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Giorno: 26 Luglio 2021

COMUNICATO STAMPA CDA COOP SOCIALE IL GERMOGLIO

 

L’assemblea elettiva dei soci della Cooperativa Il Germoglio, tenutasi il 26 giugno scorso presso la sede operativa in Via Boito n.8 a Ferrara ha proceduto come da Statuto al rinnovo del proprio Consiglio di Amministrazione. Quattro sono le conferme nel CdA: Francesco Bianco, Gianluca Gardi, Carla Berti e Sabrina Scida; sono tre, invece, i nuovi entrati: Nicola Cirelli, Maura Tani e Alice Bidese.

A seguito dell’elezione del nuovo Consiglio d’Amministrazione, sono stati confermati il 30 giugno 2021 Presidente e Vicepresidente della Cooperativa Il Germoglio, rispettivamente, Sabrina Scida e Carla Berti.

Il Germoglio, che impiega 202 dipendenti di cui 162 donne, è una realtà viva del territorio e proprio lo scorso maggio ha festeggiato i suoi primi 30 anni di vita. Guardando al passato appena trascorso, nell’introduzione al Bilancio di Sostenibilità 2020 appena pubblicato, la Presidente Sabrina Scida ricorda la determinazione con cui la Cooperativa ha saputo rimanere attiva in prima linea contro l’emergenza, durante tutto il lockdown e più in generale nel lungo periodo di pandemia. È stato fondamentale in questo senso sapersi adattare alle nuove necessità e fare rete con altre realtà per ottemperare alla propria mission originale: dedicarsi ai bisogni delle persone più vulnerabili in una moltitudine di campi: l’educazione dei giovani e dell’infanzia, la ristorazione a domicilio, la mobilità, il supporto alle persone disabili e i servizi ambientali.

Un passato di grande crescita e sviluppo non è sufficiente però a tracciare la strada in un mondo che cambia sempre più velocemente. Il nuovo CdA è consapevole che serve attrezzarsi per le nuove sfide e questo significa abbracciare quelle innovazioni che la possono aiutare ad essere ancora più incisiva sul territorio, in modo sostenibile. Ecco perché, come dice il Direttore Generale Missanelli, se da un lato l’orizzonte oggi sono i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile in accordo con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, dall’altro la Cooperativa sta affrontando con grandissimo impegno molte innovazioni di gestione, processo e comunicazione, che la porteranno nei prossimi anni ad affrontare in modo dinamico le nuove sfide

Nuoto, Olimpiadi Tokyo: Paltrinieri all’esame degli 800, per i bookmaker è ancora l’uomo da battere

Da: lucia.laudando@agipro.it

La forma fisica dopo la mononucleosi è ancora un’incognita, ma tra i bookmaker c’è ottimismo per il debutto di Gregorio Paltrinieri alle Olimpiadi di Tokyo.
L’azzurro tornerà in vasca domani per la batteria degli 800, il primo appuntamento del suo fitto calendario, e in quota è proprio lui la prima scelta per la vittoria finale, in un testa a testa serrato con il rivale Romanchuk.
È però Paltrinieri a spuntarla sul tabellone Planetwin365, dove la medaglia d’oro è offerta a 2,55 davanti al 2,75 dell’ucraino. Ci sarà pure Gabriele Detti, in cerca di riscatto dopo la delusione nei 400, anche se per il livornese la strada parte più in salita, a 10 volte la posta. A caccia del podio andrà l’australiano McLoughlin, argento nei 400 e qui proposto a 4,25, mentre per il tedesco Wellbrock e il norvegese Christiansen si sale a 6,50.

FILCAMS-CGIL: LE LAVORATRICI/ORI DELL’APPALTO DI PULIZIE PRESSO POSTE ITALIANE DI FERRARA E PROVINCIA MANTENGONO LO STATO DI AGITAZIONE.

