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Giorno: 29 Settembre 2021

prossimamente…

logo ultimo rosso

l’Ultimo Rosso è volutamente eccentrico, può richiamare la passione, la rivoluzione, la distanza dal convenzionale, la sorpresa, il mattone rosso di Ferrara… Qualsiasi cosa venga in mente a ogni partecipante.

L’Italia è un paese di “poeti” ma gli italiani non leggono libri, soprattutto non leggono libri di poesia. La poesia “degli altri” è considerata difficile, un po’ come l’arte astratta.

Questa rassegna di poesia vuole spargerne il seme, incentivare la lettura (a bassa e alta voce) della poesia, proporre la poesia come lingua intima e universale, un riflesso primordiale, quel che rimane del mondo prebabelico.

Dunque una poesia che invade tutta la città, che scende in strada e interrompe per un attimo il quotidiano, che sorprende, improvvisa, provoca. Una poesia che rifiuta i palchi, i premi, le etichette. In ultima analisi, una poesia politica: rivoluzionaria, sovversiva, anarchica.

l’Ultimo Rosso
prima edizione limitata e firmata dagli autori

Nei prossimi giorni puoi trovare tutte le informazioni utili: su ferraraitalia, sulle nostre pagine Facebook e su Instagram, sull’evento Facebook l’Ultimo Rosso.

Comacchio, senza democrazia, diventa un comune vuoto!

 

Il Comune di Comacchio, somiglia sempre più alla sede di una Società per Azioni e la Giunta ad un Consiglio d’Amministrazione. Il Sindaco prosegue silenzioso come a capo d’un’impresa privata, raramente fissa indirizzi ai suoi tecnici (da quanto abbiamo, visto e sentito)  e sembra assumere  provvedimenti come rispondesse ad azionisti.  Al popolo, cui «appartiene la sovranità» (Costituzione), rimane il triste ruolo di essere coinvolti solo per avere il polso del consenso.
Ai rappresentanti del popolo (i consiglieri), cui spetterebbe la funzione di controllo, con questa misteriosa proposta di modifica del regolamento del consiglio comunale è riservato un ruolo quasi decorativo.
“il Consiglio Comunale è diventato una scatola vuota”.
“Per mesi rigorosamente a distanza ci siamo battuti per esprimere idee, opinioni, bisogni, segnalazioni che da fuori ci sono pervenute” afferma il capogruppo Righetti. Abbiamo affrontato temi importanti, Viale Carducci, interventi per manutenzioni del territorio, contrasto all’emergenza covid, impianti sportivi, ciclabili, scuola, abbiamo fatto proposte per supportare giovani, anziani, donne, associazioni, imprese…
Le risposte erano sempre le stesse, quasi un eco: respinto!.
Oggi però ciò che viene negata è la democrazia, vengono tagliati fuori i bisogni dei cittadini, tappata la bocca a chi chiede spiegazioni o semplicemente ha a cuore il proprio territorio.
“A questa amministrazione non piace avere un dibattito, e non accettano punti di vista diversi, ma noi siamo stati eletti per operare e lavorare seriamente, per controllare e portare nuove proposte, non per stare zitti e buoni su uno sgabello di casa! Incalza Righetti”.

Il consiglio comunale del  prossimo 29 settembre è molto importante, è stato confezionato ben 100 giorni fa da 3 consiglieri di maggioranza e addirittura dal presidente del consiglio comunale.
Non tanto la sorpresa quanto lo sconcerto di un presidente che invece di onorare il suo ruolo di moderatore super partes, lavora ben 100 giorni all’oscuro del resto del consiglio per “imbavagliare” i rappresentanti dei cittadini…(dimenticando di essere pagato nel suo ruolo dagli stessi).
Abbiamo presentato degli emendamenti (proposte) perché la democrazia rimanga, perché il dibattito continui, Comacchio  merita un consiglio comunale serio, attivo , aperto e democratico e magari prima o poi in presenza…
Cancellare dal regolamento, la possibilità di intervenire, proporre idee e segnalare bisogni dei cittadini, è sconcertante e grave!
La parte tecnica ha già dato parere favorevole a tutti i nostri emendamenti che dimostrano come le modifiche fatte a porte chiuse dal presidente del consiglio risultino in palese contrasto con le norme dello stato della legge del tuel.
Ci chiediamo a questo punto come sia stato possibile da parte dei tecnici dare parere favorevole anche alle modifiche del presidente che vuole un consiglio vuoto…silenzioso e veloce, evidenziando nel suo nuovo regolamento che la parteciapzione e impegno dei consiglieri (per di più di minoranza) è “solo perdita di tempo e impiccio”.
Attendiamo con attenzione quello che accadrà sperando ancor una volta nel buon senso.

