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Giorno: 16 Settembre 2021

RUSPE E DIRITTI UMANI:
come far passare un violento sgombero come “buona pratica”

Noi di Ferraraitalia eravamo presenti allo sgombero violento del Campo Nomadi di via delle Bonifiche, abbiamo visto il Vicesindaco Lodi troneggiare su una ruspa ad uso foto-ricordo, abbiamo sentito le dichiarazioni deliranti dei nuovi padroni di Ferrara e della fedelissima claque leghista. 

Oggi, anche noi rimaniamo allibiti dalla totale falsificazione, dal travisamento dei fatti da parte di questa fantomatica Associazione 21 luglio. Che nessuno conosce, che non ha mai messo piede a Ferrara, ma che ha evidentemente sponsor (politici) potenti ed entrature importanti, tanto da venire ascoltata da una Commissione del Senato della Repubblica. Ugualmente siamo stupiti e dispiaciuti che un quotidiano come Avvenire, un giornale e un corpo redazionale che abbiamo sempre stimato, si sia ‘bevuto’ la notizia falsa e pilotata politicamente, senza neppure alzare il telefono per fare le dovute verifiche.
Sotto riportiamo la risposta arrabbiata e dolente della
Associazione Cittadini del Mondo. La condividiamo parola per parola.
(Redazione di Ferraraitalia)

A Roma qualche giorno fa, alla Camera dei Deputati – apprendiamo da Avvenire.it del 13/9/21 –  l’Associazione “21 luglio”  ha presentato il libro “Oltre il campo : superamento dei campi rom in Italia”.  Il presidente dell’associazione Carlo Stasolla ha messo in evidenza le pratiche virtuose di 8 città, tra le quali Ferrara, che hanno superato i campi “integrando le persone e rispettandone la dignità”, insomma esempi virtuosi da indicare nelle linee guida.
Questo fatto sorprendente di citare il metodo ‘positivo’ ferrarese con le ruspe si è  ripetuto più volte nonostante varie smentite delle organizzazioni locali.

Già nel febbraio 2020 il Comune di Ferrara, su indicazione di Stasolla, era stato invitato, tra le Amministrazioni virtuose, alla Commissione per i diritti umani del Senato. In quell’occasione abbiamo scritto ai giornali e alla stessa Associazione 21 luglio portando anche testimonianze fotografiche del violento sgombero del campo.

Naomo Lodi con Ruspa
L’attuale vicesindaco fi Ferrara Nicola Naomo Lodi in posa sulla ruspa

Una storia alla rovescia che ha visto in successione: manifestazioni xenofobe sfociate nell’intervento immediato dopo-elezioni con il vicesindaco leghista – già noto in campagna elettorale per la sua maglietta “+ rum – Rom” – in bella posa su una ruspa; consiglieri comunali che invitavano ad usare mezzi ‘trincia-rom’; sostenitori  della Lega che si facevano fotografare con lanciafiamme contro i rom.

Ora anche la beffa: ci viene detto durante la stessa presentazione che Ferrara avrebbe “speso solo 12mila euro per superare l’area di via delle Bonifiche abitata da decenni da 44 sinti italiani”. Informazione chiaramente a scopo elettorale, di per se numericamente ridicola, forse questa è stata la spesa delle ruspe!

Corteo Lega contro campo nomadiNella realtà cittadina, abbiamo assistito ad una esplosione di fanatismo che ha coinvolto 44 persone, italiane, che hanno perso buona parte dei loro averi e sono state sparpagliate, sistemate provvisoriamente nella lontana periferia della città, in appartamenti comunali ripristinati per l’occasione e che hanno dovuto essere riforniti di tutto poiché quasi niente si è salvato del precedente insediamento dopo l’intervento delle ruspe (sempre presumibilmente con i 12mila euro di cui sopra).

Il diritto ad una casa dignitosa è fondamentale per tutti, per questo ci siamo sempre opposti a questo sgombero propagandistico che non ha mai prospettato una soluzione abitativa stabile, né inserimenti lavorativi, né miglioramenti di nessun genere.

Alcune organizzazioni di volontariato si sono preoccupate di tamponare gli effetti dello sgomberogarantire la scuola ai bambini e di mantenere, se non l’unità del gruppo, almeno l’unità di alcune famiglie. Questo intervento umanitario ha fatto comodo anche all’Amministrazione comunale che, con l’impegno degli altri, può vantarsi di non avere avuto gli sfollati per strada.

