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Giorno: 25 Gennaio 2022

Tree sleeping …
Il sogno di una casa sull’albero

@Aromantica

Molti di noi, da ragazzini, hanno sognato la casa sull’albero. Arrampicarsi in maniera agile e spensierata su quegli amici imponenti e maestosi era un desiderio irrefrenabile. Se non altro per sentirsi leggeri, liberi, soli con le nubi e i sogni a cielo aperto. Un’avventura che poteva dimostrare a noi stessi e agli altri quanto eravamo bravi e magari onnipotenti. Senza paura di cadute o di inciampi, sentimenti che dovremmo portarci dentro anche da adulti. Voler ritrovare quella spensieratezza, oggi si può, per chi ancora non ha perso il vizio di sognare. Una stanza sull’albero, più o meno spartana o molto chic, la si può trovare in varie regioni italiane. Eccone alcune, dal Lazio alla Sardegna. Per una piccola fuga dal mondo.

La Piantata, Arlena di Castro, Viterbo, Lazio

Suite Bleue, La Piantata

Nascosta dietro alla chioma rigogliosa di una quercia secolare e avvolta dal profumo della lavanda durante i mesi estivi, l’agriturismo La Piantata, a pochi km da Viterbo, ad Arlena di Castro, dispone della bellissima e accogliente Suite Bleue, perfetta per un relax alternativo in totale sintonia e sinergia con la natura. Progettata dall’architetto Alain Laurens (noto per aver progettato molte case sugli alberi), la casa sull’albero è ampia, 44 metri quadri, si trova a otto metri da terra e dispone di un comodo letto matrimoniale a baldacchino, riscaldamento autonomo, terrazzo dove viene servita la colazione (rigorosamente a chilometro zero), diffusore ultra-moderno per la musica. Favolosa anche la Black Cabin (la Casa sull’Albero più grande d’Europa), un eco-loft di 87 metri quadri per dormire riparati dall’ombra della chioma di un pino marittimo di 200 anni. Incredibile vista a 360° su un oliveto secolare di oltre 1.800 piante, 12 ettari di colline coltivate a lavanda, i Monti Cimini e, sullo sfondo, il mare di Tarquinia. Ogni anno, dalla fine di luglio fino alla notte di San Lorenzo, gli ospiti potranno anche assistere alla suggestiva raccolta della lavanda.

CasaBARTHEL, Firenze, Toscana

Casa Barthel

Bed and view. Tra le case sull’albero in Italia con design moderno, ma perfettamente inserito nel contesto naturale circostante, CasaBARTHEL è situata sulle colline toscane, a pochi minuti dal centro di Firenze e un’ora circa dal cuore del Chianti. Progettata dall’interior designer Riccardo Barthel e realizzata con materiali di recupero, come ferro e legno riciclato, la casetta è finemente arredata e le pareti interne sono lavagne su cui gli ospiti di tutto il mondo lasciano messaggi con gessetti colorati. Agli inizi degli anni Ottanta la famiglia decise di trasferirsi in una casa colonica alle porte del centro di Firenze, sulla collina di fronte alla Certosa di Val d’Ema. La proprietà aveva una casa in pietra circondata da campi di olivi, una concimaia, il fienile e una grande aia di cotto pensata come una piazza di paese. Oggi sono ancora lì e qui troviamo una stupenda casasullALBERO, una romantica stanza immersa nei pini silvestri e negli olivi sempreverdi. Un miniappartamento, una casa/studio e una perfetta residenza d’artista a quattro metri da terra. I proprietari hanno una passione per gli oggetti che amano scoprire e recuperare un po’ ovunque. Per questo ogni appartamento ha una collezione (fra queste, la casadellaCERAMICA prende il nome dalle mattonelle antiche provenienti dalla Campania; la casadelFATTORE espone un manuale contadino degli anni trenta trovato al mercato delle pulci di Parigi; la casadelMARINAIO deve il suo nome a una collezione di modellini, fotografie e quadri di barche a vela; la casadelCINEMA ha una colorata collezione di poster cinematografici, tra cui una gigantesca locandina dei Blues Brothers. Qualche terrazzamento più in basso la casadeiBALOCCHI deve il suo nome alla collezione di cucine giocattolo raccolti nei brocantes francesi).

