che riportano che il tasso delle pubblicazioni delle donne è calato durante la pandemia (Nature 581, 365-366 (2020)) e che esse rappresentano un terzo di tutti gli autori che pubblicano articoli legati al COVID-19 (BMJ Global Health 2020; 5: e002922). 

Pensavamo che la riduzione della produttività della ricerca in ambito oncologico durante l’emergenza sanitaria sarebbe stata bilanciata tra uomini e donne, ma è emerso che permangono importanti divari di genere“, ha commentato la Presidente del Comitato ESMO W4O Professoressa Pilar Garrido, University Hospital Ramón y Cajal (IRYCIS), Madrid, Spagna. “È assodato che le donne hanno dedicato più tempo alla gestione familiare e domestica rispetto agli uomini. La ricerca, tuttavia, è necessaria per la crescita professionale e rappresenta una variabile per misurare il successo. Questa sottorappresentazione delle donne ha probabilmente un forte impatto soprattutto su coloro che sono nella fase iniziale della loro carriera, influenzando negativamente la loro capacità di competere per ruoli più importanti e confermando che in tempi di crisi le donne sono più vulnerabili“, ha aggiunto Garrido. 

Uno scenario preoccupante è stato delineato anche nelle opportunità di leadership per le donne oncologhe. Le donne sono state coinvolte meno nei comitati consultivi o nei gruppi che si occupavano di COVID-19 e la loro partecipazione era generalmente limitata al rispettivo istituto piuttosto che a livello regionale, nazionale o internazionale, e solo una su tre ha dichiarato di aver avuto un ruolo di leadership. 

“Questo riflette ciò che è accaduto a livello globale anche al di fuori dell’ambito oncologico, in quanto le donne erano sottorappresentate in molte task force legate al COVID-19. La pandemia ha dimostrato che il divario di genere è ancora un problema importante. Abbiamo bisogno di politiche di trasformazione di genere e dell’impegno da parte di personalità che ricoprono posizioni di rilievo per guidare un reale cambiamento”, ha concluso Garrido. 

“La pandemia ha sottolineato un’altra volta la necessità di azioni specifiche per ridurre il gender gap. Questo articolo riporta come le donne siano state ulteriormente penalizzate in questo momento storico, in cui il carico della famiglia a casa e del lavoro è stato sulle loro spalle.  In Italia questo è stato evidente anche dalle commissioni ministeriali quasi completamente maschili, con pochissime chances per le donne di essere valorizzate. Io ora vivo in America e sono Professore di Medicina all’ Università di Chicago. Sono andata via anche per questo e per dare alle mie figlie l’occasione di vedere un mondo diverso. Non basta dire che il gender gap esiste, ormai lo abbiamo detto e ripetuto e questo articolo ha ancora enfatizzato il problema. In Italia non esiste consapevolezza e non esistono concreti programmi di cambiamento. Mi ha colpito quando sono arrivata qui vedere che l’Università durante la pandemia pagava la babysitter alle professoresse con figli, e che qualsiasi scelta strategica viene fatta nel rispetto dell’equilibrio di genere.” ha affermato Marina Chiara Garassino, Professor of Medicine, University of Chicago Medicine & Biological Sciences (Section of Hematology | Oncology) e Presidente onorario Women for Oncology Italy.


About – European Society for Medical Oncology (ESMO):

ESMO è la principale organizzazione professionale per l’oncologia medica. Con oltre 25.000 membri che rappresentano professionisti di oncologia da oltre 160 paesi in tutto il mondo, ESMO è la società di riferimento per l’educazione e l’informazione in oncologia. ESMO si impegna a offrire la migliore assistenza alle persone affette da cancro, promuovendo cure oncologiche integrate, supportando gli oncologi nel loro sviluppo professionale e sostenendo una cura sostenibile del cancro in tutto il mondo. 

Con la costituzione del Comitato ESMO Women for Oncology, avvenuta nel 2015, ESMO mira a sensibilizzare la comunità oncologica sulle differenze di genere e a supportare lo sviluppo di leadership femminile in oncologia.