In questo quadro risulta incomprensibile il reiterato elogio dell’Associazione di Stasolla a queste pratiche violente, un tentativo di normalizzare una politica che ha poco in comune con l’integrazione e la dignità umana.

CITTADINI DEL MONDO
Ferrara, 16/09/2021 

Cover: L’attuale sindaco Alan Fabbri e il Vicesindaco Nicola Lodi (detto Naomo) guidano il corteo di sostenitori e simpatizzanti leghisti, per dare avvio allo sgombero. 

                                                                

Ferrara. Rivana Garden, 16 -18 Settembre: Festa Emergency.
“Promuovere la pace, sostenere il Progetto Italia”

“Gino non c’è più ma la strada rimane”

Tornano, dopo un anno di stop dovuto alla pandemia di Covid-19, gli Emergency Days Ferrara e lo fanno con una edizione ponte, più breve e con una nuova location nella speranza di ritrovare nel 2022 il format classico che per dieci anni ha caratterizzato la manifestazione ormai punto di riferimento degli eventi cittadini.

Non mancheranno, nella tre giorni organizzata dai volontari di Emergency Ferrara, le attività culturali, musicali e ludiche che permetteranno di far conoscere l’impegno in Italia e nel mondo della associazione nata a Milano nel 1994: una azione che da 27 anni ad oggi ha permesso di curare oltre 11 milioni di persone (una ogni singolo minuto). Il tutto, come sempre, all’insegna dei temi che più stanno a cuore ad Emergency: solidarietà, giustizia, uguaglianza, diritti, pace ed inclusione.

L’XI edizione degli Edays Ferrara però avrà anche delle novità ad iniziare dalla location che sarà il Centro sociale Rivana Garden (via Gaetano Pesci 181) e si svolgeranno dal 16 al 18 Settembre. Una edizione quella di quest’anno particolare e sentita che servirà a festeggiare il ventesimo anniversario del gruppo storico ferrarese ma sarà anche un momento per ricordare il cofondatore, direttore esecutivo, chirurgo ma soprattutto anima di Emergency Gino Strada scomparso il 13 agosto.

Il format di quest’anno prevedrà, a partire dalle 18:30 e per tutti i tre giorni del festival, la libreria tematica per grandi e piccoli Librieletture, l’infopoint per dare a tutti l’opportunità di fare domande e conoscere meglio l’associazione e lo stand gastronomico (dalle ore 19:00): punto ristoro gestito e organizzato dai volontari di Emergency Ferrara in collaborazione con il Centro sociale Rivana Garden e l’associazione Nati in Calzamaglia.

Sarà inoltre possibile firmare l’appello “Nessun profitto sulla pandemia. Tutti hanno diritto alla protezione da Covid-19” a cui ha aderito Emergency: si tratta di un ICE, ossia la modalità con cui i cittadini europei possono proporre una azione legislativa concreta alla Commissione Europea con lo scopo di rendere i vaccini e le cure un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente per tutte e tutti (per maggiori informazioni https://noprofitonpamdemic.eu/it/).

Il ricavato della XI edizione degli Emergency Days Ferrara sarà devoluto al Programma Italia: un progetto nato con l’obiettivo di attuare l’articolo 32 della Costituzione e la volontà di rendere concreto il diritto alla cura per tutti anche nel nostro paese.

Per accedere alla manifestazione sarà necessario ed obbligatorio il green pass ed è fortemente consigliata la prenotazione tramite form sul sito https://emergencydaysferrara.wordpress.com (dove si potranno ricevere ulteriori informazioni sull’evento) o in alternativa chiamando il numero 3339940136 (che garantirà inoltre la possibilità di prenotare da asporto dalle ore 18:30 alle ore 20:00)