Tree Village, Claut, Friuli-Venezia Giulia

Tree Village

A Claut, in Friuli-Venezia Giulia, si trova un bellissimo villaggio sugli alberi (il primo in Ialia), immerso nel parco naturale delle Dolomiti Friulane, il Tree Village, ideale per tutta la famiglia, grandi e piccini. Qui le casette sono più spartane, e accolgono gli sportivi che, da aprile, possono praticare Nordic Trekking in notturna, Hydrospeed lungo il torrente Cellina, il percorso Kneipp con istruttore, canyoning, biking e tante altre attività organizzate. Nato dai ricordi di bambino di Renzo Grava e dei suoi nonni Mene, contadino, e Maria, casalinga, con due mucche e una stalla e la vita che seguiva le stagioni, tutto era una sorta di incantesimo. Durante la calda estate si sentiva il rumore della mitica Motobenassi, una falciatrice a motore con il suo odore di olio, si faceva il fieno, i prati erano custoditi con cura e amore, nessun filo d’erba andava perduto, si condividevano i pezzi della storia contadina, con orgoglio e curiosità. Un taglio del prato, cui Renzo contribuiva salendo con il nonno sulla falciatrice, era un lavoro importante. Tanti ricordi, di quei giorni spensierati passati tra le montagne, il fieno, l’altalena e il ruscello, che affiorano ancora oggi. E che oggi accolgono, nelle loro casette sugli alberi, chiunque voglia tornare un po’ bambino… perché, come scrive Renzo, quello che conta è la passione, quella che accumuna le persone alla terra, alla montagna, alla propria montagna perché ognuno di noi ha una montagna nel cuore.

Malga Priu, Ugovizza, Friuli-Venezia Giulia

malga Priu

Da Ugovizza, frazione di Malborghetto-Valbruna (montagne che, fra tanti amici, frequentavo con la famiglia da bambina…), proseguendo fino ai confini del bosco, attraverso una stradina sterrata, si arriva a Malga Priu, sulla via Pontebbana, dove è possibile dormire sospesi in una casa sull’albero che è come un’enorme pigna. Ad oggi, sono disponibili due case-pigna, entrambe di 40 mq distribuiti su 3 piani, progettate dell’architetto Claudio Beltrame e realizzate solo con materiali eco-sostenibili. Il primo piano è la zona lounge con terrazza panoramica; il piano centrale, punto di accesso della casa, include cucina, salotto, bagno e una seconda terrazza; al terzo piano si trova la zona notte, con un oblò sul tetto per addormentarsi guardando le stelle. Perfette per un fine settimana nella natura.

Caravan Park Sexten, Sesto, Trentino Alto-Adige

Caravan Sesto
Caravan Sesto

Posta nell’Alto Adige orientale, nella sempre magica e unica Val Pusteria, Sesto è nota in tutto il mondo per le sue bellissime e immense montagne. Chi ama i paesaggi verdi e che si perdono all’orizzonte conosce bene questi panorami circondati dalle Dolomiti (come me…). Non per nulla lo stemma della cittadina è ornato dalle Tre Cime di Lavaredo… Immersa nel parco naturale delle Dolomiti di Sesto, la cittadina porta i turisti a gli amanti della natura verso i prati della Croda Rossa e la Val Fiscalina che profuma di fieno. Se qui si trovano hotel, appartamenti vacanza e agriturismo di altissimo livello, oggi a incuriosire è il campeggio, il Caravan Park Sexten. Ossia la meraviglia di dormire sospesi. Tanti, molti di noi, da bambini, hanno sognato di dormire sugli alberi. Sospesi dalla terra, leggeri, là in alto più vicini alle nuvole, dove dalla finestra si (intra)vedano fruscianti rami verdi e si odano sbarazzini cinguettii perduti. Oggi, al Caravan Park Sexten si può. Basta salire una scaletta per raggiungere il settimo cielo, quel sogno che si realizza, ovvero una casa sull’albero di 35 mq a 3 metri e mezzo di altezza dove osservare la natura dall’alto, leggere, scrivere, disegnare, ascoltare musica e riposare. Magari ricamare o dipingere. E sognare, liberi da ogni pensiero. Qui la mattina si viene svegliati dalla carrucola su cui è stato caricato il cesto con la ricca e salutare colazione: comincia così una giornata con ritmi nuovi e la sospensione fisica rappresenta, come metafora, l’intervallo che ciascun ospite si prende dalla quotidianità. Un rifugio benefico. Le strutture in legno, realizzate secondo i moderni ed avanzati concetti della bioarchitettura, offrono una vista straordinaria sulla Meridiana di Sesto e aprono una nuova dimensione del piacere del bagno e del relax da condividere in un ambiente magico. Le lussuose case sull’albero sono dotate di soggiorno, televisore, stanza da bagno con doccia sensoriale, idromassaggio e sauna. E se d’estate il verde avvolge, immaginate d’inverno, dove il candore della neve riscalda e i fiocchi accarezzano i sogni. Magari abbracciati, stretti stetti, all’amore della propria vita. Un paesaggio degno di una magnifica favola. E tutto rigorosamente prenotabile online.