Alberto Righetti
Per il Gruppo Per Fare

AL CENTRO COMMERCIALE IL CASTELLO: dal 30 Settembre nasce una nuova libreria a Ferrara

 

da: Ufficio Stampa Librerie Coop 

Dal 30 settembre UNA NUOVA LIBRERIA A FERRARA.  Targata LIBRERIE.COOP  la catena di librerie di Coop Alleanza 3.0, ARRIVA nel centro commerciale IL CASTELLO offrendo AI SOCI E AI CONSUMATORI  UNA VERA E PROPRIA LIBRERIA ALL’INTERNO DELL’IPERMERCATO, un formato sperimentato con successo nel 2017 a Ravenna e da giugno a Pescara.

Sarà a tutti gli effetti una vera e propria LIBRERIA con assortimento di catalogo, proprio come le oltre 30 librerie della catena presenti nei centri storici o nelle gallerie commerciali. 20 mila i titoli presenti in 275 metri quadrati e 4 i librai professionisti. L’attuale corner, molto apprezzato dai soci e dai clienti diventa una VERA LIBRERIA dove i volumi saranno esposti in modo chiaro e leggibile, la vendita sarà assistita da librai esperti e ci sarà una cassa dedicata per pagare direttamente senza  passare dalla barriera dell’ipermercato dove si potranno fare anche pacchetti e confezioni regalo.

Una innovazione che vuole dare dignità ai tanti spazi libri della GDO  che negli anni Ottanta e Novanta hanno avuto un ruolo fondamentale nell’intercettare, un pubblico nuovo di lettori e di clienti che non entrava in libreria, ma che è poi migrato progressivamente verso canali con assortimenti e servizi maggiori. Una risposta a quel milione di persone che dichiara di comprare libri solo in Gdo, che rimane in alcuni casi, come nei piccoli comuni, il punto di vendita fisico più vicino dove trovare assortimenti sia pure minimi e a tutti coloro che anche nell’era della digitalizzazione continua a preferire il rapporto “materiale” con il libro e con i librai non acquistando, anche per scelta, sulle piattaforme on line.

Coop Alleanza 3.0 ha dimostrato molto coraggio nel sostenere questo progetto che rivoluziona il mondo dei libri nella grande distribuzione, condividendo con Librerie.coop  l’ambizione di portare i libri incontro alla gente, ai lettori forti ma anche e soprattutto ai lettori occasionali offrendo uno standard qualitativo diverso e unico, con un servizio di assistenza mai esistito nel panorama della distribuzione organizzata. 

Librerie.coop, società di proprietà di Coop Alleanza 3.0 da sempre impegnata nella divulgazione della cultura e nell’incremento della lettura attraverso l’offerta nelle sue 31 librerie tradizionali e nella la neonata libreria on line di un assortimento di  qualità  ed elevata competenza dei librai, ha deciso nel 2017 di accettare  una grande scommessa proposta da Coop Alleanza 3.0: mettere a disposizione della capo gruppo la professionalità acquisita negli anni per proporre spazi libri nei suoi ipermercati totalmente rivisti nell’assortimento e nel servizio. Oggi i corner libri negli Ipermercati di Coop Alleanza sono oltre 40 ma solo a Ravenna, Pescara e oggi Ferrara possono vantare una vera e propria libreria.