Il programma

GIOVEDI’ 16 SETTEMBRE

– 18:30 “DDL ZAN: UNA LEGGE DI UMANITA’ E UGUAGLIANZA” incontro pubblico con Francesco Lepore, ha conseguito la licenza in dogmatica e la laurea in lettere antiche, è giornalista e collabora con Linkiesta, il suo ultimo libro è “Il delitto di Giarre”: attraverso l’attenta ricostruzione del delitto racconta quattro decenni di battaglie e rivendicazioni del movimento LGBT;
Manuela Macario, dal novembre 2018 responsabile Lavoro e Marginalità nella Segreteria Nazionale di Arcigay, principale associazione LGBTI italiana, dal 1985 si batte per la parità dei diritti, l’autodeterminazione, il superamento di stereotipi e pregiudizi nei confronti delle persone LGBTI, e contro ogni forma di discriminazione; Matteo Pancaldi, Avvocato del Foro di Ferrara, Consigliere e segretario del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine degli Avvocati di Ferrara.
La discussione sarà moderata da Beatrice Spallaccia, Ricercatrice per il progetto di ricerca “La rappresentazione delle questioni di genere online tra discorso giornalistico e hate speech: analisi critica comparata tra testate del mondo anglofono e italiano” presso l’Università di Bologna.

– 22:00 MUSICA E PAROLE IN RICORDO DI GINO
Con la musica de LE SCAT NOIR e le parole di Mauro Boniolo, Teresa Fregola e Mauro Presini ricorderemo Gino Strada, fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, anima di EMERGENCY, scomparso il 13 agosto 2021.
Il progetto “Le Scat Noir” nasce nell’estate del 2013. Tre ragazze provenienti da nord, sud e centro Italia si incontrano al conservatorio di Ferrara per lo stesso motivo: studiare musica jazz. Dopo aver arrangiato diversi standard, brani tratti dal repertorio del cantautorato italiano e di diversa provenienza, il trio vocale si è focalizzato maggiormente nella realizzazione di brani originali. Pezzi caratterizzati dall’unione e dalla diversità del background musicale delle tre componenti del gruppo. Questo eclettismo è uno degli aspetti caratteristici del loro modo di comporre e di lavorare insieme. La natura del loro organico le induce a utilizzare ed esplorare il corpo e la voce in tutte le loro potenzialità sonore e timbriche . Nei loro live alternano brani a cappella ad altri con accompagnamento strumentale di violino e pianoforte.

 

VENERDI’ 17 SETTEMBRE

– 18:30 “INGIUSTIZIA CARCERARIA” incontro pubblico con Alessio Scandurra, responsabile osservatorio nazionale carceri dell’assoc.ne Antigone, associazione “per i diritti e le garanzie nel sistema penale”, è nata alla fine degli anni ottanta nel solco della omonima rivista contro l’emergenza promossa, tra gli altri, da Massimo Cacciari, Stefano Rodotà e Rossana Rossanda. E’ un’associazione politico-culturale a cui aderiscono prevalentemente magistrati, operatori  penitenziari, studiosi, parlamentari, insegnanti e cittadini che a diverso titolo si interessano di giustizia penale; Stefania Carnevale, professore associato di Diritto processuale penale all’Università di Ferrara, dove insegna Procedura penale e Diritto dell’esecuzione penale, Ex garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Ferrara, co fondatrice del Laboratorio interdisciplinare di studi sulla mafia e altre forme di criminalità organizzata (MaCrO) dell’Università di Ferrara e membro del collegio docenti del dottorato di ricerca in Studi sulla criminalità organizzata dell’Università di Milano. È componente della Conferenza nazionale dei Delegati dei Rettori ai poli universitari penitenziari. È stata membro della Commissione per la riforma dell’ordinamento penitenziario nel suo complesso costituita presso l’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia (2017-2018); Antonio Amato, ex responsabile dell’area Misure e sanzioni di comunità dell’Ufficio per l’Esecuzione Penale Esterna di Bologna.
La discussione sarà moderata da Mauro Presini, maestro elementare specializzato per l’integrazione, dalla metà degli anni settanta si occupa di integrazione scolastica degli alunni con disabilità; dal 1992 al settembre 2015 ho rappresentato le associazioni delle famiglie all’interno del Gruppo di Lavoro Provinciale per l’Integrazione (GLIP), dal 1992 coordina il giornalino dei bambini “La Gazzetta del Cocomero”, ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione dei Servizi Educativi, Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara, dal maggio 2015 è consigliere della Cooperativa Sociale ONLUS Integrazione e Lavoro, da marzo 2016 cura la redazione di Astrolabio: il giornale del carcere di Ferrara.