San Luis Retreat Hotel & Lodges, Avelengo, Trentino-Alto Adige

San Luis

Restiamo sempre in Alto Adige, ma ci spostiamo ora nella zona escursionistica di Merano, al San Luis Retreat Hotel & Lodges, che offre chalets in legno con pontili sul lago e lussuose case sugli alberi, tutte una diversa dall’altra. Un hotel di case sull’albero in Italia nella cornice di un classico parco alpino di 40 ettari: un bosco di larici e abeti rossi, circondato da montagne, che si sviluppa intorno ad un lago di 5800 mq, in cui la natura offre uno spettacolo impagabile in tutte le stagioni dell’anno. Qui il lusso è il relax ma, soprattutto, il silenzio e l’atmosfera fatata. Che curiosità la luxury casa sull’albero… poco  spartana sicuramente, ma in cima, verso l’alto di ogni vetta, favolosa per corpo, anima e mente…

Aroma(n)tica Treehouse, San Salvatore Monferrato (SL), Piemonte

La bellissima casa sull’albero Aroma (n) tica Treehouse, di Pina e Mauro, si affaccia sulle colline del Monferrato, zona anche ad alta vocazione vitivinicola con prodotti di livello superiore, come Barbera, Freisa, Grignolino e Cortese, ed è immersa nella natura più incontaminata, tra il profumo delle erbe e del tiglio. Attraverso una comoda scaletta in legno si può accedere alla camera arredata in stile shabby chic. Il nido è sospeso su di un parco di 18.000 mq di proprietà della Tenuta Montegrande, una residenza di campagna costruita nel 1893, e gode di una terrazza panoramica, oltre che una piscina solarium. Una meraviglia, per rilassarsi all’aperto durante le belle giornate di sole. L’avventura di Pina e Mauro, con questa casa, rifugio della famiglia, è iniziata 30 anni fa: due figlie, una nonna con la passione dell’orto e tanti animali. Qui si offre un’ospitalità discreta, uno stile di vita genuino e il godimento di una natura incontaminata. I proprietari raccolgono la frutta, prendono le uova delle loro galline, essiccano le erbe per le tisane e imbottigliano il vino. Hanno ereditato il sogno di questa casa sulla collina dal nonno Alfredo e lo portano avanti con la passione e l’affetto che si nutre per le cose più preziose, quelle che si fanno crescere con le proprie mani. Un angolo di Paradiso.

 La Casa di Mimma, Caposele (AV), Campania

casa di Mimma

Scendiamo un po’ più a sud, e a metà strada tra Napoli e Matera, troviamo La Casa di Mimmaun piccolo giallo sull’albero, ideale per chi vuole concedersi una pausa dalle preoccupazioni quotidiane. Il piccolo terrazzino sull’albero permetterà di rilassarvi grazie alle sedute di meditazione organizzate all’aperto; da non dimenticare la presenza del barbecue ad appagare ogni sforzo e le passeggiate, belle occasioni per scoprire la bellissima regione Campania. A partire da Caposele, una piccola cittadina in provincia di Avellino, dove ammirare il patrimonio naturale dell’Oasi Senerchia e scoprire la storia racchiusa nell’Abbazia del Goleto, tesoro risalente al XII secolo.