Ricordo un intervista di qualche anno fa ad un grande editore italiano che rispose a proposito dei libri nei supermercati “è una grande idea, è un bene che il libro diventi un abitudine, che stiano pure vicino al cartone del latte”. Leggere dovrebbe essere un gesto quotidiano, come fare colazione” dice il direttore generale Nicoletta Bencivenni, che aggiunge “Gli spazi libri di  cui parliamo non portano i libri vicino al cartone del latte perché abbiamo cercato di ricreare un ambiente confortevole e piacevole, con la possibilità di sedersi e sfogliare un libro, un luogo che possa assomigliare il più possibile ad una libreria, pur sapendo che ci sono limiti strutturali, ma è reale l’intento di rendere l’acquisto del libro un “gesto quotidiano” come l’acquisto del pane e del latte.

Rete delle Reti: nasce la nuova WebTv delle biblioteche italiane

 

da: Ufficio Stampa di CSBNO (Socio co-fondatore Rete delle Reti)

28 Settembre 2021 – Rete delle Reti, il coordinamento nazionale dei sistemi bibliotecari italiani, si arricchisce di un nuovo strumento di comunicazione e dialogo con il pubblico, la WebTV “Reti nella Rete”. Le biblioteche non sono solo luoghi fisici da frequentare, ma anche spazi virtuali da conoscere e abitare a distanza, con gli strumenti che le tecnologie digitali mettono oggi a disposizione. In questo caso parliamo di un canale video che ha l’obiettivo di far conoscere gli aspetti più originali e curiosi delle biblioteche e di chi le frequenta o ci lavora, con la possibilità di parlare di libri, film, musica, giochi, tecnologia, informazione e tutto ciò che popola questo mondo.

Il canale ha aperto da pochi giorni con un ciclo di visite in alcune fra le biblioteche più interessanti del nostro circuito: biblioteche realizzate in antichi mulini o ville prestigiose, con vista sul mare o situate in alta montagna, capaci di incantare gli occhi dei visitatori con la loro prestigiosa bellezza o mischiate fra le voci e i colori dei quartieri di periferia.

In palinsesto molte rubriche dedicate alle biblioteche e alla lettura. Si parte con Bibliotour (visita alle biblioteche italiane), Bibliostar (a tu per tu con i protagonisti della cultura), Tipi da biblioteca (facce, voci, idee che danno un volto alla biblioteca), BiblioFuture (ultime frontiere e tendenze), BiblioJob (i mestieri del libro), e altre sono in preparazione.

La presidente della Consulta di Rete delle Reti, l’assessore alla cultura di Torino Francesca Paola Leon, sottolinea che “Questa web tv sarà una delle voci delle biblioteche che vorranno comunicare l’innovazione e le opportunità a disposizione di tutti, ed è stata possibile grazie a Rete delle Reti, la più grande esperienza di cooperazione nel mondo bibliotecario italiano. Solo grazie alla partecipazione di tutti è possibile raggiungere grandi traguardi anche da parte di un settore, quello della cultura e delle biblioteche in particolare, non sempre sostenuto con le giuste risorse”

Il canale (https://bit.ly/3foJabO) è gestito da un comitato di redazione composto da bibliotecari dei sistemi aderenti a Rete delle Reti e coordinato da una direttrice, la giornalista divulgatrice Marta Perego, che cureranno le produzioni e i palinsesti anche selezionando contenuti messi a disposizione dalle biblioteche italiane. “Sono entusiasta di prendere parte a questo progetto. Le biblioteche italiane sono un luogo prezioso per la comunità: di incontro, scoperta, studio, crescita culturale e personale. È il luogo in cui perdersi tra libri, stimoli e ricerca inseguendo il proprio desiderio di scoperta. Cercheremo di raccontarle con originalità e attenzione, generando curiosità e, perché no, divertimento”.

“Reti nella Rete” è realizzato grazie al contributo del Fondo Lettura 2020 del MIC – Ministero della Cultura.

Rete delle Reti è un progetto nazionale di cooperazione tra sistemi bibliotecari. Include attualmente 36 sistemi, distribuiti in 8 regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto), e comprende centinaia di biblioteche di piccole dimensioni e di grandi città come Torino, Milano e Roma, per un bacino d’utenza di 13,4 milioni di persone.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito https://retedellereti.dgline.it/ e la pagina Facebook “Rete delle Reti”