– 22:00 BASTA POCO in concerto
Vasco Rossi, il più famoso cantautore italiano del genere rock-pop rock, conosciuto anche con
l’appellativo “Blasco”. Le sue canzoni sono state la colonna sonora di intere generazioni. A farvi ripercorrere un viaggio entusiasmante tra le sue canzoni più significative la BASTA POCO Tribute Band. Una band giovane che nasce nel 2017 e che grazie alla vasta esperienza dei suoi componenti ma soprattutto alla loro umiltà ed alla loro simpatia è riuscita sin da subito a conquistarsi l’affetto del pubblico. “Il cielo lasciamolo ai passeri, noi restiamo con i piedi per terra” Vasco Rossi.

 

SABATO 18 SETTEMBRE

– 18:30 “PERCHE’ I VACCINI DEVONO ESSERE PER TUTTI?”
Rossella Miccio, Presidente di Emergency dal 2017. Ha iniziato a lavorare nell’associazione nel 2000, occupandosi di Afghanistan. Nel 2007 è diventata co-direttore dei Programmi umanitari, curando in particolare i rapporti con le istituzioni internazionali e si è occupata dello sviluppo di EMERGENCY fuori dall’Italia. Dal 2015 Rossella è membro del Consiglio Nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale; Sara Albiani, policy advisor su salute globale dell’associazione OXFAM Italia: movimento globale di persone che vogliono eliminare l’ingiustizia della povertà, porta aiuto nelle più importanti crisi del mondo, e parallelamente, porta avanti una serie di ricerche e studi di settore, posizionandosi come esperta mondiale nei temi dello sviluppo; Laura Sighinolfi, medico responsabile dell’Unità Semplice Sezione Hiv/Aids dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive Ospedaliera dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara), presidente della Commissione tecnico-scientifica regionale per gli interventi di prevenzione e lotta contro l’Aids.
L’incontro sarà moderato da Andrea Spinelli Barrile, editor, autore e soprattutto co-fondatore di Slow News ma scrive, soprattutto di Afriche, anche per il manifesto, Africa&Affari, infoMundi. Ha pubblicato reportage su L’Espresso e il Riformista, ha scritto per Blogo, Agenzia Radicale, Lettera43 e IBTimes. Ha un libro all’attivo, “Esperanza”, e vinto due premi: il Premio Italia Diritti Umani 2017 di Flip e Amnesty International per il lavoro fatto sul libro Esperanza e il Premio Letizia Leviti 2020 con il reportage Ebola, dal letame nascono i fiori pubblicato qui su Slow News.

– 22:00 QUEENVISION in concerto
I QueenVision, nascono nel 2008 grazie alla passione che li accomuna per l’indimenticabile Band Inglese. Le straordinarie capacità vocali e la professionalità al piano del cantante Lele Richiusa fanno rivivere alcune delle emozioni che solo Freddie Mercury sapeva dare. Marco Di Giuseppe (Basso e Voce), Max Di Giuseppe (Chitarra e Voce) e Leo Casaroli (Batteria e Voce) dal 1995 suonano assieme in coverband e tributeband , poi nel 2008 l’incontro con Mr. Richiusa li porta a fondare i QueenVision. Ovviamente i Queen rimarranno per sempre inimitabili e inarrivabili, i QueenVision cercano con umiltà e passione di fare rivivere i momenti più significativi e magici dei loro Tour attraverso cambi di scena, video , musica cori e armonie di tutte le loro meravigliose Hit. Grazie a Freddie, Brian, John e Roger.

INOLTRE…TUTTI I GIORNI dalle 18:30

LIBRIELETTURE
Libreria tematica per grandi e piccini in collaborazione con LibrieLetture.com: libreria indipendente specializzata in piccoli editori e titoli non mainstream. Libri e curiosità librarie dall’Italia e dal mondo

INFOPOINT
Dove trovare tutte le informazioni per conoscere meglio l’associazione e sostenerne le attività socio-sanitarie.