da: FILCAMS-CGIL FERRARA

QUATTORDICESIMA PAGATA DOPO LA PROCLAMAZIONE DELLO STATO DI AGITAZIONE: LE LAVORATRICI/ORI DELL’APPALTO DI PULIZIE PRESSO POSTE ITALIANE DI FERRARA E PROVINCIA MANTENGONO LO STATO DI AGITAZIONE.
Dopo la proclamazione dello stato di agitazione indetto dalla Filcams Cgil di Ferrara unitamente alla propria delegata sindacale il 20 luglio scorso, si è svolto il tentativo di conciliazione convocato per il 26 luglio 2021 presso la Prefettura di Ferrara.
All’incontro non si sono presentati né la ditta NUOVA IDEA Srl che nel frattempo ha bonificato la quattordicesima alle lavoratrici, né il committente Poste Italiane che continua a disinteressarsi della situazione. Ricordiamo che il committente è responsabile in solido per le mancanze della ditta in appalto.
E’ importante rimarcare che dopo l’azione sindacale l’azienda ha pagato e che il motivo di protesta non era solo il mancato pagamento della quattordicesima, ma anche il mancato pagamento di maggiorazioni e la mancata consegna dei cedolini paga. Senza questi ultimi è impossibile verificare l’esattezza del bonifico ricevuto.
Ricordiamo che Nuova Idea continua da tre anni a non pagare regolarmente gli stipendi alle lavoratrici occupate nell’appalto, in particolare nell’estate del 2019 arrivarono ad essere in arretrato di tre mensilità.
L’incontro presso la Prefettura si è concluso con il mantenimento dello stato di agitazione e quindi da subito e per i prossimi mesi la Filcams CGIL unitamente alle lavoratrici, si riservano di proclamare azioni di protesta fino alla possibilità di scioperare se l’azienda dovesse ritardare ancora nei pagamenti.
La Filcams CGIL è sempre vicina alle lavoratrici nel rivendicare i loro diritti.

#chilavoradeveesserepagato

Zappaterra (Pd): “La Regione Emilia-Romagna non si ferma sul piano dell’innovazione e della riorganizzazione sanitaria”

 

La nuova figura del Direttore assistenziale, Zappaterra (Pd): “La Regione Emilia-Romagna va avanti sul piano dell’innovazione e della riorganizzazione sanitaria”

Sarà approvato in autunno in Assemblea legislativa il progetto di legge annunciato per istituire la figura del Direttore assistenziale. Un dirigente che insieme alle figure già esistenti nelle Direzioni Generali (direttore generale, sanitario e amministrativo) sarà il riferimento delle cosiddette professioni sanitarie (che riferiscono a quattro aree: quella infermieristico-ostetrica, quella tecnica, quella della riabilitazione e quella della prevenzione).

La decisione è stata accolta con favore, anzi entusiasmo, da parte dei professionisti sanitari tecnici e dei sindacati, maggiore ostilità invece dalle organizzazioni che rappresentano i medici. La loro critica principale riguarda il fatto che l’istituzione di questa figura sia solo l’occasione per nuove “poltrone”.

Non è così, penso che a nessuno interessi aggiornare l’organizzazione delle aziende sanitarie per favorire qualcuno a livello individuale o personale. Ma solo per promuovere una maggiore qualità del lavoro degli operatori – di tutti gli operatori – del mondo della sanità, e di fare crescere il benessere dei pazienti.

L’assistenza al paziente è il fulcro della proposta: va bene la presa in carico sanitaria, ma dietro a ogni donna e a ogni uomo che varca la soglia di una struttura sanitaria c’è molto di più di una patologia. Ci sono bisogni che vanno tenuti in considerazione in modo coordinato.

Con la pandemia la regione Emilia-Romagna non si è fermata sul piano dell’innovazione e riorganizzazione sanitaria. Pensiamo allo straordinario percorso iniziato per l’unificazione di Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, o ancora al rafforzamento delle strutture ospedaliere diffuse nel territorio come Argenta con la collaborazione con il Rizzoli di Bologna e Pochi giorni fa, abbiamo anche votato una legge che permette sul piano normativo che chi non ha una fissa dimora (e sono tante le ragioni per cui questo succede) abbia comunque l’assistenza sanitaria di base. Questo per dire che la gestione dell’emergenza non ha fermato altre considerazioni nell’ottica del potenziamento e del miglioramento dei servizi per gli utenti.

Marcella Zappaterra, Consigliera e Capogruppo Pd Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Green pass, black mind

Quando la ministra della Sanità era Beatrice Lorenzin (il cui curriculum è diploma di maturità classica), ero sconvolto dalla quantità di persone che mi davano dell’ antiscientifico perchè sospettavo che la sua idea di rendere obbligatori 12 (dodici) vaccini avesse poco a che fare con la “scienza” e molto a che fare con una follia prezzolata, definibile più elegantemente come un notevole investimento “geopolitico” fatto da Big Pharma sul nostro paese. Ma un esavalente (difterite/tetano/pertosse/polio/hib/epatite b) la cui prima dose è fatta a bambini di tre mesi e che, almeno in Italia, non è facile reperire e farsi somministrare come vaccino monovalente, più altri 6 vaccini mi sembrava una enormità. E in ogni caso, dopo tutte queste perplessità, io, al mio tempo, mi sono vaccinato e mio figlio, a suo tempo, pure.