Su Gologone Experience Hotel, Oliena (NU), Sardegna

Sugologone, Wild Suite

Chiudiamo questa breve, ma intensa, carrellata con la Sardegna. Anche le isole possono offrire la possibilità di dormire sugli alberi, o tra gli alberi: è il caso del lussuoso albergo a 4 stelle Su Gologone Experience Hotel e della sua splendida Wild Suite. Raggiungere Oliena, in provincia di Nuoro, significa poter dormire sotto le stelle e riscoprire il cinguettio degli uccelli e il canto delle cicale, unito al calore della luce inebriante della Barbagia … La camera sull’albero, di ben 60 metri quadri, è nascosta dai rami di un fico; l’arredamento è curato nei particolari e riprende l’atmosfera naturale esterna grazie alla presenza interna di profumati rami di ginepro, sughero e fico. Terrazzo dei sogni e dei desideri completano l’esperienza unica. Un’ode all’armonia.

Proseguono i lavori del Forum Antimafia capitolino, #Noi è pronta

“NOI è contenta di apprendere che questa mattina in Campidoglio si è discusso per dare il via al Forum Antimafia e siamo felici che stia andando avanti il percorso iniziato dalla Sindaca Raggi e dalla delegata alle periferie Federica Angeli. Come associazione antimafia siamo pronti a dare il nostro contributo.”
Così, Noi Associazione Antimafia in merito al Forum sui Beni Confiscati alla mafia tenutosi oggi in Campidoglio.

Scritte no vax contro Bonaccini e Lepore, solidarietà dal Gruppo Pd in regione che condanna il gesto

Nella notte, scritte no vax che paragonano il Presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Sindaco di Bologna Matteo Lepore a “nazisti” sono apparse sui muri di una delle torri di viale Aldo Moro, sede della Regione Emilia-Romagna.
Avviene ad appena due giorni dal 27 gennaio, Giornata in cui tutto il mondo si ferma a ricordare i crimini perpetuati dai veri nazisti contro l’umanità e il popolo ebraico. Non accettiamo insulti vergognosi di questo stampo al Presidente Bonaccini, al Sindaco Lepore e a tutti gli amministratori pubblici che stanno lavorando per arginare gli effetti della pandemia sul benessere dei cittadini. Siamo solidali con le vittime di gesti intimidatori come questo e con tutti coloro che, per professione, ruolo o semplicemente senso civico, difendono la scienza e la salute delle persone.

Gruppo Pd Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna

“Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?” con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta del 28 gennaio 2022 ore 21.00 al Teatro Nuovo di Ferrara

Il 28 gennaio si inaugura la Stagione di Prosa 2021-2022 con “Scusa sono in riunione, ti posso richiamare?”, protagonista il noto volto televisivo Vanessa Incontrada diretta ed affiancata da Gabriele Pignotta, coppia reduce dal successo teatrale Mi piaci perché sei così e cinematografico Ti sposo ma non troppo; a condividere con loro il palcoscenico ci saranno anche Fabio Avaro, Siddhartha Prestinari, Nick Nicolosi. Oltre alla regia, Gabriele Pignotta ne firma anche il testo, le musiche sono invece di Stefano Switala, le scene di Matteo Soltanto, i costumi di Valter Azzini, le luci di Pietro Sperduti, Produzione Artisti Associati.
Un ritratto della generazione dei quarantenni di oggi, abbastanza cresciuta da poter vivere inseguendo il successo e la carriera, ma non abbastanza adulta da poter smettere di ridere ed ironizzare su se stessa. Ex ragazze ed ex ragazzi che senza accorgersene sono diventati donne e uomini con l’animo diviso tra le ambizioni ed i propri bisogni di affetto, ma anche in fondo persone portatrici sane di un fallimento sentimentale vissuto sui ritmi frenetici di un’esistenza ormai dipendente dalla tecnologia che non lascia spazio ad un normale e sano vivere i rapporti interpersonali. Cosa succederebbe se queste stesse persone, per uno scherzo di uno di loro, si ritrovassero protagonisti di un reality show televisivo?
La commedia si apre con i cinque protagonisti che nel 2006 festeggiano la conquista della laurea e pensano al loro futuro, promettendosi che la loro amicizia non si spezzerà mai. Il buio e un fondale nero ci portano al 2021, esattamente quindici anni dopo, con i cinque amici impegnati in varie attività. L’amicizia che li legava sembra aver lasciato il posto all’individualismo, che impera nella società attuale, dove tutto corre veloce, dove si è persa la bellezza del contatto diretto con le persone a vantaggio della tecnologia, dove ciascuno è intento a guardare il proprio cellulare anziché chiacchierare con chi gli sta intorno. Un’attuale e acutissima commedia degli equivoci che, con ironia, ci invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi.