STAND GASTRONOMICO
Un punto ristoro gestito dai volontari di Emergency Ferrara in collaborazione col Centro Sociale Rivana Garden e l’Associazione Nati In Calzamaglia, in cui trovare cous cous, cappellacci, piade, pinzini fritti, grigliate, cotoletta, taglieri e tanto altro, da gustare sorseggiando un’ottima birra, aiutandoci così a sostenere le nostre attività.
Dalle ore 19:00 alle 23:00 con possibilità di ASPORTO dalle 18:30 alle 20:00 (chiamando il 333.9940136)

 

festa emergency ferrara
Locandina della Festa Emergency : Ferrara – Rivana Garden, 16-18 settembre 2021

Cover: immagine su licenza Wikimedia Commonsl

Parole a capo
Antonio Bux: tre poesie inedite

“La poesia non cerca seguaci, cerca amanti”
(F. Garcia Lorca)

***

Io e te, in questo mondo da dire
che esistono sogni nostri come occhi
tesi o braccia, o per ricordare
quanto di mio e tuo non è durato
qui se ora gli occhi e le braccia formano
un più lontano assente, se qui ci rinnova dove
altre braccia accadono in altri occhi
come sogni di un mondo raro;

ma potessi esserne certo, da dirti ora
andiamo o per un restare fermi, io e te
già opachi tra parole e baci, già rari
e così perfettamente soli, io ti direi duriamo
ancora e il mondo di là ci riconosca
o solo faccia in tempo l’occhio dimenticato
a rivedere braccia a sfiorare un poco
sarebbe il modo, in vita, di sognarci dentro.

***

È tutta in te l’origine che io
so di dominare solo in parte,
l’ubbidire alla legge della carne
che la carne sceglie l’abbandono.

Ma so di te, del cielo tuo diverso
che spesso tieni basso verso il volto,
come a continuare un altro cielo
dove l’origine è stare in un riflesso.

Ciò di te mi è concesso, o lo sparire
stando mano nella mano un altro
tendere la mano, per lo sfiorare appena
un petalo del corpo, appena Dio.

Così divento io, nel guardarti sempre
come fosse questo fare una promessa
o il labirinto che qui ci tiene vivi, dove
da un lato all’altro non c’è più fuga,

perché la fuga di ogni origine è la sola
meta a continuare il nostro amore,
l’ubbidire ad una scienza e poi baciarsi
e poi tornare persi e soli, e poi un abbraccio.

***

Solo, e di questa parte facilmente lesa
che mi tiene in fondo, lontana e così
prossima a me, che mi difendo altrove
lasciato come fossi vuoto e pieno
o per speranza più solo ancora, e qui con Dio

cieca pagina già scritta, perché cancello
il volto con la mano, e l’esistenza per la vita
io ecco non sono mai, qui solo se mi leggi
amore Antonio, se il nome tuo mi è stato vero
il corpo annienta invano ogni sua legge.

(inediti, 2021)

Antonio Bux (Foggia, 1982) ha pubblicato, tra l’altro, Trilogia dello zero (Marco Saya 2012), Kevlar (Società Editrice Fiorentina 2015), Naturario (Di Felice 2016; rosa premio Viareggio), Sativi (Marco Saya 2017) Sasso, carta e forbici (Avagliano 2018) e il recente La diga ombra (Nottetempo 2020). In spagnolo ha pubblicato 23 – fragmentos de alguien (Buenos Aires 2014), El hombre comido (Buenos Aires 2015), Saga familiar de un lobo estepario (Toledo 2018) e in vernacolo foggiano la silloge Lattèssanghe (Le Mezzelane 2018). Come traduttore ha curato i volumi Finestre su nessuna parte (Gattomerlino Superstripes 2015) di Javier Vicedo Alós, Bernat Metge (Joker 2020) di Lucas Margarit e Contro la Spagna e altri poemi non d’amore (Nessuno editore 2020) di Leopoldo María Panero. Redattore per la rivista Avamposto, ha fondato e dirige il blog Disgrafie e alcune collane per le Marco Saya Edizioni e per l’editrice RPlibri.

La rubrica di poesia Parole a capo esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

Accettare i demoni

La saggistica sui problemi della psiche mi annoia. Bastano poche pagine. Eppure sono interessato ai problemi della psiche (la mia, anzitutto, che discorsi). I testi che non mi annoiano, tuttavia, sono molto più vicini ad una storia, un racconto, un romanzo. Oppure sono un romanzo. Il guaio è che le storie pongono solo domande. Quando sento il bisogno di un piccolo conforto, di qualche risposta o anche di un semplice suggerimento – e non ho i soldi per andarmi a sedere in una poltrona per 45 minuti – mi tuffo nelle parole di un Grande Ansioso, diventato terapeuta, che scrive come un narratore.