Adesso invece sono sconvolto dalla quantità di persone che scendono in piazza contro la “dittatura sanitaria” perchè lo Stato chiede loro un certificato di avvenuta vaccinazione anti-Covid, o sostitutivo per i soggetti “fragili” (una epidemia che ha fatto, secondo le statistiche, circa 4 milioni di morti) per andare al bar o al ristorante o al museo, piscina, palestra. A me dispiace molto, lo dico senza ironia, per i bar e i ristoranti che dovranno fare a meno degli incassi di costoro (i pasdaran della libertà, non i 500.000 voltagabbana che sono corsi a prenotare il vaccino quando hanno capito che avrebbero perso lo spritz). Sono altresì basito per la fine che hanno fatto le parole, per lo smottamento del loro senso. In una cosiddetta “dittatura sanitaria”, se non esibisci il green pass non puoi entrare al ristorante, ma puoi assembrarti quanto ti pare in piazza per urlare la tua “libertà contro l’oppressione”. Puoi anche sputare ai giornalisti e dare loro dei pezzi di m… in piena libertà:  https://youmedia.fanpage.it/video/aa/YP2ZxOSwxz7WUCZ3

In una dittatura, se provi ad andare in piazza vieni picchiato e messo in galera. Sandro Pertini, Leo Valiani, Vittorio Foa, possono parlare di libertà e dittatura. Gianluigi Paragone, Diego Fusaro, Vittorio Sgarbi non possono. Per parlare di qualcosa di serio, e tragico, come una dittatura, bisogna correre un rischio e assumersi una responsabilità. Questi tribuni da strapazzo non corrono alcun rischio. Li vorrei vedere in Bielorussia, in Corea del Nord. E anche tu (uno dei mille ferraresi, magari) che vai in piazza dopo una vita passata a non andarci mai, e ti trovi insieme a Forza Nuova e Casa Pound, che ti guidano con il saluto romano. Loro che, visti i simboli che ostentano, di dittatura dovrebbero intendersene, e invece nemmeno loro ne sanno nulla (per loro fortuna e per nostra sfortuna). Non sanno niente, e tu sfili in piazza con loro.

“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli”

Umberto Eco

Buon appetito!

Come tutti sappiamo, il mondo là fuori non sembra promettere bene ma: proprio mentre sento già nell’aria le accuse di pessimismo/disfattismo un tanto al chilo – a cui sono comunque abituato – beh, dico subito che io mi fido moltissimo del Nostro Governo.
Non solo mi fido del Governo: mi fido anche di tutti gli altri enti che lavorano per noi, Confindustria in primis.
Tutte queste magnanime persone stanno lavorando giorno e notte (cit.) per permetterci un bellissimo ritorno alla normalità, quella normalità che io magari ingenuamente un tempo contestavo ma: adesso non lo farei mai ma mai mai mai.
Io voglio – come tutti – che tutto continui come deve continuare perché, davvero, di quest’incertezza proprio non se ne può più.
Dobbiamo continuare a spremere il pianeta com’è giusto che sia, anche perché siamo già belli avviati con la transizione ecologica e non c’è proprio pericolo di fare la brutta fine che tanti gufi ci spauracchiano così, con quel disfattismo gratuito.
Ad ogni modo capisco quei gufi, forse peccano solo di quella proverbiale voglia di lavorare che ha reso grande la razza umana non solo sulla Terra ma anche nel cosmo.
Ci sono persone intraprendenti che si lanciano con razzi falliformi nello spazio e questi sono segnali che ci invitano a prendere queste persone come modelli e a guardare fiduciosi verso un certamente aureo domani.
Qualche cattivone magari ha sperato che quel razzo falliforme potesse esplodere ma: certamente non io, nossignori.
Io mi sono sentito pieno di orgoglio – e soprattutto fiducia verso tutti – vedendo quel razzo al decollo.
Perché dico questo?
Perché so con certezza che fidandomi delle istituzioni e – soprattutto – dandomi da fare, anch’io un giorno potrò decollare con il mio razzo che però non vorrei così falliforme, bensì: a forma di iguana adagiata su un piatto decorato con una gradevole cornice vegetale.
Perché?
Boh, questa è un’altra storia e a essere sinceri non lo so nemmeno io.
Vabbè, buona settimana e buon appetito a qualunque ora del giorno e della notte.

True faith (New Order, 1987)