CAMERA DI COMMERCIO, OSSERVATORIO DELL’ECONOMIA: 1.615 NUOVE ISCRIZIONI NEL 2021. MA NON SIAMO ANCORA AI VALORI PRE-PANDEMIA

“Il miglioramento delle prospettive dell’economia viene confermato dai dati sulla creazione di nuove imprese ma non siamo ancora tornati ai valori precedenti alla pandemia”. Così Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio di Ferrara, a commento della rilevazione sulla natalità e mortalità delle imprese condotta dall’Osservatorio dell’economia dell’Ente di Largo Castello sui dati del Registro delle imprese. Il 2021 – sottolinea la Camera di commercio – si è chiuso con un ritrovato slancio delle attività imprenditoriali che, tra gennaio e dicembre, hanno fatto registrare 1.615 nuove iscrizioni (il 10% in più rispetto all’anno precedente). Dopo la frenata imposta nel 2020 dal lockdown e dalla fase acuta dell’emergenza Covid, il rimbalzo della natalità non ha però coinciso con un pieno recupero del dato pre-pandemia, mantenendo un gap di circa 65 aperture in meno rispetto al 2019 e di 420 in meno rispetto alla media del decennio ante-Covid.
Alla ripresa delle iscrizioni non ha fatto eco il ritorno a un fisiologico flusso di cancellazioni. Fin dall’inizio della pandemia, infatti, anche nel 2021 le sospensioni o le restrizioni all’esercizio di diverse tipologie di attività economiche hanno determinato un effetto “surplace” nelle chiusure di aziende. Le 1.595 cessazioni di attività rilevate tra gennaio e dicembre dello scorso anno costituiscono il valore più basso degli ultimi quindici anni, persino più contenuto di quello già record registrato nel 2020. Il saldo annuale è quindi positivo e pari a +20 unità, ma ancora influenzato dagli effetti della congiuntura sanitaria. In particolare, la perdurante tendenza alla contrazione del flusso delle cancellazioni suggerisce molta cautela nella valutazione degli scenari di medio termine dell’evoluzione della struttura imprenditoriale provinciale, che, in ogni caso, registra un tasso di crescita relativa (+0,06%) tra i più bassi a livello nazionale (+1,42%) e regionale (+0,76%). “Le nostre analisi – ha concluso Govoni – mostrano come l’andamento delle iscrizioni sia certamente correlato alle prospettive dell’economia ma anche determinato da andamenti settoriali diversificati e dalle politiche di aiuti pubblici”.
Crescono le società di capitali (+2,62%), diminuiscono le imprese individuali (-1,1%) e le società di persone (- 0,42%). Dal punto di vista dei settori, la più ampia riduzione registrata nel 2021 riguarda l’agricoltura, con un saldo negativo quasi dimezzato rispetto all’anno precedente (-97 contro il -168), seguita dal commercio (-71 contro il -112 del 2020). Diminuiscono, inoltre, le altre attività di servizi (-19) e la logistica (-16). Segnali positivi si rilevano tra i servizi orientati alle attività produttive e quelli misti, destinati a imprese o privati, e sociali o collettivi. In dettaglio, il comparto che cresce di più è quello delle costruzioni (+52 unità), trend che ha trascinato anche le attività immobiliari (+43). Segnali positivi provengono, inoltre, dal comparto noleggio, servizi supporto alle imprese (+30, in accelerazione rispetto al 2020), dall’ICT (+19), dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+18) e dalle attività finanziarie e assicurative (+16). Segnali di contenimento della crisi arrivano anche dall’artigianato, che chiude il proprio bilancio annuale con 30 unità in più, quando lo scorso anno la riduzione è stata di 59. Tra i settori artigiani, negli ultimi dodici mesi hanno fatto meglio le imprese delle costruzioni (+41), i servizi alle imprese (+14) e il settore dell’ICT (+11). In rosso rimangono le attività dei trasporti e magazzinaggio (-13) e i servizi alla persona (-14). Aumentano anche le unità locali diverse dalle sedi (nel 2021 +147 unità-locali), raggiungendo il valore di 7.804: più della metà ha sede in provincia, ma questa tipologia è cresciuta meno delle altre (+0,7%) e se in termini assoluti sono quelle con sede in regione a registrare l’incremento più elevato, in termini relativi, la variazione percentuale maggiore è stata registrata da quelle con sede all’estero (+7,3%).
GIOVANI, DONNE E IMMIGRATI
Le imprese giovanili, pur rappresentando più di un quarto del totale delle iscrizioni (26,9%) e appena il 9,8% delle chiusure complessive, riducono la loro consistenza passando dalle 2.473 unità del 2020 alle attuali 2.462 (11 in meno, riduzione più contenuta rispetto allo scorso anno quando si è registrata una contrazione di -57 unità), a causa della perdita dei requisiti. Il saldo della movimentazione è infatti largamente positivo (+278 unità, in leggera crescita rispetto al 2020 quando si segnarono +273 unità). Per le imprese straniere, la differenza tra aperture e chiusure sempre positiva, risulta ancora in forte ripresa, segnando un +173 unità, quando nel 2020 il saldo era stato di +82, avvicinandoci ai record raggiunti nel biennio 2011-2012, quando l’ordine di grandezza si aggirava sulle duecento unità. Mentre crescono le nuove iscrizioni (378, 99 in più rispetto al 2020), le cancellazioni, rimangono pressoché stazionarie (205). Continua così a crescere lentamente la loro incidenza sul totale, ora ogni 100 imprese registrate 10 non sono gestite da italiani, quando a livello regionale il rapporto è di 13 e in Italia di 10,6. Per quanto riguarda l’imprenditoria femminile, l’andamento della movimentazione registra nel 2021 un saldo tra aperture e chiusure positivo (+46 unità, è stato -101 nel 2020). La quota di imprese femminili in provincia rimane elevata e in lieve crescita, con un valore pari al 23,2%, la quota è sempre superiore a quanto rilevato in Emilia-Romagna (20,9%) e in Italia (22,1%).