“Anche se i demoni sono così bravi a spaventarti e a minacciarti, in realtà non ti fanno mai male veramente. Perché no? Perché non possono farlo. Tutto ciò che possono fare è ringhiare, spaventarti. Il loro unico potere è la capacità di farti paura ma, concretamente, non possono neanche toccarti. Quindi, se credi che ti faranno veramente ciò che dicono, cadi nel loro gioco e saranno loro ad avere il controllo della barca. Quando ti renderai conto che non hanno la capacità di farti del male fisicamente, sarai libero. Potrai condurre la barca ovunque tu vorrai, a patto però di esser disposto ad accettare la presenza dei demoni. Lascia che loro si avvicinino, osservali e continua a guidare la tua barca verso la tua meta. Tutto quello che devi fare per raggiungere la terra è lasciare che i demoni ti circondino, che ti gridino quello che vogliono, e continuare a guidare la barca verso la costa. I demoni possono urlare e protestare, ma non possono fare niente per fermarti.

A questo punto starai pensando: “Ma perché li devo tenere sulla barca? non posso lottare con loro e buttarli in mare?”

Certo, puoi provarci, ma sarai talmente impegnato a lottare con loro da dimenticarti del timone, correndo il rischio di andare a sbattere contro uno scoglio e ribaltarti. Inoltre è una battaglia che non potrai mai vincere, perché i demoni sono infiniti.

Potrai pensare: “Ma è orribile! Non voglio vivere circondato da demoni!”

Mi dispiace doverti dare una brutta notizia: lo sei già.”

(Russ Harris)

Per leggere gli altri articoli della rubrica GERMOGLI clicca [Qui]

I PICCOLI Contadini Libertari sfidano i GRANDI del G20.
Firenze, 18 settembre: Marcia per la Terra.

 

Sono passati già 10 anni da quando a Parigi si sono incontrati, per la prima volta, i ministri dell’agricoltura dei 20 Paesi ‘grandi’ della Terra per affrontare i problemi della Agricoltura con la A maiuscola, l’agricoltura globalizzata.
Il 17 e 18 settembre il G20 dell’Agricoltura – a presidenza italiana – si terrà a Firenze [qui il sito ufficiale del ministero]
. Giovedì sera, al Teatro della Pergola, il ministro dell’agricoltura Patuanelli aprirà i lavori con l’Open Forum [per seguirlo in streaming].

Purtroppo bisogna riconoscere che da quel primo incontro del 2011, nonostante i meeting internazionali che sull’argomento, dal 2015 in avanti, si sono susseguiti con cadenza annuale, il panorama dell’agricoltura mondiale non è migliorato un granché. Come la pandemia e le crisi migratorie originate dal cambiamento del clima ci testimoniano, i terreni sono sempre più sfruttati dall’agricoltura industriale e si impoveriscono, la desertificazione di vastissime aree del pianeta per il riscaldamento globale, i disboscamenti della foresta pluviale per far posto a coltivazioni intensive, gli incendi ecc.  Intanto, il problema della fame nel mondo è ben lontano dal trovare una soluzione.

In verità, i problemi negli anni si sono ulteriormente aggravati e di nuovi se ne sono aggiunti, vedi il passaggio sempre più frequente di forme batteriche e virali dagli animali all’uomo (l’encefalopatia spongiforme altresì detta Mucca Pazza nei primi anni 2000, l’ HPAI o Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità nel 2009/2010 e nel 2019 il Covid, che si dice sia arrivato  dai pipistrelli venduti nei mercati cinesi). Perché la ricerca e la scienza non sono intervenute tempestivamente? Non hanno forse capito in tempo cosa stava succedendo? E i 20 Grandi cos’hanno fatto finora? Si sono riuniti … e poi?

Come sostengono i piccoli e piccolissimi agricoltori della rete Genuino Clandestino  [Qui] e di Terra Bene Comune [Qui] le questioni sono state affrontate, e continuano ad essere affrontate, dal punto di vista sbagliato.
Per i contadini che si ribellano all’industrializzazione sempre più spinta dell’agricoltura e alla mentalità del profitto ad ogni costo, che vede l’agricoltore come lo sfruttatore della terra e della natura: la Terra è un Bene Comune e come tale va difesa e conservata con cura; la Terra è di tutti, non deve essere accaparrata, non deve servire all’arricchimento di qualcuno, ma al mantenimento e al benessere delle comunità che vivono su quella Terra.
La Terra è un complesso di forme viventi e non viventi che vanno rispettate e quindi rigenerate, perché la Terra stessa è un Unicum vivente Generatrice di vita. L’agricoltura industriale ne causa l’impoverimento, la sterilità e la morte.

Tornando al G20 di Firenze, i 2 temi all’ordine del giorno, i focus dei seminari saranno: la Resistenza Antimicrobica (AMR), che si stima causi circa 700 000 decessi umani all’anno a livello globale, e Agricoltura e Cambiamento Climatico [Vedi qui].
Per fare un po’ di luce su queste due importantissime questioni, riporto informazioni e valutazioni espresse da una fonte difficilmente contestabile, l’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) .  Ecco quanto si legge nel loro sito:
“… la resistenza agli antimicrobici (AMR) è la capacità dei microrganismi di resistere ai trattamenti antimicrobici. L’uso scorretto o l’abuso di antibiotici sono considerati le cause della crescita e della diffusione di microorganismi resistenti alla loro azione, con conseguente perdita di efficacia delle terapie e gravi rischi per la salute pubblica.”.

L’Autority Europea continua a studiare, consigliare, raccomandare…
2007 – L’EFSA  pubblica istruzioni per il monitoraggio armonizzato della resistenza agli antimicrobici in due importanti batteri zoonotici (Salmonella e Campylobacter) in animali e alimenti.
Aprile 2008 – Gli esperti dell’EFSA esaminano in che modo il cibo può diventare un veicolo per la trasmissione all’uomo di batteri resistenti e formulano raccomandazioni per prevenirne e controllarne la trasmissione.
Novembre 2009 – L‘EFSA, l’ECDC, l’EMA e il Comitato scientifico della Commissione Europea per i rischi sanitari emergenti e di nuova individuazione (SCENIHR) pubblicano congiuntamente il parere  in cui è trattato il tema delle infezioni: joint scientific opinion on AMR focused on infections that can be transmitted to humans from animals and food (i.e. zoonotic diseases che possono essere trasmesse dagli animali e dagli alimenti all’uomo (ovvero le malattie zoonotiche).

Ma soltanto nel giugno 2017 la Commissione partorisce il Piano d’azione sanitario unico dell’UE contro l’AMR [Vedi qui], come richiesto dagli Stati membri nelle conclusioni del Consiglio del 17 giugno 2016.
Luglio 2017 – Una relazione dell’EFSA,EMA ed ECDC presenta nuovi dati sul consumo di antibiotici e sulla resistenza agli antibiotici. I dati evidenziano un miglioramento della sorveglianza in tutta Europa. Il rapporto conferma il nesso tra consumo di antibiotici e resistenza agli antibiotici sia nell’uomo sia negli animali destinati alla produzione di alimenti.

EFSA conclude: “…per contrastare la resistenza agli antimicrobici occorre un approccio OLISTICO e multisettoriale che coinvolga diversi settori (medicina umana, medicina veterinaria, ricerca, zootecnia, agricoltura, ambiente, commercio e comunicazione)…”[leggi dal sito ufficiale].
Questo approccio olistico manca completamente nell’agricoltura industrializzata, mentre è alla base dell’agricoltura biologica e naturale, quella praticata dalle piccole aziende dagli agricoltori e i contadini che curano la loro terra senza sfruttarla.

I grandi numeri negli allevamenti intensivi, le monocolture, le monosuccessioni colturali impediscono l’applicazione della visione olistica della produzione agricola, che spesso si riduce ad una sola e unica fase di produzione, in cui la terra rappresenta solo ‘un substrato’. e dove l’operatore agricolo non conosce nemmeno il processo che sta a monte e a valle del proprio ‘pezzo di produzione’. Proprio come in una catena di montaggio.