PALAZZO DOLCINI TEATRO COMUNALE MERCATO SARACENO (FC) VENERDI’ 28 GENNAIO ORE 21.00 LO SCHERMO SUL LEGGIO

“In Viaggio: la memoria tra passato e presente” Il cartellone del Teatro Dolcini di Mercato Saraceno inizia venerdì 28 gennaio alle ore 21.00 in occasione delle celebrazioni internazionali della Giornata della Memoria con il format “Lo schermo sul leggio” ideato da Ivano Marescotti che mette in rapporto, in modo spettacolare le diverse discipline legate alla narrazione: il cinema, la letteratura e il teatro . Sul palco del Dolcini la talentuosa attrice, regista e fotografa Chiara Caselli ad interpretare lo struggente testo “La Chiave di Sara”; e così le pagine più significative del romanzo di Tatiana de Rosnay saranno intrecciate dalle sequenze dell’omonimo film diretto da Gilles Paquet- Brenner per una esperienza emozionale completa.
Il testo affronta un episodio poco noto dello sterminio del popolo ebreo durante l’occupazione nazista di Parigi, il rastrellamento di 13mila ebrei arrestati e poi portati nel Vélodrome d’Hiver da parte dei francesi.
La trama: Julia Jarmond giornalista americana residente a Parigi da vent’anni, sta portando avanti un’inchiesta su ciò che accadde nel luglio ’42 al Velodromo d’inverno, luogo in cui furono raccolti gli ebrei parigini prima di essere deportati nei campi di concentramento. Durante il suo lavoro, Julia si imbatte in Sara, che a quel tempo aveva appena 10 anni. A seguito dell’incontro, quelle che per lei erano delle semplici informazioni, diventano questioni strettamente personali, che riconducono ad un mistero mai svelato riguardante la sua famiglia. Grazie a Sara, a distanza di 60 anni, Julia viene casualmente a contatto con alcune verità perdute, destinate a stravolgere la vita sua e dei suoi cari. Il senso di responsabilità nei confronti della Storia dovrà imporsi sulla vergogna di una colpa che proviene da molto lontano.