Il secondo argomento all’ordine del giorno al G20 è Il cambiamento climatico.
Così recita il trafiletto di presentazione del seminario sul sito ufficiale:E’ una delle più grandi sfide del nostro tempo e i suoi impatti negativi indeboliscono la capacità di raggiungere uno sviluppo sostenibile e minacciano la resilienza (sostantivo diventato di gran moda dal governo Draghi in poi, N.d.r.) del settore agricolo. Per questo motivo, sono necessari un forte impegno politico, investimenti nella ricerca e il trasferimento dei risultati agli agricoltori affinché essi possano trovare strategie e soluzioni efficaci per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico”

La stragrande maggioranza degli esperti individua nell’agricoltura “industrializzata” e nell’allevamento intensivo una delle cause principali dell’emissione in atmosfera di gas serra:  Lo sostiene, ad esempio, un documento che trovo nel sito ufficiale della Confederazione Svizzera: “i più importanti [fattori che concorrono all’emissione di gas serra] sono il metano (CH4), il protossido di azoto (N2O) e l’anidride carbonica (CO2). Essi derivano dalla digestione dei ruminanti, dai concimi azotati o dalla combustione di carburanti e combustibili fossili per macchine ed edifici agricoli. La CO2 viene anche assorbita o liberata dai terreni agricoli tramite il loro utilizzo (lavorazione del suolo, concimazione, avvicendamento delle colture)” [Qui].

Se guardiamo all’Italia, l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) valuta che il settore agricoltura concorra per il 7% circa alle emissioni nazionali di gas serra, al 94% delle emissioni nazionali di ammoniaca. Sempre l’ISPRA sostiene che esistono delle tecniche agricole che ne permettono una sensibile diminuzione, purtroppo “a differenza di altri settori, le emissioni derivanti dall’agricoltura, proprio per la peculiarità del settore, cioè di produrre cibo, sono in parte incomprimibili e pertanto diventerà sempre più rilevante il contributo di questo settore alle emissioni di gas serra”. https://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/2020/04/il-quadro-emissivo-in-italia 

Peculiarità del settore”? “Emissioni incomprimibili” ???
In realtà la produzione di cibo nei Paesi avanzati (G20) è ampiamente superiore alla domanda. A dispetto dell’enorme quantità di spreco alimentare nelle società cosiddette avanzate, c’è lo strozzinaggio che la rete commerciale che la GDO (Grande Distribuzione Organizzata) impone ai produttori agricoli in generale per raggiungere un reddito decente dell’impresa.
P- per inciso, dalla fine degli anni 80′ non si parla più, infatti, di contadini, ma di imprenditori agricoli, che possono anche non sporcarsi le mani con la terra, ma strizzano il lavoro degli operai agricoli i dipendenti e vivono sul profitto dell’impresa – che li obbliga a produrre sempre maggiori quantità di prodotti che devono vendere a prezzi sempre più bassi.
Insomma, una impresa agricola industrializzata funziona nel medesimo modo di una impresa industriale.

Al ricatto del prezzo di mercato si ribellano gli agricoltori della rete Genuino Clandestino e Terra Bene Comune . Dicono No alla logica del profitto, allo sfruttamento della Terra, degli animali, e delle persone: i lavoratori, gli operai agricoli. E vogliono essere ascoltati e riconosciuti, chiedono spazi di terra e di vita.
Sabato 18 settembre alle ore 13,00 i contadini libertari di Genuino Clandestino e Mondeggi Bene Comune, insieme ai simpatizzanti della Terra e ai difensori della Natura, si troveranno in Piazza Poggi a Firenze per dire basta alle falsità dei 20 grandi della Terra e riaffermare il diritto ad un’agricoltura veramente rispettosa della Terra, ad un cibo sano non malato all’origine, a una vita in armonia con la natura. La marcia partirà alle 14,00.

Su questo quotidiano potete leggere il testo integrale dell’Appello dei contadini libertari che convocano la Marcia per la Terra [leggi Qui].
Per partecipare alla Marcia – scherza uno dei giovani organizzatori – non è però necessario essere un contadino, lavorare la terra o coltivare un orto. La Marcia è aperta a tutti, perché la salute, l’ambiente e la giustizia sociale riguardano tutti.”.