“COLIBRÌ”, IL CONSORZIO CHE PROMUOVE LE DONNE

25 Gennaio, Bologna_Oggi il Consorzio Colibrì è una realtà che aggrega 21 strutture operanti in ambito sanitario e sociosanitario, in tutta Emilia-Romagna. La ventunesima struttura è la novità di questo 2022 ed è Villa Baruzziana, ospedale privato accreditato specializzato nella diagnosi e nella cura delle patologie psichiatriche. In generale tutte le strutture consorziate si caratterizzano per l’impegno attuativo di politiche di genere nei propri ambienti di lavoro. Da qui nasce il 1° Bilancio di Genere che è la naturale conseguenza del processo di rendicontazione non finanziaria intrapresa da Colibrì 9 anni fa, con l’obiettivo di analizzare anche la gestione e le politiche di genere presso le strutture consorziate.
A titolo esemplificativo nel Bilancio di genere sono rendicontate: le performance circa le opportunità di crescita in azienda, l’equità remunerativa, le policy per la tutela della maternità, le iniziative per la conciliazione vita-lavoro per una riflessione condivisa con gli stessi consorziati, il territorio e tutti gli stakeholder.
Il Bilancio di genere, in questa prima edizione, include i dati delle società fondatrici del Consorzio Ospedaliero: ospedale privato Ai Colli, ospedale Privato accreditato Santa Viola, ospedale privato accreditato Villa Bellombra, CRA Villa Serena, CRA Villa Ranuzzi e Consorzio Colibrì. Il personale, tra dipendenti e collaboratori, registra una presenza di donne prevalente soprattutto nella professione infermieristica, nelle mansioni tecnico-specialistiche e in quelle relative a servizi di assistenza.
Due sono i dati che attestano l’impegno nel gender parity:
– Il 73% del personale totale è rappresentato da donne;
– il 66% ricopre ruoli di responsabilità, come cariche dirigenziali e/o di
coordinamento.

Ad occuparsi della verifica e asseverazione delle informazioni di genere e dei dati rendicontati sarà la società di revisione BDO Italia, in ottemperanza allo standard ISAE 3000 Revised.
Per una comunicazione trasparente con i cittadini e gli stakeholder il Consorzio Colibrì mette a disposizione sul proprio sito web il Bilancio Sociale 2020, giunto alla nona edizione, e incorporato il primo Bilancio sulla parità di Genere. Il Bilancio di genere è uno strumento conoscitivo e innovativo voluto dal Consorzio Colibrì i cui numeri aggiornati a gennaio 2022 sono: 8.068 operatori, oltre 1.746.168 utenti serviti, 344 milioni di fatturato, 3.375 posti letto autorizzati.
“Le aziende associate al nostro gruppo intendono misurare con trasparenza la propria responsabilità sociale” – dichiara il Presidente del Consorzio Colibrì Ing. Claudia Sabatini. “Il goal 5 dell’Agenda ONU prevede entro il 2030 il raggiungimento dell’uguaglianza di genere a cui Colibrì contribuisce attivamente. I nostri associati si impegnano a sviluppare una partecipazione al femminile, per una società libera da
qualsiasi discriminazione” – conclude.
Il Consorzio Colibrì contribuisce e continuerà ad impegnarsi anche nel 2022 nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, rafforzando la presenza delle donne nelle mansioni di maggiore responsabilità, come ruoli apicali e dirigenziali.